LA VALLE DEL TEMPO progetto - Giornata di studio interregionale
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LAVALLE DEL TEMPO Val Pesarina Giornata di studio interregionale DALLE INVENZIONI DI LEONARDO DA VINCI AI TESORI DELL’OROLOGERIA EUROPEA PROGRAMMA DEI LAVORI progetto LA VALLE DEL TEMPO ARTE & CULTURA Sala convegni UTI della Carnia Tolmezzo, 26 Settembre 2019
2 Giornata di studio interregionale • Tolmezzo 26 settembre 2019
PROGRAMMA ORE 10:00 Apertura dei lavori INDIRIZZI DI SALUTO Francesco Brollo, Presidente UTI della Carnia, Rappresentante della Regione Friuli V. Giulia, Erica Gonano, Sindaca del Comune di Prato Carnico. INTRODUZIONE Alceo Solari, Responsabile scientifico-culturale del progetto RELAZIONI Pierre Judet, Università di Grenoble - Francia: L’ARTE OROLOGIAIA TRADIZIONALE NELLA REGIONE DEL JURA Anna Martin, Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Trieste e CERN di Ginevra - Svizzera: LE FRONTIERE DELLA FISICA NELLA MISURAZIONE DEL TEMPO Michael Neureiter, Bad Vigaun – Austria: L’ARTE OROLOGIAIA TRADIZIONALE NEL TIROLO E SALISBURGHESE Stefano Solari, Università di Padova - Italia: ORIGINE E TRADIZIONI DELL’ARTE OROLOGIAIA IN VAL PESARINA Denis Visintin, Comunità degli Italiani di Parenzo - Croazia: I SOLARI E I CAPELLARI IN ISTRIA; TESTIMONIANZE E NUOVE RICERCHE Manuela Mecchia, dirigente ISIS “Fermo Solari” di Tolmezzo: MESTIERI ANTICHI E INNOVAZIONE: OPPORTUNITÀ PER I GIOVANI Lucio Gomiero, direttore dell’agenzia PromoTurismo FVG: TURISMO E CULTURA: L’ATTRATTIVITÀ DEGLI ITINERARI TEMATICI ORE 13:30 > 14:00 Interventi, dibattito e conclusioni ORE 15:30 > 17:00 Workshop: tavoli paralleli di approfondimento su prenotazione Giornata di studio interregionale • Tolmezzo 26 settembre 2019 3
Progetto “La Valle del Tempo - Dalle invenzioni di Leonardo da Vinci ai tesori dell’orologeria europea” VAL PESARINA, LA VALLE DEL TEMPO Erica Gonano Sindaca Comune di Prato Carnico Gino Capellari Assessore alla cultura e museo Comune di Prato Carnico L’amministrazione comunale di Prato Carnico ha promosso il progetto “Valle del Tempo”, in partnership con altri Enti e Associazioni, con l’obiettivo da un lato di valorizzare il patrimonio culturale rappresentato dalla plurisecolare e prestigiosa attività degli artigiani orologiai della Val Pesarina e dall’altro di far conoscere sempre di più Pesariis e tutto il territorio del Comune, per i suoi molti e notevoli elementi di pregio. Tra questi, il Museo dell’orologeria, allestito nel pregevole edificio storico dell’ex Casa della Pesa, e la sua importante collezione di oltre un centinaio di orologi, di varie epoche e provenienze, a cui si affianca il percorso dell’orologeria monumentale che si inserisce nel tessuto urbano del centro di Pesariis. Il Museo e l’esposizione permanente a cielo aperto offrono una panoramica della produzione orologiaia sviluppatasi in Val Pesarina, ma soprattutto accompagnano il visitatore alla scoperta di come l’uomo si è confrontato con il tempo nel corso della storia e ha studiato e realizzato strumenti per misurarlo. A partire dalla ricostruzione di orologi risalenti al 1400, il Museo presenta orologi da parete e da torre, per arrivare agli “orologi a palette” e ai teleindicatori multifunzione, espressione dell’innovazione del XX secolo, progettati e realizzati nella faria (fabbrica) di Pesariis; a completare il museo, è stato realizzato il percorso dell’orologeria monumentale, con orologi imponenti e di varie forme, funzionalità e dimensioni collocati in modo da far risaltare anche gli scorci più pittoreschi e suggestivi del paese. Un itinerario che rappresenta una delle pochissime realtà del settore esistenti in Italia che permette di ammirare gli affascinanti meccanismi degli strumenti di misurazione del tempo, ma che soprattutto testimonia quasi trecento anni di storia dell’ingegnosa operosità della Val Pesarina, con un’attività che ha rappresentato, per la vallata e la Carnia intera, un fenomeno socio-economico e culturale di rilevante importanza, anche in relazione agli scambi economici, commerciali e di conoscenze che la produzione dell’orologeria ha generato. È nostra convinzione che grazie a queste iniziative progettuali, come anche con altre simili già in programma, sarà possibile raccontare questa storia straordinaria, sconosciuta forse ai più, ma anche far conoscere e rievocare un passato fatto di pionierismo, intuizioni, coraggio, lungimiranza e capacità imprenditoriale per accrescere la consapevolezza del patrimonio di conoscenze e di saperi che ha caratterizzato questi luoghi e le comunità della Carnia, i cui valori sono da trasmettere con orgoglio e trasferire alle nuove generazioni. Atti della giornata di studio interregionale • Tolmezzo 26 settembre 2019 4 Giornata di studio interregionale • Tolmezzo 26 settembre 2019
Progetto “La Valle del Tempo - Dalle invenzioni di Leonardo da Vinci ai tesori dell’orologeria europea” PRESENTAZIONE DEL PROGETTO Alceo Solari Responsabile scientifico del progetto Il progetto “La Valle del Tempo”, messo a punto dal Comune di Prato Carnico in collaborazione con l’associazione “Amici dell’orologeria pesarina Giovanni Battista e Remigio Solari – APS” e altri nove partner, s’inquadra nello spirito e concorre agli obiettivi della Legge regionale 16/2014 con la quale il Friuli Venezia Giulia “riconosce alla cultura il suo essenziale valore sociale, formativo e di sviluppo economico”. Il progetto infatti mira a valorizzare quel patrimonio culturale di assoluto prestigio che è rappresentato dalla plurisecolare attività degli artigiani orologiai della Val Pesarina i quali, con un costante sforzo innovativo al passo degli sviluppi tecnologici hanno saputo produrre ricchezza, occupazione, benessere sociale e un’immagine vincente del territorio di portata mondiale. Sullo sfondo, il progetto traguarda le geniali intuizioni di Leonardo da Vinci nel campo degli strumenti per la misura del tempo. Alcune sue originali soluzioni in campo meccanico sono state capitalizzate e via via perfezionate nel tempo proprio dagli artigiani pesarini e trovano tuttora applicazione nell’orologeria tradizionale. Il convegno odierno è una tappa importante del percorso progettuale avviato. Grazie ai contributi di esperti provenienti da vari paesi dell’area alpina centro europea saremo in grado di ottenere una panoramica esauriente e di comprendere meglio come l’osmosi di conoscenze, che ha contraddistinto le varie fasi di questo processo di sviluppo produttivo, abbia favorito la nascita del centro di eccellenza dell’arte orologiaia nell’alta Carnia. Il progetto La Valle del Tempo si propone di far conoscere meglio in Europa e nel mondo, ma di accentuane la consapevolezza anche nell’ambito locale, circa il valore di questo patrimonio storico e delle sue molteplici potenzialità, mediante manifestazioni culturali di carattere divulgativo e l’utilizzo dei mezzi di comunicazione. S’intravvedono potenziali ricadute di carattere economico attraverso la messa a punto e la promozione di nuovi itinerari tematici, con visite guidate e pacchetti turistici incentrati sui siti museali e sulle località che ospitano campanili e municipi dotati dei preziosi orologi storici di produzione pesarina. Ma si ipotizzano pure nuove opportunità professionali e piccolo- imprenditoriali, soprattutto per i giovani, legate alle attività di salvaguardia, di restauro e di ammodernamento dei manufatti di orologeria, con la riscoperta di antichi mestieri ovvero con la crescita di quelle nuove abilità che sono richieste sul mercato e che consistono nell’applicazione di soluzioni meccatroniche avanzate per il telecontrollo degli orologi da torre. Giornata di studio interregionale • Tolmezzo 26 settembre 2019 5
Progetto “La Valle del Tempo - Dalle invenzioni di Leonardo da Vinci ai tesori dell’orologeria europea” 6 Giornata di studio interregionale • Tolmezzo 26 settembre 2019
Progetto “La Valle del Tempo - Dalle invenzioni di Leonardo da Vinci ai tesori dell’orologeria europea” L’ARTE OROLOGIAIA TRADIZIONALE NELLA REGIONE DEL JURA Pierre Judet Università di Grenoble - Francia L’uso di orologi meccanici sempre più precisi e miniaturizzati si è diffuso in Occidente di pari passo con lo sviluppo dell’economia e dei trasporti. La progressiva adozione di questo misuratore del tempo da parte di una clientela più ampia si concretizza, sin dall’inizio del diciottesimo secolo, nello sviluppo di un’industria dispersa sul territorio attorno a Ginevra, che diviene così la capitale dell’orologeria. Attorno alla città lemana si localizza una vasta nebulosa di produzione orologiaia transfrontaliera che estende la sua attività nelle parti svizzere e francesi del Jura e nella valle dell’Arve (Alta Savoia). Questa relazione si propone innanzitutto di analizzare come si è sviluppata l’industria orologiaia francese all’inizio del diciottesimo secolo. Sarà illustrato il processo di delocalizzazione nella fabbricazione di parti di orologio dalla città lemana verso le aree montane prossime a Ginevra, per poi esaminare come questi territori a industrializzazione orologiaia rurale (francesi) abbiano potuto resistere adattandosi alla rivoluzione industriale del diciannovesimo secolo. L’ultima parte della relazione descriverà le trasformazioni e le riconversioni che hanno permesso ai comprensori orologiai francesi di trovare il loro ruolo nell’industria del ventesimo secolo. L’usage de la montre mécanique, de plus en plus précise et de plus en plus miniaturisée, s’est répandu en même temps que le développement de l’économie et des transports en Occident. L’adoption progressive de ce garde-temps par une clientèle toujours plus large débouche, dès le début du 18e siècle, sur la mise en place d’une industrie dispersée autour de Genève qui devient la capitale de l’horlogerie. Ainsi se met en place, autour de la cité lémanique, une vaste nébuleuse horlogère transfrontalière qui étend son emprise sur les parties suisse et française du Jura et sur la vallée de l’Arve (haute-Savoie). Cette communication se propose tout d’abord d’examiner comment l’industrie horlogère française se développe au début du 18e siècle. Il s’agira, là, de montrer la délocalisation de la fabrication des pièces d’horlogeries pour la cité lémanique dans les montagnes voisines de Genève, pour, ensuite, examiner comment ces territoires industriels horlogers ruraux (français) ont pu résister en s’adaptant à la Révolution industrielle du 19e siècle. La dernière partie de la communication décrira les transformations et les reconversions qui ont permis aux territoires horlogers français de trouver leur place dans l’industrie du 20e siècle. Riferimenti bibliografici Pierre Judet, Horlogeries et horlogers du Faucigny (1849-1934). Les métamorphoses d’une identité sociale et politique, PUG, 2004, 487 p. Giornata di studio interregionale • Tolmezzo 26 settembre 2019 7
Progetto “La Valle del Tempo - Dalle invenzioni di Leonardo da Vinci ai tesori dell’orologeria europea” LE FRONTIERE DELLA FISICA NELLA MISURAZIONE DEL TEMPO Anna Martin Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Trieste - Italia e CERN di Ginevra - Svizzera Il tempo è una grandezza fisica fondamentale, usata, assieme a lunghezza e massa, per definire tutte le altre grandezze fisiche che compaiono nelle leggi della meccanica. Esistono il campione, le procedure e gli strumenti di misura, gli orologi, che permettono di misurare con precisione sempre maggiori intervalli di tempo che differiscono di molti ordini di grandezza, fino a frazioni di miliardesimi di secondo, e la ricerca per costruire orologi sempre più precisi continua. Il concetto stesso di tempo in fisica è cambiato. Oggi è noto che il tempo assoluto non esiste. Non esiste un tempo che scorre uniforme ovunque, unico nell’universo e indipendente dagli osservatori, come nella concezione newtoniana. Lo scorrere del tempo dipende in realtà dalla velocità alla quale ci si muove e, contrariamente a quanto intuitivamente ci si aspetta, è la velocità della luce nel vuoto ad essere costante, la stessa per tutti gli osservatori indipendentemente dal loro stato di moto. È stato Albert Einstein, agli inizi del ‘900, a rivoluzionare il concetto di tempo con la teoria della relatività, una delle intuizioni più geniali della storia, che ha conseguenze sorprendenti, appena si va oltre il regime di dimensioni, velocità e precisione al quale siamo abituati. Le sue predizioni sono state sottoposte a numerosissime verifiche sperimentali. Tra queste, molto interessante è la verifica della dilatazione temporale per sistemi che si muovono a velocità molto elevate, vicine a quella della luce, effettuata studiando il decadimento dei muoni, particelle instabili che possono essere create artificialmente e che possono essere pensate come “orologi naturali” che si muovono a grandi velocità. 8 Giornata di studio interregionale • Tolmezzo 26 settembre 2019
Progetto “La Valle del Tempo - Dalle invenzioni di Leonardo da Vinci ai tesori dell’orologeria europea” L’ARTE OROLOGIAIA TRADIZIONALE NEL TIROLO E SALISBURGHESE Michael Neureiter Bad Vigaun – Austria La sintetica illustrazione dell’orologeria tradizionale in Tirolo e nel Salisburghese inizia con una panoramica degli sviluppi storici nei quattro secoli che vanno dal 1500 al 1900 circa, con particolare riguardo agli orologi da torre. Si tratta principalmente di orologi in ferro, realizzati con la tecnologia della forgiatura. La breve presentazione mette in evidenza quattro famiglie di orologiai, con alcune delle relative importanti realizzazioni: nel Nord, Sud e Est Tirolo la famiglia Grienberger del XVI secolo e la famiglia Jäger del XIX secolo; nel Salisburghese le famiglie Sauter (in particolare nel XVII secolo) e Bentele (in particolare nel XVIII secolo). Vengono illustrati alcuni esempi di fabbricazione, gli sviluppi delle tecniche e altri dettagli come la tipica incornciatura. Nel corso dei secoli, il panorama degli orologi da torre è stato influenzato fortemente dalle innovazioni e la relativa evoluzione rispetto allo stato dell’arte risulta evidente. Vengono pure fornite informazioni sulle installazioni che sono ancora in funzione a conferma del significato culturale, dell’apprezzamento e della cura tuttora dedicati a queste testimonianze dell’orologeria. Completa l’interevento uno sguardo alla letteratura coeva dei secoli passati. Durante la Giornata di studio inoltre viene fisicamente esposto un orologio da torre del XVIII secolo, per imprimere maggiore chiarezza alla relazione. Der knappe Überblick über die historische Uhrmacherkunst in Tirol und Salzburg beginnt mit einem Überblick über die historischen Entwicklungen in den vier Jahrhunderten von ca. 1500 bis ca. 1900. Dabei wird es meist um Großuhren gehen, Turmuhren bilden den Schwerpunkt. Es sind zum größten Teil Eisenuhren, in Schmiedetechnik gefertigt. Im kurzen Vortrag werden vier Uhrmacherfamilien mit wenigen wichtigen Uhren herausgestellt – in Nord-, Süd- und Osttirol die Familie Grienberger im 16. Jahrhundert und die Familie Jäger im 19. Jahrhundert. In Salzburg werden die Uhrmacherfamilien Sauter (vor allem im 17. Jahrhundert) und Bentele (vor allem im 18. Jahrhundert) dargestellt. Dabei werden Beispiele der Bauweisen gezeigt und die Entwicklungen der Hemmungen sowie weiterer Details wie etwa der sehr typischen Gestellbekrönungen geschildert. Die Turmuhrenlandschaft ist durch die Jahrhunderte besonders stark von Umbauten geprägt, die Orientierung am jeweiligen Stand der Technik wird deutlich. Zur Information über erhaltene Werke wird auch die Auskunft über Werke kommen, die aktuell noch in Betrieb sind. Damit wird auch der kulturelle Stellenwert, die heutige Wertschätzung dieser Zeugnisse der Uhrmacherkunst und die Sorge für diese erläutert. Ein Blick in die zeitgenössische Literatur vergangener Jahrhunderte wird den Vortrag abrunden. Ein Turmuhrwerk aus dem 18. Jahrhundert wird beim Studientag präsentiert und soll die Anschaulichkeit des Vortrags erhöhen. Giornata di studio interregionale • Tolmezzo 26 settembre 2019 9
Progetto “La Valle del Tempo - Dalle invenzioni di Leonardo da Vinci ai tesori dell’orologeria europea” ORIGINE E TRADIZIONI DELL’ARTE OROLOGIAIA IN VAL PESARINA Stefano Solari Università di Padova – Italia Il problema dell’origine dell’orologeria pesarina non consiste tanto nel come vi fu introdotta, ma nel come e perché si sviluppò e resistette per così tanto tempo rispetto ad altre realtà. Le competenze necessarie a quest’arte furono acquisite in area tedesca, non perché negli stati Italiani mancasse lo sviluppo di produzioni di qualità, ma perché non esisteva l’assetto istituzionale necessario per strutturare e trasmettere il mestiere. Nella Repubblica di Venezia non si costituì mai una corporazione di orologiai, nonostante i pregevoli lavori svolti a Vicenza e Padova. Gli orologiai facevano invece parte della corporazione dei fabbri o degli orafi. La maggior parte degli esperti veneti erano inventori itineranti che spesso costruivano l’orologio in loco, con scarsa capacità di trasmettere le competenze. Il mercato veneto non era molto ricco; le ville venete ancor oggi riportano pregevoli meridiane, ma è raro trovare tracce di orologi meccanici che richiedevano una continua messa a punto, di costosa manutenzione. Inoltre, gli orologi ad acqua nel 1600 erano ancora molto più precisi di quelli meccanici, tanto che Galileo li preferiva per le sue misurazioni (nonostante abbia dato l’impulso per lo sviluppo del pendolo). Quindi l’orologio meccanico faceva fatica a emergere e vi riuscì soprattutto grazie agli orologi pubblici delle chiese, il mercato che garantiva la maggiore regolarità e garanzia di pagamento. Questa è la specializzazione evidente sin dal tardo ‘600 in Pesariis. Vi sono documenti che certificano l’attività innanzitutto dei Capellari (1690, installazione a Mortegliano), poi dei Solari (1725, ma documentazione perduta). Dal punto di vista economico, l’aspetto più problematico è la trasmissione delle competenze. La montagna, e Pesariis in particolare, offrono invece il vantaggio della forza motrice regolare a basso costo (i corsi d’acqua), il basso costo del lavoro (dato anche dal regime di pluri-attività familiare), la tenacia e la capacità di entrare in contatto con altre realtà (emigranti). In questo senso, la montagna è un ambiente più favorevole della pianura veneta e Pesariis riesce nel ‘600 a localizzare stabilmente un’attività che invece andrà sparendo da altri comuni. L’azienda dei Solari sarà l’unica a sopravvivere, a stabilizzare l’acquisizione e la trasmissione di conoscenze nel tardo ‘800, quando dalla forma milieu si passa all’organizzazione stabile proto-industriale. Nel corso della storia possiamo quindi evidenziare due fattori fondamentali: l’esistenza di un mercato ricco e stabile e la capacità di acquisire le competenze necessarie per la costruzione e l’innovazione dei prodotti. Anche nell’ ‘800 e nel ‘900 questi rimarranno i fattori fondamentali per la resistenza di questa attività imprenditoriale. Nel libro L’Enigma delle 775 Messe di M.G. Menegon è evidente la tecnica di penetrazione dei mercati basata sulle relazioni tra parrocchie, sugli enormi sacrifici e la capacità di viaggiare. La rete parentale ha costituito una seconda opportunità fondamentale, sia nel caso dell’Istria, sia più tardi, nel caso del mercato Siciliano. In entrambi i casi il successo è dovuto alla tenacia e all’apertura al mondo che sono sempre stati una necessità per gli abitanti della montagna. Fonti Alceo Solari, Il Libro di Alceo, lavoro in corso di pubblicazione Bruno Machin, Breve Cronistoria degli antichi orologiai pesarini 1692- 1998 Carlo M. Cipolla, Le Macchine del Tempo, Bologna, Il Mulino 1981. Enrico Morpurgo, Il Dizionario degli Orologiai, Milano, 1974. Maria Grazia Menegon, L’Enigma delle 775 Sante Messe, Pasian di Prato, Lithostampa, 2013. Antonio Simoni, Orologi Italiani dal Cinquecento all’Ottocento, Vallardi, 1965. Francesco Zane, Che Ora Era. Antichi Orologi Pubblici a Venezia, Quaderni di StoriAmestre, 2017. 10 Giornata di studio interregionale • Tolmezzo 26 settembre 2019
Progetto “La Valle del Tempo - Dalle invenzioni di Leonardo da Vinci ai tesori dell’orologeria europea” I SOLARI E I CAPELLARI IN ISTRIA TESTIMONIANZE E NUOVE RICERCHE Denis Visintin Comunità degli Italiani di Parenzo - Croazia In Carnia l’arte orologiaia era di casa, assieme a quelle di altri mestieranti, particolarmente tessitori, bronzinai, cramars, muratori, e capimastri. Le famiglie che praticavano questa attività erano quelle dei Solari, dei Cappellari (delle linee Mattia e Soratett) e Machin. In questo contesto s’inserisce la storia della famiglia Solari, la cui attività inizia nella villa di Pesariis nel 1725 con la fondazione dello stabilimento e l’avvio della produzione locale. Inizialmente la loro produzione orologiaia era improntata alla dimensione artigianale e l’area d’attività ere rivolta al Veneto e al Friuli. Verso la fine del XVIII secolo l’attività orologiaia dei Solari si era estesa all’Istria, alla Dalmazia e al Montenegro. La loro attività si estese anche alla Grecia, alla Turchia, e fu particolarmente proficua in Istria. Essi, unitamente ai Cappellari erano specialisti nella realizzazione degli orologi da torre, il cui funzionamento era demandato a un funzionario pubblico e richiedevano una continua manutenzione. Da quanto finora raccolto, sappiamo che gli orologi civici prodotti dai Solari vennero installati a Pirano (1802), Trieste (1816), Spalato (1833), Udine (1852), Zara (1863), Cattaro (1865), Padova (1867), Ferrara (1870), Portogruaro (1879), Cettigne (1885) e successivamente anche in altre località della costa adriatica orientale. I documenti anagrafici attestano la presenza dei Solari a Verteneglio, Parenzo e Pisino. In quest’ultima località si sviluppò, a partire dalla metà del XIX secolo, un ramo collaterale, che ivi rimase fino al secondo dopoguerra. Particolarmente, nella penisola, i Solari installarono gli orologi civici di Visignano (1780). E nel corso del XIX secolo a Capodistria, Momiano, Umago, Montona, Buie, Cittanova e Parenzo. Recentemente, è stato rinvenuto un orologio Solari ad Albona. L’indagine da me avviata, tende a rilevare la presenza e l’attività della famiglia Solari in Istria, con particolare riferimento al ramo pisinoto, facendo riferimento al materiale - purtroppo scarno - rilevato finora negli archivi dell’area, con qualche notizia relativa alla loro attività in Dalmazia. Giornata di studio interregionale • Tolmezzo 26 settembre 2019 11
Progetto “La Valle del Tempo - Dalle invenzioni di Leonardo da Vinci ai tesori dell’orologeria europea” MESTIERI ANTICHI E INNOVAZIONE: OPPORTUNITÀ PER I GIOVANI Manuela Mecchia ISIS “Fermo Solari” di Tolmezzo - Italia L’Istituto scolastico “Fermo Solari” di Tolmezzo comprende il Liceo scientifico, l’Istituto Professionale, l’Istituto Tecnologico, nonché un’offerta formativa per adulti; è fortemente orientato verso le scienze applicate e l’innovazione tecnologica. Pertanto l’Istituto ha inteso aderire all’invito del Comune di Prato Carnico e collaborare, nell’ambito delle proprie competenze, al perseguimento degli obiettivi del progetto “La Valle del Tempo” che mira ad accrescere l’attrattività dell’area carnica, non solo in termini turistici ma anche offrendo ai giovani nuove prospettive occupazionali e professionali. L’istituto pertanto, oltre a sensibilizzare i propri studenti e il corpo insegnante sugli obiettivi e le iniziative del progetto, collabora alla messa a punto del programma per un corso specialistico trasversale ai settori di meccatronica, manutenzione ed elettronica /elettrotecnica, finalizzato all’applicazione delle moderne tecnologie per la regolazione degli orologi da torre, e di un corso per manutentori /riparatori di orologi meccanici in genere, orientato alla riscoperta e alla salvaguardia di antichi mestieri. Nello stesso contesto progettuale l’Istituto ha avviato un laboratorio per l’ideazione, la prototipazione e la realizzazione di un exhibit “Il Calendario perpetuo di Leonardo” e di un esemplare monumentale da installare lungo il percorso tematico dell’orologeria a Pesariis. 12 Giornata di studio interregionale • Tolmezzo 26 settembre 2019
Progetto “La Valle del Tempo - Dalle invenzioni di Leonardo da Vinci ai tesori dell’orologeria europea” TURISMO E CULTURA: L’ATTRATTIVITÀ DEGLI ITINERARI TEMATICI Lucio Gomiero PromoTurismo FVG – Italia Narrare un territorio attraverso un edificio, una persona, un oggetto, un piatto. Purché unici! Ecco cosa significa migliorare l’esperienza del turista raccontando le risorse paesaggistiche e culturali attraverso itinerari tematici accattivanti e coinvolgenti; diventa uno strumento di promozione efficace e versatile per solleticare la curiosità e voglia di conoscenza di visitatori sempre più esigenti e preparati che non cercano solo il monumento o il museo ma il patrimonio umano dei luoghi che visitano. Folklore, tradizioni artigianali, sapori antichi e contatto con la gente del luogo questi elementi trasformano il viaggio in un evento davvero speciale e unico. Viaggiare non significa più necessariamente vedere tutte le attrazioni di una destinazione, anche soffermarsi su alcuni particolari, ricercare e scegliere risorse speciali è una buona chiave di lettura per conoscere un luogo. I micro itinerari costruiti su misura non presentano solo il “cosa” vedere ma anche il “come” capirli a fondo: come sono stati creati, il loro passato, il loro futuro. Giornata di studio interregionale • Tolmezzo 26 settembre 2019 13
NOTE 14 Giornata di studio interregionale • Tolmezzo 26 settembre 2019
Organizzatore: Comune di Prato Carnico in collaborazione con “Amici dell’orologeria pesarina Giovanni Battista e Remigio Solari APS” Sostegno di: Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia UTI della Carnia PromoTurismoFVG Partner del progetto: Associazione “Amici dell’Orologeria Pesarina Giovanni Battista e Remigio Solari - APS” Museo Carnico delle Arti Popolari “Michele Gortani” di Tolmezzo Associazione culturale “Il Segno” – Gradisca d’Isonzo Circolo Culturale Navarca – Aiello del Friuli “Campanari del Goriziano - Pritrkovalci Goriške - Scampanotadôrs dal Gurizan” Istituto Tecnico di Istruzione Superiore “Fermo Solari” - Tolmezzo Associazione di promozione sociale “Scampanotadôrs furlans - Gino Ermacora” - Zuglio Comune di Tolmezzo Comunità degli Italiani di Parenzo UTI – Unione Territoriale Intercomunale della Carnia - Tolmezzo Comune di Prato Carnico Frazione Pieria, 69 33020 Prato Carnico (UD) Italia anagrafe@com-prato-carnico.regione.fvg.it www.comune.prato-carnico.ud.it Giornata di studio interregionale • Tolmezzo 26 settembre 2019 15
LA VALLE DEL TEMPO Val Pesarina Comune di Prato Carnico UTI della CARNIA
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