"Stoc do" - "Sto qua" in terra Libera - Focolari Italia
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“Stoc do” – “Sto qua” in terra Libera Dal 2017 XFARM Agricoltura Prossima ospita nelle terre confiscate alla mafia a San Vito dei Normanni (Puglia- Italia) i campi di impegno e formazione promossi da Libera – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie. Tra i partecipanti di quest’anno alcuni giovani del Movimento dei Focolari Li vedi maneggiare la terra rossa di Puglia, nel sud dell’Italia, li osservi mentre la impastano con la paglia, li guardi mentre plasmano questa materia per creare qualcosa di ecologicamente sostenibile. E pensi che quanto stanno facendo abbia anche la forza della metafora. Hanno tra i 13 e 17 anni, si sono dati appuntamento a San Vito dei Normanni, nel brindisino, per dare il loro contributo alla rinascita di un bene confiscato ai clan. Per lo più sono figli di questa terra baciata dal sole e, in questo periodo, invasa dai turisti. Ma sono arrivati anche dal Piemonte e dalla Lombardia dove magari c’è ancora chi pensa che le mafie siano affare di quelli del sud dell’Italia. Loro no, sono scesi fin qui nell’alto Salento per spendere in maniera diversa alcuni giorni della loro vacanza e per dare un contributo al cambiamento. Sono una ventina in tutto, con l’energia la leggerezza e la voglia di divertirsi tipici della loro età, vivono da protagonisti quattro giorni pensati per loro da Libera e dal Movimento dei Focolari. Per qualche ora al giorno lavorano nei campi delle cooperative sociali che hanno avuto in gestione 50 ettari di uliveti e altre strutture sottratte ai boss. E nel loro impegno genuino leggi in controluce la voglia di sporcarsi le mani, di rimboccarsi le maniche, di essere attivi portatori di novità anche in una terra segnata dall’arroganza delle mafie. “Questa
è terra nostra, restituita alla collettività”, sembrano dire mentre lavorano argille, sabbia e limi per costruire strutture in legno pensate per una società in cui tutto può essere circolare. A far loro da guida, i giovani del laboratorio urbano Ex Fadda e del progetto XFarm, un manipolo di appassionati di economia civile, di cittadinanza attiva, e di buone pratiche in agricoltura che dopo varie esperienze in giro per il mondo si sono ritrovati qui, nella terra in cui un tempo spadroneggiava la Sacra Corona Unita, per sperimentare un nuovo modello di convivenza, per provare a realizzare il sogno di comunità coinvolte attivamente nei processi rigenerativi. Gianni Bianco Leggi tutto su focolare.org Corso online per Formatori: “La dignità della persona, per contrastare e prevenire ogni tipo di abuso”
«Lo scandalo di pochi è la conseguenza della mediocrità di molti». Giovedì 7 luglio il Centro Evangelii Gaudium di Loppiano (Firenze) proporrà un corso online sulla necessità di contrastare e prevenire ogni tipo di abuso. Uno spazio per riflettere come popolo di Dio su una delle piaghe che affliggono il corpo sociale ed ecclesiale. L’iniziativa promossa dal Centro Evangelii Gaudium è stata avviata un anno fa con riferimento in particolare ai formatori. Viste le notevoli richieste provenienti da più parti si è arrivati ora ad una seconda tappa.
Tutti i soggetti del popolo di Dio potrebbero essere interessati anche se ci si rivolge, principalmente – ma non unicamente –, a quanti sono coinvolti nella formazione permanente dei presbiteri e dei diaconi, dei religiosi e delle consacrate, come anche dei fedeli laici. Significative le tematiche proposte e qualificati i relatori coinvolti dal responsabile del corso, prof. don Alessandro Clemenzia, e dal moderatore prof. Stefano Lassi: suor Tosca Ferrante, padre Amedeo Cencini, don Gottfried Ugolini, don Marco Baleani, prof. Vincenzo Corrado. L’obiettivo? Offrire uno spazio per riflettere come popolo di Dio su una delle piaghe che affliggono il corpo sociale ed ecclesiale: abusi di potere, di coscienza, di autorità che lasciano aperte ferite dilanianti quanto le violenze sessuali. Come non ricordare l‘appello di papa Francesco nell’Udienza generale del 6 ottobre 2021: «Sorelle e fratelli. Ieri la Conferenza episcopale e la Conferenza dei religiosi e delle religiose francesi hanno ricevuto il rapporto della Commissione indipendente sugli abusi sessuali nella Chiesa, incaricata di valutare l’ampiezza del fenomeno delle aggressioni e delle violenze sessuali compiute sui minori dal 1950 in poi. Ne risultano, purtroppo, numeri considerevoli. Desidero esprimere alle vittime la mia tristezza e il mio dolore per i traumi che hanno subito e la mia vergogna, la nostra vergogna, la mia vergogna, per la troppo lunga incapacità della Chiesa di metterle al centro delle sue preoccupazioni, assicurando loro la mia preghiera. E prego e preghiamo insieme tutti: “A te Signore la gloria, a noi la vergogna”: questo è il momento della vergogna. Incoraggio i vescovi e voi, cari fratelli che siete venuti qui a condividere questo momento, incoraggio i vescovi e i superiori religiosi a continuare a compiere tutti gli sforzi affinché drammi simili non si ripetano. Esprimo ai sacerdoti di Francia
vicinanza e paterno sostegno davanti a questa prova, che è dura ma è salutare, e invito i cattolici francesi ad assumere le loro responsabilità per garantire che la Chiesa sia una casa sicura per tutti. Grazie»[1]. Concluso facendo riferimento al discorso di Francesco ai Membri della Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori del 29 aprile 2022. Vi ha affermato infatti che se non ci dovessero essere progressi nella trasparenza e nella responsabilizzazione «i fedeli continuerebbero a perdere fiducia nei loro pastori, rendendo sempre più difficile l’annuncio e la testimonianza del Vangelo». L’azione di Francesco si pone in continuità con l’azione dei precedessori[2]; ha istituito la Pontificia Commissione per la tutela dei minori (22 marzo 2014) e per evitare che ci si fermasse alla condanna, ha invitato a stare dalla parte delle vittime e a sollecitato più volte a promuovere una cultura della dignità della persona, coinvolgendo l’intera comunità ecclesiale chiamata a conversione e a maggiore trasparenza. don Emilio Rocchi Leggi tutto su Città Nuova online [1]Cf. M. Uwineza, Una teologia della memoria in tempi di abusi sessuali commessi dal clero, in “La Civiltà Cattolica” 2021 IV 169-179 | 4112 (16 ott/6 nov 2021). Si offre una riflessione sull’appello del 6 ottobre 2021. [2]Cf. A. Cencini, È cambiato qualcosa? La Chiesa dopo gli scandali sessuali, Dehoniane, Bologna 2015. CEG.2022_invito https://www.sophiauniversity.org/it/centro-evangelii-gaudium/
Congressi / Campus / Cantieri / Corsi di formazione / Estate 2022 Tutti gli Eventi Incontro Europeo per seminaristi, giovani impegnati nelle parrocchie e diocesi – 24/07/2022 – 30/07/2022 – Tutto il giorno Summer Campus 2022 | Udine | 24/31 luglio 2022 – 24/07/2022 – 31/07/2022 – 0:00 Corso di Formazione | Ragazzi | Larino (CB) 26/30 luglio 2022 – 26/07/2022 – 30/07/2022 – 0:00
L’aula e le Dolomiti | 1 / 7 agosto 2022 | Canal San Bovo (TN) – 01/08/2022 – 07/08/2022 – 0:00 Cantiere UomoMondo | Tione (TN) 2 / 6 Agosto 2022 – 02/08/2022 – 06/08/2022 – 0:00 Forum 5: Impresa, Comunità, Beni comuni – Comunità di Primiero 5 agosto 2022 – 05/08/2022 – 20:30 – 22:00 Esercizi spirituali a Loppiano – 23/08/2022 – 28/08/2022 – Tutto il giorno “Che sapore ha la tua vita?” Weekend per giovani il 26/28 agosto ad Assisi – 26/08/2022 – 28/08/2022 – Tutto il giorno Corso di Formazione | Ragazzi | Macerata 2/4 settembre 2022 – 02/09/2022 – 04/09/2022 – 0:00 Ad Assisi “The Economy of Francesco” – 22/09/2022 – 24/09/2022 – Tutto il giorno Ad Assisi il side event “The Economy of Francesco 2022” – 23/09/2022 – 24/09/2022 Loppiano – Italia: al lavoro insieme Nuove generazioni, luoghi del vivere, sostenibilità: le tre tematiche affrontate dai Consigli del Movimento dei Focolari in Italia e a Loppiano dal 10 al 12 giugno. Ampio spazio al benessere e alla tutela dei minori e al percorso sinodale.
Comincia dal Centro Internazionale studenti Giorgio La Pira l’appuntamento del Consiglio del Movimento dei Focolari in Italia e Albania riunito insieme a quello della cittadella di Loppiano dal 10 al 12 Giugno 2022. Il Centro La Pira, un seme profetico di dialogo nato negli anni ’70 per volontà del cardinal Benelli e da subito supportato con dedizione e impegno dai Focolari a Firenze. Oggi il Centro svolge un’azione di supporto con azioni sociali, progetti ed attività formative che vanno dall’insegnamento dell’italiano, alla formazione alla cittadinanza, alla consulenza legale, all’ospitalità e vede passare oltre mille studenti l’anno. Tra questi, anche chi arriva grazie ai corridoi universitari per i rifugiati, come Jaaz, dell’Afghanistan. Per lui il Centro La Pira è casa. Finite le presentazioni, la ricca carrellata di iniziative pre e post pandemia e un po’ di dialogo, arriva il momento di salutarsi. Marco Salvatori, primo oboe del maggio musicale Fiorentino, e presidente della Fondazione Centro Internazionale studenti Giorgio La Pira, ci lascia per dare il là al concerto. E il gruppo del Consiglio, sulle note del dialogo interreligioso – caratteristica preminente del Centro – , prosegue per le colline di Incisa, direzione Loppiano. E’ questa, infatti, la sede scelta per i lavori: Loppiano,
cittadella internazionale sì, ma italiana! Obiettivo del lavoro comune: rinnovare collaborazione e sinergie alla luce di tre piste principali: l’impegno con le nuove generazioni; la vita delle comunità locali e la testimonianza della vita evangelica; la sostenibilità di risorse umane e strutture. Tre tematiche trasversali affrontate insieme nella giornata di sabato 11, con momenti in plenaria, di gruppo e laboratori. Le possibilità di potenziarsi sono molteplici (e basta scorrerne solo alcune per rendersene conto: le attività estive dei giovani in varie regioni italiane e le proposte della cittadella, le attività di Sophia, Economy of Francesco che ha la sua sede centrale proprio al Polo Lionello…) ma occorre uno sguardo “sostenibile”, che tenga conto di risorse non infinite, di scelte da fare insieme, di priorità. Si concentra sulla Tutela e il benessere dei minori il pomeriggio dei Consigli, con la presenza di Orazio Moscatello, avvocato italiano e Viviana Colonnetti, psicologa argentina due membri della Cobetu, la Commissione Centrale istituita dal Movimento dei Focolari per la Promozione del Benessere e la Tutela dei Minori. I due esperti hanno illustrato il percorso che ha portato alla pubblicazione dell’inchiesta indipendente della GCPS Consulting e le prime misure adottate dai Focolari in risposta a tale indagine. Due ore serrate, su un argomento di vivo interesse per tutti – erano video collegati anche i referenti della tutela dei minori delle varie regioni italiane – e che continuerà, per la coscienza condivisa della necessità di essere costantemente formati e vigilanti su un tema così delicato. Sarà previsto entro un anno un momento di formazione a riguardo per tutti gli appartenenti al Movimento dei
Focolari nelle varie regioni italiane. La domenica i lavori continuano distinti, e si cercano di aprire alcune prospettive: l’esito del percorso sinodale che ha visto impegnate nelle comunità dei Focolari migliaia di persone per alcuni mesi – desiderio comune è il voler continuare a camminare insieme, dialogando nel territorio, guardando e rispondendo ai suoi bisogni, e sempre di più insieme ad altri; i sogni dei giovani, lanciati in un percorso di ricerca della vocazione civile, insieme a molte altre entusiasmanti sfide. Appuntamento per tutti, ciascuno nella propria diocesi, e per chi può, in piazza San Pietro il 25 giugno, per l’incontro mondiale delle Famiglie. Famiglia, la parola ricorrente che ha legato i tre giorni e i 100 partecipanti e che rimane come punto fermo di questa nuova pagina. Maria Chiara De Lorenzo
Conclusa la Mariapoli a Mascalucia (Ct) Alla Mariapoli di Mascalucia (Catania), convegno estivo del movimento dei Focolari, erano presenti 150 persone che hanno vissuto momenti di riflessione, di svago e di fraternità “Dall’IO al NOI, Verso la fraternità universale”: questo il tema della Mariapoli vacanze che si è svolta dal 2 al 5 giugno a Mascalucia, presso la sala dell’Istituto dei Padri Passionisti. Vi hanno partecipato circa 150 persone, provenienti da varie città della Sicilia orientale: tra questi tantissimi i giovani. Sono stati giorni vissuti in un clima di gioia, nello spirito evangelico e nella fraternità. Il “ciak” è stato dato con il video messaggio del vescovo di Acireale, monsignor Antonino Raspanti, che ha auspicato un passaggio «dall’individualismo esasperato, in cui l’IO sembra essere al centro di tutto, ad un vero NOI. Siamo già, in qualche modo, uniti l’uno all’altro, ma bisogna scoprire questa unione, volere questa unione. Auguro a tutti voi di trovare vie concrete, quotidiane, semplici, di vita comune attraverso cui riscoprire l’“essere uno”». Anche l’arcivescovo di Catania, monsignor Luigi Renna ha fatto arrivare un messaggio di saluto e di sostegno. Margaret Karram, presidente del Movimento dei Focolari ha scritto ai partecipanti: «La Spiritualità dell’Unità – – ha spiegato – ci conduce a scoprire l’immenso amore di Dio per ciascuno di noi, per ogni prossimo e per tutto il creato, con le sue bellezze e le sue ferite». All’organizzazione della Mariapoli ha collaborato anche il Santuario della Madonna di Valverde. Padre Nei Simon, degli Agostiniani Scalzi, parroco del santuario, ha ripercorso così
i giorni vissuti: «La preparazione della Mariapoli è stata un continuo “buttarsi”, fidandoci della Provvidenza, nelle tante incertezze di questi ultimi mesi… Ma il risultato è stato una vera “Città di Maria”, con la presenza di un folto gruppo di giovani e bambini (circa un terzo dei partecipanti avevano meno di 21 anni!). Ringraziamo Dio per averci chiamato a vivere questa esperienza di unità». «Essere sempre famiglia» è stato il filo conduttore dei giorni che hanno preceduto la Mariapoli, una delle prime che si sono svolte in Italia dopo la pandemia. Il programma, leggero e giovane, si è snodato attraverso vari momenti: pochi nella sala convegni e tanti a contatto con la natura, con le passeggiate ai piedi del vulcano, con giochi per tutti che hanno facilitato le relazioni e la nascita di nuovi rapporti autentici e profondi, il senso di condivisione e di comunione. I momenti di riflessione, molto partecipati, sono stati scanditi da alcune relazioni ed esperienze. Una delle riflessioni proposte ha trattato il tema del “rispetto del Creato” e del pianeta, casa comune di tutti noi. Partendo dall’enciclica “Laudato si’” è stata sottolineata la centralità dell’uomo che in quanto fulcro della creazione deve rispettare ed avere cura di sé stesso, dei fratelli e di tutto quello che Dio ha messo a disposizione. L’ambiente si rispetta se l’uomo riconosce che tutto è in DONO. La Mariapoli ha dato a tutti slancio rinnovato nel vivere il
vangelo in pienezza. Il Movimento dei Focolari è presente in Sicilia fin dagli anni 50. Graziella De Luca, una delle prime compagne della fondatrice Chiara Lubich, arrivò a Siracusa nel giorno dell’Epifania 1950. Provengono dalla Sicilia alcuni focolarini che furono tra i primi collaboratori di Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari. Tra questi anche Giuseppe Maria Zanghì, sacerdote e teologo, Angelino Rodante, a lungo responsabile in Brasile, Nuzzo Maria Grimaldi, che ha operato a Loppiano, Sergio Infantino, Agata Tranchina e altri. A Siracusa, sorse il terzo focolare, dopo quelli di Trento e di Roma. Oggi il Movimento dei Focolari, presente in moltissime città, è composto da una numerosa comunità che vede la presenza di giovani, bambini, ragazzi, famiglie, sacerdoti, religiose e religiosi. Info Loredana De Francesco: 3737165495 Salvo Licari: 3481432053 Aldo Urrata: 3296234733 mail: focfcatania@gmail.com, focctm@iol.it Fraternità ed Economia: una sfida possibile RIVEDI L’EVENTO Generare valore con l’Economia Civile e di Comunione Un evento dal titolo provocatorio quello promosso dal COMUNE
DI BRA e organizzato da AIPEC – Associazione Italiana Imprenditori per un’Economia di Comunione – che si è tenuto sabato 28 maggio a Bra, presso il Centro Polifunzionale G. Arpino. Come si conciliano, soprattutto oggi, Fraternitàed Economia? Foto dal sito www.aipec.it Per scoprirlo siamo stati aiutati da Leonardo Becchetti, Professore Ordinario di Economia Politica Università Tor Vergata, Roma, fondatore di NEXT, Nuova Economia per tutti, direttore del FESTIVAL dell’ECONOMIA CIVILE di Firenze, che si svolgerà a Firenze dal 16 al 18 settembre 2022 e da Luigino Bruni, Economista e storico del pensiero economico, Ordinario di Economia Politica alla LUMSA ,promotore e cofondatore insieme a Stefano Zamagni della SEC, Scuola di Economia Civile, già coordinatore internazionale del progetto Economia di Comunione, responsabile scientifico di EoF, Economy of Francesco, che si svolgerà ad Assisi dal 22 al 24 settembre 2022. Ma il focus dell’evento sono state soprattutto le “storie” di un gruppo di imprenditori AIPEC impegnati a vivere e portare “la cultura del dare” nella reciprocità nell’impresa, tra le imprese, nella comunità per rendere la fraternità in economia una sfida possibile.
A coordinare il tutto e ̀ stata chiamata Eugenia Scotti, giornalista, conduttrice ed autrice di TV2000. Un’occasione per ricordare il 20° anniversario del conferimento della cittadinanza onoraria a Bra, Marene e Torino a Chiara Lubich Fondatrice del Movimento dei Focolari ed ispiratrice del progetto dell’Economia di Comunione. SITO AIPEC https://www.ideawebtv.it/2022/05/16/fraternita-ed-economia-una -sfida-possibile-a-bra-un-convegno-con-aipec/ A Catania il cantiere “Hombre Mundo” dei Ragazzi per l’Unità A Catania 60 ragazzi di varie città siciliane si sono incontrati per vivere un’esperienza di fraternità e donazione. L’iniziativa è stata promossa dal Movimento dei Focolari. Dal 23 al 25 aprile si è svolto a Catania il “Cantiere Hombre Mundo”, “cantiere operativo” dei Ragazzi per l’unità della Sicilia, movimento giovanile aderente al Movimento dei Focolari. I “Ragazzi per l’unità” hanno come obiettivo la costruzione di un mondo unito, di pace e di amore, al di là delle barriere dei popoli.
Circa 60 giovani, dai 13 ai 17 anni, provenienti da diverse città, hanno dato vita (per la prima volta in presenza dopo due anni di assenza) ad una serie di attività: approfondimenti, solidarietà, musica, passeggiate, sport, laboratori e festa: un appuntamento rivolto ai loro coetanei e tre giorni vissuti insieme all’insegna della Regola d’Oro: «Fai agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te». «Il Cantiere Hombre Mundo si è svolto nel cuore di Catania, nell’”Istituto Pio IX” (via Montevergine) – racconta Chiara Cartaregia – I giovani hanno dato vita a giochi di squadra, partite con la palla, workshop musicali, momenti di incontro e di condivisione: tutto per creare nuovi rapporti e scoprire che “la Rete d’amore ti intrappola e non ti lascia più” e che “dare è ricevere e insieme si è più forti”.
Il Cantiere Hombre Mundo ha preso il via con il gioco “La dinamica delle forme”: ognuno ha ricevuto una forma di cartoncino colorato (nuvola, fiore, farfalla, sole, goccia d’acqua, stella) e una lista di domande originali che durante vari turni i ragazzi si sono posti a vicenda. Poi un video, che ha collegato idealmente i ragazzi ai loro coetanei in tutto il mondo, con una raccolta di esperienze vissute durante la pandemia ed un momento di incontro con un’esperta psicologa sull’uso dei nuovi media. La prima giornata si è conclusa con una passeggiata “Catania by Night” e gelato nel fantastico centro storico della città etnea. Nella seconda giornata il motto era “ORA tocca a noi!” ed è stata contrassegnata da varie attività solidali: plogging nel centro storico, cucina “cotto e donato” (preparazione della cena per i senzatetto di una casa di accoglienza), realizzazione del fondale della sala “INSIEME PR LA PACE”, animazione per bambini, ragazzi e mamme dell’Istituto San Giuseppe. Altro momento saliente, l’incontro una famiglia di focolarini siciliani, Paolo, Eloisa ed i loro figli. A fine giornata, una festa-spettacolo con sketch, monologhi ed esibizioni musicali, preparati dagli stessi ragazzi.
Nell’ultima giornata, i ragazzi hanno avuto alcuni approfondimenti sull’arte di amare, l’autoconsapevolezza e il dialogo. Una ragazza ha commentato: «In questi giorni, un semplice gioco di conoscenza ci ha fatto conoscere nuove persone molto simpatiche. Ci siamo conosciuti sempre di più e abbiamo creato un gruppo fantastico. Quando è arrivato il momento di salutarci, mi sono commossa insieme agli altri. Ci rincontreremo e sarà una gioia». Una mamma ha commentato: «Queste esperienze, oltre ad essere momenti di divertimento, sono anche e soprattutto di crescita perché stando insieme si confrontano e si migliorano». «Sono stati tre giorni importanti per i ragazzi – spiega Betty Lussu – felici di ritrovarsi dopo la pandemia e di vivere un’esperienza di donazione e di amore» Palermo: presentato il volume “Oltre il ‘900”. Il 26 aprile 2022 si è tenuto a Palermo il convegno “Il ‘900 e il cambiamento d’epoca”, in occasione della prima
presentazione nazionale del libro “Oltre il 900 – Chiara Lubich e la storia, la letteratura e la società del nostro tempo – Il contributo del carisma dell’unità di Chiara Lubich”. Il volume è stato curato da Lucia Abignente e Donato Falmi ed è il risultato di due giornate di studio (18 e 19 febbraio 2021) che si sono svolte presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, dedicate alla figura della fondatrice del Movimento dei Focolari. Al convegno, promosso dalla Facoltà teologica di Palermo e dalla comunità dei Focolari del capoluogo siciliano, hanno dato il loro contributo i relatori: il Prof. Fabio Ciardi, omi, teologo, il Prof. Pietro Cavaleri, psicologo e psicoterapeuta, la Prof.ssa Anna Pia Viola, teologa e filosofa. Ha moderato la dott.ssa Lilli Genco, giornalista. Presenti il Preside della Pontificia Facoltà teologica di Sicilia, il Prof. Rosario Pistone OP, la curatrice del libro Lucia Abignente e João Manuel Motta del Centro Chiara Lubich. Fabio Ciardi, apprezzando il metodo seguito dai curatori del libro che ne facilita la lettura e l’approccio, ha messo in luce come la figura di Chiara Lubich sia stata centrale nella storia del ‘900, periodo nel quale i molti movimenti che
nascevano nella chiesa erano guidati soprattutto da uomini. La sua azione è stata in favore non soltanto del “laico” nella Chiesa, ma della donna stessa. Senza rivendicazioni femministe ma soltanto con la sua presenza e la sua testimonianza Chiara ha mostrato il posto della donna nella Chiesa. La parabola di Chiara Lubich sarebbe incomprensibile al di fuori del suo contesto storico-ecclesiale e non è difficile rintracciare l’apporto che ella ha saputo dare a sua volta al grande “movimento” di pensiero e di prassi del XX secolo. Pietro Cavaleri, ripercorrendo la traccia della lectio tenuta da Chiara Lubich a Malta in occasione dell’assegnazione del dottorato Honoris Causa in Psicologia, ha delineato il significato psicologico del paradigma relazionale che emerge dalla spiritualità dell’unità, soffermandosi in particolare sul concetto di reciprocità comunionale, comunione che è l’espressione massima della relazionalità umana. Non basta solo il riconoscimento dell’altro, ma è necessario fare l’esperienza del dono di sé all’altro, del riconoscimento pieno di lui e della sua differenza. Verso questa direzione, indicata da Chiara Lubich, già diversi filoni di ricerca si stanno orientando, confermando in tal modo quanto possa rivelarsi costruttivo il dialogo fra il sapere della fede e quello laico della psicologia. Anna Pia Viola ha sottolineato il ruolo delle donne nella storia del ‘900, del loro rapporto con Dio attraverso la testimonianza di due importanti figure femminili come Simone Weil ed Virginia Woolf e come l’incontro di grandi personalità con la Parola abbia cambiato loro la vita. La Parola dunque non soltanto come segno grafico ma come evento creativo. Il carisma dell’Unità inizia dal contesto storico del ‘900 e dunque dalle bombe della Seconda guerra mondiale e la risposta di Chiara Lubich alla guerra è la risposta che poteva dare una donna. Ella non si è posta confini, è andata ‘oltre’.
Continua così il dialogo tra la città di Palermo e il carisma della fondatrice dei Focolari, che nel 1998 ne ricevette la cittadinanza onoraria, evento ricordato vent’anni dopo, nel 2018, dalla comunità e dalle istituzioni civili e religiose tramite una serie di iniziative che avevano costellato una settimana dedicata a riscoprire il contributo alla fraternità dei Focolari nella città. L’Arcivescovo di Palermo, Mons. Corrado Lorefice, aveva augurato di procedere in questo cammino verso una meta «indicata profeticamente allora da Chiara Lubich: che Palermo possa divenire una città sul monte a cui guardare per la realizzazione del disegno di Dio sulla comunità degli uomini». Significativa quindi la scelta di presentare come prima nazionale questo ricco volume proprio nella città che esprime una profonda sintonia con i valori contenuti nel carisma di Chiara Lubich, città dell’accoglienza e dei diritti, con i valori della fraternità e della continua ricerca del dialogo. Il volume, nato dal Convegno che ha concluso l’anno centenario della nascita di Chiara Lubich, porta avanti una riflessione che si andrà sempre più arricchendo e approfondendo,
riflessione che continuerà nelle prossime presentazioni in programma in altre città d’Italia. Patrizia Mazzola Una scuola per generare comunità vive nell’amore Oltre 1000 i partecipanti italiani alla proposta di formazione per i coordinatori delle comunità del Movimento dei Focolari nel mondo, per abbracciare i tanti dolori della nostra umanità ferita. Azioni sociali che risollevano la dignità umana ferita, la cura per l’ambiente nostra casa comune, il lavoro vissuto come servizio ai fratelli, la misericordia che si vive nelle nostre famiglie, la malattia offerta e la preghiera che accompagna e consola: sono alcune tra le molteplici sfumature delle esperienze condivise dalle comunità, all’insegna di una vita radicata nel Vangelo, che non nasconde le tante difficoltà e i limiti del cammino, ma che è alla ricerca di sempre nuovi slanci e ripartenze. La scuola internazionale del 7-10 aprile è stata uno di questi. Prossimo appuntamento per l’Italia: 1 e 2 ottobre.
Col titolo “Uscire per farsi prossimi: le comunità glocali sulle orme di Gesù abbandonato”, il corso ha visto un collegamento mondiale quotidiano nella fascia oraria centrale (ore 12-14) per poter abbracciare tutti i fusi orari, mentre il resto del programma era gestito localmente, in gruppi più o meno numerosi, con uno scambio di esperienze ed esigenze, lavori di gruppo e approfondimenti. Rappresentanti delle comunità di intere regioni si sono trovati il 9 e 10 aprile in presenza in Piemonte (Centro Mariapoli di Bra), Lombardia (Centro Mariapoli di Frontignano), Campania (Torre Annunziata), Toscana (Loppiano), Sardegna (Torre Grande in provincia di Oristano), Puglia e molti altri in altre città oppure online: la gioia di ritrovarsi, per alcuni dopo tanto tempo, è stata il primo segno visibile di essere parte di un’unica famiglia di dimensioni mondiali, che dà testimonianza di una fruttuosa convivenza tra tutti, comprese le nuove generazioni.
Uno degli obiettivi della scuola era avviare una riflessione sulla funzione oggi di “luoghi” visibili come possono essere le comunità, di fronte alle sfide del dopo pandemia, dei cambiamenti climatici, di tante crisi che investono la chiesa, la famiglia, la società, e con la necessità di uscire dagli schemi che negli anni ciascuno possa essersi costruito. Il cammino sinodale della Chiesa tutta ci interroga e ci aiuta in questo discernimento. “Se potessi dirvi due parole su cui fondare la vita delle vostre comunità locali – ha esordito Margaret Karram, presidente dei Focolari, in apertura dell’incontro – vi direi: ‘testimonianza ed evangelizzazione’. Queste due azioni dovrebbero essere sempre più il nostro distintivo; dovrebbero essere le “fondamenta” su cui fondare una vera comunità; ciò che la distingue da un qualsiasi gruppo o aggregazione di persone”. La comunità locale è anche lo spazio più adatto per vivere la cultura della prossimità, avvicinare le persone che soffrono e individuare i loro bisogni reali, luogo di accoglienza di persone di altre culture dando un esempio vivo di fratellanza universale. Infatti, continua Margaret, “più nella comunità circola l’amore scambievole, più ciascuno sente crescere dentro di sé l’energia per fare scelte coraggiose e
generose. Aumenta così la fantasia dell’amore ci si inventa nuove modalità di aiuto, collaborazione”; “mantenere viva e costante questa qualità dell’amore non è sempre facile, è una sfida di ogni giorno, occorre saper sempre “ricominciare” per far propri, in profondità, i sentimenti di Gesù, il suo pensiero, la sua fede e fiducia, il suo sguardo d’amore verso ogni fratello”. A Jesús Morán, copresidente del Movimento, il compito di introdurre al tema della “leadership di comunione”: “Ben venga questo nuovo tipo di leadership. Ne abbiamo bisogno. Con le nostre categorie, diremmo che il mondo e le nostre comunità necessitano oggi di leader di comunione, e cioè, persone decise e convinte, certamente, anche energiche, ma capaci di privilegiare il “noi” al di sopra del puro “io” […]”E descrivendo le caratteristiche di un leader in questa nuova visione: “ è un facilitatore di Gesù in mezzo; è il primo ad amare, si prende a carico il dolore altrui […] cerca sempre la verità e per questo rompe al suo sorgere la dinamica maliziosa del chiacchiericcio […] sa farsi trovare, la disponibilità è quindi un tratto del suo carattere. L’umiltà lo muove, l’autocritica lo fa crescere“. Per l’Italia – insieme a un gruppo dall’Albania – il programma proseguirà l’1 e 2 ottobre con un approfondimento proprio sul tema della leadership, che si vuole sempre più “dialogica” e “di comunione”. Lavorare su questo potrà aiutarci nella gestione dei conflitti e delle polarizzazioni, nella progettualità della comunità attraverso il discernimento comunitario, nel lavoro in sinergia. Ripartenza, dunque, dopo due giorni intensi che, a detta dei partecipanti, “hanno suscitato meraviglia nel vedere come il Vangelo ha Parole che
sono uniche e rivoluzionarie, le sole capaci di ‘far rifiorire il deserto’”. La nascita di Run4unity La nascita di Run4unity raccontata da Agostino Spolti, uno dei protagonisti della prima ora che con Chiara Lubich ha avviato questa manifestazione che dal 2005 coinvolge ogni anno migliaia di ragazzi in tutto il mondo. Anche quest’anno si svolgerà il 8 maggio in diverse città di tutto il mondo ed anche in tante località italiane. Per maggior informazioni: https://www.focolaritalia.it/events/run4unity-2022-8-maggio/ Vacanze in Mariapoli Anche quest’anno riproponiamo la possibilità di trascorrere alcuni giorni di riposo presso i nostri Centri Mariapoli di Castel Gandolfo e Cadine (Trento) e nella Cittadella di Loppiano, per godere, oltre alle bellezze naturali e artistiche offerte dai territori circostanti, anche di un’esperienza di condivisione!
#OnePeopleOnePlanet: 22 aprile Giornata della Terra La maratona multimediale è stata trasmessa in live streaming, si può rivedere qui sotto e sul sito www.vaticannews.va/it/ Earth Day Italia e Movimento dei Focolari presentano la terza edizione di #OnePeopleOnePlanet, la maratona multimediale di 14 ore il prossimo 22 aprile. Un grande evento, una grande festa mondiale, che dalla Nuvola di Fuksas di Roma lancerà al mondo un forte messaggio di speranza e una importante chiamata all’azione per la tutela del Pianeta. Al centro ancora una volta i giovani, veri protagonisti della grande questione ambientale. UNA MARATONA MULTIMEDIALE PER CELEBRARE L’EARTH DAY DELLE NAZIONI UNITE IN PARTNERSHIP CON RAI L’Earth Day (Giornata della Terra) è la più grande manifestazione ambientale del pianeta, l’unico momento in cui tutti i cittadini del mondo si uniscono per celebrare la Terra e promuoverne la salvaguardia. La Giornata della Terra, momento fortemente voluto dal senatore statunitense Gaylord Nelson e promosso ancor prima dal presidente John Fitzgerald Kennedy, coinvolge ogni anno fino a un miliardo di persone in ben 192 paesi del mondo. Nel corso degli anni la partecipazione internazionale all’Earth Day è cresciuta superando oltre il miliardo di persone in tutto il mondo: è l’affermazione della “Green Generation”, che guarda ad un futuro libero dall’energia da combustibili fossili, in favore di fonti rinnovabili, alla responsabilizzazione individuale verso un consumo sostenibile, allo sviluppo di una green economy e a un sistema educativo ispirato alle tematiche
ambientali. (dal sito www.earthdayitalia.org) Fari di pace: Genova, 2 aprile, marcia per la pace e contro le armi L’appuntamento della marcia è per il 2 aprile 2022 alle ore 15.00, Piazza San Lorenzo. Essa è promossa da Pax Christi Italia con un largo fronte di associazioni ecclesiali e laiche (in calce), in collaborazione con l’Arcidiocesi di Genova e la Diocesi di Savona-Noli. PROGRAMMA Intervento dei Vescovi di Genova e Savona monss. Marco Tasca e Calogero Marino Consegna e firma della bandiera della Pace Testimonianza del Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali Interventi di Pax Christi, Weapon Watch, Economia Disarmata Corteo fino al Porto Antico con le bandiere della pace Consegna delle richieste all’Autorità Portuale: trasparenza sui carichi e divieto di transito alle “navi della morte” Leggi articolo su Città Nuova Leggi sul sito della Liguria Alle ore 11 si terrà una riflessione sulla conversione ecologica integrale a cura di Città Nuova – Genova, Cappella Grimaldi – Santa Maria di Castello.
L’APPELLO Appello a tutte le persone che vogliono davvero la pace. Troviamoci in Piazza San Lorenzo a Genova sabato 2 aprile alle 15.00. Getteremo “fari di pace” sul traffico di armi in cui siamo coinvolti, che nutre e prepara le guerre attorno a noi, sempre più vicine. Consegneremo richieste forti all’Autorità Portuale di Genova. C’è qualcosa di concreto che possiamo fare per fermare le prossime guerre, senza arrivare sempre “dopo”, quando è facile dirsi tutti “pacifisti” e sembra che la solidarietà sia l’unica risposta che possiamo offrire. Partiremo da Genova chiedendo a tutte le città portuali del nostro Paese di replicare la mobilitazione accendendo “fari di pace”. Basta armi che transitano dai nostri porti. Nessuna guerra non può alimentarsi della nostra complicità o indifferenza. COME ARRIVIAMO QUI Tre anni fa i camalli del CALP e della Compagnia Unica bloccavano armamenti destinati all’Arabia Saudita ma presentati come “attrezzature civili”, diventando così essi stessi “fari di pace” che rompono le tenebre di commerci
illegali di cui non vogliono essere complici. Un anno fa i portuali di Ravenna e di Livorno hanno dichiarato sciopero contro i container di esplosivi destinati a Israele, mentre Gaza veniva bombardata. Pochi giorni fa i lavoratori dell’aeroporto di Pisa si sono rifiutati di lavorare al carico di “aiuti umanitari” destinati all’Ucraina sotto cui si celavano armi e munizioni. Ucraina, Libia, Siria, Afghanistan, Israele… non vi è stato grave conflitto armato recente in cui non vi sia stato il coinvolgimento o il sostegno del governo italiano o di aziende operanti in Italia. E così nelle repressioni delle proteste popolari da parte di regimi autoritari in Egitto, in Kazakistan, in Myanmar, e perfino nella continua mattanza di civili in Messico. Da decenni, in nessun conflitto armato vi è stato un vincitore, vi sono stati invece innumerevoli vittime e conseguenti ininterrotti flussi di migranti disperati, a cui l’Italia e l’Europa hanno risposto con la chiusura delle frontiere. DAVVERO LA GUERRA INIZIA QUI? Armi da montare. Carri armati. Sistemi di puntamento. Proiettili. Sono solo alcuni dei carichi che transitano abitualmente dal porto di Genova – destinati a paesi in conflitto, a maciullare uomini, donne e bambini – e che negli anni i portuali attivi nel CALP hanno visto con i loro occhi. Molto di più è quello che non viene dichiarato, in violazione delle leggi, che non viene più caricato/scaricato per evitare scioperi e proteste, ma transita ugualmente. Il fiorente mercato della guerra inizia e passa anche qui da Genova, dove oggi siamo tutti in apprensione e disponibili ad accogliere i profughi ucraini, sentendoci emotivamente scossi da una guerra sul suolo europeo. Ma è l’ennesima ondata di
profughi da tutto il mondo che in questi anni ci hanno chiamati in causa. La guerra la prepariamo sempre noi: le nostre aziende che fanno ricerca e sviluppo di sistemi militari, le nostre banche che consentono le transazioni e il commercio di armi, una mancata nostra transizione ecologica che ci renda indipendenti da fonti energetiche estere e relativi regimi. Chiediamo con forza che l’Autorità Portuale di Genova nel rispetto della legge 185/90 chieda la rivelazione del carico alle navi che transitano da Genova, e rifiuti l’ingresso in porto alle navi della morte. Le guerre in tutto il mondo non siano portate avanti grazie a noi, al nostro sistema produttivo-logistico, o anche solo al nostro silenzio indifferente o ignorante. MA TUTTO QUESTO E’ LEGALE? In questi anni tante forze civili non hanno cessato di portare in piazza e in politica lo slogan «Porti aperti ai migranti e chiusi ai traffici di armi». Di chiedere realmente un’altra umanità possibile. Tuttavia la politica – tanto in Italia quanto nei paesi dell’alleanza atlantica in cui l’Italia si trova inserita – non ha saputo né voluto dare risposta e la corsa agli armamenti è continuata. Ora la guerra si sta avvicinando sempre più, e cala la paura anche su chi si credeva al sicuro. La legge “185/90”, che regola l’export militare, esiste da 30 anni: prevede che le aziende produttrici di armamenti chiedano al governo le autorizzazioni ad esportare e vieta di fornire armi a Paesi in conflitto armato o che violano i diritti umani, in contrasto con l’articolo 11 della Costituzione in cui si afferma che l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli. Questa legge continua ad essere disattesa. Nel 2020 l’Italia è salita al 7° posto tra i paesi esportatori di armi. Destinatari delle armi italiane sono soprattutto i paesi del Nordafrica e del Golfo persico, monarchie assolute e regimi illiberali che non
garantiscono libertà di opinione e diritti umani. In nome della libertà di mercato, l’industria delle armi non vuole limitazioni o controlli, tanto meno che siano divulgate informazione sui suoi affari. Nel nostro porto transitano navi a cui non viene chiesto cosa trasportino, e si viene a sapere solo grazie a coraggiosi lavoratori che sono spesso cariche di armi dirette a paesi in guerra. A maggio 2019, grazie alla mobilitazione della rete Genova Aperta alla Pace, a Genova il Consiglio comunale e il Consiglio regionale hanno approvato all’unanimità la “mozione di Assisi” per chiedere al Parlamento e al Governo di vietare vendita e transito di armi destinate al conflitto in Yemen. Un impegno comune è possibile, è necessario. E se vogliamo la pace, è ora di dire basta. La legge va rispettata. La guerra va fermata dove nasce, dove diventa business: nei luoghi della produzione e della distribuzione di armi. PROMUOVONO: Pax Christi Italia C.A.L.P. Tavolo Giustizia e Solidarietà coordinato da Caritas Genova Ora in silenzio contro la guerra The Weapon Watch AGESCI Liguria ARCI Genova ACLI Liguria CVX – Genova Centro Banchi
La Piuma Onlus Comunità San Benedetto al porto Libera Liguria Genova Aperta alla Pace ANPI Genova Federazione Italiana Associazioni Partigiani Emergency Genova Economia disarmata Redazione Contropiano Le veglie contro le morti in mare Associazione Papa Giovanni XXIII Genova Che osa Società missioni africane Soci e socie di Banca Etica (Genova e La Spezia) Centro Italiano Femminile Circolo Nuova Ecologia Genova Unione democratica arabo palestinese Music for Peace Legambiente CONTATTI e Adesioni info@weaponwatch.it
Margaret Karram: da Firenze una risposta al grido di pace. Margaret Karram, Presidente del Movimento dei Focolari, ha aperto il 12 marzo 2022, a Firenze, nel Salone dei 500 a Palazzo Vecchio, la seconda sessione del Convegno “Il Concilio Vaticano II e il carisma dell’Unità di Chiara Lubich”. Proprio in questo luogo, Chiara Lubich ha ricevuto la cittadinanza onoraria della città di Firenze il 16 settembre 2000. Nel contesto tragico e angoscioso nel quale ci troviamo, le parole di Margaret Karram sono risuonate potenti e autorevoli, e hanno espresso la determinazione nel voler perseguire a tutti i costi nella via della pace, proprio nella città d’adozione di Giorgio La Pira, ricordato come un grande artefice del convivere pacifico degli uomini, propugnatore di iniziative straordinarie per la pace e la comprensione fra i popoli. La storia della Karram è quella di una ragazza che ha vissuto sulla propria pelle le contraddizioni di una terra lacerata dall’odio, come lei stessa racconta nel suo discorso di apertura del Convegno: «Sono nata in Terra Santa, una terra patria di popoli diversi e dilaniata da odio e violenza secolari. In quel contesto ho scoperto che il Vangelo poteva essere non solo letto o meditato, ma addirittura ‘vissuto’ nelle circostanze di ogni giorno. Capii che quelle di Gesù erano parole che, se vissute, avrebbero potuto cambiare il corso della storia; parole come amare il prossimo e addirittura i propri nemici. Ho vibrato a un tale invito perché era realizzare il sogno della mia vita: quello di seguire Gesù e rispondere ai suoi appelli all’amore verso ogni donna e uomo di questo mondo».
Come non impegnarsi fino in fondo per la pace, per l’unità tra i popoli? È questo l’invito che rivolge ai partecipanti al Congresso e alle migliaia di persone collegate via streaming: «Auguro che questo Convegno sia fecondo, che gli importanti contributi che si susseguono e la partecipazione attiva e convinta di studiosi, professionisti, giovani e persone impegnate sul fronte dei valori, concorrano ad alimentare la cultura della fraternità, ad aprire e sostenere percorsi efficaci per tessere ovunque e ad ogni livello relazioni di pace. Quella pace, oggi più che mai minacciata, che è il bene più prezioso di cui l’umanità ha bisogno. Le insidie non mancano. Vorrei assicurare perciò il mio impegno in prima persona, insieme a quello del Movimento dei Focolari sparso nel mondo, perché il Carisma dell’unità, profondamente innestato nel cammino della Chiesa, possa sempre più incidere nella nostra vita e trasformarla in risposta al grido di singoli e popoli del nostro tempo». Patrizia Mazzola Firenze 12 Marzo 2022 Veglia di preghiera per la pace a Lamezia Terme Lamezia Terme. Domenica 6 marzo la comunità lametina dei Focolari ha animato nella cattedrale dei Santi Pietro e Paolo affollata di fedeli, tra cui anche membri di vari movimenti e associazioni, una commossa veglia di preghiera per impetrare la pace tra Russia e Ucraina.
Insieme al vescovo mons. Giuseppe Schillaci e al sindaco, l’avv. Paolo Mascaro, erano presenti anche due prelati della locale Chiesa ortodossa ucraina. Filo conduttore della manifestazione il tema della pace e della fraternità , sviluppato attraverso testi di papa Francesco e di Chiara Lubich e sottolineato da brani musicali e canori. Molto coinvolgenti le testimonianze che si sono alternate: quella telefonica (in diretta) di Donatella, una focolarina italiana della comunità del focolare in Ucraina, quella (letta) di Giovanni Guaita, monaco ortodosso italiano residente a Mosca da 36 anni, e quelle (in presenza) di Monica e Cristina, due giovani ucraine residenti a Lamezia.
Prima della benedizione finale del vescovo alcuni giovani del Movimento hanno lanciato ai partecipanti la proposta di un momento di silenzio e di preghiera quotidiano per la pace: il time- out. Nel suo intervento conclusivo mons. Schillaci, appellandosi al «Quando sono debole e ̀ allora che sono forte» di san Paolo, ha ricordato che «la debolezza della preghiera in unitàva dritta al cuore di Dio». Cammino sinodale del Movimento dei Focolari in Italia. Trasmissione a TV 2000 Martedì 8 marzo su TV 2000 il programma “IN CAMMINO” ha presentato il percorso sinodale che si sta compiendo all’interno del Movimento dei Focolari in Italia. Patrizia Bertoncello è intervenuta in studio e Don Emilio Rocchi in
collegamento. Sono state inoltre presentata due esperienze: una di cammino sinodale con risvolto ecumenico ed un’altra legata al materiale del sinodo preparato per gli adolescenti. RIVEDI LA TRASMISSIONE MATERIALE DEL SINODO PER GLI ADOLESCENTI SITO UFFICIALE INTERNAZIONALE VEDI QUI LA PROPOSTA FORMATIVA Format Italia: un percorso formativo. Appuntamento a
Verona il 27/29 maggio ISCRIZIONI PER SEGUIRE ONLINE FormaT è un innovativo percorso di formazione per formatori dei giovani dai 18 ai 30 anni. FormaT, attraverso un Core Team internazionale e una rete di formatori e di esperti sparsi in tutto il mondo, promuove un programma di formazione attiva, integrale e trinitaria. La prima edizione di FormaT Italia ha proposto 4 appuntamenti online, da marzo a giugno 2021, ed ha visto coinvolti nel complesso quasi un centinaio di formatori provenienti da diverse regioni italiane e da diversi ambiti formativi. Ultimo appuntamento 2022 in presenza a Verona il 27/29 maggio. ORARI, COSTI, TEMI E TUTTI I DETTAGLI SUL SITO: https://sites.google.com/view/formatitalia/home-page +393496434723 italia.formatlab@gmail.com “Gocce di spiritualità” al Centro Mariapoli di Castel Gandolfo A Castel Gandolfo, nei Castelli Romani, si riprendono i weekend di “Gocce di Spiritualità”, un’iniziativa per la conoscenza e approfondimento della spiritualità di comunione del movimento dei focolari, tramite week-end residenziali, con
momenti di meditazione, esperienze di vita, scambio e conoscenza reciproca. Per informazioni: infocmi@centromariapoli.org Tel: 06 9359091 WhatsApp: +39 331 9429 694 Gen Rosso a Lampedusa ed in Colombia Concerto a Lampedusa L’attuale situazione mondiale ci richiama a una presa di coscienza che l’umanità è davvero una grande famiglia. In famiglia c’è accoglienza. Un’accoglienza che ci spinge a dedicarci a chi è più fragile e ha più bisogno. E ciò che vive la gente di Lampedusa, isola simbolo della migrazione.” Il Gen Rosso desidera perciò sostenere con la sua musica e con la sua presenza la popolazione locale che accoglie chi – per guerra, fame, violenza – è costretto a lasciare la sua terra. In collegamento con migliaia di “Ragazzi e Ragazze per l’Unità” del Movimento dei Focolari di tutto il mondo con il progetto “Hombre Mundo”. In Colombia con il musical Streetlight
Da diversi anni il Gen Rosso opera nel mondo dell’educazione tramite progetti di “Arte&Educazione”. Attraverso varie tipologie di workshop si arriva a portare sul palco, alcuni giovani “neo-artisti” per lanciare, insieme al Gen Rosso, messaggi importanti per i loro compagni di scuola (o Università ) e per il più vasto pubblico della città . Quindi progetti CON i giovani e PER la città . Anche in questo periodo prosegue, infatti, l’impegno della band in campo solidale ed educativo con un appuntamento speciale.Da tempo, gli artisti del Gen Rosso in collaborazione con Mosaico – Gen Rosso Local Project della Spagna, stanno accompagnando i ragazzi ospiti del Centro Educativo “Sol Naciente”, in Colombia, in un progetto che li porterà a mettere in scena lo storico musical “Streetlight”. Come è nata l’idea? Dopo un fruttuoso concerto-meeting online con tutti i ragazzi del CENTRO EDUCATIVO “Sol Naciente” in Colombia, seriamente compromesso dalla situazione del Covid 19, giànel 2020 e ̀ nato il desiderio di continuare in qualche modo, in mezzo appunto al lockdown, l’esperienza artistica con il Gen Rosso. In maniera naturale la scelta è caduta sul musical Streetlight, più volte oggetto di progetti educativi del gruppo. L’idea principale era quella di offrire agli studenti la possibilità di diventare veri attori del musical. Di fatto, il Gen Rosso per più di un anno ha seguito nei vari particolari i preparativi che stanno entrando nella fase finale. Sono stati inviati agli studenti i video-tutorial, assieme a diversi appuntamenti online, per aiutare ad imparare coreografie e canzoni del musical. Nelle prossime settimane, una rappresentanza del Gen Rosso e
Mosaico, raggiungerà il Paese per preparare la rappresentazione finale. La prima sarà trasmessa in diretta streaming il 12 marzo prossimo. Per una Repubblica libera dalla guerra e dalle armi nucleari Azione Cattolica, Acli, Movimento dei Focolari, Comunità Papa Giovanni XXIII, Pax Christi. Importante appuntamento a Roma sul tema:“Per una Repubblica libera dalla guerra e dalle armi nucleari” svoltosi sabato 26 febbraio 2022. RIVEDI LO STREAMING: «Quali sono oggi gli ostacoli che nella nostra società impediscono la presa di consapevolezza della reale minaccia dell’apocalisse nucleare denunciata da Papa Francesco? Quali percorsi e azioni credibili possiamo condividere per poter incidere sulle scelte strategiche di contrasto alla guerra da parte del nostro Paese?» Sabato 26 febbraio 2022 saremo a Roma per cercare di dare una risposta condivisa a queste domande. Ci ritroveremo, quindi, per riflettere sulle radici della pace alla luce della Parola di Dio e del Magistero della Chiesa, e per rinnovare l’impegno per scelte concrete di pace. Ci troveremo alla Domus Mariae, in va Aurelia 481, dalle ore 10 alle ore 13, per confrontarci assieme alle oltre 40 Associazioni cattoliche che la scorsa primavera hanno firmato il documento in cui si chiede al Governo italiano di aderire
al Trattato per la messa al bando delle armi nucleari. L’iniziativa si collega idealmente con lo storico evento che in contemporanea vedrà riuniti a Firenze vescovi e sindaci del Mediterraneo nel segno della profezia di pace di Giorgio La Pira, che invitava “a trasformare le armi distruttive in strumenti edificatori di pace e di civiltà” e ad “abbattere i muri per costruire ponti”. L’incontro di Roma e l’appuntamento di Firenze assumono ancora più significato alla luce di quanto stiamo vivendo in questi giorni con angoscianti scenari di guerra che minacciano il cuore dell’Europa. Tale situazione interpella fortemente la coscienza di ognuno nell’essere autentico costruttore e artigiano di pace. Papa Francesco non si stanca di denunciare la follia della guerra e l’immoralità non solo dell’uso ma anche del semplice possesso delle armi nucleari, richiamando l’urgenza di essere ‘artigiani’ di pace. “Come è triste quando persone e popoli fieri di essere cristiani vedono gli altri come nemici e pensano di farsi la guerra” (Angelus 20.02.2022). L’incontro di sabato 26 febbraio alla Domus Mariae a Roma vedrà il saluto iniziale del Presidente nazionale dell’Azione Cattolica Italiana, Giuseppe Notarstefano. Seguiranno gli interventi di mons. Giovanni Ricchiuti, vescovo di Altamura, Gravina, Acquaviva delle Fonti e presidente nazionale di Pax Christi; di Maria Bianco, del Coordinamento delle teologhe italiane; e di Maurizio Simoncelli dell’Archivio Disarmo di Roma. Interverranno poi diversi responsabili di associazioni e realtà del mondo cattolico italiano, per rinnovare il proprio impegno per dire NO alla guerra e alle bombe nucleari. Un impegno che raccoglie l’appello di San Giovanni Paolo II il quale nel 1990 gridò: “Mai più la guerra, avventura senza ritorno!”. Un appello che ricordava a tutti l’accorato
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