Signorini sul coronavirus: "Volumi del porto di Genova al -5%"

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Signorini sul coronavirus: "Volumi del porto di Genova al -5%"
2 Marzo 2020 -

Signorini sul coronavirus: “Volumi del
porto di Genova al -5%”

GENOVA – Intervento del presidente dell’AdSp del mar Ligure occidentale,
Paolo Emilio Signorini sul coronavirus, questa mattina durante la
trasmissione di Rai 3 Agorà: “Dalla Cina abbiamo avuto una contrazione nelle
partenze dei container che in queste prime settimane ha già portato, a
livello di volumi per il porto di Genova, a un -5%”.

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Una situazione che preoccupa soprattutto perchè sono sconosciuti i tempi
dello stallo in atto. “Ancora c’è la pausa di una settimana dovuta al
Capodanno cinese -evidenzia Signorini- ma non sappiamo quando e se gli operai
rientreranno regolarmente nelle fabbriche”.

Questa incertezza è per il presidente il punto fondamentale, considerato che,
sottolinea, la Cina pesa per il 16-17% sul Pil mondiale e del 20% sul
traffico container.
“Per dare un’idea in termini economici a livello italiano, basti pensare che
il porto di Genova genera 3 miliardi e mezzo di Iva per lo Stato, circa un
terzo dei quali fa riferimento al commercio con la Cina”.
Con una forte contrazione, i livelli diventerebbero significativi per una
manovra finanziaria, con la perdita di circa 1 miliardo.

Diversi terminal, fa sapere il presidente dell’AdSp di Genova, hanno già
annunciato cancellazioni per navi in partenza per i prossimi tre mesi e
questa situazione è preoccupante.
Alla domanda sulla possibilità che le merci in arrivo possano veicolare la
trasmissione del virus, questo è da escludere anche considerato il fatto che
il viaggio dalla Cina dura circa 25 giorni, troppi perchè il coronavirus
sopravviva.

Prima di concludere, Signorini ricorda un altro aspetto economico che rischia
di compromettere l’economia mondiale: “La Cina era appena uscita da un
importante accordo con gli Stati Uniti, senza una rapida ripresa rischiamo
una contrazione anche su questo fronte”.

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Genova: interventi sulla viabilità
portuale

GENOVA – A seguito della procedura di gara conclusasi lo scorso Dicembre e
inerente l’appalto integrato relativo alle opere stradali contenute nel
Programma Straordinario di interventi urgenti per la ripresa e lo sviluppo
del porto di Genova, ieri c’è stata la sua aggiudicazione definitiva, per un
importo complessivo di
circa 130 milioni di euro.

Ad aggiudicarsi i lavori, il Raggruppamento temporaneo di imprese (Rti) con
capofila Pizzarotti & C. Spa, che ha il compito di predisporre la
progettazione definitiva ed esecutiva, nonché la realizzazione degli
interventi stradali.
Tali lavori prevedono il prolungamento della sopraelevata portuale e delle

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opere accessorie nonché il suo ammodernamento; la nuova viabilità di
collegamento
San Benigno e Calata Bettolo; la realizzazione completa della Strada “La
Superba”; l’autoparco di Ponente; il nuovo Ponte del Papa e il dragaggio
sottostante; la messa in sicurezza del viadotto Pionieri d’Italia; il
consolidamento statico di Ponte dei Mille.
La progettazione della nuova viabilità ha visto in una fase propedeutica la
predisposizione di uno Studio di Viabilità Portuale come previsto nel
“Programma straordinario degli interventi” dell’Autorità di Sistema Portuale
del Mar Ligure occidentale.

Questo Studio, realizzato attraverso appositi modelli di micro simulazione
del traffico, vede rappresentato lo Scenario attuale con le principali
potenzialità e
criticità, e definisce i futuri interventi suddivisi in breve, medio e lungo
periodo.

“Il complesso di opere è destinato a modificare non solo la viabilità
portuale, ma anche quella urbana – ha dichiarato il presidente AdSp, Paolo
Emilio Signorini –
perché, creando corridoi e accesi dedicati al traffico pesante, consentirà
una maggiore fluidificazione del traffico con ricadute positive per Genova e
tutta la
cittadinanza”.

In occasione della presentazione è stato firmato il contratto di affidamento
definitivo avendo già attuato tutti i controlli previsti dalla normativa
vigente.
“Oggi è una giornata importante che dimostra l’efficacia e l’efficienza della
struttura messa in piedi delle istituzioni locali per utilizzare i fondi
stanziati dopo
il crollo di ponte Morandi e conferma che da una grande tragedia si è
ripartiti con più forza e coesione trasformando un evento terribile in
un’opportunità di
rinascita e di miglioramento – ha detto il presidente di Regione Liguria,
Giovanni Toti – Il fatto che in un anno e mezzo si sia andati
all’aggiudicazione di
opere che si aspettava da tanto tempo e che abbiamo un’azienda che farà oltre

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100 milioni di lavori in porto è la dimostrazione che si è avuta una grande
capacità di reagire a cui si deve sommare, oltre alla ricostruzione del ponte
stesso, i lavori di viabilità già fatti e i risarcimenti che sono arrivati
puntuali nel
giro di un anno a tutte le imprese che hanno subito un danno, il sostegno
all’autotrasporto che lavora sul porto. A dimostrazione della grande coesione
e
della capacità di reagire usando quanto accaduto come spinta propulsiva per
la nostra città e per la competitività del nostro porto che è fondamentale
per
l’intero Nord Ovest”.

Per il sindaco di Genova Marco Bucci, invece: “Questo è il primo intervento
del commissario secondo la legge 130 che riguarda non direttamente il ponte,
ma la viabilità della città e del porto. Devo fare i miei complimenti al team
di lavoro e al commissario Rettighieri che sono andati veloci e hanno
assegnato i lavori. Si
tratta non solo della via della Superba, ma di tutta la sopraelevata portuale
che va dalla Lanterna fino all’aeroporto, una viabilità che non è solo merci,
ma che può
essere utilizzata anche dai cittadini nel caso in cui ce ne fosse bisogno.
Sono interventi che nel momento in cui saremo a pieno regime, quando avremo
il ponte cioè l’autostrada, avremo Lungomare Canepa e Guido Rossa e la
Superba e la Sopraelevata potremo finalmente dare quelle risposte alla
viabilità e alla mobilità di cui abbiamo bisogno”.

“Grazie al lavoro di squadra e alle idee ingegneristiche sono state
introdotte migliorie, rotonde e nuove aree polmone. L’insieme delle opere
permetterà di agevolare anche gli accessi autostradali. Genova si merita un
progetto armonico che non si limita a risolvere le singole complessità
inerenti il traffico generato dalle operazioni portuali, ma che guardi al
benessere complessivo della città migliorando la viabilità e la vivibilità di
Genova”. Queste le parole di Marco Rettighieri, responsabile dell’attuazione
del “Programma Straordinario di investimenti urgenti” del porto di Genova, a
chiusura della conferenza.

Il seguente link per scaricare le presentazioni:
https://drive.google.com/drive/folders/1O0fTHKeLtvWjqPzGhZsmW4F46_adXFUy?usp=

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Mauceri nominato commissario per il
Terzo Valico

GENOVA – La nomina del commissario per il nodo ferroviario di Genova e il

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Terzo Valico Calogero Mauceri, è stata formalizzata a seguito dell’intesa già
espressa dalla Regione Liguria il 15 Novembre 2019.

Il presidente della Regione Giovanni Toti ha dato il benvenuto al neoeletto
ribadendo l’esigenza che si sblocchi al più presto l’appalto per il nodo e
che i lavori del Terzo Valico proseguano speditamente recuperando il tempo
perduto a causa dell’amianto e vari altri accadimenti.
La Regione Liguria si farà promotrice di un incontro nelle prossime settimane
tra Mauceri, il sindaco di Genova Marco Bucci e il presidente dell’Autorità
di Sistema portuale del mar Ligure occidentale Paolo Emilio Signorini per
definire scadenze e cronoprogramma.

La situazione si è sbloccata dopo che la Corte dei Conti ha dato il via
libera al decreto attuativo che dà l’effettiva operatività a Mauceri.
Ora si attende la ripartenza dei lavori fermi da oltre due anni, con la
possibilità di affidarli direttamente senza procedure di gara.

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Signorini: “Le navi nei porti non
devono più inquinare”

SAVONA – “L’uso dell’Lng nei porti, tra innovazione e responsabilità”. È il
titolo dell’incontro pubblico promosso da Costa crociere alla Fortezza del
Priamar di Savona.
Un momento di approfondimento per informare correttamente gli attori del
territorio e la cittadinanza sulle politiche green intraprese dalle compagnie

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che operano nei porti e sugli strumenti innovativi posti in essere per
rendere le attività portuali sostenibili.

“Non c’è bisogno di sottolineare l’importanza che l’argomento green ha
assunto, con un’attenzione crescente a tutti i livelli, dal mondiale, al
confronto locale” ha detto nel suo intervento il presidente dell’AdSp del mar
Ligure occidentale Paolo Emilio Signorini.
Il focus è stato posto sul Gas naturale liquefatto, un carburante di ultima
generazione che permette di ridurre del 26% le emissioni dirette di CO2 e che
è stato virtuosamente adottato già nel 2019 da quasi 200 navi operanti nei
porti del sistema del mar Ligure occidentale.
“L’obiettivo -ha proseguito Signorini- è migliorare la sostenibilità delle
attività portuali in uno scalo come quello di Savona che rappresenta un
unicum assoluto nel Mediterraneo con una concentrazione in pochi chilometri
di litorale sia di un terminal full-container tra i più avanzati in Europa e
che traguarda 900 mila Teu, che il Palacrociere homeport di Costa crociere”.

Il presidente Signorini, intervenuto al dibattito insieme a Ilaria Caprioglio
sindaco di Savona, Neil Palomba direttore generale Costa crociere e un panel
di esperti, ha inoltre sottolineato che i principali gruppi crocieristici
sono consapevoli che le navi in porto non devono inquinare e sono quindi
attivamente ingaggiati nella sostenibilità ambientale.

Un ultimo approfondimento Paolo Emilio Signorini lo ha voluto fare sui
camion: “Dal 1° Gennaio -ha detto- ci siamo adeguati come porti alle nuove
normative europee sulle emissioni delle navi, ma credo che sia necessario e
importante rendere meno inquinanti anche i carburanti che usano camion”.

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Ponte Morandi: il bilancio degli
indennizzi

GENOVA – Con la chiusura dell’anno, la struttura commissariale per
l’emergenza tira le somme, a un anno e tre mesi dal crollo del ponte Morandi,
sui risarcimenti.

Bilancio che appare positivo per le imprese, lavoratori autonomi e piccoli
commercianti che hanno potuto usufruire delle misure stabilite dai
provvedimenti messi in campo per mitigare il disagio di chi ha subito danni
in seguito alla tragedia del 14 Agosto 2018.
In totale 1432 imprese hanno registrato danni, diretti e indiretti, 30 nella
zona rossa.

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I pagamenti al termine del 2019, hanno visto rispondere a 365 richieste
risultate idonee arrivate alla Camera di Commercio di Genova per le imprese;
di queste 318 quelle già indennizzate per un totale di circa 9 milioni di
euro (90% circa indennizzati), a fronte dei 10 milioni stanziati per l’anno
2018. Le risorse residue sono già impegnate per la liquidazione di ulteriori
50 domande che richiedono però altri controlli di validità prima
dell’erogazione.

Sui rimborsi una tantum per commercianti e liberi professionisti da 15.000
euro, delle oltre mille richieste arrivate agli uffici di Regione Liguria
(1.093), 1.038 sono i lavoratori già risarciti per oltre 15 milioni di euro
(95% circa indennizzati). Poche, invece, le domande presentate per richiedere
la cassa in deroga, per un totale di quasi 100.000 euro.

Passando in rassegna il ristoro agli autotrasportatori si parla di 900.000
missioni di viaggio risultate ammissibili da parte dell’Autorità di Sistema
portuale, 643 le imprese rimborsate con i 20 milioni stanziati per l’anno
2018 (100% indennizzati per il 2018).
Si resta in attesa di attivare i rimborsi agli autotrasportatori anche per
gli anni 2019-2020, per i quali sono stanziati 80 milioni per il 2019 e 80
per il 2020.

Nell’incontro di qualche giorno fa tra il commissario per l’emergenza del
ponte Morandi Giovanni Toti, il sindaco di Genova Marco Bucci, il presidente
di Autorità portuale Paolo Emilio Signorini e l’amministratore delegato di
Uirnet Rodolfo De Dominicis si è cercata una soluzione per fare in modo che
anche i fondi stanziati per il 2019 e il 2020 siano assegnati nel più breve
tempo possibile agli aventi diritto.
Già dal mese in corso ci si augura di poter partire con le attività
operative che consentano di avviare le istruttorie per le pratiche relative
al 2019.

“I numeri -ha commentato il commissario delegato per l’emergenza e presidente
di Regione Liguria Giovanni Toti- ci dicono che quando si lavora tutti nella
stessa direzione per venire incontro alle esigenze dei cittadini, il
risultato è eccezionale. Un esempio di come si può fare tutto in tempi brevi,
ragionevoli e utili per dare risposte concrete a chi ha subito danni dopo la
tragedia del ponte Morandi e permettere loro di ricevere una boccata di
ossigeno. In questo caso, gli indennizzi sono arrivati in tempi rapidi,

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soprattutto rispetto agli standard di un Paese in cui spesso si attendono
anni prima di ricevere un risarcimento. Un Paese dove ci sono persone che
vivono ancora, dopo anni, nelle casette prefabbricate come nel caso di
Amatrice. In Liguria gli sfollati del Morandi hanno avuto le prime case dopo
solo una settimana dal crollo e l’emergenza abitativa è stata chiusa in solo
due mesi.
Guardare al futuro, lavorare senza sosta per dare risposte a chi in questa
tragedia ha perso tutto o molto, è il solo modo per rispettare anche il
ricordo delle 43 vittime e il dolore inconsolabile delle loro famiglie”.

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L’ambasciatore dell’Azerbaigian a
Genova

GENOVA – Visita ufficiale alla sede dell’Autorità di Sistema portuale del mar
Ligure occidentale dell’ambasciatore della Repubblica dell’Azerbaigian in
Italia, Mammad Ahmadzada.
Accompagnato dall’ex ambasciatrice della Repubblica italiana in Azerbaigian,
e attuale Console onorario a Genova, Margherita Costa, e dal secondo
segretario dell’Ambasciata a Roma, Elvin Ashrafzade, è stato accolto dal
presidente dell’Authority Paolo Emilio Signorini.

Nell’ambito dell’incontro si sono approfondite alcune tematiche condivise dai
Ports of Genoa e dal porto commerciale marittimo di Baku, i quali rientrano
entrambi nella nuova Via della Seta, l’iniziativa strategica della Repubblica
popolare cinese per il potenziamento dei suoi collegamenti commerciali con i
paesi nell’Eurasia.

L’Azerbaigian svolge un ruolo strategico come hub logistico fra l’Asia e
l’Europa, grazie alla sua posizione geografica privilegiata ed ai recenti
ingenti investimenti implementati nel Baku International Sea Trade Port e
nell’attigua zona franca che serve un mercato di circa 130.000 persone nel
Caucaso del Sud, Asia Centrale e Russia.

L’ambasciatore Mammad Ahmadzada e il presidente Signorini hanno confermato il
loro vivo interesse a porre le basi ad una possibile collaborazione tra la
CJSC, l’Autorità portuale che gestisce il porto commerciale marittimo di
Baku, e l’Autorità di Sistema portuale di Genova, Prà, Savona e Vado Ligure.

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Signorini: “In futuro intercetteremo
quota di traffico del Nord Europa”

VADO LIGURE – “Il terminal che oggi inauguriamo, farà come gli altri liguri:
inizialmente sarà devoto a servire l’economia italiana del Nord, poi si
candida a intercettare la quota di traffico che ora va al Nord Europa”.
Le parole sono di Paolo Emilio Signorini, presidente dell’Autorità di Sistema
portuale del mar Ligure occidentale, a margine dell’inaugurazione del

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terminal di Vado Ligure.

“Arrivare qui ha testimoniato la fatica fatta per costruire le strade di
accesso, che ha reso questa piattaforma uno dei terminal più avanzati dal
punto di vista tecnologico”.

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Inaugurato terminal Vado Gateway

VADO LIGURE – La cerimonia di apertura del terminal Vado Gateway, è stata
celebrata con grande partecipazione.
Il nuovo terminal affidato in gestione ad APM Terminals per i prossimi 50
anni, è una moderna struttura dal forte impatto architettonico e dotato di
uno dei sistemi di accesso per camion tra i più tecnologici d’Italia. Quella
odierna è una giornata di festa che possiamo definire storica, iniziata con
una conferenza stampa.

Paolo Cornetto, direttore del terminal, ha salutato i giornalisti con una
battuta: “Oggi ci dedichiamo ai festeggiamenti, ma da domani dobbiamo
iniziare a correre”.
Il sindaco di Vado, Monica Giuliano, felice dell’obiettivo raggiunto, ha
ricordato il lungo iter fino alla conclusione dei lavori, definendo quello
odierno “un grande giorno: si apre una grande porto”.

Paolo Emilio Signorini, presidente dell’AdSp del Mar Ligure Occidentale che è
anche committente dell’opera, ha richiamato l’attenzione sul suo significato.
Un sistema che può accogliere tre grandi full container, unico nel
Mediterraneo, fatto dai maggiori operatori dello shipping e terminalisti che
fa compiere un grosso balzo avanti al porto e a tutta la Liguria.
Per il presidente della Regione Giovanni Toti, questa è una giornata attesa
da molto tempo: “Mese dopo mese abbiano visto crescere questo terminal e devo
solo fare i complimenti per il lavoro fatto grazie a grossi investimenti che
hanno prodotto occupazione in questa piattaforma logistica e nell’indotto”.

Quindi ha preso la parola il senatore Salvatore Margiotta, sottosegretario
alle Infrastrutture e Trasporti: “È già stato detto tutto e concordo,
aggiungo solo che questo è un esempio virtuoso di collaborazione pubblico-
privato. La scelta del project financing si è rivelata quella giusta”.

Veramente felice anche il Ceo di APM Terminals, Morten H. Engelstoft, che ha
voluto essere presente all’inaugurazione di questo importante progetto, sia
per la società del Gruppo Maersk che ha investito 180 milioni di euro, che
per lo sviluppo delle attività locali. “Rafforzare la nostra presenza,
conferma l’importanza di Vado Ligure in Europa. Vado Gateway è una parte

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importante della strategia del Gruppo Maersk”.

Per la realizzazione della piattaforma di Vado sono stati investiti
complessivamente 450 milioni, di cui, come detto, 180 da parte di APM
Terminals, 43 di questi in project financing.

Riguardo alla critica situazione delle autostrade ed i conseguenti problemi
che gli autotrasportatori devono affrontare per far arrivare i contenitori in
porto, Cornetto si è detto fiducioso che venga ripristinata al più presto,
considerando che gli obiettivi del terminal sono progressivi, ma dichiarando
la volontà di incrementare il traffico ferroviario.
La capacità di Vado Gateway a regime sarà di 900 mila teu l’anno, che insieme
ai 250 mila dell’adiacente Reefer Terminal, faranno superare allo scalo
ligure il milione di teu annui.

Tutti i numerosi ospiti si sono poi spostati all’ingresso del Terminal per il
tradizionale taglio del nastro e sulla banchina dove è stato dato il via
ufficiale alle operazioni portuali, con il sollevamento di un contenitore con
un enorme tricolore al suono dell’Inno di Mameli.

La società italiana che gestisce Vado Gateway è composta da APM Terminals con
il 50,1%, Cosco Shipping Ports col 40% e Qingdao Port International con il
9,9%.
Da Febbraio 2020 faranno scalo al Vado Gateway le navi dei servizi ME2 e MMX
di Maersk Line.

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Assemblea associati Assoporti a
Venezia: segno di solidarietà

VENEZIA– L’Assemblea degli associati di Assoporti si è tenuta ieri, per la
prima volta all’Autorità di Sistema portuale del mare Adriatico
settentrionale-Porti di Venezia e Chioggia.
Una decisione condivisa dai presidenti degli altri scali italiani, che deriva
dalla volontà di dimostrare la propria vicinanza alla città lagunare, dopo la

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mareggiata eccezionale che l’ha colpita.

I presidenti presenti hanno colto l’occasione per esprimere solidarietà anche
alla città di Genova e al suo porto, flagellata dal maltempo. Unico assente
all’adunanza, infatti, il presidente dell’Authority genovese Paolo Emilio
Signorini che sta affrontando diverse difficoltà dovute al maltempo, che
hanno compromesso la viabilità portuale.

All’ordine del giorno la richiesta di adesione dell’Autorità di Sistema
portuale dello Stretto all’Associazione, subito accolta all’unanimità
dall’Assemblea che ha dato il benvenuto al presidente, Mario Paolo Mega quale
nuovo associato.
L’Assemblea ha altresì confermato la fiducia al segretario generale, Oliviero
Giannotti, rinnovandogli il mandato.

In discussione durante l’Assemblea associati Assoporti anche diversi temi
rilevanti sia per l’organizzazione dell’Associazione, che per il sistema dei
porti italiani. Sono stati concordati, infatti, deleghe che saranno date ai
presidenti delle AdSp, per supportare il presidente Daniele Rossi nelle
strategie associative.
Tra i vari punti all’ordine del giorno, anche il tema della tassazione dei
porti sui cui l’Unione europea ha concentrato la propria attenzione.

“Stiamo ricompattando l’Associazione grazie ad un lavoro propositivo e di
riorganizzazione”, ha commentato Rossi, in riferimento al rientro dello scalo
siciliano. Ha poi proseguito, “È stata una bella giornata di intenso lavoro,
che ci ha consentito anche di testimoniare la nostra vicinanza ai porti di
Genova e Venezia per le difficoltà di questo momento.”

“I sistemi portuali italiani sono tra le infrastrutture più importanti per il
sistema Paese e per la sua economia, poiché costituiscono una cerniera tra il
nostro sistema industriale e i mercati esteri” ha detto il presidente
dell’AdSp mAs Pino Musolino. “Ma i porti sono anche una fucina d’innovazione.
Per questo i porti di Venezia e Chioggia vogliono concorrere, insieme agli
altri scali italiani, a individuare le forme e i modi più adeguati per
contribuire alla crescita del tessuto economico e produttivo nazionale in
un’ottica di sostenibilità ambientale e aumento dell’occupazione”.

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Chiusura A26, Signorini: “Non possiamo
reggere oltre una settimana”

GENOVA – È arrivata ieri in tarda serata la notizia della chiusura al
traffico in entrambe le direzioni della tratta dell’autostrada A26 compresa
tra l’allacciamento con l’autostrada A10 e lo svincolo di Masone.

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La decisione è stata presa per consentire l’esecuzione di verifiche tecniche
sui viadotti Fado Nord e Pecetti Sud, presenti in tale tratta.
“Siamo sconcertati e preoccupati per la notizia della chiusura dei viadotti
Pecetti e Fado sulla A26” aveva scritto subito il presidente della Regione
Liguria Giovanni Toti su Twitter. “La sicurezza dei cittadini viene prima di
tutto ed è sacrosanto che si facciano tutte le verifiche del caso, ma Genova,
la Regione e i nostri porti saranno paralizzati. Per questo ci siamo subito
riuniti con il sindaco Bucci, il presidente del porto Signorini e il Prefetto
per capire come il Governo intende gestire l’emergenza”.

Questa mattina alle 10.30 si terrà una seduta straordinaria della Giunta
regionale per affrontare la situazione, mentre sul sito di Autostrade per
l’Italia si legge che entro le ore 12 di oggi, riprenderà in entrambe le
direzioni di marcia la circolazione. “Nel corso della notte -dice la nota di
Autostrade- la Direzione di Tronco di Genova di Autostrade per l’Italia ha
realizzato uno scambio di carreggiata tale da garantire una corsia di
scorrimento per senso di marcia. L’assetto predisposto consentirà comunque
l’adozione delle verifiche tecniche sulle opere, così come pianificato già
ieri”.

Durante la conferenza stampa di ieri sera Toti si era espresso così: “Va bene
la sicurezza, ma tutti abbiano la consapevolezza che la Liguria è isolata in
un periodo di picco di lavoro portuale con l’imminenza del Natale. Si tratta
di un danno incalcolabile per la città, la Regione e l’economia del Nord-
Ovest che dai nostri porti invia e riceve una grande quantità di merce. Non
c’è categoria esclusa dal danno”.

“Il porto di Genova in queste condizioni non può resistere più di una
settimana” aveva invece evidenziato il presidente dell’Autorità di Sistema
portuale del mar Ligure occidentale Paolo Emilio Signorini. “Ci sono più di
4000 tir al giorno che partono e arriviamo dal nostro porto e tutto il Nord
Italia produttivo dipende da noi e siamo alla vigilia di Natale. In queste
condizioni tutto il traffico si scaricherà sulla A7 dove il traffico leggero
è già intensissimo. Non sappiamo quanto durerà la chiusura, attendo
risposte”.

“Resta la perplessità -aveva concluso il presidente Toti- a un anno e 4 mesi
dal Morandi di una chiusura repentina e inaspettata, situazione di gravissima
emergenza per la quale servono interventi. Vorrei sapere come si è speso il

https://www.messaggeromarittimo.it/tag/paolo-emilio-signorini/ | 2 Marzo 2020
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2 Marzo 2020 -

tempo dal crollo, comunque ci rimboccheremo le maniche per fare quello che è
di nostra competenza”.

Terminata al Mit la riunione tra il ministro delle Infrastrutture e dei
Trasporti De Micheli e i vertici Aspi, con la decisione, su richiesta della
De Micheli di riaprire la viabilità del tratto autostradale A26 alle ore
10.30.

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