Evoluzione del paesaggio - Maria Chiara Turrini - Lettere, arti e archeologia - Università degli Studi di Ferrara - A.A. 2018/2019 - Unife

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Evoluzione del paesaggio - Maria Chiara Turrini - Lettere, arti e archeologia - Università degli Studi di Ferrara - A.A. 2018/2019 - Unife
Evoluzione del paesaggio
 Maria Chiara Turrini – Lettere, arti e archeologia -
 Università degli Studi di Ferrara – A.A. 2018/2019
Evoluzione del paesaggio - Maria Chiara Turrini - Lettere, arti e archeologia - Università degli Studi di Ferrara - A.A. 2018/2019 - Unife
La tettonica delle placche
La tettonica delle placche è il modello sulla dinamica della Terra su cui concorda la
maggior parte degli scienziati che si occupano di scienze della Terra.
Questa teoria è in grado di spiegare, in maniera integrata e con conclusioni
interdisciplinari, i fenomeni che interessano la crosta terrestre quali: attività sismica,
orogenesi, la disposizione areale dei vulcani, le variazioni di chimismo delle rocce
magmatiche, la formazione di strutture come le fosse oceaniche e gli archi insulari, la
distribuzione geografica delle faune e flore fossili durante le ere geologiche e di come le
zone interessate da attività vulcanica e quelle di attività sismica siano concentrate su
determinate zone.
Sulla base di studi geofisici e petrologici si è
riconosciuto che la crosta terrestre, insieme alla
parte più esterna del mantello superiore
sottostante, forma la cosiddetta litosfera, un
involucro caratterizzato da un comportamento
fragile anche alla scala del tempo geologico. La
litosfera è suddivisa in una decina di "zolle" (o
meglio "placche") principali di varia forma e
dimensione, più numerose altre micro placche;
queste placche si possono paragonare a zattere che           Mappa delle placche tettoniche della Terra.
"galleggiano" (in equilibrio isostatico) sullo strato
immediatamente sottostante del mantello
                                                             http://it.wikipedia.org/wiki/Tettonica_delle_
superiore, l'astenosfera.                                    placche
                                    Evoluzione del paesaggio – Maria Chiara Turrini
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Le placche litosferiche possono                    http://online.scuola.zanichelli.it/LupiaSaraceni_Scien
                                                   zeIntegrate-
essere formate:                                    files/Zanichelli_Lupia_Saraceni_Scienze_Sintesi_UD
– esclusivamente da litosfera                      3.pdf

oceanica;
– prevalentemente da litosfera
continentale;
– da porzioni di litosfera dei due
tipi.
I bordi delle singole placche,
chiamati margini, sono distinti, a
seconda dei movimenti relativi, in tre
tipi.
1. I margini costruttivi corrispondono
al movimento di divergenza tra
placche; sono le dorsali oceaniche.
2. I margini distruttivi corrispondono         1- Astenosfera; 2- Litosfera; 3- Punto caldo; 4- Crosta
al movimento di convergenza tra                oceanica; 5- Placca in subduzione; 6- Crosta continentale; 7-
                                               Zona di rift continentale (Nuovo margine di placca); 8- Placca a
placche; sono le fosse oceaniche.              margine convergente; 9- Placca a margine divergente; 10- Placca
3. I margini conservativi sono le              a margine trasforme; 11- Vulcano a scudo; 12- Dorsale
faglie trasformi, lungo le quali i lembi       oceanica; 13- Margine di placca convergente; 14- Strato
                                               vulcano; 15- Arco isola; 16- Placca 17- Astenosfera; 18- Fossa
di litosfera scorrono uno a fianco
dell’altro, in direzioni opposte.                                                 http://it.wikipedia.org/wiki/Tettonica_delle
                                                                                  _placche
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I modelli basati sulla teoria della tettonica delle placche descrivono le interazioni che
avvengono tra le zolle e le conseguenze macroscopiche di queste interazioni.
Si basano principalmente su quattro ipotesi di base:
• nuova litosfera oceanica viene generata lungo le dorsali oceaniche, in maniera
  continuativa o episodica, a causa del processo di "espansione dei fondali oceanici": si
  tratta di magma che si solidifica nelle porzioni di crosta terrestre lasciate vuote
  dall'allontanamento delle zolle interessate;
• la crosta oceanica appena creata entra a far parte di una zolla rigida (e può includere
  anche continenti);
• l'area totale della superficie terrestre rimane invariata nel tempo, ossia la lunghezza
  del raggio terrestre rimane costante, e pertanto ciò implica che le zolle venendo a
  contatto fra loro devono quindi essere consumate da qualche parte con la stessa
  velocità con cui vengono create;
• le zolle litosferiche trasmettono lateralmente tutti gli sforzi a cui sono sottoposte
  (hanno appunto un comportamento rigido).

   http://it.wikipedia.org/wiki/Tettonica_delle_
   placche

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http://online.scuola.zanichelli.it/LupiaSaraceni_Scienz
eIntegrate-
files/Zanichelli_Lupia_Saraceni_Scienze_Sintesi_UD3.
pdf

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Direzione e velocità del movimento delle placche

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https://www.youtube.com/watch?v=DdIUuUY
                               Margini divergenti o costruttivi               0L9c
                                                                              pillow lava, ocean crust, croûte océanique,
                                                                              basalt.mp4

                               In corrispondenza di questo tipo di margini si genera nuova crosta
http://online.scuola.zaniche
lli.it/LupiaSaraceni_Scienze   terrestre per solidificazione di magma basaltico che risale dalla
Integrate-                     sottostante astenosfera (per questo sono detti costruttivi) e, nello
files/Zanichelli_Lupia_Sarac
eni_Scienze_Sintesi_UD3.p      stesso tempo, le due placche adiacenti divergono fra loro (per questo
df                             sono detti anche divergenti), allontanandosi a una velocità che può
                               essere anche di qualche centimetro all'anno.

Quasi ovunque la sommità delle dorsali è percorsa da una depressione larga qualche
decina di chilometri: è la rift valley. Le dorsali non corrono rettilinee, ma sono suddivise
in segmenti da un sistema di fratture trasversali: le faglie trasformi.
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https://www.youtube.com/watch?v=re9PxzJFxbE
Margini costruttivi -
Islanda

                          Elementi di Geologia - Scienze e tecnologie
                           per i Beni Culturali - Maria Chiara Turrini -
                        Evoluzione  del paesaggio
                                 Università         – Maria
                                            degli Studi     Chiara Turrini
                                                        di Ferrara
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L’Islanda è un’isola di origine vulcanica, geologicamente giovane (circa 20 milioni di
anni) e ancora in corso di formazione. La geologia di quest'isola è molto particolare,
infatti l'Islanda è la più ampia parte emergente della lunga dorsale medio-atlantica ed
è l’espressione terrestre e visibile di ciò che troveremo, al di sotto della superficie
marina, nella dorsale medio oceanica.
La nascita geologica dell’Islanda si suppone essere causata dall’incontro tra la dorsale
medio atlantica e un “Hot spot” (punto caldo): ciò ha creato le condizioni necessarie
affinché nella zona occupata oggi dall'Islanda si realizzasse, sul fondo oceanico,
un'intensa attività eruttiva che col tempo ha fatto accumulare così tanto materiale
eruttivo da far nascere l’isola islandese. L’Islanda ha quindi un’origine esclusivamente
vulcanica e l’intensa attività vulcanica è ben visibile tutt’oggi con moltissimi vulcani
sparsi per tutta l’isola.

                                      http://it.wikipedia.org/wiki/V
                                      ulcani_dell'Islanda

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Apertura di un nuovo oceano                       http://online.scuola.zanichelli.it/LupiaSaraceni_ScienzeIntegrate-
                                                  files/Zanichelli_Lupia_Saraceni_Scienze_Sintesi_UD3.pdf

La separazione di due placche litosferiche coincide con la formazione di nuova crosta
oceanica.
In alcuni luoghi delle terre emerse è possibile osservare gli stadi iniziali della separazione
di due placche litosferiche. Un esempio è la Great Rift Valley: la depressione del
Mar Rosso che attraversa tutta l’Africa orientale.

Le rift valley continentali sono depressioni più piccole e meno profonde delle dorsali
oceaniche, che si aprono nella litosfera continentale; esse possono essere occupate da
laghi (laghi tettonici) e determinare successivamente la formazione di nuovi mari e oceani
in seguito all'ingresso, parziale e intermittente, delle acque marine nella depressione.
http://www.sapere.it/sapere/strumenti/st
udiafacile/scienza/La-tettonica/Le-teorie-
tettoniche/I-margini-delle-placche.html
                                             Evoluzione del paesaggio – Maria Chiara Turrini
La Rift Valley è una vasta formazione geografica e geologica che si estende per circa 6000 km in
direzione nord-sud della circonferenza terrestre, dal nord della Siria al centro del Mozambico.
La valle varia in larghezza dai 30 ai 100 km e in profondità da qualche centinaio a parecchie
migliaia di metri. Si è creata dalla separazione delle placche tettoniche africana e araba, che iniziò
35 milioni di anni fa, e dalla separazione dell'Africa dell'est dal resto dell'Africa, processo iniziato
da 15 milioni di anni.
La Rift Valley è stata una ricca sorgente di scoperte paleoantropologiche. Gli abbondanti
sedimenti della valle, provenienti dalla rapida erosione degli altopiani circostanti, crearono un
ambiente favorevole alla preservazione dei resti umani. Sono infatti state trovate numerose ossa
di ominidi, antenati della moderna specie umana, tra cui anche quelle della cosiddetta "Lucy",
uno scheletro quasi completo di australopiteco
http://it.wikipedia.org/wiki/Rift_Valley
                                           Evoluzione del paesaggio – Maria Chiara Turrini
Margini convergenti o distruttivi

                          In corrispondenza di questo tipo di margini, la litosfera si consuma e si
                          distrugge andando in subduzione, cioè immergendosi nella
                          sottostante astenosfera. Contemporaneamente le due placche
                          adiacenti si avvicinano reciprocamente (perciò sono detti
http://www.sapere.it/sa
pere/strumenti/studiafa
                          convergenti), cioè si scontrano. I fenomeni che si manifestano in
cile/scienza/La-
tettonica/Le-teorie-
                          seguito allo scontro di due placche sono diversi, a seconda che la
tettoniche/I-margini-     collisione coinvolga due placche oceaniche, due placche continentali o
delle-placche.html
                          una placca oceanica e una continentale.

Sui fondi oceanici, oltre alle dorsali,
esistono altre strutture caratterizzate da
intensa attività: sono le fosse abissali,
strette depressioni, lunghe migliaia di
chilometri, molte delle quali superano i 10
km di profondità. Il vulcanismo associato
alle fosse è altamente esplosivo, e sono
anche sede di intensa attività sismica.

                                                                 La Fossa di Porto Rico.
                                                                                           http://it.wikipedia.org/wiki/Fo
                                                                                           ssa_oceanica
                                    Evoluzione del paesaggio – Maria Chiara Turrini
http://online.scuola.zanich
                                                                                                    elli.it/LupiaSaraceni_Scien
                                                                                                    zeIntegrate-
                                                                                                    files/Zanichelli_Lupia_Sara
                                                                                                    ceni_Scienze_Sintesi_UD3
                                                                                                    .pdf

                                                                                                  Il piano lungo il
                                                                                                  quale avviene la
                                                                                                  subduzione si
                                                                                                  chiama Piano di
                                                                                                  Benjoff e si
                                                                                                  configura
                                                                                                  chiaramente
                                                                                                  come una zona
                                                                                                  intensamente
                                                                                                  sismica.

L’attrito al contatto tra i due margini fa ripiegare verso il basso anche il margine della
zolla subducente (qui si generano fosse profonde) che va incontro a parziali fusioni,
originando serbatoi magmatici da cui il magma fuoriesce attraverso le numerose
fratture che sono presenti nella zona; ne nascono isole vulcaniche allineate ad arco (arco
magmatico o insulare), come l’Arcipelago nipponico e quello filippino.
                                                                           http://www.vialattea.net/esperti/php/risposta.p
                                                                           hp?num=1946
                             Evoluzione del paesaggio – Maria Chiara Turrini
La collisione tra due placche oceaniche provoca la subduzione, quindi la distruzione, della
densa litosfera oceanica in pieno oceano; la litosfera si incurva verso il basso,
immergendosi nell'astenosfera, secondo un piano inclinato in cui si localizza un'intensa
attività sismica, detto piano di Benioff. Scesa nell'astenosfera, la litosfera oceanica
comincia a fondere, determinando un'accentuata attività vulcanica.
Come conseguenza della collisione, nei fondali oceanici si formano profonde depressioni,
dette fosse oceaniche, e, parallelamente a esse, archi magmatici insulari, cioè fasce di isole
vulcaniche originatesi per risalita verso la superficie di magma proveniente dalla fusione
della litosfera. Nel loro insieme, le fosse oceaniche e gli archi magmatici insulari
costituiscono i cosiddetti sistemi arco-fossa, di cui si trovano numerosi esempi lungo le
coste occidentali dell'oceano Pacifico (per esempio, lungo l'arcipelago del Giappone o
lungo le isole Marianne, presso l'omonima fossa).
 http://www.sapere.it/sapere/strumenti/
 studiafacile/scienza/La-tettonica/Le-
 teorie-tettoniche/I-margini-delle-
 placche.html

  http://online.scuola.zanichelli.it/LupiaSar
  aceni_ScienzeIntegrate-
  files/Zanichelli_Lupia_Saraceni_Scienze_
  Sintesi_UD3.pdf
                                                Evoluzione del paesaggio – Maria Chiara Turrini
Sistemi arco – fossa della cintura di fuoco

         Evoluzione del paesaggio – Maria Chiara Turrini
La collisione fra una placca continentale e una oceanica, più densa, fa sì che quest'ultima
vada in subduzione, inserendosi sotto la placca continentale e immergendosi
nell'astenosfera, secondo il piano di Benioff.
La subduzione della placca oceanica forma delle profonde fosse oceaniche e sulla placca
continentale si origina un arco magmatico, costituito da una serie di vulcani con andamento
parallelo alla fossa. Proseguendo la subduzione, però, la placca continentale si corruga e,
dietro all'arco magmatico, si forma una catena montuosa, il cui sollevamento continua
finché la subduzione è attiva.

Questa situazione si osserva lungo la
costa sudorientale dell'Oceano Pacifico, in
corrispondenza alla fossa del Perù-Cile
(originatasi per subduzione della placca di
Nazca sotto alla placca sudamericana),
parallelamente alla quale si estende la
catena montuosa delle Ande (formata da
due cordigliere parallele, una occidentale
e una orientale).

 http://www.sapere.it/sapere/strumenti/studiafacile/scienza/La-
 tettonica/Le-teorie-tettoniche/I-margini-delle-placche.html

                                           Evoluzione del paesaggio – Maria Chiara Turrini
http://www.vialattea.net/esperti/php/ris
posta.php?num=1946

                                           Evoluzione del paesaggio – Maria Chiara Turrini
Margini convergenti – scontro crosta continentale con crosta continentale
La sostanziale corrispondenza di densità tra le due placche interessate al fenomeno fa sì
che non ci sia subduzione; i margini delle zolle, che portano grande potenza di materiali
leggeri, si sovrappongono e si accavallano l’uno all’altro, dando così origine a catene
montuose interne ai continenti: l’imponente sistema Alpino-himalayano, che inizia dai
Pirenei per spegnersi con le sue ultimissime propaggini nella penisola di Kamciatka,
attraverso l’arco alpino, i Balcani, i monti della penisola anatolica, i sistemi dell’Hindukush
e del Karakorum, la catena himalayana, le sue digitazioni verso l’Asia sud orientale, la Cina
propriamente detta, la Cina settentrionale e la Russia nord-orientale, è la manifestazione
esterna e non definitiva dello scontro avvenuto tra il blocco euroasiatico e le placche
africana e indiana.

http://www.vialattea.net/espe
rti/php/risposta.php?num=194
6

                                Evoluzione del paesaggio – Maria Chiara Turrini
http://www.treccani.it/enciclo
pedia/orogenesi/                             Orogenesi

                                 Evoluzione del paesaggio – Maria Chiara Turrini
Questa orogenesi è stata causata dalla
chiusura dell'oceano Tetide a motivo della
risalita verso nord dell'Africa, dell'Arabia e del
Subcontinente indiano verso l'Eurasia.
Con la collisione delle masse continentali si
sono formate numerose catene montuose che
costituiscono la catena Alpino-Himalaiana a
partire dal Marocco e per arrivare fino alla
penisola indocinese. Queste catene si trovano
nell'Africa del nord, in Europa ed attraversano
tutto il bordo meridionale dell'Asia.
                                                               Carta delle catene montuose formatesi a causa
                                                               dell'orogenesi alpina.

                                                                http://it.wikipedia.org/wiki/Orogenesi_alpi
                                                                na

                                                               Mappa tettonica dell'Europa meridionale e Medio
                                                               Oriente con la formazione delle catene montuose.

                                 Evoluzione del paesaggio – Maria Chiara Turrini
L’arco della catena alpina è la manifestazione superficiale della subduzione, su un
fronte di migliaia di chilometri, della placca europea sotto la placca africana o le sue
adiacenze.

 http://www.naturaosta.it/geoturismo/manu
 ale.htm

                                        Evoluzione del paesaggio – Maria Chiara Turrini
Carta geologico-strutturale dell’arco alpino
                                                                                     occidentale

 EC: crosta europea.
 Moho: limite crosta-mantello.
 EM: mantello europeo.
 AM: mantello adriatico.
 AS: mantello astenosferico.

http://www.naturaosta.it/geoturismo/manu
ale.htm
                                           Evoluzione del paesaggio – Maria Chiara Turrini
Sono margini trasformi o conservativi quando, in corrispondenza di
                                questo tipo di margini, la litosfera non si accresce né si consuma
                                (perciò sono detti conservativi), mentre le placche adiacenti scorrono
                                l'una rispetto all'altra generando fratture sia sui continenti, sia sui
                                fondali oceanici, a cui si dà il nome di faglie trasformi e che sono sede
                                di terremoti.
                         Le faglie trasformi si osservano lungo le dorsali oceaniche, che
                         risultano così suddivise in tronconi relativamente corti, scorrenti
                         lateralmente l'uno rispetto all'altro.
     Le faglie trasformi, che
     interrompono il percorso delle
     dorsali, sono scarpate molto
     ripide, quasi verticali, sedi di
     frequenti terremoti solamente
     nel tratto che raccorda i due
     tronconi della dorsale, in cui
     l'ipocentro dei terremoti è
     sempre superficiale e l'energia
     che essi liberano
     relativamente bassa.                       http://www.le.ac.uk/geology/ar
                                                                t/gl209/lecture5/lecture5.html
http://www.sapere.it/sapere/strumenti/studiafaci
le/scienza/La-tettonica/Le-teorie-tettoniche/I-
margini-delle-placche.html                      Evoluzione del paesaggio – Maria Chiara Turrini
La faglia di Sant'Andrea in California è
una faglia trascorrente con
movimento destro che si estende per
1300 km attraverso la California, tra la
placca nordamericana e la placca
pacifica. È famosa per i devastanti
terremoti che si sono verificati nelle
sue immediate vicinanze.
 htthttps://www.youtube.com/watc
 h?v=Re45k__zkJMps://www.youtub
 e.com/watch?v=03KiG4j748U
 The San Andreas Fault
 https://www.youtube.com/watch?v
 =IPRmIiqGl6E
 https://www.iris.edu/hq/about_iris#vision

                                             Evoluzione del paesaggio – Maria Chiara Turrini
Punti caldi – Hot Spot
Un punto caldo (Hot-Spot in inglese) è un punto della superficie terrestre interessato da
un'anomala risalita del mantello verso la superficie terrestre e che presenta attività
vulcanica da un lunghissimo periodo di tempo; è il caso, per esempio, delle isole Hawaii.
Molte di queste aree vulcaniche sono collocate nel mezzo delle placche, anziché ai confini
di esse come prevede la teoria generale della tettonica delle zolle, anche se non mancano
importanti punti caldi posizionati sulle dorsali, per esempio quello dell’Islanda.

                                                                                                         https://www.ta
                                                                                                         nkonyvtar.hu/h
                                                                                                         u/tartalom/tam
                                                                                                         op425/0033_SC
                                                                                                         ORM_MFFTT6
                                                                                                         00120-
                                                                                                         EN/sco_10_01.s
                                                                                                         corm

                                                           Mappa che mostra la posizione di alcuni dei punti
                                                           caldi più importanti
                                                           https://it.wikipedia.org/wiki/Punto_caldo modificato

                            Evoluzione del paesaggio – Maria Chiara Turrini
http://www.appstate.edu/~abbottrn/vlcns/vlcnos
                                                  .html

A hot spot that is anchored deep within the Earth has recently
fed molten lava through a long pipe to Mauna Loa on the big
island of Hawaii. The moving Pacific Plate has carried three
other volcanic islands away from the hot spot. As the plate
moves on, wind and water erodes the peaks, reducing the
older ones to sunken islands known as seamounts. An
underwater volcano, named Loihi, is now forming over the hot
spot; it should rise above the ocean to become another                                         Diagram showing a cross section
Hawaiian island in about 50 thousand years.                                                    through the Earth's lithosphere (in
                                                                                               yellow) with magma rising from
http://ase.tufts.edu/cosmos/print_images.                                                      the mantle (in red)
asp?id=4
                                                                                              https://en.wikipedia.org/wiki/Hotspot_(ge
                                            Evoluzione del paesaggio – Maria Chiara Turrini   ology)
Schematic of the hotspot and the
                                            Yellowstone Caldera

                                                  Past locations of the hotspot in millions
                                                  of years

                                             https://en.wikipedia.org/wiki/Yellowstone_ho
                                             tspot

Evoluzione del paesaggio – Maria Chiara Turrini
Ipotesi sul motore del movimento delle placche
Per effetto combinato delle elevate temperature, pressioni e dei lunghi tempi di
applicazione degli sforzi l'astenosfera, pur essendo allo stato solido, ha un
comportamento plastico, ovvero si comporta come un fluido ad elevata viscosità, i cui
movimenti sono significativi su scala geologica, ovvero per tempi dell'ordine dei milioni di
anni.
Le zolle tettoniche si possono muovere sopra l'astenosfera e collidere, scorrere l'una
accanto all'altra o allontanarsi fra loro. Per tale motivo, nel corso della storia della terra,
l'estensione e la forma di continenti ed oceani hanno subito importanti trasformazioni.
                                                                                           http://it.wikipedia.org/wiki/Tettonica_de
                                                                                           lle_placche

                                                                               Basically, the driving forces that
                                                                               are advocated at the moment,
                                                                               can be divided in three
                                                                               categories: mantle dynamics
                                                 ?                             related, gravity related (mostly
                                                                               secondary forces), and Earth
                                                                               rotation related.
                                                                                                         http://en.wikipedia.org/wiki
                                                                                                         /Plate_tectonics
http://www.casainnovativa.com/wordpress/wp-
content/uploads/2009/02/terra_terre1.jpg Evoluzione del paesaggio – Maria Chiara Turrini
Movimenti correlati alla dinamica del mantello

   https://www.gmpe.it/tettonica/motore-placche

Si ritiene che la causa fondante del movimento sia una disomogenea distribuzione del
calore all'interno della Terra, che provoca la formazione di celle di convezione all'interno
del mantello. Non si sa però quante siano, se interessino l'intero spessore del mantello,
solo lo strato superficiale, oppure celle nel mantello superiore coesistenti con quelle del
mantello inferiore.
                                                              Alcuni autori ritengono comunque
                                                              che le placche siano trascinate per
                                                              attrito da queste correnti
                                                              convettive.
                                                                                      Poiché le dorsali sono interrotte
                                                                                      dalle faglie trasformi, non si sa se
                                                                                      siano interrotte anche le celle
                                                                                      convettive sottostanti.
                                                                                      Ci sono problemi anche se si
                                                                                      osservano le placche dell'Africa e
                                                                                      dell'Antartide: sono circondate da
http://www.siripro.it/dipgeopa.asp?structure=                                         tre lati da dorsali, senza avere
education&where=tettonica&cap=02&subc=8                                               margini convergenti.
b&lang=it

                                           Evoluzione del paesaggio – Maria Chiara Turrini
http://online.scuola.zanichelli.it/LupiaSaraceni_ScienzeIntegra
te-files/Zanichelli_Lupia_Saraceni_Scienze_Sintesi_UD3.pdf

                                             Evoluzione del paesaggio – Maria Chiara Turrini
https://it.wikipedia.org/wiki/Placca_somala

https://en.wikipedia.org/wiki/African_Plate

                                              Evoluzione del paesaggio – Maria Chiara Turrini
La placca antartica è un caso particolare tra tutte le placche dato che per gran parte dei suoi
confini geologici sono margini divergenti (ad eccezione di due piccole porzioni, il Cile
meridionale e la parte orientale della placca Scotia, che invece sono a margine convergente),
quindi l'intera placca viene "compressa" da tutti i lati dalle altre placche.
                                                                    https://en.wikipedia.org/wiki/Antarctic_Plate
                                                                    https://it.wikipedia.org/wiki/Placca_antartica

                              Evoluzione del paesaggio – Maria Chiara Turrini
Punti caldi come motore dei movimenti

I pennacchi ascendenti, che sulla superficie terrestre sono evidenziati dai punti caldi,
potrebbero essere la causa della spinta laterale che muove le placche. Tali pennacchi
caldi si originerebbero al confine tra mantello e nucleo: raggiunta la base della
litosfera, si espanderebbero e trascinerebbero via le placche dalla zona di risalita, che
apparirebbe in superficie come una zona di rigonfiamento della crosta. Lungo i sistemi
di dorsali della Terra, sono stati identificati una ventina di punti caldi proprio in zone in
cui essi potrebbero contribuire a far divergere le placche.

                                                                      Non va tuttavia dimenticato che
                                                                      alcuni punti caldi, come quello
                                                                      che ha dato origine alle Isole
                                                                      Hawaii, non si trovano in
                                                                      corrispondenza di dorsali.
                                                                      Quindi, anche questo modello ha
                                                                      dei limiti.

                                                                      https://www.gmpe.it/tettonica/motore-placche

                                Evoluzione del paesaggio – Maria Chiara Turrini
La gravità come motore dei movimenti                              https://www.gmpe.it/tettonica/motore-
                                                                                         placche

La fredda litosfera oceanica ha una densità maggiore della sottostante astenosfera:
quando la placca comincia a scendere in corrispondenza di una fossa, la porzione pesante
che affonda trascina con sé il resto della litosfera, ed è quindi la causa del suo movimento.
Questa ipotesi è simile a quella di un altro modello, secondo il quale sarebbe invece la
posizione rilevata della dorsale oceanica a far scivolare lungo i suoi fianchi inclinati la
litosfera, a causa della forza di gravità «spingendo» così da dietro l'intera placca.

Dato però che alcuni oceani, come l'Atlantico, non hanno
zone di subduzione, il meccanismo di trazione non può essere
chiamato in causa per spiegare l'espansione che si verifica in
corrispondenza delle loro dorsali.

                                                                                         Spinta - Dorsale

                                                                                          Trascinamento -
  http://www.columbia.edu/~vjd1/driv
                                                                                          Fossa
  ing_forces_basic.htm
                                       Evoluzione del paesaggio – Maria Chiara Turrini
La rotazione terrestre
La Terra sta progressivamente subendo un fenomeno di decelerazione a causa delle
maree e delle oscillazioni dell'asse di rotazione. Poiché la crosta è più leggera del
mantello, rallenta più in fretta producendo un moto relativo della stessa verso ovest; il
movimento non è omogeneo perché la crosta ha spessore e densità diverse negli oceani e
nei continenti, ed è questa differenza a causare la convergenza o la divergenza delle
placche: se tra due zolle che migrano verso ovest, quella occidentale è più veloce si ha una
divergenza, mentre se è più lenta si ha una convergenza.
La prova che viene fornita è
quella delle inclinazioni diverse
del piano di Benioff: quelli che
immergono verso ovest sono
sempre più inclinati (40° - 90°)
rispetto a quelli che piegano
verso est (15° - 40°). I primi,
immergendosi sotto la litosfera,
sarebbero "raddrizzati" dallo
scorrimento verso est del
                                  https://www.gmpe.it/tettonica/motore-
mantello, mentre i secondi        placche
sarebbero "appiattiti" dal
medesimo flusso.

                                    Evoluzione del paesaggio – Maria Chiara Turrini
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-
7890b0d4-a0f6-4c82-b184-19b4d9593f4e.html
Terremoti, eruzioni, tettonica delle zolle - Geo Scienza

http://www.youtube.com/watch?v=PSN5qYI0474
Struttura interna terra, placche tettoniche e vulcani

https://www.youtube.com/watch?v=L3EVZebOHc4
Passaggio a Nord-Ovest ► Il fenomeno dei terremoti e tsunami

https://www.youtube.com/watch?v=DodYeiWEv9U
Terremoti in Italia - Parte 1 : La storia

https://www.youtube.com/watch?v=U63oC355QtY
Terremoti in Italia Parte 2 : Le sequenze sismiche

                            Evoluzione del paesaggio – Maria Chiara Turrini
Elementi di tettonica

Evoluzione del paesaggio – Maria Chiara Turrini
http://www.treccani.it/enciclopedia/tettonica/

Ramo delle scienze della Terra che ha per oggetto lo studio della dinamica delle
deformazioni superficiali del pianeta.
Nel senso più ampio del termine, comprende sia lo studio delle grandi strutture
geologiche costituenti la litosfera terrestre, sia lo studio, a una scala più locale, delle
geometrie tridimensionali che assumono i corpi rocciosi quando sono sottoposti a sforzi
che modificano le loro originarie configurazioni strutturali.
Gli agenti della tettonica crostale sono
soprattutto forze endogene capaci di
produrre due tipi di deformazione negli
strati rocciosi: le fratture e le pieghe.

                                                       Fratturazione dell’ammasso roccioso

    Piega in ammasso roccioso
                                Evoluzione del paesaggio – Maria Chiara Turrini
La stratificazione rappresenta la più
                                                      ovvia struttura sedimentaria.
                                                      Uno strato è la più piccola unità di una
                                                      roccia sedimentaria depositatasi sotto le
                                                      medesime condizioni fisiche. Gli strati
                                                      sono separati fra loro da superfici di non
                                                      deposizione (dette piani di strato o
                                                      anche giunti di strato o di stratificazione)
                                                      o da superfici che testimoniano
                                                      l'improvviso cambiamento dei parametri
                                                      sedimentari.

Lo strato, per definizione, è delimitato superiormente (ossia al tetto) e alla sua base (ossia
al letto) da superfici temporalmente istantanee e dunque isocrone; esso può essere
considerato una vera e propria unità cronostratigrafica informale.
Lo strato può essere internamente omogeneo, oppure al suo interno possono essere
evidenti laminazioni o variazioni verticali di granulometria dei suoi costituenti.
                                                                                http://it.wikipedia.org/wiki/Strato_(geol
                              Evoluzione del paesaggio – Maria Chiara Turrini   ogia)
Di uno strato può essere misurata la "potenza" (ovvero il suo spessore), cioè la distanza
misurata perpendicolarmente tra le due superfici limite, e la sua "giacitura", ossia la sua
orientazione nello spazio rispetto al nord e al piano orizzontale.

La direzione dello strato è rappresentata dalla sua intersezione con il piano orizzontale.
L’immersione è la linea di massima pendenza, perpendicolare alla direzione, che indica
verso quale direzione è inclinato lo strato.
L’inclinazione è l’angolo che la superficie di stratificazione forma con il piano orizzontale .

                                                                                 http://it.wikipedia.org/wiki/Strato_(ge
                               Evoluzione del paesaggio – Maria Chiara Turrini   ologia)
In ambito geologico viene definita piega una deformazione duttile di masse rocciose nella
quale delle superfici, in origine planari, vengono piegate o incurvate. Queste possono
essere strati delle rocce sedimentarie, foliazioni metamorfiche o layering (alternanze nella
roccia di livelli di differente composizione mineralogica). Solitamente le pieghe sono il
risultato di forze compressive agenti in modo non omogeneo entro la massa rocciosa e tali
da determinarne un comportamento duttile, ossia una deformazione plastica (cioè
permanente) e continua (senza rotture). Tale comportamento delle rocce è favorito da
elevate temperature e/o pressioni litostatiche.
                                                              Per questo i piegamenti
                                                              avvengono in genere ad una
                                                              certa profondità nel sottosuolo,
                                                              mentre in superficie prevalgono
                                                              comportamenti fragili
                                                              (faglie e fratture). Il piegamento
                                                              superficiale può avvenire quando
                                                              le forze sono di debole intensità e
                                                              la loro azione è diluita nel tempo
                                                              oppure quando la deformazione
                                                              interessa sedimenti non
                                                              ancora litificati. in quest'ultimo
                                                              caso si parla di pieghe
                                                              sinsedimentarie.

https://it.wikipedia.org/wiki/Piega_(geologia)
                                             Evoluzione del paesaggio – Maria Chiara Turrini
Pieghe a livello di catena montuosa

                                                                                           Pieghe a livello di campione
Pieghe a livello di affioramento
                                   Evoluzione del paesaggio – Maria Chiara Turrini
Una monoclinale è una piega a gradino (detta
step-like fold) in strati rocciosi composta da una
zona di maggiore inclinazione all'interno di una
successione poco inclinata o suborizzontale.

                                                                        diagramma a blocco di una monoclinale

Monoclinale presso il Colorado National Monument             La Monoclinale Grandview-Phantom nel Grand
                                                             Canyon, Arizona

                                                                                       http://it.wikipedia.org/wiki/Monoclinale

                                    Evoluzione del paesaggio – Maria Chiara Turrini
In base alla convessità (dal punto di
   vista stratigrafico):
   pieghe anticlinali: hanno la convessità
   rivolta verso l'alto; sono il risultato
   degli sforzi compressivi a cui sono
   state sottoposte le rocce nel corso del
   tempo, che le ha deformate
   plasticamente. Si possono
   riconoscere su una carta geologica
   per la presenza delle rocce più
   antiche al nucleo della sequenza
   stratigrafica, dovuto alla successiva
   erosione; le anticlinali sono
   tipicamente affiancate dalle sinclinali,
   pieghe con convessità verso il basso,
   in sistemi formatisi durante le fasi
   orogenetiche.
   pieghe sinclinali: rivolte verso il basso
   (gli strati più giovani vengono a
   trovarsi in prossimità del nucleo)

http://it.wikipedia.org/wiki/Piega_(geologia)

                                                Evoluzione del paesaggio – Maria Chiara Turrini
Classificazione delle
pieghe: in base alla
direzione verso cui è
rivolta la convessità degli
strati (a); in base all'età
delle rocce al nucleo (b);
in base all'inclinazione            antiforme
del piano assiale (c); in
base all'angolo formato
dai fianchi (d). Ci sono
pieghe con un solo fianco
(monoclinali, e) e pieghe
ripiegate (f rappresenta
pieghe isoclinali coricate
con piano assiale P1
ripiegate
successivamente da
pieghe diritte aperte con
piano assiale P2). Duomi
e bacini (g e h) sono
particolari pieghe in cui il
rapporto
                                                                                 https://it.wikipedia.org/wiki/Pieg
lunghezza/larghezza è di                                                         a_(geologia)
1:1.                           Evoluzione del paesaggio – Maria Chiara Turrini
Piega - faglia

                 Evoluzione del paesaggio – Maria Chiara Turrini
La faglia è una frattura della roccia che mostra evidenze di movimento relativo tra le due
  masse rocciose da essa divise. La superficie lungo cui si è verificata la frattura si chiama
  superficie di faglia oppure piano di faglia, o anche specchio di faglia. Le rocce in
  prossimità di una faglia risultano spesso intensamente frantumate e si parla in questo
  caso di rocce di faglia quali le cataclasiti o le miloniti.
                                                                                         https://it.wikipedia.org/wiki/Faglia

                                                                                 Specchio di faglia

                                                                                      Diaclasi: fratture delle
                                                                                      rocce senza
                                                                                      spostamento.

                                    Cataclasite

Faglia in affioramento
                               Evoluzione del paesaggio – Maria Chiara Turrini
Affioramento di roccia cataclasitica
                                                                                         http://users.monash.edu.au/~weinberg/Pages/Alpi
                                                                                         ne_fault/Alpine_fault.htm
                                       Evoluzione del paesaggio – Maria Chiara Turrini
Per la classificazione delle faglie dirette e
inverse è utile definire il concetto di tetto
e di letto o muro. Il primo è la massa
rocciosa sovrastante il piano di faglia, il
secondo quella sottostante al piano
stesso.

      Faglie trascorrenti: una faglia si dice trascorrente se il piano è verticale o obliquo
      con spostamento orizzontale relativo delle masse rocciose. Tali faglie sono distinte
      in destre o sinistre; il senso è determinabile ponendosi sulla linea di faglia e
      osservando il senso della dislocazione del blocco roccioso che si ha di fronte. Un
      esempio di questo tipo di faglia è la famosissima faglia di Sant'Andrea.

                                                                                   http://it.wikipedia.
                                                                                   org/wiki/Faglia

                                Evoluzione del paesaggio – Maria Chiara Turrini
Faglie dirette o normali: una faglia si dice
                                                                diretta quando il tetto scende rispetto al
                                                                muro. In questo caso il settore di crosta
                                                                terrestre è interessato da un regime tettonico
                                                                distensivo o divergente (ad esempio in
                                                                occasione dell'apertura di un rift).
                                                                Solitamente tali faglie presentano un piano
                                                                avente inclinazione elevata, attorno ai 60°.

   http://www.physicalgeography.net/fundamentals/1
   0l.html

Faglie inverse: una faglia si dice inversa se
il tetto sale rispetto al muro. In questo
caso il settore di crosta risulta raccorciato
a causa di un campo di stress tettonico
compressivo. Gli angoli del piano di faglia
sono piuttosto bassi (attorno ai 30°). Nel
caso di angoli molto bassi o nulli si parla di
sovrascorrimenti.
                                                                       http://www.physicalgeography.net/fundamentals/1
                                                                       0l.html
            https://it.wikipedia.org/wiki/Faglia

                                           Evoluzione del paesaggio – Maria Chiara Turrini
Le faglie sono raramente isolate; di solito sono associate in sistemi o
 famiglie.

Una tipica associazione di faglie dirette,
presente ad esempio in Sardegna nel
Campidano, è quella che determina una
fossa tettonica anche conosciuta nella
letteratura scientifica tedesca come Graben:
due sistemi paralleli di faglie dirette, aventi
immersione opposta, provocano
l'abbassamento della sezione di crosta tra
essi interposta (fossa) rispetto alle due parti
laterali.

                                                                                           http://it.wikipedia.org/wiki/Faglia

http://www.physicalgeography.net/fundamentals/10l
.html

                                         Evoluzione del paesaggio – Maria Chiara Turrini
Se due o più fosse tettoniche si
fiancheggiano, i settori che le
separano, rimasti relativamente                                                                         USGS
sollevati, prendono il nome di                                                                          image
pilastri tettonici o Horst.
The Vosges Mountains in France
and Black Forest in Germany are
examples of horsts
                                     http://en.wikipedia.org/wiki/Horst_(g
                                     eology)

                                                         A horst fault is the development of two
                                                         reverse faults causing a block of rock to be
                                                         pushed up

http://www.physicalgeography.net/fundamentals/1
0l.html

                                        Evoluzione del paesaggio – Maria Chiara Turrini
http://online.sc
uola.zanichelli.
it/LupiaSarace
ni_ScienzeInte
grate-
files/Zanichelli
_Lupia_Sarace
ni_Scienze_Sin
tesi_UD3.pdf

    Se la deformazione non causa la rottura delle rocce, si parla di pieghe; se le rocce si
    rompono e i due blocchi che si formano scorrono uno rispetto all’altro, si parla di
    faglie.
    Le pieghe sono deformazioni comuni nelle rocce e in genere non si presentano
    isolate ma in gruppi, che formano catene di pieghe.
    A seconda dell’inclinazione dei fianchi, le pieghe possono essere diritte, inclinate o
    rovesciate.
    In presenza di una frattura, le parti separate possono spostarsi una rispetto all’altra o
    restare nella posizione originale. Nel primo caso le fratture vengono chiamate faglie,
    mentre nel secondo caso sono dette diaclasi.

                                Evoluzione del paesaggio – Maria Chiara Turrini
Carta geologica

Evoluzione del paesaggio – Maria Chiara Turrini
A geologic map shows the distribution, relationship, and composition of earth materials
such as rocks and surficial deposits (landslides, sediments) and shows structural features
of the earth (faults, folded strata). Special purpose maps or derivative maps may only
show details of faulting, landsliding, mineralization or other geologic processes or
features.
                                                                                http://www.conservation.ca.gov/cgs/informatio
                                                                                geologic_mapping
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Evoluzione del paesaggio – Maria Chiara Turrini
orizzontale

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