Siamo tutti abili e disabili - Azione nonviolenta
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4 2020 Siamo tutti abili Rivista fondata da Aldo Capitini nel 1964 | anno 57, n. 640 e disabili Bimestrale del Movimento Nonviolento | contributo € 6,00 Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale - D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB Verona. Tassa pagata//Taxe perçue
SOMMARIO luglio-agosto 2020 3 Disabilità e nonviolenza 12 L’azione nonviolenta 29 Quando la magia della musica per andare oltre la realtà ha bisogno della disabilità riesce a rompere le barriere di Mao Valpiana di Brian Martin e Wendy Varney di Chiara Sambugaro 4 Da vittime di violenza 20 Affidarsi all’altro 30 Uno sciopero della fame a protagoniste nella relazione quotidiana per i diritti dei disabili Intervista di Elena Buccoliero del cambiamento di Pietro Moretti di Max Guitarrini 33 Speranze negate, 22 La nonviolenza attiva diritti calpestati, 7 Le campagne nonviolente nelle persone con disabilità Costituzione assassinata in USA per i Diritti dei Disabili di Pietro Moretti di Regina Weiss 34 Al Maestro Ezio Bosso, 26 Riconoscere la dignità innamorato di musica e libertà 10 Nelle comunità gandhiane di tutti andando oltre di Elena Buccoliero disabili al centro dell’azione la pratica di cura di Zan Thornton di Chiara Sambugaro 36 Rodariana/4 DIREZIONE GRUPPO DI LAVORO IBAN: IT 35 U 07601 11700 000018745455. E AMMINISTRAZIONE Centro MN Roma: Angela Argentieri, Nella causale specificare “Abbonamento ad AN”. Via Spagna, 8 - 37123 Verona (Italy) Consuleo Bartolucci, Mirko Castaldi, Iscrizione Registro Nazionale della Stampa Tel. e Fax (+39) 045 8009803 Maria De Filippo, Selene Greco, Elena Grosu, n. 3091 vol. 31 foglio 721 del 4/4/1991 E-mail: redazione@nonviolenti.org Riccardo Pompa, Francesco Taurino, Daniele Quilli. Registrazione del Tribunale di Verona www.nonviolenti.org STAMPA n. 818 del 7/71988 - Codice ISSN 1125-7229 (SU CARTA RICICLATA) Pubblicazione bimestrale, luglio-agosto EDITORE a cura di Scripta s.c. anno 57 n. 640, fascicolo 475 Movimento Nonviolento viale Colombo, 29 - 37138 Verona Periodico non in vendita, riservato ai soci (Associazione di Promozione Sociale) idea@scriptanet.net / www.scriptanet.net del Movimento Nonviolento e agli abbonati Codice fiscale 93100500235 Un numero arretrato contributo € 6,00 ADESIONE comprese le spese di spedizione. DIRETTORE EDITORIALE AL MOVIMENTO NONVIOLENTO Chiuso in tipografia il 31 agosto 2020. E RESPONSABILE Per iscriversi o versare contributi al Tiratura in 1100 copie. Mao Valpiana Movimento Nonviolento utilizzare il conto corrente postale 18745455 intestato IN COPERTINA AMMINISTRAZIONE a Movimento Nonviolento - oppure per bonifico Foto Anthony Tusler, sit-in a San Francisco, 1977 Piercarlo Racca e Caterina Del Torto bancario utilizzare il Codice IBAN: IT 35 U 07601 11700 000018745455. IN ULTIMA REDAZIONE Nella causale specificare “Contributo di L’ultima di Biani Elena Buccoliero, Pasquale Pugliese, Massimiliano Pilati, Martina Lucia Lanza, adesione al MN”. L’adesione al MN (€ 60,00) comprende l’invio di Azione nonviolenta. CREDITS Daniele Lugli, Adriano Moratto, Claudio Morselli, Foto pp. 4-8: Tavole di pazienti da percorsi riabilitativi Carlo Bellisai, Rocco Pompeo, Raffaella Mendolia, ABBONAMENTO ANNUO di Arteterapia, coordinati da Chiara Sambugaro, Enrico Pompeo, Gabriella Falcicchio, € 32,00 da versare sul conto corrente postale Educatore Professionale Regione Veneto. Daniele Taurino (responsabile di Redazione) 18745455 intestato ad Movimento Nonviolento, Foto pp. 9-35: di Caroline Groszer tratte da In buone oppure per bonifico bancario utilizzare il Codice mani, fotolibro Ulss 20 Verona, 2002.
L’editoriale di Mao Valpiana Disabilità e nonviolenza per andare oltre la realtà Vincere i pregiudizi con l’amore Storpi, ciechi, zoppi, sordomuti, paralitici, infermi, in- a chi assomiglia a loro, ai malati, agli stroncati, ai pallidi, demoniati, lebbrosi, sono i personaggi principali di quel a quelli che quasi non sono, rivolgendo particolari cure e racconto antico e senza tempo che è la Buona Novella, il facendo loro affluire le cose più ancora che a chi lavora e Vangelo della nonviolenza. Gesù li incontra, si avvicina a opera visibilmente nella produzione (...) Ho sofferto acuta- loro, da invisibili che erano per la società, li rende visibili, mente nel vedere, proprio al centro della mia attenzione, li trasforma in protagonisti della sua storia. Li rende per- che c’è chi è colpito dalla realtà com’è ora: l’ammalato, sone, dandogli un nome. l’esaurito, lo stolto, il morto, e mi sono messo in rapporto Per guarirli, li tocca. Esprime, cioè, vicinanza, reciprocità, – attraverso il tu a quell’infelice – con una realtà che non relazione. Compie atti intimi, usa la sua saliva per impa- lo escluda e lo tenga unito con altri esseri che sono nati stare la terra e spalmarla sul corpo dell’altro: tocca gli (realtà di tutti), e lo renda uguale e lo compensi sviluppan- occhi, e vedono; tocca la lingua, e parla. Fa udire i sordi dosi anche lui infinitamente nella cooperazione ai valori, e fa parlare i muti. Li chiamano miracoli, ma sono gesti come chi è sano, vigoroso, vivente (Compresenza) ”. per rompere i muri dell’isolamento, pratiche di cura per Sollecitati da un nostro lettore abbonato, Pietro Moretti, vincere le malattie, azioni terapeutiche basate sull’amore abbiamo voluto affrontare, con questo numero monogra- e l’inclusione, comportamenti per superare il pregiudizio. fico, il tema “disabilità e nonviolenza”. Senza nessuna È una visione completamente nuova. I deboli, gli esclusi, i pretesa di esaustività e completezza, abbiamo cercato reietti, non sono più una realtà da emarginare, da nascon- di raccogliere soprattutto esperienze concrete di singole dere, da eliminare, ma diventano il centro dell’azione, il persone, o gruppi, o realtà istituzionali, che affrontano metro di giudizio. la questione della disabilità con il metodo della Duemila anni dopo, siamo ancora ad interrogarci sullo nonviolenza. Con questo primo approccio, vogliamo an- stesso tema, che oggi chiamiamo disabilità. che sollecitare altre realtà che vanno in questa direzione In una società competitiva, sempre più di fretta, dove chi a mettersi in rete e comunicarci pratiche e conoscenze. non ha successo viene scartato, che posto hanno i disa- Nella storia e nella tradizione dei movimenti e delle lotte bili? Forse anche a questo pensava Alexander Langer nonviolente, le persone con disabilità sono spesso state quando ha proposto il lentius, profundius, suavius al po- protagoniste e al centro. La pratica della violenza, della sto del citius, altius, fortius: i disabili sono lenti, vanno in sopraffazione, richiede forza muscolare, ricchezza di stru- profondità, cercano dolcezza. menti, scaltrezza, velocità, superiorità fisica. La nonviolen- Il tema è quello del valore. Si vale solo in quanto si è za, al contrario, va al passo del più lento, valorizza il debo- produttori di beni (materiali o intellettuali)? O la persona le, entra in empatia con chi è stanco, include l’emarginato. è un valore in sè? Chi non produce nulla, chi non può fare Gli articoli raccolti sono illustrati con fotografie che co- niente ma ha solo bisogno di cure e servizi, che posto oc- stituiscono un percorso visivo. Le prime, a colori, sono cupa nel giudizio sociale? il risultato di un’attività riabilitativa condotta con l’Arte- Domande che si era posto anche Aldo Capitini, dando terapia di Chiara Sambugaro. Tutte le altre foto, in bianco risposte che possono apparire provocatorie: e nero, fanno parte di un progetto di fotogiornalismo di “Il valore è di tutti, e tutto spetta a tutti; e siccome non pos- Caroline Groszer. siamo dare le cose del mondo ai morti, ecco che le daremo IL DIRETTORE luglio-agosto 4-2020 3
Da vittime di violenza a protagoniste del cambiamento Il potere delle persone con disabilità di Max Guitarrini* prima che i nazisti salissero al potere, lo psichiatra svizze- ro-tedesco Alfred Pletz sviluppò la teoria della cosiddet- ta “igiene razziale”. Secondo la sua dottrina, le persone Laddove c’è discriminazione, ingiustizia e violenza in tutte con disabilità fisiche e mentali, così come i poveri, non le sue forme c’è uno spazio prezioso per la nonviolenza. avevano diritto alla vita. Le persone con disabilità sono state nel corso della storia, e sono tutt’oggi, vittime di tante forme di violenza. Per far Sterilizzazione forzata agire la nonviolenza occorre in primo luogo riconoscere Nel processo di Norimberga tutti condannarono le abo- cosa è e cosa è stata violenza nei confronti delle per- minevoli pratiche naziste ma, comunque, le leggi di ste- sone con disabilità. rilizzazione forzata in tante parti del mondo rimasero in vigore. Negli Stati Uniti, dove agli inizi del ’900 si fece Sterminio ed eugenetica avanti l’idea che attraverso la manipolazione genetica si Sebbene i recenti studi da parte di storici ci dicano che la potesse migliorare la specie umana, la sterilizzazione for- leggenda in cui gli spartani praticavano una forma primi- zata a fine eugenetico si praticò fino al 1981. Nonostante tiva di eugenetica gettando dalla rupe del monte Taigeto in molti degli Stati sia stata dichiarata illegale, la proce- i bambini nati con una disabilità, risulti un falso, è però dura viene tuttora eseguita, soprattutto nei confronti delle noto che perfino Platone prefigurava una selezione della donne afroamericane in regime carcerario. In Svizzera, in specie umana: Svezia e in altri Paesi del nord Europa sono state praticate Esse [le leggi] si prenderanno cura di quei tuoi cittadini che sterilizzazioni coatte a persone con disabilità mentale fino siano di buona natura nel corpo e nell’anima, ma per quan- alla fine degli anni ’70. In Russia nel 2005 Yuri Savenko, ti non lo sono, se il difetto sta nel corpo li lasceranno mo- Presidente dell’Associazione psichiatrica indipendente rire, se invece sono cattivi e incurabili nell’anima i giudici della Russia, giustificava la sterilizzazione forzata delle stessi li manderanno a morte (Platone, La Repubblica, III). donne ricoverate negli ospedali psichiatrici a Mosca. Seneca nel I libro del De ira, scriveva: “Soffochiamo i nati mostruosi, anche se fossero nostri figli. Se sono ve- Segregazione e istituzionalizzazione nuti al mondo deformi o minorati dovremo annegarli. Ma Se dopo la seconda guerra mondiale e la sconfitta del non per cattiveria. Ma perché è ragionevole separare es- nazifascismo, anche grazie alla Dichiarazione Universa- seri umani sani da quelli inutili...” le dei Diritti dell’Uomo, questa emorragia si è fermata, Questa scia di sangue, che comincia in antichità nel mon- per anni segregazione e istituzionalizzazione sono state do greco-romano, in cui la disabilità era considerata una politiche ritenute accettabili nei confronti delle persone punizione divina e incompatibile con la vita, arriva sino ai con disabilità. giorni vicini ai nostri con lo sterminio delle persone con Nonostante la chiusura dei manicomi e la legge Basa- disabilità ad opera del nazismo, che vedeva nei disabili un glia, secondo i dati ISTAT sono 273.316 le persone disabili ostacolo al culto della razza pura e ariana. Quarant’anni presenti su più di 13.000 presidi sanitari socioassisten- ziali, di cui più di 3.147 sono minori con disabilità e con disturbi mentali dell’età evolutiva, 51.593 sono adulti con * Giornalista e formatore. Membro della Struttura di Ge- stione Servizio Civile dell’Unione Italiana Lotta alla Distro- disabilità e con patologie psichiatriche, il resto sono an- fia Muscolare. ziani non autosufficienti. Secondo una ricerca condotta 4 4-2020 luglio-agosto
dalla Federazione Italiana superamento handicap (FISH) oppure Nonostante la disabilità è riuscito a raggiungere solo una percentuale marginale vive in contesti di piccole incredibili risultati (di carriera, sportivi, o imprese miraco- dimensioni che riproducono uno modello familiare (fonte: lose...). Secondo i militanti per i diritti delle persone con La segregazione delle persone con disabilità. I manicomi disabilità anche questi atteggiamenti pietistici o iperpro- nascosti in Italia di Giovanni Merlo Ciro Tarantino). La tettivi celano una forma di abilismo. maggior parte vivono dentro strutture che ospitano oltre le 10 persone, più simili a cliniche che ad ambienti domesti- Uno spazio per la nonviolenza ci. La ricerca mette in evidenza dati inquietanti: solo nel Alla fine degli anni Sessanta negli Stati Uniti, nell’Univer- 2016 nei confronti degli ospiti di queste cliniche si sono re- sità di Berkeley, già fucina dei movimenti pacifisti e per i gistrati 114 casi di maltrattamento, 68 casi di abbandono diritti civili degli afroamericani, nasceva, grazie all’impe- di incapace, 16 lesioni personali e 16 sequestri di persona. gno di Edward Roberts, il movimento per la vita indi- pendente, che rivendicava il superamento dell’assisten- Abilismo zialismo, l’autodeterminazione e la partecipazione attiva Il termine abilismo ha cominciato ad essere utilizzato da delle persone con disabilità nella società, aprendo una coloro che si battono per i diritti delle persone con disa- stagione nuova di diritti e conquiste sociali. bilità anglosassoni dagli anni ’80. Negli ultimi anni grazie A mettere in discussione le logiche di separazione, in Italia alla nuova generazione di attivisti con disabilità si sta in quegli anni, nacquero una serie di movimenti di volon- utilizzando anche in Italia. Per abilismo si intende qual- tariato laico e religioso che diedero vita a cooperative siasi forma di discriminazione o pregiudizio nei confronti sociali per i servizi di assistenza e per l’inserimento lavora- delle persone con disabilità in cui gli individui normodo- tivo, per creare un’alternativa per le persone con disabilità, tati sono considerati superiori alle persone affette da me- le quali sembravano condannate a vivere dentro le “istitu- nomazioni fisiche, mentali o emotive. L’abilismo, come il zioni totali” come gli istituti. Questo movimento, composto razzismo, il sessismo e la omotransfobia, può riflettersi in da famiglie e da persone con disabilità che rivendicavano atteggiamenti individuali, collettivi oppure può riguarda- un nuovo protagonismo e una rappresentanza diretta, era re gli aspetti strutturali di formazioni sociali o istituzio- in “linea” con quello della chiusura dei manicomi. nali. La critica all’abilismo coinvolge anche le forme Proprio grazie a questo protagonismo attivo delle persone del linguaggio, che ritroviamo in frasi come: Quanto sei con disabilità, che rivendicavano pari dignità e diritti, si coraggioso! Io al posto tuo non so se riuscirei a uscire iniziò ad acquisire una diversa coscienza sociale. In que- di casa o Grazie a te ho capito quanto sono fortunato! gli anni nacquero centinaia di realtà associative laiche luglio-agosto 4-2020 5
ficienti che non rispondono ai bisogni delle persone con disabilità, che li costringono ai margini della società, non sono problemi che riguardano “le persone meno fortunate di noi” ma sono questioni fondamentali che minano i di- ritti umani di tutti e tutte. E tali diritti non possono essere contrapposti ai diritti di qualche altra categoria proprio perché riguardano tutti gli esseri umani. Non a caso da parte del mondo associativo c’è la consapevolezza di ope- rare “per la cultura della pace e la promozione dei diritti umani”, così come recita il primo articolo dello Statuto e confessionali che reclamavano uno spazio dignitoso della FISH (Federazione Italiana Superamento Handicap), nella società, avviando una lunga stagione di importanti una delle più grandi aggregazioni di organizzazioni di per- riforme. La legge sul collocamento obbligatorio del sone con disabilità. 1968 fu un primo inizio verso l’inclusione sociale dei di- I Paesi che hanno ratificato la Convenzione si impegnano a sabili. Poi seguirono quella sull’invalidità civile del 1971 eliminare gli ostacoli che incontrano le persone con di- (118/71) e quella del 1977 sull’integrazione scolastica, sabilità, a proteggerli dalle discriminazioni e a promuover- attraverso la quale, finalmente in Italia, furono abolite le ne le pari opportunità e l’integrazione nella società civile. classi differenziali. Seguì la legge 18 del 1980 che istituì Oggi siamo ancora lontani da una piena inclusione so- l’indennità di accompagnamento per gli invalidi civili; nel ciale delle persone con disabilità, anche se il cammino 1989 la legge per il superamento e l’eliminazione delle intrapreso è ormai inarrestabile. Infatti, se da una parte barriere architettoniche negli edifici privati. Con la legge sono ancora vittime di pregiudizi e stereotipi, oppure sono quadro n. 104 del 5/2/1992 “per l’assistenza, l’integrazio- costrette a subire delle vere e proprie azioni di violen- ne sociale e i diritti delle persone handicappate” lo Stato za, intolleranza e discriminazione in ambito lavorativo e “garantisce il pieno rispetto della dignità umana e i diritti sociale, dall’altra c’è un protagonismo fondamentale di libertà e di autonomia della persona handicappata e delle persone con disabilità. Il coinvolgimento dell’asso- ne promuove la piena integrazione nella famiglia, nella ciazionismo di categoria nelle decisioni sulle politiche scuola, nel lavoro e nella società”. Più recentemente, con sulla disabilità a tutti i livelli è un fatto determinante ca- la legge n. 67 del 1/3/2006, si sono volute predisporre mi- pace di orientare dall’azione legislativa a quella ammini- sure per la tutela giudiziaria delle persone con disabilità strativa; così come sta emergendo da parte delle giovani vittime di discriminazioni. generazioni di persone con disabilità la rivendicazione del Oggi, grazie a quei movimenti, sono stati fatti enormi pas- diritto all’assistenza, all’autonomia e alla vita indipen- si in avanti rispetto all’acquisizione di diritti delle persone dente. Nuovi movimenti come “Liberi di Fare” o “vorrei con disabilità. Il cambiamento di paradigma sulla disabi- prendere il treno” attraverso manifestazioni, marce, sit-in lità – da quello medicalizzante a quello bio-psico-sociale o campagne di sensibilizzazione denunciano discrimina- – ha portato all’emanazione nel 2006 della Convenzione zioni, abilismo e segregazione chiedendo pieni diritti, pari ONU sui Diritti delle Persone con disabilità sotto- opportunità e una vita dignitosa. scritta da 153 Stati. La Convenzione afferma non tanto In questo quadro c’è uno spazio enorme per il potere nuovi diritti, ma concretizza e sostiene i diritti fondamen- trasformativo della nonviolenza. È l’occasione per ri- tali delle persone con disabilità e i vari dispositivi di tute- affermare con forza la dignità e l’unicità di ogni persona, la dei Diritti Umani nella stessa misura dei normodotati, il diritto alla differenza e alla partecipazione attiva. È l’op- contemplando quindi diritti civili, politici, economici, so- portunità per ripensare in modo creativo le nostre orga- ciali e culturali. Di fatto, dopo quasi 60 anni dalla Dichia- nizzazioni sociali, per ribaltare il modo in cui produciamo razione Universale dei Diritti dell’Uomo, l’umanità, con la ricchezza, mettendo al centro le persone in carne e ossa. Convenzione, afferma che le persone con disabilità sono Soltanto così “la pietra scartata dai costruttori può dive- uomini e donne con gli stessi diritti umani degli altri. Per- nire la pietra angolare” su cui si fonda una società dove ciò l’esclusione sociale, la discriminazione, i servizi inef- tutti e tutte possono trovare il proprio spazio di vita piena. 6 4-2020 luglio-agosto
Le campagne nonviolente in USA per i Diritti dei Disabili L’eredità trasversale di Martin Luther King di Regina Weiss* Approfondendo le idee e le attività di Martin Luther King non si fa fatica a scoprire cose sempre nuove, stavolta mi sono concentrata sulle connessioni tra il movimento per i diritti civili e il movimento per i diritti dei disabili. Sono sempre stata interessata all’intersezione di gruppi di persone discriminate. Ho anche pensato a come MLK avrebbe potuto rispondere agli attuali attacchi contro i poveri, gli immigrati, le perso- ne con disabilità, e a importanti programmi governativi come i buoni pasto (SNAP), la previdenza sociale, e l’Af- fordable Care Act (più famoso con il nome di Obamacare) da cui dipendono milioni di americani. Ciò che mi ha sempre interessato di più di MLK è l’or- ganizzazione incentrata sulla giustizia economica che ha impostato verso la fine della sua vita, impostazione che credo abbia avuto un ruolo nel suo assassinio. È facile im- maginare che incanalare le sue formidabili capacità e la sua caratura nazionale, dimostrata a tutti nella campagna per l’uguaglianza razziale, nella Campagna dei Pove- ri per l’uguaglianza economica (Poor People’s Cam- no molto più in comune di ciò che le divide. Di recente paign), lo abbia fatto sembrare una minaccia ancora più ho trovato un resoconto scritto da Kitty Cone, attivista e grande per lo status quo. Questo risulta particolarmente organizzatrice dei diritti delle persone con disabilità per convincente, a mio avviso, se si guarda attraverso la lente tutta la vita, fino alla sua morte nel 2015, di una lotta delle politiche che hanno acutamente aumentato la disu- pionieristica sulla prima legge federale che stabiliva le guaglianza economica dopo la sua morte. persone con disabilità come classe protetta dalle leggi MLK è stato un maestro della nonviolenza e strate- antidiscriminazione. Ho letto molte storie ispiratrici di ga – esperto tanto quanto un leader militare, politico o attivismo, ma il racconto di Cone si distingue non solo sociale, e molto più efficace della maggior parte di loro – per il suo impatto emotivo, ma anche per la descrizione capace di organizzare azioni collettive superando i confini dettagliata di come condurre un’efficace campagna non- di classe, razza, religione e genere. Aveva capito che tutte violenta per i diritti civili. le persone oppresse, e tutte le persone di coscienza, han- Si trattava di una campagna nazionale di persone con disabilità che si è svolta nel 1977. Il loro obiettivo era quello di costringere il governo federale ad attuare la * Communications Director di Indipendence care system. sezione 504 del Federal Rehabilitation Act, che era stato Traduzione a cura di Daniele Taurino. approvato dal Congresso quattro anni prima, nel 1973. luglio-agosto 4-2020 7
La sezione 504, che ha gettato le basi della legge ameri- pretazione coerente dell’intento legale della 504”. Per cana sui disabili, proibiva la discriminazione basata sulla fare pressione sulla questione, è stata creata la Co- disabilità da parte di qualsiasi entità – come una scuola, alizione Americana dei Cittadini con Disabilità una struttura medica, un sistema di trasporto o un edifi- (ACCD, American Coalition of Citizens with Disabilities). cio pubblico – che riceveva fondi federali. La legge era L’amata Anna Fay dell’ICS, scomparsa qualche anno fa, stata approvata dal Congresso e firmata dal presidente ne era una fondatrice. Richard Nixon, ma non era ancora entrata in vigore in Come parte di una serie di tattiche per ritardarne l’effica- quanto Nixon e i suoi due successori, il presidente Gerard cia, il Dipartimento della Salute aveva istituito una task Ford e il presidente Jimmy Carter, si sono opposti a intra- force per studiare le proposte di regolamento per imple- prendere le azioni necessarie per attuare la sezione 504: mentare la sezione 504; non un solo membro della task far sì che il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani force era una persona con disabilità. Ben presto, le fughe (HEW) emettesse norme chiare e creasse un meccanismo di notizie dalla task force rivelarono che essa avrebbe di applicazione. raccomandato regolamenti che sfidavano sia il semplice Nel frattempo, nei quattro anni in cui la sezione 504 era significato che l’intento della sezione 504. Per esempio, in corso di attuazione, ma non ancora implementata, i for- invece di richiedere che i college fossero accessibili, la nitori di assistenza sanitaria, le scuole e i governi statali task force ha pensato di permettere a tutti i college di e di contea hanno esercitato pressioni contro di essa, e i un’area geografica di fornire alcune classi accessibili, in tribunali hanno emesso sentenze contraddittorie e confu- modo che una persona disabile potesse ottenere un corso se su ciò che effettivamente richiedeva. Come ha scritto di studio completo viaggiando di college in college! Cone: “C’è stato un caso che riguardava il diritto di un Proprio ispirandosi al modo di condurre le campagne non- utente su sedia a rotelle di utilizzare autobus pubblici in violente di MLK, l’ACCD ha deciso di aspettare “l’emana- cui il [tribunale] ha stabilito che se un autista si fermava zione di regolamenti annacquati e poi rispondere, di pren- e apriva le porte ciò costituiva una non discriminazione” dere il controllo della situazione” compiendo un brillante anche se non c’era modo per l’utente su sedia a rotelle di punto di svolta strategica per il movimento dei disabili! salire sull’autobus! La coalizione ha emesso una scadenza del 4 aprile per Chiaramente, perché la legge significasse qualcosa, il rilascio del regolamento da parte del Dipartimento, erano necessari dei regolamenti per “fornire un’inter- annunciando che avrebbe organizzato un sit-in il giorno 8 4-2020 luglio-agosto
successivo presso otto sedi dello stesso in tutta la nazio- hanno rilasciato una dichiarazione di solidarietà con ne se l’agenzia non si fosse conformata. l’ACCD, invitando il presidente Jimmy Carter e il segretario Il Dipartimento della Salute ha ignorato la scadenza del S.E.W. Joseph Califano ad implementare la sezione 504. dell’ACCD e i sit-in sono iniziati in tutto il paese. A San “La questione qui – hanno osservato le Pantere – è quella Francisco, dove Kitty Cone era una delle organizzatrici, dei diritti umani, diritti di un lavoro significativo, di istru- un ampio gruppo eterogeneo di persone con disabilità si zione, di sopravvivenza umana di base di una minoranza op- è incontrato per poi radunarsi e iniziare il sit-in presso pressa, dei disabili e degli handicappati”. Hanno anche so- l’ufficio del Dipartimento: un’azione nonviolenta che è stenuto l’azione dell’ACCD portando i pasti ai manifestanti. continuata per 28 giorni con più di 200 persone con Oltre al racconto di prima mano di Kitty Cone, ho impa- disabilità a rotazione! rato molto di questa storia da una meravigliosa mostra Il gruppo “ha creato dei comitati per assumere diversi digitale realizzata dall’American Association of People compiti, come l’organizzazione degli oratori, dei media, with Disabilities (AAPD), dove si trovano anche numerose la raccolta di fondi, i medici, i monitor, la pubblicità e la foto che documentano l’azione. Potete anche vedere al- sensibilizzazione. In ogni momento – scriveva Cone – ci cuni materiali organizzativi, tra cui le insegne disegnate siamo sentiti i discendenti del movimento per i diritti ci- da Cone, al Museo Nazionale di Storia Americana dello vili degli anni Sessanta”. Abbiamo imparato a conoscere Smithsonian e sul loro sito web. i sit-in del movimento per i diritti civili, abbiamo cantato La mostra dell’AAPD è ricca di artefatti storici e merita canzoni sulla libertà per tenere alto il morale e per mo- di essere esplorata. È anche il punto esatto a cui stavo strare consapevolmente la connessione tra i due movi- pensando quando ho iniziato la mia ricerca per questo menti. Abbiamo sempre fatto dei parallelismi. Quando articolo. L’attivismo capace di collegare diversi movimen- parlavamo del trasporto pubblico dicevamo: “Non possia- ti è forse lo strumento più potente che abbiamo per far mo nemmeno salire sul retro dell’autobus”. Un punto cul- progredire la democrazia negli Stati Uniti, e non solo. minante del sit-in è stata la visita di Julian Bond, leader Anche se il dottor King non ha inventato questo strumento, dei diritti civili, all’edificio. attraverso la sua singolare leadership e i suoi risultati dura- Dopo quattro giorni di sit-in, l’8 aprile, le Pantere Nere turi lo ha lasciato in eredità alla nazione e al mondo intero. luglio-agosto 4-2020 9
Nelle comunità gandhiane disabili al centro dell’azione Il Satyagraha per i diritti degli invisibili di Zan Thornton* cosa? Gli restituirà il controllo della sua vita e del suo destino? Il vero sviluppo mette al primo posto quelli che la società mette all’ultimo posto”. Ma più spesso conti- Nessuno me lo avrebbe potuto dire. I panorami, gli odori, i nuavo a pensare al “Ciò che non mi uccide mi fortifica” di corpi, l’infezione respiratoria che si è protratta per mesi e Goethe (soprattutto dopo la corsa in taxi). Ogni momento le anime disperate dell’India che lottano per raggiun- sembrava una lotta fra la vita o la morte. gere un sogno o una speranza. Il nostro viaggio di dodici tappe ci ha rivelato il senso del Alle 2 del mattino, mi trovavo in coda alla dogana per i vi- Satyagraha. Si tratta di agire per ciò che si crede essere sitatori, mentre una guardia se ne stava con il suo fucile la verità, anche quando si è battuti dall’opposizione o si è automatico sulla spalla. Altre cinque file – solo per gli in netta minoranza. La chiave del Satyagraha è la volontà indiani – si muovevano rapidamente mentre noi aspetta- di accettare la sofferenza o i disagi, come l’arresto o il vamo per ore in questo magazzino traboccante di gente. carcere o anche lo sforzo di lavorare su questi temi: sono Lo “spazio personale” apparteneva agli Stati Uniti. Ab- tutti compiti molto impegnativi. Questo sacrificio di sé, biamo pagato un taxi e abbiamo attraversato centinaia di ha detto Gandhi, risveglia la coscienza dell’avversario e persone: mendicanti, mercanti, autisti di risciò, tutti che infine provoca un cambiamento nel suo cuore. Più spesso volevano i nostri soldi. suscita l’opinione pubblica a favore dei “sofferenti”. Mio fratello Jeremiah ed io eravamo venuti in India per Ognuna delle 12 comunità (ashram) che abbiamo visita- studiare con Arun Gandhi, quinto nipote del Mahatma to si è concentrata sull’indipendenza economica, creando Gandhi attraverso il suo secondo figlio Manilal, e sua mo- servizi o posti di lavoro, indipendentemente dalla disabili- glie, Sunanda. Siamo venuti a cercare di imparare come il Gandhi aveva portato gli indiani alla libertà e come que- sta era e potesse essere legata ai diritti dei disabili. Bombay è una mecca affollata per alcuni e un inferno per altri. Tutti vengono a cercare opportunità economiche come in una anacronistica corsa all’oro. La maggior parte ha trovato solo l’oro degli sciocchi. Più di metà della po- polazione vive letteralmente per strada. Chi ha un po’ di soldi vive ancora nelle “città ghetto/baraccopoli” a causa del costo eccessivo del terreno cittadino. Ho cercato di portare alla memoria la citazione di Gan- dhi: “Ogni volta che sei in dubbio [...] applica la prima prova: Ricorda il volto dell’uomo più povero e più debole che potreste aver visto, e chiedetevi se il passo che state contemplando vi servirà a qualcosa. Ci guadagnerà qual- * Attivista di Georgia ADAPT. Testo integrale in originale sul magazine online The Ragged Edge, luglio-agosto 1998. Traduzione a cura del gruppo di lavoro. 10 4-2020 luglio-agosto
tà o dalla casta. Ogni gruppo gandhiano ci ha accolto calo- rosamente con molto dahl e riso, il loro cibo tipico. Ognuno di essi rifletteva la filosofia di vita indipendente dalle azio- ni di advocacy, del peer support e della formazione di com- petenze. La tradizione gandhiana richiede questi elementi, oltre all’interdipendenza. “Se è un privilegio dell’uomo essere indipendente, è ugualmente suo dovere essere in- terdipendente”, ha detto Gandhi. “La forza non viene dalla capacità fisica. Viene da una volontà indomita”. Gestite per lo più da uomini con disabilità, queste co- munità permettono alle persone con disabilità di vivere una vita piena, inclusa nelle celebrazioni e nelle prati- che religiose e con molto da mangiare. L’Ashram di Baba Amte conteneva per lo più persone chiamate “degenti” con disabilità, persone con la lebbra, sordi, ciechi e altri in cerca di rifugio. La società costringe le persone con disabilità a entrare in queste comunità autonome ma spesso autogestite; a differenza di questi “fortunati degenti”, la maggior parte delle persone indiane con disabilità vive la propria condizione come “un destino peggiore della morte” e al di fuori di questi paradisi, le persone con disabilità, come la casta degli intoccabili sono apertamente discriminate, Negli Stati Uniti si tratta in particolare di violenza passiva: umiliate e spesso abusate. suicidio assistito senza approfondire il tema del consen- La sopravvivenza dei più forti ancora governa l’India: le so, persone che parcheggiano illegalmente nel posto per persone con disabilità gravi sono lasciate morire, e quindi disabili; persone che dicono: “è solo un passo, possiamo non sono viste, sono invisibili. Le persone sulle sedie a portarli su” e “non possiamo permetterci di fare questo rotelle non possono prendere il treno, ma le biciclette a per voi disabili” rivelando la svalutazione e l’oppressione tre ruote possono (eppure non ho mai visto donne che ne del nostro popolo. usavano una). In India, è meglio avere la lebbra che l’HIV Forse il nostro viaggio in treno di 22 ore è stato una parte o altre “malattie” costose, perché in quei casi si viene la- del nostro percorso di Satyagraha – fermate senza una sciati semplicemente morire perché costa troppo curarsi. ragione apparente, un buco nel pavimento dritto alle tu- Le bande rubano o recuperano i bambini disabili e li “ac- bature che servono da latrina, gente ammassata in ogni coppiano” con una donna che cammina per strada chie- dove, e sessismo così dilagante che mio fratello ha dovuto dendo l’elemosina per “il suo bambino handicappato”. ordinare il mio cibo (altrimenti sarei stata semplicemente Non appena questi bambini possono muoversi da soli, la ignorata). Eppure, attraverso le nostre esperienze, ab- banda li costringe per strada a chiedere l’elemosina per biamo individuato le verità di cui parlavano Arun e Sunan- più soldi. I bambini ciechi o sordi si uniscono alle scuole da: “La nostra eredità è quella di continuare a costruire la che li mandano a “intrattenere” il pubblico per pagare le consapevolezza dei principi e delle pratiche nonviolente, tasse scolastiche, una dimostrazione degradante delle per ottenere cambiamenti positivi riconoscendo il valore loro “nuove competenze” al pubblico. Eppure, anche la e la dignità degli individui in tutte le comunità”. famiglia di Gandhi aveva una persona disabile. Cieco e Il lavoro di attivisti nonviolenti come quelli di Not Dead fisicamente disabile dalla nascita, ascoltava la radio e Yet può educare i nostri avversari che ci stanno ucciden- trasmetteva ogni sera alla gente informazioni importanti. do dolcemente con le loro parole. Possiamo porre fine al Alla fine del viaggio, ho riflettuto sulla violenza contro loro odio, credo, attraverso la tradizione gandhiana del i disabili non solo in India, ma anche nel nostro Paese. Satyagraha. luglio-agosto 4-2020 11
L’azione nonviolenta ha bisogno della disabilità L’inclusività nella pratica dei movimenti di Brian Martin e Wendy Varney* Uno dei più noti vantaggi dell’azione nonviolenta è che tutti possono parteciparvi. Le truppe militari, invece, sono composte principalmente da uomini giovani e pre- stanti. Sono poche le donne, per esempio, impegnate nei combattimenti in prima linea. La difesa civile, l’al- ternativa nonviolenta alla difesa militare, utilizza molti metodi (es. raduni, scioperi, boicottaggi, sit-in etc.) che permettono una partecipazione in grande scala pre- scindendo dal sesso, età o disabilità degli individui. Ciò significa che anche donne, bambini, anziani e persone con disabilità o che comunque sono fisicamente fragi- li possono partecipare assieme ai “giovani e prestanti uomini”. Il vantaggio di questa partecipazione sta nella migliore rappresentanza di bisogni e prospettive diverse, maggiori opportunità per la solidarietà e un potenziale per una conoscenza più condivisa. Si è notato, in ogni caso, che esiste poca letteratura per quanto riguarda ciò che tale inclusività significa nella pra- - Quali vantaggi e svantaggi simbolici ci sono per l’a- tica. In questo articolo ci focalizziamo sull’inclusione di zione nonviolenta nella partecipazione di persone con persone con disabilità nell’azione nonviolenta. Ci sono disabilità? un numero cospicuo di domande che possono essere poste: - Che tipo di coinvolgimento da parte di persone con disa- - Che possibilità hanno le persone con disabilità di parte- bilità ha la maggiore capacità di costruire solidarietà? cipare ai differenti metodi di azione nonviolenta? Quando cominciamo ad esplorare queste domande, si ca- - Quali limitazioni ci sono a questa partecipazione? pisce che le cose non sono così semplici come sarebbe- - Che rischi di tipo psicologico, fisico, o di altro tipo ci ro potute sembrare al primo sguardo. Sì, le persone con sono nella partecipazione? disabilità hanno una maggiore possibilità di partecipare - Quali sono le questioni relative al consenso (special- all’azione nonviolenta piuttosto che ad una militare, ma mente per persone con disabilità mentale)? questa frase nasconde numerose difficoltà e opportunità. Dovrebbe comunque essere sottolineato che il crescente uso di tecnologia avanzata da parte delle forze militari * Docenti all’Università di Wollongong in Australia. Studiosi permette la partecipazione di diversi tipi di persone. Non dell’azione e della resistenza nonviolenta, hanno collaborato c’è bisogno di un uomo allenato per premere un pulsan- negli anni a numerose pubblicazioni sul tema, anche per la te che sgancerà un missile nucleare. Nonostante questo, War Resisters’ International (il testo originale in inglese è in Civilian-Based Defense, Vol. 15, N. 3, 2000, pp. 4-16. Tra- l’esclusione di donne, bambini, anziani e persone con di- duzione di Ilaria Colella, Daniele Taurino, Daniele Quilli). sabilità dalle forze militari è comune anche quando la ca- 12 4-2020 luglio-agosto
pacità di svolgere il lavoro non è un problema, per ragioni Per quanto riguarda la partecipazione all’azione nonvio- che esulano dall’ambito di questo articolo. lenta, i problemi che si presentano possono variare no- Avere una disabilità è spesso un serio ostacolo per fare tevolmente a seconda della natura della disabilità. Per cose ordinarie, come viaggiare, fare shopping o mangia- esempio, immaginate una veglia. Per una persona con un re. Ciò significa che essere un attivista nonviolento può occhio solo, potrebbero non esserci ostacoli. Ma per qual- porre difficoltà particolari. Se partecipare a uno sciope- cuno che non può camminare, arrivare ed andare via dalla ro suona abbastanza semplice, dobbiamo pensare che veglia sono considerazioni chiave, in quanto necessita sia potrebbe essere irrilevante per persone con disabilità a di un adeguato supporto sociale (come, per esempio, au- cui vengono rifiutate opportunità lavorative. Anche par- tobus accessibili alle sedie a rotelle), che personale. Per tecipare ad una veglia sembra abbastanza semplice, ma qualcuno con una grave disabilità intellettiva le questioni richiede di raggiungere la posizione e di avere supporto relative al processo decisionale informato sono cruciali durante l’azione, come per esempio potrebbe accadere se e così via. È spesso utile quindi distinguere tra impedi- si ha bisogno di andare al bagno o prendere medicine. mento e disabilità. Un impedimento è una limitazione Cosa possono fare esattamente persone con disabilità o un danno fisico, quale un danno cerebrale o l’assenza dipende in larga misura dalla natura della loro disabilità. La di un arto, mentre la disabilità è la mancanza di funzione prima immagine che viene in mente alla maggior parte delle nella società. Molte persone hanno l’impedimento di una persone è qualcuno sulla sedia a rotelle, oppure una perso- vista scarsa, ma non soffrono di disabilità dovute alla di- na cieca con un bastone. Ma menomazioni quali paraplegia sponibilità di occhiali da vista. Il punto focale qui è che o cecità costituiscono solo una piccola parte del totale. La la disabilità non solo risiede nella persona, ma anche nei maggior parte delle persone con disabilità sono quelle con risultati dovuti alle interazioni tra la persona e la società. disabilità intellettuali. Vengono poi quelle di tipo psichiatri- Il modo in cui la società provvede o meno alle persone con co. Coloro che hanno solo disabilità fisiche sono spropor- disabilità è pertanto cruciale. zionatamente visibili come portavoce dei diritti dei disabili. Sfortunatamente vi è una lunga storia non solo di una La società in generale accorda loro anche uno status più mancanza di supporto ma anche di un’attiva discrimina- elevato rispetto alle persone con disabilità intellettive. zione delle persone con disabilità: chi è stato stigmatiz- luglio-agosto 4-2020 13
controproducente per l’autore del reato. D’altra parte, i manifestanti potrebbero essere accusati di usare persone con disabilità come carne da cannone per ottenere simpa- tia per la causa e sfruttare la copertura mediatica. Generalmente, una disabilità per altri scopi non si traduce necessariamente in una disabilità per azioni nonviolente. Infatti, alcuni dei più gravi svantaggi dell’azione nonvio- lenta sono i partecipanti che non possono resistere all’u- so o all’incitamento alla violenza, che sono inaffidabili e che mentono. Le persone con disabilità non sono più suscettibili a questi problemi di chiunque altro. Nel dicembre 1999 si è tenuto un laboratorio a Wollon- gong, in Australia, per discutere di azioni nonviolente e di persone con disabilità. Tra i partecipanti vi erano attivi- sti nonviolenti e attivisti disabili, con alcune persone che erano state coinvolte in entrambi i gruppi. L’obiettivo era quello di sollevare questioni chiave piuttosto che raggiun- gere un accordo finale su ognuna di esse. Passiamo ora ad alcuni dei punti sollevati nel laboratorio in questione. Capacità e azioni zato, è anche impossibilitato ad accedere alle opportu- Le persone con disabilità possono partecipare ad azio- nità e spesso viene rilegato in istituzioni repressive. Il ni nonviolente? Ci sono azioni particolari adatte al loro risultato di questo trattamento sono tante persone con coinvolgimento? L’esperienza delle persone con di- disabilità con una vulnerabilità aggravata da ulteriori sabilità e con le persone con disabilità suggerisce che, ferite. Questo implica che il compito di abilitare i disa- con un sostegno sufficiente, sono generalmente in grado bili alla partecipazione, in chiave di azione nonviolenta, di partecipare a tutte le attività. Può essere meglio indi- non riguarda solamente la rimozione delle ovvie barriere viduare i compiti più appropriati da intraprendere alme- presenti, ma richiede un serio impegno nel compensare no quanto le capacità, le competenze e i talenti di chi è gli effetti dei precedenti trattamenti lesivi. Brevemente, disposto ad agire. molte persone con disabilità abbisognano di un alto li- Come principio generale, i movimenti sociali dovrebbero vello di supporto e protezione prima di poter considerare cercare di incoraggiare le persone a utilizzare le loro l’opzione di azione nonviolenta come ragionevole. capacità e competenze e dovrebbero essere pronti ad D’altro canto, le persone con disabilità hanno un enorme aiutarle ad acquisire nuove competenze e ad aumentare potenziale per aiutare l’azione nonviolenta, ad esempio la fiducia nelle loro varie capacità. La situazione sembra dando esempio di coraggio, dimostrando la solidarietà identica per le persone con disabilità come per gli altri. della comunità e persino intraprendendo azioni che non Ciononostante, si possono identificare compiti specifici sono possibili per gli altri. In alcune azioni ambientali non- che sono appropriati solo per alcune persone con disabi- violente, i manifestanti si incatenano alle macchine come lità, come ad esempio i parcheggi per sedie a rotelle. Le mezzo per contenerne l’uso fino a quando non vengono sedie a rotelle sono particolarmente utili anche nei blocchi faticosamente liberati. Ferire una persona in una situazio- e possono essere molto efficaci nel rallentare i processi ne così vulnerabile sarebbe visto come crudele e potrebbe dove questo è lo scopo dell’azione nonviolenta. Alcune ritorcersi contro il colpevole. Alcune persone con disabili- forme di non cooperazione e di protesta possono essere tà sarebbero, in circostanze adeguate, equivalenti a “rin- adatte ad alcune persone con disabilità, come lo spegnere chiuse”: la loro rimozione richiederebbe una cura speciale gli apparecchi acustici in modo da non essere in grado di e qualsiasi danno arrecato loro sarebbe particolarmente sentire gli ordini e tanto meno di obbedirli. Si presentano 14 4-2020 luglio-agosto
due diverse classificazioni di opportunità, una per le capacità intrinseche e l’altra per le limitazioni estrinseche. Mentre le azioni delle persone con disabilità possono es- sere identiche a quelle degli altri, esse possono suscitare risposte diverse. Le persone con disabilità possono avere bisogni molto evidenti che gli oppressori devono soddisfa- re o ignorare. Se gli oppressori scelgono di non soddisfare questi bisogni o non permettono di soddisfarli, allora la loro disumanità sarebbe messa in evidenza. Se invece scelgono di soddisfarli, gli sforzi degli oppressori sono in parte impegnati a rispondere a questi bisogni. In una situazione di emergenza, come ci si potrebbe aspettare in circostanze in cui si richiede un’azione nonviolenta, questa sarebbe una distrazione per gli oppressori e un drenaggio delle loro risorse. Ma è anche vantaggioso per gli attivisti sociali se l’oppressore si collega umanamente con le persone, anche se costretto a farlo. In ogni caso, presenta all’oppressore un dilemma. La partecipazione a forme di azione dovrebbe essere ge- neralmente auto-selezionata. Sarebbe difficile per alcune persone le cui disabilità includono una salute fragile, per esempio, fare uno sciopero della fame. Tuttavia, uno de- zioni per la salute. Ad esempio, per alcune persone con gli obiettivi dei movimenti nonviolenti dovrebbe essere problemi alla colonna vertebrale, una giornata dedicata quello di lavorare per il tipo di sostegno reciproco che ad un’azione senza un’adeguata assistenza vescicale può permette agli attivisti di essere consapevoli delle proprie portare a infezioni con gravi complicazioni. Le piaghe da capacità, dei propri talenti, dei propri limiti e dei pericoli decubito potrebbero derivare dal fatto di essere sdraiati a che affrontano e di essere in grado di scegliere le azioni terra o di essere imprigionati. di conseguenza. Le persone “senza disabilità” devono essere consapevo- Le limitazioni sono in gran parte strutturali e legate alla li e sensibili alle questioni quotidiane che le persone privazione sociale e spesso economica, oltre che a diver- con disabilità affrontano, come lo spazio accessibile e si gradi di istituzionalizzazione, formale e informale, che le esigenze di trasporto, nonché ai maggiori rischi che possono far sentire le persone con disabilità più vulnera- corrono. Di fronte a risorse insufficienti e ad altre forme bili. Le istituzioni che forniscono finanziamenti, sostegno di sostegno, le persone con disabilità concentrano gran e altre risorse hanno un notevole margine di manovra per parte delle loro energie nel cercare di soddisfare i biso- punire gli individui che percepiscono come “problematici”. gni di sopravvivenza di base, utilizzando così gran parte Molte delle limitazioni fisiche potrebbero essere superate dell’energia che potrebbero voler usare per unirsi all’azio- se ci fossero meno limitazioni strutturali e diversi atteg- ne nonviolenta. giamenti nei confronti delle persone con disabilità. Esisto- Inoltre, a causa della loro emarginazione, potrebbero no anche limitazioni nella comunicazione, specialmente avere anche meno pratica nell’essere partecipanti attivi per alcuni gruppi, ma queste, ancora una volta, di solito alla protesta pubblica. Si tratta di fare ciò che si può nella possono essere superate, con un adeguato supporto. quantità che si può, il che deve essere il caso di tutti gli I costi dell’azione non sono gli stessi per tutte le persone. attivisti, molti dei quali hanno impegni personali ed ester- Poiché le persone con disabilità dipendono maggiormente ni che limitano il tempo e l’energia che possono dedicare dai servizi esistenti, che spesso sono inadeguati, i costi all’azione sociale. della protesta, così come i pericoli, possono essere mol- Tuttavia, ci sono dei punti di forza e delle criticità. Grazie to maggiori e possono anche avere anche gravi implica- alla loro esperienza di vita e alla loro resistenza emoti- luglio-agosto 4-2020 15
va, alcune persone con disabilità possono avere maggiori all’azione sociale. Essi possono avere la sensazione che, competenze come modelli e mentori. Spesso hanno do- se queste persone possono prendere una posizione, allora vuto imparare ad essere intraprendenti e creativi di fron- sicuramente possono farlo anche loro. Le persone con evi- te alle difficoltà e alle situazioni di emergenza, e queste denti disabilità possono facilmente trasformarsi in “eroi” abilità sono molto utili nell’azione nonviolenta. Possono per l’opinione pubblica, sembrando tanto più martiri capire e accettare più facilmente che il sostegno è una perché hanno già così tanto da affrontare. C’è un problema parte essenziale della vita umana e, per questo motivo, però in questo, in quanto si tratta di un’immagine che deri- possono essere eccellenti fonti di sostegno e abili soste- va prima di tutto dalla loro disabilità, piuttosto che da loro nitori di dove e come il sostegno dovrebbe essere fornito. come persone. Quindi è un’immagine che molte persone Oltre ad una moltitudine di punti di forza individuali e va- con disabilità eviterebbero. Allo stesso modo, le persone riegati, ci sono anche punti di forza collettivi. Le perso- in sedia a rotelle potrebbero essere al centro dell’attenzio- ne con disabilità hanno già creato reti e organizzazioni e ne dei media quando partecipano ad azioni nonviolente, hanno tastato l’oppressione in prima persona, il che può mentre in altre forme di media, come negli spot pubblici- essere utilizzato per creare importanti legami con altri at- tari, nella fiction e nello sport televisivo, sono nel migliore tivisti sociali. dei casi sottovalutate, ma più comunemente ignorate. La diversità rafforza l’azione nonviolenta attraverso l’am- Questo simbolismo accentuato può di per sé sfrutta- pliamento della comprensione, dell’esperienza e del ri- re gli stereotipi, basandosi sull’idea che non è “norma- spetto delle persone. Più l’azione nonviolenta è inclusiva, le” che una persona con disabilità sia così coinvolta in più può essere rappresentativa di una comunità più ampia. questioni sociali, specialmente quelle che non sono spe- cificamente legate alla propria disabilità. Ma allo stesso Simbolismo tempo queste immagini, così come sono rappresentate Gli impatti simbolici del coinvolgimento di persone con di- dai media, giocano con gli stereotipi, ma li mettono an- sabilità in azioni nonviolente forniscono sia vantaggi che che in discussione, dando luogo a domande sul perché le svantaggi. Da un lato, per gli osservatori non attivisti può persone con disabilità non dovrebbero partecipare a tutte essere utile vedere le persone con disabilità partecipare le forme di vita. 16 4-2020 luglio-agosto
Quando le persone con disabilità partecipano ad azioni ingiusto negare loro l’opportunità di essere coinvolti. Ave- nonviolente, c’è il pericolo che siano viste dagli osserva- re informazioni e la libertà di esplorare tutte le ramifica- tori come utilizzate o sfruttate dal movimento attivista per zioni è cruciale e richiede tempo, impegno e abilità. Ci la promozione mezzo media e come protezione contro gli può essere una linea di demarcazione delicata – e a volte attacchi. Tuttavia, la percezione degli estranei dovrebbe difficile – tra forme di paternalismo e il fornire quante più essere secondaria rispetto al processo decisionale inter- informazioni e supporto emotivo possibile. no nell’ambito della preparazione all’azione nonviolenta. Certamente, è molto difficile per le persone con gravi o Gli attivisti con disabilità devono sentirsi a proprio profonde disabilità intellettive prendere decisioni infor- agio con i ruoli che svolgono e devono sentirsi al sicuro mate sull’essere coinvolti in un’azione e comprendere le dallo sfruttamento da parte di coloro che vi partecipano. ripercussioni del loro coinvolgimento. Alcuni pensano, per Questo può essere favorito da una discussione aperta questo motivo, che le persone con disabilità intellettiva, delle questioni durante gli incontri e dall’auto-esplorazio- se coinvolte, dovrebbero essere coinvolte solo in situazio- ne da parte di tutti gli attivisti dei loro sentimenti e dei ni in cui non ci sono rischi o costi per loro, anche se altri loro possibili pregiudizi. sottolineano di dare loro ogni opportunità di partecipare. Il consenso è problematico ogni volta che le persone non Processo decisionale informato comprendono appieno le ramificazioni delle loro azioni, In relazione alle persone con disabilità intellettiva, le que- che le persone coinvolte abbiano o meno disabilità intel- stioni sono più complesse nonché controverse. Come già lettive, in modo che una corretta pianificazione delle azioni detto, la questione del processo decisionale informato è e la discussione di tutti gli aspetti di queste azioni siano la più importante. Mentre alcuni vedono come immorale importanti sia per il successo delle azioni sia per garantire coinvolgere le persone con disabilità intellettiva che il processo decisionale sia il più democratico e sensibi- (specialmente quelle con disabilità gravi o profonde), du- le possibile alle esigenze del gruppo e dei singoli individui. bitando della loro capacità di comprendere tutte le impli- Tuttavia, non tutte le coercizioni sono intenzionali o addi- cazioni della loro partecipazione e temendo che possano rittura apparenti. Quando ci si sente parte di un gruppo essere facilmente costrette, altri ritengono che sarebbe può essere più difficile non essere d’accordo o rinuncia- luglio-agosto 4-2020 17
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