KIRGHIZISTAN-CINA-PAKISTAN - I Viaggi di Maurizio Levi
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KIRGHIZISTAN-CINA-PAKISTAN Da Bishkek a Islamabad Attraverso Kirghizistan, Xinjang, Baltistan e Kashmir pakistano 21 giorni Viaggio dalle caratteristiche paesaggistiche uniche, dal Kirghizistan al Xinjang e poi lungo i confini nord-occidentali del Pakistan, attraverso la catena montuosa del Karakorum, dove si trovano alcune delle cime più alte del mondo. Da Bishkek, la capitale del Kirghizistan, al lago Song-Kol, sperduto tra i jailoo, gli alti pascoli estivi. Dal misterioso caravanserraglio di Tash Rabat al Passo Torugart che segna il confine tra Kirghizistan e Cina. Dal mercato domenicale della mitica Kashgar al Kunjerab Pass (4.655 m), lungo la Karakorum Highway, lambendo le rive del lago Kara-Kul ai piedi del Muztagata (7.546 m). Da Passu a Karimabad costeggiando le rive del lago di Attabad, formatosi nel 2010 in seguito a una colossale frana. Dalla valle degli Hunza al superbo ghiacciaio della valle di Nagar. Da Gilgit al Baltistan, con Skardu, Shigar, Khapulu e le vedute del Masherbrum (7.826 m). Dall’altopiano di Deosai, alla valle di Astor ai piedi del Nanga Parbat (8.126 m). Poi attraverso il Babusar Pass (4.175 m) si procede lungo la valle di Kaghan, nel Kasmir pakistano, fino alle rovine dell’antica Taxila (Patrimonio UNESCO). Un viaggio che offre anche l’incontro con popolazioni interessanti che a causa dell’isolamento geografico hanno mantenuto le loro tradizioni: le etnie dell’Asia centrale, kirghizi e uiguri; i nomadi degli altopiani, che pascolano le greggi di pecore e yak; i longevi hunza, spesso centenari probabilmente grazie alla loro dieta a base di albicocche. Uno degli itinerari più belli che si possano ancora percorrere lungo i tanti rami della Via della Seta!
PROGRAMMA DI VIAGGIO – Partenza Unica del 4 Agosto 2019 1° giorno / Partenza dall’Italia Partenza nel tardo pomeriggio da Milano Malpensa con volo di linea Turkish Airlines via Istanbul per Bishkek. Pernottamento a bordo. Pasti: cena a bordo 2° giorno / Arrivo a Bishkek Visita della capitale del Kirghizistan Arrivo al mattino a Bishkek (800 m) espletamento delle formalità d’ingresso, accoglienza e trasferimento in città. La capitale del Kirghizistan sorge al margine settentrionale dei monti Kyrgyz Alatau, un braccio della catena del Tian Shan. Il suo nome attuale deriva dal vecchio nome kazako pishpek che è la zangola di legno utilizzata per produrre il kumys (il latte fermentato di giumenta, la bevanda nazionale). Visita dei principali siti d’interesse della città: la Piazza Ala-Too ex Piazza Lenin, dove si affacciano i principali edifici governativi, per assistere al cambio della Guardia d’Onore; la Piazza della Vittoria, in cui campeggia un imponente monumento commemorativo in forma di yurta eretto in occasione del 40° anniversario della fine della seconda guerra mondiale; il Parco Dubovy, frequentato da mamme con bambini nelle calde domeniche estive, con caffè all’aperto, alcune sculture moderne e molte querce secolari. Tempo libero per lo shopping nei grandi magazzini statali TSUM, dove il terzo piano è interamente dedicato agli oggetti artigianali e ai souvenir kirghizi. Pernottamento in hotel Pasti: colazione a bordo. Pranzo e cena in ristorante locale. 3° giorno / Bishkek – Kochkor – Lago Song-Kol (circa 370 km) Le rovine dell’antica città di Balasagun con la Torre di Burana e le stele funerarie turche, il villaggio di Kochkor centro dell’artigianato kirghizo Partenza verso est per le rovine dell’antica città di Balasagun, fondata durante il regno di Sogdiana e divenuta in seguito una delle capitali dei karakhanidi, dove ancora si innalzano i resti della Torre di Burana, un minareto a pianta ottagonale dell’XI secolo. Molto interessante l’adiacente raccolta di balbal, le stele funerarie turche simili a totem. Si prosegue verso sud-est per il villaggio di Kochkor (1.760 m) famoso per essere il centro dell’artigianato kirghizo. Dopo pranzo si continua verso sud. La pista avanza sinuosa attraverso i terreni montuosi e all’orizzonte sembra scomparire nel cielo, forse è per questo che Song-Kul significa “l’ultimo lago”. Arrivo al lago Song-Kol (3.020 m) nel tardo pomeriggio. Pernottamento in campo di yurte.
Pasti: colazione in hotel. Pranzo in casa privata. Cena in campo di yurte. La yurta è la tipica tenda dei nomadi della steppa dell’Asia centrale. Ha la struttura in legno rivestita di feltro e il pavimento ricoperto di tappeti; alta e spaziosa assomiglia a una vera e propria abitazione, vi si sta comodamente in piedi ed è dotata di letti con materassi, coperte e una stufa centrale. E’ generalmente pulita e permette di assaporare fino in fondo l’atmosfera e la cultura dei nomadi. I bagni sono in comune. 4° giorno / Lago Song-Kol Il meraviglioso lago alpino, i pascoli d’alta quota e i nomadi kirghizi Il lago alpino Song-Kol è uno degli angoli più incantevoli del Kirghizstan centrale. Il lago è circondato dai rigogliosi pascoli jailoo, molto apprezzati dai pastori nomadi della Valle di Kochkor che vi trascorrono i mesi estivi con il loro bestiame: yak, pecore e cavalli. Giornata dedicata all’esplorazione dei dintorni del campo e alla visita di una famiglia di ospitali nomadi kyrghizi, che usualmente invitano i passanti nelle loro yurte per offrire tè, yogurt fresco (airan), formaggio stagionato (kurut) e latte fermentato di giumenta (kumys). Se fortunati si avrà l’opportunità di assistere a una partita di Ulak Tartish, il gioco nazionale kirghizo, una spettacolare competizione a cavallo dove due squadre si contendono il corpo di una capra. Pernottamento in campo di yurte. Pasti: colazione, pranzo e cena in campo di yurte 5° giorno / Lago Song-Kol – Naryn – Tash Rabat (circa 250 km) Il caravanserraglio fortificato lungo uno dei rami della Via della Seta Partenza verso sud per la cittadina di Naryn attraverso gli scenografici jailoo, i pascoli estivi d’alta quota del Kirghizistan, circondati da un paesaggio alpino che spazia fino all’orizzonte. Si continua verso sud per la sperduta cittadina di Baetov e poi ancora oltre per la remota Tash Rabat (3.200 m), la “fortezza di pietra”, una strana costruzione che potrebbe essere stata un caravanserraglio fortificato piuttosto che un mausoleo o addirittura un monastero cristiano. Fonti locali fanno risalire il complesso al XV secolo, altre al X secolo, quale che sia l’origine esatta gli storici concordano sul fatto che Tash Rabat doveva aver avuto un importante ruolo economico e/o politico/religioso tale da giustificare la sua costruzione in una valle così sperduta. La terra dei kirghizi era attraversata da una delle diramazioni della Via della Seta e molto probabilmente da queste parti passarono Alessandro il Macedone, Ciro il Grande, Gengis Khan, Marco Polo e Tamerlano. Cena e
pernottamento in campo di yurte (N.B. In questo campo è necessario condividere la yurta in 4 persone) Pasti: colazione in campo di yurte. Pranzo in ristorante locale. Cena in campo di yurte. 6° giorno / Tash Rabat – Passo Torugart – Kashgar (circa 280 km) Attraversamento della frontiera Kirghizistan-Cina verso il crocevia dell’Asia centrale Partenza verso sud per il Passo Torugart, punto di frontiera tra Kirghizistan e Cina. Lungo il percorso si costeggia un tratto dell’incantevole Chatyr-Kol, un lago alpino endoreico posto a 3.500 metri di altitudine nella catena del Tien Shan. Arrivo al Passo Torugart (3.750 m), espletamento delle formalità d’uscita dal Kirghizistan e d’ingresso in Cina e cambio degli automezzi. Proseguimento verso sud per Kashgar, crocevia dell’Asia centrale che nel passato ha visto il passaggio dei più importanti eserciti del mondo, da quelli persiani a quelli di Ghengis Khan. Arrivo a Kashgar nel pomeriggio. Pernottamento in hotel. Pasti: colazione in campo di yurte. Pranzo con lunch-box. Cena in ristorante locale. 7° giorno / Kashgar – Bashkiram village – Kashgar (circa 100 km) La pagoda buddhista e il villaggio rinomato per i frutteti Dopo la prima colazione partenza per la visita della Mor Buddhist Pagoda risalente al IV secolo a.C., una delle più antiche presenti in Cina occidentale. Si prosegue per il villaggio di Bashkiram, rinomato nella zona per i suoi frutteti e per il colorato mercato del sabato. Visita di una famiglia di contadini per conoscere le tradizioni della popolazione locale. Rientro a Kashgar nel pomeriggio. Pernottamento in hotel. Pasti: colazione in hotel. Pranzo in ristorante locale. Cena in hotel. 8° giorno / Kashgar Il mercato della domenica frequentato dalle svariate etnie della regione Intera giornata dedicata a Kashgar, una grossa città abitata prevalentemente dall’etnia uigur anche se negli ultimi anni i cinesi han stanno man mano prendendo il sopravvento. Il mattino è dedicato alla visita dell’interessante mercato domenicale: carretti trainati da asini, gente a piedi e a cavallo, di tutte le differenti etnie della regione, con i propri caratteristici abbigliamenti, che vendono le mercanzie più svariate, trasformando così il bazar nel punto focale di tutte le attività della città. Nel pomeriggio visita dei principali siti d’interesse della città. Il
Mausoleo di Abakh Hodja, uno strano edificio costruito nel XVII secolo in onore della famiglia Hodja proveniente da Samarcanda, che assomiglia vagamente al Taj Mahal, con piastrelle verdi che ne ricoprono i muri e la cupola. La Moschea Id Khan, antica di 400 anni e in stile persiano. La città vecchia e la casa tradizionale uigur. Pernottamento in hotel Pasti: colazione in hotel. Pranzo e cena in ristoranti locali. 9° giorno / Kashgar – Lago Karakul – Tashkurgan (circa 290 km) Lungo la Karakorum Highway attraverso l’altopiano del Pamir, il lago Karakul dominato dalla maestosa piramide di ghiaccio del Muztag-Ata Partenza in minibus verso sud. Si lasciano le pianure dello Xinjiang e ci si dirige verso l’altopiano del Pamir attraverso aride e inospitali valli desertiche caratterizzate da montagne striate di colori. Si percorre il tratto iniziale della Karakorum Highway, un’incredibile opera d’ingegneria, che si snoda per oltre 750 km, da Kashgar a Islamabad in Pakistan, portata a termine nel 1979 dopo 20 anni di duro lavoro di 15.000 lavoratori pakistani e 10.000 cinesi. Si raggiunge il lago Karakul (a circa 3.600 m.), uno specchio d’acqua turchese dominato dalla maestosa piramide di ghiaccio del Muztag-Ata (7.546 m). Passeggiata lungo le sponde del lago dove è possibile anche incontrare alcuni accampamenti di yurte di nomadi kirghizi. Nel pomeriggio si prosegue per la cittadina di Tashkurgan, l’ultimo avamposto della Cina prima del confine con il Pakistan. Pernottamento in hotel. Pasti: colazione in hotel. Pranzo e cena in ristoranti locali. 10° giorno / Tashkurgan – Kunjerab Pass – Sust – Passu (circa 200 km) La fortezza dove sono state girate alcune scene del film “Il cacciatore di Aquiloni”, la catena del Karakorum, il confine Cina-Pakistan Visita della suggestiva vecchia fortezza di Tashkurgan dove sono state girate alcune scene del film “Il cacciatore di Aquiloni”. Partenza verso sud attraverso l’esteso altopiano del Pamir cinese, dominato da sterminate praterie verdi dove pascolano cammelli e yak allevati da nomadi kirghisi e tadjiki che abitano in isolate yurte. Si raggiunge quindi il passo Kunjerab (4.875 mt.) che è stato aperto agli stranieri solo nel 1986, ma per centinaia di anni questa rotta fu utilizzata dalle carovane che lentamente percorrevano la Via della Seta, che in alcuni punti è ancora visibile. Improvvisamente il paesaggio cambia e si aprono strette e aspre vallate dominate da alte montagne coperte da ghiacciai. Si è nel mezzo della catena del Karakorum che comprende 12 delle 30 montagne più alte del mondo.
Gradualmente si scende fino a Sust (2.975 m.) punto di confine Cina-Pakistano. Si espletano le formalità di immigrazione e dogana, si cambiano i mezzi di trasporto e si prosegue verso sud-ovest per il villaggio di Passu. Pernottamento in semplice hotel. Pasti: colazione in hotel. Pranzo con lunch-box. Cena in hotel. 11° giorno / Passu – Karimabad – Duiker (circa 60 km) Il lago Attabad, la valle dell’Hunza, il forte di Baltit e il tramonto dal “Nido delle Aquile” Partenza verso ovest lungo le sponde del lago Attabad, formatosi nel 2010 in seguito a una colossale frana che sbarrò il corso del fiume Hunza. Arrivo a Karimabad, principale cittadina della valle dell’Hunza, situata a 2.800 m. di altezza. Visita del forte di Baltit sapientemente restaurato tra il 1990 e il 1996 da un’equipe anglo-pakistana e passeggiata per il bazar di Karimabad, ai piedi del forte. Nel pomeriggio salita al villaggio di Duiker che si trova sopra Karimabad a circa 3.000 metri di altitudine. Le magnifiche vedute sulla valle e sulla corona di montagne circostanti (Rakaposhi, Diran, Golden Peak, Ultar) rendono questo luogo davvero straordinario. Pernottamento in semplice resort. Pasti: Colazione in hotel. Pranzo in ristorante locale. Cena in resort. Famosa per la sua bellezza, la Valle dell’Hunza è nota anche per la particolare immagine che la vuole pura e isolata; questo mito è stato rafforzato dal romanzo “Lost Horizon” di James Hilton (1933) e da una serie di leggende e film sul regno perduto di Shangri-La diffusi dai media negli anni ’70. Al centro dei racconti vi erano sempre la straordinaria salute e la longevità degli abitanti di questa zona. Karimabad è il nome usato per Baltit e per il complesso di piccoli villaggi tribali circostanti. Baltit è l’antica capitale dell’Hunza; il suo magnifico forte che sorge su una sporgenza di roccia simile a un trono, è sempre stato il cuore del regno. Il panorama della valle e delle montagne coperte di ghiacciai è veramente maestoso. Le ripide pareti delle montagne sono coltivate con arditi terrazzamenti sui quali prevale la coltura dell’albicocco, il cui frutto essiccato al sole è fra gli alimenti principali della dieta del popolo hunza. Alcuni affermano che la longevità di questa popolazione (non sono infrequenti le persone che superano i cento anni di vita), sia il risultato di questa dieta specifica. Hunza mantenne l’indipendenza e l’isolamento fino all’arrivo delle truppe britanniche, vivendo di scambi e baratti con le carovane che passavano per la Via della Seta.
12° giorno / Duiker – Ganesh – Nagar – Altit – Duiker (circa 100 km) Le piccole moschee lignee, i villaggi di Hopar e l’incobtro degli splendidi ghiacciai Bualtar e Barpu, il forte di Altit Partenza per l’escursione alla Valle di Nagar. Lungo il percorso visita del villaggio di Ganesh che nel 2002 è stato insignito dell’Asia Pacific Heritage Haward dall’UNESCO per il restauro delle numerose piccole moschee di legno, riccamente intagliate, risalenti a 100-200 anni fa. Si raggiunge il villaggio di Nagar, la capitale dell’antico stato di Nagar, ancora oggi residenza del mir (capo) locale. Si procede oltre, fino ai villaggi di Hopar che sorgono intorno a una conca naturale presso l’incontro degli splendidi ghiacciai Bualtar e Barpu. Possibilità di effettuare un trekking di medio livello della durata di circa due ore a/r. Nel pomeriggio rientro a Karimabad e visita del villaggio di Altit, con il suo imponente forte recentemente restaurato. Pernottamento in resort a Duiker. Pasti: Colazione in hotel. Pranzo in ristorante locale. Cena in resort. 13° giorno / Karimabad – Ghulmet – Chalt – Gilgit – Lago Kachura (circa 290 km) Le vedute del Rakaposhi, la deriva geologica di Asia e India, il corso superiore dell’Indo Partenza verso sud lungo la Karakorum Highway (KH) serpeggiando attraverso le maestose alture grigio-marroni e le vette innevate. All’estremità orientale di Ghulmet si trova la Ghulmet Nala, dalla quale si gode un’ampia veduta del Rakaposhi (7.790 m.). Nei pressi di Chalt la KH si snoda lungo il confine della “falda asiatica”, nella quale il subcontinente indiano si inserì 50 milioni di anni fa dando origine alla catena dell’Himalaya. Non c’è una linea di demarcazione, ma a nord si trova l’Asia, mentre a sud ci sono i resti di una catena di isole vulcaniche intrappolate dalla deriva geologica di Asia e India. Dopo Gilgit si lascia la KH e si prosegue verso est risalendo il corso superiore dell’Indo (denominato localmente Sind), dapprima lungo un’ampia valle e poi attraverso strette gole che offrono scenari spaventosi per le dimensioni, la desolazione e la furia spumeggiante del fiume. Questo tratto di strada è uno dei più entusiasmanti di tutto il viaggio. Numerosi incontri con i tradizionali camion pakistani, che sbuffano tornante dopo tornante, dipinti di vivaci colori e decorati con sonanti campanelli metallici. Nel tardo pomeriggio si raggiungono le rive del piccolo Lago Kachura. Pernottamento in resort. Pasti: colazione in hotel. Pranzo in ristorante locale. Cena in resort.
14° giorno / Lago Kachura – Skardu – Shigar (circa 60 km) L’estrema regione settentrionale del Pakistan: il Baltistan, la residenza storica nel villaggio di Shigar Partenza verso sud per Skardu, continuando a risalire il corso dell’Indo. Il fiume sembra muoversi appena attraverso la piatta vastità della Skardu Valley, lunga 40 km e larga 10 km, con un tappeto di dune di sabbia. Skardu (2.290 m), la capitale del Baltistan, sorge su una sporgenza ai piedi del Karpochu, una roccia che spunta di 300 m dalla pianura. La città è un punto di ritrovo per alpinisti da più di 150 anni. Visita del bazar. Nel pomeriggio si prosegue verso nord nella valle del fiume Shigar, una delle due vie che da Skardu conducono all’High Karakorum. La sonnolenta e lussureggiante valle un tempo era un regno a sé. I primi abitanti vi giunsero probabilmente dal Xinjiang attraverso il Karakorum. Si raggiunge l’ombreggiato villaggio di Shigar dove il principale punto di riferimento è costituito dal palazzo del raja locale recentemente trasformato in hotel. Pernottamento in residenza storica. Pasti: colazione in hotel. Pranzo in ristorante locale. Cena in hotel. Il Baltistan, letteralmente “terra dei balti”, è l’estrema regione settentrionale del Pakistan, formata dalla valle del fiume Indo e dei suoi affluenti. Il fiume entra impetuoso dal Ladakh e scorre tra la catena dell’Himalaya a sud e quella del Karakorum a nord. La quasi totalità del suo territorio è occupata dalle montagne del Karakorum. La gente del Baltistan è il risultato di una fusione razziale frutto delle invasioni-migrazioni che da sempre hanno interessato queste aree apparentemente inaccessibili. La lingua baltì, di origine tibetana, è un dialetto simile a quello di Leh. L’islam arrivò nel XV secolo, probabilmente attraverso il Kashmir. 15° giorno / Shigar – Khapulu (circa 100 km) Gli antichi villaggi della valle dello Shyock e l’antico regno di Khapulu Partenza verso est, si lascia la valle dell’Indo per risalire, in uno scenario grandioso, quella del fiume Shyok, l’asse centrale di Khapulu, il più grande e ricco degli antichi regni del Baltistan. Lungo il percorso si incontrano una serie di villaggi allineati come bandiere segnaletiche in un paesaggio duro e opprimente. Si giunge nell’antico villaggio di Khapulu (2.600 m) abbarbicato su un ampio cono alluvionale sotto un arco di pareti di granito. Gli ingegnosi sistemi di irrigazione ne hanno fatto un’oasi ombreggiata e fertile. I picchi innevati della catena del Masherbrum si innalzano sull’altro lato della valle… è difficile immaginare uno scenario più maestoso! Il villaggio, costituito di case in legno e pietra, è sovrastato
da un altro villaggio (Chakhchun) con una moschea risalente al XVI secolo, il periodo in cui la popolazione locale iniziò a convertirsi all’islamismo. Pernottamento nell’hotel ricavato nell’antico palazzo del raja locale. Pasti: colazione, pranzo e cena in hotel. 16° giorno / Khapulu – Machulu – Khapulu – Skardu (circa 130 km) La valle di Hushe e le vedute del Masherbrum Dopo la prima colazione partenza verso nord lungo la Valle di Hushe per raggiungere la località di Machulu e ammirare l’imponente Masherbrum (7.826 m), una visione indimenticabile! Rientro a Khapulu per il pranzo. Nel pomeriggio partenza per Skardu lungo la medesima strada percorsa all’andata. Pernottamento in semplice hotel. Pasti: colazione, pranzo e cena in hotel. 17° giorno / Skardu – Altopiano di Deosai – Astor – Rama (circa 150 km) Il remoto altopiano ai confini con il Kashmir Partenza in direzione sud-ovest verso Rama. Si attraversa l’isolato e disabitato Altopiano di Deosai ai confini con la parte del Kashmir amministrata dall’India. Proseguendo verso nord ci si avvicina al massiccio del Nanga Parbat (8.125 m) che costituisce l’estremità occidentale del Great Himalaya. Nanga Parbat significa “Montagna Nuda” e prende il nome dalla parete a picco di 4.500 metri che si trova sul versante meridionale del Rupal, troppo ripida perché vi si posi la neve. Si raggiunge il villaggio di Astor (2.450 m) appollaiato come un nido d’aquila su entrambi i versanti della Gola di Rama. Cena e pernottamento in semplice hotel. Pasti: colazione in hotel. Pranzo con lunch-box. Cena in hotel. L’Altopiano di Deosai Nel 1993 circa 3.500 km quadrati di pianure erbose che si estendono a oltre 4.000 m di altitudine nel Pakistan del Nord ai confini con il Kashmir indiano sono stati dichiarati Parco Nazionale per preservarne principalmente la flora subalpina e l’orso bruno dell’Himalaya. La regione protegge anche il leopardo delle nevi, il lupo, lo stambecco e la marmotta dalla coda lunga (N.B. E’ quasi impossibile avvistare questi animali lungo il percorso). Ovunque una fioritura di stelle alpine, genziane, orchidee, viole e artemisie lascia a bocca aperta. Questa è la vera natura del Pakistan settentrionale: spazi aperti e solitari che dominano un esteso panorama di montagne.
18° giorno / Rama – Chilas (circa 120 km) Le vedute del Nanga Parbat e le incisioni rupestri dell’antica Via della Seta Presto al mattino si raggiunge il piccolo lago di Rama circondato da minuscoli villaggi abitati da pastori stagionali. Da qui si possono ammirare la Rama Ridge, un versante minore del Nanga Parbat, e il Ghiacciaio Sachen. Partenza verso nord per Chilas, aggirando il lato nord-est del Nanga Parbat. Una volta raggiunta la Karakorum Highway sosta al Nanga Parbat view point per ammirarne il versante nord (Raikot) che discende nell’Indo da un’altitudine di 7.000 metri. Si prosegue per Chilas, una volta conosciuta come Sonamagar “Città della Luna”, tappa fondamentale della strada carovaniera che collegava la pianura a Gilgit. Pernottamento in hotel. Pasti: colazione in hotel. Pranzo in ristorante locale. Cena in hotel. Le incisioni rupestri lungo la Via della Seta Già nel II secolo a.C. un’importante ramo della Via della Seta passava di qui. Mercanti, missionari buddhisti e pellegrini si muovevano tra la Cina e le regioni di Gandhara e viceversa. L’impronta dell’uomo è confermata in tutte le epoche dalle sculture e incisioni rupestri che si rincorrono lungo il percorso della Karakorum Highway e che dimostrano come questa via in mezzo ad aspre e solitarie montagne sia stata per secoli l’arteria culturale del Pakistan. La più alta concentrazione di incisioni rupestri lungo l’intera Via della Seta si trova nei pressi di Chilas: ruote, cavalieri, asce, stambecchi, bodhisattva, stupa, nomi, preghiere etc. 19° giorno / Chilas – Babusar Pass – Naran – Abbottabad (circa 260 km) Gli alti pascoli dell’Hazara e i nomadi gujar, la scenografica valle di Kaghan Partenza verso sud-ovest lungo una strada secondaria, si lascia la Valle dell’Indo e si procede verso il Babusar Pass, a quota 4.175 m. Fino all’inaugurazione della Karakorum Highway, il Babusar Pass rappresentava l’unica via di collegamento tra le Aree Settentrionali e il resto del Pakistan. Se fortunati si possono incontrare gli accampamenti dei nomadi gujar che si spostano con i loro animali negli alti pascoli dell’Hazara. Si costeggia il lago Lulusar, il lago naturale più grande della zona, da cui ha origine il fiume Kunhar. Si prosegue verso il villaggio di Naran (2.400 m) senza dubbio il centro più attivo della valle di Kaghan, anche se durante l’inverno gli abitanti si trasferiscono a valle nel più mite clima di Balakot. Arrivo a Abbottabad nel tardo pomeriggio. Pernottamento in hotel. Pasti: colazione in hotel. Pranzo in ristorante locale. Cena in hotel.
La Valle di Kaghan Circondata dalle vette boscose del Lesser Himalaya e bagnata dal fiume Kunhar, questa valle è una delle più scenografiche di tutto il Pakistan: foreste di pini, azzurri laghi brulicanti di trote e fresca brezza di montagna. Percorrendo la strada tra i boschi si vedono sfilare in alto le maestose vette innevate del Koh-i-Makra (3.900 m), il “Monte Ragno”, e del Malika Parbat (5.290 m), la “Regina delle Montagne”, il monte più alto della Valle di Kaghan. 20° giorno / Abbottabad – Taxila – Islamabad (circa 125 km) Uno dei più importanti siti archeologici di tutta l’Asia Si procede verso sud per Islamabad lungo la Karakorum Highway. Sosta per la visita delle rovine di Taxila (Patrimonio dell’Umanità UNESCO). La città fu fondata all’incrocio delle tre importanti vie commerciali della Bactriana, del Kashmir verso l’Asia e del Passo Khunjerab verso la Cina. Nel VI secolo a.C. fu annessa all’Impero Persiano da Dario, poi a quello Macedone di Alessandro Magno nel 326 prima d’essere conquistata da Chandragupta, il fondatore dell’Impero Mauria. Ashoka, il figlio di questo, la trasformò in un importante centro Buddhista fino a portarla a essere una delle maggiori università vediche, di buddhismo e di classicismo indù. Si continua per Islamabad, la capitale moderna creata alla fine del XX secolo e pianificata da famosi architetti come esibizione geometrica di disciplina amministrativa e di governo. Pernottamento in hotel. Pasti: colazione in hotel. Pranzo in ristorante locale. Cena in hotel. 21° giorno / Islamabad – Italia Molto presto al mattino trasferimento all’aeroporto per il volo Turkish Airlines, via Istanbul, per l’Italia. Arrivo previsto a Milano Malpensa nel primo pomeriggio. Sistemazioni previste: Bishkek: Plaza Hotel, 4* o similare (1 notte) Lago Song-Kol: campo turistico di yurte (2 notti) Tash Rabat: campo turistico di yurte (1 notte) Kashgar: Qinbagh Royal Hotel, 4* o similare (3 notti) Tashkurgan: Crown Inn Hotel o similare (1 notte) Passu: Sarai Silk Route Hotel o similare (1 notte) Duiker: Eagle’s Nest Resort (2 notti) Lago Kachura: Shangri-La Resort (1 notte) Shigar: Shigar Serena Fort (1 notte) Khapulu: Khapulu Serena Fort (1 notte) Skardu: PTDC Motel o Satpara PTDC Motel o similare (1 notte) Rama: PTDC Motel o similare (1 notte) Chilas: Shangri-La Midway o similare (1 notte) Abbotabad: Demanchi Hotel o similare (1 notte) Islamabad: Hill View Hotel, 3* o similare (1 notte)
Altre informazioni: Organizzazione e trasporti – Si utilizzano minibus tipo Mercedes Sprinter in Kyrghizstan e minibus Toyota Hiace o Toyota Coaster in Cina; fuoristrada tipo Toyota Prado con 3 passeggeri + autista per auto (una vettura potrebbe avere 4 passeggeri) per tutto l’itinerario in Pakistan (eccetto il transfer in aeroporto a Islamabad). Guide locali di lingua inglese, accompagnatore italiano. Pernottamenti e pasti – Alcuni hotel sono molto semplici (i migliori esistenti in loco) ma sempre in camere con bagno privato, eccetto le notti 3 notti in campi di yurte. Nel campo di Tash Rabat la yurta deve essere condivisa in 4 persone. A Islamabad preferiamo utilizzare un defilato hotel 3* per una questione di sicurezza. Pranzi prevalentemente con lunch-box o in ristoranti locali, cene nei ristoranti delle strutture dove si pernotta o in ristoranti locali. Altimetria – Come specificato nel programma, si superano raramente i 3.500 metri di altitudine. Tutti i pernottamenti, eccetto quelli a Song-Kol, Tash Rabat, Duiker e Rama sono ben al di sotto dei 3.000 metri. Quindi il viaggio non presenta particolari difficoltà di adattamento all’altitudine. Clima – Molto variabile in funzione dell’altitudine: caldo secco a Bishkek e Kashgar, fresco con momenti freddi sulle montagne del Kirghizistan, Cina e Pakistan, caldo umido nella pianura dell’Indo. Possibilità di pioggia solo sul versante sud delle montagne nella pianura dell’Indo. Disposizioni sanitarie – Non è obbligatoria alcuna vaccinazione. Il rischio malaria è basso (presente nella pianura dell’Indo). Si consiglia di informarsi presso l’Ufficio d’Igiene provinciale. Formalità burocratiche – Per entrambi i paesi (Pakistan e Cina) è richiesto il visto consolare. Devono essere inviati in ufficio, almeno 30 giorni prima della partenza, il passaporto in originale (con validità di almeno 6 mesi dalla data di partenza) con quattro pagine contigue libere e 3 fototessera a colori da accompagnare ai moduli compilati in tutte le loro parti e firmati dal titolare del passaporto. Sicurezza – Negli ultimi anni la situazione di sicurezza in Pakistan, condizionata dal rischio di attentati terroristici rivolti soprattutto verso obiettivi istituzionali, è nettamente migliorata e le zone incluse nel programma sono ritenute attualmente sicure. Comunque permane l’abitudine di proteggere lo straniero in viaggio e in alcune aree le autorità locali potrebbero ritenere opportuna l’assegnazione di una scorta militare. E’ richiesta una certa flessibilità e una buona capacità di adattamento a eventuali cambiamenti di programma dovuti a eventuali ragioni di sicurezza. Caratteristiche del viaggio e grado di difficoltà – Viaggio dalle caratteristiche prevalentemente paesaggistiche con una grande varietà di ambienti sempre spettacolari. Molto interessante anche dal punto di vista etnografico dato che l’isolamento della vita nelle valli ha permesso il mantenimento di tradizioni e costumi locali. Itinerario fisicamente impegnativo per alcune lunghe tappe di trasferimento in fuoristrada. Semplici hotel. Tre notti yurta con servizi (latrina) in comune. Nel campo di Tash Rabat la yurta deve essere condivisa in 4 persone. Qualità dei pasti media.
QUOTAZIONE PER PERSONA da Milano: € 4.950 base 10-12 partecipanti con nostro accompagnatore Da aggiungere - partenze da altre città su richiesta - supplemento singola € 560 - supplemento alta stagione aerea incluso - tasse aeroportuali, security e fuel surcharge € 320 - copertura assicurativa di viaggio vedi tabella sotto - costo individuale gestione pratica (fino al 31.03.2019) € 80 - costo individuale gestione pratica (dal 1.04.2019) € 90 - visti consolari Pakistan e Cina € 250 Promozione “Prenota Prima” Prenotate il vostro viaggio con un anticipo di almeno 90 giorni dalla partenza e otterrete uno sconto del 50% sul costo della copertura assicurativa “all inclusive”. Data di partenza: - da domenica 4 a sabato 24 Agosto 2019 La quota comprende: Voli di linea in classe economica, guide locali di lingua inglese, accompagnatore italiano, trasporti con automezzi fuoristrada con 3 passeggeri + autista per auto (una vettura potrebbe avere 4 passeggeri) e minibus, i pernottamenti in hotel, resort e campi di yurte, pensione completa per tutto il viaggio, gli ingressi ai siti di interesse, l’assicurazione come specificato, dossier informativo sul paese. La quota non comprende: Le bevande, le mance, gli extra personali, l’eventuale assicurazione integrativa (facoltativa), tutto quanto non specificato.
La nostra nuova ed esclusiva copertura assicurativa “all inclusive” - Annullamento del viaggio prima della partenza - Assistenza sanitaria tramite centrale operativa h24 - Spese mediche in viaggio fino a € 20.000 (di cui € 5.000 fino a 45 gg dal rientro) - Bagaglio fino a € 750 - Viaggi Rischio Zero per eventi fortuiti e casi di forza maggiore in corso di viaggio - Indennizzo fino a € 150.000 per infortunio che causi decesso o invalidità permanente Il costo a passeggero del pacchetto assicurativo è da aggiungere alle spese accessorie e da versare al momento dell’iscrizione al viaggio. Il calcolo dell’importo si evince dalla tabella che segue: Per prenotazioni fino al 31.03.2019 Quota totale fino a: Costo a passeggero* € 1.000,00 € 45 € 2.000,00 € 80 € 3.000,00 € 115 € 4.000,00 € 150 € 5.000,00 € 185 € 7.000,00 € 255 € 10.000,00 € 360 Per prenotazioni dal 1.04.2019 Quota totale fino a: Costo a passeggero* € 1.000,00 € 50 € 2.000,00 € 90 € 3.000,00 € 130 € 4.000,00 € 165 € 5.000,00 € 190 € 10.000,00 € 200 NB: il conteggio del totale assicurabile non deve includere visto e spese gestione pratica. *comprensivo di imposte di assicurazione e diritti di agenzia. Copertura Integrativa E’ possibile estendere la copertura delle spese mediche in viaggio fino a € 120.000 stipulando una polizza facoltativa con premio lordo per passeggero di € 55,00, da specificare espressamente all’operatore. Le condizioni dettagliate delle coperture assicurative sono consultabili sul nostro sito www.viaggilevi.com.
NOTE IMPORTANTI La quotazione è calcolata col valore del rapporto di cambio USD/Euro = 0,88 in vigore nel mese di Novembre 2018. In caso di oscillazioni del cambio di +/-3% a 20 giorni dalla data di partenza sarà effettuato un adeguamento valutario. Per ragioni tecnico-organizzative in fase di prenotazione o in corso di viaggio l’itinerario potrebbe subire delle modifiche, mantenendo invariate quanto più possibile le visite e le escursioni programmate. Le tariffe aeree prevedono classi di prenotazione dedicate, soggette a disponibilità limitata di posti. Al momento della prenotazione, in caso di non confermabilità della tariffa utilizzata per la costruzione del prezzo del viaggio, comunicheremo il supplemento. Molte compagnie aeree prevedono l’emissione immediata del biglietto. In tal caso vi informeremo all'atto della vostra conferma e procederemo alla emissione. L'acconto dovrà includere anche l'importo intero del biglietto, che non sarà rimborsabile, e le penali del viaggio in questione derogheranno dalle nostre pubblicate. L’importo delle tasse aeree dipende dal rapporto di cambio del USD e del costo del petrolio, stabilito dalle compagnie aeree. Il valore esatto viene definito all’atto dell’emissione dei biglietti aerei. Milano, 20.03.2019 n. 2 Organizzazione tecnica: I Viaggi di Maurizio Levi Via Londonio, 4 – 20154 Milano (Italy) Tel 0039 02 34934528 – Fax 0039 02 34934595 E-Mail: info@viaggilevi.com – Web site: www.viaggilevi.com
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