Scuole dell'Infanzia Comunali di Reggio Calabria - A.S. 2019-2022 Adottato dal Collegio docenti - Città di ...

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Scuole dell'Infanzia Comunali di Reggio Calabria - A.S. 2019-2022 Adottato dal Collegio docenti - Città di ...
Scuole dell’Infanzia Comunali di
        Reggio Calabria

       Adottato dal Collegio docenti

              A.S. 2019-2022

        istruzione@pec.reggiocal.it

                                       1
Scuole dell'Infanzia Comunali di Reggio Calabria - A.S. 2019-2022 Adottato dal Collegio docenti - Città di ...
Indice
1. La Scuola dell’Infanzia:i pilastri dell’azione educativa

2.Identità culturale e sociale delle scuole

3. Le risorse

4. Organizzazione

5.Principi ispiratori del Progetto educativo

5.1 Una scuola inclusiva

6. Attività integrative

7.Continuità verticale e orizzontale

8.Verifiche e valutazione

9. Pubblicizzazione.

Si allega:

    Programmazione per competenze anno scolastico 2019/2020

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Scuole dell'Infanzia Comunali di Reggio Calabria - A.S. 2019-2022 Adottato dal Collegio docenti - Città di ...
Premessa
Che cos’è il P.T.O.F.
L’art.1, comma 2 e seguenti, della L. 107 del 13 luglio 2015 definisce che tutte le scuole sono
chiamate a predisporre e redigere il PTOF ossia il Piano Triennale dell’Offerta Formativa.
Il Piano dell’Offerta Formativa è il documento con cui l’istituzione scolastica comunica e rende
comprensibili ai genitori e al territorio la progettazione educativa e didattica e le ragioni
pedagogiche che la sostengono. In esso abbiamo esplicitato tutte le scelte educative e didattiche che
concorrono alla crescita armonica ed alla formazione dei bambini e delle bambine che frequentano
le nostre scuole.

Da chi è elaborato

Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il Piano
dell’Offerta Formativa.
Il P.O.F. è elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi generali per le attività della
scuola e delle scelte generali di gestione e di amministrazione, tenuto conto delle proposte e dei
pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni. E’ strutturato in maniera da adeguarsi nel
tempo, attraverso l’aggiornamento delle sue parti in relazione alle nuove esigenze ed alle nuove
normative.
Il Piano è discusso e approvato dal Collegio Docenti, fatte salve le competenze reciproche.
I precedenti riferimenti normativi (D.P.R. 275/99 Art. 3, legge 62/2000) sono integrati dalla Legge
107 comma 1-3 che introduce la natura triennale del POF in P.T.O.F.

Qual è la sua funzione

Il Piano dell’Offerta Formativa è redatto in conformità ai dettami del Regolamento delle Scuole
dell’Infanzia Comunali, approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 16 del 20 febbraio
2017, e con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi determinati a
livello nazionale e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà
locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell’offerta formativa. La sua funzione è
pertanto quella di consentire alle famiglie di far conoscere ed illustrare tutti i servizi offerti dalla
nostre scuole, i suoi doveri ed i suoi diritti consentendo al personale di identificarsi con il progetto
didattico della scuola.
Il Piano dell’Offerta Formativa è quindi un documento dinamico che viene aggiornato di anno in
anno che consente di registrare l’attività della Scuola dell’Infanzia e orientare il cambiamento,
trovando un punto di incontro con il territorio e le famiglie.

                             1 LA SCUOLA DELL’INFANZIA:
                                I pilastri dell’azione educativa
                                  Il bambino e la sua famiglia
Il bambino ha la radice e il principale riferimento nella sua famiglia. Essa è il primo luogo nel quale
impara a vivere e a stare di fronte alla realtà.
All’ingresso nella scuola dell’infanzia ha già una sua storia personale che gli consente di possedere
un patrimonio di atteggiamenti e capacità.

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Egli è un soggetto attivo, curioso, interessato a conoscere e capire, capace di interagire con i
coetanei e adulti al di fuori dei legami parentali.

Il compito della scuola
La scuola dell’infanzia si pone quindi come primo aiuto sistematico alla responsabilità educativa
della famiglia.
Per questo curiamo in modo particolare sia il momento del distacco per l’inserimento sia, nell’arco
degli anni, il rapporto con la famiglia come fonte di identità e ricerca di un cammino adeguato ad
ogni bambino.
La scuola dell’infanzia rappresenta per quasi tutti i bambini il primo luogo, diverso dall’ ambiente
familiare, in cui vivere con altri coetanei e adulti per molte ore al giorno.
Questo passaggio può rappresentare un momento piacevole e rassicurante di crescita solo se la
scuola è capace di accogliere ciascun bambino, aiutandolo a trovare, nell’incontro con nuove
persone e con un nuovo ambiente, un riferimento che lo rassicuri, ponendosi in continuità con la
famiglia e offrendo l’apertura a nuove esperienze.
Tale apertura non tarderà a tradursi in curiosità conoscitiva, che verrà soddisfatta in modo
sistematico nella scuola primaria. Il vero apporto che vogliamo dare è favorire un interessamento
gioioso alla realtà.

Finalità
La professionalità e la responsabilità caratterizzano da sempre tutto il personale che opera in queste
scuole.
Dalla legge 107 le scuole hanno determinato dei precisi punti nel progettare il Piano Triennale
dell’Offerta Formativa:
                          unitaria con specificità professionalizzanti: valorizzazione e potenziamento
delle competenze linguistiche, matematico-logiche e scientifiche nella pratica e nella cultura
musicali, nell’arte…”sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica
attraverso la valorizzazione dell’educazione interculturale della pace, il rispetto delle differenze e il
dialogo tra le culture, il sostegno dell’assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della
cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri… educazione all’auto-
imprenditorialità” ( comma 7);
                                                    -59);

dei bisogni individuali), sia degli interventi di supporto e sostegno,con modalità proprie per gli
studenti di origine straniera;

violenza e a tutte le discriminazioni ( comma 16);

lavoro (comma 38);

culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio (comma 14);

merito scolastico e dei talenti degli studenti (comma 29);
                               vità formative rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e
ausiliare (comma 12).
Il presente documento viene predisposto ai sensi dell’art.1 – comma 1 della Legge 107 del
15/07/2015. Si ispira alle finalità complessive della legge che possono essere così sintetizzate:

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-culturali e territoriali
           ione e recupero dell’abbandono e della dispersione scolastica

permanente dei cittadini attraverso la piena attuazione dell’autonomia delle istituzioni scolastiche,
anche in relazione alla dotazione finanziaria.

PRINCIPI ISPIRATORI
Il PTOF si ispira ai seguenti articoli della Costituzione della Repubblica Italiana:
Art. 3: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza
distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e
sociali. E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale
che,limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della
persona umana...”
Art. 21: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo
scritto e ogni altro mezzo di diffusione...”
Art. 30: “E’ dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori
dal matrimonio...”
Art. 33: “L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento...”
“la scuola è aperta a tutti”. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni (n.d.r.: ora
elevati a dieci), è obbligatoria e gratuita.

                           Il rapporto di autovalutazione ( RAV)

È un percorso di riflessione interno ad ogni scuola autonoma finalizzata ad individuare concrete
piste di miglioramento, grazie alle informazione qualificate di cui ogni istituzione scolastica
dispone e da attenzione al benessere dei bambini e delle bambine.
Tale percorso non va considerato in modo statico ma come stimolo alla riflessione continua, con il
coinvolgimento di tutta la comunità scolastica, sulle modalità organizzative, gestionali e didattiche
messe in atto nell’anno scolastico di riferimento.
La gestione del processo di autovalutazione interna è affidata al dirigente scolastico attraverso la
costituzione di un’unità di autovalutazione. ( circolare ministeriale n. 47/2014). Il RAV è articolato
in 5 sezione suddivise in aree: contesto e risorse; esiti; processi;il processo di autovalutazione;
individuazione delle priorità.

                          2 Identità culturale e sociale delle scuole

Le scuole dell’ infanzia comunali di Reggio Calabria sono 6 e sono ubicate in quasi tutti i punti
focali della città.
Accolgono bambini di ogni provenienza socio economica e culturale dato che la comunità si
arricchisce anno per anno di gruppi etnici nuovi e diversi.
Lo spirito delle scuole è dunque quello dell’accoglienza e dell’integrazione nella multiculturalità.
Scuola che diviene:
      supporto per le famiglie che trovano, nel personale docente e ausiliario, un punto di
        riferimento forte e attento alle difficoltà anche pratiche del vivere quotidiano;
      tramite e spesso decodificatore di messaggi e pratiche poco chiare per adulti e bambini
        stranieri e non.

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“FRANGIPANE”
Ubicata nel plesso scolastico “Frangipane-Spanò-Bolani-De Amicis”, è un edificio indipendente e
molto luminoso composto da due aule, una saletta adibita a refettorio, servizi igienici adeguati, un
androne-ingresso.
La scuola è formata da una sezione, con un organico di due insegnanti e due collaboratrici
scolastiche.
L’orario osservato dalla scuola è dalle ore 8.00 alle ore 16.00 dal lunedì al venerdì con servizio
mensa.

“F. GENOESE”
La scuola è situata nel centro storico della città, in Via Aschenez n°52.
E’ una struttura nata a beneficio dei bambini meno abbienti e nel dopoguerra, per opera del N. H.
Federico Genovese La Boccetta, è stata adibita per l’accoglienza dei bambini orfani. In seguito,
come lascito testamentario, lo stesso ha voluto che parte della struttura fosse sempre destinata come
Scuola per l’Infanzia. Nel corso degli anni il Comune ha assunto la gestione dell’edificio scolastico
che occupa l’intera ala destra del primo piano. Consta: di 4 aule ampie e luminose e di una più
piccola, tutte accoglienti e funzionali; di una stanza adibita al servizio mensa; di un ampio e
luminoso salone per le attività ludiche e psicomotorie; di 3 servizi igienici adeguati per i bambini; di
2 stanze, di cui una adibita a deposito; di un servizio igienico per adulti ed inoltre di 2 ampi
corridoi. All’aperto i bambini usufruiscono di un giardino attrezzato per la realizzazione di attività
educative e di gioco. Nello stesso edificio è presente un centro di riabilitazione con cui la scuola
collabora. I bambini che frequentano la scuola provengono per un’alta percentuale da ambienti
familiari caratterizzati da una soddisfacente condizione culturale ed economica.
Nella scuola sono attive 2 sezioni e vi è un organico di 5 insegnanti e 4 collaboratrici scolastiche.
L’orario osservato dalla scuola è dalle ore 8.00 alle ore 16:00, dal lunedì al venerdì con servizio
mensa.

 “PIO XI”
È ubicata in un quartiere caratterizzato da costruzioni dell’Ente Autonomo Case Popolari ad alta
densità abitativa. L’edificio è di proprietà del Comune, è indipendente ed è formato da un’aula
grande, un locale adibito al servizio mensa, servizi igienici ed un cortile recintato.
La scuola      dispone di un organico di due insegnanti ed una collaboratrice scolastica.
L’orario osservato dalla scuola è dalle ore 8.00 alle ore 14:00, dal lunedì al venerdì.

“VITO”
Nella vicinanza della cittadella universitaria è situato il plesso scolastico “Vito”. Nuova costruzione
ubicata accanto alla Chiesa di S. Nicola e ricca di verde.
I locali utilizzati sono 4 di cui uno adibito a servizio mensa, più un ampio androne , servizi igienici
adeguati ed un ampio cortile esterno attrezzato per i giochi e le attività all’aperto. Dispone, inoltre,
di materiali e sussidi didattici. I bambini che frequentano la scuola provengono da famiglie di ceto
medio abitanti nel quartiere o in altri rioni. La scuola ha una sezione e dispone di un organico di due

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insegnanti e due collaboratrici scolastiche. L’orario osservato dalla scuola è dalle ore 8.00 alle ore
16.00, dal lunedì al venerdì con servizio mensa.

“TRAVERSA SOCCORSO”
L’edificio, da poco ristrutturato, è situato in Via Aldo Moro traversa prima a pochi metri dal mare, è
di proprietà comunale ed è a forma di villetta. La scuola dispone di due aule per le attività
didattiche, un’aula per il servizio mensa, un grande salone dove si svolgono le attività di gruppo
(gioco, motricità, recite e festicciole per le varie ricorrenze durante l’anno scolastico), un locale
adibito a cucina, servizi igienici adeguati ed un ampio ingresso. È circondata da un grande cortile
recintato. La scuola è frequentata da bambini che abitano nella zona e le famiglie appartengono a
diverse categorie professionali. Sono attive due sezioni e l’organico è composto da cinque
insegnanti e quattro collaboratrici scolastiche. L’orario osservato dalla scuola è dalle ore 8.00 alle
ore 16.00, dal lunedì al venerdì con servizio mensa.

“PARCO CASERTA”
Situata all’interno del Centro Polisportivo omonimo, circondato da zone verdeggianti e alberate. La
scuola, recentemente ristrutturata, consta di un’aula accogliente e funzionale, un’aula adibita a
servizio mensa, una piccola stanza, servizi igienici adeguati e uno spazioso giardino attrezzato per i
giochi e le attività all’aperto. E’ composta da una sola sezione con un organico di due insegnanti e
due collaboratrici scolastiche. L’orario osservato dalla scuola è dalle ore 8.00 alle ore 16:00, dal
lunedì al venerdì con servizio mensa.

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ELENCO SCUOLE DELL’INFANZIA COMUNALI A.S. 2019/2020

    SCUOLA DELL’INFANZIA COMUNALE "FRANGIPANE" (V°CIRCOSCRIZIONE GEBBIONE)
N° SEZIONI                      1
INDIRIZZO                       Viale Calabria - c.a.p. 89131
TEL. – FAX                      0965/20675

  SCUOLA DELL’INFANZIA COMUNALE "GENOESE” (I° CIRCOSCRIZIONE CENTRO STORICO)
N° SEZIONI                      2
INDIRIZZO                       Via Aschenez, 52 – c.a.p. 89123
TEL. – FAX                      0965/891810

 SCUOLA DELL’INFANZIA COMUNALE "PIO XI" (VII°CIRCOSCRIZIONE (S.GIORGIO- MODENA
                                S.SPERATO)
N° SEZIONI                      1
INDIRIZZO                       Edificio INA CASA – c.a.p. 89133
TEL. – FAX                      0965/20686

             SCUOLA DELL’INFANZIA COMUNALE "VITO" (VITO INFERIORE)
N° SEZIONI                      1
INDIRIZZO                       Scuola “Italo Falcomatà” – c.a.p. 89122
TEL. – FAX                      0965/43956

  SCUOLA DELL’INFANZIA COMUNALE "TRAV. SOCCORSO" (V°CIRCOSCRIZIONE GEBBIONE)
N° SEZIONI                      2
INDIRIZZO                       Viale A.Moro, Traversa Soccorso – c.a.p. 89132
TEL. - FAX                      0965/596737

 SCUOLA DELL’INFANZIA COMUNALE "PARCO CASERTA" (II°CIRCOSCRIZIONE TREMULINI)
N° SEZIONI                      1
INDIRIZZO                       Via Rosselli 131 - c.a.p. 89126
TEL. – FAX                      0965/811102

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3. LE RISORSE
3.1 RISORSE FISICHE
Caratteristiche strutturali della Scuola dell’Infanzia
· Le scuole si compongono di 6 edifici tutti collocati a piano terra, con ampi cortili.
· Offrono un ambiente funzionale ed accogliente, con ampie aule in base al numero di sezioni
presenti in ogni plesso. Alcune sono dotate di ampio ingresso e salone polivalente
- 2 blocchi bagno per bambini
- Bagno per adulti
- Uno spazio mensa/sala pranzo
- 1 ampio giardino con giochi strutturati e spazi liberi
· Le uscite di sicurezza rispettano le vigenti leggi. La documentazione relativa alla sicurezza è
conservata nell’ufficio della coordinatrice.
· Interventi straordinari ed adeguamenti di legge vengono effettuati in accordo con
l’Amministrazione comunale.

3.2 RISORSE UMANE

Le risorse umane all’interno delle scuole vengono organizzate al fine di soddisfare al meglio i
bisogni dei bambini, rispondendo di volta in volta alle diverse esigenze che si vengono a creare.
· Il personale attualmente in servizio è costituito da:
- 1 coordinatrice
- 18 docenti
- Personale ausiliario

Le insegnanti
L’organico è composto da 18 elementi e tutte sono in possesso di titoli abilitanti.
Le insegnanti partecipano a vari corsi per la formazione e aggiornamento di taglio culturale e
pedagogico didattico. Promuovono momenti di formazione comune che, uniti all’autoformazione, le
rendono sempre più competenti e preparate.
Collaborano attivamente con la Coordinatrice. Sono coscienti della grande responsabilità che
hanno e che richiede professionalità e continuo aggiornamento.

I bambini
Il bambino è uno che pensa, che è capace di un giudizio, che prova desideri, che ha attese. Per
questo non pensiamo ad un modello di bambino precostituito, ma valorizziamo ogni bambino
per quello che realmente è, ne sollecitiamo la curiosità per far sì che l’incontro con la realtà
diventi stupore e desiderio di conoscere.
Ogni aspetto della sua persona viene così preso in considerazione perché ognuno cresca
avendo stima di sé e delle sue possibilità.

I genitori
Essendo i primi educatori dei loro figli partecipano alla vita scolastica aderendo ad iniziative
esterne ed interne alla scuola che vengono giudicate idonee ad una promozione culturale ed
umana della collettività scolastica nel rispetto dell’attività didattica e formativa affidata alle
educatrici.
Le attività annuali, vengono comunicate ad ogni famiglia all'inizio dell'anno scolastico.

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Il Comitato gestione
 E’ composto da:
- La Coordinatrice didattica
- 2 genitori dei bambini frequentanti per sezione
- 2 Insegnanti

                               4. ORGANIZZAZIONE
                           COMPOSIZIONE DELLE SEZIONI
Attualmente le Scuole dell’Infanzia ospitano circa 150 alunni suddivisi in 8 sezioni dislocate in
varie parti della città:
Le sezioni sono eterogenee su tre età e presentano il vantaggio di:
- potenziare lo scambio e la relazione di aiuto fra grandi e piccoli;
- avere sempre nella sezione un gruppo di bambini di 5 anni, che costituisce una risorsa
importante per il contributo che può dare alla crescita di tutti;
- permettere una suddivisione dei bambini numericamente più equilibrata fra le sezioni.
Il lavoro è svolto in sezioni o per laboratori a piccoli gruppi di età omogenea.

ALUNNI CON BISOGNI SPECIFICI EDUCATIVI SPECIALI
La legge n. 170 del 8 ottobre 2010 che ha emanato “ Le nuove norme in materia di Dusturbi
Specifici di Apprendimento in ambito scolastico, si pone la finalità di favorire la diagnosi precoce e
percorsi didattici riabilitativi”. L’articolo 3 afferma che “ è compito delle scuole di ogni ordine e
grado, attivare, previa e apposita comunicazione alle famiglie interessate, interventi tempestivi,
idonei ad individuare i casi sospetti di DSA degli studenti.
La Consensus Conference del 2011 raccomanda che gli insegnanti della scuola di infanzia e della
prima classe della scuola primaria siano coinvolti attivamente nel percorso di identificazione dei
bambini a rischio di DSA.

Il 27 dicembre 2012 il MIUR, accogliendo gli orientamenti da tempo presenti in alcuni Paesi
dell'Unione Europea che completano il quadro italiano dell'inclusione scolastica, ha emesso
una direttiva relativa ai Bisogni educativi speciali (BES) che si riferisce a quell’area dello
svantaggio scolastico che comprende:
     Le disabilità
     Disturbi evolutivi specifici
     Lo svantaggio socio- economico, linguistico , culturale.

Con C.M. n°8 del 6 marzo 2013 il MIUR ha richiamato le istituzioni scolastiche
all'applicazione di nuove misure, fornendo le indicazioni operative concernenti la direttiva.
I BES non hanno una diagnosi medica e/o psicologica, gli individui possono essere in una
situazione di difficoltà e ricorrere ad un intervento mirato personalizzato, pertanto essere
valutato BES non è discriminante.

ORARIO e CALENDARIO SCOLASTICO
La Scuola funziona per 5 giorni la settimana, escluso il sabato.
E’ prevista l’articolazione dell’orario di lavoro delle insegnanti una doppia turnazione: 7:30-13:30,
10:30-16:30 per garantire un ampliamento dell’offerta formativa .
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Il calendario scolastico si basa sulle indicazioni del M.I.U.R. e della regione Calabria.
Viene solitamente concordato con le scuole del territorio per quanto concerne la durata
dei periodi di interruzione dell’attività e festività locali.

CONSIDERATO che, in conformità alle disposizioni vigenti, il calendario delle festività è
determinato come segue:
- tutte le domeniche ;
- il 1° Novembre, festa di tutti i Santi;
- l’8 Dicembre, Immacolata Concezione;
- il 25 Dicembre , Natale;
- il 26 Dicembre, Santo Stefano;
- il 1° Gennaio, Capodanno;
- il 6 Gennaio, Epifania;
- il giorno di lunedì dopo Pasqua,
- il 25 Aprile, Anniversario della Liberazione;
- il 1° Maggio, Festa del Lavoro;
- il 2 Giugno, Festa Nazionale della Repubblica;
- festa del Santo Patrono;

Non si effettueranno lezioni, oltre che nei giorni riconosciuti come festività nazionali ed in
premessa indicati, nei seguenti giorni:
    il 2 Novembre 2019 – Commemorazione dei defunti ;
    dal 23 dicembre 2019 al 6 gennaio 2020 – Festività Natalizie;
    dal 9 Aprile 2020 al 14 aprile 2020 - Vacanze Pasquali;
    il 2 Maggio 2020 – Ponte .
    Il 1 Giugno 2020-Ponte.

INCONTRI
Si svolgono incontri due volte al mese per la programmazione e un incontro al mese dedicato al
collegio docente tra le insegnanti e la coordinatrice.
Vengono proposti, a scansione periodica, incontri coi genitori di ogni classe. Sono programmati 2
momenti annuali per i colloqui personali con i genitori. In base alle necessità del momento si
procederà a predisporre colloqui più frequenti.
È previsto un incontro scuola-famiglia per l’elezione dei rappresentanti di classe in data 15 ottobre
2019.

SERVIZI
Il pranzo: la scuola dispone di una mensa gestita da una ditta specializzata con cucina esterna. Il
menù è suddiviso in 4 settimane, la tabella è sempre esposta all’ingresso della scuola per la
conoscenza diretta degli alimenti somministrati ai bambini.
Siamo aperte alla collaborazione con personale specializzato di Neuropsichiatria infantile, ASL o
servizi privati.

SICUREZZA
La documentazione relativa alla sicurezza dell’edificio è conservata presso il competente Settore
Comunale.
Il personale partecipa ai corsi di formazione sulle normative relative a: sicurezza, pronto soccorso,
privacy.

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Piano di evacuazione: due volte l’anno vengono effettuate insieme ai bambini le prove di
evacuazione.

ORGANI COLLEGIALI
Nella scuola sono istituiti i seguenti Organi Collegiali:
- Collegio dei docenti
- Assemblea dei genitori di sezione

4.1 ARTICOLAZIONE DELLA PROPOSTA:
Il Tempo e lo Spazio
Il tempo e lo spazio della scuola sono il contesto quotidiano nel quale l’educatrice e i bambini
vivono la loro esperienza. A scuola il bambino sperimenta il “tempo” nello scorrere della giornata:
un “tempo” dato dalla successione di momenti, ognuno dei quali collegato all’altro.
In questa dimensione tutto acquista significato e ciascun bambino sperimenta la sicurezza di sapere
dov’è, con chi è e cosa può fare. La routine quotidiana diventa così per il bambino l’incontro con un
tempo conosciuto e sicuro, un tempo atteso e previsto che, garantendo una sicurezza, stimola
all’esplorazione e alla scoperta.
L’accoglienza, il momento di gioco condiviso nel salone, la cura di sé, il pranzo, le diverse proposte
dell’adulto sono tutti momenti educativi; le insegnanti infatti è quindi tesa a valorizzare ogni
circostanza e istante della giornata.
L’accoglienza
L’accoglienza dei bambino al suo arrivo a scuola avviene nel salone e in sezione.
È un momento importante e delicato in cui il bambino deve percepire che qualcuno lo attende e lo
introduce nell’incontro con i compagni e l’ambiente. Ci si saluta, si vede chi c’è e chi non c’è, ci si
racconta, l’adulto fa la sua proposta. È il momento in cui i bambini sono aiutati a riconoscersi parte
di una compagnia.
La cura di sé
La cura di sé riguarda tutti quei gesti di vita quotidiana: andare in bagno, lavarsi le mani, il riordino
della sezione, l’attenzione alla propria persona.
L’adulto accompagna il bambino in questi gesti, lo aiuta, lo rassicura, non si sostituisce a lui, non ha
fretta perché consapevole che questi momenti sono la possibilità di una scoperta corporea e di un
prendersi cura di sé con piacere
Il pranzo
Il momento del pranzo assume per il bambino un grande valore simbolico e affettivo; ci si ritrova
tutti insieme in sala da pranzo con i bambini di tutte le sezioni.
Il gioco
Il gioco è sicuramente la modalità privilegiata con cui il bambino incontra la realtà, la rielabora e se
ne appropria. È caratterizzato dal fatto che il bambino prende l’iniziativa in prima persona; è vissuto
in modo costruttivo e adeguato nel momento in cui avverte che l’adulto ha stima di quello che fa.
L’adulto pensa allo spazio e dà un tempo; nel gioco c’è un bambino che sperimenta e un adulto che
partecipa osservando, intervenendo, permettendo che qualcosa accada, sostenendo le relazioni,
introducendo elementi nuovi e lasciandosi sollecitare, disponibili ad eventuali cambiamenti.
La proposta delle insegnanti
È il momento in cui le insegnanti pensano ad una proposta che continua e si sviluppa nel tempo: a
volte è l’incontro con un personaggio che coinvolge i bambini in un’avventura, altre volte è il
racconto di una fiaba che coinvolge tutti in un percorso, non ultimo la sollecitazione che può venire
da un bambino e che l’educatrice raccoglie e rielabora come proposta per tutti.

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Questa modalità nasce dalla consapevolezza che dentro un’esperienza globale avviene per il
bambino un reale passo di crescita e di conoscenza.
Vivere un’esperienza insieme al bambino è un modo di pensare la programmazione in cui l’adulto
accompagna il bambino nella scoperta della realtà suscitando un interesse, generando una curiosità,
facendo emergere delle domande.
In questa dinamica le proposte favoriscono lo strutturarsi per il bambino di un percorso individuale
dove l’adulto non si sostituisce, ma può porre le condizioni perché tale percorso si possa realizzare
e diventi per il bambino una possibilità di conoscere e far proprie le cose.
Lo spazio
La sezione, punto di riferimento primario dei bambino, è strutturata in spazi-zona con una precisa
valenza affettiva ed educativa. Le nostre sezioni sono contrassegnate dai colori: blu, rosso, verde,
azzurro, giallo.
Spazio grafico-pittorico e della manipolazione
I bambini sono educati nell’uso adeguato dei materiale messo a loro disposizione (pennarelli,
pastelli a cera e di legno, colla, forbici, tempere, pennelli, carta di vario tipo e dimensione), in
questo spazio il bambino ha la possibilità di esprimersi attraverso il materiale scelto.
I bambini hanno anche l’occasione di rapportarsi con materiali che hanno la caratteristica di essere
toccati, plasmati o travasati (didò, pongo, pasta di sale, farina gialla, materiale naturale).
Spazio del gioco strutturato
Il materiale messo a disposizione è vario e graduato secondo l’età. L’uso dei giochi strutturati
(tombole, domino, puzzle, sequenze logiche, materiale di seriazione, classificazione,
corrispondenza, giochi con regole, blocchi logici ecc.) permette al bambino di fissare,
sistematizzare le esperienze, i vissuti ed i processi logici avviati nel rapporto con il reale.
Spazio della lettura
È la possibilità per loro di sfogliare e guardare, da soli o con gli amici, i libri messi a disposizione e
per l’educatrice è lo spazio in cui racconta… Riteniamo importante l’esperienza del “raccontare”
come possibilità data al bambino di spalancare lo sguardo sulla realtà.

                        5. INCLUSIVITA'
5.1. INSERIMENTO E INTEGRAZIONE ALUNNI CON BES
La nostra scuola riconosce la centralità dell'azione nell'ambito dell'inclusione. L’educazione
inclusiva è un processo continuo che mira ad offrire educazione di qualità per tutti rispettando
diversità, differenti bisogni e abilità,caratteristiche e aspettative educative dei bambini e delle
comunità, eliminando ogni forma di
discriminazione (UNESCO, Ginevra 2008)
Nelle scuole "l'integrazione scolastica ha come obiettivo lo sviluppo delle potenzialità della persona
con difficoltà nell'apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione"..
_ Creare una “Cultura Inclusiva” all’interno delle Scuole e all’esterno delle stesse _ Definire
strategie educative che mirino alla trasmissione di valori inclusivi;
_ Ridurre ogni forma di discriminazione perché gli alunni siano valorizzati tutti in ragione delle loro
diverse capacità,
_ Produrre pratiche inclusive per sviluppare “una scuola per tutti e per ciascuno” tenendo conto
della elevata percentuale di alunni stranieri e con BES;
le nostre scuole ritengono che il primo e fondamentale criterio per una proficua integrazione
scolastica che la diversità sia intesa come valore da vivere e condividere.

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5.2 INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI
Le scuole promuovono:
    Una prima accoglienza; la visita della scuola; l’inserimento in sezione; la comunicazione
    relazionale, educativa-didattica-sociale; la collaborazione scuola famiglia.

APPRENDIMENTO DELL'ITALIANO L2
· Favorire un passaggio graduale e non traumatico dalla lingua del paese d'origine a quella del paese
ospitante;
· Utilizzare il processo di apprendimento della lingua italiana come mezzo di comunicazione,
conoscenza e scambio culturale;
· Utilizzare la comunicazione verbale e scritta per l'espressione dei bisogni e dei vissuti quotidiani;
· Promuovere l'apprendimento della lingua italiana come strumento per gli altri apprendimenti.

EDUCAZIONE INTERCULTURALE
· Favorire una positiva immagine di sé, della propria cultura;
· Favorire lo sviluppo di una positiva immagine degli altri, di altri gruppi etnici, di altre culture, di
altri popoli;
· Passare dalla conoscenza dell'altro ad atteggiamenti permanenti di rispetto e di scambio;
· Comprendere che ogni persona è portatrice di diversità (fisiche, ideologiche, di mentalità, di
comportamento , ...) e saper apprezzare il valore della diversità;
· Capacità di osservare ambienti, tradizioni, culture e caratteristiche specifiche di altri popoli;
· Aiutare gli alunni a riconoscere altri punti di vista e ad acquisire la consapevolezza di avere una
concezione del mondo non condivisa da tutti;
. integrazione scolastica, sociale ed educazione alla relazione interpersonale
· Aiutare gli alunni ad esprimere il proprio pensiero, le proprie conoscenze, il proprio
· disagio, sofferenza.

                               6. ATTIVITA’ INTEGRATIVE
Le attività didattiche possono essere ampliate ed integrate da iniziative non strettamente
curricolari. Tali proposte, discusse e concordate con le singole assemblee di classe o di sezione,
non sono semplici "aggiunte" al programma scolastico, ma risultano pienamente inserite nella
programmazione educativa e didattica di ciascuna classe o sezione e contribuiscono a garantire in
modo equilibrato lo sviluppo cognitivo, affettivo e relazionale del bambino.
A tal proposito la nostra scuola offre ai bambini l’opportunità di realizzare le seguenti esperienze:
· Uscite/visite didattiche: fattorie, agriturismi ,castelli ,parchi
· Teatro a scuola.
Sport per tutti ( mini tennis).-
-Feste (festa dei nonni, castagnata, carnevale, S.Natale , festa di fine anno)
Progetti extracurriculari di: sport a misura di bambino; ceramica, teatro, arte, cucina.

                 7. CONTINUITA’ VERTICALE E ORIZZONTALE
La nostra scuola partecipa al progetto di CONTINUITA' con la scuola Primaria che prevede una
serie di momenti formativi durante l'anno scolastico tra gli insegnanti dei due ordini di scuola in
preparazione alle attività da svolgere negli incontri tra i bambini dell'ultimo anno della scuola
dell'infanzia e quelli del primo e del quinto anno della scuola primaria (visita della scuola, lettura e
drammatizzazione di una storia, attività grafico pittorica-manipolativa comune). Queste attività
saranno propedeutiche al futuro inserimento nella nuova realtà scolastica.

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Al termine dell'anno scolastico tra i due gradi di scuola avviene un passaggio di dati necessari per la
conoscenza dei nuovi alunni e la formazione delle classi prime. Le modalità e gli strumenti di tale
passaggio vengono concordati annualmente tra tutte le scuole dell’Infanzia del territorio e le scuole
primarie(commissione continuità)
La nostra scuola partecipa anche al progetto- continuità con il Nido sito nel nostro Comune La
continuità orizzontale, intesa con i genitori, e meglio definita “alleanza educativa” viene attuata
durante l’intero percorso del bambino alla scuola dell’infanzia.
Inizia con un colloquio tra i genitori e la coordinatrice ( momento dell’iscrizione) , prosegue poi a
giugno con la conoscenza del personale della scuola e con un momento di gioco con i bambini
presso la scuola stessa e nei primi giorni di settembre con un colloquio riservato ai genitori con i la
docente della sezione per una prima conoscenza del bambino.
Nel mese di settembre del primo anno di frequenza il bambino si inserisce gradualmente nella
sezione, dapprima per due ore soltanto al giorno, poi partecipando anche al pranzo, per arrivare alla
permanenza per tutta la giornata. I genitori vengono accompagnati nel percorso anche attraverso
successivi colloqui individuali e le assemblee di sezione.
Si attueranno inoltre momenti di formazione sia all’interno che all’esterno della scuola in
collaborazione con altri enti e corsi appositi per gli adulti.
Una particolare forma di partecipazione dei genitori è anche quella della preparazione attiva dei
momenti di festa, del supporto con vari piccoli lavori.

                            8. VERIFICHE E VALUTAZIONE
Le verifiche e la valutazione sono elementi costanti del percorso formativo di ogni persona. Nella
nostra scuola vengono realizzate con diversi strumenti, scelti in rapporto all’attività svolta. Resta
irrinunciabile l’osservazione sistematica dell’alunno in ogni contesto.
La verifica va intesa quindi come sintesi e premessa per procedere a programmare, sia nel periodo
iniziale che nel corso dell’anno scolastico, ulteriori attività.
Durante il corso dell’anno, la verifica la effettuiamo:
1) a livello di verifica individuale di ciascun bambino per conoscere il livello di maturazione
raggiunta ed il grado di interiorizzazione dei concetti proposti.
2) a livello di collegio docenti per verificare la validità degli obiettivi, dei metodi e dei contenuti.
Le verifiche saranno effettuate in itinere ed alla fine di ogni attività didattica all’interno della
sezione, utilizzando: schede, giochi e materiale strutturato ed anche attraverso l’osservazione
finalizzata del comportamento del bambino.
Alla fine del percorso scolastico annuale e/o del triennio verranno effettuate delle prove con i
bambini atte a verificare i livelli raggiunti.
Le prove di verifica riguarderanno le competenze del bambino nei campi percettivo, motorio,
espressivo e cognitivo ed inoltre il livello di maturazione dell’autonomia e di sviluppo dell’identità.

                                   9. PUBBLICIZZAZIONE
Il PTOF viene affisso all’Albo di ciascun Plesso e viene pubblicizzato sul sito della Scuola.
I docenti hanno il compito di esporre agli alunni il contenuto del PTOF illustrando le varie attività
didattiche, allo scopo di favorire la consapevolezza da parte loro del percorso da compiere e degli
obiettivi da raggiungere nel corso dell’anno scolastico e del ciclo di studi.
La pubblicizzazione del PTOF ed una chiara illustrazione dello stesso rappresentano elementi
irrinunciabili del contratto formativo che la scuola stipula con l’utenza, contratto inteso come
l’insieme delle finalità cui tende il progetto educativo e nel quale sono coinvolti docenti, alunni e
genitori, ciascuno con i propri compiti e responsabilità.
Tutte le attività di pubblicizzazione saranno effettuate compatibilmente con le risorse finanziarie
della scuola.

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R.C. li   Le insegnanti

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