Il GIRASOLE Asilo Nido - Progetto educativo pedagogico - Scuola dell'infanzia Zinelli-Perdoni
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Asilo Nido Il GIRASOLE Via Talina 2 - Padenghe sul Garda Tel/fax 0309907216 E. Mail segreteria@scuolainfanziapadenghe.it Progetto educativo pedagogico 1
PREMESSA Il Progetto educativo è lo strumento attraverso il quale l’Asilo Nido rende trasparente e leggibile ciò che fa e perché lo fa. Ha la funzione di dare indicazioni in merito alle finalità educative che si intendono raggiungere, di esplicitare quali siano i mezzi e le risorse che vengono messi a disposizione e di specificare le modalità di verifica e di valutazione del lavoro svolto e dei risultati raggiunti. Il progetto educativo è realizzato dal personale educativo dell’Asilo Nido ed è principalmente rivolto ai bambini e alle famiglie che frequentano il nido e che ne sono destinatari privilegiati. L’asilo nido il Girasole nasce nel 2002 a completamento della proposta educativa offerta dalla scuola dell’infanzia nella nuova sede di via Talina 2 a Padenghe sul Garda (BS). Gli organi preposti alla gestione e all’organizzazione della scuola dell’infanzia e dell’asilo nido sono: - Il Consiglio di Amministrazione organo direttivo composto da 7 membri: • Parroco pro – tempore di diritto; • un membro eletto dal Consiglio Comunale; • due membri eletti dai genitori degli alunni, in loro rappresentanza della scuola dell’infanzia e del nido; • tre membri eletti dall'Assemblea dei Soci e scelti tra gli stessi; Il presidente è eletto all’interno del C.d.A. ed è il Legale Rappresentante dell’Ente. Le funzioni specifiche del C.d.A. sono inserite nell'articolo 12 dello statuto. - Il Consiglio di Scuola che è l’organo di gestione e formula proposte a sostegno della didattica e più in generale delle attività ludiche, dei regolamenti inerenti la vita comunitaria del nido come attività ricreative, feste ecc… E’ composto dal personale docente e dai genitori. L’accesso all’asilo nido è riservato ai bambini e alle bambine dagli 8 ai 36 mesi di età per un numero massimo di 24, con priorità ai bambini residenti nel Comune di Padenghe sul Garda. Il nido risponde alle esigenze formative dei bambini e rappresenta un punto di riferimento importante per le famiglie sostenendole nel loro ruolo educativo. 2
FINALITÀ Ogni bambino è considerato nella sua dimensione unitaria: fisica, cognitiva, affettivo – emotiva: elementi che caratterizzano l’unicità di ognuno; per questo motivo le finalità che il nostro Nido persegue sono riconducibili ai traguardi di sviluppo di ognuno. - sostegno e sviluppo alla fiducia e alla sicurezza: ovvero la capacità del bambino di mettersi alla prova, di affrontare situazioni nuove e inedite, di esplorare la situazione e di manipolarlo perché sicuro e fiducioso di potercela fare; - sostegno e sviluppo nei processi di separazione del bambino dagli adulti (familiari ed educatori), al fine di una progressiva individuazione di sé come soggetto con propri pensieri, desideri e richieste; - sostegno e sviluppo alla capacità di conoscere e vivere il proprio corpo in modo coerente ai momenti ed ai contesti di vita in cui viene a trovarsi; - sostegno e lo sviluppo all'autonomia, ovvero della capacità del bambino di essere progressivamente desideroso di volere, di sapere e di fare da sé piccole azioni ed operazioni coerenti alle richieste del contesto . Un bambino capace di prendere iniziative rispetto agli altri e al contesto; - sostegno e sviluppo alla competenza ovvero un bambino progressivamente capace di utilizzare il proprio corpo, oggetti e materiali al fine di intraprendere le prime condotte esplorative, manipolative, trasformative, costruttive e simboliche. Il Nido è uno spazio strutturato, pensato e organizzato nel quale il bambino ha la possibilità di crescere, condividere e fare attività, sperimentando contesti relazionali diversificati. Nel progetto educativo - pedagogico gioca un ruolo fondamentale lo studio della struttura e dell’ambiente, pensati e realizzati a misura di bambino per rispondere a tutti i suoi bisogni: • Bisogni relazionali; • Bisogni di contenimento affettivo e di sicurezza; • Bisogni cognitivi e psicomotori, di scoperta, di conoscenza e di creatività; ai quali l’educatore cerca di rispondere con competenza attraverso momenti di cura e di attenzione speciale. Il nido riconosce i diritti sanciti nella carta Costituzionale ONU ma anche i diritti naturali dei bambini e delle bambine quali: Il diritto all’ozio: vivere momenti non programmati. Il diritto a sporcarsi: giocare con sabbia, terra, erba, foglie, sassi, acqua, colori… Il diritto all’uso delle mani: incollare, tagliare, impastare…. 3
Il diritto a un buon inizio: mangiare cibi sani, bere acqua pulita e respirare aria pura. (G. Franco Zavalloni) Per rispondere in modo adeguato alle esigenze di ogni bambino diventa fondamentale: garantire il pieno rispetto dei diritti e dei bisogni, creando un clima tranquillo, poco rumoroso per agevolare ogni giorno la concentrazione e la serenità. Al fine di favorire tale processo i bambini sono divisi in piccoli gruppi con un’educatrice di riferimento, che li accompagna nel loro percorso di crescita. L’organizzazione educativa ha però come criterio principale quello della condivisione, che avviene in molti momenti della giornata: l’accoglienza, il gioco, il pranzo, il cambio, la nanna, la merenda, il congedo e durante le attività svolte in compresenza. Per i bambini essere insieme a coetanei, nello stesso spazio, a fare le stesse cose, è un’esperienza di relazione forte, è un grande legame che diviene un contenitore che faciliterà la costruzione di relazioni significative con “gli altri” oltre che la definizione di sé. Il gioco è un’esperienza imprescindibile per la crescita, è il lavoro costruttivo del bambino. Attraverso ogni azione spontaneamente ripetuta il bambino impara, confronta, capisce, memorizza, misura le proprie forze e quelle degli altri. Gli oggetti che il bambino usa sono preziosi “amici dei piccoli” e permettono a lui di sperimentare con grande curiosità e piacere, gli insegnano i segreti delle azioni e i rapporti causa-effetto. OFFERTA FORMATIVA Il nido è un ambiente educativo rivolto a tutte le famiglie: - offre opportunità di formazione e di cura per un benessere psicofisico del bambino; - favorisce uno sviluppo di tutte le potenzialità cognitive, affettive e relazionali attraverso una proposta che implica molteplicità di esperienze vissute in armonia con se stesso, con gli altri e con l’ambiente; - sostiene le famiglie nel processo educativo in modo da favorire la conciliazione tra impegni familiari e scelte professionali, facilitando l’accesso al modo del lavoro femminile, in un quadro di pari opportunità. La ricerca scientifica ci conferma l’importanza di offrire ai bambini contesti di apprendimento sempre meno banali e stereotipati per rispettare la loro identità e il potenziale di cui sono naturalmente portatori. Il gioco è l’ambito privilegiato di relazione, è la proposta trasversale per ogni esperienza di cura e di attività. La scelta di materiali, giochi, attrezzature sono cruciali all’interno di un progetto educativo che si base sull’idea di bambino come persona dotata di competenze e capacità di autoregolazione. 4
L’attenzione deve essere non solo sul fare le cose, ma sul come si fanno, dando riconoscimento alla capacità dei bambini per costruirsi una conoscenza di ciò che li circonda. MODALITÀ DI AMBIENTAMENTO Normalmente gli inserimenti sono effettuati in situazione di piccolo gruppo; ciò permette ai bambini e ai genitori di condividere con altri la stessa esperienza. L’inserimento è un processo graduale di adattamento e di ambientamento; la sua durata può variare secondo le esigenze del bambino, in accordo con la famiglia. Lo schema tipo, è il seguente: nella prima settimana di frequenza si dà modo al bambino e al genitore di conoscere il nido: l’educatore svolge il ruolo di facilitatore nel processo di ambientamento, iniziando gradualmente a relazionarsi col bambino e facendogli acquisire sicurezza dalla sua presenza e dal contesto in cui si trova. L’orario di frequenza nei primi tre giorni è limitato a un’ora ; alla fine della settimana avviene il primo breve distacco tra genitore e figlio. Nella seconda settimana di inserimento aumentano progressivamente le ore di presenza al nido e anche il tempo di allontanamento dalla figura famigliare; inoltre sono introdotte le routine quali il cambio e il pasto dapprima con la presenza del genitore e poi con il solo educatore. A metà della seconda settimana il bambino inizia a dormire, anche in questo caso è consigliata la presenza di un genitore anche nel momento del risveglio. L’AMBIENTE Per aiutare un bambino, dobbiamo fornirgli un ambiente che gli consenta di svilupparsi liberamente Maria Montessori Il primo sguardo è rivolto alla qualità complessiva dello spazio, ai materiali e agli oggetti che il nido contiene, senza sottovalutare il messaggio che lo spazio veicola. Mettiamo a disposizione dei bambini spazi buoni, ben organizzati e definiti che possono orientare verso competenze diverse, prime tra tutte quelle socio-affettive. Uno spazio è “buono” per il bambino se sa accoglierlo nella molteplicità dei suoi bisogni, coniugando l’esigenza di sicurezza, di affettività e di cura con il desiderio di esplorazione e di conoscenza, il sentimento di intimità con il piacere di stare insieme con gli altri. Spazi che sappiano comunicare l’attenzione che abbiamo per loro, spazi invitanti piuttosto che contenitori di proposte preconfezionate, non appropriate per un bambino che è attivo, capace di costruire oggetti, fantasie, immagini, pensieri. 5
Offriamo occasioni al bisogno di gioco attraverso ambienti organizzati, dentro e fuori, ma non troppo strutturati perché devono rimanere “luoghi di scoperta”. Allestiamo zone di interesse, dense di provocazioni e curiosità, arricchendo gli angoli del gioco simbolico di molti oggetti che possono essere investiti di significato. Sono necessari anche spazi raccolti per soddisfare il sentimento di intimità (zone morbide, tendaggi e piccole “tane”) per potersi ritrovare con se stessi e rielaborare ciò che accade, oltre a spazi morbidi attrezzati per stare comodamente accolti e spazi per gruppi più numerosi per soddisfare il piacere di stare insieme. Il modo naturale del bambino di conoscere ciò che lo circonda è per noi educatrici uno spunto, per ripensare in modo sempre più consapevole e intenzionale alle proposte di gioco e alle azioni educative che caratterizzano la giornata al Nido. Ogni nostra azione educativa si esplica in gesti quotidiani per il benessere dei piccoli. Esperienze di cura, di relazione affettiva, di apprendimento, sono intrecciate tra loro e il bimbo è protagonista attivo nella scoperta e nell'esplorazione del mondo. Ogni bimbo è capace di giocare per molto tempo semplicemente con poco, da questo emerge un grande messaggio educativo per il mondo adulto: i bimbi e le bimbe ci insegnano che non hanno bisogno di giocattoli complicati ed elaborati, ma che le piccole e semplici cose che la natura offre stimolano sensibilità, curiosità ed elaborazione del pensiero. Il bambino ha bisogno di tempo, prende un gioco, lo posa e lo riprende; sente parole, le abbina; osserva e ascolta. Manteniamo un ritmo disteso, un tempo flessibile, che rispetta i bisogni dei bambini, che non è vincolato da una programmazione prestabilita, ma che si misura attorno all’interesse e alla curiosità. È andando più lenti che i bambini apprendono meglio. Assaporiamo la lentezza di un’ordinaria giornata al nido fatta di gioco e di amici, di giochi all’aperto, di piccole conquiste, alla presenza di adulti che sanno vedere e condividere. Il bambino compie un grande lavoro di costruzione tra percezione e pensiero: piccole conquiste, in realtà molto complesse, giorno per giorno. Per noi educatrici l'ambiente è luogo di vita, nel quale, ogni elemento contribuisce a favorire: sicurezza, senso di protezione e libertà di espressione. Nello spazio dell’asilo sono presenti: • un angolo morbido dedicato al riposo, alle coccole e alle attività più distensive, in cui il bambino dichiara la sua intenzione di rilassarsi e dove può sfogliare libricini lasciati a sua disposizione o ascoltare musica in tranquillità e piccoli racconti. 6
• un tavolo esclusivamente dedicato ad attività varie come colorare, ritagliare, incollare, modellare, manipolare e travasare. 7
• un angolo per il gioco simbolico in cui c’è una “casa in miniatura” ed è riprodotto l’ambiente domestico con la cucina di legno, l’asse da stiro alcuni lettini e una cesta dei travestimenti, è l’angolo del “fare finta che…” • una palestra luogo ideale per dare ai bambini la possibilità di muoversi. Esiste nei bambini, fin da piccoli, un desiderio di dinamismo che possiamo “soddisfare” dando a loro più opportunità di vivere lo spazio in una dimensione di piacere. 8
• un angolo atelier dedicato alle pitture dove il bambino può liberamente esprimersi sia sulla parete sia sul pavimento. In questo spazio è possibile anche fare l’attività dei travasi nelle piscinette che permettono il contatto con materiali naturali come le farine , i cereali ecc. • un giardino con prato erboso, alberi, siepi e fiori è un fattore di qualità molto importante. Questo spazio esterno consente ai piccoli di esprimere tutta la loro fisicità. Essi hanno bisogno, per la loro crescita e salute, di abitare lo spazio aperto a contatto con la natura e di percepire il proprio sé corporeo: sdraiarsi per terra, rannicchiarsi, sedersi, rialzarsi, correre, saltare nel prato, ma anche trovare angoli tana, piccole dimore. Il giardino, permette una pluralità di esperienze motorie offerte dalle attrezzature presenti casette, dondoli, scivoli, tricicli, tunnel; inoltre i bambini possono compiere esperienze sensoriali legate alle stagioni come la percezione di profumi, odori, colori, caldo, freddo. In giardino è presente una bella sabbionaia che favorisce molteplici attività manipolative. 9
• Un’area comune in cui vi sono a disposizione dei bambini, ceste con costruzioni, trenini, animali, strumenti musicali e giochi a incastro molto utili nello sviluppo di competenze logiche e creative, che creano aree d’interesse cui i bambini accedono spontaneamente. 10
I MOMENTI DELLA GIORNATA Rispetta del seme che si fa grano i miei tempi e i miei ritmi quando il momento è giunto. che non sono i tuoi: Non prima. io ho bisogno di lentezza Lasciami libero di essere e di calma per imparare, chi sono, di diventare ciò per crescere, per farmi uomo.che sono destinato ad essere. I miei sono i tempi della terra, i ritmi lenti delle stagioni, E.Balsamo E. Balsamo (Balsamo) LA GIORNATA TIPO 8,00 - 9,00 Accoglienza con gioco libero 9,10 Mangiamo la frutta 10 - 10,50 Facciamo attività strutturata 10,50 - 11,00 Igiene personale e ci prepariamo per il pranzo. 11,00 Pranziamo insieme 12,00. Igiene personale e cambiamo il pannolino 12,30 - 12,45 Andiamo a fare la nanna 12,45 - 13,00 Alcuni amici ci salutano e vanno a casa. 15,00 Risveglio e merenda. 15,30 – 16,00 Salutiamo i nostri amici, le educatrici e andiamo a casa. E’ possibile richiedere il servizio anticipato (dalle 7.30 alle 8,00) e posticipato (dalle 16,00 alle 18,00) per i bambini che abbiano compiuto quattordici mesi di età. 11
ACCOGLIENZA Si dedica particolare cura al momento dell’ambientamento poiché è un processo evolutivo che consente al bambino di fare proprio un ambiente nuovo. E’ un evento di transizione emotivamente complesso, è il tempo necessario affinché bambini, educatori e genitori se integrino nel contesto relazionale del nido. I genitori dovranno conoscere e acquisire fiducia nell’educatrice che si prenderà cura del loro bambino e i bambini a tollerare, con serenità il distacco dalle figure di riferimento importanti. Abbiamo osservato quanto sia fondamentale puntare sugli aspetti relazionali per consentire a ogni bambino di vivere al meglio il distacco da casa, ognuno reagisce in modo diverso. Il nostro compito di educatori è capire la giusta modalità di approccio al bambino senza seguire uno schema predefinito ma cercando di attuare strategie individuali. I piccoli al nido iniziano ad apprendere serenamente le regole dello stare insieme e del giocare con gli altri, ad acquisire il potere dell'autonomia legata alla consapevolezza di sé e del proprio corpo. MOMENTO DELLA FRUTTA Questo momento, come quello del pasto, è importante per permettere ai piccoli di stare serenamente seduti al tavolo e, senza fretta, godersi questo ritaglio di tempo condiviso. La scelta di consumare la frutta a metà mattina ha portato dei vantaggi sia perché il bambino la gradisce maggiormente sia perché rappresenta uno spuntino intermedio tra la colazione e il pasto. L'offerta è di cibi genuini e si favorisce la frutta fresca. GIOCO All’interno della giornata dobbiamo garantire a ogni bambino dei momenti di gioco libero. La dimensione del gioco aiuta il bambino a crescere dal punto di vista fisico, cognitivo, relazionale, sociale, affettivo. Attraverso il gioco, i bambini, iniziano a conoscere il mondo, a risolvere i problemi, a supportare la tolleranza alla frustrazione (se la torre crolla, si ricomincia senza bizze!) e allena i sensi e affinando la percezione e la concentrazione. E’ per il bambino un impegno simile a quello del lavoro per l’adulto, per cui, il gioco non lo possiamo considerare solo nell’aspetto del divertimento e del fantastico ma anche dell’impegno e dell’apprendimento. “Non c'è niente di più serio e più coinvolgente del gioco per un bambino.. il bambino giocando trasforma la realtà, la reinventa, la rappresenta in modo 12
simbolico, creando un mondo immaginario che riflette i suoi sogni, le sue fan- tasie, i suoi desideri” Silvia Vegetti Finzi ATTIVITÀ “Prima di tutto si devono gettare nella mente i semi dell’interesse” M.Montessori Le attività proposte sono subordinate sia agli obiettivi pedagogici sia all’età dei bambini e si strutturano in diverse aree di sviluppo: motoria, logica, euristica - creativa. La tipologia di attività è decisa dall’educatrice sulla base del bisogno del bambino ed è quindi flessibile, soggetta a cambiamenti e variazioni secondo la risposta dei piccoli, alle loro necessità e ai loro desideri; non c‘è mai improvvisazione. PRANZO Al momento del pasto è riservata grande attenzione poiché attimo educativo d’importanza fondamentale: il rito della tavola e le sue regole, il rispetto dei turni, la condivisione dello spazio e del cibo, l’assaggiare differenti sapori si colloca al centro della giornata. I piccoli imparano a stare seduti insieme, con la loro bavaglia, riconoscendo il momento del pasto con le proprie specificità. I nostri bimbi avranno l'opportunità di mangiare ed assaporare lentamente cibi genuini per una corretta educazione alimentare. La mensa è fornita dalla ditta esterna Genesi Ristorazione che ha sede operativa a Desenzano, i primi piatti sono preparati nella nostra cucina. Il menù è predisposto seguendo una varietà degli alimenti ed è fondamentale perché consente l’apporto adeguato dei nutrienti necessari per una crescita armonica dei bambini. Il menù è organizzato con rotazione di quattro settimane, differenziato per il periodo autunno-inverno e primavera-estate. I cinque pasti settimanali sono predisposti seguendo le linee guida della Regione Lombardia in materia di ristorazione per l’infanzia. SONNO Il sonno è un bisogno individuale è nostra premura rispettare questa necessità assecondando l’esigenza di ogni bambino. E’ un delicato momento che solitamente è preceduto da letture, luci soffuse e da sottofondo musicale rilassante. 13
AEREE DI SVILUPPO Gli obiettivi generali sono parte fondante del percorso di crescita e di esperienze da offrire ai bambini: • Area Sé e l’altro - Riconoscere ed esprimere emozioni e sentimenti (gioia, tristezza, rabbia, paura, gelosia.) - Contenere e indirizzare positivamente i comportamenti aggressivi. - Sviluppare intelligenza emotiva riconoscendo l’altro diverso da sé. - Superare i disagi come: sporcarsi, bagnarsi, lavarsi ecc. - Esprimere le proprie paure, accogliendole; quella del buio, del temporale, dei rumori, del lupo, degli insetti, ecc. - Acquisire fiducia nelle proprie capacità. - Favorire la curiosità. - Favorire il gioco di gruppo. • Area sensoriale Conoscere e discriminare attraverso i cinque sensi: - Stimolare ad assaggiare alimenti nuovi aumentando la curiosità. - Riconoscere e distinguere i rumori della natura e dell’ambiente che ci circonda. - Incrementare la capacità osservativa, - Differenziare e riconoscere i profumi e gli odori. - Manipolazione di oggetti e contatto sensoriale con elementi naturali. • Area della comunicazione e linguaggio - Il rapporto con il libro come premessa per l’amore per lettura individuale - Preparare e favorire il passaggio graduale dalla comunicazione non verbale a quella verbale. - Arricchire il linguaggio, la comprensione, la capacità di ascolto e attenzione • Area corpo e movimento Favorire un armonioso sviluppo della corporeità: - padronanza e autonomia motoria, - maggior equilibrio, 14
- coordinazione grosso motoria, - muoversi con sicurezza. • Area logica - Coordinazione oculo manuale, - Sviluppo e potenziamento della motricità fine, - Primo approccio a grandezze forme e colori, - Rafforzare la capacità di riconoscere nessi logici tra avvenimenti e la relazione tra causa ed effetto. • Area espressivo-creativa - Conoscere materiali, sperimentare e sentire la consistenza sporcandosi liberamente, - Favorire la creatività e potenziare l’essere costruttore ingegnoso, - Provare il piacere di pasticciare e di fare esperienze nuove, - Libera espressione delle emozioni, - Lasciare traccia di sé. METODOLOGIA Attraverso la manipolazione di materiali e di colori il bimbo scopre se stesso e il mondo che lo circonda, sviluppando la sua capacità creativa: manipoliamo utilizzando prodotti naturali, sbucciamo, grattugiamo, spremiamo e assaggiamo. Attraverso un gesto, o più gesti ripetuti, il bimbo diventa consapevole delle proprie potenzialità espressive e della capacità di modificare direttamente e in modo tangibile una parte del mondo che lo circonda. Ritagliare spazi riservati alla libera espressione è un laboratorio di esplorazione emozionale e sensoriale di valore inestimabile: i materiali da utilizzare saranno di tipo naturale: farina gialla, bianca, orzo, legumi secchi, pasta, conchiglie, foglie, legnetti, riso, scorze di arancia, di limone... I bimbi conosceranno la consistenza, le caratteristiche dei vari impasti con l'acqua, con il sale e potranno toccarli, spalmarli, manipolarli...sporcandosi le mani, le braccia, i vestiti, il viso, impastando, premendo, appiattendo, immergendo le mani, scavando... Tutto ciò li aiuterà a superare il timore di macchiarsi e valorizzerà il rapporto tra gesto e segno. 15
Le loro mani incontreranno i colori a dita, le tempere, i pastelli, i pennarelli. I più piccini sperimenteranno l'approccio al colore in modo molto delicato e graduale e con tempi lunghi saranno lasciate le impronte delle manine e dei piedini colorati sulla carta, sulla pasta di sale, sul cartone e l'impronta darà meglio al bimbo la percezione della sua grandezza. L'educatore si porrà accanto ai bambini come riferimento affettivo, incoraggiando e sostenendo le piccole scoperte. Diventa fondamentale aiutare i piccoli a esercitare la propria autonomia dando loro la possibilità di utilizzare particolari strumenti quali mattarelli, spatole, rotelline. Per il potenziamento della motricità fine si favorisce la manipolazione di oggetti piccoli e la tecnica dell’impastare che può essere molto divertente ma anche molto utile al fine di sviluppare una corretta motricità nella mano. L'educatore incoraggerà il riordino dei materiali utilizzati stimolando la partecipazione attiva di tutti nel riporli negli appositi contenitori. L'espressività motoria è strutturata attraverso particolari esperienze vissute con il corpo e con gli altri, seguendo percorsi, passando sotto i ponti di materassi e forme di gommapiuma. Un'attenzione particolare è data all'elemento della voce: la narrazione di libri ad esempio, è uno strumento per creare situazioni emotivamente coinvolgenti e cognitivamente stimolanti. Anche attraverso filastrocche, ninne nanne, cantilene e fiabe valorizzeremo la parola e l'associazione con suoni ed immagini. Dedicheremo del tempo all’osservazione e all’ascolto di ogni bambino stimolando la comunicazione attraverso gesti, espressioni e parole. La mente e l'elaborazione del pensiero sono stimolati in ogni momento di vita quotidiana anche attraverso attività che potenziano la concentrazione e il pensiero logico come incastri, anelli, giochi di movimento e di coordinazione. Afferma il neurobiologo Alberto Oliviero: “Nel corso della sua crescita il cervello ha bisogno di fare esperienze tattili e motorie che consentono di sviluppare aree cerebrali punto di partenza per la maturazione delle parti della corteccia alla base del linguaggio e del pensiero complesso […] difficile che un bambino privato della possibilità di fare esperienze tattili motorie non incontri difficoltà nel suo percorso cognitivo.” 16
PER I BAMBINI DELL’ULTIMO ANNO Vi sono inoltre due importanti passaggi sui quali soffermarsi: 1) Controllo degli sfinteri: genitori ed educatrice di riferimento, nel rispetto dei ritmi individuali di ciascun bambino, definiscono i tempi e le modalità per una progressiva e graduale acquisizione del controllo e conquista dell’autonomia. Questo delicato passaggio favorisce uno sereno ed armonico inserimento alla scuola dell’infanzia. 2) Continuità tra asilo nido e scuola dell’infanzia Le educatrici e le insegnanti della scuola dell’infanzia programmano ogni anno un percorso al fine di favorire un passaggio graduale dal nido alla scuola dell’infanzia. Gli obiettivi concordati e condivisi sono: • Favorire la sicurezza nei bambini attraverso una conoscenza dell’ ambiente e delle insegnanti, • Sostenere il processo di relazione attraverso la strutturazione di momenti di gioco, • Valorizzare le peculiarità del singolo bambino attuando strategie ed esperienze stimolanti, • Aiutare ogni bambino a “mettere in gioco” se stesso al fine di esprimere la propria personali- tà. Le attività proposte sono: - scoperta dell’ambiente: conoscenza degli spazi e degli ambienti della scuola dell’infanzia. I bambini del nido accompagnati dall’educatrice e dai bambini di 5 anni, esplorano e sco- prono i diversi spazi. - Laboratori: vengono organizzati all’interno della scuola dell’infanzia per i bambini del nido e del 1 anno della scuola dell’infanzia. I laboratori sono divisi in 3 aree: motoria, manipola- tiva, logica. - Aggiungi un posto a tavola: i bambini del nido pranzano nella futura sezione della scuola dell’infanzia. - Giochiamo nel giardino della scuola dell’infanzia. - Passaggio d’informazioni : le educatrici del nido forniscono alle insegnanti della scuola dell’infanzia informazioni utili per una maggiore conoscenza del bambino e per dare una continuità al percorso educativo intrapreso. Tale passaggio avviene con colloqui e con la condivisione delle osservazioni fatte in corso d’anno. 17
RISORSE UMANE “Quando lavori con i bambini i tuoi interventi devono essere sempre accorti, delicati, silenziosi, devi essere come un ricercatore permanente …” Loris Malaguzzi Le figure professionali presenti ogni giorno al nido sono: - coordinatrice - 3 educatrici - 1 ausiliaria - 1 ausiliaria addetta alla cucina. Ognuna con un ruolo specifico un ruolo specifico che scaturisce dalla formazione professionale. Il collegio docenti, formato dalla coordinatrice e dalle educatrici, si riunisce due volte al mese per programmare attività e per affrontare tematiche d’interesse pedagogico. Le educatrici hanno l’obbligo di frequentare un corso di aggiornamento ogni anno. All’interno della struttura c’è un piano di sicurezza: tutte le educatrici hanno un formazione specifica per affrontare un piano di evacuazione e sono affiancate dal personale ausiliario anch’esso formato a tale scopo. Il personale educativo e ausiliario è formato seguendo la normativa di legge sulla sicurezza(L.81/08) in ambito sanitario (primo soccorso) e in ambito di prevenzione antincendio. Il piano di sicurezza è predisposto dal responsabile RSPP garantisce il controllo periodico e la corret- tezza delle procedure. LA PROGETTAZIONE PEDAGOGICA E LA PROGRAMMAZIONE La programmazione è il documento che serve come guida all’azione educativa, definisce e analizza: - il contesto, - identifica gli obiettivi specifici, - precisa i beneficiari dell’intervento, - il modello dell’intervento , - le attività che saranno svolte, - i mezzi e le risorse. La programmazione è stilata dalle educatrici e viene discussa con la coordinatrice pedagogica e da lei approvata, presentata alle famiglie in occasione del primo incontro. Programmare al nido significa dunque mettere a punto un percorso educativo; predisporre strategie e tecniche volte a produrre cambiamenti e miglioramenti e a sostenere lo sviluppo del singolo bam- bino e del gruppo. La programmazione è un utile strumento di lavoro che aiuta ad evitare l’improvvisazione nel lavoro quotidiano con i bambini. Si tratta di osservare i bambini, di essere at- tenti ai loro tempi di apprendimento, di conoscerne le caratteristiche evolutive, di ponderare le scel- 18
te di cosa offrire e come offrilo, in quali tempi e con quale durata, tale da raggiungere i traguardi di sviluppo (in ordine alle competenze sociali, cognitive, affettive, motorie.). INCONTRI CON IL COORDINAMENTO PEDAGOGICO Sono finalizzati all’indirizzo e al sostegno al lavoro degli operatori, alla definizione di ipotesi inter- pretative e di intervento rispetto a singoli casi e/o situazioni problematiche, alla valutazione della programmazione e alla elaborazione di eventuali correzioni o aggiustamenti, alla preparazione dei colloqui con le famiglie. RELAZIONE CON LA FAMIGLIA Il rapporto di collaborazione con i genitori è fondamentale al fine di favorire una crescita armonica del bambino ma anche dell’Asilo Nido. Crediamo fortemente nell’importanza della collaborazione da parte di tutti gli adulti che educano il bambino e soprattutto nella capacità di dialogare e di avere un rapporto di fiducia reciproca. Collaborare significa dare il proprio contributo, cooperare, fare insieme un cammino educativo. A questo scopo sono stati pensati degli strumenti: • La riunione di presentazione dell’asilo nido rivolta ai nuovi iscritti ( nel mese di giugno). • Il colloquio individuale per facilitare la conoscenza del bambino (le motivazioni, le abitudini, le richieste,ecc.). • Il momento dell’ambientamento del bambino, tempo prezioso in cui avvengono scambi di conoscenza e fiducia. • Il momento dell’accoglienza e del congedo (gli scambi d’informazioni in questo contesto dovranno essere veloci ed essenziali per non distogliere la nostra l’attenzione dai bambini), soprattutto nel congedo è molto importante informare i genitori sull’andamento della giornata. • Eventuali riunioni o progetti in corso d’anno. • Colloqui individuali programmati o richiesti. • L’Elezione di un rappresentante dei genitori nel Consiglio di Scuola. • Proposte da vivere insieme la festa del Natale, di fine anno e altri momenti che sono pianificati nella programmazione annuale quali la festa della mamma o del papà, momenti organizzati dal Consiglio di Scuola come gite o manifestazioni sul territorio. Il progetto educativo diviene efficace se alla base c’è collaborazione con tutti i genitori nelle piccole cose quotidiane: - Rispetto degli orari d’ingresso e di uscita, - Vestire i bambini con abiti comodi per facilitare una maggiore autonomia e libertà di movimento, 19
- Evitare che i bambini portino a scuola oggetti di valore (braccialettini, collanine.) e oggetti che possano rappresentare un grado di pericolosità (mollettine, bottoni, monetine ecc.) - Ricordarsi di fornire i bambini, ogni lunedì, del materiale necessario per l’igiene personale (salviettine, pannolini, salviette e vestiario di ricambio). Queste piccole attenzioni da parte dei genitori sono per noi educatrici importanti in quanto rappresentano per il bambino elemento di sicurezza e di benessere psicofisico. E’ compito delle educatrici integrare e sostenere l’opera educativa dei genitori costruendo pian piano un dialogo al fine di costruire un equilibrio nell’azione educativa. Far crescere rapporti di fiducia, rispetto e collaborazione significa parlare di “corresponsabilità educativa” tra genitori ed educatrici: è importante favorire il senso di responsabilità e l’impegno personale nel rispetto dei ruoli e delle competenze di ciascuno. SI ALLEGA: - MENU’ INVERNALE E ESTIVO - CALENDARIO EDUCATIVO - REGOLAMENTO ASILO NIDO - PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA ANNO 2018 -19 20
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