Scuola Statale Secondaria Primo Grado "Italo Calvino" - ISTITUTO COMPRENSIVO "VIA FRANCESCO GENTILE, 40"
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Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio ISTITUTO COMPRENSIVO “VIA FRANCESCO GENTILE, 40” Scuola Statale Secondaria Primo Grado “Italo Calvino” Via Francesco Gentile n° 92, tel fax 06/7212341 – 00173 Roma
Scuola Secondaria Statale di Primo Grado “Italo Calvino” - Piano dell’Offerta Formativa SEZIONE A: CARATERISTICHE GENERALI 1.a - IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Il P.O.F. è il documento attraverso il quale la Scuola, coerente con le Indicazioni nazionali e nel rispetto delle funzioni delegate alle Regioni e agli Enti locali, rende trasparente e leggibile, sulla base delle richieste delle famiglie, il proprio progetto educativo, organizzativo ed operativo (DPR 275/99 art.3). E’ elaborato dal Collegio dei Docenti secondo gli indirizzi educativi e gestionali definiti dal Consiglio d’Istituto che lo adotta. E’ sempre revisionabile e funzionale all’ottimizzazione del servizio scolastico. 1.b - ANALISI DEI BISOGNI Il nostro Istituto è ubicato nel territori di Cinecittà Est, zona di popoloso insediamento tra la Tuscolana e il Gra. Esplica la sua attività in tre sedi: una sede centrale, sita in via Francesco Gentile 92, ed una sede succursale, sita in via Libero Leonardi, in funzione rispettivamente dal 1985 e dal 1987. Tutti i plessi sono inseriti nel contesto ambientale e architettonico a vocazione prevalentemente residenziale ma con potenzialità di sviluppo nel terziario. Attualmente, però, mancano luoghi di aggregazione culturale e di incontro per incontro per i ragazzi. Per questi motivi la scuola è chiamata ad assolvere in molti casi un ruolo centrale nella formazione dei giovani cittadini e nella loro promozione culturale e sociale.SI In particolare la nostra scuola è chiamata a gestire una serie compiti che così possono essere sintetizzati: 1. produrre un'offerta formativa in grado d'impartire un'istruzione di grado secondario tale che abbia come finalità il raggiungimento di quegli obiettivi educativi e didattici che permettano all'adolescente di sapersi orientare consapevolmente, con sviluppo delle capacità di scelta e di decisione in vista del proseguimento degli studi o dell'entrata nel mondo del lavoro; 2
2. dare una risposta allo svantaggio culturale, handicap dichiarati e handicap sommersi (si adottano strategie alternative in un’ottica di reale integrazione con l’obiettivo di far emergere le potenziali individualità e di promuovere abilità e competenze). 3. attivare un insegnamento-apprendimento atto a formare l'uomo ed il cittadino, a collocare nel mondo, coinvolgendo in questo iter formativo le famiglie, Enti, Scuola elementare e Scuola superiore, Università, mondo della cultura in un'ottica di allargamento al mondo esterno, di qualità e di produttività del servizio scolastico. La quasi totalità degli alunni proviene dal quartiere ma sono frequenti le iscrizioni anche da zone limitrofe. La provenienza sociale è prevalentemente media: attività più diffuse sono l’impiego nel settore pubblico e privato, il commercio e le libere professioni. Non mancano, però, anche situazioni di disagio economico sociale e, recentemente, sono in aumento anche le iscrizioni di alunni provenienti da paesi europei ed extraeuropei. 1.c - PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA Le due sedi sono dotate dei seguenti laboratori:VEDERE FOGLIO sede centrale di via Gentile palestra teatro biblioteca sala riunioni coll aula multim alua lab musicale aula lab. Art. aula lab. Lim 4 aule munite di lim Ampio giardino antistante l’edificio e sul retro laboratorio di Ed. Artistica laboratori linguistico- informatica multimediali laboratorio tecnico pratico palestra attrezzata aula audiovisivi + videoteca biblioteca con spazio per la consultazione aula per attività creative aula di musica sala teatro, aula magna giardino per attività eco-ambientali Considerata la situazione nel suo complesso, la nostra scuola realizza attività rispondenti ai seguenti bisogni espliciti:
Accoglienza Recupero Potenziamento e integrazione Orientamento SECONDARIA Uso degli strumenti informatici SEZIONE B:DIDATTICA 2.a – FINALITA’ E OBIETTIVI GENERALI La scuola è chiamata ad assolvere, in una società complessa come quella attuale, un ruolo centrale nella formazione dei giovani cittadini e nella loro promozione culturale e sociale. Considerando che la scuola è 1. scuola della formazione dell'uomo e del cittadino 2. scuola che si colloca nel mondo 3. scuola orientativa il nostro Istituto mira a sviluppare : la conoscenza di sé attraverso la riflessione sul proprio processo di crescita la conoscenza dei propri interessi ed attitudini la conoscenza della realtà socio-economica e lavorativa la capacità decisionale e di progettazione del proprio futuro la riflessione sul valore e la complessità dei sistemi simbolici e culturali il senso del bello il nostro Istituto Comprensivo Intende, inoltre promuovere processi formativi che favoriscano lo sviluppo armonico della personalità attraverso il sapere, saper essere e saper fare per favorire una chiara e approfondita conoscenza della realtà sociale e valorizzare nei suoi molteplici aspetti ed interrelazioni per favorire la trasformazione di conoscenze e abilità in competenze personali orientare l’alunno a definire e conquistare la propria identità di fronte agli altri accompagnare l’alunno nella definizione e conquista della propria identità personale innestare conoscenze ed abilità sia disciplinari che interdisciplinari sulle effettive capacità di ciascuno, utilizzando modalità motivanti dotare gli alunni di saperi di base forti e durevoli e di valori che garantiscano a tutti la partecipazione democratica e un reale diritto alla cittadinanza nella società della conoscenza
dotare gli alunni della capacità, della voglia e del gusto di sapere, anche al di fuori del contesto scolastico favorire l’integrazione degli alunni stranieri favorire l’integrazione degli alunni portatori di handicap attraverso attività disciplinari e flessibili promuovere il confronto tra culture ridurre l’insuccesso e recuperare le situazioni di svantaggio frenare eventuali manifestazioni di disagio Particolarmente, il nostro Istituto mira ad offrire un modello anche laboratoriale per sviluppare e potenziare i bisogni di socializzazione, fantasia, creatività, esplorazione e di manualità. Pertanto dispone ed attiva spazi (laboratorio linguistico, scientifico, teatrale, musicale, informatico e di ceramica) che rappresentano momento qualificante di integrazione tra i diversi insegnamenti. I Docenti, insieme a tutto il personale ATA, alla luce della propria professionalità, delle proprie competenze e delle proprie esperienze operano in modo da garantire un servizio scolastico di sempre maggiore qualità che tenga conto delle peculiarità individuali mantenere un efficace clima di collaborazione tra le varie componenti della Scuola fare della Scuola un forte centro di aggregazione culturale e sociale, mettendo a disposizione del territorio tempi e spazi disponibili. Per quanto concerne il potenziamento, si favorisce l’incentivazione di nuove esperienze culturali anche attraverso linguaggi non verbali, musicale, artistico, motorio. I comportamenti attesi nelle varie aree sono così schematizzabili: AREA SOCIO-AFFETTIVA Attenzione Ascoltare, concentrarsi, interessarsi Impegno Eseguire i compiti, applicarsi, tollerare la fatica Partecipazione Essere disponibili a partecipare alle varie iniziative e ad offrire il proprio contributo Autonomia e Organizzazione Pianificare le attività, scegliere e predisporre gli strumenti di lavoro, prendere iniziative Responsabilità Mantenere gli impegni, portare a termine un lavoro
Controllo Gestire i propri stati emozionali, prevedere e valutare le proprie azioni Integrazione/ rispetto per gli altri Collaborare con gli altri, rispettare gli altri, accettare le idee degli altri, essere disponibili agli scampi Confrontarsi con le diversità Rispetto per l’ambiente Rispettare il materiale, le cose comuni, l’ambiente scolastico Conoscenza di sé conoscere dei diritti – doveri dei ragazzi; consapevolezza delle problematiche sociali intercultura: educazione alla solidarietà, alla pace diritti dell’uomo e pari opportunità. Educazione alla sessualità AREA COGNITIVA CLASSI PRIME 1) OSSERVAZIONE a-coglie gli elementi essenziali di una situazione b-coglie l’insieme dei particolari di una situazione c-sa confrontare vari elementi di una data situazione 2) COMPRENSIONE ASCOLTO a-coglie l’idea centrale di un messaggio b-coglie gli elementi principali e secondari di un messaggio c-sa cogliere i rapporti esistenti tra i vari elementi del messaggio LETTURA: a-riconosce le informazioni essenziali (personaggi, luoghi, tempi, fatti) di un testo b-sa cogliere il tema centrale di un qualsiasi testo. c- sa cogliere le informazioni anche secondarie di qualsiasi testo 3) COMUNICAZIONE a- si esprime in forma chiara, semplice e comprensibile b- si esprime utilizzando forme elementari di tecniche espressive diverse 4) PRODUZIONE LINGUAGGI NON VERBALI Comprende e utilizza i linguaggi non verbali
CLASSI SECONDE 1)OSSERVAZIONE a- sa confrontare vari elementi di una data situazione 2) COMPRENSIONE A) ASCOLTO: a-coglie gli elementi principali e secondari di un messaggio b-sa cogliere i rapporti esistenti tra i vari elementi del messaggio c-incomincia a distinguere i linguaggi settoriali e individua il messaggio globale dei mass-media. B) LETTURA: a-sa cogliere il tema centrale di un qualsiasi testo a-sa cogliere le informazioni anche secondarie di un testo 3)COMUNICAZIONE O a- si esprime utilizzando forme elementari di PRODUZIONE tecniche espressive diverse (Min.) b- sa produrre secondo le principali tecniche linguistiche ed espressive c- ha un adeguato sviluppo della creatività, intesa come capacità individuale di dare soluzioni espressive autonome a problemi comunicativi diversi. 4) PRODUZIONE LINGUAGGI NON a- è capace di esprimersi attraverso linguaggi VERBALI non verbali, secondo la tipologia richiesta.
CLASSI TERZE 1) OSSERVAZIONE a- sa confrontare vari elementi di una data situazione 2) COMPRENSIONE Attraverso l’ascolto e la lettura: a- sa cogliere i rapporti esistenti tra i vari elementi di un messaggio b- comprende i linguaggi settoriali e i messaggi dei mass-media c- ha una consapevolezza critica dei problemi legati al mondo del lavoro. 3) COMUNICAZIONE O a- si esprime utilizzando forme elementari PRODUZIONE di tecniche espressive diverse b- sa produrre, in modo autonomo, le principali tecniche linguistiche ed espres- sive c) – elabora ed esprime correttamente opinioni e scelte personali 4) PRODUZIONE LINGUAGGI NON a- è capace di esprimersi attraverso VERBALI linguaggi non verbali, secondo la tipologia richiesta.
2.b - OBIETTIVI E CONOSCENZE DISCIPLINARI PROFILO D’USCITA ITALIANO Ascolto e parlato L’alunno comprende e produce testi orali con diverse caratteristiche, in situazioni e per scopi diversi, relativi all’esperienza personale ed ai rapporti sociali interagisce efficacemente in situazioni di dialogo e funzione dello scopo e dell’interlocutore ascolta per apprendere pone in atto strategie di attenzione e comprensione. Lettura L’alunno legge e comprende testi di vario tipo, prodotti per una gamma di scopi comunicativi ed usi funzionali e ne conosce le caratteristiche usa strategie differenziate di lettura, rispondenti a diversi scopi di lettura: funzionali, personali e per l’apprendimento utilizza tecniche basilari di supporto alla comprensione di testi complessi (prelettura, operazioni sul testo, appunti, schemi e mappe) legge testi letterari riconoscendo i principali generi Scrittura L’alunno scrive testi di vario tipo, rispettandone le caratteristiche e selezionando informazioni e registri in base allo scopo, al destinatario e all’oggetto della comunicazione scrive in modo creativo anche attraverso la manipolazione dei testi e l’uso dei linguaggi multimediali conosce le varie fasi del processo di scrittura, dall’ideazione alla revisione, e ne ha il controllo scrive per sintetizzare, organizzare e rielaborare le conoscenze scrive applicando correttamente regole ortografiche, grammaticali e sintattiche
Riflessione sulla lingua L’alunno riflette sulle caratteristiche, il funzionamento e l’uso della lingua per migliorare le proprie prestazioni comunicative e linguistiche si serve correttamente di testi di consultazione (grammatiche, dizionari etc.) per risolvere i problemi relativi alla comprensione e alla produzione di testi riconosce le varietà della lingua nel tempo, nello spazio, nelle diverse situazioni comunicative e sociali STORIA L’alunno analizza, ricostruisce, confronta, sequenza e sincronizza eventi colloca e confronta eventi su diverse scale spaziali: locale, nazionale, europea e mondiale individua, seleziona, classifica, gerarchizza e ordina in modo logico e temporale cause ed effetti riconosce, comprende, interpreta e confronta documenti scritti e non, utilizzandoli come fonte storica legge e costruisce carte tematiche, tabelle, grafici e mappe concettuali riconosce la peculiarità della finzione filmica e letteraria in rapporto alla ricostruzione storica individua e comprende notizie dai mass-media, utilizzando i nessi storici fondamentali espone un argomento in modo chiaro e coerente, utilizzando il lessico specifico GEOGRAFIA L’alunno analizza e descrive un paesaggio come un sistema antropofisico, a livello locale, nazionale, europeo e mondiale individua relazioni tra fenomeni geografici individua cambiamenti subiti dai paesaggi nel tempo legge ed interpreta carte geografiche e tematiche riproduce carte geografiche e tematiche legge ed interpreta dati, tabelle e grafici
costruisce grafici e tabelle riconosce il linguaggio specifico MATEMATICA L’alunno per la conoscenza degli elementi propri della disciplina conosce il significato dei termini che specificano i concetti di linguaggio matematico conosce le regole e le proprietà specifiche della disciplina conosce le tecniche di calcolo per l’osservazione di fatti, individuazione e applicazione di relazioni, proprietà, procedimenti sa applicare le tecniche di calcolo sa applicare regole e proprietà riconosce analogie e differenze, varianti ed invarianti, attraverso l’osservazione di situazioni reali per l’identificazione e la comprensione di problemi, formulazione di ipotesi e di soluzioni e la loro verifica riconosce situazioni problematiche e discrimina dati collegati ad esse analizza situazioni e formula ipotesi individua, applica e verifica strategie risolutive di situazioni problematiche si avvale dell’esperienza in modo corretto, sa distinguere tra il certo e il probabile evitando di estrapolare leggi generali da un numero limitato di casi sa classificare scegliendo un criterio adatto all’obiettivo che si vuole raggiungere comprensione ed uso dei linguaggi specifici esprime situazioni con linguaggio grafico, geometrico ed algebrico interpreta e decodifica messaggi espressi nel linguaggio matematico sa comunicare in varie forme SCIENZE L’alunno individua gli elementi di un fenomeno coglie varianti ed invarianti stabilisce relazioni e collegamenti
individua dati coglie analogie e differenze e stabilisce relazioni definisce un problema e determina dati ed incognite comprende ed utilizza termini, simboli e rappresentazioni comprende e comunica messaggi traduce da un linguaggio simbolico e grafico in un linguaggio parlato e viceversa LINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA Ascolto L’alunno è in grado di comprendere il senso globale del messaggio e le informazioni specifiche più rilevanti di testi brevi su argomenti di interesse personale e relativi alla quotidianità, espressi con articolazione lenta e chiara; Comprensione comprende testi brevi e semplici di varia tipologia e genere quali opuscoli, lettere personali, istruzioni, articoli di giornale e brani su argomenti di interesse, identificando le informazioni esplicite più rilevanti e cogliendo alcune informazioni implicite, anche attraverso l’uso del dizionario; Produzione orale Sa interagire in modo efficace e abbastanza corretto in ambiti legati alla sfera personale, familiare e alla quotidianità, utilizzando codici linguistici appropriati; Produzione scritta sa usare espressioni e frasi per descrivere in termini semplici, ma prevalentemente corretti, luoghi, persone, abitudini e stili di vita, avvenimenti della vita di ogni giorno e argomenti di interesse culturale;
sa produrre semplici e brevi testi, quali lettere personali, diari, istruzioni, descrizioni su argomenti d’interesse, in modo coerente e pertinente alla situazione comunicativa; TECNOLOGIA L’alunno formula ipotesi per il risparmio energetico ed analizza le tecnologie esistenti già in grado di attuarlo; rappresenta in modelli semplificati tipologie di generatori di energia; riconosce il ruolo delle ecotecnologie per i punti critici della sostenibilità (depurazioni, smaltimento, trattamenti speciali, riciclo, riusi, etc.); utilizza il disegno tecnico (proiezioni ortogonali e assonometrie) per la progettazione e la realizzazione di modelli di oggetti in generale (bricolage, modellismo, ecc.) o riferibili all’energia e al suo uso; legge e comprende alcuni semplici disegni tecnici, in particolare planimetrie di manufatti ed assonometrie di componenti meccaniche. INFORMATICA L’alunno utilizza gli ambienti operativi del computer e programmi di normale utilità; utilizza in modo approfondito ed estensivo i programmi applicativi per la gestione dei documenti, l’elaborazione dei testi, la raccolta, la presentazione dei dati, la realizzazione di ipertesti , l’uso delle reti; è autonomo nella gestione delle risorse e delle periferiche; è autonomo nella gestione degli applicativi specifici utilizzati nel triennio; sa utilizzare i diversi servizi di Internet in autonomia e con senso di responsabilità MUSICA L’alunno per la pratica strumentale esegue composizioni strumentali di epoche, stili e tradizioni differenti, sia individualmente che in gruppo, utilizzando notazioni intuitive (grafico-notazionali, pittoriche, ecc.) e/o tradizionali; per la pratica vocale esegue individualmente e in coro brani a una o più voci (parlati,declamati e intonati), controllando l’espressione e curando i sincronismo e l’amalgama delle voci; per la produzione musicale
arrangia musiche preesistenti, modificandone intenzionalmente caratteri sonori ed espressivi; crea semplici brani musicali, avvalendosi della voce, di strumenti, di tecnologie elettroniche e multimediali; per l’ascolto, l’interpretazione e l’analisi analizza caratteristiche e forma di opere musicali di vario genere, stile e tradizione; distingue, in brani esemplari, i caratteri che ne consentono l’attribuzione storica, di genere e di stile; individua i rapporti tra la musica e altri linguaggi sia in brani musicali che in messaggi multimediali sul nostro tempo; approfondisce le funzioni sociali della musica nella nostra e nelle altre civiltà. ARTE E IMMAGINE L’alunno per la capacità di vedere e osservare e per la comprensione dei linguaggi specifici: sa analizzare e sintetizzare conosce il linguaggio visivo conosce la terminologia specifica per la conoscenza e l’uso delle tecniche espressive: sa utilizzare le possibilità espressive della tecnica sa utilizzare i colori ha acquisito la padronanza della tecnica impiegata per la produzione e rielaborazione dei messaggi visivi: sa rielaborare i messaggi proposti per la lettura di documenti del patrimonio culturale ed artistico: sa leggere i contenuti iconografici delle opere d’arte individuandone il valore estetico e riconoscendone le funzioni
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE L’alunno ha sviluppato le funzioni espressive e comunicative; ha acquisito una corretta cultura motoria del tempo libero; ha scoperto le attitudini motorie personali, maturando la consapevolezza dei propri limiti e delle proprie potenzialità (autovalutazione); riconosce il contributo dell’esperienza motoria e sportiva ai fini della crescita, del reciproco rispetto, della partecipazione attiva del controllo delle proprie emozioni, della cooperazione e della collaborazione interpersonale. EDUCAZIONE RELIGIOSA L’alunno riconosce le dimensioni fondamentali dell’esperienza di fede di alcuni personaggi biblici, mettendoli anche a confronto con le altre figure religiose; confronta spiegazioni religiose e scientifiche del mondo e della vita; coglie nei documenti della Chiesa le indicazioni che favoriscono l’incontro, il confronto e la convivenza tra persone di diversa cultura e religione; individua nelle testimonianze di vita evangelica, anche attuali, scelte di libertà per un proprio progetto di vita; descrive l’insegnamento cristiano sui rapporti interpersonali, l’affettività e la sessualità; motiva le risposte del cristianesimo ai problemi della società di oggi; confronta criticamente comportamenti e aspetti della cultura attuale con la proposta cristiana; individua l’originalità della speranza cristiana rispetto alla proposta di altre visioni religiose
2.C – METODOLOGIA E STRUMENTI Collegio dei docenti e Consigli di classe dopo aver esaminato attentamente la situazione di partenza stabiliscono un percorso formativo, personalizzato che prevede obiettivi, contenuti, metodi, attività di recupero e di sostegno, attività di consolidamento e di integrazione, in modo che ognuno possa rinsaldare la fiducia in sé, allargare la sfera degli interessi, mettere in evidenza le proprie attitudini, arricchire conoscenze e competenze. In particolare nelle classi dove è presente uno o più alunni in situazione di svantaggio, vi è la possibilità di adottare metodologie alternative che consentono di portare avanti, a gruppi e, contemporaneamente, attività di approfondimento e di recupero, di studio e pratico manuali, di ricerca in biblioteca e di laboratorio. Per quanto riguarda tutte le classi, vi è nella nostra scuola una consolidata tradizione a : - portare avanti attività di vario tipo a classi parallele - utilizzare la metodologia del lavoro di gruppo; - alternare il momento tecnico a quello creativo; - ricercare ed organizzare momenti di contatto e riferimenti interdisciplinari; - utilizzare il metodo induttivo partendo dalla concretezza dell’esperienza del pre- adolescente; - organizzare in orario mattutino momenti di recupero e di integrazione; - responsabilizzare gli alunni con incarichi alla loro portata. Per quanto riguarda le lezioni frontali, esse saranno sempre condotte avvalendosi del sussidio dei libri di testo, degli eserciziari, delle schede in possesso degli alunni, degli audio-visivi e dei giornali. La programmazione prevede inoltre momenti di studio e di lavoro a casa: sarà cura degli insegnanti fare in modo che vi sia una distribuzione equa dei compiti nell’arco della settimana. Va sottolineata, comunque, la necessità della collaborazione delle famiglie affinché questo importantissimo momento di crescita quotidiana sia affrontato dai ragazzi con la massima serenità e serietà. Infine, per ciò che concerne i laboratori e le attrezzature precedentemente indicate, è stato definito un quadro orario di utilizzazione in modo che vi sia un razionale sfruttamento delle risorse con il massimo beneficio per tutti. Le attività opzionali di laboratorio sono state predisposte anche utilizzando le risorse delle economie di orario.
2.d - LA DIDATTICA LABORATORIALE Per lo svolgimento delle attività inserite nel Pof ci si avvarrà sia di metodologie classiche e consolidate che di momenti di vero e proprio “laboratorio”. La didattica per laboratori implica: metodologia di lavoro in cui le ore di insegnamento sono intessute di discussioni esercizi, esperimenti, valutazioni, lezioni volte alla scoperta e non solo alla trasmissione dei saperi disposizione di mezzi e strumenti di varia natura, aperta a più classi luogo fisico dove riprodurre la didattica della ricerca luogo fisico dove produrre oggetti ed attivare diverse forme di manualità Il laboratorio diventa, pertanto, sede di produzione di cultura perché terreno didattica d’informazione, ricerca, creatività, luogo di pratica del metodo scientifico, officina di analisi e riflessione sui saperi. Sulla base delle attività progettate, di conseguenza, saranno utilizzati ed attivati laboratori didattici disciplinari, multidisciplinari e interdisciplinari con l’intera classe, per classi aperte, per gruppi di alunni formati con criteri ora di omogeneità, ora di eterogeneità. Verranno adottati anche momenti e tecniche di individualizzazione. Con la costituzione di gruppi poco numerosi e la strutturazione di percorsi operativi si intende sviluppare l’apprendimento cooperativo, per favorire negli alunni un atteggiamento costruttivo e positivo nei confronti della scuola, la crescita dell’autostima, l’identità e lo sviluppo delle capacità di ciascuno. Le attività saranno strutturate secondo criteri di flessibilità, nel rispetto delle differenze e dei ritmi dei diversi soggetti attraverso: la suddivisione del gruppo classe per formare gruppi poco numerosi, per attività di recupero, consolidamento, potenziamento e attività integrative l’apertura delle classi per la formazione di gruppi che ruotano su diversi laboratori, per progetti multidisciplinari e multimediali su specifici nuclei tematici l’apertura di ogni singola classe per attività di integrazione di alunni in situazione di handicap Saranno utilizzate le seguenti risorse: insegnanti della scuola per attività aggiuntive ed integrative extracurriculari operatori esterni
2.e – I LABORATORI Nel nostro Istituto, sono attivi i seguenti laboratori: “Laboratorio di Informatica” finalizzato a utilizzo di programmi specifici per comunicare idee, contenuti, immagini ecc. uso del computer e gestione di file elaborazione di testi “Laboratorio Espressivo (teatro, giornalismo, artistico, biblioteca ecc.)” finalizzato a comprendere ed interpretare autonomamente testi di varie tipologie riconoscere l’opinione dell’autore esplicitare le relazioni extra-testuali approfondire la comprensione degli argomenti impliciti esprimere giudizi semplici sintetizzare ricercare materiali e fonti da utilizzare per la produzione di un testo scrivere un testo di tipologia specifica organizzare un testo anche in forma multimediale “Laboratorio Linguistico” Finalizzato a ampliare l’offerta formativa favorire lo sviluppo delle competenze linguistico-comunicative favorire l’apprendimento degli alunni in situazioni di svantaggio valorizzare le attitudini degli alunni con particolare interesse per le lingue straniere ampliare i contenuti socio-culturali “Laboratorio Musicale” Finalizzato a Esperienze di pratica strumentale e vocale produzione musicale ascolto, interpretazione e analisi
2.f – INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Le risorse e le attività di Istituto, prefiggendosi di ricreare le finalità formative della vigente normativa, mettono al centro l’integrazione dell’alunno diversamente abile attraverso interventi mirati “sull’alunno” e sul contesto in cui vive. Gli obiettivi a livello di Istituto si prefiggono di assicurare una continuità negli interventi di sostegno tra il ciclo scolastico della primaria, quello della secondaria di I grado e quello della secondaria di II grado, attraverso attività che possano: ottimizzare le risorse territoriali delle varie strutture ed operatori coinvolti in modo da costruire insieme una sinergia capace di amplificarne l’efficacia. valorizzare gli interventi educativi e formativi di tutte le attività di integrazione fornendo il “cosa”, il “come”, il “quando” e il “dove”. favorire lo scambio creativo delle professionalità degli operatori coinvolti con la collaborazione e l’ausilio de: i genitori degli alunni diversamente abili i Consigli di Classe il Collegio Docenti il Dirigente Scolastico il X Municipio i referenti dei Centri Specialistici e Diagnostici ONLUS e cooperative sociali integrate L’attività di sostegno si esplica attraverso la diagnosi funzionale (a cura della ASL) il profilo dinamico-funzionale (P.D.F.) il piano educativo individualizzato (P.E.I.) Elemento fondamentale di tale progettazione è l'elaborazione della diagnosi funzionale dell'alunna/o, di competenza della ASL, nella quale sono esposte la situazione fisica, psichica, sociale, affettiva, comportamentale, le capacità e le potenzialità dell'alunna/o. I docenti incaricati di favorire l'integrazione degli alunni diversamente abili, partendo da tale diagnosi, definiscono le attività di sostegno predisponendo il Profilo Dinamico Funzionale (P.D.F.) e il Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.) in accordo con i consigli di classe. Il PEI, rispondendo ad ampi criteri di flessibilità al fine di adeguare la progressione delle attività alle capacità degli alunni, riguarda analisi della situazione di partenza dei singoli alunni definizione degli obiettivi da raggiungere scelta dei contenuti da svolgere attività programmate
Il compito dell'insegnante di sostegno è, secondo le indicazioni della C.M. 250/85, di porre in evidenza la problematica e le esigenze dell'alunno diversamente abile. Tutti gli insegnanti collaborano all'attuazione del progetto educativo individualizzato e non solo l’insegnante di sostegno il quale, a sua volta, darà un contributo determinante alle attività educativo-didattiche del gruppo classe. Il PEI è infatti commisurato alle esigenze ed agli obiettivi che ciascun alunna/o può conseguire in relazione alle proprie capacità e potenzialità. Per quanto riguarda le verifiche del PEI e la valutazione si fa riferimento alla normativa vigente e al piano di lavoro delle classi. I GLH (Gruppo Lavoro Handicap) operativi sono convocati una/due volte nel corso dell'anno scolastico dando priorità agli alunni delle classi di passaggio; avranno il compito con l'aiuto della ASL e/o degli Enti esterni e della famiglia, di procedere alla raccolta dei dati, di indicare gli obiettivi, i tipi di intervento, le modalità di interazione fra i docenti e gli strumenti didattici. Gli interventi didattici si svolgono di norma in classe nell'ambito dell'attività ordinaria proposta dal docente curricolare e concordata con l'insegnante di sostegno in modo da offrire all'alunna/o tutte le opportunità di apprendimento e inserimento. In casi di particolare gravità si gradua l'attività in classe a seconda dei tempi di attenzione e socializzazione che l'alunna/o può sostenere e si alterna con altri momenti gestiti nel rapporto individuale con il docente e con piccoli gruppi di alunni. Per assicurare l’esercizio del diritto all’educazione, all’istruzione e all’integrazione per gli alunni con handicap medio-grave, finalizzato allo sviluppo della massima autonomia personale che consenta una reale consapevolezza del mondo circostante per un minimo di fruizione e interazione sociale, si sottolineano le seguenti linee guida: lettura funzionale basata sulla capacità di riconoscere sul filo della memoria visiva la realtà circostante (ambiente geografico e sociale) un bagaglio di parole proprie del tessuto quotidiano utili alla decodifica delle richieste e dei messaggi sia scritti che figurati che ne provengono laboratori sperimentali che saranno articolati sulla base di una specifica programmazione. Il lavoro sarà predisposto in piccoli gruppi per consentire l’inserimento dell’alunno diversamente abile e si articolerà sulla base di una rotazione che consenta lo svolgimento delle attività per tutto il gruppo classe. software a didattica facilitata Il GIS (Gruppo Insegnanti di Sostegno coordinati dalla Funzione strumentale) si riunisce nel corso dell’'anno scolastico per definire, rivedere, raccordare gli strumenti di lavoro (PEI, registri, verifiche, griglie, scheda di valutazione) le metodologie didattiche, l’articolazione dell’orario (docente e alunna/o), le problematiche comuni e i casi particolari. Il GLH di Istituto, composto dal Dirigente scolastico, da un Responsabile ASL, da un referente dei Docenti curricolari, da due referenti dei Docenti di sostegno (uno per
plesso scolastico) e da un referente Ata, si riunisce per definire le linee programmatiche sulla base delle necessità e realtà presenti e per verificarne il lavoro svolto. 1) Competenze socio-affettive Gli obiettivi primari previsti dal PEI sono così schematizzabili: - sapersi rapportare agli altri con modalità adeguate al contesto - saper fronteggiare situazioni nuove sapendo gestire adeguatamente la propria emotività - migliorare l’autostima - prendere coscienza del proprio ruolo e della propria responsabilità rispetto a chi li circonda Strategie E’ importante che gli alunni prendano coscienza dei progressi avvenuti e che siano stabilite opportune modalità di feedback che permettano loro di constatare che gli sforzi producono risultati positivi, producendo ricadute motivazionali positive. Per mantenere viva la motivazione degli alunni si utilizzeranno tutti i possibili agganci con i loro interessi. 2) Competenze cognitive Macrobiettivo: - capacità degli alunni di recepire le informazioni, sia attraverso i canali orali che visivi Sottobiettivi: - saper osservare, descrivere, memorizzare - saper fare paragoni, cogliendo somiglianze e differenze - saper organizzare le informazioni raccolte e utilizzarle in un contesto risolutivo - controllare e valutare il proprio lavoro - sviluppare la capacità di seguire gli eventi in sequenza temporale - sviluppare una consapevolezza di rapporti causa-effetto - applicare le competenze acquisite in situazioni diverse da quelle in cui sono state apprese - seguire uno schema per una più efficace “memoria-lavoro” Strategie - Favorire l’apprendimento da situazioni reali - Utilizzare strumenti che utilizzino la memoria e l’organizzazione logica praticando semplificazioni
- Utilizzo di rinforzi positivi - Lavoro di gruppo - Lettura e discussione di quanto letto 3) Competenze linguistiche-comunicazionali - Ampliare il bagaglio semantico e lessicale per migliorare le capacità di comunicazione verbale e per rafforzare le capacità di comprensione globale del testo - Saper esporre le proprie idee, concetti Strategie - Esposizione del lavoro - Analisi e codificazione dei fatti e dei concetti incontrati durante le attività per mezzo di un linguaggio efficace e appropriato nonché la capacità di collegarlo con relazioni logiche per interiorizzarlo e recuperarlo al momento giusto 4) Competenze dell’area psicomotoria - Miglioramento ed accrescimento della capacità di controllare il proprio corpo Strategie - Esercizio e gioco sportivo Strumenti di verifica e valutazione - Osservazione in situazione - Performance di lavoro - Prodotti finali di lavoro
2.g -VISITE CULTURALI E VIAGGI D’ISTRUZIONE Le uscite educativo-didattiche comprendono una vasta gamma di iniziative: viaggi di integrazione culturale anche a carattere naturalistico uscite per la conoscenza del quartiere e dei servizi connessi visite guidate viaggi connessi ad attività sportive Le suddette iniziative devono porsi in stretta aderenza con le programmazioni didattico- culturali e devono basarsi su progetti articolati e coerenti che consentono di qualificarle come vere e proprie attività complementari dell’Istituto. Poiché visite e viaggi d’istruzione si configurano come attività didattiche a tutti gli effetti, si presuppone la partecipazione del maggior numero possibile di studenti e, per questo, sarà necessario contenere la spesa in modo da rendere le uscite finanziariamente accessibili. Conseguentemente, verranno prese in considerazione anche le proposte di campi-scuola del Comune di Roma. Il Collegio dei Docenti, considerando la crescente importanza che assume il concetto di integrazione europea, ritiene opportuno anche proporre viaggi di istruzione all’estero, per dare l’opportunità agli alunni che studiano due lingue straniere di poter conoscere i contesti socio-culturali oggetto di studio. I viaggi di istruzione e i campi scuola dovranno rispondere agli obiettivi di potenziamento, consolidamento e recupero delle attività previste dal Consiglio di classe, dei contenuti/conoscenze stabiliti e della socializzazione secondo i seguenti criteri: una preparazione dei docenti sulle tematiche di gestione delle uscite la partecipazione di alunni compresi nella medesima fascia di età o comunque di classi con medesimi obiettivi una preparazione degli alunni durante i mesi che precedono la visita, o il viaggio/campo un lavoro didattico durante i mesi successivi, al fine di maturare e assimilare l’esperienza
2.h - PROGETTO ORIENTAMENTO per le classi prime – seconde - terze Il nostro Istituto si propone l’obiettivo prioritario di promuovere la capacità di operare scelte responsabili e consapevoli,considerando che la Scuola Secondaria di Secondo Grado è Scuola della formazione dell’uomo e del cittadino Scuola che si colloca nel mondo Scuola orientativa e, attraverso un percorso triennale, mira a sviluppare la conoscenza di sé la conoscenza della realtà socio-economica e lavorativa la capacità decisionale ha predisposto un progetto triennale di orientamento articolato in momenti ben definiti ma concatenati che prevede da una parte, un percorso che guidi l’alunno ad una reale conoscenza di sé e di competenze, strategie miranti a sostanziare una crescente capacità di auto- orientamento dall’altra, un percorso dei docenti per l’acquisizione di competenze miranti a fornire un quadro conoscitivo per la formulazione di un consiglio orientativo ragionevolmente fondato ATTIVITA’ COMUNE ALLE CLASSI PRIME – SECONDE E TERZE SOCIOGRAMMA - Permette di individuare sia la rappresentatività del singolo che il rapporto di gruppo. Sarà proposto tre volte nel corso dell’anno, nel periodo iniziale, intermedio e finale, tranne che nelle classi prime in cui non si ritiene opportuno realizzarlo all’inizio dell’anno trattandosi di un gruppo neoformato. Consentirà di accertare le dinamiche del gruppo-classe e di promuovere strategie di recupero dei comportamenti per costruire una dinamica relazionale attiva e partecipativa attraverso l’interazione tra alunni e docenti
CLASSI PRIME MODULO OBIETTIVI COMPETENZE CONTENUTI Accoglienza Favorire Star bene a Discussione l’inserimento scuola del degli alunni Descrivere e regolamento provenienti presentarsi a scolastico dalla scuola compagni ed “Mi elementare insegnanti presento”: Favorire la Assumere breve socializzazion atteggiamenti descrizione di e e la sociali se stesso disponibilità positivi all’apprendim Collaborare Schede Conoscersi ento operative: con i Esplorare le compagni e risorse e le gli insegnanti “Cosa pensi di te?” difficoltà “Il test dei 10 presenti nel fattori” gruppo-classe Sviluppare atteggiamenti motivati verso la scuola
CLASSI SECONDE MODULO OBIETTIVI COMPETENZE CONTENUTI Conoscersi Continuare a Saper Il gioco del promuovere esprimere confronto: la conoscenza stati d’animo “Come mi vedo e di sé e sentimenti come mi vedono gli Rafforzare la Saper esporre altri” fiducia in se problematich Test sul tipo stessi e personali di intelligenza Favorire Saper Conoscenza l’acquisizione ascoltare gli dell’organizza di un sistema altri zione degli di valori Sapersi istituti “autentici” confrontare superiori Sapere individuare i propri comportame nti Saper individuare le proprie attitudini CLASSI TERZE MODULO OBIETTIVI COMPETENZE CONTENUTI Conoscersi e Promuovere Porsi Incontri con autovalutarsi la riflessione obiettivi gli istituti sui propri raggiungibili superiori comportame Saper pensare Test sulle nti con la attitudini Avviare propria testa Test sugli all’autonomia Saper interessi di giudizio individuare i propri atteggiamenti positivi e negativi
2.i – VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI La Scuola fa della valutazione lo strumento regolatore e di controllo dei percorsi formativi degli alunni, focalizzando l’attenzione soprattutto sui “processi” realmente attivati, piuttosto che sul “prodotto”, per evitare si attribuisca ad essa solo una funzione conclusiva o sanzionatoria. Al contrario, è considerata un momento di verifica di quanto appreso da parte degli alunni e di quanto svolto da parte dei docenti che, nel caso sia necessario, possono realizzare interventi correttivi. La Scuola garantisce a tutte le fasi dei momenti valutativi uno spiccato carattere di collegialità, ne attiva le seguenti tipologie ed assegna a ciascuna una specifica funzione: - diagnostica-iniziale per verificare la presenza/assenza dei prerequisiti richiesti sia sul piano cognitivo che extracognitivo; - formativo-procedurale, durante il percorso di istruzione, per modificare l’impianto della programmazione sia educativa che didattica; - complessivo-intermedia (bilancio quadrimestrale) con comunicazione alle famiglie; - complessivo-finale (bilancio di fine anno o fine ciclo) anche in funzione orientativa. Gli strumenti di rilevazione adottati sono i seguenti: test d’ingresso per discipline (per Italiano, Inglese e Matematica i testi relativi alle classi prime sono unificati a livello d’Istituto); griglia per raccogliere i dati sulla situazione di partenza; verifiche con prove strutturate o semi-strutturate; griglie di valutazione disciplinari; griglie per la valutazione globale, intermedia e finale La valutazione terrà conto sia degli apprendimenti che dei comportamenti e farà riferimento a livelli di apprendimento conseguiti dagli alunni nelle attività obbligatorie e opzionali. 2.1 VALUTAZIONE D’ISTITUTO Per valutare le prestazioni scolastiche degli allievi, i docenti hanno elaborato la seguente griglia di riferimento valida per tutte le materie. Nella formulazione del voto delle singole prestazioni e nelle valutazioni quadrimestrali disciplinari si tiene conto dei livelli raggiunti sia nelle conoscenze sia nelle differenti abilità.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEGLI OBIETTIVI TRASVERSALI LIVELLO ALTO LIVELLO LIVELLO BASSO VOTO 10/8 INTERMEDIO VOTO 5/4 VOTO 7/6 SOCIALIZZAZIONE SODDISFACENTE ACCETTABILE DIFFICOLTOSA ATTENZIONE VIVA NELLA NORMA COSTANTE DISCONTINUA LABILE PARTECIPAZIONE ENTUSIASTICA ATTIVA COSTANTE MOLTO LIMITATA MODERATA METODO LAVORO AUTONOMO ED SUFFICIENTEMENTE EFFICACE ORGANIZZATO DISORDINATO E DISORGANIZZATO FUNZIONALE POCO AUTONOMO IMPEGNO ACCURATO E ACCETTTABILE APPROFONDITO SCARSO SALTUARIO E REGOLARE SUPERFICIALE CRITERI PER VOTO DI COMPORTAMENTO VOTO 10 In presenza della maggior parte degli indicatori sotto elencati: - rispetto scrupoloso del regolamento - comportamento buono per responsabilità e collaborazione - frequenza assidua alle lezioni e rispetto degli orari - interesse costante e vivo e partecipazione attiva alle lezioni - adempimento sistematico dei doveri scolastici - ruolo positivo e propositivo all'interno della classe VOTO 9 In presenza della maggior parte degli indicatori sotto elencati: - rispetto del regolamento d'Istituto - comportamento responsabile e disponibile - frequenza regolare alle lezioni - interesse costante e partecipazione attiva alle lezioni - rispetto proficuo delle consegne scolastiche - ruolo positivo nel gruppo classe
VOTO 8 In presenza della maggior parte degli indicatori sotto elencati: - frequenza abbastanza regolare alle lezioni - attenzione e partecipazione discontinue alle lezioni - rispetto non sempre puntuale delle consegne scolastiche - interventi non sempre pertinenti durante lo svolgimento delle lezioni VOTO 7 In presenza della maggior parte degli indicatori sotto elencati: - ripetuti episodi di mancata applicazione del regolamento d'Istituto che abbiano dato origine ad ammonizioni - mancato rispetto delle consegne scolastiche - disturbo del regolare svolgimento delle lezioni VOTO 6 In presenza della maggior parte degli indicatori sotto elencati: - ripetuti episodi di mancata applicazione del regolamento d'Istituto che abbiano dato origine ad ammonizioni e sospensioni con obbligo di frequenza - mancato rispetto delle consegne scolastiche - disturbo reiterato del regolare svolgimento delle lezioni - temporaneo allontanamento dalla comunità scolastica in caso di gravi infrazioni disciplinari per un periodo di tempo inferiore ai 15 gg. VOTO 5 In presenza della maggior parte degli indicatori sotto elencati: - infrazioni di tale gravità che comportino l'allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica superiore ai 15 gg. ( art. 4 comma 9 DPR n° 235 del 21/11/2007) derivanti da: reati che violino la dignità e il rispetto della persona umana ( es. violenza privata, percosse, ingiurie, reati di natura sessuale etc.) ; creazione di una situazione di pericolo per l'incolumità delle persone ( es. incendio, allagamento etc.).
Quadro di riferimento per la valutazione delle prestazioni scolastiche degli allievi Conoscenze Abilità Voto: /10 Non rilevabili Non rilevabili. Minimo 1 Scarsi elementi Non riconosce le informazioni. Assolutament Non applica le procedure. 2 valutabili e insufficiente Non riconosce le informazioni essenziali. Presenta gravissime carenze nell’applicazione Assolutament Gravemente lacunose delle procedure. 3 Si esprime con difficoltà e in modo e insufficiente inappropriato. Individua le informazioni in modo approssimativo e parziale. Gravemente Carenti e confuse Applica le procedure in modo scorretto. 4 insufficiente Si esprime in modo confuso. Individua solo alcune informazioni essenziali. Imprecise e/o Applica le procedure in modo impreciso e/o parziale. Insufficiente 5 parziali Si esprime in modo improprio. Individua informazioni e dati essenziali. Applica correttamente semplici Essenziali. procedure. Sufficiente 6 Sa comunicare, anche se in modo impreciso. Individua correttamente dati e informazioni. Corrette e in genere Applica correttamente le procedure. Discreto 7 complete Si esprime in modo corretto. Individua, organizza e rielabora informazioni e dati. Complete e puntuali Applica con sicurezza le procedure. Buono 8 Si esprime in modo appropriato. Organizza e rielabora informazioni e dati. Effettua collegamenti e confronti. Esaurienti e Applica con sicurezza e autonomia le Ottimo 9 approfondite procedure. Si esprime in modo appropriato ed efficace. Organizza e rielabora informazioni e dati. Effettua collegamenti e confronti con apporti Articolate, esaurienti significativi e originali. 10 e particolarmente Applica con sicurezza e autonomia le Eccellente approfondite procedure. Si esprime in modo appropriato, efficace ed originale.
3. SEZIONE C: esami di Stato 3.a – TIPOLOGIA DELLE PROVE SCRITTE a) Italiano Le tracce saranno semplici, chiare ed articolate ma strutturate in modo tale da offrire agli alunni una guida schematica per lo svolgimento dell’argomento proposto. L’alunno potrà scegliere tra tre tracce della seguente tipologia: esposizione in cui possa esprimere esperienze reali o immaginarie (sotto forma di cronaca, diario, lettera, racconto, intervista, ecc.) trattazione di un argomento culturale o sociale che consenta di esprimere pareri personali relazione su un argomento di studio, attinente a qualsiasi disciplina b) Lingue straniere Per entrambe le lingue comunitarie è prevista una prova scritta. L’alunno potrà scegliere tra stesura di una lettera personale su traccia risposte ad un questionario relativo ad un brano di letteratura c) Matematica e Tecnologia Le prove scritte saranno della seguente tipologia equazione a coefficienti frazionari con verifica problema con due poliedri equivalenti con disegno di una dei due con assonometria isometrica problema sul piano cartesiano con due rette che s’incontrano e ricerca dei vari punti d’intersezione scelta tra uno dei seguenti quesiti: genetica, il moto dei corpi, la legge di Ohm
3.b - CRITERI DI INCIDENZA E DI PESO DELLE PROVE DI ESAME 3.1.1.1CRITERI DI VALUTAZIONE A) CRITERI DI INCIDENZA E DI PESO DELLE PROVE DI ESAME DIECI 30% NOVE - OTTO 27% - 29% Ammissione agli esami 30% SETTE 24% - 26% SEI 18% - 23% Prove scritte 40 % ITALIANO 10% MATEMATICA , SCIENZE DIECI 9,1 - 10 E TECNOLOGIA 10% NOVE / OTTO 8 - 9 SETTE 7 - 7,9 LINGUA INGLESE 10% SEI 6 - 6,9 MENO DI SEI
3.c - INDICATORI DI VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE PROVA SCRITTA DI ITALIANO Aderenza alla traccia Coerenza espositiva Ricchezza di contenuti Correttezza grammaticale Uso del lessico PROVA SCRITTA DI LINGUA STRANIERA (INGLESE + SPAGNOLO) Comprensione globale del testo Produzione personale e/o rielaborazione del testo Conoscenza delle strutture e delle funzioni linguistiche PROVA SCRITTA DI SCIENZE MATEMATICHE – CHIMICHE – NATURALI E TECNOLOGIA Comprensione e conoscenza dei contenuti Sicurezza nelle procedure nel calcolo e nella misura Individuazione di ipotesi e soluzioni di problemi Comprensione ed uso del linguaggio grafico e simbolico 3.d PROVE NAZIONALI ITALIANO Comprensione del testo Contenuti Organizzazione logico – semantica Lessico Riflessione sulla lingua Morfologia SintassI
MATEMATICA Comprensione e conoscenza dei contenuti Sicurezza nelle procedure nel calcolo e nella misura Individuazione di ipotesi e soluzioni di problemi Comprensione ed uso del linguaggio grafico e simbolico Prova nazionale adattata e prova differenziata Gli indicatori per ciascuna prova e/o per ciascun alunno sono quelli concordati da ciascuna commissione/sottocommissione al momento della predisposizione delle prove stesse. 3.e - COLLOQUIO PLURIDISCIPLINARE: modalità di conduzione In aderenza al D.M. 26/8/81 i Consigli di Classe, in sede di valutazione finale ed in piena coerenza con le linee della Programmazione educativa e didattica attuata nel corso del triennio, hanno concordato l’impostazione essenziale dei colloqui. Le sottocommissioni condurranno il colloquio in modo da consentire una valutazione complessiva del livello raggiunto dagli allievi nelle varie discipline. Eviteranno che esso si risolva in un repertorio di domande e risposte su ciascuna disciplina, prive del necessario organico collegamento e faranno sì che esso non scada ad inconsistente esercizio verboso, che non consenta di verificare il livello di preparazione culturale raggiunto e il possesso delle competenze richieste alla fine del triennio della Scuola Secondaria di primo grado. Esso non consisterà in una somma di colloqui distinti, ma si svolgerà, con la maggior possibile coerenza, escludendo ogni artificiosa connessione tra gli argomenti trattati; occasioni di coinvolgimento indiretto di ogni disciplina saranno offerte anche dalla trattazione di argomenti relativi ad altri ambiti disciplinari. Per le discipline di carattere operativo la prova orale potrà prendere spunto da quanto prodotto in esercitazioni pratiche effettuate nel corso dell’anno scolastico, evitando così che si risolva in accertamenti di carattere esclusivamente teorico. Ci si avvarrà dei seguenti criteri di valutazione: Comprensione e conoscenza dei contenuti Chiarezza, organicità e fluidità espressiva Capacità di collegamento e di rielaborazione delle conoscenze acquisite Capacità di relazionarsi nell’affrontare la prova
3.f - GIUDIZIO GLOBALE ESAME: indicatori di valutazione Preparazione culturale raggiunta Modalità di approccio al colloquio pluridisciplinare Capacità espositiva Capacità di operare collegamenti e di rielaborare personalmente i contenuti Rispondenza tra prove d’esame ed iter scolastico precedente Livello globale di maturazione Consiglio orientativo (conferma e/o modifica) 3.g - FASCE DI LIVELLO - PERCENTUALE PER LA VALUTAZIONE FINALE Dieci 91 - 100 Nove 81 - 90 Otto 71 - 80 Sette 61 - 70 Sei 51 - 60 Non licenziato 01 - 50 3.h - PROVE PER ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Per i candidati con disabilità, riconosciuti in situazione di handicap, ai sensi dell’art. 318 del D.L. n° 297 del 16-4-94 e della legge n° 104 del 18-6-92, l’esame di licenza media sarà coerente con il percorso formativo del triennio, in linea con gli interventi educativi e didattici attuati sulla base del percorso formativo individualizzato e di prove differenziate, deliberate dalla Commissione d’esame su proposta avanzata dai Consigli di classe in sede di scrutinio finale. Tali prove saranno idonee a valutare il progresso dell’allievo in rapporto alle sue potenzialità ed ai livelli di apprendimento iniziali. In particolare, per la prova scritta nazionale, la commissione/sottocommissione con l’apporto dei docenti di sostegno e delle discipline interessate, predisporrà già prima del giorno della prova stessa una prova differenziata pertinente con la prova nazionale. La mattina dell’esame, la commissione ovvero le sottocommissioni valuteranno se i singoli candidati, in base alle loro potenzialità, competenze ed esigenze e ai percorsi didattici triennali effettuati, possano sostenere la prova nazionale standard ovvero la prova nazionale adattata ovvero la prova differenziata già predisposta ed approvata dalla commissione /sottocommissione per ciascuno.
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