Conosci la tua terra? - Concorso a premi per studenti delle scuole dell'Alto Adige 2018/19 - Kennst Du Deine Heimat

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Conosci la tua terra? - Concorso a premi per studenti delle scuole dell'Alto Adige 2018/19 - Kennst Du Deine Heimat
Conosci                                    Concorso a premi
                                           per studenti delle scuole

la tua terra?
                                           dell’Alto Adige 2018/19

Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano
e Cassa di Risparmio di Bolzano

in collaborazione con
Curatorium per i Beni Tecnici Culturali
Museo Provinciale Forte di Fortezza
Conosci la tua terra? - Concorso a premi per studenti delle scuole dell'Alto Adige 2018/19 - Kennst Du Deine Heimat
?
Conosci la tua terra? - Concorso a premi per studenti delle scuole dell'Alto Adige 2018/19 - Kennst Du Deine Heimat
Per più di 20 anni, la Fondazione Cassa di Risparmio ha pubblicato il gioco a quiz
“Conosci la tua terra?”. Dopo i concorsi degli anni ‘70 e ‘80, in cui fu il gioco a
premi di ogni studente altoatesino, una nuova edizione avrà luogo su suggerimento
del Curatorium per i Beni Tecnici Culturali.
La competizione studentesca questa volta non riguarda il paese o la storia locale,
come era nel passato, ma un tema molto attuale: i trasporti pubblici rispettosi
dell’ambiente. Vengono presentate tecniche pionieristiche del passato per sensibilizzare
i giovani alla mobilità sostenibile. Allo stesso tempo, viene rafforzata la consapevolezza
dei complicati aspetti economici che ruotano intorno alla mobilità.
La Fondazione si è sempre impegnata a sostenere e contribuire a quei progetti
e iniziative che hanno un impatto positivo sulla natura e sull’ambiente. Questo
include iniziative per i nostri studenti nelle scuole elementari e medie in tutte e tre
le lingue nazionali, perché sono loro i responsabili per il futuro del nostro paese.

Prof. Konrad Bergmeister
Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio dell’Alto Adige
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Care studentesse e cari studenti!
L’Alto Adige è una terra di pionieri. È qui che il 29 giugno 1908 fu inaugurata la prima
funivia per il trasporto di persone al mondo, la funivia del Colle. Era, a quel tempo,
un sogno che diveniva realtà. Da allora la nostra provincia è diventata protagonista
nel campo dello sviluppo degli impianti a fune e dei servizi connessi. Le aziende del
nostro territorio sono a loro volta leader mondiali in questo settore: sono maestre non
solo nel collegare le località montane, ma anche nel creare soluzioni per la mobilità di
tante città e metropoli.
Conoscere l’Alto Adige significa quindi anche conoscere i suoi impianti a fune e i
suoi pionieri in questo settore. Spero quindi possiate divertirvi a scoprire questo
particolare aspetto della nostra terra e vi auguro il miglior successo per la vostra
partecipazione al concorso scolastico. Magari questo viaggio nella storia della tecnica
dell’Alto Adige vi ispirerà a diventare a vostra volta dei pionieri e a studiare nuove
soluzioni tecniche alle tante sfide del nostro tempo!
Il futuro dell’Alto Adige dipenderà anche dal vostro impegno e dal vostro spirito
innovativo. Contiamo su di voi!

Arno Kompatscher
Il Presidente della Provincia
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Sempre sulle corde
Tecnologia alla portata di tutti

Nella nuova mostra “Sempre sulle corde” nel Forte di Fortezza, dal 20 aprile 2018
al 20 aprile 2019, si parla di funivie, un tema di mobilità in cui l’Alto Adige con i suoi
pionieri ha scritto la storia. In sinergia con la mostra, il concorso a quiz “Conosci la
tua terra” nel vecchio formato, ormai collaudato, ma con nuovi contenuti. Personalità
come Luis Zuegg, Karl Hölzl, Erich Kostner, Hans Trojer e quelle funivie
di montagna che rappresentarono il progresso tecnico nel settore delle funivie
figurano nel gioco a premi della Fondazione Südtiroler Sparkasse.
Rispondere alle domande nel libretto richiede la lettura dei testi e, naturalmente,
l’uso del cervello. Chiunque abbia familiarità con i mezzi di consultazione,
dall’enciclopedia Brockhaus a Google, non ha bisogno né di insegnanti né di genitori
per risolvere le domande. In collaborazione con il Curatorium per i beni tecnici
culturali, i tre uffici scolastici e gli insegnanti, il gioco a quiz è concepito come un
piccolo aiuto per l’insegnamento in quanto nella brochure sono incluse informazioni
storiche nuove e utili. I testi e le foto hanno valore informativo e sono adatti anche
per esplorare la provincia più ristretta. La brochure vuole essere una piccola guida
al Tirolo che informa sulla storia tecnica dell’Alto Adige nell’area delle funivie
di montagna.
Le schede possono essere imbucate direttamente nella casella del quiz alla mostra
o inviate per posta al Forte di Fortezza oppure possono essere caricate sulla
homepage www.kennstdudeineheimat.it fino al 20.4.2019. Alla fine della mostra
si terrà la lotteria e la cerimonia di premiazione. Buona fortuna!

Rudi Rienzner
Presidente Curatorium per i Beni Tecnici Culturali

Wittfrida Mitterer
Direttrice Curatorium per i Beni Tecnici Culturali
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Regolamento del concorso

1.    Sono ammessi al concorso tutti gli studenti regolarmente iscritti nell’anno
      2018/2019 alla quinta classe elementare, ad una classi delle scuole medie
      inferiori statali o legalmente riconosciute in Alto Adige nonché al primo
      anno delle scuole superiori.
2.    Agli studenti verrà distribuito un fascicolo contenente 19 temi e altrettanti
      quiz. Per ogni domanda ci saranno tre possibili risposte, quella corretta
      dovrà essere riportata nella scheda allegata.
3.    Nella scheda dovranno essere specificati: nome e cognome, via e comune
      di residenza, codice postale, scuola e classe frequentata.
4.    Ogni studente potrà partecipare con una sola cartolina, pena l’esclusione
      automatica dal concorso
5.    Le schede potranno essere spedite al museo provinciale Forte di Fortezza,
      via Brennero, 39045 Fortezza, BZ, o imbucate direttamente nella cassetta
      presente alla mostra al Forte o in digitale su www.kennstdudeineheimat.it
6.    Tra coloro che avranno risposto correttamente verranno sorteggiati entro
      fine anno scolastico i premi
7.    I vincitori verranno avvisati dalla Fondazione Cassa di Risparmio tramite
      i media.
8.    La scadenza per poter inviare le cartoline è il 20.04.2019.
9.    Primo premio: viaggio con destinazione internazionale; secondo premio:
      viaggio con destinazione europea; terzo premio: viaggio con destinazione
      regionale; dal quarto al decimo premio: buono per acquisto libri da 100
      euro; dal 11esimo al 30esimo premio: buono per acquisto libri da 50 euro;
      dal 31esimo al 100esimo premio: buono per acquisto libri da 30 euro.
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Di che tipo erano i collegamenti
con il Virgolo?

a) All’inizio una ferrovia
   a cremagliera e poi una
   funivia sospesa
b) All’inizio una funivia sospesa
   e poi una funicolare
c) All’inizio una funicolare
   e poi una funivia sospesa
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La funicolare del Virgolo

                                                                                                             Funivia del Virgolo (la funivia è rimasta operativa dal 1957 al 1976)
La funicolare del Virgolo fu un
vero capolavoro della tecnica. La
stazione a monte, ormai abban-
donata, si trova sul promontorio
del Colle.
La stazione a valle, invece, è sta-
ta completamente demolita. Si
trovava originariamente vicino al
sottopassaggio dell’autostrada
del Brennero, in collegamento
tra la strada del Virgolo e la cap-
pella del Santo Sepolcro.
La funicolare del Virgolo (lun-
ghezza totale 342 metri) doveva,
nel suo tratto più ripido, supera-
re una pendenza del 70%. Il di-
slivello tra montagna e valle è di
196 metri. Il banchiere bolzanino     struttura fu costruita in cemento    alla stazione ferroviaria. Nel cor-
Sigismund Schwarz finanziò la         e lateralmente rivestita di pietre   so della prossima ricostruzione
costruzione della funicolare se-      di porfido. I binari scorrevano su   della stazione, il nuovo piano
condo i progetti di Emil Strub.       di essa con uno scartamento di       generale prevede anche di rivi-
I numerosi visitatori e ospiti        1 m. Nel tratto superiore si tro-    talizzare il Virgolo e collegarlo
avrebbero potuto pernottare           vava uno scambio, all’altezza del    con una funivia, che sarà situata
presso l’Hotel Virglwarte. La fu-     quale le cabine si incrociavano.     direttamente nel centro storico
nicolare del Virgolo fu inaugura-     Il dispositivo di comando era        della città.
ta il 20 novembre 1907 dopo un        collocato nella stazione a mon-
cantiere di un anno, solo sette       te. La forma dei vagoni è stata
mesi prima della funivia del Col-     adattata al terreno ripido. Per
le. Entrambe le cabine percorre-      segnalare e comunicare con il
vano il tragitto ad una velocità di   macchinista servivano un segna-
1,5 m/s in 4 minuti. Così si po-      le acustico e un telefono. Questo
tevano trasportare 144 persone        sistema, però, funzionava solo
all’ora. Ogni cabina aveva posto      quando il mezzo era fermo. Nel
per 36 persone. La corrente veni-     1943, durante la seconda guerra
va erogata dall’azienda idroelet-     mondiale, le bombe distrussero
trica del comune di Bolzano.          la funicolare. Al suo posto, nel
Le funicolari hanno bisogno di un     1957, fu costruita una nuova fu-
tragitto relativamente rettilineo.    nivia, operativa fino al 1976.
Per superare i tratti di dislivello   La stazione a valle si trovava
furono costruiti due viadotti: la     alla periferia di Bolzano, vicino
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Quale record poteva vantare la funivia
    del ghiacciaio all’apertura nel 1975?
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    a) Era la prima funivia italiana su un
        ghiacciaio
    b) Aveva la più grande cabina
        italiana per quei tempi (80 persone)
    c) Fu costruita con l’aiuto di elicotteri
Ghiacciaio della Val Senales,

                                                                                                               Funivia del ghiacciaio Val Senales, sullo sfondo le Alpi Venoste
il tetto d‘Europa sul ghiacciaio
di Hochjochferner

Con l’avvento del turismo alpi-
no, la Val Senales già dagli anni
Venti divenne un tesoro nascosto
e privilegiato per escursionisti e
sciatori. L’affascinante mondo
delle Alpi Venoste e le potenzia-
lità dell’area naturale alpina ne-
gli anni Sessanta hanno indotto
alcuni giovani imprenditori a co-
struire una stazione sciistica in
Val Senales. Tra il 1956 e il 1970
furono costruiti i primi impian-
ti di risalita. L’accesso dalla Val
d’Adige alla Val Senales è la via
più diretta al ghiacciaio.             con doppio sistema di funi e due       zione da parte di nuovi operatori
Il pioniere della funivia dei          cabine per 80 persone, la più          nel 2014. Oggi la Val Senales è
ghiacciai Leo Gurschler è stato        grande in Italia. L’unico pilone       attrezzata per lo sci invernale ed
il primo in Alto Adige a rendere       era alto ben 54 m. Soprattutto         estivo. Altri otto impianti di risa-
possibile lo sci estivo. Attuò velo-   durante l’estate, la Val Senales       lita offrono una vasta possibilità
cemente il suo piano per costru-       ha avuto una grande spinta turi-       di sciare. Il comprensorio sciisti-
ire una funivia per il Grawand a       stica. Il numero di pernottamenti      co del ghiacciaio di 30 ettari si
3.212 m di altitudine: nel 1972        era aumentato da 11.000 (1974)         trova sull’Hochjochferner, dove
iniziarono i lavori di rilevamento.    a 255.000 (1981). Le pensioni          è stata rinvenuta la mummia
Dato che la consegna in elicotte-      familiari erano aumentate, le fat-     del ghiacciaio “Ötzi” risalente a
ro di macchinari pesanti non era       torie espanse, le cantine trasfor-     5300 anni fa. Lo Schafübertrieb
possibile, Gurschler guidò per-        mate in piscine coperte, i nuovi       tra la Val Senales e l’Ötztal, chia-
sonalmente una scavatrice fino         alberghi costruiti. Ma quando          mato anche transumanza, corre
alla cima. Finalmente i lavori di      l’appassionato pilota di elicotteri    lungo i sentieri preistorici che
costruzione poterono iniziare.         Gurschler fece costruire un gran-      hanno collegato l’area dell’inse-
Nella primavera del 1973 venne         de albergo e più di 160 appar-         diamento a nord con il sud per
costruita una funicolare per tra-      tamenti, il “re” senza corona di       millenni.
sporto materiali che consentì già      Senales andò inesorabilmente in
nel 1974 di portare a termine il       crisi. Gli squali finanziari lo por-
nuovo impianto progettato da           tarono alla bancarotta. Nell’otto-
Hubert Zuegg; nel 1975 la funi-        bre del 1983, Gurschler si tolse
via entrò in funzione. La società      la vita. La pista da sci estiva sul
di costruzioni Garaventa, oggi         ghiacciaio della Val Senales è
Doppelmayr, costruì una funivia        stata chiusa fino alla sua acquisi-
Erich Kastlunger, primo da sinistra
Erich Kastlunger,                     Nel 1973 raggiunse l’obiettivo da
                                                                         neve artificiale dall’America         sempre sognato: collegare l’area
                                          3                                                                    sciistica di Brunico con San Vi-
                                                                         I primi esperimenti di innevamen-     gilio e Valdaora.
                                                                         to artificiale risalgono al 1948 in   È stato uno dei padri fondatori di
                                                                         Connecticut, ma ebbero poco           Dolomiti Superski. Ancora una
                                                                         successo. Solo 15 anni dopo,          volta Kastlunger dimostra il suo
                                                                         sempre negli USA, si riuscì a         senso di innovazione: nel 1978
                                                                         produrre neve artificiale dall‘ac-    con la prima seggiovia a due
                                                                         qua e innevare una pista. Gra-        posti in Italia e nel 1980 con l’in-
                                                                         zie alla neve artificiale, lo sci è   nevamento totale della sua pista
                                                                         possibile anche nei periodi poco      Miara utilizzando dispositivi di-
                                                                         nevosi. La neve artificiale oggi è    rettamente importati dagli Stati
                                                                         prodotta da acqua, aria ed elet-      Uniti, al tempo ancora molto co-
                                                                         tricità. I primi tentativi in Alto    stosi. Kastlunger morì nel 2004
                                                                         Adige risalgono agli anni Settan-     nel suo paese natale.
                                                                         ta. La compagnia di Bressanone
                                                                         Stubenruss ha rivestito un ruolo
                                                                         di importanza internazionale.
                                                                         In primo piano anche le aziende
                                                                         Demetz in Val Gardena oltre a
Erich Kastlunger, primo da sinistra

                                                                         Technoalpin e Demaclenko, oggi
                                                                         leader del mercato mondiale.
                                                                         Erich Kastlunger, nato nel 1929
                                                                         a San Vigilio di Marebbe, inizia a
                                                                         lavorare come disegnatore tecni-
                                                                         co a Bolzano dopo aver comple-
                                                                         tato la scuola professionale sta-
                                                                         tale a Innsbruck. Nel 1954 prese
                                                                         il diploma di maestro di sci e
                                      Con quale innovazione              guida alpina insieme a Hans
                                      è diventato famoso                 Erlacher, che nel 1948 fondò la
                                      Erich Kastlunger?                  scuola di sci San Vigilio.
                                                                         Lo sciatore Erich Kastlunger aprì
                                      a) Con la fondazione della         un negozio di articoli sportivi e
                                         prima scuola di sci dell’Alto   riuscì ad accantonare il suo ca-
                                         Adige                           pitale di partenza come opera-
                                      b) Con il collegamento sciistico   tore di funivie. Nel 1967 costruì
                                         tra la Val Badia e Cortina      il primo impianto di risalita da
                                      c) Con la costruzione della        Enneberg al Plan de Corones: la
                                         prima seggiovia a due posti     Brunecker Hausberg aveva ini-
                                         in Italia                       ziato nel 1963 con una funivia.
Materiale fuso in fonderia, 1920
          ditta Leitner, Vipiteno
                                                   4

                   La ditta Leitner è diventata
                   famosa in un tutto il mondo.
                   Cosa veniva prodotto nel 1888?

                   a) Impianti di risalita nelle
                      Dolomiti
                   b) Macchine agricole
                   c) Funivie per l‘ EXPO
                      a Siviglia e Hannover
Ernst e Kurt Leitner,
da fabbri a leader mondiali

                                                                       I fratelli Ernst e Kurt Leitner
L’azienda Leitner, prima sotto        americana a San Cassiano, sul                                      (2009) e la seggiovia a otto posti
la guida di Ernst padre e poi di      Piz Sorega e a Ladurns, a Raci-                                    a Plan de Gralba (2016). Altret-
Ernst e Kurt (figli) ha fornito un    nes, sul Piz Boè oltre al brevetto                                 tanto innovativi sono il proget-
contributo cruciale per lo svilup-    degli impianti ad ammorsamen-                                      to pilota Minimetro a Perugia
po del territorio dolomitico attra-   to automatico e altre innovazioni                                  (2007), il People Mover a Pisa
verso gli impianti funiviari.         tecniche. Con la crisi degli anni                                  (2016) e la funivia Nordkette a
Ernst padre costruì nel 1920 a        Ottanta l’azienda passò in mano                                    Innsbruck.
Ried la prima centrale elettri-       a Michael Seeber, che la portò ad                                  I pionieri Ernst e Kurt Leitner
ca che alimentò la sua azienda        essere uno dei leader mondia-                                      avevano già intuito 20 anni fa la
fondata nel 1888. Il padre accol-     li nel settore. Kurt Leitner restò                                 possibilità di sfruttare le funivia
se nell’ufficio progettazione il      presidente onorario fino al 2004.                                  in ambito urbano: oggi in molte
primogenito Ernst, laureatosi in      Sotto la guida di Seeber l’espan-                                  città sudamericane questa idea
ingegneria a Graz, e il secondo-      sione non ebbe confini: vennero                                    è diventata realtà.
genito Kurt nella divisione mar-      costruiti nuovi impianti in Euro-
keting. Grazie alla cooperazione      pa, America ed Asia e vennero
con Karl Hölzl, allievo del pionie-   assorbite le società (e le loro tec-
re delle funivie Zuegg, costruì la    nologie) Wagner e Poma. Il pic-
prima seggiovia a Corvara (Col        co di popolarità più alto si rag-
Alto), commissionata da Erich         giunse grazie agli impianti per
Kostner nel 1947, recuperando         Expo Siviglia (1992) e Hannover
materie prime da rottami di guer-     (2000). Alcuni progetti innova-
ra. Da quel momento le commes-        tivi in Alto Adige sono la bifune
se si susseguirono rapidamente:       Alpe di Siusi (2004) così come la
l’ascensore sulla pista Miara, le     trifune Orbita sul Renon (2009),
doppie seggiovie con tecnologia       la cabinovia a Plan de Corones
La nuova funivia di Postal-Verano è:

5   a) Una funicolare per materiali
    b) Una cabinovia
    c) Una funivia
Postal–Verano,
la funivia del villaggio

La funivia di Postal-Verano è
parte integrante del paese di
Verano. Il paese era un tempo
molto isolato e il desiderio di un
collegamento facile e veloce con

                                                                                                                  Funicolare per trasporto materiali, Verano
la valle era forte. Intorno al 1900,
il veranese Franz Larcher e Tho-
mas Alber costruirono la prima
funivia da Postal nelle vicinanze
dello Stegerhof e nel 1908 nel
paese. Tuttavia la funivia non
era autorizzata per il trasporto
di passeggeri. Pertanto volevano
costruire una nuova funivia adi-
bita proprio a questo. Quando
nel 1955 l’autorità regionale per
le comunità montane non sfrut-         quasi esclusivamente da camion.        state rimosse e sostituite con un
tate fornì i contributi per la co-     Nel 2000, dopo 40 anni, la funi-       traliccio di acciaio alto 44 m.
struzione, i vecchi piani del 1928     via è stata revisionata e aggior-      La stazione a valle è anche una
furono recuperati e nel 1958,          nata. I pilastri sono stati rinnova-   fermata del collegamento bus
dopo l’avvio dei progetti di Karl      ti, le stazioni sono ora accessibili   Bolzano - Merano. Così la funi-
Hölzl, divenne la prima teleferica     anche ai disabili. Grazie alle sue     via è completamente integrata
per passeggeri. La funivia fu co-      grandi vetrate la moderna cabina       nel sistema di trasporto pubbli-
struita accanto al percorso della      offre una vista mozzafiato sulla       co dell’Alto Adige. Per i ciclisti, la
vecchia teleferica e poteva por-       Valle dell’Adige. Oggi la funivia      nuova funivia è particolarmente
tare 12 persone per viaggio. Per       di Verano è una delle più moder-       utile, perché il trasporto delle bi-
molti anni la funivia fu il collega-   ne e innovative in Europa ed è         ciclette nelle cabine è facilitato
mento più importante tra Verano        ancora il mezzo di trasporto più       con apposite rastrelliere. La fu-
a Postal. Venivano trasportate         veloce ed economico. Costruito         nivia è ora un mezzo di trasporto
non solo persone, ma anche ani-        da Doppelmayr Italia, la nuova         popolare per studenti e pendo-
mali, materiali da costruzione e       funivia per i pendolari è stata un     lari ma anche per escursionisti,
le prime macchine agricole. La         passo da gigante rispetto al vec-      appassionati di mountain bike e
funivia era in funzione tutto il       chio impianto di risalita. La ca-      persino parapendio.
giorno, fino a tarda notte. Solo       bina può ospitare 35 persone e
l’estensione della strada da Me-       può trasportare 360 passeggeri
rano a Verano, all’inizio degli anni   all’ora. Il dislivello di 912 m, da
Ottanta, ha ridotto l’importan-        Postal a Verano, viene superato
za della funivia. Da allora il tra-    in soli cinque minuti. Le cinque
sporto di merci è stato effettuato     vecchie colonne di cemento sono
In primo piano Karl Hölzl ai controlli
Karl Hölzl, il creatore                Bolzano si teneva il mercato del
                                                                                                                    bestiame, lavoravano intensa-
                                              6                              Karl Hölzl, nato a Merano nel          mente. Già di notte, gli animali
                                                                             1901, ha studiato ingegneria           venivano trasportati in treno fino
                                                                             presso l’Università di Graz e ha       alla valle. Nel collegamento al
                                                                             lavorato fianco a fianco con Luis      traffico dei villaggi di montagna
                                                                             Zuegg. Sotto la sua guida, colla-      Karl Hölzl non solo ha proget-
                                                                             borò per dieci anni alla proget-       tato le funivie, ma si è sforzato
                                                                             tazione e alla costruzione delle       anche di finanziarle, gestendo le
                                                                             funivie Merano-Avelengo e Orti-        sovvenzioni pubbliche che han-
                                                                             sei-Alpe di Siusi, che ha poi ge-      no reso possibile la costruzione
                                                                             stito da solo. Allo scoppio della      di molti impianti. Hölzl morì a
                                                                             seconda guerra mondiale, Zuegg         Merano nel 1971. Nel 2002 la so-
                                                                             cessò le sue attività. Durante la      cietà Hölzl si è fusa con la ditta
                                                                             guerra, Hölzl ha lavorato come         del costruttore di funivie Dop-
                                                                             manager industriale a Colonia e        pelmayr.
                                                                             Berlino. Dopo la guerra quest’ul-
                                                                             timo tornò a Merano, dove prese
                                                                             in mano con successo il lavoro
                                                                             di una vita dei fratelli Zuegg e
                                                                             operando fino alla sua morte nel
In primo piano Karl Hölzl ai controlli

                                                                             1971. Nel 1947, per conto di Erich
                                                                             Kostner, Hölzl progettò la prima
                                                                             seggiovia in Italia per Col Alto
                                                                             in Val Badia, prodotta da Leitner
                                                                             a Vipiteno. A quel tempo, la so-
                                                                             cietà Leitner produceva macchi-
                                                                             ne agricole. Dal 1948 Hölzl col-

                                                                                                                                                     La vecchia funivia di Merano mentre trasporta tronchi
                                                                             laborò con la compagnia Hans
                                                                             Trojer a Lagundo, specializzata
                                                                             nel settore delle funivie negli
                                                                             anni del dopoguerra e con la
                                                                             quale realizzò innumerevoli seg-
                                                                             giovie e impianti di risalita. La
                                                                             collaborazione con Hans Trojer
                                         Karl Hölzl è il fondatore           si concluse nel 1953. Da allora
                                         dell’omonima ditta di impianti      Karl Hölzl fu l’unico operatore
                                         a fune. Con quale impresa si unì?   delle funivie, collegò i remoti vil-
                                                                             laggi di montagna con il fondo-
                                         a) Con la ditta Leitner             valle, così come Verano, Meltina,
                                         b) Con la ditta Doppelmayr          Maranza. Gli impianti di risalita
                                         c) Con la ditta Kostner             del Tschöggelberger, quando a
Chi ha sviluppato Merano 2000?

7   a) Karl Hölzl
    b) Hans Trojer
    c) Josef Riehl
Merano 2000                                                      società Doppelmayr Garaventa            è un prerequisito per l’inneva-
                                                                 nel 2010 in dieci mesi; la sta-         mento di tutte le piste. Una ca-
Quello di Merano 2000 è un im-                                   zione a valle è caratterizzata da       ratteristica tecnica speciale è
pianto da primato: la funivia più                                un moderno design. Trojer aveva         la fermata a richiesta presso la
lunga dell’Alto Adige (3.646 m)                                  fatto diversi investimenti e avviò      stazione intermedia, dove ram-
è stata costruita utilizzando le                                 i lavori a sue spese nel 1970; i        pe pieghevoli automatiche con-
tecnologie più avanzate. Il pio-                                 contributi pubblici promessi non        sentono l’ingresso o l’uscita a 45
niere Hans Trojer di Lagundo ha                                  sono stati concessi così Trojer         metri di altezza. La funivia aerea
progettato la funivia nel 1968 e                                 ha deciso di andare avanti da           attraversa solo tre pilastri e quin-
ha prodotto tutte le parti, dal-                                 solo. Il progetto della funivia è       di riduce al minimo l’intervento
le viti al motore, nella sua dit-                                stato completato dopo tre anni          sul paesaggio naturale. Altri im-
ta a Lagundo. Dopo vari lavori                                   di costruzione. Si aggiungono la        pianti completano le attività del
è nato il secondo tratto e oggi                                  cabinovia per Kirchsteigeralm, la       tempo libero.
apre a una vasta zona sciistica                                  seggiovia Kuhleiten, la seggiovia
ed escursionistica che va dal-                                   Falzeben, la seggiovia Mittager
la Val di Nova (vicino a Merano)                                 e il doppio skilift Kesselberg Le
fino all’ altopiano e alla catena                                grandi compagnie turistiche
montuosa di Ivigna. In soli sette                                volevano costruire un gratta-
minuti, la funivia trasporta fino                                cielo sul Piffinger-Köpfl e sul
a 120 persone per cabina diret-                                  versante sottostante; la licenza
tamente nella zona di Merano                                     edilizia non venne concessa e
2000. E’ stata costruita dalla                                   Merano 2000 si salvò dal turi-
                                                                 smo di massa. Trojer rischiò la
                                                                 bancarotta quando, nel 1979, la
                                                                 fune di trasporto della funivia fu
                                                                 fatta saltare in aria dai terroristi.
                                                                 La perdita operativa di un anno
                                                                 e il restauro difficile, così come
                                                                 la svalutazione delle azioni della
                                                                 società Merano 2000 portarono
                                                                 grandi perdite per l’azienda di
                                                                 Trojer e per gli altri investitori:
                                                                 l’azienda Trojer dovette vendere
                                                                 l’hotel Josefsberg e l’hotel Ca-
                               La funivia di Merano 2000, 1970

                                                                 stello Vorst per pagare il debito.
                                                                 Il Comune di Merano acquistò
                                                                 la maggioranza delle azioni. Dal
                                                                 1998, una nuova pista da slitti-
                                                                 no naturale a Falzeben rendono
                                                                 l’offerta dell’altopiano ancora
                                                                 più completa. La costruzione del
                                                                 bacino idrico sotto il Kesselberg
Hans Trojer,                           Trojer e Hans Bauer, ricordano la
                                    inventore eccezionale                  costruzione di questa prima seg-
     8                                                                     giovia sulla montagna di Merano.
                                    Hans Trojer, nato a Lagundo nel        Hans Trojer era sempre preoccu-
                                    1905, frequentò il Realgymna-          pato nella sua vita per il libero
                                    sium di Innsbruck. All’età di 21       pensiero e l’azione; attraverso
                                    anni, assunse il controllo della       il suo lavoro di imprenditore e
                                    fucina a Lagundo dopo la morte         inventore, era al centro dell’opi-
                                    di suo padre. Questa è la nasci-       nione pubblica. È stato definito
                                    ta della Hans Trojer AG, che nel       dal Corriere della Sera come “re
                                    periodo tra le due guerre fu l’uni-    delle funivie”. La sua vita è sta-
                                    co centro di addestramento per         ta segnata dalla carriera della
                                    molti tecnici. L’azienda, che pro-     compagnia Hans Trojer, che ha
                                    duceva impianti idroelettrici dal      impressionato per il suo incon-
                                    1946, dalla vite alla turbina, dopo    fondibile carattere. Anche se le
                                    la fine della guerra si specializ-     sue idee e i piani lungimiranti
                                    zò nella costruzione di funivie.       vennero spesso fraintesi, Hans
                                    Già nel 1946 Trojer costruì una        Trojer si è contraddistinto come
                                    seggiovia sul Josefsberg vicino        grande precursore e innovatore.
                                    a Merano. È la prima seggiovia         Morì a Lagundo nel 1992.
                                    in Italia, ma non potè essere uti-
                                    lizzata. La società Hans Trojer
                                    divenne negli anni del dopoguer-
                                    ra leader di mercato nella pro-
                                    duzione di seggiolini e impianti
                                    di risalita. Trojer rifornì l’intera
                                    Val Venosta in collaborazione
                                    con l’Ing. Karl Hölzl, con circa
                                    200 impianti costruiti. Nel 1953
Quale merito fu attribuito          Hans Trojer poi iniziò un grande
a Hans Trojer?                      progetto turistico che però fallì:
                                    insieme a una società di costru-
a) Nel periodo tra le due guerre    zioni di Bolzano e di un oste del
   è stato l’unico a gestire        luogo provò a sviluppare la sta-
                                    zione sciistica di Merano 2000;

                                                                                                            Laboratorio Trojer di Lagundo
   la formazione di tecnici
   specializzati.                   il progetto fu fatale per l’azienda
b) Egli ha sostenuto l’utilizzo     e la portò quasi alla rovina. Oggi
   dei trattori per l’agricoltura   l’azienda Trojer è di nuovo una
c) Ha fatto costruire 500           officina meccanica. Fu necessa-
   impianti a fune, più             ria grande abilità nel dopoguerra
   precisamente seggiovie,          per costruire dal nulla una seg-
   nella zona di Merano             giovia. I figli, Sebastiano e Abler
Funivia di Avelengo                  le di 2.300 m e superava un disli-
                                                                        vello di 880 m con una velocità
     9                              Ci vollero dieci anni prima che di marcia di 5,5 m/s. La capacità
                                    Luis Zuegg, nel 1923, stabilisse della cabina era di 14 persone. A
                                    nuovi standard nella costruzione causa della maggiore tensione
                                    di funivie con la funivia Merano della fune erano necessari solo
                                   - Avelengo. L’esperienza matura- tre supporti. La funivia con il suo
                                    ta sul campo durante la prima percorso era la principale attra-
                                    guerra mondiale come ingegne- zione di turisti e abitanti locali
                                    re gli fu molto utile. Durante la fino alla costruzione della strada
                                    costruzione della funivia, Zuegg da Merano ad Avelengo. Dopo la
                                    ha applicato la sua invenzione costruzione della strada, la funi-
                                    più importante, che consisteva via perse il suo fascino e fu chiu-
                                    nella tensione delle funi. Era in sa nel 1984.
                                    grado di dimostrare la fondatez-
                                    za della sua ipotesi cioè che le
                                    funi tese erano più solide e quin-
                                    di più resistenti. Il nuovo metodo
                                    non solo aumentò la durata delle
                                    funi stesse ma anche l’economi-
                                    cità degli impianti. Un’altra inno-
                                    vazione era la telefonia. La fune
                                    di sospensione e la fune di tra-
                                    sporto sono state utilizzate per
                                    la comunicazione. Così i segnali
                                    potevano essere trasmessi dalle
                                    cabine alle due stazioni e vice-
                                    versa. Alla funivia di Avelengo è
                                    stata applicata anche una fune
                                    di sospensione brevettata da
                                    Zuegg per la prima volta, che fre-
Quale fu la nuova scoperta          na il veicolo sulla fune sospesa in
dell’ingegnere Luis Zuegg           caso di rottura della fune di trai-
che trovò la sua applicazione       no. La fune frenante necessaria

                                                                                                        Pilastri della funivia di Avelengo
con la costruzione della funivia    in precedenza è diventata quindi
di Avelengo?                        superflua. Queste tre innovazio-
                                    ni pionieristiche hanno reso la
a) Funi tese                        funivia di Avelengo il punto di
b) Sistema frenante                 riferimento per lo sviluppo di im-
   telecomandato                    pianti di risalita per il trasporto
c) Pilastri di sostegno             di passeggeri. La funivia di Ave-
   flessibili                       lengo aveva una lunghezza tota-
10

Perchè Luis Zuegg è ricordato
come il pioniere delle funivie?

a) Perchè ha costruito la prima
   funivia sospesa del mondo
b) Perchè ha introdotto molte
   innovazioni tecniche nella
   costruzione delle funivie,
   in particolare le corde tese
   e il telefono nelle cabine
c) Perchè ha costruito la sua
   fabbrica di marmellate
   in una società di funivie
Luis Zuegg,                            vita” furono il freno automatico,      per marmellata nel 1917 a causa
antenato delle funivie                 in cui la gondola viene bloccata       della mancanza di materie prime
                                       per la fune di supporto, e il tele-    e gettò così le basi per l’utiliz-
 Luis Zuegg, inventore, uomo           fono in cabina. In questo caso, le     zo della frutta gelificata. Zuegg
 d’affari e padre della moderna        funi di trasporto e quella di tra-     morì all’età di 78 anni nella sua
 tecnologia funiviaria, nacque a       zione vengono utilizzate rispet-       casa di vacanza a Bordighera, lo-
 Lana nel 1876. Le sue invenzio-       tivamente come messa a terra           calità balneare della costa ligure.
 ni e le numerose innovazioni nel      e conduttore per la comunica-
 campo della costruzione di fu-        zione dalla cabina alla stazione
 nivie sono ancora oggi rilevanti      di montagna o di valle. Nel 1923,
 per molti produttori di funivie di    Zuegg stabilì nuovi standard nel-
 tutto il mondo. Zuegg ha scrit-       la tecnologia funiviaria con l’im-
 to la storia della teleferica con     pianto da Merano ad Avelengo,
 la sua grande competenza. Da          che fu presto utilizzato in tutto il
 giovane ingegnere costruisce          mondo. Entusiasta del risultato,
 una centrale elettrica nel Gau-       la più grande società di costru-
 lschlucht (Lana) e il tram Lana       zione di funivie d’Europa, la Blei-
- Merano. Nel 1908 fondò la fab-       chert, con sede a Lipsia, firmò un
 brica di cartone a Lana, dove il      contratto con Zuegg. Negli anni
 legno di scarto veniva raccolto       seguenti furono costruiti alcu-
 con teleferiche dai boschi cir-       ne funivie nel mondo secondo
 costanti e veniva trasformato in      il cosiddetto sistema brevettato
 cartone. Nel 1912 Zuegg riuscì       “Bleichert-Zuegg”.
 a completare la funicolare La-        Una delle prime costruzioni con i
 na-Monte San Vigilio, che aveva       nuovi sistemi fu il Zugspitzbahn
 problemi di sicurezza, grazie alla    austriaco nel 1936. Inoltre ricor-
 sua grande esperienza. Durante        diamo per Bleichert-Zuegg: Gal-
 la prima guerra mondiale, Zuegg       zigbahn a St.Anton am Arlberg
 si fece un nome come ingegnere        (1937), Rax (Semmering) 1926,
 nella costruzione di funivie. Pro-    Bregenz 1927, Trübsee (Svizze-
 gettò una teleferica a Sesto e fu     ra) 1927, Krosso (Norvegia) nel
 stato in grado di completare la       1928, Patscherkofel (Innsbruck)
 linea grazie a una tensione del-      1928, Table Mountain (Cape
 la fune più elevata, nonostante      Town, Sud Africa) nel 1929,
 la fune di trasporto fosse trop-      Montserrat (Spagna) nel 1930,

                                                                                                                Funivia di San Vigilio, 1912
 po corta. Zuegg aveva scoperto        Miramar (Barcelona) nel 1931,
 che le funi di sospensione più        bavarese Zugspitze 1931 Zako-
 tese consentono un ciclo di vita      pane (Polonia) nel 1931, Mont
 più elevato, aumentano le cam-        d’Arbrois 1934 (Francia). Zuegg
 pate e la velocità. Altre nuove       è stato un ingegnere ecceziona-
 caratteristiche, ispirate dal suo     le, un professionista ed un im-
 motto “perché complicarsi la          prenditore. Costruì la fabbrica
Nel 1908 la funivia del Colle era

11   a) La prima funivia con due funi
        portanti e traenti del mondo
     b) La prima teleferica per trasporto
        materiali del mondo
     c) La prima funivia sospesa per
        trasporto persone del mondo
Il Colle,                              Una copia della cabina del 1908       del Colle è stata completamen-
campione del mondo                     si trova oggi nei pressi della sta-   te rinnovata e la stazione a valle
nei trasporti pubblici                 zione a monte della funivia del       completamente automatizzata.
                                       Colle. L’affluenza alla “ferrovia a   Le nuove cabine ora ospitano 20
Il Colle è un successo per gli ad-     sospensione elettrica” del Colle      persone e una corsa dura solo 5
detti ai lavori e, soprattutto du-     ha superato tutte le aspettative.     minuti invece dei precedenti 7,5
rante i mesi estivi, una destina-      In due anni ha trasportato oltre      minuti. La stazione base del Col-
zione idilliaca per la popolazione     100.000 passeggeri senza un           le si può raggiungere sia attra-
locale e i turisti. Dopo soli cinque   incidente. Tuttavia, l’impianto       verso il sottopassaggio del ponte
minuti di funivia si può godere la     venne fermato nel 1910, dal mo-       Kampill che attraverso il percor-
vista panoramica della città del       mento che erano entrate in vigo-      so pedonale del lungoisarco di
Talvera. Quando l’oste bolzanino       re norme di sicurezza più severe.     Bolzano.
Josef Staffler nel 1899 acquistò       Pertanto, Staffler decise di co-
sul Colle un edificio con vista e      struire una funivia più moderna
costruì la locanda panoramica,         e più grande con cabine che fun-
il Colle poteva essere raggiunto       zionavano su due corde e offriva-
solo con due ore di cammino su         no spazio per 16 passeggeri e per
un ripido sentiero. Perciò Staffler    i conducenti. La seconda ferrovia
progettò sin dall’inizio una funi-     del Colle fu messa in funzione
via. Per ragioni di costi optò per     nel maggio del 1913 e operò fino
un “impianto con funi” elettrico.      al 2 dicembre 1943, quando fu
Nel 1906 fu costruita una telefe-      distrutta da un bombardamento
rica per trasporto materiali, ma       aereo alleato nella seconda guer-
dopo due anni di trattative persi-     ra mondiale. La terza ristruttura-
stenti con il Ministero delle ferro-   zione della funivia del Colle av-
vie di Vienna venne riconosciuta       venne il 18 gennaio 1965, dopo
anche la licenza per il trasporto      che Josef Rössler, l’allora presi-
di passeggeri. Quando la funivia       dente della società per la funivia
del Colle iniziò le operazioni il 29   del Colle, si adoperò duramente
giugno 1908, fu la prima funivia       per ripristinarla. In questa funi-
passeggeri approvata ufficial-         via a due vie, che richiedeva solo
mente nel mondo. Per superare          quattro supporti, la cabina passò
circa 800 metri di dislivello e una    da una fune a più funi sospese
lunghezza obliqua di 1.640 metri,      in modalità pendolo. Ma questa
la funivia del Colle impiegava 14      terza funivia fu chiusa a causa

                                                                                                              La nuova funivia del Colle
minuti. Le cabine della funivia,       di disposizioni legali più severe
che offrivano spazio per sei pas-      il 12 gennaio 1985. Tuttavia, un’i-
seggeri, sono state progettate         niziativa promossa dai cittadini
da Thomas Peer di Terlano, più         cercò di far riaprire la funivia.
leggere delle cabine fornite dal-      Nel 1986, la ferrovia sospesa
la fabbrica Simmeringer, che si        poté finalmente riprendere il fun-
erano dimostrate troppo pesanti.       zionamento. Nel 2006, la funivia
Col Alt, la prima funivia             totale di 1.036 metri e il dislivello
                                                                           di 420 m. Le cabine ospitavano
    12                               L’apertura della seggiovia Col        60 posti singoli, che forniva-
                                     Alt nel giorno di Natale 1947 a       no una capacità di 163 persone
                                     Corvara in Val Badia è stata sen-     all’ora. La seggiovia, risalente
                                     sazionale: è stata la prima seg-      al 1947, ha messo in moto uno
                                     giovia ad essere approvata dal        sviluppo che ha trasformato l’Al-
                                     Ministero dei Trasporti italiano      ta Val Badia in meno di 50 anni
                                     dopo la Seconda Guerra Mon-           da una zona montana povera ad
                                     diale. Era in grado di trasporta-     una località di sport invernali di
                                     re 163 persone all’ora. Nel 1956      fama internazionale. Il più gran-
                                     fu messa in funzione una nuova        de carosello sciistico del mondo
                                     seggiovia, sostituita nel 1978 da     è anche affiancato dallo “Skica-
                                     una doppia seggiovia. Nel 1990,       rosello Alta Badia”, costruito da
                                     la doppia seggiovia è stata sosti-    Kostner e che copre l’intera area.
                                     tuita da una seggiovia a quattro      Grazie a Kostner, il padre fonda-
                                     posti con una capacità di traspor-    tore del “Dolomiti Superski”, che
                                     to di 2.400 passeggeri all’ora.       ha sempre creduto in uno svilup-
                                     La capacità del nuovo impianto        po sostenibile delle montagne,
                                     su Col Alto è quindi aumentata        Corvara (1.580 m) si è ora tra-
                                     dalla prima seggiovia dal 1947        sformata in una rinomata locali-
                                     al 2006, anno dell’ultimo rinno-      tà turistica della Val Badia, che
                                     vamento, di quasi il 1.500%. La       è una popolare meta di vacanza
                                     stazione a valle della seggiovia      in estate e in inverno. Una fitta
                                     Col Alto si trova accanto all’Ho-     rete di impianti di risalita colle-
                                     tel Gasthof Posta Zirm a Cor-         ga le piste da sci. La pista da sci
                                     vara. Il percorso attraversa prati    di Corvara corre tra La Villa, San
                                     alpini lussureggianti e terreno       Cassiano, Corvara e Cherz sul
                                     in parte boscoso. L’imprenditore      Passo Campolongo. Le opportu-
                                     Erich Kostner di Corvara aveva        nità di partenza sono disponibili
                                     affidato all‘ ingegnere Karl Hölzl    da qualsiasi luogo.
Quale sviluppo ha apportato          prima e poi al giovane ingegnere
la messa in funzione della           Ernst Leitner la configurazione
cabinovia di Col Alt?                delle parti meccaniche di questo
                                     percorso pionieristico. La prima

                                                                                                                   Col Alto, la nuova cabinovia
a) È frutto della collaborazione     seggiovia era monofune con se-
   con le vallate ladine             dili agganciati alla fune di solle-
b) Ha promosso lo sviluppo           vamento. L’entrata e l’uscita si
   del turismo invernale in          svolgevano ad una velocità rela-
   val Badia                         tivamente elevata.
c) Ha fatto sorgere una scuola       Furono necessari 11 pilastri in
   professionale per le funicolari   legno per colmare la lunghezza
Erich Kostner,                         quali con la società partner Leit-
                                   pioniere ladino del turismo            ner. Queste strutture coprono un
    13                                                                    totale di 63 km di piste e si tro-
                                    Erich Kostner è nato nel 1921, fi-    vano in un complesso di 200 im-
                                    glio della leggendaria guida alpi-    pianti che collegano la Val Badia,
                                    na e albergatore Franz Kostner        la Val Gardena, la Val di Fassa e
                                    nell’Hotel Posta Zirm di Corvara.     la Marmolada. Nel 1952 Kostner
                                    Nel 1947, costruì la prima seg-       fondò l’associazione delle funivie
                                    giovia in Italia, approvata per il    in Alto Adige.
                                    trasporto passeggeri, a Col Alto,     Fu membro fondatore della se-
                                    che fu messa in funzione alla         zione funivie dell’Associazione
                                    vigilia di Natale il 24 dicembre.     dei trasporti italiana. Nel 1953
                                   “All’epoca, non sapevamo cosa          fondò anche l’Ufficio del Turi-
                                    stessimo costruendo. Anche se         smo di Corvara e nel 1972 fu uno
                                    abbiamo parlato di seggiovia          dei padri fondatori di “Dolomiti
                                    non avevamo idea di cosa fos-         Superski”. “Ski-carosel Alta Ba-
                                    se. L’idea era che, naturalmente,     dia” è ritenuta la più grande area
                                    una corda sarebbe arrivata sopra      sciistica al mondo. Erich Kostner,
                                    i supporti e che una sedia sareb-     che considerava il paesaggio in-
                                    be stata attaccata ad essa con        tatto come la risorsa più impor-
                                    una catena, simile alla giostra       tante del turismo, è conosciuto
                                    di piazza fiera”, disse Kostner       per la sua funivia come un pio-
                                    in un’intervista più di 50 anni       niere del turismo ben oltre i con-
                                    dopo. L’impianto trasportava          fini dell’Alto Adige.
                                    163 persone all’ora a Col Alto. È
                                    stato il primo progetto di funivie
                                    della società Leitner, in cui sono
                                    state utilizzate le ruote di mezzi
                                    blindati della II guerra mondia-
                                    le appena conclusa e supporti
                                    in legno. L’impianto di risalita è
                                    stato costantemente moderniz-
                                    zato. Dal 2006 una moderna ca-

                                                                                                           Pilastri in legno del primo impianto
                                    binovia trasporta 2.800 persone
                                    all’ora. Il primo impianto fu, tut-
Cosa ha costruito Erich Kostner     tavia, la vera sfida per la scuola
nel 1947?                           di sci di Corvara, per la quale fu-

                                                                                                           di risalita a Corvara
                                    rono riutilizzati un motore, corde
a) La prima società                 e un argano di una barca da pe-
   per l’innevamento artificiale    sca di Trieste. Negli anni succes-
b) L’hotel Posta Zirm               sivi, dal 1950 in poi, sono stati
c) La prima seggiovia in Italia     costruiti i 60 impianti, molti dei
Cosa viene definito “oro bianco”
     di Lasa?
14
     a) La neve
     b) Il marmo
     c) La salgemma
Lasa, oro bianco                       Il carico per vagone è limitato a     ornamenti della abside romani-
                                       20 tonnellate. Poiché entrambe        ca della chiesa di Lasa, le pietre
 Il villaggio di Lasa in Val Veno-     le piattaforme sono sospese sul-      miliari romane, le colonne o Bau-
 sta è conosciuto in tutto il mon-     la stessa fune, il “cambio” viene     tenschmuck per serrature e pie-
 do per il suo marmo bianco. Il        creato nel mezzo del sistema          tre tombali. Sculture in marmo
“Weisswasserbruch” e il Göflaner       ferroviario lungo circa 700 m,        in tutto il mondo nascono dalla
 Bruch di Lasa sono entrambi tra       dove i carri si incrociano.           pietra di Lasa, come ad esem-
 1.600 e 2.400 m sul livello del       I blocchi di marmo sono colle-        pio il monumento a Grillparzer a
 mare. All’inizio dell’estrazione      gati a una profondità di 400 m        Vienna, o la scultura di Wagner
 del marmo, i blocchi di pietra ve-    da una gru a fune alla stazione       in Schwanthalerstraße davanti
 nivano caricati su alberi levigati.   di carico della pista di marmo        al teatro di Monaco di Baviera,
 Dopo la costruzione del sistema       superiore. Questo porta i cari-       le tombe dell’imperatore Mene-
 di trasporto nel 1929, questo si-     chi sulla piattaforma della pista     lik ad Addis Abeba, la morte di
 stema di trasporti tradizionale e     inclinata presso la stazione di       Achille a Corfù, la tomba di Pio
 dispendioso in termini di tempo       montagna (1.355 m). Dopo un           IX a Roma. A Londra il Queen
 divenne superfluo. La rimozione       tempo di percorso di 16 minuti, il    Victoria Memorial, a New York le
 dei blocchi di marmo di quattro       carico raggiunge la valle. Lì, una    statue al Palazzo di Giustizia e
 metri cubi ciascuno viene ancora      fabbrica ferroviaria trasporta i      altri monumenti nel mondo. Vale
 oggi eseguita con il piano incli-     blocchi di marmo nei locali del-      la pena ricordare il trasporto del
 nato, che ha il sistema di frena-     la “Lasa Marmo”, a 800 metri di       1830: sono stati venduti 25 metri
 tura più lungo in Europa. I grandi    distanza. Il treno della “marmo       cubi di blocco forte per la sta-
 blocchi di pietra vengono conse-      Lasa” è un esempio impressio-         tua di Andreas Hofer sulla tom-
 gnati alla “ferrovia inclinata” con   nante di tecnologia di trasporto      ba nella Hofkirche di Innsbruck,
 un piccolo treno di trasporto. Il     europea, è quasi conservato nel       trasportate in blocco sulla ghiaia
 piano inclinato supera un disli-      suo stato originale e deve essere     poi sulla polverosa strada con un
 vello di 500 metri. La funicola-      sempre aggiornato come insie-         massiccio contingente di 32 ca-
 re ad azionamento elettrico con       me tecnico unico. La gru a por-       valli. Un anno dopo, la scultura fu
 uno scartamento di due metri e        tale è stata conservata ed è oggi     trasferita a Innsbruck sul canale
 mezzo fu consegnata nel 1929          un monumento industriale. Il          navigabile.
 dalla società di Lipsia Adolf Blei-   marmo una volta era disponibile
 chert. La fune di trazione nell’al-   in 16 diverse varianti. Ad esem-
 loggiamento del motore sul fre-       pio, il marmo venato di Lasa
 no è legata intorno a un enorme       copre i palazzi milanesi di Gio
 tamburo su cui è montato il di-       Ponti e ha ridisegnato, grazie
 spositivo di frenatura. Le due        agli architetti Amonn & Finger-
 piattaforme a quattro assi, lar-      le, la sala del consiglio del mu-
 ghe circa 12x8 m, pesano mezza        nicipio di Bolzano. “Lasa Bianco
 tonnellata, hanno ciascuna due        Extra” è stato selezionato per la
 binari trasversali, in cui due va-    Chiesa di San Vigilio di Merano.
 goni merci carichi di blocchi di      Testimonianze di lavorazione del
 marmo erano originariamente           marmo sono il portale di fronte
 collocati.                            alla cappella di Castel Tirolo, gli
15

Nel 1903 la funicolare della Mendola
era la prima funicolare elettrica
in funzione durante la monarchia
Austro-Ungarica. Quale particolarità
la caratterizza?

a) La funicolare supera un dislivello
   di 2.374 metri
b) Conta 15 curve
c) Ha una pendenza del 64%
Mendola, la più ripida                 già in voga dal 1930 sulla strada    sta stazione di trasformazione è
                                       di montagna lunga 26 km.             stata costruita dalla ditta “Offi-
L’inaugurazione della funicolare       Nel 1988, le corse automobili-       cine elettro-industriali dell’Alta
della Mendola avvenne il 19 ot-        stiche furono bloccate per mo-       Anaunia” a Romeno, val di Non.
tobre 1903. La funicolare della        tivi ambientali. Nel 1983 il Mi-     Il segnale elettrico e il sistema di
Mendola è stata la prima funico-       nistero dei trasporti ordinò la      telefonia mobile della funicolare
lare elettrica nella monarchia del     chiusura della funicolare della      della Mendola, nel 1903, erano
Danubio, la più ripida nel conti-      Mendola a causa di gravi caren-      una assoluta novità tecnica.
nente europeo e la più lunga del       ze di sicurezza. In questa pausa,    Fino al 1960 c’era una ferrovia
mondo. La linea ferroviaria del-       la struttura di Hölzl / Agudio è     a scartamento standard tra St.
la funivia portava da St. Anton,       stata completamente rinnova-         Anton (stazione a valle della fu-
Caldaro (510 m), in 12 minuti di       ta e dopo cinque anni, nel 1988,     nicolare) e Caldaro con collega-
viaggio su terreno ripido, per lo      è stata riaperta per il trasporto    menti per l’Oltradige ferroviaria,
più boschivo e roccioso, e attra-      pubblico. Come un capolavoro di      e quindi con tutta la rete ferro-
verso diversi tunnel e ponti fino      ingegneria civile, che dura da un    viaria della zona.
al Passo della Mendola (1364 m).       secolo, la funicolare della Men-
Due veicoli viaggiavano in origi-      dola progettata da Emil Strub
ne (1903) ad una velocità di 1,2       (Basilea) è un monumento tecni-
m/s, che nel 1988 è stata portata      co di interesse internazionale.
a 4 m/s. La portata era 100 per-       La pista è lunga complessiva-
sone all’ora, oggi 360. La funico-     mente 2.374 m, ha uno scarta-
lare della Mendola ha goduto di        mento di 1 m, conta cinque curve
grande popolarità fin dall’inizio e    e supera un dislivello di 854 m,
presto si è rivelata un trasporto      la pendenza massima è del 64
attraente e confortevole per gli       per cento. Per la costruzione fer-
escursionisti, i visitatori estivi e   roviaria, 650 operai, prevalente-
ospiti delle case di cura. Nel pri-    mente italiani, lavorarono per un
mo anno di attività (1904), la fu-     anno intero. Due archi del via-
nicolare della Mendola trasportò       dotto e due tunnel furono neces-
55.017 persone. Una corsa costa-       sari per superare depressioni e
va 4 corone, un terzo di un per-       aumenti pronunciati nel terreno.
nottamento di una notte in un          Il lungo viadotto misurava una
hotel di lusso. Solo gli ospiti be-    larghezza di 110 m e un’altezza
nestanti potevano permetterselo,       di 16 m, il più corto una lunghez-
come Cosima Wagner e lo scrit-         za di 50 m con un’altezza di 24

                                                                                                              Mendola, funicolare, 2018
tore Karl May. La prima guerra         m. La potenza richiesta per le
mondiale, tuttavia, ha paralizza-      operazioni ferroviarie era fornita
to il turismo sulla Mendola, una       al trasformatore nella sala mac-
ferita da cui non si riprese mai,      chine della stazione di monte
nonostante gli sport esclusivi         sul Passo della Mendola, dove la
come il golf e il nuoto nella pisci-   corrente elettrica veniva portata
na riscaldata o le gare in salita      da 4.000 volt a 650 volt. Que-
Chi o cosa è il “lungo Hans“?

16   a) Un pilastro
     b) Un monte vicino Lana
     c) Il primo macchinista della funivia
Passo San Vigilio                      Gustav Birkenstaedt progetta-           funivia di oggi è stata aggiorna-
e il “lungo Hans”                      rono le stazioni delle funivie in       ta ed automatizzata nel 2008 da
                                       modo altrettanto pioneristico.          Doppelmayr. Il tempo di percor-
La funivia passo San Vigilio,          Dal 1953, i veicoli della teleferi-     renza è oggi di 5 minuti. Traspor-
messa in funzione nel 1912, ha         ca vengono mossi da un sistema          ta tra le 170 e le 250 persone
costituito la base per il nuovo        su funi di sospensione a pendo-         all’ora nell’area per famiglie sul
sviluppo della zona ricreativa di      lo. Grazie alla tecnologia della        Monte San Vigilio.
San Vigilio sopra Lana.                tensione della corda più stretta
Il periodo d’oro della funivia e       e di altre innovazioni sviluppate
l’oasi senza auto a 1.400 metri        dal pioniere Luis Zuegg, sono
ebbero il loro culmine nel 1970.       stati costruiti solo quattro dei
Le celebrazioni del giubileo           39 pilastri previsti. Uno di que-
dell’estate 2002, in occasione         sti era particolarmente alto ed è
del 90° anniversario della funivia     popolarmente chiamato Lange
sono state offuscate dallo sta-        Hans. Il tragitto di 2.210 m co-
to desolato della meta turistica,      pre un dislivello di 1.153 m con
un tempo fiorente. Allo stesso         una pendenza massima del 79%.
tempo, però, si è parlato molto        Le cabine operano a una veloci-
di un nuovo inizio. A causa della      tà di 6 m/s. Ogni cabina pote-
diminuzione del turismo a Pas-         va trasportare 25 persone, che
so San Vigilio è stato costruito       si traduceva in una capacità di
un hotel di lusso per rilanciare il    225 persone all’ora. La centrale
monte come area di divertimen-         elettrica è oggi come allora si-
to e meta turistica. La funivia        tuata a Lana. La funivia è stata
sospesa è sopravvissuta a due          costruita dalla società di funivie
guerre mondiali e ancora oggi è        Ceretti & Tanfani. Durante i lavo-
in funzione in veste aggiornata:       ri di ristrutturazione nel 1953, la

                                                                                                               La nuova funivia di San Vigilio in arrivo alla stazione a monte
è un monumento tecnico di im-          stazione intermedia fu demolita
portanza nazionale.                    e le stazioni di monte e di valle
La funivia Monte San Vigilio era       si adattarono con piccole modi-
l’unica con approvazione mini-         fiche alle esigenze della nuova
steriale ed era una funivia com-       funivia. Nel corso della moder-
pletamente funzionante all’epo-        nizzazione nel 1953, le vecchie
ca dell’impero austro-ungarico:        cabine aperte, che avevano solo
fin dall‘inizio è stata un’attrazio-   tre posti in piedi, vennero sosti-
ne tecnica. La funivia del Colle       tuite. Tra le funi portanti, traen-
dal 1908, secondo Armbruster           ti e frenanti compaiono, per la
è stata “un tentativo riuscito di      prima volta, quasi invisibili, cavi
una soluzione per il trasporto         telefonici sottili abilitati da un’a-
di persone”; la funivia di Mon-        sta della navicella su cui correva
te San Vigilio ha fatto un passo       il segnale. Nel 1982, l’impianto
tecnico in avanti. Gli architetti      fu completamente rinnovato. La
Quale tratto dei trasporti al Renon è
     ancora oggi in funzione come una volta?
17
     a) Il tratto Santa Maria Assunta -
        Collalbo
     b) Il tratto Bolzano-Soprabolzano
     c) Il tratto Santa Maria Assunta -
        Soprabolzano
Funivia del Renon,                     Bolzano è circondata da cinque trate. La terza generazione della
nel Guinness dei primati               impianti di risalita (Colle, Gun- funivia del Renon è stata realiz-
                                       cina, Virgolo, Renon, Mendola). zata dalla ditta Leitner.
 La funivia del Renon è stata una      La sesta (Campodazzo-San Co-
 storia di successo dal 1907. Pro-     stantino) sarà costruita a breve.
 gettista e costruttore della funi-    Non c’è altra città al mondo che
 via da Bolzano a Soprabolzano         possa competere con Bolzano “.
 fu padre Josef Riehl. La ferrovia,    Dopo l’incidente nel 1964 con
 la prima e unica ad alimentazio-      quattro morti e diversi feriti, la
 ne elettrica in Tirolo e, dopo la     società che gestiva la ferrovia
 linea ferroviaria Trieste - Opici-    del Renon ha deciso di costru-
 na, la seconda nella monarchia        ire una funivia. La vecchia fer-
 del Danubio, era un capolavoro        rovia a scartamento ridotto di
 tecnico: copriva la lunghezza         1 metro continua ancora oggi
 del percorso di 11,7 km in solo       dopo la funivia. Alcune con au-
 4,1 km con una pendenza del           tomotrici d’epoca originali della
 25,5 per cento. I ricchi cittadi-     Belle Époque viaggiano ancora
 ni di Bolzano iniziarono a salire     verso Collalbo e Maria Assun-
 sull’altopiano dal XV secolo con      ta. Costruita nel 1966, la funivia
 la Rittner Penne, un veicolo pri-     Bolzano-Soprabolzano è stata
 vato trainato da cavalli, nel leg-   “la più lunga del mondo senza
 gendario “Summer Frish”.              interruzioni” ed è anche entrata
 La ferrovia di allora ha porta-       nel Guinness dei primati. In soli
 to l’elegante società bolzanina       12 minuti supera una lunghezza
 sull’altopiano estivo (1.190 m)       complessiva di 4,6 km e un di-
 che, con le sue ripide pareti di      slivello di 951 metri. Caratteri-
 porfido, forniva una vista fanta-     stiche tecniche: velocità 8 m/s
 stica sulle alte montagne e of-       (corrisponde a circa 30 km/h),
 friva un clima mite. Per permet-      capacità della cabina: 50 per-
 tere la salita della vettura, essa    sone, otto supporti. La funivia è
 veniva spinta da una locomoti-        stata costruita dal leggendario
 va elettrica a cremagliera da 14      costruttore Ceretti & Tanfani di

                                                                                                       La nuova stazione di valle della funivia
 tonnellate su 4,1 km di lunghez-      Milano.
 za finora alla stazione finale di     La funivia dal 1960 è stata so-
 Collalbo. Per collegamento si è       stituita nel 2009 da un moderno
 usato dal 1909 il tram Bolzano        impianto a 3 funi con lo stesso
- Gries che si fermava in Piazza       percorso, con la capacità massi-

                                                                                                       del Renon, Bolzano
 Walther, che è stato abbando-         ma che potrebbe essere aumen-
 nato dopo la seconda guerra           tata a 720 persone all’ora attra-
 mondiale. Nel 1912 l’autore di        verso il ciclo di quattro minuti.
 leggende sulle dolomiti Karl Fe-      La stazione di base in via Renon
 lix Wolff scriveva: “Attualmente      ha la forma di un cilindro con ve-
18

Quali importanti edifici ferroviari
in Alto Adige ha progettato Josef Riehl?

a) La ferrovia a cremagliera
   del Renon e la ferrovia di Tures
b) La funivia di Monte Cavallo
c) La funicolare della Mendola
Josef Riehl, padre                     dopo, nel 1908, della progetta-        così come le centrali elettriche
delle ferrovie del Tirolo              zione della ferrovia della val di      a Sill, presso la Rienza e la Val
                                       Tures, per la quale ottenne anche      Senales e la centrale elettrica
Josef Riehl, il più grande di cin-     il finanziamento come appalta-         Ruez che ha fornito per la prima
que figli, è nato il 31 agosto 1842    tore generale e attuò la proget-       volta l’elettricità a Mittenwald.
nel mercato della frutta a Bolza-      tazione strutturale. Il capoluogo      Riehl ha aperto la strada della
no. Il futuro genio dell’impren-       tirolese, tuttavia, si dimostrò un     fama mondiale alle Dolomiti, con
ditoria ha lasciato la sua città       po’ ingrato: dopo un atto di van-      l’aiuto del Club Alpino Dolomiti
natale, Bolzano, all’età di 17 anni    dalismo nel 1975, Villa Riehl fu       Altoatesine. Josef Riehl, eletto al
per acquisire esperienze lavo-         demolita e nel 2005 la funicola-       consiglio comunale di Innsbruck
rative. Dopo aver studiato negli       re del Hungerburg venne chiusa.        nel 1907, è stato tra i sessanta
istituti tecnici di Karlsruhe e Mo-    Riehl morì a Innsbruck nel 1917        cittadini più ricchi della città di
naco di Baviera, a 22 anni è stato     e fu sepolto nel cimitero militare     Innsbruck. E’ stato presidente
nominato il più giovane direttore      di Innsbruck-Pradl. Nel suo te-        dell’Associazione Industriali del
di costruzione delle Ferrovie del      stamento, Riehl lasciò in eredità      Tirolo del Nord e Presidente del-
Brennero. Anche se tornò in Alto       le sue azioni nella Stubaital, Mit-    la Camera di Commercio in Tiro-
Adige dal 1864 per la sua profes-      tenwald, Mittelgebirge e Lokal-        lo. Per tutto il suo lavoro Riehl è
sione, trovò la sua città adottiva     bahn della città di Innsbruck e        stato nominato cavaliere dell’Or-
a Innsbruck, dove trasferì la sua      donò gran parte della sua fortu-       dine Francesco Giuseppe, gli è
residenza permanente nel 1890.         na per scopi sociali. Josef Riehl      stato dato il titolo di consigliere
Nel 1894, il famoso capomastro         dichiarò scherzosamente che la         dell’istituto superiore E. H. e la
tirolese Jakob Norer costruì una       carta del Tirolo era il suo bigliet-   Technische Universität di Vienna
confortevole villa in stile gugliel-   to da visita. Progettò la ferrovia     gli ha conferito la laurea honoris
mino con bagni e riscaldamento         Zillertal, le ferrovie nella Stu-      causa. La città di Innsbruck e le
a vapore nel quartiere di Sagvin,      baital, Igls, la Mittenwaldbahn e      comunità Fulpmes, Seefeld, Ler-
nella città di Innsbruck. Da qui       la Montafonbahn, le ferrovie di        moos e Ehrwald lo hanno nomi-
Riehl ha diretto tutti i progetti      guerra Klausen-Val Gardena e la        nato cittadino onorario e gli sono
della sua società. Josef Riehl è       ferrovia della Val di Fiemme.          state intitolate strade e piazze.
stato, grazie alla sua sensibilità     Fondata nel 1870, la società di        L’ultimo monumento in onore di
imprenditoriale e alla sua visio-      costruzioni “Josef Riehl” è so-        Riehl è stato inaugurato nel 2007.
ne tecnica, un consulente della        pravvissuta alla morte del suo         In occasione del centenario della
città di Innsbruck per traspor-        fondatore, prima con l’ingegnere       funivia del Renon la piazza della
ti e questioni energetiche. Con        e socio in affari Wilhelm von Do-      stazione è stata rinominata “in-
la costruzione del tram e della        derer ed i suoi due colleghi Karl      gegnere Josef Riehl”.
funicolare per l’Hungerburg ri-        Innerebner (1870-1970), origina-
uscì nel 1906 a realizzare due         rio della Val Sarentino e parente
importanti progetti che diven-         di Riehl, e August Mayer. Oscar
nero la base delle infrastruttu-       von Miller (fondatore del Deut-
re di Innsbruck e lo resero noto       sches Museum di Monaco di Ba-
oltre il confine. Fu incaricato nel    viera) ha condiviso con Riehl una
1907 del progetto della ferrovia       lunga amicizia, ha costruito l’im-
a cremagliera del Renon e poco         pianto di incenerimento a Matrei,
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