SCIENZA E TECNICA LATTIERO-CASEARIA - ANNO LXVII 2016 Bollettino dell'Associazione Italiana Tecnici del Latte Journal of the Italian Dairy Science ...

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SCIENZA E TECNICA
LATTIERO-CASEARIA
 Bollettino dell’Associazione Italiana Tecnici del Latte
 Journal of the Italian Dairy Science Association

                     ANNO LXVII
                        2016

                         PARMA
SCIENZA E TECNICA LATTIERO-CASEARIA
     Bollettino dell’Associazione Italiana Tecnici del Latte - AITeL
     Official Publication of Italian Dairy Science Association

COMITATO DI REDAZIONE                                              EDITORIAL BOARD
Presidente                         Andrea Summer                                 President
Direttore                         Massimo Malacarne                         Editor in Chief

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Luigi Calamari, Milano-Piacenza; Anna Caroli, Brescia; Liliana Di Stasio,
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Franceschi, Parma; Giuseppe Losi, Bologna-Reggio Emilia; Erasmo
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Giovanni Piredda, Sassari; Andrea Rando, Potenza.

         DIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE
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I lavori indirizzati alla Redazione, saranno sottoposti a revisione.
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                 Scienza e Tecnica Lattiero-Casearia is published bi-monthly
                     by the Italian Dairy Science Association and printed
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                                PERIODICA ITALIANA
FORMULAZIONE DI UN NUOVO PRODOTTO FUNZIONALE
                      DA LATTE DI CAPRA

    Massimo PES*1, Margherita ADDIS1, Giacomo LAI1, Myriam FIORI1, Antonio PABA1,
              Roberta COMUNIAN1, Stefano FURESI1, Antonio PIRISI1

RIASSUNTO    - L’obiettivo del lavoro è stato quello di realizzare un prodotto a partire da latte
di capra, arricchito in elementi nutrizionali a valenza funzionale, con l’aggiunta di batteri
probiotici. Il processo di fabbricazione studiato prevede l’utilizzo di latte fortificato, ottenuto
miscelando in quantità predefinite: latte di capra intero, latte di capra scremato e/o crema
di latte di capra, microparticolato di sieroproteine, olio dell’alga marina Schizochytrium sp.
ed inulina DP ≤ 20. Il latte fortificato così ottenuto è stato sottoposto a omogeneizzazione,
pastorizzazione e acidificato mediante fermentazione lattica. Il prodotto finale, per effetto
della tecnologia applicata, mostra una composizione chimica simile a quella del latte
fortificato di partenza: grasso 4,1± 0,1 g/100g (75% apportato dal latte di capra e il 25%
dall’olio di alga, fonte di omega-3, contenente nello specifico: acido docosaesaenoico DHA,
300 mg/100g e acido eicosapentaenoico EPA, 160 mg/100g); proteina 5,0± 0,2 g/100 g (50%
caseina e 50% sieroproteina); inulina 7,0± 0,0 g/100 g; valore energetico 84,6± 0,8 kcal/100
g. Tale prodotto possiede specifiche proprietà funzionali derivanti dal maggior contenuto
di sieroproteine (170% in più rispetto al latte di capra di partenza), dall’elevato contenuto
in omega-3, e dalla presenza di una fibra solubile a valenza prebiotica associata ad una
coltura probiotica. Inoltre, il limitato apporto calorico associato al contenuto di proteina
(sieroproteina in particolare) e di fibra, potrebbero conferire al prodotto buone proprietà
sazianti. Le caratteristiche fisico-chimiche e nutrizionali del prodotto si mantengono
inalterate durante la conservazione a 4± 1 °C sino a 30 giorni, con una concentrazione della
coltura probiotica superiore a 8 log10 UFC/g. Il prodotto funzionale così formulato, presenta
una consistenza simile ad uno yogurt da bere ed è stato giudicato gradevole al palato,
cremoso e non eccessivamente acido. La presenza dell’olio di alga marina, nella dose
utilizzata, sembrerebbe non conferire al prodotto sapori e/o odori sgradevoli. Come atteso,
il prodotto realizzato soddisfa i requisiti nutrizionali di tre dei “nutrition claims” indicati
nel Regolamento (CE) 1924/2006 e successiva modifica (UE) 116/2010: “alto contenuto di
proteine”, “alto contenuto di fibre” e “ricco di acidi grassi omega-3”. Inoltre, il consumo di
una porzione di 100 g garantirebbe un’ingestione complessiva giornaliera di cellule vive ad
azione probiotica superiore a quella raccomandata dalle Linee Guida sui probiotici e prebiotici
del Ministero della Salute.
Parole chiave: latte di capra, prodotto funzionale, sieroproteine microparticolate, probiotici,
inulina, omega-3.

* Corrispondenza ed estratti: tel. +39 079 2842389, fax +39 079 389450, e-mail: mpes@agrisricerca.it
1
  Agris Sardegna - Servizio prodotti di origine animale. Località Bonassai S.S. 291, km 18,600, 07040 Olmedo (SS)

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ABSTRACT    - The aim of this work was to develop a functional product (PF) obtained by acid
coagulation of goat milk enriched with both functional nutrients and probiotic bacteria.
This product satisfies the requirements of 3 “nutrition claims”: “high protein”, "high fibre",
“source of omega-3 fatty acids” (according to Regulations EC 1924/2006 and EU 116/2010).
The PF was made by mixing predefined amounts of whole milk, skimmed milk and/or cream
of milk, microparticulated whey proteins obtained from concentrated whey goat milk, marine
alga (Schizochytrium sp.) oil and inulin DP ≤ 20. The enriched milk, previously homogenized
and pasteurized, was inoculated with a starter culture. Aroma and probiotic cultures were
also added to the milk. The final composition of PF was comparable to the enriched milk,
because the process results in lower evaporation and no syneresis: fat 4.1± 0.1 g/100 g (75%
from goat milk and 25% from the vegetable fat source of omega-3, in particular: docosahexa-
enoic acid DHA, 300 mg/100g and eicosapentaenoic acid EPA, 160 mg/100 g); protein 5.0± 0.2
g/100 g (50% casein and 50% whey protein); inulin 7.0± 0.0 g/100 g; energy value 84.6± 0.8
kcal/100 g. PF has specific functional properties resulting from the high content of whey
protein (170% more than the goat milk), omega-3 (DHA + EPA) and prebiotic soluble fibre
(inulin), combined with a probiotic culture. The physico-chemical and nutritional characteristics
of the product remain unchanged during storage at 4± 1 ° C for 30 days, with a concentration
of probiotic culture than 8 log10 CFU/g. Therefore, 100 g of PF would provide a daily intake
higher than that recommended for probiotics Guidelines of the Italian Ministry of Health.
The PF obtained has a smooth texture, liquid consistency similar to yogurt drink, furthermore
the presence of marine alga oil did not cause off-flavor.
Keywords: goat milk, functional product, microparticulated whey proteins, probiotics, inulin,
omega-3.

INTRODUZIONE                                            che sono stati modificati con il fine di miglio-
   L’industria alimentare è uno dei settori             rare gli effetti benefici per la salute, ma può
più importanti dell'economia nazionale e,               includere anche gli alimenti che possiedono
sebbene l’innovazione di prodotto e di pro-             naturalmente componenti con attività nu-
cesso siano considerate fondamentali per                traceutica dimostrabile [3]. Il crescente costo
affrontare la concorrenza e soddisfare le               della sanità, il costante aumento dell’aspet-
aspettative dei consumatori, il settore è               tativa di vita, nonché il desiderio degli an-
considerato a bassa intensità di ricerca [1].           ziani di migliorare negli anni la qualità della
   In tale contesto gli alimenti funzionali             stessa, hanno influito sulla crescita della
rivestono un ruolo rilevante e rappresentano            domanda degli alimenti funzionali [4]. Fra
attualmente una delle maggiori aree di ri-              i prodotti a base di latte che rispondono ai
cerca nel settore alimentare [2]. Una com-              requisiti degli alimenti funzionali, in genere
missione di esperti europei in nutrizione e             yogurt e latti fermentati sono tra i più diffusi
medicina, nell’ambito del progetto Fufose               [5, 6].
(Funcional Food Science in Europe, IV Pro-                  I prodotti funzionali a base di latte sono
gramma Quadro, http://ilsi.eu/fufose/), ha              realizzati prevalentemente con latte vaccino,
definito “alimento funzionale” quell’alimento           mentre quelli realizzati a partire da latte di
che, al di là degli aspetti nutritivi, esercita         capra e pecora risultano poco diffusi sul
un effetto benefico su una o più funzioni               mercato nazionale e inesistenti sul mercato
dell'organismo, in modo rilevante, per il               Sardo, nonostante i prodotti derivati dal latte
miglioramento dello stato di salute e benes-            di queste due specie siano attualmente con-
sere e/o per ridurre il rischio di malattia. Il         siderati di grande interesse per le loro in-
termine è di solito applicato agli alimenti             trinseche proprietà nutrizionali [7].

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In Europa la dicitura “alimento funzio-                  L’inulina è un ingrediente naturale pre-
nale” non compare sull’etichetta degli ali-              sente in percentuali variabili nei vegetali.
menti in commercio. L’unico riferimento                  Chimicamente appartiene alla famiglia dei
legislativo europeo relativo alle indicazioni            fruttani, polisaccaridi di riserva costituiti
nutrizionali sulla salute dei prodotti alimen-           da catene lineari di D-fruttosio. Il numero
tari è il Regolamento (CE) 1924/2006 e suc-              di unità di fruttosio che costituiscono la
cessive modifiche [8]. Nello stesso regolamen-           molecola è indicato come grado di polimeriz-
to vengono elencati inoltre i “nutrition claims”         zazione (DP). Nel caso specifico è stata uti-
ammessi e le condizioni di applicazione degli            lizzata l’inulina DP ≤ 20 (Fibruline XL -
stessi.                                                  Cosucra, Belgium).
    In tale contesto, si è ritenuto interessante             L’olio di alga viene estratto da microalghe
studiare e mettere a punto una tecnologia                eterotrofe (Schizochytrium sp. e Cryptheco-
di fabbricazione di un prodotto funzionale               dinium cohnii) coltivate in condizioni sterili.
nel quale le caratteristiche nutrizionali in-            Nel caso specifico è stato utilizzato un olio
trinseche del latte di capra potessero essere            derivato dall’alga marina Schizochytrium
potenziate attraverso l’aggiunta di elementi             sp. (Life’s omega 45 - DSM, Denmark).
nutrizionali a valenza funzionale e di una                   b) Processo di fabbricazione - Le lavora-
coltura probiotica.                                      zioni sperimentali (n=6) sono state condotte
                                                         presso i laboratori dell’Agenzia Agris Sarde-
MATERIALI E METODI                                       gna. Il latte fortificato è stato preparato sulla
    La tecnologia applicata prevede la prepa-            base di due formulazioni predefinite (LF1,
razione e successiva coagulazione, attraverso            senza integrazione di DHA+EPA; LF2, con
fermentazione lattica, di latte di capra forti-          integrazione di DHA+EPA) (Tab. 1) mediante
ficato mediante l’aggiunta di ingredienti                la miscelazione dei seguenti ingredienti: latte
aventi specifiche proprietà funzionali. Questi           di capra intero, latte di capra scremato,
sono stati selezionati con l’obiettivo di rea-           crema di latte di capra, microparticolato, olio
lizzare un prodotto funzionale, che soddisfi             di alga marina (aggiunto solo in LF2) ed
i requisiti minimi relativi ai “nutrition                inulina DP ≤ 20.
claims” prescelti: “alto contenuto di proteine”,             La quantità degli ingredienti necessari
“alto contenuto di fibre” e “ricco di acidi grassi       per la preparazione del latte fortificato (LF1
omega-3” (Tab. 1).                                       e LF2) è in funzione della composizione
    a) Caratteristiche degli ingredienti utiliz-         prestabilita (Tab. 1) nonché della composi-
zati - Il latte in lavorazione è stato fortificato       zione degli ingredienti stessi (Tab. 2). Il
mediante l’utilizzo di tre ingredienti: micro-           calcolo della quantità degli ingredienti è
particolato da siero concentrato di latte di             stato eseguito mediante l’applicazione di un
capra (fonte di proteine), olio di alga (fonte           sistema matematico di 5 equazioni apposi-
di omega-3) e l’inulina (fonte di fibre).                tamente elaborato (Fig. 1).
    Il microparticolato è una sostanza che si                Nella figura 2 è riportato lo schema ge-
ottiene di norma da siero presamico concen-              nerale del processo tecnologico di fabbrica-
trato per ultrafiltrazione, sottoposto a dena-           zione sperimentato. Il latte di capra intero
turazione termica e successiva micropartico-             utilizzato durante la sperimentazione è stato
lazione, mediante un trattamento meccanico               prelevato direttamente dall’allevamento del-
(omogeneizzazione, microfluificazione). Nel              l’Agenzia Agris Sardegna. Una parte del
nostro caso è stato utilizzato, come prodotto            latte intero necessario è stata conservata a
di partenza, siero presamico di capra in                 4 °C sino al momento dell’utilizzo, mentre
polvere, preventivamente concentrato per                 la restante parte è stata sottoposta a scre-
ultrafiltrazione (proteina 50%) (AVH Dairy               matura (scrematrice centrifuga discontinua,
Trade, The Netherlands).                                 Seital, Parma, Italia) per la produzione di

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Tabella 1 - Parametri nutrizionali del latte fortificato prescelti e relativi “nutrition claims”
Table 1 - Nutritional parameters of enriched milk and selected nutrition claims

crema e latte scremato.                                  mediante l’utilizzo di un dispersore ad alta
   Il microparticolato è stato preparato a               velocità (ULTRA-TURRAX® T25, IKA, Stau-
partire da una sospensione di siero in polvere           fen Germany) e successivamente micropar-
e acqua demineralizzata. La sospensione, al              ticolato mediante l’utilizzo di un omogeneiz-
10% di proteina e pH 6,60, è stata sottoposta            zatore (Panther NS3006L, GEA Niro Soavi,
ad un trattamento termico (80 °C x 10 min)               - Parma) allo scopo di ridurre le dimensioni
in modo da ottenere la precipitazione delle              delle particelle sino a 1-2 µm (Fig. 3b).
sieroproteine sottoforma di macroaggregati                   Gli ingredienti sono stati pesati separa-
(Fig. 3a). Il preparato così ottenuto, è stato           tamente e quindi miscelati in modo da otte-
quindi sottoposto ad energica agitazione,                nere 5 kg di latte fortificato per ciascuna

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Tabella 2 - Composizione fisico-chimica degli ingredienti del latte di capra fortificato (media ± DS)
Table 2 - Physico-chemical composition of ingredients in enriched goat milk (mean ± SD)

lavorazione e per ciascuna delle formulazioni            del latte fortificato e al raggiungimento nel
studiate (LF1 e LF2) (Tab. 3). Il latte fortifi-         prodotto del pH finale (4,80± 0,10 UpH).
cato così ottenuto è stato preriscaldato a 60                Il prodotto ottenuto (PF1 e PF2) è stato
°C, omogeneizzato alla pressione di 200 bar              quindi raffreddato a 4 °C, confezionato e
(Panther NS3006L, GEA Niro Soavi) e in                   conservato per 30 giorni a 4± 1 °C.
seguito pastorizzato a 90 °C x 20 min. Il latte              c) Analisi fisico-chimiche - Sui campioni
è stato quindi raffreddato sino alla tempera-            di latte intero, latte scremato, micropartico-
tura di incubazione (42± 2 °C) ed inoculato              lato e latte fortificato, sono stati determinati
con una coltura lattica starter (YO-MIX 511,             il pH (metodo potenziometrico, pH-metro
Danisco, Denmark, dose inoculo: 0,25                     Crison Basic 20+), il contenuto in grasso,
DCU/kg), una coltura lattica aromatizzate                proteina, caseina, sieroproteina, lattosio e
(MD 88 Danisco, Denmark, dose inoculo:                   inulina tramite spettroscopia FT-MIR (Mi-
0,02 DCU/kg) e una coltura probiotica (Bifi-             lkoscan FT+, FOSS Hillerod, Denmark).
dobacterium animalis subsp. lactis, BB-12®,                  Sui campioni di latte fortificato sono stati
Chr-Hansen, Denmark, inoculo: 7 log 10                   inoltre determinati, la sostanza secca [9] e
UFC/g). La fermentazione lattica è avvenuta              il profilo degli acidi grassi, inclusi DHA e
a temperatura costante (42± 2 °C) per il                 EPA [10, 11].
tempo necessario (4± 1 h) alla coagulazione                  Sui campioni di crema sono stati deter-

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Figure 1 - Sistema di equazioni utilizzato per il calcolo della quantità degli ingredienti
Figura 1 - System of equations used to calculate the amounts of the ingredients

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Figura 2 - Schema del processo di fabbricazione
Figure 2 - Process flow diagram

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Figura 3 - Immagini del microparticolato utilizzato nella sperimentazione. Aggregati di sieroproteine
termo denaturate prima (a) e dopo la microparticolazione (b) (ingrandimento 1000x)
Figure 3 - Images of microparticulate used in the trial. Heat-denaturated whey proteins aggregates
before (a) and after microparticulation (b) (1000x magnification)

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Tabella 3 - Quantità degli ingredienti utilizzati per la preparazione del latte fortificato (media ± DS)
Table 3 - Amount of ingredients used to obtain the enriched milk (mean ± SD)

minati il pH (metodo potenziometrico, pH-                la concentrazione della microflora probiotica
metro Crison Basic 20+), il contenuto di                 mediante conta su piastra, con terreno BSM-
grasso [12] e di azoto totale [13].                      Agar (Bifidus Selective Medium Agar) (Sig-
    Sul prodotto funzionale alle 24 ore dalla            ma-Aldrich, Milano, Italia) incubato per 48
produzione e dopo 15 e 30 giorni di conser-              h in anaerobiosi a 37 °C. Ciascun campione
vazione a 4± 1 °C, sono stati determinati il             è stato seminato in doppio e le conte sono
pH (metodo potenziometrico, pH-metro Cri-                state espresse come media delle UFC/g.
son Basic 20+), la sostanza secca [9], il con-               e) Valore energetico del prodotto - Il valore
tenuto di grasso [12], di azoto totale [13], di          energetico complessivo del prodotto funzio-
azoto caseinico [14], di azoto non proteico              nale è stato determinato in maniera indiret-
[15] e il profilo degli acidi grassi, inclusi DHA        ta, moltiplicando il contenuto dei macronu-
e EPA [10, 11].                                          trienti (grasso, proteina e carboidrati) pre-
    d) Analisi microbiologiche - Nel latte for-          senti in 100 g di prodotto per l’equivalente
tificato (immediatamente dopo l’inoculo della            calorico degli stessi, espresso in kcal/g (gras-
coltura probiotica) e nel prodotto (alle 24 ore          so: 9 kcal/g, proteina: 4 kcal/g, lattosio: 4
dalla produzione e dopo 15 e 30 giorni di                kcal/g, inulina: 1,9 kcal/g).
conservazione a 4± 1 °C) è stata determinata

                     Pes et al (2016) Scienza e Tecnica Lattiero-Casearia, 67 (1-2), 5-22              13
RISULTATI E DISCUSSIONE                                  contenuto di macrocomponenti in linea con
    In tabella 4 è riportata la composizione             i valori prestabiliti (Tab. 1).
fisico-chimica del latte fortificato LF1 ed                  In particolare, nel caso di LF1 il contenuto
LF2. Entrambe le formulazioni studiate                   di grasso è stato standardizzato al valore
presentano valori del pH molto simili e un               prestabilito (4,0%) mediante l’aggiunta di

Tabella 4 - Composizione fisico-chimica del latte di capra fortificato (media ± DS)
Table 4 - Physic-chemical composition of enriched goat milk (mean ± SD)

14                   Pes et al (2016) Scienza e Tecnica Lattiero-Casearia, 67 (1-2), 5-22
crema di latte, mentre nel caso di LF2 me-              rappresentati da lattosio e inulina. L’inulina
diante l’integrazione con l’olio di alga (Life’s        è una fibra solubile, parzialmente digeribile
omega 45) (Tab. 3). Tale integrazione com-              e, quindi, rispetto ai carboidrati semplici
porta un incremento eccessivo del contenuto             quali il lattosio, è caratterizzata da un ridotto
di grasso nella formulazione LF2 che è stato            valore calorico (circa la metà). Tale aspetto,
compensato attraverso la riduzione della                unitamente al potere di ridurre la sensazione
quantità di latte intero e l’incremento pro-            di appetito e alle eccellenti proprietà tecno-
porzionale della quantità di latte scremato             logiche, fanno dell’inulina un ottimo ingre-
(Tab. 3).                                               diente per lo sviluppo di prodotti alimentari
    Per entrambe le formulazioni è stata                dietetici [19]. Inoltre, essa è capace di formare
utilizzata una quantità simile di micropar-             gel le cui proprietà, paragonabili a quelle
ticolato (Tab. 3), che è l’ingrediente a maggior        del grasso, lo rendono un perfetto “fat-
contenuto proteico (9,9± 0,1%) (Tab. 2). Il             replacer”, adatto alla sostituzione parziale
microparticolato ha consentito di incremen-             o totale del grasso in prodotti caseari come
tare il contenuto di proteina nel latte fortifi-        lo yogurt, il latte fermentato e i formaggi
cato, dal valore naturale del latte intero              freschi [19, 20].
(3,26± 0,04%) al valore prestabilito (5,0%).                L’inulina, essendo una fibra, ha diverse
    Il contenuto dell’inulina è uguale per              proprietà nutrizionali che determinano be-
tutte e due le formulazioni (7,0%), pertanto            nefici per la salute del consumatore [21].
la quantità di Fibruline XL aggiunta è co-              Agisce anche come prebiotico, favorendo la
stante (368 g/5 kg) (Tab. 3).                           crescita e/o l’attività di un limitato numero
    Come è normale attendersi, l’impiego del            di microrganismi benefici per la salute, quali
microparticolato comporta un incremento                 i probiotici (Bifidobacterium e Lactobacillus)
lineare del contenuto di sieroproteina. Infatti,        [19]. L’effetto combinato tra il prebiotico e i
in LF1 e LF2, il contenuto di sieroproteina             batteri probiotici negli alimenti è definito
è superiore del 170% rispetto al valore natu-           simbiotico e viene ampiamente sfruttato dal
rale del latte intero di partenza (2,49± 0,02%          comparto caseario [19]. In particolare, l’au-
vs 0,92± 0,01% per LF1 e 2,5± 0,1% vs                   mento contestuale del numero di microrga-
0,92± 0,01% per LF2), mentre il contenuto               nismi probiotici e dei prodotti che derivano
di caseina rimane pressoché invariato.                  dalla fermentazione dell’inulina operata da
    Tale condizione, determina una diminu-              essi, a livello intestinale, possono enfatizzare
zione del rapporto caseina/sieroproteina di             gli effetti benefici per la salute [21].
LF1 e LF2, che dal valore naturale del latte                Per quanto riguarda il contenuto in ome-
intero di partenza (2,56± 0,03) si riduce a             ga-3 (DHA + EPA), LF1 è caratterizzato da
circa 1,0. L’aumento del contenuto di siero-            valori molto bassi (0,003%, tabella 4) conse-
proteine nel latte fortificato è un elemento            guentemente al fatto che gli ingredienti
di grande interesse per il conseguente incre-           utilizzati nella fortificazione di questo latte
mento del valore nutrizionale del prodotto.             ne contengono naturalmente quantità mini-
Le sieroproteine sono infatti ricche in ammi-           me. Invece, come è normale attendersi, nel
noacidi essenziali ad alta biodisponibilità             latte LF2, integrato con l’olio di alga, il con-
[16,17] oltre che essere indicate come le               tenuto di DHA ed EPA è molto elevato
proteine del latte maggiormente coinvolte               (0,29± 0,01% DHA; 0,15± 0,01% EPA) e in
nei meccanismi fisiologici che comportano               linea con i valori prestabiliti (0,30% DHA;
una riduzione della sensazione di appetito              0,15% EPA) (Tab. 1). L’olio di alga viene
[18].                                                   spesso utilizzato, sia negli alimenti per l’in-
    In tabella 4 è riportato il contenuto dei           fanzia, che come integratore alimentare.
carboidrati totali determinati sulle due for-           Diversi studi hanno mostrato, infatti, che
mulazioni di latte fortificato (LF1 ed LF2),            DHA ed EPA sono importanti nello sviluppo

                    Pes et al (2016) Scienza e Tecnica Lattiero-Casearia, 67 (1-2), 5-22              15
e nella funzionalità del sistema nervoso                separazione di siero, etc.). Tale condizione è
centrale e, negli ultimi anni, hanno suscitato          indispensabile per permettere il totale recu-
grande interesse perché si sono dimostrati              pero, nel prodotto finito, degli elementi nu-
efficaci nel ridurre il rischio di malattie             trizionali aggiunti al latte.
cardiovascolari e nella prevenzione di alcune               Infatti, come si può notare in tabella, il
tipologie di cancro [22]. Sono numerose le              contenuto di DHA e EPA riscontrato in PF2
indicazioni relative all’apporto minimo gior-           (0,30± 0,02% DHA; 0,16± 0,01% EPA) risulta
naliero raccomandato di DHA ed EPA, per                 simile a quello del latte fortificato (LF2). La
categorie di persone, fornite da enti governa-          concertazione di questi due acidi grassi, così
tivi, agenzie e associazioni che vigilano sulla         come anche gli altri parametri di composi-
salute della popolazione [23]. Tuttavia, molti          zione monitorati, rimangono pressoché inva-
studi hanno evidenziato che, nei paesi occi-            riati, sia a 15, che a 30 giorni di conservazione
dentali, l’apporto con la dieta degli acidi             a 4± 1 °C.
grassi omega-3, DHA ed EPA, è di gran lunga                 Tale aspetto è molto importante in quanto,
inferiore ai livelli di assunzione raccoman-            nonostante ci sia un grande interesse da
dati.                                                   parte dell’industria alimentare nell’utilizzo
    La fortificazione dei prodotti alimentari           degli omega-3 come ingrediente funzionale
con oli ricchi in omega-3 è pertanto una delle          per migliorare il profilo nutrizionale degli
possibili strategie utilizzabili per incremen-          alimenti, gli omega-3 vanno, spesso, incontro
tare l’assunzione giornaliera di questi acidi           a rapida ossidazione con formazione di “off-
grassi. Questa operazione potrebbe compor-              flavour” e di potenziali composti tossici [25,
tare però lo sviluppo di sapori e odori sgra-           26].
devoli nei prodotti, anche in relazione all’ele-            Alcuni autori hanno dimostrato che le
vata tendenza degli acidi grassi polinsaturi            sieroproteine, denaturate termicamente,
ad andare incontro al processo di irrancidi-            possono esercitare sugli omega-3 un’azione
mento ossidativo. I prodotti lattiero-caseari,          protettiva dalla perossidazione lipidica. Que-
quali yogurt e latti fermentati, risultano              sto effetto è legato all’aumento dell’esposi-
comunque fra gli alimenti più adatti a questo           zione dei gruppi sulfidrilici ridotti che si
tipo di fortificazione, oltre che per l’alta            comportano da “scavenger” dei radicali liberi
frequenza del loro consumo anche per le                 e che si verifica, nella conformazione delle
ideali condizioni di conservazione che ne               sieroproteine, in seguito al trattamento ter-
rallentano i processi di ossidazione [24].              mico [27]. Si può pertanto ipotizzare che
    In tabella 5 è riportata la composizione            l’elevato contenuto di sieroproteine termica-
fisico-chimica e nutrizionale del prodotto              mente denaturate possa aver esercitato in
funzionale a 24 ore dalla produzione. I valori          PF2 un effetto protettivo su DHA ed EPA
di pH riscontrati in PF1 e PF2 sono molto               durante il periodo di conservazione monito-
simili fra loro e in linea con i valori normal-         rato.
mente riscontrabili per questa categoria di                 Relativamente alla frazione proteica, è
prodotti (yogurt, latti fermentati). La com-            interessante osservare che la riduzione del
posizione fisico-chimica del prodotto (PF1 e            rapporto caseina/sieroproteina nel latte for-
PF2) rimane pressoché invariata rispetto al             tificato ( ≈ 1) (Tab. 4), rispetto al valore
latte fortificato di partenza (Tab. 4), di con-         naturale del latte di partenza (2,56± 0,03)
seguenza il valore energetico calcolato è in            (Tab. 2), non ha impedito la completa gelifi-
linea con il valore delle formulazioni (Tab.            cazione del prodotto al termine della fase di
1). Ciò è da mettere in relazione al processo           acidificazione. Il coagulo del prodotto funzio-
di fabbricazione utilizzato che non comporta            nale nelle due formulazioni studiate, al ter-
sostanziali alterazioni di volume del prodotto          mine della fase di raffreddamento e di rottu-
dovute a perdite di materia (evaporazione,              ra, è risultato particolarmente liscio, privo

16                  Pes et al (2016) Scienza e Tecnica Lattiero-Casearia, 67 (1-2), 5-22
Tabella 5 - Composizione fisico-chimica del prodotto funzionale a 24 ore dalla produzione (media ± DS)
Table 5 - Physic-chemical composition of functional product 24 h after its production (mean ± SD)

                     Pes et al (2016) Scienza e Tecnica Lattiero-Casearia, 67 (1-2), 5-22          17
di grumi e di consistenza molto cremosa.                un tale livello di integrazione, 100 g del
Quest’ultima caratteristica, nonostante l’ele-          prodotto PF2 fornirebbero la dose minima
vata concentrazione di solidi, proteina in              giornaliera di DHA e EPA raccomandata da
particolare, ed un rapporto grasso/proteina             numerosi organismi internazionali che si
decisamente inferiore rispetto a quello del             occupano della salute delle persone, per la
latte di capra di partenza (≈ 0,8 contro ≈              prevenzione di numerose malattie croniche
1,20), è probabilmente dovuta alla compre-              (malattie cardiovascolari in particolare) [23].
senza nel prodotto di due sostanze con effetto              E’ interessante osservare che il prodotto
“fat-replacer”, l’inulina e le sieroproteine            realizzato, per il limitato apporto calorico e
microparticolate. In particolare, la prima ha           il contenuto di proteina (sieroproteina in
la proprietà di incrementare la cremosità               particolare) e fibra, potrebbe possedere buone
dei prodotti caseari anche a concentrazioni             proprietà sazianti. La gestione dell’appetito
inferiori rispetto a quella utilizzata nel pro-         come metodo di controllo del peso è un argo-
dotto studiato [20]; così come anche il micro-          mento di attualità.
particolato è in grado di migliorare le pro-                In quest’ottica gli alimenti che intensifi-
prietà sensoriali dei prodotti magri,                   cano gli effetti della sazietà e quindi limitano
conferendo agli stessi palatabilità e consi-            l'assunzione di cibo, quali in particolare quelli
stenza simili a quelle dei prodotti “full-fat”.         derivati dal latte, sono di grande interesse
     Per quanto riguarda l’aspetto nutriziona-          [18].
le, il prodotto realizzato soddisfa pienamente              Alcuni autori, hanno elaborato un calcolo
i requisiti definiti dai “nutrition claims”             che stima l’indice di pienezza dato dagli
prescelti (Tab. 1).                                     alimenti “fullness factor” (FF) [28]. Tale
     E’ un prodotto ad “alto contenuto di               parametro, che varia da un minimo di 0 ad
proteina”, in quanto il 23% del suo valore              un massimo di 5, è influenzato innanzitutto
energetico è fornito dalle proteine, contro il          dalla densità calorica (cioè dalla quantità di
valore minimo del 20% stabilito dalla norma             calorie per unità di massa), oltre che dalla
[8]. Inoltre, il valore biologico della frazione        specifica composizione. Gli alimenti che con-
proteica è certamente più elevato rispetto a            tengono, a parità di massa, molti zuccheri,
quello del latte capra di partenza. Infatti, in         carboidrati e grassi hanno un FF inferiore,
PF1 e PF2, lea sieroproteine, il cui valore             mentre quelli proteici e/o ricchi in fibra
biologico è superiore rispetto alle caseine             dietetica e acqua, hanno un FF superiore.
(circa 100 contro circa 70), rappresentano il           Gli alimenti con FF compreso tra 2,5 e 5,0
50% del contenuto di proteina, mentre nel               sono potenzialmente i più sazianti, mentre
latte intero di partenza tale incidenza è del           quelli da 0,0 a 2,5 i meno sazianti. Applicando
28% circa.                                              il calcolo, per la stima dell’FF [28], ai prodotti
     Il prodotto è ad “alto contenuto di fibre”         PF1 e PF2, si ottiene un valore di 2,90.
in quanto contiene circa 7 g di fibra solubile              Il prodotto realizzato è stato inoltre sot-
(inulina) per 100 g di prodotto e per circa 84          toposto a degustazione da parte di un gruppo
kcal, contro 6 g di fibre per 100 g o almeno            di ricercatori e tecnici esperti del settore
3 g di fibre per 100 kcal stabiliti dalla norma         caseario, abituali consumatori di yogurt di
[8].                                                    latte di capra. Il prodotto, nelle due formu-
     Infine, l’integrazione con olio di alga nel        lazioni proposte, è stato giudicato gradevole
prodotto PF2, permetterebbe l’utilizzo del-             al palato, particolarmente cremoso, di consi-
l’indicazione “ricco di acidi grassi omega-3”,          stenza simile ad uno yogurt da bere e non
in quanto contiene complessivamente 460                 eccessivamente acido.
mg di DHA + EPA per 100 g di prodotto e                     Inoltre, la presenza dell’olio di alga in
per circa 84 kcal, contro gli 80 mg per 100 g           PF2, non ha comportato evidenti alterazioni
e per 100 kcal, stabiliti dalla norma [8]. Con          dell’odore e del sapore del prodotto tali da

18                  Pes et al (2016) Scienza e Tecnica Lattiero-Casearia, 67 (1-2), 5-22
renderlo riconoscibile rispetto al PF1 (senza            prodotto funzionale. L’inoculo della coltura,
olio di alga), sino a 30 giorni di conservazione.        nel latte fortificato, ha garantito una concen-
Questo risultato è probabilmente dovuto                  trazione iniziale dell’ordine di 7 log10 UFC/g,
all’elevata presenza nel prodotto di composti            in entrambe le formulazioni a confronto (Fig.
volatili-aromatici (acidi e chetoni) (dati non           4, a). Le condizioni nelle quali è stato condotto
riportati) derivati dall’attività fermentativa           il processo di fermentazione lattica hanno
delle colture utilizzate (colture lattiche e             permesso di ottenere nel prodotto funzionale,
coltura probiotica) e che potrebbero aver                alle 24 ore dalla produzione, un incremento
mascherato il caratteristico odore di “marino”           di circa 1 log10 UFC/g della coltura probiotica
dell’olio di alga.                                       in entrambe le formulazioni studiate (Fig. 4,
    Questo risultato concorda in parte con               b). Tale aspetto dimostra che la presenza
quanto osservato da altri autori [29] su yo-             dell’olio di alga in LF2 sembrerebbe non
gurt aromatizzato alla frutta e integrato con            interferire sulla crescita della coltura probio-
olio di alga che, sottoposto al “consumer test”,         tica. Le condizioni di conservazione adottate,
veniva considerato dai consumatori simile                hanno permesso, inoltre, di mantenere pres-
al prodotto di riferimento (senza olio di alga).         soché invariata la concentrazione della coltura
    In figura 4 è riportato il grafico relativo          probiotica nel prodotto funzionale dopo 15 e
all’evoluzione della coltura probiotica nel              30 giorni di conservazione (Fig. 4, c e 4, d).

Figura 4 - Evoluzione della coltura probiotica (BB-12®) (media ± DS). Latte fortificato (a), prodotto
alle 24 h dalla produzione (b), prodotto dopo 15 giorni di conservazione a 4 °C (c), prodotto dopo 30
giorni di conservazione a 4 °C (d)
Figure 4 - Evolution probiotic culture (BB-12®) (mean ± SD). Enriched milk (a), product after 24 h
of production (b), product after 15 d of storage at 4° C (c), product after 30 d of storage at 4° C (d)

                     Pes et al (2016) Scienza e Tecnica Lattiero-Casearia, 67 (1-2), 5-22              19
E’ ormai assodato che i microrganismi               un elevato contenuto in omega-3 (460
probiotici, se consumati in quantità sufficien-          mg/100g di prodotto di DHA + EPA) e dalla
ti, possono agire positivamente sul benessere            presenza di una fibra solubile a valenza
del consumatore [30]. I batteri probiotici più           prebiotica associata ad una coltura probiotica.
comunemente utilizzati in campo alimentare               Queste caratteristiche fanno si che il prodotto
sono i batteri lattici appartenenti ai generi            soddisfi i requisiti nutrizionali che permet-
Lactobacillus e Bifidobacterium.                         tono l’utilizzo di specifici “nutrition claims”:
     La coltura utilizzata in questo studio (BB-         “alto contenuto di proteine”, “alto contenuto
12®, B. animalis subs. lactis) è quella più              di fibre” e “ricco di acidi grassi omega-3”.
conosciuta e studiata al mondo (più di 370               Inoltre, il limitato apporto calorico e il con-
pubblicazioni scientifiche e 180 studi clinici).         tenuto di proteina e fibra, conferiscono al
In particolare questa coltura ha dimostrato              prodotto buone proprietà sazianti, con un
i suoi effetti positivi sulla salute gastrointe-         FF calcolato di 2,90.
stinale e sulla funzione immunitaria. Inoltre,               Le caratteristiche fisico-chimiche e nutri-
favorisce lo sviluppo di un sano microbiota              zionali del prodotto si mantengono inalterate
intestinale, prevenendo la diarrea e riducen-            durante il periodo di conservazione monito-
do gli effetti collaterali della terapia antibio-        rato, mentre il livello di concentrazione della
tica.                                                    coltura probiotica utilizzata è superiore di
     Relativamente alla quantità minima rac-             1 log10 UFC/g rispetto al valore minimo ne-
comandata di cellule vitali dei probiotici che           cessario per garantire l’ingestione raccoman-
è necessario ingerire per poter beneficiare              data dalle linee guida su probiotici e prebio-
degli effetti positivi sull’organismo, non esiste        tici del Ministero della Salute. Tale livello si
ancora una vera e propria normativa, tutta-              mantiene pressoché invariato fino a 30 giorni
via in letteratura si fa riferimento a valori            di conservazione a 4± 1 °C.
minimi raccomandati di cellule vitali di al-                 Infine, è da porre in rilievo come la pre-
meno 6 –7 log10 UFC/g di prodotto. In Italia,            senza di olio di alga in uno dei due prodotti
nelle “Linee guida su probiotici e prebiotici”           studiati, non abbia comportato evidenti al-
del Ministero della Salute [31], viene racco-            terazioni dell’odore e del sapore del prodotto,
mandata un’ingestione quotidiana di 9 log10              tale da renderlo riconoscibile rispetto al
cellule vive, quantità presente in una porzio-           corrispondente senza olio di alga.
ne da 100 g di un prodotto con una concen-
trazione in cellule vitali pari a 7 log10 UFC/g.         Ringraziamenti:
Il prodotto funzionale studiato soddisfa pie-                Lavoro eseguito nell’ambito del progetto
namente questa condizione in quanto la                   “Cluster Top Down” dal titolo “Studio di
concentrazione di cellule vitali della coltura           processi tecnologici per la fabbricazione di
probiotica supera questo valore di 1 log10               formaggi ovi-caprini a breve periodo di ma-
UFC/g.                                                   turazione ed elevato valore nutrizionale,
                                                         PRO.TE.N.” fondi POR-FESR Sardegna
CONCLUSIONI                                              2007/2013: ASSE VI - Linea di attività 6.1.1.A
   Il prodotto realizzato è caratterizzato da            “Promozione e sostegno all’attività di RSI
un contenuto in sieroproteine superiore ri-              dei poli di innovazione e dei progetti strategici
spetto al latte di partenza (170% in più), da            ” soggetto attuatore Sardegna Ricerche.

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RIMOZIONE DELLA AFLATOSSINA M1 E POTENZIALI APPLICATIVI
     DI UNA LACCASI DA PLEUROTUS ERYNGII PER LA SICUREZZA
                           DEL LATTE

        Martina LOI1,2*, Laura QUINTIERI1, Francesca FANELLI1, Vania C. LIUZZI1,
          Miriam HAIDUKOWSKI1, Antonio F. LOGRIECO1, Giuseppina MULÈ1

RIASSUNTO - L’aflatossina M1 (AFM1) è il principale metabolita derivante dall’idrossilazione
dell’aflatossina B1 (AFB1) presente nel latte di animali alimentati con mangimi contaminati
da AFB1 ed è classificato nel gruppo 2B, potenzialmente cancerogeno per l’uomo, dall’Agenzia
Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC). Il livello limite della AFM1 nel latte crudo,
trattato termicamente e destinato alla produzione di prodotti a base di latte è fissato a
50ng/kg dal regolamento europeo numero 1881 del 2006. Essendo resistente ai comuni
trattamenti dell’industria alimentare, la presenza di AFM1 è documentata in tutti i prodotti
della filiera lattiero casearia, inclusi yogurt e formaggi, e rappresenta un serio pericolo per
la salute. Lo sviluppo di metodi per la riduzione della contaminazione di aflatossine è un
tema cruciale e attuale, ed è complicato dalla necessità di preservare le qualità organolettiche
e nutrizionali della matrice trattata. In questo lavoro è stata valutata la capacità degradativa
di una laccasi da Pleurotus eryngii verso l’AFM1, sia in buffer che in latte, ed il suo effetto
sulla componente proteica di questa matrice al fine di verificarne l’applicazione per il
miglioramento della sicurezza di prodotti lattiero caseari. La riduzione di AFM1 in buffer
di sodio acetato pH 6.5 1mM, a 25°C, è di ca 50% dopo 1h di incubazione e risulta completa
dopo 72h. Simili risultati sono stati ottenuti in latte, sebbene la cinetica di degradazione
abbia registrato un rallentamento nelle prime tre ore di trattamento. L’analisi dei pattern
proteici in SDS-PAGE ha evidenziato una riduzione nell’intensità delle bande di α e β
caseine, di β-lattoglobulina e sieroalbumina bovina, contemporaneamente alla comparsa
di aggregati proteici di peso molecolare superiore ai 200kDa. I dati presentati dimostrano
il potenziale applicativo della laccasi per lo sviluppo di metodologie green di degradazione
di AFM1 in prodotti a base di latte e per applicazioni tecnologiche volte al miglioramento
della reologia e alla riduzione della componente allergenica in prodotti lattierocaseari.
Parole chiave: sicurezza, latte, laccasi, aflatossina M1, cross-link di proteine, reologia del
latte, allergeni

ABSTRACT  - Aflatoxin M1 removal and potential applications of a laccase enzyme from
Pleurotus eryngii for milk safety - Aflatoxin M1 (AFM1) is the main catabolite deriving from
the hydroxylation of aflatoxin B1 (AFB1), found in the milk of animals fed with AFB1

* Corrispondenza ed estratti martina.loi@ispa.cnr.it
1
  Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari, Consiglio Nazionale delle Ricerche (ISPA-CNR), via Amendola
  122/O, 70126 Bari, Italia
2
  Dipartimento di Economia, Università degli Studi di Foggia. Via Napoli 25, 71122 Foggia, Italia

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contaminated feeds. The International Agency for the Research on Cancer (IARC) has
classified it in group 2B, thus possibly carcinogenic for humans. Their maximum limit in
raw milk, heat-treated milk and milk for the manufacture of milk-based products, has been
set by the Regulation (EC) 1881 of 2006 to 50ng/kg. AFM1 resists to the most common
treatments of food industry and persists in processed product. Its occurrence has been
registered throughout the whole dairy supply chain, including yogurts and cheeses, and it
represents a serious risk for humans and animals. The development of mild, green and
efficient methods for AFM1 degradation is an actual and crucial topic. Aflatoxins degradation
is difficult to achieve since they must not affect the organoleptic and nutritional qualities
of food. In this work we evaluated the activity of a fungal laccase from Pleurotus eryngii
for the degradation of AFM1 in buffer solution and in skimmed UHT milk. We also analyzed
the effects on the protein pattern of milk in order to evaluate its application for the
improvement of the safety of milk based products. AFM1 degradation in sodium acetate
buffer (pH 6.5 1mM at 25°C) was nearly 50% after one hour and complete after 72h. The
same trend was registered in skimmed UHT milk, although with a lower rate of degradation,
at least during the first three hours of treatment. The analysis of the protein pattern
revealed that the intensity of α e β caseins, β-lactoglobulin and bovin sieroalbumin
electrophoretic bands significantly decreased, while the appereance of protein aggregates
of molecular weight higher than 200kDa was detected.
These results highlight several potential applications of this laccase for the development
of green detoxification methods towards AFM1 in milk, and also for the improvement of the
rheological, emulsifying and allergenic properties of milk and dairy products.
Keywords: safety, milk, laccase, aflatoxin M1, protein cross-linking, milk texture, allergenicity

INTRODUZIONE                                           metodi di riduzione di AFM1 nel latte crudo;
   L’aflatossina M1 (AFM1) è il principale             tuttavia i metodi sia chimici (trattamento
catabolita derivante dall’idrossilazione della         con solfiti, perossido di idrogeno o bentoniti)
aflatossina B1 (AFB1) che contamina latte,             sia fisici (trattamenti termici spinti o irra-
carne e loro derivati provenienti da animali           diazione con raggi UV), sono ad oggi abban-
alimentati con mangimi esposti ad AFB1 [1].            donati a causa degli effetti negativi esercitati
   AFM1 è stata classificata come possibile            sulle qualità organolettiche e nutrizionali
cancerogeno umano, gruppo 2B dall’Agenzia              della matrice [5, 6]. Ad oggi i metodi di ridu-
Internazionale per la Ricerca sul Cancro               zione più studiati si basano sull’adsorbimento
(IARC) [2]; pur senza attivazione metabolica           alle pareti cellulari di batteri lattici, natu-
essa mostra un alto livello di citotossicità e         ralmente presenti nel latte o addizionati
genotossicità e rappresenta un importante              come starter per la produzione di yogurt e
pericolo per la salute umana e animale.                formaggi [7]. Tuttavia l’adsorbimento non
   Esiste una correlazione lineare tra il              può essere definito come un vero e proprio
contenuto di AFB1 nei mangimi e quello di              processo di biodegradazione, in quanto si
AFM1 nel latte; pertanto, le principali stra-          basa sul legame della tossina ai carboidrati
tegie di riduzione mirano ad abbattere il              ed alle regioni idrofobiche della parete cellu-
contenuto di AFB1 nei mangimi, e sono pre-             lare batterica; questo tipo di interazioni sono
valentemente considerate preventive [3].               non covalenti, deboli e potenzialmente rever-
L’AFM1 si può ritrovare nel latte e, data la           sibili [8].
resistenza ai trattamenti fisici e chimici                Per questi motivi lo sviluppo di metodi
dell'industria alimentare, anche nei prodotti          per la effettiva biodegradazione dell’AFM1 è
lattiero caseari [4]. Sono stati proposti vari         un tema cruciale e attuale. Tali strategie

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devono inoltre preservare le qualità organo-            >99%) sono stati acquistati da Sigma-Aldrich
lettiche e nutrizionali della matrice trattata,         (Milano, Italia). I reagenti per l’elettroforesi
oltre che assicurare una efficace ed irrever-           monodimensionale, il colorante Bio-safe Coo-
sibile degradazione della tossina.                      massie e il reagente Bradford sono stati
    L’utilizzo di enzimi biotecnologici per la          acquistati da Bio-Rad Laboratories (BioRad,
modifica ed il miglioramento di prodotti a              Milano, Italia).
base di latte è un approccio molto studiato                La soluzione stock di AFM1 (10 g/mL) è
ed offre delle prospettive interessanti. Tra            stata preparata dissolvendo la tossina in
questi enzimi le transglutamminasi, le tiro-            ACN (grado HPLC). La concentrazione esatta
sinasi, le lattoperossidasi e le laccasi sono           della soluzione standard di AFM1 è stata
state studiate per le loro capacità di creare           determinata secondo il metodo ufficiale AO-
crosslinking e modificare le proprietà tecno-           AC 2000.08 [11]. Aliquote della soluzione
logiche e funzionali dei prodotti a base di             stock sono state trasferite in provette am-
latte [9]. L’uso delle laccasi, in particolare,         brate silanizzate e lasciate evaporare sotto
desta grande attenzione per le loro compro-             flusso di azoto a 50 °C. Il residuo secco è
vate capacità degradative nei confronti della           stato disciolto in una miscela di acqua: ACN
AFM1 [10]. Il grande potenziale biotecnologico          (75:25, v/v) al fine di ottenere soluzioni cali-
in campo alimentare di questa ossidasi a                branti standard alle concentrazioni di 1,0,
rame deriva dalla sua caratteristica di cata-           2,5, 5,0, 7,5 e 10,0 ng/mL. Le soluzioni stan-
lizzatore green: utilizza l’ossigeno come ac-           dard sono state conservate a -20°C e portate
cettore ultimo di elettroni per ridurlo ad              a temperatura ambiente prima dell’uso.
acqua, che si ritrova dunque come prodotto
di reazione. La laccasi è inoltre un enzima                b) Microorganismo e condizioni di crescita
che può essere estratto e purificato dai filtrati          Il microorganismo utilizzato in questo
colturali di funghi eduli quali i basidiomiceti         studio è il ceppo di Saccharomyces cerevisiae
appartenenti al genere Pleurotus, organismi             CEN.PK2-1C (MATa ura3-52 his3-D1leu2-
sicuri e generalmente facili da coltivare.              3,112 trp1-289 MAL2-8c SUC2), ingegneriz-
    Pertanto, in questo lavoro è stata valutata         zato col vettore pYES2 (Invitrogen, Waltham,
l’applicazione di una laccasi da Pleurotus              MA, USA) contenente la sequenza genica
eryngii, un fungo edule endemico pugliese,              della laccasi Ery4 di Pleurotus eryngii (pY-
per la degradazione della AFM1 in ambito                Ery4) [12]. La coltura è stata realizzata in
alimentare. L’attività degradativa è stata              terreno YNB [0,67% (w/v) yeast nitrogen
dapprima caratterizzata in un sistema buffer            base, supplementato con le adeguate richieste
modello ed, in seguito, in matrice reale,               auxotrofiche e contentente glucosio (2%, w/v)]
ovvero latte scremato UHT. Dato il grande               (Sigma, Milano, Italia) in agitazione a 28°C.
potenziale di questo enzima come additivo               Lo stesso ceppo, ingegnerizzato con il vettore
tecnologico per la modifica della texture e             vuoto pYES2, è stato utilizzato come controllo
delle proprietà emulsionanti dei prodotti a             (pYES2).
base di latte, è stato valutato l'effetto del
trattamento enzimatico sulla componente                    c) Induzione e purificazione di Ery4 da
proteica del latte e le possibili implicazioni          Saccharomyces cerevisiae
tecnologiche e funzionali di questo processo.              Le colture (pY-Ery4 e pYES2) accresciute
                                                        nel terreno YNB fino ad una densità ottica
MATERIALI E METODI                                      (DO600) di 0,8 sono state pellettate tramite
   a) Reagenti e preparazione degli standard            centrifugazione(10.000 rpmx15min) e riso-
   L’acido 2,2'-azino-bis(3-etilbenzotiazolin-          spese in terreno di induzione a DO600 0,6
6-sulfonico) (ABTS), siringaldeide (SA), ace-           (YNB supplementato con le adeguate richie-
tonitrile (ACN) e la AFM1 standard (purezza             ste auxotrofiche, modificato con l’aggiunta

                    Loi et al (2016) Scienza e Tecnica Lattiero-Casearia, 67 (1-2), 23-32            25
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