SCHEDA GUINEA - LVIA - Focsiv
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CASCHI BIANCHI: INTERVENTI UMANITARI IN AREE DI CRISI – Africa 2016 SCHEDA GUINEA - LVIA Volontari richiesti : N 2 SEDE DI REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: GUINEA (CONAKRY) INTRODUZIONE FOCSIV è la più grande Federazione italiana di ONG che da oltre 40 anni lavora nei sud del mondo realizzando progetti di cooperazione internazionale. Punto fermo di tutti gli interventi è stato ed è quello di contribuire, attraverso il lavoro di partenariato e la promozione dell’autosviluppo al superamento di quelle condizioni di ingiustizia che potenzialmente sarebbero potute essere, sono o sono state fonte di conflitti e di maggiori ingiustizie, costruendo percorsi di pace. Per dare continuità al lavoro di prevenzione dei conflitti (intesi nel senso sopra descritto), volendo offrire la possibilità ai giovani italiani di sperimentarsi come operatori privilegiati della solidarietà internazionale, FOCSIV in collaborazione con l’Associazione Papa Giovanni XXIII, la Caritas Italiana e il GAVCI ha ripresentato nel febbraio del 2007, all’UNSC il progetto madre “Caschi Bianchi” che intende collocare la progettualità relativa al servizio civile all’estero come intervento di costruzione di processi pace nelle aree di crisi e di conflitto (armato, sociale, economico, religioso, culturale, etnico..) con mezzi e metodi non armati e nonviolenti attraverso l’implementazione di progetti di sviluppo tenendo presente che i conflitti trovano terreno fertile dove la povertà è di casa, i diritti umani non sono tutelati, i processi decisionali non sono democratici e partecipati ed alcune comunità sono emarginate. Il presente progetto di servizio civile vuole essere un ulteriore testimonianza dell’impegno della Federazione nella costruzione della pace nel mondo e vuol far sperimentare concretamente ai giovani in servizio civile che la migliore terapia per la costruzione di una società pacificata è lottare contro la povertà, la fame, l’esclusione sociale, il degrado ambientale; che le conflittualità possono essere dipanate attraverso percorsi di negoziazione, mediazione, di riconoscimento della positività dell’altro. DESCRIZIONE DEL CONTESTO SOCIO POLITICO ED ECONOMICO DEL PAESE DOVE SI REALIZZA IL PROGETTO: GUINEA CONACKRY (LVIA) Dall’indipendenza dalla Francia, raggiunta nel 1958 con una consultazione referendaria, Sekou Touré ha imposto un regime dittatoriale che è durato fino alla sua morte, nel 1984. A Touré è seguito Lonsana Conté, la cui dittatura è terminata nel 2008, a seguito di un colpo di stato militare con il quale Moussa Camara ha preso il potere e sospeso la costituzione. La riluttanza del generale a cedere alle pressioni nazionali e internazionali per le sue dimissioni, hanno alimentato le tensioni politiche, e nel dicembre del 2009 il dittatore, ferito a seguito di un attentato, è stato esiliato in Burkina Faso. Un governo di transizione guidato dal Generale Sekouba Konate ha spianato la strada per la transizione della Guinea verso una democrazia nascente. Nel 2010 e 2013, si sono tenute le prime elezioni, rispettivamente presidenziali e legislative, democratiche, libere e competitive. Alpha Condé è stato eletto come presidente nel 2010, con un mandato di cinque anni. A Gennaio 2014 è stata istituita nuovamente l’Assemblea Nazionale, sciolta dopo il colpo di stato militare del 2008. Il governo di Condé è quindi il primo governo interamente civile della Guinea. La Guinea è un paese povero, nonostante possieda importanti risorse minerarie: è infatti il secondo produttore di bauxite a livello mondiale e ha anche significative riserve di altri materiali, quali ferro, oro e diamanti. Tuttavia, il Paese non è stato in grado di trarre profitto da questo potenziale, a causa della corruzione dilagante, delle infrastrutture insufficienti e fatiscenti, e di un contesto di incertezza politica; tutti elementi che hanno demoralizzato gli investitori e limitato le organizzazioni internazionale nell’elargizione di aiuti. Secondo il rapporto di Trasparency International sulla percezione della corruzione del 2013, la Guinea si trova al 150o posto su 177 paesi. La Guinea presenta un basso Indice di Sviluppo Umano, pari a 0.392, e si colloca al 179o posto nella classifica di UNDP del 2014. Oltre la metà della popolazione attualmente vive sotto la soglia di povertà (55,2%) e l’aspettativa di vita alla nascita non supera i 56 anni. Questi dati dimostrano una situazione socio-economica difficile, con scarsa possibilità di accesso alle risorse di base, come l’acqua potabile e le cure sanitarie: il 35% della popolazione non ha accesso all’acqua potabile, e il 19% alle cure sanitarie. L’1,7% della popolazione adulta è affetto dal virus dell’HIV e c’è un altissimo rischio di contrarre altre malattie infettive. Le più comuni sono le malattie trasmettibili con acqua e cibo, quali l’epatite A e diarrea; ma anche altre come malaria e febbre gialla. Inoltre il 27,2% delle famiglie sono in insicurezza alimentare, mentre il tasso di malnutrizione cronica a livello nazionale tra i bambini è del 34,5% e il tasso globale di malnutrizione acuta è del 10%. Infine, il governo Condè ha adottato alcune misure per affrontare i gravi problemi relativi a governance e diritti umani, che hanno contraddistinto la Guinea per più di cinque decenni. Tuttavia, la transizione
democratica e la stabilizzazione dello Stato di diritto sono state compromesse da ritardi continui nell’organizzazione delle elezioni parlamentari, dall’aumento delle tensioni etniche, dall’impunità, dalla corruzione endemica e da abusi di potere da parte della forza dell’ordine. Tuttavia, la situazione socio- politica è al momento molto tesa. L’11 ottobre inizierà una nuova campagna elettorale, che porterà a scegliere il nuovo presidente della Guinea, rischia di essere piena di sangue come le precedenti. Nel corso dell’anno, le forze di sicurezza hanno ucciso sei persone e ne hanno ferite più di 100. Tra aprile e maggio, nel corso di una serie di proteste nella capitale Conakry, le forze di sicurezza hanno aperto il fuoco in modo indiscriminato, colpendo manifestanti pacifici, passanti e persone che semplicemente si trovavano sulla traiettoria dei proiettili o di altre munizioni. Negli ultimi 10 anni le forze di sicurezza guineane hanno ucciso almeno 350 manifestanti e ne hanno feriti oltre 1750. Resta alta quindi l’emergenza sulla tutela dei diritti umani. Di seguito si riportano le esperienze maturate dall’organizzazione, LVIA, che opererà nel paese con il presente progetto e una breve presentazione del partner: DESCRIZIONE DELLE ONG E DEI PARTNER TERRITORIALI CHE COLLABORANO CON LE ONG: LVIA LVIA è un’ong nata nel 1966 con l’obiettivo di operare per lo sviluppo umano e contro le disuguaglianze mondiali, opera nei Paesi dell’Africa da oltre 45 anni. La presenza della LVIA in Guinea Conakry risale al 2005 quando, a seguito dell’invito da parte della Fondazione Giustizia e Solidarietà, i suoi rappresentanti unitamente a quelli della ONG CISV, sono stati accompagnati in una missione che ha avuto lo scopo di identificare eventuali ruoli e compiti da assegnare alle due organizzazioni nell’ambito delle attività del FOGUIRED (Fondo Guineo-Italiano di Riduzione del Debito) per favorire, da un lato, l’esecuzione del suo mandato e, dall’altro, l’identificazione di eventuali margini di collaborazione per la creazione di partenariati duraturi in Guinea. Contemporaneamente, LVIA e CISV, in consorzio, hanno ottenuto altri finanziamenti dall’Unione Europea e dal MAECI per portare avanti un percorso di rafforzamento delle organizzazioni contadine e per condurre interventi nel settore della gestione dei rifiuti solidi urbani. Il Consorzio LVIA-CISV ha quindi attualmente in corso 3 programmi pluriennali: ¾ Un programma in Haute Guinée (Regione di Kankan) di supporto alle organizzazioni contadine FUPRORIZ (riso), FUMA (orticoltura) e FUCPIS (igname) per migliorare le capacità di resilienza dei piccoli produttori ¾ Un programma a Conakry di sviluppo di una filiera di valorizzazione dei rifiuti plastici che garantisca una fonte di reddito e l’accesso ad un lavoro decente (accezione ILO del termine) ai raccoglitori informali di rifiuti ed alla popolazione vulnerabile ¾ Un programma su scala nazionale di inclusione sociale di 4 gruppi vulnerabili: prostitute, disabili psichici, minori in mobilità e raccoglitori di rifiuti Partner Partner di LVIA nel presente progetto sono: ¾ SABOU Guinée, ong locale, attiva da 19 anni nel sostegno ai bambini di strada attraverso l’accoglienza in centri delocalizzati nel Paese. Dispone di strutture operative di sostegno socio-educativo a Conakry, Kindia e Labé (5 persone per centro). I centri offrono servizi di alloggio, ascolto, vitto, vestiario, accompagnamento al reinserimento. I centri sono luoghi di transito per gli ospiti che possono rimanere lì per un massimo di 3 mesi durante i quali il minore viene preparato al suo reinserimento. La coordinazione dalla sede di Conakry assicura il monitoraggio dei differenti centri dislocati nelle zone limitrofe. ¾ FMG (Fraternité Médicale Guinée), ong locale, da 20 anni offre servizi di sostegno ai disabili psichici. Vengono offerti servizi di cura ed assistenza psico-sociale. FMG dispone di centri a Conakry, Kindia et Labé con personale medico (32 persone in totale. La coordinazione a partire dalla sede di Conakry assicura la supervisione delle attività nei centri di salute e presso le comunità interessate. Il centro di Labé è seguito direttamente da una antenna regionale permanente. Tutti i centri sono convenzionati coi Distretti Sanitari regionali. ¾ CARP, rete che federa venti ONG locali, creata a Conakry come spazio di dialogo e scambio per favorire la condivisione di informazioni sul tema della lotta alla povertà. L’accompagnamento di gruppi vulnerabili in ambito urbano iniziato attraverso questo spazio di condivisione ha portato alla costituzione di un centro di informazione e formazione comunitaria (CIFCO). Tra gli utenti del CIFCO giovani e donne che si sono ritrovati per strada a raccogliere, selezionare e rivendere rifiuti. ll centro dispone di 5 persone salariate. ¾ Ministère Délégué des Affaires Sociales-MDAS, l’ente governativo competente in materia di protezione sociale. Attraverso la Direzione Nazionale della Protezione Sociale e dell’Infanzia è chiamato a fornire le direttive in materia, ed attraverso le sue antenne (direzioni regionali e prefettorali degli affari sociali) ad intervenire direttamente sul territorio.
NUMERO ORE DI SERVIZIO SETTIMANALI DEI VOLONTARI: 35 GIORNI DI SERVIZIO A SETTIMANA DEI VOLONTARI: 5 MESI DI PERMANENZA ALL’ESTERO: I volontari in servizio civile permarranno all’estero mediamente dieci (10) mesi. EVENTUALI PARTICOLARI OBBLIGHI DEI VOLONTARI DURANTE IL PERIODO DI SERVIZIO: Ai volontari in servizio, su tutte le sedi, si richiede: ¾ elevato spirito di adattabilità; ¾ flessibilità oraria; ¾ eventuale svolgimento del servizio anche durante alcuni fine settimana; ¾ attenersi alle disposizioni impartite dai responsabili dei propri organismi e dei partner locali di riferimento, osservando attentamente le indicazioni soprattutto in materia di prevenzione dei rischi sociali, ambientali e di tutela della salute; ¾ comunicare al proprio responsabile in loco qualsiasi tipo di spostamento al di la quelli già programmati e previsti dal progetto; ¾ partecipazione a situazioni di vita comunitaria; ¾ rispettare i termini degli accordi con le controparti locali; ¾ partecipare a incontri/eventi di sensibilizzazione e di testimonianza ai temi della solidarietà internazionale al termine della permanenza all’estero; ¾ scrivere almeno tre (3) articoli sull’esperienza di servizio e/o sull’analisi delle problematiche settoriali locali, da pubblicare sul sito “Antenne di Pace”, portale della Rete Caschi Bianchi; ¾ partecipare ad un modulo di formazione comunitaria e residenziale prima della partenza per l’estero. ¾ partecipare alla valutazione finale progettuale PARTICOLARI CONDIZIONI DI RISCHIO PER I VOLONTARI CONNESSE ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: GUINEA CONAKRY- Conakry (LVIA) Rischi di ordine pubblico e rischi politici Il Paese condivide con la più parte del resto del mondo il rischio di poter essere esposto ad azioni legate a fenomeni di terrorismo internazionale. In particolare, tenuto conto del progressivo deterioramento della situazione nell’area del Sahel ed in considerazione dell’attivismo dei gruppi di matrice terroristica in tutta la regione e dell’accresciuto rischio di azioni ostili a danno di cittadini ed interessi occidentali, si raccomanda di mantenere elevata la soglia di attenzione in tutto il Paese. Nonostante la normalizzazione politico-istituzionale degli ultimi anni, le condizioni di vita della popolazione rimangono precarie, alimentando tensioni sociali che si sommano a quelle politiche e, in taluni casi, etnico- religiose. In tale quadro non è raro, specie nella capitale Conakry, che manifestazioni degenerino in scontri di piazza, talora con morti e feriti. Si raccomanda pertanto di mantenersi informati sulla situazione nel Paese attraverso i media locali ed internazionali. Il fenomeno della delinquenza comune ed organizzata è, negli ultimi tempi, in aumento in tutta la Guinea. Si sono registrati casi di rapine a mano armata ai danni di gruppi di turisti, anche italiani. Si raccomanda, pertanto, di osservare particolare cautela negli spostamenti, soprattutto nelle ore notturne e in ogni caso di evitare luoghi di eventuali manifestazioni o assembramenti. Si consiglia di evitare nella capitale, le zone dei mercati (Madina, Niger, Hamdallaye), soprattutto in orari prossimi a quelli della chiusura. Si consiglia di evitare anche il lungomare nella zona dei terminal di arrivo dei container, nonché il mercato del pesce di Boulbinet. Sono stati segnalati numerosi episodi di banditismo, anche violenti, nelle zone di confine con la Guinea Bissau e il Senegal. Si sconsigliano inoltre le zone di confine con la Sierra Leone. Per le restanti zone della capitale e per il resto del Paese, si sconsiglia la circolazione nelle ore notturne. Rischi sanitari: Le strutture sanitarie sono del tutto insufficienti, così come la disponibilità di farmaci. La qualità dell’acqua, anche in città e negli alberghi, non è affidabile. Sono ricorrenti le epidemie di colera durante la stagione delle piogge mentre la malaria è endemica nel Paese. In passato si sono registrati casi anche mortali di febbre gialla, rabbia, meningite, poliomelite, colera, tifo. L’incidenza dell’HIV-AIDS è significativa. Da oltre un anno in Guinea si è sviluppata una vasta epidemia di febbre emorragica da virus Ebola. Le aree più colpite sono le Prefetture della regione forestale (al confine con Sierra Leone, Liberia e Costa d’Avorio), oltre alla capitale Conakry e zone limitrofe (in particolare le Prefetture di Forécariah, Coyah e Dubréka). Per contenere l’epidemia il Governo guineano ha decretato lo stato di emergenza sanitaria nazionale che impone diverse misure di prevenzione ed anche restrittive con riferimento al movimento delle
persone all’interno della Guinea e da e per l’estero. Non si esclude che le Autorità locali e dei Paesi limitrofi possano assumere ulteriori decisioni d’urgenza, anche con brevissimo o nessun preavviso (chiusura di frontiere, sospensione di voli e ulteriori limitazioni nei movimenti). ACCORGIMENTI ADOTTATI PER GARANTIRE I LIVELLI MINIMI DI SICUREZZA E DI TUTELA DEI VOLONTARI A FRONTE: Considerazioni e accorgimenti Generali Rischi per la sicurezza ¾ Unità di crisi - Ministero Affari Esteri Per permettere al Ministero degli Affari Esteri, ed in particolare all'Unità di Crisi, nell'eventualità che si verifichino situazioni di grave emergenza, di rintracciare i volontari con la massima tempestività consentita e di pianificare con maggiore celerità interventi di evacuazione e soccorso, gli stessi saranno registrati sul sito "Dove siamo nel mondo", prima della partenza per l’estero. ¾ Ambasciate/consolati Sarà cura delle controparti locali, in collaborazione con la sede italiana, dare comunicazione scritta alle Rappresentanze Italiane Locali (Ambasciate e Consolati), dell’inizio servizio e del periodo di permanenza nel paese dei volontari, ed ogni eventuale spostamento, nonché del referente della sicurezza dell’associazione. Inoltre, nei paesi dove questo è possibile, i volontari saranno presentati alle autorità consolari o diplomatiche italiane. Sarà cura delle controparti locali aggiornare costantemente l’autorità consolare/diplomatica italiana sugli eventuali rientri e/o spostamenti dei volontari. Di seguito vengono elencate alcune precauzioni indispensabili per aumentare la tutela degli operatori: ¾ Tenersi costantemente aggiornati sugli sviluppi delle eventuali crisi nel paese e sui suoi possibili sblocchi ¾ Tenersi in contatto con l’Ambasciata ed informare di eventuali cambi di indirizzo / spostamenti all0interno e all’esterno del Paese, nonché cambi di recapito ¾ Seguire attentamente le direttive impartite dalle Autorità Locali ¾ Curare di essere costantemente reperibili ¾ Limitare al massimo le uscite di casa, in particolare nelle ore notturne ¾ Mantenere un atteggiamento orientato alla massima prudenza durante tutti gli spostamenti, evitando dove possibile la partecipazione a manifestazioni e assembramenti ¾ Non portare con sé documenti in originali ma solo fotocopie ¾ consultare sempre il referente locale in caso di incertezza o indecisione sulle norme di sicurezza da porre in atto (es: visite non previste a istituzioni governative e/o religiose) ¾ Nel caso di spostamenti in automobile l’ente e/o il partner locale verifica la piena efficienza del mezzo e se necessario effettuare scorte di carburante ¾ Nel caso la situazione lo renda necessario, lente e/o il partner locale, predisporrà eventuali sistemi di protezione supplementari agli accessi alle abitazioni dei volontari. Di seguito si elencano gli accorgimenti specifici adottati dall’Ente per garantire i livelli minimi di sicurezza e tutela dei volontari: Per garantire livelli minimi di tutela e sicurezza dei volontari in relazione a rischi di ordine pubblico e politico: RISCHIO ACCORGIMENTO ¾ ai volontari verrà vietato qualunque spostamento non autorizzato dalla sede di servizio e ogni loro azione sarà limitata alla sede accreditata di servizio ed al rispettivo ambito territoriale di intervento, laddove ritenuto sicuro; AGGRESSIONI/RAPINE ¾ l’Ente identifica eventuali sedi alternative in cui spostare volontari in caso quella accreditata non sia ritenuta sufficientemente sicura, in accordo con l’Ufficio Nazionale per il servizio Civile; ¾ i volontari dovranno operare assolutamente a stretto contatto con gli OLP e con il personale di riferimento del partner locale di progetto. MICROCRIMINALITÀ ¾ ogni spostamento locale del volontario/a sarà
pianificato con gli operatori responsabili; ¾ ai volontari saranno sconsigliati spostamenti in orari notturni e in zone isolate della città. ¾ i volontari saranno invitati a non circolare da soli e a non portare con sé oggetti di valore (Ipad, macchine fotografiche,...) o grossi quantitativi di denaro; ¾ i volontari saranno invitati a dotarsi di fotocopie dei propri documenti personali ed a custodire in luogo sicuro gli originali. Per garantire livelli minimi di tutela e sicurezza dei volontari in relazione a rischi sanitari: RISCHIO ACCORGIMENTO ¾ prima della partenza durante la formazione vengono consigliate ed eseguite le necessarie precauzioni e vaccinazioni prescritte e/o consigliate dall’OMS per la PROFILASSI E permanenza nel paese sede di servizio; all’arrivo nel VACCINAZIONI paese d’invio inoltre vengono fornite dall’OLP tutte le informazioni necessarie sulle norme igienico/sanitarie da seguire per tutta la durata del servizio CENTRI DI ASSISTENZA MEDICA ¾ A Conakry sono presenti alcune strutture sanitarie facilmente raggiungibili in automobile o con mezzi pubblici in pochi minuti. In particolare si ricordano la clinica: Chinoise de Kipé raggiungibile in 10 minuti a piedi e l’Hôpital Donka distante 20 minuti a piedi PARTICOLARI CONDIZIONI DI DISAGIO PER I VOLONTARI CONNESSE ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: Nello svolgimento del proprio servizio, i volontari impiegati all’estero nelle sedi del presente progetto sono soggetti alle seguenti condizioni di disagio: ¾ il disagio di ritrovarsi immersi in una realtà diversa da quella conosciuta e non avere le giuste coordinate per comprenderla, per capire come relazionarsi e comportarsi sia nei confronti delle controparti locali che delle istituzioni locali; ¾ il disagio di dover utilizzare quotidianamente particolari accorgimenti sanitari resi necessari dal vivere in territori in cui sono presenti patologie endemiche (malaria, aids e/o tubercolosi, ..) ¾ il disagio di ritrovarsi in territori in cui le condizioni climatiche possono, in certe situazioni, ostacolare o/e ritardare le attività previste dal progetto ¾ il disagio di vivere in territori dove le comunicazioni telefoniche ed il collegamento internet non è sempre continuo ed assicurato. Inoltre, per le sedi di attuazione di seguito riportate, si elencano i dettagli delle condizioni di disagio aggiuntivi: GUINEA CONAKRY - Conakry (LVIA) ¾ Il disagio del volontario di dover condividere l’appartamento messo a disposizione e gli spazi con altre persone. DESCRIZIONE SEDE DESCRIZIONE DEL CONTESTO TERRITORIALE: GUINEA CONAKRY- Conakry (LVIA) Conakry è la più grande città della Guinea, circa 1.900.000 abitanti, e ne è il centro amministrativo, economico e delle comunicazioni. L'economia della città ruota attorno al porto, dotato di moderne strutture per la gestione e il carico dei cargo, attraverso i quali vengono imbarcati alluminio e banane. L'industria prevalente è quella alimentare e automobilistica. Oggi la città è cresciuta lungo la penisola, formando cinque distretti principali. Partendo dalla punta della penisola questi sono Kaloum (il centro città), Dixinn (che ospita l'Università di Conakry e molte ambasciate), Ratoma (nota per la sua vita notturna), Matam e Matoto, dove si trova l'aeroporto Gbessia.
Il livello di copertura di protezione sociale rimane molto bassa, in quanto solo il 3% della popolazione è coperto dal sistema sanitario pubblico (fonte Ministero della Salute). Il tasso di disoccupazione ha raggiunto a Conakry il 15% e se si definisce la sottoccupazione come un volume di meno di 39 settimane all'anno di lavoro risulta che, quasi il 11,8% degli occupati è in una situazione di sottoccupazione (FMI), mentre la percentuale di bambini che lavorano raggiunge il 25% (UNICEF, 2010) In questo contesto, i gruppi vulnerabili non hanno accesso ai servizi di base, istruzione e sanità e sono trasparenti allo Stato, non essendo registrati allo stato civile. Nel territorio di Conakry LVIA interviene nel settore Diritti Umani e Sviluppo Sociale DESCRIZIONE DEL CONTESTO SETTORIALE: DIRITTI UMANI E SVILUPPO SOCIALE L’inchiesta per la valutazione della povertà (ELEP, ultima realizzata nel 2007) ha calcolato al 53% la popolazione che vive sotto la soglia di povertà (meno di 1 USD al giorno), contro il 49% del 2002. Questa tendenza negativa è confermata dall’attuale stima: 55%. Gli indicatori sociali mostrano che la probabilità di raggiungere gli Obiettivi di sviluppo per il millennio sono deboli, il Paese rimane nell’ultimo quantile in termini di sviluppo umano, sebbene il suo score sia passato da 0,323 del 2005 al 0,340 del 2010. I dati l’UNICEF1 mostrano come nel 2010 la percentuale di minori che lavorano abbia raggiunto il 25%, le dinamiche migratorie interne al Paese legate ai grossi investimenti stranieri (attività estrattiva in primis) hanno incentivato il mercato della prostituzione, le persone con disturbi della personalità non hanno accesso a strutture di supporto, oltre 500 giovani (dati progetto LVIA) vivono attorno alla discarica di Conakry scavando tra i rifiuti. In questo contesto non esiste un sistema di Protezione Sociale (PS) strutturato e performante, avendone lasciato lo Stato la totale gestione ai meccanismi tradizionali e confidando sulla solidarietà propria della società civile. Questi meccanismi sono oggi fortemente messi alla prova dal fenomeno dell’urbanizzazione: i valori tradizionali perdono di autorevolezza e gli attori implicati non sono né in numero sufficiente né sufficientemente formati. Il consorzio di cui fa parte LVIA è stabilmente presente nel Paese (convenzioni col Governo stipulate e rinnovate dal 2007) ed è attivo da oltre un decennio sulle tematiche trattate. Tutti e quattro i gruppi target, soggetti del progetto, (disabili psichici, minori, prostitute e raccoglitori di rifiuti) sono gruppi coi quali lavorano da tempo. La concezione della presente proposta, iniziata nel 2012, trova la sua giustificazione nella trasversalità dei gruppi target seguiti: molte persone di strada appartengono contemporaneamente a due o più dei gruppi target (ad esempio minorenni che si prostituiscono e soffrono di patologie psichiatriche, minori che raccolgono rifiuti presso le discariche, raccoglitori con disturbi della personalità, ecc). Da questa analisi la decisione, condivisa col Ministero degli Affari Sociali, di intraprendere un percorso complementare e coordinato che federi i vari partner di progetto in attività unitarie di formazione, rafforzamento delle capacità, sinergia dei servizi offerti, sensibilizzazione e revisione delle politiche di protezione sociale L’iniziativa si propone quindi di intervenire specificamente su persone disabili e vulnerabili (disabili psichici, prostitute, minori, raccoglitori di rifiuti), promuove le pari opportunità lavorando specificamente su gruppi femminili, ed ha un focus ambientale volendo inserire un gruppo vulnerabile nel circuito formale del riciclaggio dei rifiuti (i raccoglitori di rifiuti saranno indirizzati verso il Centro di trattamento e valorizzazione dei rifiuti plastici in corso di realizzazione a Conakry). Questi gruppi hanno in comune la strada e, in differenti casi, la stessa persona è riconducibile a due o più delle situazioni problematiche indicate. Non hanno accesso ai servizi di protezione sociale, siano essi pubblici o privati, non sono registrati all’anagrafe e non possiedono documenti d’identità, non possiedono una tessera sanitaria: sono figure nascoste alle istituzioni e non hanno acceso ai servizi formali di sanità ed educazione. Sono persone discriminate dalla società urbana che non godono più del supporto assicurato dalle reti informali (comunitarie e tradizionali), destrutturate dai rapidi mutamenti socio-demografici. Il progetto si propone di intervenire in particolare su tre assi prioritari: ¾ rafforzare le competenze e le capacità professionali ed organizzative degli attori di Protezione Sociale (pubblici e privati, formali ed informali) di modo che siano in grado ad offrire un servizio qualitativamente e quantitativamente accettabile ¾ sostenere attivamente le politiche di Protezione Sociale implicando le istituzioni, il settore privato e la società civile di modo da creare un terreno propizio ed aperto al reinserimento dei gruppi vulnerabili 1 UNICEF, 2010, http://www.unicef.org/french/statistics/index_countrystats.html
¾ aumentare e migliorare i servizi di Protezione Sociale di modo da raggiungere meglio ed in maggior numero gli utenti finali, aumentando la percentuale di persone vulnerabili che vengono reinserite con successo nel tessuto socio-culturale ed economico e su due zone d’intervento ben definite: le zone urbane e peri-urbane di Conakry e Kindia. Indicatori scelti sui quali incidere Il progetto andrà a modificare gli indicatori sopra menzionati, nella fattispecie: ¾ le dinamiche migratorie interne al Paese legate ai grossi investimenti stranieri (attività estrattiva in primis) hanno incentivato il mercato della prostituzione, le persone con disturbi della personalità non hanno accesso a strutture di supporto, oltre 500 giovani vivono attorno alla discarica di Conakry scavando tra i rifiuti ¾ non esiste un sistema di Protezione Sociale (PS) strutturato e performante, avendone lasciato lo Stato la totale gestione ai meccanismi tradizionali e confidando sulla solidarietà propria della società civile ¾ non vengono promosse le pari opportunità lavorando specificamente su gruppi femminili, ad esempio cercando di inserire un gruppo vulnerabile nel circuito formale del riciclaggio dei rifiuti SERVIZI ANALOGHI E DELLA RELATIVA OFFERTA PRESENTE NEL CONTESTO DI RIFERIMENTO Non esiste in Guinea un piano d’azione in materia di Protezione Sociale. Il documento più strutturato e formale, “Situation de Protection Sociale et Propositions d’Appui à l’élaboration d’une Politique Nationale”, non è mai stato pubblicato: esiste una bozza del febbraio 2009 con dati del 2006. Ciò impedisce un reale coordinamento tra i differenti attori ed interventi. Riferimento vago ai gruppi vulnerabili è presente nel DSRPIII 2012-2015 (Documento Stretegico di Riduzione della Povertà). Un programma di creazione e supporto alle «reti sociali », finanziato dalla Banca Mondiale, ha lavorato per facilitare l’accesso dei gruppi vulnerabili alle attività produttive. Possiamo affermare che tra gli interventi più solidi e strutturati sul territorio nazionale sono quelli condotti da FMG-CLMC e Sabou Guinée su disabili psichici e minori. La presente proposta federa dunque due tra i più significativi programmi presenti nel Paese cercando, attraverso il loro coordinamento, di aumentarne gli effetti moltiplicatori. Nel settore Diritti Umani e Sviluppo Sociale LVIA interviene nel territorio di Conakry con i seguenti destinatari diretti e beneficiari. Destinatari Diretti Vi sono 2 categorie di destinatari diretti: ¾ 100 realtà della società civile: associazioni di varia natura (di quartiere, giovanili, sportive, ong locali, religiose, ecc.), figure-chiave (capi quartiere, insegnanti), enti privati che gestiscono strutture che offrono servizi alla persona (disabili psichici, minori in conflitto con la legge, prostitute, raccoglitori informali di rifiuti) che necessitano di supporto informativo sulle politiche di protezione sociale; ¾ 15 istituzioni pubbliche (i 5 Comuni di Conakry, il Ministero degli Affari Sociali e 7 direzioni decentralizzate dei ministeri della Sanità e degli Affari Sociali) che necessitano di supporto nella revisione delle politiche di Protezione Sociale Beneficiari ¾ I beneficiari indiretti sono circa 240.000 persone toccate dalle attività di sensibilizzazione nei quartieri e tutta la popolazione delle città di Conakry raggiunta da spot TV e diffusioni radio. OBIETTIVI SPECIFICI DEL PROGETTO DI IMPIEGO: GUINEA CONAKRY- Conakry (LVIA) Obiettivo 1 ¾ Sensibilizzare 100 realtà della società civile (associazioni di varia natura, figure chiave, enti privati) sui temi delle pari opportunità e delle politiche di protezione sociale e formare il personale socio-sanitario di 5 centri che offrono servizi di prossimità alle persone vulnerabili Obiettivo 2 ¾ Favorire lo sviluppo di un sistema di Protezione Sociale (PC) strutturato supportando nella revisione delle politiche di Protezione Sociale 15 istituzioni pubbliche
DESCRIZIONE DEL PROGETTO: Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi GUINEA CONAKRY- Conakry (LVIA) Azione 1. Sensibilizzazione delle 100 realtà della società civile sui diritti ed i doveri delle persone vulnerabili, supporto e formazione al personale di 5 centri di prossimità 1. Organizzazione di 4 spettacoli teatrali in strada e presso le scuole 2. Realizzazione di 3 programmi radiofonici diffusi a cadenza settimanale 3. Realizzazione di 2 corsi di Formazione socio-sanitaria del personale di 5 centri di prossimità Azione 2. Revisione ed adozione di nuove politiche di Protezione Sociale in Guinea a favore della 15 istituzioni pubbliche che necessitano di supporto nella revisione delle politiche di Protezione Sociale 1. Organizzazione di 3 atelier all’anno con 25 partecipanti (rappresentanti le CLEF, le OSC, servizi statali, autorità amministrative) per analizzare i testi e le normative esistenti in materia di PS, i dispositivi istituzionali previsti e valutarne la reale attuazione ed efficacia. 2. Elaborazione di un nuovo documento di Protezione Sociale in Guinea 3. Organizzazione di un atelier nazionale, coordinato dalla Direzione del Ministero degli Affari Sociali, per l’adozione formale di un documento di politica nazionale sulla PS. Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività ¾ 3 coordinatori locali esperti in Protezione Sociale – Azione1-2 ¾ 3 psicologi – Azione1-2 ¾ 1 logista – Azione1-2 ¾ 1 amministratrice – Azione1-2 ¾ 1 autista – Azione1-2 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto: GUINEA CONAKRY- Conakry (LVIA) Il Volontario/a in servizio civile n° 1 collaborerà alla realizzazione delle seguenti attività: ¾ Supporto alla individuazione degli animatori/attori degli spettacoli teatrali ¾ Supporto all’organizzazione di 4 spettacoli teatrali in strada e presso le scuole ¾ Supporto alla realizzazione di 3 programmi radiofonici diffusi a cadenza settimanale ¾ Supporto alla realizzazione di formazioni socio-sanitarie al personale di 5 centri di prossimità (appoggio al personale medico in missione dall’Italia) ¾ Supporto al monitoraggio del progetto Il Volontario/a in servizio civile n° 2 collaborerà alla realizzazione delle seguenti attività: ¾ Collaborazione all’organizzazione dei 3 atelier all’anno con 25 partecipanti (rappresentanti le CLEF, le OSC, servizi statali, autorità amministrative) ¾ Collaborazione nell’ analizzare i testi e le normative esistenti in materia di PS, i dispositivi istituzionali previsti e ¾ Collaborazione della valutazione della reale attuazione ed efficacia dei testi e normative esistenti in materia di PS ¾ Collaborazione all’elaborazione di un nuovo documento di Protezione Sociale in Guinea ¾ Collaborazione all’organizzazione di un atelier nazionale, coordinato dalla Direzione del Ministero degli Affari Sociali, per l’adozione formale di un documento di politica nazionale sulla PS. ¾ Supporto al monitoraggio del progetto REQUISITI: Si ritiene di dover suddividere tra generici, che tutti i candidati devono possedere, e specifici, inerenti aspetti tecnici connessi alle singole sedi e alle singole attività che i Volontari andranno ad implementare, preferibilmente i seguenti requisiti: Generici: ¾ Esperienza nel mondo del volontariato; ¾ Conoscenza della Federazione o di uno degli Organismi ad essa associati e delle attività da questi promossi; ¾ Competenze informatiche di base e di Internet;
Specifici: GUINEA CONAKRY- Conakry (LVIA 116280) Volontario/a n°1: ¾ Preferibile formazione in ambito socio/educativo ¾ Buona conoscenza del francese scritto e parlato Volontario/a n°2: ¾ Preferibile formazione in ambito sociale ¾ Buona conoscenza del francese scritto e parlato DOVE INVIARE LA CANDIDATURA ¾ tramite posta “raccomandata A/R”: la candidatura dovrà pervenire direttamente all’indirizzo sotto riportato.(Nota Bene: non farà fede il timbro postale di invio, ma la data di ricezione in sede delle domande) ENTE CITTA’ INDIRIZZO TELEFONO SITO C.so IV Novembre, LVIA Cuneo 0171-696975 www.lvia.it 28 - 12100 ¾ tramite Posta Elettronica Certificata (PEC) di cui è titolare l'interessato, allegando la documentazione richiesta in formato pdf, a lvia@pec.lvia.t e avendo cura di specificare nell'oggetto il paese e il titolo del progetto (es CASCHI BIANCHI: INTERVENTI UMANITARI IN AREE DI CRISI – Africa 2016 - Guinea - LVIA). Nota Bene: per inviare la candidatura via PEC • è necessario possedere un indirizzo PEC di invio (non funziona da una mail normale), • non è possibile utilizzare indirizzi di pec gratuiti con la desinenza "postacertificata.gov.it", utili al solo dialogo con gli Enti pubblici.
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