SENSING THE WAVES CENTRO PECCI, PRATO - NIO architecten
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
CENTRO PECCI, PRATO
SENSING THE WAVES
DBInformation Spa - The Next Building - Anno I - N. 3 Ottobre 2016 - ISSN: 2465-3063
INTERVISTA
MARIO CUCINELLA
Cinque progetti
dal forte
impatto sociale
e ad alto valore
ambientale
ed energetico,
per ricostruire
l’Emilia Romagna
dopo il sisma
del 2012.THE NEXT BUILDING PROGETTI
Copertina
CENTRO per l'arte
contemporanea luigi PECCI
PRATO
Manuela Battaglino
Foto: © Ivan D’Alì
Courtesy: Centro per l’Arte Contemporanea
Luigi Pecci, Nio architectenUn disco luminoso
per l’arte
Sensing the Waves
È firmata da Maurice Nio, uno degli esponenti più interessanti
della scena architettonica contemporanea, l’avveniristica struttura
che amplia il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato.
Il forte focus sulla sostenibilità si esprime soprattutto nell’illuminazione
- una delle voci principali della spesa energetica di un edificio -
risolta con soluzioni tecnologiche evolute, ecologiche ed economiche
che sfruttano tutto il potenziale della luce naturale
OTTOBRE 2016 25THE NEXT BUILDING PROGETTI
Progetto Progetto architettonico Esecuzione
centro per l'arte Tempi
Committente
contemporanea Comune di Prato Progetto 2006
Architetto e direttore artistico
luigi pecci MAURICE NIO Responsabile procedimento inizio dei lavori 2007
V.LE DELLA REPUBBLICA, 277 Luca Piantini termine dei lavori 2016
NIO Architecten, Rotterdam
PRATO Amministrazione Costi
www.nio.nl
Stefania Galli nuovo edificio, risistemazione
spazi esterni, ristrutturazione
vecchio edificio
14.400.000 €
Dati tecnici Partner e Consulenti
Superficie teatro Superficie Progetto ingegneria strutturale Ingenieursbureau Zonneveld Direzione lavori Paolo Bartalini 2007/2012,
totale all’aperto totale Iacopo Ceramelli, Alberto Antonelli, Daniele Storai Antonella Cacciato 2012, Massimo Lastrucci 2013/2016
ampliamento 1000 posti edificio
Impianti meccanici e antincendio Dante Di Carlo Direzione operativa opere strutturali Andrea Vignoli, Claudio Consorti
7.815 m2 cinema/ originario
piano auditorium 4.310 m2 Impianti elettrici CMA Maurizio Mazzanti Progetto e direzione lavori ristrutturazione/ Antonio Silvestri
seminterrato 140 posti Progetto illuminotecnico Bernardo D’Ippolito - Kino Workshop adeguamento edificio originale
5.170 m2 spazio Superficie Coordinatore per la sicurezza Paola Falaschi Progetto sistemazioni esterne Luca Piantini, Michele Faranda
piano terra performativo totale Acustica Pietro Danesi Geologo Deborah Bresci 2007/2011
825 m2 400 posti Centro Pecci Damiano Franzoni 2012/2016
Collaudatore Massimo Perri
primo piano 12.125 m2
1.820 m2
Aziende
Sistema illuminante Solatube in Italia Infinity Motion Climatizzazione Climaveneta
Apparecchi illuminanti Antrox, Erco, Novaluce, Norlight, Siteco Copertura esterna anello Bemo Monro
Sistemi di sicurezza UTC Fire&Security Vetrate isolanti Glass 6 therm - Guidi Glass
Sistema BMS ABB Sistema di facciate Schüco
A perto ai visitatori
lo scorso
16 ottobre
2016, dopo il
completamento
dell’originale
intervento di ampliamento
affidato al progettista
olandese Maurice Nio
Italo Gamberini, il nuovo
centro Pecci è l’unica
istituzione pubblica dedicata
all’arte contemporanea in
Italia - e tra le poche in
Europa - a inaugurare un
nuovo edificio nel decennio
2010-2020. Qui troveranno
spazio la sperimentazione
inclusi architettura e design,
cinema, moda e letteratura…
Un po’ di storia
La sede museale originaria,
sorta negli anni Ottanta per
volontà del cavaliere del lavoro
Enrico Pecci, che la donò
alla città di Prato in memoria
dall’architetto fiorentino
Gamberini. Nel 2006, il
progetto di rilancio della sede
museale, commissionato dalla
famiglia Pecci allo studio di
Rotterdam Nio Architecten.
Se infatti il Centro vantava una
collezione unica in Italia, con
capolavori dell’Arte Povera,
e la riqualificazione di più linguaggi e discipline del figlio Luigi e inaugurata della Transavanguardia italiana
dell’edificio originario di artistiche contemporanei, nel 1988, è stata realizzata e internazionale, di artisti dell’ex
prospetto ovest
OTTOBRE 2016 26SENSING THE WAVES - CENTRO PECCI, PRATO
forma plastica
e volumi fluidi
L'ampliamento del Centro
Pecci ideato da Maurice
Nio ha un forte impatto
iconico. La corpertura e
il rivestimento del disco,
realizzati con pannelli
speciali in alluminio naturale
dalla finitura bronzo-dorata,
sono stati composti in
cantiere, su misura e sui
disegni in 3D del progettista.
OTTOBRE 2016 27THE NEXT BUILDING PROGETTI
Working Detail
IMPIANTO
Sistemi elettrici:
vince l'integrazione
A
lla forte componente e la necessità di coprire
iconica, il grande ampie superfici libere
disco che circonda con i sistemi di safety e
il museo Pecci unisce security ha condotto sino
particolari scelte di impianto, dall’inizio a scegliere un
determinate anche dalle sue completo sistema di BMS
caratteristiche strutturali. per il controllo di ogni
Responsabili dell’intervento, elemento impiantistico. Per
gli ingegneri di CMA Servizi l’integrazione delle varie
integrati di ingegneria e componenti progettuali, non
architettura, specializzati sono stati utilizzati strumenti
nella progettazione di BIM specifici (il progetto
URSS e oltre 1000 opere di per le Arti Contemporanee in impianti elettrici e speciali. è iniziato nel 2008) ma la
artisti internazionali come Anish Toscana che raccogliendo e necessaria comunicazione
Kapoor, Jan Fabre, Jannis rilanciando l’eredità culturale GESTIONE INTEGRATA tra le diverse funzioni
Kounellis, Sol LeWitt, Mario del Centro Pecci, a cui è stata Dal punto di vista dei sistemi della progettazione è stata
Merz, Michelangelo Pistoletto, riconosciuta ufficialmente la elettrici implementati, raggiunta mediante l’impiego
molte di queste erano da tempo funzione pubblica oltreché l’intervento si caratterizza esteso di database condivisi.
relegate nei magazzini per la l’identità giuridica di polo per la forma singolare
mancanza di spazio espositivo. artistico contemporaneo dell’edificio, l’ampio apporto LE DECLINAZIONI
Operazioni necessarie, il regionale. I promotori di luce naturale e per DI IMPIANTO
raddoppio della superficie della nuova fondazione la continuità funzionale Sono state implementate le
espositiva e la ristrutturazione sono il Comune di Prato e con il corpo di fabbrica principali classi di funzioni
dell’esistente, ormai datata, l’Associazione Centro per l’Arte esistente. L’intenso lavoro di impiantistica elettrica
sono state sostenute dal Contemporanea Luigi Pecci, di preparazione svolto con tipiche della attività museale.
Comune di Prato e dalla che gestiscono dal 2016 la gli altri professionisti e In particolare gli aspetti di
Regione Toscana attraverso struttura rinnovata e ampliata, con l’amministrazione ha safety e security sono tra
i fondi europei e si sono in convenzione con la Regione consentito di ottimizzare la loro integrati a partire dalla
incentrate sulla costruzione Toscana. posizione delle centrali e scelta di un unico produttore
della nuova ala (supportata dei locali tecnici in generale (UTC Fire&Security), mentre
dall’Ambasciata del regno dei Il progetto di ampliamento e di coniugare le esigenze il sistema di BMS, fondato
paesi Bassi in Italia). Questa Il futuristico anello ideato da della illuminazione generale su un’architettura Konnex
si collega alla sede originaria, Maurice Nio per l’ampliamento con quelle dell’illuminazione utilizza componentistica ABB.
ripristinata architettonicamente del Centro Pecci abbraccia d’accento, attraverso Per consentire la regolazione
e potenziata nelle funzioni idealmente l’edificio originale, soluzioni originali mirate del flusso luminoso emesso
e nei servizi. Il complesso si integrando la fabbrica alla completa fruizione delle si è utilizzata la tecnologia
estende oggi su quasi 10mila moderna, la piazza umanistica opere d’arte. La capillare Dali implementata dai
metri quadrati e ospita, oltre e il teatro classico rappresentati distribuzione di energia costruttori italiani (Norlight).
alle aree per esporre, archivio nell’intervento di Gamberini.
e biblioteca specializzata L’avveniristica architettura
(più di 50mila volumi), teatro dal forte impatto iconico è
all’aperto (1000 posti), caratteristica del linguaggio I PUNTI DI FORZA
cinema auditorium, spazio progettuale del suo autore • Illimitata flessibilità degli elementi di comando
performativo, bookshop, bar e si esprime nella forma • Controllo degli impianti in tempo reale ai fini per la conduzione e la
e ristorante, laboratorio e sale plastica e nei volumi fluidi, manutenzione dell’edificio
• Impiego della tecnologia RGB per gestire il contenuto emozionale legato
d’incontro. Risale al luglio 2015 esito dell’incontro tra matita, all’illuminazione delle opere
la costituzione della Fondazione continua a pag. 33 • Sicurezza e la semplicità nell’interfaccia uomo macchina
OTTOBRE 2016 28CENTRO PER L'ARTE CONTEMPORANEA LUIGI PECCI, PRATO
IMPIANTI, La GESTIONE é UNica
Un unico sistema gestisce, con controllo
anche remoto da tablet e portatili, tutti gli
impianti: regolando la luce artificiale in base
alla naturale (con sensori esterni) e creando set
emozionali; comandando impianti di sicurezza
attivo e passivo (compresa luce d’emergenza);
contabilizzando l’energia e realizzando statistiche
dei consumi per controllare gli sprechi;
verificando il funzionamento degli impianti
tecnologici e registrando in tempo reale eventi
anomali e allarmi…
comfort sotto controllo
L a climatizzazione del nuovo Museo Pecci è affidata
a 2 unità polivalenti Integra di Climaveneta, di tipo
Necs-WQ 0512 con sistema di controllo Manager
3000. Le unità si caratterizzano per la loro capacità di
soddisfare contemporaneamente richieste di acqua
calda e fredda, realizzando così un sistema che non
necessita di commutazioni stagionali e che è in grado
di garantire sempre la massima efficienza energetica
all’impianto di climatizzazione. L’impianto Hydronic
System ha una potenza frigorifera totale di 316 kW e
una potenza termica totale di 338 kW.
L’illuminazione di accento
utilizza sistemi Erco.
L’ASPETTO ENERGETICO
L’elevata automazione dei
sistemi ha consentito di
raggiungere prestazioni
conformi alla Norma Uni
15232 per impianti di classe
A. Benchè non si sia fatto
ricorso a soluzioni quali
moduli fotovoltaici, si sono
ottenuti risultati eccellenti
di contenimento energetico
grazie soprattutto al largo uso
di sistemi di distribuzione
della luce attraverso condotti
ottici.
DIFFUSIONE SONORA
Il sistema si adatta con grande flessibilità all’assetto architettonico,
e all’allestimento delle varie manifestazioni ospitate dal museo. Da
un’unico set sonoro è possibile passare a 12 set zonali. Le tecnologie
adottate garantiscono un’ottimale qualità del suono in ambienti
da 1 a 12 ambientazioni audio distinte tipologicamente differenti: sale, uffici, spazi ricettivi e di servizio.
OTTOBRE 2016 29THE NEXT BUILDING PROGETTI
Working Detail
ILLUMINAZIONE
Lighting design: luce del sole per lo spazio museale
“L’
incontro con sezione trapezia, variabile in box) omogeneamente e (Ø 350 mm). Dopo un’attenta
Maurice Nio altezza (da 3 a 13 metri) e morbidamente illuminate, valutazione dei livelli medi
risale al 2007. in larghezza che, fatta girare dando invece ai proiettori di illuminamento nelle varie
Fu durante la presentazione su iperboloidi, genera un posti trasversalmente allo stagioni dell’anno e alle varie
della sua mostra “Snake solido di rotazione a più di spazio il ruolo di accentuare ore del giorno, sono stati
Space”, ospitata a Firenze nel 180°. Ogni parete perimetrale le opere d’arte. Intervenire in dotati di daylight dimmer
nostro spazio-laboratorio Kino prodotta dalla rotazione uno spazio museale dedicato che, otturando il condotto
Workshop, che l’architetto viene composta da una all’esposizione di opere solare attraverso una valvola
olandese notò i Solatube, spezzata (concava all’interno contemporanee in ambito a farfalla ad apertura variabile
condotti solari tecnologici e convessa all’esterno) dello temporaneo, richiede sistemi brevettata, consentono di
adatti a illuminare spazi privi spazio espositivo che risulta luce adattabili in potenza e attenuare fino all’80% la luce
di finestre utilizzati nella sede. un enorme contenitore di ampiezza di fascio, nonché in naturale. L’inserimento per
Così, quando fu incaricato del 1700 m2. numero e tipologie adeguate settori del controllo sistemico
progetto esecutivo del Museo a differenti collocazioni dei daylight dimmer ha
Pecci di Prato ricevemmo Le sfide del progetto nello spazio e nel tempo. garantito un’enorme variabile
l’invito diretto a partecipare a illuminotecnico Un’ulteriore complicazione luxometrica naturale, capace
questo intervento innovativo, Come assecondare le nasceva dalla scelta di Nio di interagire con quella
per progettarne l’illuminazione. voluttuose curve intersecanti di collocare esclusivamente artificiale grazie all’ausilio
le diverse altezze e larghezze due finestre quali punti di di eliometri che, attraverso
Le condizioni che generano forme e volumi osservazione privilegiati per i controlli elettronici sulle
dell’intervento sempre dinamici? la vista delle opere d’arte lampade, assicurano sia il
L’ampliamento del Pecci La difficoltà maggiore stava all’esterno dell’edificio. Lo risparmio di energia sia il
firmato da Nio avvolge il proprio nella geometria spazio espositivo rimanente controllo sui flussi luminosi
museo esistente dai suoi dello spazio, nelle sue sarebbe stato privo di luce delle lampade.
estremi, accogliendolo curve spezzate, nelle naturale, evitando ogni
e creando un unicum differenti proporzioni che possibile distrazione del La giusta luce
morfologico. La struttura si mal si conciliano con il visitatore. per esporre
sviluppa su tre livelli: piano solido trasparente di una Rispetto all’idea iniziale, che
terra con foyer di ingresso, sorgente di luce. Occorreva Le soluzioni prevedeva l’esistenza di un
biblioteca, bookshop, bar e rendere le pareti perimetrali Per garantire un’ottima e soffitto a telo teso tipo Barrisol,
ristorante; primo piano con spezzate dalla geometria omogenea illuminazione il progetto illuminotecnico
l’area espositiva e piano (adibite in principio a laterali naturale, accogliendo il della sala espositiva è
interrato per locali di servizio di esodo di un percorso desiderio del progettista di stato adattato all’attuale
e uffici. La pianta del progetto museale concepito con isole non avere finestre sull’esterno, architettura naked, con travi
nasce dallo sviluppo una espositive centrali in black sono stati collocati 77 Solatube e coperture a vista. Abbiamo
atmosfere naturali
con i solatube
Per l’illuminazione del Centro
Pecci, decisivo l’utilizzo dei
Solatube, tubi riflettenti
captatori delle luce del sole
capaci di trattenere sia i
raggi infrarossi sia gli UVA
e UVB e con un bassissimo
livello di trasmittanza
termica.
OTTOBRE 2016 30CENTRO PER L'ARTE CONTEMPORANEA LUIGI PECCI, PRATO
Il progetto luci
Fondamentale in uno L’efficientamento
spazio museale, il progetto energetico
illuminotecncio è firmato La sostenibilità energetica è un
dall'architetto Bernardo argomento presente da sempre,
D'Ippolito, di Kino Workshop, sia nelle premesse del progettista
autore di questa relazione. architettonico sia nella nostra ricerca.
Motore del progetto luministico del
Museo Pecci non è stato un approccio
prettamente ingegneristico, ma
dunque utilizzato gli incassi l’integrazione sistemica tra tecnologie
acquistati precedentemente applicate e soluzioni architettoniche
avanzate. Ogni elemento di
immaginando la collocazione illuminazione, ogni corpo lampada e
di travi tecnologiche sospese, ogni sorgente rispondono alla finalità
parallele agli andamenti di un processo virtuoso e articolato,
che ha valutato risparmio energetico e
perimetrali, che contenessero sostenibilità in armonia ed equilibrio
le lampade fluorescenti wall- preciso per esaltare al contempo
washer Erco per l’illuminazione la funzione primaria di uno spazio
museale unico. Decisivo, in questo
delle pareti, concepite come senso, è stato il ricorso ai Solatube,
guide per gli avventori dei dotati di captatori di luce capaci di
percorsi laterali. La luce trattenere sia i raggi infrarossi sia
gli UVA e UVB. Questi tubi riflettenti
d’accento è affidata a proiettori contengono un cuscino d’aria ferma
tipo Dali da binario elettrificato, e hanno un bassissimo livello di
montati sulle travi trasversali trasmittanza termica (a differenza di
qualunque lucernario, anche dotato
e dotati di ottiche variabili del miglior vetro). Di fatto, non c’è
(7-14-28-56 gradi), così da trasferimento del calore entrante:
illuminare opere di dimensioni un dato estremamente significativo
che risponde all’obiettivo, anche
e collocazioni differenti. Le normativo, del massimo risparmio
due ali del piano espositivo si energetico, evitando impegnative
raccordano poi al centro, in compensazioni in termini di
raffreddamento deputate all’impianto
uno spazio a doppia altezza termico. (B.D.I.)
assolutamente bianco che,
attraverso una scala, comunica TECNOLOGIA INTEGRAta
con il foyer di ingresso. Qui, bianco autoportante, rivestito secondo le variabili del ciclo Lo studio illuminotecnico e il
l’illuminazione nasce dal in basso da un telo Barrisol circadiano umano di irrorare, conseguente progetto si sono basati
sull’integrazione digitale con protocollo
confronto diretto con Nio, traslucente, sospeso alla automaticamente o secondo di gestione Dali. L’elettronica montata
che immaginava un enorme struttura portante naked il bisogno, luce variabile in a bordo lampada consente il dialogo
disco “Moon” incombente superiore, con sorgenti di intensità e temperatura colore costante degli apparecchi con il
server, quindi la gestione dei livelli di
sulla doppia altezza. Ecco luce bianca caldo/freddo Dali. (tra 3000K° e 5600K°). Il illuminamento, il controllo del colore e
quindi l’imponente anello Queste lampade consentono, controllo della luce parassita altre funzioni, tra cui la principale: il
derivante da questa enorme dialogo con i sensori luxometrici interni
e con gli eliometri esterni al museo. Ogni
quantità di luce in uno spazio Solatube, responsabile della traduzione
open, viene invece attenuato della luce naturale, viene monitorato
dai muri bianchi che partono adeguando in tempo reale i valori
di illuminamento, esito ideale della
trasversalmente dal piano terra comunicazione tra server, luci artificiali
e si interrompono nel vuoto e daylight dimmer. Lo scambio di dati
superiore spaziale, senza è costante e automatico e permette
anche la valutazione del consumo
compromettere la visione della energetico e della migliore durata delle
continuità strutturale. lampade. Ogni sorgente, infatti, se non
stressata nelle prestazioni, aumenta
notevolmente la propria durata di vita,
Luce architetturale riducendo gli oneri di manutenzione e
al piano terra relamping. (B.D.I.)
Qui la luce ha un ruolo più
decorativo: anelli luminosi a
OTTOBRE 2016 31THE NEXT BUILDING PROGETTI
Working Detail
ILLUMINAZIONE
cantiere luci controllo digitale del colore dall’esterno, veicolata dalle Il dialogo tra indoor
Test di resa dei dischi sospesi nel vuoto generano ampie vetrate che creano e outdoor
luminosi con controllo
cromatico, al piano terra. un’atmosfera accogliente un dialogo con il piazzale Nel progetto di Nio, il tetto
A lato, connettori Solatube e dinamica. Grande d’ingresso e luce interna, per rivestito in lamiera di alluminio
al primo piano. attenzione è stata posta al evitare la percezione di uno presso-piegata e curvata lungo
controllo dell’equilibrio tra spazio irrorato di fastidiosa le sue superfici di color oro
la luce naturale proveniente luce parassita. poggia su vetrate continue
e appare come sospeso nel
vuoto notturno. Abbiamo
deciso di inserire nel pavimento
esterno adiacente la facciata
una serie di lampade Erco
a ottica wall-washer radente
basculante di +/-10° poste
a un passo di 4 metri di
interdistanza, a garanzia della
distribuzione omogenea della
luce sulla pancia del museo,
con fasci che si disperdono
lentamente in altezza, senza
mai abbagliare gli avventori, né
all’interno né esternamente. Il
percepito finale vuole essere
quello di vivere in uno spazio
interno gestito da una luce
dinamica e cangiante, che si
adatta alle diverse esigenze,
mentre al calar delle tenebre,
esternamente, la struttura
inizia a prendere il sopravvento
con la sua pancia illuminata,
lasciando lentamente
nell’ombra le nere vetrate
inferiori.
posizionamento dei solatube al I° piano Bernardo D’Ippolito
OTTOBRE 2016 32CENTRO PER L'ARTE CONTEMPORANEA LUIGI PECCI, PRATO
software evoluti, materiali di là del forte impatto scenico si messaggi provenienti dal con la creazione, al primo
tecnologici. L’involucro alieno fondono razionalmente, con la mondo, la grande antenna che piano - dove si articolano
invita alla scoperta di una precisa collocazione dei servizi si erge sul disco, visibile da attualmente tutte le sale
dimensione interna autonoma ricettivi al piano terra e delle molto lontano. espositive - di un nuovo tragitto,
e inedita. Interprete originale funzioni espositive al piano per creare una diversificazione
della cultura architettonica superiore. Il livello inferiore, “Sensing the waves” degli assi di fruizione. Per
contemporanea, Nio è deputato all’accoglienza È questo il titolo fortemente risolvere la seconda criticità,
anche attento alla relazione e altre funzionalità per il evocativo che Nio ha scelto da sono state collocate al piano
tra costruzione e luogo, qui pubblico, si apre verso la città subito per sintetizzare intenti terra tutte le funzioni rivolte
particolarmente strategica: attraverso la cortina vetrata che e programma del proprio al pubblico, come il desk
il progetto vuole favorire segue il profilo anulare della lavoro. «Il problema maggiore di accoglienza, il centro di
l’interazione tra spazio museale struttura. Quello superiore, del museo - dichiarava il informazioni, la biglietteria
e territorio, esaltando le nuove destinato alle esposizioni, è progettista, in relazione ed il bookshop. Abbiamo
funzioni culturali del Centro, caratterizzato esternamente alle criticà del museo - è la infine orientato l'ingresso
permettendo di identificarne da un rivestimento metallico mancanza di una continuità principale chiaramente
chiaramente l’accesso con la color bronzo che regala tra i percorsi di fruizione in direzione dell’incrocio
nuova entrata, il bookshop e spettacolari giochi di luce. e circolazione. Il percorso delle strade principali». A
il ristorante collocati nel corpo Al suo interno, gli ambienti esistente, lineare e fortemente differenza dell’edificio museale
trasparente al piano terra, sono distribuiti lungo l’intero direzionato, impone al visitatore esistente, dal carattere rigido
aprendolo alla città attraverso volume che, restringendosi alle di ripercorrere una medesima e meccanicistico, ispirato
il giardino sperimentale e la due estremità, si salda infine direttrice al termine della visita parzialmente ai laboratori
grande piazza. La soluzione di con il complesso originario. della mostra. Un secondo industriali di Prato, la nuova
Nio valorizza anche l’area verde Nell’anello quindi, non solo punto debole è rappresentato struttura appare fluida
esterna al Centro. Già sede di sono ospitate le nuove attività, dall’ingresso principale, di ed estatica: «La nuova
una collezione open air, questa ma viene anche assicurata difficile individuazione. Ci estensione - racconta Nio -
è stata riorganizzata e resa più la possibilità di raddoppiare piace per questo paragonare circonda l'edificio esistente,
accessibile, visibile sia dai viali e diversificare i percorsi. il museo esistente al palazzo intersecandolo solo ove
e dalle strade che circondano Infine, elemento simbolico di imperiale di Tokio, visibile necessario lungo la pianta
il complesso museale, sia dai questa presenza importante da tutti e riconoscibile ma circolare. Poiché l'angolazione
grandi oblò, che si aprono e al contempo oggetto di estremamente inaccessibile. Il del piano espositivo varia in
sull’anello. Forma e funzione, al trasmissione/recezione dei primo problema è stato risolto continuazione, si originano
un radar
per la cultura
Elemento a sé stante, la
torre-antenna voluta da Nio,
capta virtualmente i segnali
delle nuove culture artistiche
emergenti.
OTTOBRE 2016 33THE NEXT BUILDING PROGETTI
Working Detail
involucro
Una struttura avveniristica, progettata in 3D
P
er realizzare
l’intera copertura
e il rivestimento
dell’avveniristico disco
disegnato da Maurice Nio,
di circa 5500 metri quadrati,
è stato utilizzato il sistema
per facciate Bemo Monro,
composto da profili realizzati
su misura e pannelli speciali
in alluminio naturale con
finitura bronzo-dorata. Questo
sistema ha permesso la
massima personalizzazione
delle superfici, creando una
transizione armoniosa tra
facciata e tetto e offrendo
molteplici i vantaggi, grazie
alla possibilità di ottenere
pannelli continui di più
lunghezze e con larghezze
da 100 a 1000 mm, oppure
saldati per inclinazioni del tetto tecnologia rollformer mobile convessa per forme arcuate e con ampio anticipo i costi
fino a 1,5°, con modellazioni Bemo, i profili Monro che arrotondate. dei materiali. Completata la
concave e convesse per compongono il sistema struttura portante, è stata
realizzare forme arrotondate riproducono fedelmente la L’ANALISI 3D eseguita la scansione 3D
e arcuate. A queste geometria programmata, Il tetto del Museo Pecci è stato completa del manufatto per
caratteristiche si aggiungono anche nel caso di forme realizzato utilizzando i disegni verificarne la coerenza al
la vasta selezione dei materiali complesse: un requisito in 3D dei progettisti e quindi millimetro. Questa operazione
disponibili per un risultato non sottovalutabile nella il software proprietario Bemo ha aiutato a individuare
di alta qualità e una durata progettazione architettonica per definire il posizionamento le irregolarità determinate
di vita eccellente. Modellati di altissima qualità. Tra i corretto dei pannelli saldati, dalle tolleranze e permesso
direttamente in cantiere, in loro plus: la lunghezza e quindi il numero e la posizione di posizionare con estrema
base alle specifiche richieste la larghezza variabili, la dei punti di ancoraggio. precisione la sottostruttura,
di progetto e grazie alla modellazione concava/ Questo ha consentito di gestire quindi i pannelli e gli ancoraggi.
Dial disegno
alla struttura
In sequenza, dal disegno
(prospetto nord) al modello
in legno, alla struttura
portante in acciaio.
OTTOBRE 2016 34CENTRO PER L'ARTE CONTEMPORANEA LUIGI PECCI, PRATO
all'interno dell'edificio spazi Workshop si caratterizza per
trasparenze al piano terra dalle atmosfere differenziate, l’attenzione a questi molteplici
Apparentemente sospeso, il grande disco dorato di Nio ha dunque atte ad accogliere aspetti e le risposte esemplari
una base “trasparente” realizzata grazie al sistema di facciate diverse possibilità espositive. in termini di lighting design
in alluminio Schüco FW 50+ a montanti e traversi, versatile e La “torre” è un oggetto (ne parliamo dettagliatamente
performante. L’involucro risulta particolarmente leggero e aereo,
grazie ai profili sottili che permettono la realizzazione di superfici peculiare, a sé stante. È una nell’intervista in queste pagine).
vetrate essenziali e formalmente pulite. Tra le caratteristiche sorta di sintesi tra un corno ed A caratterizzarsi per i risultati
tecniche del sistema: il contenimento dei consumi energetici, un’antenna, poiché, da un lato di efficientamento energetico,
l'ampiezza dei reticoli e delle altezze di costruzione (con pesi dei
rappresenta uno stendardo i Solatube, dispositivi che
tamponamenti fino a 6 kN), la garanzia della massima sicurezza
antifulmine, antieffrazione, antiproiettile e antiesplosione. issato con orgoglio per visitatori catturano e quindi trasportano
e passanti e allo stesso tempo, la luce naturale, variandola e
come una sonda, esplora tutte regolandola elettronicamente,
quelle condizioni non misurabili ecologicamente ed
da radar e uomini, captando gli economicamente. Le scelte di
“umori culturali”, alla ricerca impianto, determinate anche
continua delle nuove correnti». dalle caratteristiche strutturali
del nuovo edificio e affidate
Un’anima tecnologica a CMA Servizi integrati di
Dietro alla forte presenza ingegneria e architettura, si
scenica catalizzatrice di sono orientate ad assicurare
attenzione e segnale urbano una gestione centralizzata
potente, il “disco alieno” di BMS per il controllo di ogni
Nio - che nella notte raggiunge elemento, in particolare,
il massimo effetto scenografico, trattandosi di uno spazio
sospeso sulle luci della cortina aperto al pubblico, gli aspetti
ISOLAMENTO ACUSTICO PERFETTO vetrata del piano terra come di safety e security, tra loro
CON I VETRI FONOASSORBENTI
un’astronave in atterraggio integrati. L’elevata automazione
Le vetrate sono state realizzate
utilizzando, sia all’interno sia all’esterno, - nasconde un forte importo dei sistemi ha consentito
vetri stratificati di sicurezza con ricorso a tecnologico e l’attenzione a più di raggiungere prestazioni
plastico fonoassorbente nello stratificato
aspetti legati alla sostenibilità conformi alla Norma Uni
interno della vetrata isolante, garanzia
di un elevato e ottimale isolamento di ambiente, consumi e costi. 15232 per impianti di classe
acustico per poter visionare le opere Così, il progetto di illuminazione, A. Evolute tecnologicamente
esposte. Mediante l'utilizzo del “coating”
opera particolarmente anche le scelte di involucro:
con emissività 0.01 e l'aiuto del gas
argon, sono state raggiunte massime complessa e articolata nel caso particolarmente leggero e
prestazioni termiche del vetro camera di uno spazio museale, prevede aereo al piano terra, grazie al
con una sola intercapedine. L’intervento
il soddisfacimento di più sistema di facciate in alluminio
è stato realizzato da Guidi Glass, azienda
specializzata nel raggiungimento di esigenze, non esclusivamente dai profili sottili che permettono
obiettivi di elevata efficienza energetica. funzionali: si tratta di un luogo la realizzazione di superfici
pubblico, quindi con oggettive essenziali e formalmente
necessità di fruizione allargata pulite, completate da vetrate
e anche di sicurezza, ma si fonoassorbenti che assicurano
tratta anche di uno spazio un isolamento acustico perfetto.
deputato all’esposizione di E infine, l’intera copertura e il
opere d’arte, che necessitano rivestimento del disco disegnato
soluzioni specifiche e interventi Nio (circa 5500 m2), realizzati
che non ne compromettano la dal progetto in 3D dell’architetto
lettura da parte dell’osservatore. e costruiti in cantiere, secondo
Quindi i temi del risparmio la tecnologia per facciate Bemo
energetico: l’intervento Monro, composta da profili
dell’architetto Bernardo realizzati su misura e pannelli
D’Ippolito e della sua società speciali in alluminio naturale
di ingegneria e servizi Kino con finitura bronzo-dorata. ❖
OTTOBRE 2016 35Puoi anche leggere