SCENE DI PAGLIA S/RADICAMENTI - festival dei casoni e delle acque x edizione 16.06 01.07.18 - deskline.net

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SCENE DI PAGLIA
S/RADICAMENTI
festival dei casoni
e delle acque
x edizione
16.06 > 01.07.18
SCENE DI PAGLIA S/RADICAMENTI - festival dei casoni e delle acque x edizione 16.06 01.07.18 - deskline.net
direzione artistica Fernando Marchiori

organizzazione e coordinamento tecnico Associazione Nuova Scena
progetto grafico Matteo Bertin | illustrazioni Roberto Abbiati
comunicazione 3Parentesi                                                            SCENE DI PAGLIA
scene di paglia ringrazia per l’ospitalità i proprietari di Ca’ Sagredo a Consel-   S/RADICAMENTI
ve, Barchessa Soranzo Crotta a Piove di Sacco e delle Scuderie La Gardesana
a Sant’Angelo di Piove di Sacco, e per la collaborazione le associazioni di vo-
lontariato Grido Alè, In Volo, Avis, Protezione Civile di Sant’Angelo di Piove
di Sacco; Gruppo el Cason di Piove di Sacco; Pro Loco Codevigo e Protezione
                                                                                    Sentirsi parte di un territorio senza inciampare
Civile Codevigo.
                                                                                    nella retorica delle radici. Raccontarsi ma at-
                                                                                    traverso lo sguardo degli altri. Riconoscersi in
                                                                                    chi arriva e le proprie radici ha dovuto strap-
                                                                                    parle, in chi parte e scopre solo così di averne.
                                                                                    Perché sradicarsi implica la messa a nudo del-
                                                                                    le radici, il loro estremo riconoscimento. In
                                                                                    questo senso, ogni sradicamento è sempre
                                                                                    anche un radicamento, il distacco da una terra
                                                                                    porta a guardarla da fuori, ad appropriarsene
                                                                                    nell’abbandono. E cosa vuol dire oggi cercare,
                                                                                    romanticamente, l’universale in ciò che è loca-
                                                                                    le e viceversa? Si può ancora tenere i piedi ben
                                                                                    piantati a terra e la testa fra le nuvole?
                                                                                        Convinti che l’arte possa aiutare a com-
                                                                                    prendere i cambiamenti in atto, continuiamo
                                                                                    anche attraverso il teatro a interrogare le ten-
                                                                                    sioni e le dinamiche che stanno attraversando
                                                                                    il nostro presente trasformandolo.
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PROGRAMMA
SABATO 16 GIUGNO     ore 21.15 | Piove di Sacco | Barchessa Soranzo Crotta      MARTEDÌ 26 GIUGNO     ore 21.15 | Sant’Angelo di Piove di Sacco
                     FARMACIA ZOO:È                                                                   Casa Maritan
                     L’ARTE DI ASPETTARE                                                              OTTAVO GIORNO
                                                                                                      …E SOTTO L’ACQUA SCORRE

VENERDÌ 22 GIUGNO    ore 21.15 | Piove di Sacco | piazza Vittorio Emanuele II   MERCOLEDÌ 27 GIUGNO   ore 21.15 | Arzergrande | Casone Azzurro
                     COLLETTIVO PAOLO BENVEGNÙ                                                        CLAUDIA MARSICANO
                     H3+                                                                              R.OSA

                                                                                GIOVEDÌ 28 GIUGNO     ore 21.30 | Conselve | Ca’ Sagredo
SABATO 23 GIUGNO     ore 21.15 | Piove di Sacco | Casone Ramei
                                                                                                      TIZIANO SCARPA | DEBORA PETRINA
                     IVAN CASTIGLIONE
                                                                                                      LE COSE CHE SUCCEDONO DI NOTTE
                     FRANCESCO CAFISO 4ET
                     IL PERSECUTORE (O L’INSEGUITORE)
                                                                                VENERDÌ 29 GIUGNO     ore 16.30 e 18.00 | Piove di Sacco | Casone Ramei
                                                                                                      KER THÉÂTRE MANDIAYE N’DIAYE
DOMENICA 24 GIUGNO   ore 18.00 | Piove di Sacco | Auditorium                                          THIORO
                     un film di marco martinelli                                                      UN CAPPUCCETTO ROSSO SENEGALESE
                     VITA AGLI ARRESTI DI AUNG SAN SUU KYI
                                                                                                      ore 21.15 | Codevigo | Idrovora di S. Margherita
                     ore 20.30 | Piove di Sacco | Casone Ramei                                        ROBERTO ABBIATI
                     MARCO MARTINELLI                                                                 DEBRA LIBANOS
                     TEATRO DELLE ALBE
                     FARSI LUOGO
                                                                                SABATO 30 GIUGNO      ore 21.15 | Sant’Angelo di Piove di Sacco
                     a seguire
                                                                                                      Scuderie La Gardesana
                     TEATRO MEDICO IPNOTICO
                                                                                                      LASTANZADIGRETA
                     LEONCE UND LENA
                                                                                                      CREATURE SELVAGGE

LUNEDÌ 25 GIUGNO     ore 18.00 | Piove di Sacco | Casone Ramei                  DOMENICA 1 LUGLIO     ore 21.15 | Codevigo | Casoni della Fogolana
                     TEATRO MEDICO IPNOTICO                                                           SERGIO MERCURIO
                     VERDI E IL CANE INFERNALE                                                        IL BURATTINAIO DI BANFIELD
                     ore 21.15 | Legnaro | Corte Benedettina                                          a seguire
                     GIANCARLO PREVIATI                                                               ROSA BRUNELLO Y LOS FERMENTOS
                     WHITE RABBIT RED RABBIT                                                          VOLVERSE
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SABATO 16 GIUGNO
           ore 21.15   FARMACIA ZOO:È
         barchessa
  soranzo crotta
                       L’ARTE DI ASPETTARE
via j. da corte, 45    con Filippo Paolasini
    piove di sacco     ideazione Fernando Marchiori
                       drammaturgia Gianmarco Busetto
                       regia Gianmarco Busetto e Carola Minincleri
                       produzione Scene di paglia | Farmacia Zoo:è
                       con il sostegno di Conselve Vigneti e Cantine

                       Costretto a uscire dall’autostrada per un ingorgo, un gio-
                       vane imprenditore si perde nelle campagne della Bassa
                       Padovana scoprendo un angolo di Veneto appartato e
                       laborioso, dal carattere semplice e autentico. La veloce
                       deviazione diventa una sospensione esistenziale che si
                       protrae per giorni e fa emergere la rabbia rimossa di un
                       uomo che forse ha tradito se stesso.
                          Viene a contatto con persone schiette, cammina nella
                       nebbia del primo mattino, scopre il mondo del vino Friu-
                       laro, il cui carattere corrisponde a quello della gente che
                       lo produce. Un vino dai tratti spigolosi che si ammorbidi-
                       scono col tempo, acquistando in robustezza e rotondità.
                          Complici un vecchio vignaiolo e una seducente som-
                       melier, il protagonista impara la storia e le leggende di
                       questo vino rabbioso, le pazienti tecniche produttive, gli
                       aspetti organolettici, capisce i mesi di attesa prima della
                       pigiatura dell’uva, gli anni di attesa per la maturazione
                       nelle botti.
                          Sarà per lui, frenetico e iperconnesso imprenditore in
                       carriera, una vera e propria iniziazione, attraverso il vino,
                       all’arte di aspettare, all’attenzione, alla percezione affi-
                       nata. Alla pazienza che genera forza. Alla rabbia che di-
                       venta armonia. Come nella voce di Tom Waits.
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VENERDÌ 22 GIUGNO
                                 ore 21.15   COLLETTIVO PAOLO BENVEGNÙ
                          piazza vittorio
                               emanuele ii
                                             H≠+
                                             DAI PRIMORDI DELLA TERRA AL MONDO VEGETALE
                            piove di sacco
                                             regia Luca Roccia Baldini e Luca Ronga
                                             testi Paolo Benvegnù
                                             musicisti Luca Baldini, Paolo Benvegnù, Ciro Fiorucci,
                                             Andrea Franchi, Marco Lazzeri
                                             attore burattinaio Luca Ronga
                                             scenografia, figure e oggetti Lucia Baricci
                                             luci Luca Roccia Baldini
                                             audio Michele Pazzaglia
                                             ideazione teatrale Luca Ronga
                                             video Ilaria Costanzo
                                             produzione Officine della Cultura

                                             Il concerto-spettacolo H3+ è un viaggio ai primordi del
                                             mondo, alla scoperta di una terra distrutta e rinata sotto
                                             forma di pioggia, riossigenata dalla comparsa del mondo
                                             vegetale. A restituire la memoria e la visione di questo
                                             percorso sono da una parte le registrazioni conservate nei
foto di antonio viscido

                                             nastri dell’esploratore Victor Neur, personaggio becket-
                                             tiano e senza volto che ritorna nella trilogia dei dischi di
                                             Benvegnù, dall’altra le apparizioni di luce di un angelo che
                                             guarda l’umanità traendone visioni filosofiche.
                                                Il racconto di alcuni grandi temi universali, come la cre-
                                             azione del mondo, il diluvio e il rapporto popolare con il
                                             divino, è rappresentato in un teatrino di marionette da
                                             camera, scandendo il passare dei secoli, scatenando si-
                                             tuazioni assurde e metateatrali, poetiche e sferzanti.
                                                Intitolato alla molecola fondamentale dell’universo,
                                             particella elementare che potrebbe far presumere un nuo-
                                             vo inizio, H3+ è composto da una parte in prosa e una in
                                             forma canzone che diventa il filo rosso della narrazione. Il
                                             viaggio. Il buio. Il vuoto. La scoperta. Il rientro verso casa,
                                             verso il proprio intimo.
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SABATO 23 GIUGNO
                                ore 21.15   IVAN CASTIGLIONE | FRANCESCO CAFISO 4ET
                           casone ramei
                               via ramei
                                            IL PERSECUTORE
                           piove di sacco   (O L’INSEGUITORE)
                                            Ivan Castiglione voce recitante
                                            Francesco Cafiso sassofono contralto, flauto traverso
                                            Mauro Schiavone pianoforte
                                            Pietro Ciancaglini contrabbasso
                                            Adam Pache batteria

                                            Il celebre racconto di Julio Cortázar dedicato a Charlie
                                            Parker diventa un banco di prova per l’incontro di due
                                            grandi personalità artistiche. La voce di Castiglione e il
                                            sassofono di Cafiso scavano questa storia per estrarne un
                                            compendio di arte pura, tra musica, vita e teatro. Attra-
                                            verso le figure di Johnny Carter (cioè Charlie Parker) e di
                                            Bruno, intellettuale e critico musicale, lo scrittore argen-
                                            tino affronta il rapporto tra creatività e razionalità, cerca
foto di rossellina garbo

                                            l’essenza di quel tempo sospeso in cui passato, presente
                                            e futuro convivono compressi. Il tempo che Cortázar sen-
                                            tiva quando andava in métro e che Parker provava a ripro-
                                            durre col suo innovativo e geniale modo di suonare il sax.
                                               «Mettere mano a Il persecutore – spiegano gli artisti – è
                                            come entrare in un tempio. Non solo del jazz. Si ha a che
                                            fare con qualcosa di mistico, come i concetti di tempo,
                                            creazione, morte e vita. Il sassofono e la voce giocano sul
                                            palco intrecciando parole e musica per cercare di riempire
                                            quei buchi di cui parla il protagonista. Per scongiurarli, tra-
                                            sformarli. In principio era il verbo o la vibrazione?»
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DOMENICA 24 GIUGNO
     ore 18.00
   auditorium
                 VITA AGLI ARRESTI
   via ortazzi   DI AUNG SAN SUU KYI
piove di sacco
                 un film di Marco Martinelli
                 con Ermanna Montanari, Elio De Capitani, Sonia Bergamasco
                 soggetto Marco Martinelli e Ermanna Montanari

                 La proiezione sarà introdotta dal regista Marco Martinelli
                 Il film ripercorre, attraverso il racconto-evocazione di
                 sei bambine, i venti anni agli arresti della leader della
                 Lega Nazionale per la Democrazia in Birmania e Premio
                 Nobel per la Pace. Un film d’arte, caratterizzato da un
                 immaginario visivo originale e contemporaneo, che sa
                 arrivare al vasto pubblico. Il racconto prende vita in un
                 magazzino di costumi teatrali: lì una bambina si avven-
                 tura, e da lì ci conduce in un Oriente gravido di cronaca
                 politica intessuta a musiche e colori sgargianti. A una
                 Aung San Suu Kyi interpretata con intensità da Ermanna
                 Montanari, si alternano i ritratti burattineschi dei gene-
                 rali-dittatori, dei Nat-spiriti cattivi, dei giornalisti e inviati
                 dell’Onu, dei comici ribelli perseguitati dal regime.
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DOMENICA 24 GIUGNO
                                 ore 20.30    MARCO MARTINELLI
                             casone ramei     TEATRO DELLE ALBE

foto di lidia bagnara
                                 via ramei
                             piove di sacco
                                              FARSI LUOGO
                                              «Dove comincia il farsi luogo? Dal rischio più grande, dal
                                              pericolo antico: io e te. I miei occhi nei tuoi.»
                                                 101 varchi per entrare, e perdersi, nel teatro labirintico
                                              di uno dei più originali artisti italiani. Un teatro «ortodos-
                                              so», rigoroso e sincretico, capace di cogliere le contraddi-
                                              zioni del reale, il loro mescolarsi, per farsi luogo, vita e arte.
                                              Per Marco Martinelli il concetto di “farsi luogo” rovescia la
                                              barbarie uniformante della società dei “non-luoghi”: è uno
                                              strumento di lavoro per un teatro che trovi il proprio sen-
                                              so anche, ma non solo, nella creazione di comunità. Una
                                              mappa etica e estetica per la prassi scenica, una dichia-
                                              razione di poetica del teatro di Martinelli (e delle Albe).

                                 a seguire    TEATRO MEDICO IPNOTICO
                                              LEONCE UND LENA

foto di alice bl durigatto
                                              dall’opera di Georg Büchner
                                              burattini, scene, costumi Patrizio Dall’Argine
                                              e Veronica Ambrosini
                                              musiche Marco Amadei e Luca Marazzi
                                              assistenti di baracca Thea Ambrosini e Virginia Ambrosini

                                              Un principe e una principessa fuggono dal proprio desti-
                                              no e vanno incontro a un desiderio. Si allontanano da loro
                                              stessi e incontrano la loro proiezione. Preferiscono il buio,
                                              la penombra.
                                                 «Ho allestito Leonce und Lena in una versione per teatro
                                              di burattini. Le mie creature sono scolpite nel legno e la
                                              baracca ha un boccascena che valorizza i fondali dipinti.
                                              È la prima volta che lavoro partendo da un testo. Büchner
                                              aveva scritto Leonce und Lena per un concorso: sperava di
                                              racimolare qualche soldo, per campare. Il manoscritto fu
                                              inviato in ritardo e gli venne riconsegnato ancora chiuso.
                                              Resta un capolavoro». (Patrizio Dall’Argine)
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LUNEDÌ 26 GIUGNO
                                                                    ore 18.00    TEATRO MEDICO IPNOTICO
                                                                casone ramei
                                                                    via ramei
                                                                                 VERDI E IL CANE INFERNALE
                                                                piove di sacco   burattinaio Patrizio Dall’Argine
                                                                                 assistente Veronica Ambrosini

                                                                                 Durante una passeggiata, Giuseppe Verdi e Richard Wa-
                                                                                 gner discutono di melodramma e tragedia. Il Maestro si
                                                                                 accalora un po’ troppo andandosene in malo modo e così
                                                                                 Wagner decide di dare una lezione a lui e a tutta la città:
                                                                                 sguinzaglia il suo feroce cane Tannhäuser per scatenare
                                                                                 l'apocalisse. Dopo tante distruzioni, viene messa una ta-
                                                                                 glia sul cane infernale, ma solo un uomo riuscirà a domar-
                                                                                 lo e a liberare così la città dall'ondata di ultra-violenza.

Scene di paglia fa parte del network Lettera 22 - Premio
Giornalistico di Critica Teatrale e in questa edizione ne
ospita la finale.
Il concorso è rivolto agli under 36, giornalisti e studenti
universitari, che vogliano accettare la sfida di creare nuovi
modelli di critica giornalistica aggiornati alle forme della
comunicazione contemporanea.
Sostenuto da Fondazione Cariplo e dall’Università degli
Studi di Padova, patrocinato dall’Ordine Nazionale dei
Giornalisti, dal DAMS dell’Università di Padova, dall’Uni-
versità degli Studi di Milano e dall’AGIS, avrà la sua fase
finale da giugno a ottobre 2018 nell’ambito di otto festival
internazionali di teatro e danza: Primavera dei Teatri, Col-
line Torinesi, Scene di paglia, Inteatro Festival, OperaEsta-
te Festival Veneto, Short Theatre, MilanOltre, Vie Festival.
Informazioni su www.premiolettera22.it.
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LUNEDÌ 26 GIUGNO
                                      ore 21.15   GIANCARLO PREVIATI
                            corte benedettina
                                 via roma, 34
                                                  WHITE RABBIT RED RABBIT
                                      legnaro     di Nassim Soleimanpour
                                                  con Giancarlo Previati
                                                  produzione 369gradi

                                                  White rabbit red rabbit è un esperimento sociale in forma
                                                  di spettacolo. L’attrice o l’attore che lo interpreta per un’u-
                                                  nica volta, senza regia e senza prove, apre la busta sigillata
                                                  che contiene il testo già sul palco e ne condivide il conte-
                                                  nuto con il pubblico. Una sedia, un tavolo e due bicchieri
                                                  sono i soli orpelli concessi. Il qui e ora nella sua massima
                                                  espressione. Ci sono delle regole da rispettare per chi ac-
                                                  cetta la sfida: chi decide di portarlo sulla scena non può
                                                  averlo visto prima. Deve arrivare sul palco portando in
                                                  dote coraggio e leggerezza, intraprendenza, ironia ed in-
                                                  telligenza. Il testo è stato scritto dall’iraniano Nassim So-
                                                  leimanpour nel 2010, all’età di 29 anni, in un momento in
                                                  cui non aveva possibilità di comunicare con l’esterno del
                                                  suo Paese. Non è un testo politico. È prima di tutto il sogno

foto di nima soleimanpour
                                                  realizzato di un dialogo impossibile, un gioco teatrale con-
                                                  tro ogni censura e ogni distanza geografica e culturale, un
                                                  incontro ravvicinato che lascia tracce profonde, perché
                                                  mette sullo stesso piano emotivo autore, attore e spetta-
                                                  tore.
                                                  Tradotto in 25 lingue, conta più di mille repliche in tutti i
                                                  continenti, con interpreti celebri come Sinead Cusack,
                                                  Whoopi Goldberg, Ken Loach e, in Italia, Fabrizio Gifuni,
                                                  Vincenzo Pirrotta, Vinicio Marchioni, Antonio Catania,
                                                  Lella Costa, Emma Dante, Sylvia De Fanti, Davide Enia,
                                                  Iaia Forte, Federica Fracassi, Enrico Ianniello, Licia lanera,
                                                  Fausto Russo Alesi.
MARTEDÌ 26 GIUGNO
                                                                                    L’acqua come elemento dinamico della città di Padova,
          ore 21.15   OTTAVO GIORNO
                                                                                    creatrice di situazioni sempre uniche, a volte nascosta agli
     casa maritan
via san marco, 49
                      …E SOTTO L’ACQUA SCORRE                                       occhi dei più, ma sempre disponibile a svelarsi nella sua
                                                                                    ricchezza a chi è aperto alle emozioni. Lo spettacolo è un
    sant’angelo di
                      Premio come migliore coreografia al Festival                  work in progress iniziato nel 2015. Riconoscendo le porte
     piove di sacco
                      Internazionale delle Abilità Differenti 2017                  storiche della città e i canali d’acqua che le lambiscono
                                                                                    come elementi ispiratori, si è trasformato nel tempo, ar-
                      danzatori Silvia Bianco, Adriana Belotti, Stefano Baliello,   ricchendosi di immagini e suggestioni.
                      Silvia Ferro, Marina Giacometti, Giulia Grigolon, Rafael         Un omaggio a Padova, scenario di fruttuosi incontri tra
                      Pellegrini, Anna Ruzza, Stefania Trentin, Elisa Zampa,        persone differenti e di creazioni artistiche inclusive, e una
                      Sara Zanotto                                                  metafora della storia della stessa Associazione Ottavo
                      direzione artistica Marina Giacometti                         Giorno, da vent’anni impegnata a costruire, attraverso i
                      coreografia Antonella Tomasutti                               molteplici linguaggi espressivi del movimento e della dan-
                      musiche originali Bottega Baltazar                            za, concrete opportunità di partecipazione alla vita cultu-
                      costumi Silvia Bianco                                         rale della comunità, senza preclusioni di abilità, età, ap-
                      disegno luci Maria Dicati                                     partenenza etnica o culturale. Una danza e un teatro dove
                      fotografie Dario Pizzuti, Silvia Ferro, Stefano Baliello      le persone, con e senza disabilità, partecipano allo stesso
                      video Marco Toffanin, Silvia Ferro, Diego Biasia              percorso formativo e creativo.
MERCOLEDÌ 27 GIUGNO
                               ore 21.15   CLAUDIA MARSICANO
                      casone azzurro
                       str. s. marco, 9
                                           R.OSA
                                           10 ESERCIZI PER NUOVI VIRTUOSISMI
                         arzergrande
                                           spettacolo di Silvia Gribaudi
                                              finalista Premio UBU 2017 – Miglior spettacolo di danza 2017
                                              finalista Premio Rete Critica 2017
                                           in scena Claudia Marsicano
                                              Premio UBU 2017 Nuova attrice/performer under 35
                                           coreografia e regia Silvia Gribaudi
                                           disegno luci Leonardo Benetollo
                                           costumi Erica Sessa
                                           consulenza artistica Antonio Rinaldi, Francesca Albanese,
                                           Giulia Galvan, Matteo Maffesanti
                                           produzione Associazione Culturale Zebra,
                                           La Corte Ospitale, Silvia Gribaudi Performing Arts
                                           coproduzione Santarcangelo Festival

                                           R.osa è una performance che si inserisce nel filone poeti-
                                           co di Silvia Gribaudi, coreografa che con ironia dissacrante
                                           porta in scena l’espressione del corpo, della donna e del
                                           ruolo sociale che esso occupa con un linguaggio “infor-
                                           male” nella relazione con il pubblico. R.osa si ispira alle im-
                                           magini di Botero, al mondo anni Ottanta di Jane Fonda, al
                                           concetto di successo e prestazione. Uno spettacolo in cui la
                                           performer è una “one woman show” che sposta lo sguardo
                                           dello spettatore all’interno di una drammaturgia compo-
                                           sta di dieci esercizi di virtuosismo. Un’esperienza in cui lo
                                           spettatore è chiamato ad essere protagonista volontario o
                                           involontario dell’azione artistica in scena. R.osa fa pensare
                                           a come guardiamo e a cosa ci aspettiamo dagli altri sulla
                                           base dei nostri giudizi. Lo spettacolo mette al centro una
                                           sfida, quella di superare continuamente il proprio limite.
                                           R.osa è una rivoluzione del corpo, che si ribella alla gravità e
foto di laila pozzo

                                           mostra la sua lievità.
GIOVEDÌ 28 GIUGNO
          ore 21.15   TIZIANO SCARPA | DEBORA PETRINA
      ca’ sagredo
via matteotti, 185
                      LE COSE CHE SUCCEDONO
         conselve     DI NOTTE
                      Debora Petrina voce, tastiere, chitarra elettrica
                      Tiziano Scarpa racconti e rime

                      Le cose che succedono di notte è uno spettacolo di musica
                      e parole. Debora Petrina, cantautrice e compositrice, vinci-
                      trice tra l’altro del Premio Ciampi, incontra Tiziano Scarpa,
                      premio Strega con Stabat mater. Sul palco alternano canzo-
                      ni e racconti in rima. Con tastiere, chitarra e voce, Debora
                      si mette in contatto con mondi sconosciuti, è una specie
                      di veggente elettronica. Canta con una presenza scenica
                      ammaliante le sue canzoni innovative, che emanano calda
                      sensualità e ritmi vivaci.
                         Fra un brano e l’altro accompagna le parole di Tiziano alle
                      tastiere e alla chitarra. Tiziano racconta di uomini, alberi,
                      animali solitari che cercano l’amore e la verità, e trovano
                      quello che si meritano. Sono favole per adulti, in rime ba-
                      ciate, abbracciate, accarezzate, qualche volta accoltellate e
                      strangolate. Storie spassose, a volte drammatiche, sempre
                      sorprendenti e ispirate.
VENERDÌ 29 GIUGNO

foto di sara colciago
                         ore 16.30 e 18.00   KER THÉÂTRE MANDIAYE N’DIAYE
                           casone ramei
                                via ramei
                                             THIORO
                                             UN CAPPUCCETTO ROSSO SENEGALESE
                           piove di sacco
                                             Adama Gueye e Fallou Diop attori e musicisti
                                             Simone Marzocchi compositore e trombettista
                                             regia Alessandro Argnani

                                             Reinvenzione dal respiro africano di Cappuccetto rosso,
                                             una delle fiabe europee più popolari e di cui esistono nu-
                                             merose varianti, Thioro porta lo spettatore alla scoperta
                                             non del bosco, ma della savana, e all’incontro non con il
                                             lupo, ma con Buky la iena, in un viaggio immaginifico e
                                             bruciante attraverso l’Africa. Un viaggio dal ritmo pulsan-
                                             te, che intreccia diverse lingue, ritmi, suoni e immaginari,
                                             e fa incontrare e mette in corto circuito la fiaba europea
                                             con la tradizione africana partendo dalla suggestione di
                                             come l’origine esatta di Cappuccetto rosso continui a esse-
                                             re un’incognita.
                                                Narrazioni ispirate allo stesso tema si possano trovare
                                             non solo nel folklore europeo, ma anche nella tradizio-
                                             ne orientale e africana. Nato in Senegal, lo spettacolo è
                                             una nuova occasione di incontro nel solco della feconda
                                             relazione del Teatro delle Albe con Diol Kadd e gli attori

foto di vincenzo renda
                                             legati a Mandiaye N'Diaye, attore cardine del Teatro delle
                                             Albe (scomparso nel 2014) che ha fondato l’associazione
                                             Takku Ligey coinvolgendo i giovani del villaggio e creando
                                             un’alternativa di lavoro e di vita. Un “meticciato teatrale”
                                             che prosegue il percorso delle “Albe afro-romagnole”.
                                             Nel 1988, infatti, la compagnia ravennate, intrecciando
                                             la lezione della tradizione teatrale alla ricerca del nuovo,
                                             acquisì al suo interno dei griots senegalesi, coniugando
                                             drammaturgia, danza, musica, dialetti, invenzione e radici,
                                             e costruendo un importante percorso artistico, sociale e
                                             culturale che ha portato alla nascita in Senegal di una re-
                                             altà teatrale e culturale di rilievo, da cui prende vita anche
                                             questo spettacolo.
VENERDÌ 29 GIUGNO
          ore 21.15   ROBERTO ABBIATI
      idrovora di
santa margherita
                      DEBRA LIBANOS
                      IL “PASSATO” PER LE ARMI
   via idrovora, 1
         codevigo     di Roberto Abbiati e Lucia Baldini
                      con Roberto Abbiati
                      video di Lucia Baldini e Nicolò Colzani
                      musiche di Alessandro Nidi e Moustapha Dembélé – Zam

                      «Nel 1936 siamo arrivati nell’Africa orientale e abbiamo
                      messo lì un viceré, perché il re ce lo siamo tenuti in Italia,
                      il governo ce l’aveva uno solo, il Mussolini, che si era scel-
                      to invece come soprannome “Duce.” Quando è nato il
                      principe di Napoli, Vittorio Emanuele di Savoia, bisognava
                      festeggiare come nelle favole il re, la regina, il viceré, il ma-
                      resciallo, il duce, i soldatini e la banda. L’Etiopia l’avevamo
                      occupata con la guerra, una splendida e avventurosa
                      guerra. Di battaglia in battaglia era diventata italiana. Tut-
                      ti si festeggiava il principino appena nato, in patria e
                      nell’Impero.
                          Ma visto che eravamo fascisti e ci si comportava da im-
                      perialisti era come essere in guerra sempre, perché mica a
                      tutti andava bene essere occupati, e al nostro viceré gli
                      fanno un attentato mentre brindava alla dinastia dei Savo-
                      ia. La rappresaglia italiana è immediata, il duce e il Grazia-
                      ni, che era il viceré, si raccomandano che i primi a essere
                      “passati per le armi” siano i cantastorie. Così nessuno
                      potrà raccontare e ricordare. Poi “passano” tutti gli altri: i
                      sospettati e i neri. Quindi tutti.
                          A Debra Libanos, l’antico monastero copto sulle mon-
                      tagne etiopi, si “passano” i monaci e i pellegrini durante la
                      festa di San Michele, così, quasi per gioco. Io sono un can-
                      tastorie italiano e mi vergogno un po’ per quello che ab-
                      biamo combinato in Africa orientale, mica come italiano,
                      come essere umano.
                          Era bello il monastero, e pieno di cultura, prima che lo
                      avvolgesse il silenzio.»
SABATO 31 GIUGNO
       ore 21.15   LASTANZADIGRETA
       scuderie
 la gardesana
                   CREATURE SELVAGGE
 via chiusa 103    Leonardo Laviano voce e chitarra
sant’angelo di     Alan Brunetta marimba, bidoni, percussioni, piano rhodes,
 piove di sacco    drum machine e molto altro
                   Umberto Poli chitarre elettriche, acustiche, giocattolo,
                   weissenborn, cigar box
                   Jacopo Tomatis mandolino elettrico, banjolino, clavietta,
                   basso, glockenspiel, sinth, harmonium
                   Flavio Rubatto percussioni, didjeridoo, farfisa, piano
                   rhodes, theremin
                   Dario Mecca Aleina produzione e fonica

                     Progetto realizzato con i fondi dell’art. 7 L. 93/92
                     Bando Promozione NUOVOIMAIE

                   Viva la musica bambina e democratica! Le canzoni sono
                   creature selvagge: sfuggono, si nascondono, saltano, all’i-
                   nizio sono piccine ma poi crescono e sporcano tutto in giro.
                   Lastanzadigreta cerca di addomesticarle ormai da qualche
                   anno. Ne ha raccolte una dozzina sul suo primo disco. Sono
                   canzoni strane, che rifiutano le certezze delle formule più
                   facili ma che cercano comunque di farsi pop, di parlare un
                   linguaggio musicale leggero e condiviso. A volte sono pic-
                   cole e dolci, altre volte mostruosamente abnormi. A volte
                   hanno suoni da cameretta, altre volte di un’orchestra rock.
                   A volte usano strumenti veri, a volte strumenti strani, di-
                   menticati in qualche solaio.
                      Creature selvagge è Targa Tenco 2017 per la migliore ope-
                   ra prima, votato da una giuria di duecento critici musicali.
DOMENICA 1 LUGLIO                                                                        a seguire   ROSA BRUNELLO Y LOS FERMENTOS

         ore 21.15   SERGIO MERCURIO
                                                                                                                          VOLVERSE
    casoni della
       fogolana
                     IL BURATTINAIO DI BANFIELD                                                                           Rosa Brunello contrabbasso, synth
                                                                                                                          Michele Polga sax tenore
via casone delle                                                                                                          Frank Martino chitarra, elettronica
                     Attore argentino acclamato nei festival internazionali, Ser-
          sacche                                                                                                          Luca Colussi batteria
                     gio Mercurio ha viaggiato con i suoi straordinari pupazzi in
        codevigo
                     tutta l’America Latina e in Europa. Nel Burattinaio di Ban-
                                                                                                                          Particelle della materia che sotto l’azione del fermento si
                     field, per la prima volta in Italia, interpreta se stesso, mentre
                                                                                                                          muovono violentemente, si gonfiano e riscaldano, lottando
                     i pupazzi che prendono vita dal suo stesso corpo-voce sono
                                                                                                                          per ricomporsi con un nuovo ordine, in un ciclo senza fine.
                     i personaggi pittoreschi del quartiere popolare in cui vive a
                                                                                                                          Una metafora chimica per una musica alchemica, organica
                     Banfield, provincia di Buenos Aires.
                                                                                                                          e in continuo divenire.
                        Grazie alle capacità improvvisative dell’artista, questi
                                                                                                                             «Rosa Brunello, giovane realtà della scena jazz naziona-
                     personaggi si animano tra il pubblico, ricreano una dimen-
                                                                                                                          le, si inserisce con modestia, grande tenacia e ricchezza di
                     sione di vicinato, coinvolgono gli spettatori. Uno spettacolo
                                                                                                                          idee nel prezioso filone dei contrabbassisti-leader che sanno
                     divertente, irriverente, poetico, che incanta e sorprende
                                                                                                                          mettersi al servizio della musica, sostenendola e stimolan-
                     in ogni istante: quando Bobi si ribella al suo manovratore;
                                                                                                                          dola, dando un supporto ritmico e nel contempo offrendo
                     quando Cacho, un filosofo da bar, condivide le sue verità in
                                                                                                                          una cornice contrappuntistica. E Los Fermentos permettono
                     silenzio; quando Caca, una donna con una tragica esperien-
                                                                                                                          alla musica di dipanarsi con agilità e libertà, mettendo in luce
                     za amorosa alle spalle, reclama da Dio un po’ di attenzione.
                                                                                                                          una salda interazione tra i componenti, stimolata e favorita
                     Tutti sono insieme umani e pupazzi, mentre il burattinaio
                                                                                                                          dalla stessa leader, che lavora su una concezione di filigrana
                     guarda il mondo con occhi di bambino.
                                                                                                                          dialogica in continuo movimento». (Giuseppe Segala)

                                                                                         foto elisa caldana
ALTRI S/RADICAMENTI                                                                      SCENE DI PAGLIA
                                                                                         DIECI ANNI
CÓNTAME                                                                                  DI S/RADICAMENTI
Sabato 23 giugno ore 18.00 Casone Ramei, Piove di Sacco
Cóntame è un’occasione per narrare storie: scegliamo tema e luogo e invitiamo le
persone a raccontare liberamente, come in un filò contemporaneo. Appuntamento
al Casone Ramei per raccogliere le vostre narrazioni sul tema dello s/radicamento.
Racconta anche tu, in cinque minuti, una storia che abbia un inizio, uno svolgi-
mento e una fine, oppure vieni ad ascoltare. Puoi inviare il titolo della tua storia a
contamestorie@gmail.com

IN BICI TRA I CASONI
Domenica 24 giugno ore 18.00
Vuoi arrivare a teatro in bicicletta attraversando la campagna della Saccisica? Par-
tiamo dal Teatro di Piove di Sacco per raggiungere Arzergrande, visitare il Casone
Azzurro e tornare poi verso il Casone Ramei, dove si potrà assistere ai due spetta-

                                                                                                            Copertina stampata su Crush Uva 250 g/m2 , carte ecologiche di Favini realizzate con sottoprodotti
coli serali in programma. A guidare il gruppo Michele Salmaso di Saccisica Pedala.

                                                                                                            di lavorazioni agro-industriali che sostituiscono fino al 15% della cellulosa proveniente da albero.
Quota di partecipazione 2 euro. Inviare le adesioni a info@scenedipaglia.net

LAGUNA IN CANOA
Domenica 1 luglio ore 18.00–19.45 Casone delle Sacche, Codevigo.
Escursione a cura della Polisportiva Millecampi. 30 posti disponibili.
Iscrizione 8 euro. Prenotazioni a info@scenedipaglia.net.

LUNGO GLI ARGINI
Domenica 1 luglio ore 17.00–19.00, Casone delle Sacche, Codevigo.
Passeggiata in valle con guida a cura della Cooperativa Terre di Mezzo. 40 posti
disponibili. Iscrizione 5 euro. Prenotazioni a info@scenedipaglia.net.

VISITE GUIDATE ALL’IDROVORA
Venerdì 29 giugno ore 18.00, Santa Margherita, Codevigo
In occasione dello spettacolo l’impianto idrovoro sarà aperto per visite guidate a
cura del Consorzio di Bonifica Bacchiglione.

LABORATORIO DI DISEGNO
Sabato 23 giugno ore 18.00 – Casone Ramei, Piove di Sacco
Un laboratorio dove liberare senza limiti la fantasia, ma con delle regole. In due
ore i bambini realizzeranno un personaggio e le sue dinamiche. Materiali: carta,
matite, temperamatite, gomma.
20 posti disponibili. A cura della Scuola Internazionale di Comics - Padova.
SCENE DI PAGLIA | S/RADICAMENTI
X EDIZIONE

INGRESSO GRATUITO
L’arte di aspettare, H3+, Verdi e il cane infernale,
…e sotto l’acqua scorre, Thioro, Debra Libanos
e alla proiezione di Vita agli arresti di Aung San Suu Kyi

INGRESSO 10 EURO
Il persecutore (o l’inseguitore)

INGRESSO 5 EURO
Tutti gli altri spettacoli

ABBONAMENTO
35 euro

PREVENDITE
Teatro Filarmonico – Piove di Sacco (Padova)
da sabato 9 giugno
martedì e giovedì ore 15.30 – 18.30
mercoledì e sabato ore 9.30 – 12.30

INFORMAZIONI
T. 049 970 93 19
C. 324 698 06 44
www.scenedipaglia.net
info@scenedipaglia.net
  scene.dipaglia
  @scenedipaglia
   scenedipagliafestival

In caso di pioggia gli spettacoli si svolgeranno in locali al coperto.
Per conoscere i luoghi contattare il servizio informazioni.
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