Scelgo la libertà - Roberto Ciambetti
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Scelgo la libertà Quaderno di studi- Numero unico Scelgo la libertà Quaderno di studio - Numero unico Tutto dipende da te Zaia e Ciambetti firmano l’accordo per l’inizio delle procedure per il referendum Mai come in quest’occasione bisogna dire che tutto dipende dall’elettore: spetta al cittadino veneto scegliere se aprire la strada della trattativa con il governo sull’autonomia o chiudere questa partita senza nemmeno iniziarla come vogliono gli astensionisti. E’ chiaro che più saremo a votare il prossimo 22 ottobre, più avremo peso e importanza presso il governo e se la partecipazione sarà veramente elevata nessuno potrà più fermarci. Lo ha detto la Corte Costituzionale: “…non varrebbe neanche l’obiezione che nel caso presente si tratti soltanto di un referendum consultivo, privo di effetti giuridici vincolanti. Sarebbe invero riduttivo esaminare la vicenda della legge regionale in questione soltanto nell’ottica dell‘efficacia formale del referendum consultivo” come si legge nella sentenza n. 496 / 2000. I giudici dell’Alta Corte, in altre parole, dicono che non ci si può arrampicare su gli specchi e che Consiglio regionale, Parlamento e Governo devono tenere in giusto conto l’esito referendario. Per questo dico che non solo bisogna andare a votare e votare sì, ma occorre convincere il numero maggiore di persone, conoscenti, amici , a recarsi al voto: basta guardare nella propria tessera elettorale qual è il proprio seggio, portarsi un documento valido. In pochi minuti si può cambiare il futuro della nostra regione: per l’esattezza 2.4000 minuti, tanti quanti ce ne stanno nelle 16 ore in cui si potrà votare dalle 7 alle 23 di domenica 22 ottobre. Tutto dipende da te: se credi in questa sfida, se ami questa sfida, che tu sia veneto di nascita o tu abbia scelto la nostra terra per vivere, mettere su famiglia e lavorare, allora chiediti cosa può fare per questa terra e la sua meravigliosa realtà. Questo è l’invito che facciamo in queste ultime ore: assieme possiamo veramente scrivere una pagina straordinaria di storia. Il 22 ottobre del 1866 con un plebiscito una sparuta minoranza di elettori scelse di portare in dote il Veneto ai Savoia. Oggi, il 22 ottobre 2017, 151 anni dopo, una maggioranza straripante di cittadini può riscrivere la storia: tutto dipende anche da te. Vota ora o tasi par sempre!
Scelgo la libertà Quaderno di studi- Numero unico Scelgo la libertà Quaderno di studi- Numero unico 3 Il referendum del 22 ottobre è un asso nella manica per i veneti per passare dalle lamentele ai fatti concreti Einaudi nel 1948 diceva che bisogna dare a ognuno l’autonomia che gli spetta. È proprio questo che chiediamo con il referendum del 22 ottobre 2017 sull’autonomia del Veneto. Abbiamo visto in questi ultimi giorni le tragiche immagini di ciò che è successo in Catalogna, pagine vergognose della storia europea. E sempre più sovente assistiamo alla discesa in piazza dei popoli attraverso il mezzo del referendum per riconqui- stare una sovranità che gli Stati centrali stanno esaurendo. Prima la Scozia, poi la Brexit, in questi giorni la Catalogna, in prospettiva le Fiandre e la California, e il 22 ottobre anche il Veneto e la Lombardia. Sempre con maggior frequenza la voce del popolo si affida a consultazioni di questo tipo per farsi sentire da governi e da un’Europa che troppo spesso, ultima- mente, si rivelano assenti. Il referendum sull’autonomia del Veneto rispetta la Costituzione, quindi l’unità nazionale, e avrà un valore legale, con un fortissimo peso politico. È stato legittimato da una sentenza della Corte Costituzionale. Arrivare al referendum è stato come una corsa a ostacoli: per ben tre volte abbiamo tentato, senza ricevere nessuna competenza da parte del governo. Nel 2015, finalmente, la Corte si è convinta che questa consultazione avreb- be potuto essere la chiave per lo sblocco dell’articolo 116 della Costituzione Da anni ormai il governo non fa altro che soffocare referendum dovesse raggiungere un’affluenza e ha effettuato un cambiamento di orientamento regioni virtuose del Nord con leggi invasive e plebiscitaria e il Sì registrasse una forte vittoria, radicale rispetto alle precedenti pronunce. irrazionali, quando invece dovrebbe concentrarsi cosa che mi auguro, la politica nazionale, per la Probabilmente, sulla decisione ha anche pesato il su alcune realtà del Sud, incapaci di ge- stire fondi prima volta, si troverà di fronte alla richiesta di fatto che l’articolo 116, dopo 15 anni dalla riforma comunitari. Roma deve capire che, solamente un regionalismo differenziato. L’Italia è rimasta del Titolo V del 2001, in assenza di referendum riducendo lo statalismo nel Nord del Paese, il ai tempi dei Borbone, non rendendosi conto che regionali, non è mai stato attuato. I giudici della sistema godrebbe di un’enorme semplificazione, lo Stato moderno è quello federale. Basta, infatti, Corte sembrano quindi aver preso consapevolezza permettendo un maggiore sviluppo alle realtà buttare l’occhio poco lontano dai nostri confini. che, senza una forte spinta politica proveniente già ben avviate ed eliminando una burocrazia Le comunità autonome spagnole o i Länder dagli elettori della regione, istanze pur legittime statale che ci tarpa le ali. La storia ci ha insegnato tedeschi sono la prova di come un regionalismo costituzionalmente, come quella per una che i processi di autonomia partono dal basso: differenziato permetta di evitare una grandissima maggiore autonomia, difficilmente vengono prese la forza di cambiare viene dal popolo, prima che dispersione di risorse, rivelandosi modelli efficienti in considerazione dai governi centrali. dalla Costituzione. È dimostrato che un sistema e meritocratici. L’autono- mia va potenziata a chi Se i Parlamenti non attuano riforme, non resta che differenziato di autonomia regionale è in grado di è virtuoso e va ridotta a chi la esercita in modo al popolo provarci. por- tare benefici al Paese pari a 10,2 miliardi di dissipativo. Negli Stati federalisti, il cittadino si L’autonomia è un sentimento trasversale che euro l’anno, dovuti in parte alla maggiore ricchezza sente vicino alle istituzioni; al contrario l’unità da 25 anni è pre- sente nell’animo dei cittadini generata dall’autonomia delle regioni virtuose territoriale viene distrutta dagli Stati centralisti, veneti. Da sempre diciamo “paroni a casa nostra”, (5,8 miliardi di euro) e in parte da una riduzione dove le persone non si sentono rappresentate. “vogliamo essere come Trento e Bolzano”. Il 22 degli sprechi in quelle non virtuose (4,4 miliardi di Dal 23 ottobre in Veneto si respirerà un’aria ottobre abbiamo a disposi- zione questa occasione euro), dato di UnionCamere Veneto. Con questo, diversa. Ovviamente l’autonomia non arriverà in storica, un’opportunità per contarci e passare, però, non si intende che la solidarietà nei confronti automatico, ma l’imponente affluenza alle urne finalmente, dalle la- mentele ai fatti. Roma deve delle regioni più “povere” venga meno. Ogni anno e la forte vittoria del Sì saranno il primo passo ca- pire una volta per tutte che noi veneti non ci diamo al Paese l’11,4% del nostro valore aggiunto necessario per sederci al tavolo con Roma e arrendiamo e fac- ciamo sul serio. e siamo al terzo posto nella classifica con un intraprendere una seria e sicuramente non breve, Ciò che chiediamo è l’autonomia differenziata residuo fi- scale pari a 15,4 miliardi di euro ogni né facile trattativa. Il referendum del 22 ottobre prevista, appunto, dall’articolo 116 e seguenti anno. non sarà il referendum di Zaia o della Lega, ma del- la Costituzione italiana. Non chiediamo la È risaputo, dunque, che il Veneto è tra le regioni di tutti i veneti, di oggi e di domani, che vogliono secessione come alcune malelingue continuano che tiene in piedi questo Paese. Tuttavia, ci cambiare il futuro della nostra Regione. ad andar dicendo. siamo stancati di vedere i nostri soldi finire in Chiediamo l’ampliamento delle competenze e mano ad amministrazioni che non fanno nulla per Luca Zaia Presidente Regione Veneto delle risorse regionali previste dal Titolo V per migliorare la situazione. ottenere un’autonomia paragonabile a quella delle Se tutta la Pubblica Amministrazione italiana Province Autonome di Trento e Bolzano. Il Veneto adottasse il “modello Veneto”, avremmo 33 vuole porre fine a una situazione generale che miliardi di euro in più con una riduzione della purtroppo perdura da troppo tempo indebolendo spesa del 14%. Il 22 ottobre i veneti hanno le fondamenta del nostro Paese. l’asso vincente nella manica. Se, infatti, il
Scelgo la libertà 4 Quaderno di studi- Numero unico Scelgo la libertà 5 Quaderno di studi- Numero unico Intervista con il Presidente del Consiglio Regionale del Veneto che illustra il significato e le motivazioni alla base del referendum Roberto Ciambetti: “Con il referendum del 22 aggire- rebbe di poco al di sotto dei 15 milioni di euro l’anno”. Romagna, che si doveva trattare e così si sarebbero risparmiati ottobre, i veneti potranno esprimersi sul futuro Insomma la rata d’affitto annua i soldi di questa consultazione. dell’aereo del Primo Ministro, “Le Regioni autonome han- no costa il 20 per cento in più una loro motivazione legata della nostra terra e dei nostri figli” del Referendum Veneto per l’autonomia. Con la differenza alla storia. Possiamo discutere di una maggio- re attenzione che il Referendum si farà una ed interventi ma non esiste Presidente, quali sono gli Referendum porrà problemi volta sola. Il canone leasing né l’ipotesi di secessione né di effetti del Referendum ? sostanziali che vanno affrontati dell’areo voluto da Renzi lo ulteriori forme di autonomia” Il Referendum, anche se solo qualunque risultato esso porti. stiamo pagando già da anni. Ricordate chi disse questa frase? consultivo, ha effetti di cui il Infatti anche in caso di sconfitta Volete un altro esempio? Il Matteo Renzi, il 3 maggio 2016. potere legislativo nazionale deve o di mancato raggiungimento prossimo anno si inaugurerà il A Renzi fu risposto così: “La tener conto. Lo ha detto per due del quorum, il referendum centro di formazione subacquea Consulta ha ribadito che il volte la Corte Costituzionale, avrebbe un esito importante su di Zarzis in Tunisia. Un centro referendum consultivo è dapprima nel 1992 poi nel 2000, cui non si potrà soprassedere. in grado di accogliere circa uno strumento di raccordo quando respinse due distinte La sconfitta referendaria 75 giovani ogni anno, con un tra il popolo e le istituzioni richieste da parte della Regione significherebbe se non la pietra progetto del ministero della rappresentative ed assolve alla del Veneto per l’indizione di un tombale del tema autonomista, Difesa tunisino per un costo funzione di avviare, influenzare o referendum consultivo con cui di sicuro l’accantonamento totale di circa 95 milioni di contrastare processi decisionali chiedere ai cittadini se erano o per qualche decennio della euro, cui la Cooperazione pubblici. E ha specificato che no favorevoli all’ampliamento questione e il mantenimento italiana allo sviluppo partecipa per questo si colloca in una fase stragrande maggioranza, supera ideologiche, di censo, di classe, una serie di richieste analoghe dalle diverse aree politiche di delle competenze regionali. dello status quo. con un contributo pari a 13 anteriore ed esterna rispetto le divisioni ideologiche, di censo, e si presenta unito le cose in tanti altri Comuni, portò appartenenza. Queste due sentenze servono In questo caso, i Veneti milioni di euro e all’acquisizione al procedimento prestabilito di classe, e si presenta unito le cambiano. alla istituzione del Fondo E’, in altre parole, una richiesta per chiarire senza ombra di accetterebbero l’evidente di tutto l’equipaggiamento all’art. 116 della Costituzione. cose cambiano. Il primo a dirlo fu la stessa Comuni Confinanti che ogni trasversale. Per questo chi oggi dubbio che il referendum porterà squilibrio tra imposte versate necessario. Il referendum del Dunque coloro che sostengono Il primo a dirlo fu la stessa Corte Costituzionale che spiegò anno viene finanziato dalle dice che il referendum del 22 a un risultato importantissimo allo Stato e servizi e investimenti Veneto costa un milione di € in che la consultazione referendaria Corte Costituzionale che spiegò come il legislatore nazionale e il Provincie autonome di Trento e ottobre è solo una grande bolla del quale governo e parlamento resi da Roma. Che il Referendum meno del contributo dato alla sull’autonomia debba essere come il legislatore nazionale e il governo non possono rimanere Bolzano con 40 milioni ciascuna leghista mente: gli uomini nazionale devono tenere conto avrà un riflesso non lo dice solo Tunisia per formare i suoi sub. fatta al termine del negoziato governo non possono rimanere indifferenti rispetto al risultato beneficiari i 48 Comuni che tra politici e i partiti passano, e, da un altro punto di vista, la Corte Costituzionale. A proposito di spese pazze e tra Governo-Regione, non ha indifferenti rispetto al risultato di un Referendum come quello Veneto e Lombardia confinano l’autonomia resta e lo sanno dimostrano che il bisogno di C’è un precedente in Veneto che si possono evitare. Forse le idee chiare o non ha fiducia di un Referendum come quello richiesto dal Veneto. con le due provincie autonome. bene a Trento che divenne dare la parola ai Veneti sul che fa riflettere: il 3 maggio i cittadini Italiani non sanno negli strumenti di democrazia richiesto dal Veneto. Tradotto in risorse concrete: dal autonoma grazie a De Gasperi. tema dell’autonomia non è una 2005 il Comune di Lamon svolse che il governo Gentiloni è stato diretta”. Sapete chi rispose così Che cambiamenti ci saranno 2010 ad oggi, i comuni interessati invenzione “leghista” di questi la consultazione referendaria per costretto ad aumentare le spese il 5 maggio del 2016? E’ comunque un Referendum realmente il 23 ottobre? hanno maturato finanziamenti Cosa risponde a chi sostiene ultmi anni o un grande spot il passaggio in Trentino e con previste per le liti, i contenziosi L’on. Simonetta Rubinato che necessita di una Non si può dire a priori che tutto a fondo perduto per oltre 500 che la spesa per questo elettorale del presidente Zaia, una affluenza del 61,6% degli e gli arbitraggi, in pratica tutti i del Pd, la prima, e fino ad partecipazione forte e ampia cambierà dopo il Referendum milioni di €. Il referendum di Referendum è eccessiva ? bensì una esigenza radicata: il aventi diritto (all’epoca il 31.3% danni causati dalle leggi varate oggi unica, ad essersi spesa per avere un risultato che possa del 22 ottobre, ma è certo che Lamon non portò al passaggio Se è eccessiva perché il governo referendum del 22 ottobre parte degli aventi diritto risiedeva dal governo precedente, cioè pubblicamente a favore del garantire al Veneto di poter nulla sarà più come prima. sotto Trento, ma ha sistemato i non ci ha dato l’election day? E’ da molto lontano, non è legato all’estero) i cittadini decisero a da Renzi. L’ aumento dei fondi Referendum. La risposta della avere altret- tanta forza nei E per questo bisognerebbe conti di tante amministrazioni lo stesso governo che ha trovato ad esigenze momentanee. maggioranza (57.2%) di passare stanziati però è da record: più Rubinato fa piazza pulita di ogni confronti del Governo. discutere con argomentazioni e permesso investimenti di 60 milioni cash per finanziare la E’ indubbio che le vostre sotto Trento. Ben tre legislature 180 per cen- to, e così le spese fraintendimento e di ogni bugia Proprio così. Serve una affluenza che superino la sterile polemica qualità altrimenti impensabili Ryder Cup Europe nel 2022, cioè aspettative sono quelle di un sono passate, Lamon è rimasto lievitano da 50 a 140 milioni di sul tema delle trattative. C’è elevata Perché un conto è avere spesso preconcetta, talvolta dotando i comuni di confine di un la principale competizione di esito positivo. Ma se dovesse in Veneto ma proprio quella euro, 90 milioni in più rispetto al bisogno del Referendum perché il mandato dalle Forze politiche, disinformata, se non persi- no tesoretto annuo a cui attingere. Golf al mondo, che ha avuto essere negativo? L’esito del battaglia, che diede l’avvio ad 2016, 90 milioni che si potevano un conto è avere il mandato un conto è avere il mandato condita da stupidaggini, come Vediamo quindi cosa sempre dal governo italiano, avverrebbe con un risultato oltre ai 60 milioni cash, anche risparmiare facendo leggi più dalle Forze politiche, un conto diretto dei cittadini al di là dei abbiamo modo di constatare in positivo e soprattutto alla fidejussioni garantitre per 97 assennate. Con 90 milioni quanti è avere il mandato diretto dei partiti e dei movimenti: i partiti questi giorni nei dibattiti pubblici domanda che molti si pongono: milioni di €, il che vuol dire che se referendum si sarebbero fatti ? cittadini al di là dei partiti e dei mediano, ma se un popolo come nei mass media. In gioco è una richiesta che proviene la Federazione Golf non troverà C’è chi dice, come molti del Pd, movimenti: i partiti media- no, intero, nella sua stragrande non c’è il destino di Zaia o della solo da Lega ? 97 milioni di € per finanziare tra cui il presidente dell’Emilia ma se un popolo intero, nella sua maggioranza, supera le divisioni Lega: c’è il futuro del Veneto. Assolutamente no In caso di questa competizione toccherà forte partecipazione popo- allo stato pagare. Mi sembra che lare, un risultato positivo tra i 60 milioni cash più 97 milioni costringerebbe il governo a di garanzie per un torneo di golf I Partiti e gli uomini politici passano. L’Autonomia conquistata con voto popolare garantire adeguati margini di e i 12 milioni del Referendum del autonomia e la richiesta veneta Veneto non ci sia partita. resta e sarà un dono che noi oggi facciamo ai cittadini del domani, ai nostri figli e sarà più forte più alta sarà Secondo il quotidiano nipoti, per garantire loro migliori servizi , investimenti e occasioni di vita la partecipazione popolare a “Repubblica” del 19 aprile dimostrazione che la domanda 2017 il costo dell’affitto annuo di autonomia non appartiene a dell’Airbus A340-500 voluto dal Roberto Ciambetti questo o quel partito, a questo o Matteo Renzi quand’era primo Presidente del Consiglio Regionale del Veneto quell’uomo politico bensì giunge ministro, cito testualmente: dai veneti indipendentemente “parlano di un leasing che si
Scelgo la libertà 6 Quaderno di studi- Numero unico Scelgo la libertà 7 Quaderno di studi- Numero unico Il 22 ottobre la storia bussa alla porta del Veneto: sta a noi scegliere se aprire o meno Un treno che passa una volta sola Per maggiori informazioni sulle modalità di voto (che comunque trovate riassunte di seguito) e sulle normative inerenti il referendum, consultare l’indirizzo: E’ fuor di dubbio che il Veneto vanti una www.referendum.regione.veneto.it propria specificità: questa terra è tra le poche in Europa a poter presentare una straordinaria continuità identitaria nei secoli; OGGETTO DEL QUESITO: Come si vota: è il Venetorum angolus di cui parla Plinio il • Vuoi che alla • Possono partecipare al Vecchio citando Catone e di cui narrano referendum consultivo i Strabone, il mantovano Virgilio e il padovano Regione del cittadini iscritti nelle liste Tito Livio e altri assieme alle fonti greche, da Omero in poi. Non è casuale che in Veneto Veneto siano dei comuni della Regione siano ambientate vicende legate al culto attribuite • L’elettore vota tracciando di Ercole e degli Argonauti o riconducibili sulla scheda con la matita all’epopea del Nostos come ci ricorda la ulteriori forme un segno sulla risposta da mitica fondazione di Padova con Antenore. e condizioni lui prescelta e, comunque, Forse solo il popolo sardo può vantare radici nel rettangolo che la così lontane nei secoli, ma a differenza della particolari di contiene Sardegna , il Veneto vanta una continuità di autonomia? • Le operazioni di voto ordinamento statale innegabile che a partire avranno inizio alle ore 7 dai primi anni del XV° secolo ci riporta ai Quorum: noto; tale previsione si rifaceva all’antica imprese venete. Non parliamo poi, dei casi di domenica 22 ottobre Domini della Repubblica di Venezia. Dogado, Stato de Mar, Domini de Terraferma tutti tradizione risorgimentale da Gioberti a complicati che si pongono nel confronto con La proposta sottoposta a 2017 e terminireaano alle Cattaneo sino a Giuseppe Ferrari. E’ nota realtà come la Slovenia, la quale come Stato Referendum è approvata ore 23 dello stesso giorno uniti sotto la bandiera di san Marco, vessillo anche la forte opposizione del Pci nei primi indipendente ha un proprio rappresentante se ha partecipato della Repubblica sino al 1797 quando scese anni dell’immediato secondo Dopoguerra al nella Commissione Europea e dunque un alla votazione la • L’elettore, per votare il tramonto sulla Serenissima non senza regionalismo in contrapposizione al pensiero peso anche in scelte della Commissione dovrà presentarsi al rimpianti. maggioranza degli cattolico e alle affermazioni stesse della sproporzionato rispetto a parametri seggio indicato nella In estrema sintesi, possiamo ben dire che eventi dititto e se è Chiesa che già con l’enciclica Quadrigesimo oggettivi come quello del numero di abitanti propria tessera elettorale il Veneto vanta una tradizione statale ben stata raggiunta la Anno aveva sottolineato l’importanza residenti o del Pil prodotto. Non si esagera munito di un documento diversa dalle altre regioni italiane, una maggiornaza dei voti del principio di sussidiarietà. Dobbiamo nel dire che il Veneto si trova in una posizione di riconoscimento valido propria strada anche culturale, un proprio sottolineare come proprio il principio di a dir poco sfavorita rispetto a queste altre espressi. linguaggio che ancora oggi segnano e sussidiarietà venga preso a pilastro dalla realtà. marcano il territorio e la gente che vi vive stessa nascente Unione Europea sin dal VA da sé che l’unico modo per riuscire a e che né l’annessione al Regno Sabaudo, Trattato di Maastricht nel cui preambolo del superare un impasse generale è proprio né l’appartenenza alla Repubblica italiana trattato si dice che gli stati membri sono quello di garantire al veneto, in uno scenario hanno fatto dimenticare. impegnati a costruire l’unità europea “in cui previsto dalla Costituzione, forme di Non è casuale poi che spesso si sia stabilito le decisioni siano prese il più vicino possibile autonomia che possano equiparare questa un nesso tra il Veneto e la Baviera, notando ai cittadini, conformemente al principio della Regione ai suoi vicini, sanando così una singolari coincidenze tra queste due realtà: sussidiarietà”, concetto questo ribadito situazione di effettiva e oggettiva disparità. Veneto e Baviera sono tra i protagonisti, con nell’articolo B del trattato stesso e poi Si tratta di garantire al Veneto margini di esiti diversi, dei trattati di Campoformio e sancito nell’articolo 5 del Trattato CE fino autonomia e, soprattutto, la possibilità di Pressburg, proprio mentre il regno italiano alle previsioni del Trattato di Lisbona. mantenere in loco parte del gettito oggi si annette il Veneto, la Baviera entra nella E’ alla luce di questa evoluzione, il riversato allo stato abbattendo dunque sfera di influenza prussiana; all’indomani Regionalismo della Costituzione sin dalle quel residuo fiscale che vede ogni cittadino della Seconda Guerra Mondiale a differenza sue origini fino al Trattato di Lisbona, cioè veneto staccare un assegno annuo di 3500 di quanto fatto dallo stato italiano al alla norma Europea, che dobbiamo porre il Euro. Veneto, quello tedesco garantì alla Baviera problema dell’autonomia e autogoverno del A questo punto il processo di autonomia e di uno “status” particolare di autonomia, tanto Veneto. autogoverno, pur nel quadro costituzionale che oggi la dizione esatta di questo Land Al di là di tante altre riflessioni , tutte valide italiano e nel rispetto della norma Europea, è “Freistaat Bayern”, cioè Libero Stato di e fondate, dobbiamo anche aggiungere un non trova solo il suo fondamento nell’identità Baviera. La chiave di volta bavarese è il dato di fatto che spesso viene misconosciuto storica, ma anche nella realtà quotidiana riconoscimento dello stato tedesco della nei suoi esiti e nelle problemi che pone: di una Regione che, pur scontando tutte le specificità di questa nazione e di questo il Veneto è l’unica regione italiana che diseconomie dell’appartenenza allo stato popolo e qui emerge la grandezza del confina con due Province autonome, Trento italiano, si trova ai vertici della produttività federalismo che sa coniugare e far convivere e Bolzano, con una Regione Autonoma, il europea. realtà diverse tra loro. Friuli Venezia Giulia, e che vede un confine Il 22 ottobre dobbiamo decidere qual è Il Referendum del 22 ottobre riapre questa territoriale con l’Austria e confini marittimi il nostro futuro, da che parte stare, cosa partita per il Veneto, una sfida di autogoverno on Slovenia e Croazia. Questa situazione garantire ai nostri figli e nipoti. Alternative nel rispetto della Costituzione, verso un determina non pochi problemi: si pensi non ce ne sono: se perdiamo questa processo federale nel quadro generale anche solo al confronto con le provincie occasione faremo un salto indietro di cui dell’Unione Europea. Che la Costituzione autonome i cui cittadini godono di servizi e potremmo pentircene amaramente. Italiana prevedesse lo sviluppo democratico agevolazioni sconosciute ai cittadini e alle del Paese nel segno del Regionalismo è ben
Scelgo la libertà 8 Quaderno di studi- Numero unico Scelgo la libertà 9 Quaderno di studi- Numero unico Il costituzionalista Luca Antonini spiega in un’intervista rilasciata a “L’Occidentale” i contenuti e le motivazioni che stanno alla base della consultazione del 22 ottobre LE CIFRE E LA SITUAZIONE DEL VENETO DI OGGI “E’ un referendum per l’attuazione della costituzione” Il 22 ottobre i cittadini di Lombardia poterle attuare. Principio, quello che sulla sanità ha un modello che e Veneto saranno chiamati alla urne della differenziazione, decisamente vanta un eccellenza mondiale, come per il referendum attraverso il quale più ragionevole rispetto a quello la Calabria dove sarebbe opportuno le due regioni del Nord, in sostanza, dell’uniformità (sistematicamente invece commissariare tutta la sanità chiedono maggiore autonomia applicato) che di fatto tratta in modo regionale. Qui, così come in Sicilia e legislativa, amministrativa e uguale regioni efficienti e regioni nelle altre regioni del Sud, oserei dire finanziaria. Anche se il referendum meno efficienti. che oc- corre più Stato. ha solo valore consultivo e non vincolante, una netta vittoria del Dunque, anche se la Costi- tuzione Quindi, detto in uno slogan, “meno Si avrebbe un impatto politico non lo prevede, per applicare Stato al Nord e più Stato al Sud”? tale da costringere Parlamento e questa norma è necessario un Esattamente. Mentre la riforma Governo a dare seguito alle istanze referendum… di Renzi prevedeva più stato di autonomia. In fin dei conti si. L’impatto politico ovunque. Invece, a mio parere, è C’è chi dice che questa con- sultazione è necessario perché la storia insegna giusto che lo Stato si faccia da parte contraddice l’ “unità nazionale”, chi che senza referendum questa norma laddove si è in presenza di regioni invece sostiene che sia “utile per rimane inattuata. Sia Veneto che che rappresentano gli unici casi tutto il Paese”. Per capire meglio di Lombardia avevano provato a fare in cui l’amministrazione pubblica cosa si tratta e cosa ci sia in ballo, richieste simili negli anni scorsi ma italiana è ai vertici nelle graduatorie federali come la Germania e gli Stati l’Occidentale ha raccolto il punto di poi erano state completamente internazionali (le ripeto il caso della Uniti stanno funzionando molto vista del professor Luca Antonini, abbandonate. Per cui la Corte si sanità in Veneto) e che quindi da bene, tanto che hanno affrontato docente di diritto costituzio- nale è resa conto che diversamente le sole riescono a gestire in modo ef- e risolto la crisi economica. presso l’Università di Padova. disposizioni costituzionali in materia ficiente dei servizi. Al contrario, deve Soprattutto gli Stati Uniti: se si Professore, tra meno di un mese rimangono inattuate, anche se essere più presente in regioni dove pensa che il Pil Usa è molto più in Lombardia e Veneto ci sarà il una consultazione di questo tipo questo non avviene. In sostanza, avanti del Pil europeo, si fa fatica referendum sulle autonomie. C’è chi (pur avendo solo valore consultivo ci vuole una formula a geometria a dire che sistemi marcatamente dice che vincendo il “Si” cambierà e non vincolante), a fronte di una variabile. federali non producano benefici molto, c’è invece chi dice che fortissima partecipazione popolare, per l’intera Nazione. Semmai il cambierà poco o nulla. Come stanno ha la forza di uno tsunami politico, Sta dicendo che è d’accordo con chi problema sovranista, chiamiamolo le cose? perché di fatto nessun Parlamento e dice che l’autonomia di Lombardia così, è un altro ed è nei confronti Se ci sarà una fortissima par- nessun Governo avrà poi il coraggio e Veneto “è utile a tutti” e non di un’Europa che non funziona tecipazione popolare e una netta di non dare seguito all’istanza di contrad- dice affatto l’unità perché è un progetto incompiuto: vittoria del “si”, questo referendum autonomia che viene da due regioni naziona- le… unione monetaria senza una unione ha davvero la forza di cambiare le che insieme portano in dote il 30% Certo. Anzi, direi che l’autonomia politica. E questo in un con- testo cose. Giusto per capirne il valore, le del Pil italiano. rafforza l’unità nazionale perché globalizzato è un vero handicap. dico solo che questo è un referendum aumenta l’efficienza del Paese. per l’attuazione della Costituzione e Facciamo un passo indietro. Lo Vede, la rivendicazione di autonomia Secondo lei, è possibile che la le spiego il perché. scorso anno, ci è stato detto che la non è da leggere come un atto strada dell’autonomia e del riforma costitu- zionale voluta da egoistico del Nord, della se- rie “le federalismo attivi un percorso che Prego... Renzi (e naufragata poi il 4 dicem- risorse mie le gestisco io sul mio porti alla for- mazione di piccole In due precedenti pronunce del 1992 bre) avrebbe modificato il Titolo V territorio”. Il discorso è diverso: patrie, accentuando eccessivamen- e del 2000, la Corte Costituzionale ha della Costituzione correggendo a Lombardia e Veneto chiedendo le te la diversità culturale delle espressa- mente negato referendum sua volta le imperfezioni prodotte stesse competenze di Trento e Bol- singole realtà? In poche pa- role: analoghi a quello che si terrà a breve dalla legge Bassanini. Secondo zano, hanno bisogno anche delle c’è un rischio Catalo- gna anche in in Lombardia e Veneto perché, lei sarebbe bastata per evitare il giuste risorse per poterle mettere Italia? secondo i giudici costituzionali, referendum sulle autono- mie? in atto. Per giunta, se queste risorse No perché qui non stiamo parlando una simile consultazione avreb- Assolutamente no! Anzi, avrebbe e queste competenze rimangono di regionalismo o autonomismo be avuto un effetto dirompente esasperato il problema. su territori ad alta produttività in generale, bensì di riconoscere, tanto da condizionare il Parlamento è evidente che porteranno un prendere finalmente in mano e dare e il Governo. Quindi aveva dato Perché? beneficio tale da far ripartire il Pil una soluzione a quello che a tutti gli quasi un’eco costituente a questi È molto semplice. La riforma voluta nazionale. E se riparte il Pil riparte effetti è il “problema italiano”: uno referendum. da Renzi peggiorava il titolo V dato tutto il Paese, anche il Sud, dove Stato invasivo al Nord e assente al che prevede- va una centralizzazione la gente giustamente richiede che Sud. Anche se… Ora invece ha dato parere fa- – in modo sciatto e scellerato – di lo Stato faccia maggiormente la vorevole… tutte le regioni ordinarie proprio sua parte anche e soprattutto con Anche se… Con la sentenza 118 del 2015 la secondo una logica di uniformità, maggiori investimenti (gestiti dallo Continuando a non assecondare la Corte ha effettivamente invertito la e allo stesso tempo lasciava Stato e non dalle Regioni) sulle legittima domanda di autonomia di rotta. Probabilmente perché si è resa completamente indenni le regioni infrastrutture. territori come Lombardia e Veneto, conto che, dopo ben 14 anni, nessuno speciali che mantenevano una loro domanda dalla quale, come già det- era riuscito ad applicare l’articolo maggiore autonomia (autonomia Nell’epoca del sovranismo, dunque, to, a trarre beneficio sarebbe tutto 116 della Costituzione, che con la che, se guardiamo la Sicilia, notia- sembra che si sia posto anche per le il Paese, allora il rischio Catalogna riforma del 2001, ha introdotto mo che ha clamorosamente fallito). spinte autonomiste. Non le sembra diventa un po’ più reale anche da noi. il regionalismo differenziato, in Quindi si sarebbe andati oltre il livello una contraddizione? base al quale una regione può di tenuta dell’ordinamento, perché, Mi pare che nessuno oggi stia (Intervista a cura di Carlo Mascio chiedere ulteriori competenze con ad esempio, non si può trattare una propagandando un ritorno allo tratta da “L’Occidentale”) le relative risorse necessarie per regione efficiente come il Veneto, stato unitario. Anche perché paesi
Scelgo la libertà 10 Quaderno di studi- Numero unico Scelgo la libertà 11 Quaderno di studi- Numero unico L’autonomia dal punto di vista amministrativo per il sistema veneto significherebbe avere più risorse e più competenze e maggiore capacità di organizzazione e gestione, a partire, ad esempio, dalle piante organiche dei Comuni Condivise le azioni istituzionali da attuare nel confronto con il Governo Anche l’assemblea di ANCI veneto esprime Regione e province unite per l’autonomia l’adesione al referendum del Veneto Il 22 ottobre prossimo i cittadini Avviare un percorso comune veneti saranno chiamati ad sulla visione strategica esprimersi, attraverso lo strumento del referendum consultivo, sulla regionale, sull’effettivo richiesta di attribuzione di ulteriori e possibile concorso forme e condizioni particolari di delle autonomie locali, autonomia. Nelle ultime settimane prima e dopo il referen- anche i media nazionali hanno acceso i riflettori sul tema e sono diversi i dum sull’autonomia del soggetti istituzionali ed economici Veneto, e condividere le che hanno preso posizione. azioni istituzionali da re- Va sottolineato che il tema in alizzare congiuntamente, discussione va oltre gli aspetti più strettamente formali del negoziato per conseguire l’auspicata con lo Stato nelle forme di cui maggiore autonomia all’art. 116 della Costituzione, ma amministrativa, riguarda una visione complessiva organizzativa e finanziaria dell’organizzazione della Repubblica, che valorizzi il sistema nel confronto con il Governo. delle autonomie nel suo complesso. Lo hanno concordato il Quali primi rappresentanti organiche dei Comuni. Si tratta di strategico essere presenti ai tavoli costante ed effettivo, valorizzato presidente della Regione e delle autonomie, abbiamo piena i presidenti delle Province richieste ed istanze che i sindaci ed delle trattative per rappresentare dalla recente istituzione del consapevolezza dell’importanza dell’appuntamento per tutto il i Comuni dal Veneto sostengono da le istanze dei sindaci e dei Comuni. Consiglio delle Autonomie Locali, del Veneto, partendo dalla rispetto istituzionale – ha che riguarderanno l’intero servirà a decidere la strategia tempo. Il nostro sostegno all’iniziativa con la Legge Regionale 25 premessa condivisa a Palazzo detto il presidente della territorio veneto. Ci sarà per le trattative. Variati ha territorio; su tali temi non vi Per i sindaci, senza ombra di dubbio, regionale è finalizzato quindi ad settembre 2017 n. 31. Anci Veneto debbano essere personalismi o il conseguimento di una maggiore avviare questo percorso e sbloccare assicura la partecipazione attiva e Balbi che si tratta di un Regione – le Province, in una delibera regionale con sottolineato che le vecchie campanilismi, ma quello che conta processo che riguarda tutti i piena co- scienza, hanno la “lista della spesa” da Province non esistono più. e reale autonomia rappresenta la trattativa; un sostegno coerente, propositiva all’interno del tavolo è il futuro del Veneto e dei suoi cittadini. L’Anci Veneto deve avere, una grande opportunità e la responsabile e di garanzia. Siamo di lavoro permanente che, subito veneti. deciso di avviare un percorso proporre, ma la stessa norma Oggi sono la casa dei co- continuazione di un percorso iniziato altresì convinti che l’autonomia dopo il referendum, sarà costituito Presenti nella sede della con la Regione su questa costituzionale stabilisce che muni per gestire servizi perciò, una posizione chiara ed con la riforma del titolo V della differenziata può diventare uno dalla Regione, nell’ambito del univoca che interpreti fino in fondo Costituzione varata nel 2001. Non strumento efficace per migliorare il negoziato per il conseguimento Giunta Regionale Enoch partita. Ho accolto la richiesta il negoziato sia attivato dalla fondamentali per i cit- tadini le istanze dei Sindaci, dei Comuni Soranzo (Padova) che è perché le porte della Regione Regione sentiti gli enti locali. come la viabilità, l’ambiente, bisogna dimenticare che l’Anci governo degli enti locali. di una maggiore autonomia, e dei cittadini. Noi riteniamo che il principio di autonomia, perché svolse nella redazione di quella Intendiamo svolgere un ruolo coerentemente con quanto previsto anche presidente dell’UPI sono aperte a tutti”. Qualora “Quindi la fase importante – l’edilizia sco- lastica. riforma un ruolo fondamentale e attivo e centrale nell’elaborazione dalla Costituzione e sancito dalla Veneto, Achille Variati si avviasse una trattativa ha sottolineato il presidente “Appoggiare l’idea della sia tale, non può che riguardare che la proposta ruotava attorno del progetto e nel negoziato per Corte Costituzionale con la sentenza l’intero sistema ordinamentale come a tre cardini: più poteri a Regioni l’autonomia in conformità a quanto 118/2015, rappresentando le (Vicenza) presidente dell’UPI col Governo, si darà corso ad veneto – è aprire un tavolo consultazione ha concluso delineato dall’art. 114; non si tratta nazionale, Roberto Padrin un processo che riguarderà con le autonomie locali, che – significa andare verso la e Enti Locali, attuazione del previsto dall’articolo 116 della istanze provenienti dagli enti di trasferire alcune funzioni dallo Stato alla Regione o di sostituire al federalismo fiscale e ridefinizione Costituzione. locali del Veneto. Per questo il (Belluno), Marco Trombini la definizione delle forme e avrà carattere permanente. riscrittura del sistema delle della competenze. Anci Veneto conferma così il suo Direttivo di Anci Veneto esprime (Rovigo), Stefano Marcon delle condizioni di particolare Dovremo definire che autono- mie perché vogliamo centralismo statale quello regionale. Oggi dobbiamo e vogliamo ruolo e la sua volontà di continuare una posizione responsabile di Le ulteriori forme e condizioni mantenere la nostra coerenza con ad essere un interlocutore affidabile sostegno e condivisione, fuori da (Treviso), Antonio Pasto- autonomia di cui parla l’art. modello di Regione vogliamo fare meglio e a costi inferiori, particolari di autonomia, di cui rello (Verona). “Nel pieno 116 della Costituzione, con tutta l’autonomia che senza chiedere allo Stato un quella posizione. per Governo e Regione, a garanzia ogni logica di appartenenza politica parla l’art. 116, comma 3, riguardano l’intero sistema veneto. Non a caso Nella visione di Anci Veneto il dei Comuni e delle istanze di tutti i e nella consapevolezza delle ricadute riusciremo ad ottenere e euro in più rispetto a quanto referendum è, quindi, un punto di Sindaci del Veneto. positive sul territorio sui Comuni. che dovrà essere gestita i costi standard prevedono la stessa norma costituzionale partenza e non un punto di arrivo; è Si può costruire un confronto impone che il “negoziato” si attivi su dai territori. Non vogliamo per le funzioni che saranno iniziativa della Regione interessata, sostituire al centralismo affidate dalla Regione”. sentiti gli enti locali. Non si tratta di un mero coin- volgimento formale PIETRO GRASSO: LA CONSULTAZIONE VA BENE statale un neocentralismo degli enti locali, ma di una loro Il Presidente del Senato concorda sul Referendum. “C’è art. 116 per affrontare problemi rapporti Stato-Regione” regionale” Soranzo ha R.V. partecipazione attiva nel processo di (Ansa) - "Io sono figlio di una regione, la Sicilia, che ha un'autonomia spiegato che l’UPI Veneto autonomia e decentramento, sia in ha deliberato di chiedere speciale e penso che la consultazione popolare sia sempre ben fase di costruzione che di attuazione. Una partecipazione necessaria accetta, nei limiti della legalità previsti dalla Costituzione". quest’incontro con il e strategica, per il successo Così si è espresso il presidente Pietro Grasso sul referendum del 22 presidente della Regione dell’iniziativa politica e per ottobre sull'autonomia in Veneto e Lombardia. "Abbiamo l'articolo proprio per conoscere la un effettivo e reale effetto e 116 della Costituzione e in base a quello ci sarà comunque il modo per visione strategica collegata radicamento sul territorio. affrontare i problemi dei rapporti fra Stato e Regione", ha aggiunto L’autonomia dal punto di vista alla partita sull’autonomia e a proposito del confronto tra le due Regioni e lo Stato che potrebbe amministrativo per il sistema veneto fare insieme il percorso che aprirsi dopo il referendum. Il governatore del Veneto Luca Zaia lo ha significherebbe avere più risorse e ringraziato per il suo «intervento in cui dà una spiegazione logica di seguirà. Il pilastro principale più competenze e maggiore capacità sarà la volontà dei cittadini. di organizzazione e gestione, a cosa voglia dire rispetto per una consultazione democratica e legale». partire, ad esempio, dalle piante Il tavolo con la Regione
Scelgo la libertà 12 Quaderno di studi- Numero unico Referendum del 22 ottobre, nulla sarà più come prima La Corte Costituzionale nel 2000 versate allo Stato e servizi e oltrev 500 milioni di €. Il referendum relativamente ad un Referendum investimenti resi da Roma. di Lamon non portò al passaggio consuntivo Veneto sull’autonomia Che il Referendum avrà un sotto Trento, ma ha sistemato i conti regionale ribadiva che “…non riflesso non lo dice solo la Corte di tante amministrazioni e permesso varrebbe neanche l’obiezione che Costituzionale. C’è un precedente in investimenti di qualità altrimenti nel caso presente si tratti soltanto Veneto che fa riflettere: il 3 maggio impensabili dotando i comuni di di un referendum consultivo, privo di 2005 il Comune di Lamon svolse confine di un tesoretto annuo a cui effetti giuridici vincolanti. Sarebbe la consultazione referendaria per attingere. invero riduttivo esaminare la vicenda il passaggio in Trentino e con una Chi oggi dice che il referendum del della legge regionale in questione affluenza del 61,6% degli aventi 22 ottobre è solo una grande bolla soltanto nell’ottica dell‘efficacia diritto (all’epoca il 31.3% degli aventi leghista mente: gli uomini politici e formale del referendum consultivo”. diritto risiedeva all’estero) i cittadini i partiti passano, l’autonomia resta e Questa tesi, del resto, era stata decisero a maggioranza (57.2%) lo sanno bene a Trento che divenne espressa dall’Alta Corte già nel di passare sotto Trento. Ben tre autonoma grazie a De Gasperi. 1992 sempre per una consultazione legislature sono passate, Lamon è Non si può dire a priori che tutto promossa dal Veneto per ampliare rimasto in Veneto ma proprio quella cambierà dopo il Referendum le competenze e risorse regionali: battaglia, che diede l’avvio ad una del 22 ottobre, ma è certo che “Ora, un referendum consultivo serie di richieste analoghe in tanti nulla sarà più come prima. E per quale quello previsto dalla delibera altri Comuni, portò alla istituzione questo bisognerebbe discutere con in esame - per quanto sprovvisto del Fondo Comuni Confinanti che argomentazioni che superino la di efficacia vincolante - non può ogni anno viene finanziato dalle sterile polemica spesso preconcetta, non esercitare la sua influenza, di Provincie autonome di Trento e talvolta disinformata, se non indirizzo e di orientamento (…)anche Bolzano con 40 milioni ciascuna persino condita da stupidaggini, nei confronti delle successive fasi del beneficiari i 48 Comuni che tra come abbiamo modo di constatare procedimento di formazione della Veneto e Lombardia confinano con in questi giorni nei dibattiti pubblici legge statale, fino a condizionare le due provincie autonome. Tradotto come nei mass media. In gioco non scelte discrezionali affidate alla in risorse concrete: dal 2010 ad oggi, c’è il destino di Zaia o della Lega: c’è esclusiva competenza di organi i comuni interessati hanno maturato il futuro del Veneto. centrali dello Stato”. finanziamenti a fondo perduto per Dunque è chiaro che un Referendum anche solo consultivo ha effetti di cui il potere legislativo nazionale deve tener conto. L’esito del Referendum pone problemi sostanziali qualunque risultato esso porti. Infatti anche in caso di sconfitta o di mancato raggiungimento del quorum, il referendum avrebbe un esito importante su cui non si potrà soprassedere. La sconfitta referendaria significherebbe se non la pietra tombale del tema autonomista, di sicuro l’accantonamento per qualche decennio della questione e il mantenimento dello status quo. In questo caso, i Veneti accetterebbero l’evidente squilibrio tra imposte
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