Progetto di rilevanza strategica - Polo della logistica - Regione ...
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
COMUNI DI CHIES D'ALPAGO, FARRA D'ALPAGO PIEVE D'ALPAGO, PUOS D'ALPAGO, TAMBRE Provincia di Belluno PATI Elaborato Scala Progetto di rilevanza strategica Polo della logistica COORDINAMENTO GENERALE: Arch. Franco Alberti PROGETTISTI: Arch. Franco Alberti Dott. Mauro De Conz Arch. Andrea Mancuso Dott. Andrea Bonato Valutazione di compatibilità idraulica Ing. Gaspare Andreella Studio di compatibilità sismica Dott. Luca Salti Valutazione Ambientale Strategica e Valutazione di Incidenza Ambientale Dott. Antonio Buggin Dott.ssa Paola Berto CONTRIBUTI SPECIALISTICI: Arnaldo Gomirato,Daniele Piccolo, Mauro Nordio, Stefano Vianello, Giuliano Dicasillati, Fabio Mattiuzzo, Luca Lodatti, Agnese Baggio, Bruno Casari, Sandro Antinori (Direz. Urbanistica Regione Veneto) Enrico Schiavon, Anna Galuppo, Francesca Mastellone, Palmiro De Marco, Luciano Arziliero (Direz. Geologia Regione Veneto) Paola Agostini, Anna Za (Provincia di Belluno) Ester Cason (Fondazione Angelini) I SINDACI DEI COMUNI DI: Redatto: Chies d'Alpago Loredana Barattin Farra d'Alpago Floriano De Pra Adottato: Pieve d'Alpago Umberto Soccal Puos d'Alpago Michele Dal Paos Approvato: Tambre Oscar Facchin
Polo logistico intermodale dell'Alpago INDICE Introduzione 2 Breve glossario su logistica e trasporti merci 3 Esempi di poli logistici nazionali e internazionali 12 Quadrante Europa, Verona 12 Interporto Alpe Adria, Cervignano del Friuli, Udine 14 Interporto di Padova 18 Area industriale artigianale di Ravenna 21 Intermodale Vittoriese, Vittorio Veneto, Treviso 22 Piattaforma logistica multimodale di Nancy, Lorena, Francia 23 Ipotesi di progetto per il polo logistico dell’Alpago 25 Bibliografia 28 Allegati cartografici Ai sensi della legge 22 aprile 1941, n. 633 e s.m.i. recante "Protezione del diritto d'autore e di altri diritti connessi al suo esercizio" si comunica che: 1 1. Autore del PATI dell’ Alpago è Regione del Veneto – Direzione Urbanistica – calle Priuli 99 – 30121 – Venezia; 2. Ogni violazione delle norme sul diritto d'autore sarà perseguita a norma di legge.
Polo logistico intermodale dell’Alpago INTRODUZIONE Il presente studio ha lo scopo di valutare l'eventuale progettazione di un nuovo polo logistico e intermodale che si configura come l'occasione per il rilancio dell'adiacente zona industriale dell’Alpago, correlandola alle attuali necessità trasportistiche dell'area. In particolare si procederà con un breve glossario legato al settore della logistica e del trasporto delle merci, al fine di chiarire ulteriormente la stesura dell'ipotesi di progetto. Quindi si procederà all'analisi di alcuni esempi di poli logistici nazionali e non che presentano caratteristiche analoghe alla nostra zona di studio. Infine sarà spiegato il vero e proprio intervento alla luce delle precedenti considerazioni. Ai sensi della legge 22 aprile 1941, n. 633 e s.m.i. recante "Protezione del diritto d'autore e di altri diritti connessi al suo esercizio" si comunica che: 2 1. Autore del PATI dell’ Alpago è Regione del Veneto – Direzione Urbanistica – calle Priuli 99 – 30121 – Venezia; 2. Ogni violazione delle norme sul diritto d'autore sarà perseguita a norma di legge.
Polo logistico intermodale dell'Alpago BREVE GLOSSARIO SU LOGISTICA E TRASPORTO MERCI AUTOPARCO Definizione: Infrastruttura per il traffico stradale, in grado di offrire servizi agli autotrasportatori. AUTOPORTO Definizione: Infrastruttura per il traffico stradale, comprendente spazi per il magazzinaggio, la movimantrazione delle merci e i servizi degli operatori. BINARI DI SEVIZIO Definizione: Binari di servizio di un terminal intermodale sono quelli di presa, consegna e sosta a disposizione esclusiva. Fascio di appoggio. BINARI OPERATIVI Definizione: In un terminal intermodale si considerano binari operativi solo quelli operabili sotto gru. CARICO COMPLETO Definizione: Trasporto in cui la saturazione del mezzo viene assicurata tramite una sola presa/consegna. CARRI NAVETTA Definizione: Sono costituiti da un telaio con a bordo, oltre alla motorizzazione, normalmente elettrica, un pianale per carico normale oppure, un gruppo di forcole telescopiche, oppure uno o più tratti di convogliatore a rulli od a catene. Sono usati nelle testate dei magazzini automatici a scaffalature ed in questo caso sono già stati descritti ampiamente al capitilo 1.4.3, oppure in impianti di produzione (specialmente in siderurgia ed in stabilimenti meccanici) per trasferire materiali da una campata all’altra di un capannone, ed in questo caso prendono il nome di “passacampata”, oppure per collegare un gruppo di macchine di lavorazione ad un altro. In questo caso sono unicamente dotati di un pianale di carico. Normalmente l'operatore comanda la navetta per mezzo di una pulsantiera collegata attraverso cavo con la navetta stessa. La navetta è dotata generalmente di due assali con ruote per lo scorrimento su rotaie. I carri navetta devono essere dotati di sicurezze sia sulla traslazione che sugli eventuali movimenti di forcole o convogliatori presenti a bordo. CARROPONTE Definizione: Il carroponte è una macchina destinata al sollevamento ed allo spostamento di materiali e merci costituito da una struttura monotrave o bitrave (a seconda delle luci e della portata) portante all'estremità dei carrelli viaggianti su rotaie (vie di corsa) poste su mensole della struttura portante del capannone in modo da costituire un vero e proprio ponte mobile. La trave, o le travi, costituenti la struttura portano su di esse, od appese ad esse, le vie di corsa di un carrello avente a bordo l'argano di sollevamento completo di tamburo avvolgi cavo ed il motoriduttore. I movimenti del carroponte sono tre: uno di scorrimento del ponte lungo la navata uno di traslazione del carrello lungo le travi costituenti Ai sensi della legge 22 aprile 1941, n. 633 e s.m.i. recante "Protezione del diritto d'autore e di altri diritti connessi al suo esercizio" si comunica che: 3 1. Autore del PATI dell’ Alpago è Regione del Veneto – Direzione Urbanistica – calle Priuli 99 – 30121 – Venezia; 2. Ogni violazione delle norme sul diritto d'autore sarà perseguita a norma di legge.
Polo logistico intermodale dell’Alpago la struttura uno di sollevamento (ed abbassamento) del gancio con attaccato il carico Le motorizzazioni sono sempre elettriche. Il manovratore può manovrare restando a terra attraverso una pulsantiera collegata alla macchina con un cavo oppure, nel caso di carroponti di portata superiore ad un certo valore o per particolari esigenze, prendendo posto in una cabina appesa al carroponte che può essere fissa ad una delle estremità oppure muoversi in sintonia col carrello dell'argano. I dati distintivi principali dei carroponti sono: la portata l'interasse delle vie di corsa del ponte la corsa utile di sollevamento del gancio la velocità di scorrimento del ponte con le sue accelerazioni la velocità di traslazione del carrello con le sue accelerazioni la velocità di sollevamento del gancio con le sue accelerazioni il tipo dei freni La macchina deve essere dotata di tutte le sicurezze richieste tra cui: fine corsa automatici sullo scorrimento, sulla traslazione, sul sollevamento dispositivi meccanici di bloccaggio della macchina sulle rotaie delle vie di corsa con funzionamento automatico passivo batterie tampone opportunamente protette per poter consentire comunque la calata del carico sino a terra in caso di mancanza di corrente di rete vetri di sicurezza all'eventuale cabina del manovratore CASSA MOBILE Definizione: Cassa non rinforzata e non sovrapponibile. Tipica del trasporto combinato strada/rotaia. La lunghezza varia da 7,150 a 13,600 m, mentre larghezza e altezza sono fisse e rispettivamente pari a 2,500 e 2,670 m. COLLETTAME Definizione: Trasporto in cui vi è un ampio frazionamento delle operazioni di presa/consegna. CONTAINER Definizione: Cassa rinforzata, sovrapponibile. La lunghezza può essere di 6,096 o di 12,192 m; la larghezza massima è di 2,5 m; l'altezza è di 2,92 m. DISTRIPARK Definizione: Piattaforma logistica in grado di fungere da elemento di interscambio fra diverse modalità di trasporto e da anello di congiunzione fra industria e servizi (con strutture di stoccaggio e di distribuzione merci). GRU A PORTALE (O A PONTE) SEMOVENTE GOMMATA Definizione: La gru a ponte, o carroponte, è caratterizzata da una notevole portata, ed è costituita da una travatura orizzontale (ponte) che scorre su rotaie sopraelevate disposte su piloni paralleli; sul ponte, a loro volta, scorrono trasversalmente uno o più carrelli recanti i paranchi di sollevamento. La gru a cavalletto, o a portale, è una variante del carroponte, con piloni mobili su rotaie situate a terra. Un altro tipo particolare di gru a ponte è la gru a teleferica, o blondin, in cui il carrello scorre su cavi di acciaio tesi fra le sommità di due robusti piloni saldamente ancorati al suolo. Ai sensi della legge 22 aprile 1941, n. 633 e s.m.i. recante "Protezione del diritto d'autore e di altri diritti connessi al suo esercizio" si comunica che: 4 1. Autore del PATI dell’ Alpago è Regione del Veneto – Direzione Urbanistica – calle Priuli 99 – 30121 – Venezia; 2. Ogni violazione delle norme sul diritto d'autore sarà perseguita a norma di legge.
Polo logistico intermodale dell'Alpago La motorizzazione e' normalmente diesel-idraulica. Il mezzo può essere dotato di spreader per la movimentazione di containers. La luce netta tra le due stilate delle strutture rettangolari va da un minimo di tre metri ad un massimo, operativamente ancora conveniente, di 20 metri. I dati distintivi principali delle gru a portale semoventi gommate sono: l’interasse tra le stilate il sollevamento del gancio, o dello spreader la portata al gancio o sotto spreader il tipo di motorizzazione e di trasmissione la potenza erogata dal propulsore la velocità di traslazione la velocità di sollevamento del gancio GRU A PORTALE (O A PONTE) SEMOVENTE SU ROTAIA Definizione: Sono costituite da una o due traverse superiori sostenute da stilate poggianti su carrelli con ruote e viaggianti su rotaie. La motorizzazione è normalmente elettrica con presa di corrente continua a terra. Lungo la traversa superiore scorre un carrello portante l'argano ed il tamburo avvolgicavo. Il manovratore può operare a terra per mezzo di una pulsantiera oppure da una cabina fissata ad una delle due stilate oppure mobile lungo la traversa. Il mezzo può essere dotato di spreader per la movimentazione di containers. Le luci nette tra le due stilate possono essere comprese tra 10 e 25 metri, per mantenersi in una macchina operativamente conveniente, ma possono, in particolari casi, arrivare anche a 40 e più metri. La macchina deve, ovviamente, essere munita delle opportune sicurezze come fine corsa sulla traslazione, sullo scorrimento, sul sollevamento, come dispositivi meccanici di bloccaggio della macchina sulle rotaie delle vie di corsa a funzionamento automatico passivo. I dati distintivi principali delle gru a portale semoventi gommate sono: l’interasse tra le stilate il sollevamento del gancio, o dello spreader la portata al gancio o sotto spreader il tipo di motorizzazione e di trasmissione la potenza erogata dal propulsore la velocità di traslazione la velocità di sollevamento del gancio la velocità di scorrimento del carrello la lunghezza degli sbalzi oltre le stilate INTERMODALITA' Definizione: L'intermodalità si esplica nell'organizzazione della catena di trasporto mediante l'uso specializzato di differenti mezzi, in modo da ottimizzare le rispettive prestazioni, riducendo significativamente l'incidenza economica complessiva, le perdite di tempo e i rischi di passaggi da una modalità all'altra. Le differenti esigenze logistiche, in termini di movimentazione e di trasporto delle merci, possono richiedere di volta in volta prestazioni più o meno articolate e complesse e quindi differenti infrastrutture di appoggio e veicoli utilizzati. Nel trasferimento di unità di carico su percorsi terrestri, è possibile classificare i diversi tipi di intermodalità in base alla somma delle tecniche di trasporto combinato utilizzate, tecniche attraverso cui le unità di carico sono trasferite via gomma su percorsi relativamente brevi dal luogo di carico al terminal intermodale di partenza, per ferrovia da questo al terminal di arrivo, e, ancora, via gomma fino al luogo di scarico. E' quindi la tipologia di unità di carico Ai sensi della legge 22 aprile 1941, n. 633 e s.m.i. recante "Protezione del diritto d'autore e di altri diritti connessi al suo esercizio" si comunica che: 5 1. Autore del PATI dell’ Alpago è Regione del Veneto – Direzione Urbanistica – calle Priuli 99 – 30121 – Venezia; 2. Ogni violazione delle norme sul diritto d'autore sarà perseguita a norma di legge.
Polo logistico intermodale dell’Alpago utilizzata a determinare la tipologia di trasporto combinato. INTERPORTO Definizione: Legge 240/90 - Per interporto si intende “un complesso organico di strutture e servizi integrati e finalizzati allo scambio di merci tra le diverse modalità di trasporto, comunque comprendente uno scalo ferroviario idoneo a formare o ricevere treni completi e in collegamento con porti, aeroporti e viabilità di grande comunicazione” (art.1, comma 1, della L. 4 agosto 1990, n. 240); Classificazione degli interporti: L’attuale (e provvisoria) classificazione, adottata in attuazione dell’art.1 della citata L. n.240/90 distingue gli interporti secondo rilevanza nazionale o locale. Parametri: I parametri tecnici della stazione interportuale, prevedendo, in merito a funzioni e servizi, che: le funzioni e i servizi insediati nell'interporto dovranno essere predisposti, ove possibile, per il funzionamento nell'ambito di una rete logistica nazionale; in particolare occorre che siano previsti gli impianti base per l’esercizio del trasporto combinato e la movimentazione dei containers, nonché le sedi degli operatori del trasporto e della logistica, e che siano individuate tutte le aree necessarie alla sosta e alla mobilità dei veicoli stradali e ferroviari; le aree sulle quali è programmato l'insediamento dell'interporto dovranno essere libere da vincoli e destinate, negli strumenti urbanistici vigenti del comune interessato (o dei comuni interessati), ad attività terziarie e di servizi o di altreattività comunque compatibili con l'insediamento interportuale; l’interporto, nella dimensione proposta, dovrà essere economicamente compatibile con il bacino di traffico di gravitazione, dal punto di vista delle funzioni e del servizi insediati e dai punto di vista della domanda acquisibile, anche tenendo conto di eventuali altri impianti analoghi presenti o progettati nella stessa zona di gravitazione del traffico: la domanda su cui è dimensionato l’interporto deve essere sufficiente a garantire l'investimento sul plano finanziario ed avere caratteristiche merceologiche specifiche per l’intermodalità; l’interporto dovrà essere attivo nei confronti degli operatori del settore; dovrà essere, quindi, prevista la presenza di infrastrutture ferroviarie intermodali della S.p.a. Ferrovie dello Stato o di sua partecipata, ovvero di altro vettore ferroviario e dovrà essere accertata l'esistenza di spedizionieri e/o vettori disponibili a trasferire la loro attività nell’interporto; L’interporto dovrà essere inserito nel piano regionale dei trasporti; prevedendo l’allacciamento degli impianti alla rete logistica nazionale e la necessaria finalizzazione degli stessi impianti ad alcuni servizi minimi: sistema di incontro domanda-offerta; sistema di controllo e monitoraggio dei carichi; sistema di interscambio dati; sistemi di teleprenotazione; sistermi di informazione. Composizione dell'interporto: L’interporto comprende quindi: magazzini per spedizionieri; corrieri ed operatori della gestione delle merci; uno scalo ferroviario (attrezzato con terminal container, fasci binari per la manovra, raccordi vari, aree per i servizi complementari) adatto alla formazione di treni completi in collegamento con tutti gli altri soggetti della rete portuale ed interportuale continentale; servizi di supporto generali (banche, ufficio postale, ristorazione, distributore di carburanti, ecc...) e specifici (dogana, servizi telematici, etc..). LOGISTICA Definizione: Esistono diverse definizioni di logistica, ognuna delle quali differisce per l'ampiezza di visione con cui viene considerata questa materia. Il Council of Logistics Management degli Stati Uniti definisce la logistica ed in particolare il Logistics Management come: “Il processo di pianificazione, implementazione e controllo dell'efficiente ed efficace flusso e stoccaggio di materie Ai sensi della legge 22 aprile 1941, n. 633 e s.m.i. recante "Protezione del diritto d'autore e di altri diritti connessi al suo esercizio" si comunica che: 6 1. Autore del PATI dell’ Alpago è Regione del Veneto – Direzione Urbanistica – calle Priuli 99 – 30121 – Venezia; 2. Ogni violazione delle norme sul diritto d'autore sarà perseguita a norma di legge.
Polo logistico intermodale dell'Alpago prime, semilavorati e prodotti finiti e delle relative informazioni dal punto di origine al punto di consumo con lo scopo di soddisfare le esigenze dei clienti”. La logistica industriale (Industrial/Business Logistics) ha come obiettivo la gestione fisica, informativa ed organizzativa del flusso dei prodotti e delle fonti di approvvigionamento ai clienti finali, attraverso i seguenti stadi: gestione dell’ordine; gestione del controllo delle scorte, trasporto, magazzinaggio; movimentazione della merce, imballaggio dei carichi, adattamento della merce. L'evoluzione della logistica in europa nell'ultimo decennio Il settore del trasporto e della logistica in Europa ha registrato da un decennio dei cambiamenti molto forti che hanno necessariamente avuto un'incidenza sugli insediamenti delle imprese e sulle funzioni sviluppate. Non esiste chiaramente una uniformità nella percezione della funzione logistica all'interno delle grandi imprese industriali o di distribuzione, ma tutte le grandi imprese europee hanno provveduto a inserire delle funzioni logistiche posizionate in modo chiaro nelle organizzazioni decisionali delle imprese. L'evoluzione della logistica si può esplicare con tre motivi principali: l'accrescimento delle dimensioni dei mercati di consumo in Europa, dovuto in particolare all'intensificazione dell'edilizia europea; la crescita della produzione "tirata" dalle vendite, che dà luogo all'aumento del numero di referenze, le promozioni, il rinnovo rapido dei prodotti; l'importanza dei flussi d'informazioni gestite, a causa dell'integrazione tra produzione e distribuzione. Gli aspetti economici delle evoluzioni logistiche, al centro delle preocupazioni delle imprese, sono stati sensibili su tre piani: diminuzione dei costi di finanziamento della scorta diminuzione dei costi di magazzinaggio delle merci diminuzione dei costi di trasporto. MAGAZZINO Definizione: All'interno della rete logistica sono presenti degli impianti logistici la cui presenza è essenzialmente riconducibile a due esigenze: Esigenze di livello di servizio come localizzare il prodotto finito il più vicino posssibile al mercato (depositi periferici); Esigenze di riduzione dei costi logistici come raggruppare le spedizioni relative a diversi prodotti in modo da ottenere significative economie di trasporto (centri distributivi). Dal punto di vista della collocazine all'interno del sistema logistico i magazzini possono essere suddivisi in: magazzini di fabbrica: magazzini di materie prime, semilavorati, interoperazionali ; magazzini di rete: magazzini di prodotto finito interfacciati con il mercato dei clienti (magazzini centrali, centri distributivi); magazzini periferici: magazzini realizzati per garantire un adeguato tempo di consegna per beni di largo consumo; transit point (centri di smistamento, piattaforme di transito): infrastrutture in cui le merci in consegna ai clienti giungono al magazzino centrale e vengono successivamente smistate e trasferite su automezzi di piccole dimensioni adibiti alla consegna locale. La funzione di stoccaggio è limitata alle scorte in transito al cliente. MEZZI FERROVIARI Definizione: Mezzi di trasporto utilizzati nel caso di grandi stabilimenti, soprattutto siderurgici, oppure di Interporti si hanno dei locomotori interni per il traino dei vagoni dalla stazione F.S. all’interno dell’impianto e per la distribuzione degli stessi ai binari di carico o scarico. I locomotori sono normalmente di media potenza, capacità di traino circa 300 tonnellate a bassa velocità (ca. 30 km/h), con motorizzazione diesel-idraulica o diesel-elettrica. Devono, ovviamente, essere omologati per transitare su linee delle Ferrovie Italiane o dello Stato in cui devono operare. Ai sensi della legge 22 aprile 1941, n. 633 e s.m.i. recante "Protezione del diritto d'autore e di altri diritti connessi al suo esercizio" si comunica che: 7 1. Autore del PATI dell’ Alpago è Regione del Veneto – Direzione Urbanistica – calle Priuli 99 – 30121 – Venezia; 2. Ogni violazione delle norme sul diritto d'autore sarà perseguita a norma di legge.
Polo logistico intermodale dell’Alpago PALLET Definizione: Piattaforma, in genere di legno, su cui vengono impilati i colli per facilitare le operazioni di carico, scarico e magazzinaggio. PARCHEGGI Esempio di parcheggi : I parcheggi per gli addetti ed i clienti sono collocati, di norma, sulla testata dei contenitori con una larghezza costante di 18 metri. La distanza massima da percorrere a piedi per raggiungere il posto di lavoronon è mai superiore a 75 metri. Le operazioni di carico e scarico delle merci via gomma avvengono in piazzali di larghezza di 75 metri fra i magazzini così articolati: 14 metri zona di carico-scarico in adiacenza della ribalta 16 metri zzona di transito e manovra autocarri 15 metri zona di sosta autocarri in attesa di carico-scarico 16 metri zona di transito e manovra autocarri 14 metri zona di carico-scarico in adiacenza alla seconda ribalta. PIATTAFORMA LOGISTICA Definizione: Il termine piattaforma logistica indica un complesso organico di strutture ospitanti una pluralità di imprese che forniscono a terzi o che autoproducono servizi. Di solito è ubicata in un baricentro territoriale ed economico ed è fortemente intergrata con la rete di distribuzione locale. La piattaforma è un'infrastruttura di concezione tipicamente francese, simile nelle dimensioni e nelle funzioni all'interporto, con maggiore vocazione per le operazioni logistiche. Ai sensi della legge 22 aprile 1941, n. 633 e s.m.i. recante "Protezione del diritto d'autore e di altri diritti connessi al suo esercizio" si comunica che: 8 1. Autore del PATI dell’ Alpago è Regione del Veneto – Direzione Urbanistica – calle Priuli 99 – 30121 – Venezia; 2. Ogni violazione delle norme sul diritto d'autore sarà perseguita a norma di legge.
Polo logistico intermodale dell'Alpago RIBALTA Definizione: Magazzino con molte porte e poco spazio di stoccaggio, tipico dell'attività dei corrieri. Esempi di ribalte: a. Sezione tipo di una ribalta ferro-gomma. b. Sezione tipo di una ribalta gomma-gomma. La collocazione degli uffici è prevista su un piano differente da quello della ribalta, sopra la zona di scarico o carico rivolta a sud. Tale collocazione consente: di usufruire dell'illuminazione naturale diretta dalla facciata del'edificio; di usufruire di accessi diretti dall'esterno tramite una percorso in quota esterno (ballatoio); di avere una visuale panoramica all'interno del piano di ribalta; di evitare che la presenza o meno degli uffici abbia influenze sulla dinamica operativa della ribalta. Ai sensi della legge 22 aprile 1941, n. 633 e s.m.i. recante "Protezione del diritto d'autore e di altri diritti connessi al suo esercizio" si comunica che: 9 1. Autore del PATI dell’ Alpago è Regione del Veneto – Direzione Urbanistica – calle Priuli 99 – 30121 – Venezia; 2. Ogni violazione delle norme sul diritto d'autore sarà perseguita a norma di legge.
Polo logistico intermodale dell’Alpago Pianta tipo di un magazzino ferro-gomma. L'involucro edilizio è qui suddiviso in quattro unità aziendali. Particolari di piani di ribalta tipo: Sul piano ribalta (posto ad una quota di +1.20) si svolgono le attività necessarie alla operazione di cambio del mezzo di trasporto delle merci sia nelle ribalte ferro-gomma (a) che gomma-gomma (b); esse si compiono generalmente in tre fasi distinte, che richiiedono tre differenti superfici di lavoro. I tre momenti di lavoro, danno luogo a differenti tipi di spazi individuali nel progetto nelle tre fasce funzionali, che sono: due, laterali e contrapposte, adibite al carico e scarico delle merci, che lambiscono le zone di parcheggio dei mezzi di trasporto predisposti per essere caricati e scaricati; una, centrale, adibita al deposito provvisorio delle merci e alla loro etichettatura; essa è in parte attraversata e percorsa dai mezzi di movimentazione. Ai sensi della legge 22 aprile 1941, n. 633 e s.m.i. recante "Protezione del diritto d'autore e di altri diritti connessi al suo esercizio" si comunica che: 10 1. Autore del PATI dell’ Alpago è Regione del Veneto – Direzione Urbanistica – calle Priuli 99 – 30121 – Venezia; 2. Ogni violazione delle norme sul diritto d'autore sarà perseguita a norma di legge.
Polo logistico intermodale dell'Alpago SISTEMA LOGISTICO Definizione: Il sistema logistico (External Supply Chain) è l'insieme delle infrastrutture, delle attrezzature, delle risorse e delle politiche operative che permettono il flusso delle merci e delle relative informazioni, dall'acquisizione delle materie prime e dei materiali ausiliari attraverso la produzione fino alla distribuzione dei prodotti finiti ai clienti. Le attività del sistema logistico possono essere raggruppate in tre aree significative: Rete logistica: insieme degli impianti e dei collegamenti di trasporto che consentono il flusso fisico dei materiali. Sistema gestionale: attività a carattere gestionale riguardanti sia le singole aree della logistica sia la programmazione e il coordinamento del sistema logistico nel suo complesso (previsione vendite, gestione scorte, programmazione della produzione, approvvigionamenti). Sistema organizzativo: strutture organizzative, nonché risorse manageriali e umane per la miglior gestione del sistema logistico. STOCCAGGIO Definizione: Lo stoccaggio è l'attività di messa a magazzino di materiali o lo stato di presenza a magazzino. Talvolta il termine è usato come sinonimo di magazzinaggio. TRASPORTO DELLE MERCI Molti aspetti organizzativi della filiera logistica sono influenzati dalle prestazioni del sistema di trasporto merci utilizzato. Questo deve garantire la mobilità delle merci tra i vari nodi del sistema con una efficienza e puntualità elevata e al minimo dei costi (il trasporto delle merci rappresenta il 50% dei costi logistici). Il trasporto può essere di tipo: monomodale (modal transport): un solo modo di trasporto; multimodale (multimodal transport): più modi di trasporto; intermodale (intermodal transport): più modi di trasporto ma con una stessa unità di carico e senza rottura del carico. Tipologie di trasporto: L'elemento cruciale del trasporto intermodale è il ripartire della distanza complessiva in tratte parziali, ciascuna da percorrere con uno specifico vettore, in modo da minimizzare il costo complessivo del trasporto; l'uso di una stessa unità di carico consente di ridurre i tempi di trsbordo delle merci da un vettore a quello successivo. I diversi modi di trasporto merci tradizionali sono: trasporto stradale: trattori stradali, autotreni, autoarticolati, semirimorchi; trasporto ferroviario tradizionale: carro singolo o gruppi di carri per la realizzazione di un treno completo per unica destinazione; trasporto combinato strada-ferroviario: modifica del mezzo di trasporto senza rottura del carico, tramite container, casse mobili o semirimorchi; trasporto combinato strada-mare: modifica del mezzo di trasporto senza rottura del carico tramite container e/o casse mobili a bordo di un traghetto. Ai sensi della legge 22 aprile 1941, n. 633 e s.m.i. recante "Protezione del diritto d'autore e di altri diritti connessi al suo esercizio" si comunica che: 11 1. Autore del PATI dell’ Alpago è Regione del Veneto – Direzione Urbanistica – calle Priuli 99 – 30121 – Venezia; 2. Ogni violazione delle norme sul diritto d'autore sarà perseguita a norma di legge.
Polo logistico intermodale dell’Alpago ESEMPI DI POLI LOGISTICI NAZIONALI ED INTERNAZIONALI INTERPORTO QUADRANTE EUROPA (Verona) Polo logistico Quadrante Europa Localizzazione Verona Superficie 2.500.000 mq Aziende presenti Oltre 100 aziende con 4.000 addetti Intermodalità Ferro, gomma, aria Localizzazione: Collegato direttamente con l’aeroporto di Verona Villafranca e situato all’incrocio dell’autostrada del Brennero e della Serenissima (A4), l’Interporto Quadrante Europa di Verona si estende su una superficie di circa 2.500.000 mq. Questo sistema infrastrutturale, gestito e ideato dal Consorzio ZAI con piano particolareggiato approvato dalla Regione Veneto, é collegato direttamente con l'aeroporto di Verona-Villafranca. Esso rappresenta un punto di incontro ideale per il trasporto merci stradale, ferroviario ed aereo, nazionale ed internazionale; in particolare vi sono trattati i traffici merci internazionali provenienti o diretti al centro-nord Europa attraverso il Brennero, i traffici da e per la Francia e la Spagna e per i Paesi dell'Est europeo. In futuro l'Interporto si collegherá con il canale fluvio marittimo Milano-Cremona-Mantova-Legnago-Rovigo-Po di Levante. Composizione: La struttura dispone di una circoscrizione doganale di primo livello con specializzazioni funzionali di import-export, definitive e temporanea, che opera su un’area di circa 65.000 mq con piazzali adibiti di apposite banchine di carico e scarico. Le aree adibite agli spedizionieri ed ai corrieri nazionali ed internazionali coprono una superficie di circa 70.000 mq. Queste strutture costituite da 11 blocchi di capannoni sono collegate da una rete ferroviaria interna. L’Interporto è specializzato per lo stoccaggio delle merci a temperatura ambiente e controllata e possiede magazzini per lo smistamento delle merci in arrivo ed in partenza, compresi circa 65.000 mq di magazzini frigoriferi e magazzini Ai sensi della legge 22 aprile 1941, n. 633 e s.m.i. recante "Protezione del diritto d'autore e di altri diritti connessi al suo esercizio" si comunica che: 12 1. Autore del PATI dell’ Alpago è Regione del Veneto – Direzione Urbanistica – calle Priuli 99 – 30121 – Venezia; 2. Ogni violazione delle norme sul diritto d'autore sarà perseguita a norma di legge.
Polo logistico intermodale dell'Alpago per le merci per circa 38.000 mq. Nell'Interporto di Verona si realizza circa il 30% di tutto il traffico combinato italiano e oltre il 50% del traffico internazionale combinato italiano, con un servizio incentrato sul treno completo. Sistemi di trasporto: Il Quadrante Europa interconnette le differenti modalitá di trasporto (ferro, gomma, aria); concentra i flussi di traffico; fornisce l'accesso ai corridoi del trasporto europeo; essendo completamente cablato con una rete telematica, offre agli operatori servizi di trasmissione dati, fonia, immagini e l'accesso a banche dati internazionali; fornisce servizi logistici di qualitá. Ai sensi della legge 22 aprile 1941, n. 633 e s.m.i. recante "Protezione del diritto d'autore e di altri diritti connessi al suo esercizio" si comunica che: 13 1. Autore del PATI dell’ Alpago è Regione del Veneto – Direzione Urbanistica – calle Priuli 99 – 30121 – Venezia; 2. Ogni violazione delle norme sul diritto d'autore sarà perseguita a norma di legge.
Polo logistico intermodale dell’Alpago INTERPORTO ALPE ADRIA (Cervignano del Friuli, Udine) Interporto Alpe Adria Localizzazione Cervignano, Udine Superficie 970.000 mq ( 220.000 mq sono già stati acquistati dalle FS S.p.A. Nel 1996) Aziende presenti 75.000 mq di magazzini Intermodalità Ferro, gomma, aria Localizzazione: Cervignano è ubicato in una posizione baricentrica rispetto ai più importanti centri regionali: Udine (a nord) dista circa 29 km, Trieste (a sud-est) è a circa 48 km, Gorizia (a nord-est) dista circa 29 km, e Pordenone (a nord-ovest) dista circa 62 km. L’interporto si colloca in prossimità dei due corridoi plurimodali identificati dal Piano Generale dei Trasporti: il Pedealpino-Padano (Torino-Milano-Venezia-Udine-Tarvisio/Trieste) e afferenti alpine , ed il Trasversale Orientale (Roma-Cesena-Venezia-Udine-Tarvisio), che sono parte della rete europea. Cervignano infatti si trova in posizione strategica, all’intersezione del corridoio adriatico che si sviluppa in direzione nord-sud collegando le regioni meridionali periferiche a quelle settentrionali, e del corridoio n°5 che si sviluppa in direzione est-ovest, da Barcellona a Kiev passando per Trieste. Collegamenti con le infrastrutture: L’autostrada A4 (Torino-Milano-Venezia-Trieste/Udine) passa a soli 9 km dall’interporto ed assicura un agevole smistamento del traffico merci con origine o destinazione nell’interporto verso tutte le principali destinazioni regionali ed extraregionali. Un nuovo collegamento tra l’autostrada A4 e l’interporto è previsto in modo da separare il traffico merci e di lunga percorrenza da quello locale e da adeguare l'infrastruttura ai previsti livelli di traffico merci pesante connessi all’attivazione dell’interporto stesso. In aprile dell’anno corrente è stato consegnato da AESSE S.p.A. al Comune di Trieste il progetto esecutivo del 2° stralcio del 3° lotto della Grande Viabilità di Trieste, necessaria a completare il collegamento completamente autostradale con il porto di Trieste. Sull’interporto confluiscono le linee FS: Venezia-Trieste, che fa parte della rete commerciale FS a doppio binario elettrificato; Cervignano-Palmanova-Udine, a singolo binario elettrificato (doppio binario da Cervignano alla stazione di Strassoldo), di cui è previsto a breve il raddoppio al servizio dello scalo di smistamento di Cervignano, ma che servirà anche all'interporto. Udine-Tarvisio ("Pontebbana"), a doppio binario elettrificato, in corso di ultimazione (inizio dell’esercizio nel corso del 2000) in nuova sede con standard di elevata capacità e velocità, che assicura i collegamenti con l'Europa del nord e dell'est. I collegamenti lungo la direttrice est-ovest sono assicurati dalla linea Venezia-Trieste, su cui sono previsti alcuni interventi di potenziamento per permettere il transito di carri adibiti al trasporto intermodale che aumenterà anche la capacità disponibile per i treni merci. La linea Cervignano-Palmanova-Udine, di cui è previsto il raddoppio, assicura una piena funzionalità allo scalo di smistamento, collega l'interporto con la linea Venezia-Udine-Tarvisio "Pontebbana" e quindi con i Paesi del nord-est dell'Europa. Inoltre, la circonvallazione ferroviaria di Udine, di cui è in corso la realizzazione del primo lotto funzionale Ai sensi della legge 22 aprile 1941, n. 633 e s.m.i. recante "Protezione del diritto d'autore e di altri diritti connessi al suo esercizio" si comunica che: 14 1. Autore del PATI dell’ Alpago è Regione del Veneto – Direzione Urbanistica – calle Priuli 99 – 30121 – Venezia; 2. Ogni violazione delle norme sul diritto d'autore sarà perseguita a norma di legge.
Polo logistico intermodale dell'Alpago agevolerà l'istradamento dei treni merci direttamente sulla “Pontebbana”. L’accesso su ferro all’interporto avviene mediante collegamento al tronco di accesso allo scalo di smistamento, che si immette a sua volta sulla linea Cervignano-Palmanova-Udine. Fasi della realizzazione dell'interporto: La realizzazione dell’interporto è prevista in due fasi, la prima ad est dello scalo ferroviario, la seconda ad ovest. La prima fase prevede la realizzazione di: tre fasci di binari di 750 metri, 24.000 mq di magazzini raccordati, un piazzale operativo per l’intermodalità, due palazzine per gli uffici e per i servizi. Essa occupa una superficie di circa 460.000 mq. La seconda fase prevede la realizzazione di: 50.000 mq di magazzini piazzali di sosta per i magazzini Essa occupa una superficie di circa 509.000 mq, con la possibilità di servirla con apposito binario direttamente collegato allo scalo ferroviario. Analisi della prima fare della realizzazione dell'interporto: La prima fase è suddivisa in 5 lotti funzionali, di cui i primi due sono stati completati ed ora sono in esercizio: 1° LOTTO Ai sensi della legge 22 aprile 1941, n. 633 e s.m.i. recante "Protezione del diritto d'autore e di altri diritti connessi al suo esercizio" si comunica che: 15 1. Autore del PATI dell’ Alpago è Regione del Veneto – Direzione Urbanistica – calle Priuli 99 – 30121 – Venezia; 2. Ogni violazione delle norme sul diritto d'autore sarà perseguita a norma di legge.
Polo logistico intermodale dell’Alpago 2° LOTTO Col primo ed il secondo lotto è stata realizzata: un'area per lo scambio intermodale strada-ferrovia costituito da tre fasci da due binari della lunghezza di circa 500 m. Il collegamento dei fasci con lo scalo ferroviario mediante un binario della lunghezza di circa 800 m. Il collegamento stradale assicurato dall'allargamento dell'esistente strada di accesso allo scalo ferroviario. Il piazzale asfaltato ed urbanizzato con realizzazione di n. 4 torri faro. Un fabbricato di tipo provvisorio per dare funzionalità operativa al lotto. Un primo modulo dell’impianto di depurazione e le opere civili della cabina principale di trasformazione. Le opere ed i sottoservizi necessari a rendere operativi i due lotti ed a permettere il completamento dell'opera con i lotti successivi. Nel 2002 il piazzale intermodale è stato dotato di una tettoie per il ricovero delle merci per 2000 mq e di un magazzino retrattile di 2000 mq. I primi due lotti sono stati realizzati su circa 130.000 mq dei 220.000 mq acquistati dalle FS S.p.A.. Ai sensi della legge 22 aprile 1941, n. 633 e s.m.i. recante "Protezione del diritto d'autore e di altri diritti connessi al suo esercizio" si comunica che: 16 1. Autore del PATI dell’ Alpago è Regione del Veneto – Direzione Urbanistica – calle Priuli 99 – 30121 – Venezia; 2. Ogni violazione delle norme sul diritto d'autore sarà perseguita a norma di legge.
Polo logistico intermodale dell'Alpago 3° LOTTO Il terzo lotto prevede l'urbanizzazione dell'area posta a sud dei lotti precedenti attraverso: Il prolungamento dei fasci binari portandoli alla lunghezza operativa di 750 m. La realizzazione della palazzina uffici. L'edificazione della palazzina direzionale. La realizzazione dell'impianto di depurazione dimensionato. 4° LOTTO Si prevede la completa urbanizzazione dell'area sud delimitata a nord dall'esistente recinzione ferroviaria attraverso: La realizzazione di tutti i piazzali adibiti a parcheggio e all'illuminazione degli stessi con la rete antincendio. La realizzazione dell'officina e della stazione di rifornimento. Ai sensi della legge 22 aprile 1941, n. 633 e s.m.i. recante "Protezione del diritto d'autore e di altri diritti connessi al suo esercizio" si comunica che: 17 1. Autore del PATI dell’ Alpago è Regione del Veneto – Direzione Urbanistica – calle Priuli 99 – 30121 – Venezia; 2. Ogni violazione delle norme sul diritto d'autore sarà perseguita a norma di legge.
Polo logistico intermodale dell’Alpago 5° LOTTO Il quinto ed ultimo lotto della prima fase prevede la realizzazione di n.4 magazzini raccordati per complessivi 24.000 mq e relativi opere di urbanizzazione. Al fine di adeguare le strutture agli standards più attuali, è stata prevista una variante al Piano Particolareggiato dell’interporto che interessa il 4° ed il 5° lotto, per la realizzazione di due soli magazzini di superficie doppia (12.000 mq l’uno), altezza maggiore e binari affiancati invece che disposti tra i due. Ai sensi della legge 22 aprile 1941, n. 633 e s.m.i. recante "Protezione del diritto d'autore e di altri diritti connessi al suo esercizio" si comunica che: 18 1. Autore del PATI dell’ Alpago è Regione del Veneto – Direzione Urbanistica – calle Priuli 99 – 30121 – Venezia; 2. Ogni violazione delle norme sul diritto d'autore sarà perseguita a norma di legge.
Polo logistico intermodale dell'Alpago INTERPORTO DI PADOVA (Padova) Interporto Padova Localizzazione Padova Superficie 2.000.000 mq Aziende presenti 80 aziende con 1.200 persone (con un indotto stimato in circa 3.000 addetti) Intermodalità Ferro, gomma, aria Localizzazione: La società Interporto di Padova è posizionata nel comprensorio della zona Industriale della città ed è collegata alla rete ferroviaria grazie al terminal ferroviario di circa 4 km che lo raccorda con l’asse Trieste-Torino e a quello di Padova-Bologna-Roma. Il collegamento con la rete autostradale (A4) è reso possibile dal casello Padova-Est. Composizione: Le aree destinate alle infrastrutture terminalistiche sono circa 350.000 mq, mentre lo spazio dedicato ai magazzini logistici ammonta a circa 250.000 mq. Nell’area interportuale vi sono infrastrutture terminalistiche quali: il nuovo accesso al Terminal Container, il Terminal Container FS (di proprietà FS), il Nuovo Grande Terminal (di proprietà dell’Interporto di Padova), la Stazione Merci FS. Complessivamente, all’interno dei Terminal Container, raccordati con la stazione merci di Padova Interporto (che è dotata di un fascio base di 21 binari per presa e consegna), vi sono ben 16 binari per una lunghezza complessiva di 4.200 metri. Il terminal container: Il Terminal Container Fs é una struttura a disposizione di tutti gli operatori per la formazione di treni completi. Si estende su di una superficie di 70.000 mq, di cui 19.500 sono destinati allo stoccaggio dei contenitori. E’ dotato di Ai sensi della legge 22 aprile 1941, n. 633 e s.m.i. recante "Protezione del diritto d'autore e di altri diritti connessi al suo esercizio" si comunica che: 19 1. Autore del PATI dell’ Alpago è Regione del Veneto – Direzione Urbanistica – calle Priuli 99 – 30121 – Venezia; 2. Ogni violazione delle norme sul diritto d'autore sarà perseguita a norma di legge.
Polo logistico intermodale dell’Alpago due fasci da tre binari ciascuno, rispettivamente di ml 420 e ml 400, oltre ad altri due binari di rispettivi 500 e 370 ml. L'accesso al terminal container è una struttura realizzata dall’Interporto di Padova S.p.A. che, attraverso tre gate, permette la razionalizzazione del flusso dei traffici di ingresso ed uscita dal Terminal. Nuovo grande terminal container: Si tratta di una struttura suddivisa in due stralci per complessivi 101.000 mq di piazzale. Il 1° stralcio funzionale, attivato nel giugno 1998, occupa una superficie di circa 65.000 mq ed è dotato di due fasci di tre binari aventi ciascuno uno sviluppo rettilineo di 450 metri. In una prossima fase verrà realizzato l’ulteriore stralcio che porterà la lunghezza dei binari fino a 750 m secondo gli standard europei relativi ai convogli ferroviari. In una zona contigua al 1° stralcio, è stato completato anche il 2° stralcio funzionale del Nuovo Grande Terminal, avente una superficie di circa 36.000 mq, con un fascio di due binari aventi uno sviluppo rettilineo rispettivamente di 375 metri e di 277 metri. Il piazzale è dotato di un’officina per la riparazione e manutenzione dei contenitori, oltre ad attrezzature per il loro lavaggio ordinario e fisico-chimico; nel fabbricato officina, sono insediati uffici operativi e servizi. Attrezzature per la movimentazione: All’interno dei terminal container vengono utilizzate 15 macchine operatrici (8 per container vuoti e 7 per container pieni) per la movimentazione delle unità di carico, per le operazioni di carico e scarico dagli autotreni, per la formazione dei treni e per tutte le altre operazioni tipiche dell’attività terminalistica. Stazione merci fs e terminal per il trasporto combinato: La struttura interessa un’area complessiva di 153.000 mq con un fascio di 21 binari di presa e consegna avente lo scopo di consentire la composizione dei treni completi, che costituiscono la caratteristica peculiare del trasporto intermodale. In adiacenza al fascio di smistamento, si trova la Stazione Merci, dotata di un ulteriore fascio di 7 binari, dove le Ferrovie dello Stato svolgono le operazioni di carrellamento stradale dei carri merci, nonchè le altre operazioni inerenti la presa e consegna delle merci private su vagone normale. Nell’ambito del Terminal Intermodale, avvengono invece le operazioni di traffico interessanti le casse mobili ed i semirimorchi. Ai sensi della legge 22 aprile 1941, n. 633 e s.m.i. recante "Protezione del diritto d'autore e di altri diritti connessi al suo esercizio" si comunica che: 20 1. Autore del PATI dell’ Alpago è Regione del Veneto – Direzione Urbanistica – calle Priuli 99 – 30121 – Venezia; 2. Ogni violazione delle norme sul diritto d'autore sarà perseguita a norma di legge.
Polo logistico intermodale dell'Alpago AREA INDUSTRIALE ARTIGIANALE DI RAVENNA (Ravenna) Interporto Area industriale artigianale Localizzazione Ravenna Superficie 660.000 mq Aziende presenti 39 aziende Intermodalità Ferro, gomma, aria Localizzazione: Situata nelle immediate vicinanze del porto di Ravenna, l'area industriale-artigianale "Bassette" è in una particolare posizione strategica per lo sviluppo imprenditoriale. Posizionata sulla Statale Romea e adiacente al sito del nuovo scalo merci, consente ai potenziali investitori di beneficiare di servizi moderni ed efficienti. S.TE.P.RA. sta realizzando la più importante iniziativa immobiliare in termini di estensione nella zona Bassette, area da cui è iniziata nel 2002 l'operatività della società, con la realizzazione del 1°stralcio del comparto "Bassette Sud". Composizione: L' area di intervento in zona Bassette si estende per una superficie totale di 660.000 mq da cui si ricaveranno complessivamente circa 415.000 mq di lotti di terreno edificabili con destinazione d'uso produttivo. Ad oggi nel comparto "Bassette Sud" si stanno insediando 39 aziende, operanti in settori diversificati, che vanno dalla fornitura di servizi alla produzione di manufatti, alla realizzazione / conduzione di impianti di elevata tecnologia, ai servizi ecologici ed alla logistica. Ai sensi della legge 22 aprile 1941, n. 633 e s.m.i. recante "Protezione del diritto d'autore e di altri diritti connessi al suo esercizio" si comunica che: 21 1. Autore del PATI dell’ Alpago è Regione del Veneto – Direzione Urbanistica – calle Priuli 99 – 30121 – Venezia; 2. Ogni violazione delle norme sul diritto d'autore sarà perseguita a norma di legge.
Polo logistico intermodale dell’Alpago Dal 12 aprile 2006 e fino ad esaurimento delle aree disponibili possono essere presentate le richieste per l'assegnazione in diritto di proprietà di lotti edificabili per complessivi 70.500 mq circa costituenti il 2° stralcio del PUE "Bassette Sud". INTERMODALE VITTORIESE (Treviso) Interporto Intermodale Vittoriese Localizzazione Vittorio Veneto, Treviso Superficie 76.000 mq Intermodalità Ferro, gomma, aria Localizzazione: Intermodale Vittoriese S.r.l. ha costruito lo scalo ferroviario situato nel comprensorio della Zona Industriale di Vittorio Veneto la quale è contigua alla nuova zona industriale di Conegliano. L’insieme delle due Zone costituisce il più importante conglomerato di piccole e medie aziende della Provincia di Treviso ed occupa oltre 2500 persone. Intermodale sorge accanto all’autoparco che è gestito da un consorzio di autotrasportatori. La localizzazione é prossima sia all’incrocio delle linee ferroviarie dirette a Calalzo, Mestre e Udine sia all’incrocio delle autostrade dirette verso le medesime località. Come conseguenza, il luogo é altamente idoneo per la sua funzione di trasporto intermodale (raccolta delle merci via ruota per proseguire via rotaia e viceversa). Sia l’area di Intermodale che quella dell’autoparco sono di proprietà del Comune di Vittorio Veneto che le ha date in concessione (mq. 36.000 circa a Intermodale e mq 40.000 circa all’autoparco). Il traffico pesante di afflusso e deflusso al terminal, data la vicinanza dell’autostrada A27, interferisce per pochi km con la viabilità ordinaria, ed all'interno della Zona Industriale poi non c'è alcun problema di circolazione. Lo spostamento del casello autostradale verso la zona Ogliano-San Giacomo renderebbe completamente separabili il traffico pesante da quello delle persone. Composizione: Lo scalo è costituito da: un "binario di manovra" di circa 800 ml. posizionato parallelamente alla linea ferroviaria, ad un distanza di circa 10 ml. dalla linea ferroviaria principale da tale binario di manovra si diparte un binario secondario di accesso all’opificio "Sangalli Vetro" un binario di carico-scarico rettilineo, parallelo al binario di manovra della lunghezza utile di circa 400 ml, ad un distanza di circa 20 ml. dalla linea ferroviaria principale un binario di carico-scarico principale della lunghezza utile di circa 400 ml, ad un distanza di circa 43 ml. dalla linea ferroviaria principale i servizi generali necessari (piazzale asfaltato, illuminazione scambi, box ufficio accanto all’ingresso, ecc:). Complessivamente possono sostare nello scalo circa 600 ml. di vagoni impegnati in operazioni di carico-scarico. L’intera struttura si appoggia per lo scambio delle merci ferro-gomma alla preesistente struttura di trasporto dell’autoparco, dotata di uffici e servizi accessori al trasporto stradale. Ai sensi della legge 22 aprile 1941, n. 633 e s.m.i. recante "Protezione del diritto d'autore e di altri diritti connessi al suo esercizio" si comunica che: 22 1. Autore del PATI dell’ Alpago è Regione del Veneto – Direzione Urbanistica – calle Priuli 99 – 30121 – Venezia; 2. Ogni violazione delle norme sul diritto d'autore sarà perseguita a norma di legge.
Polo logistico intermodale dell'Alpago PIATTAFORMA LOGISTICA MULTIMODALE DI NANCY (Lorena, Francia) Interporto Piattaforma logistica multimodale Localizzazione Nancy, Lorena (Francia) Superficie 450.000 mq Intermodalità Ferro, gomma, acqua Localizzazione: Zona industriale dotata di urbanizzazione primaria e direttamente collegata alle autostrade e alla rete ferroviaria, dedicata ad attività industriali, logistiche e del terziario. I terreni edificabili ed i capannoni finiti sono disponibili in tempi rapidi perchè di proprietà pubblica. Situata in prossimità dell'autostrada A31 (Lussemburgo-Lione)offre la possibilità di trasporto multimodale su rotaia, Ai sensi della legge 22 aprile 1941, n. 633 e s.m.i. recante "Protezione del diritto d'autore e di altri diritti connessi al suo esercizio" si comunica che: 23 1. Autore del PATI dell’ Alpago è Regione del Veneto – Direzione Urbanistica – calle Priuli 99 – 30121 – Venezia; 2. Ogni violazione delle norme sul diritto d'autore sarà perseguita a norma di legge.
Polo logistico intermodale dell’Alpago strada e fiume. Attraverso il porto di Nancy-Frouard si accede alla Mosella canalizzata a sagoma di carico. Localizzata a solo 5 km da Nancy (331,000 abitanti), la piattaforma dista dalle maggiori città francesi ed europee rispettivamente (km): Parigi 305 Strasburgo 140 Lussemburgo 105 Francoforte 275 Bruxell 310 Composizione: Le linee Bruxelles-Nancy-Marseille e Paris-Nancy-Strasbourg corrono lungo un lato del Parco Industriale. Questa zona è uno dei maggiori centri per l'attività industriale e si divide in sette comparti: Parco industriale internazionale per grandi progetti di trasferimenti merci con una piattaforma logistica di 155.000 metri quadrati con magazzini comuni disponibili. Parco multifunzionale che offre piattaforme dai 200.000 mq ai 400.000 mq. Porto sul fiume Gondreville, un'area specializata per i trasporti via acqua. 4 parchi industriali con spazi disponibili per svariate attività progettuali (Croix-d'argent, Croix-de-Metz, Croix- Saint-Nicolas and Dommartin-les-Toul). Ai sensi della legge 22 aprile 1941, n. 633 e s.m.i. recante "Protezione del diritto d'autore e di altri diritti connessi al suo esercizio" si comunica che: 24 1. Autore del PATI dell’ Alpago è Regione del Veneto – Direzione Urbanistica – calle Priuli 99 – 30121 – Venezia; 2. Ogni violazione delle norme sul diritto d'autore sarà perseguita a norma di legge.
Puoi anche leggere