IL M5S E LE ELEZIONI IN EMILIA ROMAGNA E CALABRIA
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IL M5S E LE ELEZIONI IN EMILIA ROMAGNA E CALABRIA Il 26 gennaio ci saranno le elezioni regionali in Emilia-romagna e in Calabria. Il capo politico del Movimento 5 Stelle (M5S), Luigi Di Maio e i dirigenti del partito pensavano che fosse utili non presentarsi a questo turno elettorale. Il M5S, infatti, spesso non ha risultati soddisfacenti nelle elezioni amministrative. Inoltre in questo periodo sta perdendo molti consensi. Il M5S ha consultato le persone iscritte a Rousseau, il sito dove le persone iscritte possono esprimere la loro opinione. Gli iscritti sono 125.018; hanno votato in hanno partecipato 27.273 persone. I voti favorevoli a partecipare alle elezioni – sono stati 19.248 mentre i Sì sono stati 8.025. Il Movimento 5 Stelle parteciperà quindi alle elezioni. Questa decisione mette in difficoltà sia i dirigenti del Movimento sia il governo. Il governo, infatti, si presenterà diviso alle elezioni. GREGGIO DICE DI NO A BIELLA PER RISPETTO DI LILIANA SEGRE EZIO GREGGIO RIFIUTA LA CITTADINANZA ONORARIA DI BIELLA. PERCHÉ?
L’ANTEFATTO. Alcuni giorni fa due liste civiche di minoranza della Consiglio Comunale di Biella avevano proposto di assegnare la cittadinanza onoraria di Biella a Liliana Segre. Il 14 novembre a proposta era stata bocciata dalla Lega e da Fratelli d’Italia. Il sindaco leghista Claudio Corradino ha spiegato la bocciatura con queste parole: “Nessuna cittadinanza onoraria per Liliana Segre, perché non ha fatto nulla per Biella e per il Biellese”. IL FATTO. Alcuni giorni dopo l’amministrazione leghista di Biella ha assegnato la cittadinanza onoraria di Biella a Ezio Greggio “…per aver contribuito a diffondere in Italia e nel mondo il nome di Biella”. Ezio Greggio è nato a Cossato nel 1954. Cossato nel 1954 era in provincia di Vercelli, ma oggi è in provincia di Biella. Greggio è legato al territorio di nascita e ha fatto molta beneficienza con l’associazione “Ezio Greggio per i bambini prematuri”;. La cerimonia per la cittadinanza onoraria avrebbe dovuto aver luogo il prossimo 23 novembre. Ma Ezio Greggio ha rifiutato la cittadinanza. Greggio ha motivato la sua scelta con il rispetto per Liliana Segre, la sua storia e i valori che rappresenta. Greggio ha etto che «non è una scelta contro nessuno, ma una scelta a favore di qualcuno. Infine Greggio ha sottolineato di dover rifiutare anche per coerenza e rispetto dovuto alla storia della sua famiglia e a suo padre.
IL PADRE DI EZIO GREGGIO. Nereo, il papà di Greggio è scomparso nel gennaio del 2018 a 95 anni. Nereo fu soldato in Grecia durante la Seconda Guerra Mondiale. Nereo si rifiutò di tornare in Italia per combattere contro i partigiani, tra i quali c’erano i suoi parenti. E fu internato per oltre tre anni in un campo di concentramento in Germania». LE “SARDINE” NUOTANO Le sardine è il nome che 4 ragazzi di Bologna hanno inventato per convocare persone in piazza contro Matteo Salvini il 14 novembre. La convocazione era in occasione della presenza di Matteo Salvini a Bologna. Salvini era a Bologna per sostenere la candidatura di Lucia Borgonzoni alla presidenza della Regione Emilia- Romagna. Il 18 novembre le sardine si sono di nuovo presentate a Modena in occasione di un nuovo evento elettorale con Matteo Salvini. A Modena sono scese in piazza 7 mila persone. Gli organizzatori della protesta avevano chiesto che durante il presidio non ci fosse “nessuna bandiera,
nessun partito, nessun insulto”. Chi partecipava all’evento doveva solo esporre cartelli con raffigurate delle sardine. Mattia Santori è uno dei 4 ragazzi che ha avuto l’idea delle sardine. Santori, 32 anni, ha avuto molte interviste e ha detto che il simbolo delle sardine è stato scelto: “è un pesce silenzioso che si contrappone ai toni e alla retorica dei comizi populisti“. Ora le sardine sono attese in molte piazze italiane. Salvini e giornali di destra sostengono che “le sardine” non è un movimento apertitico e spontaneo e che in realtà è collegate al Partito Democratico dell’Emilia Romagna Le “sardine” dicono su Facebook che stanno facendo di tutto per screditarli.
Ironia di destra su “le sardine”. La vignetta collega “le sardine” a Romano Prodi (il “Mortadella” per la destra) I COMMISSARI + MATTARELLA + CONTE + CDP = ARCELOR MITTAL NON SPEGNE ILVA I MAGISTRATI DI MILANO. Sabato i commissari hanno denunciato Arcelor-Mittal alla procura di Milano. L’accusa in sostanza è di aver affittato ILVA per
distruggerla. In questo modo, Arcelor-Mittal, il più grande produttore di’acciaio al mondo, avrebbe eliminato un pericoloso concorrente: ILVA. A prova di quanto affermato, gli avvocati fanno notare che Arcelor Mittal non ha accettato nuove ordinazioni e non ha acquistato materie prime. La Procura di Milano ha detto ad Arcelor-Mittal di non spegnere gli altiforni di ILVA, in attesa della prima udienza in tribunale. La prima udienza sarà il 27 novembre Lo spegnimento degli altiforni procurerebbe danni irreversibili agli impianti di ILVA per la produzione dell’acciaio. IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. Ieri, lunedì 17 novembre, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto i segretari di GCIL, CISL e UIL al Quirinale. L’incontro era stato chiesto dai sindacati soltanto 2 giorni prima, sabato 15 novembre. Quest’incontro manifesta la posizione molto attenta di Mattarella su ILVA. CONTE E CASSA DEPOSITO E PRESTITI. Sempre ieri il capo del governo Giuseppe Conte ha incontrato i vertici di Cassa Deposito e Prestiti in occasione delle celebrazioni per i 170 anni dell’istituzione. All’incontro erano presenti le massime cariche dello Stato; tagli altri Sergio Mattarella, presidente della Repubblica e il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. CASSA DEPOSITO E PRESTITI (CDP) è una società per azioni; è controllata per circa l’83% dal Ministero
dell’Economia e delle Finanze e per circa il 16% da alcune Fondazioni bancarie. CDP gestisce il risparmio che gli italiani depositano presso le Poste italiane. CDP funziona come una banca di Stato CDP, infatti, partecipa a investimenti di grandi e medie imprese nazionali, ritenute strategiche per lo sviluppo del Paese. Un coinvolgimento di CDP nella questione ILVA è ritenuta probabile dagli osservatori. CONCLUSIONE. In serata Arcelor-Mittal ha fatto sapere che non spegnerà gli altiforni di ILVA. Venerdì 22 novembre Conte e i vertici di Arcelor-Mittal si incontreranno nuovamente. ILVA: I COMMISSARI DENUNCIANO ARCELOR-MITTAL Sabato 16 novembre i commissari dell’ILVA hanno denunciato la multinazionale ArcelorMittal alla Procura di Taranto. I commissari accusano Arcelor-Mittal di “fatti e comportamenti lesivi dell’economia nazionale”. Tali fatti e comportamenti sono la decisione della
multinazionale di rescindere il contratto di affitto prima e di acquisto poi dell’acciaieria. Il reato ipotizzato dai commissari è previsto dall’articolo 499 del codice Penale. I commissari accusano, con il riferimento a questo articolo, ArcelorMittal di avere causato un danno all’economia italiana tirandosi indietro dalla gestione dello stabilimento. MALTEMPO: TOSCANA. I FIUMI ARNO E CECINA IN PIENA Una perturbazione sta portando maltempo in tutta Italia. Oggi, domenica 17 novembre, è molto colpita la Toscana. A Cecina il fiume Cecina è uscito dagli argini. Cecina allagata
500 persone sono state evacuate dopo essere state avvertite porta a porta dalla polizia municipali e da volontari. La zona sud della Provincia di Grosseto è stata una delle più colpite. Il fiume Albgna è cresciuto fino a 6 metri. Il fiume Albegna in piena Alcune case sono state chiuse. Il comune di Orbetello ha deciso di evacuare gli abitanti. Il fiume Arno preoccupa la Protezione Civile. A Pisa i lungarni sono chiusi da questa mattina per permettere le operazioni di protezione. La piena è attesa per la serata.
L’anno in piena a Pisa A Firenze l’Arno ha raggiunto il secondo livello di guardia. La Protezione Civile invita la popolazione a mettersi in viaggio solo se indispensabile e a fare attenzione nell’attraversare sottopassi. L’Arno in piena a Firenze
ILVA E LA SALUTE. I NUMERI ILVA è un’azienda che produce acciaio. Il suo maggior stabilimento è a Taranto. Nel’ILVA di Taranto dall’anno della sua nascita, il1961, sono morti 208 operai in incidenti sul lavoro. L’Osservatorio statistico dei consulenti del lavoro certifica che gli operai dell’ILVA di Taranto si ammalano di cancro il 500 per cento in più del resto della popolazione. I quartiere Tamburi e Paolo VI sono vicini alla fabbrica. ILVA E INDICI DI MALATTIA E MORTALITÀ DEI BAMBINI In questi quartieri – dice il rapporto dell’Associazione genitori tarantini – : le malattie iniziate in gravidanza sono il 45 per cento in più della media regionale; la mortalità entro il primo anno di vita è il 20 per cento in più della media regionale; l’incidenza di tumori nei bambini da 0 a 14 anni è il 54 per cento in più della media regionale; la mortalità infantile è il 21 per cento in più della media regionale.
tratto da www.sociale.it Il ministero della salute nel “Rapporto Sentieri” del 2019 evidenzia che nell’aera di Taranto la quantità di persone ammalate di malattie mortali è superiore alla media. Il ciclo di produzione dell’acciaio prevede lo sprigionarsi di sostanze pericolose. Ci sono leggi europee che si occupano di questo problema e ci sono soluzioni adottate altre parti del mondo. Vi suggeriamo di vedere questo reportage di Franco Guarino L’ACCIAIO NEL MONDO.
ITALIA: MALTEMPO. ALLERTA IN 11 REGIONI A Venezia domenica 17 novembre è atteso un nuovo picco di acqua alta, che dovrebbe raggiungere i 160 centimetri. Tutto il Friuli Venezia-Giulia e non solo Venezia soffre per il maltempo. Ci sono danni nel litorale di Venezia, a Chioggia, Caoele, Jesolo. Si segnalano problemi a Pordenone, Trieste, Grado, Treviso, in Polesine. In Alto Adige 11mila famiglie sono senza corrente elettrica e le strade chiuse sono ancora una quarantina. Tim informa di “situazioni di criticità” sia alla rete fissa sia alla rete mobile in alcune valli dell’Alto Adige. In provincia di Cuneo 28mila famiglie sono rimaste senza luce, ora 24mila sono state riattivate. In Liguria ci sono state forti mareggiate e una tempesta di fulmini ha colpito Genova. In Emilia-Romagna molti fiumi sono in piena. In molti paesi è stato necessario far evacuare le persone dai paesi e chiudere le strade. A Modena sono stati chiusi i ponti sul fiume Secchia e circa 10mila famiglie sono senza luce e gas a causa delle nevicate sull’Appennino. Questa tempesta ha provocato molti black-out; la lanterna, simbolo di Genova, è senza il faro. A Roma i vigili del fuoco hanno effettuato un centinaio di interventi per la caduta di alberi e tegole e per infiltrazioni d’acqua. Anche le località del litorale, Civitavecchia e altre, segnalano difficoltà per le mareggiate.
Problemi anche a Napoli, ALTO ADIGE: TROPPA NEVE. DISAGI E BLACK OUT In Alto Adige da alcuni sta nevicando. La neve è in anticipo rispetto al solito ed è molto abbondante. Ai 2 mila metri, infatti, la neve ha raggiunto il metro e mezzo di altezza. La circolazione è difficile e molte valli sono isolate. Oggi, sabato 16 novembre, circa 70 strade risultano chiuse. La mancanza di elettricità ha provocato altri disagi e coinvolto circa 60 mila persone. Il rischio valanghe è valuto 4 in una scala che arriva a 5. BOLOGNA. SALVINI, IL FLASH MOB, I CENTRI SOCIALI Il 26 gennaio 2020 ci saranno le elezioni per scegliere il nuovo presidente della Regione Emilia-Romagna. L’Emilia-Romagna è una regione tradizionalmente governata dalla sinistra. Se il centrodestra vincesse in Emilia-Romagna sarebbe un segnale molto forte nella politica italiana.
Il 14 novembre Matteo Salvini (Lega) ha aperto la campagna elettorale a sostegno della candidata del centrodestra a sindaco di Bologna. La candidata è Lucia Bergonzoni. Il luogo scelto per l’avvenimento è il PalaDozza. PalaDozza è un luogo simbolo per la sinistra e ha una capienza di 5570 persone. Quattro giovani bolognesi hanno lanciato attraverso FaceBook un flashmob. Un flashmob è appunto un raduno di piazza, organizzato via internet, per inscenare un evento insolito e veloce. L’evento si chiamava “Bologna non si Lega” e l’obiettivo era riempire Piazza Maggiore con persone “strette come sardine“. L’obiettivo era essere almeno 6 mila persone (quindi più dei 5570 leghisti del PalaDozza). All’evento hanno partecipato più di 11 mila persone. Duemila giovani dei centri sociali hanno cercato, invece, di raggiungere PalaDozza ma sono stati fermati dalla polizia con gli idranti. DUE CARABINIERI CONDANNATI A 12 PER IL CASO CUCCHI Il tribunale di Roma ha condannato 2 carabinieri a 12 anni di carcere per omicidio preterintenzionale per la morte di Stefano Cucchi. Un omicidio è definito preterintenzionale quando il colpevole dell’omicidio aggredisce la vittima per farle
male, senza, però, la volontà di ucciderla. I carabinieri condannati sono Alessio Di Bernardo e Raffaele D’Alessandro. I due carabinieri erano stati accusati del pestaggio di Cucchi dal collega carabiniere Francesco Tedesco. Il pestaggio avvenne il 15 ottobre 2009: quella sera Cucchi venne fermato e portato alla stazione dei carabinieri Appia. Qui Cucchi si rifiuta di farsi prendere le impronte digitali, per questo motivo inizia il pestaggio. Francesco Tedesco, invece, è stato condannato a 2 anni e 6 mesi per falso: aveva, infatti, manipolato il verbale sull’accaduto. Roberto Mandolini, che era a capo della stazione dei carabinieri Appia, è stato condannato a 3 anni e 8 mesi sempre per aver falsificato i verbali VENEZIA: IL MOSE CHE COSA È IL MOSE. Il MOSE è una grande diga mobile che deve difendere Venezia dall’alta marea. MOSE significa MOdulo Sperimentale Elettromeccanico. MOSE è un’ enorme diga mobile che chiude i tre passaggi – che separano la laguna di Venezia dal mare. I tre passaggi (bocche di porto) sono il passaggio del Lido, il passaggio di Malamocco e il passaggio di Chioggia. MOSE è costituito da 78 cassoni metallici ancorati i a blocchi di cemento appoggiati sul fondale del mare. I cassoni si alzano quando l’alta marea supera la soglia
dei 110 centimetri. Questo breve filmato spiega il funzionamento del MOSE. DALL’ACQUA ALTA AL PROGETTO DEL MOSE (1966-1989). 23 ANNI. Il 4 novembre del 1966 ci fu una disastrosa acqua alta a Venezia. In quella circostanza crollarono i murazzi che difendono Venezia. Si cominciò a pensare come proteggere Venezia dal mare. Nel 1973 fu approvata con una legge il “Progettone”, cioè una serie di interventi per proteggere Venezia. Nel 1984 nasce una legge speciale per la salvaguardia di Venezia. Questa legge stanziava 600 miliardi da spendere in 3 anni e stabiliva chi doveva essere a capo del progetto e chi doveva costruire le opere previste. Nel 1985 il Comitatone affidò al Consorzio Nuova Venezia tutti i lavori per la salvaguardia di Venezia. 27 aziende facevano parte del Consorzio Nuova Venezia. Nel 1989 presentò un progetto che contemplava la costruzione del MOSE. La fine dei lavori era prevista per il 1995. LA COSTRUZIONE DEL MOSE (2003-2021) 18 anni. Nel 1990 il Consiglio superiore dei Lavori pubblici diede parere negativo sul progetto MOSE. Il Comitatone iniziò lo stesso il lavoro. In generale il progetto fu molto criticato per l’impatto sull’ambiente e per la sua effettiva utilità. Nel 2001 il Comitatone approvò il progetto il progetto definitivo del MOSE. Il costo previsto era 4 miliardi e 131 milioni di euro.
Nel maggio del 2003 iniziarono i lavori. Oggi il MOSE è pronto al 94 per cento. La definitiva messa in funzione è prevista per fine 2021. Nel 2014 un’inchiesta ipotizzò un giro di corruzione nella costruzione del MOSE. Il presidente della Regione Veneto di allora, Gincarlo Galan, patteggiò una pena di 2 anni e 10 mesi. La spesa definitiva sarà intorno ai 7 miliardi di euro. IL MOSE è un’opera molto discussa. Molti dei suoi critici sostengono che MOSE interviene sugli effetti dell’acqua alta, mentre sarebbe meglio intervenire sulle cause. Inoltre i critici danna pareri negativi sulla tecnica scelta per accesso del mare in laguna. VENEZIA: ACQUA ALTA. 187 CM. ALLAGATO SAN MARCO Oggi, 12 novembre il fenomeno dell’acqua alta ha colpito Venezia con particolare intensità. L’acqua ha raggiunto i 127 centimetri in piazza San Marco. L’acqua ha invaso la Basilica di San Marco.
L’allagamento di San Marco è avvenuto solo 6 volte in 1200 anni. Il dato preoccupante è che questo fenomeno si sta intensificando: infatti 3 di questi 6 allagamenti sono avvenuti negli ultimi 20 anni. Per le 23 di questa sera è previsto che l’acqua alta raggiungerà i 170 centimetri. L’acqua alta è diventata un evento quasi quotidiano: più di 250 volte l’anno l’acqua invade piazza San Marco. Questo avviene per due fenomeni concomitanti. Da un lato, infatti, il livello medio del mare si è innalzato e contemporaneamente Venezia sta lentamente sprofondando. Se non si troverà una soluzione il futuro e la sopravvivenza di Venezia sono compromessi. ALESSANDRIA: IL PROPRIETARIO DELLA CASCINA È RESPONSABILE DELL’ESPOSION Giovanni Vincenti è il proprietario della cascina di Quargento che è esplosa uccidendo tre pompieri. Vincenti ha confessato di essere stato il responsabile dell’esplosione; è indagata anche la moglie, Antonella Patrucco. I carabinieri di Alessandria hanno confermato il fermo di Giovanni Vincenti. Venerdì 8 novembre si sono svolti i funerali dei tre vigili del fuoco morti nell’esplosione. Al funerale hanno partecipato anche il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, il presidente della Camera
Roberto Fico e il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. ALESSANDRIA: ESPLODE UNA CASCINA. MUIONO 3 POMPIERI Nella notte tra il 4 e il 5 novembre a Quadragnento in provincia di Alessandria c’è stata un’esplosione in una cascina. La cascina era disabitata. Dopo una prima esplosione sono intervenuti i vigili del fuoco. Mentre i vigili del fuoco lavoravano c’è stata una nuova esplosione che ha provocato dei crolli. Tre vigili del fuoco sono morti sotto le macerie. Le vittime sono Matteo Gastaldo, 46 anni, Marco Triches di 38 anni, entrambi di Alessandria, e il Antonio Candido, 32 anni, di Reggio Calabria. Le esplosioni sono atti dolosi, infatti tra le macerie c’erano bombole di gas e timer. Per il momento si ignorano i motivi dell’azione. La cascina appartiene a un’imprenditore informatico ed era stata ristrutturata. L’imprenditore aveva messo in vendita la cascina.
LILIANA SEGRE SOTTO SCORTA IL FATTO. Giovedì 7 novembre Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal prefetto di Milano ha messo sotto scorta Liliana Segre. Due carabinieri accompagneranno Segre nei soli spostamenti e nella uscite pubbliche. Il livello di scorta è la tutela: il livello più basso di protezione. La misura è diventata necessaria perché Segre riceve in media ogni giorno 200 messaggi che incitano all’odio razziale. Alcuni giorni fa a Milano Forza Nuova, organizzazione di estrema destra, aveva appeso una striscione contro Segre nella vicinanze del teatro dove Segre avrebbe parlato agli studenti. Il 30 ottobre il Senato ha votato la mozione di Segre per una commissione straordinaria contro odio, razzismo e antisemitismo: il centrodestra si era astenuto. CHI È LILIANA SEGRE. Liliana Segre è nata a Milano nel 1930 da una agiata famiglia di origine ebraica. Segre è rimasta orfana di madre da giovanissima; nel 1943 fu arrestata nel 1943 mentre con suo padre cercava di scappare in Svizzera per fuggire alle leggi razziali e alle deportazioni. Liliana Segre e suo padre Alberto furono respinti al confine e furono detenuti a Como e Milano. Da Milano nel gennaio del 1944 fu trasferita nel campo
di concentramento nazista di Auschwitz, in Polonia. Quando arrivò ad Auschwitz, Segre aveva 13 anni: fu separata da suo padre. Suo padre fu subito ucciso. Liliana Segre lavorò in una fabbrica che produceva munizioni. Nel gennaio del 1945. i tedeschi che si stavano ritirando costrinsero gli 80 mila prigionieri del campo di concentramento a marciare fino in Germania. Segre fu internata in un altro campo di concentramento. Il 30 aprile del 1945 l’esercito russo liberò Segre. Tornata in Italia, Segre andò a vivere con i nonni materni,. I nonni erano gli unici suoi parenti sopravvissuti ai campi di concentramento. Segre si sposò e ebbe 3 figli. Segre non parlò pubblicamente della sua esperienza fino agli inizi degli anni Novanta. In seguito divenne una testimone dello sterminio dei campi di concentramento. Il 18 gennaio 2018 il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha nominato Liliana Segre senatrice a vita. TARANTO: ARCELOR MITTAL ABBANDONA ILVA
ILVA. L’ILVA è una delle più grandi acciaierie d’Europa. Il suo stabilimento più grande è a Taranto (occupa un’aerea più grande del centro abitato di Taranto). ILVA ha anche altri stabilimenti, tra gli altri uno a Cornigliano (Genova) e uno a Novi Ligure (Alessandria). ILVA dà lavoro a 10.700 operai, di cui 8.200 nello stabilimento di Taranto; 1.276 lavoratori sono in cassa integrazione ordinaria dallo scorso settembre. Si calcola che con le attività collegate ILVA dia lavoro a circa 20 mila persone. ILVA era proprietà della famiglia Riva. Negli anni ILVA è stata responsabile di un grave inquinamento ambientale che ha provocato un aumento dei tumori e altre malattie nella popolazione di Taranto (soprattutto nei quartieri Tamburi e San Paolo). Questi fatti hanno indotto la magistratura a sequestrare lo stabilimento. In seguito ILVA era stata commissariata. ARCELOR MITTAL Infine nel novembre 2018 era intervenuta ArcelorMittal . ArcelorMittal è una multinazionale indiana; è il più grande gruppo mondiale per la produzione di acciaio. ArcelorMittal attualmente ha in affitto ILVA; il passaggio di proprietà dovrebbe avvenire nel 2020. ArcelorMittal si era impegnata a fare investimenti ambientali per 1,1 miliardi di euro, produttivi per 1,2 miliardi e a versare poi 1,8 miliardi di euro – meno i canoni di affitto già versati – al momento dell’acquisto. Il 4 novembre ArcelorMittal ha fatto sapere di voler rescindere il contratto entro 30 giorni.
IL FATTO. Il contratto stipulato da ArcelorMittal prevedeva una immunità penale. Questa immunità prevedeva che fino all’attuazione del piano di risanamento ambientale ArcelorMittal non avesse responsabilità penali per eventuali danni. Di recente un decreto del governo vincola l’immunità penale al rispetto dei tempi nell’attuazione del piano industriale. ArcelorMittal sostiene che il governo ha approvato leggi che violano il contratto. Secondo ArcelorMittal il contratto quindi non è più valido. Questo fatto ha suscitato moltissime polemiche; le opposizioni sostengono che il governo abbia fatto un pasticcio e abbia messo a rischio migliaia di posti di lavoro. Anche i sindacati sono critici. Molti analisti, però, sostengono che la decisione abbia altre motivazioni. Il settore dell’acciaio, infatti, è in crisi e ArcelorMittal con ILVA sta perdendo 2 milioni al mese e per questo motivo avrebbe deciso di chiudere ILVA.
ILVA: ARCELOR-MITTAL VUOLE 5MILA ESUBERI. CONTE “INACETTABILE” Ieri sera, mercoledì 6 novembre c’è stato l’atteso incontro tra il governo e Arcelor-Mittal la multinazionale che dovrebbe acquistare ILVA. La multinazionale pretende il ripristino dello “scudo penale“, ma anche di avviare la procedura per gli esuberi di 5 mila persone. Il premier Conte ha definito la richiesta degli esuberi inaccettabile. Sul ripristino dello “scudo penale” il governo è diviso, Il Partito Democratico (PD) e Italia Viva (IV) sono disponibili a ripristinarlo con un decreto legge. Il Movimento 5 Stelle (M5S), invece, temporeggia e propone modi meno veloci del decreto legge per riattivare lo “scudo penale”. I sindacati sono divisi: CISL ha annunciato uno sciopero per mercoledì, mentre CGIL ha proclamato lo stato di agitazione per tutti gli stabilimenti. UIL invoca moderazione. CHE COSA È LO SCUDO PENALE PER ILVA. Da anni ILVA inquina molto più di quanto consentito. ILVA è, però, un’azienda molto grande (dà lavoro direttamente a 10mila persone e indirettamente a 20mila). Per questo motivo invece di chiuderla perché inquina si è cercato un compromesso. Si è deciso che chi acquistava ILVA avrebbe messo messo a norma gli stabilimenti perché non inquinassero più. Finché il piano di bonifica non fosse stato terminato i
reati relativi all’inquinamento sarebbero stati protetti da uno “scudo penale”. Queste decisioni sono state prese dal governo Renzi che voleva tenere in vita ILVA. Anche il governo Gentiloni ha proseguito su questa strada. Il Movimento 5 stelle da sempre sostiene che ILVA va chiusa o completamente risanata. Da quando è al Governo il M5S ha ammorbidito la sua posizione. Alcuni deputati pugliesi del M5S (Taranto è in Puglia) hanno però, ottenuto il 31 ottobre che il governo eliminasse lo scudo penale. LO SCUDO PENALE È L’UNICO PROBLEMA? Molti osservatori politici ed economisti pensano che lo il problema dello scudo penale sia un pretesto. Il settore dell’acciaio, infatti è in crisi. Inoltre la produttività dello stabilimento di Taranto è risultata diversa da quanto atteso da Arcelor-Mittal. Il risultato economico è che lo stabilimento di Taranto perde circa 1-2 milioni il giorno. Il governo vuole rimettere lo scudo penale affinché Arcelor-Mittal non abbia “alibi” per abbandonare ILVA. Per una visione generale del problema ILVA rimandiamo a un reportage di Franco Guarino (del 2012) che indicava quali scelte erano fatte nel mondo per produrre acciaio.
VERONA: CORI RAZZISTI. BALOTELLI REAGISCE Domenica 3 novembre A a Verona si è disputata la partita Verona-Brescia. Al 9′ minuto del secondo tempo Mario Balotelli ha calciato il pallone verso la tribuna e ha cercato di lasciare il campo di gioco. Balotelli è stato trattenuto da compagni di squadra e avversari. Che cosa era accaduto? Balotelli, che come sappiamo è di colore, aveva ricevuto cori con il verso della scimmia e si era stancato di fare finta di nulla. La partita è stata sospesa per 4 minuti. Luca Castellini, capo della tifoseria del Verona, ha detto che il gesto di Balotelli è una pagliacciata e che la tifoseria del Verona non è razzista. Peccato che Castellini, esponente del movimento di estrema destra Forza Nuova, abbia poi detto che Balotelli “non è del tutto italiano”. In seguito a queste dichiarazione l’Hellas Verona ha espulso il capo ultrà Castellini dai campi di calcio fino al 2030. La risposta di Balotelli è stata: “Ignoranti vergognatevi”. Anche gli ispettori della Federazione Calcio hanno sentito i cori razzisti. Martedì 5 novembre si pronuncerà la giustizia sportiva. BALOTELLI È ITALIANO Balotelli nasce a Palermo il 12 agosto del 1990; i genitori sono immigrati del Ghana. La famiglia si trasferisce, quando Mario ha due anni, a
Brescia. In seguito Mario, per le difficoltà della famiglia di origine, è dato in affido alla famiglia Balotelli. L’affido – per cavilli giuridici – non si trasformato in un’adozione, quindi Mario assume la cittadinanza italiana a. 18 anni, al compimento della maggiore età. Mario Balotelli è italiano. UMBRIA: CENTRO DESTRA STRAVINCE LE ELEZIONI Domenica 27 ottobre si sono svolte le elezioni regionali in Umbria- La coalizione di centrodestra ha vinto le elezioni con molto vantaggio. Donatella Tesei, sostenuta dalla Lega, da Fratelli d’Italia, da Forza Italia e da due liste civiche è la nuova presidente della Regione Umbria. Tesei ha ottenuto più del 57 per cento dei voti. L’altra coalizione formata da PD, M5S e da due liste ambientaliste ha ottenuto il 37,49 per cento dei voti. Il candidato di questa coalizione era Vincenzo Bianconi, imprenditore turistico, presidente della Federalberghi umbra e in passato molto vicino al centrodestra locale. L’Umbria per quasi cinquant’anni era stata governata dal centrosinistra. La Lega ha ottenuto il 37 per cento dei voti e Fratelli d’Italia è andato oltre il 10 per cento. Per la coalizione di PD e M5S, che si presentavano per la prima volta insieme, la sconfitta – molto netta – è probabilmente il segno che qualcosa non ha funzionato.
CHI È DONATELLA TESEI. La nuova presidente della regione Donatella Tesei ha 61 anni ed è una senatrice della Lega e un’avvocata. Nel 2009 fu eletta sindaca del suo paese, Montefalco in provincia di Perugia, incarico a cui fu rieletta nel 2014. Nel 2018 fu eletta senatrice con la Lega. OMICIDIO DI ROMA. UNA MADRE. LA DROGA. La sera di mercoledì 23 ottobre a Roma un ragazzo, Luca Sacchi, era stato ucciso da un colpo di pistola all’uscita di un pub. Due ragazzi romani erano ricercati per l’omicidio. Sembrava che l’omicidio fosse il risultato di un tentativo di scippo finito male. La fidanzata del ragazzo ucciso, Anastasiya ucraina di 25 anni, infatti era stata aggredita per strapparle lo zaino. L’IDENTIFICAZIONE. Venerdì sono stati arrestati Valerio Del Grosso e Paolo Pirino. I due arrestati hanno 21 anni e vivono a San Basilio, quartiere periferico nel nordest di Roma. Del Grosso e Pirino sono stati fermati per omicidio volontario in concorso e rapina; ora si trovano nel carcere di Regina Coeli. I due ragazzi sospettati dell’omicidio sono stati
individuati grazie ai testimoni, alle telecamere di sorveglianza e alla madre di Del Grosso. La donna, giovedì sera, con coraggio si è presentata al commissariato di San Basilio a denunciare i suoi sospetti insieme a un altro figlio. Del Grosso ha precedenti per percosse, Pirino per droga. LA DROGA. Lo zainetto scippato alla ragazza è stato ritrovato: conteneva 2 mila euro. Gli investigatori ritengono che i soldi dovessero servire per acquistare droga (hascisc). Il capo della polizia Franco Gabrielli, che ha detto: «Gli accertamenti dell’autorità giudiziaria non ci raccontano la storia di due poveri ragazzi scippati». Gabrielli ha proseguito dicendo: »Lo dico tenendo sempre ben presente che stiamo parlando della morte di un ragazzo di 24 anni. Questo dovrebbe imporre ad ognuno di noi un atteggiamento di grande riflessione e rispetto». ROMA. 2 RAPINE. 1 MORTO E 1 FERITO GRAVE STAZIONE TERMINI. Mercoledì 23 ottobre un cittadino cinese di circa 30
anni è stato aggredito a scopo di rapina alle 20 alla stazione Termini da due persone. Gli aggressori, dopo averlo accoltellato alla gola sono scappate via. L’uomo è stato soccorso e ora si trova in prognosi riservata e in rianimazione. QUARTIERE APPIO. Mercoledì 23 ottobre alle 23.30 nel quartiere Appio due persone hanno aggredito una coppia uscita da un pub. I rapinatori hanno colpito con un pugno alla testa la ragazza (una baby sitter ucraina di 24 anni). La ragazza ha dato loro lo zainetto. Il fidanzato della ragazza, Luca Sacchi di 24 anni, è intervenuta per difendere la ragazza. I rapinatori gli hanno sparato alla testa. Il ragazzo è morto giovedì in ospedale giovedì mattina. SARDEGNA: INCENDI DOLOSI. NOTTE DI PAURA Nella notte di martedì 22 ottobre piromani hanno appiccato il fuoco ad Arborea, in provincia di Oristano e a Bosa e Bosa Marina in provincia di Sassari. Le località colpite sono note località turistiche e grazie alle alte temperature sono ancora affollate di turisti. Il vento fortissimo ha contribuito ad alimentare le fiamme. Il lavoro dei vigili del fuoco e dei volontari è stato molto difficile.
Centinaia di persone (soprattutto turisti) sono state evacuate. Ad Arborea è stata evacuata una struttura alberghiera: quasi 400 turisti hanno passato la notte nel Palazzetto sportivo. Molti ettari di macchia meditteraneo sono stati distrutti e molti animali randagi sono morti Bosa, il mare e le strade si tingono di fuoco: inferno di fiamme in Sardegna MALTEMPO IN PROVINCIA DI ALESSANDRIA. UN MORTO Nella notte tra lunedì 21 e martedì 22 ottobre il maltempo si è abbattuto sulla provincia di Alessandria. Un tassista di Genova che era in servizio nella zona di Serravalle è morto travolto dall’acqua di una dei fiumi usciti dagli argini. Circa 130 persone hanno dovuto abbandonare le loro case. Un uomo brasiliano è rimasto appeso a un albero che sporge sul torrente Orba: è stato soccorso dai vigili del fuoco. L’uomo è stato ricoverato in ospedale per ipotermia. il presidente della regione Piemonte, Alberto Cirio, ha annunciato che la regione chiederà lo stato di emergenza a causa dei danni. Novi Ligure è una delle città più colpite. il traffico stradale e ferroviario è in difficoltà.
ROMA: LA MANIFESTAZIONE DEL CENTRODESTRA Sabato 19 ottobre a Roma c’è stata la manifestazione «Orgoglio italiano». La manifestazione è stata organizzata dalla Lega di Matteo Salvini e dagli altri partiti di destra e centrodestra. La questura di Roma ha contato circa 70mila partecipanti, mentre secondo Matteo Salvini c’erano circa 200mila persone. Hanno parlato Matteo Salvini, Silvio Berlusconi, Giorga Meloni e molti presidenti di Regioni guidate dal centrodestra. Molti esponenti di Casa Pound, il partito neofascista, erano presenti alla manifestazione. Questa presenza ha suscitato molte polemiche. Matteo Salvini ha detto che tutti i partecipanti erano benvenuti, ma che Casa Pound non avrebbe trovato posto sul palco. Gad Lerner, giornalista di sinistra, era alla manifestazione per lavoro. Il pubblico ha insultato Gad Lerner. Gli insulti a Gad Lerner sono un’abitudine nelle manifestazioni del centrodestra.
LIGURIA: ALLERTA MAL TEMPO Nelle provincie di Genova e Savona a causa del cattivo tempo è stato dichiarato la massima allerta (allerta rossa) a partire dalle ore 20 di domenica e fino alle 15 di lunedì. Il livello di allerta “rosso”, è quello che prevede “grave pericolo”. Nelle altre province della Liguria, il livello di allerta è rimasto “arancione”. Per la stessa ragione, domani resteranno chiuse le scuole a Genova, Savona e in molte altre città delle due province. TORINO. 6 GUARDIE CARCERARIE ARRESTATE PER VIOLENZE Il 17 ottobre a Torino 6 agenti della Polizia penitenziaria sono state arrestate per violenze contro detenuti. I 6 agenti sono agli arresti domiciliari, mentre altre persone sono indagate. Gli arresti sono avvenuti dopo un’indagine avviata per le accuse della garante dei detenuti del Comune di Torino, Monica Gallo. Le accuse riguardano fatti accaduti tra l’aprile 2017 e il novembre 2018 nel carcere Lorusso e Cutugno di Torino.
LAMPEDUSA: TROVATA BARCA CON I CORPI DEI MIGRANTI I l 7 ottobre al largo di Lampedusa era affondata una barca con migranti a bordo. 22 persone erano state salvate, ma alcune persone erano annegate. Il 15 ottobre i sommozzatori della Guardia Costiera hanno avvistato la barca con 12 corpi in fondo al mare. Nei prossimi giorni i corpi saranno recuperati. I sommozzatori hanno detto che a bordo c’è una giovane donna abbracciata al figlio di pochi mesi. TAXISTA OFFENDE SINDACALISTA ITALO-IVORIANO IL FATTO. Il 10 ottobre a Roma il sindacalista Aboubakar Soumahoro voleva salire su un taxi. Il taxista gli ha detto: “Tu sali davanti o sul mio taxi non sali”. Aboubakar Soumahoro, è un sindacalista dei migranti sfruttati dal caporalato. Il sindacalista è italo-ivoriano. Il sindacalista ha preso il numero di targa e di licenza del taxi e ha denunciato l’accaduto sui social.
CHI È. Aboubakar Soumahoro, è un sindacalista dei migranti sfruttati dal caporalato. Il sindacalista è italo-ivoriano. Si è laureato in Sociologia all’università di Napoli. Ha pubblicato un libro con Feltrinelli: Umanità in rivolta. Lo scorso Primo Maggio papa Francesco ha fatto una foto con lui. OBBLIGATORI I SEGGIOLINI ANTIABBANDONO Negli ultimi anni alcuni genitori avevano dimenticato i loro bambini in auto. I bambini dimenticati sono morti per il caldo e la disidratazione. Il 7 ottobre un decreto legge rende obbligatori i seggiolini per auto anti-abbandono per il trasporto dei bambinoni sino a 4 anni. La spesa per seggiolini anti-abbandono sarà detraibile dalla dichiarazione dei redditi. Questo renderà alle famiglie più facile sostenere la spesa.
APPROVATO IL TAGLIO DEI PARLAMENTARI Martedì 8 ottobre la Camera dei deputati ha approvato invia definitiva il taglio del numero dei parlamentari. La legge è stata approvata con 553 voti a favore, 12 contrari e 2 astenuti. I deputato scenderanno da 630 a 400 e i senatori da 315 a 200. Il taglio del numero dei parlamentari è una legge costituzionale, quindi la legge è stata votata 2 volte dai deputati e 2 volte dai senatori TRIESTE: IN QUESTURA UCCISI 2 POLIZIOTTI Nel pomeriggio di venerdì 4 ottobre nella Questura di Trieste un uomo in stato di arresto ha ucciso 2 poliziotti. Due fratelli della Repubblica Domenicana erano in Questura, fermati per il furto di uno scooter. I due uomini hanno 29 e 32 anni. Il più giovane dei due ha chiesto di andare in bagno; ha aggredito un poliziotto e gli ha preso la pistola. L’uomo ha iniziato a sparare: ha ucciso 2 poliziotti e ne ha ferito uno alla mano. I due poliziotti uccisi si chiamavano Pierluigi Rotta, 34enne di Napoli, e Matteo De Menego, 31enne di Velletri. A quel punto gli altri poliziotti hanno bloccato l’uomo.
Il fratello ha provato a scappare, ma è stato ferito e ora è in ospedale. I due poliziotti uccisi si chiamavano Pierluigi Rotta, 34enne di Napoli, e Matteo De Menego, 31enne di Velletri. il sindaco di Trieste ha proclamato il lutto cittadino. LA LEGA CHIEDE REFERENDUM SULLA LEGGE ELETTORALE Lunedì 30 settembre la Lega ha depositato in Cassazione la richiesta di un referendum sulla legge elettorale. L’obiettivo del referendum è eliminare ( cioè abrogare) la parte proporzionale della legge elettorale. La legge elettorale per scegliere chi sarà in Parlamento prevede una parte proporzionale (cioè il partito ottiene seggi in parlamento in proporzione ai voti ottenuti) e una parte maggioritaria (cioè chi ha avuto più voti ha un “premio” di maggioranza). Per ottenere che sia indetto un referendum abrogativo sono necessarie: o le firme di 500 mila persone o il voto favorevole di almeno 5 giunte regionali. La lega ha ottenuto il referendum con i voti dei consigli regionali guidati dal centrodestra. Le regioni sono: Veneto, Sardegna, Lombardia, Friuli, Piemonte, Abruzzo, Liguria e Basilicata.
CHI AIUTA IL SUICIDIO NON È SEMPRE PUNIBILE Il 25 settembre la Corte Costituzionale ha stabilito che non è sempre punibile chi aiuta una persona a suicidarsi. Aiutare a suicidarsi significa «chi agevola l’esecuzione del proposito di suicidio, autonomamente e liberamente formatosi, di un paziente tenuto in vita da trattamenti di sostegno vitale e affetto da una patologia irreversibile, fonte di sofferenze fisiche e psicologiche che egli reputa intollerabili ma pienamente capace di prendere decisioni libere e consapevoli». Ora la politica deve decidere su questo argomento con una legge. DJ FABO E MARCO CAPPATO La decisione fa riferimento al caso di Marco Cappato, dell’associazione Luca Coscioni. Cappato era accusato di avere aiutato Fabiano Antoniani, più conosciuto come dj Fabo, a suicidarsi. Nel febbraio 2017 Cappato, aveva accompagnato Antoniani nella clinica svizzera dell’associazione Dignitas per il suicidio. Antoniani era rimasto paralizzato e cieco dopo un incidente.
REGIONALI UMBRIA: M5S E PD INSIEME Il 27 ottobre ci saranno le elezioni regionali in Umbria. Sono le prime elezioni che si terranno dopo la nascita del nuovo governo Conte sostenuto da Movimento 5 Stelle e Partito Democratico. Domenica il Partito Democratico e Movimento 5 Stelle hanno trovato un candidato da sostenere insieme alle elezioni regionali. Il candidato è l’imprenditore Vincenzo Bianconi, presidente degli albergatori della regione. Donatella Tesei, senatrice della Lega, è la candidata di tutto il centrodestra. In Umbria il voto è anticipato a quest’anno a causa dello scandalo nella sanità locale che ha portato alle dimissioni anticipate della presidente della regione PD, Catiuscia Marini. Come Toscana ed Emilia-Romagna, l’Umbria è una delle storiche “regioni rosse”, governate da sempre da giunte di sinistra o centrosinistra. EUROPA. RAGGIUNTO UN PRIMO ACCORDO PER I MIGRANTI Il 23 settembre i ministri dell’Interno di Italia, Malta, Francia e Germania si sono incontrati a Malta per discutere un accordo sull’immigrazione. I ministri hanno raggiunto un primo accordo:
L’accordo prevede: La ricollocazione dei migranti che sbarcano in Italia o in un altro Paese in tempi brevissimi, necessariamente entro quattro settimane. La valutazione delle richieste di asilo sarà svolta dai Paesi che si faranno carico dei migranti. Fino ad oggi questo era un compito del Paese dove i migranti erano sbarcati. È prevista, su base volontaria, una rotazione dei “porti sicuri” per far sbarcare i migranti su barconi o gommoni. Questo modo di operare diventerà un progetto pilota da valutare nel corso del tempo e, se funziona, renderlo definitivo. L’altro obiettivo è estendere l’accordo al maggior numero di Paesi possibile. MATTEO RENZI LASCIA IL PD La sera di lunedì 16 settembre Matteo Renzi ha annunciato che lascerà il Partito Democratico (PD). Renzi ha telefonato a Giuseppe Conte, capo del governo, per annunciare la sua decisione e confermare l’appoggio al nuovo governo. Seguono Matteo Renzi circa 20 deputati e 10 senatori.
LA MANIFESTAZIONE CONTRO IL GOVERNO Mentre Camera dei Deputati discuteva la fiducia al governo Conte in piazza c’era na manifestazione contro il nuovo governo. La manifestazione è stata organizzata da Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni. Alla manifestazione hanno partecipato anche Matteo Salvini e l’ex dirigente di Forza Italia Giovanni Toti. La manifestazione si chiamava “No al partito della poltrona” e chiedeva le elezioni. Hanno partecipato anche i militanti del partito neofascista Forza Nuova e i militanti di CasaPound. I militanti di questi partiti stati fotografati mentre facevano il saluto romano.
CASAPOUND E FORZA NUOVA FUORI DAI SOCIAL CasaPound e Forza Nuova sono i due più importanti partiti neofascisti in Italia. Facebook e Instagram hanno cancellato decine di pagine e profili legati a CasaPound e Forza Nuova. Facebook, che controlla Instagram, ha detto che «le persone e le organizzazioni che diffondono odio o attaccano gli altri sulla base di chi sono non trovano posto su Facebook e Instagram». Tra le pagine cancellate c’è la pagina Facebook principale di CasaPound, le pagine delle sue organizzazioni locali e le pagine personali di molti suoi militanti. GOVERNO CONTE HA LA FIDUCIA DEL SENATO Martedì 10 settembre il Senato ha votato la fiducia al Secondo Governo Conte. Il governo ha ottenuto la fiducia con 169 voti a favore e 133 contrari e 5 astenuti:, Il governo , avendo ottenuto la fiducia sia alla Camera dei deputati sia al Senato, può entrare definitivamente in carica con pieni poteri. Nella maggioranza formata da PD, M5S e LeU solo due
senatori non hanno votato secondo le indicazioni di partito: Matteo Richetti del PD e Gianluigi Paragone del Movimento 5 Stelle. ùI tre senatori a vita presenti, Liliana Segre, Elena Cattaneo e Mario Monti, hanno tutti votato a favore del governo. Durante la discussione i toni dell’opposizione, Lega e Fratelli D’Italia, sono stati molto violenti. Anche Giuseppe Conte ha avuto toni molto fermi e polemici nei confronti degli avversari politici.
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