LE MEDICINE COMPLEMENTARI NEL SISTEMA SANITARIO REGIONALE TOSCANO - INTEGRAZIONE E INNOVAZIONE PER LA SALUTE
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LE MEDICINE COMPLEMENTARI NEL SISTEMA SANITARIO REGIONALE TOSCANO INTEGRAZIONE E INNOVAZIONE PER LA SALUTE
LE MEDICINE COMPLEMENTARI NEL SISTEMA SANITARIO REGIONALE TOSCANO Integrazione e innovazione per la salute Supplemento n.14 MNC Toscana, registrazione Tribunale di Lucca n. 769 Reg. Periodici del 19-22/03/04 Testi a cura di Elio Rossi e Mariella Di Stefano Coordinamento editoriale Mariella Di Stefano Hanno collaborato Sonia Baccetti, Paolo Fedi, Fabio Firenzuoli, Maria Marchitiello Foto Ivan Maccioni, Elio Rossi, Archivio UNDP Progetto Grafico Re-Active Stampa Tipografia Francesconi Questo testo è stato realizzato in occasione del Se- minario internazionale: “Innovazione e svilup- po in sanità: l’integrazione delle medicine com- plementari e tradizionali nei Sistemi sanitari pubblici”, Firenze, 28 – 31 Ottobre 2008, orga- nizzato in collaborazione tra Regione Toscana, UNDP e UNOPS nel quadro dell’Iniziativa di cooperazione internazionale ART, con il contri- buto dei rappresentanti dei Centri regionali di riferimento della Regione Toscana e della Rete toscana di medicina integrata (RTMI).
LE MEDICINE COMPLEMENTARI NEL SISTEMA SANITARIO REGIONALE TOSCANO Introduzione L’esperienza della Regione Toscana tarie e ospedaliere della regione. Que- strumento per la promozione/produzio- nel campo dell’integrazione delle medi- sto percorso è riportato sinteticamente ne di salute e il progressivo cambiamen- cine non convenzionali (MnC) nel siste- in questa brochure. L’obiettivo non è to degli stili di vita in senso salutista. Al ma sanitario regionale è unanimemente solo di divulgare a un ampio pubblico centro della politica sanitaria regionale considerata la più significativa in Italia il processo di integrazione, ma anche c’è, infine, la prospettiva di una sempre e può essere un riferimento per percorsi di proporre all’attenzione e al dibattito maggiore umanizzazione delle cure, nel analoghi. Questo risultato è stato otte- le soluzioni normative e organizzative rispetto della qualità delle prestazioni e nuto grazie a un lavoro unitario di asso- adottate, affinché queste risorse per la della sicurezza dei cittadini. ciazioni locali e operatori delle MnC, pur salute possano essere disponibili, in si- appartenenti a scuole diverse e a orien- curezza, sostenibilità e nel rispetto della L’esperienza promossa in Toscana non tamenti dottrinari e culturali eterogenei, libertà di scelta terapeutica, per tutti i è un fatto isolato in Italia, anche se nel- in collaborazione con l’Assessorato al cittadini che, in Toscana, in Italia o in le altre Regioni non sono stati raggiunti diritto alla salute e gruppi del Consiglio altri Paesi, vogliano farvi ricorso. gli stessi livelli di integrazione. Un son- Regionale interessati a includere le MnC daggio del 2006 ha rilevato la presenza nel servizio pubblico. Questo lavoro di La strategia di integrazione delle di almeno 140 centri pubblici di medi- rete è stato favorito dalla spontanea medicine complementari si è ispirata ai cina complementare in Italia (agopun- diffusione di queste terapie nella regio- principi che da sempre guidano le poli- tura, omeopatia, fitoterapia e medicina ne e dal protagonismo della popolazione tiche della Regione Toscana sulla salute. manuale). Sono numerose le iniziative toscana in questo settore. Un primo principio riguarda la libertà di delle Regioni italiane in diversi campi: scelta terapeutica per i cittadini e di cura formazione, offerta di servizi di medici- La Regione Toscana rappresenta oggi per gli operatori sanitari. Questo princi- na complementare in ambito pubblico, un laboratorio di innovazioni in questo pio, sancito dalla Costituzione italiana, promozione di iniziative di informazione campo. Le medicine non convenzionali deve essere articolato nella pratica as- al pubblico e in ambito legislativo. (o complementari) adottate sono prin- sumendo decisioni coerenti che con- cipalmente l’agopuntura e la Medicina sentano la sua applicazione reale, con In attesa che il Parlamento approvi Tradizionale Cinese, la fitoterapia e, infi- l’obiettivo dell’uguaglianza e dell’equità una legge nazionale, le Regioni possono ne, l’omeopatia. nell’accesso alle cure. svolgere un ruolo specifico per il rico- noscimento delle medicine complemen- Dal 1996 la Regione Toscana ha rea- Un secondo aspetto riguarda l’appro- tari in Italia e offrire un patrimonio di lizzato un percorso per includere le MnC priatezza delle cure, che per le medicine esperienze ai Paesi che guardano con nei Piani sanitari regionali. Dopo oltre complementari deve basarsi sulle prove interesse all’integrazione e allo sviluppo 10 anni di politiche per l’integrazione, si di evidenza scientifica ottenute da spe- delle risorse della medicina complemen- contano oggi circa 60 ambulatori pub- rimentazioni realizzate dal Sistema sa- tare e tradizionale. blici che forniscono ai cittadini toscani nitario, senza esclusioni preconcette. servizi di medicina complementare – Altro criterio importante è quello agopuntura, omeopatia e fitoterapia – e dell’innovazione sostenibile: queste te- non convenzionale nelle Aziende sani- rapie possono essere valutate come uno 1
LE MEDICINE COMPLEMENTARI NEL SISTEMA SANITARIO REGIONALE TOSCANO Il percorso toscano per l’integrazione Le attività preliminari Dal 1997 al 1999, inoltre, la Regione Toscana, per la prima volta in Italia, ha Il Piano Sanitario Regionale per il trien- avviato progetti di cooperazione decen- nio 1996-98 conteneva già alcune norme trata a sostegno dello sviluppo della me- per la valorizzazione delle medicine non dicina naturale e omeopatica nei Paesi convenzionali e l’invito a guardare “anche interessati. al complesso delle pratiche di medicina naturale... e a promuovere una cultura della salute fondata su una riduzione dei La Commissione regionale per le MnC consumi farmacologici”. Un primo momento di riflessione su L’approvazione e l’applicazione del questo tema fu il convegno svoltosi a Piano sanitario regionale per il triennio Firenze nel dicembre 1997 e patrocinato 1999-2001 ha rappresentato un passo dalla Regione Toscana. L’evento intendeva importante nel percorso di integrazione Strumenti e prodotti della medicina non delle MnC in Toscana. In questo Piano, per stimolare una riflessione in ambito istitu- convenzionale zionale sulla diffusione delle MnC e co- la prima volta in Italia, le medicine non minciare a dare risposte concrete a questo convenzionali compaiono in un capitolo fenomeno. In particolare si auspicava la specifico, che definisce gli strumenti per definizione di programmi che consentis- la loro integrazione. È stata anche isti- sero di trasformare in iniziative e attività tuita una Commissione regionale per le le possibilità previste dal Piano sanitario MnC, composta da esperti delle diverse regionale 1996-98. In quella occasione discipline, con il compito di individuare L’approvazione e l’applicazione l’Assessore al Diritto alla Salute, oggi Pre- le strategie necessarie per ottenere l’in- del Piano sanitario regionale per il sidente, della Regione Toscana, Claudio tegrazione delle MnC, anche in ambito triennio 1999-2001 ha rappresentato Martini, aveva manifestato la volontà po- veterinario. La Commissione doveva in- un passo importante nel percorso di litica di promuovere e sostenere i processi dividuare gli strumenti per valutare la integrazione delle MnC in Toscana di integrazione delle terapie non conven- domanda di queste terapie nel territorio; zionali nelle strutture pubbliche, rispon- censire le attività più significative; valu- dendo in maniera concreta a un’esigenza tare le proposte di ricerche per il settore della popolazione. Nel dicembre 1997 lo e di sperimentazione sull’uomo; definire, stesso Assessore invitava le Aziende Sani- con l’Ordine dei Medici e le Università, i tarie Locali che intendevano realizzare in- criteri di accreditamento della formazio- terventi di medicina non convenzionale a ne professionale; promuovere iniziative inserirli nei Piani, indicando le prestazioni per la costituzione di albi o registri delle erogate, le modalità di accesso e svolgi- professioni di MnC e garantire ai cittadi- mento delle attività e le risorse destinate ni indicazioni e disponibilità sui servizi in a questi progetti. questo ambito. 2
LE MEDICINE COMPLEMENTARI NEL SISTEMA SANITARIO REGIONALE TOSCANO Inoltre, per sostenere la ricerca in que- MS Il censimento regionale sto campo, nell’estate 2001 è stata appro- LU Fra le sue prime iniziative, la Commis- vata una delibera (n. 628) che stanziava PT FI 4 PO sione ha avviato, con l’Agenzia regionale fondi specifici. Ciò ha consentito a enti e di sanità, un progetto d’indagine per va- associazioni pubbliche e private toscani 7 lutare la domanda di MnC nella Regione di presentare progetti di studio e ricerca 2 2 AR Toscana, censire le attività esistenti sul per verificare l’efficacia delle terapie non territorio, la documentazione scientifi- convenzionali in patologie specifiche in 20 ca e legislativa, la presenza di servizi di campo umano e animale. agopuntura, MTC, omeopatia e fitotera- Il Piano Sanitario Regionale per il PI 0 pia nelle strutture del Servizio sanitario triennio 2002-2004 ha permesso di av- 9 regionale, appoggiare la formazione e viare una fase di inserimento più organico LI 2 12 l’aggiornamento degli operatori del ser- e strutturale di queste medicine nel siste- vizio sanitario pubblico, e la sperimen- ma sanitario regionale. Il Piano prevedeva tazione di terapie non convenzionali in anche linee di indirizzo per i medici di me- strutture pubbliche. dicina generale sul loro uso e la definizio- 1 SI In quest’ambito, nel 2003, è stato ne di linee guida per la formazione degli operatori, in collaborazione con la Fede- GR anche svolto un sondaggio sull’opinione dei medici di famiglia e dei pediatri della razione degli Ordini dei medici toscani. Toscana. L’indagine ha mostrato che dei In controtendenza con le disposizio- 2.228 medici e pediatri di famiglia inter- ni nazionali che escludevano le MnC dai Numero di ambulatori di medicina vistati (sul totale di 3.500 circa) il 15.2% Livelli essenziali di assistenza, la Regione complementare in ogni provincia toscana praticava le MnC, il 57.8% le consigliava riconfermava non solo le prestazioni di (maggio 2008) ai propri pazienti, l’11% possiedeva una agopuntura, ma anche quelle di omeo- formazione specifica e il 29.2% desidera- patia e fitoterapia, se previste da proget- va acquisirla. Il 65.7% si è mostrato favo- ti specifici. revole al loro insegnamento all’università e il 23.7% le ha utilizzate per la cura dei propri disturbi. Le iniziative per la formazione Il processo di inserimento della MC Il processo di inserimento della Il sostegno alla ricerca clinica e lo nel sistema sanitario regionale ha incon- MC nel sistema sanitario regionale sviluppo dell’integrazione trato sempre il contributo concreto e la ha incontrato sempre il contributo collaborazione dell’Ordine dei medici e concreto e la collaborazione Nel 1999, la Giunta regionale della dell’Università di Firenze. L’Università di dell’Ordine dei medici e Regione Toscana ha deliberato di de- Firenze ha avviato iniziative di formazio- dell’Università di Firenze stinare un fondo specifico al sostegno ne (Corsi di perfezionamento e Master) e allo sviluppo delle attività di MnC già su questi temi, anche con la collabora- presenti nel Servizio sanitario regionale zione dei Centri regionali di riferimento. sulla base dei progetti presentati dalle In particolare la Facoltà di Farmacia ha ASL interessate. attivato un Corso di perfezionamento in 3
LE MEDICINE COMPLEMENTARI NEL SISTEMA SANITARIO REGIONALE TOSCANO Fitoterapia cinese; la Facoltà di Medici- di attestato rilasciato dagli istituti pub- na e Chirurgia ha realizzato un Master blici e privati di formazione accreditati universitario di II livello in “Agopuntura e i professionisti che hanno attuato un e Medicina Tradizionale Cinese” e, dal percorso formativo con un monte ore 2007, un Master di II livello in “Fitotera- non inferiore a 450 ore di lezione e a 100 pia clinica”, in collaborazione con il Polo ore di pratica clinica, dopo avere supera- universitario di Empoli. to una prova teorico-pratica e discusso Nel 2007, anche la Facoltà di Farma- una tesi. La durata dei corsi non può es- cia dell’Università di Pisa ha attivato il sere inferiore a 3 anni. Master universitario di I livello in “Piante Sono previste norme transitorie per aromatiche e medicinali: materia prima l’iscrizione agli elenchi dei professionisti per l’industria alimentare, cosmetica, che hanno avviato la pratica delle medi- salutistica e farmaceutica”. Un nuovo cine complementari prima dell’approva- Master universitario di medicina inte- zione della legge. Il percorso formativo grata è stato approvato dalla Facoltà per medici chirurghi e odontoiatri e me- Il sito Salute della Regione Toscana di Medicina e Chirurgia dell’Università dici veterinari è comune. presenta una sezione dedicata alle medicine di Siena. Negli Atenei di Pisa e Firenze I corsi di formazione per i farmacisti complementari e non convenzionali sono presenti Corsi di laurea in Tecniche prevedono invece un monte ore com- all’indirizzo www.salute.toscana.it/ Erboristiche. plessivo teorico-pratico non inferiore a parliamodi/med-non-convenzionali/medicine- Il Protocollo di intesa fra Regione To- 100 ore e una durata dei corsi non infe- non-convenzionali.shtml scana e Ordini professionali regionali de- riore a 1 anno. finisce i percorsi formativi e di accredi- Oltre ai principi fondamentali e l’ap- tamento degli operatori e degli istituti di plicazione clinica delle tecniche di me- formazione in medicina complementare. dicina complementare, i corsi devono Il documento costituisce la prima appli- garantire l’insegnamento dei criteri della cazione della Legge regionale 9/2007 ed medicina basata sulle evidenze, la capa- è stato stilato con il contributo fonda- cità di svolgere ricerca clinica, la cono- mentale del presidente della Federazio- scenza della legislazione e delle norme ne regionale dei medici chirurghi e degli su diritto all’informazione e consenso odontoiatri, dottor Antonio Panti. informato. Il Protocollo di intesa fra Regione Approvato nel 2008, il documento è Toscana e Ordini professionali stato firmato dalla Federazione regionale regionali, approvato nel 2008, dei medici chirurghi e degli odontoiatri, La comunicazione del settore definisce i percorsi formativi e di dalla Consulta regionale degli Ordini dei accreditamento degli operatori e degli farmacisti e dalla Federazione regiona- Per comunicare con i cittadini, è stato istituti di formazione in medicina le dell’Ordine dei medici veterinari della creato uno spazio specifico per le MnC nel complementare Toscana. Vi si delibera l’istituzione, pres- sito web ufficiale della Regione Toscana so gli ordini professionali, di elenchi dei (sezione Salute). Il sito contiene tutte le professionisti che esercitano agopuntura, informazioni sulle attività di medicina fitoterapia e omeopatia. Possono esservi complementare e non convenzionale della inseriti gli iscritti all’Ordine in possesso regione, gli atti normativi e il censimento 4
LE MEDICINE COMPLEMENTARI NEL SISTEMA SANITARIO REGIONALE TOSCANO aggiornato delle strutture pubbliche di mostra convegno internazionale sulle MC a livello regionale e nazionale. innovazioni per le buone pratiche di so- È stato inoltre realizzato il Notiziario stenibilità ambientale e sociale (Firenze regionale per le medicine complementari - Fortezza da Basso). Con questa scelta e non convenzionali, MNC Toscana, (di- l’Assessorato al diritto alla salute ha in- retto da Mariella Di Stefano). Il Notiziario teso proporre un modello di sostenibilità è a cura della Commissione regionale per dei sistemi sanitari, di prevenzione, pro- le MnC e della Struttura regionale di rife- mozione della salute e cura dei cittadini. rimento, in particolare dall’Ambulatorio di omeopatia dalla ASL 2 di Lucca. La pub- blicazione in versione cartacea raggiunge Le medicine complementari nella le 2.500 copie e il foglio elettronico viene specialistica ambulatoriale diffuso ad almeno 5.000 operatori del settore. Il Notiziario è pubblicato nel sito Nel settembre 2006 è stato siglato, già citato e ha raggiunto il 14° numero e colmando un vuoto legislativo nazionale, il V anno di pubblicazione. l’Accordo integrativo regionale toscano per le specialità ambulatoriali, che com- prende anche le medicine complementari. L’informazione ai cittadini L’Accordo include nella specialistica am- bulatoriale anche i rapporti convenzionali Per diffondere l’informazione sul- intrattenuti dai medici specialisti “com- le medicine complementari in manie- petenti” nelle medicine complementari e ra omogenea, la Regione Toscana ha prevede di ricondurre obbligatoriamente realizzato una campagna informativa tutti i rapporti di lavoro dei medici di me- I poster della campagna informativa della nell’autunno del 2005. Sono stati pub- dicina complementare con le ASL regio- Regione Toscana realizzata nel 2005 blicati annunci stampa sui principali nali alla disciplina economica e normativa quotidiani regionali e nazionali, affissi prevista dall’Accordo collettivo nazionale. 220 poster e 5.293 manifesti, e collo- Lo specialista deve possedere un’at- cate 265 tabelle sui mezzi di trasporto testazione rilasciata dall’Ordine provin- pubblici. L’iniziativa di comunicazione ha ciale dei medici sull’avvenuta forma- Nel 2005 la Regione ha realizzato una riguardato l’omeopatia, l’agopuntura e la zione teorico-pratica che dimostra la campagna informativa, con annunci fitoterapia. Per ciascuna di queste medi- sua competenza in una delle discipline stampa sui principali quotidiani cine è stata evidenziata una patologia di complementari (agopuntura, fitoterapia, regionali e nazionali, affissione di riferimento, selezionata sulla base della omeopatia). manifesti e locandine sui mezzi di documentazione di efficacia disponibile Si tratta del primo tentativo concreto, trasporto pubblici, per diffondere nella letteratura internazionale e della in Italia, di definire una procedura a cui l’informazione sulle medicine diffusione nella popolazione. le aziende sanitarie devono attenersi per complementari in Toscana Il settore delle medicine non con- aprire servizi di medicina complementare venzionali e complementari partecipa nella sanità pubblica, dopo una corretta ad alcune manifestazioni fieristiche e in valutazione dell’esperienza professiona- particolare, dal 2004, a Terra Futura, la le dei medici. 5
LE MEDICINE COMPLEMENTARI NEL SISTEMA SANITARIO REGIONALE TOSCANO La legge regionale di stenza (LEA) regionali e nel Nomenclatore regolamentazione delle discipline tariffario; l’approvazione una normativa bio-naturali regionale che ne disciplini l’esercizio; l’in- serimento di loro rappresentanti nei gruppi Attraverso una legge regionale, Attraverso una legge regionale, nel di lavoro del Consiglio Sanitario Regionale nel 2005 è stato regolamentato 2005 è stato regolamentato l’esercizio (CSR); l’introduzione nelle Linee guida re- l’esercizio e la pratica delle delle “Discipline Bio-naturali” (DBN). La gionali quando sono riconosciute efficaci “Discipline Bio-naturali” (DBN) definizione include pratiche come la na- come terapia sostitutiva, complementare turopatia, lo shiatsu, la reflessologia, il o alternativa accettabile per indicazioni tuina, la pranopratica, che stimolano le ri- specifiche; la promozione della conoscen- sorse naturali dell’individuo e sono mirate za nei corsi di laurea dell’area sanitaria; al benessere e a migliorare la qualità della la realizzazione di attività specifiche che vita. Le discipline bio-naturali intendono garantiscano l’integrazione nel sistema inoltre favorire la piena e consapevole as- sanitario regionale, con un finanziamento sunzione di responsabilità di ciascun in- annuo di 600 mila euro per il triennio. dividuo in relazione al proprio stile di vita La legge n. 40 di riforma delle Aziende e stimolare le risorse vitali della persona, Sanitarie Locali, approvata nel 2006, pre- intesa come entità globale e indivisibile. vede la presenza di un rappresentante delle Premesse queste caratteristiche comuni, medicine complementari in ogni Azienda ogni disciplina utilizza approcci, tecniche sanitaria toscana (2 per le Aziende ospe- e strumenti originali e coerenti con il mo- daliere), nel Consiglio sanitario regionale dello culturale specifico di riferimento. Le e nella Commissione regionale di bioetica. DBN scelgono di non interferire nel rap- Si tratta di un passaggio di rilievo che può porto tra medici e pazienti e rinunciano generare cambiamenti, almeno nel campo all’uso di farmaci di qualsiasi tipo, poiché del governo clinico. Con la delibera n. 655 estranei alla sfera competenza degli ope- (20-6-2005) le medicine complementari ratori di queste discipline. sono state inserite nel Nomenclatore ta- riffario regionale. Ciò consente ai cittadini residenti di usufruire di visite specialisti- Le medicine complementari nei che in agopuntura, omeopatia, fitoterapia Livelli essenziali di assistenza e medicina manuale pagando un ticket di 18.59 euro. L’accesso alle prestazioni è Il Piano sanitario regionale per il trien- diretto (non è necessaria la richiesta del nio 2005-2007 prevede di garantire l’in- medico di famiglia). tegrazione definitiva nel servizio sanitario regionale di quelle MnC dotate di un livello di evidenza scientifica sufficiente, definite La legge regionale sulle medicine medicine complementari (MC): agopuntu- complementari Lo shiatsu è una pratica bio-naturale compresa ra, fitoterapia, omeopatia e medicina ma- nelle discipline regolamentate dalla legge nuale. Per queste medicine si prevedono Nella primavera del 2007 il Consiglio regionale del 2005 l’introduzione nei Livelli essenziali di assi- Regionale della Toscana ha approvato una 6
LE MEDICINE COMPLEMENTARI NEL SISTEMA SANITARIO REGIONALE TOSCANO legge che disciplina l’esercizio delle me- settore sono diverse. Includono il soste- dicine complementari da parte di medici, gno allo sviluppo di progetti di ricerca in veterinari e farmacisti. Il provvedimento questo settore, come avviene in Lombar- legislativo stabilisce che gli Ordini dei dia, l’istituzione di corsi di formazione medici chirurghi ed odontoiatri, dei vete- (Friuli Venezia Giulia, Provincia Autono- rinari e dei farmacisti istituiscano elenchi ma di Bolzano), il progetto di creazione di professionisti esperti in medicine com- di ambulatori di medicina integrata (Re- plementari sulla base dei requisiti definiti gione Umbria), l’istituzione di una rete dalla Commissione regionale per la for- di ambulatori pubblici di MnC (Regione mazione in medicina complementare, e Campania) oppure la creazione dell’Os- rilascino una certificazione specifica. La servatorio regionale per le MnC della Re- commissione regionale, istituita dalla Di- gione Emilia Romagna. rezione generale dell’Assessorato al diritto Nel febbraio 2007 il coordinamento alla salute, è composta dai rappresentanti degli Assessori alla Salute delle Regioni degli Ordini professionali, delle associa- italiane ha approvato, sulla base di un do- zioni di MC, delle Università toscane, dai cumento dei rappresentanti delle regioni responsabili dei Centri regionali di riferi- interessate, la costituzione di un “Grup- L’omeopatia è una delle medicine complementari mento per le medicine complementari e po tecnico interregionale per le medicine regolamentate dalla Legge regionale da esperti designati dal Consiglio Sanita- complementari”, coordinato dalla Regio- rio Regionale. Ad essa spetta definire i cri- ne Toscana. Nel primo anno di attività il teri per l’ammissione all’elenco dei medici Gruppo ha approvato un progetto di ri- chirurghi, odontoiatri, veterinari e farma- cerca (promosso e coordinato dall’Emilia cisti esperti in medicine complementari Romagna) e un documento sui criteri ge- e i criteri di accreditamento degli istituti nerali di formazione in medicina comple- pubblici e privati di formazione in medi- mentare. L’elaborato costituisce la base di cine complementari (che saranno inseriti confronto con il Ministero della Salute, gli nell’elenco degli istituti di formazione ac- Ordini professionali, le Università e le so- creditati dalla Regione). cietà scientifiche del settore. Il coordinamento fra le Regioni Gli scenari futuri La riforma del titolo V della Costitu- Nel luglio 2008 il Consiglio regionale ha Integrazione, libertà di scelta zione italiana, che conferisce alle Regioni approvato il Piano sanitario regionale per terapeutica dell’utente, libertà di cura potestà legislativa concorrente rispetto il triennio 2008-10. Integrazione, libertà del medico, qualità delle prestazioni, allo Stato su molte materie, ha indotto di scelta terapeutica dell’utente, libertà di formazione degli operatori, ricerca, molte regioni a intervenire in materia sa- cura del medico, qualità delle prestazioni, sicurezza dell’utenza, modello nitaria. L’iniziativa regionale nel settore formazione degli operatori, ricerca, sicu- organizzativo a rete sono i principi delle MnC non è dunque più un fenomeno rezza dell’utenza, modello organizzativo a che ispirano l’azione del PSR isolato e sporadico. rete delle attività pubbliche di medicine 2008-10 in materia di medicine Le attività regionali avviate in questo complementari e non convenzionali sono complementari e non convenzionali 7
LE MEDICINE COMPLEMENTARI NEL SISTEMA SANITARIO REGIONALE TOSCANO i principi che ispirano l’azione di piano in punti nascita per contribuire a migliorare materia di medicine complementari e non la salute della donna, promuovere il parto convenzionali. fisiologico e l’allattamento materno, e nel Le linee di sviluppo e gli impegni Le linee di sviluppo e gli impegni per trattamento dei disturbi neurovegetati- per il prossimo triennio prevedono il prossimo triennio prevedono innanzitut- vi della menopausa; nelle attività rivolte innanzitutto di radicare le attività to di radicare le attività di MC in tutte le all’infanzia, anche per sostenere la cre- di MC in tutte le aziende sanitarie aziende sanitarie, realizzando un Ambula- scita, prevenire e curare i disturbi dell’ali- regionali, e di rafforzare il modello torio di medicina complementare in ogni mentazione e del comportamento, e per organizzativo toscano ASL toscana (“Centro di medicina com- ridurre le infezioni recidivanti dell’infan- plementare integrata”) e di rafforzare il zia. Le medicine complementari vengono modello organizzativo toscano a rete che prese in considerazione per il migliora- comprende le attività di MC e MnC rea- mento della qualità della vita del paziente lizzate dalle Aziende. Il PSR si propone di cronico, degli anziani e dei pazienti on- definire i percorsi formativi e di accredita- cologici, nei programmi di salute mentale mento dei professionisti che esercitano le dell’adulto e dell’infanzia, nella lotta al MC e delle scuole di formazione, di censire dolore e nell’assistenza al malato termi- la letteratura scientifica e valutare l’appli- nale (la collaborazione con il settore cure cazione delle terapie complementari e non palliative e gli hospice regionali è ritenu- convenzionali in oncologia per definire li- to un ambito di integrazione delle MC), nee guida diagnostico-terapeutiche, evi- nell’individuazione di modalità integrate denziando il contributo dei trattamenti di di cura per patologie particolarmente dif- MC in quelle patologie per le quali esisto- fuse come le allergie, in campo odonto- no evidenze cliniche, studi di valutazione stomatologico, e infine per la definizione di efficacia in letteratura internazionale. di modelli interculturali per affrontare i Si punta a garantire una formazione problemi di salute degli immigrati. professionale di alto livello dei medici e Grande rilievo assume l’attività di ri- del personale sanitario nelle MC e l’ag- cerca da svolgere in collaborazione con giornamento di operatori sanitari, medi- le Università e le associazioni private. Le ci di famiglia, pediatri di libera scelta e ricerche, oltre all’efficacia delle terapie, si veterinari, inclusi gli operatori privati del occuperanno di salute di genere, malat- La fitoterapia fa parte delle medicine settore, in collaborazione con le scuole tie sociali e riabilitazione, monitorando complementari regolamentate in Toscana regionali accreditate. Altri obiettivi di anche la soddisfazione degli utenti, gli rilievo sono lo sviluppo di programmi di eventuali effetti indesiderati, la poten- sorveglianza sanitaria sugli effetti av- ziale riduzione della spesa farmaceutica versi correlati alle MC, il rapporto con e degli esami strumentali. Si valuterà an- la Commissione regionale di bioetica, la che il contributo di MC e MnC al cambia- diffusione di una corretta informazione mento degli stili di vita. ai cittadini su potenzialità e limiti delle Saranno promossi e sostenuti i pro- medicine complementari. grammi di cooperazione internazionale In ambito clinico si richiama l’atten- per lo sviluppo della medicina naturale e zione sull’uso delle MC nei consultori e nei tradizionale nei Paesi del Sud del mondo. 8
LE MEDICINE COMPLEMENTARI NEL SISTEMA SANITARIO REGIONALE TOSCANO I servizi toscani per la medicina complementare I Centri regionali di riferimento ai cittadini immigrati grazie alla presen- A partire dal 2002 è iniziata l’attività za di una mediatrice culturale che fa da in Toscana dei Centri regionali di A partire dal 2002 è iniziata l’attività ponte fra culture diverse. Il trattamento riferimento: il Centro di medicina in Toscana dei Centri regionali di riferi- terapeutico prevede l’utilizzo dell’ago- tradizionale cinese “Fior di prugna” mento. In particolare, nel dicembre 2002, puntura (alla base di ogni trattamento) dell’ASL 10 di Firenze, il Servizio di è stata istituita la Struttura regionale di e della farmacopea da parte del medico. fitoterapia dell’ASL 11 di Empoli e riferimento per le MnC presso il Centro Prevede inoltre l’utilizzo del massaggio l’Ambulatorio di omeopatia dell’ASL di medicina tradizionale cinese “Fior di tuina, della moxibustione, del fior di pru- 2 di Lucca prugna” dell’ASL 10 di Firenze, cui spet- gna, della coppettazione, della ginnasti- tano attività di coordinamento regionali. ca energetica e della dietetica, affidati Per le attività di fitoterapia il Centro re- al restante personale sanitario. Inoltre gionale di riferimento è stato individuato vengono suggerite indicazioni sull’ali- nel Servizio di fitoterapia dell’ASL 11 di mentazione corretta e sulla ginnastica Empoli, per l’omeopatia nell’Ambulatorio per migliorare l’equilibrio energetico e di omeopatia dell’ASL 2 di Lucca e per su eventuali assunzioni di farmaci della l’agopuntura nel citato Centro “Fior di farmacopea cinese o occidentale. Presso prugna”. In questi anni i tre Centri hanno il Centro sono trattate soprattutto pato- svolto un’attività fondamentale per l’in- logie delle ossa e dei muscoli, dell’appa- tegrazione e lo sviluppo delle medicine rato digerente e respiratorio, patologie complementari. cutanee, cefalee, sindrome del tunnel carpale, nevralgia del trigemino, lievi turbe psichiche e patologie dell’appara- Il Centro di medicina tradizionale to genitale femminile. Viene eseguito il cinese Fior di Prugna trattamento delle malposizioni fetali per il capovolgimento del feto in caso di pre- Il Centro Fior di Prugna dell’Azienda sentazione podalica. Sanitaria di Firenze, con sede a Campi Bi- Tra le patologie per l’infanzia si trat- senzio e diretto dalla dr.ssa Sonia Baccetti, tano coliche gassose del lattante, distur- è nato nel 1995 e presta servizi ad adulti e bi gastro-enterici, enuresi, agitazione e bambini, italiani e stranieri, con particola- turbe del sonno, patologie cutanee, ma- Il Centro Fior di Prugna dell’Azienda re attenzione alla popolazione cinese. lattie da raffreddamento. Sanitaria di Firenze offre servizi di MTC Il Centro rappresenta, a livello euro- Il Centro gestisce inoltre progetti di ad adulti e bambini, italiani e stranieri, con peo, un esempio unico nel suo genere: ricerca su vari temi. È in corso la ricerca particolare attenzione alla popolazione cinese opera in maniera interdisciplinare, utiliz- per il trattamento della disassuefazione za tutte le tecniche della medicina cinese da fumo (tramite agopuntura). Vengono in maniera integrata con la medicina oc- realizzati progetti speciali per l’alcool- cidentale e offre la medicina tradizionale dipendenza (tramite agopuntura) e per il 9
LE MEDICINE COMPLEMENTARI NEL SISTEMA SANITARIO REGIONALE TOSCANO dolore cronico (tramite ginnastica ener- ca in Fitoterapia per medici, farmacisti, getica). La struttura è aperta cinque gior- odontoiatri e veterinari, attraverso un ni la settimana per un totale di 36 ore Master di 2° livello in Fitoterapia con- settimanali. Il personale impiegato è di dotto dalle Facoltà di Medicina e Chirur- 17 unità ed effettua circa 4.500 presta- gia dell’Università di Firenze. zioni l’anno. Altre informazioni si trovano Sono realizzati anche corsi di aggior- nel sito Internet www.asf.toscana.it . namento per erboristi e operatori sani- tari. Tutte le informazioni si trovano nel sito Internet www.naturamedica.net. Il Centro clinico di Medicina Naturale dell’Ospedale S.Giuseppe di Empoli L’Ambulatorio di omeopatia della ASL 2 Lucca L’esperienza del Centro di Empoli, di- Lo staff del Centro di Empoli retto dal dr. Fabio Firenzuoli, è iniziata nel L’Ambulatorio di omeopatia, diret- febbraio del 1997 come Ambulatorio di to dal dr. Elio Rossi, è stato istituito nel Fitoterapia. Nel 1999 è stato riconosciuto settembre 1998 e ha visitato circa 2.600 come Servizio di Fitoterapia, per svolgere pazienti. Le patologie prevalenti esami- attività clinica, di ricerca e formazione. nate sono di tipo respiratorio (26.8%), Nel 2001 ha assunto le funzioni di dermatologico (15.4%), gastrointestinale L’esperienza del Centro di Empoli è Centro di controllo delle reazioni avver- (13.5%), e psicologico (13.4%). Il 43.5% iniziata nel febbraio del 1997 come se ai prodotti a base di erbe medicinali. dei pazienti è seguito da un minimo di 2 a Ambulatorio di Fitoterapia. Nel 1999 Nel 2006 è stato istituito il Centro clinico un massimo di 60 mesi e nel 90% dei casi è stato riconosciuto come Servizio di Medicina Naturale, che aggiunge alla si è osservato un miglioramento clinico di Fitoterapia, per svolgere attività fitoterapia le prestazioni mediche di ago- dei sintomi, valutato con criteri scientifici clinica, di ricerca e formazione puntura cinese, chiroterapia e fitoterapia (Glasgow Homeopathic Hospital Outco- pediatrica, possibili anche in regime di me Scale o Visual Analogue Scale). ricovero ospedaliero. Dal 2002 è in funzione anche un am- In collaborazione con l’URP, il Servi- bulatorio di omeopatia ginecologica, di- zio Linea Verde Pronto Salute (tel. 0571 retto dalla dr.ssa Alessandra Panozzo, per 7051) risponde alle esigenze di informa- la presa in carico di problemi e patologie zione del cittadino; dal 2004 è attivo un della donna, in particolare dei problemi ambulatorio per le terapie complemen- della menopausa. tari in Oncologia. Oltre all’attività clinica, l’ambulatorio di È in funzione anche un Servizio di fi- Lucca si occupa di informazione al cittadi- tovigilanza, in collaborazione con realtà no, di formazione degli operatori sanitari, istituzionali come l’Istituto superiore di di ricerca e di cooperazione internaziona- sanità e l’AIFA, e continuano a essere le, attraverso la promozione di progetti di svolte attività di ricerca, pubblicazioni sviluppo della medicina naturale nei Paesi scientifiche e convegni. Sono realizzate del Sud del mondo. Nel 2003-04 ha con- nel Centro attività di formazione clini- dotto uno studio di valutazione sui costi 10
LE MEDICINE COMPLEMENTARI NEL SISTEMA SANITARIO REGIONALE TOSCANO e benefici della terapia omeopatica nelle bre 2006 attraverso un progetto della patologie respiratorie, da cui è emerso che dott.ssa Maria Marchitiello. Il Centro è questa terapia ha ridotto i consumi far- sede di attività clinica, di ricerca, infor- macologici convenzionali del 46-47%. mazione e formazione per gli utenti e gli Un importante lavoro sulle reazioni operatori dell’azienda. In collaborazione avverse al trattamento omeopatico ha con la Scuola Sant’Anna di Pisa è in corso evidenziato la presenza di reazioni mi- uno studio di valutazione su efficacia ed nime (2.68%) che si esauriscono rapida- efficienza dell’attività svolta. mente con l’interruzione del trattamento. Il Centro si propone come un laborato- Da anni è attivo un servizio telefonico di rio di iniziative socioculturali rivolte alla informazione sul farmaco omeopatico e famiglia, alla coppia, al singolo, a bambi- di farmacovigilanza (tel. 0583 449459). ni e adolescenti e immigrati nell’ambito delle azioni previste dal PSR. L’attività clinica si dedica all’ambito Gli ambulatori pubblici materno infantile: cura della nascita, dei Lo staff del Centro di Lucca di medicina complementare bambini e degli adolescenti, ma anche dei genitori. Il Centro si occupa di donne Nel 2008 in Toscana sono stati cen- in gravidanza attraverso il sostegno del siti 59 ambulatori pubblici di medicina parto attivo, dell’allattamento al seno, complementare. I servizi sono distribuiti del puerperio. Un’attenzione specifica è sull’intero territorio regionale e in quasi rivolta all’alimentazione con il progetto: tutte le Aziende sanitarie e ospedaliere. “No all’obesità! A mangiar bene si co- Il censimento aggiornato di queste strut- mincia da bambini”. ture è consultabile nel sito citato. Si rivolge ai bambini per la cura dei L’Ambulatorio di Omeopatia, della Le prestazioni erogate sono prevalen- disturbi più frequenti, come le malattie ASL di Lucca, ha visitato circa 2.600 temente di agopuntura (29) omeopatia ricorrenti delle prime vie respiratorie, pazienti. Le patologie osservate con (14), medicina manuale (10) e fitoterapia le dermatiti, le allergie e intolleranze maggior frequenza sono respiratorie, (4). Sono forniti servizi anche in altre te- alimentari; sono presi in carico anche dermatologiche, gastrointestinali e rapie naturali. Questa realtà è in continua problemi di sviluppo, comportamentali, psicologiche evoluzione. Il Piano sanitario regionale disagio scolastico, difficoltà di apprendi- 2008-2010, infatti, prevede che nel breve mento, disturbi del sonno e del compor- periodo tutti gli ospedali della Regione tamento alimentare. possano offrire alla popolazione servizi di medicina complementare. L’ospedale di medicina integrata di Pitigliano Il Centro omeopatico materno infantile di Pontedera Il progetto sperimentale, che si ispira anche alle metodologie del Royal Home- Il Centro omeopatico materno infan- opathic Hospital di Londra, è realizzato tile ha avviato la sua attività nel dicem- nell’ospedale del comprensorio del Tufo 11
LE MEDICINE COMPLEMENTARI NEL SISTEMA SANITARIO REGIONALE TOSCANO gliorare i servizi al cittadino e le condizio- ni, oggettive e soggettive, del paziente. Il progetto prevede la creazione, nel- la struttura ospedaliera, di un centro di formazione qualificata in medicine complementari e di una biblioteca in- formatica sulla letteratura scientifica internazionale in materia. La biblioteca sarà a disposizione di operatori, associa- zioni e società scientifiche del settore e strutture di medicina complementare del Servizio sanitario nazionale. I servizi per le medicine complementari in veterinaria I veterinari che utilizzano le MC per la cura degli animali di compagnia e da produzione sono numerosi sull’intero territorio regionale. Da più di 20 anni è in funzione la Scuola di omeopatia veterinaria “Dott. Panoramica di Pitigliano, dei Comuni di Sorano, Pitigliano e Man- Rita Zanchi” di Cortona (Arezzo), diretta in provincia di Grosseto ciano, in provincia di Grosseto. Questo dal dott. Franco Del Francia; un corso di territorio si caratterizza per la cura della agopuntura per veterinari è disponibile salute attraverso le acque termali (Ter- presso la Scuola di Agopuntura di Firenze me di Saturnia). Il progetto rappresenta (diretta dal dott. Franco Cracolici). Pres- un ulteriore passo nel processo di inte- so la Facoltà di veterinaria dell’Universi- grazione di medicine e pratiche naturali tà di Pisa è in funzione un ambulatorio nella sanità pubblica. di omeopatia (dott.ssa Francesca Pisseri) Gli aspetti principali del progetto, co- e un servizio analogo è presente presso ordinato dalla dott.ssa Simonetta Bernar- l’ASL 11 di Empoli (responsabile dott. Pa- dini, sono l’interdisciplinarietà, la ricerca olo Rossetti). sull’efficacia delle medicine complemen- Nella Casa di reclusione dell’isola tari in varie patologie, l’attenzione co- della Gorgona (Livorno), dove vengono stante ai cittadini, agli operatori, alla svolte attività agricole, di acquacoltu- scientificità degli interventi. L’idea basi- ra e di allevamento, è in corso da anni lare è che l’integrazione delle medicine un progetto pilota di utilizzo di terapie complementari rappresenta, nella pratica omeopatiche per la cura degli animali, clinica, un obiettivo da perseguire per mi- condotto dal dott. Marco Verdone. 12
LE MEDICINE COMPLEMENTARI NEL SISTEMA SANITARIO REGIONALE TOSCANO I progetti regionali Il sostegno al parto fisiologico Il corso di formazione “Partorire con energia”, organizzato dal Centro Fior di Prugna, in collaborazione con la Scuola di Agopuntura Tradizionale della Città di Firenze, consente alle ostetriche to- scane di apprendere le tecniche di me- dicina tradizionale cinese (massaggio tuina, automassaggio, moxibustione, fior di prugna, semi di colza, stimolazione di punti auricolari ed esercizi di Qigong), le indicazioni all’uso dei farmaci omeopati- ci e fitoterapici e di conoscere le reazioni avverse e l’interazione dei fitoterapici con i farmaci convenzionali. Il corso si basa sul coinvolgimento di- retto di ogni operatore per favorire l’ac- quisizione del saper fare (migliorare le abilità tecniche), del sapere (migliorare le conoscenze teoriche) e del saper far Le medicine complementari L’agopuntura e le tecniche di moxibustione, fare (trasferire le conoscenze alla donna in oncologia massaggio tuina e riflessologia, sono usate per in gravidanza e alle figure di supporto). favorire il parto fisiologico Obiettivi generali del corso sono la Considerata la diffusione del ricorso formazione delle ostetriche nei princi- alle medicine complementari in ambito pi della medicina tradizionale cinese, oncologico, la Rete toscana di medicina dell’omeopatia e della fitoterapia, appli- integrata (RTMI) ha elaborato un Progetto cate in ostetricia, per potenziare le risor- che prevede obiettivi quali: se della donna favorendo azioni di ge- stione della propria salute; promuovere il • Censire la letteratura scientifica sull’uti- Sostegno al parto fisiologico, parto fisiologico; indurre il rilassamento lizzo delle medicine complementari in medicine complementari in della donna; contenere il dolore durante oncologia e valutare il campo di appli- oncologia, corso su rischio clinico il parto; permettere l’assistenza al post cazione delle terapie complementari e sicurezza dei pazienti sono tra i partum e al puerperio e sostenere l’allat- e non convenzionali nel trattamento progetti regionali tamento al seno. delle patologie oncologiche, sulla base L’esperienza sarà replicata e ampliata di prove di efficacia riscontrate in let- nel futuro. teratura e in esperienze consolidate. 13
LE MEDICINE COMPLEMENTARI NEL SISTEMA SANITARIO REGIONALE TOSCANO • Valutare i lavori scientifici pubblica- prenderà in esame le medicine comple- ti in PubMed, che indicizza anche le mentari e definirà criteri appropriati per revisioni sistematiche della Cochrane. la valutazione del rischio e il monitorag- Le prove di evidenza delle ricerche sa- gio dei percorsi diagnostico-terapeutici. ranno classificate con la scala prevista In particolare, presterà grande atten- dal Progetto Nazionale Linee Guida zione alla relazione medico-paziente e aggiornato al 2004, fatto proprio an- alla comunicazione tra strutture, fattori che dall’Istituto Toscano Tumori. cruciali per il successo delle terapie. Alla fine del corso sarà stilato un do- • Definire i protocolli di applicazione e cumento di indirizzo per la definizione di valutazione delle medicine com- di criteri di sicurezza per i pazienti e di plementari che, secondo la lettera- riduzione del rischio nella pratica delle tura scientifica, sono ritenute utili in medicine complementari. La valutazione e la gestione campo oncologico e utilizzate nella La valutazione e la gestione del ri- del rischio clinico, anche nel settore rete dell’Istituto Toscano Tumori. schio clinico hanno assunto un ruolo delle medicine complementari, sempre maggiore per i professionisti e hanno assunto un ruolo sempre • Formare gli operatori all’uso delle i manager della sanità nella prospettiva maggiore per gli operatori della sanità tecniche di medicina complementare di un miglioramento costante della qua- nella prospettiva di un miglioramento in oncologia. lità dei servizi sanitari. costante della qualità dei servizi sanitari • Diffondere l’utilizzo delle medicine La prevenzione degli eventi avversi – complementari negli ambulatori onco- intesi come danno causato a un pazien- logici del Servizio sanitario regionale. te dalla gestione sanitaria indipendente dalla sua malattia oppure un incidente • Diffondere alla popolazione le in- di particolare rilievo per le sue potenziali formazioni su vantaggi e svantaggi conseguenze – è il punto di partenza per dell’uso delle medicine complemen- garantire un buon livello di sicurezza per tari in campo oncologico, attraverso il paziente e favorire lo sviluppo profes- le sedi dell’Istituto Toscano Tumori sionale dei clinici. decentrate sul territorio regionale. Nelle medicine complementari que- sta esigenza è ancora più stringente, considerati l’aumento dei cittadini che Rischio clinico e sicurezza le utilizzano, la discussione in campo del paziente scientifico, il processo di integrazione in corso. È in corso la progettazione di un in- La domanda di qualità nelle cure e tervento per la gestione del rischio clini- nell’assistenza è un altro elemento di co a partire da un’analisi delle pratiche stimolo per sviluppare una valutazione di lavoro nelle strutture sanitarie di rife- del rischio che ponga le basi per definire rimento per le medicine complementa- specifiche attività di prevenzione degli ri. Un corso, che sarà avviato nel 2009, eventi avversi. 14
LE MEDICINE COMPLEMENTARI NEL SISTEMA SANITARIO REGIONALE TOSCANO La cooperazione internazionale dei centri toscani La Regione Toscana partecipa da anni è concentrata nel Municipio dell’Avana La Regione Toscana partecipa da a programmi di cooperazione internazio- Vecchia attraverso il sostegno alla Clinica anni a programmi di cooperazione nale a sostegno della medicina naturale di medicina tradizionale e naturale, inau- internazionale a sostegno della nei Paesi del Sud del mondo, realizzati gurata nel novembre 2003. La Clinica è medicina naturale e tradizionale in collaborazione con enti locali, agen- stata visitata dall’Assessore al diritto alla zie internazionali, associazioni e Ong. I salute della Toscana, Enrico Rossi, in una programmi sono stati realizzati a Cuba, missione compiuta su invito dell’UNDP in Senegal, in Serbia e a sostegno del po- nell’aprile 2007. polo Saharawi. Senegal Cuba Dal 2001 è in corso il progetto “Lotta Il primo progetto a sostegno dello svi- alla mortalità materno infantile in Sene- luppo della medicina naturale e omeopa- gal”, coordinato dalla Provincia di Firenze, tica a Cuba, nella provincia di Santiago, con il sostegno finanziario della Regione risale al 1995. Toscana e la partecipazione delle Aziende Nel 1996 il progetto si è esteso, grazie Sanitarie e Ospedaliere toscane. alla cooperazione decentrata del Comune Il progetto, coordinato dalla Società di Viareggio, alla Provincia di Guantana- Matraia, è realizzato in collaborazione con mo, in collaborazione con un programma l’ospedale regionale di Thiès e il Distretto di emergenza promosso dall’Organizza- sanitario di Mbao. Prevede la formazione zione Mondiale della Sanità con fondi del e l’aggiornamento degli operatori del set- Ministero degli Esteri italiano. tore materno infantile, l’informazione alla Nel 1997 la Regione Toscana ha fi- popolazione sulla prevenzione dei fattori nanziato un progetto del Comune di di rischio, la ristrutturazione e costruzione Viareggio per la realizzazione di corsi di locali per l’assistenza nelle due strut- formativi in medicina, umana e veteri- ture sanitarie e l’invio di apparecchiature, La visita dell’Assessore Enrico Rossi alla naria, e farmacologia omeopatica e l’al- materiali e mezzi di trasporto sanitari. Clinica di medicina tradizionale dell’Avana lestimento di una struttura omeopatica Nel 2005, quattordici operatori sani- (Cuba - 2007) nell’ospedale “10 de Octubre” della Città tari senegalesi hanno svolto uno stage di dell’Avana. Nel 1998 è stato realizzato formazione di tre mesi in Toscana sulla un progetto analogo nella Provincia di prevenzione della mortalità materno- Pinar del Río, inserito nel Programma per infantile. Un operatore ha partecipato a lo Sviluppo Umano Locale (PDHL) realiz- un corso di formazione intensivo presso zato da UNDP e UNOPS. il Centro di medicina tradizionale cinese Dal 2000 l’attività di cooperazione si Fior di prugna, sull’apprendimento dei 15
LE MEDICINE COMPLEMENTARI NEL SISTEMA SANITARIO REGIONALE TOSCANO principi della MTC, lo studio dei meridiani, esperti italiani e cubani di medicina na- l’uso della moxibustione e dell’agopuntu- turale e omeopatica che, oltre a un lavoro ra nella presentazione podalica del feto. di formazione e aggiornamento, ha avuto Il corso ha previsto anche la formazione incontri politici. Queste attività hanno teorico-pratica sulle principali tecniche portato all’elaborazione di un progetto della MTC. È stato inviato in Senegal ma- di cooperazione per l’integrazione delle teriale per la pratica della medicina tradi- medicine complementari nel Sistema sa- zionale cinese. Il progetto è stato valutato nitario saharawi, realizzato sulla base di molto positivamente dai partner senega- una specifica richiesta del loro Ministero lesi e la Regione Toscana si è impegnata a della Salute. garantirne la continuità. Serbia Saharawi Senegal Nel giugno 2005 si è svolta una mis- L’ambulatorio di omeopatia della ASL sione dei Centri regionali di riferimento 2 di Lucca appoggia il progetto DEMHOS della Regione Toscana nella Repubblica (Desarrollo de la Medicina Natural y Ho- Serba nell’ambito del programma UNDP meopatica con el Pueblo Saharawi) per UNOPS IDEASS (Innovazione per lo svi- offrire assistenza tecnica sull’approccio luppo e la cooperazione sud-sud - www. omeopatico in appoggio al Dipartimento di ideassonline.org) e in collaborazione con Veterinaria dei campi profughi Saharawi. il Programma City to City all’epoca in cor- Nell’ambito del progetto di Sanità Ani- so in Serbia. Obiettivo della missione in- male, realizzato dall’Associazione Raphael trodurre l’uso della moxibustione nei casi (Centro Studi e Ricerche Medicine Natu- di presentazione podalica del feto (per la rali) di Pontasserchio, sono state realiz- prevenzione del parto cesareo). Sono stati zate attività di formazione in medicina formulati progetti per lo sviluppo e l’inte- omeopatica per tecnici e veterinari del grazione anche della medicina omeopati- Dipartimento di Veterinaria Saharawi, ca. Da queste esperienze è nato il progetto in collaborazione con l’Associazione Ly- “Sostegno all’integrazione delle medicine copodium (Firenze), con il Comune di S. complementari nel Sistema sanitario na- Giuliano Terme e l’Ambulatorio di omeo- zionale e regionale della Serbia”. patia dell’ASL 2 di Lucca. Sono state svolte Il progetto, approvato dalla Regione lezioni teoriche e pratiche, e si sono for- Toscana nel luglio 2007 e in fase opera- Corso di moxibustione in Serbia niti testi di studio, programmi informatici, tiva, è promosso dal Centro regionale di documentazione video e una farmacia di riferimento per l’Agopuntura e la Medici- medicinali omeopatici. Fino al 2006 sono na tradizionale cinese “Fior di prugna” in state svolte sette missioni di una o due collaborazione con il Centro regionale di settimane. Nel novembre 2005 è stata riferimento per l’omeopatia, l’Institute of realizzata anche una missione congiun- Social Medicine della Facoltà di Medicina ta, organizzata dall’UNOPS di Roma, di di Belgrado e l’Ufficio ART Toscana. 16
CONTATTI Per stabilire rapporti di collaborazione e cooperazione, possono essere contattati i seguenti Centri di riferimento per le Medicine Complementari della Regione Toscana: Ambulatorio di Omeopatia ASL 2 Lucca Ospedale Campo di Marte Padiglione B – 3° piano 55100 Lucca Tel. 0583 449459 - Fax 0583 970618 Rif. Elio Rossi omeopatia@usl2.toscana.it Centro di Medicina Tradizionale Cinese “Fior di prugna” ASL 10 Firenze Via Pistoiese 185 San Donnino, Campi Bisenzio - 50013 Firenze Tel. 055 894771 - Fax 055 8996508 Rif. Sonia Baccetti fiordiprugna@asf.toscana.it Centro di Medicina Naturale ASL 11 Empoli Ospedale S. Giuseppe Viale Boccaccio, Blocco H - 3° piano 50053 Empoli Tel. 0571 702601 – Fax 0571 702639 Rif. Fabio Firenzuoli f.firenzuoli@usl11.toscana.it
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