LE MEDICINE COMPLEMENTARI NEL SISTEMA SANITARIO REGIONALE TOSCANO - INTEGRAZIONE E INNOVAZIONE PER LA SALUTE

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LE MEDICINE COMPLEMENTARI NEL SISTEMA SANITARIO REGIONALE TOSCANO - INTEGRAZIONE E INNOVAZIONE PER LA SALUTE
LE MEDICINE COMPLEMENTARI NEL SISTEMA
     SANITARIO REGIONALE TOSCANO
       INTEGRAZIONE E INNOVAZIONE PER LA SALUTE
LE MEDICINE COMPLEMENTARI NEL SISTEMA SANITARIO REGIONALE TOSCANO - INTEGRAZIONE E INNOVAZIONE PER LA SALUTE
LE MEDICINE COMPLEMENTARI
NEL SISTEMA SANITARIO
REGIONALE TOSCANO
Integrazione e innovazione per la salute

Supplemento n.14 MNC Toscana,
registrazione Tribunale di Lucca n. 769
Reg. Periodici del 19-22/03/04

Testi a cura di
Elio Rossi e Mariella Di Stefano

Coordinamento editoriale
Mariella Di Stefano

Hanno collaborato
Sonia Baccetti, Paolo Fedi,
Fabio Firenzuoli, Maria Marchitiello

Foto
Ivan Maccioni, Elio Rossi, Archivio UNDP

Progetto Grafico
Re-Active

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Tipografia Francesconi

                                           Questo testo è stato realizzato in occasione del Se-
                                           minario internazionale: “Innovazione e svilup-
                                           po in sanità: l’integrazione delle medicine com-
                                           plementari e tradizionali nei Sistemi sanitari
                                           pubblici”, Firenze, 28 – 31 Ottobre 2008, orga-
                                           nizzato in collaborazione tra Regione Toscana,
                                           UNDP e UNOPS nel quadro dell’Iniziativa di
                                           cooperazione internazionale ART, con il contri-
                                           buto dei rappresentanti dei Centri regionali di
                                           riferimento della Regione Toscana e della Rete
                                           toscana di medicina integrata (RTMI).
LE MEDICINE COMPLEMENTARI NEL SISTEMA SANITARIO REGIONALE TOSCANO - INTEGRAZIONE E INNOVAZIONE PER LA SALUTE
LE MEDICINE COMPLEMENTARI NEL SISTEMA SANITARIO REGIONALE TOSCANO

Introduzione
    L’esperienza della Regione Toscana         tarie e ospedaliere della regione. Que-        strumento per la promozione/produzio-
nel campo dell’integrazione delle medi-        sto percorso è riportato sinteticamente        ne di salute e il progressivo cambiamen-
cine non convenzionali (MnC) nel siste-        in questa brochure. L’obiettivo non è          to degli stili di vita in senso salutista. Al
ma sanitario regionale è unanimemente          solo di divulgare a un ampio pubblico          centro della politica sanitaria regionale
considerata la più significativa in Italia     il processo di integrazione, ma anche          c’è, infine, la prospettiva di una sempre
e può essere un riferimento per percorsi       di proporre all’attenzione e al dibattito      maggiore umanizzazione delle cure, nel
analoghi. Questo risultato è stato otte-       le soluzioni normative e organizzative         rispetto della qualità delle prestazioni e
nuto grazie a un lavoro unitario di asso-      adottate, affinché queste risorse per la       della sicurezza dei cittadini.
ciazioni locali e operatori delle MnC, pur     salute possano essere disponibili, in si-
appartenenti a scuole diverse e a orien-       curezza, sostenibilità e nel rispetto della        L’esperienza promossa in Toscana non
tamenti dottrinari e culturali eterogenei,     libertà di scelta terapeutica, per tutti i     è un fatto isolato in Italia, anche se nel-
in collaborazione con l’Assessorato al         cittadini che, in Toscana, in Italia o in      le altre Regioni non sono stati raggiunti
diritto alla salute e gruppi del Consiglio     altri Paesi, vogliano farvi ricorso.           gli stessi livelli di integrazione. Un son-
Regionale interessati a includere le MnC                                                      daggio del 2006 ha rilevato la presenza
nel servizio pubblico. Questo lavoro di            La strategia di integrazione delle         di almeno 140 centri pubblici di medi-
rete è stato favorito dalla spontanea          medicine complementari si è ispirata ai        cina complementare in Italia (agopun-
diffusione di queste terapie nella regio-      principi che da sempre guidano le poli-        tura, omeopatia, fitoterapia e medicina
ne e dal protagonismo della popolazione        tiche della Regione Toscana sulla salute.      manuale). Sono numerose le iniziative
toscana in questo settore.                     Un primo principio riguarda la libertà di      delle Regioni italiane in diversi campi:
                                               scelta terapeutica per i cittadini e di cura   formazione, offerta di servizi di medici-
   La Regione Toscana rappresenta oggi         per gli operatori sanitari. Questo princi-     na complementare in ambito pubblico,
un laboratorio di innovazioni in questo        pio, sancito dalla Costituzione italiana,      promozione di iniziative di informazione
campo. Le medicine non convenzionali           deve essere articolato nella pratica as-       al pubblico e in ambito legislativo.
(o complementari) adottate sono prin-          sumendo decisioni coerenti che con-
cipalmente l’agopuntura e la Medicina          sentano la sua applicazione reale, con            In attesa che il Parlamento approvi
Tradizionale Cinese, la fitoterapia e, infi-   l’obiettivo dell’uguaglianza e dell’equità     una legge nazionale, le Regioni possono
ne, l’omeopatia.                               nell’accesso alle cure.                        svolgere un ruolo specifico per il rico-
                                                                                              noscimento delle medicine complemen-
    Dal 1996 la Regione Toscana ha rea-           Un secondo aspetto riguarda l’appro-        tari in Italia e offrire un patrimonio di
lizzato un percorso per includere le MnC       priatezza delle cure, che per le medicine      esperienze ai Paesi che guardano con
nei Piani sanitari regionali. Dopo oltre       complementari deve basarsi sulle prove         interesse all’integrazione e allo sviluppo
10 anni di politiche per l’integrazione, si    di evidenza scientifica ottenute da spe-       delle risorse della medicina complemen-
contano oggi circa 60 ambulatori pub-          rimentazioni realizzate dal Sistema sa-        tare e tradizionale.
blici che forniscono ai cittadini toscani      nitario, senza esclusioni preconcette.
servizi di medicina complementare –               Altro criterio importante è quello
agopuntura, omeopatia e fitoterapia – e        dell’innovazione sostenibile: queste te-
non convenzionale nelle Aziende sani-          rapie possono essere valutate come uno

                                                                                                                                       1
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LE MEDICINE COMPLEMENTARI NEL SISTEMA SANITARIO REGIONALE TOSCANO

                                              Il percorso toscano per l’integrazione

                                              Le attività preliminari                             Dal 1997 al 1999, inoltre, la Regione
                                                                                               Toscana, per la prima volta in Italia, ha
                                                  Il Piano Sanitario Regionale per il trien-   avviato progetti di cooperazione decen-
                                              nio 1996-98 conteneva già alcune norme           trata a sostegno dello sviluppo della me-
                                              per la valorizzazione delle medicine non         dicina naturale e omeopatica nei Paesi
                                              convenzionali e l’invito a guardare “anche       interessati.
                                              al complesso delle pratiche di medicina
                                              naturale... e a promuovere una cultura
                                              della salute fondata su una riduzione dei        La Commissione regionale per le MnC
                                              consumi farmacologici”.
                                                  Un primo momento di riflessione su               L’approvazione e l’applicazione del
                                              questo tema fu il convegno svoltosi a            Piano sanitario regionale per il triennio
                                              Firenze nel dicembre 1997 e patrocinato          1999-2001 ha rappresentato un passo
                                              dalla Regione Toscana. L’evento intendeva        importante nel percorso di integrazione
    Strumenti e prodotti della medicina non                                                    delle MnC in Toscana. In questo Piano, per
                                              stimolare una riflessione in ambito istitu-
                              convenzionale
                                              zionale sulla diffusione delle MnC e co-         la prima volta in Italia, le medicine non
                                              minciare a dare risposte concrete a questo       convenzionali compaiono in un capitolo
                                              fenomeno. In particolare si auspicava la         specifico, che definisce gli strumenti per
                                              definizione di programmi che consentis-          la loro integrazione. È stata anche isti-
                                              sero di trasformare in iniziative e attività     tuita una Commissione regionale per le
                                              le possibilità previste dal Piano sanitario      MnC, composta da esperti delle diverse
                                              regionale 1996-98. In quella occasione           discipline, con il compito di individuare
      L’approvazione e l’applicazione         l’Assessore al Diritto alla Salute, oggi Pre-    le strategie necessarie per ottenere l’in-
   del Piano sanitario regionale per il       sidente, della Regione Toscana, Claudio          tegrazione delle MnC, anche in ambito
triennio 1999-2001 ha rappresentato           Martini, aveva manifestato la volontà po-        veterinario. La Commissione doveva in-
 un passo importante nel percorso di          litica di promuovere e sostenere i processi      dividuare gli strumenti per valutare la
 integrazione delle MnC in Toscana            di integrazione delle terapie non conven-        domanda di queste terapie nel territorio;
                                              zionali nelle strutture pubbliche, rispon-       censire le attività più significative; valu-
                                              dendo in maniera concreta a un’esigenza          tare le proposte di ricerche per il settore
                                              della popolazione. Nel dicembre 1997 lo          e di sperimentazione sull’uomo; definire,
                                              stesso Assessore invitava le Aziende Sani-       con l’Ordine dei Medici e le Università, i
                                              tarie Locali che intendevano realizzare in-      criteri di accreditamento della formazio-
                                              terventi di medicina non convenzionale a         ne professionale; promuovere iniziative
                                              inserirli nei Piani, indicando le prestazioni    per la costituzione di albi o registri delle
                                              erogate, le modalità di accesso e svolgi-        professioni di MnC e garantire ai cittadi-
                                              mento delle attività e le risorse destinate      ni indicazioni e disponibilità sui servizi in
                                              a questi progetti.                               questo ambito.

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LE MEDICINE COMPLEMENTARI NEL SISTEMA SANITARIO REGIONALE TOSCANO

                                                   Inoltre, per sostenere la ricerca in que-                  MS
Il censimento regionale
                                               sto campo, nell’estate 2001 è stata appro-                              LU

    Fra le sue prime iniziative, la Commis-    vata una delibera (n. 628) che stanziava                                         PT                 FI
                                                                                                    4                                    PO
sione ha avviato, con l’Agenzia regionale      fondi specifici. Ciò ha consentito a enti e
di sanità, un progetto d’indagine per va-      associazioni pubbliche e private toscani                            7
lutare la domanda di MnC nella Regione         di presentare progetti di studio e ricerca                                   2    2                           AR
Toscana, censire le attività esistenti sul     per verificare l’efficacia delle terapie non
territorio, la documentazione scientifi-       convenzionali in patologie specifiche in                                              20
ca e legislativa, la presenza di servizi di    campo umano e animale.
agopuntura, MTC, omeopatia e fitotera-             Il Piano Sanitario Regionale per il
                                                                                                    PI
                                                                                                                                                    0
pia nelle strutture del Servizio sanitario     triennio 2002-2004 ha permesso di av-                                        9
regionale, appoggiare la formazione e          viare una fase di inserimento più organico                LI
                                                                                                                       2                      12
l’aggiornamento degli operatori del ser-       e strutturale di queste medicine nel siste-
vizio sanitario pubblico, e la sperimen-       ma sanitario regionale. Il Piano prevedeva
tazione di terapie non convenzionali in        anche linee di indirizzo per i medici di me-
strutture pubbliche.                           dicina generale sul loro uso e la definizio-                                          1                        SI

    In quest’ambito, nel 2003, è stato         ne di linee guida per la formazione degli
                                               operatori, in collaborazione con la Fede-                                                                GR
anche svolto un sondaggio sull’opinione
dei medici di famiglia e dei pediatri della    razione degli Ordini dei medici toscani.
Toscana. L’indagine ha mostrato che dei            In controtendenza con le disposizio-
2.228 medici e pediatri di famiglia inter-     ni nazionali che escludevano le MnC dai         Numero di ambulatori di medicina
vistati (sul totale di 3.500 circa) il 15.2%   Livelli essenziali di assistenza, la Regione    complementare in ogni provincia toscana
praticava le MnC, il 57.8% le consigliava      riconfermava non solo le prestazioni di         (maggio 2008)
ai propri pazienti, l’11% possiedeva una       agopuntura, ma anche quelle di omeo-
formazione specifica e il 29.2% desidera-      patia e fitoterapia, se previste da proget-
va acquisirla. Il 65.7% si è mostrato favo-    ti specifici.
revole al loro insegnamento all’università
e il 23.7% le ha utilizzate per la cura dei
propri disturbi.                               Le iniziative per la formazione

                                                   Il processo di inserimento della MC         Il processo di inserimento della
Il sostegno alla ricerca clinica e lo          nel sistema sanitario regionale ha incon-       MC nel sistema sanitario regionale
sviluppo dell’integrazione                     trato sempre il contributo concreto e la        ha incontrato sempre il contributo
                                               collaborazione dell’Ordine dei medici e         concreto e la collaborazione
   Nel 1999, la Giunta regionale della         dell’Università di Firenze. L’Università di     dell’Ordine dei medici e
Regione Toscana ha deliberato di de-           Firenze ha avviato iniziative di formazio-      dell’Università di Firenze
stinare un fondo specifico al sostegno         ne (Corsi di perfezionamento e Master)
e allo sviluppo delle attività di MnC già      su questi temi, anche con la collabora-
presenti nel Servizio sanitario regionale      zione dei Centri regionali di riferimento.
sulla base dei progetti presentati dalle       In particolare la Facoltà di Farmacia ha
ASL interessate.                               attivato un Corso di perfezionamento in

                                                                                                                                                        3
LE MEDICINE COMPLEMENTARI NEL SISTEMA SANITARIO REGIONALE TOSCANO - INTEGRAZIONE E INNOVAZIONE PER LA SALUTE
LE MEDICINE COMPLEMENTARI NEL SISTEMA SANITARIO REGIONALE TOSCANO

                                                   Fitoterapia cinese; la Facoltà di Medici-      di attestato rilasciato dagli istituti pub-
                                                   na e Chirurgia ha realizzato un Master         blici e privati di formazione accreditati
                                                   universitario di II livello in “Agopuntura     e i professionisti che hanno attuato un
                                                   e Medicina Tradizionale Cinese” e, dal         percorso formativo con un monte ore
                                                   2007, un Master di II livello in “Fitotera-    non inferiore a 450 ore di lezione e a 100
                                                   pia clinica”, in collaborazione con il Polo    ore di pratica clinica, dopo avere supera-
                                                   universitario di Empoli.                       to una prova teorico-pratica e discusso
                                                       Nel 2007, anche la Facoltà di Farma-       una tesi. La durata dei corsi non può es-
                                                   cia dell’Università di Pisa ha attivato il     sere inferiore a 3 anni.
                                                   Master universitario di I livello in “Piante       Sono previste norme transitorie per
                                                   aromatiche e medicinali: materia prima         l’iscrizione agli elenchi dei professionisti
                                                   per l’industria alimentare, cosmetica,         che hanno avviato la pratica delle medi-
                                                   salutistica e farmaceutica”. Un nuovo          cine complementari prima dell’approva-
                                                   Master universitario di medicina inte-         zione della legge. Il percorso formativo
                                                   grata è stato approvato dalla Facoltà          per medici chirurghi e odontoiatri e me-
            Il sito Salute della Regione Toscana   di Medicina e Chirurgia dell’Università        dici veterinari è comune.
    presenta una sezione dedicata alle medicine    di Siena. Negli Atenei di Pisa e Firenze           I corsi di formazione per i farmacisti
           complementari e non convenzionali       sono presenti Corsi di laurea in Tecniche      prevedono invece un monte ore com-
          all’indirizzo www.salute.toscana.it/     Erboristiche.                                  plessivo teorico-pratico non inferiore a
parliamodi/med-non-convenzionali/medicine-             Il Protocollo di intesa fra Regione To-    100 ore e una durata dei corsi non infe-
                       non-convenzionali.shtml     scana e Ordini professionali regionali de-     riore a 1 anno.
                                                   finisce i percorsi formativi e di accredi-         Oltre ai principi fondamentali e l’ap-
                                                   tamento degli operatori e degli istituti di    plicazione clinica delle tecniche di me-
                                                   formazione in medicina complementare.          dicina complementare, i corsi devono
                                                   Il documento costituisce la prima appli-       garantire l’insegnamento dei criteri della
                                                   cazione della Legge regionale 9/2007 ed        medicina basata sulle evidenze, la capa-
                                                   è stato stilato con il contributo fonda-       cità di svolgere ricerca clinica, la cono-
                                                   mentale del presidente della Federazio-        scenza della legislazione e delle norme
                                                   ne regionale dei medici chirurghi e degli      su diritto all’informazione e consenso
                                                   odontoiatri, dottor Antonio Panti.             informato.
    Il Protocollo di intesa fra Regione                Approvato nel 2008, il documento è
        Toscana e Ordini professionali             stato firmato dalla Federazione regionale
         regionali, approvato nel 2008,            dei medici chirurghi e degli odontoiatri,      La comunicazione del settore
      definisce i percorsi formativi e di           dalla Consulta regionale degli Ordini dei
accreditamento degli operatori e degli             farmacisti e dalla Federazione regiona-            Per comunicare con i cittadini, è stato
    istituti di formazione in medicina             le dell’Ordine dei medici veterinari della     creato uno spazio specifico per le MnC nel
                       complementare               Toscana. Vi si delibera l’istituzione, pres-   sito web ufficiale della Regione Toscana
                                                   so gli ordini professionali, di elenchi dei    (sezione Salute). Il sito contiene tutte le
                                                   professionisti che esercitano agopuntura,      informazioni sulle attività di medicina
                                                   fitoterapia e omeopatia. Possono esservi       complementare e non convenzionale della
                                                   inseriti gli iscritti all’Ordine in possesso   regione, gli atti normativi e il censimento

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LE MEDICINE COMPLEMENTARI NEL SISTEMA SANITARIO REGIONALE TOSCANO

aggiornato delle strutture pubbliche di        mostra convegno internazionale sulle
MC a livello regionale e nazionale.            innovazioni per le buone pratiche di so-
    È stato inoltre realizzato il Notiziario   stenibilità ambientale e sociale (Firenze
regionale per le medicine complementari        - Fortezza da Basso). Con questa scelta
e non convenzionali, MNC Toscana, (di-         l’Assessorato al diritto alla salute ha in-
retto da Mariella Di Stefano). Il Notiziario   teso proporre un modello di sostenibilità
è a cura della Commissione regionale per       dei sistemi sanitari, di prevenzione, pro-
le MnC e della Struttura regionale di rife-    mozione della salute e cura dei cittadini.
rimento, in particolare dall’Ambulatorio
di omeopatia dalla ASL 2 di Lucca. La pub-
blicazione in versione cartacea raggiunge      Le medicine complementari nella
le 2.500 copie e il foglio elettronico viene   specialistica ambulatoriale
diffuso ad almeno 5.000 operatori del
settore. Il Notiziario è pubblicato nel sito       Nel settembre 2006 è stato siglato,
già citato e ha raggiunto il 14° numero e      colmando un vuoto legislativo nazionale,
il V anno di pubblicazione.                    l’Accordo integrativo regionale toscano
                                               per le specialità ambulatoriali, che com-
                                               prende anche le medicine complementari.
L’informazione ai cittadini                    L’Accordo include nella specialistica am-
                                               bulatoriale anche i rapporti convenzionali
    Per diffondere l’informazione sul-         intrattenuti dai medici specialisti “com-
le medicine complementari in manie-            petenti” nelle medicine complementari e
ra omogenea, la Regione Toscana ha             prevede di ricondurre obbligatoriamente
realizzato una campagna informativa            tutti i rapporti di lavoro dei medici di me-   I poster della campagna informativa della
nell’autunno del 2005. Sono stati pub-         dicina complementare con le ASL regio-         Regione Toscana realizzata nel 2005
blicati annunci stampa sui principali          nali alla disciplina economica e normativa
quotidiani regionali e nazionali, affissi      prevista dall’Accordo collettivo nazionale.
220 poster e 5.293 manifesti, e collo-             Lo specialista deve possedere un’at-
cate 265 tabelle sui mezzi di trasporto        testazione rilasciata dall’Ordine provin-
pubblici. L’iniziativa di comunicazione ha     ciale dei medici sull’avvenuta forma-          Nel 2005 la Regione ha realizzato una
riguardato l’omeopatia, l’agopuntura e la      zione teorico-pratica che dimostra la          campagna informativa, con annunci
fitoterapia. Per ciascuna di queste medi-      sua competenza in una delle discipline         stampa sui principali quotidiani
cine è stata evidenziata una patologia di      complementari (agopuntura, fitoterapia,        regionali e nazionali, affissione di
riferimento, selezionata sulla base della      omeopatia).                                    manifesti e locandine sui mezzi di
documentazione di efficacia disponibile            Si tratta del primo tentativo concreto,    trasporto pubblici, per diffondere
nella letteratura internazionale e della       in Italia, di definire una procedura a cui     l’informazione sulle medicine
diffusione nella popolazione.                  le aziende sanitarie devono attenersi per      complementari in Toscana
    Il settore delle medicine non con-         aprire servizi di medicina complementare
venzionali e complementari partecipa           nella sanità pubblica, dopo una corretta
ad alcune manifestazioni fieristiche e in      valutazione dell’esperienza professiona-
particolare, dal 2004, a Terra Futura, la      le dei medici.

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LE MEDICINE COMPLEMENTARI NEL SISTEMA SANITARIO REGIONALE TOSCANO - INTEGRAZIONE E INNOVAZIONE PER LA SALUTE
LE MEDICINE COMPLEMENTARI NEL SISTEMA SANITARIO REGIONALE TOSCANO

                                                   La legge regionale di                            stenza (LEA) regionali e nel Nomenclatore
                                                   regolamentazione delle discipline                tariffario; l’approvazione una normativa
                                                   bio-naturali                                     regionale che ne disciplini l’esercizio; l’in-
                                                                                                    serimento di loro rappresentanti nei gruppi
       Attraverso una legge regionale,                 Attraverso una legge regionale, nel          di lavoro del Consiglio Sanitario Regionale
       nel 2005 è stato regolamentato              2005 è stato regolamentato l’esercizio           (CSR); l’introduzione nelle Linee guida re-
           l’esercizio e la pratica delle          delle “Discipline Bio-naturali” (DBN). La        gionali quando sono riconosciute efficaci
     “Discipline Bio-naturali” (DBN)               definizione include pratiche come la na-         come terapia sostitutiva, complementare
                                                   turopatia, lo shiatsu, la reflessologia, il      o alternativa accettabile per indicazioni
                                                   tuina, la pranopratica, che stimolano le ri-     specifiche; la promozione della conoscen-
                                                   sorse naturali dell’individuo e sono mirate      za nei corsi di laurea dell’area sanitaria;
                                                   al benessere e a migliorare la qualità della     la realizzazione di attività specifiche che
                                                   vita. Le discipline bio-naturali intendono       garantiscano l’integrazione nel sistema
                                                   inoltre favorire la piena e consapevole as-      sanitario regionale, con un finanziamento
                                                   sunzione di responsabilità di ciascun in-        annuo di 600 mila euro per il triennio.
                                                   dividuo in relazione al proprio stile di vita        La legge n. 40 di riforma delle Aziende
                                                   e stimolare le risorse vitali della persona,     Sanitarie Locali, approvata nel 2006, pre-
                                                   intesa come entità globale e indivisibile.       vede la presenza di un rappresentante delle
                                                   Premesse queste caratteristiche comuni,          medicine complementari in ogni Azienda
                                                   ogni disciplina utilizza approcci, tecniche      sanitaria toscana (2 per le Aziende ospe-
                                                   e strumenti originali e coerenti con il mo-      daliere), nel Consiglio sanitario regionale
                                                   dello culturale specifico di riferimento. Le     e nella Commissione regionale di bioetica.
                                                   DBN scelgono di non interferire nel rap-         Si tratta di un passaggio di rilievo che può
                                                   porto tra medici e pazienti e rinunciano         generare cambiamenti, almeno nel campo
                                                   all’uso di farmaci di qualsiasi tipo, poiché     del governo clinico. Con la delibera n. 655
                                                   estranei alla sfera competenza degli ope-        (20-6-2005) le medicine complementari
                                                   ratori di queste discipline.                     sono state inserite nel Nomenclatore ta-
                                                                                                    riffario regionale. Ciò consente ai cittadini
                                                                                                    residenti di usufruire di visite specialisti-
                                                   Le medicine complementari nei                    che in agopuntura, omeopatia, fitoterapia
                                                   Livelli essenziali di assistenza                 e medicina manuale pagando un ticket
                                                                                                    di 18.59 euro. L’accesso alle prestazioni è
                                                       Il Piano sanitario regionale per il trien-   diretto (non è necessaria la richiesta del
                                                   nio 2005-2007 prevede di garantire l’in-         medico di famiglia).
                                                   tegrazione definitiva nel servizio sanitario
                                                   regionale di quelle MnC dotate di un livello
                                                   di evidenza scientifica sufficiente, definite    La legge regionale sulle medicine
                                                   medicine complementari (MC): agopuntu-           complementari
Lo shiatsu è una pratica bio-naturale compresa     ra, fitoterapia, omeopatia e medicina ma-
      nelle discipline regolamentate dalla legge   nuale. Per queste medicine si prevedono            Nella primavera del 2007 il Consiglio
                             regionale del 2005    l’introduzione nei Livelli essenziali di assi-   Regionale della Toscana ha approvato una

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LE MEDICINE COMPLEMENTARI NEL SISTEMA SANITARIO REGIONALE TOSCANO

legge che disciplina l’esercizio delle me-      settore sono diverse. Includono il soste-
dicine complementari da parte di medici,        gno allo sviluppo di progetti di ricerca in
veterinari e farmacisti. Il provvedimento       questo settore, come avviene in Lombar-
legislativo stabilisce che gli Ordini dei       dia, l’istituzione di corsi di formazione
medici chirurghi ed odontoiatri, dei vete-      (Friuli Venezia Giulia, Provincia Autono-
rinari e dei farmacisti istituiscano elenchi    ma di Bolzano), il progetto di creazione
di professionisti esperti in medicine com-      di ambulatori di medicina integrata (Re-
plementari sulla base dei requisiti definiti    gione Umbria), l’istituzione di una rete
dalla Commissione regionale per la for-         di ambulatori pubblici di MnC (Regione
mazione in medicina complementare, e            Campania) oppure la creazione dell’Os-
rilascino una certificazione specifica. La      servatorio regionale per le MnC della Re-
commissione regionale, istituita dalla Di-      gione Emilia Romagna.
rezione generale dell’Assessorato al diritto        Nel febbraio 2007 il coordinamento
alla salute, è composta dai rappresentanti      degli Assessori alla Salute delle Regioni
degli Ordini professionali, delle associa-      italiane ha approvato, sulla base di un do-
zioni di MC, delle Università toscane, dai      cumento dei rappresentanti delle regioni
responsabili dei Centri regionali di riferi-    interessate, la costituzione di un “Grup-       L’omeopatia è una delle medicine complementari
mento per le medicine complementari e           po tecnico interregionale per le medicine       regolamentate dalla Legge regionale
da esperti designati dal Consiglio Sanita-      complementari”, coordinato dalla Regio-
rio Regionale. Ad essa spetta definire i cri-   ne Toscana. Nel primo anno di attività il
teri per l’ammissione all’elenco dei medici     Gruppo ha approvato un progetto di ri-
chirurghi, odontoiatri, veterinari e farma-     cerca (promosso e coordinato dall’Emilia
cisti esperti in medicine complementari         Romagna) e un documento sui criteri ge-
e i criteri di accreditamento degli istituti    nerali di formazione in medicina comple-
pubblici e privati di formazione in medi-       mentare. L’elaborato costituisce la base di
cine complementari (che saranno inseriti        confronto con il Ministero della Salute, gli
nell’elenco degli istituti di formazione ac-    Ordini professionali, le Università e le so-
creditati dalla Regione).                       cietà scientifiche del settore.

Il coordinamento fra le Regioni                 Gli scenari futuri

    La riforma del titolo V della Costitu-          Nel luglio 2008 il Consiglio regionale ha   Integrazione, libertà di scelta
zione italiana, che conferisce alle Regioni     approvato il Piano sanitario regionale per      terapeutica dell’utente, libertà di cura
potestà legislativa concorrente rispetto        il triennio 2008-10. Integrazione, libertà      del medico, qualità delle prestazioni,
allo Stato su molte materie, ha indotto         di scelta terapeutica dell’utente, libertà di   formazione degli operatori, ricerca,
molte regioni a intervenire in materia sa-      cura del medico, qualità delle prestazioni,     sicurezza dell’utenza, modello
nitaria. L’iniziativa regionale nel settore     formazione degli operatori, ricerca, sicu-      organizzativo a rete sono i principi
delle MnC non è dunque più un fenomeno          rezza dell’utenza, modello organizzativo a      che ispirano l’azione del PSR
isolato e sporadico.                            rete delle attività pubbliche di medicine       2008-10 in materia di medicine
    Le attività regionali avviate in questo     complementari e non convenzionali sono          complementari e non convenzionali

                                                                                                                                          7
LE MEDICINE COMPLEMENTARI NEL SISTEMA SANITARIO REGIONALE TOSCANO

                                                i principi che ispirano l’azione di piano in     punti nascita per contribuire a migliorare
                                                materia di medicine complementari e non          la salute della donna, promuovere il parto
                                                convenzionali.                                   fisiologico e l’allattamento materno, e nel
      Le linee di sviluppo e gli impegni            Le linee di sviluppo e gli impegni per       trattamento dei disturbi neurovegetati-
    per il prossimo triennio prevedono          il prossimo triennio prevedono innanzitut-       vi della menopausa; nelle attività rivolte
     innanzitutto di radicare le attività       to di radicare le attività di MC in tutte le     all’infanzia, anche per sostenere la cre-
     di MC in tutte le aziende sanitarie        aziende sanitarie, realizzando un Ambula-        scita, prevenire e curare i disturbi dell’ali-
    regionali, e di rafforzare il modello        torio di medicina complementare in ogni          mentazione e del comportamento, e per
                  organizzativo toscano         ASL toscana (“Centro di medicina com-            ridurre le infezioni recidivanti dell’infan-
                                                plementare integrata”) e di rafforzare il        zia. Le medicine complementari vengono
                                                modello organizzativo toscano a rete che         prese in considerazione per il migliora-
                                                comprende le attività di MC e MnC rea-           mento della qualità della vita del paziente
                                                lizzate dalle Aziende. Il PSR si propone di      cronico, degli anziani e dei pazienti on-
                                                definire i percorsi formativi e di accredita-    cologici, nei programmi di salute mentale
                                                mento dei professionisti che esercitano le       dell’adulto e dell’infanzia, nella lotta al
                                                MC e delle scuole di formazione, di censire      dolore e nell’assistenza al malato termi-
                                                la letteratura scientifica e valutare l’appli-   nale (la collaborazione con il settore cure
                                                cazione delle terapie complementari e non        palliative e gli hospice regionali è ritenu-
                                                convenzionali in oncologia per definire li-      to un ambito di integrazione delle MC),
                                                nee guida diagnostico-terapeutiche, evi-         nell’individuazione di modalità integrate
                                                denziando il contributo dei trattamenti di       di cura per patologie particolarmente dif-
                                                MC in quelle patologie per le quali esisto-      fuse come le allergie, in campo odonto-
                                                no evidenze cliniche, studi di valutazione       stomatologico, e infine per la definizione
                                                di efficacia in letteratura internazionale.      di modelli interculturali per affrontare i
                                                    Si punta a garantire una formazione          problemi di salute degli immigrati.
                                                professionale di alto livello dei medici e           Grande rilievo assume l’attività di ri-
                                                del personale sanitario nelle MC e l’ag-         cerca da svolgere in collaborazione con
                                                giornamento di operatori sanitari, medi-         le Università e le associazioni private. Le
                                                ci di famiglia, pediatri di libera scelta e      ricerche, oltre all’efficacia delle terapie, si
                                                veterinari, inclusi gli operatori privati del    occuperanno di salute di genere, malat-
        La fitoterapia fa parte delle medicine   settore, in collaborazione con le scuole         tie sociali e riabilitazione, monitorando
     complementari regolamentate in Toscana     regionali accreditate. Altri obiettivi di        anche la soddisfazione degli utenti, gli
                                                rilievo sono lo sviluppo di programmi di         eventuali effetti indesiderati, la poten-
                                                sorveglianza sanitaria sugli effetti av-         ziale riduzione della spesa farmaceutica
                                                versi correlati alle MC, il rapporto con         e degli esami strumentali. Si valuterà an-
                                                la Commissione regionale di bioetica, la         che il contributo di MC e MnC al cambia-
                                                diffusione di una corretta informazione          mento degli stili di vita.
                                                ai cittadini su potenzialità e limiti delle          Saranno promossi e sostenuti i pro-
                                                medicine complementari.                          grammi di cooperazione internazionale
                                                    In ambito clinico si richiama l’atten-       per lo sviluppo della medicina naturale e
                                                zione sull’uso delle MC nei consultori e nei     tradizionale nei Paesi del Sud del mondo.

8
LE MEDICINE COMPLEMENTARI NEL SISTEMA SANITARIO REGIONALE TOSCANO

I servizi toscani per la medicina complementare

I Centri regionali di riferimento               ai cittadini immigrati grazie alla presen-     A partire dal 2002 è iniziata l’attività
                                                za di una mediatrice culturale che fa da       in Toscana dei Centri regionali di
    A partire dal 2002 è iniziata l’attività    ponte fra culture diverse. Il trattamento      riferimento: il Centro di medicina
in Toscana dei Centri regionali di riferi-      terapeutico prevede l’utilizzo dell’ago-       tradizionale cinese “Fior di prugna”
mento. In particolare, nel dicembre 2002,       puntura (alla base di ogni trattamento)        dell’ASL 10 di Firenze, il Servizio di
è stata istituita la Struttura regionale di     e della farmacopea da parte del medico.        fitoterapia dell’ASL 11 di Empoli e
riferimento per le MnC presso il Centro         Prevede inoltre l’utilizzo del massaggio       l’Ambulatorio di omeopatia dell’ASL
di medicina tradizionale cinese “Fior di        tuina, della moxibustione, del fior di pru-    2 di Lucca
prugna” dell’ASL 10 di Firenze, cui spet-       gna, della coppettazione, della ginnasti-
tano attività di coordinamento regionali.       ca energetica e della dietetica, affidati
Per le attività di fitoterapia il Centro re-    al restante personale sanitario. Inoltre
gionale di riferimento è stato individuato      vengono suggerite indicazioni sull’ali-
nel Servizio di fitoterapia dell’ASL 11 di      mentazione corretta e sulla ginnastica
Empoli, per l’omeopatia nell’Ambulatorio        per migliorare l’equilibrio energetico e
di omeopatia dell’ASL 2 di Lucca e per          su eventuali assunzioni di farmaci della
l’agopuntura nel citato Centro “Fior di         farmacopea cinese o occidentale. Presso
prugna”. In questi anni i tre Centri hanno      il Centro sono trattate soprattutto pato-
svolto un’attività fondamentale per l’in-       logie delle ossa e dei muscoli, dell’appa-
tegrazione e lo sviluppo delle medicine         rato digerente e respiratorio, patologie
complementari.                                  cutanee, cefalee, sindrome del tunnel
                                                carpale, nevralgia del trigemino, lievi
                                                turbe psichiche e patologie dell’appara-
Il Centro di medicina tradizionale              to genitale femminile. Viene eseguito il
cinese Fior di Prugna                           trattamento delle malposizioni fetali per
                                                il capovolgimento del feto in caso di pre-
    Il Centro Fior di Prugna dell’Azienda       sentazione podalica.
Sanitaria di Firenze, con sede a Campi Bi-          Tra le patologie per l’infanzia si trat-
senzio e diretto dalla dr.ssa Sonia Baccetti,   tano coliche gassose del lattante, distur-
è nato nel 1995 e presta servizi ad adulti e    bi gastro-enterici, enuresi, agitazione e
bambini, italiani e stranieri, con particola-   turbe del sonno, patologie cutanee, ma-        Il Centro Fior di Prugna dell’Azienda
re attenzione alla popolazione cinese.          lattie da raffreddamento.                      Sanitaria di Firenze offre servizi di MTC
    Il Centro rappresenta, a livello euro-          Il Centro gestisce inoltre progetti di     ad adulti e bambini, italiani e stranieri, con
peo, un esempio unico nel suo genere:           ricerca su vari temi. È in corso la ricerca    particolare attenzione alla popolazione cinese
opera in maniera interdisciplinare, utiliz-     per il trattamento della disassuefazione
za tutte le tecniche della medicina cinese      da fumo (tramite agopuntura). Vengono
in maniera integrata con la medicina oc-        realizzati progetti speciali per l’alcool-
cidentale e offre la medicina tradizionale      dipendenza (tramite agopuntura) e per il

                                                                                                                                          9
LE MEDICINE COMPLEMENTARI NEL SISTEMA SANITARIO REGIONALE TOSCANO

                                             dolore cronico (tramite ginnastica ener-         ca in Fitoterapia per medici, farmacisti,
                                             getica). La struttura è aperta cinque gior-      odontoiatri e veterinari, attraverso un
                                             ni la settimana per un totale di 36 ore          Master di 2° livello in Fitoterapia con-
                                             settimanali. Il personale impiegato è di         dotto dalle Facoltà di Medicina e Chirur-
                                             17 unità ed effettua circa 4.500 presta-         gia dell’Università di Firenze.
                                             zioni l’anno. Altre informazioni si trovano          Sono realizzati anche corsi di aggior-
                                             nel sito Internet www.asf.toscana.it .           namento per erboristi e operatori sani-
                                                                                              tari. Tutte le informazioni si trovano nel
                                                                                              sito Internet www.naturamedica.net.
                                             Il Centro clinico di Medicina
                                             Naturale dell’Ospedale S.Giuseppe
                                             di Empoli                                        L’Ambulatorio di omeopatia
                                                                                              della ASL 2 Lucca
                                                 L’esperienza del Centro di Empoli, di-
              Lo staff del Centro di Empoli   retto dal dr. Fabio Firenzuoli, è iniziata nel       L’Ambulatorio di omeopatia, diret-
                                             febbraio del 1997 come Ambulatorio di            to dal dr. Elio Rossi, è stato istituito nel
                                             Fitoterapia. Nel 1999 è stato riconosciuto       settembre 1998 e ha visitato circa 2.600
                                             come Servizio di Fitoterapia, per svolgere       pazienti. Le patologie prevalenti esami-
                                             attività clinica, di ricerca e formazione.       nate sono di tipo respiratorio (26.8%),
                                                 Nel 2001 ha assunto le funzioni di           dermatologico (15.4%), gastrointestinale
 L’esperienza del Centro di Empoli è         Centro di controllo delle reazioni avver-        (13.5%), e psicologico (13.4%). Il 43.5%
  iniziata nel febbraio del 1997 come        se ai prodotti a base di erbe medicinali.        dei pazienti è seguito da un minimo di 2 a
Ambulatorio di Fitoterapia. Nel 1999         Nel 2006 è stato istituito il Centro clinico     un massimo di 60 mesi e nel 90% dei casi
  è stato riconosciuto come Servizio         di Medicina Naturale, che aggiunge alla          si è osservato un miglioramento clinico
  di Fitoterapia, per svolgere attività      fitoterapia le prestazioni mediche di ago-       dei sintomi, valutato con criteri scientifici
      clinica, di ricerca e formazione       puntura cinese, chiroterapia e fitoterapia       (Glasgow Homeopathic Hospital Outco-
                                             pediatrica, possibili anche in regime di         me Scale o Visual Analogue Scale).
                                             ricovero ospedaliero.                                Dal 2002 è in funzione anche un am-
                                                 In collaborazione con l’URP, il Servi-       bulatorio di omeopatia ginecologica, di-
                                             zio Linea Verde Pronto Salute (tel. 0571         retto dalla dr.ssa Alessandra Panozzo, per
                                             7051) risponde alle esigenze di informa-         la presa in carico di problemi e patologie
                                             zione del cittadino; dal 2004 è attivo un        della donna, in particolare dei problemi
                                             ambulatorio per le terapie complemen-            della menopausa.
                                             tari in Oncologia.                                   Oltre all’attività clinica, l’ambulatorio di
                                                 È in funzione anche un Servizio di fi-       Lucca si occupa di informazione al cittadi-
                                             tovigilanza, in collaborazione con realtà        no, di formazione degli operatori sanitari,
                                             istituzionali come l’Istituto superiore di       di ricerca e di cooperazione internaziona-
                                             sanità e l’AIFA, e continuano a essere           le, attraverso la promozione di progetti di
                                             svolte attività di ricerca, pubblicazioni        sviluppo della medicina naturale nei Paesi
                                             scientifiche e convegni. Sono realizzate         del Sud del mondo. Nel 2003-04 ha con-
                                             nel Centro attività di formazione clini-         dotto uno studio di valutazione sui costi

 10
LE MEDICINE COMPLEMENTARI NEL SISTEMA SANITARIO REGIONALE TOSCANO

e benefici della terapia omeopatica nelle      bre 2006 attraverso un progetto della
patologie respiratorie, da cui è emerso che    dott.ssa Maria Marchitiello. Il Centro è
questa terapia ha ridotto i consumi far-       sede di attività clinica, di ricerca, infor-
macologici convenzionali del 46-47%.           mazione e formazione per gli utenti e gli
    Un importante lavoro sulle reazioni        operatori dell’azienda. In collaborazione
avverse al trattamento omeopatico ha           con la Scuola Sant’Anna di Pisa è in corso
evidenziato la presenza di reazioni mi-        uno studio di valutazione su efficacia ed
nime (2.68%) che si esauriscono rapida-        efficienza dell’attività svolta.
mente con l’interruzione del trattamento.          Il Centro si propone come un laborato-
Da anni è attivo un servizio telefonico di     rio di iniziative socioculturali rivolte alla
informazione sul farmaco omeopatico e          famiglia, alla coppia, al singolo, a bambi-
di farmacovigilanza (tel. 0583 449459).        ni e adolescenti e immigrati nell’ambito
                                               delle azioni previste dal PSR.
                                                   L’attività clinica si dedica all’ambito
Gli ambulatori pubblici                        materno infantile: cura della nascita, dei      Lo staff del Centro di Lucca
di medicina complementare                      bambini e degli adolescenti, ma anche
                                               dei genitori. Il Centro si occupa di donne
    Nel 2008 in Toscana sono stati cen-        in gravidanza attraverso il sostegno del
siti 59 ambulatori pubblici di medicina        parto attivo, dell’allattamento al seno,
complementare. I servizi sono distribuiti      del puerperio. Un’attenzione specifica è
sull’intero territorio regionale e in quasi    rivolta all’alimentazione con il progetto:
tutte le Aziende sanitarie e ospedaliere.      “No all’obesità! A mangiar bene si co-
Il censimento aggiornato di queste strut-      mincia da bambini”.
ture è consultabile nel sito citato.               Si rivolge ai bambini per la cura dei       L’Ambulatorio di Omeopatia, della
    Le prestazioni erogate sono prevalen-      disturbi più frequenti, come le malattie        ASL di Lucca, ha visitato circa 2.600
temente di agopuntura (29) omeopatia           ricorrenti delle prime vie respiratorie,        pazienti. Le patologie osservate con
(14), medicina manuale (10) e fitoterapia      le dermatiti, le allergie e intolleranze        maggior frequenza sono respiratorie,
(4). Sono forniti servizi anche in altre te-   alimentari; sono presi in carico anche          dermatologiche, gastrointestinali e
rapie naturali. Questa realtà è in continua    problemi di sviluppo, comportamentali,          psicologiche
evoluzione. Il Piano sanitario regionale       disagio scolastico, difficoltà di apprendi-
2008-2010, infatti, prevede che nel breve      mento, disturbi del sonno e del compor-
periodo tutti gli ospedali della Regione       tamento alimentare.
possano offrire alla popolazione servizi di
medicina complementare.
                                               L’ospedale di medicina integrata
                                               di Pitigliano
Il Centro omeopatico materno
infantile di Pontedera                            Il progetto sperimentale, che si ispira
                                               anche alle metodologie del Royal Home-
    Il Centro omeopatico materno infan-        opathic Hospital di Londra, è realizzato
tile ha avviato la sua attività nel dicem-     nell’ospedale del comprensorio del Tufo

                                                                                                                                  11
LE MEDICINE COMPLEMENTARI NEL SISTEMA SANITARIO REGIONALE TOSCANO

                                                                                 gliorare i servizi al cittadino e le condizio-
                                                                                 ni, oggettive e soggettive, del paziente.
                                                                                     Il progetto prevede la creazione, nel-
                                                                                 la struttura ospedaliera, di un centro
                                                                                 di formazione qualificata in medicine
                                                                                 complementari e di una biblioteca in-
                                                                                 formatica sulla letteratura scientifica
                                                                                 internazionale in materia. La biblioteca
                                                                                 sarà a disposizione di operatori, associa-
                                                                                 zioni e società scientifiche del settore e
                                                                                 strutture di medicina complementare del
                                                                                 Servizio sanitario nazionale.

                                                                                 I servizi per le medicine
                                                                                 complementari in veterinaria

                                                                                     I veterinari che utilizzano le MC per
                                                                                 la cura degli animali di compagnia e da
                                                                                 produzione sono numerosi sull’intero
                                                                                 territorio regionale.
                                                                                     Da più di 20 anni è in funzione la
                                                                                 Scuola di omeopatia veterinaria “Dott.
     Panoramica di Pitigliano,   dei Comuni di Sorano, Pitigliano e Man-         Rita Zanchi” di Cortona (Arezzo), diretta
      in provincia di Grosseto   ciano, in provincia di Grosseto. Questo         dal dott. Franco Del Francia; un corso di
                                 territorio si caratterizza per la cura della    agopuntura per veterinari è disponibile
                                 salute attraverso le acque termali (Ter-        presso la Scuola di Agopuntura di Firenze
                                 me di Saturnia). Il progetto rappresenta        (diretta dal dott. Franco Cracolici). Pres-
                                 un ulteriore passo nel processo di inte-        so la Facoltà di veterinaria dell’Universi-
                                 grazione di medicine e pratiche naturali        tà di Pisa è in funzione un ambulatorio
                                 nella sanità pubblica.                          di omeopatia (dott.ssa Francesca Pisseri)
                                     Gli aspetti principali del progetto, co-    e un servizio analogo è presente presso
                                 ordinato dalla dott.ssa Simonetta Bernar-       l’ASL 11 di Empoli (responsabile dott. Pa-
                                 dini, sono l’interdisciplinarietà, la ricerca   olo Rossetti).
                                 sull’efficacia delle medicine complemen-            Nella Casa di reclusione dell’isola
                                 tari in varie patologie, l’attenzione co-       della Gorgona (Livorno), dove vengono
                                 stante ai cittadini, agli operatori, alla       svolte attività agricole, di acquacoltu-
                                 scientificità degli interventi. L’idea basi-    ra e di allevamento, è in corso da anni
                                 lare è che l’integrazione delle medicine        un progetto pilota di utilizzo di terapie
                                 complementari rappresenta, nella pratica        omeopatiche per la cura degli animali,
                                 clinica, un obiettivo da perseguire per mi-     condotto dal dott. Marco Verdone.

12
LE MEDICINE COMPLEMENTARI NEL SISTEMA SANITARIO REGIONALE TOSCANO

I progetti regionali

Il sostegno al parto fisiologico

    Il corso di formazione “Partorire con
energia”, organizzato dal Centro Fior di
Prugna, in collaborazione con la Scuola
di Agopuntura Tradizionale della Città
di Firenze, consente alle ostetriche to-
scane di apprendere le tecniche di me-
dicina tradizionale cinese (massaggio
tuina, automassaggio, moxibustione, fior
di prugna, semi di colza, stimolazione di
punti auricolari ed esercizi di Qigong), le
indicazioni all’uso dei farmaci omeopati-
ci e fitoterapici e di conoscere le reazioni
avverse e l’interazione dei fitoterapici
con i farmaci convenzionali.
    Il corso si basa sul coinvolgimento di-
retto di ogni operatore per favorire l’ac-
quisizione del saper fare (migliorare le
abilità tecniche), del sapere (migliorare
le conoscenze teoriche) e del saper far        Le medicine complementari                          L’agopuntura e le tecniche di moxibustione,
fare (trasferire le conoscenze alla donna      in oncologia                                       massaggio tuina e riflessologia, sono usate per
in gravidanza e alle figure di supporto).                                                         favorire il parto fisiologico
    Obiettivi generali del corso sono la           Considerata la diffusione del ricorso
formazione delle ostetriche nei princi-        alle medicine complementari in ambito
pi della medicina tradizionale cinese,         oncologico, la Rete toscana di medicina
dell’omeopatia e della fitoterapia, appli-     integrata (RTMI) ha elaborato un Progetto
cate in ostetricia, per potenziare le risor-   che prevede obiettivi quali:
se della donna favorendo azioni di ge-
stione della propria salute; promuovere il     •   Censire la letteratura scientifica sull’uti-   Sostegno al parto fisiologico,
parto fisiologico; indurre il rilassamento         lizzo delle medicine complementari in          medicine complementari in
della donna; contenere il dolore durante           oncologia e valutare il campo di appli-        oncologia, corso su rischio clinico
il parto; permettere l’assistenza al post          cazione delle terapie complementari            e sicurezza dei pazienti sono tra i
partum e al puerperio e sostenere l’allat-         e non convenzionali nel trattamento            progetti regionali
tamento al seno.                                   delle patologie oncologiche, sulla base
     L’esperienza sarà replicata e ampliata        di prove di efficacia riscontrate in let-
nel futuro.                                        teratura e in esperienze consolidate.

                                                                                                                                             13
LE MEDICINE COMPLEMENTARI NEL SISTEMA SANITARIO REGIONALE TOSCANO

                                           •    Valutare i lavori scientifici pubblica-    prenderà in esame le medicine comple-
                                                ti in PubMed, che indicizza anche le       mentari e definirà criteri appropriati per
                                                revisioni sistematiche della Cochrane.     la valutazione del rischio e il monitorag-
                                                Le prove di evidenza delle ricerche sa-    gio dei percorsi diagnostico-terapeutici.
                                                ranno classificate con la scala prevista   In particolare, presterà grande atten-
                                                dal Progetto Nazionale Linee Guida         zione alla relazione medico-paziente e
                                                aggiornato al 2004, fatto proprio an-      alla comunicazione tra strutture, fattori
                                                che dall’Istituto Toscano Tumori.          cruciali per il successo delle terapie.
                                                                                               Alla fine del corso sarà stilato un do-
                                           •    Definire i protocolli di applicazione e    cumento di indirizzo per la definizione
                                                di valutazione delle medicine com-         di criteri di sicurezza per i pazienti e di
                                                plementari che, secondo la lettera-        riduzione del rischio nella pratica delle
                                                tura scientifica, sono ritenute utili in   medicine complementari.
           La valutazione e la gestione         campo oncologico e utilizzate nella            La valutazione e la gestione del ri-
  del rischio clinico, anche nel settore        rete dell’Istituto Toscano Tumori.         schio clinico hanno assunto un ruolo
       delle medicine complementari,                                                       sempre maggiore per i professionisti e
       hanno assunto un ruolo sempre       •    Formare gli operatori all’uso delle        i manager della sanità nella prospettiva
maggiore per gli operatori della sanità         tecniche di medicina complementare         di un miglioramento costante della qua-
nella prospettiva di un miglioramento           in oncologia.                              lità dei servizi sanitari.
      costante della qualità dei servizi
                                sanitari   •    Diffondere l’utilizzo delle medicine           La prevenzione degli eventi avversi –
                                                complementari negli ambulatori onco-       intesi come danno causato a un pazien-
                                                logici del Servizio sanitario regionale.   te dalla gestione sanitaria indipendente
                                                                                           dalla sua malattia oppure un incidente
                                           •    Diffondere alla popolazione le in-         di particolare rilievo per le sue potenziali
                                                formazioni su vantaggi e svantaggi         conseguenze – è il punto di partenza per
                                                dell’uso delle medicine complemen-         garantire un buon livello di sicurezza per
                                                tari in campo oncologico, attraverso       il paziente e favorire lo sviluppo profes-
                                                le sedi dell’Istituto Toscano Tumori       sionale dei clinici.
                                                decentrate sul territorio regionale.           Nelle medicine complementari que-
                                                                                           sta esigenza è ancora più stringente,
                                                                                           considerati l’aumento dei cittadini che
                                           Rischio clinico e sicurezza                     le utilizzano, la discussione in campo
                                           del paziente                                    scientifico, il processo di integrazione
                                                                                           in corso.
                                               È in corso la progettazione di un in-           La domanda di qualità nelle cure e
                                           tervento per la gestione del rischio clini-     nell’assistenza è un altro elemento di
                                           co a partire da un’analisi delle pratiche       stimolo per sviluppare una valutazione
                                           di lavoro nelle strutture sanitarie di rife-    del rischio che ponga le basi per definire
                                           rimento per le medicine complementa-            specifiche attività di prevenzione degli
                                           ri. Un corso, che sarà avviato nel 2009,        eventi avversi.

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LE MEDICINE COMPLEMENTARI NEL SISTEMA SANITARIO REGIONALE TOSCANO

La cooperazione internazionale dei centri toscani
    La Regione Toscana partecipa da anni       è concentrata nel Municipio dell’Avana          La Regione Toscana partecipa da
a programmi di cooperazione internazio-        Vecchia attraverso il sostegno alla Clinica     anni a programmi di cooperazione
nale a sostegno della medicina naturale        di medicina tradizionale e naturale, inau-      internazionale a sostegno della
nei Paesi del Sud del mondo, realizzati        gurata nel novembre 2003. La Clinica è          medicina naturale e tradizionale
in collaborazione con enti locali, agen-       stata visitata dall’Assessore al diritto alla
zie internazionali, associazioni e Ong. I      salute della Toscana, Enrico Rossi, in una
programmi sono stati realizzati a Cuba,        missione compiuta su invito dell’UNDP
in Senegal, in Serbia e a sostegno del po-     nell’aprile 2007.
polo Saharawi.

                                               Senegal
Cuba
                                                   Dal 2001 è in corso il progetto “Lotta
    Il primo progetto a sostegno dello svi-    alla mortalità materno infantile in Sene-
luppo della medicina naturale e omeopa-        gal”, coordinato dalla Provincia di Firenze,
tica a Cuba, nella provincia di Santiago,      con il sostegno finanziario della Regione
risale al 1995.                                Toscana e la partecipazione delle Aziende
    Nel 1996 il progetto si è esteso, grazie   Sanitarie e Ospedaliere toscane.
alla cooperazione decentrata del Comune            Il progetto, coordinato dalla Società
di Viareggio, alla Provincia di Guantana-      Matraia, è realizzato in collaborazione con
mo, in collaborazione con un programma         l’ospedale regionale di Thiès e il Distretto
di emergenza promosso dall’Organizza-          sanitario di Mbao. Prevede la formazione
zione Mondiale della Sanità con fondi del      e l’aggiornamento degli operatori del set-
Ministero degli Esteri italiano.               tore materno infantile, l’informazione alla
    Nel 1997 la Regione Toscana ha fi-         popolazione sulla prevenzione dei fattori
nanziato un progetto del Comune di             di rischio, la ristrutturazione e costruzione
Viareggio per la realizzazione di corsi        di locali per l’assistenza nelle due strut-
formativi in medicina, umana e veteri-         ture sanitarie e l’invio di apparecchiature,    La visita dell’Assessore Enrico Rossi alla
naria, e farmacologia omeopatica e l’al-       materiali e mezzi di trasporto sanitari.        Clinica di medicina tradizionale dell’Avana
lestimento di una struttura omeopatica             Nel 2005, quattordici operatori sani-       (Cuba - 2007)
nell’ospedale “10 de Octubre” della Città      tari senegalesi hanno svolto uno stage di
dell’Avana. Nel 1998 è stato realizzato        formazione di tre mesi in Toscana sulla
un progetto analogo nella Provincia di         prevenzione della mortalità materno-
Pinar del Río, inserito nel Programma per      infantile. Un operatore ha partecipato a
lo Sviluppo Umano Locale (PDHL) realiz-        un corso di formazione intensivo presso
zato da UNDP e UNOPS.                          il Centro di medicina tradizionale cinese
    Dal 2000 l’attività di cooperazione si     Fior di prugna, sull’apprendimento dei

                                                                                                                                       15
LE MEDICINE COMPLEMENTARI NEL SISTEMA SANITARIO REGIONALE TOSCANO

                                       principi della MTC, lo studio dei meridiani,   esperti italiani e cubani di medicina na-
                                       l’uso della moxibustione e dell’agopuntu-      turale e omeopatica che, oltre a un lavoro
                                       ra nella presentazione podalica del feto.      di formazione e aggiornamento, ha avuto
                                       Il corso ha previsto anche la formazione       incontri politici. Queste attività hanno
                                       teorico-pratica sulle principali tecniche      portato all’elaborazione di un progetto
                                       della MTC. È stato inviato in Senegal ma-      di cooperazione per l’integrazione delle
                                       teriale per la pratica della medicina tradi-   medicine complementari nel Sistema sa-
                                       zionale cinese. Il progetto è stato valutato   nitario saharawi, realizzato sulla base di
                                       molto positivamente dai partner senega-        una specifica richiesta del loro Ministero
                                       lesi e la Regione Toscana si è impegnata a     della Salute.
                                       garantirne la continuità.

                                                                                      Serbia
                                       Saharawi
                            Senegal                                                       Nel giugno 2005 si è svolta una mis-
                                           L’ambulatorio di omeopatia della ASL       sione dei Centri regionali di riferimento
                                       2 di Lucca appoggia il progetto DEMHOS         della Regione Toscana nella Repubblica
                                       (Desarrollo de la Medicina Natural y Ho-       Serba nell’ambito del programma UNDP
                                       meopatica con el Pueblo Saharawi) per          UNOPS IDEASS (Innovazione per lo svi-
                                       offrire assistenza tecnica sull’approccio      luppo e la cooperazione sud-sud - www.
                                       omeopatico in appoggio al Dipartimento di      ideassonline.org) e in collaborazione con
                                       Veterinaria dei campi profughi Saharawi.       il Programma City to City all’epoca in cor-
                                           Nell’ambito del progetto di Sanità Ani-    so in Serbia. Obiettivo della missione in-
                                       male, realizzato dall’Associazione Raphael     trodurre l’uso della moxibustione nei casi
                                       (Centro Studi e Ricerche Medicine Natu-        di presentazione podalica del feto (per la
                                       rali) di Pontasserchio, sono state realiz-     prevenzione del parto cesareo). Sono stati
                                       zate attività di formazione in medicina        formulati progetti per lo sviluppo e l’inte-
                                       omeopatica per tecnici e veterinari del        grazione anche della medicina omeopati-
                                       Dipartimento di Veterinaria Saharawi,          ca. Da queste esperienze è nato il progetto
                                       in collaborazione con l’Associazione Ly-       “Sostegno all’integrazione delle medicine
                                       copodium (Firenze), con il Comune di S.        complementari nel Sistema sanitario na-
                                       Giuliano Terme e l’Ambulatorio di omeo-        zionale e regionale della Serbia”.
                                       patia dell’ASL 2 di Lucca. Sono state svolte       Il progetto, approvato dalla Regione
                                       lezioni teoriche e pratiche, e si sono for-    Toscana nel luglio 2007 e in fase opera-
     Corso di moxibustione in Serbia   niti testi di studio, programmi informatici,   tiva, è promosso dal Centro regionale di
                                       documentazione video e una farmacia di         riferimento per l’Agopuntura e la Medici-
                                       medicinali omeopatici. Fino al 2006 sono       na tradizionale cinese “Fior di prugna” in
                                       state svolte sette missioni di una o due       collaborazione con il Centro regionale di
                                       settimane. Nel novembre 2005 è stata           riferimento per l’omeopatia, l’Institute of
                                       realizzata anche una missione congiun-         Social Medicine della Facoltà di Medicina
                                       ta, organizzata dall’UNOPS di Roma, di         di Belgrado e l’Ufficio ART Toscana.

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CONTATTI

Per stabilire rapporti di collaborazione e
cooperazione, possono essere contattati i
seguenti Centri di riferimento per le Medicine
Complementari della Regione Toscana:

Ambulatorio di Omeopatia ASL 2 Lucca
Ospedale Campo di Marte
Padiglione B – 3° piano
55100 Lucca
Tel. 0583 449459 - Fax 0583 970618
Rif. Elio Rossi
omeopatia@usl2.toscana.it

Centro di Medicina Tradizionale Cinese
“Fior di prugna” ASL 10 Firenze
Via Pistoiese 185
San Donnino, Campi Bisenzio - 50013 Firenze
Tel. 055 894771 - Fax 055 8996508
Rif. Sonia Baccetti
fiordiprugna@asf.toscana.it

Centro di Medicina Naturale ASL 11 Empoli
Ospedale S. Giuseppe
Viale Boccaccio, Blocco H - 3° piano
50053 Empoli
Tel. 0571 702601 – Fax 0571 702639
Rif. Fabio Firenzuoli
f.firenzuoli@usl11.toscana.it
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