Ronciglione, è di nuovo emergenza rapine in villa: torna la paura tra i residenti

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Ronciglione, è di nuovo emergenza rapine in villa: torna la paura tra i residenti
Ronciglione,   è   di   nuovo
emergenza rapine in villa:
torna   la   paura    tra   i
residenti

RONCIGLIONE (VT) – È da circa un mese che a Ronciglione,
ridente cittadina in provincia di Viterbo, si verificano furti
in appartamenti e ville. La tecnica di intrusione è semplice:
una porta o una finestra scardinata, un vetro rotto, una
recinzione scavalcata, e la banda – almeno tre o quattro
malviventi – sono in casa tua; di notte alle 3, di giorno alle
17, di mattina alle cinque, mentre tutta la famiglia gode
l’ultimo sonno, comodamente a letto.

Quattro ingressi in 48 ore
Abbiamo contato quattro ingressi in quarantottore, davvero
degli stakanovisti: due in villa, a Villaggio 91, più uno,
sempre in villa, nelle adiacenze di Villaggio 91, in via di
Poggio cavaliere. Il quarto addirittura in un quartierino
Ronciglione, è di nuovo emergenza rapine in villa: torna la paura tra i residenti
abbastanza nuovo, dietro la caserma dei Carabinieri!

Dicevamo che la tecnica di intrusione è quella che già abbiamo
visto, da queste parti, e anche le vie di avvicinamento sono
consuete:

 Ronciglione: prosegue l'emergenza ladri

Per esempio, nel caso di Villaggio 91, il noccioleto di
Tedeschi che sta alle spalle del complesso. Sono evidentemente
persone che conoscono bene i luoghi e gli abitanti. Vien da
pensare alla banda di giostrai arrestata qualche anno fa dalla
squadra guidata dal maresciallo Longobardi, allora comandante
di stazione e ora in pensione.

L’azione fu coordinata, a quanto si ricorda, insieme ad altri
carabinieri, di Capranica ed altre stazioni.

 Ronciglione, continua l'allarme sicurezza: ladri a Poggio
 Cavaliere

Le persone arrestate furono otto, e possiamo legittimamente
pensare che siano state associate alle patrie galere. Se la
banda, come sembra, è la stessa, certamente la pena inflitta a
ciascuno di loro non è stata congrua, visto che a breve
distanza sono già in libertà: oppure in permesso premio, come
piace oggi fare ad alcuni magistrati che vivono nelle nuvole.
Secondo noi, la pena deve servire a punire, e non solo al
‘recupero’ dei banditi; i quali, ben lungi dal farsi
‘recuperare’, adottano tutti i sistemi per uscire prima del
dovuto, non ultimo la ‘buona condotta’, che permette uno
sconto di pena del 25%: cioè in pratica di un quarto della
ormai inefficace ‘pena’.

Nel concedere tali benefici bisognerebbe tener conto – ma pare
che, dalla cronache, questo non si faccia – delle recididive
Ronciglione, è di nuovo emergenza rapine in villa: torna la paura tra i residenti
specifiche. Se uno è un delinquente incallito, dovrebbe essere
tenuto lontano dalla gente onesta e civile quanto più
possibile, e le pene, in caso di nuovo arresto, dovrebbero
consentire una pena tale da sconsigliarlo, per tarda età, di
continuare a delinquere.

Due parole sui furti in appartamento
Abbiamo seguito, più d’una volta, casi in cui un cittadino per
bene, svegliato nel cuore della notte, e trovandosi di fronte
a tre/quattro individui magari anche mascherati, abbia avuto
la triste sorte d’esser massacrato di botte. L’alternativa è
stata quella di armarsi e uccidere l’intruso, o gli intrusi,
con conseguenze più pesanti per chi si è difeso, spaventato,
nel suo diritto, che per i complici. Questa è una stortura
della nostra Italia. Troppo spesso i furti in appartamento
vengono considerati reati minori, mentre sono quelli che
rivestono una maggior pericolosità sociale, come anche i furti
d’auto, le rapine a farmacie e supermercati, e gli scippi:
tutti reati che incidono negativamente sulla qualità della
vita delle persone oneste, e che andrebbero sanzionati con
molta più severità. È necessario un maggior controllo del
territorio, tale da prevenire e scoraggiare le intrusioni
domestiche, notturne o diurne, con abitanti o senza.
Certamente è necessario che le nostre forze dell’ordine
vengano riportate all’organico che consentiva loro, una volta,
di controllare efficacemente città e campagne: parliamo di
Carabinieri, ma anche di Polizia di Stato. Per esempio, i
Carabinieri di Ronciglione devono controllare una zona molto
vasta, che arriva addirittura a Monte Romano: di questo si
avvalgono i malintenzionati. Se sono da una parte, non possono
essere dall’altra. Il rischio che tutti corriamo è quello di
avallare una svolta autoritaria delle istituzioni: questo ci
garantirebbe più sicurezza, pene più giuste, niente permessi
premio, nessuna indulgenza per chi dimostra di non saper
vivere in un contesto sociale sano e civile. Quindi vediamo
bene quale sia la pericolosità sociale del sottovalutare – o
Ronciglione, è di nuovo emergenza rapine in villa: torna la paura tra i residenti
depenalizzare addirittura – reati come quelli di cui parliamo.

Creazione di ronde di cittadini, rischio di giustizia
sommaria, rischio che il cittadino per bene, subendone le
conseguenze anche civili nei confronti degli aggressori, si
difenda oltre il limite consentito da una legge che, seppur
riformata, non corrisponde – dovendo passare sotto le forche
caudine discrezionali della nostra magistratura – a quello che
sarebbe una difesa reale ed efficace: e che comunque si
dovrebbe considerare come eccezionale.

Siamo un paese che non ha la fortuna di avere un governo
efficace e competente. La nostra salute, fisica e psicologica,
è l’ultimo dei pensieri dei nostri ministri, tutti tesi come
sono a soddisfare le lobby che versano ricchi contributi nelle
loro ‘fondazioni’, e ad accontentare quelle clientele che
porteranno loro voti alle prossime elezioni: oltre ad
insultare ed incolpare chicchessia – specialmente la vecchia
gestione, senza tener conto che di quella facevano parte anche
loro – delle loro incapacità. Morale della favola: muniamoci
di allarmi, di sensori meglio se esterni, di telecamere che
possano registrare le intrusioni e permettere di identificare
i malviventi, tanto ormai sono conosciuti.

E confidiamo nelle nostre poche forze dell’ordine, che anche
di notte sono disponibili all’intervento, a qualsiasi ora, e
di questo sono testimone. Soprattutto non confidiamo
nell’intelligenza di chi queste forze dell’ordine dovrebbe
meglio gestire, perché è un valore molto labile – se esiste.

Ferrovia                 Roma-Viterbo                       a
Ronciglione, è di nuovo emergenza rapine in villa: torna la paura tra i residenti
rischio     chiusura.     I
Pendolari: “Siamo ai titoli
di coda”

Da   un lato le soppressioni e i ritardi giornalieri, dall’altra
la   minaccia dell’ANSF di sospendere il servizio ferroviario.
In   mezzo il destino della ferrovia regionale Roma-Viterbo e,
di   conseguenza, quello dell’utenza

Viterbo, la grande musica
riparte   da  Halloween al
Bistrot Caffeina
Ronciglione, è di nuovo emergenza rapine in villa: torna la paura tra i residenti
Una formula ormai rodata che torna ad animare le serate della
città: a Viterbo ripartono le serate di live music del Bistrot
Ronciglione, è di nuovo emergenza rapine in villa: torna la paura tra i residenti
Caffeina, con la consueta formula ad aperitivo buffet no-stop
nella Galleria del Teatro accompagnata da autori noti ed
emergenti della scena musicale viterbese. Si inizia giovedì 31
ottobre, in una data diversa dall’usuale appuntamento del
venerdì: a via Cavour è il momento di festeggiare Halloween
con Caterina Palazzi. “Siamo felici di ospitare la
contrabbassista romana Caterina Palazzi (aka Zaleska) per lo
special event di Halloween”, dichiara Federica “Faith”
Sciamanna, responsabile artistica della programmazione
musicale di Bistrot Caffeina: “Sarà una serata davvero
indimenticabile, un evento assurdo”.
Musica e atmosfera si fondono nel lavoro della Palazzi che
propone più che un live una “performance audiovisiva ispirata
al personaggio di Dracula, accompagnata da immagini tratte dal
capolavoro di Murnau del 1922: “Nosferatu”. Zaleska porta sul
palco un nuovo progetto audiovisivo in solo, intimo e
ipnotico, in cui linee melodiche si intrecciano a momenti
dissonanti e rumoristici, creando una sorta di orchestrina
funebre solitaria di bassi. “Ogni composizione musicale è
ispirata ad un attore che ha impersonificato il personaggio di
Dracula nella cinematografia”, spiega l’artista, centrando
appieno il tema della serata del brivido. La formula è quella
dell’ingresso con aperitivo a buffet no stop e consumazione a
soli 10 €, formula valida per tutti gli appuntamenti della
stagione: escluso l’appuntamento di Halloween con Zaleska, che
è alle 19, tutti i live al Bistrot Caffeina sono programmati
per le ore 20.30.
E’ solo l’inizio questo, infatti di una programmazione
musicale che già a novembre riporterà nell’area live di
Bistrot Caffeina molti apprezzati ospiti della stagione
passata: “Tornano a via Cavour i The Free Company, un progetto
rock-blues acustico nato a Viterbo e guidato da un cantante di
madrelingua inglese di Liverppol: li aspettiamo per l’8
novembre e non ce li perderemo”, sottolinea Faith: “Il 15
novembre abbiamo gli AtomoD di Fabrizio Barelli, batterista
viterbese che torna a proporre il suo progetto alt-rock
elettronico ad alto tasso di ambient e di atmosfera, una
Ronciglione, è di nuovo emergenza rapine in villa: torna la paura tra i residenti
proposta davvero particolare che vi consiglio di scoprire.
Apprezzatissima la scorsa stagione torna per il mese
inaugurale Licia Missori, l’elegante pianista romana ma molto
attiva in Tuscia; l’abbiamo fortemente voluta in solo, in un
duello amichevole con il pianoforte di Bistrot Caffeina a
proporci pezzi classici, contemporanei e originali: sarà con
noi il 22 novembre. Il 29 novembre un nome che è una colonna
della programmazione di Bistrot Caffeina: torna nella galleria
Vincenzo Icastico, cantautore e chitarrista prossimo
all’uscita del suo lavoro originale che sarà ancora una volta
ospite fisso nei venerdì di via Cavour. Perché è bravo”,
conclude la leader dei The Shiver, “e ci piace tanto”.

Bistrot Caffeina, gli appuntamenti di ottobre e novembre

31 ottobre 2019 ore 19 Caterina Palazzi presenta “Zaleska”
Leader della band italiana Sudoku Killer, la contrabbassista
romana presenta ZALESKA, nuovo progetto audiovisivo in solo
più intimo e ipnotico, in cui linee melodiche si intrecciano a
momenti dissonanti e rumoristici, creando una sorta di
orchestrina funebre solitaria di bassi. Ogni composizione
musicale è ispirata ad un attore che ha impersonificato il
personaggio di Dracula nella cinematografia. Spesso la sua
musica interagisce dal vivo con performances di video
designers (Kanaka, Fabio Scacchioli), pittori e artisti
visivi. Main Festivals: VersoSud Festival 2016, Mu.Vi.Ments
Festival 2016, Cinematica Festival 2017, MoliseCinema Festival
2017, Bää Fest 2017, Bari in Jazz 2018, Rockin’ Umbria 2018,
Soundimage Festival 2018, Reggio Film Festival 2018,
Mo’l’estate Spirit Festival 2019, Pecci Avant Festival 2019,
Jazz na Praca da Erva 2019, Vassalla Music Festival 2019,
Distorsioni           Sonore           Festival          2019
http://www.facebook.com/zaleskadracula

8 novembre 2019 ore 20.30 The Free Company “LIGHT”      Sono
tornati Rock/Blues in versione “semi-acustica”. Un apericena
intimo da non perdere.
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15 novembre 2019 ore 20.30 ATOMOD Band viterbese, presenta la
propria collection di demo dal vivo. Preparatevi ad immergervi
in un’esperienza sonora elettronica sperimentale,     ritmica,
evocativa, immaginifica. Il progetto Atomod consta di un
repertorio di brani cantati e strumentali, uniti dal fil rouge
dell’ispirazione variopinta elettro/dark/ambient, con
riferimenti all’ambient rock.

22 novembre 2019 ore 20.30 Licia Missori Pianista, quattro
album all’attivo, la sua musica ci si presenta con uno stile
preciso e inconfondibile, con la delicatezza e la passionalità
ereditate dal mondo classico-romantico, ma in una forma
immediata e coinvolgente che trasporta lontano, alludendo
continuamente al sogno e al viaggio.

29 novembre 2019 ore 20.30 Icastico Cantautore e chitarrista,
si esibirà con cover e brani inediti tratti dal suo nuovissimo
album solista.
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Viterbo, a Palazzo dei Priori
il convegno “Le Pietà di
Michelangelo”:    sabato   26
ottobre ore 15
Le Pietà di Michelangelo, se ne parlerà dettagliatamente e
scientificamente sabato 26 ottobre, a partire dalle 15, nella
sala Regia di Palazzo dei Priori. L’evento, che rientra tra le
iniziative promosse dall’amministrazione comunale per la
valorizzazione del museo civico Rossi Danielli, è frutto della
collaborazione tra Comune di Viterbo e l’Accademia Nazionale
di San Luca per l’organizzazione di due incontri sui
collaboratori di Michelangelo, e, in particolare su Sebastiano
del Piombo e Marcello Venusti. Il primo evento, quello di
sabato 26 ottobre, sarà un convegno dedicato al caso forse più
celebre di cooperazione della storia dell’arte, ovvero quello
tra Sebastiano e Michelangelo. Cooperazione che ha condotto
alla realizzazione della Pietà di Viterbo, della Resurrezione
di Londra e della Flagellazione Borgherini. La Pietà di
Viterbo è conservata all’interno del museo civico e sarà il
fulcro attorno al quale ruoterà il convegno del prossimo
sabato.

Nello specifico, i relatori, introdotti e coordinati da
Francesco Moschini, segretario generale dell’Accademia
Nazionale di San Luca, affronteranno la pluridecennale
meditazione sul tema iconografico della Pietà in Michelangelo.
A intervenire saranno Claudio Crescentini (La “Prima” Pietà di
Michelangelo), che getterà luce su una sua scoperta, il
bozzetto in terracotta della Pietà di San Pietro, e accennerà
alla storia di occultamento del manufatto connessa con le
vicende del circolo degli Spirituali guidati dal cardinale
Pole; Antonio Rocca (La Pietà di Viterbo, Michelangelo e
Sebastiano), che si soffermerà sul contesto che generò la
collaborazione tra Sebastiano Luciani e Michelangelo, anche
valorizzando l’apporto teorico del cardinale Egidio da
Viterbo; Lorenza D’Alessandro (La Pietà di Ragusa e le altre.
Un esempio di technical art history) illustrerà invece il caso
della Pietà di Ragusa, commissione ancora connessa con la
cerchia del cardinale inglese e in particolare con la marchesa
Vittoria Colonna; Marco Bussagli (Il tema della Pietà
nell’opera di Michelangelo. Riflessioni iconografiche) si
occuperà poi di ricucire l’intero discorso, fornendo
un’interpretazione unitaria del tema e alcune inedite
considerazioni iconografiche. Concluderà il convegno Claudio
Strinati (Quanti anni ha, o dimostra, la Madonna nella Pietà
di Viterbo?) che affronterà la tavola viterbese da un punto di
vista inedito. Muovendo dall’età di Maria, l’insigne studioso
proporrà una visuale del tutto originale. A fare i saluti
istituzionali saranno il sindaco Giovanni Maria Arena e
l’assessore alla cultura e al turismo Marco De Carolis.

Cassia bis, rifiuti. Cangemi
in prima linea per la lotta
agli incivili: “Presto le
piazzole saranno protette
dalla videosorveglianza”

Tempi duri per gli incivili che abbandonano i rifiuti sulla
Cassia bis. Presto le piazzole prese di mira per abbandonare
rifiuti di ogni genere saranno protette da sistemi di
videosorveglianza grazie al protocollo d’intesa promosso dal
Consiglio regionale del Lazio, insieme al responsabile Anas-
Area compartimentale Lazio, il presidente del Municipio XV, al
sindaco del Comune di Formello e che coinvolge anche il Parco
di Veio.

“Si tratta di un provvedimento importante – ha detto il
Vicepresidente del Consiglio regionale Giuseppe Cangemi –
frutto di una sinergia che permetterà di dare risposte celeri
e concrete.”

L’intervista di Chiara Rai all’On Giuseppe Cangemi
Cangemi, insieme ai consiglieri comunali di Formello Giancarlo
Zuccheri e Domenico Cagnucci, e il consigliere del Municipio
Roma XV Giuseppe Mocci sono intanto scesi in campo in prima
persona per fare pulizia dopo che i soliti incivili avevano
riabbandonato rifiuti sull’arteria stradale.
“Ancora una volta gli incivili hanno colpiti abbandonando
decine di sacchi di rifiuti urbani lungo la Cassia bis, ci
siamo rimboccati le maniche e abbiamo ripulito la strada. Un
gesto di educazione civica perché non vogliamo arrenderci al
malcostume che sembra non avere fine. I soliti mascalzoni che
pensano di farla franca hanno sporcato di nuovo dopo che Anas
aveva pulito le piazzole e a bordo strada. Presto le aree che
qualcuno ha scambiato per discariche, saranno protette da un
sistema di videosorveglianza”.
Blera, 80enne reagisce ad una
contravvenzione minacciando i
carabinieri

BLERA (VT) – Un’ anziano di circa 80 anni, residente a Blera,
aveva subito un controllo dell’ Arpa Lazio la scorsa
primavera, su attivazione dei carabinieri di Blera poiché sul
suo terreno risultava una gestione incontrollata di rifiuti,
esattamente inerti da abbattimento, a seguito del quale
l’Agenzia Protezione Ambiente elevava una contravvenzione di
500 euro che gli è stata notificata nella giornata di ieri; a
quel punto l’ anziano girando per il paese incontrava una
pattuglia di carabinieri, ed adducendo a loro la
responsabilità del controllo, li iniziava ad offendere e
minacciare utilizzando anche una stampella e colpendo uno dei
carabinieri; la pattuglia con professionalità cercava di
reagire tenendo conto dello stato di ira e dell’ età avanzata
dell’ anziano e lo riconduceva alla calma ed alla ragione. Al
termine i carabinieri denunciavano l’anziano per resistenza ed
oltraggio.

Orte,   rapina   soldi   e
cellulare:  arrestata  una
30enne

ORTE (VT) – E’ stata arrestata dai carabinieri di Orte, una
donna di origini straniere di circa 30 anni. La malvivente, in
una zona periferica di Orte, ha aggredito un operaio
originario del luogo, che si trovava a passare in quella zona,
e oltre a provocargli lesioni, la donna lo privava del suo
telefono cellulare oltre a riuscire a sottrargli circa 120
euro in contanti, il bancomat e le chiavi di casa. L’operaio
appena riuscito ad allontanarsi dava l’ allarme avvisando i
carabinieri della stazione di Orte, che immediatamente giunti
sul luogo, rintracciavano la donna ancora in   possesso di tutta
la refurtiva, a quel punto la bloccavano,      dichiarandola in
arresto e recuperando l’intera refurtiva.      Al termine della
formalità assolte in caserma la donna veniva   portata presso il
carcere femminile di Civitavecchia.

Ferrovia      Roma-Viterbo,
associazione  Trasportiamo:
“Orario       disattendente
esigenze   utenti.   Tratta
urbana ancora più lenta”
“Il nuovo orario generale feriale/festivo della ferrovia Roma-
Viterbo, adottato da Atac SpA con D.O. 203 del 12/09/2019, è
identico alla proposta fatta ai Sindaci del viterbese e
dell’asse Flaminia, durante l’incontro del 4 settembre in
Regione. Prendiamo atto che nessuna modifica è stata
assimilata in fase di definizione, neanche quelle auspicate e
suggerite, svariate volte, da TrasportiAmo in sinergia col
Comitato Pendolari RomaNord nell’ottica di un ragionamento
costruttivo, con l’obiettivo di superare le evidenti lacune e
offrire all’utenza un servizio ferroviario autosufficiente e
fluido”. Così in una nota dall’associazione Trasportiamo.

“L’atteggiamento ostativo tenuto dagli attori principali,
Regione Lazio e Atac, – prosegue la nota – è stato tale da
impedire alle nostre organizzazioni, come ai cittadini, di
avere un qualsiasi confronto sereno e bilaterale. Ma di questo
epilogo si assumeranno ogni responsabilità, politica e
manageriale, sono settimane che si discute dell’inadeguatezza
dell’orario, pensare di sfangarsela con le sole scuse è
un’offesa all’intelligenza. Qualcuno dovrà rispondere delle
proprie azioni, sia dei disagi provocati, specie agli studenti
e pendolari della tratta Catalano-Viterbo, che non sarà
neanche servita dai bus integrativi, sia alle interpretazioni
date alle direttive ANSF.

Restano in piedi le perplessità sull’orario, ribadite con
forza nella del 13 settembre della seduta della Commissione
Speciale Studi del Comune di Sant’Oreste. Durante la quale, è
emerso che le percorrenze impostate sono appaiono risicate,
che le corse ferroviarie extraurbane sono inferiore rispetto
all’orario in vigore fino al 30 giugno, e alla nostra
proposta, e che il numero di autobus predisposti sono
numericamente insufficiente per poter sostituire un treno. Il
servizio integrativo inoltre, altra nota dolente, è
concentrato nella sola tratta Montebello-Catalano e nella
fascia oraria centrale di scarsa affluenza.

È stato altresì evidenziato, facendo proprie le osservazioni
rese note dal Comitato stesso, come la ferrovia sia stata
tramutata, fino a data da destinarsi, in una gommovia, sebbene
con la nostra proposta, recepita dal Comune di Sant’Oreste,
siamo riusciti a dimostrare la fattibilità di svolgere un
esercizio esclusivamente ferroviario, in armonia con le
direttive ANSF, ovvero senza ricorrere né al servizio
integrativo né tantomeno agli incroci. I quali sono stati
reintrodotti, 3 a Castelnuovo e 7 Vignanello, con la
disposizione Atac 202 del 12 settembre, che integra e abroga
la 146/19 di inizio luglio. La stessa, ancora, abbassa la
velocità massima consentita nella tratta urbana che da 80 Km/h
a 70 Km/h. Ciò, secondo il nostro punto di vista, stride
ulteriormente coi tempi dati nell’orario.

Sulla reintroduzione degli incroci, tema squisitamente
tecnico, la nostra associazione reputa necessario capire quali
siano le motivazioni alle base di tale decisione, in quanto
non ci risulta che, da luglio a oggi, la tratta extraurbana
sia stata attrezzata con dispositivi idonei atti a controllare
la marcia treno ed arrestarne la corsa, nei casi estremi,
qualora entrasse indebitamente nella sezione di blocco e/o
binari di stazione occupati da altro convoglio. Infatti, come
possono essere mitigati i rischi di incrocio, se le procedure
degli stessi avvengono pressappoco con le stesse modalità
prima, solo che la chiave di comando si trova nella cassetta
delle stazioni anziché nelle tasche dei capitreno, ai quali è
stata comunque tolta. Dove sarebbero le novità? Quali
sarebbero gli accorgimenti innovativi? Il problema non
sarebbe, infatti, aver vietato lo spostamento degli incroci,
ma come essi avvengono. Diverso discorso sarebbe stato se
nelle stazioni di incrocio avessero previsto la presenza del
capostazione, o meglio del Dirigente Locale (DL), come
suggerito nelle premesse della proposta d’orario. Continua a
destare perplessità l’incrocio nella sede di Montebello, in
quanto avviene in una località di passaggio da doppio a
singolo binario e viceversa. E che, nel 2014, è stata teatro
di uno spiacevole episodio: un treno, proveniente da Flaminio,
veniva autorizzato a ripartire da Montebello e a immettersi
nella tratta extraurbana a singolo binario, quando da
Sacrofano proveniva, in senso opposto, altro convoglio. È
stato solo grazie alla tempestività del macchinista del primo
treno che, rifiutandosi di eseguire l’ordine ricevuto, si
evitò il peggio.

Infine, – conclude la nota dell’associazione Trasportiamo – a
margine della Commissione, abbiamo posto l’attenzione sulle
criticità ancora in essere nella stazione di Viterbo, in cui
gli impianti di sicurezza sono tuttora fuori uso e i treni
partono in condizioni precarie, e ciò nonostante un
sopralluogo congiunto ATAC, Regione e USTIF nell’ottobre 2018
che stabiliva in 90 giorni il tempo per eseguire le necessarie
riparazioni e gli adeguamenti strutturali. E domandato se il
nuovo orario generale sia stato costruito in considerazione
delle problematiche presenti nella tratta in galleria
(Flaminio-Acqua Acetosa), per la quale sarebbe stata prevista
la circolazione di un solo treno all’interno della galleria
stessa, in modo da permettere, in caso di incidente o di
evacuazione, ai viaggiatori di riversarsi, tramite le nicchie
comunicanti, sul binario attiguo, senza correre il rischio di
essere investiti   dal   treno   proveniente   dalla   direzione
opposta.”

Roma-Viterbo, nuovo orario:
il Comitato Pendolari chiama
in causa Regione e Atac
Il Comitato fa quadrato intorno al nuovo extraurbano ferrovia
Roma-Viterbo presentato da Atac SpA

Roma-Viterbo, reso noto il
nuovo orario extraurbano:
ancora        molti    gli
interrogativi
È stato consegnato ai Sindaci il nuovo orario della tratta
extraurbana e non mancano le sorprese

Roma-Viterbo, è scontro tra
Regione e Comitato: A.a.a.
cercasi nuovo orario
Le promesse dell’assessore Alessandri non soddisfano il
Comitato Pendolari che promette battaglia
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