Rocca di Papa, San Raffaele: Ugl pronta a scendere in campo a tutela dei lavoratori

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Rocca di Papa, San Raffaele: Ugl pronta a scendere in campo a tutela dei lavoratori
Rocca di Papa, San Raffaele:
Ugl pronta a scendere in
campo a tutela dei lavoratori

ROCCA DI PAPA (RM) – L’Ugl Salute interviene sulla grave
situazione che interessa i lavoratori della struttura
sanitaria San Raffaele di Rocca di Papa dopo la revoca
dell’accreditamento da parte della Regione Lazio dello scorso
marzo 2019. “Abbiamo sollecitato un incontro al Presidente
Zingaretti ma per ora tutto tace” dichiarano Gianluca
Giuliano, Segretario Nazionale della UGL Salute, e Valerio
Franceschini Segretario Provinciale di Roma. “Siamo di fronte
a una grave dramma che riguarda gli operatori sanitari di
questa struttura. La revoca dell’accreditamento regionale
avvenuto nello scorso marzo ha di fatto chiuso la struttura
mettendo intere famiglie in una condizione di assoluto
disagio.”
Rocca di Papa, San Raffaele: Ugl pronta a scendere in campo a tutela dei lavoratori
Dal sindacato hanno evidenziato il fatto che nonostante
l’invito del Consiglio di Stato alla Regione Lazio di
considerare la riapertura con riaccreditamento del San
Raffaele Rocca di Papa, almeno per fronteggiare l’emergenza
epidemiologica che ci sta travolgendo, nulla a livello
istituzionale è stato fatto.

“Da parte sua l’azienda in numerosi incontri – hanno
dichiarato ancora Giuliano e Franceschini – ha più volte
espresso la propria preoccupazione per la tenuta dei livelli
occupazionali non essendo possibile un eventuale
ricollocamento del personale coinvolto all’interno di altre
strutture del gruppo. A pagare sono quindi ancora una volta i
lavoratori che, prostrati da una situazione insostenibile e
che non assicura nulla per il loro futuro, si sono visti anche
negare, con un atto inqualificabile, le vaccinazioni dalla Asl
Roma 6 per coloro che sono ancora impegnati nell’assistenza
dei pochi pazienti ricoverati. Siamo al limite della
persecuzione per tanti professionisti che chiedono una sola
cosa: la tutela del proprio diritto al lavoro. Invece si
assiste ad un continuo contenzioso tra Regione e Azienda con
rimpallo di responsabilità che all’orizzonte non fa scorgere
alcuna conclusione positiva e priva il territorio di
importanti servizi di assistenza presenti da oltre 30 anni. La
Ugl Salute – concludono i sindcalisti – in assenza di un
riscontro che possa portare a una soluzione positiva della
vicenda è pronta a mettere in atto, come già accaduto in
passato, ogni azione a tutela di lavoratori e cittadini”.

Roma,          protesta              di      Sinlai,
Rocca di Papa, San Raffaele: Ugl pronta a scendere in campo a tutela dei lavoratori
Magnitudo Italia e Militia
Christi contro il nascente
governo Draghi

ROMA – Manifestazione contro il nascente governo Draghi quella
che si è tenuta a Roma in via del Corso, dove erano presenti i
rappresentanti del Sinlai, di Magnitudo Italia e di Militia
Christi.
Rocca di Papa, San Raffaele: Ugl pronta a scendere in campo a tutela dei lavoratori
Una protesta contestuale alle comunicazioni del neopresidente
del Consiglio in procinto di ottenere una fiducia quasi
unanime da parte di tutte le forze politiche.

I manifestanti si sono susseguiti nel gridare una ferma
condanna a quello che hanno definito come una sorta di “Monti
bis” e di “macelleria sociale che connoterà, sin dalle
premesse, l’Esecutivo Draghi, con distruzione del ceto medio e
depauperamento ulteriore del tessuto socio-produttivo
nazionale; nonché l’asservimento progressivo e definitivo
all’Unione Europea ed ai Diktat di tecnocrazie e finanza
internazionale.”
Rocca di Papa, San Raffaele: Ugl pronta a scendere in campo a tutela dei lavoratori
Manziana,    ex    complesso
militare delle “Vedette”:
firmato il primo atto per il
passaggio di proprietà al
Comune

Il Sindaco: “Un progetto che rappresenta
e rappresenterà per Manziana il prossimo
futuro”
MANZIANA (RM) – E’ stato da poco firmato a distanza e con
firma digitale l’accordo di valorizzazione dell’ex complesso
militare delle “Vedette”: Demanio, Ministero dei Beni
Culturali e Comune approvano così formalmente l’atto
Rocca di Papa, San Raffaele: Ugl pronta a scendere in campo a tutela dei lavoratori
propedeutico al passaggio dell’area al Comune di Manziana.

La firma rappresenta un atto necessario ed indispensabile per
garantire il proseguimento del lungo e complesso iter formale,
purtroppo rallentato dalla pandemia. Il prossimo step formale
prevede un passaggio in Consiglio Comunale: il Consiglio,
infatti, dovrà autorizzare il Sindaco Bruni a firmare l’atto
per il passaggio di proprietà che consentirà così di includere
definitivamente ed a titolo gratuito l’area delle ex-vedette
nel patrimonio comunale.

“Da quando iniziai per la prima volta a lavorare sul progetto
che avevamo ideato per le ex vedette sono passati quasi sette
anni, un anno, invece, da quando per la prima volta ne diedi
notizia pubblica – commenta il Sindaco Bruni – nel mezzo è
scoppiata la pandemia, con tutte le criticità che ancora oggi
stiamo vivendo. Nonostante il tempo trascorso e le tante
difficoltà, oggi abbiamo posto questa ulteriore firma che
contribuisce a dare corpo ad un progetto che rappresenta e
rappresenterà per Manziana il prossimo futuro. Erano anni che
Manziana vedeva quel terreno abbandonato a sé stesso: tra
qualche tempo da quel “vuoto” nascerà un luogo di
condivisione, di svago e di rinascita. Voglio ringraziare
sentitamente il Demanio ed il Ministero dei Beni Culturali per
la serietà e professionalità con cui hanno seguito tutto
l’iter. Il mio ringraziamento si estende anche ai dipendenti
comunali impegnati in questa lunga cavalcata che tra qualche
tempo vedrà il suo termine, lasciando spazio alla parte
operativa del progetto. Attendo con ansia l’ultima e
definitiva firma: da lì potremo iniziare a realizzare
concretamente quella che all’inizio sembrava solo una pazza
idea e che invece si è trasformata in una grande opportunità
per la crescita del nostro paese” A metà strada tra Manziana e
Quadroni, l’area delle ex caserme, utilizzate un tempo per
l’alloggiamento dell’artiglieria di montagna, ospiterà un
punto di incontro intergenerazionale, un asilo nido, uno
spazio giovani all’aperto con annessa arena per spettacoli,
Rocca di Papa, San Raffaele: Ugl pronta a scendere in campo a tutela dei lavoratori
uno spazio museale ed espositivo ed un punto ristoro e
informativo.

Valle Muricana e Prima Porta:
cives in campo per garantire
la sicurezza
Rocca di Papa, San Raffaele: Ugl pronta a scendere in campo a tutela dei lavoratori
Nonostante il gelido pomeriggio del 13 febbraio, con l’allerta
meteo che dava previsione di temperature molto basse, e il
ghiaccio su strada che spesso si forma a seguito di ciò,
l’Associazione Cives Valle Muricana, ancora una volta, è scesa
Rocca di Papa, San Raffaele: Ugl pronta a scendere in campo a tutela dei lavoratori
in campo, impiegando il pomeriggio per cospargere il sale, in
alcune aree nevralgiche tra Valle Muricana e Prima porta.

“Grazie alla disponibilità della Protezione Civile –
ass.Naz.Carabinieri, che ci ha donato il sale presso la loro
sede a via di Baccanello 113 (Cesano) – dice Daniel Paolini
Vicepresidente associazione CIVES Valle Muricana – dove siamo
andati a prenderlo il giorno stesso, abbiamo provveduto a
cospargerlo, tutto a titolo gratuito e volontario, a Via della
Giustiniana (Prima Porta) nell’area del ponte e delle attività
commerciali, via Concesio -sia vicino le scuole sia lungo le
curve che portano a Via Di Valle Muricana-, a Via Prinotti,
davanti la farmacia al terzo km di via di valle muricana, a
Via Sulbiate dove è sita la chiesa Santi Elisabetta e
Zaccaria, davanti ad un Bar al quinto km di Valle Muricana. In
vista della temperatura molto bassa di dei prossimi giorni, in
ogni caso invitiamo alla prudenza nel transito non solo a
Valle Muricana e Prima Porta, noi abbiamo fatto la nostra
parte cercando di limitare, per quanto possibile, qualsiasi
potenziale rischio ulteriore dato dal ghiaccio su strada”.
Rocca di Papa, San Raffaele: Ugl pronta a scendere in campo a tutela dei lavoratori
“Questa attività – prosegue – si inserisce in altrettante
portare avanti dall’associazione, e solo per parlare di storia
recente, annoveriamo l’evento di natale da noi organizzato, in
pochissimo tempo, che si è tenuto i giorni 22 e 23 dicembre,
alcune raccolta firme sul tema sicurezza, visto che la nostra
borgata è oggetto di molti furti ultimamente, andando a
richiedere, a ministero dell’interno, la prefettura di Roma, i
vari Commissariati di riferimento, le istituzioni municipali e
comunali, piu organico di FF.OO. da impiegare. La nostra
associazione da oltre due anni ormai, affronta pragmaticamente
e con un lavoro quotidiano le istanze dei cittadini, cercando
di portare ad istituzioni ed enti competenti, tutte le
problematiche che associati e residenti ci richiedono, e per
quanto riguarda valle muricana, portiamo avanti problematiche
“piccole”, dai rifiuti e materiali ingombranti abbandonati,
che ogni volta volontariamente portiamo, in accordo con ama,
presso i centri di raccolta ordinari o nell’occasione delle
giornate di raccolta straordinaria, le buche e le strade
private aperte a pubblico transito, fino ad arrivare a temi
più alti, parlando della mancanza di una strada alternativa
che tiene in ostaggio circa 15.000 abitanti, lo spostamento o
interramento dei tralicci dell’alta tensione ivi presenti da
prima della costruzione delle case, e tanto altro, sperando
che chi di dovere si interessi e risolvi questi problemi”.

Bracciano, iniziati i lavori
di rifacimento del muro in
via Settevene Palo
BRACCIANO (RM) – Sono iniziati i lavori di rifacimento del
costone di tufo crollato in via Settevene Palo tra Trevignano
e Bracciano. Il Comune ha impegnato una somma di circa 80 mila
euro per mettere in sicurezza il sito e per il rifacimento del
muro crollato a novembre del 2019 su un’arteria strategica che
collega Bracciano con Trevignano: “Tra poco più di due
settimane – ha dichiarato il Sindaco di Bracciano Armando
Tondinelli – i lavori dovrebbero concludersi. Purtroppo i
tempi di attesa si sono allungati perché abbiamo dovuto
attendere il parere della Soprintendenza per poter procedere”.

Lo smottamento ha creato non pochi disagi agli automobilisti a
causa della chiusura di un senso di marcia. L’effetto imbuto
costringe le vetture a sopportare ore di traffico e attesa.
Presto la circolazione tornerà regolare.
Guidonia Montecelio, bimbo
malmenato brutalmente da baby
sitter: in manette 25enne

GUIDONIA MONTECELIO (RM) – I Carabinieri della Stazione di
Settecamini, in accordo con la Procura della Repubblica del
Tribunale di Tivoli, oggi pomeriggio hanno effettuato un fermo
di indiziato di delitto nei confronti di un cittadino ghanese
25enne, accusato di essere il responsabile delle lesioni
patite da un bimbo di 5 anni affidato alle sue cure.

I fatti sono accaduti la scorsa domenica a Guidonia quando,
una donna ghanese, ha richiesto l’intervento di una pattuglia
presso la sua abitazione. I carabinieri intervenuti hanno
subito capito la gravità della situazione: un bambino di soli
5 anni si trovava tra le braccia della sua mamma e piangeva a
dirotto con il volto tumefatto e diverse ferite agli arti.

Trasportato in ospedale, i medici gli diagnosticavano diverse
fratture con una prognosi di 60 giorni. A quel punto sono
scattate le indagini, serrate e continue, che hanno portato i
Carabinieri a stringere il cerchio attorno al responsabile di
quanto accaduto, ovvero un connazionale della madre del
piccolo. Infatti, i genitori, amici del 25enne fermato,
dovendosi assentare per qualche ora, hanno affidato a lui il
piccolo pensando fosse in mani sicure, non immaginando
assolutamente che al rientro potessero trovare il loro
figlioletto ridotto in quelle condizioni e il suo “babysitter”
completamente ubriaco. Le indagini, condotte in continua
sinergia con la Procura di Tivoli hanno visto coinvolti tutti
i Carabinieri della Stazione Carabinieri di Settecamini e
della Compagnia di Tivoli che, minuziosamente, tassello dopo
tassello, hanno ricostruito ogni momento di quel pomeriggio
che, a parte qualche brutta cicatrice, si spera potrà essere
rapidamente dimenticato dallo sfortunato piccolo protagonista
della vicenda.

Il 25enne ghanese, sulla base degli elementi raccolti, è stato
fermato e tradotto presso il carcere di Rebibbia in attesa
della convalida del provvedimento.

Torvaianica, va a spasso con
17 dosi di cocaina in tasca:
in manette un 32enne
TORVAIANICA (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Pomezia
hanno arrestato in flagranza di reato di detenzione ai fini di
spaccio di sostanze stupefacenti un ragazzo di 32 anni
originario di Roma.

Nella mattinata di ieri, durante uno dei quotidiani servizi
finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati svolto in
località Campo Jemini, i Carabinieri della Stazione di
Torvajanica hanno fermato un 32enne mentre stava camminando in
strada con un’insolita premura. Sottoposto a controllo, il
giovane è stato trovato in possesso di diciassette dosi di
cocaina nascoste dentro a piccoli involucri di plastica
solitamente racchiusi negli ovetti di cioccolato, insieme a
110 euro in banconote di vario taglio.

I Carabinieri hanno, quindi, esteso le verifiche
nell’abitazione del giovane, ove sono state rinvenute altre 19
dosi e 3 involucri di cocaina per un peso complessivo di 52
grammi, insieme a 10 grammi di marjiuana, una dose di hashish,
bilancini di precisione, materiale per il confezionamento ed
altri 370 euro in contanti, ritenuti provento della sua
illecita attività di spaccio.

Per il pusher sono stati disposti gli arresti domiciliari in
attesa del rito direttissimo.

Monte Compatri, partiti i
lavori di bonifica della
condotta fognaria.
Il Sindaco: “Non ci saranno più tombini
che scoppiano dopo le piogge”
MONTE COMPATRI (RM) – Iniziata la bonifica di circa 80 metri
di condotta fognaria a Monte Compatri in via Ciaffei. Saranno
sostituite le vecchie tubazioni e installati nuovi pozzetti.

“Non ci saranno più tombini che scoppiano dopo le piogge a
causa del collettore fognario che va in pressione perché
sottodimensionato”, ha spiegato il Sindaco Fabio D’Acuti.

Al Parco Calahorra, invece, sono iniziate le operazioni per
mettere in sicurezza quelle piante e alberature malate e che
rappresentano un rischio. Al termine dei lavori- che dureranno
circa un mese- si potrà darà avvio alla fase tre della
valorizzazione del bosco urbano per restituirlo alla
cittadinanza.
Sacrofano, Riano, Capena,
Morlupo e Cerveteri: da qui
le manovre dei “capi dello
spaccio”

ROMA – Dalle prime luci dell’alba, nelle province di Roma,
Reggio Calabria (RC), Venezia (VE) e Grosseto (GR), i
Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, coadiuvati dai
Comandi Arma territorialmente competenti, stanno dando
esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare, emessa
dall’Ufficio G.I.P. presso il Tribunale di Roma su richiesta
della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale
Antimafia, nei confronti di n. 33 persone indagate, a vario
titolo, di associazione finalizzata al traffico internazionale
di sostanze stupefacenti, cessione e detenzione ai fini di
spaccio, estorsione aggravata dal metodo mafioso, intestazione
fittizia di beni, detenzione e porto abusivo di armi.

Il provvedimento cautelare si basa sulle risultanze acquisite
dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Via in Selci
nell’ambito dell’indagine convenzionalmente denominata
“ENCLAVE”, sviluppata tra il 2017 e il 2018, che ha consentito
di individuare e disarticolare un sodalizio contiguo alla
‘ndrangheta, costituito da soggetti calabresi e romani, dedito
al traffico di sostanze stupefacenti (cocaina, marijuana e
hashish) ricostruendone i canali di approvvigionamento, il
sistema di gestione delle “piazze di spaccio” e le modalità di
cessione. Al vertice di tale sodalizio, che espletava la
maggior parte delle attività criminali nell’area nord-ovest di
Roma (in particolare nelle zone di Casal del Marmo, Prima
Porta, Borghesiana e nei Comuni di Sacrofano, Riano, Capena,
Morlupo e Cerveteri), veniva individuato VITALONE Pasquale cl.
1976, soggetto pluripregiudicato, organico alla ‘ndrina ALVARO
di Sinopoli (RC), stabilitosi da tempo a Sacrofano (RM),
dirigeva da quel comune le sue attività illecite avvalendosi
anche di propri familiari. Questi ultimi, considerati più
affidabili e riservati rispetto ad altri componenti del
sodalizio, venivano incaricati per le operazioni più delicate
ovvero: reperire canali di approvvigionamento, curare i
rapporti con gli altri associati, trasferire il denaro
contante, attuare per conto del capo azioni intimidatorie,
garantire la riservatezza delle comunicazioni tra gli
accoliti, cercando di eludere le eventuali captazioni delle
Forze dell’Ordine.

Nel corso delle indagini, oltre alle numerosissime cessioni,
venivano ricostruite, in maniera dettagliata, svariate
operazioni di narcotraffico tra le quali:

     la negoziazione di una partita di 20 kg di cocaina
     proveniente dalla Colombia, operazione gestita mediante
     l’intermediazione di due broker italiani, una donna
     65enne residente ad Orbetello (GR) e un uomo della
     provincia di Venezia, contiguo all’ex “Mala del Brenta”;
     la compravendita di una partita di 12 kg di cocaina al
     prezzo di 312 mila euro, operazione gestita per conto
     del VITALONE da un soggetto di origini bulgare, il quale
     si recava in più occasioni in Spagna per gestire le
     trattative con un gruppo di colombiani che avrebbero
     dovuto far arrivare lo stupefacente in Italia
direttamente dal Sudamerica;
     la vendita di una partita di marijuana di 10 kg, fornita
     in conto vendita da PELLE Antonio, nipote del noto PELLE
     Antonio, soprannominato “Ntoni Gambazza”, ritenuto il
     capo dell’omonima cosca di San Luca (RC);
     la trattativa per l’acquisto di 1.500 kg di hashish da
     cedere ad acquirenti già individuati e attivi nella zona
     Nord di Roma.

Le attività di spaccio al dettaglio e quelle connesse alla
ricerca di nuovi e più lucrosi canali di approvvigionamento
non avevano   mai   sosta,   nonostante   durante   le   indagini
venivano:

     arrestati 10 soggetti in flagranza per spaccio e
     detenzione di sostanze stupefacenti;
     arrestati 2 soggetti per detenzione abusiva di armi e
     munizionamento, con contestuale sequestro di una pistola
     revolver FRANCHI 38 special, un fucile mitragliatore
     STEN MK calibro 9 con due caricatori e 66 proiettili
     cal. 9 parabellum;
     sequestrati kg. 1,5 di cocaina, kg. 115 di marijuana,
     kg. 30 di hashish.

Inoltre, in svariate occasioni veniva documentato come gli
indagati non disdegnassero l’uso della violenza, in particolar
modo nelle attività connesse al recupero crediti con modalità
estorsive. Emblematici, in tal senso, sono:

     un’estorsione aggravata dal metodo mafioso commessa nei
     confronti di un trafficante calabrese, reo di una
     mancata fornitura di droga per la quale era stata
     versata la somma di 116.500 €. Dopo svariate minacce di
     morte anche nei riguardi della moglie e di un violento
     pestaggio ai danni di un suo uomo di fiducia, il
     trafficante veniva costretto a restituire parte del
     denaro già consegnatogli;
     la condotta estorsiva nei riguardi di un acquirente,
ritenuto responsabile del mancato pagamento di una
     partita di cocaina. Al fine di costringerlo a consegnare
     il denaro, alcuni degli indagati esplodevano sei colpi
     d’arma da fuoco all’indirizzo del portone di ingresso
     dell’abitazione della vittima e appiccavano il fuoco
     alla sua autovettura;
     il tentativo di rilevare le quote societarie di una
     palestra sita in Riano (RM), attività ritenuta utile a
     riciclare il denaro di provenienza illecita. Al fine di
     piegare le volontà dei tre soci che non intendevano
     cedere le proprie quote, i malviventi dapprima
     incendiavano l’auto del primo, poi esplodevano un colpo
     d’arma da fuoco contro l’auto del secondo e,
     successivamente,       incendiavano      il   cancello
     dell’abitazione e l’auto del terzo.

Le investigazioni si focalizzavano anche su alcune attività
commerciali:

     un’autofficina sita a Sacrofano (RM), considerata la
     base logistica del sodalizio criminoso, utilizzata sia
     per la vendita al dettaglio delle sostanze stupefacenti,
     che per lo svolgimento degli incontri tra i sodali;
     un solarium, utilizzato come base logistica dai
     responsabili della piazza di spaccio della zona
     Borghesiana;
     un bar – tabacchi, sito in zona Casalotti, gestito in
     prima persona da VITALONE Pasquale, il quale, al fine di
     eludere le disposizioni di legge in materia
     patrimoniale, attribuiva fittiziamente la titolarità
     della società di gestione del bar alla moglie e quella
     relativa alla tabaccheria a due nipoti.

Quest’ultima attività commerciale è stata sottoposta a
sequestro preventivo contestualmente all’esecuzione delle
misure cautelari personali.
Polizia di Stato, allestito
un centro vaccinale alla
caserma Magnasco
Un protocollo d’intesa tra la Regione Lazio, la Polizia di
Stato e l’ASL Roma 2 ha dato il via, ieri pomeriggio, alla
vaccinazione anti Covid19 di cittadini over 80.

Una giornata importante per le istituzioni coinvolte che hanno
voluto partecipare con i loro massimi rappresentanti: il
Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, il Capo
della Polizia – Direttore generale della Pubblica Sicurezza
Franco Gabrielli, il Direttore Centrale di Sanità della
Polizia di Stato Fabrizio Ciprani, l’Assessore regionale alla
Sanità Alessio D’Amato, il Direttore Generale della ASL Roma 2
Flori Degrassi e il Direttore Sanitario dell’IMNI Lazzaro
Spallanzani Francesco Vaia.

La Direzione Centrale di Sanità col suo personale altamente
qualificato è quotidianamente impegnata per la tutela della
salute degli operatori della Polizia di Stato, ma in questo
momento così difficile si è messa a disposizione anche per
aiutare la popolazione, specialmente quella fascia di
cittadini più anziani messa a dura prova dalla pandemia e alla
quale, da sempre, la Polizia di Stato riserva particolare
attenzione.
Il Centro Vaccinale è stato allestito all’interno della
Caserma Magnasco sede del Compartimento Polizia Stradale Lazio
e della Sezione Polizia Stradale Roma il cui personale, oltre
a supportare medici ed infermieri impegnati in prima linea,
provvede al ritiro dei vaccini e all’accoglienza degli utenti.

I medici e gli infermieri della Polizia di Stato si occupano
quotidianamente del triage, della somministrazione delle
singole dosi e di tutto ciò che concerne le condizioni di
salute del vaccinando.

È prevista la vaccinazione giornaliera di 360 persone sulle 12
postazioni messe a punto e si potrà accedere al centro su
prenotazione, dal lunedì al venerdì, dalle ore 09.00 alle ore
19.00.

Medici, infermieri, agenti, ispettori, funzionari e dirigenti,
impegnati ciascuno con ruoli e competenze diverse alla
vaccinazione massiva degli ultraottantenni, sono la prova
ulteriore di quella prossimità e vicinanza alle persone che è
cuore pulsante dell’attività delle donne e degli uomini della
Polizia di Stato.

Canale Monterano, battuto il
ciak per “Due inquiline di
troppo”
CANALE MONTERANO (RM) – Ripartono le produzioni
cinematografiche a Monterano con “Due inquiline di troppo”,
il nuovo film di e con Nunzio Fabrizio Rotondo e Paolo Vita,
commedia leggera e divertente che, oltre ai due comici al
loro debutto come registi nel loro terzo film, vede nel cast
attori come Enrica Guidi (Tiziana de “I delitti del
BarLume”), Carlotta Rondana, Giorgio Gobbi (Ricciotto de “Il
Marchese del Grillo”), Enzo Salvi e Maurizio Mattioli.

Il film vede le imprese comiche di due amici che, cercando di
sbarcare il lunario, s’indebitano con uno strozzino e devono
trovare il modo di ripagarlo. Decidono così di
fingersi medium ingannando diversi creduloni, finché non
incontrano due vere fantasme, con le quali nascerà
un’insolita storia d’amore.

Monterano non poteva chiedere di meglio e, sotto le stelle,
spolvera tutto il suo fascino misterioso che riporta, seppur
in versione comica, alle atmosfere dei film girati qui in
passato da grandi registi come Mario (“I tre volti della
paura”, 1963)    e Lamberto Bava (“Una notte al cimitero”,
1987), Bellocchio (“La versione del Sabba”, 1988) e Lenzi (“Le
porte dell’Inferno”, 1990).
“Due inquiline di troppo” è diretto alla fotografia da Claudio
Zamarion e prodotto da Solaria Film e Notorious Pictures, che
si occuperà della distribuzione in Italia, mentre Minerva
Pictures gestirà le vendite internazionali.

A tutta la Produzione il più sincero in bocca al lupo per un
successo di critica e pubblico è stato portato dal Sindaco
Alessandro Bettarelli, presente alle riprese insieme con il
delegato alla Protezione Civile Valter Chiari e al Direttore
della Riserva Monterano Fernando Cappelli, accompagnati da una
rappresentanza della Protezione Civile di Canale Monterano.
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