Rocca di Papa, San Raffaele: Ugl pronta a scendere in campo a tutela dei lavoratori
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Rocca di Papa, San Raffaele: Ugl pronta a scendere in campo a tutela dei lavoratori ROCCA DI PAPA (RM) – L’Ugl Salute interviene sulla grave situazione che interessa i lavoratori della struttura sanitaria San Raffaele di Rocca di Papa dopo la revoca dell’accreditamento da parte della Regione Lazio dello scorso marzo 2019. “Abbiamo sollecitato un incontro al Presidente Zingaretti ma per ora tutto tace” dichiarano Gianluca Giuliano, Segretario Nazionale della UGL Salute, e Valerio Franceschini Segretario Provinciale di Roma. “Siamo di fronte a una grave dramma che riguarda gli operatori sanitari di questa struttura. La revoca dell’accreditamento regionale avvenuto nello scorso marzo ha di fatto chiuso la struttura mettendo intere famiglie in una condizione di assoluto disagio.”
Dal sindacato hanno evidenziato il fatto che nonostante l’invito del Consiglio di Stato alla Regione Lazio di considerare la riapertura con riaccreditamento del San Raffaele Rocca di Papa, almeno per fronteggiare l’emergenza epidemiologica che ci sta travolgendo, nulla a livello istituzionale è stato fatto. “Da parte sua l’azienda in numerosi incontri – hanno dichiarato ancora Giuliano e Franceschini – ha più volte espresso la propria preoccupazione per la tenuta dei livelli occupazionali non essendo possibile un eventuale ricollocamento del personale coinvolto all’interno di altre strutture del gruppo. A pagare sono quindi ancora una volta i lavoratori che, prostrati da una situazione insostenibile e che non assicura nulla per il loro futuro, si sono visti anche negare, con un atto inqualificabile, le vaccinazioni dalla Asl Roma 6 per coloro che sono ancora impegnati nell’assistenza dei pochi pazienti ricoverati. Siamo al limite della persecuzione per tanti professionisti che chiedono una sola cosa: la tutela del proprio diritto al lavoro. Invece si assiste ad un continuo contenzioso tra Regione e Azienda con rimpallo di responsabilità che all’orizzonte non fa scorgere alcuna conclusione positiva e priva il territorio di importanti servizi di assistenza presenti da oltre 30 anni. La Ugl Salute – concludono i sindcalisti – in assenza di un riscontro che possa portare a una soluzione positiva della vicenda è pronta a mettere in atto, come già accaduto in passato, ogni azione a tutela di lavoratori e cittadini”. Roma, protesta di Sinlai,
Magnitudo Italia e Militia Christi contro il nascente governo Draghi ROMA – Manifestazione contro il nascente governo Draghi quella che si è tenuta a Roma in via del Corso, dove erano presenti i rappresentanti del Sinlai, di Magnitudo Italia e di Militia Christi.
Una protesta contestuale alle comunicazioni del neopresidente del Consiglio in procinto di ottenere una fiducia quasi unanime da parte di tutte le forze politiche. I manifestanti si sono susseguiti nel gridare una ferma condanna a quello che hanno definito come una sorta di “Monti bis” e di “macelleria sociale che connoterà, sin dalle premesse, l’Esecutivo Draghi, con distruzione del ceto medio e depauperamento ulteriore del tessuto socio-produttivo nazionale; nonché l’asservimento progressivo e definitivo all’Unione Europea ed ai Diktat di tecnocrazie e finanza internazionale.”
Manziana, ex complesso militare delle “Vedette”: firmato il primo atto per il passaggio di proprietà al Comune Il Sindaco: “Un progetto che rappresenta e rappresenterà per Manziana il prossimo futuro” MANZIANA (RM) – E’ stato da poco firmato a distanza e con firma digitale l’accordo di valorizzazione dell’ex complesso militare delle “Vedette”: Demanio, Ministero dei Beni Culturali e Comune approvano così formalmente l’atto
propedeutico al passaggio dell’area al Comune di Manziana. La firma rappresenta un atto necessario ed indispensabile per garantire il proseguimento del lungo e complesso iter formale, purtroppo rallentato dalla pandemia. Il prossimo step formale prevede un passaggio in Consiglio Comunale: il Consiglio, infatti, dovrà autorizzare il Sindaco Bruni a firmare l’atto per il passaggio di proprietà che consentirà così di includere definitivamente ed a titolo gratuito l’area delle ex-vedette nel patrimonio comunale. “Da quando iniziai per la prima volta a lavorare sul progetto che avevamo ideato per le ex vedette sono passati quasi sette anni, un anno, invece, da quando per la prima volta ne diedi notizia pubblica – commenta il Sindaco Bruni – nel mezzo è scoppiata la pandemia, con tutte le criticità che ancora oggi stiamo vivendo. Nonostante il tempo trascorso e le tante difficoltà, oggi abbiamo posto questa ulteriore firma che contribuisce a dare corpo ad un progetto che rappresenta e rappresenterà per Manziana il prossimo futuro. Erano anni che Manziana vedeva quel terreno abbandonato a sé stesso: tra qualche tempo da quel “vuoto” nascerà un luogo di condivisione, di svago e di rinascita. Voglio ringraziare sentitamente il Demanio ed il Ministero dei Beni Culturali per la serietà e professionalità con cui hanno seguito tutto l’iter. Il mio ringraziamento si estende anche ai dipendenti comunali impegnati in questa lunga cavalcata che tra qualche tempo vedrà il suo termine, lasciando spazio alla parte operativa del progetto. Attendo con ansia l’ultima e definitiva firma: da lì potremo iniziare a realizzare concretamente quella che all’inizio sembrava solo una pazza idea e che invece si è trasformata in una grande opportunità per la crescita del nostro paese” A metà strada tra Manziana e Quadroni, l’area delle ex caserme, utilizzate un tempo per l’alloggiamento dell’artiglieria di montagna, ospiterà un punto di incontro intergenerazionale, un asilo nido, uno spazio giovani all’aperto con annessa arena per spettacoli,
uno spazio museale ed espositivo ed un punto ristoro e informativo. Valle Muricana e Prima Porta: cives in campo per garantire la sicurezza
Nonostante il gelido pomeriggio del 13 febbraio, con l’allerta meteo che dava previsione di temperature molto basse, e il ghiaccio su strada che spesso si forma a seguito di ciò, l’Associazione Cives Valle Muricana, ancora una volta, è scesa
in campo, impiegando il pomeriggio per cospargere il sale, in alcune aree nevralgiche tra Valle Muricana e Prima porta. “Grazie alla disponibilità della Protezione Civile – ass.Naz.Carabinieri, che ci ha donato il sale presso la loro sede a via di Baccanello 113 (Cesano) – dice Daniel Paolini Vicepresidente associazione CIVES Valle Muricana – dove siamo andati a prenderlo il giorno stesso, abbiamo provveduto a cospargerlo, tutto a titolo gratuito e volontario, a Via della Giustiniana (Prima Porta) nell’area del ponte e delle attività commerciali, via Concesio -sia vicino le scuole sia lungo le curve che portano a Via Di Valle Muricana-, a Via Prinotti, davanti la farmacia al terzo km di via di valle muricana, a Via Sulbiate dove è sita la chiesa Santi Elisabetta e Zaccaria, davanti ad un Bar al quinto km di Valle Muricana. In vista della temperatura molto bassa di dei prossimi giorni, in ogni caso invitiamo alla prudenza nel transito non solo a Valle Muricana e Prima Porta, noi abbiamo fatto la nostra parte cercando di limitare, per quanto possibile, qualsiasi potenziale rischio ulteriore dato dal ghiaccio su strada”.
“Questa attività – prosegue – si inserisce in altrettante portare avanti dall’associazione, e solo per parlare di storia recente, annoveriamo l’evento di natale da noi organizzato, in pochissimo tempo, che si è tenuto i giorni 22 e 23 dicembre, alcune raccolta firme sul tema sicurezza, visto che la nostra borgata è oggetto di molti furti ultimamente, andando a
richiedere, a ministero dell’interno, la prefettura di Roma, i vari Commissariati di riferimento, le istituzioni municipali e comunali, piu organico di FF.OO. da impiegare. La nostra associazione da oltre due anni ormai, affronta pragmaticamente e con un lavoro quotidiano le istanze dei cittadini, cercando di portare ad istituzioni ed enti competenti, tutte le problematiche che associati e residenti ci richiedono, e per quanto riguarda valle muricana, portiamo avanti problematiche “piccole”, dai rifiuti e materiali ingombranti abbandonati, che ogni volta volontariamente portiamo, in accordo con ama, presso i centri di raccolta ordinari o nell’occasione delle giornate di raccolta straordinaria, le buche e le strade private aperte a pubblico transito, fino ad arrivare a temi più alti, parlando della mancanza di una strada alternativa che tiene in ostaggio circa 15.000 abitanti, lo spostamento o interramento dei tralicci dell’alta tensione ivi presenti da prima della costruzione delle case, e tanto altro, sperando che chi di dovere si interessi e risolvi questi problemi”. Bracciano, iniziati i lavori di rifacimento del muro in via Settevene Palo
BRACCIANO (RM) – Sono iniziati i lavori di rifacimento del costone di tufo crollato in via Settevene Palo tra Trevignano e Bracciano. Il Comune ha impegnato una somma di circa 80 mila euro per mettere in sicurezza il sito e per il rifacimento del muro crollato a novembre del 2019 su un’arteria strategica che collega Bracciano con Trevignano: “Tra poco più di due settimane – ha dichiarato il Sindaco di Bracciano Armando Tondinelli – i lavori dovrebbero concludersi. Purtroppo i tempi di attesa si sono allungati perché abbiamo dovuto attendere il parere della Soprintendenza per poter procedere”. Lo smottamento ha creato non pochi disagi agli automobilisti a causa della chiusura di un senso di marcia. L’effetto imbuto costringe le vetture a sopportare ore di traffico e attesa. Presto la circolazione tornerà regolare.
Guidonia Montecelio, bimbo malmenato brutalmente da baby sitter: in manette 25enne GUIDONIA MONTECELIO (RM) – I Carabinieri della Stazione di Settecamini, in accordo con la Procura della Repubblica del Tribunale di Tivoli, oggi pomeriggio hanno effettuato un fermo di indiziato di delitto nei confronti di un cittadino ghanese 25enne, accusato di essere il responsabile delle lesioni patite da un bimbo di 5 anni affidato alle sue cure. I fatti sono accaduti la scorsa domenica a Guidonia quando, una donna ghanese, ha richiesto l’intervento di una pattuglia presso la sua abitazione. I carabinieri intervenuti hanno subito capito la gravità della situazione: un bambino di soli 5 anni si trovava tra le braccia della sua mamma e piangeva a dirotto con il volto tumefatto e diverse ferite agli arti. Trasportato in ospedale, i medici gli diagnosticavano diverse fratture con una prognosi di 60 giorni. A quel punto sono scattate le indagini, serrate e continue, che hanno portato i Carabinieri a stringere il cerchio attorno al responsabile di
quanto accaduto, ovvero un connazionale della madre del piccolo. Infatti, i genitori, amici del 25enne fermato, dovendosi assentare per qualche ora, hanno affidato a lui il piccolo pensando fosse in mani sicure, non immaginando assolutamente che al rientro potessero trovare il loro figlioletto ridotto in quelle condizioni e il suo “babysitter” completamente ubriaco. Le indagini, condotte in continua sinergia con la Procura di Tivoli hanno visto coinvolti tutti i Carabinieri della Stazione Carabinieri di Settecamini e della Compagnia di Tivoli che, minuziosamente, tassello dopo tassello, hanno ricostruito ogni momento di quel pomeriggio che, a parte qualche brutta cicatrice, si spera potrà essere rapidamente dimenticato dallo sfortunato piccolo protagonista della vicenda. Il 25enne ghanese, sulla base degli elementi raccolti, è stato fermato e tradotto presso il carcere di Rebibbia in attesa della convalida del provvedimento. Torvaianica, va a spasso con 17 dosi di cocaina in tasca: in manette un 32enne
TORVAIANICA (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Pomezia hanno arrestato in flagranza di reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti un ragazzo di 32 anni originario di Roma. Nella mattinata di ieri, durante uno dei quotidiani servizi finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati svolto in località Campo Jemini, i Carabinieri della Stazione di Torvajanica hanno fermato un 32enne mentre stava camminando in strada con un’insolita premura. Sottoposto a controllo, il giovane è stato trovato in possesso di diciassette dosi di cocaina nascoste dentro a piccoli involucri di plastica
solitamente racchiusi negli ovetti di cioccolato, insieme a 110 euro in banconote di vario taglio. I Carabinieri hanno, quindi, esteso le verifiche nell’abitazione del giovane, ove sono state rinvenute altre 19 dosi e 3 involucri di cocaina per un peso complessivo di 52 grammi, insieme a 10 grammi di marjiuana, una dose di hashish, bilancini di precisione, materiale per il confezionamento ed altri 370 euro in contanti, ritenuti provento della sua illecita attività di spaccio. Per il pusher sono stati disposti gli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo. Monte Compatri, partiti i lavori di bonifica della condotta fognaria.
Il Sindaco: “Non ci saranno più tombini che scoppiano dopo le piogge” MONTE COMPATRI (RM) – Iniziata la bonifica di circa 80 metri di condotta fognaria a Monte Compatri in via Ciaffei. Saranno sostituite le vecchie tubazioni e installati nuovi pozzetti. “Non ci saranno più tombini che scoppiano dopo le piogge a causa del collettore fognario che va in pressione perché sottodimensionato”, ha spiegato il Sindaco Fabio D’Acuti. Al Parco Calahorra, invece, sono iniziate le operazioni per mettere in sicurezza quelle piante e alberature malate e che rappresentano un rischio. Al termine dei lavori- che dureranno circa un mese- si potrà darà avvio alla fase tre della valorizzazione del bosco urbano per restituirlo alla cittadinanza.
Sacrofano, Riano, Capena, Morlupo e Cerveteri: da qui
le manovre dei “capi dello spaccio” ROMA – Dalle prime luci dell’alba, nelle province di Roma, Reggio Calabria (RC), Venezia (VE) e Grosseto (GR), i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, coadiuvati dai Comandi Arma territorialmente competenti, stanno dando esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dall’Ufficio G.I.P. presso il Tribunale di Roma su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di n. 33 persone indagate, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, cessione e detenzione ai fini di spaccio, estorsione aggravata dal metodo mafioso, intestazione fittizia di beni, detenzione e porto abusivo di armi. Il provvedimento cautelare si basa sulle risultanze acquisite dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Via in Selci nell’ambito dell’indagine convenzionalmente denominata “ENCLAVE”, sviluppata tra il 2017 e il 2018, che ha consentito di individuare e disarticolare un sodalizio contiguo alla
‘ndrangheta, costituito da soggetti calabresi e romani, dedito al traffico di sostanze stupefacenti (cocaina, marijuana e hashish) ricostruendone i canali di approvvigionamento, il sistema di gestione delle “piazze di spaccio” e le modalità di cessione. Al vertice di tale sodalizio, che espletava la maggior parte delle attività criminali nell’area nord-ovest di Roma (in particolare nelle zone di Casal del Marmo, Prima Porta, Borghesiana e nei Comuni di Sacrofano, Riano, Capena, Morlupo e Cerveteri), veniva individuato VITALONE Pasquale cl. 1976, soggetto pluripregiudicato, organico alla ‘ndrina ALVARO di Sinopoli (RC), stabilitosi da tempo a Sacrofano (RM), dirigeva da quel comune le sue attività illecite avvalendosi anche di propri familiari. Questi ultimi, considerati più affidabili e riservati rispetto ad altri componenti del sodalizio, venivano incaricati per le operazioni più delicate ovvero: reperire canali di approvvigionamento, curare i rapporti con gli altri associati, trasferire il denaro contante, attuare per conto del capo azioni intimidatorie, garantire la riservatezza delle comunicazioni tra gli accoliti, cercando di eludere le eventuali captazioni delle Forze dell’Ordine. Nel corso delle indagini, oltre alle numerosissime cessioni, venivano ricostruite, in maniera dettagliata, svariate operazioni di narcotraffico tra le quali: la negoziazione di una partita di 20 kg di cocaina proveniente dalla Colombia, operazione gestita mediante l’intermediazione di due broker italiani, una donna 65enne residente ad Orbetello (GR) e un uomo della provincia di Venezia, contiguo all’ex “Mala del Brenta”; la compravendita di una partita di 12 kg di cocaina al prezzo di 312 mila euro, operazione gestita per conto del VITALONE da un soggetto di origini bulgare, il quale si recava in più occasioni in Spagna per gestire le trattative con un gruppo di colombiani che avrebbero dovuto far arrivare lo stupefacente in Italia
direttamente dal Sudamerica; la vendita di una partita di marijuana di 10 kg, fornita in conto vendita da PELLE Antonio, nipote del noto PELLE Antonio, soprannominato “Ntoni Gambazza”, ritenuto il capo dell’omonima cosca di San Luca (RC); la trattativa per l’acquisto di 1.500 kg di hashish da cedere ad acquirenti già individuati e attivi nella zona Nord di Roma. Le attività di spaccio al dettaglio e quelle connesse alla ricerca di nuovi e più lucrosi canali di approvvigionamento non avevano mai sosta, nonostante durante le indagini venivano: arrestati 10 soggetti in flagranza per spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti; arrestati 2 soggetti per detenzione abusiva di armi e munizionamento, con contestuale sequestro di una pistola revolver FRANCHI 38 special, un fucile mitragliatore STEN MK calibro 9 con due caricatori e 66 proiettili cal. 9 parabellum; sequestrati kg. 1,5 di cocaina, kg. 115 di marijuana, kg. 30 di hashish. Inoltre, in svariate occasioni veniva documentato come gli indagati non disdegnassero l’uso della violenza, in particolar modo nelle attività connesse al recupero crediti con modalità estorsive. Emblematici, in tal senso, sono: un’estorsione aggravata dal metodo mafioso commessa nei confronti di un trafficante calabrese, reo di una mancata fornitura di droga per la quale era stata versata la somma di 116.500 €. Dopo svariate minacce di morte anche nei riguardi della moglie e di un violento pestaggio ai danni di un suo uomo di fiducia, il trafficante veniva costretto a restituire parte del denaro già consegnatogli; la condotta estorsiva nei riguardi di un acquirente,
ritenuto responsabile del mancato pagamento di una partita di cocaina. Al fine di costringerlo a consegnare il denaro, alcuni degli indagati esplodevano sei colpi d’arma da fuoco all’indirizzo del portone di ingresso dell’abitazione della vittima e appiccavano il fuoco alla sua autovettura; il tentativo di rilevare le quote societarie di una palestra sita in Riano (RM), attività ritenuta utile a riciclare il denaro di provenienza illecita. Al fine di piegare le volontà dei tre soci che non intendevano cedere le proprie quote, i malviventi dapprima incendiavano l’auto del primo, poi esplodevano un colpo d’arma da fuoco contro l’auto del secondo e, successivamente, incendiavano il cancello dell’abitazione e l’auto del terzo. Le investigazioni si focalizzavano anche su alcune attività commerciali: un’autofficina sita a Sacrofano (RM), considerata la base logistica del sodalizio criminoso, utilizzata sia per la vendita al dettaglio delle sostanze stupefacenti, che per lo svolgimento degli incontri tra i sodali; un solarium, utilizzato come base logistica dai responsabili della piazza di spaccio della zona Borghesiana; un bar – tabacchi, sito in zona Casalotti, gestito in prima persona da VITALONE Pasquale, il quale, al fine di eludere le disposizioni di legge in materia patrimoniale, attribuiva fittiziamente la titolarità della società di gestione del bar alla moglie e quella relativa alla tabaccheria a due nipoti. Quest’ultima attività commerciale è stata sottoposta a sequestro preventivo contestualmente all’esecuzione delle misure cautelari personali.
Polizia di Stato, allestito un centro vaccinale alla caserma Magnasco
Un protocollo d’intesa tra la Regione Lazio, la Polizia di Stato e l’ASL Roma 2 ha dato il via, ieri pomeriggio, alla vaccinazione anti Covid19 di cittadini over 80. Una giornata importante per le istituzioni coinvolte che hanno voluto partecipare con i loro massimi rappresentanti: il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, il Capo della Polizia – Direttore generale della Pubblica Sicurezza Franco Gabrielli, il Direttore Centrale di Sanità della Polizia di Stato Fabrizio Ciprani, l’Assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato, il Direttore Generale della ASL Roma 2 Flori Degrassi e il Direttore Sanitario dell’IMNI Lazzaro Spallanzani Francesco Vaia. La Direzione Centrale di Sanità col suo personale altamente qualificato è quotidianamente impegnata per la tutela della salute degli operatori della Polizia di Stato, ma in questo momento così difficile si è messa a disposizione anche per aiutare la popolazione, specialmente quella fascia di cittadini più anziani messa a dura prova dalla pandemia e alla quale, da sempre, la Polizia di Stato riserva particolare
attenzione.
Il Centro Vaccinale è stato allestito all’interno della
Caserma Magnasco sede del Compartimento Polizia Stradale Lazio e della Sezione Polizia Stradale Roma il cui personale, oltre a supportare medici ed infermieri impegnati in prima linea, provvede al ritiro dei vaccini e all’accoglienza degli utenti. I medici e gli infermieri della Polizia di Stato si occupano quotidianamente del triage, della somministrazione delle singole dosi e di tutto ciò che concerne le condizioni di salute del vaccinando. È prevista la vaccinazione giornaliera di 360 persone sulle 12 postazioni messe a punto e si potrà accedere al centro su prenotazione, dal lunedì al venerdì, dalle ore 09.00 alle ore 19.00. Medici, infermieri, agenti, ispettori, funzionari e dirigenti, impegnati ciascuno con ruoli e competenze diverse alla vaccinazione massiva degli ultraottantenni, sono la prova ulteriore di quella prossimità e vicinanza alle persone che è cuore pulsante dell’attività delle donne e degli uomini della Polizia di Stato. Canale Monterano, battuto il ciak per “Due inquiline di troppo”
CANALE MONTERANO (RM) – Ripartono le produzioni cinematografiche a Monterano con “Due inquiline di troppo”, il nuovo film di e con Nunzio Fabrizio Rotondo e Paolo Vita, commedia leggera e divertente che, oltre ai due comici al loro debutto come registi nel loro terzo film, vede nel cast attori come Enrica Guidi (Tiziana de “I delitti del BarLume”), Carlotta Rondana, Giorgio Gobbi (Ricciotto de “Il Marchese del Grillo”), Enzo Salvi e Maurizio Mattioli. Il film vede le imprese comiche di due amici che, cercando di sbarcare il lunario, s’indebitano con uno strozzino e devono trovare il modo di ripagarlo. Decidono così di fingersi medium ingannando diversi creduloni, finché non incontrano due vere fantasme, con le quali nascerà un’insolita storia d’amore. Monterano non poteva chiedere di meglio e, sotto le stelle, spolvera tutto il suo fascino misterioso che riporta, seppur in versione comica, alle atmosfere dei film girati qui in passato da grandi registi come Mario (“I tre volti della paura”, 1963) e Lamberto Bava (“Una notte al cimitero”, 1987), Bellocchio (“La versione del Sabba”, 1988) e Lenzi (“Le porte dell’Inferno”, 1990).
“Due inquiline di troppo” è diretto alla fotografia da Claudio Zamarion e prodotto da Solaria Film e Notorious Pictures, che si occuperà della distribuzione in Italia, mentre Minerva Pictures gestirà le vendite internazionali. A tutta la Produzione il più sincero in bocca al lupo per un successo di critica e pubblico è stato portato dal Sindaco Alessandro Bettarelli, presente alle riprese insieme con il delegato alla Protezione Civile Valter Chiari e al Direttore della Riserva Monterano Fernando Cappelli, accompagnati da una rappresentanza della Protezione Civile di Canale Monterano.
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