Roma Scomodo n 42 ALLEGATO DIGITALE

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Scomodo n°42   € 0,00

Mensile indipendente di attualità e cultura   ALLEGATO DIGITALE

Roma
EDIZIONE LOCALE
Roma Scomodo n 42 ALLEGATO DIGITALE
01
         03
         27
         39
INDICE

         51
          Scomodo n° 42
Roma Scomodo n 42 ALLEGATO DIGITALE
EDITORIALE
*01

 PRIMAVERA
*03

   ARTE
      dell'           Da Testaccio a Via Nazionale, il contem-

       ROMA
                      poraneo nelle istituzioni museali

                  a

LA LINEA
*27

                             Il labirinto della terza metropolita-
                             na di Roma

   ASSURDO
        l'
      del

*39

RIFARE                  Il mondo dello spettacolo riparte dal

 IL MOND O
                        Globe Theatre

MOSTRI
*51

                      Scomodo racconta i luoghi abbandonati di
                      Roma / Ex ippodromo di Tor di Valle

EDIZIONE  Rom
 LOCALE       a
Roma Scomodo n 42 ALLEGATO DIGITALE
EDITORIALE
 di Michele Gambirasi
    Arianna Preite

            Negli ultimi mesi Roma ha vissuto una prima fase di riapertura,
              ritornando a vivere scorci di quotidianità e socialità. Periodo
                    che ha portato con sé, tra i numerosi dibattiti, non pochi
            conflitti e fratture in particolar modo all’interno di alcuni settori
        profondamente danneggiati da precarietà e incertezza come quello
           culturale, su cui oltre alle condizioni contingenti pesano anni di
                          politiche di mancata programmazione e invisibilità.

                                  Per una città che si appresta ad entrare in clima
                                  elettorale la progressiva ripresa deve significare
                                la rimessa in circolo di idee e visioni per produrre
                                  un nuovo orizzonte per Roma: la proposta di un
                             paradigma in netta discontinuità con il passato, che
                              sappia raccogliere le istanze e le vertenze sorte in
                         quest’ultima fase per restituire una nuova idea di città.
                           In questa direzione si muove il racconto delle cinque

01                               giornate di occupazione al Globe Theatre a Villa
                               Borghese. Il 14 aprile sullo slogan “A noi gli occhi
                                    please”, e da lì per cinque giorni, gli occupanti
                                hanno “portato in scena” un momento di protesta
                              e di elaborazione per “rifare il mondo”. La protesta
                                 e la creatività del settore culturale, con ambizioni
                               e rivendicazioni nazionali, deve necessariamente
                                assumere un carattere centrale in una città come
                            Roma con l’obiettivo di restituire nel prossimo futuro
                         una politica culturale per la città all’avanguardia e che
                         rimetta al centro i lavoratori e le lavoratrici del settore.
                               Viene raccontata anche la riapertura dei musei, in
                             un fotoreportage che conduce attraverso alcuni dei
                               luoghi più importanti dell’arte a Roma: il MACRO,
                                                 il MAXXI, la Galleria Nazionale con
                            la Quadriennale e altri. Una panoramica sulla scena
                                         artistica che cerca di descrivere la ripresa
                                                     delle esposizioni nella Capitale.
                         Dopo le vicende degli ultimi mesi che hanno alternato
                                 annunci di chiusure, stop forzati e liquidazioni, si
                               è scelto di gettare un primo sguardo sul labirintico
                         universo della mobilità romana nella sua declinazione
                                    più importante e anche più attesa, la Metro C.

                                                       Scomodo n° 42
Roma Scomodo n 42 ALLEGATO DIGITALE
E   L’avvio di una riflessione rispetto al tema della mobilità
    che Scomodo si propone di continuare a sviluppare
    e sostenere nei mesi futuri, con l’idea di produrre un
    apparato critico di informazione che sappia scendere a
    fondo nelle questioni restituendone la complessità ma
    rendendole al tempo stesso accessibili.
    Infine, la storica rubrica “Mostri” che visita questa volta
    l’Ippodromo di Tor di Valle. Una gigantesca struttura di
    420.000 metri quadri oggi ferma in stato di abbandono
    dopo le vicende giudiziarie quando sembrava ormai
    destinata ad ospitare il nuovo stadio della A.S. Roma.
    Un mese di elaborazioni e discussioni sulla città di
    Roma che Scomodo ha portato avanti non solo da
    un punto di vista editoriale, ma anche attraverso
    la partecipazione all’IPER Festival – Festival delle
    Periferie, un’occasione per tornare a discutere con
    alcuni degli attori principali della vita romana di alcune
    delle questioni che più stanno a cuore al progetto.
    Insieme a Greenpeace, Black Lives Matter, il Forum
    Diseguaglianze e Diversità e altri si è trattato di
    come poter trasformare Roma in una città ecologica,
    multiculturale, libera da disuguaglianze attraverso
    politiche abitative e di welfare redistributive ed efficaci,
    a partire soprattutto dalle periferie, territori spesso
    marginalizzati ma che costituiscono anche la parte più
    dinamica e popolosa della città.
    Roma è una città che probabilmente, come suggerisce
                                                                     02
    Walter Tocci, va innanzitutto “decolonizzata”: spogliata
    cioè da quei retaggi che ne impediscono lo sviluppo
    e l’uscita da un’impasse paralizzante che dura da
    diversi anni e sembra destinata a proseguire in eterno.
    Liberata da pesi speculativi e fondiari, da rendite
    divenute ormai improduttive, ma anche dal proprio
    stesso immaginario di città stanca e ferma, irrigidita su
    sé stessa; se si vuole far sì che veramente la retorica
    della ‘crisi come opportunità’ si trasformi in un reale
    momento di trasformazione, in concomitanza con
    l’appuntamento elettorale, allora è oggi necessario
    costruire un nuovo progetto per Roma.

    Un progetto che tenga innanzitutto conto delle profonde
    disuguaglianze che attraversano la città e la strutturano, uno
    sguardo lucido, asciutto, consapevole del presente ma con la
    capacità di farsi progetto comune e partecipato, per cambiare
    sia il come della città ma anche il suo chi.

    EDIZIONE    Rom
     LOCALE         a
Roma Scomodo n 42 ALLEGATO DIGITALE
LA PRIMAVERA
DELL’ARTE
A ROMA
Da Testaccio a Via Nazionale, il
contemporaneo nelle istituzioni museali
Roma Scomodo n 42 ALLEGATO DIGITALE
cul
  u
 tra

       04
Roma Scomodo n 42 ALLEGATO DIGITALE
Scrivere a proposito
            della vivace vita
     artistica di Roma,che
        potrebbe sembrare
     un controsenso visto
     il periodo che stiamo
         attraversando, si è
       sorprendentemente
       rivelato necessario.
          Questa primavera
05      le iniziative portate
                 avanti dalle
         istituzioni museali
        sono state, in molti
        casi, ricche e varie,
        parte di un bilancio
               positivo di un
          periodo che pone
          le sue basi prima
      dell'arrivo del Covid.
                Scomodo n° 42
Roma Scomodo n 42 ALLEGATO DIGITALE
cul
Questa risposta non era
però facilmente prevedibile
                                Si potrebbe cominciare
                                il giro dal quartiere
                                                               u
                                                              tra
perché Roma, come dice          Testaccio, con il
Luca Lo Pinto, il direttore     complesso del
artistico del MACRO, è          Mattatoio, dove già solo
una città un po’ anarchica,     l’architettura industriale
che ha un’energia elettrica,    è testimone di un
ma che non si fa domare e       accordo tra classicismo e
che quindi mal si sarebbe       modernità. Lì, all’interno
dovuta accordare a questo       di uno dei padiglioni che
periodo, fatto di chiusure e    lo compongono, è stata
limitazioni. Alla base dello    presente, dal 23 febbraio
spirito che caratterizza la     al 16 maggio, Fotografia.
città c’è anche la ricerca      Nuove produzioni 2020
di equilibrio tra una storia    per la collezione Roma.
autorevole, pesante e           Nella mostra la città
un presente multiforme          stessa, ovvero le persone
e dinamico. Nell’ultimo         che la compongono, si
periodo questa tensione,        raccontava attraverso gli
per quanto riguarda l’ambito    scatti di cinque fotografi
artistico, sembra aver          contemporanei. Veniva           06
trovato un compromesso          messa in luce, attraverso
fortunato.                      vari approcci visuali non
Da più di un anno ormai         solo la sua coinvolgente
la scena artistica romana       teatralità, evidenziata
sembra aver ritrovato una       nelle foto di Alex Majoli,
vitalità preziosa, che viene    ma anche il complesso
anche da una sinergia di        rapporto, di cui parlava
varie istituzioni artistiche.   anche Lo Pinto, che il
Molte infatti stanno            presente di Roma ha con
contribuendo a costruire una    la sua storia. La memoria
proposta culturale adeguata     è proprio il focus delle
alla sensibilità di questo      opere di Sarah Moon, che
periodo e alla necessità        lavora concentrandosi
di maggiore inclusività e       sull’importanza
orizzontalità. Di tutto ciò     di non recidere il
ce ne si può rendere conto      legame con il proprio
anche semplicemente             passato, cercando
passeggiando per la città       invece d’integrarlo
e visitando alcuni dei suoi     consapevolmente nel
musei più importanti.           tempo in cui si vive.

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 LOCALE        a
Roma Scomodo n 42 ALLEGATO DIGITALE
Roma
         è un
51
     organismo
       vivente

     Nadav Kander
                    Scomodo n° 42
cul
   “Roma esiste                Con la sua monumenta-
                                                                                u
                                                                               tra
                               le architettura marmorea
        in quanto              e l’imponente scalinata
       immagine                che conduce all’ingres-        queer, femminile e femmi-
     radicata nel              so, il Palazzo intimorisce     nista della storia dell’arte.
        profondo               e dà l’impressione di star     La scelta ricade su qua-
                                                              rantatre artisti di genera-
                               venendo inglobati in una
    inconscio, in              realtà rigida, che non         zioni diverse, che trovano
  quanto tessuto               ammette contraddizioni.        il loro spazio all’interno di
         emotivo,              Una volta all’interno della    ricerche sui temi del cor-
       in quando               mostra, ma anche dallo         po, dello spazio, della ses-
                                                              sualità. L’obiettivo è anche
                               stesso titolo, ci si rende
   sentimento di               conto invece che la sfida      quello di dare una mag-
   appartenenza                dei curatori è stata proprio   giore visibilità ad artiste
  universale alla              quella di mettere in luce la   non più giovani che però,
  comunità degli               contraddizione, di disper-     secondo i curatori, merita-
                                                              no di veder evidenziato in
                               dere senza però negare il
         uomini”.              peso della storia del luogo    maniera più chiara il loro
                               in cui si è. In questo caso    lavoro, poco valorizzato
Una visione simile a           si sta parlando di quello      dalla storia dell’arte cano-
                                                              nica. Questa valorizzazio-
                                                              ne e la presentazione di un 08
quella di Nadav Kander,        che è stato il teatro, oltre
che invece definisce la        che delle numerose Qua-
città di Roma come “un         driennali d’arte durante il    punto di vista eccentrico è
organismo vivente” e che       ventennio fascista, della      evidente già dalla prima
lui, attraverso le sue foto,   prima esposizione interna-     sala, dove sono presenti
fa respirare attraverso la     zionale d’arte coloniale del   le opere di Cinzia Ruggeri.
materia che la compone.        1931. La decolonizzazione
                               infatti, che è una delle te-
Cambiando totalmente
scenario, andando da           matiche messe in luce da
                                                              Il suo Stivali
Testaccio a via Naziona-       FUORI, viene trattata, oltre   Italia è simbolo
le, si può vedere come il      che da alcuni testi all’in-    di una volontà
rapporto con il passato        terno del catalogo, anche      di femminilizzazio-
                               nella sala dedicata al col-
sia proprio uno dei punti
cardine della nuova Qua-       lettivo DAAR. Oltre che il
                                                              ne della
driennale di Roma, FUO-        Palazzo, la Quadriennale       geografia italiana
RI, curata da Sarah Co-        FUORI ha altri due ambiti      e di presa in giro
sulich e Stefano Collicelli    tematici: l’Incommensura-      nei confronti
                               bile e il Desiderio. Tutti e
Cagol. Come poterebbe
non esserlo, visto il luo-     tre sono trattati senza li-
                                                              del sentimento
go in cui è ospitata: Pa-      mitazioni di genere e ses-     nazionalista
lazzo delle Esposizioni.       so e mirano a una rilettura    maschilista.
EDIZIONE   Rom
 LOCALE        a
Il mantenimento                   metro di distanza. Dopo

             del punto di vista
                                                aver passeggiato un po’
                                                per Villa Borghese, che
      femminile, che stavolta                   dal 12 maggio al 25 lu-

            però ragiona sulla
                                                glio ospita la seconda
                                                edizione di Back to Na-
           creazione artistica,                 ture, stando davanti alla

     continua con la seconda
                                                Galleria Nazionale su
                                                Piazzale Cervantes, ci
       sala, dedicata ad Irma                   si troverà infatti davanti

       Blank e ai suoi Radical
                                                alle parole della filoso-
                                                fa Maria Zambrano che
      Writings, Abecedarium.                    recitano: “le radici de-
                                                vono avere fiducia nei
                                                fiori”. La direttrice della
                 Addentrandosi ancora di        GNAM, Cristiana Collu,
                 più in FUORI, comincia         ha voluto questo mes-
                 una riflessione incentra-      saggio per comunicare
                 ta sulla decostruzione         che “agli errori del pas-
                 dello spazio tradizionale      sato dà rimedio solo l’av-

09               dell’arte, troviamo allo-      venire”. Agli errori di una
                 ra la sala di Respiro di       storia dell’arte respin-
                 Cloti Ricciardi e gli spec-    gente e di appannaggio
                 chi che compongono             prettamente maschile, la
                 l’alfabeto     cosmologico     direttrice sta cercando
                 di Nanda Vigo. Finendo         di rimediare mettendo al
                 di visitare il primo piano     centro della sua attività
                 della mostra, ci si troverà    lo sguardo delle donne e
                 di fronte ai gentilissimi      un’indagine costante sul
                 e morbidi fiori di Petrit      femminismo. La mostra
                 Halilaj e Alvaro Urbano,       che è stata presente alla
                 che sovrastano quella          Galleria fino al 6 giugno,
                 che negli anni trenta era      I say I a cura di Cecilia
                 palco della propaganda         Canziani, Lara Conte e
                 fascista, dove ora cam-        Paola Ugolini, si inseri-
                 peggia un messaggio di         sce perfettamente all’in-
                 amore e uguaglianza.           terno di questo progetto,
                 L’uso di fiori e scalinate     che per certi versi si uni-
                 monumentali come spun-         sce in coro con la Qua-
                 ti di riflessione si ritrova   driennale FUORI.
                 anche a qualche chilo-         Alla base c’è infatti la

                                                Scomodo n° 42
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volontà di affermazione
della propria soggettivi-
                              il museo, tra il museo e
                              la città, basta entrare a
                                                               u
                                                              tra
tà, di sconfinamento, di      visitare Una storia per il
presentare molteplicità       Futuro. Questa mostra,
di io senza volerli neces-    presente fino al 29 ago-
sariamente ricondurre a       sto, è stata curata da
una narrazione unitaria.      Hou Hanru, direttore ar-
Spostandoci dalla Gal-        tistico del MAXXI, in col-
leria più avanti verso il     laborazione con il team
quartiere Flaminio tro-       curatoriale e di ricerca
viamo, in via Guido Reni,     del museo, in occasione
l’opera di Zaha Hadid, il     dei suoi primi dieci anni
MAXXI di Roma. Abban-         di attività. Al suo interno
doniamo quindi scalinate      si riflette sul ruolo che ha
importanti e marmo, per       nella società, attraverso
visitare un edificio che      i cinque percorsi tematici
trasmette già solo dall’e-    della città, della moltitu-
sterno, attraverso le sue     dine, dei mondi, della re-
sinuose forme, fluidità.      altà e del credo.
Si può dire infatti che il

                              In Una Storia per il Futuro 10
MAXXI sia un ambiente
fluido, nel senso di poli-
funzionale, multidiscipli-    si riflette apertamente su
nare e che la sua sfera       tutte le questioni sollevate
d’influenza si irradi an-
che oltre i confini delle     dal cambiamento del ruolo
sue mura. Nel caso del        del museo e il suo rapporto
museo del ventunesimo         con il pubblico.
secolo, inoltre, è la piaz-
                              Nella mostra è presente
                              infatti, tra le altre cose,
za retrostante, quella
che collega le due aree
del museo, la biblioteca      anche la Yellow Room
e il bar, a essere prota-     dove, attraverso le voci
gonista. Luogo di aggre-
gazione per eccellenza,       dei lavoratori del MAXXI,
raccoglie le istanze del      si cerca di tracciare delle
quartiere e funziona da       linee guida per il “museo
collante per i suoi fre-
                              del futuro”: cosa dovrebbe
quentatori.
Se si vuole approfondire      essere e quali sono le sfide
il rapporto tra la piazza e   che dovrà affrontare.
EDIZIONE   Rom
 LOCALE        a
Il mantenimento     Anche Luca Lo Pinto,
                            il direttore artistico
       del punto di vista   del MACRO, si è posto
          femminile, che    questa domanda
                            fondamentale, creando
            stavolta però   così uno spazio aperto
            ragiona sulla   alla multidisciplinarietà
                            e polifunzionalità.
     creazione artistica,
         continua con la    È una dichiarazione di
                            intenti infatti il polpo,
           seconda sala,    simbolo del Museo
       dedicata ad Irma     per L’Immaginazione
                            Preventiva, che
          Blank e ai suoi   campeggia su
       Radical Writings,    tutte le entrate e
                            all’interno del museo,
           Abecedarium.     suggerendo una
                            visione tentacolare
                            del mondo in cui si

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                            vive, dove ogni cosa
                            può essere percepita
                            sotto un punto di
                            vista differente, a
                            seconda della cultura
                            e dell’arte da cui la
                            si guarda. Questo è
                            reso evidente anche
                            da un giro veloce
                            del museo, dove si
                            noterà che, nella
                            struttura, sviluppata
                            in altezza, è presente
                            una divisione in
                            rubriche. Queste sono
                            organizzate come se
                            il visitatore, nel salire
                            le scale per passare
                            al piano successivo,
                            stesse sfogliando un
                            magazine.

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                Le sezioni
        sono: Solo/Multi,      Il secondo                    u
                                                            tra
      Polifonia, Aritmici,     parte da uno
       In-Design, Studio
  Bibliografico, Musica        sconfinamento
   da camera, Palestra,        del museo al di
   Retrofuture, Appunti
      per una collezione       fuori delle sue
                  e Agorà.     mura fisiche e
     L’obiettivo è quello
          di dar vita a un     metaforiche, per
       centro polifonico       arrivare a un
          che restituisce
   l’immaginario fluido        avvicinamento e
         che caratterizza      coinvolgimento
           il tempo in cui
                  viviamo.     maggiore del
        Se ci si siede un      pubblico. Il
           po’ a riflettere,
      dopo questo giro,        fatto però che
     forse frettoloso, di      questi aspetti                       12
   alcuni dei luoghi più
  significativi per l’arte     si percepissero
a Roma, si noterà che,         in maniera così
   nonostante i diversi
      approcci di questi       chiara, dopo
      musei, è possibile       un periodo
 rintracciare in tutti un
   sentimento comune.          come quello
           È l’inclusività,    che abbiamo
        che si realizza in
   due sensi. Il primo è       vissuto, non era
orientato verso cosa è         assolutamente
         considerato arte
           e di chi si può     scontato.
    considerare artista,
         che quindi porta
         a una riscrittura
                di diverse
          storie dell’arte.                       di Flavia P
                                                             area

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LA LINEA
DELL’ASSURDO
Il labirinto della terza metropolitana di Roma
“Ormai siamo partiti. Adesso comincia il conto alla
rovescia”. Così, il 16 maggio del 2006, l’allora sindaco
Walter Veltroni concludeva la cerimonia di inaugurazione
del primo cantiere archeologico. Finalmente era iniziata
la costruzione di quella che nel 2015 sarebbe dovuta
diventare la Metro C.
at
 tua
   li
    tà

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r a d e i r o m a n i
L’infrastruttu
  Era da tanto che       Tuttavia le porte della        Opere Strategiche - una
    si parlava della     nuova metro si aprirono        piattaforma di monito-
        costruzione      - per una parte del trac-      raggio sull'attuazione del
                         ciato non collegata con le     programma delle infra-
        di una terza     altre due linee - nell’au-     strutture strategiche - i
           linea della   tunno del 2014. Solo con       costi dell’opera sono lie-
     metropolitana       l’apertura nel maggio del      vitati: nell’anno di inizio
            a Roma. Il   2018 della stazione di         lavori si stimava un costo
     comune iniziò       San Giovanni fu garan-         di circa 3 miliardi 47 mi-
        i primi studi    tito un nodo di scambio        lioni, poi è salito, sempre
     sulla fattibilità   con la Metro A. Ad oggi        di più, fino ad arrivare -
     all’inizio degli    la situazione non è molto      secondo una previsione
    anni novanta, e      cambiata.                      del dicembre 2020 - a 5
                                                        miliardi 832 milioni.
   già nel febbraio      È difficile quantificare gli   In tutto ciò dall’avvio dei
29 del 1992 arrivò       anni di ritardo nella re-      cantieri ad oggi i lavori
  una prima legge        alizzazione perché non         sono stati sospesi quin-
         a finanziare    si è mai saputo con cer-       dici volte. Quarantasette
           il progetto   tezza quando sarebbero         sono le varianti del pro-
        preliminare.     finiti i lavori. Le stime si   getto che deviano dal
       L’idea era di     rincorrono, si parlava del     percorso       inizialmente
          inaugurare     2010, poi del 2011, c’è        pensato per le gallerie.
  l’opera in tempo       chi diceva 2022, altri as-     Venticinque le persone
                         sicuravano 2018. Oggi il       che rischiano un proces-
     per il Giubileo     termine di consegna del-       so per truffa, corruzio-
             del 2000.   la penultima tratta - quel-    ne e falso a seguito di
                         la che arriva fino a Piazza    un'inchiesta svolta dalla
                         Venezia - è fissato per il     procura di Roma sulla
                         2024, costruzione dell’ul-     Metro C. Tra gli indagati
                         tima stazione esclusa.         l’ex sindaco Gianni Ale-
                         Ad essere disattesa oltre      manno, membri dell’am-
                         alla data di apertura c’è      ministrazione comunale,
                         anche la stima del costo       dirigenti di Roma Metro-
                         presunto.                      politane - la società che
                         Secondo i dati del Siste-      gestisce l’appalto - e Me-
                         ma Informativo Legge           tro C S.p.a - quella che lo

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ha vinto, un consorzio di
diverse imprese costrut-
                               Opere Strategiche - una
                               piattaforma di monito-                    tua
                                                                           li
trici che si sono unite per
la costruzione della linea.
                               raggio sull'attuazione del
                               programma delle infra-
                                                                            tà
                               strutture strategiche - i
Tuttavia le porte della        costi dell’opera sono lie-    Per cercare di fare
nuova metro si aprirono        vitati: nell’anno di inizio   chiarezza sulla
- per una parte del trac-      lavori si stimava un costo
ciato non collegata con le     di circa 3 miliardi 47 mi-
                                                             questione Metro
altre due linee - nell’au-     lioni, poi è salito, sempre   C, senza avere la
tunno del 2014. Solo con       di più, fino ad arrivare -    pretesa di spiegare
l’apertura nel maggio del      secondo una previsione        il garbuglio che
2018 della stazione di         del dicembre 2020 - a 5       la caratterizza, ci
San Giovanni fu garan-         miliardi 832 milioni.         siamo concentrati
tito un nodo di scambio        In tutto ciò dall’avvio dei   su degli aspetti
con la Metro A. Ad oggi        cantieri ad oggi i lavori     che ne possono
la situazione non è molto      sono stati sospesi quin-      restituire la
cambiata.                      dici volte. Quarantasette
                               sono le varianti del pro-
                                                             complessità.
È difficile quantificare gli   getto che deviano dal         “La Metro C è
anni di ritardo nella re-      percorso       inizialmente   l'infrastruttura dei 30
alizzazione perché non         pensato per le gallerie.      romani” dice Carlo
si è mai saputo con cer-       Venticinque le persone        Andrea Tortorelli,
tezza quando sarebbero         che rischiano un proces-      ingegnere che
finiti i lavori. Le stime si   so per truffa, corruzio-      scrive su “Odissea
rincorrono, si parlava del     ne e falso a seguito di       Quotidiana” - un
2010, poi del 2011, c’è        un'inchiesta svolta dalla     blog sul trasporto
chi diceva 2022, altri as-     procura di Roma sulla
sicuravano 2018. Oggi il       Metro C. Tra gli indagati
                                                             pubblico a Roma-
termine di consegna del-       l’ex sindaco Gianni Ale-      mentre spiega la
la penultima tratta - quel-    manno, membri dell’am-        cruciale importanza
la che arriva fino a Piazza    ministrazione comunale,       della linea.
Venezia - è fissato per il     dirigenti di Roma Metro-      I tornelli delle
2024, costruzione dell’ul-     politane - la società che     stazioni della metro
tima stazione esclusa.         gestisce l’appalto - e Me-    C nel 2019 hanno
Ad essere disattesa oltre      tro C S.p.a - quella che lo   registrato una media
alla data di apertura c’è      ha vinto, un consorzio di     di circa centomila
anche la stima del costo       diverse imprese costrut-
presunto.                      trici che si sono unite per
                                                             passeggeri al
Secondo i dati del Siste-      la costruzione della linea.   giorno.
ma Informativo Legge

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 LOCALE        a
Cifra che a    Tuttavia è           notevolmente
   prima vista non     proprio grazie a     diminuiti tuttavia
      impressiona,     questo numero,       non in modo
        dato che lo    più basso            proporzionale.
    stesso anno la
 media giornaliera     rispetto alle        La linea C,
  della linea A è di   altre linee, che     che nel 2019
  cinquecentomila      se ne riesce a       trasportava
    passeggeri e a     comprendere          solo il 10% dei
  seguire la B con     l’assoluta           passeggeri
 quattrocentomila.     essenzialità.        totali delle
                       Quando nel           metropolitane di
                       marzo del            Roma, ha perso
                       2020 sono            molti meno
                       state imposte        utenti rispetto
                       le misure            alle altre linee.
                       restrittive per il   Come si legge
31                     contenimento         in uno studio
                       della pandemia,      effettuato da
                       la capienza          Roma Servizi
                       massima              per la Mobilità e
                       sui mezzi            dal Dipartimento
                       di trasporto         Mobilità e
                       pubblici è stata     Trasporti con la
                       molto limitata e,    collaborazione
                       chiaramente, gli     delle tre
                       accessi sono         università

                                            Scomodo n° 42
at
   romane, in un       tra le metro, è                 tua
 confronto con i       quella che più                    li
 dati di accesso         velocemente                      tà
 pre-pandemici           sta tornando
  individuati al 2        ai livelli pre-
   marzo, anche             pandemia:
    nei giorni più      al 19 maggio
         duri della        serve l’81%
   pandemia, tra             dei propri
  marzo e aprile           passeggeri
     del 2020, gli      medi, mentre
      accessi alla        la A è ferma
        Metro C si         al 58% e la
      attestavano        B addirittura
    tra il 15% e il       al 47%. Una
    20% rispetto              possibile
       alla media;     giustificazione      l’ultima stazione 32
    per avere un              di questa     si trova nella
     confronto, le         anomalia si      borgata Finocchio
                                            - attraversa
       linee A e B      può ricercare       quartieri che
     difficilmente       nel percorso       hanno meno
        toccavano        che compie:        alternative di
             il 10%,   costeggiando         trasporto e
       stagnando         la casilina si     soprattutto non
      tra il 5% e il       spinge ben       passa per zone
      7%. Inoltre,       oltre il GRA -     turistiche.

EDIZIONERom
 LOCALE     a
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     Ob

                                           o
33

        Per indagare il complesso intreccio di
     cause che rendono la terza metropolitana
         della capitale un’opera eternamente
     incompiuta, attesa da quasi un trentennio
       e aperta solo in parte, è necessario fare
         un po’ di chiarezza su alcuni aspetti
       gestionali dell’infrastruttura. All’inizio del
       2021 la città era stata colta di sorpresa
       quando la sindaca Virginia Raggi aveva
      ricevuto una lettera – ripubblicata da “La
        Repubblica” – in cui il liquidatore della
     società Roma Metropolitane minacciava di
      dare uno stop alle linee A, B e C a partire
     dal primo aprile, giorno a partire dal quale
      la società non sarebbe stata più in grado
             di assolvere i propri compiti.

                                         Scomodo n° 42
at
Era necessario che le ve-
nissero riconosciuti sei
                                ammodernamento e ma-
                                nutenzione delle linee A e      tua
                                                                  li
milioni di crediti per po-
ter continuare a lavorare
                                B e costruzione della Me-
                                tro C. Di fatto RM è un’e-
                                                                   tà
e ciò, unitamente ai toni       manazione del Comune,
con cui la vicenda è stata      una società in house che
riportata, aveva gettato        svolge per esso i compiti
per un momento i roma-          relativi alle infrastrutture
ni nella paura di ricevere      su ferro: bandire le gare
un terribile pesce d’apri-      d’appalto, studio di pro-
le. Alla fine, i crediti sono   gettazione, sorveglianza
stati riconosciuti, e come      sull’andamento dei la-
tutte e tutti abbiamo avu-      vori. E questo controllo
to modo di notare il primo      pubblico ma indiretto sul-
aprile le metropolitane         la costruzione della terza
circolavano come al soli-       linea ha un proprio peso
to. Riavvolgiamo i nastri,      specifico, al netto della
e cerchiamo di capire chi       complessità della situa-
è Roma Metropolitane e          zione, sui ritardi e i costi
che ruolo svolge in que-        dell’opera. Nel quadro
sta vicenda.                    generale della vicenda              34
Roma Metropolitane – da         è necessario, infatti, in-
qui in poi RM – è una so-       trodurre un altro attore:
cietà emanazione organi-        Metro C S.p.a. A diffe-
ca del Comune di Roma,          renza di RM questa non
che ne detiene quindi           è una società in house,
l’intero capitale e ne è l’u-   ma è il consorzio vincito-
nico proprietario, creata       re del bando di gara affi-
nel 2004 con la delibera        datario della costruzione
97/2004 del 24 maggio,          della linea; un insieme
attraverso l’acquisto del-      di società riunite cui è
la S.O.M – Servizi per la       stato affidato il compito
mobilità dall’allora giun-      esecutivo di costruzione.
ta Veltroni. I compiti più      L’attuale progetto della
importanti che la società       Metro C infatti è figlio di
detiene sono quelli di pro-     un ordinamento legislati-
gettazione, stazione ap-        vo del 2001, del secondo
paltante e alta vigilanza       governo Berlusconi in cui
relativamente alle metro-       Ministro delle Infrastrut-
politane di Roma: la co-        ture e dei Trasporti era
struzione della linea B1,       Pietro Lunardi.

EDIZIONE    Rom
 LOCALE         a
La legge n. 443/2001,        anche la possibilità
         rinominata poi Legge        di eventualmente
               Obiettivo, aveva il   subappaltare fino a tre
       compito di velocizzare        gradi alcuni lavori. In
              la realizzazione di    questo quadro quindi il
            grandi infrastrutture    compito fondamentale
                determinanti per     che rimane a Roma
               la produttività del   Metropolitane è quello
          paese accelerando i        di alta sorveglianza, di
           processi burocratici      controllo cioè che la
            connessi alle opere      linea venisse realizzata
          e affidando maggiori       nei tempi e nel budget
      responsabilità ai privati      previsti.
             incaricati della loro   Come racconta
     realizzazione attraverso        Odissea Quotidiana,
           la figura, ripresa dal    da questa situazione
               quadro normativo      emergono due
         europeo, del general        peccati originali di
     contractor, o contraente        Metro C, che ne
             generale. Nel caso      hanno compromesso
35          della metropolitana      la conclusione nei
          romana il contraente       tempi inizialmente
                generale è la già    previsti. Da un lato,
      citata Metro C S.p.a, la       infatti, essendo l’opera
       quale nei fatti esautora      inserita nel quadro
               da alcuni compiti     normativo descritto
           Roma Metropolitane        della Legge Obiettivo,
      assumendo nel quadro           è stato possibile
            generale dell’opera      avviare i cantieri senza
      non la funzione di mera        che fossero pronti
        esecutrice di direttive      i progetti definitivi
       eterodirette, elaborate       ed esecutivi, ma
                 dal committente     avendo in mano il solo
              pubblico, ma ha il     progetto preliminare.
         compito di realizzare       Ciò ha chiaramente
        l’opera “con qualsiasi       comportato l’apertura
       mezzo”, elaborando la         di innumerevoli varianti
      progettazione definitiva       di progetto – come
     ed esecutiva dell’opera,        detto quarantasette –
     assumendo la direzione          ogni qualvolta venisse
            dei lavori e avendo      riscontrata una difficoltà

                                                  Scomodo n° 42
at
               a procedere secondo
           l’idea preliminare; caso
                                             e non, tra tramvie
                                            e corridoi per la            tua
                più famoso tra questi       mobilità all’interno del       li
                    è forse la caserma      territorio capitolino.          tà
                      rinvenuta a pochi     Come si legge nella
                    metri di profondità     delibera 148/2018
                   nella zona di Amba       dell’Assemblea
                Aradam/Ipponio, che         Capitolina, che
            probabilmente renderà           aveva la funzione di
                       la futura fermata    riorganizzare l’assetto
                      la prima stazione     societario per marcare
                    archeologica della      una discontinuità
               linea C. D’altro canto,      rispetto al passato –
                     come evidenziato       anche relativamente
               precedentemente, un          ai rapporti con il
              altro problema che ha         contraente generale,
                 perseguitato la linea      il consorzio Metro C
             sin dall’inizio è relativo     – e varare un nuovo
                   ai ruoli e le funzioni   piano pluriennale di
                   assunte dai diversi      finanziamento per la
              attori in campo. Roma         società in forte crisi da        36
            Metropolitane ha perso          alcuni anni, a Roma
                   molte delle proprie      Metropolitane oltre alle
                prerogative e compiti       attività rispetto alle
               originari inserita in un     linee A, B e C vengono
              contesto di debolezza         affidate diverse opere
                       strutturale; non è   facenti parte del
                    riuscita a svolgere     nuovo Piano Urbano
              come avrebbe dovuto           Mobilità Sostenibile,
           il ruolo di alta vigilanza,      il PUMS. Una società
               pesando sia il quadro        troppo debole e
            normativo che lasciava          piccola per svolgere
            di fatto ampia libertà al       efficientemente tutti
             consorzio Metro C, sia         questi compiti, oggetto
                 essendo una società        da diversi anni di
              inadeguata a ricoprire        crisi finanziarie, non
                     da sola tale ruolo.    è stata in grado di
                  Assieme al progetto       vigilare adeguatamente
                  della metropolitana,      affinché tempistiche
              infatti, le sono in capo      e spese venissero
                   altre opere su ferro     rispettate.

       Rom
EDIZIONE
 LOCALE    a
Altra problematica siste-       Questi, insieme a mol-
     mica che viene segnala-         ti altri non qui elencati,
     ta dal comitato Salviamo        sono alcuni dei fattori che
     la Metro C, comitato di         intrecciandosi tra loro
     cittadini che da anni mo-       rendono la terza linea
     nitora lo sviluppo dei can-     metropolitana di Roma
     tieri della linea e la loro     una delle opere urbane a
     relativa gestione, produ-       più elevata complessità
     cendo informazione criti-       d’Italia. Un’opera finan-
     ca e cercando di pungo-         ziata al 70% dallo Stato,
     lare l’amministrazione, è       mentre la rimanente par-
     la cosiddetta “modalità         te è divisa tra Comune e
     spezzatino” con cui si è        Regione, gestita da una
     proceduti. Ciò significa        società terza ma ema-
     fondamentalmente che            nazione del Comune e
     anziché procedere, nelle        a sua volta eseguita da
     fasi di approvazione del        un consorzio. L’obietti-
     progetto, ricerca di finan-     vo ora, con la messa in
     ziamenti e infine messa         cantiere per la stazione
     in cantiere, per l’intera li-   di Piazza Venezia nel
37   nea si va avanti per unità      2022 e l’attivazione del
     di tratta (il progetto della    pozzo multifunzionale di
     linea è diviso in sei tratte    via Sannio, è di chiudere
     diverse, denominate da          entro il 2024 la tratta che
     T2 a T7). Come scrivono         collegherebbe San Gio-
     su Facebook questo mo-          vanni a Piazza Venezia.
     dus operandi conduce a          È stato quest’anno nomi-
     diversi mali: impedisce         nato un commissario per
     di beneficiare di mec-          l’opera e le partecipa-
     canismi di economia di          zioni statali potrebbero
     scala che ridurrebbero i        salire dal 70 al 90/95%,
     costi; dilata i tempi di fi-    sintomo del fatto che l’in-
     nanziamento per l’opera         frastruttura viene inqua-
     e costringe alla ripetizio-     drata sempre più come
     ne dello stesso iter bu-        un affare nazionale che
     rocratico per ogni tratta;      trascende la sola città di
     richiede che i collaudi a       Roma e la relativa ammi-
     lavori ultimati vengano         nistrazione.
     ripetuti più volte su trat-     A pesare sono molte
     te diverse, anziché effet-      questioni diverse, ma ciò
     tuarne uno solo.                che si può ricavare dagli

                                                  Scomodo n° 42
at
elementi presentati, che
non hanno pretesa di                               tua
                                                     li
esaustività ma intendo-
no mostrare la comples-
                                                      tà
sità della situazione oltre
la retorica “dei cocci”, è
la necessità di un ripen-
samento del modello di
governance relativo alle
opere infrastrutturali del-
la città.

Un modello, quello
dell’appalto “in concessione”,
che ha sostanzialmente
diluito le responsabilità tra
diversi soggetti e impedito
che venisse messo in atto                                    38
un monitoraggio costante e
di qualità, favorendo ritardi,
sprechi e aprendo anche a
inchieste giudiziarie. Quale
modello sia il migliore è
difficile dirlo, e la sempre
maggiore presa in carico da
parte dello Stato dell’opera ne
è forse una testimonianza, ma
è sicuramente uno dei temi
cruciali su cui parti politiche e
cittadini sono tenuti a riflettere
in vista del futuro e delle          di Francesco Farina

imminenti elezioni.                    e Michele Gambirasi

EDIZIONE   Rom
 LOCALE        a
RIFARE IL
Il mondo dello spettacolo
cul
                                      u
                                     tra

L MONDO                                    40
riparte dal Globe Theatre

    “Riapriamo gli stadi, ma non
     teatri né live…” così canta
      Willie Peyote in Mai dire
     mai, brano portato in gara
    dal cantautore al Festival di
           Sanremo 2021.
U
                                   no dei settori più colpiti
                                   dalle disposizioni
                                   governative, volte ad
                                   arginare la diffusione
                                   dei contagi, è stato
                                   quello dello spettacolo
                                   e della cultura: musei,
                                   cinema e teatri non
                                   sono stati considerati
                                   beni di prima necessità
                                   e la loro attività è stata
                                   pertanto bruscamente
                                   interrotta.
41
      I lavoratori colpiti dalle   di attiviste e attivisti
          restrizioni non sono     appartenenti alla
            rimasti in silenzio:   rete di lavorat_ dello
               dopo un anno di     spettacolo e della
               contestazioni, la   cultura, insieme a
          protesta è esplosa e     realtà individuali. “A
     l’argomento è divenuto        noi gli occhi please” è
         centrale nel dibattito    stato lo slogan scelto
                      pubblico.    dagli occupanti, in
          A Roma il momento        omaggio al celebre
     decisivo per esprimere        artista e direttore del
          le rivendicazioni del    teatro recentemente
           settore e provare a     scomparso Gigi
         costruire insieme un      Proietti, volto a porre in
           discorso comune è       evidenza il perdurante
            stato sicuramente      e sconfortante stato di
             l’occupazione del     abbandono nel quale si
        Globe Theatre di Villa     sono ritrovati gli artisti
         Borghese, il 14 aprile    e i lavoratori dello
                  2021 da parte    spettacolo.

                                                Scomodo n° 42
cul
L’occupazione del Globe
     Theatre non è stata
                                ben 419. Questo stesso
                                evento si è svolto nelle
                                                                                       u
                                                                                      tra
    però semplicemente          medesime modalità in al-
  uno spazio di protesta        tre grandi città italiane ed
       ma soprattutto di        ha rappresentato il punto
            elaborazione.       di arrivo di un percorso
        Infatti nei cinque      di protesta durato mesi.
   giorni di occupazione
    i manifestanti hanno        In questo clima di grande
   organizzato numerosi         fermento che ha attraver-
        tavoli di lavoro e      sato non solo la capitale,
     dibattito avanzando        ma tutto il territorio nazio-
    proposte volte ad un        nale, si è inserita l’occupa-
  mutamento organico di         zione del Globe Theatre
           tutto il settore.    come momento culminan-
                                te di un processo iniziato
Quasi       contemporanea-      più di un anno fa in cui fare
mente a questa esperienza       rete è diventata la parola
si è tenuta a Roma un’altra     d’ordine per rendere visi-
imponente manifestazio-         bili le lotte e i temi centrali.
ne del mondo della cultu-       Il teatro, nei suoi cinque                                     42
ra: il flash mob promosso       giorni di protesta, promos-
dai Bauli in Piazza il 17       sa in particolar modo da
aprile a Piazza del Popolo      Autorganizzati Spettacolo
che ha avuto come prota-        Roma, C.l.a.p. Camere del
gonisti più di mille artisti    lavoro autonomo e preca-
e professionisti, tra attori,   rio, Il Campo Innocente,           del Globe Theatre. Il Glo-
musicisti e tecnici, affian-    Mujeres nel Teatro, Presìdi        be ha alzato il suo sipa-
cati da diversi volti noti. I   Culturali Permanenti, Pro-         rio ad ogni associazione,
manifestanti, vestiti di nero   fessionist_ Spettacolo e           collettivo o individuo che
a esprimere l’anonimato         Cultura Emergenza Conti-           condividesse le rivendica-
nel quale sono stati lasciati   nua, e R.i.s.p. Rete Inter-        zioni sostenute nella lot-
dalla classe politica, hanno    sindacale Professionist_           ta, costituendo un primo,
percosso ripetutamente a        Spettacolo e Cultura, ha           considerevole, momento
ritmo la superficie di bauli,   accolto una quantità di            collettivo di realtà sociali e
usati solitamente per tra-      manifestanti ragguarde-            culturali romane, unite per
sportare attrezzature tec-      vole, ma soprattutto varie-        il raggiungimento di uno
niche, sottolineando a gran     gata. “Non per noi ma per          stesso obiettivo o almeno
voce la quantità di giorni      tuttx, questa lotta ci riguar-     di un comune orizzonte
trascorsi dalla chiusura to-    da”, recita uno dei tanti          per portare rivendicazio-
tale del 23 febbraio 2020,      striscioni appesi ai palchi        ni tra loro molto diverse.

EDIZIONE    Rom
 LOCALE         a
r  e r e t e
Feapuntare
 a l l a l u n a
43

     Riuscire a costruire un     le battaglie anche degli       per cambiare davvero
     orizzonte comune di         altri gruppi”. A parlare       le cose a 360 gradi
     elaborazione discorsiva     è Luisa, dirigente             e puntare a quello
     è stato infatti al centro   dei Presidi Culturali          che Luisa chiama
     delle intenzioni delle      Permanenti, e il noi a         “un rifacimento del
     diverse realtà che hanno    cui si riferisce descrive      mondo da zero” è stato
     organizzato l’evento: “è    un bacino molto più            necessario abbandonare
     stata una conseguenza       largo del comparto dello       un modello settoriale
     naturale del processo       spettacolo includendo          avvertito ormai come
     cominciato fattualmente     battaglie intersezionali       anacronistico per
     intorno a febbraio 2021,    come quelle dei riders         mischiare davvero
     ma in realtà dall’inizio    e dei precari tra gli altri.   le carte in tavola
     della pandemia e delle      “Abbiamo deciso di             facendo convergere
     prime mobilitazioni che     non assestarci su una          in un unico spazio
     risalgono ormai a quasi     visione schematica e           attori e temi diversi.
     un anno e mezzo fa, che     categorizzante dei temi        A partire da questa
     si è contatto tra di noi,   che non ci appartiene”         prospettiva sono stati
     che si assiste e ascolta    - continua Luisa - così        pensati molti dei tavoli

                                                                Scomodo n° 42
cul
di lavoro in cui si sono
articolate le giornate
                             della estemporaneità
                             del momento solo
                                                          affinché non
                                                          fossero semplici
                                                                             u
                                                                            tra
di occupazione, tra          quando lo si vive.           spettatori ma co-
questi particolarmente       Certo, ci sono molti         protagonisti di
partecipato è stato          incontri per prepararsi,     un'esperienza
“sessismo e precarietà”      avevamo immaginato           collettiva. Molte realtà
dove parlare dal             l’occupazione così: di       e personaggi del
vivo di un problema          cinque giorni, come uno      mondo della cultura
endemico e trasversale       spazio attraversabile,       e non, infatti, hanno
ha assunto un valore         inclusivo, che venisse       avuto la possibilità di
importante che, come         fuori come una fucina di     fare capolino sul palco
anche per altri dibattiti,   idee, riflessioni, intenti   romano raccontando
non si è esaurito in         sul nostro periodo           la propria esperienza
quelle giornate di           storico e la nostra          come ad esempio la
aprile ma continua a         condizione di lavoratori     storia della nascita della
crescere attraverso un       e lavoratrici. I tavoli li   propria associazione
percorso che ha visto        avevamo immaginati già       a chi magari non la
nell’occupazione il primo    come agorà pubbliche         conosceva facendo così
di una serie di incontri.    ma poi ci sono stati         dell’occupazione un
                             degli assestamenti           contenitore il cui scopo
Un altro elemento            interni giorno per           non era solamente
peculiare dell’esperienza    giorno. Ad esempio ci        quello di trasmettere un
del Globe Theatre            siamo resi conto che         messaggio e portare
che ha colpito tanti         avevamo pianificato          avanti le rivendicazioni
partecipanti è stata         troppo, rischiavamo di       di un intero settore ma
sicuramente la fluidità      mettere troppa carne         anche di creare una rete
e la spontaneità             sul fuoco, assemblee,        di contatti, di alleanze, di
dell’organizzazione che      incontri in streaming che    solidarietà tra lotte che
ha saputo rimodellarsi       rischiavano di stancare      a Roma, ma non solo,
di fronte a una platea
di circa 3.500 persone
                             le menti e i corpi”
                             racconta Luisa.
                                                          mancava
                                                          da tanto
                                                                                ED   44
                                                                                 LOIZIO
                                                                                    CA NE
lasciando sempre                                          tempo.                       LE

                                      ù
aperta la porta a chi        Così la capacità
                                                                                R

                                    i
                                                                                 om

e cosa non era stato         di riorganizzarsi

                                  p
previsto né atteso. “Si      velocemente si è rivelata
                                                                                      a

                                  g
può programmare fino         fondamentale per

                                n    i
a un certo punto, ci si      riuscire a coinvolgere a

                              o        ù
rende conto davvero          pieno tutti i partecipanti
della complessità e
C H I U S O
        Alla luce dell'imponenza     stati dei tentativi in
        e della trasversalità        passato di riunirsi
        dell’esperienza, nonché      ma avevano vacillato
45      della copertura mediatica    perchè il nostro mondo
        che ha ricevuto, Il Globe    è così, intrinsecamente
        Theatre occupato è           variegato e abbastanza
        stato insomma forse          disomogeneo, dopo le
        un sasso lanciato            morti bianche sul lavoro
        in uno stagno che            di qualche anno fa
        grazie alla precisione       sono stati fatti dei passi
        e l’angolatura del tiro      avanti ma sempre per
        continua a generare          raggiungere un obiettivo
        cerchi concentrici intorno   specifico”. Oggi invece
        al punto di caduta           la posta in gioco è più
        nell’acqua. Come ci          alta e questo forse
        racconta Giacomo             anche “grazie” al Covid.
        degli Autorganizzati         La pandemia insomma
        Spettacolo Roma era          è stata l’occasione per
        da tanto tempo che si        una presa di coscienza
        sentiva il bisogno di        “della nostra assurda
        un movimento efficace        condizione e della
        che rappresentasse           necessità di porre un
        le rivendicazioni del        freno a questa specie
        settore, “certo c’erano      di selvaggio west in cui

                                     Scomodo n° 42
cul
ci troviamo ad operare
come professionisti” ci
                               sfruttarla”. C’è poi la
                               questione delle c.d. finte
                                                                u
                                                               tra
spiega Luisa.                  riaperture che in fondo
                               non convincono nessuno
Per questo al centro           che sa come funzioni
degli interessi dei            davvero il mondo del
lavoratori e delle             lavoro nello spettacolo
lavoratrici dello              e che sa che chi ha
spettacolo oggi                ricominciato a lavorare,
non c’è più questo             anche se non con i ritmi
o quell’obiettivo              di prima, è comunque
imminente, ma un               una minoranza
nuovo modello di               privilegiata. “Forse
lavoro. Cambiare il            sarebbe stato meglio
paradigma del lavoro           ripartire tutti in sicurezza
tipico e atipico del           al momento giusto e
settore sembra essere          con tutele rinnovate
dunque l’unica strada          invece che dare
per affrontare finalmente      segnali contraddittori”
il problema piuttosto che      ci racconta Marco,
limitarsi a tamponarlo.        un tecnico che                    46
“I discorsi sul reddito        ha partecipato
per i periodi di inattività,   all’occupazione.
malattia, pensione,            “Guarda questa
diritti, tredicesima e         ripartenza ,ennesima,
infortuni devono essere        falsa, pochissimi
affrontati tutti insieme in    teatri. Molti, come
una visione organica.”         me, da febbraio 2020
Universalizzare le             continuano a non
richieste e dare dignità       lavorare. Non possiamo
al comparto dello              andare a avanti così
spettacolo non facendolo       e non pensare ad
vivere solo di precarietà      avere tutto” spiega
sono dunque la base            ancora. Alzare la voce
minima da cui ripartire        e chiedere tutti insieme
“per ricominciare a            un’interlocuzione alle
lavorare meglio di come        istituzioni per capire
ci eravamo lasciati            cosa e come cambiare
prima del Covid, questa        ha portato dei risultati
è la possibilità che           concreti sotto tanti
abbiamo e vogliamo             punti di vista primo fra

EDIZIONE   Rom
 LOCALE        a
tutti la convocazione        e in più, secondo             dell’attenzione marginale
     da parte del ministro        alcuni, vi è stata una        che gli viene riservata.
     Franceschini, che per        deformazione su alcuni        Per chi si è dato come
     stilare la c.d. legge        punti rispetto agli intenti   obiettivo quello di “rifare
     delega che avrebbe           originari. E’ questo il       il mondo”, che molti dei
     dovuto racchiudere in        caso dell’Alas, l’indennità   cartelli all’occupazione
     un’unica proposta di         di disoccupazione             recitavano, puntare ad
     legge tutte quelle al        per i lavoratori dello        avere tutto o comunque
     momento depositate           spettacolo, concepita         il più possibile vuol dire
     in parlamento. “Tutti        come misura di welfare        non prestarsi a un gioco
     si sono spesi molto          dello spettacolo, che         al ribasso che, nelle
     per portare alla             da “misura a sostegno         condizioni in cui versa
     politica quanta più          del reddito di continuità     attualmente il settore,
     documentazione               si è trasformata in una       sarebbe disastroso.
     possibile circa le cifre,    sorta di assistenzialismo     Rilevante nel dibattito e
     le richieste e istanze del   economico, ma non             nella partecipazione, è
     settore”- prosegue Luisa     per tutti”. Secondo           stata anche la presenza
     - si cercava un incontro     alcuni partecipanti           di numerosi collettivi
     che avesse come focus        all'occupazione che           studenteschi romani che
     non solo la cultura ma       abbiamo contattato            hanno sostenuto la causa
47   anche il lavoro e quindi     “questa modalità di           con forza, mostrandosi
     un contatto anche con        dialogo delle istituzioni     vicini ai manifestanti e
     il ministro Orlando, di      con noi, che prima apre       bisognosi anch’essi di
     fatto però il confronto      le porte e poi le chiude      rivendicare il valore e
     si è esaurito in soli due    prima di aver raggiunto       la necessità della tutela
     incontri, decidendo così     un vero accordo, è            culturale; “ragazzi di
     di non andare avanti         indicativa di come non        16,17,18 anni entusiasti
     con le consultazioni. In     si sia voluta cogliere        che partecipavano e
     più dalla legge delega       l’opportunità di dare         si mangiavano le mani
     si è passati al decreto      veramente una risposta        perchè la mattina dopo
     legge e dunque all’iter      rivoluzionaria in un          avrebbero perso i
     parlamentare che             momento storico in cui        tavoli perché dovevano
     ha di fatto interrotto       le fragilità del comparto     andare a scuola” ricorda
     quel dialogo che le          dello spettacolo sono         Luisa ripensando alla
     istituzioni avevano          sotto gli occhi di tutti”.    eterogeneità di quelle
     promesso. Sono stati                                       giornate.
     infatti esclusi in questo    L’impressione generale è
     modo i sindacati di          quella di un settore che      Spiega Alessio del
     base e i lavoratori dall’    rimane in ascolto e in        Collettivo studentesco
     elaborazione delle           attesa ma che si dichiara     del liceo Kant che
     misure che li riguardano     ancora insoddisfatto          qualche mese fa ha

                                                                Scomodo n° 42
cul
occupato il proprio
edificio reclamando         Secondo lo     u
                                          tra

                            studente,
maggior attenzione
da parte della classe
politica nei confronti

                            l’occupazione
dell’istruzione e della
cultura: “l’occupazione è
un gesto estremo, dettato

                            è un mezzo
dalla rabbia e dall’astio
accumulati per mesi, che

                            di protesta
attira l’attenzione per
ricordare che noi siamo
qui, che noi esistiamo, e

                            apertis verbis
vedere la partecipazione
di realtà così numerose
e così differenti l’una

                            (con parole
dall’altra in un contesto
di occupazione,

                            esplicite),
contribuisce a dare
maggiore visibilità alla
protesta, la stessa                         48
                            in grado di
visibilità che sono stati
costretti a chiedere
a gran voce gli

                            trasmettere
occupanti del Globe”.
Sull’eterogeneità

                            un messaggio
dei manifestanti si
è espresso anche
Simone, del collettivo

                            particolarmente
del liceo Plinio, che
ha evidenziato come
la presenza di queste

                            forte a chi
molteplici realtà sia
fondamentale nella

                            è semplice
sensibilizzazione
delle masse e nella
costruzione di una

                            spettatore.
nuova società che
possa partire soprattutto
dalla rivalutazione della
cultura.

EDIZIONE  Rom
 LOCALE       a
“Roma è un
   caso a parte”
         Se nell’ottica     Il centro delle rivendica-      prima cosa che mi viene
                            zioni dei manifestanti del      in mente ma rappresen-
     dei lavoratori e       Globe, del Mercadante           ta lo specchio dei tem-
     delle lavoratrici      a Napoli, dello Stabile         pi, delle modalità usate
    dello spettacolo        a Torino, del Rendano           finora”. Oltre alla cattiva
      il discorso che       a Cosenza etc. è, infat-        gestione che interessa o
                            ti, lo stesso: una riforma      ha interessato gran par-
    li riguarda deve        strutturale del settore in      te degli spazi sotto am-
   essere affrontato        quanto “guardare solo           ministrazione      pubblica
   necessariamente          al locale, al proprio or-       c’è un’altra caratteristica
               su scala     ticello sarebbe miope e         peculiare del mondo tea-
49            nazionale     poco incisivo”; tuttavia        trale, ma non solo, della
                            è innegabile come mol-          Capitale che molte volte
        per arrivare a      ti dei problemi endemici        finisce per essere fonte
          garantire un      del sistema spettacolo          di una precarizzazione
          pacchetto di      a Roma appaiano anco-           particolarmente marcata.
                            ra in maniera ancora più        Giacomo ci racconta, in-
         tutele e diritti   evidente. “Pensiamo ad          fatti, di come la maggior
       validi per tutte     esempio ad una struttura        parte dei teatri da presa a
       e tutti, emerge      come il Teatro di Roma          Roma siano gestiti da as-
   però nei discorsi        che dovrebbe essere il          sociazioni culturali. Que-
                            baluardo della prosecu-         sta situazione è spesso
           di molti una     zione virtuosa dell'arte,       fonte di grandi difficoltà
            particolare     degli eventi spettacolari       nel garantire diritti e tute-
    preoccupazione          su Roma e di come inve-         la ai lavoratori “prolifera
       per il contesto      ce stia sull’orlo del com-      il nero, contratti paralleli
                            missariamento       perché      etc., un mondo sommer-
   culturale romano         non tornano i conti, per-       so di cooperative che
  che spesso viene          ché da mesi latita la figu-     aggrava i problemi di un
        definito come       ra di un direttore artistico”   settore in cui la discon-
     “caso a parte”.        -ci racconta Luisa- “ è la      tinuità e l’opacità sono

                                                            Scomodo n° 42
cul
già all’ordine del giorno.
Al nord ci sono altri tipi
                                autogestiti che promuo-
                                vevano la cultura sul ter-
                                                                                 u
                                                                                tra
di sovvenzioni pubbliche        ritorio. Non lasciare sole
e di fondazioni che fa-         queste realtà vuol dire         e di incontrarsi presto di
voriscono maggiore tra-         quindi evitare a un tem-        nuovo” - ci racconta Gia-
sparenza”. Per invertire        po che muoiano e che            como - “con due giornate
la rotta in questo senso i      nel vuoto lasciato dalle        in piazza già in program-
lavoratori dello spettaco-      istituzioni pur di soprav-      ma”. Roma e Milano sono
lo hanno chiesto più vol-       vivere favoriscano forme        le due date nazionali im-
te una defiscalizzazione        di lavoro non tutelato.         maginate dagli organiz-
per le realtà associative                                       zatori come grandi con-
che fanno cultura che           Un altro punto al centro        tenitori, a Nord e a Sud,
costituiscono un univer-        dell’agenda del dialogo         delle istanze del settore.
so variegato: piccole as-       con le istituzioni comu-        Abbiamo ancora tanto da
sociazioni culturali, teatri    nali è poi quello degli         dire e questa volta non ci
dal basso, centri sociali.      spazi pubblici che Gia-         fermeremo fino a quan-
                                como ci dice essere già         do non ci ascolteranno
Sono in molti a sostene-        in cantiere. E’ evidente        davvero,       l’attenzione
re che incoraggiare que-        come le questioni da di-        deve rimanere alta su un
ste realtà con dei bandi        scutere siano tante sia a       tema che è stato troppo
potrebbe essere parte           livello nazionale che lo-       spesso marginalizzato”. 50
della soluzione per ve-         cale, l’occupazione del
dere rispettati i diritti dei   Globe Theatre in questo
lavoratori. Parallelamen-       momento ibrido di semi          Il mondo della
te a questo discorso si         ripartenza del comparto         cultura lancia
inserisce poi quello più        dello spettacolo ha rap-        così un segnale
generale della poca at-
tenzione della politica per
                                presentato sicuramen-
                                te l’inizio di una risposta
                                                                chiaro: per
i finanziamenti e quindi        che il settore aspettava        decidere cosa e
per le possibilità di sussi-    da tanto tempo. I tavoli di     come cambiarlo
stenza delle realtà e dei       lavoro tematici che han-        le istituzioni
presidi culturali di cui so-    no costituito il fulcro delle
pra: la sopravvivenza di        cinque giornate di occu-
                                                                dovranno essere
queste forme associati-         pazione a distanza di un        pronte ad un
ve è infatti costantemen-       mese continuano il loro         vero dialogo con
te messa a rischio dagli        percorso in forme diver-        tutti i lavoratori.
eventi più vari, di cui il      se, “c’è la voglia di fare
Covid costituisce solo
l’ultimo e più duro colpo                                   r a M o tt o la di Amato
che ha spazzato via una                         di Annachia
                                                           e Federica
                                                                di Giovanni Pantaleoni
                                                                                Tucci
buona fetta di quei luoghi

EDIZIONE    Rom
 LOCALE         a
MMOSTRI
      Scomodo
       racconta
 51      i luoghi
    abbandonati
        di Roma

EIxppo
       dromo
di Tor di Valle
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