Fabrizio Corona ritorna in carcere: "Con il caso Fogli ha violato le regole per l'affidamento terapeutico" - Il Corriere del Giorno

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Fabrizio Corona ritorna in carcere: "Con il caso Fogli ha violato le regole per l'affidamento terapeutico" - Il Corriere del Giorno
Fabrizio Corona ritorna in carcere:
"Con il caso Fogli ha violato le
regole per l'affidamento
terapeutico"
ROMA – Fabrizio Corona è tornato in carcere. Lo ha stabilito Simone
Luerti magistrato del Tribunale di Sorveglianza di Milano che ha
sospeso l’affidamento terapeutico che gli era stato concesso per
curarsi dalla dipendenza psicologica dalla droga. Tra le motivazioni,
la vicenda legata al comportamento di Corona nei confronti di Riccardo
Fogli, ossia l’aver parlato di un presunto tradimento della moglie
dell’ex componente dei Pooh durante la trasmissione ‘L’isola dei
famosi’. Comportamento definito “non congruo” dal giudice di
sorveglianza, per una persona come Fabrizio Corona che sta scontando
la pena in affidamento terapeutico.

Nel provvedimento vengono elencate una serie di violazioni delle
prescrizioni territoriali, commesse prima di aver ricevuto nelle
scorse settimane una diffida con cui gli è stato imposto di non
lasciare più la Lombardia. Precedentemente come riporta il giudice,
Corona, malgrado avesse l’autorizzazione per andare soltanto in un
posto, andava spesso anche in altri luoghi senza passare dal
commissariato di zona, dove avrebbe dovuto indicare la sua presenza.
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Inoltre, per due volte è risultato assente di notte dalla sua
abitazione, non rispettando, quindi, gli orari imposti.

Il punto centrale, comunque, è la “insofferenza alle prescrizioni“ e
la “incomprensione” della misura dell’affidamento manifestate
esplicitamente in un video su Instagram e nella prima intervista a
‘Non è l’Arena’ di Massimo Giletti, nella quale, in sostanza, l’ex
agente fotografico di gossip, che non avrebbe potuto neanche parlare
dell’affidamento in atto, ha detto, in sostanza, che lui era stanco di
tutti quegli obblighi. E così facendo ha dichiarato, dunque,
esplicitamente che tutte quelle violazioni erano volute.

Corona salvato dai Carabinieri nel boschetto di Rogoredo (Milano)

La Procura generale della repubblica di Milano, aveva chiesto per
due volte la revoca dell’affidamento, mettendo in luce le presenze di
Corona al ‘boschetto della droga’ di Rogoredo e il fatto che
continuasse ad abitare in una casa già confiscata dalla magistratura.
Per la Sorveglianza, però, questi ultimi due aspetti non costituiscono
motivo di stop all’affidamento, perché Corona nel ‘boschetto’ è andato
non per frequentare tossicodipendenti ma per realizzare servizi
giornalistici e nella casa di via De Cristoforis, poi, sta ancora
legittimamente, perché l’ordine di lasciarla scadrà tra qualche mese e
in precedenza pagava l’affitto al demanio.

Alla fine dello scorso febbraio lo stesso giudice Luerti aveva emesso
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una diffida nei confronti di Corona, stabilendo che fino al 30 marzo
non avrebbe potuto lasciare la Lombardia per partecipare a
trasmissioni televisive. Una prescrizione che aveva già violato in più
occasioni. Ieri sera è comparso nel programma televisivo ‘Non è
l’Arena’ – ma in collegamento – per parlare della morte di Imane
Fadil, la testimone dei processi Ruby deceduta per cause ancora non
note.

Nel frattempo nei mesi scorsi l’Avvocato generale Nunzia Gatto della
Procura generale milanese , oltre a fare ricorso fino in Cassazione
per chiedere la revoca dell’affidamento, ha presentato alla
Sorveglianza una nuova istanza di revoca della misura alternativa alla
detenzione e su questa si era in attesa della fissazione di un’udienza
per la discussione (anche in Cassazione dovrà esserci un’udienza). Tra
i vari punti, il pg Gatto aveva elencato le numerose violazioni
dell’affidamento, compreso il fatto che, lo scorso 10 dicembre e poi
anche successivamente, Corona si era recato nel ‘boschetto della
droga’ di Rogoredo, alla periferia sud di Milano, a fare “l’agente
provocatore”, a fingere di acquistare stupefacenti, nonostante tra le
prescrizioni del suo programma ci sia il divieto di frequentare
tossicodipendenti.

Adesso entro 30 giorni il Tribunale Sorveglianza di Milano        dopo
un’udienza da fissare in composizione collegiale, dovrà decidere se
revocare definitivamente l’affidamento o farlo proseguire e si capirà,
quindi, se Corona resterà in carcere o meno.
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Le lacrime di Riccardo Fogli a
"L'Isola dei Famosi 2019" , il
momento più squallido di una
televisione spazzatura

                                           ROMA – Quando di autori
dell’Isola dei Famosi, con la complicità di una conduttrice Alessia
Marcuzzi priva di carisma e personalità, danno spazio ad uno squallido
personaggio televisivo, pluri-pregiudicato, come l’ex-carcerato
Fabrizio Corona, cavalcando un tema caldo che aveva portato fortuna in
termini di ascolto ai tempi in cui Simona Ventura annunciava in
diretta all’inconsapevole Al Bano di essere stato lasciato da Loredana
Lecciso, allora veramente non resta altro che spegnere il televisore o
cambiare definitivamente canale.

A pagare le conseguenze è stato Riccardo Fogli, senza alcun dubbio
l’unico e vero famoso del programma, un artista che vanta una carriera
di più di cinquant’anni e che un’umiliazione così proprio non se la
meritava. Quando la tv “ammiraglia” del gruppo Mediaset si presta a
squallidi eventi come quello a cui abbiamo assistito ieri sera,
consentendo a Corona di fare pubblicità al suo solito giornaletto di
turno pieni di fandonie, menzogne e diffamazioni, allora vuol dire che
la parola “rispetto” verso il telespettatore e verso i protagonisti
dei programmi non esiste più.
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E lascia senza parole vedere che delle società importanti dello Stato
investano decine e decine di migliaia di euro di pubblicità in un
programma così vergognoso, privo di qualsiasi etica, cultura e fini
sociali come l’ ISOLA DEI FAMOSI e la sua struttura autoriale, che si
avvale della collaborazione di programmi come quello del pomeriggio
condotto da Barbara D’ Urso che danno spazio a squallidi, loschi
anonimi figuri.

Un’edizione di un programma che non interessa più, come dimostrano gli
ascolti in picchiata anche a fronte di concorrenti “morbidi” (la
quarta puntata, a inizio febbraio, registrò solo 2.399.000
telespettatori, share del 13,8%, doppiato dal programma concorrente
Che tempo che fa di Fabio Fazio su RAIUNO che portò a casa il 18.5%
con 4.764.000 spettatori).

Vedere un video di Corona che chiama Fogli “caro Riccardo” come se
fosse il suo migliore amico dire “Devi imparare che, anche se hai
fatto il cantante per settant’anni, nel momento in cui scegli di
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metterti in gioco in un reality, devi accettare tutto quello che viene
pubblicato. E se tua moglie ti ha tradito per quattro anni, si tratta
di informazione” ammiccando alla telecamera e sostenendo senza alcuna
prova che ha frequentato la moglie di Fogli ed un presunto amante,
sostenendo che nelle busta che stringe fra le mani ci sono le prove di
tutto. “Noi che che scegliamo di stare con donne giovani, dobbiamo
accettarlo. Ormai, quando le cose diventano pubbliche, è meglio dire
“ok, ci sta”. Alla fine siamo tutti un po’ cornuti, Riccardo“.

La Marcuzzi invece di vergognarsi, prova persino ad incalzare Fogli:
“Ti fidi di tua moglie, Riccardo?“. Riccardo Fogli non ce la fa più e
scoppia a piangere singhiozzando un “sì, mi fido“. Tutto questo un
artista come Fogli un trattamento del genere non se lo meritava
proprio. Le stesse opinioniste, Alda D’Eusanio ed       Alba Parietti
accusano immediatamente lo squallido comportamento di Corona.
meravigliosa ed assolutamente la chiosa della D’Eusanio: “E’ stata una
cosa disumana. Corona ha detto che ha fatto la galera. Ci dovrebbe
stare più a lungo”.

Un momento bassissimo di una televisione squallida e vergognosa, in
nome di qualche punticino di share in più. Dimenticando l’importanza
di un valore come la dignità, forse è arrivato il momento di per
qualcuno a Canale5 di vergognarsi. Un editore serio, un programma del
genere lo chiuderebbe immediatamente. Non è un caso se ieri sera il
programma condotto da Alessia Marcuzzi è rimasto inchiodato al 16,86%
(soltanto 2 milioni 846 mila spettatori). L’umiliazione del
concorrente non ha funzionato.
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Fabrizio Corona a processo a
Milano: non ha pagato gli alimenti
per suo figlio Carlos
MILANO – La Procura della repubblica di Milano ha mandato a processo
con citazione diretta a giudizio l’ex ‘re dei paparazzi’ Fabrizio
Corona per il mancato pagamento dell’assegno mensile (circa 4.500
euro) per suo figlio Carlos per un anno tra l’aprile 2014 e l’aprile
del 2015. Gli uffici del Tribunale milanese hanno fissato la prima
udienza per la prossima primavera.

                                            Le indagini a carico
dell’ex agente fotografico erano nate dopo la denuncia sporta dall’ex
moglie Nina Moric, madre del ragazzo, presentata nel 2017 dal suo
legale, l’avvocato Solange Marchignoli, e nella quale si faceva
riferimento ad un presunto debito da 100 mila euro da parte di Corona
per i mancati versamenti nei confronti del figlio.

Successivamente però, i due ex coniugi si sono riappacificati e, nel
novembre scorso, tra l’altro, hanno anche raggiunto un accordo
dinnanzi ai giudici della Corte d’Appello di Milano per l’affidamento
congiunto del ragazzo . Motivo per cui probabilmente è facile a questo
punto che Corona e la sua ex moglie cerchino di trovare, comunque,
un’intesa economica prima del processo, che inizierà, ad ogni modo,
nei prossimi mesi, per violazione degli obblighi di assistenza
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familiare.

Nel gennaio del 2018 Corona era stato anche interrogato, in fase di
indagini, dal pm Luca Gaglio per circa 3 ore e il suo legale,
l’avvocato Ivano Chiesa, aveva dichiarato che era stato “Fabrizio a
chiedere di essere sentito e ha chiarito tutto“. Ma per la Procura
evidentemente non aveva chiarito abbastanza !

Il pregiudicato Corona non cambia
metodo. Si scaglia in tv contro
Ilary Blasi : "In tv tutti sanno,
ti rovino"

                                         di Federica Gagliardi

Ancora una volta trionfa la tv “trash” dei programmi Mediaset, in
occasione della puntata di ieri del programma “Grande Fratello Vip”
su Canale5, quando Fabrizio Corona si è reso nuovamente protagonista
di uno scontro televisivo dai toni violenti ed offensivi con la
conduttrice Ilary Blasi, moglie dell’ex-calciatore ed attuale
dirigente della Roma Francesco Totti.

La mamma di Silvia Provvedi nei giorni scorsi ha accusato Corona di
essersi impossessato di beni materiali non suoi, ma di Silvia e la
sua famiglia, compresa la mamma. Silvia, ascoltando le parole di sua
mamma a Mattino 5, ha deciso di parlare: “Quello che ha detto mia
mamma è tutto vero, ma non ho voglia di continuare a parlarne. Il
dolore che mi ha creato quella persona è grande. Ilary Blasi molto
correttamente ha voluto lanciare un invito a Corona per replicare:
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“Naturalmente questa è la versione dei fatti della mamma, noi diamo
diritto di replica a Fabrizio Corona, se lui vuole ogni lunedì siamo
qui e può venire a raccontare la sua versione, se vorrà venire bene,
altrimenti ce ne faremo una ragione come ce ne siamo fatta in questi
due ultimi due anni“.

E così Fabrizio Corona è entrato nella “Casa del GF” per un incontro
con la ex fidanzata Silvia Provvedi, e l’ex agente di fotografie
pluri-pregiudicato, ospite della sesta puntata del reality, per
chiedere scusa alla Provvedi, l’ex fidanzata che aveva umiliato
pubblicamente dicendo di non averla mai amata. Corona appena la vede
l’abbraccia e le chiede scusa. Lei è scossa e reticente e lo ha
“rimbalzato”. Lui invece un fiume in piena: “Sono stato una merda. Mi
pento delle parole che ho detto. Avevo un rancore per una cosa che è
successa ma te la dico fuori da qui”. E poi ancora: “Non è vero che
non ti ho mai amato“.

La gemella mora partecipante al GF VIP, in lacrime gli ha risposto:
“Tu mi hai lasciato da sola, io non ti ho mai lasciato da solo. Quando
nessuno c’era per te, io c’ero” riferendosi alla permanenza di Corona
in carcere. E gli ha ricorda anche: “Io ti ho tirato fuori dalla
merda. E tu in cambio mi hai denigrato” aggiungendo: “non
sono pentita di averti lasciato, io sono felice senza di te. Sono
rinata. Tu mi hai lasciato da sola, mentre io non l’ho mai fatto. Io
certe cose su una persona che ho amato non le dico. Tu sì. Io non ti
voglio più“.

A questo punto, l’ex re delle estorsioni fotografiche ha tirato fuori
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una storia misteriosa: “Tu non sei felice. Ma che cazzo di vita hai
fatto negli ultimi 3 mesi. Torna quella che eri. Sono venuto a
chiederti scusa perché ho sbagliato e perché quando ho visto le tue
lacrime ho rivisto la Silvia di prima“. La Provvedi non ha subìto e
risposto al veleno: “Tu denigri gli altri per uscirne pulito. Tu devi
imparare a guardarti allo specchio, tu devi farti la tua vita. Mi hai
messo in difficoltà perché sono andata in vacanza. Non mi hai più
fatto entrare nella mia casa, a prendermi le cose. Mi sono tolta tutto
per te. Lo sai che hai un figlio. Devi imparare a lasciare fuori gli
altri. Sai perché piango? Perché non ho potuto fare nulla per aiutare
te“. spiegandogli che non vuole più niente da lui perché “nella vita
l‘amore si dimostra e tu non l’hai mai dimostrato. Gli anni che ho
perso per te non me li ridà indietro nessuno. Tu sei una persona che
rimarrà sola, chi ti sta vicino? Mi hai tagliato il cuore in due. La
tua vita è fatta di show”.

Corona, ha finto di ammettere le sue colpe sottolineando che “non sto
recitando” (ma senza alcuna credibilità) continua a chiederle scusa.
“Non ha senso che noi due non ci parliamo più, non sto facendo
teatrini” ribadisce il pregiudicato. Silvia Provvedi è rimasta rigida
sulle sue posizioni, ed allora Corona, dicendo di parlarle col cuore
in mano (ma chi gli crede ? n.d.r.) , ha detto: “Sì, io non sono la
persona adatta a te, ma voglio che tu sia felice e vorrei recuperare
il rapporto. Possiamo di nuovo essere amici”. Aggiungendo : “Silvia,
voglio il tuo bene, voglio il tuo perdono, voglio che tu vinca perché
sei   una   persona    speciale,     non   ti   buttare   via“.    La
Provvedi visibilmente scossa non replica,    limitandosi a dire: “Sì,
ti perdono“. E Corona ha lasciato la Casa senza salutare l’altra
gemella. “No, non voglio salutare Giulia, ho sentito quello che ha
detto. Ha ragione ma questo momento è tutto per Silvia” chiedendo
scusa a tutta la famiglia Provvedi.

Corona ha cercato di fare la morale a Silvia Provvedi. Dopo averle
detto che è cambiata e che non è felice, tira fuori che lei è una
persona speciale e deve fare riferimento a lui. “Voglio il tuo perdono
– dice Corona -. Devi rendere conto a me, non ti devi buttare via con
4 coglioni di merda. Le persone speciali non si devono buttare via. Tu
non eri felice“. Gelida ma efficace la risposta: “Questo incontro deve
durare in eterno?“, domanda la Provvedi. E con la coda fra le gambe
finalmente il pregiudicato Corona ha lasciato la Casa.

Ilary Blasi

Una volta uscito Corona dalla Casa del Grande Fratello è stata Ilary
Blasi a levarsi qualche soddisfazione morale. “Ci tenevo a dirti che
sei qui perché il veto di cui tu parli non è mai esistito“. Corona
replica prontamente: “Io non avrei tirato fuori questo argomento“. Ma
la Blasi non ci sta e controbatte: “Sei tu che tramite i social hai
parlato di veto. Ma sai quale è il paradosso? Io ci tenevo tantissimo
ad averti qui“. Ed incalzato dalla Blasi per alcune sue dichiarazioni
su Instagram in cui la accusava di non volerlo in tv, Corona ha perso
il controllo ed iniziato ad urlare di tutto e di più quando la moglie
di Totti gli ha chiesto: “Ti ricordi cosa mi hai fatto 13 anni fa?”.
Il riferimento è alla presunta notte di sesso tra Totti e Flavia
Vento pochi giorni prima delle nozze del quale Totti (smentendo le
fandonie di Corona) parla anche nel suo libro: “Ha scritto un mare di
cazzate – ha cercato di giustificarsi Corona -. La verità è che siamo
tutti cornuti e tu sei stata tradita a un mese dal matrimonio”. Ilary
Blasi durissima gli ha replicato : “Sei un caciottaro. Hai organizzato
tutto quando mi dovevo sposare ed ero incinta del mio primo figlio, lo
sa tutta Italia. Io quelli come te li ‘sgamo’ subito”.

Corona non contento della figura orrenda che stava facendo ha
continuato la sua invettiva: “Ci persone importanti in tv che sanno
che quello che ha scritto tuo marito è una stronzata. Io ti rovino”. A
quel punto Ilary Blasi ha interrotto il collegamento e salutato Corona
riprendendo la trasmissione normalmente. Francesco Totti che spesso
segue la moglie dietro le quinte del programma a Cinecittà , non ha
reagito per il momento alle pesanti diffamazioni.
Subito dopo la polemica di Corona con la Blasi si è trasferita sui
social utilizzando una video-storia di Instagram, Corona è tornato
alle vecchie origini ed abitudini: la minaccia. Dicendo : “La signora
non ha avuto coraggio di tenere il confronto e mi ha abbassato
microfono. Ora, cara mia (rivolgendosi direttamente alla Blasi, ndr),
io dirò la verità come deve essere detta. Preparati, perché adesso
scateno l’inferno“.

                                           Sui social in molti hanno
fatto notare lo strano silenzio ed indifferenza manifestati da Alfonso
Signorini alla violenta lite fra Corona che ne ne è fregato altamente
di essere in prima serata proferendo parolacce che gli uscivano dalla
bocca come aria, ed Ilary Blasi. Altrettanto imbarazzante il silenzio
mediatico di Maurizio Costanzo, molto legato alla famiglia Totti-
Blasi, che proprio nei giorni scorsi sul palcoscenico del Maurizio
Costanzo Show aveva difeso Fabrizio Corona dalle critiche del
direttore di un noto sito di gossip trash.

Sarà forse tutta una questione di gossip ? Secondo noi questa è pura
“feccia televisiva”, e sulle reti di una società televisiva come
Mediaset quotata in Borsa, che ha un Codice Etico, uno come Corona
(che avrebbe percepito 40mila euro da Canale5 per questa pagliacciata
!) non solo non dovrebbe apparire più, ma non si dovrebbe neanche
parlarne. Mai e per qualsiasi ragione.

Per i giudici di Milano, Fabrizio
Corona: “Ora non è pericoloso” ma
la realtà è ben diversa !
ROMA – La Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Milano ha
disposto la restituzione di circa 1,9 milioni di euro che erano
stati sequestrati nel 2016 a Fabrizio Corona su un totale di circa 2,6
milioni trovati in parte in Austria e in parte in un controsoffitto,
chiarendo che le somme sono state “lecitamente guadagnate” e
trattenendo la parte di imposte non ancora versate. I giudici hanno
disposto, invece, la confisca della sua casa di via De Cristoforis 13
a Milano

                                             Alcuni giorni fa la Corte
di   Cassazione   aveva   accolto   il   ricorso dell’Agenzia delle
Entrate contro l’ex agente di fotografi da poco uscito dal carcere, e
assegnato in affidamento terapeutico presso una comunità di recupero,
stabilendo la validità degli avvisi di accertamento per evasione delle
imposte dirette e dell’Iva nel periodo 2004-2005 in relazione ai conti
della sua società fotografica, la “Coronas” finita in dissesto e con i
creditori alle porte. Gli ermellini nel provvedimento evidenziano che
“l’abilità di Fabrizio Corona è stata tale da comprendere
lo sfruttamento commerciale dello stesso stato detentivo cominciato
nel gennaio 2013, tramite l’alimentazione di una serie di interviste,
servizi tv, presenze sui social, pubblicazione di libri di memorie e
avviamento di progetti anche meno convenzionali e più fantasiosi, come
il lancio di un prosecco”

Come precisato nel provvedimento della Cassazione, quei soldi, ad ogni
modo, dovranno tornare alla Fenice srl “in liquidazione” e alla Atena
srl, le due società “riconducibili” all’ex agente fotografico. Gli
stessi giudici evidenziano la “pericolosità sociale storica” di Corona
fino al 2013 e dei tanti reati tributari da lui commessi , segnalando
correttamente che     “negli ultimi 18 mesi” Corona ha ripianato i
debiti fiscali suoi e delle sue società.

I comportamenti di Corona sono tornati alla ribalta delle cronache
negli ultimi giorni per una lite in strada, fuori da una nota
discoteca di Milano, per un Rolex da 15-20mila euro rubato: un video
diffuso in rete mostrava l’ex manager dei paparazzi durante una
discussione accesa con un suo ex collaboratore, accusato proprio da
Corona di avergli rubato l’orologio. Il video diffuso in rete da
MilanoToday e trasmesso sabato anche da Striscia la
Notizia ritrae Fabrizio Corona mentre si allontana dal luogo del
litigio urlando “ti vengo a prendere a costo di tornare in galera“.

Non contento alcuni secondi dopo torna indietro attraversa la strada,
raggiunge l’ingresso e continua a rivolgersi con toni violenti
all’interlocutore dicendogli: “Devi chiedermi scusa in ginocchio,
pezzo di m…“. In un passaggio sembra che sferri un calcio,
sottolineato da un verso di sorpresa dei presenti. Il filmato si
interrompe mentre l’azione è ancora in corso. Le forze dell’ordine,
per quanto comunicato finora, non hanno ricevuto segnalazioni per
l’episodio. Il legale di Corona, avvocato Mario Chiesa ha precisato
che la lite è accaduta intorno alle 20, in un orario in cui Corona
poteva essere in giro, visto che l’orario di rientro, secondo le
prescrizioni della Sorveglianza, alle 20.30. Ma le prescrizioni e
l’orario non consentono comportamenti del genere con minacce esplicite
di atti violenti.
Corona attende l’udienza fissata il prossimo 19 giugno davanti al
Tribunale di Sorveglianza di Milano per sapere se i giudici
annulleranno, come richiesto dal suo legale, una revoca
dell’affidamento in prova disposta nell’ottobre del 2016 quando fu
arrestato per i soldi nascosti nel controsoffitto. Nella stessa
udienza i giudici milanesi dovranno decidere anche se confermare o
meno l’affidamento terapeutico ottenuto lo scorso 21 febbraio, la
confisca dei soldi e dell’appartamento sequestrati a Corona.

Corona si trova in una delicata posizione costantemente monitorata
dalla magistratura di sorveglianza, visto che è in affidamento
terapeutico dal 21 febbraio scorso, quando ha potuto lasciare il
carcere di San Vittore. Si attende di capire se quest’ultima lite avrà
ripercussioni sul suo percorso giudiziario e se comporterà
l’annullamento della misura. Neanche un mese fa, infatti, la misura
era stata messa a rischio da un video postato su Facebook. La Procura
generale aveva chiesto la revoca dell’affidamento, mentre il giudice
lo aveva perdonato invitandolo, però, a rispettare i divieti (tra cui,
appunto, quello dell’utilizzo dei social).
Ma ancora una volta Fabrizio Corona vive e si comporta in spregio alle
rigorose norme di legge che dovrebbe invece rispettare. O forse per
qualche giudice della Sorveglianza di Milano, ci sono condannati di
serie A e di serie B….

La procura generale aveva chiesto
la revoca della libertà per Corona:
“Messaggi sui social, torni in
carcere”. Il Tribunale la respinge
ed ammonisce l’agente di
“paparazzi”
ROMA – La ritrovata semi-libertà per l’ex-agente di “paparazzi”
Fabrizio Corona ha rischiato di durare appena più di dieci giorni . La
procura generale, attraverso il pg         aveva chiesto la revoca
dell’affidamento in prova per Corona. Dopo la sua uscita dal carcere
di San Vittore, lo scorso 21 febbraio, Corona avrebbe violato le
disposizioni del giudice di sorveglianza, che gli imponeva di non
utilizzare i social durante il suo percorso di recupero, mentre invece
appena uscito ha pubblicato, tra le altre cose, anche un video rap su
Facebook e Instagram. Un comportamento censurabile, per la
Sorveglianza, ma non da tale da farlo tornare in carcere.

Il giudice del Tribunale di Sorveglianza di Milano Simone Luerti ha
respinto la richiesta di revoca dell’ affidamento terapeutico concesso
nei giorni scorsi a Fabrizio Corona che, quindi, non dovrà tornare in
carcere, diffidandolo però formalmente ad attenersi alla prescrizione
“numero 10″, ossia a quella che vieta l’uso dei social e la diffusione
di immagini da parte sua e anche di autorizzare altri a diffonderle .
Lo ha ha reso noto il legale Ivano Chiesa, precisando che Corona è
stato formalmente “diffidato” dal giudice ad attenersi alle
prescrizioni che ha violato e, in particolare, a quella di non usare i
social e non diffondere video e immagini come ha fatto. È probabile
che venga anche convocato dal giudice per la diffida.

Il giudice ha aggiunto l’avvocato Chiesa, “ha respinto l’iniziativa
della Procura generale che mi appariva decisamente sproporzionata, ma
d’altro canto quando si tratta di Corona la Procura di Milano non
manca mai di intervenire con assoluta tempestività e con la messa in
campo di tutte le `armi´ a disposizione“. Nel divieto, tuttavia, viene
chiarito che non possono essere diffuse immagini “relative” alla
misura alternativa alla detenzione che sta scontando Corona ed è
proprio su questo punto che i legali dell’ex agente fotografico
potrebbero aver bisogno di chiarimenti da parte della Sorveglianza.
Corona con le sue immagini
punta spesso a pubblicizzare prodotti della sua società . In una foto
pubblicata nei giorni scorsi, infatti, compare un nuovo marchio su una
felpa che lui indossa persino all’uscita dal carcere, certo di poter
contare sulla copertura “mediatica” di fotografi e telecamere e
dunque, secondo il discutibile ragionamento della sua difesa, non
tutte le sue immagini necessariamente si riferiscono ‘a priorì all’
affidamento terapeutico. In realtà il giudice del Tribunale di
Sorveglianza di Milano nel suo provvedimento era stato chiaro su un
punto: per “la prosecuzione di un programma di disintossicazione
fisica e psicologica»” dalla cocaina Corona deve stare lontano dal suo
“lavoro e dal suo ambiente” ritenuti entrambi “incompatibili con le
esigenze trattamentali e terapeutiche“.

 Corona era tornato in carcere nell’ottobre del 2016, era stato
scarcerato una decina di giorni fa su decisione del giudice Luerti che
aveva accolto l’istanza presentata dei legali Antonella Calcaterra e
Luca Sirotti di affidamento terapeutico in una comunità a Limbiate
(Milano), con la possibilità, però, di dormire nella sua casa, sotto
sequestro, di via De Cristoforis. Nelle prescrizioni dell’affidamento
il giudice aveva vietato all’ex agente fotografico di usare i social
network e anche di diffondere immagini o autorizzare altri alla
diffusione. Pochi giorni dopo l’uscita dal carcere, però, sono
comparsi sui profili Facebook e Instagram dell’ex “re dei paparazzi”
una foto che lo ritraeva all’uscita dal carcere con una felpa rossa
addosso e soprattutto un video montato di alcuni minuti che mostrava
le fasi dell’uscita da San Vittore, comprese alcune sue effusioni,
sempre dopo la scarcerazione, con Silvia Provvedi, sua fidanzata.
Inoltre, sempre in quei giorni è stato pubblicato un servizio
fotografico su settimanale Chi che ritraeva Corona a passeggio con la
fidanzata dopo la scarcerazione.

Corona, esplode in udienza contro
la pm. Il magistrato replica: “è
inaccettabile”

                                            ROMA – “Ma che domanda è?
Me le faccia a me le domande!“. Così urlando e agitandosi in aula
Fabrizio Corona si è rivolto alla pm di Milano Alessandra Dolci nel
corso dell’audizione di un testimone, Marco Bonato, amico e
collaboratore dell’ex agente dei “paparazzi”, nell’udienza davanti
alla Sezione misure di prevenzione del Tribunale milanese, dicendo:
“Ma lui non è un tecnico?” Il pm Dolci gli ha risposto a muso duro :
“E’ inaccettabile, non si può rivolgere così al pm, chiedo che venga
allontanato”. Bonato aveva riferito di essersi prestato a fare da
intestatario fiduciario della casa poichè Nina Moric, all’epoca dei
fatti, ancora moglie di Corona, “quella mattina (nel 2008 per la
vicenda dei soldi falsi, ndr) al telefono mi implorò di andare a
Reggio Calabria e intestarmi la casa, perché lui era stato arrestato
la notte prima e lei era a casa distrutta con un bambino“.

La presidente del collegio, Gaetana Rispoli, è intervenuta per
chiedere “cortesemente” a Corona di “evitare questo atteggiamento, mai
visto in quest’aula“, evitando di espellere l’ex fotografo dei vip.
Dopo la sfuriata, Corona ha chiesto scusa spiegando: “Sono stanco, ho
44 anni, non ho più voglia di fare le guerre, non cerco più la ribalta
mediatica. Non ho una vita, perché l’ho sprecata tutta a lavorare“.
I giudici milanesi sono chiamati a decidere sul destino dei beni
dell’imputato, in particolare sul sequestro della sua abitazione, dei
soldi trovati nel controsoffitto dell’abitazione della sua assistente
Francesca Persi e del denaro, quasi 900mila euro, trovato in due
cassette di sicurezza in Austria.

Due amici ed ex collaboratori di Fabrizio Corona, l’avvocato Tommaso
Delfino e Marco Bonato, sono indagati, assieme ad altre persone, dalla
Procura di Locri (Reggio Calabria) per riciclaggio in relazione a una
parte del denaro che venne usato quasi dieci anni fa per acquistare la
casa del valore di circa 2,5 milioni di euro dove viveva l’ex agente
fotografico in via De Cristoforis, a Milano, e che è stata sequestrata
un anno fa.

Nell’udienza di martedì scorso l’avvocato Delfino, già coinvolto in
passato in due inchieste a carico di Corona, quella per bancarotta e
quella per aver fatto entrare una macchina fotografica in carcere nel
2007, si è presentato davanti alla Sezione misure di prevenzione,
chiamato a deporre come teste dai legali di Corona, gli avvocati Ivano
Chiesa e Luca Sirotti, e ha dichiarato di aver saputo “solo oggi e
dopo 10 anni” di essere indagato nell’inchiesta di Locri. “Una
tempestività imbarazzante” aveva aggiunto sarcasticamente prima di
essere ripreso dal pm Dolci che gli ha fatto notare che la Procura è
venuta a conoscenza dell’avviso di conclusione indagini di Locri dal
difensore di Marco Bonato, che è stato sentito oggi a Milano, sempre
come teste della difesa Corona.

Già nel provvedimento di sequestro dell’appartamento controfirmato dai
giudici Cernuto-Pontani-Rispoli veniva spiegato che il denaro usato
per comprare l’appartamento sarebbe frutto di “un’appropriazione
indebita ai danni della Fenice srl“, la società in cui sarebbero
confluiti i soldi della fallita Corona’s e dal cui conto corrente, nel
2008, sarebbe uscito “1 milione e centomila euro, suddiviso in 22
assegni circolari“. Assegni questi poi versati da Delfino, dietro
incarico e delega dello stesso Corona, ai due ex proprietari
dell’immobile Pasquale Ceravolo e Giuseppina Gallo, presunti venditori
“fittizi”, i quali a loro volta avrebbero girato le somme “al
pregiudicato calabrese Vincenzo Gallo, che appare così il beneficiario
finale del pagamento“. Per i giudici milanesi, in sostanza, si trattò
di un’operazione su cui gravavano una serie di «opacità» come il
rogito effettuato proprio a Locri.
Corona con le sue lunghe dichiarazioni spontanee odierne, durate oltre
un’ora, ha cercato di provare che la casa in zona Corso Como venne
acquistata dalla sua società Fenice senza commettere irregolarità. E
ha ribadito che le somme stellari che incassava erano sì “soldi
facili, ma questo non vuol dire che fossero illeciti. Per fare un
esempio, mi pagarono 76mila euro per la mia intervista in carcere. Le
mie società negli anni hanno fatturato 17 milioni e ci ho pagato sopra
9 milioni di tasse, non ho portato i soldi all’Isola di Mann, io ho
sempre e solo lavorato“. Dimenticando di averli portati in Svizzera ed
in Austria, che è in pratica la stessa cosa.

Nella prossima udienza, fissata per il 19 dicembre, vi saranno le
requisitorie del pubblico ministero e della difesa di Corona e
successivamente i giudici dovranno decidere se confiscare o meno la
casa ed i soldi sequestrati.

Fabrizio Corona passerà un anno in
più di carcere. Revocato
l’affidamento ai servizi sociali
Il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha revocato l’affidamento in
prova ai servizi sociali a Fabrizio Corona. Affidamento che era stato
sospeso il 10 ottobre scorso, il giorno stesso in cui è stato
arrestato per intestazione fittizia di beni. I giudici, come chiesto
dal sostituto pg Antonio Lamanna, hanno disposto la revoca ‘ex tunc’ e
precisamente dal 22 ottobre del 2015. Ciò vuol dire, in sostanza, che
un anno circa già scontato in affidamento dovrà essere nuovamente
scontato in carcere.

                                        La decisione è arrivata dopo
che solo ieri in udienza Corona era tornato a spiegare il suo stato
d’animo, ignorando, calpestando le regole e le leggi come nel suo
consueto stile: “Mi sento accerchiato ho commesso un errore ma non un
reato, se mi date il tempo per pagare le tasse su quei contanti potrò
proseguire nell’affidamento. Sono una persona onesta che ha guadagnato
un mucchio di soldi ammazzandosi di lavoro” sperava in una nuova
decisione a lui favorevole, che però non c’è stata.

Secondo i giudici del Tribunale di Sorveglianza di Milano, che hanno
revocato l’affidamento in prova ai servizi sociali a Fabrizio Corona
scrivono che    “era più preoccupato di recuperare i soldi che di
recuperare se stesso” ed ha “privilegiato il proprio recupero
economico rispetto a quello sociale e terapeutico”.         La misura
alternativa alla detenzione è stata revocata a far data dal 22 ottobre
del 2015, ossia dal giorno in cui Corona ha ottenuto l’affidamento sul
territorio ed è potuto tornare a vivere nella sua casa di via De
Cristoforis, peraltro posta sotto sequestro per intestazione
fittizia qualche giorno fa.   .
Nel provvedimentosi legge
ancora che Corona nel suo periodo di affidamento in prova ha messo in
atto “ripetuti comportamenti organizzati contro la legalità” ed una
“trasgressione” delle prescrizioni percependo “rilevantissime somme di
denaro” in nero. Soldi, tra l’altro, custoditi nel controsoffitto “in
maniera anomala“. Nell’atto, i giudici chiariscono anche che, dopo un
primo periodo di colloqui regolari, Corona ha ridotto gli “incontri”
obbligatori previsti al Sert il Servizio territoriale per le
tossicodipendenze, dopo che aveva ottenuto l’affidamento anche per i
suoi problemi con la droga, come i giudici evidenziarono all’epoca
della precedente decisione .

Il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha messo in luce, in molteplici
passaggi del proprio provvedimento le “discontinuità” del percorso di
affidamento di Corona , ricordando anche che il magistrato Giovanna Di
Rosa, già lo scorso 24 giugno, su richiesta del sostituto pg Antonio
Lamanna, aveva ‘ammonito’ l’ex ‘fotografo dei vip’ per una vacanza a
Capri non autorizzata, con tanto di foto “bollenti” con una sua nuova
fiamma su uno yacht, regolarmente apparse su riviste di gossip.

                     L’unico periodo senza violazioni delle regole, in
sostanza, sono stati i quattro mesi, tra il giugno e l’ottobre del
2015, in cui Fabrizio Corona è stato affidato alla comunità Exodus di
don Antonio Mazzi. Nel periodo successivo, invece, come scrivono i
giudici ha manifestato tutte le sue “vulnerabilità personali” e le
denunce e i “richiami” che ha ricevuto in questo “percorso irto di
difficoltà” sono apparsi e ritenuti a lui soltanto come degli
“intoppi” nel suo lavoro. I giudici, su richiesta dalla procura
generale, hanno anche disposto la trasmissione in procura delle sue
dichiarazioni rese ieri in aula e relative ai pagamenti in nero per le
serate nelle discoteche. Il resto del periodo detentivo dovrà quindi
essere scontato nuovamente, e questa volta in carcere.

L’ex agente fotografico tornato in carcere meno di un mese fa con
l’accusa di intestazione fittizia di beni proprio mentre era in
affidamento in prova ai servizi sociali, deve rispondere anche di
frode fiscale e violazione delle norme patrimoniali relative alla
misure di prevenzione.    Il procuratore aggiunto di Milano Ilda
Boccassini e il pm Paolo Storari hanno chiuso l’inchiesta una
settimana fa, in vista della richiesta di rinvio a giudizio.

                                           Nel frattempo sono stati
sequestrati a Corona una casa a Milano, in uno stabile di via De
Cristoforis 13 adiacente a corso Como, del valore circa 2,5 milioni di
euro che secondo i finanzieri sarebbe stato acquistato prosciugando i
conti della società Corona’s (poi fallita) , ed i 3 milioni di euro,
ritrovato in contanti, fra quelli trovati nel controsoffitto della
casa di Francesca Persi, sua storica collaboratrice, arrestata anche
lei e finita ai domiciliari, ed a quelli depositati in due conti
esteri in una banca austriaca. Soldi, che stando agli atti
dell’indagine, sono un importo di “entità doppia rispetto
all’ammontare dei redditi netti risultanti dalle dichiarazioni
Irpef    negli ultimi nove anni” come accertato dalla Guardia di
Finanza.
La procura contesta a Corona anche
la frode fiscale. Rischia un nuovo
processo
Si riaprono per Fabrizio Corona le aule del Palazzo di Giustizia di
Milano,già più volte condannato per reati gravi, dall’estorsione alla
bancarotta alla corruzione, con nuovo guai giudiziari e potrebbe
quindi ritornare alla sbarra con un nuovo processo, e
rispondere ancora una volta di accuse pesanti che vanno
dall’intestazione fittizia di beni alla frode fiscale, la violazione
delle norme patrimoniali relative alla misure di prevenzione.

                                   L’ex agente fotografico sino al
suo arresto avvenuto lo scorso 10 ottobre,        stava scontando la
condanna a 5 anni e un mese in regime di affidamento in prova ai
servizi sociali . Al centro dell’inchiesta in vista della richiesta di
rinvio a giudizio del procuratore aggiunto Ilda Boccassini e il pm
Paolo Storari l’ormai famoso milione e 700 mila euro ritrovato nel
controsoffitto       dell’appartamento       della     sua   storica
collaboratrice Francesca Persi.

La Persi titolare formalmente dell’agenzia Atena, società si occupa di
promozione e eventi, e secondo gli inquirenti presunta “prestanome” di
Corona, a versarli su due conti in Austria. Questo denaro per
la difeso di Corona sarebbe il il frutto in “nero” di proventi da
eventi e serate in discoteca. Soldi non dichiarati allo scopo di
evadere il fisco (nonostante come hanno affermato più volte i suoi
legali, l’ex agente fotografico sarebbe ancora in tempo per pagare le
imposte su quei ricavi) e non il frutto di attività illecite.
Dagli atti di indagine si legge che quel
denaro in realtà sarebbe di “entità doppia rispetto all’ all’ammontare
dei redditi netti risultanti dalle dichiarazioni Irpef” di
Corona negli ultimi nove anni, e contro di lui “pesano” le
dichiarazioni di alcuni cosiddetti “clienti” della società gestita
dalla Persi. Infatti proprio i titolari delle discoteche e dei locali
notturni hanno messo a verbale e negato, di aver pagato ’in nero’ e
’cash’ Corona per le sue serate.

Nel frattempo è stata fissata per l’8 novembre prossimo l’udienza
davanti al Tribunale di Sorveglianza di Milano che dovrà decidere se
revocare o meno l’affidamento in prova di Corona ai servizi sociali
che gli era stato concesso nell’estate del 2015. Dopo la decisione del
Tribunale del Riesame di Milano che nei giorni scorsi aveva negato la
sua scarcerazione richiesta dai difensori per Corona le possibilità di
ritornare ai servizi sociali, sono come la sua credibilità: pari allo
zero.

Fabrizio Corona, conferma del
Riesame: “Resta in carcere”.
Abbandona la sua difesa anche un
legale di Berlusconi
Il Tribunale del Riesame di
Milano ha negato questa mattina la scarcerazione di Fabrizio Corona.
Depositato il dispositivo mentre tra 45 giorni si conosceranno le
motivazioni del collegio giudicante Le parole di Corona pronunciate
nel corso dell’udienza dinnanzi ai giudici : “Non sono un criminale,
ma un lavoratore forsennato” non sono servite a nulla.

L’ex agente dei paparazzi detenuto in carcere a San Vittore, è stato
anche abbandonato anche dal “peso massimo” che solo una settimana fa
era entrato nella sua squadra di legali,  infatti l’avvocato Federico
Cecconi che con il professore Franco Coppi si occupa della difesa
dell’ex premier Silvio Berlusconi nel processo “Ruby ter” ha rimesso
il mandato della sua difesa .

                           Solo tre giorni fa invece, aveva lasciato
il carcere Francesca Persi ( a sinistra nella foto) la collaboratrice
di Fabrizio Corona arrestata il 10 ottobre scorso       insieme all’ex
manager dei fotografi dei vip con l’accusa di intestazione fittizia di
beni per i soldi incassati in nero. Il Riesame aveva attenuato la
misura cautelare disponendo gli arresti domiciliari per
l’amministratrice della Atena Srl, la società di eventi al centro
dell’inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano
Di tutto di più….

         “Così mi sono tolto il dente cariato e non ci sono più
polemiche” Il sindaco di Trieste di Forza Italia liquida con queste
parole la propria decisione di togliere dalla facciata del Municipio
lo striscione di Amnesty recante la scritta “Verità per Giulio
Regeni”   (fonte: Facebook)

                La conversazione è incentrata su Raffaella Fico. “Ma
quella sta con Balotelli che se la tromberà due-tre volte e poi la
molla“, è convinta la Polanco. “Che poi, te lo dico, a me una che va
con un negro mi fa schifo“, ribatte Berlusconi suscitando la reazione
dell’olgettina: “Papi, ma io sono negra!“. “No tesoro, lascia stare,
tu sei abbronzata“… Conversazione registrata di nascosto da Marysthell
Polanco, il video è stato depositato nell’ambito dell’inchiesta Ruby
Ter (fonte: il Fatto Quotidiano). P.S. e poi criticano la nostra
rubrica “Dicono che“…..

         Referendum costituzionale, consigli per un voto consapevole da
parte di Beppe Grillo leader-padre-pardone M5s “Il secondo cervello
sta nella pancia, e voi dovete votare con l’intestino, ma senza
cagarvi addosso” (fonte: blog beppegrillo.it)

          … e quelli del senatore 5 Stelle Vito Petrocelli:
 “Lasciamoci guidare dalla pancia, dall’istinto e votiamo!
#IoDicoNo”. (fonte: Twitter)

        Tra una mazzata e l’altra sul referendum costituzionale,
irrompe l’argomento calcio. Il Ministro Boschi: “Una cosa in comune io
e lei ce l’abbiamo: siamo tutti e due milanisti!“. Salvini: “Andiamo a
vedere Fiorentina-Milan, così vediamo il conflitto di interessi?“.
Boschi: “Questo volentieri, anche se ci sono già andata. Ero vestita
di rosso e nero ed i fiorentini si sono arrabbiati“. Salvini: “Non ti
preoccupare, ti porto io a San Siro…” (fonte: programma tv Otto e
mezzo – La7)

                Primi segnali di squilibrio da dibattito
referendario. “Troppo lungo il dibattito sul referendum”. Così chiama
il 113 e lancia un falso allarme bomba. Il caso al circolo Arci
Bonelle di Pistoia, i Carabinieri hanno denunciato un 37enne (fonte:
quotidiano La Stampa)

                Al termine di un servizio sulla crisi dei bordelli
svizzeri, arriva la riflessione dell’onorevole Ignazio La Russa
(Fratelli d’ Italia-An) “Io rimango sbalordito dal fatto che ancora
oggi ci siano tante persone che hanno bisogno di fare sesso a
pagamento. In Italia io farei una grande informazione a partire dalla
scuola sull’assurdità del sesso a pagamento” ( fonte: programma tv
“L’Aria che tira” – La7 )

         Pietro Salvino marito della deputata pentastellata Claudia
Mannino, già candidato con il Movimento5Stelle a sindaco di Capaci , è
furioso “Proprio oggi non ho comprato delle spugnette Vileda visto
che questa meretrice dell’etere conduttrice de #lariachetira (Myrta
Merlino, ndr) ha più volte infangato personalmente anche me e le
persone che stimo nel M5S dicendo falsità sul conto del M5S. #vileda e
#findus rinunciate a sponsorizzare la propaganda renziana
immediatamente e chiedete scusa o non venderete più una sarda
surgelata né una spugnina!!! Di vedere quella porcata di trasmissione
ovviamente non se ne parla neanche se la conduzione passasse a Papa
Francesco!!” (fonte: Facebook)
Pierluigi Bersani dopo l’ultima direzione Pd “Sono
stato trattato come un rottame. Ma a buttarmi fuori dal partito, che è
casa mia, ci può riuscire solo la Pinotti se schiera l’Esercito”
(fonte: agenzia ANSA)

               Il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca, dopo
aver definito i vertici del Movimento 5 Stelle delle “mezze pippe”,
 torna sull’argomento “Il fenomeno grillino è emerso perché gran parte
della politica tradizionale è costituita anch’essa da mezze pippe e da
pippe intere, gente che quando parla ti fa venire una crisi
depressiva. Sì, anche nel Pd ho trovato pippe e fior di
farabutti” (fonte: You Tube)

                Lo stakanovismo social di Renato Brunetta capogruppo di
Forza Italia alla Camera dei Deputati “Al contrario di Renzi, io non
ho uno spin doctor internazionale o italiano. Non ho né un Jim Messina
né un Filippo Sensi. Mi sveglio alle 6 e mezza e vado avanti fino a
che non crollo. Inizio a leggere i giornali e parto coi primi
messaggi. Poi twitto quello che penso e ritwitto quello che mi piace.
Domenica, per esempio, dovevo andare al centro commerciale di Castel
Romano per cambiare un vestito? Bene, ho twittato sia dalla macchina
che dal camerino“(fonte: Corriere della Sera)

               Il presidente del Consiglio Matteo Renzi interviene
alla Camera e risponde all’attacco di Brunetta “In 30 mesi lei ha
potuto fare carne di porco della democrazia parlamentare, e nonostante
questo la fiducia nella sua persona è crollata di 30 punti. Studi la
teoria dei contratti dell’ultimo premio Nobel: l’azzardo morale è
imbrogliare…” con uno sfottò: “L’onorevole Brunetta è evidentemente
giù di morale per la mancata assegnazione del Nobel, che anche
quest’anno incomprensibilmente non è andato da quelle parti”suscitando
le proteste del centrodestra. (fonte: Camera dei deputati TV )

                L’ultima battaglia dell’onorevole Carlo Sibilia del
Movimento5 Stelle, in favore di un concorrente di X Factor che si è
sentito tradito dal montaggio della trasmissione “#IoStoConDanilo:
tutta la mia solidarietà a Danilo D’Ambrosio, 25enne di Mirabella
Eclano ‘truffato’ da X factor e dalla falsità della TV“…”Io sono con
te, continua a fare musica, metal rules!” (fonte: Facebook)

                Le ultime parole….di Fabrizio Corona: 28 aprile 2016:
“Fabrizio Corona torna in tv ed è show, ‘Io mai più in carcere’”. 12
ottobre 2016: “Fabrizio Corona torna in carcere, arrestato dopo il
sequestro di 1,7 milioni di euro nascosti nel controsoffitto” (fonte:
 dal sito dell’Agenzia Ansa )

                E Lele Mora aggiunge: “I soldi che hanno trovato a
Corona sono pochi, per uno che faceva anche cinque eventi a sera, pure
adesso. Lo so per certo perché ho fatto il nero e per questo ho
pagato, con la galera. Corona ha molti soldi, più di quelli che gli
hanno preso. Avrà messo via una decina di milioni di euro. Io invece
non ho neanche le mutande, mi hanno sequestrato tutto. Non ho un conto
in banca, vivo grazie allo stipendio che mi passa mio figlio e a
qualche regalo degli amici, chi 100, chi 1000 euro ogni tanto. Ai
tempi d’oro guadagnavo tra i 10 e i 100 milioni l’anno, li ho buttati
via in stupidaggini. Ma non rimpiango nulla. Sul comodino del letto ho
una statuetta di Mussolini e la foto della Madonna di Medjugorje. Sì,
sono ancora mussoliniano, ma non fascista” ( fonte: intervista a La
Zanzara, Radio 24 )

               Il critico d’arte Vittorio Sgarbi ci delizia con una
finestra sul ritratto più celebre del pianeta: “La Gioconda sorride
per una semplice ragione: è compiaciuta di esistere, guarda tutti noi
essendo pronta per ognuno di noi. Insomma, è la più grande troia che
sia mai stata dipinta“ (fonte: nel corso di un incontro dedicato a
Giotto )

         Il senatore della Lega Nord Giacomo Stucchi nonché presidente
del Copasir, diffonde gli scatti della partenza per Bucarest
dall’aeroporto di Orio al Serio. Fotografa anche una famiglia rom
pronta a salire a bordo, e commenta… “In partenza per Bucarest.
Compagnia #lowcost. Vera low-cost. #nuoveesperienze” (fonte: Facebook)

                L’onorevole Michaela Biancofore (Forza Italia) si
lancia in alcune importanti previsioni per l’autunno-inverno.
Economiche ? Sociali ? Politiche ? Non proprio “Sulla moda per me
verde in ogni sfumatura e tanto bianco. Abiti dunque con le sfumature
della natura e il candore delle cime innevate. Per i profumi essenze
di sandalo, tabacco e mirra: mistero e intensità” (fonte: Il Giornale)

                Sulle tv e sui siti dei più importanti media americani
è stato pubblicato un video del 2005 nel quale Donald Trump candidato
repubblicano alla presidenza Usa parla con un presentatore tv, si
lasciava andare ai seguenti commenti… “Ci ho provato, a scoparla. Mi
sono mosso su di lei come una cagna. Ed era sposata. Poi di colpo la
vedo, aveva le grosse tette finte e tutto quanto. Era rifatta… Sono
attratto dalle belle donne e comincio a baciarle subito, è come un
magnete. Bacio, senza aspettare. E quando sei una star puoi fare
quello che vuoi. Afferrale dalla f**a. Puoi fare tutto” (fonte:
Washington Post )

        Tv2000 intercetta Antonio Razzi senatore di Forza Italia dal
parrucchiere, e lo intervista proprio su quest’ultima vicenda “Trump
in difficoltà? Mah… io questo non credo. Non condivido quando si va a
ricordare i fatti successo 11 anni fa. Tutti, donne, uomini, chi è che
non ha uno scheletro nell’armadio? Se andiamo a riprendere tutto
quello che è successo negli anni precedenti non ci cantidiamo nessuno.
Le offese di Trump alle donne? Guarda, molte volte tra uomini si
dicono tante cose. Ma anche tra donna! Sa anche nel nostro Parlamento
quante cose si dice? Ma sono battute, non bisogna riprendere quelle
battute che viene rivolte… che è state rivolte alle donne, figurati.
Le donne, poi, numero uno. Senza le donne noi non facciamo niente!“

Corona al gip: “Non ho mai
guadagnato un euro in modo
illecito, avevo intenzione di
pagare le tasse”. Ma omai non gli
crede nessuno.
Fabrizio Corona dopo il ritrovamento di un milione e 700mila euro in
contanti nel controsoffitto di casa della sua collaboratrice Francesca
Persi ha respinto oggi le accuse davanti al gip di Milano Paolo Guidi
sostenendo “Non ho mai guadagnato un euro in modo illecito in vita mia
– ha detto il re dei paparazzi –      Avrei pagato le tasse su quei
soldi“. Dichiarazioni strumentali alle quali si allinea l’
avvocato Cristina Morrone, difensore     della Persi: “Chi non ha la
cassaforte nasconde i soldi nel controsoffitto”. Resta da capire a che
servano le banche…

“Quei soldi – ha dichiarato Corona durante l’interrogatorio di
garanzia – sono frutto del mio lavoro frenetico di 10 mesi avevo
intenzione di pagare le tasse e mettermi in regola“. Secondo il suo
legale non si tratterebbe di evasione fiscale al momento, “perché i
termini per pagare le tasse sono ancora aperti”. Corona rispondendo al
gip ha ribadito più volte di non aver “mai guadagnato un solo
illecito, quello che si dice è tutta una favola”. E ha sostenuto che
se avesse voluto davvero far sparire “quel denaro, ci avrei messo
poco“. Come non dare ragione al procuratore Boccasini ?
nella foto, Francesca
Persi

Il sospetto fondato degli inquirenti     come documentato nell’ultima
puntata del programma televisivo LE IENE, è che quei soldi sarebbero i
compensi in nero per le sue serate nei locali. Contabilità irregolare
come costume italiano del business della notte richiamata dalla difesa
della Persi: “Purtroppo in Italia nelle discoteche e nei locali gira
molto nero per i pagamenti e quei soldi sequestrati sono il nero della
società Atena“, ha detto Cristina Morrone, avvocata della donna che
viene considerata a giusto titolo la “prestanome” dell’ex-agente
fotografico fotografo. Non a caso è nel controsoffitto di sua casa
infatti che è stata trovata la montagna di contanti.

“C’è chi mette i soldi in cassaforte e chi non ce l’ha e li nasconde
nel controsoffitto” ha spiegato la legale aggiungendo che “Persi è
stata lucidissima, ha risposto a tutte le domande e spiegato che
quelli erano soldi in nero frutto del lavoro della società Atena, che
è una società di comunicazione e voi non avete idea quanto guadagni.
Lei e Corona dovevano pagare l’Iva e non l’hanno fatto ma erano ancora
nei termini per versare quanto dovuto“. La Morrone ha reso noto che la
sua cliente si è dimessa dalla carica di amministratore delegato della
società Atena e che chiederà al gip un’attenuazione della misure
cautelare in quanto la Persi è preoccupata per i due figli.

La difesa di Corona ha preannunciato        che nelle prossime ore
depositerà un’istanza di scarcerazione, avanzata anche dai legali di
Francesca Persi. La donna, nell’interrogatorio, si è difesa spiegando
che i soldi trovati nel controsoffitto della sua abitazione “sono
della società Atena, guadagnati in nero e bisognava solo trovare un
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