RIVISTA DI SCIENZE DELL'EDUCAZIONE - PROSSIMITÀ. RIFLESSIONI

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RIVISTA DI SCIENZE DELL'EDUCAZIONE - PROSSIMITÀ. RIFLESSIONI
RIVISTA DI SCIENZE
                                                                                                                            DELL’EDUCAZIONE
                                                                                                                            PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL'EDUCAZIONE AUXILIUM
                                                                                                                                          ANNO LX ● GENNAIO APRILE 2022
POSTE ITALIANE SPA - SPED. IN ABB. POSTALE D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1, COMMA 2 E 3, C/RM/04/2014

                                                                                                                                           PROSSIMITÀ.
                                                                                                                                                RIFLESSIONI
                                                                                                                                     PER INTERPRETARE
                                                                                                                                            IL PRESENTE
COMITATO DI DIREZIONE
      PIERA RUFFINATTO
      MARCELLA FARINA
   MARIA ANTONIA CHINELLO
        MARTHA SÉÏDE
     ROSANGELA SIBOLDI         RIVISTA DI SCIENZE
     MARIA TERESA SPIGA        DELL’EDUCAZIONE
       MARIA SPÓLNIK           PUBBLICAZIONE QUADRIMESTRALE
                               EDITA DALLA PONTIFICIA
    COMITATO SCIENTIFICO       FACOLTÀ DI SCIENZE DELL'EDUCAZIONE
                               “AUXILIUM” DI ROMA
  JOAQUIM AZEVEDO (Portugal)
    GIORGIO CHIOSSO (Italia)
 JENNIFER NEDELSKY (Canada)
                               DIREZIONE
    MARIAN NOWAK (Poland)
                               Via Cremolino 141
 JUAN CARLOS TORRE (España)
                               00166 Roma
   BRITT-MARI BARTH (France)
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        MARCELLA FARINA
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         MARIA SPÓLNIK         PERIODICA
                               ITALIANA
         MILENA STEVANI

   DIRETTORE RESPONSABILE      Aut. Tribunale di Roma
                               31.01.1979 n. 17526
   MARIA ANTONIA CHINELLO
                               Progetto grafico impaginazione
 COORDINATORE SCIENTIFICO
                               e stampa
      MARCELLA FARINA          EMMECIPI SRL

   SEGRETARIA DI REDAZIONE
     RACHELE LANFRANCHI
                               ISSN 0393-3849
RIVISTA DI SCIENZE
DELL’EDUCAZIONE

           ANNO LX NUMERO 1 • GENNAIO/APRILE 2022
                              Poste Italiane Spa
                      Sped. in abb. postale d.l. 353/2003
      (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2 e 3, C/RM/04/2014

  PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL'EDUCAZIONE AUXILIUM
DOSSIER
           PROSSIMITÀ.
           RIFLESSIONI PER INTERPRETARE IL PRESENTE
           Proximity: reflections for interpreting the present

           Introduzione al Dossier
           Introduction to the Dossier
           Marcella Farina                                                         6-14
SOMMARIO

           Oltre il tempo della solitudine.
           Ripensare le relazioni tra prossimità e distanza
           Beyond times of solitude: rethinking the relationship
           between proximity and distance
           Donatella Pagliacci                                                    15-27

           La prossimità tra desiderio e paura.
           L’impatto del Covid-19 su bambini e adolescenti
           The proximity between desire and fear:
           the impact of Covid-19 on children and adolescents
           Simonetta Magari - Mario Iasevoli - Chiara Spatola                     28-41

           Un anno dopo.
           I media nel “presente continuo” della pandemia
           One year later:
           the media in the “continuous present” of the pandemic
           Marica Spalletta                                                       42-58

           Immagini di Dio in tempo di crisi.
           Un invito a purificare lo sguardo
           Images of God in times of crisis: an invitation to purify one’s gaze
           Linda Pocher                                                           59-75
           Morte, vulnerabilità e ricerca di senso
           ai tempi del Covid-19
           Death, vulnerability, and the search for meaning
           in times of Covid-19
           Giovanni Del Missier - Roberto Massaro                                 76-91

              2     PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE AUXILIUM
«Quando sono debole è allora che sono forte»
 (2Cor 12,10): la «teologia della debolezza» in 1-2 Corinzi
“When I am weak, then I am strong” (2Cor 12:10):
The “theology of weakness” in 1-2 Corinthians
Giuseppe De Virgilio                                                                            92-103

ALTRI STUDI
Persona umana e attitudini al cambiamento.
Per una nuova leadership nella vita consacrata
The human person and attitudes towards change:
for a new leadership in the consecrated life
Pina Del Core                                                                                  106-130

Discovering interreligious dialogue:
biblical and patristic insights
Alla scoperta del dialogo interreligioso:
approfondimenti biblici e patristici
Josmy Jose                                                                                     131-147

ORIENTAMENTI BIBLIOGRAFICI

Recensioni e segnalazioni                                                                      150-165

Libri ricevuti                                                                                 166-167

Libri delle docenti auxilium                                                                   168-174

Norme per i collaboratori della Rivista                                                        178-179

                 RIVISTA DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE • ANNO LX NUMERO 1 • GENNAIO/APRILE 2022      3
DOSSIER
         PROSSIMITÀ.
RIFLESSIONI PER INTERPRETARE
         IL PRESENTE
«QUANDO SONO DEBOLE È ALLORA
          CHE SONO FORTE» (2COR 12,10):
          LA «TEOLOGIA DELLA DEBOLEZZA»
          IN 1-2 CORINZI
          “WHEN I AM WEAK, THEN I AM STRONG” (2 COR 12:10):
          THE “THEOLOGY OF WEAKNESS” IN 1-2 CORINTHIANS

          GIUSEPPE DE VIRGILIO1

          Nel grato ricordo                               1. La «debolezza» in 1Corinzi
DOSSIER

          del card. Albert Vanhoye
          (+ 29 luglio 2021)                              1.1. La debolezza e la croce
                                                          di Cristo
                                                          Nella corrispondenza ai Corinzi il mo-
          Introduzione                                    tivo biblico di «debolezza» (astheneia)5
          Il motivo biblico-teologico della «de-          è variamente impiegato nell’argo-
          bolezza» ha ricevuto una significativa           mentazione paolina.6 Fin dall’inizio
          attenzione negli ultimi decenni.2 Il            l’idea di debolezza (1Cor 1,25: to
          suo interesse riscuote un’accresciuta           asthenes) è inserita nella dialettica
          attualità per via della crisi pandemica         tra «parola della croce» e «sapienza
          che sta segnando l’umanità con im-              del mondo».7 Dopo aver invitato i
                                                          Corinzi a prendere coscienza delle
          prevedibili drammatici scenari nelle
                                                          divisioni e delle discordie originatesi
          diverse popolazioni del mondo.3
                                                          nella comunità, l’Apostolo elabora
          Si ripropone in diverse forme e a più
                                                          una importante riflessione sull’essenza
          livelli la domanda sul mistero cristiano,
                                                          della fede pasquale centrata nella
          sulla fragilità dell’essere umano, sulla
                                                          «parola della croce» (1,17). Nella
          caducità della condizione cosmica e             logica misteriosa del suo progetto di
          sulla “questione” ecologica.4                   amore «Dio ha scelto quello che è
          Il presente contributo intende foca-            stolto per confondere i sapienti; quello
          lizzare alcuni aspetti della “teologia          che è debole per il mondo (ta asthene
          della debolezza” ripercorrendo le due           tou kosmou), Dio lo ha scelto per
          lettere ai Corinzi, la cui lettura “uni-        confondere i forti; quello che è ignobile
          taria” aiuta a cogliere le ragioni della        e disprezzato per il mondo, quello
          speranza e la consistenza generativa            che è nulla, Dio lo ha scelto per
          della fede cristologica.                        ridurre al nulla le cose che sono, per-

            92      PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE AUXILIUM
ché nessuno possa vantarsi di fronte              Paolo ha scelto di annunciare il Van-
a Dio» (1,27-29). Considerando la                 gelo «nella debolezza». Questa indi-
chiamata al Vangelo dei credenti e la             cazione sottolinea non solo il conte-
loro situazione sociale, Paolo rileva             nuto del messaggio cristiano, ma an-
come Dio abbia voluto edificare la sua             che il metodo seguito dall’Apostolo,
comunità sulla «debolezza della croce»,           che viene rievocato sia nel catalogo
scegliendo i poveri, i piccoli e i deboli.        peristatico di 1Cor 4,10 che nella
Questa misteriosa scelta si fonda nel             preziosa auto-testimonianza di 1Cor
progetto di Dio, che sfugge alla capacità         9,15-27. Nella periautologia di 1Cor
razionale dell’uomo e alla sua sapienza.          9, volendo difendere il suo metodo
La debolezza è presentata come «scelta            apostolico dagli attacchi degli avver-
di Dio» in vista della salvezza mediante          sari, l’Apostolo afferma di non aver
la croce di Cristo.8                              voluto avvalersi dell’autorità derivante

                                                                                                 «QUANDO SONO DEBOLE È ALLORA CHE SONO FORTE»... / GIUSEPPE DE VIRGILIO
                                                  dal Vangelo, ma di aver provveduto
1.2. La debolezza e il Vangelo
                                                  a se stesso con il lavoro personale,
Un’ulteriore menzione della «debo-                donandosi a tutti per fare partecipe il
lezza» è applicata al contesto mis-               messaggio di salvezza. La pericope
sionario di Paolo stesso e al suo me-             di 9,19-23 ci permette di cogliere il
todo di evangelizzazione. L’Apostolo              metodo e la finalità dell’apostolato
ricorda ai Corinzi di aver predicato              paolino nei seguenti passaggi che
nella comunità «in debolezza e con                hanno come tema le condizioni/gli
molto timore e trepidazione». Per non             atteggiamenti (A) e le finalità (B) della
«svuotare» la predicazione della croce,           missione paolina:9

              RIVISTA DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE • ANNO LX NUMERO 1 • GENNAIO/APRILE 2022   93
RIASSUNTO                                    SUMMARY
            L’articolo studia il motivo della “de-       The article studies the reason for
            bolezza” (astheneia) nelle lettere ai        “weakness” (astheneia) in the letters
            Corinzi. L’analisi di 1 Corinzi è            to the Corinthians. The analysis of
            svolta in quattro tappe così tema-           1Corinthians is carried out in four
            tizzate: a) La debolezza e la croce          stages as follows: a) Weakness and
            di Cristo; b) La debolezza e il Van-         the cross of Christ; b) Weakness and
            gelo; c) La debolezza e le dinamiche         the Gospel; c) Weakness and ecclesial
            ecclesiali; d) La debolezza e la             dynamics; d) The Weakness and re-
            realtà della risurrezione. Nella 2           ality of the Resurrection. In 2Corin-
            Corinzi si approfondiscono le se-            thians the following three stages are
            guenti tre tappe: a) Il tesoro in vasi       deepened: a) The Treasure in clay
DOSSIER

            di creta; b) Le prove delle avversità;       vessels; b) The trials in adversity; c)
            c) Una spina data alla carne. La ri-         A Thorn given to the flesh.
            lettura unitaria dei testi epistolari        The unitary rereading of the epistolary
            alla luce del contesto ecclesiale di         texts in the light of the ecclesial
            Corinto evidenzia l’importanza del           context of Corinth highlights the im-
            binomio debolezza-forza (asthene-            portance of the combination of weak-
            ia-dynamis). Esso rappresenta un             ness (astheneia) and strength (dyna-
            aspetto peculiare della concezione           mis). It represents a peculiar aspect
            cristologica di Paolo, da cui dipende        of Paul’s Christological conception,
            il fondamento della vita ecclesiale          on which the foundation of ecclesial
            e della prassi testimoniale dei cre-         life and of the witnessing practice of
            denti.                                       believers depends.
            Parole chiave                                Keywords
            Fragilità, forti/deboli, corpo/soma-         Fragility, weakness and strength,
            tologia, cataloghi dell’avversità,           body / somatology, the trials in ad-
            spina nella carne, discorso immo-            versity, thorn given to the Flesh, im-
            derato.                                      moderate speech.

          Nello sviluppo dell’argomentazione             loro che sono «sotto la Legge», esclu-
          Paolo elenca le relazioni che hanno            so dalla legge con i senza-legge,
          segnato il suo apostolato, inteso              «debole» (asthenes) con i deboli, tutto
          come «servizio» (v. 19: mi sono fatto          a tutti. In questo contesto la debolezza
          “schiavo”) e come rinuncia ad ogni             fotografa la situazione dei destinatari
          forma di potere: «Giudeo con i Giu-            del Vangelo10 e allo stesso tempo in-
          dei», sottomesso alla Legge con co-            dica la capacità di incontrare con li-

            94     PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE AUXILIUM
condividere il dinamismo del Vangelo,
                                                  senza escludere nessuno.
RESUMEN
El artículo estudia el motivo de la               1.3. La debolezza e le dinamiche
“debilidad” (astheneia) en las cartas             ecclesiali
a los Corintios. El análisis de 1 Co-             Nella nostra lettera spicca la relazione
rintios se desarrolla en cuatro etapas            tra debolezza e realtà della Chiesa
tematizadas así: a) La debilidad y la             (ekklesia). Nel proporre le soluzioni
cruz de Cristo; b) la debilidad y el              ai casi morali che gli erano stati pro-
Evangelio; c) la debilidad y las di-              spettati, l’Apostolo sottolinea il primato
námicas eclesiales; d) la debilidad               della “carità” come fondamento e
y la realidad de la resurrección. En              principio della vita comunitaria. Nella
la 2 Corintios se profundizan las                 situazione contingente di Corinto, la
tres siguientes etapas: a) El tesoro              relazione conflittuale tra «forti e deboli»

                                                                                                 «QUANDO SONO DEBOLE È ALLORA CHE SONO FORTE»... / GIUSEPPE DE VIRGILIO
en vasijas de barro; b) las pruebas               produceva una profonda crisi nelle
de las adversidades; c) una espina                relazioni fraterne. Circa la possibilità
clavada en la carne. La relectura                 di partecipare a banchetti con carni
unitaria de los textos epistolares a              idolotite, l’Apostolo risponde che il
la luz del contexto eclesial de Corinto           credente «forte» in Cristo è libero,
señala la importancia del binomio                 ma l’amore esige ch’egli rispetti le
debilidad-fuerza (astheneia-dyna-                 convinzioni dei deboli evitando di
mis). Eso representa un aspecto                   scandalizzarli, di forzarli, ferendo gra-
peculiar de la concepción cristoló-               vemente fino alla rovina il fratello con
gica de Pablo, de la que depende                  la «coscienza debole» (1Cor 8,11:
el fundamento de la vida eclesial y               syneidesis asthenes). È importante
de la praxis testimonial de los cre-              cogliere in questo contesto l’accen-
yentes.                                           tuazione morale dell’idea di debolezza:
Palabras clave                                    il riconoscimento del «fratello» che
Fragilidad, fuertes/débiles, cuerpo/              possiede una coscienza debole deve
somatología, catálogos de las ad-
                                                  indurre il credente ad agire salva-
versidades, espina en la carne, dis-
                                                  guardando l’identità del debole, in
curso inmoderado.
                                                  vista del principio di fraternità e di
                                                  uguaglianza. La motivazione etica è
bertà gli uomini nella loro condizione            basata sul fondamento cristologico
e di condividerne le speranze e le at-            e soteriologico (1Cor 8,11-12), in
tese. La connotazione della fragilità             quanto la «debolezza» non è solo
che Paolo assume in tutta la sua                  una condizione antropologica, ma
missione non costituisce un limite al             assume un’importanza cristologica
suo apostolato, ma rappresenta una                che qualifica l’agire dei credenti.11
strada privilegiata per comunicare e              Tale motivazione viene ulteriormente

              RIVISTA DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE • ANNO LX NUMERO 1 • GENNAIO/APRILE 2022   95
sviluppata ed applicata nel contesto            12-27 una disposizione concentrica
          della rilettura ecclesiologica che l’Apo-       di tipo del tipo A / B - B’ / A’ così vi-
          stolo propone in 1Cor 12. La descri-            sualizzata a pagina 97.
          zione somatologica di 12,12-27 col-
                                                          Dopo l’introduzione dei vv. 12-13, il
          pisce per la sua ricchezza espressiva
                                                          paragone del corpo umano viene svi-
          e la sua forza dialettica.12 L’Apostolo
                                                          luppato su due linee distinte e com-
          ribadisce la duplice dimensione di
                                                          plementari: la prima (vv. 14-20) illustra
          cui è composta la realtà comunitaria:
                                                          l’essenziale pluralità delle membra
          accanto alle fragilità umane opera la
                                                          nell’unico corpo (v. 20); la seconda
          potenza dello Spirito (cf 12,4-11).
          È chiaro come la concezione della               (vv. 21-26) mostra la complementarità
          Chiesa «corpo di Cristo» sia conse-             delle diverse membra che costitui-
          guenza dell’azione trinitaria di Dio,           scono l’intero organismo, condividono
                                                          la stessa finalità vitale e per questo
DOSSIER

          origine e sorgente di ogni dono (cha-
          risma). La «comunione trinitaria» fonda         hanno bisogno le une delle altre.
          la «comunione ecclesiale» e ogni                Paolo fa leva su due argomenti: la
          dono carismatico deve essere inter-             necessità dell’opera di ciascun singolo
          pretato e collocato all’interno di que-         membro unito all’altro nella medesima
          sta singolare dinamica trinitaria. Paolo        dignità (v. 21) e la reciprocità della
          sottolinea che ogni manifestazione              relazione di aiuto e di solidarietà tra
          particolare dello Spirito è per l’utilità       le diverse membra dell’unico corpo
          comune. La realtà della Chiesa non              (v. 25). Tale unione diventa comuni-
          è costituita sul principio della con-           cazione vitale strettissima a tal punto
          trapposizione e della competitività,            che «se un membro soffre, tutte le
          ma sull’ideale della «chiamata alla             membra soffrono insieme, e se un
          comunione» (1Cor 1,9: ekklētēte esi             membro è onorato, tutte le membra
          koinōnian) e della reciprocità, che             gioiscono con lui» (v. 26). Infine con
          ha come condizione il dinamismo                 una chiara inclusione, il v. 27 riprende
          dello Spirito Santo, l’unico in grado           i vv. 12b-13 affermando di nuovo
          di trasformare ed armonizzare le dif-           che i credenti («voi-hymeis»: il pro-
          ferenze e le contrapposizioni. Per              nome nella seconda persona plurale),
          rimarcare l’unità e la solidarietà or-          sono «corpo di Cristo» e sue membra,
          ganica di tutti i credenti, nella diver-        ciascuno per la sua parte. Le formule
          sità dei loro doni spirituali e compiti         utilizzate dall’Apostolo contribuiscono
          ecclesiali, Paolo ricorre al confronto          ad illuminare la dinamica della co-
          con l’unicità del corpo, pur nella              munione ecclesiale e il motivo teolo-
          pluralità delle membra.13                       gico della debolezza. L’idea che Paolo
          Seguiamo brevemente il movimento                sta proponendo ai suoi interlocutori
          letterario e teologico della pericope           è che la comunità cristiana non va
          di 1Cor 12,12-27, segnalando nei vv.            compresa come una qualsiasi ag-

            96      PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE AUXILIUM
«QUANDO SONO DEBOLE È ALLORA CHE SONO FORTE»... / GIUSEPPE DE VIRGILIO

gregazione, bensì secondo un preciso             la stessa vita, nell’aiuto fraterno vis-
progetto di Dio. La conseguenza della            suto tra pari, nel sostegno verso i
reciproca relazione tra le diverse               più deboli e nella stima reciproca e
membra della Chiesa è l’equilibrio               vicendevole. È questa la regola vitale
vitale e l’armoniosa unità dell’intero           dell’unità dell’organismo ecclesiale.14
corpo, alla cui bellezza contribuisce
ogni membro, l’uno coinvolto nella
                                                 1.4. La debolezza e la realtà
                                                 della risurrezione
comunione con l’altro. Quindi la di-
namica solidale guidata dall’azione              Il motivo della debolezza ritorna nel
dello Spirito consiste nel condividere           contesto della riflessione escatologica

             RIVISTA DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE • ANNO LX NUMERO 1 • GENNAIO/APRILE 2022   97
sulla risurrezione finale in 1Cor 15,1-          rezione del «corpo spirituale» (sōma
          58. Dopo aver presentato il fonda-              pneumatikon) e si compone degli aspetti
          mento kerigmatico della fede (cf.               antitetici: essere nell’incorruttibilità (en
          15,1-11), l’Apostolo affronta la que-           aphtharsia), nella gloria (en doxe), nella
          stione della risurrezione nella sua ve-         potenza (en dynemei). Si tratta di un
DOSSIER

          rità cristologica (cf 15,12-34) e nelle         «passaggio» dalla realtà della caducità a
          sue conseguenze antropologiche (cf              quella della gloria. La risurrezione del
          15,35-58), avendo come sottofondo               corpo assicura il credente circa la conti-
          la conflittualità tra forti e deboli.15          nuità nella sua identità fisica: come il
          Per illustrare la dottrina riguardante          seme muore nella terra per dare vita ad
          il «come» i morti risorgono e in che            una nuova pianta, così avviene il passag-
          termini va intesa la «corporeità»,              gio dal «corpo psichico» a quello «spiri-
          Paolo inserisce l’idea di astheneia             tuale» attraverso la risurrezione. Paolo
          nell’argomentazione di 1Cor 15,42-              allude al processo della trasformazione
          44. Il testo propone un fraseggio               del mondo non disprezzando la dimen-
          asindetico,16 strutturato in successione        sione fisica ed incarnata, ma interpretan-
                                                          dola come inizio di una «creazione
          temporale, con quattro antitesi sor-
                                                          nuova», costituita insieme da continuità
          rette dai verbi seminare/risorgere
                                                          e discontinuità. Alla base della riflessione
          (speiretai-egeiretai): (vedi tab. in alto)
                                                          paolina si colloca il modello cristologico
          Rispondendo alla domanda di 1Cor                proposto in 1Cor 15,12-34, unitamente
          15,35 («Come risorgono i morti? Con             al modello adamitico. Allo stesso modo
          quale corpo verranno?»), Paolo spiega la        il concetto di astheneia si configura al
          trasformazione che avverrà nella risurre-       mistero della croce di Cristo e designa la
          zione dei morti. La descrizione della «re-      situazione precaria e disonorevole del-
          altà presente» è definita mediante tre          l’essere umano di fronte alla sofferenza
          aspetti, che indicano la caducità del           e alla morte. Tale situazione è tuttavia
          cosmo e dell’uomo (v. 44: sōma psychi-          passeggera e va considerata nella pro-
          kon): essere nella corruzione (en pthora),      spettiva della futura risurrezione, la cui
          nel disonore (en atimia), nella debolezza       potenza consentirà all’uomo di vivere in
          (en asteneia). In parallelo, la descrizione     comunione piena con Cristo risorto,
          della «realtà futura» culmina nella risur-      come «creatura nuova».

            98      PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE AUXILIUM
2. La «debolezza» in 2Corinzi                     unitamente alla sua opacità, che non
                                                  permette il passaggio della luce (cf
In 2Corinzi Paolo elabora il motivo
                                                  4,6). La metafora del vaso non indica
della debolezza in chiave apologetica
                                                  solo il motivo platonico del «corpo
e autobiografica indicando tre im-
                                                  umano» che contiene l’anima, ma al-
magini segnate dalla sofferenza apo-
                                                  lude all’intera persona nella propria
stolica: a) il tesoro in vasi di creta
                                                  condizione umana, segnata dalla fra-
(2Cor 4,7-18); b) le prove nelle av-
                                                  gilità dell’esistenza.
versità (6,3-10; 11,23-26); c) una
                                                  Pur riferendosi alla debolezza del mi-
spina data alla carne (12,1-10).
                                                  nistero, questa metafora sottolinea la
2.1. Il tesoro in vasi di creta                   condizione generale del credente.
                                                  Ritorna in questo contesto il binomio
Una suggestiva metafora della con-
                                                  debolezza umana / potenza di Dio.
dizione umana di debolezza, che as-
                                                  Il tesoro che ci è stato dato è la persona

                                                                                                 «QUANDO SONO DEBOLE È ALLORA CHE SONO FORTE»... / GIUSEPPE DE VIRGILIO
sume una connotazione paradossale
                                                  stessa di Gesù Cristo; i vasi di argilla
nel contesto del ministero apostolico,17
                                                  sono i credenti (cf la metafora domestica
è contenuta in 2Cor 4,7-18: il tesoro
                                                  in 2Tm 2,20-21). La debolezza e la fra-
che Dio ha posto nell’uomo è con-
                                                  gilità non devono costituire un motivo
servato in «vasi di creta». In tal modo
                                                  di scoraggiamento, ma di speranza,
Paolo indica la condizione di coloro
                                                  perché «giorno dopo giorno» se au-
che svolgono il ministero del Vangelo,
                                                  menta la fragilità umana, l’uomo inte-
sostenuti dalla forza dello Spirito.
                                                  riore si rinnova per la potenza trasfor-
L’Apostolo annota:
                                                  mante dello Spirito di Dio (4,16-18).
5
 Noi infatti non annunciamo noi stessi,
ma Cristo Gesù Signore: quanto a noi,             2.2. Le prove nelle avversità
siamo i vostri servitori a causa di Gesù.
                                                  Un ulteriore contrassegno della de-
6
 E Dio, che disse: «Rifulga la luce dalle
                                                  bolezza è costituito dalle prove nelle
tenebre», rifulse nei nostri cuori, per
far risplendere la conoscenza della
                                                  avversità elencate nei cataloghi peri-
gloria di Dio sul volto di Cristo.                statici.18 Oltre al catalogo in 4,8-12,
7                                                 nella stessa lettera seguono altre due
 Noi però abbiamo questo tesoro in
vasi di creta (thesauron en ostrakinois           liste di avversità in 6,3-10; 11,23-26,
skeuesin), affinché appaia che questa             che hanno come finalità la testimo-
straordinaria potenza appartiene a Dio,           nianza dell’unione con la morte e
e non viene da noi. (2Cor 4,5-7)                  della partecipazione alla vita di Cri-
È nel mistero ineffabile del progetto             sto.19 Ripercorrendo autobiografica-
di Dio la soluzione di questo para-               mente le sofferenze apostoliche, Paolo
dosso: il «tesoro» è conservato in un             rilegge la propria vicenda nella luce
contenitore di creta. Spicca la fragilità         pasquale, presentando la debolezza
dell’argilla, materiale sproporzionato            della propria condizione antropologica
per contenere un tesoro così prezioso,            e spirituale come «configurazione»

              RIVISTA DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE • ANNO LX NUMERO 1 • GENNAIO/APRILE 2022   99
al mistero del Cristo crocifisso e ri-            e l’epilogo su quello della «debolezza»
          sorto. In 6,3-10 il contesto delle av-           (vv. 29-30):
          versità è segnato dal motivo dell’au-            29
                                                              Chi è debole, che anch’io non lo sia?
          tenticità del ministero della riconci-           Chi riceve scandalo, che io non ne frema?
                                                           30
          liazione (5,18-19), che implica l’ac-               Se è necessario vantarsi, mi vanterò
          coglienza della grazia divina e dei              della mia debolezza. (11,29-30).
          ministri di Dio, come ambasciatori               La forza dimostrativa dell’apostolato
          «per Cristo» (5,20) e collaboratori di           paolino sta proprio nel presentare
          Dio (6,1). Il secondo catalogo peri-             un modello di ministero provato sulla
          statico è contestualizzato nella se-             debolezza della propria persona sto-
          conda apologia (11,1-12,18) nella                rica (sermo corporis), che diventa te-
          quale l’Apostolo dà sfogo al «discorso           stimonianza dell’autenticità dell’opera
          immoderato». Il motivo della debo-               salvifica di Dio.21 Di fronte ai pericoli
DOSSIER

          lezza, all’interno del procedimento              della caduta dei deboli nella fede,
          argomentativo di Paolo, è caratteriz-            Paolo esprime la propria ansia me-
          zato insieme dall’autoelogio e dal-              diante due domande retoriche (v. 29)
          l’autoironia. Per controbattere ai suoi          e sceglie di partecipare alla debolezza
          avversari e lanciare loro una sfida,              dei credenti «facendosi lui stesso de-
          l’Apostolo passa dalla retorica del              bole». Il messaggio teologico della
          vanto a quella dell’immoderazione,               riflessione paolina mostra come la
          raccontando di se stesso e delle sue             forza testimoniale della vita cristiana
          disavventure. Ne fuoriesce un’imma-              e della predicazione apostolica non
          gine destrutturata di Paolo ma, allo             deriva dall’iniziativa umana, ma dalla
          stesso tempo, una raffigurazione sug-             potenza dello Spirito Santo. Paolo
          gestiva di un personaggio dai caratteri          difende il proprio apostolato nei con-
          antieroici, segnato dalla dimensione             fronti di quei corinzi che si ritenevano
          della astheneia.20 Il testo di 2Cor              superiori, mostrando come Dio si
          11,21b-33 contiene due motivi anti-              serve della fragilità umana per evan-
          tetici: l’esordio del discorso verte sul         gelizzare il mondo (cf 1Cor 1,21).
          tema del «vanto» (v. 21b):
          18                                               2.3. Una spina data alla carne
           Dal momento che molti si vantano da un
          punto di vista umano, mi vanterò anch’io.        Nello stesso discorso immoderato
          19
            Infatti voi, che pure siete saggi, sop-        Paolo offre un’ulteriore immagine della
          portate facilmente gli stolti.                   debolezza: una spina data alla carne
          20
            In realtà sopportate chi vi rende schiavi,     (12,7: skolops tē sarki). Tale metafora
          chi vi divora, chi vi deruba, chi è arrogante,   antropologica declina con rara effi-
          chi vi colpisce in faccia.                       cacia la dinamica della debolezza e
          21
           Lo dico con vergogna, come se fossimo           della potenza di Dio nell’auto-testi-
          stati deboli! (11,18-21)                         monianza di Paolo. Egli scrive:

               100   PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE AUXILIUM
Affinché io non monti in superbia, è stata         perché in essa si compie la sua par-
data alla mia carne una spina (skolops tē          tecipazione alla passione del Signore.
sarki), un inviato di Satana per percuo-           Le infermità, gli oltraggi, le necessità,
termi, perché io non monti in superbia.
                                                   le persecuzioni e le angosce sofferte
8
 A causa di questo per tre volte ho pre-           per Cristo diventano «fortezza nella
gato il Signore che l’allontanasse da me.
                                                   debolezza». Così il soffrire di Paolo
9
 Ed egli mi ha detto: «Ti basta la mia             si trasforma in vanto apostolico e in
grazia; la forza infatti si manifesta pie-         compiacimento (12,10) per il fatto
namente nella debolezza (en astheneia)».
                                                   che Dio interviene e compie le pro-
Mi vanterò quindi ben volentieri delle
mie debolezze (en tais astheneiais), per-          messe mediante la sua grazia.23
ché dimori in me la potenza di Cristo.
                                                   Conclusione
10
  Perciò mi compiaccio nelle mie debo-
lezze (en astheneiais), negli oltraggi,            Il percorso proposto in 1-2Corinzi

                                                                                                   «QUANDO SONO DEBOLE È ALLORA CHE SONO FORTE»... / GIUSEPPE DE VIRGILIO
nelle difficoltà, nelle persecuzioni, nelle        ha permesso di cogliere la densità
angosce sofferte per Cristo: infatti quan-         tematica e argomentativa che ca-
do sono debole (asthenes), è allora che            ratterizza il pensiero paolino.
sono forte (2Cor 12,7-10).
                                                   La «debolezza» si declina come mo-
L’Apostolo ha provato una sofferenza               tivo teologico in cui confluisce la
talmente atroce da invocare «tre                   realtà dell’uomo e il dono di Dio nel
volte» il Signore per esserne liberato.            mistero pasquale. Nella riflessione
Questa sofferenza ancillare, opera di              paolina il binomio debolezza-forza
un emissario di Satana, produce un                 (astheneia-dymanis) costituisce una
dolore persistente, incalzante ed umi-             realtà dinamica e generativa di vita,
liante nella propria umanità (sarx-                che si fonda sul principio dell’incar-
carne va intesa come dimensione                    nazione di Dio nella storia.
antropologica dell’uomo).                          La relazione tra debolezza e forza va
La condizione di prova, comunque                   considerata come un motivo centrale
la si identifichi,22 spinge l’Apostolo              della corrispondenza corinzia: in en-
alla riflessione cristologica successiva:           trambe le lettere ritorna questo prin-
la sofferenza resta ineffabilmente un              cipio-guida dell’esistenza cristiana.
mistero che Dio non ci ha voluto sve-              Come la croce svela la debolezza
lare, così come il mistero della croce             umana e la mortalità del Cristo che
del Figlio (cf 13,1-4).                            viene risuscitato per la potenza di
Tuttavia abbiamo la certezza che at-               Dio, allo stesso modo nella debolezza
traverso la debolezza si manifesta la              dei credenti che accolgono con fede
potenza (dynamis) dell’amore salvifico              il Vangelo della salvezza, si realizza il
del Padre. In questa luce, come Gesù               dono della vita. La paradossalità del
nel Getsemani, l’Apostolo è chiamato               progetto divino sta proprio nell’as-
ad assumere la propria debolezza,                  sunzione piena del «principio dell’in-
ad accettarla senza esserne liberato,              carnazione»: la potenza dello Spirito

               RIVISTA DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE • ANNO LX NUMERO 1 • GENNAIO/APRILE 2022   101
3
          trasforma l’impotenza della croce,                 Sono illuminanti gli insegnamenti e le riflessioni
                                                           sul tema della fragilità proposte da papa Fran-
          per cui la sofferenza viene trasfigurata
                                                           cesco nei suoi interventi sulla situazione eco-
          e diventa strada di salvezza e di                logica mondiale: cf FRANCESCO, Laudato si’.
          evangelizzazione.                                Lettera enciclica sulla cura della casa comune,
                                                           24 maggio.2015; FRANCESCO, Fratelli tutti. Let-
          Questa dinamica implica non solo
                                                           tera enciclica sulla fraternità e l’amicizia sociale,
          l’assunzione di una condizione, ma               3 ottobre,2020. Tuttavia ancora più emozio-
          la formazione di una spiritualità e di           nante resta la meditazione che papa Francesco
          un conseguente stile cristiano di con-           ha pronunciato nel «Momento straordinario
                                                           di preghiera per il tempo di pandemia» sul
          durre la propria vita «configurata al-            sagrato della Basilica di San Pietro, venerdì,
          l’immagine del Figlio». L’Apostolo in-           27 marzo 2020.
          vita i suoi interlocutori a cambiare             4
                                                             Tra i numerosi contributi sul tema, cf ROUET
          mentalità, per passare da un vecchio             Albert, La chance d’un cristianisme fragile,
                                                           Paris, Bayard 2001; SALVARANI Brunetto, Teo-
          modo di pensare ad uno nuovo. Que-               logia per tempi incerti, Roma-Bari, Laterza
DOSSIER

          sto passaggio avviene appunto con                2018; GRASSO Santi, La fragilità necessaria.
          la potenza dello Spirito ed insieme              Occasione o tentazione, frustrazione o reden-
                                                           zione?, Cinisello Balsamo, San Paolo 2020.
          con l’impotenza della croce di Cristo,
                                                           5
                                                             Cf STÄHLIN Gustav, Asthenes, in KITTEL Gerard
          crocifisso e risorto.
                                                           - FRIEDRICH Gerard (edd.), Grande Lessico del
                                                           Nuovo Testamento, Brescia, Paideia 1965, I,
                                                           1303-1312; ZMIJEWSKI Josef, Asthenes; Astheneia
                                                           Asthenema; Astheneō, in BALZ Horst - SCHNEIDER
                                                           Gerhard, (edd.), Dizionario Esegetico del Nuovo
                                                           Testamento I, Brescia, Paideia 1995, 451-456;
                                                           BLACK David Alan, Debolezza, in HAWTHORNE
          NOTE                                             Gerald F. - MARTIN Ralph P. - REID Daniel G.
                                                           (edd.), Dizionario di Paolo e delle sue lettere, Ci-
          1
           Giuseppe De Virgilio è sacerdote, professore    nisello Balsamo, San Paolo 1999, 436-437.
          associato di Nuovo Testamento. Insegna Ese-      6
                                                            Si evidenzia anche la consistenza quantitativa
          gesi del Nuovo Testamento e Teologia Biblica
                                                           del gruppo semantico asthenes; astheneia
          nella Facoltà di Teologia presso la Pontificia
                                                           asthenema; astheneō in 1-2Cor. Delle 43 ri-
          Università della Santa Croce di Roma.
                                                           correnze paoline del gruppo lessicale, 29
          2
            Cf TIMMER John, God of Weakness: How           sono attestate in 1-2Cor: asthenes; 1Cor
          God Works through the Weak Things of the         1,25.27; 4,10; 8,9s; 9,22; 11,30; 12,22; 2Cor
          World, Grand Rapids, Zondervan Books 1988;       10,10; astheneia: 1Cor 2,3; 15,43; 2Cor 11,30;
          SAVAGE Timothy B., Power through Weakness:       12,5,9s; 13,4; 2Cor 11,30; 12,5.9s; 13,4;
          Paul’s Understanding of the Christian Ministry   astheneō:1Cor 8:11s; 2Cor 11,21.29; 12,10;
          in 2 Corinthians, Cambridge, Cambridge Uni-      13,3s.9.
          versity Press 1996; WAN Sze-kar, Power in        7
                                                             Paolo sviluppa il motivo dell’asthenes nel
          Weakness: Conflict and Rhetoric in Paul’s
                                                           contesto della lettura cristologica della salvezza
          Second Letter to the Corinthians, Harrisburg,
                                                           mediante la croce di Cristo, a cui egli partecipa
          Trinity Press International 2000; BLACK David
                                                           con le sue sofferenze; cf MCGRATH Anthony
          Alan, Paul, Apostle of Weakness: Astheneia
                                                           E., Teologia della croce, in HAWTHORNE - MARTIN
          and Its Cognates in the Pauline Literature,
                                                           - REID, Dizionario di Paolo e delle sue lettere,
          Eugene, Pickk Publications 2012; KIM Yung
                                                           Cinisello Balsamo, San Paolo 2000, 397-406.
          Suk, Messiah in Weakness: A Portrait of Jesus
                                                           8
          from the Perspective of the Dispossessed,         Cf COLACRAI Angelo, Forza dei deboli e de-
          Eugene, Cascade Books 2016.                      bolezza dei potenti. La coppia “debole:forte”

              102    PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE AUXILIUM
17
nel Corpus Paulinum = Parola di Dio 23, Cini-            Cf PITTA Antonio, La seconda lettera ai
sello Balsamo, San Paolo 2003, 176-184.                Corinzi, Roma, Borla 2006, 60-69.
                                                       18
9
  Cf IOVINO Paolo, Paolo: esperienza e teoria             Cf FITZGERALD John T., Crack in Earthen
della missione, in GHIBERTI Giuseppe (a cura           Vessel. An Examination on the Catalogues of
di), La missione nel mondo antico e nella              Hardships in the Corinthian Corrispondence,
Bibbia, in Ricerche Storico Bibliche II(1990)155-      Atlanta, Scholars Press 1988, 192-194; PITTA,
183; PEREIRA DELGADO Alvaro, De apóstol a              La seconda lettera ai Corinzi 218.
esclavo. El exemplum de Pablo en 1 Corintios           19
                                                           Cf ivi 219-221; MANZI Franco, Seconda
9 (AB 182), Roma, Gregorian & Biblical Press           lettera ai Corinzi, Milano, Paoline 2002, 188-
2010, 213-371.                                         198.
                                                       20
10
  Cf BLACK David Alan, A Note on “the Weak”              Cf KOWALSKI Marcin, Transforming Boasting
in 1Corinthians 9,22, in Biblica 64(1983)240-          of Self into Boasting in the Lord: The Devel-
242.                                                   opment of the Pauline Periautologia in 2 Cor
11
                                                       10-13, Lanham, University Press of America
  Cf SÖDING Thomas, Starke und Schwache.               2013.
Der Götzenopferstreit in 1Kor 8-10 als Paradigma
                                                       21
paulinischer Ethik, in Zeitschrifts für Neutesta-        «Così il ministero per Cristo non si valuta a

                                                                                                            «QUANDO SONO DEBOLE È ALLORA CHE SONO FORTE»... / GIUSEPPE DE VIRGILIO
mentliche Wissenschaft 85(1994)69-92; COLACRAI,        partire dalle proprie credenziali e tantomeno
                                                       dalle capacità oratorie (cf 2Cor 11,5-6), a di-
Forza dei deboli e debolezza dei potenti 248-
                                                       stanza per via epistolare o con la presenza fi-
258.
                                                       sica nelle comunità cristiane (2Cor 10,10-11)
12
   Cf R. Y. K. FUNG, Corpo di Cristo, in HAWTHORNE     bensì in base alle avversità per il ministero
- MARTIN - REID, Dizionario di Paolo e delle sue       che lasciano i segni sul proprio corpo, sino a
lettere 332-340.                                       produrre, di fronte a quanti lo accusano, un
13
                                                       vero e proprio sermo corporis» (cf PITTA, La
   Cf THISELTON Anthony C., The First Epistle
                                                       seconda lettera ai Corinzi 467); per l’uso to-
to the Corinthians (NIGTC), Eerdmans, Grand
                                                       pologico del sermo corporis cf GLANCY John
Rapids 2000 926-936. Questa formula eccle-             A., Boasting of Beasting (2Corinthians 11: 23-
siologica espressa in tre varianti: «un solo           25), in Journal of Biblical Literature 123(2004)1,
corpo» (1Cor 10,17; 12,13; Rm 12,4), «un sol           99-135.
corpo in Cristo» (Rm 12,5) e «corpo di Cristo»         22
                                                         Cf PITTA, La seconda lettera ai Corinzi 506-
(1Cor 12,27) non trova riscontri nell’Antico
                                                       508; ORTLUND Dane, Power is Made Perfect in
Testamento, né nel giudaismo tardivo, mentre
                                                       Weakness (2 Cor 12:9). A Biblical Theology of
mostra significative analogie con l’ambiente
                                                       Strength through Weakness, in Presbyterian
greco-romano; cf MITCHELL Margaret Mary,
                                                       36(2010)86-108.
Paul and the Rhetoric of Reconciliation. An
                                                       23
Exegetical Investigation of the Language and              La metafora della «spina» ha collegamenti
Composition of 1 Corinthians, HUTh 28, Tüb-            con la passione di Gesù e riporta inevitabil-
ingen 1991, 266-279.                                   mente la riflessione paolina alla teologia della
                                                       croce. Come Gesù nel Getsemani pregò tre
14
  Cf VANHOYE Albert, Nécessité de la diversité         volte il Padre (cf Mc 14,32-42) perché allon-
dans l’unité selon 1Cor 12 et Rm 12, in                tanasse il calice della sua passione, così
COMMISSION BIBLIQUE PONTIFICALE, Unité et di-          Paolo prega Dio tre volte perché la spina
versité dans l’Église, Città del Vaticano, Libreria    nella carne sia allontanata. Come per Gesù,
Editrice Vaticana 1988, 143-156.                       anche Paolo deve obbedire alla suprema vo-
15                                                     lontà, affrontando la prova nella quale si ma-
  Cf COLACRAI, Forza dei deboli e debolezza
                                                       nifesta la grazia celeste.
dei potenti 275-284.
16
  Cf ivi 286; cf THISELTON, The First Epistle to
the Corinthians 1169-1178; DI PALMA Gaetano,
Cristo primizia dei morti e la risurrezione dei cre-
denti. Studio di 1Cor 15, Bern, Peter Lang 2014,
75-87.

                  RIVISTA DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE • ANNO LX NUMERO 1 • GENNAIO/APRILE 2022    103
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