RIVISTA DI SCIENZE DELL'EDUCAZIONE - PROSSIMITÀ. RIFLESSIONI
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RIVISTA DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL'EDUCAZIONE AUXILIUM ANNO LX ● GENNAIO APRILE 2022 POSTE ITALIANE SPA - SPED. IN ABB. POSTALE D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1, COMMA 2 E 3, C/RM/04/2014 PROSSIMITÀ. RIFLESSIONI PER INTERPRETARE IL PRESENTE
COMITATO DI DIREZIONE PIERA RUFFINATTO MARCELLA FARINA MARIA ANTONIA CHINELLO MARTHA SÉÏDE ROSANGELA SIBOLDI RIVISTA DI SCIENZE MARIA TERESA SPIGA DELL’EDUCAZIONE MARIA SPÓLNIK PUBBLICAZIONE QUADRIMESTRALE EDITA DALLA PONTIFICIA COMITATO SCIENTIFICO FACOLTÀ DI SCIENZE DELL'EDUCAZIONE “AUXILIUM” DI ROMA JOAQUIM AZEVEDO (Portugal) GIORGIO CHIOSSO (Italia) JENNIFER NEDELSKY (Canada) DIREZIONE MARIAN NOWAK (Poland) Via Cremolino 141 JUAN CARLOS TORRE (España) 00166 Roma BRITT-MARI BARTH (France) MICHELE PELLEREY (Italia) Tel. 06.61564226 MARIA POTOKAROVÁ (Slovakia) Fax 06.615720248 COMITATO DI REDAZIONE E-mail ELIANE ANSCHAU PETRI rivista@pfse-auxilium.org CETTINA CACCIATO INSILLA segretaria.rse@pfse-auxilium.org MARIA ANTONIA CHINELLO SYLWIA CIĘŻKOWSKA Sito internet PINA DEL CORE https://rivista.pfse-auxilium.org/ MARCELLA FARINA KARLA M. FIGUEROA EGUIGUREMS Informativa GDPR 2016/679 ALBERTINE ILUNGA NKULU I dati personali non saranno oggetto MARIE-JUDITH JEAN-BAPTISTE di comunicazioni o diffusione a terzi. MARIA KO HA FONG Per essi Lei potrà richiedere, GRAZIA LOPARCO in qualsiasi momento, ELENA MASSIMI accesso, modifiche, aggiornamenti, ANTONELLA MENEGHETTI integrazioni o cancellazione, LUCY MUTHONI NDERI rivolgendosi al responsabile dei dati ENRICA OTTONE presso l’amministrazione della rivista. ANNA PERON LINDA POCHER PIERA RUFFINATTO MARTHA SÉÏDE ROSANGELA SIBOLDI ALESSANDRA SMERILLI ASSOCIATA MARIA TERESA SPIGA ALLA UNIONE STAMPA MARIA SPÓLNIK PERIODICA ITALIANA MILENA STEVANI DIRETTORE RESPONSABILE Aut. Tribunale di Roma 31.01.1979 n. 17526 MARIA ANTONIA CHINELLO Progetto grafico impaginazione COORDINATORE SCIENTIFICO e stampa MARCELLA FARINA EMMECIPI SRL SEGRETARIA DI REDAZIONE RACHELE LANFRANCHI ISSN 0393-3849
RIVISTA DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE ANNO LX NUMERO 1 • GENNAIO/APRILE 2022 Poste Italiane Spa Sped. in abb. postale d.l. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2 e 3, C/RM/04/2014 PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL'EDUCAZIONE AUXILIUM
DOSSIER PROSSIMITÀ. RIFLESSIONI PER INTERPRETARE IL PRESENTE Proximity: reflections for interpreting the present Introduzione al Dossier Introduction to the Dossier Marcella Farina 6-14 SOMMARIO Oltre il tempo della solitudine. Ripensare le relazioni tra prossimità e distanza Beyond times of solitude: rethinking the relationship between proximity and distance Donatella Pagliacci 15-27 La prossimità tra desiderio e paura. L’impatto del Covid-19 su bambini e adolescenti The proximity between desire and fear: the impact of Covid-19 on children and adolescents Simonetta Magari - Mario Iasevoli - Chiara Spatola 28-41 Un anno dopo. I media nel “presente continuo” della pandemia One year later: the media in the “continuous present” of the pandemic Marica Spalletta 42-58 Immagini di Dio in tempo di crisi. Un invito a purificare lo sguardo Images of God in times of crisis: an invitation to purify one’s gaze Linda Pocher 59-75 Morte, vulnerabilità e ricerca di senso ai tempi del Covid-19 Death, vulnerability, and the search for meaning in times of Covid-19 Giovanni Del Missier - Roberto Massaro 76-91 2 PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE AUXILIUM
«Quando sono debole è allora che sono forte» (2Cor 12,10): la «teologia della debolezza» in 1-2 Corinzi “When I am weak, then I am strong” (2Cor 12:10): The “theology of weakness” in 1-2 Corinthians Giuseppe De Virgilio 92-103 ALTRI STUDI Persona umana e attitudini al cambiamento. Per una nuova leadership nella vita consacrata The human person and attitudes towards change: for a new leadership in the consecrated life Pina Del Core 106-130 Discovering interreligious dialogue: biblical and patristic insights Alla scoperta del dialogo interreligioso: approfondimenti biblici e patristici Josmy Jose 131-147 ORIENTAMENTI BIBLIOGRAFICI Recensioni e segnalazioni 150-165 Libri ricevuti 166-167 Libri delle docenti auxilium 168-174 Norme per i collaboratori della Rivista 178-179 RIVISTA DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE • ANNO LX NUMERO 1 • GENNAIO/APRILE 2022 3
DOSSIER PROSSIMITÀ. RIFLESSIONI PER INTERPRETARE IL PRESENTE
«QUANDO SONO DEBOLE È ALLORA CHE SONO FORTE» (2COR 12,10): LA «TEOLOGIA DELLA DEBOLEZZA» IN 1-2 CORINZI “WHEN I AM WEAK, THEN I AM STRONG” (2 COR 12:10): THE “THEOLOGY OF WEAKNESS” IN 1-2 CORINTHIANS GIUSEPPE DE VIRGILIO1 Nel grato ricordo 1. La «debolezza» in 1Corinzi DOSSIER del card. Albert Vanhoye (+ 29 luglio 2021) 1.1. La debolezza e la croce di Cristo Nella corrispondenza ai Corinzi il mo- Introduzione tivo biblico di «debolezza» (astheneia)5 Il motivo biblico-teologico della «de- è variamente impiegato nell’argo- bolezza» ha ricevuto una significativa mentazione paolina.6 Fin dall’inizio attenzione negli ultimi decenni.2 Il l’idea di debolezza (1Cor 1,25: to suo interesse riscuote un’accresciuta asthenes) è inserita nella dialettica attualità per via della crisi pandemica tra «parola della croce» e «sapienza che sta segnando l’umanità con im- del mondo».7 Dopo aver invitato i Corinzi a prendere coscienza delle prevedibili drammatici scenari nelle divisioni e delle discordie originatesi diverse popolazioni del mondo.3 nella comunità, l’Apostolo elabora Si ripropone in diverse forme e a più una importante riflessione sull’essenza livelli la domanda sul mistero cristiano, della fede pasquale centrata nella sulla fragilità dell’essere umano, sulla «parola della croce» (1,17). Nella caducità della condizione cosmica e logica misteriosa del suo progetto di sulla “questione” ecologica.4 amore «Dio ha scelto quello che è Il presente contributo intende foca- stolto per confondere i sapienti; quello lizzare alcuni aspetti della “teologia che è debole per il mondo (ta asthene della debolezza” ripercorrendo le due tou kosmou), Dio lo ha scelto per lettere ai Corinzi, la cui lettura “uni- confondere i forti; quello che è ignobile taria” aiuta a cogliere le ragioni della e disprezzato per il mondo, quello speranza e la consistenza generativa che è nulla, Dio lo ha scelto per della fede cristologica. ridurre al nulla le cose che sono, per- 92 PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE AUXILIUM
ché nessuno possa vantarsi di fronte Paolo ha scelto di annunciare il Van- a Dio» (1,27-29). Considerando la gelo «nella debolezza». Questa indi- chiamata al Vangelo dei credenti e la cazione sottolinea non solo il conte- loro situazione sociale, Paolo rileva nuto del messaggio cristiano, ma an- come Dio abbia voluto edificare la sua che il metodo seguito dall’Apostolo, comunità sulla «debolezza della croce», che viene rievocato sia nel catalogo scegliendo i poveri, i piccoli e i deboli. peristatico di 1Cor 4,10 che nella Questa misteriosa scelta si fonda nel preziosa auto-testimonianza di 1Cor progetto di Dio, che sfugge alla capacità 9,15-27. Nella periautologia di 1Cor razionale dell’uomo e alla sua sapienza. 9, volendo difendere il suo metodo La debolezza è presentata come «scelta apostolico dagli attacchi degli avver- di Dio» in vista della salvezza mediante sari, l’Apostolo afferma di non aver la croce di Cristo.8 voluto avvalersi dell’autorità derivante «QUANDO SONO DEBOLE È ALLORA CHE SONO FORTE»... / GIUSEPPE DE VIRGILIO dal Vangelo, ma di aver provveduto 1.2. La debolezza e il Vangelo a se stesso con il lavoro personale, Un’ulteriore menzione della «debo- donandosi a tutti per fare partecipe il lezza» è applicata al contesto mis- messaggio di salvezza. La pericope sionario di Paolo stesso e al suo me- di 9,19-23 ci permette di cogliere il todo di evangelizzazione. L’Apostolo metodo e la finalità dell’apostolato ricorda ai Corinzi di aver predicato paolino nei seguenti passaggi che nella comunità «in debolezza e con hanno come tema le condizioni/gli molto timore e trepidazione». Per non atteggiamenti (A) e le finalità (B) della «svuotare» la predicazione della croce, missione paolina:9 RIVISTA DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE • ANNO LX NUMERO 1 • GENNAIO/APRILE 2022 93
RIASSUNTO SUMMARY L’articolo studia il motivo della “de- The article studies the reason for bolezza” (astheneia) nelle lettere ai “weakness” (astheneia) in the letters Corinzi. L’analisi di 1 Corinzi è to the Corinthians. The analysis of svolta in quattro tappe così tema- 1Corinthians is carried out in four tizzate: a) La debolezza e la croce stages as follows: a) Weakness and di Cristo; b) La debolezza e il Van- the cross of Christ; b) Weakness and gelo; c) La debolezza e le dinamiche the Gospel; c) Weakness and ecclesial ecclesiali; d) La debolezza e la dynamics; d) The Weakness and re- realtà della risurrezione. Nella 2 ality of the Resurrection. In 2Corin- Corinzi si approfondiscono le se- thians the following three stages are guenti tre tappe: a) Il tesoro in vasi deepened: a) The Treasure in clay DOSSIER di creta; b) Le prove delle avversità; vessels; b) The trials in adversity; c) c) Una spina data alla carne. La ri- A Thorn given to the flesh. lettura unitaria dei testi epistolari The unitary rereading of the epistolary alla luce del contesto ecclesiale di texts in the light of the ecclesial Corinto evidenzia l’importanza del context of Corinth highlights the im- binomio debolezza-forza (asthene- portance of the combination of weak- ia-dynamis). Esso rappresenta un ness (astheneia) and strength (dyna- aspetto peculiare della concezione mis). It represents a peculiar aspect cristologica di Paolo, da cui dipende of Paul’s Christological conception, il fondamento della vita ecclesiale on which the foundation of ecclesial e della prassi testimoniale dei cre- life and of the witnessing practice of denti. believers depends. Parole chiave Keywords Fragilità, forti/deboli, corpo/soma- Fragility, weakness and strength, tologia, cataloghi dell’avversità, body / somatology, the trials in ad- spina nella carne, discorso immo- versity, thorn given to the Flesh, im- derato. moderate speech. Nello sviluppo dell’argomentazione loro che sono «sotto la Legge», esclu- Paolo elenca le relazioni che hanno so dalla legge con i senza-legge, segnato il suo apostolato, inteso «debole» (asthenes) con i deboli, tutto come «servizio» (v. 19: mi sono fatto a tutti. In questo contesto la debolezza “schiavo”) e come rinuncia ad ogni fotografa la situazione dei destinatari forma di potere: «Giudeo con i Giu- del Vangelo10 e allo stesso tempo in- dei», sottomesso alla Legge con co- dica la capacità di incontrare con li- 94 PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE AUXILIUM
condividere il dinamismo del Vangelo, senza escludere nessuno. RESUMEN El artículo estudia el motivo de la 1.3. La debolezza e le dinamiche “debilidad” (astheneia) en las cartas ecclesiali a los Corintios. El análisis de 1 Co- Nella nostra lettera spicca la relazione rintios se desarrolla en cuatro etapas tra debolezza e realtà della Chiesa tematizadas así: a) La debilidad y la (ekklesia). Nel proporre le soluzioni cruz de Cristo; b) la debilidad y el ai casi morali che gli erano stati pro- Evangelio; c) la debilidad y las di- spettati, l’Apostolo sottolinea il primato námicas eclesiales; d) la debilidad della “carità” come fondamento e y la realidad de la resurrección. En principio della vita comunitaria. Nella la 2 Corintios se profundizan las situazione contingente di Corinto, la tres siguientes etapas: a) El tesoro relazione conflittuale tra «forti e deboli» «QUANDO SONO DEBOLE È ALLORA CHE SONO FORTE»... / GIUSEPPE DE VIRGILIO en vasijas de barro; b) las pruebas produceva una profonda crisi nelle de las adversidades; c) una espina relazioni fraterne. Circa la possibilità clavada en la carne. La relectura di partecipare a banchetti con carni unitaria de los textos epistolares a idolotite, l’Apostolo risponde che il la luz del contexto eclesial de Corinto credente «forte» in Cristo è libero, señala la importancia del binomio ma l’amore esige ch’egli rispetti le debilidad-fuerza (astheneia-dyna- convinzioni dei deboli evitando di mis). Eso representa un aspecto scandalizzarli, di forzarli, ferendo gra- peculiar de la concepción cristoló- vemente fino alla rovina il fratello con gica de Pablo, de la que depende la «coscienza debole» (1Cor 8,11: el fundamento de la vida eclesial y syneidesis asthenes). È importante de la praxis testimonial de los cre- cogliere in questo contesto l’accen- yentes. tuazione morale dell’idea di debolezza: Palabras clave il riconoscimento del «fratello» che Fragilidad, fuertes/débiles, cuerpo/ possiede una coscienza debole deve somatología, catálogos de las ad- indurre il credente ad agire salva- versidades, espina en la carne, dis- guardando l’identità del debole, in curso inmoderado. vista del principio di fraternità e di uguaglianza. La motivazione etica è bertà gli uomini nella loro condizione basata sul fondamento cristologico e di condividerne le speranze e le at- e soteriologico (1Cor 8,11-12), in tese. La connotazione della fragilità quanto la «debolezza» non è solo che Paolo assume in tutta la sua una condizione antropologica, ma missione non costituisce un limite al assume un’importanza cristologica suo apostolato, ma rappresenta una che qualifica l’agire dei credenti.11 strada privilegiata per comunicare e Tale motivazione viene ulteriormente RIVISTA DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE • ANNO LX NUMERO 1 • GENNAIO/APRILE 2022 95
sviluppata ed applicata nel contesto 12-27 una disposizione concentrica della rilettura ecclesiologica che l’Apo- di tipo del tipo A / B - B’ / A’ così vi- stolo propone in 1Cor 12. La descri- sualizzata a pagina 97. zione somatologica di 12,12-27 col- Dopo l’introduzione dei vv. 12-13, il pisce per la sua ricchezza espressiva paragone del corpo umano viene svi- e la sua forza dialettica.12 L’Apostolo luppato su due linee distinte e com- ribadisce la duplice dimensione di plementari: la prima (vv. 14-20) illustra cui è composta la realtà comunitaria: l’essenziale pluralità delle membra accanto alle fragilità umane opera la nell’unico corpo (v. 20); la seconda potenza dello Spirito (cf 12,4-11). È chiaro come la concezione della (vv. 21-26) mostra la complementarità Chiesa «corpo di Cristo» sia conse- delle diverse membra che costitui- guenza dell’azione trinitaria di Dio, scono l’intero organismo, condividono la stessa finalità vitale e per questo DOSSIER origine e sorgente di ogni dono (cha- risma). La «comunione trinitaria» fonda hanno bisogno le une delle altre. la «comunione ecclesiale» e ogni Paolo fa leva su due argomenti: la dono carismatico deve essere inter- necessità dell’opera di ciascun singolo pretato e collocato all’interno di que- membro unito all’altro nella medesima sta singolare dinamica trinitaria. Paolo dignità (v. 21) e la reciprocità della sottolinea che ogni manifestazione relazione di aiuto e di solidarietà tra particolare dello Spirito è per l’utilità le diverse membra dell’unico corpo comune. La realtà della Chiesa non (v. 25). Tale unione diventa comuni- è costituita sul principio della con- cazione vitale strettissima a tal punto trapposizione e della competitività, che «se un membro soffre, tutte le ma sull’ideale della «chiamata alla membra soffrono insieme, e se un comunione» (1Cor 1,9: ekklētēte esi membro è onorato, tutte le membra koinōnian) e della reciprocità, che gioiscono con lui» (v. 26). Infine con ha come condizione il dinamismo una chiara inclusione, il v. 27 riprende dello Spirito Santo, l’unico in grado i vv. 12b-13 affermando di nuovo di trasformare ed armonizzare le dif- che i credenti («voi-hymeis»: il pro- ferenze e le contrapposizioni. Per nome nella seconda persona plurale), rimarcare l’unità e la solidarietà or- sono «corpo di Cristo» e sue membra, ganica di tutti i credenti, nella diver- ciascuno per la sua parte. Le formule sità dei loro doni spirituali e compiti utilizzate dall’Apostolo contribuiscono ecclesiali, Paolo ricorre al confronto ad illuminare la dinamica della co- con l’unicità del corpo, pur nella munione ecclesiale e il motivo teolo- pluralità delle membra.13 gico della debolezza. L’idea che Paolo Seguiamo brevemente il movimento sta proponendo ai suoi interlocutori letterario e teologico della pericope è che la comunità cristiana non va di 1Cor 12,12-27, segnalando nei vv. compresa come una qualsiasi ag- 96 PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE AUXILIUM
«QUANDO SONO DEBOLE È ALLORA CHE SONO FORTE»... / GIUSEPPE DE VIRGILIO gregazione, bensì secondo un preciso la stessa vita, nell’aiuto fraterno vis- progetto di Dio. La conseguenza della suto tra pari, nel sostegno verso i reciproca relazione tra le diverse più deboli e nella stima reciproca e membra della Chiesa è l’equilibrio vicendevole. È questa la regola vitale vitale e l’armoniosa unità dell’intero dell’unità dell’organismo ecclesiale.14 corpo, alla cui bellezza contribuisce ogni membro, l’uno coinvolto nella 1.4. La debolezza e la realtà della risurrezione comunione con l’altro. Quindi la di- namica solidale guidata dall’azione Il motivo della debolezza ritorna nel dello Spirito consiste nel condividere contesto della riflessione escatologica RIVISTA DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE • ANNO LX NUMERO 1 • GENNAIO/APRILE 2022 97
sulla risurrezione finale in 1Cor 15,1- rezione del «corpo spirituale» (sōma 58. Dopo aver presentato il fonda- pneumatikon) e si compone degli aspetti mento kerigmatico della fede (cf. antitetici: essere nell’incorruttibilità (en 15,1-11), l’Apostolo affronta la que- aphtharsia), nella gloria (en doxe), nella stione della risurrezione nella sua ve- potenza (en dynemei). Si tratta di un DOSSIER rità cristologica (cf 15,12-34) e nelle «passaggio» dalla realtà della caducità a sue conseguenze antropologiche (cf quella della gloria. La risurrezione del 15,35-58), avendo come sottofondo corpo assicura il credente circa la conti- la conflittualità tra forti e deboli.15 nuità nella sua identità fisica: come il Per illustrare la dottrina riguardante seme muore nella terra per dare vita ad il «come» i morti risorgono e in che una nuova pianta, così avviene il passag- termini va intesa la «corporeità», gio dal «corpo psichico» a quello «spiri- Paolo inserisce l’idea di astheneia tuale» attraverso la risurrezione. Paolo nell’argomentazione di 1Cor 15,42- allude al processo della trasformazione 44. Il testo propone un fraseggio del mondo non disprezzando la dimen- asindetico,16 strutturato in successione sione fisica ed incarnata, ma interpretan- dola come inizio di una «creazione temporale, con quattro antitesi sor- nuova», costituita insieme da continuità rette dai verbi seminare/risorgere e discontinuità. Alla base della riflessione (speiretai-egeiretai): (vedi tab. in alto) paolina si colloca il modello cristologico Rispondendo alla domanda di 1Cor proposto in 1Cor 15,12-34, unitamente 15,35 («Come risorgono i morti? Con al modello adamitico. Allo stesso modo quale corpo verranno?»), Paolo spiega la il concetto di astheneia si configura al trasformazione che avverrà nella risurre- mistero della croce di Cristo e designa la zione dei morti. La descrizione della «re- situazione precaria e disonorevole del- altà presente» è definita mediante tre l’essere umano di fronte alla sofferenza aspetti, che indicano la caducità del e alla morte. Tale situazione è tuttavia cosmo e dell’uomo (v. 44: sōma psychi- passeggera e va considerata nella pro- kon): essere nella corruzione (en pthora), spettiva della futura risurrezione, la cui nel disonore (en atimia), nella debolezza potenza consentirà all’uomo di vivere in (en asteneia). In parallelo, la descrizione comunione piena con Cristo risorto, della «realtà futura» culmina nella risur- come «creatura nuova». 98 PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE AUXILIUM
2. La «debolezza» in 2Corinzi unitamente alla sua opacità, che non permette il passaggio della luce (cf In 2Corinzi Paolo elabora il motivo 4,6). La metafora del vaso non indica della debolezza in chiave apologetica solo il motivo platonico del «corpo e autobiografica indicando tre im- umano» che contiene l’anima, ma al- magini segnate dalla sofferenza apo- lude all’intera persona nella propria stolica: a) il tesoro in vasi di creta condizione umana, segnata dalla fra- (2Cor 4,7-18); b) le prove nelle av- gilità dell’esistenza. versità (6,3-10; 11,23-26); c) una Pur riferendosi alla debolezza del mi- spina data alla carne (12,1-10). nistero, questa metafora sottolinea la 2.1. Il tesoro in vasi di creta condizione generale del credente. Ritorna in questo contesto il binomio Una suggestiva metafora della con- debolezza umana / potenza di Dio. dizione umana di debolezza, che as- Il tesoro che ci è stato dato è la persona «QUANDO SONO DEBOLE È ALLORA CHE SONO FORTE»... / GIUSEPPE DE VIRGILIO sume una connotazione paradossale stessa di Gesù Cristo; i vasi di argilla nel contesto del ministero apostolico,17 sono i credenti (cf la metafora domestica è contenuta in 2Cor 4,7-18: il tesoro in 2Tm 2,20-21). La debolezza e la fra- che Dio ha posto nell’uomo è con- gilità non devono costituire un motivo servato in «vasi di creta». In tal modo di scoraggiamento, ma di speranza, Paolo indica la condizione di coloro perché «giorno dopo giorno» se au- che svolgono il ministero del Vangelo, menta la fragilità umana, l’uomo inte- sostenuti dalla forza dello Spirito. riore si rinnova per la potenza trasfor- L’Apostolo annota: mante dello Spirito di Dio (4,16-18). 5 Noi infatti non annunciamo noi stessi, ma Cristo Gesù Signore: quanto a noi, 2.2. Le prove nelle avversità siamo i vostri servitori a causa di Gesù. Un ulteriore contrassegno della de- 6 E Dio, che disse: «Rifulga la luce dalle bolezza è costituito dalle prove nelle tenebre», rifulse nei nostri cuori, per far risplendere la conoscenza della avversità elencate nei cataloghi peri- gloria di Dio sul volto di Cristo. statici.18 Oltre al catalogo in 4,8-12, 7 nella stessa lettera seguono altre due Noi però abbiamo questo tesoro in vasi di creta (thesauron en ostrakinois liste di avversità in 6,3-10; 11,23-26, skeuesin), affinché appaia che questa che hanno come finalità la testimo- straordinaria potenza appartiene a Dio, nianza dell’unione con la morte e e non viene da noi. (2Cor 4,5-7) della partecipazione alla vita di Cri- È nel mistero ineffabile del progetto sto.19 Ripercorrendo autobiografica- di Dio la soluzione di questo para- mente le sofferenze apostoliche, Paolo dosso: il «tesoro» è conservato in un rilegge la propria vicenda nella luce contenitore di creta. Spicca la fragilità pasquale, presentando la debolezza dell’argilla, materiale sproporzionato della propria condizione antropologica per contenere un tesoro così prezioso, e spirituale come «configurazione» RIVISTA DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE • ANNO LX NUMERO 1 • GENNAIO/APRILE 2022 99
al mistero del Cristo crocifisso e ri- e l’epilogo su quello della «debolezza» sorto. In 6,3-10 il contesto delle av- (vv. 29-30): versità è segnato dal motivo dell’au- 29 Chi è debole, che anch’io non lo sia? tenticità del ministero della riconci- Chi riceve scandalo, che io non ne frema? 30 liazione (5,18-19), che implica l’ac- Se è necessario vantarsi, mi vanterò coglienza della grazia divina e dei della mia debolezza. (11,29-30). ministri di Dio, come ambasciatori La forza dimostrativa dell’apostolato «per Cristo» (5,20) e collaboratori di paolino sta proprio nel presentare Dio (6,1). Il secondo catalogo peri- un modello di ministero provato sulla statico è contestualizzato nella se- debolezza della propria persona sto- conda apologia (11,1-12,18) nella rica (sermo corporis), che diventa te- quale l’Apostolo dà sfogo al «discorso stimonianza dell’autenticità dell’opera immoderato». Il motivo della debo- salvifica di Dio.21 Di fronte ai pericoli DOSSIER lezza, all’interno del procedimento della caduta dei deboli nella fede, argomentativo di Paolo, è caratteriz- Paolo esprime la propria ansia me- zato insieme dall’autoelogio e dal- diante due domande retoriche (v. 29) l’autoironia. Per controbattere ai suoi e sceglie di partecipare alla debolezza avversari e lanciare loro una sfida, dei credenti «facendosi lui stesso de- l’Apostolo passa dalla retorica del bole». Il messaggio teologico della vanto a quella dell’immoderazione, riflessione paolina mostra come la raccontando di se stesso e delle sue forza testimoniale della vita cristiana disavventure. Ne fuoriesce un’imma- e della predicazione apostolica non gine destrutturata di Paolo ma, allo deriva dall’iniziativa umana, ma dalla stesso tempo, una raffigurazione sug- potenza dello Spirito Santo. Paolo gestiva di un personaggio dai caratteri difende il proprio apostolato nei con- antieroici, segnato dalla dimensione fronti di quei corinzi che si ritenevano della astheneia.20 Il testo di 2Cor superiori, mostrando come Dio si 11,21b-33 contiene due motivi anti- serve della fragilità umana per evan- tetici: l’esordio del discorso verte sul gelizzare il mondo (cf 1Cor 1,21). tema del «vanto» (v. 21b): 18 2.3. Una spina data alla carne Dal momento che molti si vantano da un punto di vista umano, mi vanterò anch’io. Nello stesso discorso immoderato 19 Infatti voi, che pure siete saggi, sop- Paolo offre un’ulteriore immagine della portate facilmente gli stolti. debolezza: una spina data alla carne 20 In realtà sopportate chi vi rende schiavi, (12,7: skolops tē sarki). Tale metafora chi vi divora, chi vi deruba, chi è arrogante, antropologica declina con rara effi- chi vi colpisce in faccia. cacia la dinamica della debolezza e 21 Lo dico con vergogna, come se fossimo della potenza di Dio nell’auto-testi- stati deboli! (11,18-21) monianza di Paolo. Egli scrive: 100 PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE AUXILIUM
Affinché io non monti in superbia, è stata perché in essa si compie la sua par- data alla mia carne una spina (skolops tē tecipazione alla passione del Signore. sarki), un inviato di Satana per percuo- Le infermità, gli oltraggi, le necessità, termi, perché io non monti in superbia. le persecuzioni e le angosce sofferte 8 A causa di questo per tre volte ho pre- per Cristo diventano «fortezza nella gato il Signore che l’allontanasse da me. debolezza». Così il soffrire di Paolo 9 Ed egli mi ha detto: «Ti basta la mia si trasforma in vanto apostolico e in grazia; la forza infatti si manifesta pie- compiacimento (12,10) per il fatto namente nella debolezza (en astheneia)». che Dio interviene e compie le pro- Mi vanterò quindi ben volentieri delle mie debolezze (en tais astheneiais), per- messe mediante la sua grazia.23 ché dimori in me la potenza di Cristo. Conclusione 10 Perciò mi compiaccio nelle mie debo- lezze (en astheneiais), negli oltraggi, Il percorso proposto in 1-2Corinzi «QUANDO SONO DEBOLE È ALLORA CHE SONO FORTE»... / GIUSEPPE DE VIRGILIO nelle difficoltà, nelle persecuzioni, nelle ha permesso di cogliere la densità angosce sofferte per Cristo: infatti quan- tematica e argomentativa che ca- do sono debole (asthenes), è allora che ratterizza il pensiero paolino. sono forte (2Cor 12,7-10). La «debolezza» si declina come mo- L’Apostolo ha provato una sofferenza tivo teologico in cui confluisce la talmente atroce da invocare «tre realtà dell’uomo e il dono di Dio nel volte» il Signore per esserne liberato. mistero pasquale. Nella riflessione Questa sofferenza ancillare, opera di paolina il binomio debolezza-forza un emissario di Satana, produce un (astheneia-dymanis) costituisce una dolore persistente, incalzante ed umi- realtà dinamica e generativa di vita, liante nella propria umanità (sarx- che si fonda sul principio dell’incar- carne va intesa come dimensione nazione di Dio nella storia. antropologica dell’uomo). La relazione tra debolezza e forza va La condizione di prova, comunque considerata come un motivo centrale la si identifichi,22 spinge l’Apostolo della corrispondenza corinzia: in en- alla riflessione cristologica successiva: trambe le lettere ritorna questo prin- la sofferenza resta ineffabilmente un cipio-guida dell’esistenza cristiana. mistero che Dio non ci ha voluto sve- Come la croce svela la debolezza lare, così come il mistero della croce umana e la mortalità del Cristo che del Figlio (cf 13,1-4). viene risuscitato per la potenza di Tuttavia abbiamo la certezza che at- Dio, allo stesso modo nella debolezza traverso la debolezza si manifesta la dei credenti che accolgono con fede potenza (dynamis) dell’amore salvifico il Vangelo della salvezza, si realizza il del Padre. In questa luce, come Gesù dono della vita. La paradossalità del nel Getsemani, l’Apostolo è chiamato progetto divino sta proprio nell’as- ad assumere la propria debolezza, sunzione piena del «principio dell’in- ad accettarla senza esserne liberato, carnazione»: la potenza dello Spirito RIVISTA DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE • ANNO LX NUMERO 1 • GENNAIO/APRILE 2022 101
3 trasforma l’impotenza della croce, Sono illuminanti gli insegnamenti e le riflessioni sul tema della fragilità proposte da papa Fran- per cui la sofferenza viene trasfigurata cesco nei suoi interventi sulla situazione eco- e diventa strada di salvezza e di logica mondiale: cf FRANCESCO, Laudato si’. evangelizzazione. Lettera enciclica sulla cura della casa comune, 24 maggio.2015; FRANCESCO, Fratelli tutti. Let- Questa dinamica implica non solo tera enciclica sulla fraternità e l’amicizia sociale, l’assunzione di una condizione, ma 3 ottobre,2020. Tuttavia ancora più emozio- la formazione di una spiritualità e di nante resta la meditazione che papa Francesco un conseguente stile cristiano di con- ha pronunciato nel «Momento straordinario di preghiera per il tempo di pandemia» sul durre la propria vita «configurata al- sagrato della Basilica di San Pietro, venerdì, l’immagine del Figlio». L’Apostolo in- 27 marzo 2020. vita i suoi interlocutori a cambiare 4 Tra i numerosi contributi sul tema, cf ROUET mentalità, per passare da un vecchio Albert, La chance d’un cristianisme fragile, Paris, Bayard 2001; SALVARANI Brunetto, Teo- modo di pensare ad uno nuovo. Que- logia per tempi incerti, Roma-Bari, Laterza DOSSIER sto passaggio avviene appunto con 2018; GRASSO Santi, La fragilità necessaria. la potenza dello Spirito ed insieme Occasione o tentazione, frustrazione o reden- zione?, Cinisello Balsamo, San Paolo 2020. con l’impotenza della croce di Cristo, 5 Cf STÄHLIN Gustav, Asthenes, in KITTEL Gerard crocifisso e risorto. - FRIEDRICH Gerard (edd.), Grande Lessico del Nuovo Testamento, Brescia, Paideia 1965, I, 1303-1312; ZMIJEWSKI Josef, Asthenes; Astheneia Asthenema; Astheneō, in BALZ Horst - SCHNEIDER Gerhard, (edd.), Dizionario Esegetico del Nuovo Testamento I, Brescia, Paideia 1995, 451-456; BLACK David Alan, Debolezza, in HAWTHORNE NOTE Gerald F. - MARTIN Ralph P. - REID Daniel G. (edd.), Dizionario di Paolo e delle sue lettere, Ci- 1 Giuseppe De Virgilio è sacerdote, professore nisello Balsamo, San Paolo 1999, 436-437. associato di Nuovo Testamento. Insegna Ese- 6 Si evidenzia anche la consistenza quantitativa gesi del Nuovo Testamento e Teologia Biblica del gruppo semantico asthenes; astheneia nella Facoltà di Teologia presso la Pontificia asthenema; astheneō in 1-2Cor. Delle 43 ri- Università della Santa Croce di Roma. correnze paoline del gruppo lessicale, 29 2 Cf TIMMER John, God of Weakness: How sono attestate in 1-2Cor: asthenes; 1Cor God Works through the Weak Things of the 1,25.27; 4,10; 8,9s; 9,22; 11,30; 12,22; 2Cor World, Grand Rapids, Zondervan Books 1988; 10,10; astheneia: 1Cor 2,3; 15,43; 2Cor 11,30; SAVAGE Timothy B., Power through Weakness: 12,5,9s; 13,4; 2Cor 11,30; 12,5.9s; 13,4; Paul’s Understanding of the Christian Ministry astheneō:1Cor 8:11s; 2Cor 11,21.29; 12,10; in 2 Corinthians, Cambridge, Cambridge Uni- 13,3s.9. versity Press 1996; WAN Sze-kar, Power in 7 Paolo sviluppa il motivo dell’asthenes nel Weakness: Conflict and Rhetoric in Paul’s contesto della lettura cristologica della salvezza Second Letter to the Corinthians, Harrisburg, mediante la croce di Cristo, a cui egli partecipa Trinity Press International 2000; BLACK David con le sue sofferenze; cf MCGRATH Anthony Alan, Paul, Apostle of Weakness: Astheneia E., Teologia della croce, in HAWTHORNE - MARTIN and Its Cognates in the Pauline Literature, - REID, Dizionario di Paolo e delle sue lettere, Eugene, Pickk Publications 2012; KIM Yung Cinisello Balsamo, San Paolo 2000, 397-406. Suk, Messiah in Weakness: A Portrait of Jesus 8 from the Perspective of the Dispossessed, Cf COLACRAI Angelo, Forza dei deboli e de- Eugene, Cascade Books 2016. bolezza dei potenti. La coppia “debole:forte” 102 PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE AUXILIUM
17 nel Corpus Paulinum = Parola di Dio 23, Cini- Cf PITTA Antonio, La seconda lettera ai sello Balsamo, San Paolo 2003, 176-184. Corinzi, Roma, Borla 2006, 60-69. 18 9 Cf IOVINO Paolo, Paolo: esperienza e teoria Cf FITZGERALD John T., Crack in Earthen della missione, in GHIBERTI Giuseppe (a cura Vessel. An Examination on the Catalogues of di), La missione nel mondo antico e nella Hardships in the Corinthian Corrispondence, Bibbia, in Ricerche Storico Bibliche II(1990)155- Atlanta, Scholars Press 1988, 192-194; PITTA, 183; PEREIRA DELGADO Alvaro, De apóstol a La seconda lettera ai Corinzi 218. esclavo. El exemplum de Pablo en 1 Corintios 19 Cf ivi 219-221; MANZI Franco, Seconda 9 (AB 182), Roma, Gregorian & Biblical Press lettera ai Corinzi, Milano, Paoline 2002, 188- 2010, 213-371. 198. 20 10 Cf BLACK David Alan, A Note on “the Weak” Cf KOWALSKI Marcin, Transforming Boasting in 1Corinthians 9,22, in Biblica 64(1983)240- of Self into Boasting in the Lord: The Devel- 242. opment of the Pauline Periautologia in 2 Cor 11 10-13, Lanham, University Press of America Cf SÖDING Thomas, Starke und Schwache. 2013. Der Götzenopferstreit in 1Kor 8-10 als Paradigma 21 paulinischer Ethik, in Zeitschrifts für Neutesta- «Così il ministero per Cristo non si valuta a «QUANDO SONO DEBOLE È ALLORA CHE SONO FORTE»... / GIUSEPPE DE VIRGILIO mentliche Wissenschaft 85(1994)69-92; COLACRAI, partire dalle proprie credenziali e tantomeno dalle capacità oratorie (cf 2Cor 11,5-6), a di- Forza dei deboli e debolezza dei potenti 248- stanza per via epistolare o con la presenza fi- 258. sica nelle comunità cristiane (2Cor 10,10-11) 12 Cf R. Y. K. FUNG, Corpo di Cristo, in HAWTHORNE bensì in base alle avversità per il ministero - MARTIN - REID, Dizionario di Paolo e delle sue che lasciano i segni sul proprio corpo, sino a lettere 332-340. produrre, di fronte a quanti lo accusano, un 13 vero e proprio sermo corporis» (cf PITTA, La Cf THISELTON Anthony C., The First Epistle seconda lettera ai Corinzi 467); per l’uso to- to the Corinthians (NIGTC), Eerdmans, Grand pologico del sermo corporis cf GLANCY John Rapids 2000 926-936. Questa formula eccle- A., Boasting of Beasting (2Corinthians 11: 23- siologica espressa in tre varianti: «un solo 25), in Journal of Biblical Literature 123(2004)1, corpo» (1Cor 10,17; 12,13; Rm 12,4), «un sol 99-135. corpo in Cristo» (Rm 12,5) e «corpo di Cristo» 22 Cf PITTA, La seconda lettera ai Corinzi 506- (1Cor 12,27) non trova riscontri nell’Antico 508; ORTLUND Dane, Power is Made Perfect in Testamento, né nel giudaismo tardivo, mentre Weakness (2 Cor 12:9). A Biblical Theology of mostra significative analogie con l’ambiente Strength through Weakness, in Presbyterian greco-romano; cf MITCHELL Margaret Mary, 36(2010)86-108. Paul and the Rhetoric of Reconciliation. An 23 Exegetical Investigation of the Language and La metafora della «spina» ha collegamenti Composition of 1 Corinthians, HUTh 28, Tüb- con la passione di Gesù e riporta inevitabil- ingen 1991, 266-279. mente la riflessione paolina alla teologia della croce. Come Gesù nel Getsemani pregò tre 14 Cf VANHOYE Albert, Nécessité de la diversité volte il Padre (cf Mc 14,32-42) perché allon- dans l’unité selon 1Cor 12 et Rm 12, in tanasse il calice della sua passione, così COMMISSION BIBLIQUE PONTIFICALE, Unité et di- Paolo prega Dio tre volte perché la spina versité dans l’Église, Città del Vaticano, Libreria nella carne sia allontanata. Come per Gesù, Editrice Vaticana 1988, 143-156. anche Paolo deve obbedire alla suprema vo- 15 lontà, affrontando la prova nella quale si ma- Cf COLACRAI, Forza dei deboli e debolezza nifesta la grazia celeste. dei potenti 275-284. 16 Cf ivi 286; cf THISELTON, The First Epistle to the Corinthians 1169-1178; DI PALMA Gaetano, Cristo primizia dei morti e la risurrezione dei cre- denti. Studio di 1Cor 15, Bern, Peter Lang 2014, 75-87. RIVISTA DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE • ANNO LX NUMERO 1 • GENNAIO/APRILE 2022 103
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