Riqualificazione "Ex Convento" di Fontevivo - CONCORSO DI PROGETTAZIONE COMUNE DI FONTEVIVO
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COMUNE DI FONTEVIVO Ente Banditore CONCORSO DI PROGETTAZIONE a procedura aperta in unico grado in modalità informatica Riqualificazione “Ex Convento” di Fontevivo CUP: H75F21001600006 - CIG: 8916499FBB Documento
Parte 1: Finalità e obiettivi della proposta Questa proposta si pone come obiettivo la valorizzazione della Chiesa dell’Ex Convento dei Cappuccini di Fontevivo per garantirne la protezione e la conservazione, promuovendone la conoscenza. L’intervento proposto è connesso al programma progettuale comunale, il quale non si limita alla riqualificazione/ristrutturazione urbana del nucleo storico ma punta ad ampliare il potenziale attrattivo del centro urbano. Questo, infatti, come descritto nella documentazione di gara, sta attualmente soffrendo di “un fenomeno di spopolamento delle attività socio economiche e delle funzioni di potenziale richiamo attrattivo”: da qui, la necessità primaria di individuare un insieme di attività sociali, culturali ed economiche gravitanti attorno all’Ex Convento, che possano aumentare il potenziale attrattivo dell’abitato di Fontevivo ed, auspicabilmente, creare un effetto a cascata sul contesto territoriale circostante. A tale proposito si è proceduto a studiare il contesto urbano e territoriale del bene mediante analisi SWOT, al fine di determinare lo scenario di progetto in grado di soddisfare tali obiettivi. Nello specifico, l’area oggetto di studio è caratterizzata da: S Strenghts - Punti di forza - Posizione in un territorio con precisa identità culturale ed enogastronomica (presenza consistente di aziende agroalimentari); posizione cardine all’interno di un’area interessata da un nuovo progetto di riqualificazione urbana (centro storico cittadino); disponibilità di ampi spazi esterni ed interni; presenza di associazioni ed enti già fruitori del luogo; architettura dell’edificio ecclesiale di pregio storico-culturale. W Weaknesses - Punti di debolezza - Impoverimento del tessuto economico-produttivo del territorio, a causa della diminuzione dello numero di imprese con sede in zona; scarsità di collegamenti con strutture turistiche o ricettive; difficoltà nel raggiungere il centro urbano dalla stazione ferroviaria più vicina se non tramite automobili o biciclette; accentramento delle politiche di marketing sull’antistante convento cistercense, con scarsa risonanza delle attività di promozione degli altri beni culturali cittadini; mancanza di un’eventuale piano di gestione per la sostenibilità economica del bene; uso saltuario dell’edificio; presenza di vincoli strutturali nell’edificio ai fini dell’adeguamento dei servizi e per l’accessibilità; presenza di vincoli legati a destinazioni d’uso compatibili con la conservazione. O Opportunities - Opportunità - L’essere parte di un progetto di riqualificazione urbana, traino per la ridefinizione degli spazi e delle dinamiche comunali; il poter rientrare nell’area di influenza dei piani culturali delle vicine città di Parma, Città della Cultura 2020-2021 e di Fidenza, Città Creativa UNESCO per la Gastronomia e Capitale culturale della Via Francigena; il poter arricchire i circuiti turistici noti con luoghi di interesse culturale diffusi sul territorio, valorizzando così le diramazioni della via Francigena e dell’Aemilia Tappa 5 del Touring Club dell’Emilia-Romagna; il poter intercettare il turismo enogastronomico-culturale, con l’organizzazione di eventi di promozione di prodotti tipici (slowfood, wine events, mercati agroalimentari, ecc..), coinvolgendo anche attività produttive ed imprenditoriali del territorio. T Threats - Minacce - Presenza massiccia sul territorio di località con una simile attrattiva culturale ed enogastronomica; marginalità del luogo rispetto ai principali itinerari turistici, ovvero rispetto a Parma e Fidenza; scarsa attrattività del bene qualora non si riesca a coinvolgere le associazioni, le imprese e la popolazione locale. pag. 1
Dall’analisi condotta è evidente la possibile vocazione culturale dell’Ex Convento di Fontevivo, potenzialmente in grado di divenire una tappa intermedia nel vasto palinsesto territoriale degli itinerari turistici dell’area parmense. La vocazione culturale del complesso dei Cappuccini e della città di Fontevivo si declinerebbe così negli aspetti legati ai beni culturali, nelle tradizioni eno-gastronomiche locali promosse dalle ditte produttrici della zona (ad es. salumi e formaggi), nella conoscenza del paesaggio emiliano mediante gli antichi percorsi di viabilità a scala regionale e a dimensione internazionale. Obiettivi specifici A seguito dell’analisi del contesto e delle realtà socioculturali, è parso quindi evidente che ridurre l’intervento sull’Ex Convento all’individuazione e successivo sviluppo di una sola e specifica destinazione d’uso potrebbe risultare non solo limitante ma altresì fallimentare; al contempo, limitare la rosa degli stakeholders potrebbe indurre ancora una volta ad un mancato sfruttamento del bene rispetto a quello che è il suo potenziale intrinseco. Questo si traduce pertanto nella necessità di creare spazi flessibili in grado di soddisfare il più ampio palinsesto di attività, compatibilmente con la salvaguardia e tutela del bene stesso, ovvero un luogo adatto ad accogliere: conferenze e convegni indetti da associazioni, aziende locali, privati; eventi enogastronomici, da realizzarsi coinvolgendo associazioni come AIS, FISAR, ONAV, Coldiretti, Slow Food Parma, ecc. e a promozione delle aziende locali e della filiera corta; iniziative promosse da associazioni locali ed enti (ad es. Biblioteca comunale, Proloco, Comune, Istituti didattici) quali rassegne musicali, teatrali, letterarie, attività ludiche, riunioni tra Comune e cittadinanza; mostre permanenti e/o temporanee in grado di raccontare la storia di Fontevivo e dell’Ex Convento, anche per mezzo di percorsi multimediali, nonché di ospitare mostre personali di singoli artisti o relative ad eventi storici. L’uso della struttura come contenitore polifunzionale consentirebbe un afflusso di visitatori nel territorio comunale tanto più massiccio quanto più legato alla risonanza di eventi o manifestazioni che vi si svolgerebbero nella chiesa. Al contempo, essa rimarrebbe a disposizione degli stessi cittadini di Fontevivo, i quali potrebbero usufruire degli spazi ristrutturati e adeguati in occasione delle iniziative già oggi promosse da enti ed associazioni locali (Comune, Proloco, Istituti didattici, biblioteca, ecc.). Risultati attesi In caso di realizzazione degli interventi immaginati nel presente Studio di Fattibilità sulla scorta degli indirizzi formulati dall’Amministrazione Comunale, appare ragionevole attendersi vari effetti in termini socioeconomici, in grado di incidere positivamente sia sui cittadini di Fontevivo che sul contesto territoriale in cui si colloca l’intervento. Pertanto, si avrebbe che: 1. l’apertura degli spazi dell’Ex Convento al settore pubblico nel nuovo assetto di progetto genererebbe la nascita di un polo culturale per la cittadinanza, aiutando lo sviluppo delle dinamiche sociali e urbane; 2. l’utilizzo assiduo degli spazi dell’Ex Convento diverrebbe il miglior metodo di conservazione e di tutela del bene, in quanto porterebbe a programmare una manutenzione costante dell’edificio; pag. 2
3. la fruibilità del bene da parte del settore privato potrebbe dar modo a quest’ultimo di produrre ricchezza sul territorio. Parte 2: Analisi del contesto Oggetto dell’intervento L’ex Chiesa facente parte dell’ormai andato distrutto Convento dei Frati Cappuccini, fondato per volere di Ranuccio I Farnese, costituisce una forte testimonianza dell’architettura manierista parmense. Nel 1881 il complesso conventuale e le cappelle del muro di cinta furono demoliti lasciando come superstite solo il recinto murario mentre l’ex Chiesa fu sconsacrata con editto napoleonico e, fino agli anni ’80 fu adibita a magazzino, quando l’Amministrazione Comunale di Fontevivo programmò una serie di interventi di recupero. La facciata rimanda al gusto di quella della chiesa di San Giovanni Evangelista (1604-07) di Simone Moschino, mentre gli interni si configurano come uno spazio ad una navata centrale (oltre 180 mq) coperta da una volta a botte (h circa 11 m), suddivisa in quattro campate su cui vi sono affreschi policromi; questa è fiancheggiata da due file di cappelle laterali (circa 15 mq ciascuna) anch’esse coperte da volte a botte (h circa 5,5 m) e tra di loro connesse da piccole aperture fino alle due tribune della zona del presbiterio; sugli archivolti, al di sotto del primo livello di cornici, sono raffigurate figure maschili policrome. Nella zona absidale vi è un ampio coro semicircolare coperto volta a catino. Già dal 2000 sono avviati restauri degli ambienti interni, degli affreschi e delle decorazioni risalenti al XVII sec.; i lavori furono poi ripresi nel periodo 2007-2009 con i restauri e hanno interessato la volta, riportando alla luce gli affreschi coperti da scialbature realizzate tra l’800 e ‘900. Queste pitture, insieme a quello della Vergine con Bambino della controfacciata, sono stati attribuite al pittore bolognese Cesare Baglione. A seguito di sopralluogo degli esterni e della revisione della documentazione fotografica a base gara, si può sostenere che l’edificio si trova apparentemente in discrete condizioni di conservazione e pare non riportare particolari criticità dal punto di vista statico-strutturale. Contesto urbano L’ex Chiesa dei Cappuccini si pone in una posizione strategica rispetto allo snodo autostradale A1/A15 ovvero nei pressi del Casello autostradale Parma Ovest (A15) che consente un veloce collegamento con i vicini Comuni di Fidenza e Parma, situandosi proprio in posizione mediana rispetto ai due centri cittadini come riportato di seguito: Viabilità FERROVIARIA Viabilità STRADALE Auto | Fontevivo - Stazione Castel Guelfo 6 min Casello Parma Ovest 5,8 km 8/9 min Treno | Castel Guelfo – Parma 32 min Centro Storico Fidenza 12 km 17 min Treno | Castel Guelfo – Fidenza 25 min Centro Storico 18,5 km 22 min Allo stesso tempo, la strada provinciale SP11 Busseto, di raccordo alla Cispadana, passa tangente al centro storico senza attraversarlo direttamente. Sebbene l’area comunale si trovi in una posizione tendenzialmente favorevole e prossima alle principali vie di comunicazione, il centro storico di Fontevivo rimane in una posizione più marginale rispetto ai principali assi viari. Come evidenziato anche all’interno del PSC, il sistema ferroviario risulta scarsamente utilizzato dalla popolazione ed il trasporto pubblico locale non sufficientemente efficiente. A tale proposito, non pag. 3
immediato risulta il raggiungimento dell’area oggetto del presente Bando di Gara se non ad un’utenza automunita e/o ciclomunita. Va da sé che anche l’implementazione di itinerari turistici legati ai luoghi di interesse storico monumentale rimanga nel territorio sfavorita rispetto ad altri luoghi se non a seguito di un’implementazione dei servizi dedicati a tal fine, ovvero mediante l’attivazione di percorsi dedicati, come quelli già esistenti dei “Castelli del Ducato” o quello relativo alle “Abbazie Cistercensi”. Anche la mobilità lenta qui ricopre un ruolo secondario per quanto riguarda i flussi turistici locali e non: si denota infatti la mancanza di percorsi ben delineati e/o ben segnalati di collegamento agli assi storici principali, come ad esempio quello della Francigena nel tratto da Fidenza a Fornovo di Taro e alla Ciclovia del Parco Fluviale del Taro. Analisi del contesto locale L’Ex Convento si trova nel mezzo a tre poli attrattivi importanti: quello del Complesso storico monumentale dell’Abbazia Cistercense e del Collegio dei Nobili, il polo sportivo (legato anche ad un’area esterna di ristoro) recentemente riqualificato a seguito dell’intervento di rigenerazione urbana ed il polo rappresentato dagli istituti civici. Allo stesso tempo si trova inserito all’interno di quello che diventerà un nuovo parco urbano, attualmente in fase di cantierizzazione, avente caratteri idonei all’accoglimento di fiere, concerti, eventi all’aperto. Dal punto di vista di disponibilità di altri spazi adatti all’accoglienza di eventi culturali, possiamo citare la Sala Maria Luigia ex Teatrino dei Nobili, posto al piano terra del Collegio e costituito, oltre che da alcuni ambienti annessi, di una sala molto semplice e spoglia che ha subìto nel tempo pesanti modifiche, dotata di schermo per le proiezioni con sottostante palco ed utilizzata dal circolo ricreativo che ha qui la sua sede. Saltuariamente si tengono spettacoli teatrali a scopo benefico. Questa sala e gli ambienti adiacenti, che ne sono parte integrante, non sono stati per ora oggetto di recupero. Senza ombra di dubbio a Fontevivo non mancano gli spazi aperti per l’organizzazione di eventi di grande potere attrattivo per il territorio circostante, basti pensare agli eventi e rassegne organizzate nel chiostro dei nobili. Manca invece di servizi quali teatri, cinema o spazi idonei ad iniziative da tenersi nei luoghi al chiuso, aventi connotati storico-architettonici di pregio. Non per ultimo vi è stato l’inserimento dei luoghi di interesse storico monumentale all’interno dei circuiti culturali quali “Castelli del Ducato”, “Associazione Italiana Siti e Abbazie Cistercensi” e “Parma Città Italiana della Cultura 2021” mentre pare non del tutto messo in risalto l’aspetto enogastronomico, che rimane per lo più marginale rispetto ai maggiori itinerari ed iniziative direttamente o indirettamente connesse a “Parma, Città Creativa Unesco per la Gastronomia”, itinerario dei “musei del Cibo” facente eccezione di sporadiche manifestazioni, tra cui la “Festa dell’Uva”, organizzata dalla Pro Loco e dal Comune di Fontevivo in collaborazione con le associazioni di volontariato locali. Parte 3: Descrizione della proposta Intervento edilizio (Intervento) Per declinare alla scala urbana l’obiettivo di progetto, mettendo in evidenza gli aspetti attrattivi dell’Ex Convento dei Cappuccini e di Fontevivo sul territorio intercomunale, si è dovuto dapprima definire come rafforzare la connessione esistente tra l’edificio oggetto di analisi ed il tessuto edilizio. Analizzando il contesto, si è notato che la chiesa si colloca in una posizione strategica dell’insediamento urbano, su di un asse di poli attrattivi per le attività dei cittadini: pag. 4
un viale alberato è il collegamento diretto tra l’edificio e l’Abbazia Cistercense, già luogo di interesse culturale e di attività ricettive (essa ospita un allestimento museale permanente e un ristorante); nell’antico perimetro del complesso dei Cappuccini sarà posta l’area destinata a spettacoli, secondo l’intento progettuale comunale; infine, sia il luogo dell’attività fieristica sia le attrezzature per attività sportive si collocano alle spalle dell’ex Convento. Il sistema viario urbano serve questi luoghi principalmente con strade destinate al traffico veicolare mentre il percorso ciclabile di rilevanza provinciale (dalla stazione di Castelguelfo fino ai comuni di Fontevivo e Fontanellato) attraversa il centro, lambendo l’area dei Cappuccini, per poi proseguire accanto ai campi sportivi, con una diramazione della pista ciclabile in sede promiscua (ciclabile e carrabile) verso l’abbazia cistercense. Il masterplan di rigenerazione urbana prevede già l’incremento delle aree adibite a parcheggio per autoveicoli, che serviranno sia la chiesa degli ex cappuccini sia il campo sportivo. La soluzione di progetto prevede così di rafforzare l’importanza dell’asse viario convento cappuccino-abbazia e di collegare i luoghi della socialità (sport, fiere e spettacolo) alla via di attraversamento provinciale già esistente, sfruttando i percorsi ciclopedonali urbani; pertanto: viene previsto un punto di sosta a ridosso della chiesa, di modo che il fruitore della diramazione in sede promiscua possa raggiungere, dall’abbazia, gli spazi pubblici intorno al convento. Un segno che sottolinei visivamente il collegamento tra chiesa e abbazia, oltre il viale alberato, sarà dato dalla presenza di un pannello informativo, sia davanti all’abbazia che davanti alla chiesa, che rimandi reciprocamente alle due emergenze culturali. Sulla facciata dei Cappuccini è poi previsto l’inserimento di banner verticali che richiamino l’attenzione sulla struttura o all’occorrenza, suggeriscano la presenza di un determinato evento all’interno o nei pressi dell’edificio; viene suggerita la nuova realizzazione di un tratto di pista ciclabile su via Pasolini, il quale raggiunga lo spazio fieristico e lo colleghi al percorso ciclopedonale di rilievo provinciale su via Farnesina. anche attraverso questi nuovi collegamenti, l’ex chiesa dei cappuccini acquisirà il ruolo di spazio di dialogo fra preesistenze e contemporaneità, destinato alla diffusione della storia e delle tradizioni del luogo, tramite un linguaggio multimediale a cavallo fra arte, architettura e tecnologia. Allo stesso tempo sarà uno spazio flessibile, in grado di ospitare installazioni artistiche site-specific oppure altre tipologie di eventi, con la possibilità di utilizzare sia lo spazio aperto di pertinenza sia gli ambienti interni della chiesa, sfruttando l’impianto tecnologico di cui sarà dotata la struttura. All’ESTERNO DELLA CHIESA, il parco nell’area dell’ex chiostro (che verrà riqualificato con una sistemazione del selciato e delle alberature secondo le idee progettuali del Comune) potrà inoltre ospitare delle attrezzature mobili connesse a particolari eventi eno-gastronomici, come, ad esempio, eventi stagionali di street food (con piccoli veicoli food truck e tavolini) oppure mercati agroalimentari itineranti. L’accesso alla ex Convneto, reso possibile da entrambi i fianchi del fabbricato oltre che dall’ingresso in facciata, può avvenire direttamente dal lato del parco oppure dal lato opposto dell’edificio, tramite una nuova piattaforma rialzata con piano di calpestio flottante. Quest’ultima permette di raggiungere la quota interna dell’edificio unificando visivamente gli accessi (alla chiesa, al campanile, al nuovo vano scale), mentre l’eliminazione delle barriere architettoniche è garantita da una rampa, integrata nella struttura. Come rivestimento del piano di calpestio è impiegata una “pietra compattata” ottenuta dal recupero degli sfridi di pag. 5
lavorazione di una selezione di pietre naturali (porfidi, quarzi e graniti): tale soluzione garantisce i requisiti di idrorepellenza, traspirabilità e caratteristica antiscivolo R13C del materiale ricomposto, sostenibile dal punto di vista ambientale e sotto la lente dell’economia circolare. Le cromie scelte alludono a quelle del marmo veronese, impiegato in diversi monumenti locali (ad es. Battistero di Parma). All’INTERNO DELLA CHIESA, sono state ridefinite le funzioni degli antichi ambienti del luogo di culto, con l’intento di introdurre destinazioni d’uso compatibili con le originarie, nel rispetto dell’architettura ecclesiastica. Nelle intenzioni di progetto, lo spazio dell’AULA PRINCIPALE mantiene la funzione di luogo destinato all’aggregazione sociale, per cui viene lasciato libero da ogni struttura permanente, proponendo di posizionare elementi rimovibili per eventi quali conferenze o incontri aperti al pubblico di varia natura. Un piccolo box posizionato all’ingresso principale, in cartongesso, richiamerebbe una bussola lignea ed avrebbe la funzione di biglietteria per i visitatori e di filtro per l’accesso degli uditori. Le sedie, per una capienza di 100 sedute, saranno impilabili e dotate di ganci connettori e carrello per il trasporto, mente i tavoli saranno reclinabili e con ruote per il facile immagazzinamento nell’area ad oggi destinata ai servizi igienici del piano terra. Tutte le forniture scelte sono certificate CAM, ovvero sono state prodotte nel rispetto dei criteri ambientali minimi. Parte di queste attrezzature per gli eventi pubblici potrà essere conservata anche negli ambienti dedicati al piano mezzanino e al primo piano, accessibili mediante la scala esistente. I servizi igienici verranno così ampliati e ricollocati nell’area più vicina al campanile, rendendoli così anche facilmente accessibili dal nuovo ingresso laterale. Le stanze vicine al campanile, che insistono sopra i nuovi bagni, ospiteranno un piccolo ambiente di uffici/amministrazione non aperto al pubblico e il locale destinato alla gestione da remoto dei sistemi multimediali e della rete internet wireless. Verrà così eliminata la scala in ferro che attraversava trasversalmente l’abside della chiesa, per ristabilire l’immagine del coro e ridare una lettura organica dell’architettura. Alle due stanze ai piani superiori verso il campanile, sarà possibile accedere con un nuovo vano di collegamento costruito all’esterno dell’edificio, in una posizione in cui era già presente un vano dell’antico Convento, oggi andato distrutto (così come si vede dalla documentazione storica nonché dalle tracce di demolizione che tutt’oggi permangono sulla parete tergale del campanile). Il volume racchiuderà le scale ed il vano tecnico, il quale ospiterà i terminali degli impianti tecnologici di nuova realizzazione. Il vano tecnico con scale sarà realizzato a secco (pertanto reversibile, smontabile e riciclabile) e composto da una struttura in carpenteria metallica associata ad una facciata ventilata con sottostruttura in acciaio zincato e paramento in elementi in cotto, lavati e trattati. La presenza di una parete di frangisole favorirà la ventilazione dei terminali impiantistici. La scelta del cotto è stata dettata dalla volontà di rimandare al materiale principe dell’edilizia storica circostante, nonché richiamare direttamente il materiale costruttivo dell’Abbazia Cistercense, così da enfatizzare ancora di più il rapporto tra i due edifici. Infine, la scala di sicurezza sarà autoportante, anch’essa in metallo e con scalini finiti con materiale ignifugo a scelta della Direzione Lavori. La navata centrale rimane poi un ambiente molto duttile perché, oltre ad essere opera d’arte per la configurazione architettonica in sé, è sia parte dell’allestimento permanente sia degli eventuali allestimenti di mostre temporanee o tematiche. Assieme della caratterizzazione dello spazio centrale dell’edificio e alla definizione degli ambienti laterali appena descritti, erano necessario studiare la possibile configurazione delle cappelle laterali e dell’abside, di modo che tutti gli spazi dell’edificio potessero concorrere ad una nuova e organica configurazione dello spazio architettonico. pag. 6
Alle cappelle e all’abside è stata assegnata la funzione di contenitore dell’allestimento museale permanente, dove raccontare le vicende del contesto storico ed artistico del convento e della città di Fontevivo. La presenza delle CAPPELLE LATERALI viene così sottolineata da dei pannelli espositivi mobili, collocati in corrispondenza dell’ingresso delle stesse, i quali suggeriranno la presenza di piccoli vani destinati alla creazione di realtà immersive. I pannelli, che richiamano per forma e materiali una pala d’altare, contengono l’illuminazione LED e i dispositivi audio-video integrati sul lato rivolto all’interno della cappella. Sul lato verso la navata centrale saranno raffigurate delle gigantografie di opere dell’artista seicentesco Bartolomeo Schedoni, per ricollocare “idealmente” il ciclo pittorico originariamente presente nella chiesa e nelle cappelle esterne del Convento, le cui opere sono ad oggi sparse in vari musei d’Europa. Nella stanza immersiva definita da ciascun pannello, il visitatore potrà approfondire la conoscenza di una delle tematiche specifiche (ad es. La produzione artistica di B. Schedoni, Una giornata nella comunità monastica, Storia del complesso conventuale, ecc.) mediante dei brevi video proiettati sulla parete di fondo della cappella. La possibilità di avere configurazioni spaziali flessibili è garantita dalla presenza di un binario a pavimento, che dà la possibilità di spostare i pannelli sul fondo di ogni cappella, di modo da utilizzare tutto lo spazio della chiesa in occasione di particolari eventi pubblici, quali di degustazione eno-gastronomica. I pannelli sono realizzati costruttivamente con un telaio in tubolari metallici su cui si montano pannelli semirigidi in PVC o teli stampati, facilmente intercambiabili in caso di mostre temporanee o eventi. LO SPAZIO DELL’ABSIDE può invece essere celato con un sipario di boccascena, cioè un elemento oscurante con apertura “burattino rotante” o a rullo ignifugo meccanizzato. Durante i convegni questo fungerà da telo per proiezioni frontali; nelle giornate in cui non sono previsti eventi convegnistici, il telo potrebbe essere arrotolato o potrebbe divenire il fondale per retroproiezioni; in altri momenti, una vela con un lato stampato e rivolto verso l’aula centrale potrebbe calare semplicemente davanti al presbiterio. L’abside diverrebbe una “sala immersiva” con video sulla storia di Fontevivo e dell’Ex Convento dei Cappuccini proiettati sulla parete curva della struttura. Una parete fissa in cartongesso diventa il filtro tra il resto della chiesa e il coro, ed è in grado di contenere l’illuminazione ed il sistema audio-video; sul lato rivolto verso la navata, la parete ospiterà il quadro esistente, ricollocandolo nella medesima posizione. Nel momento in cui ci fosse una mostra tematica all’interno della chiesa, si sottolinea come la soluzione di pannelli mobili, di teli avvolgibili, l’assenza di pannelli fissi ma l’uso di video-proiezioni (il cui contenuto può essere sostituito, caricandone uno specifico all’occorrenza) conceda un alto grado di adattabilità del progetto nonché un buon livello di trasformabilità nel tempo. La possibilità di prevedere un utilizzo multifunzionale degli ambienti dell’edificio ha sicuramente uno dei suoi presupposti nella creazione di un unico sistema di PAVIMENTAZIONE FLOTTANTE, comune a tutti gli spazi. Il nuovo pavimento ha prima di tutto la funzione di superare i dislivelli di quota presenti tra presbiterio e navata, di modo che venga anche garantita la percorribilità di tutti gli spazi a persone con difficoltà motorie. Dal punto di vista costruttivo, il sistema flottante è costruito mediante assemblaggio a secco di una struttura portante con supporti puntiformi e di un pannello di chiusura con rivestimento in cotto locale antichizzato, materiale che garantisce inoltre un’utile attenuazione dell’effetto di risonanza prodotto dal calpestio nell’ambiente sorgente. Questo sistema sopraelevato permetterà l’alloggiamento dell’impianto termico ed elettrico e la loro facile manutenzione tramite pannelli rimovibili di ispezione. Ai piani diversi dal primo la pavimentazione sarà di nuova realizzazione in cotto come al PT. L’IMPIANTO TERMICO di riscaldamento sarà costituito da un sistema di ventilazione meccanica controllata con pag. 7
comando collettivo di diversi apparecchi mediante unico regolatore con recupero di calore. Si prevede inoltre il collegamento della pompa di calore con una sonda geotermica, in modo da sfruttare l’energia termica del sottosuolo per riscaldare le tubazioni dell’impianto. Entrambi gli accorgimenti per la soluzione adottata consentirebbero un notevole risparmio in termini energetici. Le griglie di mandata e aspirazione del sistema, in acciaio inox, verranno integrate tra gli elementi della pavimentazione, evitando la presenza di ventilconvettori a parete, difficilmente integrabili e compatibili con il contesto architettonico. Nei servizi igienici e nei locali di servizio ai piani superiori, il sistema di riscaldamento sarà invece realizzato con ventilconvettori a pavimento del tipo tradizionale. L’IMPIANTO ELETTRICO a servizio della sala non prevede la presenza di cassette a parete ma tutte le prese saranno collocate al di sotto del livello della pavimentazione, con piccole botole a scomparsa per l’accesso alle torrette delle prese elettriche. Così come l’inserimento della pavimentazione flottante, l’introduzione di un NUOVO SISTEMA DI ILLUMINAZIONE ha come obiettivo quello di ottenere diverse configurazioni degli scenari luminosi. La disposizione degli apparecchi illuminanti ha, come primo intento, quello di sottolineare sia gli elementi architettonici principali della chiesa che le poche porzioni di apparato decorativo ancora esistenti nell’ambiente. Le volte decorate dell’aula centrale, così come quelle delle cappelle laterali, avranno una illuminazione omogenea e diffusa, mentre un’illuminazione d’accento sarà rivolta solo verso gli archivolti, gli affreschi e le tele. Una luce d’accento puntuale è prevista in corrispondenza dei pilastri della navata con luci effetto wallwasher, incassati nella pavimentazione flottante. La posizione dei proiettori non sarà direttamente percepibile dal visitatore perché essi saranno posti in alto, al di sopra del cornicione interno, mentre le luci indirizzate verso il basso (downlight) per l’illuminazione dei pannelli delle cappelle laterali saranno integrate direttamente nell’arredo. Lo stesso sistema di illuminazione potrebbe, in alternativa, prevedere un diverso scenario luminoso, il quale contribuirà alla costituzione di scenari artistici specifici legati ad una installazione temporanea (ad esempio, l’abbassamento del livello di illuminamento, lasciando accese solo le luci d’accento). A livello energetico, l’impiego di apparecchi illuminanti a LED ridurrà l’incidenza dei consumi e aumenterà la durabilità dell’impianto nel tempo rispetto ai sistemi di illuminazione ad incandescenza. Saranno inoltre installati i sistemi di ripetizione del segnale internet wireless mediante posizionamento di access-point e l’apparato antintrusione. Tutta la dotazione impiantistica sarà inoltre governata da una gestione domotica: gli scenari luminosi, la temperatura interna dei locali, la protezione dell’edificio dalle intrusioni verranno regolate tramite l’installazione di una serie di sensori, i quali forniranno dati per il monitoraggio delle condizioni ambientali alle centraline di controllo indirizzate verso un unico sistema centralizzato di supervisione, utilizzabile anche con interfaccia web. Dal punto di vista degli interventi di restauro del fabbricato, si prevede una prima fase di raccolta dati ed indagini ai fini di approfondire il livello di conoscenza dell’edificio e individuare le migliori operazioni da mettere in atto compatibili con la preesistenza. Nello specifico si ritiene necessario supportare il lavoro da un rilievo laser scanner e fotogrammetrico con restituzione in Bim, da eventuali indagini diagnostiche distruttive e non distruttive, da un attenta mappatura dei degradi materici e strutturali. In seguito si prevede, il rifacimento del manto di copertura compresa la revisione dei canali di gronda e discendenti ed eventuale sostituzione, la posa in opera di linee vita e predisposizione di impianto parafulmini e di dissuasori di volatili. Contestualmente, si propone il restauro delle superfici per i locali ai piani superiori e per i prospetti esterni, pag. 8
utilizzando prodotti compatibili con i materiali esistenti e certificati LEED. Nello specifico, l’intervento di restauro comprenderebbe le seguenti macro-lavorazioni: pulitura dai depositi incoerenti e coerenti e disinfezione; rimozione degli intonaci ammalorati; consolidamento di intonaco, compreso quello delle cornici e delle parti modanate in aggetto, compreso l’inserimento eventuale di perni in vetroresina; stuccatura e micro-stuccatura con malte simili alle originali per legante, curva granulometriche e cromia degli inerti; rifacimento dell’intonaco rimosso con malta simile all’originale; rasatura delle superfici; nuova tinteggiatura e successiva velatura. Azioni immateriali Nell’area del comune di Fontevivo e zone limitrofe sicuramente sono già presenti importanti realtà culinarie e museali, di cui necessariamente tener conto per questa proposta progettuale. Al fine di affinare l’attività di design dei servizi che si potranno insediare all’interno dell’Ex Convento, si prevede di istituire un percorso di confronto e progettazione partecipata con gli abitanti e le associazioni di categoria della zona, oltre che con le principali realtà industriali. Questo flusso di lavoro verrà condotto coinvolgendo il tecnico di garanzia, come previsto dalla L.R. 15/2018 della Regione Emilia-Romagna, e implementando alcuni strumenti per stimolare la discussione di gruppo. In particolare, verranno invitate a partecipare le seguenti realtà individuate in questa prima fase di progettazione: Istituti scolastici Fontevivo, in modo da coinvolgere i più giovani nella definizione dei contenuti ANPI Fontevivo, in modo da condividere le tradizioni del luogo Associazione Nazionale Alpini Fontevivo, in modo da raccontare la città di Fontevivo Realtà imprenditoriali dell’area industriale, per aumentare le capacità del luogo di attirare realtà aziendali per investimenti e l’organizzazione di eventi specifici Centro Sociale Ricreativo Culturale, per capire come far vivere il luogo 365 giorni l’anno Pro loco, per capire come aumentare il valore anche sagre e feste di paese Biblioteca comunale, per avere informazioni storiche per creare uno storytelling efficace verso i turisti Altre ed eventuali saranno integrate nelle successive fasi di conoscenza e progettazione sinergicamente alle indicazioni degli enti e associazioni sopracitate. Gli strumenti da implementare per la partecipazione saranno innanzitutto di comunicazione, istituendo un sito web ed una pagina facebook/instagram dove si potranno condividere date e risultati delle riunioni ed effettuare sondaggi aperti a tutti. Inoltre, questo stesso spazio web sarà un punto di partenza per la progettazione della comunicazione on line durante tutta la vita dell’Ex Convento, in quanto aspetto fondamentale per il successo di un intervento di questo tipo. La presenza on line è ormai divenuta un aspetto imprescindibile anche per i luoghi della cultura se questi vogliono pag. 9
rimanere presenti nel range di offerta turistica di una certa destinazione e non diventare “invisibili”. Essere presenti online vuol dire adottare un linguaggio completamente differente che riesca a raggiungere il pubblico, senza perdere qualità e autorevolezza. È per questo che, oltre a una strategia studiata di web marketing, vi è necessità di creare spazi in grado di attirare i più giovani in modo che essi stessi attivino processi spontanei di condivisione del bene accrescendone la sua visibilità e desiderabilità da parte dei possibili utenti. Inoltre, saranno usati anche metodi di facilitazione classici come focus group (con riferimento a rappresentanti dei gruppi specifici sopra elencati) e la camminata di quartiere (aperta a tutti) dove tutti gli interlocutori avranno l’opportunità di portare le loro esperienze e le loro percezioni legate alle relazioni spaziali e sociali del luogo, oltre alla condivisione degli obiettivi di gestione di un complesso importante come quello dell’Ex Convento. Esso si trova anche al centro di un importante processo di rigenerazione urbana e si sta inserendo in un contesto di slow tourism, filosofia che pone l’attenzione sui dettagli, che porta a scoprire luoghi nascosti e prodotti locali con attenzione alla sostenibilità. L'attività di progettazione partecipata dovrebbe portare l’esperienza dei vari gruppi coinvolti per meglio definire quelli che saranno i contenuti digitali e le modalità di gestione degli eventi da ospitare all’interno della struttura, fornendo quindi input fondamentali anche per una migliore definizione degli allestimenti mobili e multimediali, che porteranno una grande innovazione per il luogo potendo inserire tecnologie video, audio e realtà virtuale che racconteranno Fontevivo tutti i giorni dell’anno e che potranno adattarsi alle necessità dei singoli fruitori. L’attività di gestione dovrebbe concentrarsi (in percentuali da definire) sullo slow tourism, su manifestazioni culturali e su eventi privati, in un’ottica di uso intensivo, multidisciplinare e polifunzionale. Per quanto riguarda lo slow tourism, si potrebbe sicuramente promuovere l’Ex Convento come punto di riferimento di un movimento in espansione legato al cicloturismo e ai pellegrini che percorrono la via Francigena, oltre che essere utilizzato dalle scuole per la scoperta del luogo in un contesto tecnologicamente avanzato, in grado di cogliere l’attenzione dei ragazzi. Allo stesso tempo avrebbe tutte le caratteristiche necessarie per ospitare manifestazioni culturali oppure eventi aziendali specifici di grande rilievo. Dal punto di vista della sostenibilità economico-finanziaria, i ricavi della chiesa degli ex-cappuccini saranno rappresentati proprio dai flussi di cassa legati all’affitto degli spazi per eventi privati ed alle sponsorship delle manifestazioni culturali con ritorno di immagine di finanziatori privati. Inoltre, l’impatto dei flussi turistici (di ordine culturale, sportivo, enogastronomico) legati a tutto l’intervento di rigenerazione porterà sicuramente una ricaduta positiva sull’economia locale, a beneficio del commercio. A livello di costi di gestione invece, una voce considerevole riguarda i costi di funzionamento e manutenzione degli impianti. Per abbassare i consumi è stato proposto di installare una pompa di calore geotermica; inoltre in occasione del rifacimento degli impianti sarà previsto un alto grado di automazione degli stessi prevedendo soluzioni di tipo domotico, un’automazione intelligente con cui regolare funzioni come l’illuminazione, il riscaldamento, la protezione da intrusione e la gestione degli accessi, con l’obiettivo di perseguire una filosofia progettuale più innovativa ma, soprattutto, più “leggera” dal punto di vista dell’impatto delle dotazioni impiantistiche ed allo stesso tempo in grado di perseguire target di risparmio energetico, controllo dei consumi e controllo gestionale del fabbricato. pag. 10
TAVOLA X Analisi del contesto locale - percorsi, aree di sosta, connessioni e pesi 3 Rocca di Fontanellato st Principali poli attrattivi P Parcheggi esistenti P STORIA INNOVAZIONE P Potenziali parcheggi temporanei su FIDENZA Labirinto della Masone Fontevivo TASTING prato P1 N CONVEGNISTICA Pista ciclabile di rilievo provinciale 1 P Pista ciclabile in sede promiqua 2 Pista ciclabile in sede di progetto P1/2 P Potenziali aree di sosta per biciclette Castello di Castelguelfo Percorso ciclo/pedonale su aree verdi CULTO Connessioni da potenziare PT Connessioni potenziate con riqualifi- Castello di Noceto P RISTORO CULTURA cazione urbana SPORT FIERE SPETTACOLO RICETTIVO PARMA Schema funzionale e percorsi Esposizioni/mostre Ciclovia del Parco Fluviale del Taro P Sala polifunzionale Biglietteria/guardiania Analisi del contesto territoriale - vie di comunicazione, itinerari turistici, punti di interesse, emergenze enogastronomiche Servizi Autostrade A1 - A15 Strade provinciali P P Magazzini e depositi Itinerari ciclabili Linea Ferroviaria Fermate ferroviarie Aeroporto Uffici/amministrazione Vano gestione software Parma Bike&Food Valley Diramazioni Francigena Fidenza-Parma su Via Emilia Ingresso principale Itinerario ciclabile “Musei del Cibo” Francigena Fidenza - Fornovo sul Taro Locale tecnico Ingresso disabili/secondario Siti “i Castelli del Ducato” “Aemilia” Tappa 5 Touring Club Emilia Romagna Temporary food Ingressi secondari sul parco Percorso espositivo Aziende/vendita prodotti tipici locali n. Altre emergenze: 1 .Parma Fiera, 2. Interporto, 3. Fidenza Village truking area Uscite di sicurezza Percorso addetti REALIZZAZIONE DI NUOVI NUOVO VOLUME CONTENENTE CREAZIONE DI CONNESSIONI VISIVE SCHEMA IMPIANTISTICO SERVIZI IGIENICi SCALA E VANO TECNICO Mediante la predisposizione di ban- Si prevede lo spostamento dei ser- Ripristino del decoro dell’abside me- ner informativi con una forte Brand vizi igienici nell’ambiente oggi adibito diante la creazione di una nuova POMPA DI CALORE CONTROLLO REMOTO QUADRO identity che mettano in relazione tra a magazzino. Questo contente di scala esterna, accessibile dal cam- SERBATOIO DI PANNELLO DI ELETTRICO loro i punti di interesse di Fontevivo. ACCUMULO CONTROLLO DEI avvicinarsi al vano tecnico e minu- panile al PT e contenente anche il DISPOSITIVI SISTEMA DI mizzare gli interventi relativi a tracce vano tecnico. EMERGENZA ecc.. ., oltre ad avere spazi più ampi in La nuova realizzazione risulta la ri- ILLUMINAZIONE ESTERNA modo che consentono di ottenere proposizione di un ambiente già SICUREZZA Saranno messe in risalto la facciata n. 3 bagni separati ognuno dotati di esistente, come visibile dalle carte e il campanile, così da enfatizzarlo lavabo e wc: storiche, di cui ancora rimangono come landmark. n. 1 Donne tracce sulle superfici esterne della n.1 Uomini torre campanaria e della chiesa. AUDIO FACCIATA: L’illuminazione sarà a LED n.1 Disabili Il sistema sarà realizzato comple- VIDEO con proiettori facenti luce di tipo dif- tamente a secco con struttura fusa e uniforme disposti sui lampio- portante in acciaio, tamponature in ni già esistenti in aggiunta a wallwa- sistemi a secco per esterni certificati sher integrata alla pavimentazione CAM e rivestimento in frangisole in ILLUMINAZIONE in corrispondenza dei banner pub- cotto PRESE blicitari. ELETTRICHE ACQUA TORRE CAMPANARIA: Come per la SANITARIA RISCALDAMETO facciata si prevede un illuminazione diffusa da lontano sui quattro pro- spetti oltre all’illuminazione interna della cella campanaria. SONDA GEOTERMICA B LED 1 Downlight/Wallwa- sher - Distribuzione dell’intensità lumino- 2 Distribuzione dell’intensità lumi- nosa molto ampia 3 Distribuzione dell’intensità lumi- nosa con fascio da sa a simmetria rota- per un’illuminazione molto stretto a largo, zionale e a fascio lar- omogenea e diffusa. per l’illuminazione go, per l’illuminazione 6W - 10W d’accento base. 590lm - 1230lm 6W - 10W 6W - 76W 590lm - 1230lm 590lm - 9840lm - Illuminazione volta navata centrale - Illuminazione d’ac- - Wallwasher da in- - Illuminazione volte cento su archivolti, casso al pavimento delle cappelle affreschi e tele su pilastri - Illuminazione sala - Downlight integrata nell’arredo 2 2 3 A A A A 2 1 3 1 N Pianta PT 1:100 B PARTICOLARE DEL CORO CON SIPARIO DI BOCCASCENA FORNITURE CERTIFICATE CAM PAVIMENTAZIONI E ABBATTIMENTO PANNELLI ESPOSITIVI MOBILI INGRESSO IMPIANTO TERMICO/ELETRICO REALTÀ IMMERSIVA sistema meccanico a burattino ro- La sala può contenere fino a ca. 100 BARRIERE ARCHITETTONICHE Su binari, contenenti un sistema Predisposizione di doppia porta di Ventilconvettori a terra integrati tante composto da un’unica falda posti a sedere. Si prevede la neces- INTERNI: di illuminazione Led e sistema cui una in legno esterna, e l’altra nel nuovo pavimento flottante Creazione di un ambiente immersi- tesa e fissata in alto da utilizzare sità di disporre di nuove sedie e tavoli Realizzazione di pavimentazione audiovideo integrati. interna in vetro tagliafuoco e a ta- con adiacenti torrette elettriche a vo che racconti la storia di Fontevivo, come schermo per proiezioni frontali che permettano facilità di sposta- flottante con finitura in COTTO ANTI- Sul lato della navata centrale i glio termico. scomparsa e delle eccellenze del suo territorio. o per retroproiezione. L’apertura av- mento per l’immagazzinamento e CATO al fine di portare gli ambienti ad pannelli raffigureranno gigan- La parete in cartongesso avrà un in- viene mediante l’arrotolamento del il cambio di configurazione dell’am- un’unica quota. tografie relative al ciclo pittori- Realizzazione di nuova busso- Passaggio reti impian- tercapedine che integrerà il sistema sipario su di un rullo di avvolgimento biente, ovvero di tavoli reclinabili con co dello del pittore Bartolomeo la con funzione di biglietteria da tistiche audiovideo composto da: che viene fatto salire ruotando sul ruote e sedie impilabili con connettori MATERIALE COTTO Schedoni. realizzarsi con sistemi in carton- - n.3 proiettori a risoluzione nativa proprio asse. e carrello. Saranno da realizzarsi con telaio Naturale gesso con illuminazione interna con obbiettivo a raggio corto che Riciclabile di tubolari metallici su cui mon- Facilità di montaggio, ed illuminazione d’accento, dire- consentano il decentramento verti- 100% Smaltibile tano pannelli semirigidi in PVC e zionata sul’affresco della contro- smontaggio e cale e orizzontale dell'obiettivo e cor- Tradizione locale di tele in PVC stampate per un’e- manutenzione facciata, integrata nell’arredo. rezione della distorsione. ventuale sostituzione del pannel- - Sistema audio Home Theatre ESTERNI: realizzazione di nuova ram- lo lato facciata in caso di mostre - PC videomapping machine pa di accesso e creazione di una temporanee o eventi. Le pareti - Scheda video esterna pavimentazione sopraelevata, alla leggere sono montate su guide stessa quota degli ambienti inter- che ne permettono la traslazione ILLUMINAZIONE SEGNAPASSI CAL- INDAGINI PRELIMINARI RIFACIMENTO MANTO DI COPERTU- RIPRISTINO INTONACI E TINTEGGIA- ni. Questa sarà realizzata con sotto verso la parete di fondo delle cap- PESTABILE RA TURA ESTERNA struttura metallica ad elementi pun- pelle così da rendere gli ambienti Aquisizione Faretti calpestabile da incasso dati Smontaggio del manto di coper- Rimozione e ripristino degli in- tuali e rivestita con “pietra compatta- plasmabili secondo le esigenze. a pavimento LED integrato con- Rilievo laser scan- tura con accantonamento degli tonaci ammalorati, delle corni- ta”, materiale GREEN ottenuto da rici- nessi in serie. Distribuzione asim- ner 3D , fotogram- elementi in laterizio, posa nuo- ci e parti modanate in aggetto, clo di scarti di lavorazione, antiscivolo metrico, restituzio- metrica della luce, distribuzione ne BIM vo strato impermeabilizzante in rasatura delle superfici e nuova > R13, antigelivo, e resistente ai sali dell’intensità luminosa a simme- malta cementizia o a base cal- tinteggiatura con prodotti com- tria rotazionale a fascio molto Indagini dia- ce elastometrica, posa in opera patibili con i materiali esistenti, PIETRA COMPATTATA gnostiche largo. di nuovi coppi e tegole anticate previe operazioni di pulitura e di- PORTE VETRATE REI Termografia, ultra- Prodotto da eco- 6W - 24W soniche, georadar, integrate al recupero degli ele- sinfezione Predisposizione di porte vetrate 630lm - 3300lm carotaggi,ecc.. menti precedentemente rimossi, nomia circolare IP67 tagliafuoco e a taglio termico con Uplight revisione dei canali di gronda e Analisi dei ma- INTERVENTI PER IL RECUPERO VANI maniglione antipanico discendenti con eventuale so- Antiscivolo > R13 teriali ACCESSORI mineralogico-pe- stituzione, posa in opera di linee SOSTITUZIONE INFISSI trografiche, diffra- vita e predisposizione di impiato L’intervento prevede il pre-con- Con nuovi infissi in alluminio o le- Resistente a sali zione di raggi, ecc... parafulmini e sistema antivolatili solidamento e pulitura degli in- gno verniciato a taglio termico (U tonaci, la rimozione delle parti Mappature ammalorate o distaccate, il ripri- < 1,40 W/m2K ) dotati di microven- Antigelivo Dei materiali, delle tilazione perimetrale patologie di degra- stino delle stesse con materiali do delle superfici, compatibili e similari agli originali, analisi del quadro fessurativo e dei eventuale consolidamento corti- dissesti strutturali cale, velatura e tinteggiatura. Posa in opera di nuova pavimen- tazione in cotto. Sezione A 1:100 Sezione B 1:100 0 1 2 3 5 COMUNE DI FONTEVIVO CONCORSO DI PROGETTAZIONE RIQUALIFICAZIONE DELL'"EX CONVENTO" DI FONTEVIVO
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