Riconoscere "l'elefante": la comunica-zione nelle cure palliative

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     pubblicazioni

     Riconoscere “l’elefante”: la comunica-
     zione nelle cure palliative
     di Julie Griffie, MSN, RN, CS, AOCN, CHPN, Paula Nelson-Marten,   PhD, RN, AOCN   e Sandy Muchka,   MS, RN,
     CS, CHPN -Traduzione di Elisa Crotti

     N     el 2001 a Mary Lamont, una manager in
     pensione di 65 anni, viene diagnosticato un
                                                           tante per parlare della morte e del morire, un
                                                           tema difficile sia per gli infermieri sia per i
     tumore durante quello che lei definisce un            pazienti. Se l’infermiere non risponde in
     momento particolarmente felice della sua vita.        modo da favorire la comunicazione, questa
     Vedova all’età di 55 anni, la signora Lamont si       non avverrà mai e la morte diventerà l’“ele-
     risposa 5 anni dopo con un amico d’infanzia,          fante nella stanza”, qualcosa di inevitabile ma
     Ben Lamont, incontrato in chiesa.                     innominabile.
     All’età di 63 anni, le viene diagnosticato un         La metafora dell’elefante viene comunemente
     tumore al seno di secondo livello.                    impiegata dagli infermieri che operano negli
     La signora si sottopone a nodulectomia, che-          hospice per riferirsi alla morte e al morire.
     mioterapia e radioterapia; i follow-up realiz-        La presenza dell’elefante è innegabile nei cor-
     zati ogni tre mesi come raccomandato non              ridoi degli ospedali, nelle sale d’attesa, accan-
     rilevano recidive della malattia.                     to ai letti. Ma pochi lo riconoscono.
     Così la coppia parte per un viaggio in visita ai      Tuttavia, parlare di questi temi può consenti-
     figli durante il quale la signora Lamont sostie-      re di alleviare l’ansia e permettere a tutti colo-
     ne di essere stata benedetta. Una sera, circa 2       ro che hanno a che fare con la morte di un
     anni dopo la diagnosi, la signora Lamont arri-        paziente di pensare con maggiore chiarezza,
     va al pronto soccorso lamentando un nuovo,            affrontare la paura e prendere decisioni.
     acuto dolore che dura dalla mattina. Lo descri-       Ciò è fondamentale nell’assistenza nella fase
     ve come intenso, immobilizzante, mai prova-           terminale.
     to prima. Il medico le prescrive una risonanza
     magnetica che rileva metastasi con numerose           UNA STRUTTURA PER LA COMUNICAZIONE
     lesioni vertebrali litiche. I principali organi       Come comprensibile, la signora Lamont è
     non sembrano coinvolti. Dopo aver analizza-           preoccupata per le metastasi. Un tale disagio
     to i risultati con la signora Lamont, il medico       emotivo è facilmente riscontrabile nei pazien-
     organizza un consulto con un neurochirurgo,           ti a cui vengono diagnosticate una nuova
     un radiologo e un oncologo.                           malattia o l’esacerbazione di una patologia
     “Non riesco a credere a ciò che è accaduto –          cronica terminale. Le preoccupazioni imme-
     confida la signora Lamont a un’infermiera –.          diate riguardano soprattutto le questioni
     Quando per la prima volta ho scoperto di              sospese (il matrimonio di un figlio, un anni-
     avere un tumore al seno credevo realmente             versario imminente o i problemi economici
     che potesse essere curato. Per un hanno ho            familiari, per esempio) e domande come
     vissuto pensando che il cancro fosse scom-            “Dove sarò quando morirò?” e “Chi si prende-
     parso, ma ora il mio mondo si è sconvolto.            rà cura di me?” sorgono spontanee.
     Potrò ancora camminare? Quanto tempo mi               Discutendo tali preoccupazioni gli infermieri
     resta da vivere? Cosa mi accadrà adesso?”.            possono aiutare il paziente a concentrarsi sul
     Le domande come quelle poste dalla signora            trattamento e sulla sua idea di vivere e mori-
     Lamont rappresentano un’occasione impor-              re bene.
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     Ritornando al caso della signora Lamont, le             cutere la prognosi con il paziente.
     vengono proposte la chemioterapia e la radio-           Solitamente i pazienti affetti da cancro al seno
     terapia nella speranza di riuscire a stabilizzare       con metastasi localizzate nel sistema scheletri-
     la malattia e a controllare il dolore.                  co rispondono positivamente al trattamento,
     Vengono inoltre somministrati analgesici                ma quando le metastasi coinvolgono gli altri
     oppiacei. Una volta compreso che la guari-              organi, le probabilità di sopravvivenza dimi-
     gione e la cura non sono possibili, ci si orien-        nuiscono. Fornire questo tipo di informazioni
     ta sulle cure palliative: un cambiamento diffi-         alla signora Lamont o ripeterle qualora note è
     cile da annunciare al paziente e alla famiglia.         un passaggio corretto.
     Solitamente sono proprio gli infermieri, in             Quando un paziente apprende che non vi è
     quanto vicini ai pazienti, alle famiglie e agli         più cura, la prognosi è di primaria importan-
     altri prestatori di cure, a comunicare la notizia.      za. Nei casi di tumori avanzati i tempi medi di
     Il primo passo consiste nel far conoscere e             sopravvivenza sono determinabili, ma per le
     comprendere le cure palliative al paziente.             patologie correlate si possono solo fare ipote-
                                                             si. Il decorso di un attacco cardiaco congesti-
     TRE COMPITI INFERMIERISTICI CRITICI                     zio o delle malattie croniche polmonari ostrut-
     In uno studio sui membri di famiglie che                tive è spesso irregolare; per esempio l’esacer-
     hanno perso un congiunto, Pierce ha identifi-           bazione di uno o di entrambi può portare alla
     cato 3 compiti critici degli infermieri che assi-       morte, complicando notevolmente la possibi-
     stono le persone terminali: creare un contesto          lità di fare previsioni.
     favorevole alla comunicazione, facilitare l’in-         In tali situazioni ammettere l’incertezza può
     terazione tra il paziente e il medico, e facilita-      rappresentare un punto di partenza per parla-
     re l’interazione tra il paziente e i membri della       re con il paziente.
     famiglia.                                               La cultura e l’etnicità hanno una forte influen-
     1. Creare un contesto favorevole alla comuni-           za sulla comunicazione interpersonale.
     cazione significa considerare i particolari biso-       Gli infermieri dovrebbero tenere in considera-
     gni del paziente e dei membri della sua fami-           zione la lingua del paziente, le credenze reli-
     glia. Una buona comunicazione infermiere-               giose e spirituali, i punti di vista in merito alla
     paziente è essenziale. Un esempio può essere            malattia, alla morte e al morire – soprattutto se
     rappresentato da un infermiere che passa il             il background culturale del paziente è diverso
     suo cercapersone al collega e avvicina la sedia         da quello dell’infermiere.
     al letto: prestare completa attenzione al               Bisogna comprendere gli atteggiamenti e le
     paziente significa tenere in considerazione ciò         credenze del paziente (essendo consapevoli
     che ha da dire. È possibile iniziare ponendo al         dei propri) in merito alla verità, al significato
     paziente domande aperte e ascoltando atten-             della morte e a concetti come miracoli e vita
     tamente le riposte.                                     dopo la morte. In alcuni casi, è meglio non
     Nell’esempio riportato, il cancro della signora         discutere l’imminente morte del paziente con
     Lamont non accenna a regredire, a dispetto di           lui. Un recente articolo pubblicato sul Journal
     quanto sperato. L’infermiera potrebbe quindi            of the American Medical Association (JAMA)
     affermare: “Dev’essere preoccupante aver                ha rilevato come in alcune culture – fra cui
     ricevuto una notizia come questa”.                      quelle predominanti in Etiopia, Grecia e Cina
     Dando un nome all’emozione (preoccupazio-               – le persone tendano a considerare la veridi-
     ne), si fa capire al paziente la propria inten-         cità della prognosi come non necessaria, cru-
     zione di parlare di emozioni e sentimenti.              dele e in alcuni casi addirittura lesiva del
     Prognosi. La signora Lamont chiede diretta-             paziente. Kagawa-Singer e Blackhall suggeri-
     mente all’infermiera: “Quanto mi resta da               scono di chiedere al paziente se preferisce
     vivere?”. Anche se non esiste una risposta pre-         ricevere informazioni in merito alla sua malat-
     cisa, i medici e gli infermieri dovrebbero dis-         tia da chi lo cura o dalla famiglia.
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     Alcune domande possono essere utili per                morissero – in organizzazioni, in unità di cure
     valutare il background culturale del paziente:         intensive, attaccati ai respiratori, nel dolore e
        Dove è nato e cresciuto?                            nell’isolamento – senza che nessuno cono-
        Quando è arrivato negli Stati Uniti e come          scesse o fosse al corrente delle loro preferen-
     si è rivelata la sua esperienza? In che modo il        ze in merito alle cure di fine vita.
     suo arrivo in questo Paese ha cambiato la sua          Durante la fase I dello studio solo il 47% dei
     vita? (Ulteriori aspetti specifici potrebbero          medici era informato su quali fossero le circo-
     essere rappresentati dalla lingua, dalla forma-        stanze in cui i pazienti accettavano di essere
     zione/ educazione, dall’accesso all’assistenza         sottoposti a rianimazione cardiopolmonare
     sanitaria e dallo stile di vita).                      (CPR). Tuttavia nella fase II, che prevedeva
        Quali sono state le esperienze o gli eventi         l’intervento di infermieri addestrati a trasmet-
     importanti della sua vita che potrebbero aiu-          tere i dati degli outcome e le preferenze dei
     tare il personale dell’ospedale a comprender-          pazienti, la comunicazione fra medico e
     la meglio?                                             paziente non aveva registrato miglioramento
        In quale lingua preferisce parlare della sua        alcuno. È giusto che gli infermieri valutino
     salute? (Se possibile, quando necessario               con il paziente le questioni cliniche e diano
     dovrebbero essere le persone al di fuori della         consigli in merito alle direttive anticipate? Sì.
     famiglia a tradurre; ciò in quanto i familiari         È giusto che forniscano al paziente informa-
     potrebbero riportare le informazioni in modo           zioni utili per decidere del trattamento?
     distorto o impreciso).                                 Certamente.
        Chi è responsabile delle decisioni concer-          È facile per gli infermieri e i medici fare que-
     nenti la sua salute?                                   sto? Probabilmente no. Ad alcuni clinici non è
     Considerando e valutando le risposte del               mai stato spiegato come parlare di questi
     paziente è possibile determinare quali sono le         temi; ma è giunto il momento che imparino.
     risorse necessarie: c’è qualcuno nella comuni-         Se non sapete qual è la risposta da dare a un
     tà del paziente (per esempio un prete o un             paziente o alla sua famiglia, annotate la
     assistente sociale) che può aiutare l’infermiere?      domanda, trasmettetela al medico e organiz-
     Stabilire le priorità è di vitale importanza.          zate un incontro per permettere loro di comu-
     Ciò è possibile ascoltando e comprendendo i            nicare. Dovreste essere presenti al fine di faci-
     desideri del paziente. Un infermiere potrebbe          litare la discussione e assicurarvi che il
     chiedere, ad esempio: “Ora che abbiamo dis-            paziente comprenda quanto gli viene detto.
     cusso dell’incertezza della sua situazione, che        Inoltre, informatevi se il paziente vuole che i
     cosa è importante per lei?” o “Qual è la cosa          membri della sua famiglia siano presenti.
     più importante che posso fare per lei ora?”. Le        Se preferisce incontrare il medico da solo,
     riposte possono variare considerevolmente,             così dev’essere: è possibile parlare con la
     passando dalla copertura assicurativa alla dis-        famiglia separatamente o in un secondo
     cussione delle cure di fine vita con i membri          momento.
     della famiglia.                                        A volte l’infermiere rappresenta una sorta di
     2. Facilitare la comunicazione paziente-medico         intermediario fra medico e paziente.
     Nel 1995 il JAMA ha pubblicato i risultati dello       Tuttavia gli infermieri e i medici possono
     studio “Comprendere la prognosi e le prefe-            avere punti di vista differenti in merito agli
     renze per gli outcome e i rischi del trattamen-        obiettivi del trattamento (si pensi all’interru-
     to” che, tra gli altri aspetti, ha posto l’atten-      zione di un trattamento che allunga la vita o
     zione sulla “carenza della comunicazione” fra          alle cure palliative) e ai ruoli svolti (per esem-
     medici e pazienti. Lo studio, condotto su              pio se è appropriato o meno che un infer-
     9.105 pazienti ospedalizzati in 5 importanti           miere discuta le scelte del medico).
     strutture sanitarie in un periodo di 4 anni, ha        Alcuni infermieri segnalano come le organiz-
     messo in evidenza come alcuni americani                zazioni non favoriscano il dialogo con i medi-
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     ci in quanto colleghi.                                 del paziente
     Ma è cruciale che questo accada; ciò dovreb-
     be infatti rientrare a pieno titolo negli stan-        Se il medico non è d’accordo con le vostre
     dard per la pratica infermieristica.                   raccomandazioni, chiedete il motivo dimo-
     Gli infermieri devono comprendere, infatti,            strando che volete capire, non contraddire la
     non solo gli obiettivi del paziente e della sua        sua decisione
     famiglia, ma anche quelli del medico – consi-
     derando che questi potrebbe essere restio              Susan McInnes, MD, professore associato di Medicina

     proprio come tutti gli altri a riconoscere l’ele-
     fante nella stanza. A conclusione di un lavoro         3. Facilitare la comunicazione paziente-famiglia
     continuativo sulla comunicazione tra infermie-         è un obiettivo che può essere raggiunto iden-
     re e medico, McInnes ha formulato alcune               tificando chi sono i membri della famiglia che
     linee guida volte a favorirla (Box 1).                 prendono le decisioni e su cosa si basano per
                                                            farlo. Chiedere al paziente o al familiare:
     Box 1: Linee guida per favorire la comunicazio-        “Come vanno le cose in realtà?” può stimola-
     ne con i medici                                        re una risposta franca. Per esempio un pazien-
                                                            te potrebbe esprimere frustrazione per la rilut-
     Valutate e ripassate le domande e la loro spe-         tanza della sua famiglia a parlare del fatto che
     cificità prima di contattare il medico                 stia morendo, dicendo: “Nessuno mi dice
                                                            nulla”, o “Parlano, ma non di ciò che è impor-
     Cercate di capire come far risparmiare tempo           tante”. Approfondire per capire a cosa il
     al medico e al paziente per raggiungere l’o-           paziente si stia riferendo e chiedere quali
     biettivo. Ad esempio, è possibile fare in modo         sono gli argomenti tabù può essere d’aiuto.
     che la famiglia sia presente quando il medico          Nel caso del signor Lamont, l’infermiera gli
     fa il giro di visita o far conoscere al medico         chiede: “Lei e sua moglie avete parlato di cosa
     preventivamente le domande del paziente                è importante per la signora adesso?”.
                                                            Alla sua risposta negativa l’infermiera decide
     Fate in modo che la conversazione sia incen-
                                                            di assicurarsi che il marito sia presente ai con-
     trata sui desideri e le preoccupazioni del
                                                            sulti medico-paziente (ovviamente con il con-
     paziente e della sua famiglia, non sui vostri.
                                                            senso della signora Lamont).
     Ad esempio è possibile far sapere al medico
                                                            Dal momento che le persone sottoposte a forti
     che la famiglia e il paziente vorrebbero porre
                                                            stress possono faticare ad apprendere nuove
     domande in merito al supporto nutrizionale,
                                                            informazioni, il fatto che un membro della
     ma che non sono pronti a discutere relativa-
                                                            famiglia sia presente consente al paziente di
     mente alla rianimazione cardiopolmonare
                                                            confrontarsi in seguito su quanto detto.
     Valutate il paziente e cercate di conoscere tutti      È inoltre importante riconoscere che i pazien-
     i dettagli del caso, inclusi i problemi che            ti e i familiari possono aver bisgono di infor-
     potrebbero sorgere                                     mazioni diverse in diversi momenti.
                                                            Il signor Lamont può voler conoscere la pro-
     Se avete in mente un particolare intervento o          gnosi di sua moglie per discuterne a casa con
     trattamento, comunicatelo al medico e spiega-          i figli, per esempio; ma sua moglie può non
     te perché secondo voi è adeguato                       volere ancora esserne messa a conoscenza. In
                                                            questo esempio l’infermiera dovrebbe inco-
     Se avete discusso con un paziente un tratta-           raggiare il signor Lamont a parlare con il
     mento e questi vuole provarlo, ditelo al medi-         medico in privato o organizzare un incontro.
     co. Siete a stretto, costante contatto con il
     paziente, più del medico. Non costringetelo a          VALUTARE LO STATO FUNZIONALE
     dover indovinare o desumere le condizioni              La capacità funzionale è uno dei fattori più

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     predittivi nelle prognosi di cancro avanzato.           cernenti il trattamento (il testamento biologi-
     La Eastern Cooperative Oncology Group                   co) e l’individuazione di un procuratore (una
     (ECOG) Performance Status Scale è stata pro-            procura di lungo termine per l’assistenza sani-
     gettata per valutare la capacità funzionale dei         taria). Tutti i 50 Stati hanno dato esecuzione a
     soggetti che partecipano a sperimentazioni              leggi relative a entrambe le tipologie di diret-
     cliniche oncologiche. Questo e altri utili stru-        tive, che comunque variano da Stato a Stato.
     menti come la Performance Status Scale attri-           I temi che possono essere presi in considera-
     buiscono valori numerici allo stato funzionale.         zione nelle direttive anticipate sono – ma non
     Facendo una semplice osservazione come:                 esclusivamente – i seguenti.
     “Vedo che oggi è arrivato con una sedia a               La gestione del dolore alla fine della vita è di
     rotelle; sta diventando più impegnativo cam-            cruciale importanza per consentire al pazien-
     minare?”, l’infermiere può conoscere le preoc-          te di predisporre le sue direttive anticipate.
     cupazioni di un paziente in merito al declino           L’infermiere dovrebbe spiegare al paziente
     fisico.                                                 che la direttiva anticipata può comprendere
     I pazienti spesso verbalizzano ciò di cui gli           affermazioni che si riferiscono specificamente
     operatori sono consapevoli senza però accor-            al controllo del dolore chiarendo le preferen-
     gersene completamente: le circostanze non               ze espresse. Per esempio un paziente potreb-
     migliorano o peggiorano.                                be scrivere: “Quando mi avvicino alla morte,
     La signora Lamont viene inserita in un ciclo di         il comfort è per me l’aspetto più importante.
     radioterapia alla colonna vertebrale e si sotto-        Vorrei essere trattato con analgesici in modo
     pone settimanalmente ai trattamenti chemiote-           tanto aggressivo quanto necessario per man-
     rapici, entrambi in un ambulatorio oncologi-            tenere il mio livello di comfort.
     co. Il personale impiega durante ogni incon-            Non mi preoccupa il fatto di essere sedato. Se
     tro la scala ECOG.                                      gli analgesici causano la sedazione, per me è
     La valutazione prevede l’assegnazione di un             accettabile”.
     numero da 0 (normale) a 4 (allettato) in base           L’ANA ha pubblicato nel 2003 una dichiara-
     alla capacità del paziente di prendersi cura di         zione in merito alla promozione del comfort e
     sé e al tempo trascorso a letto.                        al sollievo dal dolore in fine vita.
     La signora Lamont risponde che la sua capa-             Le dichiarazioni del 1995 citano la definizione
     cità di prendersi cura di sé è limitata e che tra-      di Wanzer relativa al “dosaggio adeguato suf-
     scorre più della metà del giorno a letto – scala        ficiente per ridurre il dolore e la sofferenza” e
     ECOG 3. Non è in grado di sottoporsi al trat-           affermano che gli infermieri “non dovrebbero
     tamento chemioterapico settimanalmente                  esitare a utilizzare dosi complete ed efficaci di
     come pianificato a causa del basso numero di            anti-dolorifici per la corretta gestione del
     globuli bianchi, indicativi della scarsa funzio-        dolore nel paziente morente”.
     nalità del midollo spinale, e sebbene il dosag-         Come conseguenza di questo approccio è
     gio venga rivisto e il ciclo di radioterapia com-       possibile che si verifichino crisi respiratorie e
     pletato, il suo stato non migliora.                     che il paziente sia sedato.
     Durante una valutazione di routine afferma,             Le dichiarazioni dell’ANA del 1995 affermano
     con semplicità: “Le cose non migliorano.                che raggiungere un “adeguato controllo dei
     Ho bisogno di fare dei piani, magari scriven-           sintomi, anche a costo della vita”, è comun-
     do qualcosa”.                                           que un obiettivo eticamente giustificabile.
                                                             Dove morire. La signora Lamont, ritornando al
     LA PIANIFICAZIONE DELLA CURA                            nostro esempio, potrebbero essere preoccu-
     Secondo il Patient Self-Determination Act del           pata in merito al luogo in cui morirà: a casa,
     1990, le strutture sanitarie che ricevono fondi         in ospedale, in un hospice o in una clinica.
     federali devono riconoscere la valenza delle            Nelle direttive anticipate è possibile affrontare
     direttive anticipate, fra cui le due di base con-       anche questo aspetto.
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     Termine degli interventi curativi o che allunga-        Se il paziente ha individuato un procuratore è
     no la vita. Al fine di fornire indicazioni utili        consigliabile che sia presente nel corso della
     per la sua famiglia, la signora Lamont potreb-          discussione; ciò gli consentirà, se necessario,
     be voler inserire nelle direttive anticipate            di prendere decisioni coerenti in una fase suc-
     istruzioni in merito agli interventi che prolun-        cessiva.
     gano la vita scrivendo: “Non voglio che ulte-           Una discussione franca in merito alle condi-
     riori interventi che trattano il cancro vengano         zioni del paziente non prevede la totale
     proseguiti quando la malattia ha colpito i prin-        assenza della speranza, come qualcuno crede.
     cipali organi e le loro funzioni non possono            Per esempio, con l’aggravarsi della malattia
     essere ripristinate se non attraverso ulteriori         della signora Lamont, la sua attenzione si spo-
     procedure invasive o debilitanti”.                      sta dalla cura alla rinuncia; ora, accettando la
     Le specifiche procedure possono essere espli-           morte imminente, spera che sia senza dolore
     citate. La rianimazione cardiopolmonare                 e dignitosa, individuando obiettivi a breve ter-
     (CPR) è stata inizialmente sviluppata per trat-         mine come “stare bene, in una condizione
     tare l’arresto cardiaco improvviso anche nelle          confortevole, e svegliarmi quando i bambini
     persone sane; si può generalmente desumere              verranno a trovarmi il prossimo fine-settima-
     che i pazienti in arresto cardiaco vogliano che         na”. Incoraggiate il paziente a scrivere le diret-
     venga svolta. Infatti la CPR è uno dei pochi            tive anticipate quanto prima, se non l’ha anco-
     interventi che possono non essere effettuati            ra fatto, e a essere quanto più specifico possi-
     esclusivamente attraverso una specifica dispo-          bile. Sia voi che il paziente dovreste chiedere
     sizione del medico.                                     aiuto se ne sentite il bisogno. Ritornando al
     Questo dovrebbe essere spiegato ai pazienti,            caso della signora Lamont, l’infermiera riporta
     così come il fatto che la rianimazione cardio-          al medico: “La signora Lamont ultimerà le sue
     polmonare ha raramente successo nei pazien-             direttive anticipate oggi e credo vi saranno
     ti affetti da metastasi. Le ricerche hanno rile-        anche le sue preferenze in merito alla gestio-
     vato come il più importante fattore predittivo          ne aggressiva del dolore e alla rianimazione
     del successo di una CPR sia la condizione del           cardiopolmonare. Quali altri aspetti dovrebbe-
     paziente prima dell’arresto.                            ro essere presi in considerazione?”.
     Sebbene i pazienti debbano indicare i loro              Parlate con il medico dopo che ha visitato il
     punti di vista in merito alla CPR (e ad altri           paziente, ossia quando è normale discuterne,
     interventi) nelle direttive anticipate, queste          come dopo il giro di visite. Questo può con-
     indicazioni non risultano vincolanti rispetto           tribuire al raggiungimento degli obiettivi e a
     alla decisione del medico.                              una maggiore conoscenza del caso da parte
     Dal momento che i pazienti possono essere               degli altri membri del team.
     riluttanti nel formalizzare per iscritto decisioni      Documentate per iscritto ciò che fate e ciò che
     in grado di limitare il tempo che resta loro da         dite al medico e condividete le informazioni
     vivere, può essere d’aiuto focalizzarsi sui loro        rilevanti con ciascun membro dell’equipe che
     obiettivi a mano a mano che la morte si avvi-           possa aiutare il paziente a completare le sue
     cina. In un articolo pubblicato recentemente            direttive anticipate.
     nel Journal of Palliative Medicine, Griffie e
     colleghi hanno suggerito che l’infermiere               IL CONSULTO CON LA FAMIGLIA
     ponga le seguenti domande aperte:                       Due mesi dopo la rilevazione delle metastasi,
        Che cosa per lei è importante portare a ter-         la signora Lamont viene ricoverata in ospeda-
     mine in questo momento?                                 le. È itterica e ha elevati enzimi nel fegato.
         Come possiamo aiutarla a vivere bene il             La tomografia dell’organo mostra diverse aree
     tempo che le resta?                                     colpite dalle metastasi.
         Che cosa, secondo lei, non le permette di           Dorme per la maggior parte del tempo, sostie-
     raggiungere i suoi obiettivi?                           ne di provare dolore quando è sveglia e rice-
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     ve per via endovenosa farmaci oppiacei.                 paziente, se possibile, il decisore legale o il
     I medici e il marito sono riluttanti a iniziare la      procuratore, i membri della famiglia, le altre
     fleboclisi di oppiacei a causa dello scarso fun-        persone di sostegno (chiunque, se indicato
     zionamento del fegato e al desiderio della              dal paziente) e i prestatori di cure
     signora Lamont di stare sveglia per conversa-
     re. Quando i figli giungono in visita dallo             4. Come
     Stato in cui vivono, i risultati della biopsia          a. Introduzione
     confermano la metastasi. La famiglia chiede di          1. Presentatevi e fate in modo che gli altri si
     incontrare il medico mentre la signora Lamont           presentino
     sta dormendo per via dei sedativi.                      2. Riproponete e indicate gli obiettivi dell’in-
     Quindi si riunisce con i membri dell’equipe e           contro e le decisioni specifiche
     poi torna accanto al letto.                             3. Stabilite delle regole: ogni persona ha la
     Quando la cura non è più possibile, ditelo              possibilità di fare domande e di esprimere i
     chiaramente e preferibilmente di persona.               suoi punti di vista senza essere interrotta.
     La frase: “Non c’è più nulla che possiamo fare          Identificate il decisore legale e spiegate l’im-
     per voi” deve essere bandita dal linguaggio             portanza di un processo decisionale collabo-
     medico. C’è sempre qualcosa che si può fare             rativo
     per un paziente che sta morendo e per la sua            b. Riesaminate la condizione medica
     famiglia. I sintomi possono essere gestiti in           1. Riesaminate la condizione medica attuale,
     modo aggressivo e il paziente e la famiglia             la pianificazione e la prognosi
     aiutati a raggiungere obiettivi realistici.             2. Chiedete ai membri della famiglia se hanno
     Questo è ben lontano da niente.                         domande in merito allo stato attuale, alla pia-
     Convocare la famiglia. Dal momento che sono             nificazione o alla prognosi
     moltissime le ragioni alla base della convoca-          3. Differite le decisioni dopo il punto C o D
     zione, è importante stabilirne in anticipo gli          c. Incontro con la famiglia e un paziente in
     obiettivi, che possono consistere nella valuta-         grado di prendere decisioni
     zione degli aspetti etici specifici, nelle deci-        1. Chiedete al paziente: “Quali decisioni sta
     sioni in merito ai trattamenti o alla gestione          prendendo in considerazione?”
     dei sintomi, nella risoluzione dei conflitti,           2. Chiedete a ciascun membro della famiglia:
     nella pianificazione delle volontà. L’incontro          “Avete domande in merito al piano del tratta-
     si dovrebbe tenere ogni volta che si ravvisi il         mento? Come potete essere d’aiuto al pazien-
     bisogno di un confronto fra personale,                  te?”
     paziente e famiglia. Tutti i membri dell’equipe         d. Incontro con la famiglia e un paziente che
     possono trarre interessanti spunti dalle linee          non è in grado di prendere decisioni
     guida create da Weissman e colleghi (Box 2).            1. Chiedete a ciascun membro della famiglia:
                                                             “Cosa ritenete che il paziente sceglierebbe se
     Box 2: L’incontro con la famiglia                       potesse parlare?”
                                                             2. Chiedete a ciascun membro della famiglia:
     1. Perché                                               “Cosa ritenete debba essere fatto?”
         Chiarite gli obiettivi con i membri dell’e-         3. Lasciate la stanza e date modo alla famiglia
     quipe prima di incontrare la famiglia                   di confrontarsi in privato
                                                             e. Se non c’è consenso
     2. Dove                                                 1. Ribadite gli obiettivi. Poi chiedete: “Che
        In un contesto comodo e riservato, dispo-            cosa direbbe il paziente se potesse comunica-
     nete le sedie in cerchio                                re?”
                                                             2. Pianificate un altro incontro per il giorno
     3. Chi                                                  successivo
         Fra i partecipanti vi devono essere il              3. Provate a stimolare la discussione chieden-
      48                                                                             IO INFERMIERE - N.4 /2007
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     do: “Su quali valori si basa la vostra decisio-          menti devono essere confrontati con i benefi-
     ne? Come influenzerà voi e i membri della                ci. Il peso della signora Lamont è diminuito
     vostra famiglia?”                                        costantemente negli ultimi mesi e il suo stato
     4. Identificate il decisore legale                       nutrizionale è scarso.
     5. Identificate le risorse: preti, altri medici,         Fa fatica a deglutire e mangia solo un paio di
     comitati etici                                           bocconi al giorno. Inoltre il suo fegato non
                                                              riesce a metabolizzare i farmaci.
     5. Conclusioni                                           Alla luce di tutto ciò, non è raccomandabile
        Sintetizzate il consenso raggiunto, le deci-          intraprendere un altro ciclo chemioterapico e
     sioni prese e il piano di follow-up                      ci si aspetta che la signora Lamont muoia nel
        Ricordate ai partecipanti che è ancora pos-           giro di qualche giorno.
     sibile ottenere outcome inattesi                         Tali informazioni devono essere trasmesse alla
        Identificate il portavoce della famiglia per          paziente e alla sua famiglia, al fine di decide-
     continuare la comunicazione                              re il luogo del decesso.
        Documentate nella cartella chi era presen-            L’equipe è a conoscenza dei desideri del
     te, quali decisioni sono state prese e il piano          paziente? Se non è in grado di comunicare, ci
     di follow-up                                             sono direttive anticipate? La signora Lamont
         Ricordate che la scelta di interrompere il           ha steso una procura che afferma chiaramen-
     trattamento è responsabilità congiunta dell’e-           te le sue preferenze nominando il marito pro-
     quipe, del paziente, del suo procuratore e               curatore. Sebbene si svegli e sia in grado di
     della famiglia                                           riconoscere le persone presenti nella sua stan-
        La continuità è importante. Mantenetevi in            za, la valutazione rileva che non riesce a ela-
     contatto con la famiglia e con l’equipe; se              borare le informazioni, a comprendere le con-
     necessario, programmate incontri di follow-up            seguenze delle decisioni o a comunicare le
                                                              sue preferenze – tutti aspetti molto importan-
     6. Le dinamiche e le decisioni della famiglia            ti nel determinare la capacità decisionale.
         Rispettate per quanto possibile le scelte del        L’equipe decide di attivare la procura.
     decisore della famiglia                                  A questo punto il marito diventa il procurato-
         Ricordate che i modelli di interazione stabi-        re e deve prendere le decisioni al posto della
     liti nella famiglia continueranno                        signora.
         Notate come i conflitti non risolti all’interno      Da chi è composta la famiglia del paziente?
     della famiglia possano entrare in gioco                  Chi dovrebbe presenziare agli incontri?
         Comprendete che il problema concerne l’a-            La famiglia del paziente potrebbe essere costi-
     vere a che fare con figure autoritarie, medici           tuita da persone che non sono necessaria-
     o istituzioni che possono influire sul processo.         mente parenti. Chiunque il paziente consideri
     Chiedete di questa influenza ai presenti                 “membro della famiglia” dovrebbe presenzia-
                                                              re agli incontri. Il figlio adulto della signora
     Weissman D.E. et al., Improving end-of-life care,
                                                              Lamont è presente, come ovvio, così come il
     Milwaukee Medical College of Wisconsin, 2001.
                                                              marito. I figli minori della signora non vengo-
                                                              no informati dell’incontro, ma la sua più cara
     Prima di iniziare l’incontro prendete in consi-          amica, che conosce dai tempi del college, sì.
     derazione le seguenti domande.                           Quali membri dell’equipe devono essere pre-
     Quali sono gli scopi dell’incontro? Quali deci-          senti? Dovrebbero essere presi in considera-
     sioni vanno prese? Nel caso della signora                zione tutti i membri dell’equipe: medici, infer-
     Lamont l’equipe deve valutare, prima dell’in-            mieri, assistenti sociali, pianificatori delle
     contro, se continuare o meno il trattamento              dimissioni, case manager e preti.
     del cancro. La terapia praticata non ha dato             Ma solo le persone davvero necessarie
     risultati e i rischi correlati a ulteriori tratta-       dovrebbero assistere al processo decisionale.
     IO INFERMIERE - N.4 /2007                                                                             49
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     L’infermiere è molto importante negli incontri          morte – ossia per dire alle persone importan-
     con le famiglie, dal momento che si occupa              ti “Ti perdono”, “Ti prego perdonami”,
     dell’implementazione dei piani, della trasmis-          “Grazie” e “Addio” – forse molte più persone
     sione delle informazioni agli enti competenti,          morirebbero in pace.
     del sostegno al paziente e alla sua famiglia.           La gestione dei sintomi è di primaria impor-
     I dirigenti infermieristici dovrebbero essere           tanza. I membri della famiglia che assistono
     avvisati, affinché possano fare in modo che gli         un paziente morente a casa devono compren-
     infermieri dell’assistenza primaria siano pre-          dere quali sono i sintomi e i comportamenti
     senti.                                                  da segnalare; e negli ospedali gli infermieri
     Per quanto tempo ancora il paziente avrà                dovrebbero rivedere tutte le procedure al fine
     bisogno di essere assistito in questo contesto?         di garantire che ciò che si fa è assolutamente
     Spesso, nella fase terminale della vita, il             necessario.
     paziente deve essere trasferito in un contesto          Continuare a controllare i segni vitali di un
     differente. I tempi vanno valutati attentamen-          paziente morente non aumenta il suo livello
     te: rattrista tutti il fatto che un paziente spo-       di comfort e il tempo dedicato a queste attivi-
     stato in un altro contesto muoia dopo 24 ore.           tà può essere speso meglio cercando di met-
     È necessario fare ogni sforzo affinché questo           terlo a suo agio, ad esempio massaggiandogli
     non accada.                                             la schiena. In qualsiasi contesto bisognerebbe
                                                             seguire il programma di contatto dell’infer-
     GLI ULTIMI GIORNI                                       miere con il paziente e la famiglia.
     La famiglia della signora Lamont decide di              Per esempio se il paziente sta ricevendo
     riportarla a casa per gli ultimi giorni.                un’assistenza domiciliare, l’infermiere potreb-
     Solitamente durante gli incontri il paziente e i        be affermare: “La visiterò o la chiamerò ogni
     membri della sua famiglia iniziano ad accetta-          giorno” e se il paziente è in area acuta gli si
     re l’imminenza della morte.                             potrebbe dire: “La controllerò ogni ora. Non la
     Durante gli ultimi giorni di vita di una perso-         disturberò se sta dormendo, ma si senta libe-
     na, le opinioni in merito a cosa sia una buona          ro di chiamarmi in qualsiasi momento”.
     morte possono essere molto diverse.                     I vostri sforzi devono essere volti a garantire il
     Steinhauser e colleghi hanno condotto una               comfort fisico ed emotivo del paziente e della
     ricerca randomizzata su 340 pazienti grave-             famiglia, magari sistemando i lettini per per-
     mente malati, 332 famiglie che avevano per-             mettere ai familiari di trascorrere la notte vici-
     duto recentemente una persona cara, 361                 no al proprio caro.
     medici e 429 prestatori di cure con lo scopo            È importante tenere a mente che ciò che acca-
     di verificare gli aspetti ritenuti importanti alla      de al letto di un paziente morente resterà
     fine della vita.                                        nella memoria della famiglia, nel ricordo della
     La maggior parte degli intervistati erano d’ac-         morte. Se gli infermieri trattano il paziente e i
     cordo su 4 punti: gestione del dolore e dei             familiari con empatia e se si verifica un’eccel-
     sintomi, comunicazione con il medico, prepa-            lente comunicazione, ciò può avere un signi-
     rarsi al morire, opportunità di raggiungere un          ficato profondo per le persone coinvolte.
     senso di “completezza”.                                 La signora Lamont torna a casa, dove è assi-
     Sugli altri punti, però – decisioni in merito ai        stita dagli infermieri dell’hospice. Muore senza
     trattamenti che prolungano la vita, morire a            dolore, circondata dalla sua famiglia in un
     casa, parlare del senso della morte – le opi-           luogo che ama. In seguito il marito e i figli
     nioni erano differenti.                                 esprimono la loro gratitudine a chi l’ha segui-
     È importante che gli infermieri considerino lo          ta. “Anche quando il trattamento non era più
     stato del paziente, sia da un punto di vista psi-       in grado di sconfiggere il cancro – dice il
     cologico che spirituale. Se i clinici fornissero        signor Lamont – abbiamo gestito il dolore di
     ai pazienti più tempo per venire a patti con la         Mary e abbiamo condiviso il nostro amore”.
      50                                                                              IO INFERMIERE - N.4 /2007
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