Rete Scuole LSS a.s. 2017/2018 - Iniziativa realizzata con il contributo della Regione - Toscana
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Iniziativa realizzata con il contributo della Regione Toscana nell’ambito del progetto Rete Scuole LSS a.s. 2017/2018
Triangoli nel tempo e nello spazio Le piramidi di Giza: dalla geometria alla storia, attraverso l’uso di strumenti tecnologici e … accenni di astronomia. I.C. Carrara e Paesi a Monte Scuola Primaria “G. Marconi” Classe 4°A Anno scolastico 2017/2018
Collocazione nel curricolo verticale. Il percorso viene proposto in una classe quarta di scuola primaria, all’interno delle attività di geometria (relative alla misura, allo studio delle figure), di storia (relative allo studio di quadri di civiltà), di tecnologia (relative all’uso adeguato di mezzi di comunicazione), di geografia (relative all’orientamento spaziale) e scienze (relative allo sviluppo di atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che stimolino la curiosità e la ricerca di spiegazioni).
Collocazione nel curricolo verticale. Le attività qui di seguito descritte sono un tentativo di realizzare nel concreto ciò che si legge nel paragrafo finale delle Indicazioni Nazionali 2018, denominato Prospettive future, in cui si afferma che è “decisiva una nuova alleanza fra scienze, storia, discipline umanistiche, arti e tecnologia, in grado di delineare la prospettiva di un nuovo umanesimo.”
Obiettivi essenziali di apprendimento Matematica: Saper classificare le figure piane Saper costruire e classificare i poligoni Conoscere e classificare i quadrilateri Nominare e classificare i triangoli in riferimento ai lati e agli angoli Possedere il concetto di confine
Obiettivi essenziali di apprendimento Raccordi con altre discipline: Partecipare a scambi educativi con compagni e docenti usando un registro adeguato ai diversi contesti (italiano) Orientarsi nello spazio e sulle carte geografiche utilizzando la bussola e punti cardinali (geografia) Individuare, nell’osservazione di esperienze concrete, alcuni concetti scientifici quali le dimensioni spaziali (scienze) Organizzare le conoscenze acquisite in quadri sociali significativi: aspetti della vita sociale, politico-istituzionale, economica, artistica e religiosa (storia) Osservando oggetti del passato, rilevare le trasformazioni di utensili e processi produttivi e inquadrarli nelle tappe evolutive della storia dell’umanità (tecnologia) Utilizzare strumenti e regole per produrre immagini grafiche, pittoriche, plastiche, tridimensionali, attraverso processi di manipolazione, rielaborazione e associazioni di codici, di tecniche e materiali diversi tra loro (arte e immagine)
Elementi salienti dell’approccio metodologico Compito di realtà: costruzione di un plastico che rappresenti le piramidi di Giza Metodologie impiegate: . apprendimento cooperativo . lezione frontale . problem solving . Didattica laboratoriale . Flipped classroom
Materiali, apparecchi, e strumenti impiegati - Strumenti tecnici: compasso, goniometro, righe, squadre - Strumenti tecnologici: tablet, pc, fotocamera digitale, tv, apple tv, App gratuite - Materiali: materiale di facile consumo, materiale di riciclo, materiale strutturato (bastoncini per creare forme geometriche piane, geopiani), compensato, sabbia, mattoncini
Ambienti in cui è stato sviluppato il percorso: · Aula · Laboratori didattici . Uscite sul territorio
Tempo impiegato · Per la messa a punto preliminare nel Gruppo LSS 4h · Per la progettazione specifica e dettagliata nella classe Tempo-scuola di sviluppo del percorso (da settembre a maggio, con sospensione nei mesi di febbraio e marzo) · Per uscite esterne 2h · Per documentazione 20h
Descrizione del percorso didattico Il percorso prende inizio fin dai primi giorni di scuola, in cui gli alunni sono incuriositi dagli argomenti di studio dell’anno scolastico in corso. Con preferenza per i contenuti di storia, individuati nel libro di testo di quarta primaria, i bambini focalizzano l’attenzione sugli antichi egizi e sull’elemento architettonico che più li caratterizza: le piramidi.
Una delle immagini delle piramidi di Giza ricercata in internet dagli alunni
Esempio di argomentazione in classe Insegnante: Quali forme geometriche riconoscete nelle piramidi? Alunni: i triangoli Insegnante: quanti tipi di triangoli conoscete? Alunni: equilatero, rettangolo, scaleno, isoscele… Insegnante: cerchiamo di fare ordine. Per esempio equilatero che cosa significa? Alunni: I triangoli equilateri hanno i lati uguali come quelli del quadrato Insegnante: proviamo a verificare quello che avete detto con i bastoncini. Costruiamo dei triangoli equilateri e confrontiamoli
Attività in piccoli gruppi Dal confronto con vari triangoli equilateri i bambini verificano che non solo hanno tre lati uguali (gli alunni sanno attraverso confronti che a colore uguale corrisponde bastoncino di uguale dimensione), ma anche tre angoli uguali (attraverso la sovrapposizione dei triangoli di varie dimensioni).
E se variamo anche un solo angolo, che cosa succede al triangolo equilatero? (Verifica a piccoli gruppi attraverso l’uso della App GeoGebra)
Gli alunni hanno verificato con GeoGebra che, costruito un triangolo equilatero, al variare di un angolo anche gli altri variano. Inoltre, hanno osservato che gli angoli interni di un triangolo equilatero misurano 60° ciascuno, quindi se si aumenta l’ampiezza di un angolo, gli altri due diminuiscono e viceversa. Come mai accade questo? È sempre verificabile?
Attività individuale sugli angoli interni dei triangoli
Dalle osservazioni e dalla discussione collettiva viene rilevato che, al variare di un angolo: A) la misura degli altri 2 cambia B) se 1 angolo è < 60 gradi, gli altri 2 assieme sono > 120 gradi; se un angolo è > 60 gradi gli altri 2 assieme sono < 120 gradi. C) variando un angolo, almeno uno dei 3 lati varia (è costretto o ad accorciarsi o ad allungarsi)
Esempio di argomentazione in classe
Nella discussione collettiva nasce spontanea una osservazione: con tre angoli acuti si forma un triangolo come quello equilatero o isoscele Qualcuno chiede: E se uno dei tre angoli non è acuto, quale tipo di triangolo si forma? Verifichiamo con bastoncini e squadre
I bambini fabbricano diversi tipi di triangolo, poi verificano per sovrapposizione a una squadra se gli angoli sono maggiori, minori o uguali a un angolo retto
Classificazione dei triangoli in base agli angoli anche con l’uso di geopiani
Attività di gruppo Con la simmetria i bambini scoprono i triangoli ottenuti dal raddoppio delle squadre. Raddoppiando la squadretta 30-60 si forma un triangolo equilatero
Ma come possiamo classificare i triangoli in base ai lati? I bambini hanno già osservato che per variare l’ampiezza di un angolo sono costretti ad aprire i bastoncini, quindi anche i lati del triangolo equilatero cambiano dimensioni e non sono più uguali.
Attività in piccoli gruppi Dalla discussione collettiva delle osservazioni riportate dai vari gruppi si rileva che per formare un triangolo i lati non possono avere qualsiasi dimensione. Si osserva che non sempre con bastoncini scelti a caso si può formare un triangolo. A volte le dimensioni non sono sufficienti.
Si arriva alla regola attraverso l’esperienza diretta: in ogni triangolo la somma di due lati è maggiore del terzo lato
Classificazione triangoli in base ai lati
Esercitazione sulle caratteristiche dei triangoli (disegno tecnico)
Ordinate le idee sui triangoli e le loro caratteristiche, riprende la discussione collettiva: come mai per la costruzione delle piramidi è stata scelta questa figura geometrica? Attività di ricerca in piccoli gruppi con uso di internet e di libri della biblioteca scolastica. Discussione collettiva delle osservazioni riportate da ciascun gruppo:
Dalle osservazioni degli alunni: “I tetti delle case, i telai delle bici, i tralicci dell’alta tensione hanno forme triangolari”. Come mai?
I bambini apprendono dalla lettura che i triangoli sono indeformabili, quindi sono l’ideale per costruire forme architettoniche capaci di resistere alle tensioni e all’usura del tempo, come le piramidi.
Un quadrilatero si deforma facilmente. Un foglio di carta non regge il peso di un diario, ma se gli si da una struttura triangolare, piegandolo a fisarmonica, le cose cambiano!
Esempio di attività di ricerca sulle caratteristiche delle piramidi egizie a base quadrata.
Appresa la struttura geometrica, come fare a costruire il plastico delle piramidi di Giza? Come costruire un modellino in cartone di una figura solida?
Rapporto/proporzionalità I bambini hanno già sperimentato la riproduzione in scala di figure piane. Nel loro libro di testo di inglese trovano il modellino pronto da ritagliare della piramide a base quadrata, ma è toppo piccolo. Come fare per ingrandirlo?
Per fare la crema per due persone occorrono 200 ml di latte. Elisa vuole preparare la crema per sei persone. Traccia sulla caraffa graduata la linea che indica il livello raggiunto dal latte che serve a Elisa. Rivediamo il concetto di proporzionalità con un’attività in piccoli gruppi tratta dalle prove INVALSI del 2016
Dopo aver discusso, ciascun gruppo presenta alla classe la procedura adottata per risolvere il quesito.
Applichiamo i concetti di rapporto/ proporzionalità per progettare la riproduzione in varie scale del modellino del solido
Costruiamo le piramidi
Creati i modellini, durante le ore dedicate a storia i bambini si documentano con ulteriori attività di ricerca su internet. Scoprono che, secondo la teoria sulla correlazione della cintura di Orione, le piramidi sono collocate sul diametro di una circonferenza. Cos’è la cintura di Orione e come fare a riprodurre nel plastico la stessa disposizione dei solidi?
Visitiamo il planetario della nostra città e osserviamo le costellazioni. Scopriamo cos’è la Cintura di Orione.
Correlazione tra la cintura di Orione e la posizione delle piramidi (ricerca su internet)
Procediamo con il plastico In aula viene creata una base rettangolare di 100 cm x 120 cm con tavole di compensato. I bambini a piccoli gruppi trovano soluzioni su come disegnare la circonferenza sulla base. La soluzione adottata collettivamente viene trascritta dai bambini sull’iPad
Misurazioni della base di compensato
Osservazioni trascritte dagli alunni su iPad “Mettendo insieme le idee siamo arrivati ad una conclusione: siccome le piramidi sono posizionate sul diametro di una circonferenza, dovevamo imparare che cos’è un diametro e come disegnarlo. Su internet abbiamo letto che il diametro è quel segmento che passa per il centro e unisce 2 punti opposti della circonferenza”.
“Abbiamo, poi, misurato la nostra base di legno e abbiamo visto che è un rettangolo di lati 100x120 cm. Abbiamo provato a disegnare una circonferenza sul legno e il suo raggio non poteva essere superiore alla metà del lato più corto del rettangolo (50 cm), perché altrimenti non ci stava. Il centro della circonferenza doveva essere il centro della tavola di legno e l’abbiamo trovato con il punto d’incontro delle 4 tavole messe assieme. Su Internet abbiamo anche letto che i quadrilateri nei quali si può inscrivere una circonferenza sono quelli che hanno la somma dei lati opposti uguale. Nel rettangolo non si può inscrivere una circonferenza, quindi sui due lati corti rimane dello spazio”.
Dalla ricerca di informazioni su internet al disegno della circonferenza, alla collocazione dei modellini sulla base di compensato
I bambini divisi per gruppi procedono nella decorazione dei solidi di cartone
Altri si dedicano alla copertura della base con la sabbia e alla realizzazione di elementi decorativi
Il plastico visto dall’alto. Orientamento secondo i punti cardinali.
Il plastico è terminato!
Verifiche degli apprendimenti Tipologie impiegate: - prove in situazione problema - disegno tecnico - test
Esempio di verifica
Argomenti trattati - classificazione dei triangoli in base ai lati e agli angoli - concetto di circonferenza, corda, diametro … - poligoni inscritti/circoscritti alla circonferenza - costruzione di un solido
Risultati ottenuti (analisi critica in relazione agli apprendimenti degli alunni) La classe, composta da 24 alunni, è abituata a lavorare fin dalla classe prima divisa in piccoli gruppi, che si formano quasi sempre spontaneamente. In questo contesto è più facile attivare momenti in cui il compagno più competente assume un ruolo di tutoraggio nei confronti di altri più deboli.
Risultati ottenuti (analisi critica in relazione agli apprendimenti degli alunni) I compiti di realtà sono motivanti per gli alunni, perché, in vista della realizzazione di un manufatto, si trovano immersi in situazioni problematiche in cui la discussione collettiva è prioritaria. Durante tutto il processo di apprendimento essi prendono parte attivamente alla costruzione delle proprie conoscenze. Nelle verifiche finali la totalità degli alunni ha ottenuto un punteggio superiore alla sufficienza, un terzo delle prove ha ottenuto il massimo punteggio.
Valutazione dell’efficacia del percorso didattico sperimentato in ordine alle aspettative e alle motivazioni del Gruppo di ricerca LSS Il percorso didattico è risultato positivo in molteplici aspetti. Ha permesso di individuare attività motivanti per gli alunni e per gli insegnanti, i quali hanno collaborato assieme, sia all’interno della classe, sia nel gruppo di ricerca. All’interno della classe si è attivata una sinergia fra le insegnanti che ha portato a offrire agli alunni un percorso formativo unitario, in cui le discipline risultano essere “a servizio” di un unico processo di crescita e non fine a se stesse. All’interno del gruppo LSS le discussioni sono state finalizzate al miglioramento delle attività proposte in classe e all’acquisizione di nuove tecniche di valutazione.
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