PIANO ANNUALE PER L'INCLUSIONE - Istituto Comprensivo di Asiago
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ISTITUTO COMPRENSIVO ASIAGO Via Bertacchi, 14 - 36012 Asiago (VI) - e Fax 0424 - 64292 – 462688 codice fiscale 84006050243 – e mail viicv88600v@istruzione.it PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE triennio 2017-2020 PREMESSA Il Piano Annuale d’Inclusione (P.A.I.) è uno strumento programmatorio, predisposto per il triennio 2017 – 2020 dal G.L.I. (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione) del nostro Istituto, con possibilità di revisione annuale. Tale Piano deve individuare i punti di forza e di debolezza delle attività inclusive svolte dalla scuola e quindi deve predisporre un piano delle risorse da offrire e richiedere ai soggetti pubblici e a quelli del privato sociale per impostare una migliore accoglienza degli alunni, con particolare attenzione a quelli con Bisogni Educativi Speciali. Dalla nota MIUR: “Il P.A.I. non va inteso come ulteriore adempimento burocratico, bensì come uno strumento che possa contribuire ad accrescere la consapevolezza dell’intera comunità educante sulla centralità e la trasversalità dei processi inclusivi in relazione alla qualità dei risultati educativi, per creare un contesto educante dove realizzare concretamente la scuola per tutti e per ciascuno”. Il P.A.I. è parte integrante del PTOF (Piano Triennale dell'Offerta Formativa).
Parte I – Analisi dei punti di forza e di criticità Rilevazione dei BES presenti (a.s. 2017/2020): n° disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 24 minorati vista minorati udito psicofisici disturbi evolutivi specifici 36 DSA ADHD/DOP/disprassia Borderline cognitivo Altro svantaggio (indicare il disagio prevalente) 32 Socio-economico Linguistico-culturale Disagio comportamentale/relazionale Altro Totali 92 popolazione scolastica 639 N° PEI redatti dai GLHO 24 N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 36 N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria / Risorse professionali Prevalentemente utilizzate in… Sì / No specifiche Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di Sì piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate Sì (Primaria e (classi aperte, laboratori protetti, Infanzia) ecc.) Per Scuola secondaria solo in alcune giornate (tempo prolungato e Giornate Speciali) AEC (assistenti ULSS) Attività individualizzate e di No piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate No (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di No piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate No (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) Funzioni strumentali / coordinamento Si Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) Si Psicopedagogisti e affini esterni/interni Si Docenti tutor/mentor Si Altro:sportello ausili tecnologici Si Altro: Coinvolgimento docenti Attraverso… Sì / No
curricolari Partecipazione a GLI Si Rapporti con famiglie Si Tutoraggio alunni Si Coordinatori di classe o altri docenti Progetti didattico-educativi a Progetto P.I.P.P.I prevalente tematica inclusiva Altro: Assistenza alunni disabili Si Coinvolgimento Progetti di inclusione / laboratori integrati No personale ATA Altro: Si Informazione /formazione su genitorialità e (Servizio psicopedagogia dell’età evolutiva Psicopedagogico per i docenti e per le famiglie, Punto Ascolto Coinvolgimento famiglie Coinvolgimento in progetti di inclusione Sì Coinvolgimento in attività di promozione Si della comunità educante Altro: Le famiglie sono rappresentate nel Comitato genitori dal 2015 Accordi di programma / protocolli di intesa Si formalizzati sulla disabilità Accordi di programma / protocolli di intesa Si formalizzati su DSA Rapporti con servizi Procedure condivise di intervento sulla sociosanitari territoriali e Si disabilità istituzioni deputate alla Procedure condivise di intervento su DSA Si sicurezza. Rapporti con RTS (Rete territoriale scuole)/ CTI (Centro Progetti territoriali integrati territoriale per l'inclusione) Si Progetti integrati a livello di singola scuola Rapporti con RTS / CTI Si Altro: Rapporti con Si privato sociale e Progetti territoriali integrati (Comunità volontariato Educante) Strategie e metodologie educativo- didattiche / gestione della classe Formazione docenti Didattica speciale e progetti educativo- Si (PEI su base didattici a prevalente tematica inclusiva ICF) Altro:
Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4 1 - Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo x 2 - Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento x degli insegnanti 3 - Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive x x 4 - Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della x scuola 5 - Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della X scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti 6 - Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare X alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative 7 - Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di x x percorsi formativi inclusivi 8 - Valorizzazione delle risorse esistenti x 9 - Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la x realizzazione dei progetti di inclusione 10 - Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il x successivo inserimento lavorativo * = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici
Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo triennio 1. ASPETTI ORGANIZZATIVI E GESTIONALI COINVOLTI NEL CAMBIAMENTO INCLUSIVO (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.) RUOLI DELLE DIVERSE COMPONENTI COINVOLTE Gruppo di Studio e di Lavoro per l'Inclusione: rilevazione BES presenti nella scuola; rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola; elaborazione di una proposta di PAI (Piano Annuale per l’Inclusività) riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico con supporto delle Figure Strumentali. Dirigente scolastico È membro di diritto del Gruppo d’Inclusione (di cui fanno parte le funzioni strumentali dei vari ordini di scuola, i rappresentanti degli insegnanti curricolari e di sostegno, i rappresentanti dei genitori e dei servizi socio sanitari). Team docenti: rilevazione di tutte le certificazioni; individuazione dei casi in cui sia necessaria e opportuna l’adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative e dispensative; rilevazione alunni BES di natura socio-economica e/o linguistico – culturale; verbalizzazione delle considerazioni psicopedagogiche e didattiche che individuano come BES alunni non in possesso di certificazione; stesura e applicazione Piani di Lavoro (PEI e PDP) che, a partire dai bisogni rilevati, definiscano gli obiettivi, gli interventi didattico-educativi, strategie e metodologie utili per la realizzazione della partecipazione degli studenti con BES al contesto di apprendimento; individuazione e proposizione di risorse umane strumentali e ambientali per favorire i processi inclusivi; collaborazione scuola-famiglia-territorio. Operatori socio – sanitari: collaborazione alla programmazione delle attività scolastiche in relazione alla realizzazione del progetto educativo; collaborazione alla continuità nei percorsi didattici. Collegio Docenti: delibera del PAI (mese di Giugno) su proposta del GLI; esplicitazione nel PTOF di un concreto impegno programmatico per l’inclusione; esplicitazione di criteri e procedure di utilizzo funzionale delle risorse professionali presenti; impegno a partecipare ad azioni di formazione e/o prevenzione concordate anche a livello territoriale. Funzione Strumentale “Inclusione”: collaborazione attiva alla stesura della bozza del Piano Annuale dell’Inclusione.
2. POSSIBILITA’ DI STRUTTURARE PERCORSI SPECIFICI DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DEGLI INSEGNANTI Il nostro Istituto è inserito nella rete territoriale del CTI- RTS Bassano -Asiago che organizza numerosi percorsi di formazione sulle diverse problematiche BES rivolti a tutti i docenti della scuola. Un docente della scuola primaria sta frequentando un corso di formazione organizzato dall'Ufficio scolastico territoriale di Vicenza, per conseguire la qualifica di figura di sistema per l'inclusione. L'Istituto, inoltre, fornisce il servizio di consulenza psicopedagogica sia per le famiglie che per i docenti alll'Infanzia e alla Primaria e il servizio del punto di ascolto (consulenza psicologica per studenti, genitori e docenti) alla Scuola Secondaria di primo grado. Nella Scuola sono presenti docenti sia curricolari che di sostegno con specializzazione polivalente. 3. SVILUPPO DI UN CURRICOLO ATTENTO ALLE DIVERSITA’ E ALLA PROMOZIONE DI PERCORSI FORMATIVI INCLUSIVI Per il nostro Istituto, sviluppare un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi significa organizzare l'ambiente/contesto e le attività in modo che lo studente Bes possa avere le stesse occasioni degli altri per apprendere, crescere, fare esperienza. Nel contesto inclusivo, gli interventi non sono soltanto sull’alunno “speciale”, ma sul “sistema”. Ogni variabile del sistema deve essere pensata per tutte le utenze possibili. Creare un ambiente inclusivo vuol dire quindi mettersi dal punto di vista di tutti e usare flessibilità didattica nel metodo ad esempio attivando la didattica laboratoriale, l'apprendimento cooperativo, il tutoraggio tra pari, all'interno di percorsi pensati e calibrati sui bisogni rilevati e con l'ausilio di strumenti operativi efficaci. La chiave del successo potrebbe trovarsi in un’unica parola: ”cooperazione”. Cooperazione tra Scuola e Servizi, tra docenti, docenti e famiglie, docenti ed alunni ed alunni tra di loro. La cooperazione potrebbe essere una buona pratica di base per ottenere quei risultati voluti e sperati per garantire a tutti il diritto allo studio. In concreto il Collegio docenti del nostro Istituto, in data 30 gennaio 2017 ha approvato la delibera per l'individuazione degli alunni BES di cui alla D.M. 27 dicembre 2012 e, successivamente, si è dotato di una griglia di rilevazione dei bisogni per l'attivazione di percorsi formativi inclusivi anche attraverso la predisposizione di P.D.P. (Piani didattici personalizzati) qualora i Team docenti/ Consigli di classe ne ravvisino la necessità. Nel PDP vengono individuati gli obiettivi specifici d’apprendimento, le strategie e le attività educativo/didattiche, gli strumenti compensativi e dispensativi più opportuni, le eventuali iniziative formative integrate tra istituzioni scolastiche e realtà socio/assistenziali o educative territoriali, le modalità di verifica e valutazione.
4. ADOZIONE DI STRATEGIE DI VALUTAZIONE COERENTI CON PRASSI INCLUSIVE Per quanto riguarda la modalità di verifica e di valutazione degli apprendimenti, i docenti tengono conto dei risultati raggiunti in relazione al punto di partenza e verificano quanto gli obiettivi siano riconducibili ai livelli essenziali degli apprendimenti. Relativamente ai percorsi personalizzati i team dei docenti concordano le modalità di raccordo con le discipline in termini di contenuti e competenze, individuano modalità di verifica dei risultati raggiunti che prevedano anche prove assimilabili, se possibile, a quelle del percorso comune. Stabiliscono livelli essenziali di competenza che consentano di valutare la contiguità con il percorso comune e la possibilità del passaggio alla classe successiva. Per non disattendere gli obiettivi dell’apprendimento, della condivisione e dell’inclusione, è indispensabile che la programmazione delle attività sia realizzata da tutti i docenti i quali definiscono gli obiettivi di apprendimento per gli alunni BES in correlazione con quelli previsti per l’intera classe. 5. ORGANIZZAZIONE DEI DIVERSI TIPI DI SOSTEGNO PRESENTI ALL’INTERNO DELLA SCUOLA Diverse figure professionali collaborano all'interno dell'Istituto: insegnanti curricolari e di sostegno, di supporto pomeridiano agli alunni con DSA e BES; comunità educante psicopedagogiste (sportello per scuola dell'infanzia e primaria) psicologa del Punto Ascolto (scuola secondaria di 1° grado) operatori socio – sanitari personale ATA. Tutti i soggetti coinvolti si propongono di organizzare le azioni attraverso metodologie condivise funzionali all'inclusione e al successo della persona. 6. DIVERSI TIPI DI SOSTEGNO PRESENTI ALL’ESTERNO DELLA SCUOLA, IN RAPPORTO AI DIVERSI SERVIZI ESISTENTI Per quanto riguarda le risorse esterne, si prevede il coinvolgimento del C.T.I. di zona e provinciale, della R.T.S. (Rete territoriale di scuole), della Comunità Educante, dell'Unione Montana e dell’Amministrazione Comunale per il supporto ai DSA e ai BES compatibilmente con i progetti che potranno essere attivati sulla base dei fondi messi a disposizione. 7. RUOLO DELLE FAMIGLIE E DELLA COMUNITA’ NEL DARE SUPPORTO E NEL PARTECIPARE ALLE DECISIONE CHE RIGUARDANO L’ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ EDUCATIVE La famiglia è corresponsabile nel percorso da attuare all’interno dell’Istituto; perciò viene coinvolta attivamente nelle pratiche inerenti l’inclusività. La modalità di contatto e di presentazione della situazione alla famiglia, nonché l’ascolto del suo punto di vista, sono determinanti ai fini di una collaborazione condivisa. Le comunicazioni sono e saranno puntuali, in modo particolare riguardo all’analisi condivisa
delle difficoltà e alla progettazione educativo/didattica del Consiglio di Classe/Team dei docenti per favorire il successo formativo dello studente. In accordo con le famiglie vengono individuate modalità e strategie specifiche, adeguate alle effettive capacità dello studente, per favorire lo sviluppo pieno delle sue potenzialità, nel rispetto degli obiettivi formativi previsti nei piani di studio. Le famiglie saranno coinvolte sia in fase di progettazione che di realizzazione degli interventi inclusivi anche attraverso: la condivisione delle scelte effettuate l'organizzazione di incontri calendarizzati per monitorare i processi e individuare azioni di miglioramento il coinvolgimento nella redazione dei PEI – PDP Il Comitato genitori del nostro Istituto continuerà ad essere importante interlocutore per la scuola nelle occasioni di confronto e di proposte educative. 8. VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE ESISTENTI Ogni intervento sarà posto in essere partendo dalle risorse e dalle competenze presenti nella scuola anche se, visto il numero e le diverse problematicità di cui i soggetti sono portatori nonché le proposte didattico formative per l'inclusione, si ritiene necessaria la presenza di risorse aggiuntive. 9. ACQUISIZIONE E DISTRIBUZIONE DI RISORSE AGGIUNTIVE UTILIZZABILI PER LA REALIZZAZIONE DEI PROGETTI DI INCLUSIONE L’eterogeneità dei soggetti con BES e la molteplicità di risposte possibili richiede l’articolazione di un progetto globale che valorizzi prioritariamente le risorse della comunità scolastica e definisca la richiesta di risorse aggiuntive per realizzare interventi precisi. Le proposte progettuali, sia per la metodologia che le contraddistingue sia per le competenze specifiche che richiedono, necessitano di risorse aggiuntive e non completamente presenti nella scuola. L’Istituto necessita di: assegnazione di docenti da utilizzare nella realizzazione dei progetti di inclusione e personalizzazione degli apprendimenti; finanziamento di corsi di formazione sulla didattica e le strategie inclusive, in modo da ottimizzare gli interventi di ricaduta su tutti gli alunni; assegnazione di un organico di sostegno adeguato alle reali necessità per gli alunni con disabilità; risorse umane per l’organizzazione di ambienti digitali, nonché l’incremento di risorse tecnologiche in dotazione alle singole classi, specialmente dove sono indispensabili strumenti compensativi. 10. ATTENZIONE DEDICATA ALLE FASI DI TRANSIZIONE CHE SCANDISCONO L’INGRESSO NEL SISTEMA SCOLASTICO, LA CONTINUITA’ TRA I DIVERSI ORDINI DI SCUOLA E IL SUCCESSIVO INSERIMENTO LAVORATIVO L'Istituto si è dotato da tempo di un Protocollo per la Continuità tra i vari ordini di scuola. Il Protocollo di Continuità è rivolto agli alunni disabili e alle loro famiglie e:
definisce i compiti e i ruoli delle figure operanti all’interno dell’istituzione scolastica. contiene criteri e indicazioni riguardanti le procedure, la documentazione e le pratiche per un inserimento ottimale. traccia le linee delle possibili fasi dell’accoglienza al fine di facilitare l’ingresso dell’alunno/a alla Scuola Primaria, alla Scuola Secondaria di 1° grado e il successivo percorso di apprendimento promuove qualsiasi iniziativa di comunicazione e di collaborazione tra scuola, famiglia ed Enti territoriali (Comune, ASL, Provincia, cooperative, Enti culturali e di formazione). L’Istituto ha inoltre elaborato un Progetto di Orientamento (con relativo Questionario) rivolto agli alunni disabili delle classi 2^ e 3^ della Scuola Secondaria di Primo Grado, che si propone di offrire agli alunni con disabilità un adeguato orientamento scolastico, al fine di aiutarli nella scelta del percorso formativo più adatto a promuovere le loro potenziali abilità personali . Fondamentale, infatti, risulta essere l'Orientamento inteso come processo funzionale a dotare le persone di competenze che le rendano capaci di fare scelte consapevoli grazie all'acquisizione del senso di autoefficacia. Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 12 giugno 2017 Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 23 giugno 2017
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