+d1 Reggio Emilia Cultura per la Scuola 2019-2020 - Comune di Reggio ...

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                               +d1 Reggio Emilia
                        Cultura per la Scuola 2019-2020

 Presentata oggi in biblioteca Panizzi la decima edizione del progetto e
del volume che nel 2018-2019 ha coinvolto 119.916 studenti e 5.487 classi.
 557 attività realizzate con una trentina di partner tra istituzioni, servizi
                           comunali e fondazioni

Da sempre, la città di Reggio Emilia è sinonimo di educazione e formazione scolastica
d’eccellenza. È uno dei punti di forza più saldi della città e della sua comunità, fondato
sugli studi del grande pedagogista reggiano Loris Malaguzzi (di cui l’anno prossimo verrà
celebrato il centenario della nascita) e basato sulla costante relazione dialogica tra
scuola e territorio.
Quest’anno scolastico vedrà riconfermato non solo il notevole investimento del comune
di Reggio Emilia sul sistema educativo, tramite le rinomate istituzioni culturali e
fondazioni della città, ma anche l’impulso del variegato e competente associazionismo
reggiano, vero cuore pulsante della partecipazione della cittadinanza al bene collettivo.
Il tutto si esprimerà attraverso il significativo e ampio ventaglio di progetti educativi,
veicolato da numerosi linguaggi.
Ora il Comune presenta la ricca offerta di opportunità educative per i bambini e i
ragazzi delle scuole reggiane riunita nel volume +d1 Reggio Emilia. Cultura per la Scuola
2019-2020, a cura di Roberta Conforti con Francesca Miriam Menditto, forte dell’esito
dell’edizione passata che, con 119.916 studenti e 5.487 classi complessivamente, ha
registrato straordinari dati di partecipazione. Tra i tanti risultati positivi, meritano di
essere segnalate alcune eccellenze che spiccano coi loro dati di presenza, come i Musei
Civici, che hanno visto la partecipazione di 23.721 studenti dalla provincia come da
fuori, o le biblioteche, che hanno accolto oltre 22.200 alunni. Si riconferma
sorprendente anche l’entusiasmo dimostrato dalle scuole per le iniziative della
fondazione I Teatri, con 42.141 presenze e della fondazione Palazzo Magnani, che
con le sue proposte ha coinvolto 5.000 studenti.

HANNO DETTO:
“La presentazione del volume +d1 è una di quelle occasioni che la città attende”, ha
dichiarato Raffaella Curioni, assessore a Educazione e Sport nel corso della conferenza
stampa di presentazione del programma di +d1 che si è svolta questa mattina nella
biblioteca Panizzi alla presenza di numerosi partner del progetto. “Quella di +d1 è una
narrazione importante, come dimostra il fatto che sia arrivata alla decima edizione:
quando un progetto è così longevo e ha numeri straordinari come quelli del 2019, vuol
dire che funziona, è efficace ed è condiviso dalla città e dalle scuole. Parlare di scuola a
Reggio Emilia è parlare di un progetto che tiene insieme educazione, didattica e cultura.
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Questa è una delle cifre su cui abbiamo voluto lavorare. Non si parla solo di mostre o di
visite guidate: c’è una partecipazione vera di insegnanti e studenti ai progetti proposti.
Il +d1 è parte integrante della scuola, e ci consente di dire che che l’educazione a
Reggio Emilia è accessibile a tutti, bambini, ragazzi, adulti e insegnanti; che è una
scuola di qualità, che ogni anno offre agli studenti proposte nuove; e che è una scuola
coinvolgente, grazie al protagonismo e alla co-progettazione di istituzioni, fondazioni e
associazioni. Reggio Emilia è una città sempre a disposizione della scuola”.
“+d1 è un progetto condiviso, frutto di una collaborazione tra enti”, ha aggiunto
Annalisa Rabitti, assessore a Cultura, Marketing territoriale e Pari opportunità. “È un
modo per la cultura di entrare nella scuola e rendere gli studenti dei cittadini più
consapevoli. Se si insegna a uno studente la curiosità, probabilmente non smetterà mai
d’imparare. Siamo nella città che dell’educazione ha fatto un caposaldo, una città
ricchissima anche a livello di proposte culturali. Non bisogna dare per scontato che ciò
avvenga in altre realtà. Il nostro progetto principale sarà quello di portare la cultura a
tutti e di valorizzare la ricchezza che le differenze tra cittadini apportano a tutti noi”.
“+d1 è un esempio straordinario di come si possa lavorare coinvolgendo tutto il sistema
culturale della città, al di là delle istituzioni più tradizionali” ha concluso Giordano
Gasparini, dirigente dell'area Servizi alla Persona e Servizi culturali, nonché direttore
della Biblioteca Panizzi e Decentrate. “La didattica non s’improvvisa, non si fa in modo
estemporaneo: oggi, grazie a questo lavoro, sia le istituzioni che le associazioni hanno
acquisito le competenze importanti che caratterizzano la qualità della nostra proposta,
tanto alla scuola quanto alla città”.

+d1 Reggio Emilia. Cultura per la Scuola 2019-2020, giunto alla decima edizione, vuole
rappresentare un hub cartaceo dell’ampia e integrata offerta culturale indirizzata non
solo agli alunni (fascia d’età 0-18) degli istituti scolastici del territorio per l’anno 2019-
2020, ma anche agli adulti, rispondendo così tanto alle esigenze espresse direttamente
dal mondo delle scuole, quanto agli interessi di studenti universitari, insegnanti e
famiglie. La qualità e la varietà di iniziative, eventi e proposte (quest’anno ben 557),
garantite dal circolo virtuoso di istituzioni culturali e associazioni, non potrà che venire
incontro a tutti gli interessi e alle necessità educative di ogni ordine, grado ed età,
relative a tutti i campi del sapere.

Questa edizione di +d1 Reggio Emilia. Cultura per la Scuola 2019-2020 ha preso
ispirazione dalla raccolta Moratti, conservata presso la biblioteca Panizzi di Reggio
Emilia. Le immagini pubblicate nel volume, il cui progetto grafico è curato da Antonella
Cipressini, sono rielaborazioni di tavole originali estratte dalla preziosa raccolta di oltre
5.200 fogli, acquisita nel 2009 grazie alla donazione del collezionista reggiano Alfio
Moratti. Sono documenti legati ad una produzione popolare, che dall’epoca napoleonica
fino alla metà del Novecento, ha riprodotto su carta immagini da ritagliare di soldatini,
giochi, costruzioni, scene di battaglie, ritratti di grandi personaggi.
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Aderiscono al progetto +d1 Reggio Emilia. Cultura per la Scuola 2019-2020 oltre 30
servizi, istituzioni e fondazioni del Comune di Reggio Emilia, e numerose associazioni
reggiane: Biblioteca Panizzi e decentrate, Istituzione Scuole e Nidi d’Infanzia, Musei
Civici, Officina Educativa, Servizio Mobilità, Spazio Culturale Orologio, Spazio Gerra,
Ufficio Cinema del Comune di Reggio Emilia; Comune di Cavriago, Fondazione I Teatri,
Fondazione Mondinsieme, Fondazione Nazionale della Danza, Fondazione Palazzo
Magnani, Reggio Children, Fondazione Reggio Children – Centro Loris Malaguzzi, Istituto
Regionale “G. Garibaldi” per i Ciechi, Istituto Superiore di Studi Musicali Peri-Merulo,
Istoreco – Istituto per la Storia della Resistenza e della Società contemporanea in
provincia di Reggio Emilia, Museo dei Frati Cappuccini; Centro Teatrale MaMiMò,
Fondazione Famiglia Sarzi, Granello di Senapa, Remida Il Centro di Riciclaggio Creativo,
Scuola Primaria Zibordi, Villa Verde; Associazione Casina dei Bimbi, Associazione
Cinqueminuti, Associazione Iniziativa Laica, Associazione No alla droga, Associazione
per i diritti umani, Associazione per la Pedagogia Steineriana, Cepam – Centro
Permanente Attività Musicali, Legambiente, Let’s Dance Centro Permanente Danza,
Teatro dell’Orsa.

PROGETTI

Scuola in Biblioteca è il nome del contenitore delle attività di promozione della lettura
e dei servizi offerti dalla biblioteca Panizzi e decentrate, indirizzato ai bambini, ai
ragazzi, alle famiglie e alle classi di ogni ordine e grado. Una progettualità importante,
il cui successo nel tempo è stato raggiunto anche grazie alla collaborazione delle
istituzioni scolastiche, dei servizi del Comune di Reggio Emilia e delle progettualità di
volontariato, quali ad esempio il Servizio civile nazionale e il programma NatiperLeggere
e NatiperlaMusica. Le biblioteche offriranno una molteplicità di attività, percorsi e
laboratori per promuovere la conoscenza della produzione editoriale e lo studio della
letteratura per ragazzi, nonché delle loro collezioni storiche.
Impossibile fornirne un elenco puntuale in così breve spazio: sul volume cartaceo di +d1
occupano la bellezza di nove pagine! Ci limiteremo a sottolineare due attività di
particolare rilievo proposte in occasione di due importanti mostre: Zavattini oltre i
confini, celebrazione del trentennale della morte del grande artista reggiano, che si
terrà a Palazzo da Mosto dal 14 dicembre 2019 al 1 marzo 2020, in collaborazione con
fondazione Palazzo Magnani; e Giovanni Battista Venturi e Leonardo. Testimonianze
della Biblioteca Panizzi nel V centenario della morte di Leonardo da Vinci (1519-2019),
che si terrà presso la sala mostre della biblioteca Panizzi dal 19 ottobre 2019 al 19
gennaio 2020.
Altra grande novità di quest’anno scolastico è inoltre La biblioteca delle scienze, una
possibilità per bambini e ragazzi di avvicinarsi al patrimonio saggistico di carattere
scientifico attraverso una serie di incontri ideati per le diverse fasce d’età. Tra i titoli
proposti, Tutto si misura, finalizzato a imparare ad utilizzare gli strumenti di misura
principali, e Nulla si crea, nulla si distrugge sulle trasformazioni di energia da una forma
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all’altra, con la realizzazione di alcuni semplici circuiti elettrici e l’utilizzo di giochi da
tavolo.

Chi da bambino non ha mai sognato di incontrare gli autori dei propri racconti preferiti e
domandargli cosa ne fosse stato del cavaliere dopo il matrimonio con la principessa, se il
pescecane che ha inghiottito Pinocchio fosse mai riuscito a curare l’asma, o se la scuola
per maghi di Hogwarts offrisse viaggi studio per alunni reggiani?
Il progetto /bao’bab/ delle biblioteche, curato da Giuseppe Caliceti, giunto alla
ventunesima edizione, continua il percorso mirato a promuovere le pratiche della
lettura e della scrittura creativa, rivolgendosi non solo ai giovani e agli studenti, ma
anche ai singoli istituti scolastici, biblioteche e circoli culturali interessati. La nuova
edizione ha come filo conduttore il tema Prendersi cura di sé, prendersi cura del mondo
in cui viviamo, aderendo così all’Anno internazionale della salute delle piante
proclamato nel 2020 dall’Assemblea internazionale delle Nazioni Unite. /bao’bab/ mira
così a valorizzare la cooperazione tra scuole e istituzioni culturali con l’obiettivo di
arricchire l’offerta formativa e sollecitare la creatività giovanile.

Anche nell’anno scolastico 2019-2020, non potevano mancare le proposte dei Musei
Civici di Reggio Emilia, che giusto l’anno scorso hanno festeggiato il 50° anniversario
dell’inizio delle attività educative. Attività che hanno reso il polo museale uno dei
cardini della cultura e della didattica della nostra città. Nell’approccio educativo dei
Musei è fondamentale la ricerca continua di nuove modalità didattiche, che consentano
agli studenti di far propri i contenuti proposti. Il fine è quello di stimolare le capacità di
interpretazione e di rielaborazione dei giovani partecipanti, mediante il confronto
diretto con i materiali presenti nelle collezioni, mediati dagli educatori del museo.
Impossibile elencare tutte le iniziative (ben 12 pagine sul volume +d1!): ci limitiamo a
porre l’accento sui percorsi contrassegnati come Nuovi sguardi, centrali per la
contaminazione fra gli oggetti esposti, la valorizzazione e il potenziamento dell’impatto
emozionale e della meraviglia. Il fine è dimostrare che il bene culturale racchiude in sé
una diversità di significati che per essere valorizzati devono coinvolgere più ambiti del
sapere. Il 2019 è anche l’anno di un’importante novità: l’inaugurazione del nuovo polo di
laboratori in cui, accanto agli spazi per le tradizionali attività ed esposizioni, il
Contamination-Lab mette a confronto le collezioni del museo con le pratiche di
fabbricazione digitale, tinkering, Steam e gamification entrando in sinergia con le realtà
del territorio impegnate nei più innovativi approcci alla trasmissione delle conoscenze.
Senza dimenticare due importanti anniversari, con le iniziative che ne conseguiranno: i
200 anni dalla nascita di Gaetano Chierici, fondatore del primo nucleo dei musei
reggiani, archeologo di fama internazionale, insegnante e patriota attivo in città, e i 400
anni della traslazione dell’immagine miracolosa della Madonna della Ghiara
nell’omonima basilica reggiana.

Altra presenza fissa di +d1, lo Spazio Gerra propone attività che mirano ad avvicinare gli
studenti ai linguaggi delle arti visive e dell’immagine contemporanea, con uno sguardo
attento ai cambiamenti del mondo circostante. Ogni laboratorio è un percorso costituito
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da suggestioni visive, riflessioni e confronto, progettato per accompagnare bambini e
ragazzi nell’acquisizione di una maggiore consapevolezza delle proprie qualità creative e
del proprio spirito di osservazione. La programmazione di Spazio Gerra mira proprio a
proporre “piccole oasi creative”, momenti immersivi di attività e dialogo.
Durante i laboratori i partecipanti avranno la possibilità di realizzare un prodotto
tangibile, frutto di un lavoro attivo, creativo e condiviso. Durante tutto l’anno sono
inoltre disponibili per gruppi di studenti e adulti visite guidate alle mostre temporanee.

L’Officina visionaria, appuntamento che il Comune di Reggio Emilia – Ufficio Cinema
porta avanti dal 2001, si rinnova anche quest’anno. Il progetto si rivolge alle scuole di
ogni ordine e grado con l’intento di promuovere la cultura cinematografica fra i ragazzi
(che, per altro, hanno sempre affollato la kermesse nelle sue diverse edizioni,
decretandone il successo). Per ogni film proposto viene individuata e suggerita la fascia
di età più idonea per la visione. I titoli in rassegna appartengono ai diversi generi
cinematografici e affrontano una ampia varietà di temi così da consentire agli insegnanti
una scelta vasta e mirata, con la distribuzione di un catalogo con schede critiche
reperibile anche online. La cultura cinematografica è stata così proposta agli allievi in
modo partecipativo e creativo, facendo del cinema un luogo-laboratorio di costruzione,
ricerca, pensiero, crescita e apprendimento.

Lo Spazio Culturale Orologio rinnova anche quest’anno la sua partecipazione a +d1, con
il suo caratteristico intreccio tra le funzioni tipiche di una biblioteca e quelle di uno
spazio educativo-culturale. Dialogando con le scuole della città, progetta esperienze
condivise con insegnanti con l’intento di favorire la promozione e la diffusione della
lettura, del gioco e del giocare, in contesti attivi attenti allo scambio e al confronto.
Parole chiave di tutte le attività sono infatti: ricerca, lettura, gioco, innovazione e
appuntamenti culturali legati a percorsi cittadini.

La proposta didattica del Servizio Mobilità, Housing sociale e Progetti Speciali del
Comune di Reggio Emilia, intitolata Tutta mia la città, è un’occasione per gli studenti di
approfondire tematiche quali la sicurezza, l’ambiente, l’autonomia, la socialità, la
propria scuola e il proprio quartiere. Il Comune di Reggio Emilia si mostra così coerente
al “Manifesto per una mobilità sicura, sostenibile e autonoma nei percorsi casa-scuola”,
di cui è promotore. Un accordo tra diversi soggetti locali per far sì che l’andare a scuola
senza automobile e con gli amici non sia un’esperienza episodica, ma diventi una prassi
consolidata e un’occasione per migliorare la salute, la sicurezza, l’ambiente,
l’autonomia, la socialità, la propria scuola e il proprio quartiere.

Si rinnova la presenza in +d1 della fondazione I Teatri, istituzione tra i cardini della
cultura reggiana, con una proposta estremamente differenziata, che spazia da Uno, due,
tre, stella! (ciclo di spettacoli rivolti alla fascia 0-14) alle proposte per le scuole
superiori, senza dimenticare gli appuntamenti per le famiglie. Numerosi spettacoli,
selezionati al fine sia di avvicinare gli studenti al Teatro in tutte le sue declinazioni
(narrazione, arti visive, musica, opera, danza, circo…) sia di portare la loro attenzione
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sui temi più urgenti della nostra contemporaneità. Ma non solo; tra le azioni di più forte
impatto c’è la partecipazione attiva dei ragazzi alle rappresentazioni, attraverso
laboratori che li rendano spettatori maggiormente consapevoli se non addirittura attori,
musicisti o cantanti in scena. Lo sforzo della fondazione I Teatri è infatti anche
produttivo, poiché annualmente vengono realizzate opere musicali che prevedono la
presenza sul palco di bambini e ragazzi nei ruoli di coristi, musicisti o figuranti.

Da diversi anni, la fondazione Nazionale della Danza attiva progetti volti a promuovere
la cultura e l’arte della danza come risorse formative multidisciplinari. L’introduzione
nella scuola di questa arte performativa non ha solo lo scopo di arricchire i curricula
scolastici: si tratta di una vera e propria scommessa formativa. Gli studenti saranno
infatti guidati a scoprire nel movimento un linguaggio adatto a esprimere emozioni,
esperienze, sentimenti e idee; un linguaggio che renda possibile un rapporto più
consapevole con il proprio corpo in una delle fasi più complesse della vita: quella della
crescita.
I progetti proposti per il 2019-2020 mirano a consentire un lavoro interdisciplinare tra la
danza e altre forme artistiche, stimolando il coinvolgimento e la creatività degli
studenti, che vivranno il ballo come espressione di un mondo di valore di cui sono loro a
essere i protagonisti. Tra le iniziative, si segnalano La Bellezza Nascosta/Scoprire la
bellezza, laboratorio di accompagnamento alla visione dello spettacolo di danza La
Stella Nascosta, che ha come obiettivo quello di avvicinare i bambini al linguaggio della
danza attraverso un percorso attivo e innovativo, nel quale possano esplorare in prima
persona le potenzialità espressive del movimento e del gesto; e Da uno studio a una
performance, progetto performativo sull’arte della coreografia teso a fornire strumenti
di lavoro sulle alchimie artistiche e sulle scelte tecniche che spesso influiscono sul
processo creativo, dedicato agli studenti delle scuole secondarie superiori.

Anche quest’anno, la fondazione Palazzo Magnani rinnova il suo focus sulla didattica
laboratoriale, esperienziale e narrativa, con la convinzione di fondo che praticare arte
sia la via maestra attraverso cui è possibile conciliare evoluzione individuale e coesione
sociale. Il dipartimento didattico della Fondazione concepisce i suoi spazi come una
piattaforma sulla quale si animano progetti, dove si costruiscono opportunità per
scoprire, esplorare, vivere e condividere le opere d’arte.
La mostra diventa così uno spazio attivo, un luogo di crescita, di riflessione e
arricchimento, un luogo di integrazione e inclusione sociale, dove il vero protagonista è
il visitatore che scopre nuovi significati grazie all’esperienza fatta in mostra. E proprio
dalle mostre in programma per il 2019–2020 partono le proposte e le iniziative dedicate
alle scuole di ogni ordine e grado. What a wonderful world. La lunga storia
dell’Ornamento tra arte e natura (16 novembre 2019 - 8 marzo 2020), è la mostra
dedicata all’ornamento, visto non più come semplice e superficiale abbellimento, ma
quale fenomeno che investe la quotidianità e il nostro rapporto con la dimensione
estetica, attraversando processi storici, intrecci tra culture, prestiti di natura filosofica,
sociologica e antropologica; Ritratto di giovane donna del Correggio. Un capolavoro dal
Museo Ermitage di San Pietroburgo (24 ottobre 2019 - 8 marzo 2020); incentrata sullo
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straordinario dipinto del correggese Antonio Allegri, in prestito dal museo russo a 500
anni esatti dalla sua realizzazione; Zavattini oltre i confini (14 dicembre 2019 – 1 marzo
2020), omaggio al grande artista di Luzzara a 30 anni esatti dalla morte; e,
naturalmente, la XV edizione di Fotografia Europea, nella primavera del 2020, dedicata
al tema Fantasie. Narrazioni, regole, invenzioni.

Far scoprire a grandi e piccoli le meraviglie della musica e la magia degli strumenti è la
missione dell’Istituto Superiore di Studi Musicali Peri – Merulo di Reggio Emilia e
Castelnovo ne’ Monti, che anche quest’anno partecipa a +d1 con iniziative per le scuole
di ogni ordine e grado. Lo scopo dell’Istituto è quello di integrare i corsi di studi delle
scuole con elementi di istruzione musicale; centrale risulta quindi la collaborazione con
gli enti del territorio per contribuire al miglioramento dell’offerta formativa per i
giovani. In particolare vengono proposti laboratori continuativi per la scuola primaria,
lezioni-concerto della durata di circa un’ora per le scuole primarie e secondarie di primo
grado, e ascolti guidati per le scuole secondarie di secondo grado. Fulcro della proposta
dell’Istituto sono le iniziative L’Ora della musica, una serie di concerti rivolti alle
famiglie al completo, e Lo scrigno dei suoni, una rassegna pomeridiana di concerti per
bambini e ragazzi ad ingresso libero, senza prenotazione.

Prendi il tempo è invece il titolo scelto da Istoreco - Istituto per la Storia della
Resistenza e della Società contemporanea in provincia di Reggio Emilia per
raccogliere le proposte rivolte a studenti, insegnanti e cittadini interessati.
Nella sezione Lungo la Storia, verranno presentati il Novecento e quella parte del XIX
secolo in cui si è costituito lo stato nazionale italiano, seguendo in modo sincronico gli
avvenimenti e i contenuti più significativi, e ricordando anche ricorrenze e anniversari
del Calendario civile.
Oltre al tempo, anche il luogo è al centro dell’interesse di ricerca e divulgazione
dell’Istituto, ed è ritenuto fondamentale per lo studio e la comprensione degli
avvenimenti del recente passato. Nella sezione diacronica Storia in Luogo verranno
pertanto proposti diversi percorsi didattici in città e in provincia, con la possibilità di
un’introduzione storica. Tra le iniziative previste, figurano i Sentieri partigiani, sulle
orme degli uomini e donne che combatterono per la libertà, e i Viaggi di studio ai più
importanti luoghi legati alla drammatica memoria della Seconda guerra mondiale, da
Marzabotto a Sant’Anna di Stazzema.

La fondazione Mondinsieme promuove il valore e il rispetto della diversità culturale nei
contesti sociali, con laboratori di educazione interculturale rivolti non solo agli studenti
delle scuole secondarie di 2° grado, ma anche alle famiglie e agli insegnanti. Le attività
mireranno a creare occasioni di confronto costruttivo sui temi della diversità, degli
stereotipi e del razzismo, e sviluppare nei ragazzi la capacità di guardare le situazioni da
punti di vista diversi e mettere in discussione le proprie categorie mentali. Lo scopo
della Fondazione è valorizzare il confronto e la relazione con gli altri, favorendo
l’apertura e il dialogo, grazie ad attività su misura per ogni classe.
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Si rinnova anche quest’anno la presenza di fondazione Reggio Children – Centro Loris
Malaguzzi, che presenta un nuovo progetto di ricerca sulla relazione tra gioco e
apprendimento nell’era digitale, frutto della collaborazione con The LEGO Foundation,
dal titolo scintillae – play and learning in the digital age.
Il progetto si pone l’obiettivo di creare contesti in cui il potenziale espressivo del gioco
e degli strumenti digitali generi nei bambini e nei ragazzi la nascita di idee, connessioni
e nuove conoscenze. Attraverso visite libere, workshop e percorsi strutturati, i piccoli
partecipanti acquisiranno un approccio spontaneo e giocoso alla tecnologia digitale per
sperimentare, progettare insieme e creare incontri insoliti e inaspettati. L’obbiettivo è
imparare insieme, imparare facendo e, soprattutto, imparare divertendosi!

Gli Atelier Cittadini sono progettati e gestiti da Reggio Children in collaborazione con
Scuole e Nidi d’infanzia – Istituzione del Comune di Reggio Emilia e Pause – Atelier dei
Sapori. L’atelier è un luogo dove i concetti si rendono visibili attraverso l’azione. È una
metodologia di apprendimento in cui cervello, mani, sensibilità, razionalità ed emozioni
lavorano in stretta cooperazione, ma è anche un luogo fisico e attrezzato con strumenti
e materiali dove si progetta, si esplora, si produce.
Al Centro Internazionale Loris Malaguzzi sono organizzati atelier su diversi argomenti,
dove linguaggi differenti si intrecceranno sul confine tra le diverse discipline. Aperti alla
città, e in particolare a bambini, ragazzi e adulti, questi spazi offrono contesti dove
sperimentare e tenere attiva la propria creatività. Proposte per scuole e proposte per
famiglie che vedono insieme bambini e adulti e che hanno il desiderio e l’obiettivo di
costruire insieme delle relazioni e dei processi educativi e cercare di preservare, anche
nell’età adulta, quelle che sono alcune caratteristiche dirompenti della cultura
dell’infanzia: la curiosità, la tensione alla ricerca, il coraggio, la creatività.

Il progetto Remida Centro di Riciclaggio Creativo, ideato nel 1996, propone alle scuole
del territorio un’iniziativa culturale di sostenibilità, creatività e ricerca sui materiali di
scarto. L’idea è che lo scarto, l’imperfetto, sia un possibile portatore di bellezza,
capace di sollecitare riflessioni, proporsi come risorsa educativa, sfuggendo così alla
definizione di “inutile” o “rifiuto”. Al progetto aderiscono oltre 200 aziende del
territorio devolvendo materiale destinato allo smaltimento, che Remida recupera,
dispone e offre per laboratori culturali e didattici.

Spazio ai giovani creativi nei progetti didattici del Premio per la pace Giuseppe
Dossetti, riconoscimento ideato e promosso da Comune di Reggio Emilia, Comune di
Cavriago, Provincia di Reggio Emilia e Regione Emilia-Romagna insieme alla fondazione
Pietro Manodori. Giunto alla XII edizione, negli anni ha visto la partecipazione di circa
480 associazioni, decine di singoli cittadini e circa 130 classi di scuola secondaria di
secondo grado della provincia di Reggio Emilia.
Il Premio è nato per valorizzare l’operato di associazioni e singoli cittadini del territorio
nazionale che abbiano compiuto “azioni di pace”. Lo scopo è inoltre sensibilizzare
studenti e docenti ad approfondire i temi della pace e dell’uguaglianza, e avvicinarli alla
conoscenza della figura del reggiano Giuseppe Dossetti, docente universitario, giurista,
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uomo politico protagonista nella stesura della Costituzione repubblicana, poi sacerdote e
monaco, e dei valori da lui vissuti.
Una sezione del Premio per la pace è rivolto alle classi degli istituti secondari di secondo
grado del territorio della provincia di Reggio Emilia: premia gli elaborati degli studenti
(saggio breve, lettera, articolo di giornale o testo di canzone) sui temi dell’uguaglianza
e della pace, in particolare sugli articoli 3 e 11 della Costituzione Italiana.

Il Centro Teatrale MaMiMò, al Teatro Orologio, si va sempre più proponendo come un
rilevante punto di riferimento teatrale produttivo e un modello di aggregazione
culturale profondamente radicato nel territorio: ad oggi conta oltre 400 iscritti di tutte
le età e collaborazioni con più di 30 istituti scolastici.
Con i numerosi workshop indirizzati alle scuole e i corsi serali aperti a tutti programmati
per il 2019-2020, il Centro Teatrale riconferma un focus indirizzato all‘impegno sociale,
ai giovani, alle relazioni tra gli individui, alla dignità della persona, e ai grandi temi
dell’attualità. Una grande attenzione è riservata all’educazione: il gruppo di lavoro di
MaMiMò confida nel fatto che la pedagogia, unita alla cultura, sia la chiave di accesso a
un futuro migliore, e per questo debba essere un percorso riservato a tutti.

La fondazione Famiglia Sarzi nasce nel luglio del 1996 in provincia di Reggio Emilia, per
volontà di Otello Sarzi, grande burattinaio e instancabile sperimentatore. Dagli anni
Settanta fino alla sua scomparsa nell’autunno del 2001, Otello si è impegnato nella
realizzazione di burattini e di spettacoli, gestendo con l’aiuto di artisti e collaboratori la
Fondazione, attualmente a Cavriago. I successori portano avanti i suoi progetti visionari
per la realizzazione di nuove prospettive per il teatro e per l’arte.
In linea con la sua attività di tutela e valorizzazione del patrimonio di burattini,
marionette e pupazzi eredità di Otello Sarzi, la Fondazione offre alle scuole reggiane
l’occasione di conoscere da vicino l’interessante realtà del Teatro di figura. I laboratori
proposti si impegnano a perseguire tali obbiettivi, spingendo i partecipanti ad acquisire
strumenti espressivi alternativi tramite cui imparare, in ogni fase della vita, un modo
diverso di raccontarsi. Offrendo a bambini e ragazzi qualcosa con cui identificarsi,
imparando a manipolare le paure, pregi e difetti, coltivando sogni e desideri, consente
loro di conoscere, almeno in parte, quel che sono, cercando di accettarsi e tentando di
superare i propri limiti senza timore.

Si riconferma anche quest’anno l’apporto sempre competente e significativo (anzi,
fondamentale) dell’associazionismo al programma di +d1. Il variegato mosaico di
proposte delle associazioni reggiane le riaffermano come vero cuore pulsante della
partecipazione della cittadinanza al bene collettivo in generale e all’efficacia delle
iniziative didattiche in particolare.
L’Associazione Granello di Senapa - Coordinamento pastorale per la formazione e
l’educazione alla mondialità, al servizio e alla relazione, porta sul territorio una
visione ampia dei fenomeni socio-culturali del nostro tempo ed è animato dal desiderio
di testimoniare e proporre valori, diritti universali e stili di vita sostenibili per tutte le
persone, le comunità e l’ambiente in cui viviamo.
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Il Granello di Senapa si caratterizza per la sua metodologia attiva: durante gli interventi,
vengono proposti simulazioni, giochi interattivi e di ruolo, momenti di confronto, lavori
di gruppo, letture, attività manuali al fine di far emergere riflessioni soltanto dopo aver
provato emozioni e vissuto esperienze. La “relazione” e l’“altro” sono gli elementi
basilari nel campo di sperimentazione e di verifica, che avviene proprio all’interno del
gruppo. Inoltre, viene dato grande spazio all’ascolto e alla capacità di narrarsi, per
proiettare la riflessione sul concreto vissuto quotidiano.

Naturalmente, non potevano mancare i progetti coreutici nel vasto corpus di +d1. Let’s
Dance e Danzability si rinnovano anche quest’anno, con attività che costituiscono un
invito, indirizzato a ragazzi e ad adulti, a prendere coscienza del proprio corpo e delle
potenzialità del movimento per l’apprendimento e la crescita di valori quali l’inclusione
e l’abbattimento delle differenze. Danzability, in particolare, intende l’educazione
motoria e coreutica, realizzata tramite attività laboratoriali educative e performative,
come momento d’incontro tra danzatori professionisti e persone con fragilità. Dunque la
danza come demolizione di barriere, tanto artistiche quanto sociali.

Anche quest’anno, l’Istituto Regionale G. Garibaldi per i Ciechi propone alle scuole il
progetto Impariamo con tatto, con attività e laboratori senso-percettivi e senso-motori
atti a favorire l’armonizzazione sensoriale e i processi di integrazione mediante la piena
valorizzazione delle capacità individuali. L’obiettivo non è solo quello di far pervenire
gli studenti cosiddetti “normodotati” alla consapevolezza che le persone non vedenti, se
adeguatamente supportate, possono raggiungere i più elevati gradi di istruzione e
partecipare pienamente e produttivamente alla vita, ma anche di guidare i partecipanti
alla scoperta dell’utilizzo dei diversi sensi come strumento per conoscere il mondo e per
conoscersi, in linea con la diffusione del messaggio che le diversità sono portatrici di
valori e arricchimento.

Un’altra importante istituzione culturale reggiana è il Museo dei Frati Cappuccini, che
offre ai bambini e ai ragazzi delle scuole laboratori il cui scopo primario è quello di
avvicinarli in modo consapevole e critico alla “cultura della bellezza” e ai valori ad essa
collegati. Vengono esplorate le immagini e gli artisti che le hanno prodotte nei diversi
contesti storici, culturali e artistici, come introduzione o ampliamento e
approfondimento agli argomenti curricolari affrontati in classe, evidenziandone il
messaggio profondo e la poetica. Altri laboratori riguardano la figura di San Francesco di
Assisi e le diverse tematiche relative all’ambiente e alla salvaguardia del Creato.

Durante l’anno scolastico 2019-2020, le scolaresche reggiane avranno anche
l’opportunità di partecipare a un curioso percorso in cui rivivere l’atmosfera della scuola
“di una volta”, grazie all’Aula Museo istituita negli anni Novanta presso la Scuola
Zibordi.
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Novità del programma di quest’anno è la partecipazione del Teatro dell’Orsa con
laboratori e spettacoli per le scuole, corsi pomeridiani per bambini e ragazzi dai 4 ai 16
anni e corsi serali per giovani e adulti.
Il teatro viene qui inteso come occasione di arricchimento culturale e di educazione alla
vita emotiva, alla conoscenza del sé attraverso il linguaggio del corpo e l’uso espressivo
delle parole. Il fine? Migliorare la condivisione di valori, la coesione sociale di gruppo, la
diversità come risorsa e la tutela del paesaggio. Dalle narrazioni sulle fiabe classiche e
contemporanee alla costruzione creativa di maschere e burattini, dalla pittura al ritmo
di musica al teatro inteso come gioco, nessuna delle espressioni artistiche che possono
prendere vita su un palcoscenico viene tralasciata in questo fittissimo programma.

La proposta educativa della Casa di Cura Villa Verde per il 2019-2020 avrà l’ironico
titolo Me ne lavo le mani! Tanti buoni motivi per lavarsi le mani: una sessione formativa
alla scoperta di quanto questa semplice pratica sia importante per la prevenzione di
molte malattie.

La salute dei più giovani è la missione al centro dell’attività dell’Associazione Casina dei
Bimbi Onlus. Il focus è sulla narrazione teatrale, vista come uno strumento prezioso per
superare i traumi e affrontare la realtà guardandola attraverso una lente diversa.
Proprio a questo scopo è nata la Compagnia della Casina, un progetto educativo-
culturale pensato per le scuole di ogni ordine e grado con l’intento di promuovere
l’associazione e sensibilizzare a temi delicati quali la malattia, la violenza, la morte,
l’ospedalizzazione e la diversità.

Professionisti e volontari dell’Associazione Culturale Cinqueminuti porteranno avanti
anche quest’anno la loro visione del teatro come di un mezzo attraverso cui sviluppare
la conoscenza di sé e dell’altro e stimolare situazioni di socialità.
Tramite laboratori per bambini, giovani e adulti, i docenti e gli esperti dell’associazione
guideranno i partecipanti alla scoperta di nuove dinamiche di ricerca e relazione
attraverso il corpo, la voce e lo spazio. Verrà così offerta agli allievi un’occasione unica
di avvicinarsi al teatro e crescere al contempo.

Dico no alla droga è un’associazione che fornisce a giovani, famiglie e insegnanti,
informazioni sulle problematiche relative alla droga basate su fatti. Una preziosa
occasione per riflettere sulla complessa realtà della dipendenza e per sviluppare
consapevolezza nelle scelte di vita.

Il progetto Gioventù per i Diritti Umani dell’Associazione per i Diritti Umani e la
Tolleranza onlus ha lo scopo di insegnare i diritti dell’Uomo ai giovani di tutto il mondo,
aiutandoli così a diventare validi sostenitori e promotori della tolleranza e della pace.
L’Associazione mette a disposizione delle scuole elementari e medie un kit gratuito per
l’insegnante contenente una guida, gli opuscoli e un DVD che illustrano i 30 diritti umani
e si rende disponibile a incontri con i bambini e ragazzi per sensibilizzarli sul tema dei
Diritti Umani.
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Un obiettivo, quello della formazione di giovani consapevoli, condiviso anche
dall’Associazione Iniziativa Laica. Proponendo incontri con studiosi, ricercatori, filosofi
e scienziati, attraverso percorsi culturali umanistici o scientifici, lo scopo principale
dell’Associazione è quello di dare un contributo alla crescita di giovani consapevoli dei
propri diritti e dei propri doveri, che rifiutino l’indifferenza e la passività di fronte ai
mali del presente e del futuro. Cittadini con senso civico, in grado di assumere la
responsabilità individuale delle proprie scelte, di pensare con la propria testa, di
conquistare l’indipendenza e l’autonomia morale.

L’Associazione per la Pedagogia Steineriana è stata fondata nel 1991 da genitori,
insegnanti e persone sensibili alle tematiche educative, riunitesi con il comune intento
di far nascere una Scuola Steiner-Waldorf nella nostra città. La missione
dell’Associazione è favorire la fioritura dei diversi talenti presenti in ogni essere umano,
eliminando gli ostacoli che ne impediscono lo sviluppo verso responsabilità, autonomia e
consapevolezza del proprio posto nel mondo.
L’Associazione invita i ragazzi delle scuole a laboratori di attività artistiche e di lavoro
manuale, quali la pittura ad acquerello, la trasformazione della lana grezza e della lana
filata, con l’obiettivo di favorire la libera fioritura di diversi talenti e capacità sociali,
utili a sviluppare un rinnovato pensiero critico verso il mondo.

La didattica e la valorizzazione della cultura musicale rappresentano la linea di azione di
Cepam – Centro Permanente Attività Musicali, una struttura dell’ARCI di Reggio Emilia
attiva sul territorio dal 1981. I Laboratori musicali offerti alle scuole per l’anno
scolastico 2019-2020 veicoleranno, attraverso la musica vissuta come momento ludico,
l’importanza di tematiche quali la socializzazione, l’integrazione culturale, il rispetto
dell’ambiente e l’espressione libera delle emozioni.

Infine, Il Cigno va a scuola è il titolo del contenitore di proposte organizzate da
Legambiente, il cui focus, tuttavia, non si limita alle sole tematiche ambientali.
Attraverso quattro laboratori didattici, giovani e adulti avranno l’occasione di scoprire il
ruolo degli insetti all’interno dei nostri ecosistemi, del “lavoro” inconsapevole che
svolgono in nostra vece e della loro sorprendente varietà e capacità di adattamento;
potranno essere edotti sulle buone abitudini per un consumo responsabile dell’acqua e
sulla tecnica per produrre la carta riciclata dagli scarti; apriranno gli occhi sulla
presenza invisibile ma indispensabile, dell’oceano d’aria che circonda la terra e riempie
ogni spazio apparentemente vuoto; e, infine, impareranno una piccola parte delle regole
che sono alla base del “vivere civile”, in mancanza delle quali la convivenza diventa
difficile, se non impossibile: il rispetto del prossimo, infatti, è alla base del rispetto dei
luoghi e dell’ambiente che ci circonda.

Info Comune di Reggio Emilia – Servizi Culturali Email: cultura@comune.re.it
Il programma dei progetti e delle proposte didattiche è scaricabile                              dal   sito
www.comune.re.it/cultura nella sezione “Progetti”.
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Comunicazione e Ufficio stampa - Servizi Culturali
Patrizia Paterlini con Benedetto Colli e Anna Maria Mattioli
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