Research Paper strutturali - ISFOL - Anclsu

Pagina creata da Maria Di Maio
 
CONTINUA A LEGGERE
Research Paper strutturali - ISFOL - Anclsu
Research Paper

                  ISFOL
                  Caratteristiche strutturali ed evoluzione
                  dell’offerta di formazione aziendale nel periodo
                  2005-2010

                  Dati INDACO-CVTS
                  a cura di
                  Roberto Angotti

                       ISSN 2281 – 499X

Collana Isfol Research Paper|numero 6 - marzo 2013|www.isfol.it
La collana Isfol Research Paper raccoglie                      Il contributo è stato realizzato nell’ambito della
elaborati a carattere tecnico-scientifico su temi di           Convenzione ISFOL-ISTAT, Progetto “INDACO-
                                                               CVTS (Indagine sulla conoscenza nelle
interesse istituzionale. I testi della collana, che            imprese/Continuing         Vocational       Training
sono sottoposti a peer review, rappresentano esiti             Survey)”. L’attività, svolta all’interno del Gruppo
                                                               di Ricerca “Indagini sulla domanda e l’offerta di
di studio o analisi in corso d'opera e vengono
                                                               formazione” (responsabile Roberto Angotti), è
contestualizzati      in      un     esplicito     quadro      attualmente inserita nel Piano di attività Isfol
tematico/metodologico.                                         2012-2013, finanziato dal Pon Conv Governance
                                                               e Azioni di Sistema e dal Pon Cro Azioni di
                                                               Sistema 2007-2013 (ob. 3.1) del Ministero del
L’I sfol, Istituto per lo sviluppo della formazione
                                                               Lavoro e delle Politiche Sociali, DG POF, con i
professionale dei lavoratori, è un Ente pubblico di
                                                               seguenti riferimenti: Tematica 4 - Indagini su
ricerca che opera nel campo della formazione, del              offerta di formazione, apprendimento e
lavoro e delle politiche sociali.                              conoscenza, Attività 4 - Analisi dei risultati delle
                                                               Indagini sulla conoscenza e sui comportamenti
Svolge attività di studio, consulenza e assistenza             formativi    degli     adulti     (Indaco/CVTS     e
tecnica, ponendosi a supporto del Ministero del Lavoro         Indaco/AES).
e delle Politiche sociali, così come delle altre istituzioni
nazionali, regionali e locali che intervengono nei sistemi     Il Gruppo di lavoro è coordinato per Isfol da
                                                               Roberto Angotti e per Istat da Giulio Perani ed è
del mercato del lavoro, dell’apprendimento lungo tutto
                                                               composto da Vincenza Tersigni (Isfol), da
l’arco della vita e dell’inclusione sociale.
                                                               Antonella Francescangeli e Maria Cristina
                                                               Casciano (Istat) e da Antonella Bernardini (Isfol
L’Istituto collabora con organismi sia pubblici che
                                                               fino al 2010, Istat dal 2011).
privati, fa parte del Sistema Statistico Nazionale e
svolge il ruolo di assistenza tecnico-scientifica per le       Sono autori del testo:
azioni di sistema del Fondo sociale europeo. L’Isfol è         Roberto Angotti (capp. 1, 12)
Agenzia nazionale Lifelong Learning Programme,                 Vincenza Tersigni (capp. 6, 7, 8 e Allegato
programma settoriale Leonardo da Vinci.                        statistico)
                                                               Camilla Micheletta (capp. 2, 3, 4, 5 e 9)
Presidente: Pier Antonio Varesi                                Giovanna Filosa (capp. 10, 11 e Riferimenti
                                                               bibliografici)
Riferimenti:                                                   Antonella Bernardini (Nota metodologica)
Corso d’Italia, 33
00198 Roma                                                     Il testo è a cura di Roberto Angotti
Tel.+39.06.85447.1                                             Elaborazione dei dati a cura di Vincenza Tersigni
web:www.isfol.it                                               Revisione redazionale dei testi a cura di
                                                               Camilla Micheletta
La Collana Isfol Research Paper è curata da
Isabella Pitoni                                                Le opinioni espresse in questo lavoro impegnano
Responsabile Servizio Comunicazione e                          la   responsabilità    degli   autori    e    non
divulgazione scientifica                                       necessariamente riflettono la posizione dell’ente.

Coordinamento editoriale:                                      Copyright (C) [2013] [ISFOL]
Pierangela Ghezzo                                              Quest'opera è rilasciata sotto i termini della licenza
                                                               Creative    Commons    Attribuzione   -    Non    commerciale-
                                                               Condividi     allo   stesso   modo        3.0.Italia   License.
Editing: Daniela Verdino
                                                               (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/it/)

Contatti: editoria@isfol.it
                                                               ISBN 978-88-543-0258-9
CARATTERISTICHE STRUTTURALI ED EVOLUZIONE DELL’OFFERTA DI FORMAZIONE AZIENDALE NEL PERIODO 2005-2010

                                             ABSTRACT
                       CARATTERISTICHE STRUTTURALI ED EVOLUZIONE DELL’OFFERTA
                                   DI FORMAZIONE AZIENDALE NEL PERIODO 2005-2010
                                                            D ATI I NDACO-CVTS
 Il Paper fa il punto su un segmento cruciale per                         The Paper focuses on the Employer-provided
 l’analisi dell’offerta formativa, quello relativo                        vocational training in Italy, analysing trends
 alle opportunità messe a disposizione dai datori                         and     strategies    adopted        by        the   Italian
 di lavoro ai propri addetti, analizzando gli                             companies to cope with the economic crisis.
 orientamenti e le strategie adottate dalle                               To     this   end,    we      used       the     statistical
 imprese      italiane       per    fronteggiare       la   crisi         information collected through the sample Isfol
 economica. A tal fine, sono state utilizzate le                          survey on enterprise training (INDACO-CVTS).
 informazioni statistiche relative alla formazione
                                                                          This     research      provides          the     statistical
 aziendale       rilevate          attraverso      l’indagine
                                                                          framework        of     the       Employer-provided
 campionaria         Isfol    sulla    conoscenza           nelle
                                                                          vocational training and describes information
 imprese (INDACO-CVTS).
                                                                          on the key elements for the analysis of
 Questa indagine fornisce il quadro statistico                            training and its impact in the context of
 dell’offerta di formazione delle imprese e                               lifelong learning.
 numerose informazioni su aspetti cruciali per
                                                                          After recalling the main objectives, thematic
 l’analisi dei fenomeni della formazione e delle
                                                                          coverage and methodological approach of
 ricadute degli interventi realizzati nell’ambito
                                                                          INDACO-CVTS, the authors present the Key
 dell’apprendimento permanente.
                                                                          Indicators (Incidence, Participation, Intensity
 Dopo aver richiamato i principali obiettivi, la                          and Costs of Training) and information
 copertura tematica e l’approccio metodologico                            regarding the organization of training courses,
 dell’indagine INDACO-CVTS, si presentano i key                           their characteristics and implementing actors,
 indicators (incidenza, partecipazione, intensità                         the skill needs and the reasons for non-
 e costi della formazione) e informazioni relative                        supply, the initial training and the impact of
 alle modalità realizzative dell’offerta formativa,                       the economic crisis on the investment in
 alle sue caratteristiche e ai soggetti attuatori, ai                     training and the anti-crisis strategies adopted
 fabbisogni     di     competenze         e     alle    ragioni           by companies.
 dell’assenza di offerta, alla formazione iniziale,
                                                                          Data are compared to the previous surveys
 nonché all’impatto della crisi economica sugli
                                                                          (CVTS3).
 investimenti in formazione e alle strategie
 anticrisi adottate dalle imprese.                                        INDACO        uses    the     official     classifications
                                                                          adopted at international level. Indicators are
 I dati presentati sono messi a confronto,
                                                                          harmonized with the official statistics on
 laddove possibile, con le rilevazioni precedenti,
                                                                          Education and Training produced by Eurostat
 in particolare con la rilevazione nazionale di
                                                                          through the CVTS.
 CVTS3 e consentono di cogliere l’evoluzione
 dell’offerta di formazione aziendale in Italia nel
 periodo 2005-2010.

ISFOL RESEARCH PAPER N.6/2013                                                                                                       3
CARATTERISTICHE STRUTTURALI ED EVOLUZIONE DELL’OFFERTA DI FORMAZIONE AZIENDALE NEL PERIODO 2005-2010

    L’indagine utilizza le classificazioni ufficiali                   This paper includes a Methodological Note,
    adottate a livello internazionale. Gli indicatori                  Bibliographic References and a Statistical
    prodotti sono armonizzati con le statistiche                       Annex.
    ufficiali su Education and Training prodotte da
    Eurostat attraverso la CVTS.

    Completano il paper la nota metodologica, i
    riferimenti bibliografici utilizzati e l’allegato
    statistico.

    Parole        chiave:     Formazione      aziendale,              Keywords:       Employer-provided        vocational
    apprendimento           permanente,     competenze,               training, Adult learning, Skills, Key indicators,
    indicatori     chiave,    offerta   formativa,   crisi            Training supply, Economic crisis
    economica

    PER CITARE IL PAPER: Angotti R. (a cura di), Caratteristiche strutturali ed evoluzione dell’offerta di
    formazione aziendale nel periodo 2005-2010. Dati INDACO-CVTS, Roma, Isfol, 2013 (Isfol Research
    Paper, 6)

4                                                                                       ISFOL RESEARCH PAPER N. 6/2013
CARATTERISTICHE STRUTTURALI ED EVOLUZIONE DELL’OFFERTA DI FORMAZIONE AZIENDALE NEL PERIODO 2005-2010

INDICE

1. Obiettivi e copertura tematica dell’indagine INDACO-CVTS............................................................ 6
2. Incidenza delle imprese formatrici e diffusione della formazione fra le imprese italiane .................... 8
3. Modalità realizzative dell’offerta formativa delle imprese ............................................................. 11
4. Partecipazione all’attività formativa .......................................................................................... 12
5. Intensità e volume dell’attività formativa................................................................................... 14
6. Costi della formazione ............................................................................................................. 15
7. Caratteristiche dell’offerta formativa e soggetti attuatori ............................................................. 16
8. Fabbisogni di competenze delle imprese italiane ........................................................................ 18
9. Ragioni dell’assenza di offerta formativa ................................................................................... 22
10. Formazione iniziale nelle imprese ........................................................................................... 23
11. Impatto della crisi economica sugli investimenti in formazione e strategie anticrisi ...................... 25
12. Conclusioni: la valenza euristica dell’indagine INDACO-CVTS ..................................................... 33
Nota metodologica ..................................................................................................................... 36
Riferimenti bibliografici ............................................................................................................... 40

Allegato: Tavole statistiche…………………………………………………………………………………………………………42
   Tavola 1 - Imprese con 10 addetti ed oltre che hanno svolto formazione.………….………………..………42
   Tavola 2 - Imprese con 10 addetti ed oltre che hanno svolto formazione per tipologia……….…………43
   Tavola 3 - Principali indicatori relativi ai corsi di formazione del personale nelle imprese.........………..44
   Tavola 4 - Partecipazione a corsi di formazione secondo il sesso e la classe di età………………………..45
   Tavola 5 - Accesso a corsi di formazione secondo il sesso e la classe di età……………………....………..46
   Tavola 6 - Ore di corso di formazione per materia……………………………………………………………………..47
   Tavola 7 - Imprese con 10 addetti ed oltre che hanno svolto formazione per soggetto erogatore.….48
   Tavola 8 - Imprese con 10 addetti ed oltre che non hanno svolto formazione………………………………49

ISFOL RESEARCH PAPER N.6/2013                                                                                                           5
CARATTERISTICHE STRUTTURALI ED EVOLUZIONE DELL’OFFERTA DI FORMAZIONE AZIENDALE NEL PERIODO 2005-2010

1. OBIETTIVI E COPERTURA TEMATICA DELL’INDAGINE INDACO-CVTS

Fra i diversi segmenti di cui si compone l’offerta formativa di un paese, quello relativo alle opportunità
messe a disposizione dai datori di lavoro ai propri addetti rappresenta uno fra i più significativi ma
anche uno tra i più difficili da indagare. Le informazioni statistiche relative alla formazione aziendale
vengono rilevate attraverso indagini campionarie sulla popolazione delle imprese. A tal fine, l’Isfol
realizza l’Indagine sulla conoscenza nelle imprese (INDACO-CVTS), nell’ambito di un progetto di
collaborazione con Istat. 1

L’Indagine INDACO-CVTS rileva indicatori armonizzati finalizzati ad integrare il quadro della domanda e
dell’offerta di formazione in Italia, con l’obiettivo di colmare le carenze informative a livello nazionale
rispetto ad una domanda crescente di informazione statistica, fornendo indicazioni su aspetti cruciali
per l’analisi dei fenomeni della formazione e delle ricadute degli interventi realizzati nell’ambito
dell’apprendimento permanente in senso ampio.

In questo paper, si intende utilizzare la capacità informativa dell’indagine al fine di fornire una lettura
ampia e variegata del quadro dell’offerta di formazione aziendale delle imprese italiane e della sua
evoluzione nel tempo. A questo scopo vengono utilizzati i principali indicatori prodotti nell’ambito di tale
indagine.

Si tratta di una lettura di tipo europeo. Infatti, le rilevazioni Indaco utilizzano l’impianto e il corredo
metodologico delle rilevazioni statistiche Eurostat CVTS 2 (Continuing Vocational Training Survey),
l’indagine europea sulla formazione aziendale, coordinata da Eurostat e realizzata per l’Italia da Istat.
L’Isfol è coinvolto in questa indagine sin dal 1995, sia nella realizzazione di CVTS a livello nazionale3
che nel suo sviluppo metodologico a livello europeo, partecipando alle attività della Task Force
specializzata di Eurostat.

La collaborazione con Istat ed Eurostat, ulteriori esperienze di ricerca maturate in ambito europeo
(Angotti, 2008 e 2009) 4 e culminate nella realizzazione della prima analisi comparata dei dati CVTS3 5,
hanno consentito di sviluppare l’indagine sulla base dei più avanzati modelli di survey realizzati in
Europa e, in parallelo alle esigenze indicate da Eurostat, di sviluppare infrastrutture statistiche in grado
di misurare in modo più adeguato i fenomeni chiave dei processi formativi. Il legame con CVTS, di cui

1
  Per maggiori dettagli, si veda la Nota metodologica.
2
  Le fonti normative dell’indagine CVTS sono il Regolamento (Ce) N. 1552/2005 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 7
  settembre 2005 relativo alle statistiche sulla formazione professionale nelle imprese; il Regolamento (Ce) N. 198/2006 della
  Commissione del 3 febbraio 2006 recante modalità di applicazione del Regolamento (Ce) N. 1552/2005 del Parlamento Europeo
  e del Consiglio del 7 settembre 2005 relativo alle statistiche sulla formazione professionale nelle imprese.
3
  L’Isfol collabora con Istat alla realizzazione di CVTS nell’intero ciclo che va dalla progettazione, alla realizzazione, alla diffusione dei
  risultati.
4
  Cfr. gli esiti del progetto CVTS2-REV “CVTS2 revised Country specific thematic analysis of continuous vocational training on the
   basis of CVTS2 and modelling of CVT-structures”, e del progetto “Training in micro enterprises - South Tyrol (Time-S)” sulla
   formazione continua nelle micro-imprese dell’Alto Adige, realizzata da AFI-IPL di Bolzano.
5
  Cfr. Cedefop (2010) e gli esiti del progetto CVTS3-EVA “Evaluation and Interpretation of the Third European Continuing Vocational
   Training Survey”, realizzato da Isfol in collaborazione con il Bibb di Bonn e il Céreq di Marsiglia.

6                                                                                                   ISFOL RESEARCH PAPER N. 6/2013
CARATTERISTICHE STRUTTURALI ED EVOLUZIONE DELL’OFFERTA DI FORMAZIONE AZIENDALE NEL PERIODO 2005-2010

Indaco rappresenta l’integrazione su base nazionale, consente di fornire l’aggiornamento nazionale
degli indicatori armonizzati a livello europeo, che sono diffusi a cadenza quinquennale.

Va fra l’altro tenuto presente che uno degli aspetti più rilevanti dello sviluppo dell’indagine, fra quelli
indicati da Eurostat, consiste nella progressiva copertura tematica, che corrisponde ad una domanda
statistica in costante crescita già a livello europeo: gli ambiti considerati dall’indagine vanno infatti dalla
formazione professionale iniziale degli apprendisti alla formazione professionale continua. Ciò è in linea
con l’indicazione secondo la quale le survey devono essere sviluppate nel più ampio contesto dell’Adult
learning, mantenendo così una posizione centrale all’interno del VET (Vocational Education Training)
system.

La copertura tematica dell’indagine è ampia non solo perché raggiunge popolazioni aziendali diverse
(giovani in primo inserimento e adulti) ma anche in quanto comprende l’attività formativa realizzata
dall’impresa nel suo complesso, sia quella finanziata attraverso risorse pubbliche sia attraverso risorse
private, prevalentemente a carico delle singole aziende. Questo aspetto consente, da una parte, di
isolare la componente del finanziamento pubblico e quindi di valutare gli effetti e la rilevanza delle
politiche pubbliche sul sistema, dall’altro di mettere in evidenza il ruolo e il peso del finanziamento
privato, spesso trascurato dalle analisi sulla formazione, che privilegiano quasi esclusivamente le attività
realizzate tramite finanziamenti pubblici. La propensione all’investimento privato in formazione è uno
dei principali fattori che possono dare la misura della capacità dell’impresa di introdurre innovazione e
cambiamento. È quindi una componente informativa molto rilevante per comprendere l’evoluzione di un
sistema produttivo. La possibilità di analizzare anche i comportamenti spontanei delle imprese – e non
solo quelli stimolati dall’intervento pubblico – amplia la valenza euristica, di tipo valutativo, della
rilevazione in termini di analisi dei benefici e dei rendimenti della formazione (Angotti, Belmonte,
2012a).

Se l’obiettivo principale dell’Indagine è di rilevare i comportamenti e le politiche formative delle
imprese, il ruolo dei processi formativi e di apprendimento e le modalità di diffusione della conoscenza
all’interno delle organizzazioni produttive, il fenomeno oggetto di studio è costituito dall’insieme delle
attività di formazione professionale aziendale, decisa dalle imprese per far acquisire al proprio
personale nuove competenze professionali o per aggiornare quelle esistenti.

Vale la pena ribadire, in questa sede, che il concetto di formazione professionale utilizzato è il risultato
di una consultazione promossa da Eurostat a livello comunitario nel 2005, che ha coinvolto i 30 Paesi
partecipanti a CVTS3 e rappresenta, pertanto, una definizione armonizzata che costituisce la nuova
base di riferimento per la rilevazione, la misurazione e la confrontabilità del fenomeno all’interno del
sistema delle statistiche europee. Essa include non solo i corsi ma anche le altre attività formative,
nell’ambito del work-based learning, fra cui il training on the job, la rotazione nelle mansioni lavorative,
la partecipazione ai circoli di qualità e la formazione “aperta” o “a distanza”. Viene inoltre rilevata la
formazione “iniziale”, che riguarda essenzialmente le attività di apprendistato.

ISFOL RESEARCH PAPER N.6/2013                                                                                    7
CARATTERISTICHE STRUTTURALI ED EVOLUZIONE DELL’OFFERTA DI FORMAZIONE AZIENDALE NEL PERIODO 2005-2010

Ricapitolando, l’indagine fornisce un quadro approfondito della domanda e dell’offerta di formazione
aziendale iniziale per gli apprendisti e continua per gli addetti, attraverso la rilevazione e l’analisi di un
insieme di indicatori armonizzati a livello europeo (key indicators): incidenza delle imprese formatrici,
partecipazione, accesso, durata e costi della formazione. Altre informazioni rilevate riguardano gli
investimenti e le strategie formative dell’impresa, in termini di organizzazione e di strumenti utilizzati, le
caratteristiche della formazione erogata e del personale coinvolto, i fabbisogni formativi, la speranza di
formazione, il ruolo delle parti sociali, il finanziamento pubblico utilizzato, l’utilizzo di dispositivi di
valutazione della formazione e dei suoi effetti sulle attività delle imprese, i fattori che ostacolano o
limitano l'attività di formazione. Attraverso tali informazioni è possibile analizzare gli effetti della
formazione su produttività, redditività e performance aziendali, nonché i legami con l’innovazione
tecnologica e organizzativa. Le informazioni rilevate nel corso dell’ultima edizione, conclusa nel 2011
con anno di riferimento il 2009-2010, hanno riguardato, oltre a quanto sopra richiamato, gli effetti della
crisi economica sugli investimenti in formazione e le skills richieste dalle imprese, in coerenza con gli
orientamenti comunitari di Europe 2020.

Unità di rilevazione sono le imprese, distinte secondo la definizione comunitaria in grandi, medie,
piccole e micro imprese, queste ultime con almeno 6 addetti. L’indagine ha riguardato un campione di
19.618 imprese con 6 addetti e oltre, con una percentuale di rispondenti pari al 37,3%.

Particolare attenzione è dedicata, sempre al fine di favorire la confrontabilità dei dati prodotti, all’utilizzo
delle principali classificazioni internazionali e nazionali. Si utilizzano infatti le definizioni della
classificazione CLA, Classification of Learning Activities (Cfr. Angotti, Belmonte, 2012b) di Eurostat così
come quella della ISCED 97 e dei suoi recenti sviluppi, della ATECO 2007, ecc.. Le definizioni e la
formulazione dei quesiti sono armonizzate con quelle formulate per l’indagine CVTS, attraverso l’utilizzo
del Manuale Eurostat ed un confronto costante con i ricercatori impegnati in tale indagine.

2. INCIDENZA DELLE IMPRESE FORMATRICI E DIFFUSIONE DELLA FORMAZIONE FRA LE
    IMPRESE ITALIANE

La percentuale di imprese italiane con 10 addetti e oltre che hanno svolto una o più attività di
formazione è passata dal 32,2% nel 2005 al 45,1% nel 2009, con un incremento di 12,9 punti
percentuali in quattro anni. (Figura 1)

L’incremento del numero delle imprese che offrono opportunità formative ai propri addetti è maggiore
fra le imprese che offrono corsi di formazione, le quali crescono di 13,7 punti percentuali (dal 26,8% al
40,5%) e minore fra quelle che offrono modalità alternative al corso.

Tale crescita interessa tutte le classi dimensionali (Figura 1) e si riscontra, in modo più o meno
omogeneo, sia a livello settoriale che territoriale, riducendo in parte la distanza, da sempre esistente,
fra le piccole e le grandi imprese, così come fra il Nord e il Sud del Paese.

8                                                                                   ISFOL RESEARCH PAPER N. 6/2013
CARATTERISTICHE STRUTTURALI ED EVOLUZIONE DELL’OFFERTA DI FORMAZIONE AZIENDALE NEL PERIODO 2005-2010

       Figura 1 - Imprese con 6 addetti ed oltre che hanno offerto formazione, per classe di addetti.
                               Anni 2005-2009 (valori percentuali sul totale delle imprese)

          6-9                                            37,6

        10-19                                            37,8
                                           25,6

        20-49                                                    47,5
                                                         36,2

      50-249                                                                                  78,2
                                                                           58,1

   250 e oltre                                                                                              93,4
                                                                                                     85,8

      Totale*                                                   45,1
                                                  32,2

                 0                 20                 40                 60                 80                 100

                                                      2009               2005

      Nota: Isfol INDACO ha rilevato anche le imprese con organico aziendale compreso fra 6 e 9 addetti.*Totale=10 e oltre
      Fonte: Isfol, INDACO-CVTS (Indagine sulla conoscenza nelle imprese). Anno 2009. Istat, Rilevazione sulla formazione del
      personale nelle imprese. Anno 2005

Per comprendere l’entità della crescita, occorre ricordare che lo stesso indicatore era pari al 15% nel
1993 e al 23,9% nel 1999: la formazione aziendale appare quindi un fenomeno in forte espansione, in
particolare nell’ultimo decennio, riguardando oggi non più un quarto o un terzo, ma quasi la metà delle
imprese italiane.

Da un’analisi più approfondita sui contenuti dei corsi di formazione, emerge tuttavia che un’ampia
quota di imprese ha organizzato esclusivamente corsi obbligatori per legge (protezione dell’ambiente,
sicurezza sul lavoro, salvaguardia della salute, ecc.) mentre nel 2005 le imprese che avevano erogato
questo tipo di formazione erano quantitativamente poco rilevanti.

In riferimento alla totalità delle imprese, la propensione alla formazione appare ancora correlata alla
dimensione d’impresa, soprattutto se mettiamo a confronto le micro e le piccole con le grandi imprese,
fra le quali il range è ancora superiore ai 50 punti percentuali. Tuttavia, anche se le piccole imprese
restano tradizionalmente poco inclini ad investire in formazione, in questo segmento si registra un
incremento di oltre 12 punti percentuali. Significativi aumenti sono osservabili anche per le imprese con
20-49 addetti (che passano dal 36,2% al 47,5%) e, soprattutto, per le imprese con 50-249 addetti (dal
58,1% al 78,2%). La formazione nelle grandi imprese, invece, se pure elevata, cresce di soli 7,7 punti
percentuali, passando dall’85,8% al 93,4%. (Figura 1)

ISFOL RESEARCH PAPER N.6/2013                                                                                                   9
CARATTERISTICHE STRUTTURALI ED EVOLUZIONE DELL’OFFERTA DI FORMAZIONE AZIENDALE NEL PERIODO 2005-2010

Il settore in cui è maggiore la presenza di imprese formatrici continua ad essere quello finanziario ed
assicurativo (93,3%) anche se il maggior incremento si rileva nelle costruzioni (+24,8%). Nel comparto
finanziario ed assicurativo si registra comunque un notevole aumento (+20,7%). Sono questi i comparti
che influenzano in modo significativo l’incremento generale; per il resto la crescita, anche se rilevante,
si mantiene su livelli inferiori a quelli medi. (Prospetto 1)

                Prospetto 1 - Imprese con 10 addetti ed oltre che hanno offerto formazione
                               per settore di attività economica (valori percentuali)

 SETTORI DI ATTIVITÀ ECONOMICA                                   Imprese con corsi ed        Imprese con corsi ed altre
                                                                 altre attività nel 2009     attività nel 2005
 I settori con la maggiore percentuale di imprese con attività di formazione
 Finanza e assicurazione                                                              93,3                         72,6
 Fornitura di energia elettrica, acqua, ecc.                                          68,6                         69,4
 Costruzioni                                                                          61,5                         36,7
 I settori con la minore percentuale di imprese con attività di formazione
 Trasporto e magazzinaggio                                                            31,3                         35,6
 Manifattura                                                                          39,6                         28,1
 Commercio                                                                            42,7                         32,3
 Totale                                                                               45,1                         32,2
                      Fonte: Isfol, INDACO-CVTS (Indagine sulla conoscenza nelle imprese), Anno 2009.
                      Istat, Rilevazione sulla formazione del personale nelle imprese, Anno 2005

Dal punto di vista territoriale (Figura 2), il quadro dell’Italia settentrionale è piuttosto omogeneo, con il
46% di imprese formatrici nel Nord-Ovest e il 48,6% nel Nord-Est. La percentuale è più ridotta nelle
regioni del Centro (44,2%) e in quelle del Mezzogiorno (40,2%).

Con riferimento alla variazione 2005-2009 della percentuale di imprese formatrici, si registra tuttavia un
maggior incremento in corrispondenza del Mezzogiorno, con una variazione di +16,6 punti percentuali
(rispetto all’incremento medio del 12,9% registrato a livello nazionale), mentre l’Italia settentrionale
mostra un incremento più contenuto (+11,3% per il Nord-Ovest e +12,6% per il Nord-Est). Diminuisce
quindi la distanza che separa il Nord dal Sud del Paese passando da -12,4 a -8,4 punti percentuali.

10                                                                                      ISFOL RESEARCH PAPER N. 6/2013
CARATTERISTICHE STRUTTURALI ED EVOLUZIONE DELL’OFFERTA DI FORMAZIONE AZIENDALE NEL PERIODO 2005-2010

   Figura 2 – Imprese con 10 addetti ed oltre che hanno offerto formazione, per ripartizione geografica
                                       (valori percentuali sul totale delle imprese)

  Sud e isole                                                                            40,2
                                                        23,6

     Centro                                                                                     44,2
                                                               27,2

   Nord-est                                                                                            48,6
                                                                              36,0

 Nord-ovest                                                                                       46,0
                                                                             34,7

                0             10               20               30                  40                 50        60

                                                2009                  2005

                      Fonte: Isfol, INDACO-CVTS (Indagine sulla conoscenza nelle imprese), Anno 2009
                      Istat, Rilevazione sulla formazione del personale nelle imprese, Anno 2005

3. MODALITÀ REALIZZATIVE DELL’OFFERTA FORMATIVA DELLE IMPRESE

Oltre a rilevare la quantità di offerta formativa, l’indagine individua le modalità prevalenti attraverso cui
avviene l’erogazione della formazione da parte delle imprese. È in tal modo possibile determinare in che
misura la formazione viene svolta attraverso metodologie tradizionali o innovative, più o meno
formalizzate e orientate alla diffusione di conoscenza e di occasioni di apprendimento.

Come mostra la Figura 3 (che fa riferimento alle sole imprese formatrici), la modalità maggiormente
utilizzata è quella relativa ai corsi esterni (78,4% delle imprese che hanno svolto attività formativa),
seguita dai corsi di formazione interni organizzati dall’impresa stessa (45,5%). Tra le attività formative
meno strutturate, quelle più diffuse sono rappresentate dal training on the job e dalla partecipazione a
convegni e workshop (33,7%), modalità quest’ultima più legata all’arricchimento culturale dei
dipendenti piuttosto che alla formazione professionale in senso stretto; segue, con valori pressoché
dimezzati, la rotazione delle mansioni. Le restanti tipologie costituiscono ancora strumenti scarsamente
utilizzati: soltanto il 9,2% del totale delle imprese dichiara di favorire l’auto-apprendimento e appena il
6,4% di organizzare circoli di qualità. Ancora residuale è la quota di imprese che hanno utilizzato
strumenti di formazione a distanza.

In generale, sembra ancora non sufficientemente sviluppato lo sforzo delle imprese nel trasformare il
luogo di lavoro in luogo dell’apprendimento. Alla crescita quantitativa degli investimenti in formazione -
che rappresenta comunque un forte segnale di discontinuità rispetto al passato - non sembrerebbe
ancora corrispondere una adeguata crescita qualitativa. Ciò è confermato dalle indagini realizzate sul
versante della domanda di formazione degli individui (INDACO-Adulti), le quali evidenziano la presenza

ISFOL RESEARCH PAPER N.6/2013                                                                                         11
CARATTERISTICHE STRUTTURALI ED EVOLUZIONE DELL’OFFERTA DI FORMAZIONE AZIENDALE NEL PERIODO 2005-2010

di una ampia domanda di apprendimento che emerge in maniera crescente dalla popolazione adulta
occupata, non adeguatamente coperta dai datori di lavoro. Ciò spinge gli individui a ricorrere
autonomamente (soprattutto attraverso modalità di tipo informali) all’acquisizione di conoscenze e
competenze, che viene soddisfatta in larga parte attraverso la spesa privata degli individui e delle
famiglie.
                     Figura 3 – Imprese con 10 addetti ed oltre che hanno offerto formazione,
                         in relazione alle tipologie di formazione utilizzate (valori percentuali)

                                                                                                      78,4
                  corsi esterni                                                                71,4

                  corsi interni                                            45,5
                                                                    39,8

          training on the job                                      33,7
                                                                    33,8
                                                   17,4
     rotazione/affiancamento
                                                  16,5
                                                                  33,9
         convegni e seminari
                                                                    36,9

         autoapprendimento                9,2
                                         6,0

              circoli di qualità       6,4
                                       5,8

                                   0            20              40                 60              80        100
                                                               2009               2005

                         Fonte: Isfol, INDACO-CVTS (Indagine sulla conoscenza nelle imprese), Anno 2009.
                         Istat, Rilevazione sulla formazione del personale nelle imprese, Anno 2005

4. PARTECIPAZIONE ALL’ATTIVITÀ FORMATIVA

Gli addetti che hanno partecipato ai corsi di formazione (interni o esterni) nel corso del 2009
rappresentano poco più di un terzo (33,2%) del totale degli addetti di tutte le imprese, formatrici e non
(Tabella 1). Si tratta di oltre 2,8 milioni di lavoratori.

Il tasso di partecipazione formativa cresce fra gli uomini (35,3%) e diminuisce fra le donne (29,2%). Il
divario di genere è infatti pari a +6,1 punti percentuali a favore degli uomini, più elevato di quello
registrato nel 2005 (+4,1%).

Nel complesso, rispetto al 2005, il tasso di partecipazione cresce di 4,4 punti percentuali, soprattutto
grazie al forte incremento del numero di addetti appartenenti al settore delle costruzioni (+18,6 punti
percentuali) e all’industria (+7,7%), a conferma del notevole aumento rilevato per i corsi erogati per
obbligo di legge, maggiormente diffusi proprio in questi due comparti.

12                                                                                         ISFOL RESEARCH PAPER N. 6/2013
CARATTERISTICHE STRUTTURALI ED EVOLUZIONE DELL’OFFERTA DI FORMAZIONE AZIENDALE NEL PERIODO 2005-2010

   Tabella 1 - Partecipanti a corsi di formazione sul totale degli addetti, per classe di addetti e settore di
                                attività economica (percentuale sul totale degli addetti)
                                                        Anno 2009
Settori di attività                                                     Classi di addetti                         Totale
                                                        10 - 19         20-49         50-249       250 e oltre
Industria in senso stretto                                13,5            20,1            32,5           48,2      31,2
Costruzioni                                               32,3            36,2            36,6           70,4      37,2
Commercio                                                 15,5            17,2            31,9           51,0      31,0
Servizi                                                   16,8            20,6            41,3           42,8      35,5
Totale                                                    17,9            21,8            35,4           46,2      33,2
                                                        Anno 2005
Settori di attività                                                     Classi di addetti                         Totale
                                                        10 - 19         20-49         50-249       250 e oltre
Industria in senso stretto                                  6,4           10,6            20,5           45,8      23,5
Costruzioni                                               13,7            19,8            21,1           36,6      18,6
Commercio                                                   9,4           15,6            28,0           52,3      28,5
Servizi                                                   10,6            15,4            27,0           51,6      36,6
Totale                                                      9,2           13,6            23,5           49,6      28,8
                       Fonte: Isfol, INDACO-CVTS (Indagine sulla conoscenza nelle imprese), Anno 2009.
                       Istat, Rilevazione sulla formazione del personale nelle imprese, Anno 2005

Più significativa è l’analisi del livello di accesso ai corsi di formazione. A differenza dell’indicatore di
partecipazione, questo altro tipo di indicatore non prende in considerazione tutte le imprese ma
soltanto quelle che hanno effettivamente svolto corsi di formazione, mettendo in evidenza il livello di
selettività operato dalle aziende.

Con riferimento alle imprese formatrici, i dati confermano quanto già rilevato nel 2005 (Tabella 2): circa
la metà degli addetti in organico nelle imprese formatrici (il 49,2%) ha avuto accesso a corsi di
formazione, rimanendo stabile rispetto al 2005. Cambia, tuttavia, la distribuzione per classe di addetti.
Si registra, infatti, un significativo incremento di addetti formati tra le imprese più piccole, che passano
dal 44,5% al 53,7%, mentre diminuisce leggermente il numero di formati all’interno delle grandi
imprese (da 53,8% a 49,3%).

Nel complesso, tra il personale che ha frequentato corsi di formazione, gli uomini rappresentano il
51,2% (erano il 50,4% nel 2005) e le donne il 45% del totale (47,4% nel 2005), dato che evidenzia
anche in questo caso un incremento del gender gap rispetto al 2005 (+6,2).

A livello settoriale, le costruzioni presentano il tasso di accesso più elevato. Nel corso del 2009, infatti, il
56,4% degli addetti di questo settore ha frequentato almeno un corso di formazione mentre sono
inferiori i tassi di accesso ai corsi degli addetti degli altri comparti, che si attestano intorno al 48%.

Rispetto al 2005, si registra una flessione della percentuale di partecipanti ai corsi di formazione nei
settori del commercio e dei servizi (-3,1% nel primo caso, -5,2% nel secondo), mentre l’industria e le
costruzioni presentano incrementi positivi, rispettivamente del 4,6% e dell’11,4%.

ISFOL RESEARCH PAPER N.6/2013                                                                                        13
CARATTERISTICHE STRUTTURALI ED EVOLUZIONE DELL’OFFERTA DI FORMAZIONE AZIENDALE NEL PERIODO 2005-2010

     Tabella 2 - Partecipanti a corsi di formazione sul totale degli addetti, per classe di addetti e settore di
                             attività economica (percentuale su addetti delle imprese con corsi)
                                                         Anno 2009
Settori di attività                                                     Classi di addetti                         Totale
                                                        10 - 19          20-49         50-249       250 e oltre
Industria in senso stretto                                52,5            46,1            45,4            51,2     48,7
Costruzioni                                               57,5            55,4            46,7            75,9     56,4
Commercio                                                 46,0            38,8            42,9            54,3     48,4
Servizi                                                   56,6            56,1            52,1            45,7     48,5
Totale                                                    53,7            48,9            47,4            49,3     49,2
                                                        Anno 2005
Settori di attività                                                     Classi di addetti                         Totale
                                                        10 - 19          20-49         50-249       250 e oltre
Industria in senso stretto                                41,3            38,1            36,1            50,0     44,1
Costruzioni                                               50,0            47,3            38,1            42,3     45,0
Commercio                                                 39,7            41,3            47,9            57,8     51,5
Servizi                                                   47,3            50,3            48,5            55,5     53,7
Totale                                                    44,5            43,2            41,6            53,8     49,4
                         Fonte: Isfol, INDACO-CVTS (Indagine sulla conoscenza nelle imprese), Anno 2009.
                         Istat, Rilevazione sulla formazione del personale nelle imprese, Anno 2005

5. INTENSITÀ E VOLUME DELL’ATTIVITÀ FORMATIVA

Le ore destinate ai corsi di formazione nel 2009 sono state oltre 60 milioni, pari a una media annua per
partecipante di 21,1 ore (con una diminuzione significativa rispetto alle 25,5 ore frequentate in media
nel 2005). A livello settoriale, le imprese dei servizi hanno svolto mediamente 25,4 ore di corso per
partecipante. Per i restanti settori i valori rilevati sono inferiori alla media, con una punta di minimo per
le costruzioni (16,2 ore per partecipante). Nel complesso, fra uomini e donne non si ravvisa alcuna
distanza in merito al numero di ore per partecipante impiegate per i corsi di formazione.

14                                                                                       ISFOL RESEARCH PAPER N. 6/2013
CARATTERISTICHE STRUTTURALI ED EVOLUZIONE DELL’OFFERTA DI FORMAZIONE AZIENDALE NEL PERIODO 2005-2010

                             Tabella 3 - Ore medie di corso di formazione per partecipante
                                                         Anno 2009
Settori di attività                                                 Classi di addetti                              Totale
                                                     10 - 19        20-49          50-249           250 e oltre
Industria in senso stretto                             20,2          20,1             16,7                18,5      18,4
Costruzioni                                            16,8          16,5             16,5                13,9      16,2
Commercio                                              19,4          29,0             20,9                17,5      19,7
Servizi                                                27,9          27,3             27,4                24,1      25,4
Totale                                                 21,0          22,2             21,1                20,8      21,1
                                                          Anno 2005
Settori di attività                                                 Classi di addetti                              Totale
                                                     10 - 19        20-49          50-249           250 e oltre
Industria in senso stretto                             23,1          24,1             21,8                25,5      24,4
Costruzioni                                            18,5          18,5             16,8                13,3      17,4
Commercio                                              27,3          28,6             28,5                18,1      21,9
Servizi                                                33,7          24,5             28,4                27,9      28,0
Totale                                                 26,0          24,0             24,9                25,8      25,5
                        Fonte: Isfol, INDACO-CVTS (Indagine sulla conoscenza nelle imprese), Anno 2009.
                        Istat, Rilevazione sulla formazione del personale nelle imprese, Anno 2005

6. COSTI DELLA FORMAZIONE

L’indagine ha rilevato che nel 2009 l’attività formativa delle imprese italiane ha registrato un costo
complessivo di circa 3.537 milioni di Euro (a fronte di circa 3.792 milioni di Euro nel 2005). Tale costo
comprende i costi diretti (docenti, infrastrutture, servizi esterni, ecc.), pari a circa 1.320 milioni di Euro,
il costo del lavoro (circa 1.749 milioni di Euro), relativo alle ore impiegate dai dipendenti per partecipare
ai corsi di formazione, nonché il saldo tra i contributi pagati e i finanziamenti ricevuti (circa 468 milioni
di Euro).

Il costo medio per singola ora di corso è pari a 58,3 Euro (Tabella 4).

A livello di classe dimensionale, il costo orario aumenta al crescere dell’ampiezza aziendale passando da
57,7 euro per le imprese più piccole a 58,6 euro per quelle più grandi. Per quanto riguarda i settori, si
va dai 54,6 euro nel settore delle costruzioni ai 60,4 nei settori industriali, distribuzione ben diversa da
quella registrata nel 2005, quando il settore che presentava il costo più elevato era proprio quello delle
costruzioni.

ISFOL RESEARCH PAPER N.6/2013                                                                                         15
CARATTERISTICHE STRUTTURALI ED EVOLUZIONE DELL’OFFERTA DI FORMAZIONE AZIENDALE NEL PERIODO 2005-2010

                                 Tabella 4 - Costo medio di un’ora di corso (in Euro)
                                                        Anno 2009
Settori di attività                                                  Classi di addetti                            Totale
                                                    10 - 19           20-49           50-249       250 e oltre
Industria in senso stretto                            59,5             60,8             62,9             59,0      60,4
Costruzioni                                           51,3             55,8             61,0             52,5      54,6
Commercio                                             69,9             61,6             57,4             56,5      59,3
Servizi                                               55,4             52,9             54,7             59,0      57,1
Totale                                                57,7             57,7             58,3             58,6      58,3
                                                         Anno 2005
Settori di attività                                                  Classi di addetti                            Totale
                                                    10 - 19           20-49           50-249       250 e oltre
Industria in senso stretto                            73,4             62,2             60,2             57,3      59,2
Costruzioni                                           60,7             56,7             63,7             75,9      61,8
Commercio                                             72,8             58,0             66,6             50,3      57,9
Servizi                                               57,7             69,4             58,0             59,1      59,4
Totale                                                65,1             62,9             60,3             57,9      59,2
                       Fonte: Isfol, INDACO-CVTS (Indagine sulla conoscenza nelle imprese), Anno 2009.
                       Istat, Rilevazione sulla formazione del personale nelle imprese, Anno 2005

7. CARATTERISTICHE DELL’OFFERTA FORMATIVA E SOGGETTI ATTUATORI

A conferma di quanto già evidenziato in riferimento ai corsi erogati per obbligo di legge, la distribuzione
delle ore di corso secondo la materia affrontata (Figura 4) mostra l’importanza dei temi relativi alla
protezione dell’ambiente, alla sicurezza sul lavoro e alle altre modalità formative realizzate in quanto
obbligatorie per legge (25,6% delle ore di corso totali). Tale dato è conseguenza dell’elevato numero di
imprese che dichiarano di aver organizzato almeno un corso di formazione relativo a questa tematica (il
76,8% delle imprese che nel 2009 hanno organizzato corsi di formazione interni e/o esterni). Seguono
le tematiche relative allo sviluppo delle abilità personali (15,1%) e alle tecniche e tecnologie di
produzione (12,7%). Questi tre temi nell’insieme equivalgono al 53,4% del totale delle ore di
formazione erogate nel 2009. Gli altri contenuti formativi presentano valori molto inferiori, a volte del
tutto marginali, come accade per le discipline relative alla contabilità e alla finanza, ai servizi alle
persone, di trasporto, ecc. e al lavoro d’ufficio e di segreteria.

16                                                                                       ISFOL RESEARCH PAPER N. 6/2013
CARATTERISTICHE STRUTTURALI ED EVOLUZIONE DELL’OFFERTA DI FORMAZIONE AZIENDALE NEL PERIODO 2005-2010

                   Figura 4. Ore di corso di formazione, secondo i contenuti, nelle imprese
                                  con 10 addetti ed oltre (composizione percentuale)

   Protezione dell'ambiente, sicurezza sul lavoro                                                                25,6
                   Sviluppo delle abilità personali                                             15,1
             Tecniche e tecnologie di produzione                                         12,7
                                       Informatica                                 9,3
          Gestione aziendale e amministrazione                               7,8
                             Vendita e marketing                            7,3
                                  Lingue straniere                          7,0
                             Contabilità e finanza                    5,4
     Servizi alle persone, servizi di trasporto,ecc.                 4,7
                                         Altri temi              4,0
                   Lavoro d'ufficio e di segreteria        0,8

                                                       0         5                10      15           20   25          30

                       Fonte: Isfol, INDACO-CVTS (Indagine sulla conoscenza nelle imprese), Anno 2009

Se si analizza la distribuzione delle ore a seconda dei contenuti dei corsi di formazione all’interno di
ciascun settore economico, si rileva che le imprese che operano nel settore delle costruzioni hanno
dedicato la maggior parte delle ore formative al tema dell’ambiente e della sicurezza sul lavoro
(60,2%). Questo tema risulta preponderante in tutti i settori di attività, seppure con valori inferiori. Tra
le imprese del commercio e dei servizi si attribuisce una certa importanza anche allo sviluppo delle
abilità personali (il 20,4% delle ore formative nel primo caso, il 19% nel secondo) e alla vendita e
marketing (rispettivamente 15,7% e 5,8%).

Rispetto ai 60 milioni di ore di formazione erogate nel corso del 2009 presso le imprese italiane, circa il
49,8% sono riferite a “corsi a gestione interna”, ovvero corsi di formazione professionale organizzati e
gestiti direttamente dall’impresa, mentre il 50,2% di ore si riferiscono a “corsi a gestione esterna”, cioè
a corsi professionali organizzati e gestiti da un soggetto esterno all’impresa.

I soggetti fornitori di servizi formativi sono molteplici e appartengono sia al settore pubblico che al
settore privato. Una particolare rilevanza assumono le società di consulenza e/o formazione che nel
2009 hanno organizzato corsi “a gestione esterna” nel 70,1% dei casi (Figura 5). Molto più limitato è il
ruolo svolto dalle “organizzazioni imprenditoriali, camere di commercio, associazioni di settore”, con un
valore decisamente più basso, pari al 33,9%. In terza posizione figurano i “fornitori di macchinari o
software, altre imprese” con il 29,4%, mentre al quarto posto (dato comunque interessante) gli
organismi pubblici di formazione con il 20,4%. Le istituzioni scolastiche secondarie ed universitarie
raggiungono il 10%, mentre i restanti organismi hanno percentuali inferiori al 5%.

ISFOL RESEARCH PAPER N.6/2013                                                                                            17
CARATTERISTICHE STRUTTURALI ED EVOLUZIONE DELL’OFFERTA DI FORMAZIONE AZIENDALE NEL PERIODO 2005-2010

              Figura 5. Imprese con 10 addetti ed oltre che hanno svolto corsi di formazione esterni,
                                            in ragione del soggetto organizzatore
                    (valori percentuali sul totale delle imprese che hanno svolto corsi esterni di formazione)

                  Società di consulenza e di formazione                                                                    70,1

              Organizzazioni imprenditoriali, camere di
                                                                                              33,9
                 commercio, associazioni di settore

      Fornitori di macchinari o software, altre imprese                                   29,4

                       Organismi pubblici di formazione                           20,4

                       Istituti scolastici pubblici e privati        5,5

                                                 Università         4,5

                        Strutture sindacali dei lavoratori          3,7

                             Altri fornitori di formazione          4,2

                                                                0    10      20          30      40    50    60       70          80

                            Fonte: Isfol, INDACO-CVTS (Indagine sulla conoscenza nelle imprese), Anno 2009

8. FABBISOGNI DI COMPETENZE DELLE IMPRESE ITALIANE

La strategia europea per l'occupazione (SEO) pone l’accento sulla necessità di “migliorare la
partecipazione delle persone al mercato del lavoro mediante l'acquisizione di nuove competenze per
consentire alla forza lavoro attuale e futura di adeguarsi alle mutate condizioni e all'eventuale
riorientamento professionale, ridurre la disoccupazione e aumentare la produttività del lavoro”
(Commissione Europea, 2010a).

In questo contesto, e in attuazione della raccomandazione del Consiglio europeo del marzo 2008 e più
recentemente          attraverso l’iniziativa "Nuove competenze per nuovi lavori" (Commissione Europea,
2010b), i Paesi impegnati nella Task Force metodologica per la definizione della rilevazione CVTS4
hanno inserito alcuni quesiti per misurare il tipo di competenze rilevanti per la formazione e lo sviluppo
dell’impresa nonché le strategie per rispondere alle nuove competenze, a livello di impresa 6. L’indagine
Indaco ha recepito questa necessità conoscitiva emersa a livello europeo, per cui nel questionario è

6
    L'elenco è stato sviluppato nell’ambito dei lavori della Task Force metodologica di CVTS4, a partire dai risultati dell’indagine
    britannica National Employer Skills Survey (NESS).

18                                                                                               ISFOL RESEARCH PAPER N. 6/2013
CARATTERISTICHE STRUTTURALI ED EVOLUZIONE DELL’OFFERTA DI FORMAZIONE AZIENDALE NEL PERIODO 2005-2010

stato chiesto alle imprese formatrici di indicare le competenze che ritengono di importanza crescente
per i prossimi anni.

L’elenco delle competenze individuate 7 può essere sintetizzato in cinque grandi categorie:

       Technical skills/ com petences : conoscenze specifiche, abilità e competenze relative ai compiti e
        alle attività lavorative; ad esempio: manutenzione, riparazione, installazione, funzionamento e
        controllo, programmazione, controllo di qualità, design tecnologico;
       Social skills/ com petences : team work, competenze sociali connesse alle relazioni con il cliente,
        capacità di comunicazione scritta (predisposizione di report, pubblicazioni manuali, libri) e orale
        (fare discorsi o presentazioni);
       M ethodical and system s skills : risoluzione di problemi complessi, fare valutazioni, prendere
        decisioni, analizzare i cambiamenti, individuare le misure e le azioni per migliorare le prestazioni
        dell’impresa;
       M anagem ent skills/ com petences : capacità di gestire le risorse finanziarie, le risorse umane;
        gestione del tempo;
       P ersonal basic skills/ com petences : la formazione riguarda programmi di alfabetizzazione e
        competenze matematiche di base: Numeracy e literacy skills; apprendimento attivo,
        responsabilizzazione.
Come si vede in Figura 6, le imprese formatrici hanno individuato prevalentemente nelle competenze
tecniche e nelle competenze sociali le possibili carenze da colmare nei prossimi anni.

7
    Cfr. CVTS 4 Manual - ANNEXES, Version 6 – European Commission Eurostat , April 2012 (pag. 15)

ISFOL RESEARCH PAPER N.6/2013                                                                                       19
CARATTERISTICHE STRUTTURALI ED EVOLUZIONE DELL’OFFERTA DI FORMAZIONE AZIENDALE NEL PERIODO 2005-2010

          Figura 6 – Imprese con 10 addetti ed oltre che hanno svolto corsi di formazione, in base alle
         competenze ritenute di importanza crescente per i prossimi anni, distinte per macro categorie
                                  (valori percentuali sul totale delle imprese che hanno svolto corsi di formazione)

    80
    70
    60
    50
    40
    30
    20
    10
     0

                                                                                                                                                                                                    cliente, competenze sociali

                                                                                                                                                                                                                                                                                            Manageriali
                                  Informatica professionale

                                                                                                                                                                                                                                   Comunicazione scritta e orale

                                                                                                                                                                                                                                                                                                          Numeracy e/o Literacy
            Informatica di base

                                                                                                                                                       Lingue straniere

                                                                                                                                                                                                                                                                          Problem solving
                                                                       Contabilità, finanza e lavoro d'ufficio

                                                                                                                 Tecniche e tecnologie di produzione

                                                                                                                                                                          Nel lavoro di gruppo

                                                                                                                                                                                                      Rapporti, relazioni con il

                                                                 Thecnical skills                                                                                                                Social skills                                                         Methodical Management Personal basic
                                                                                                                                                                                                                                                                       and system    skills      skills
                                                                                                                                                                                                                                                                          skills

                                                              Fonte: Isfol, INDACO-CVTS (Indagine sulla conoscenza nelle imprese), Anno 2009

Le competenze maggiormente richieste (Figura 7) riguardano le tecniche e tecnologie di produzione
con il 71,7% dei casi; seguono le competenze nel gestire i rapporti e le relazioni con il cliente, con il
52,7%. Con valori al di sotto del cinquanta per cento sono state individuate competenze legate alla
capacità di lavorare in gruppo (44,1%), all’informatica professionale (43,1%) e alla contabilità, finanza
e lavoro d’ufficio (34,7%). La capacità di risolvere problemi attraverso la ricerca di soluzioni si situa al
32% mentre risultano meno importanti competenze quali quelle di tipo manageriale, quelle relative
all’informatica di base e alle lingue straniere, con percentuali intorno al 30%. Decisamente meno
richieste risultano essere le competenze relative alla comunicazione scritta o orale (17,3%), mentre del
tutto irrisoria è quella attribuita alle competenze di base nel risolvere problemi di calcolo, nel leggere e
scrivere a livello elementare (numeracy e/o literacy). 8

A titolo esemplificativo riportiamo il confronto con i dati di un’indagine nazionale svolta nel 2009 nel
Regno Unito 9, dal quale emerge un quadro simile, almeno per quanto riguarda le prime tre posizioni, in
cui troviamo le competenze tecniche e tecnologie di produzione, le capacità relazionali verso i clienti e
la capacità di contribuire al lavoro di gruppo (team-working). Varia solo la composizione percentuale:

8
    Quest’ultimo è un dato che abbiamo riscontrato anche in altre indagini (Indagine sull’Offerta di formazione professionale
    regionale).
9
    UKCES-UK Commission for Employment and Skills, National Employer Skills Survey for England 2009, August 2010

20                                                                                                                                                                                                                                                                 ISFOL RESEARCH PAPER N. 6/2013
CARATTERISTICHE STRUTTURALI ED EVOLUZIONE DELL’OFFERTA DI FORMAZIONE AZIENDALE NEL PERIODO 2005-2010

per l’Italia i valori percentuali sono più elevati per la maggior parte delle competenze rilevate. In Italia
vengono richieste competenze tecniche (informatica professionale, competenze amministrative e lingue
straniere), mentre nel Regno Unito al terzo posto si situa la competenza relativa al problem solving,
seguita dalle competenze sociali (quali il lavoro di gruppo, la comunicazione scritta e orale) e le
competenze manageriali. Ritroviamo invece le competenze informatiche nelle ultime posizioni, insieme
a quelle linguistiche e alle competenze amministrative. In Italia nelle ultime posizioni si situano le
competenze legate alla comunicazione scritta e orale e alla conoscenza delle lingue straniere.

                 Figura 7. Competenze ritenute di importanza crescente per i prossimi anni
                   (valori percentuali sul totale delle imprese che hanno svolto corsi di formazione)

                                Literacy and Numeracy            3,6

   Capacità di efficace comunicazione scritta ed orale                     17,3

                    Conoscenza delle lingue straniere                              27,6

                    Competenze Informatiche di base                                 28,7

                 Competenze manageriali e gestionali                                   30,5

                                        Problem solving                                32,0

                         Competenze amministrative                                        34,7

              Competenze Informatiche professionali                                              43,1

                                         Team-working                                            44,1

                                    Capacità relazionali                                                52,7

                       Competenze tecnico-operative                                                                 71,7

                                                            0     10      20      30       40     50     60    70     80

                      Fonte: Isfol, INDACO-CVTS (Indagine sulla conoscenza nelle imprese), Anno 2009

Le tecniche e tecnologie di produzione rappresentano quindi la competenza maggiormente richiesta nel
tessuto produttivo italiano. Ciò è vero soprattutto in determinati comparti quali il manifatturiero
(82,9%) e le costruzioni (81,7%), mentre questo tipo di competenze risulta essere meno richiesto nel
commercio e nei servizi. In questi ultimi settori, la competenza più rilevante è rappresentata dalle
capacità relazionali (anche con la clientela), con valori che arrivano al 70,3% per il settore del
commercio e al 50% per il settore dei servizi. In quasi tutti i settori, le competenze manageriali
registrano valori piuttosto bassi, in particolare nel settore dei servizi. (Figura 8)

ISFOL RESEARCH PAPER N.6/2013                                                                                              21
CARATTERISTICHE STRUTTURALI ED EVOLUZIONE DELL’OFFERTA DI FORMAZIONE AZIENDALE NEL PERIODO 2005-2010

          Figura 8. Imprese con 10 addetti ed oltre che hanno svolto corsi di formazione, in base alle
         competenze ritenute di importanza crescente per i prossimi anni, distinte per macro settori
                     (valori percentuali sul totale delle imprese che hanno svolto corsi di formazione)

                       Literacy and Numeracy
                                                                                                           Servizi
     Capacità di efficace comunicazione scritta…
                                                                                                           Commercio
               Competenze tecnico-operative
                                                                                                           Costruzioni
             Conoscenza delle lingue straniere
                                                                                                           Industria
     Competenze amministrative / contabilità…

                              Problem solving

                           Capacità relazionali

                                Team-working

         Competenze manageriali e gestionali

       Competenze Informatiche professionali

            Competenze Informatiche di base

                                                  0,0   10,0     20,0     30,0     40,0    50,0     60,0

                        Fonte: Isfol, INDACO-CVTS (Indagine sulla conoscenza nelle imprese), Anno 2009

9. RAGIONI DELL’ASSENZA DI OFFERTA FORMATIVA

L’indagine INDACO-CVTS permette di ricostruire le ragioni dei comportamenti non formativi delle
aziende italiane, attraverso l’analisi della distribuzione delle imprese non formatrici, unita a quella dei
fattori che impediscono od ostacolano l’attività formativa.

Come già evidenziato, il 54,9% delle imprese italiane con almeno 10 addetti non ha offerto attività
formativa ai propri addetti, motivando il mancato investimento in formazione con una gamma di ragioni
piuttosto articolate (Figura 9). Nella maggior parte dei casi (66,5%) le imprese ritengono di possedere
competenze professionali già corrispondenti alle attuali necessità. Anche nel 2005 era questa la ragione
di gran lunga più citata per giustificare la mancata attività di formazione. La seconda motivazione, per
entrambe le annualità considerate, consiste nel fatto di aver comunque assunto personale in possesso
delle qualifiche e delle competenze necessarie (53,1% dei casi nel 2009 e 40,9% nel 2005). Seguono
gli elevati costi della formazione (31,0%), la formazione effettuata già negli anni precedenti (27,3%) e
la mancanza di tempo disponibile da parte del personale (24,7%), motivazioni che nel 2005 erano state
date solo nel 11% dei casi per quanto riguarda il costo della formazione e nel 15% dei casi per quanto
concerne la mancanza di tempo.

22                                                                                        ISFOL RESEARCH PAPER N. 6/2013
CARATTERISTICHE STRUTTURALI ED EVOLUZIONE DELL’OFFERTA DI FORMAZIONE AZIENDALE NEL PERIODO 2005-2010

Minor peso hanno, invece, altre motivazioni, quali la preferenza accordata alla formazione iniziale
piuttosto che a quella continua (22,8%), la mancanza di un’offerta di corsi di formazione adeguata alle
esigenze dell’impresa (19,6%) e la difficoltà di valutare i fabbisogni formativi aziendali (15,6%).

                      Figura 9. Imprese con 10 addetti ed oltre che non hanno offerto formazione,
                                 in relazione ai fattori che ne hanno impedito l’attività formativa
                               (valori percentuali sul totale delle imprese che non hanno svolto formazione)

         Qualifiche e competenze corrispondenti alle attuali…                                                                      66,5

      Assunzione di personale in possesso delle qualifiche e…                                                          53,1

                                   Costo dei corsi troppo elevato                                    31,0

                 Formazione effettuata negli anni precedenti                                    27,3

                                              Mancanza di tempo                              24,7

         Preferenza accordata alla FPI piuttosto che alla FPC                               22,8

                                    Assenza di idonei corsi di FPC                       19,6

                      Difficoltà nel valutare i fabbisogni di FPC                    15,6

                                                       Altri motivi       2,5

                                                                      0         10    20        30          40   50       60       70

                                Fonte: Isfol, INDACO-CVTS (Indagine sulla conoscenza nelle imprese), Anno 2009

10. FORMAZIONE INIZIALE NELLE IMPRESE

Nel 2009 quasi 136.000 imprese italiane con almeno 6 addetti hanno svolto attività di formazione
iniziale 10 (32,7% del totale delle imprese), impiegando più di 410.000 apprendisti. Se consideriamo solo
le imprese con almeno 10 addetti, il dato è in leggero calo: nel 2005, infatti, le imprese con apprendisti
erano oltre 85.000 (39,8% del totale delle imprese) e impiegavano circa 300.000 apprendisti, mentre
nel 2009 tali imprese diventano 71.498, pari al 33,7% del totale, con poco meno di 280.000
apprendisti. Probabilmente l’attuale congiuntura economica ha avuto un impatto negativo anche su
questa forma contrattuale, come evidenziato nel XII Rapporto di monitoraggio sull’apprendistato 11.
Se si osserva la distribuzione delle imprese che hanno svolto formazione iniziale per classe
dimensionale (Figura 10), si nota come siano soprattutto le medie e le grandi imprese ad utilizzare lo

10
     La formazione iniziale comprende quelle attività di formazione svolte in un’impresa che, in parallelo all’attività lavorativa,
     garantiscono ai soggetti coinvolti l’acquisizione di una qualifica professionale o prevedono lo svolgimento parallelo di attività di
     lavoro e formazione nel quadro di un progetto individualizzato. Le attività di formazione iniziale sono quindi esclusivamente
     rivolte ad apprendisti.
11
     Isfol, Monitoraggio sull’apprendistato. XII rapporto, annualità 2009 e 2010, dicembre 2011.

ISFOL RESEARCH PAPER N.6/2013                                                                                                        23
Puoi anche leggere