REGOLAMENTO SULLA VALUTAZIONE - ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE "GOFFREDO PARISE" - IC Parise
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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “GOFFREDO PARISE” di Arzigano e Montorso Vic.no (VI) Scuola dell’Infanzia, Primaria, Secondaria di I grado Sede associata CPIA (VI) - Centro Provinciale Istruzione Adulti Via IV Martiri, 71 - 36071 ARZIGNANO (VI) REGOLAMENTO SULLA VALUTAZIONE
Premessa A) Imparare a imparare Il nostro Istituto aspira a qualificarsi come “scuola di qualità”, in grado da un lato di contrastare banalizzazioni e semplificazioni che caratterizzano tantissimi ambiti della nostra vita quotidiana e, dall’altro, di proporre programmi e percorsi che raccolgano le sfide della modernità, dando risposte credibili e praticabili agli allievi. Per questo motivo il nostro Istituto ha fatto propri due fondamentali concetti: Insegnare ad imparare cioè trasmettere e condividere spirito critico, concetti di base, contenuti fondanti, modelli interpretativi, metodi di studio, analisi e attività che definiscano il profilo scolastico e umano di una persona. Più formazione e meno informazioni cioè passare dal “fornire informazioni” a “formare capacità critiche, analitiche e progettuali”. “Imparare a imparare” coinvolge, infatti, un insieme di aspetti metodologici e meta- cognitivi comprendenti sia le strategie di studio, sia la capacità di effettuare una riflessione sul proprio stile di apprendimento e sul come potenziarlo, sia la consapevolezza dei processi mentali attivati e ulteriormente attivabili durante l’apprendimento stesso. In pratica, si tratta di approfondire e delineare le caratteristiche e le modalità di attuazione dell’apprendimento. I nostri docenti inducono i discenti a potenziare il proprio modo di apprendere, facendo leva sulle loro disposizioni positive (resilienza, prontezza, reciprocità, ecc.) e offrendo al tempo stesso un ventaglio di possibili azioni di intervento. Abbiamo spostato il baricentro dell’azione didattica dalle discipline all’alunno per comprendere le origini delle difficoltà di apprendimento e per impostare mirate ed efficaci azioni di potenziamento meta- cognitivo. Cerchiamo di contrastare negli studenti l’inclinazione allo studio come modo per “imparare le risposte giuste” o come “sindrome del quiz”. Proponiamo un metodo di apprendimento intelligente e argomentato puntando alla costruzione di una capacità critica, progettuale e analitica. Si prevede pertanto lo svolgimento, da parte di tutti gli insegnanti, di efficaci attività volte all’acquisizione da parte degli alunni di un efficace metodo di studio. Gli insegnanti concorrono: A. all’organizzazione e gestione dei materiali di studio (quaderni, libri di testo, ecc.) per il lavoro in classe e a casa; B. alla lettura, comprensione e memorizzazione di testi scritti attraverso: primo approccio al testo lettura analitica del testo sottolineatura delle parole chiave e delle informazioni principali rielaborazione delle sottolineature (tramite apici o glosse) elaborazione di sintesi schematiche/ mappe concettuali rilettura delle sottolineature, degli schemi e ripetizione fino a quando si è in grado di riferirle senza più consultare i materiali di lavoro C. all’acquisizione di tecniche per l’elaborazione sintetica di informazioni orali (comprensione, decodificazione e memorizzazione di messaggi), cioè il saper prendere e rielaborare appunti; 2
D. alla produzione di materiali scritti (relazioni, riassunti, commenti, ecc.); E. allo sviluppo delle abilità di comunicazione/esposizione orale. B) Valutare per promuovere competenze, quindi il successo scolastico dello studente La valutazione scolastica costituisce un programma educativo in sintesi perché contiene spunti e indicazioni circa l’opera educativa da svolgere nei riguardi dell’allievo; rappresenta una chiave di lettura della sua storia personale ed influisce sulle sue scelte e sui suoi comportamenti, sulla percezione di sé, sulla fiducia nelle proprie forze e capacità, sulla stima degli adulti e dei compagni, sul tipo di rapporto instaurato con gli insegnanti, sulle scelte contingenti e su quelle più durature, sul proseguimento degli studi. La valutazione è strettamente legata da una parte all’insegnamento e dall’altra all’apprendimento, alla responsabilizzazione e alla motivazione dello studente. La valutazione ha un vero e proprio potenziale formativo, soprattutto in relazione alle modalità con le quali viene condivisa con l’alunno. I giudizi che un ragazzo riceve a scuola incidono sul suo senso di autostima, ossia sull’immagine più o meno positiva che costruisce a proposito di se stesso, specialmente quando questi messaggi provengono da persone sentite come significative, a cui vengono attribuiti valore e competenza, quali sono gli insegnanti. La valutazione incide anche sul senso di auto-efficacia di uno studente, vale a dire sulla percezione che egli sviluppa di potercela fare a scuola e sulla connessa motivazione ad impegnarsi nello studio. Per mantenere o incrementare la motivazione allo studio e la spinta a migliorare è necessario che l’alunno riconduca i propri esiti scolastici ad aspetti che ritiene di poter controllare, possibilmente interni, personali, suscettibili di cambiamento. Rappresentano elementi con queste caratteristiche: lo sforzo, l’impegno, il cambiamento di strategie di studio inadeguate, l’impiego di nuovi approcci di lavoro, il superamento di ostacoli quali la presenza di lacune pregresse o il miglioramento di abilità di base quando siano da rafforzare. È importante che, quando l’allievo attribuisce i risultati scolastici alle proprie capacità, esse siano considerate non come qualcosa di stabile e immutabile, ma suscettibili di crescita con l’impegno e l’esercizio; è opportuno che lo studente maturi una concezione dell’intelligenza non statica ma incrementale, quale capacità che si sviluppa anche in seguito alle esperienze e allo sforzo per cambiare e migliorare. La valutazione è intesa e gestita da parte degli insegnanti non tanto come controllo esterno al processo di apprendimento, quanto come momento formativo per l’alunno, che, maturando un atteggiamento via via più consapevole e responsabile, impara ad attribuire senso al proprio apprendimento e al proprio studio e lavoro. Ciò richiede un clima relazionale in cui il ragazzo si senta accolto e stimato per quello che è, in quanto persona, che viene supportata, a scuola e dagli insegnanti, a prendere in carico e ad elaborare eventuali difficoltà o insuccessi quali momenti utili alla propria crescita. I docenti e la scuola comunicano infatti agli studenti - in forma esplicita, ma anche attraverso la relazione - che eventuali insuccessi non sono da considerare come fallimenti personali, ma piuttosto sfide da imparare ad affrontare. La valutazione è esercitata come rilancio del percorso di apprendimento personale, in quanto l’attribuzione di valore alle prestazioni avviene, oltre che in riferimento a 3
parametri esterni e comparativi, tenendo conto del percorso individuale e della valorizzazione dei saperi informali e non formali. Nel caso di studenti in difficoltà, che faticano a raggiungere gli esiti attesi o auspicabili, la valutazione intende valorizzare particolarmente la dimensione processuale e potenziale dell’apprendimento, in modo da restituire una lettura meno statica e più dinamica della situazione, tale da indicare possibilità di recupero e di intervento didattico. Consideriamo la valutazione come un processo essenziale per calibrare la didattica, rendendola sensibile alle caratteristiche degli studenti, in relazione a quattro principali direttrici di differenziazione, costituite da: contenuti: le modalità di scelta ed organizzazione del sapere per rendere possibile un apprendimento significativo da parte degli studenti; processi: le vie attraverso le quali gli alunni possono accostarsi con riflessività/metacognizione e consapevolezza ai contenuti e alle modalità di apprendimento; prodotti: le attività, i compiti e le produzioni significative attraverso cui gli studenti, individualmente e/o in gruppo, possono dimostrare ciò che “sanno fare” con ciò che “sanno”, in contesti autentici, emergenti dalla realtà quotidiana; ambiente di apprendimento: il clima dei rapporti e dell’interazione comunicativa; il contesto spazio-temporale ed organizzativo. C) Aspetti della valutazione La valutazione è un processo complesso nel quale si definiscono molti aspetti: l’oggetto della valutazione: da intendersi non solo come profitto (conoscenze e abilità disciplinari), ma soprattutto come competenza; la valutazione del processo: che chiama in campo tutte le dimensioni della personalità dell’alunno coinvolte nel processo di valutazione della competenza (non solo dimensione cognitiva, ma anche quelle metacognitiva, pratico-operativa, intra e intersoggettiva); la valutazione del prodotto (o compito significativo) che consente di valutare le evidenze, ciò che lo studente sa fare con ciò che sa in un contesto esperienziale autentico; il destinatario: chi è il diretto interessato alla valutazione cioè tutte le dimensioni della personalità dell’alunno; il concetto di apprendimento: qual è l’apprendimento che si intende promuovere. D) Aspetti della verifica gli strumenti per raccogliere informazioni: quali sono le tipologie di prova che si ritiene idoneo a raccogliere informazioni; i criteri di interpretazione delle informazioni: come vengono analizzate le informazioni raccolte per esprimere un giudizio, quindi per valutare. E) Aspetti della comunicazione Viene dato un feedback sul processo di apprendimento: agli allievi, mediante una comunicazione personale e un coinvolgimento attivo, affinché siano resi consapevolmente partecipi del processo valutativo e ne percepiscano effettivamente la valenza formativa; 4
alle famiglie, con una presentazione degli strumenti amministrativi previsti quali: valutazioni e annotazioni nel registro elettronico, colloqui con i docenti, documento di valutazione, tabelle degli esiti, certificazione delle competenze, ecc. al fine di illustrare i criteri e le modalità di valutazione adottati. Si considerano gli effetti che questa interpretazione ha sulle persone interessate: in particolare, quali sono le conseguenze, sugli insegnanti o sullo studente, del modo di conferire il feedback sul prosieguo della valutazione. È su questi elementi che va stabilito un giudizio sul valore, la qualità ed efficacia di una valutazione. F) Funzioni della valutazione La valutazione degli alunni risponde alle seguenti funzioni fondamentali: verificare e interpretare i risultati di apprendimento rispetto a criteri prefissati e condivisi, con particolare attenzione ai progressi e/o regressi dell’allievo e alle possibili cause; adeguare le proposte didattiche e le richieste alle possibilità e ai ritmi di apprendimento individuali e del gruppo classe; predisporre eventuali interventi di recupero/consolidamento e di potenziamento/sviluppo sia individuali che collettivi; fornire agli alunni indicazioni per orientare l’impegno e sostenere l’apprendimento; promuovere l’autoconsapevolezza e la conoscenza di sé, delle proprie potenzialità e difficoltà; promuovere processi di autovalutazione da parte dell’allievo, accrescendo la stima di sé; fornire ai docenti elementi di autovalutazione del proprio intervento didattico; comunicare alle famiglie gli esiti formativi scolastici e condividere gli impegni relativi ai processi di maturazione personale dell’allievo. G) Oggetto della valutazione Secondo l’attuale quadro normativo, costituiscono oggetto della valutazione e sono competenza del gruppo docente responsabile della classe: la verifica dei risultati di apprendimento codificati dal Curricolo d’Istituto sulla base delle Indicazioni Nazionali; la valutazione del comportamento cioè della partecipazione, del rispetto delle regole, della cura del materiale, dell’impegno e dell’interesse, condizioni che rendono l’apprendimento efficace e formativo; la valutazione delle competenze di base relative agli apprendimenti disciplinari e propedeutiche allo sviluppo continuo della capacità di apprendere - orientata alla valutazione delle otto competenze chiave per l’apprendimento permanente - e la loro certificazione al termine della Scuola primaria e della Scuola secondaria di I grado. H) Fasi della valutazione La valutazione accompagna e regola l’azione didattica rispetto alle capacità ed esiti registrati nel gruppo classe, sostiene i processi di apprendimento e di maturazione dell’alunno. Per questo si distinguono tre fasi fondamentali, che sottendono tre diverse 5
funzioni: la valutazione iniziale o diagnostica è interessata a conoscere l’alunno per contestualizzare il curricolo generale rispetto ai suoi bisogni e per personalizzare il percorso di apprendimento con riferimento ai caratteri individuali (caratteristiche personali, partecipazione, interesse, conoscenze, abilità in ingresso, ecc.); la valutazione in itinere o formativa accerta la dinamica degli apprendimenti rispetto ai traguardi per lo sviluppo delle competenze e fornisce feedback continui agli studenti rispetto ai punti di forza e di criticità del proprio percorso formativo (in questo senso diventa anche autovalutazione); costituisce inoltre un monitoraggio costante dell’efficacia del lavoro e delle proposte didattiche diretto al miglioramento dei processi di insegnamento; la valutazione finale o sommativa rileva l’incidenza formativa degli apprendimenti scolastici per lo sviluppo personale e sociale dell’alunno ed è sintetizzata in un voto o giudizio conclusivo (quadrimestrale). Art. 1 - Criteri generali Per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione, nel rispetto del principio della libertà di insegnamento, si definiscono i seguenti criteri generali, parte integrante del Piano dell’offerta formativa della nostra scuola: A. L’atto valutativo è selettivo, prende in considerazione gli aspetti che in quel momento si ritengono più importanti e ne tralascia altri meno importanti. B. La scelta delle verifiche da somministrare è effettuata dagli insegnanti singolarmente in coerenza con le linee guida concordate all’interno dei vari dipartimenti/ambiti disciplinari nelle riunioni di inizio anno scolastico o dal gruppo di docenti che costituiscono il dipartimento/l’ambito disciplinare. C. Vengono effettuate prove di verifica comuni tra le varie classi (di cui una a quadrimestre obbligatoria per ciascuna disciplina), con criteri di misurazione/valutazione attendibili, trasparenti e condivisi, al fine di tenere sotto controllo l’andamento degli apprendimenti degli alunni e di permettere un’utile attività di confronto, nonché un’eventuale revisione o adeguamento dell’intervento didattico. D. I risultati delle prove che sono poi discussi in dipartimento/ambito disciplinare concorrono, insieme alle osservazioni degli allievi, a determinare il voto finale presente nel Documento di valutazione. E. Sono somministrate prove di tipo diverso: test con risposte a scelta multipla (almeno 3 item), di completamento (testi cloze), abbinamenti/corrispondenze (prove strutturate); domande a risposta aperta, brevi testi espositivo-informativi, saggi brevi, testi, relazioni (prove non strutturate); prove miste semi-strutturate, che prevedono test oggettivi e item a breve risposta aperta. F. Per assicurare attendibilità alla prova, nel caso in cui si ricorra a quesiti V/F o a test con 2 o 3 item, questi (che non superano comunque il 50% della verifica) sono necessariamente integrati con altre tipologie di prove oggettive sopra descritte: vi è infatti una forte probabilità che siano fornite risposte del tutto casuali. G. Le verifiche orali/interrogazioni contemplano un adeguato numero di domande su 6
diversi argomenti di studio. H. Viene altresì valutato, a livello di Consiglio di classe/Team di docenti, lo sviluppo della competenza, che esprime, accanto al “cosa” lo studente ha appreso, il “come” utilizza conoscenze e abilità in situazioni di problem solving autentico e con quale grado di autonomia e responsabilità. Le competenze maturate dallo studente sono rilevate in tempi medio-lunghi attraverso: osservazioni degli allievi non solo in contesti formali, ma anche in contesti ordinari (come gli studenti individuano situazioni problematiche, riflettono sulle stesse e contribuiscono a effettuare scelte risolutive; come discutono e argomentano tali scelte; come negoziano decisioni a livello di gruppo; come trasferiscono conoscenze e abilità acquisite in contesti diversi; come ricostruiscono - inizialmente con il supporto dell’insegnante - i percorsi di apprendimento dimostrando consapevolezza su punti di forza e di debolezza); analisi di produzioni anche multimediali, prodotti individualmente, in coppia, in gruppo, a livello di classe (valutazione del prodotto e non solo del processo); analisi di pratiche di “insegnamento reciproco” e di “collaborazio- ne/cooperazione tra pari” (valutazione della dimensione relazionale-sociale); questionari, griglie e rubriche per l’autovalutazione individuale e per la co- valutazione del lavoro di gruppo e della co-costruzione di artefatti. Tutto ciò nella logica della triangolazione valutativa, che, promuovendo una raccolta di elementi valutativi mediante una pluralità di strumenti e metodi, garantisce affidabilità e attendibilità all’atto valutativo. I. Non si effettuano nella stessa giornata due verifiche scritte che comportino una preparazione impegnativa dal punto di vista dello studio. È possibile invece, solo nella Scuola primaria, svolgere due prove che richiedano semplicemente di “ricordare” alcune nozioni minime (parte di un argomento) o di ricorrere a tecniche/abilità specifiche (es. verifica sulle operazioni). J. Ciascun alunno può sostenere al massimo due prove orali (una soltanto nel caso abbia già effettuato una prova scritta impegnativa dal punto di vista dello studio) nell’arco della stessa mattinata se vertono entrambe su discipline di studio. K. Le verifiche effettuate al termine di attività di recupero possono essere valutate con parametri diversi stabiliti negli incontri di dipartimento/ambito disciplinare. L. Per favorire una preparazione responsabile da parte degli studenti, si comunicano agli alunni con congruo anticipo date e contenuti delle prove (anche nel Registro on line); per “congruo” si intende un intervallo di tempo di più pomeriggi utili per organizzare lo studio. M. Gli errori nelle verifiche scritte non sono soltanto evidenziati ma si riporta vicino la relativa correzione che viene poi ripresa in classe e costituisce contenuto specifico dell’attività didattica anche ai fini del recupero e del consolidamento degli apprendimenti. N. La correzione degli errori grammaticali viene effettuata da tutti i docenti e non soltanto dal docente di Italiano. O. Il corsivo, come confermano diversi studi scientifici, molto più dello stampato maiuscolo o minuscolo, stimola lo sviluppo della memoria motoria. Esso viene 7
pertanto insegnato dai docenti del nostro Istituto sin dai primi anni della Scuola primaria e preteso dagli alunni anche per tutti gli anni della secondaria, sia nei compiti per casa sia, e soprattutto, nelle verifiche scritte (in particolare nei temi). P. Le Prove d’ingresso effettuate nei primi giorni di scuola non rientrano nella media delle prove che concorrono alla valutazione quadrimestrale (la misurazione delle stesse viene comunicata agli alunni e alle famiglie nello spazio “annotazioni” del Registro on line); sono invece da registrare i risultati delle verifiche iniziali somministrate dopo aver ripassato gli argomenti dell’anno scolastico precedente (nelle classi successive alla prima). Q. La valutazione quadrimestrale di ciascuna disciplina contempla l’arrotondamento all’unità superiore per frazioni di voto pari o superiori a 0,5. Prima dello scrutinio intermedio e finale il Coordinatore di Classe/ Docente referente ha cura di stampare la media di ciascuna disciplina e la relativa “proposta di voto” così come riportata nel Registro elettronico. Per facilitarne il lavoro, tutte le valutazioni sono inserite nel Registro Elettronico almeno tre giorni prima della data dello scrutinio. Il Coordinatore di Classe/Docente referente evidenzia quindi in rosso le proposte di voto difformi da tali parametri e ne chiede ai colleghi le motivazioni per iscritto (insieme a quelle per i voti insufficienti) che allega al verbale. Art. 2 - Modalità di verifica degli apprendimenti A) Tipologie di prove assegnate Fermo restando la stretta correlazione tra il tipo di prova assegnata - sia di profitto che “autentica” e i risultati di apprendimento attesi - sono adottate le seguenti modalità di verifica degli apprendimenti, valutate sulla base di griglie/rubriche predisposte: prove oggettive per controllare, in un tempo ridotto, l’acquisizione di conoscenze ed abilità di tipo convergente; prove orali e scritte a risposta aperta; prodotti ed elaborati in cui è richiesta una produzione che implichi un uso più complesso e creativo delle conoscenze/abilità indagate, associate a capacità di comunicazione, organizzazione, rielaborazione, ecc.; prove pratiche (esecuzioni strumentali, prove grafiche, costruzione di oggetti, esercizi fisici, ecc.); altri tipi di prova descritti nell’art. 1. B) Stretta connessione con la Progettazione di Classe (Sec. di I grado) e di Team (Primaria) del percorso di apprendimento Le prove sono somministrate in stretta connessione con il percorso di lavoro presentato ad inizio anno nella Progettazione di Classe - Sec. di I grado - e di Team - Primaria- (come da modello in ALLEGATO 1A e 1B e da pubblicare nel Registro elettronico) del percorso di apprendimento e prevedono una graduazione delle difficoltà proposte, coerenti con gli obiettivi e i risultati di apprendimento previsti dalle Indicazioni Nazionali e declinati nel curricolo e con i livelli di difficoltà affrontati durante l’attività didattica. Preventivamente vengono esplicitati agli alunni gli obiettivi e il significato delle prove, i criteri di correzione 8
e valutazione dell’elaborato. C) Controllo scrupoloso durante le verifiche scritte al fine di evitare che gli alunni copino Il copiare a scuola penalizza l’equità e il merito, che richiedono invece il rispetto di regole certe nella valutazione di ciascun alunno. Nel corso della verifica il controllo e la vigilanza sono quindi costanti. D) Casi di individualizzazione/personalizzazione delle verifiche Dove sia stata prevista una programmazione individualizzata/personalizzata sono proposte prove differenziate. Nel caso il docente decida di sottoporre all’alunno in difficoltà la prova comune, prima della stessa, fornisce indicazioni rispetto a quali siano le parti che deve svolgere. Per gli alunni BES, se necessario, si somministrano prove differenziate ove non sia proponibile una loro graduazione. Art. 3 - Numero verifiche quadrimestrali Le prove scritte, pratiche e orali sono proposte con frequenza (la valutazione secondo la normativa deve scaturire da un “congruo numero” di verifiche) allo scopo di prevenire quel deficit cumulativo che, se non rimosso, compromette l’apprendimento successivo. Tali prove sono dettagliatamente calendarizzate (settimanalmente e mensilmente) nell’apposito spazio del registro elettronico per evitare sovrapposizioni inutili e controproducenti. Viene quindi effettuato il seguente numero minimo di verifiche a cui tutti gli alunni (nessuno escluso) devono essere sottoposti: A) Scuola primaria NUMERO MINIMO E TIPOLOGIA ORE MATERIE DELLE VERIFICHE SCRITTE/PRATICHE E ORALI SETTIMANALI PER QUADRIMESTRE 10 (cl.I) - 9 (cl.II) 10 verifiche scritte e orali ITALIANO 7 (cl.III,IV,V) 12 verifiche di cui, a partire dalla cl. III, 3 temi 8 (cl.I,II) 6 verifiche scritte e orali MATEMATICA 6 (cl.III,IV,V) 10 verifiche scritte e orali 1 (cl.I,II) 3 verifiche scritte e orali STORIA 2 (cl.III,IV,V) 4 verifiche scritte e orali 1 (cl.I,II) 3 verifiche scritte e orali GEOGRAFIA 2 (cl.III,IV,V) 4 verifiche scritte e orali 1 (cl.I,II) 3 verifiche scritte e orali SCIENZE 2 (cl.III,IV,V) 4 verifiche scritte e orali MUSICA 1 3 verifiche ARTE E IMMAGINE 1 3 verifiche ED. FISICA 1 3 verifiche IRC 2 3 verifiche ATT. ALT. ALL’IRC 2 3 verifiche LINGUA INGLESE 1 (cl.I) - 2 (cl.II) 3 verifiche 9
3 (cl.III,IV,V) 6 verifiche: 3 scritte e 3 orali L’ARTE E IMMAGINE nel Tempo Pieno e la TECNOLOGIA vanno intesi come insegnamenti trasversali a tutte le discipline in quanto tutte concorrono a costruirli. B) Scuola secondaria di I grado ORE NUMERO MINIMO E TIPOLOGIA DISCIPLINE SETTIMA- DELLE VERIFICHE SCRITTE/PRATICHE NALI E ORALI PER QUADRIMESTRE 5 verifiche scritte (di cui 3 temi) ITALIANO 5 1 interrogazione LAB. METODO DI STUDIO Quadernone con gli schemi (prima e seconda) 1 LAB. DI SCRITTURA (terza) Quadernone di Lab. di scrittura con un congruo numero di temi corretti (2/3 al mese) 3 valutazioni per quadrimestre di STORIA 2 cui 1 obbligatoria scritta e 1 obbligatoria orale 3 valutazioni di cui 1 obbligatoria GEOGRAFIA 2 scritta e 1 obbligatoria orale 5 verifiche di cui 1 MATEMATICA 4 obbligatoria orale 3 valutazioni di cui 1 obbligatoria SCIENZE 2 scritta e 1 obbligatoria orale 1 verifica teorica (scritta e/o orale) TECNOLOGIA 2 2 verifiche di disegno tecnico 1 prova pratica 3 verifiche scritte INGLESE 3 2 orali INGLESE POTENZIATO 3 verifiche scritte 5 (senza seconda lingua str.) 2 orali SECONDA LINGUA 2 verifiche scritte 2 COMUNITARIA 1 orale 1 verifica scritta di Storia dell’arte ARTE E IMMAGINE 2 4 elaborati grafico-pittorici 6 prove pratiche EDUCAZIONE FISICA 2 o 3 verifiche orali per gli alunni esonerati 3 verifiche MUSICA 2 (di cui almeno 1 di Storia della musica) 2 verifica scritta RELIGIONE CATTOLICA 1 1 orale STRUMENTO MUSICALE 1 scritto 3 (per l’Indirizzo musicale) 2 orale e 3 pratico 10
Art. 4 - Valutazione delle prove di verifica La valutazione delle prove di verifica tiene conto dei seguenti aspetti: A. Il rendimento di ciascun alunno è valutato indipendentemente dai suoi voti precedenti (cercando di evitare l’effetto “alone”) e dai risultati raggiunti dagli altri alunni della classe. B. Nei casi di grave difficoltà di apprendimento, accertata e verificata, ove sia stata prevista una diversificazione degli obiettivi, la soglia di accettabilità del risultato è stabilita in relazione alle caratteristiche dell’alunno. C. La soglia di accettabilità viene definita in rapporto alla tipologia del compito ed è comunicata preventivamente. D. L’eccellenza è determinata dal raggiungimento di obiettivi che coinvolgono non solo conoscenze e abilità, ma aspetti rilevanti delle competenze. In ogni verifica sia scritta che orale, calibrata al livello della classe, almeno un alunno deve essere in grado di raggiungere tale eccellenza. E. Qualora più della metà della classe abbia fallito uno o più obiettivi, si effettuano attività di recupero e di accertamento (anche all’interno della prova successiva) del raggiungimento degli stessi. Art. 5 - Autovalutazione I docenti si impegnano ad incentivare l’autovalutazione negli alunni. Imparare ad autovalutarsi implica, da parte dello studente, la capacità di comprendere come egli stesso apprende, e precisamente: i livelli di competenza da cui parte; i traguardi a cui mira; le tappe superate e quelle da superare; le difficoltà incontrate ed i mezzi esperiti per farvi fronte; le proprie potenzialità, i propri ritmi e stili di apprendimento. La capacità autovalutativa, trasversale a tutte le discipline, è stimolata dai docenti e incide su ognuno dei punti su indicati con delle opportune attività e strategie quali: questionari, griglie e rubriche per l’autovalutazione individuale; attività di riflessione, ricostruzione e autovalutazione del compito in situazione (il cosiddetto “compito significativo”) mediante relazioni orali e scritte, individuali e di gruppo; questionari, griglie e rubriche per la co-valutazione del lavoro di gruppo e della co- costruzione di artefatti. Art. 6 - Modalità di comunicazione dei risultati delle prove di verifica e di accesso agli atti Il voto dell’interrogazione orale viene comunicato immediatamente, motivato e fatto trascrivere nel Diario-libretto personale (“Pagellina Permanente”); il voto della prova scritta/pratica viene comunicato entro due settimane dallo svolgimento. 11
Entrambi sono immediatamente inseriti nel Registro elettronico cui i genitori hanno accesso. La comunicazione dei risultati deve aiutare gli alunni a individuare i propri punti di forza e i propri punti critici; quindi oltre che a comunicare il voto cioè il “valore” assegnato al compito, l’insegnante ha cura di precisare anche il giudizio sul risultato delle verifiche che deve essere articolato mediante annotazioni distinte per ogni indicatore valutato. Allo scopo di specificare meglio le caratteristiche dei risultati ottenuti e il rapporto tra questi e i risultati attesi, nella valutazione delle prove di verifica sono esplicitati i contenuti assimilati, l’ordine e la concentrazione nel lavoro, i progressi compiuti e le difficoltà ancora presenti. Il giudizio sulle prove di verifica è accompagnato da indicazioni su come procedere nel lavoro successivo (tutto ciò per iscritto nelle verifiche scritte e oralmente, al termine dell’interrogazione, nelle verifiche orali). Compiti in classe e verifiche scritte sono “atti amministrativi” della scuola, in base ai quali i docenti documentano e formulano le loro valutazioni sull’apprendimento degli alunni; sono pertanto firmati dagli stessi contestualmente alla correzione. Titolare di tutti gli atti e documenti della scuola è il Dirigente Scolastico; nessun atto può essere pertanto dato in originale o in copia senza l’autorizzazione dello stesso. L’accesso agli atti richiede che sussista un interesse, da parte del richiedente, diretto, concreto ed attuale. Nella Scuola primaria, le prove scritte, dopo essere state consegnate per la presa visione ai genitori e fatte firmare, vengono raccolte - suddivise per disciplina - in un quadernone ad anelli collocato nell’apposita scaffalatura presente in ogni classe. Nella Scuola secondaria di I grado, i docenti - il giorno stesso della consegna agli studenti - inseriscono le prove scritte nell’apposita cartellina personale di ciascun alunno presente in sala insegnanti. La cartellina con le verifiche viene mostrata ai genitori in occasione dei colloqui mattutini e generali pomeridiani (”visitoni”). I genitori, se vogliono avere copia di tali documenti, presentano una richiesta scritta al Dirigente Scolastico utilizzando l’apposito modulo, in cui esplicitano la propria identità (indicando anche il numero della Carta d’identità), indicano gli estremi del documento e l’oggetto della richiesta specificandone e comprovandone l’interesse. Il modulo di richiesta si può ritirare in segreteria didattica o scaricare dal sito. La prova, entro cinque giorni dalla richiesta, è disponibile presso il bancone dei collaboratori scolastici. I genitori, dopo aver depositato la Carta d’identità, prelevano dalle mani di un collaboratore la verifica per fotografarla con il cellulare o effettuarne fotocopia a proprie spese in una copisteria esterna alla scuola. Dopodichè, nel corso della stessa mattina, riportano l’originale al bancone e ritirano la Carta d’identità. Art. 7 - Modalità di informazione scuola-famiglia La collaborazione tra scuola e famiglia è finalizzata a promuovere il successo formativo di ciascun ragazzo, a sostenerne le aspirazioni e a valorizzarne le capacità. Oltre alle informazioni e alle valutazioni presenti nel Registro on line, si effettuano incontri scuola-famiglia, secondo il programma stabilito nel Piano annuale delle attività approvato dal Collegio dei Docenti. Sono previsti, in particolare: Incontri con le famiglie dei nuovi allievi finalizzati alla conoscenza dell’Istituzione 12
scolastica e dell’Offerta Formativa; Assemblea di classe per illustrare le varie proposte educative e didattiche e per l’elezione dei rappresentanti dei genitori nei Consigli di Classe e di Intersezione; Partecipazione dei rappresentanti dei genitori ai Consigli di Classe e di Intersezione; Colloqui generali periodici (“visitoni”) per informare le famiglie degli alunni sull’andamento educativo-didattico; Colloqui individuali in orario scolastico stabilito da ogni singolo docente; Incontri straordinari su appuntamento a richiesta dei genitori, del Coordinato- re/Referente di classe, dei singoli docenti o del Dirigente Scolastico. Art. 8 - Recupero/sostegno e potenziamento I Consigli di Classe/Team di docenti prevedono adeguate attività di sostegno/recupero o di potenziamento da attuare nel corso dell’anno scolastico su indicazione dei criteri stabiliti dal Collegio dei Docenti. A) Attività di recupero Le attività di recupero sono attuate tra le seguenti tipologie: 1) Individuazione degli obiettivi minimi Se si individuano casi in cui si presenta la necessità di effettuare un recupero, a causa di una situazione di grave insufficienza dovuta a demotivazione ed a scarsa partecipazione alle attività didattiche, la rimotivazione passa attraverso un “contratto formativo” tra docente ed alunno, che impegni quest’ultimo ad un preciso e personale percorso. 2) Attuazione di forme di recupero in classe Questa attività coinvolge solo il singolo docente che, a seguito di verifiche, registra difficoltà di apprendimento. In questo caso il docente può rallentare la propria progettazione didattica e comunicare al Consiglio di Classe/Team di docenti la situazione e la proposta di recupero in itinere. Sono previste diverse forme di recupero attraverso: flessibilità didattica; lavoro differenziato e personalizzato; gruppi di lavoro; coppie di aiuto (peer education); assiduo controllo dell’apprendimento. 3) Classi aperte Sono previste le seguenti modalità: Compatibilmente con l’orario curriculare, si prevedono ore di contemporaneità di docenti della stessa disciplina in classi parallele, in modo da poter organizzare gruppi di livello e/o gruppi eterogenei nell’ambito dei quali organizzare attività di insegnamento reciproco (peer tutoring) e di collaborazione alla pari (peer collaboration). Ove non sia possibile, i docenti possono rendersi disponibili ad una flessibilità oraria. Il Collegio Docenti può stabilire di sospendere il normale svolgimento delle attività 13
didattiche per un tempo stabilito (settimana del recupero e del potenziamento), organizzando attività specifiche. 4) Individuazione di un docente tutor (ora di consulenza didattica) Solo per casi particolari individuati dal Consiglio di Classe/Team di docenti, si prevede la possibilità di un sostegno motivazionale e di una supervisione da parte di un docente tutor volti a: individuare uno strumento alternativo e/o aggiuntivo per l’intervento tempestivo e realmente efficace sui deficit di apprendimento; rafforzare nello studente la capacità di autovalutarsi e di gestire con responsabilità e convinzione i propri compiti di apprendimento; migliorare la relazione e la comunicazione tra docente e studente, anche per far percepire il docente come alleato e non controparte. I docenti che optano per l’ora di consulenza didattica inseriscono nel proprio orario settimanale un’ora in cui sono a disposizione in Istituto per fornire consulenze didattiche agli studenti che ne fanno richiesta tramite prenotazione. I docenti che prestano tale servizio - ponendo la massima attenzione a non avallare comportamenti opportunistici da parte degli studenti - annotano sul Registro on line le consulenze effettivamente prestate, sottolineando impressioni e controllandone gli esiti. 5) Interventi sul metodo di studio Si prevede il potenziamento degli interventi evidenziati in Premessa - A) Imparare a imparare -. 6) Corsi pomeridiani di recupero Dopo gli scrutini del I quadrimestre, disponibilità economiche permettendo, i docenti possono individuare gli studenti con carenze di apprendimento e costituire così dei gruppi di una decina di alunni per i quali attivare dei corsi della durata massima di ore 10. Questi i criteri da seguire nell’organizzazione dei corsi di recupero: di norma un docente non può condurre più di un corso; ogni alunno con carenze non può frequentare più di un corso nella stessa disciplina; il numero dei partecipanti ai corsi deve essere nell’ordine della decina; i corsi sono attivati unendo studenti di classi diverse; gli studenti da segnalare sono solo quelli per cui si ritiene possibile il superamento delle carenze con un’intensificazione didattica. B) Procedure da seguire per le attività di recupero Qualsiasi sia la modalità prescelta, è fondamentale seguire la seguente procedura: 1) Segnalazione alla famiglia Per la segnalazione alla famiglia si deve usare il modello predisposto; in casi particolari, quando si presume di trovarsi in presenza di Difficoltà Specifiche di Apprendimento (DSA), si invita la famiglia ad approfondire la problematica rivolgendosi ai servizi territoriali. 2) Documentazione del percorso di recupero L’attività svolta dai singoli docenti per il percorso di recupero deve essere regolarmente riportata tra le annotazioni nel Registro on line. C) Attività di potenziamento 14
Le attività di potenziamento hanno le seguenti finalità: stimolare gli studenti più motivati ad affrontare competizioni e ad aderire a iniziative culturali; proporre momenti di approfondimento/sviluppo da attuare a scuola; presentare le materie di studio in modo accattivante; incentivare i livelli di eccellenza all’interno della scuola; suggerire iniziative culturali: uscite mattutine o pomeridiane, iniziative in rete. L’eccellenza è attuata per: costruire curricoli per riconoscere i talenti e il merito; attivare verifiche e valutazioni con possibilità di assegnazione della “lode”; promuovere iniziative di partecipazione a procedure di eccellenze a livello nazionale. Si realizza attraverso le seguenti modalità: acquisire competenze linguistiche (L1) e matematico-scientifiche per diventare cittadino d’Europa mediante prove/simulazioni OCSE-PISA (il Programma per la valutazione internazionale dell’allievo - Programme for International Student Assessment, meglio noto con l’acronimo PISA -, è un’indagine internazionale promossa dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico - OCSE - nata con lo scopo di valutare con periodicità triennale il livello di istruzione degli adolescenti dei principali paesi industrializzati); acquisire competenze digitali spendibili in ogni ambiente di vita, di studio e lavoro (Certificazione ECDL, percorsi di ricerca-azione con la LIM e in ambienti di apprendimento 2.0); acquisire competenze in L2 - lingua inglese - di livello EQF A2 (Certificazione Trinity); acquisire competenze matematiche (partecipazione a gare nazionali di matematica); acquisire competenze musicali (partecipazione a manifestazioni e concorsi musicali, sia individuali che di orchestra, per gli alunni delle classi ad indirizzo musicale; “progetto Yamaha”); acquisire una certificazione di “eccellenza”: alla fine del primo ciclo di studi, nel Certificato delle competenze, sono evidenziate tutte le attività in cui l’alunno si è distinto, con relativa valutazione. Art. 9 - Valutazione comportamento La valutazione del comportamento degli alunni ha la funzione di: A. accertare i livelli di apprendimento e consapevolezza raggiunti, con specifico riferimento alla cultura e ai valori della cittadinanza e della convivenza civile; B. verificare la capacità di rispettare il complesso delle disposizioni che disciplinano la vita dell’istituzione scolastica; C. diffondere la consapevolezza dei diritti e dei doveri degli studenti all’interno della comunità scolastica, promuovendo comportamenti coerenti con il corretto esercizio dei propri diritti e al tempo stesso con il rispetto dei propri doveri, che corrispondono sempre al riconoscimento dei diritti e delle libertà degli altri. 15
Il comportamento del comportamento dello studente si riferisce sia al periodo di permanenza nella sede scolastica, che alla partecipazione ad attività e interventi educativi realizzati dal nostro Istituto fuori della sua sede (visite guidate, uscite didattiche, concerti, ecc.) e durante la permanenza nel trasporto pubblico per coloro che ne usufruiscono. Il voto/giudizio di comportamento è la risultante delle osservazioni effettuate da tutti i docenti del Consiglio di classe/Team di docenti. La valutazione espressa in sede di scrutinio intermedio e finale non si riferisce ad un singolo episodio, ma scaturisce da un giudizio complessivo di maturazione e di crescita civile e culturale dell’alunno in ordine all’intero anno scolastico. In particolare, tenuto conto della valenza formativa ed educativa cui deve corrispondere l’attribuzione del voto sul comportamento, il Consiglio di Classe/ Team di docenti tiene in debita evidenza e considerazione i progressi e i miglioramenti realizzati dallo studente nel corso dell’anno. La valutazione del comportamento è espressa in decimi, secondo i seguenti evidenziati di seguito. Come previsto dal Regolamento di disciplina, non si ritengono valide e quindi computabili come provvedimenti disciplinari le ammonizioni scritte (note sul Registro elettronico) date genericamente a tutta la Classe. NOTA ILLUSTRA- INDICATORI DESCRITTORI TIVA VOTO Regolare: Frequenza e - frequenta con assiduità le lezioni, rispetta gli orari, non puntualità ha ritardi. Irreprensibile: Comporta- Partecipazione alle - ineccepibile negli atteggiamenti tenuti a scuola; menti lezioni - è interessata/o e partecipa attivamente alle lezioni; corretti e - dimostra responsabilità e autonomia. costruttivi Collaborazione con Molto corretto: assunti con insegnanti e - è sempre disponibile alla collaborazione con i docenti, costanza e compagni con i compagni e con il personale della scuola. autodetermi- Puntuale e costante: nazione Rispetto degli - assolve gli impegni scolastici in maniera puntuale e impegni scolastici costante; svolge il ruolo di leader positivo nella classe. Nessuno: OTTIMO - non ha a suo carico provvedimenti disciplinari; ha (O) Provvedimenti 10 invece eventuali segnalazioni positive da parte del disciplinari consiglio di classe per il rispetto scrupoloso delle regole della convivenza scolastica. Frequenza e Regolare: puntualità - frequenta con assiduità le lezioni, rispetta gli orari, non ha ritardi. Partecipazione alle Molto corretta: Comporta- lezioni - molto positivo negli atteggiamenti tenuti a scuola; menti corretti e - è interessato e partecipa attivamente alle lezioni. generalmente Collaborazione con Corretto: responsabili insegnanti e - è disponibile alla collaborazione con i docenti, con i compagni compagni e con il personale della scuola; - nessuna sollecitazione per ottenere disponibilità. DISTINTO Rispetto degli Puntuale e costante: (DS) impegni scolastici - assolve gli impegni scolastici in maniera puntuale e 9 16
costante. Provvedimenti Nessuno: disciplinari - non ha note disciplinari nel Registro elettronico; - non ha a suo carico altri provvedimenti disciplinari; - il suo comportamento è apprezzato dai docenti per responsabilità e serietà. Abbastanza regolare: Frequenza e - frequenta abbastanza regolarmente le lezioni, rispetta puntualità quasi sempre gli orari. Comporta- Abbastanza corretta: menti Partecipazione alle - abbastanza corretto negli atteggiamenti tenuti a scuola; è abbastanza lezioni interessato e partecipa piuttosto attivamente alle lezioni. corretti Collaborazione con Abbastanza corretto: assunti quasi insegnanti e - è generalmente disponibile alla collaborazione con i regolarmente compagni docenti, con i compagni e con il personale della scuola. Non sempre puntuale e costante: Rispetto degli BUONO - assolve gli impegni scolastici, ma non sempre in maniera impegni scolastici (B) puntuale e costante. Provvedimenti Nessuno o segnalazioni sul Registro elettronico di scarsa 8 disciplinari rilevanza. Irregolare: Frequenza e - frequenta irregolarmente le lezioni, entra in ritardo e/o Comporta- puntualità esce anticipatamente. menti Poco corretta: sufficiente- Partecipazione alle - poco corretto negli atteggiamenti tenuti a scuola; è poco mente lezioni interessato e non partecipa alle lezioni. corretti Poco corretta: specie in Collaborazione con - è poco disponibile alla collaborazione con i docenti, con i seguito a insegnanti e richiami e compagni e con il personale della scuola, con i quali compagni sanzioni instaura talvolta rapporti conflittuali. Rispetto degli Saltuario: impegni scolastici - assolve gli impegni scolastici solo saltuariamente. Presenti: DISCRETO Provvedimenti (DC) disciplinari - ha a suo carico una o più ammonizioni scritte importanti. 7 Frequenza e Irregolare: puntualità - frequenta irregolarmente le lezioni, entra spesso in ritardo ed esce anticipatamente. Partecipazione alle Scorretta: Comporta- lezioni - scorretta/o negli atteggiamenti tenuti a scuola; non è menti interessata/o e non partecipa alle lezioni. piuttosto Collaborazione con Scorretta: superficiali, insegnanti e - non è disponibile alla collaborazione con i docenti, con i non sempre compagni compagni e con il personale della scuola e per questo corretti. viene sistematicamente ripresa/o. Rispetto degli Quasi nullo: SUFFICIEN- impegni scolastici - non assolve quasi mai gli impegni scolastici. TE Provvedimenti Presenti: (S) disciplinari - disturba frequentemente l’attività didattica; 6 - ha a suo carico un numero rilevante di ammonizioni gravi. Discontinua e irregolare: Frequenza e - frequenta in modo saltuario le lezioni, entra puntualità sistematicamente in ritardo. Comporta- Decisamente scorretta: menti Partecipazione alle - scorretto negli atteggiamenti tenuti a scuola; non è ripetutament lezioni minimamente interessato e non partecipa alle lezioni. e scorretti e 17
Decisamente scorretta: indifferenza Collaborazione con - non è mai disponibile alla collaborazione con i docenti, a richiami e insegnanti e con i compagni e con il personale della scuola con i quali sanzioni compagni instaura rapporti conflittuali e per questo viene sistematicamente ripreso. Inesistente: NON Rispetto degli - non assolve mai gli impegni scolastici. SUFFICIEN- impegni scolastici TE Presenti: (NS) - ha a suo carico un numero consistente di provvedimenti 5 disciplinari per violazione reiterata del Regolamento di Provvedimenti istituto; disciplinari - ha a suo carico una o più sospensioni dalle lezioni per comportamenti che violino la dignità e il rispetto della persona umana. Art. 10 - Tabelle di riferimento della valutazione degli apprendimenti INTERVALLI VALORI VOTO da 100% a 98% 10 da 97% a 94% 9½ da 93% a 88% 9 da 87% a 84% 8½ da 83% a 78% 8 da 77% a 74% 7½ da 73% a 68% 7 da 67% a 64% 6½ da 63% a 58% 6 da 57% a 54% 5½ da 53% a 48% 5 da 47% a 44% 4½ da 43% a 0% 4 Valutazione da utilizzare esclusivamente per verifiche scritte consegnate in bianco o se il candidato rifiuta il 3 colloquio orale (solo per la Scuola sec. di I grado) / ( I voti numerici vengono assegnati nelle verifiche scritte e orali. Nei compiti per casa e nelle esercitazioni in classe possono essere sostituiti con i seguenti giudizi: GIUDIZI DESCRITTORI BENISSIMO/MOLTO BENE Il lavoro è completo, corretto, ricco e personale BENE Il lavoro è completo e corretto Il lavoro è corretto ma incompleto/poco sviluppato ABBASTANZA BENE oppure completo ma non del tutto corretto. NON VA BENE Il lavoro è incompleto e non corretto Le valutazioni scritte di Italiano (tema) vengono valutate secondo gli indicatori e 18
descrittori riportati in allegato. ALLEGATO 2 - Indicatori e descrittori valutazione tema Le prove semplificate proposte agli alunni in fase di recupero vengono valutate nella Scuola sec. di I grado seguendo la tabella sottostante: VALORE PERCENTUALE DELLE VOTO PRESTAZIONI Da 0% a 59% 5 da 60% a 80% 6 da 81% a 100% 7 Art. 11 - Indicatori e descrittori per la valutazione delle prove orali ALLEGATO 3 - Indicatori e descrittori per la valutazione delle prove orali Art. 12 - Nuclei tematici per la valutazione delle discipline A) Scuola primaria ALLEGATO n° DISCIPLINA CLASSI 4.a TUTTE 4.b I e II Italiano 4.c III, IV e V 4.d I 4.e Inglese II e III 4.f IV e V 4.g I e II Storia 4.h III, IV e V 4.i I e II Geografia 4.l III, IV e V 4.m I, II e III Matematica 4.n IV e V 4.o I, II e III Scienze M.C.F.N. 4.p IV e V 4.q Tecnologia TUTTE 4.r Arte e Immagine TUTTE 4.s Musica TUTTE 4.t Ed. Fisica TUTTE 4.u I, II e III IRC 4.v IV e V 19
B) Scuola secondaria di I grado ALLEGATO n° DISCIPLINA 5.a TUTTE 5.b Italiano 5.c Inglese 5.d Francese, Spagnolo 5.e Storia 5.f Geografia 5.g Matematica 5.h Scienze M.C.F.N. 5.i Tecnologia 5.l Arte e immagine 5.m Musica 5.n Ed. Fisica 5.o IRC Art. 13 - Certificazione delle competenze La competenza indica la comprovata capacità di “agire” conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e metodologiche, in situazioni autentiche/contestualizzate di lavoro e di studio, nello sviluppo personale e nelle relazioni con gli altri; la competenza è descritta in termini di responsabilità e autonomia. La competenza è sempre oggetto di valutazione collegiale: è la risultante delle osservazioni dello studente in molteplici contesti significativi, compiute in tempi medio- lunghi da tutti i docenti del Team/Consiglio di classe. La descrizione della competenza è sempre positiva: si valuta ciò che l’alunno sa fare con ciò che sa, in contesti in cui abbia avuto esperienza. È espressa mediante 4 livelli: A – Avanzato L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli. B – Intermedio L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di sa-per utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite. C – Base L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese. D – Iniziale L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note. ALLEGATO 6 - Descrizione delle competenze Scuola primaria, Scuola secondaria di I I grado e descrizione dei livelli di competenza 20
Art. 14 - Compiti per casa A) Premessa Gli insegnanti di classe sono consapevoli del bisogno di ogni alunno, al termine della giornata scolastica o durante il fine settimana, di avere momenti da trascorrere liberamente con i famigliari o di svolgere autonomamente attività ludiche, rilassanti, motorie. Riconoscono, inoltre, la valenza formativa delle varie esperienze extrascolastiche (informali e non formali), essendo consci di “non esaurire tutte le funzioni educative”. B) Lettura I docenti considerano come obiettivo fondamentale quello di favorire negli alunni il bisogno ed il piacere della lettura, pertanto ritengono opportuno abituare i propri studenti alla lettura di un libro preso in prestito dalla biblioteca o di altri testi narrativi forniti dalla scuola. Tale attività ha caratteristiche ludiche, “hobbistiche”, piacevoli, non è quindi accompagnata da esercitazioni di tipo didattico (es. schede di lettura, ecc.) ma soltanto dal controllo dell’avvenuta lettura. C) Scrittura Altro obiettivo basilare è educare alla produzione di testi: scrivere deve diventare una consuetudine, perciò vengono assegnati anche temi/ elaborati scritti da svolgere per casa (da un minimo di 2 ad un massimo di 3 al mese). Occorre infatti che l’alunno conosca e applichi le procedure di ideazione, pianificazione, stesura e revisione del testo servendosi di strumenti per l’organizzazione delle idee (ad es. schemi, mappe, scalette), utilizzando strumenti per la revisione del testo in vista della stesura definitiva e rispettando le convenzioni grafiche. Deve essere in grado di: Scrivere testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo) corretti dal punto di vista morfosintattico, lessicale, ortografico, coerenti e coesi, adeguati allo scopo e al destinatario. Scrivere testi di forma diversa (ad es. istruzioni per l’uso, lettere private e pubbliche, diari personali e di bordo, dialoghi, articoli di cronaca, recensioni, commenti, argomentazioni) sulla base di modelli sperimentati, adeguandoli a situazione, argomento, scopo, destinatario, e selezionando il registro più adeguato. Utilizzare per i propri testi anche la videoscrittura, curandone l’impaginazione; Realizzare forme diverse di scrittura creativa: in prosa, in versi o inventare testi teatrali. D) Studio Nelle ultime tre classi della Scuola primaria e in tutte le classi della Scuola secondaria di I grado uno degli obiettivi dell’attività didattica è l’apprendimento di un efficace metodo di studio individuale (che è stimolato anche per fornire agli alunni competenze utili per affrontare positivamente il percorso scolastico nella Scuola secondaria di II grado) e ciò comporta: l’analisi approfondita di testi informativi di tipo letterario, storico, geografico, scientifico; l’individuazione delle parole-chiave e delle informazioni essenziali; l’elaborazione di mappe concettuali; 21
la memorizzazione dei contenuti fondamentali; la loro esposizione chiara, coerente, utilizzando un linguaggio specifico. Le attività finalizzate al conseguimento di un efficace metodo di studio sono graduate quanto a tempi e difficoltà affinché non diventino per l’alunno fonte di ansia e di preoccupazione, ma occasione di crescita e di soddisfazione. E) Compiti, studio e attività durante la settimana Per i genitori i compiti a casa devono costituire un’occasione per seguire i lavori svolti e realizzati a scuola, per verificare i progressi del figlio, per trasmettergli il valore del suo impegno scolastico e per offrirgli aiuto, sostegno, incoraggiamento, apprezzamento per il suo impegno e per le sue prestazioni. Per favorire il giusto atteggiamento verso i compiti a casa si effettua un patto con l’allievo che prevede il rispetto dei seguenti criteri: 1. Le attività assegnate sono chiare nella consegna, fattibili da tutti gli alunni, diversificate in caso di progettazioni individualizzate e personalizzate, vertono su tematiche già affrontate, costituiscono un’occasione di partecipazione e di condivisione con la famiglia del lavoro svolto durante la settimana. 2. Le attività didattiche che si privilegiano nell’assegnazione dei compiti sono lo studio individuale, le esercitazioni sulla comprensione dei testi, gli esercizi di consolidamento, la raccolta di informazioni su argomenti specifici, diverse tipologie di testi scritti. 3. Viene effettuata un’equa ripartizione settimanale dei carichi operativi. 4. Particolare attenzione è rivolta alla determinazione quantitativa dei compiti durante i periodi di sospensione dell’attività didattica, connessi alle festività previste dal Calendario scolastico. 5. Eventuali compiti sono utilizzati anche come ulteriore momento di aggregazione tra gli alunni, in una prospettiva di condivisione di stili, ruoli, responsabilità e obiettivi. 6. Nelle classi del Tempo Pieno della Scuola primaria, gli alunni non sono occupati dopo l’impegno scolastico in ulteriori lavori didattici, ad eccezione di brevi attività di lettura (mirate a consolidare l’apprendimento strumentale della letto-scrittura) e di memorizzazione (tabelline, filastrocche, ecc.). F) Compiti per il fine settimana e i periodi di vacanza nel corso dell’anno scolastico I docenti ritengono opportuna un’adeguata assegnazione di compiti da svolgere a casa durante il fine settimana e nei periodi di vacanza nel corso dell’anno scolastico: per favorire un consolidamento degli apprendimenti; per incentivare atteggiamenti di responsabilità e di autonomia; per acquisire un efficace metodo di studio; per coinvolgere le famiglie nel lavoro scolastico. Premesso che risulta difficoltoso quantificare il tempo da dedicare ai compiti in tali periodi perché ciò dipende anche dai ritmi e dalle modalità di svolgimento di ogni alunno, i docenti sono consapevoli che l’impegno non deve limitare pesantemente le esperienze familiari e la conduzione di altre attività extrascolastiche. Attraverso l’utilizzo del Registro elettronico, i docenti del Consiglio di Classe/Team di docenti assegnano i compiti per casa coordinandosi al fine di evitare un eccessivo carico 22
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