RASSEGNA STAMPA Venerdì, 29 settembre 2017 - Confcommercio Modena
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RASSEGNA STAMPA Venerdì, 29 settembre 2017 2129 settembre 2017 29/09/2017 Gazzetta di Modena Pagina 41 «Noi commercianti vicini allo stadio: ostaggi della partita» 1 28/09/2017 Il Sole 24 Ore Pagina 21 Andrea BiondiFrancesco Prisco Siae azzera tutte le convenzioni 3 28/09/2017 Il Resto del Carlino (ed. Modena) Pagina 37 «Sono un business Servono regole» 5 27/09/2017 Gazzetta di Modena Pagina 31 DANIELE MONTANARI Unione spaccata sul Valli Lite sui conti del consorzio 7 27/09/2017 Il Sole 24 Ore Pagina 25 Marco MobiliGiovanni Parente Spesometro verso la prorogalunga 9 26/09/2017 Italia Oggi Pagina 36 Enasarco, incarichi da chiarire 11 26/09/2017 Il Resto del Carlino (ed. Modena) Pagina 62 Al posto del 'Borgo' un hotel a cinque stelle 12 25/09/2017 Gazzetta di Modena Pagina 6 Iscom Formazione: corso per lavorare nelle pizzerie 13 24/09/2017 Il Resto del Carlino (ed. Modena) Pagina 37 MATTEO RADOGNA Turismo boom È un anno record 14 20/09/2017 gazzettadimodena.it MICHELE DI BRANCO Confcommercio, Sangalli: "Attività culturali per evitare turismo... 16 20/09/2017 Modena Today FestivalFilosofia, i commercianti calcolano un indotto da 2,5 milioni 18
29 settembre 2017 Pagina 41 Gazzetta di Modena Dicono di noi «Noi commercianti vicini allo stadio: ostaggi della partita» Riparte la protesta di 30 negozi tra le vie Marx e Aldo Moro Confcommercio: «Quartiere blindato troppe ore: un danno» di Serena ArbizziI negozianti delle vie a ridosso dello stadio Cabassi sono sul piede di guerra per le limitazioni imposte prima della partita. Nei giorni scorsi gli esercenti, tramite Confcommercio, hanno portato le loro istanze a un incontro cui hanno preso parte il sindaco Alberto Bellelli e l' assessore alla sicurezza Cesare Galantini. Oggetto del contendere, soprattutto la chiusura delle strade alle 10 quando il Carpi gioca al pomeriggio. Stesso discorso quando la squadra gioca di sera. Le strade vengono interdette al traffico molto tempo prima e questo provoca un danno economico ai commercianti. Inoltre, viene anche penalizzato l' accesso al servizio offerto dalla farmacia del Popolo che si trova proprio di fronte all' ingresso del Cabassi. Gli esercenti chiedono che il Comune si faccia valere per ottenere orari più flessibili: per posticipare di un' ora, ad esempio, la chiusura delle strade che così verrebbero blindate non più alle 10 ma alle 11 quando ci sono le partite. «Il quartiere vicino allo stadio viene blindato per molte ore in più del necessario prima della partita attacca Massimo Fontanarosa, direttore Confcommercio Carpi Questo si traduce in un danno economico per una trentina di attività commerciali che sorgono sulle vie Carlo Marx e Aldo Moro, oltre alle zone limitrofe. Se si impone la chiusura delle strade e, di conseguenza, dei parcheggi alle 10 del mattino quando gioca il Carpi, significa vietare ai clienti di raggiungere il negozio per tutta la giornata. Questo vuole dire che gli esercenti perdono i guadagni due volte al mese in una giornata strategica come il sabato. Oltre al mancato incasso, bisogna, poi calcolare anche un altro grave inconveniente. Dalle 10, orario di chiusura, scattano le multe alle auto che si trovano nel parcheggio vicino allo stadio e che non sono state rimosse. Per non parlare di un esercizio pubblico come la farmacia, che non può più essere raggiunto dopo le limitazioni. Questo tema assume un significato ancora più particolare se si tiene in considerazione che i tifosi della squadra ospite che assistono alla partita non sono un' enormità... Chiediamo al Comune che si faccia sentire e proroghi di almeno un' ora l' orario». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 1
28 settembre 2017 Pagina 21 Il Sole 24 Ore Economia Nazionale Diritto d' autore. In Consiglio di gestione oggi la decisione di disdire gli accordi con le associazioni Siae azzera tutte le convenzioni L' ente si rifà al recepimento della «Barnier» Ritocchi alle tariffe Con il recepimento della direttiva Barnier, il diritto d' autore in Italia cambia. E, di conseguenza, in molti casi cambieranno anche le condizioni di utilizzo delle opere coperte da diritto d' autore: la Società autori ed editori si appresta infatti a dare disdetta a circa 250 accordi che ha in vigore con associazioni di varia entità, avviando al tempo stesso un processo di rinegoziazione alla luce del decreto legislativo 15 marzo 2017, numero 35. Quest' oggi, a quanto risulta al Sole 24 Ore, il Consiglio di gestione della Siae delibererà la disdetta delle convenzioni. Entro il 30 settembre le associazioni convenzionate riceveranno una lettera che dà formale comunicazione della decisione. Da quel preciso momento, le parti avranno due mesi per confrontarsi e valutare a quali condizioni riformulare eventualmente un accordo. È inevitabile, a questo punto, prevedere l' arrivo di ritocchi ai corrispettivi pagati alla Siae da un ventaglio di associazioni quelle interessate dalla decisione che è molto ampio e diversificato: si va da Anci a Confcommercio passando per Federalberghi, fino ad arrivare ad Assomusica, l' associazione dei promoter che organizzano concerti. In totale si tratta di 250 enti associativi che, nel corso degli anni, avevano stretto accordi di miglior favore con l' ente pubblico economico a base associativa che dalla sua nascita datata 1882 ha operato in una situazione di monopolio. Questo però fino al Dlgs che nel marzo scorso ha recepito la direttiva 2014/26/Ue sulla liberalizzazione del diritto d' autore (la famosa direttiva Barnier), un testo che tra le altre cose si appresta a essere ulteriormente emendato dal legislatore con la prossima legge di Bilancio (come anticipato sul Sole 24 Ore del 17 settembre). Stando alla nuova impostazione l' esclusiva Siae ha i giorni contati: dall' 1 gennaio 2018 in Italia potranno infatti nascere nuove agenzie di collecting del diritto d' autore, purché risultino enti non a scopo di lucro. Tornando al Dlgs 35, di recepimento della direttiva Ue, al comma 3 dell' articolo 22, è molto netto: «La concessione delle licenze si legge avviene a condizioni commerciali eque e non discriminatorie e sulla base di criteri semplici, chiari, oggettivi e ragionevoli. Gli organismi di gestione collettiva che concedono licenze su diritti non sono tenuti a basarsi, per altri tipi di servizi online, sulle condizioni di concessione concordate con un utilizzatore, quando quest' ultimo fornisce un nuovo tipo di servizio Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 3
28 settembre 2017 Pagina 37 Il Resto del Carlino (ed. Modena) Dicono di noi PERCHÈ SÌ MAURO MAMBELLI «Sono un business Servono regole» «ORMAI si mangia ovunque, nelle case, agli angoli delle strade, nelle sagre, in dubbi agriturismi. E pensare che dare da mangiare a qualcuno non è uno scherzo, è una cosa seria». Mauro Mambelli è il vice presidente regionale di Confcommercio. Insieme a Confesercenti in questi giorni l' associazione di categoria ha lanciato un allarme: «Basta con le sagre abusive e senza regole che non valorizzano il territorio». Mambelli è arrivato l' autunno, stagione delle sagre. Ma non piacciono a tutti... «Io non ce l' ho con le sagre, ce l' ho con le finte sagre. La sagra che valorizza un prodotto, che sia l' anguilla o i marroni, le fragole o il tartufo, io la difenderò sempre. Stimo e ammiro questo tipo di iniziative, è così che si promuove un prodotto o un territorio». Cosa intende quindi con sagre fasulle? «Una sagra che si spaccia come tale ma non coinvolge un prodotto e che ha come unico scopo fare business. A noi ristoratori per dare da mangiare ai clienti servono permessi, occorre pagare le tasse, la Tari. Loro lo fanno? I dati purtroppo non vengono forniti ed è impossibile sapere se vengono applicate le tariffe della Tari che normalmente pagano i ristoranti oppure se la pagano ridotta o addirittura non la pagano. Oggi tutti pensano di poter mettere su dal nulla una festicciola e puntare tutto sulla ristorazione, ma se succede qualcosa? Se qualcuno sta male? C' è tutta una Babele di concorrenti che operano nell' abusivismo». Che fare secondo lei per regolamentare il settore? «Secondo quanto ci risulta al momento solo il Comune di Faenza in tutta l' Emilia Romagna ha avviato un percorso di regolamentazione delle sagre. A parer mio poi servirebbe una lista di feste autorizzate mentre le altre andrebbero valutate da una commissione, e quelle non autorizzate vanno controllate». Avete calcolato che in Emilia Romagna le sagre fatturano in totale 393 milioni di euro all' anno: soldi che arrivano da clienti che scelgono di fare la fila e sedere accanto a sconosciuti su scomode panche per un servizio raffazzonato. Pensa che quella cifra spesa per un tipo di ristorazione così spartano senza sagre finirebbe nelle casse dei ristoranti? «In parte sì. Ma poi non è tanto quello, ma è che se vuoi fare una festa paghi la Siae e la Tari e chiami persone competenti per preparare i prodotti. Ora invece chiunque può alzarsi la mattina e inventarsi dal nulla una sagra. Oltretutto che andrebbero valorizzate le attività della zona: se fai una festa in un paese o in un rione e chiami delle gastronomie esterne stai facendo concorrenza. Invece andrebbero chiamate le attività della zona». In molti paesi lavorano volontari e la sagra è un elemento identitario, un modo per ritrovarsi. Cancellarle Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 5
27 settembre 2017 Pagina 31 Gazzetta di Modena Gazzetta di Modena Unione spaccata sul Valli Lite sui conti del consorzio Pavullo. Bufera in Consiglio tra il segretario Giovanelli e la maggioranza Motivo della discordia: l' esclusione dall' elenco delle società con quote pubbliche di Daniele MontanariwPAVULLOAlta tensione sul Consorzio Valli del Cimone lunedì sera in Unione, con strappo tra la maggioranza e il segretario Giampaolo Giovanelli. Pomo della discordia, la revisione delle partecipate così come imposta dal decreto legislativo 165/2016. Nel fare l' elenco delle società di cui l' Unione ha quote, il presidente Leandro Bonucchi ha spiegato di non aver inserito Valli «perché è un ente misto pubblicoprivato non inquadrato in società. È da rivedere il funzionamento del soggetto ha puntualizzato ma alla luce della nuova legge regionale sul turismo un ente che faccia sintesi sul territorio è fondamentale. Il bilancio di Valli è già pubblico, si fa trasparenza anche senza questa revisione». Qui il colpo di scena: Giovanelli ha fatto presente che sia il Servizio Finanziario dell' Unione che il revisore dei conti avevano invece indicato di inserire nel prospetto anche Valli, considerandolo appieno una società di cui l' Unione detiene 18 quote (l' 8,5%). Ma la giunta aveva deciso di togliere Valli dall' elenco, nonostante la contrarietà dei sindaci di Pavullo e Serra (i due Comuni più popolosi) oltre che di Polinago. Giovanelli ha ribadito che anche lui era per l' inclusione nell' elenco, per una valutazione giuridica e una economica definita "sostanziale": il fatto che nell' ultimo quinquennio Valli ha chiuso i bilanci con 71mila euro di passivo. Criticità che secondo lui era doveroso approfondire inserendo Valli tra le partecipate sottoposte a screening: «Non si tratta di decidere se mantenere o sopprimere ha sottolineato ma di fare una seria analisi. Un atto di trasparenza e correttezza, ma è stato impedito dalla Giunta». Insomma: Valli a rischio se nell' elenco, al sicuro se fuori. L' opposizione con il capogruppo Massimo Chichi (Pavullo) ha condiviso la posizione di Giovanelli: «Perché non mettiamo Valli nell' elenco? Sembra che lo facciamo ha rimarcato perché temiamo che qualcosa non vada. Ma non si può fare così. Penso anche sia rischioso votare un atto col parere contrario degli uffici». «Cos' è che non deve essere verificato in questo Consorzio?» ha rilanciato Armando Cabri (Polinago). «Vi riempite la bocca di trasparenza e poi l' atteggiamento è questo?». Per la maggioranza di centrosinistra ha preso la parola Paola Guiducci (Fanano): «Io ho chiesto il parere al segretario Morganti di Fanano ha ribattuto e secondo lui Valli non va nell' elenco. Dello stesso avviso altri due segretari: Busciglio di Sestola e Migliori di Riolunato. Da amministratori poi dobbiamo fare una valutazione strategica sul Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 7
27 settembre 2017 Pagina 25 Il Sole 24 Ore Economia Nazionale Fisco e contribuenti. Dai dati Iva a sanatorie e differimenti: tutti i versanti aperti Vertice Entrate Privacy sul problemaaccessi Spesometro verso la prorogalunga Casero: valutiamo rinvio e correttivi Ipotesi riapertura della definizione liti Il cantiere dello spesometro resta aperto. Neanche ventiquattro ore dopo la mini proroga al 5 ottobre concessa dalle Entrate per il blocco del canale web di trasmissione (tornato operativo ieri mattina seppure con funzionalità ancora limitate), è stato il viceministro all' Economia, Luigi Casero, a riaprire la possibilità di un differimento più esteso per il termine di invio dei dati di fatture emesse e ricevute nel primo semestre dell' anno. E non è la sola proroga che potrebbe arrivare, perché spunta anche l' ipotesi di un differimento del termine del 2 ottobre per l' adesione alla definizione delle liti pendenti. Come reso noto ieri dall' Uncat (Unione nazionale camere avvocati tributaristi), dai rappresentanti del dipartimento delle Finanze incontrati nei giorni scorsi è emersa la possibilità di spostare il termine della rottamazione delle liti pendenti anche a causa delle difficoltà interpretative che impediscono una valutazione sulla convenienza ad aderire. E Uncat ha segnalato l' opportunità di prevedere forme di ravvedimento anche con riferimento a eventuali errori di calcolo durante la procedura di definizione per evitare futuri contenziosi a riguardo. Ma a dominare la scena resta lo spesometro. Nel sottolineare la gravità della situazione determinatasi per la possibilità di accessi non autorizzati alle informazioni altrui, Casero ha ammesso che a stretto giro si valuterà con l' agenzia delle Entrate se «fare un intervento un po' più ampio, se ci sia la necessità di misure immediate, come un' ulteriore proroga, o di interventi correttivi più a lungo termine». Sarà importante capire le cause che hanno generato il caos e hanno messo in seria difficoltà migliaia di professionisti. In questo senso sarà utile la "relazione" che il viceministro ha chiesto ai responsabili di Sogei ed Entrate. «Dai dati che ci forniranno le strutture ha spiegato Casero potremmo capire meglio dove il sistema non ha funzionato, quali e quanti soggetti sono stati coinvolti e se necessario utilizzare questo blocco per rivedere tutto il meccanismo delle comunicazioni Iva». Ma «non rinunceremo alla procedura e ai dati Iva, piuttosto se necessario in legge di bilancio potremmo aggiustare il tiro e ridurre complicazioni e inefficienze emerse in questi giorni». A confermare indirettamente che per l' invio dei dati potrebbe arrivare un' ulteriore dilazione dei termini è stato anche il direttore delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, che rispondendo ai giornalisti dopo l' Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 9
27 settembre 2017 Pagina 25 Il Sole 24 Ore
26 settembre 2017 Pagina 36 Italia Oggi Economia Nazionale Enasarco, incarichi da chiarire La cosiddetta «legge Madia» prevede il divieto di attribuire incarichi di studio e di consulenza nonché incarichi dirigenziali o direttivi o cariche in organi di governo a soggetti già lavoratori privati o pubblici collocati in quiescenza. Tale previsione riguarda anche le pubbliche amministrazioni inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione, come individuate dall' Istat. Il consiglio di amministrazione Enasarco ha da tempo chiesto ai ministeri competenti di chiarire se la Fondazione sia soggetta a tale norma, vista anche la circolare interpretativa n. 6/2014 del ministero per la semplificazione e della pubblica amministrazione che prevede per le amministrazioni di evitare «comportamenti elusivi, consistenti nel conferire a soggetti prossimi alla pensione incarichi e cariche il cui mandato si svolga sostanzialmente in una fase successiva al collocamento in quiescenza. Per tali soggetti, le amministrazioni valuteranno la possibilità di conferire un incarico gratuito». Alla luce di tutto ciò, alcuni consiglieri di amministrazione Enasarco, essendo in quiescenza, hanno responsabilmente preferito chiedere la sospensione dei propri emolumenti in attesa di avere un indirizzo definitivo sulla questione da parte dei dicasteri interessati. Da recenti notizie di stampa risulterebbe invece che il presidente Enasarco Costa, eletto a giugno 2016 in quota Fnaarc/Confcommercio, sebbene in pensione, non abbia finora rinunciato a tale emolumento. Alla luce di tali notizie, i rappresentanti della Federagenti, eletti nella lista «Adesso basta» nel cda Enasarco, hanno chiesto di avere nella prossima riunione gli approfondimenti indispensabili per assumere una decisione che sia rispettosa della normativa. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 11
26 settembre 2017 Pagina 62 Il Resto del Carlino (ed. Modena) Il Resto del Carlino Modena Al posto del 'Borgo' un hotel a cinque stelle Lo costruirà l' imprenditore Grazi. Tanti negozi del centro migrarono qui dopo il sisma MIRANDOLA NELLA FASE dell' emergenza post sisma ha 'ospitato' 29 attività commerciali delocalizzate dal centro storico, distrutto e 'zona rossa'. Oggi, a distanza di oltre cinque anni dal sisma di maggio 2012, il complesso del centro commerciale 'Al Borgo', in viale Gramsci, si prepara a diventare un albergo 5 Stelle, con annesso residence, centro benessere e spa, sala congressi, bar ristorante, e bike a disposizione dei clienti. Artefice dell' operazione, che ha ricevuto il plauso dell' amministrazione comunale, e di tanti mirandolesi entusiasti della crescita della loro città è l' imprenditore mirandolese nel settore petrolifero Francesco (Franco) Grazi, che acquisirà la proprietà dalla Banca Bnp Parisbas. Il passaggio di proprietà è imminente. Quanto ai pochi commercianti che ancora svolgono la loro attività 'Al Borgo', avranno tempo fino a novembre per traslocare altrove. Il complesso, fino al 2005 di proprietà dell' imprenditore Albertino Reggiani, venne ceduto alla società Monika Sport, su cui gravò un leasing immobiliare, poi assorbito dalla Banca BnpParisbas. «Dopo il periodo terribile attraversato dalla nostra comunità, il desiderio che mi accompagna da tempo spiega Grazi, socio unico è di fare una cosa bella per Mirandola, anche in considerazione del giro di clienti e di manager che gravitano attorno al polo industriale della nostra città e comunque della Bassa modenese. Mi riferisco al nostro Distretto biomedicale, secondo polo al mondo per importanza, alla Lamborghini, e alle tante multinazionali presenti. Il progetto è in divenire continua ma ho già le idee molto chiare in merito alla trasformazione del Borgo». Soddisfazione anche da parte delle associazioni di categoria, in prima linea a fianco delle attività commerciali durante l' emergenza sisma. «L' auspicio dichiara Mauro Bega di Confesercenti è che le attività rimaste ancora al Borgo, ormai poco meno di una decina, riescano a trovare una loro rapida collocazione in centro o nella prima periferia, ma al riguardo non vi saranno problemi. E' positiva la nascita di un centro d' eccellenza alle porte della città, impegnata sul fronte della ricostruzione». v. bru. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 12
25 settembre 2017 Pagina 6 Gazzetta di Modena Dicono di noi Iscom Formazione: corso per lavorare nelle pizzerie Iscom Formazione, società di Confcommercio che si occupa degli ambiti formativi, organizza un corso dedicatoa chi vuole esercitare il mestiere di pizzaiolo o a chi già lavora in pizzeria. Il corso ha anche una connotazione pratica. Durante il percorso formativo saranno svolti il corso per la sicurezza sul lavoro ( 8 ore) e la preparazione all' esame per ottenere il certificato di idoneità sanitaria. I temi andranno dalle tipologie di farine alle metodologie di impasto e di cottura alle tecniche di produzione poistrumenti e attrezzature e altro. Riguardo l' orario di svolgimento, il corso consiste in due giorni alla settimana, lunedì e mercoledì dalle 9 alle 14 (le lezioni teoriche dalle 9 alle 13). Docenti il maestro pizzaiolo Raffaele Esposito (pizze tradizionali, al piatto, impasti, cotture) e il maestroCristiano Garbarino (pizze in teglia, alla pala, impasti , cotture), oltre alla dottoressa Tiziana Simonini. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 13
24 settembre 2017 Pagina 37 Il Resto del Carlino (ed. Modena) Il Resto del Carlino Modena Turismo boom È un anno record Emilia Romagna, primi otto mesi ok 46 milioni di presenze: + 6,8% Matteo Radogna FERRARA LA RIVIERA resta la meta turistica per eccellenza, ma anche le Città d' Arte e l' Appennino quest' anno non vogliono essere da meno: nei primi otto mesi del 2017 hanno fatto registrare un boom di presenze. Nel complesso, secondo l' osservatorio regionale e Trademark Italia, sono numeri da record quelli del turismo in Emilia Romagna: le presenze hanno superato i 46 milioni da gennaio ad agosto. Si parla di quasi 3 milioni in più (+ 6,8%) rispetto allo stesso periodo del 2016, mentre salgono a 9,7 milioni (+8%) gli arrivi. L' Emilia Romagna viene scelta sempre di più sia dai turisti italiani (+6% le presenze, +7,9% gli arrivi) che da quelli stranieri, con incrementi vicini alla doppia cifra: +9,7% le presenze, +8,3% gli arrivi. La Riviera si conferma il comparto che continua a tirare di più (si parla di un +5,7% per le presenze, e di un +7,5% per gli arrivi). Le sorprese, però, in termini di numeri sono le Città d' arte con un +12,7% di presenze e un +8% di arrivi e l' impennata dell' Appennino: +10,5% le presenze, +8,7% gli arrivi. MOLTO bene anche le altre località, che non rientrano nei tradizionali prodotti turistici: +13,9% le presenze, +11,9% gli arrivi. Numeri che tradotti in risultati economici significano più sviluppo, più occupazione e più imprese. La conferma arriva dalla ricerca presentata ieri a Ferrara in un convegno cui hanno partecipato, tra gli altri, il ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini, il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, l' assessore al Turismo, Andrea Corsini e il direttore del Centro studi di Unioncamere EmiliaRomagna, Guido Caselli; Unioncamere ha curato la ricerca. «Lo abbiamo detto a inizio legislatura e ora i numeri ci danno sempre di più ragione ha spiegato Bonaccini : il turismo è sempre più un volano della nostra economia con un valore aggiunto che supera i 16 miliardi di euro, ben oltre l' 11% del Pil regionale». L' aeroporto Marconi di Bologna è tra i protagonisti dell' ottimo risultato internazionale delle città della regione, con circa 5,5 milioni di passeggeri alla fine di agosto, in crescita del 6,8% sul 2016. L' Appennino, condizionato a inizio anno dalle clima sfavorevole, si è salvato grazie a una discreta seconda parte di stagione (febbraio e marzo). Positiva invece l' estate, grazie al bel tempo e al caldo, che ha spinto in quota numerosi turisti già dal mese di giugno. A FARE la differenza, inoltre, rispetto agli anni scorsi, sono state le innumerevoli iniziative e manifestazioni che si sono svolte dall' inizio del 2017. Un esempio di questo trend positivo di eventi soltanto ieri: migliaia di persone, a Cervia, hanno assistito a una tappa dell' Ironman con 2500 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 14
24 settembre 2017 Pagina 37 Il Resto del Carlino (ed.
20 settembre 2017 gazzettadimodena.it Dicono di noi Confcommercio, Sangalli: "Attività culturali per evitare turismo mordi e fuggi" Il presidente Carlo Sangalli:"Promuovere la cultura della crescita nel nostro Paese significa promuovere la cultura in generale, perché il settore conta tantissime imprese, genera Pil e indotto" Gli svaghi, le feste, i concerti, i teatri e i cinema all' aperto come antidoto al turismo "mordi e fuggi" che sottrae risorse al Paese. Confcommercio salta sul treno in corsa dell' industria delle imprese culturali e creative, che ha ripreso a viaggiare a pieno regime dopo un periodo di crisi. "Turismo, cultura e commercio ha spiegato Carlo Sangalli presentando il Protocollo d' intesa con Agis sono tre dimensioni dello stesso oggetto. Promuovere la cultura della crescita nel nostro Paese significa promuovere la cultura in generale, perché il settore conta tantissime imprese, genera Pil e indotto. La cultura poi è l' acqua che fa girare il mulino della creatività su cui si fonda il Made in Italy ed è il carburante del turismo italiano". Il momento appare propizio, da questo punto di vista. Secondo una indagine congiunta ("La cultura che crea valore") tutti i fondamentali delle imprese culturali vanno forte: nella percezione degli operatori, infatti, migliorano andamento economico (+17,7% nel 201617 e +32% nel 201819) e ricavi (+14% nel 201617 e +18,1% nel 201819). Prevista una sostanziale tenuta dell' occupazione per il prossimo biennio (88%), mentre cresce la capacità di far fronte al fabbisogno finanziario (per il 10,7% nel 201617 e per il 13,4% nel 20182019). I numeri parlano di un settore capace di produrre valore in maniera esponenziale: per ogni euro investito nell' organizzazione di un evento culturale se ne attivano altri 5 di valore aggiunto, ovvero di ricchezza che rimane sul territorio. Eppure, anche se può apparire un paradosso, per 3 imprese su 4 sono proprio costo della burocrazia e politiche pubbliche inadeguate i principali ostacoli alla crescita del settore. "Il turismo mordi e fuggi si combatte con un ventaglio di proposte che portino il turista a radicarsi nel territorio, come al Festival di Pesaro" ha spiegato Carlo Fontana. "Tuttavia ha avvertito il presidente di Agis è inquietante che il 33% di italiani non partecipino ad alcun evento di spettacolo. Vuol dire che il settore ha bisogno di una forte iniezione di formazione. E dobbiamo mettere sempre al centro la qualità. Così daremo un contributo forte al turismo e alle attività che ne conseguono". Gli eventi estivi, in ogni modo, hanno confermato la salute dell' industria culturale Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 16
20 settembre 2017 gazzettadimodena.it
20 settembre 2017 Modena Today Dicono di noi FestivalFilosofia, i commercianti calcolano un indotto da 2,5 milioni Confcommercio soddisfatta dell' esito della kermesse di Modena, Carpi e Sassuolo. Il calo dei visitatori c' è stato, ma l' evento resta assolutamente rilevante per il territorio 1 PalaPanini e Polisportiva ospitano il maxi concorso, in 2.152 per 17 posti in Comune 2 Istruttore di Scuola Guida, aperto il bando per ottenere l' idoneità 3 Stage scuolalavoro, aperte le domande per i posti nei Consorzi di Bonifica 4 FestivalFilosofia, i commercianti calcolano un indotto da 2,5 milioni Approfondimenti FestivalFilosofia, oltre 11mila visitatori per i musei 18 settembre 2017 FestivalFilosofia: arrivederci al 2018, anno della "verità" 17 settembre 2017 Il popolo del festival della Filosofia. Da dove arriva e cosa cerca 16 settembre 2017 FestivalFilosofia, oltre 11mila visitatori per i musei 18 settembre 2017 FestivalFilosofia: arrivederci al 2018, anno della "verità" 17 settembre 2017 Il popolo del festival della Filosofia. Da dove arriva e cosa cerca 16 settembre 2017 Indotto milionario per il Festivalfilosofia, archiviato nella sue edizione 2017 lo scorso weekend. "Siamo doppiamente grati al Consorzio per l' ottima riuscita della 17esima edizione del Festivalfilosofia, perchè l' organizzazione è stata come al solito ineccepibile, nonostante sia stata resa più complicata dal decreto Gabrielli", che in un qualche modo ha contribuito a far calare le presenze (le stime dicono 190.000 totali contro le 200.000 di un anno fa e le 217.000 del 2015) nonostante il successo degli eventi. Sul fronte delle ricadute economiche, l' ufficio studi di Confcommercio Modena ha stimato in almeno 2,5 milioni di euro l' indotto della manifestazione per le attività commerciali, ricettive e ristorative: 1,3 milioni per bar e ristoranti, 900.000 euro per alberghi, 300.000 euro per negozi. Ne parla Massimo Malpighi, presidente di Confcommercio: "La città vive ormai come una normale routine i tre giorni del festival, ma ad ogni edizione si rinnova l' eccezionalità di un evento unico al mondo, che più di ogni altro ha contribuito a mettere Modena al centro della scena nazionale ed internazionale ed è capace di generare un indotto importante per il territorio". Senza considerare, puntualizza il presidente cittadino di Confcommercio, "che il festival continua a generare effetti di marketing territoriale molto importanti: anche quest' anno Modena ha guadagnato la ribalta su tutti i media nazionali e ha richiamato un pubblico rappresentativo di regioni non più prossime all' EmiliaRomagna e addirittura di Paesi esteri". Insomma, conclude Malpighi, "il Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 18
20 settembre 2017 Modena Today
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