RASSEGNA STAMPA Venerdì, 29 settembre 2017 - Confcommercio Modena

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 Venerdì, 29 settembre 2017
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                                                      Venerdì, 29 settembre 2017

21­29 settembre 2017
 29/09/2017 Gazzetta di Modena Pagina 41
 «Noi commercianti vicini allo stadio: ostaggi della partita»                                                      1
 28/09/2017 Il Sole 24 Ore Pagina 21                                               Andrea BiondiFrancesco Prisco
 Siae azzera tutte le convenzioni                                                                                  3
 28/09/2017 Il Resto del Carlino (ed. Modena) Pagina 37
 «Sono un business Servono regole»                                                                                 5
 27/09/2017 Gazzetta di Modena Pagina 31                                                 DANIELE MONTANARI
 Unione spaccata sul Valli Lite sui conti del consorzio                                                            7
 27/09/2017 Il Sole 24 Ore Pagina 25                                                Marco MobiliGiovanni Parente
 Spesometro verso la proroga­lunga                                                                                 9
 26/09/2017 Italia Oggi Pagina 36
 Enasarco, incarichi da chiarire                                                                                   11
 26/09/2017 Il Resto del Carlino (ed. Modena) Pagina 62
 Al posto del 'Borgo' un hotel a cinque stelle                                                                     12
 25/09/2017 Gazzetta di Modena Pagina 6
 Iscom Formazione: corso per lavorare nelle pizzerie                                                               13
 24/09/2017 Il Resto del Carlino (ed. Modena) Pagina 37                                     MATTEO RADOGNA
 Turismo boom È un anno record                                                                                     14
 20/09/2017 gazzettadimodena.it                                                           MICHELE DI BRANCO
 Confcommercio, Sangalli: "Attività culturali per evitare turismo...                                               16
 20/09/2017 Modena Today
 FestivalFilosofia, i commercianti calcolano un indotto da 2,5 milioni                                             18
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29 settembre 2017
Pagina 41                          Gazzetta di Modena
                                                     Dicono di noi

  «Noi commercianti vicini allo stadio: ostaggi della
  partita»
  Riparte la protesta di 30 negozi tra le vie Marx e Aldo Moro Confcommercio: «Quartiere
  blindato troppe ore: un danno»

  di Serena ArbizziI negozianti delle vie a
  ridosso dello stadio Cabassi sono sul piede di
  guerra per le limitazioni imposte prima della
  partita.
  Nei giorni scorsi gli esercenti, tramite
  Confcommercio, hanno portato le loro istanze
  a un incontro cui hanno preso parte il sindaco
  Alberto Bellelli e l' assessore alla sicurezza
  Cesare Galantini. Oggetto del contendere,
  soprattutto la chiusura delle strade alle 10
  quando il Carpi gioca al pomeriggio.
  Stesso discorso quando la squadra gioca di
  sera. Le strade vengono interdette al traffico
  molto tempo prima e questo provoca un danno
  economico ai commercianti. Inoltre, viene
  anche penalizzato l' accesso al servizio offerto
  dalla farmacia del Popolo che si trova proprio
  di fronte all' ingresso del Cabassi. Gli
  esercenti chiedono che il Comune si faccia
  valere per ottenere orari più flessibili: per
  posticipare di un' ora, ad esempio, la chiusura
  delle strade che così verrebbero blindate non
  più alle 10 ma alle 11 quando ci sono le
  partite.
  «Il quartiere vicino allo stadio viene blindato
  per molte ore in più del necessario prima della
  partita ­ attacca Massimo Fontanarosa,
  direttore Confcommercio Carpi ­ Questo si traduce in un danno economico per una trentina di attività
  commerciali che sorgono sulle vie Carlo Marx e Aldo Moro, oltre alle zone limitrofe. Se si impone la
  chiusura delle strade e, di conseguenza, dei parcheggi alle 10 del mattino quando gioca il Carpi,
  significa vietare ai clienti di raggiungere il negozio per tutta la giornata. Questo vuole dire che gli
  esercenti perdono i guadagni due volte al mese in una giornata strategica come il sabato. Oltre al
  mancato incasso, bisogna, poi calcolare anche un altro grave inconveniente. Dalle 10, orario di
  chiusura, scattano le multe alle auto che si trovano nel parcheggio vicino allo stadio e che non sono
  state rimosse. Per non parlare di un esercizio pubblico come la farmacia, che non può più essere
  raggiunto dopo le limitazioni.
  Questo tema assume un significato ancora più particolare se si tiene in considerazione che i tifosi della
  squadra ospite che assistono alla partita non sono un' enormità... Chiediamo al Comune che si faccia
  sentire e proroghi di almeno un' ora l' orario».

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29 settembre 2017
Pagina 41                            Gazzetta di Modena
RASSEGNA STAMPA Venerdì, 29 settembre 2017 - Confcommercio Modena
28 settembre 2017
Pagina 21                                    Il Sole 24 Ore
                                                 Economia Nazionale

  Diritto d' autore. In Consiglio di gestione oggi la decisione di disdire gli accordi con le
  associazioni

  Siae azzera tutte le convenzioni
  L' ente si rifà al recepimento della «Barnier» ­ Ritocchi alle tariffe

  Con il recepimento della direttiva Barnier, il
  diritto d' autore in Italia cambia. E, di
  conseguenza, in molti casi cambieranno anche
  le condizioni di utilizzo delle opere coperte da
  diritto d' autore: la Società autori ed editori si
  appresta infatti a dare disdetta a circa 250
  accordi che ha in vigore con associazioni di
  varia entità, avviando al tempo stesso un
  processo di rinegoziazione alla luce del
  decreto legislativo 15 marzo 2017, numero 35.
  Quest' oggi, a quanto risulta al Sole 24 Ore, il
  Consiglio di gestione della Siae delibererà la
  disdetta delle convenzioni. Entro il 30
  settembre le associazioni convenzionate
  riceveranno una lettera che dà formale
  comunicazione della decisione. Da quel
  preciso momento, le parti avranno due mesi
  per confrontarsi e valutare a quali condizioni
  riformulare eventualmente un accordo.
  È inevitabile, a questo punto, prevedere l'
  arrivo di ritocchi ai corrispettivi pagati alla Siae
  da un ventaglio di associazioni ­ quelle
  interessate dalla decisione ­ che è molto
  ampio e diversificato: si va da Anci a
  Confcommercio passando per Federalberghi,
  fino ad arrivare ad Assomusica, l' associazione
  dei promoter che organizzano concerti. In totale si tratta di 250 enti associativi che, nel corso degli anni,
  avevano stretto accordi di miglior favore con l' ente pubblico economico a base associativa che dalla
  sua nascita ­ datata 1882 ­ ha operato in una situazione di monopolio. Questo però fino al Dlgs che nel
  marzo scorso ha recepito la direttiva 2014/26/Ue sulla liberalizzazione del diritto d' autore (la famosa
  direttiva Barnier), un testo che tra le altre cose si appresta a essere ulteriormente emendato dal
  legislatore con la prossima legge di Bilancio (come anticipato sul Sole 24 Ore del 17 settembre).
  Stando alla nuova impostazione l' esclusiva Siae ha i giorni contati: dall' 1 gennaio 2018 in Italia
  potranno infatti nascere nuove agenzie di collecting del diritto d' autore, purché risultino enti non a
  scopo di lucro.
  Tornando al Dlgs 35, di recepimento della direttiva Ue, al comma 3 dell' articolo 22, è molto netto: «La
  concessione delle licenze ­ si legge ­ avviene a condizioni commerciali eque e non discriminatorie e
  sulla base di criteri semplici, chiari, oggettivi e ragionevoli. Gli organismi di gestione collettiva che
  concedono licenze su diritti non sono tenuti a basarsi, per altri tipi di servizi online, sulle condizioni di
  concessione concordate con un utilizzatore, quando quest' ultimo fornisce un nuovo tipo di servizio
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RASSEGNA STAMPA Venerdì, 29 settembre 2017 - Confcommercio Modena
28 settembre 2017
Pagina 21                                      Il Sole 24 Ore
RASSEGNA STAMPA Venerdì, 29 settembre 2017 - Confcommercio Modena
28 settembre 2017
Pagina 37                       Il Resto del Carlino (ed.
                                        Modena)
                                                      Dicono di noi

  PERCHÈ SÌ MAURO MAMBELLI

  «Sono un business Servono regole»
  «ORMAI si mangia ovunque, nelle case, agli
  angoli delle strade, nelle sagre, in dubbi
  agriturismi. E pensare che dare da mangiare a
  qualcuno non è uno scherzo, è una cosa
  seria». Mauro Mambelli è il vice presidente
  regionale di Confcommercio.
  Insieme a Confesercenti in questi giorni l'
  associazione di categoria ha lanciato un
  allarme: «Basta con le sagre abusive e senza
  regole che non valorizzano il territorio».
  Mambelli è arrivato l' autunno, stagione delle
  sagre. Ma non piacciono a tutti... «Io non ce l'
  ho con le sagre, ce l' ho con le finte sagre. La
  sagra che valorizza un prodotto, che sia l'
  anguilla o i marroni, le fragole o il tartufo, io la
  difenderò sempre. Stimo e ammiro questo tipo
  di iniziative, è così che si promuove un
  prodotto o un territorio».
  Cosa intende quindi con sagre fasulle? «Una
  sagra che si spaccia come tale ma non
  coinvolge un prodotto e che ha come unico
  scopo fare business. A noi ristoratori per dare
  da mangiare ai clienti servono permessi,
  occorre pagare le tasse, la Tari.
  Loro lo fanno? I dati purtroppo non vengono forniti ed è impossibile sapere se vengono applicate le
  tariffe della Tari che normalmente pagano i ristoranti oppure se la pagano ridotta o addirittura non la
  pagano. Oggi tutti pensano di poter mettere su dal nulla una festicciola e puntare tutto sulla ristorazione,
  ma se succede qualcosa? Se qualcuno sta male? C' è tutta una Babele di concorrenti che operano nell'
  abusivismo».
  Che fare secondo lei per regolamentare il settore? «Secondo quanto ci risulta al momento solo il
  Comune di Faenza in tutta l' Emilia Romagna ha avviato un percorso di regolamentazione delle sagre.
  A parer mio poi servirebbe una lista di feste autorizzate mentre le altre andrebbero valutate da una
  commissione, e quelle non autorizzate vanno controllate».
  Avete calcolato che in Emilia Romagna le sagre fatturano in totale 393 milioni di euro all' anno: soldi che
  arrivano da clienti che scelgono di fare la fila e sedere accanto a sconosciuti su scomode panche per un
  servizio raffazzonato. Pensa che quella cifra spesa per un tipo di ristorazione così spartano senza sagre
  finirebbe nelle casse dei ristoranti? «In parte sì. Ma poi non è tanto quello, ma è che se vuoi fare una
  festa paghi la Siae e la Tari e chiami persone competenti per preparare i prodotti. Ora invece chiunque
  può alzarsi la mattina e inventarsi dal nulla una sagra. Oltretutto che andrebbero valorizzate le attività
  della zona: se fai una festa in un paese o in un rione e chiami delle gastronomie esterne stai facendo
  concorrenza. Invece andrebbero chiamate le attività della zona».
  In molti paesi lavorano volontari e la sagra è un elemento identitario, un modo per ritrovarsi. Cancellarle

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RASSEGNA STAMPA Venerdì, 29 settembre 2017 - Confcommercio Modena
28 settembre 2017
Pagina 37                         Il Resto del Carlino (ed.
RASSEGNA STAMPA Venerdì, 29 settembre 2017 - Confcommercio Modena
27 settembre 2017
Pagina 31                            Gazzetta di Modena
                                                  Gazzetta di Modena

  Unione spaccata sul Valli Lite sui conti del consorzio
  Pavullo. Bufera in Consiglio tra il segretario Giovanelli e la maggioranza Motivo della
  discordia: l' esclusione dall' elenco delle società con quote pubbliche

  di Daniele MontanariwPAVULLOAlta tensione
  sul Consorzio Valli del Cimone lunedì sera in
  Unione, con strappo tra la maggioranza e il
  segretario Giampaolo Giovanelli. Pomo della
  discordia, la revisione delle partecipate così
  come imposta dal decreto legislativo
  165/2016. Nel fare l' elenco delle società di cui
  l' Unione ha quote, il presidente Leandro
  Bonucchi ha spiegato di non aver inserito Valli
  «perché è un ente misto pubblico­privato non
  inquadrato in società. È da rivedere il
  funzionamento del soggetto ­ ha puntualizzato
  ­ ma alla luce della nuova legge regionale sul
  turismo un ente che faccia sintesi sul territorio
  è fondamentale. Il bilancio di Valli è già
  pubblico, si fa trasparenza anche senza
  questa revisione».
  Qui il colpo di scena: Giovanelli ha fatto
  presente che sia il Servizio Finanziario dell'
  Unione che il revisore dei conti avevano invece
  indicato di inserire nel prospetto anche Valli,
  considerandolo appieno una società di cui l'
  Unione detiene 18 quote (l' 8,5%). Ma la giunta
  aveva deciso di togliere Valli dall' elenco,
  nonostante la contrarietà dei sindaci di Pavullo
  e Serra (i due Comuni più popolosi) oltre che
  di Polinago.
  Giovanelli ha ribadito che anche lui era per l' inclusione nell' elenco, per una valutazione giuridica e una
  economica definita "sostanziale": il fatto che nell' ultimo quinquennio Valli ha chiuso i bilanci con 71mila
  euro di passivo. Criticità che secondo lui era doveroso approfondire inserendo Valli tra le partecipate
  sottoposte a screening: «Non si tratta di decidere se mantenere o sopprimere ­ ha sottolineato ­ ma di
  fare una seria analisi. Un atto di trasparenza e correttezza, ma è stato impedito dalla Giunta». Insomma:
  Valli a rischio se nell' elenco, al sicuro se fuori. L' opposizione con il capogruppo Massimo Chichi
  (Pavullo) ha condiviso la posizione di Giovanelli: «Perché non mettiamo Valli nell' elenco? Sembra che
  lo facciamo ­ ha rimarcato ­ perché temiamo che qualcosa non vada.
  Ma non si può fare così. Penso anche sia rischioso votare un atto col parere contrario degli uffici». «Cos'
  è che non deve essere verificato in questo Consorzio?» ha rilanciato Armando Cabri (Polinago). «Vi
  riempite la bocca di trasparenza e poi l' atteggiamento è questo?». Per la maggioranza di centrosinistra
  ha preso la parola Paola Guiducci (Fanano): «Io ho chiesto il parere al segretario Morganti di Fanano ­
  ha ribattuto ­ e secondo lui Valli non va nell' elenco. Dello stesso avviso altri due segretari: Busciglio di
  Sestola e Migliori di Riolunato. Da amministratori poi dobbiamo fare una valutazione strategica sul
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RASSEGNA STAMPA Venerdì, 29 settembre 2017 - Confcommercio Modena
27 settembre 2017
Pagina 31                            Gazzetta di Modena
27 settembre 2017
Pagina 25                                    Il Sole 24 Ore
                                                 Economia Nazionale

  Fisco e contribuenti. Dai dati Iva a sanatorie e differimenti: tutti i versanti aperti ­ Vertice Entrate­
  Privacy sul problema­accessi

  Spesometro verso la proroga­lunga
  Casero: valutiamo rinvio e correttivi ­ Ipotesi riapertura della definizione liti

  Il cantiere dello spesometro resta aperto.
  Neanche ventiquattro ore dopo la mini proroga
  al 5 ottobre concessa dalle Entrate per il
  blocco del canale web di trasmissione (tornato
  operativo ieri mattina seppure con funzionalità
  ancora limitate), è stato il viceministro all'
  Economia, Luigi Casero, a riaprire la
  possibilità di un differimento più esteso per il
  termine di invio dei dati di fatture emesse e
  ricevute nel primo semestre dell' anno. E non è
  la sola proroga che potrebbe arrivare, perché
  spunta anche l' ipotesi di un differimento del
  termine del 2 ottobre per l' adesione alla
  definizione delle liti pendenti. Come reso noto
  ieri dall' Uncat (Unione nazionale camere
  avvocati tributaristi), dai rappresentanti del
  dipartimento delle Finanze incontrati nei giorni
  scorsi è emersa la possibilità di spostare il
  termine della rottamazione delle liti pendenti
  anche a causa delle difficoltà interpretative che
  impediscono una valutazione sulla
  convenienza ad aderire. E Uncat ha segnalato
  l' opportunità di prevedere forme di
  ravvedimento anche con riferimento a
  eventuali errori di calcolo durante la procedura
  di definizione per evitare futuri contenziosi a
  riguardo.
  Ma a dominare la scena resta lo spesometro. Nel sottolineare la gravità della situazione determinatasi
  per la possibilità di accessi non autorizzati alle informazioni altrui, Casero ha ammesso che a stretto
  giro si valuterà con l' agenzia delle Entrate se «fare un intervento un po' più ampio, se ci sia la necessità
  di misure immediate, come un' ulteriore proroga, o di interventi correttivi più a lungo termine». Sarà
  importante capire le cause che hanno generato il caos e hanno messo in seria difficoltà migliaia di
  professionisti. In questo senso sarà utile la "relazione" che il viceministro ha chiesto ai responsabili di
  Sogei ed Entrate. «Dai dati che ci forniranno le strutture ­ ha spiegato Casero ­ potremmo capire meglio
  dove il sistema non ha funzionato, quali e quanti soggetti sono stati coinvolti e se necessario utilizzare
  questo blocco per rivedere tutto il meccanismo delle comunicazioni Iva». Ma «non rinunceremo alla
  procedura e ai dati Iva, piuttosto se necessario in legge di bilancio potremmo aggiustare il tiro e ridurre
  complicazioni e inefficienze emerse in questi giorni».
  A confermare indirettamente che per l' invio dei dati potrebbe arrivare un' ulteriore dilazione dei termini
  è stato anche il direttore delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, che rispondendo ai giornalisti dopo l'
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27 settembre 2017
Pagina 25                                      Il Sole 24 Ore
26 settembre 2017
Pagina 36                                       Italia Oggi
                                                Economia Nazionale

  Enasarco, incarichi da chiarire
  La cosiddetta «legge Madia» prevede il divieto
  di attribuire incarichi di studio e di consulenza
  nonché incarichi dirigenziali o direttivi o
  cariche in organi di governo a soggetti già
  lavoratori privati o pubblici collocati in
  quiescenza. Tale previsione riguarda anche le
  pubbliche amministrazioni inserite nel conto
  economico consolidato della pubblica
  amministrazione, come individuate dall' Istat.
  Il consiglio di amministrazione Enasarco ha da
  tempo chiesto ai ministeri competenti di
  chiarire se la Fondazione sia soggetta a tale
  norma, vista anche la circolare interpretativa n.
  6/2014 del ministero per la semplificazione e
  della pubblica amministrazione che prevede
  per le amministrazioni di evitare
  «comportamenti elusivi, consistenti nel
  conferire a soggetti prossimi alla pensione
  incarichi e cariche il cui mandato si svolga
  sostanzialmente in una fase successiva al
  collocamento in quiescenza. Per tali soggetti,
  le amministrazioni valuteranno la possibilità di
  conferire un incarico gratuito». Alla luce di tutto
  ciò, alcuni consiglieri di amministrazione
  Enasarco, essendo in quiescenza, hanno
  responsabilmente preferito chiedere la
  sospensione dei propri emolumenti in attesa di
  avere un indirizzo definitivo sulla questione da
  parte dei dicasteri interessati. Da recenti notizie di stampa risulterebbe invece che il presidente
  Enasarco Costa, eletto a giugno 2016 in quota Fnaarc/Confcommercio, sebbene in pensione, non abbia
  finora rinunciato a tale emolumento.
  Alla luce di tali notizie, i rappresentanti della Federagenti, eletti nella lista «Adesso basta» nel cda
  Enasarco, hanno chiesto di avere nella prossima riunione gli approfondimenti indispensabili per
  assumere una decisione che sia rispettosa della normativa.

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26 settembre 2017
Pagina 62                       Il Resto del Carlino (ed.
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  Al posto del 'Borgo' un hotel a cinque stelle
  Lo costruirà l' imprenditore Grazi. Tanti negozi del centro migrarono qui dopo il sisma

  ­ MIRANDOLA ­ NELLA FASE dell'
  emergenza post sisma ha 'ospitato' 29 attività
  commerciali delocalizzate dal centro storico,
  distrutto e 'zona rossa'. Oggi, a distanza di
  oltre cinque anni dal sisma di maggio 2012, il
  complesso del centro commerciale 'Al Borgo',
  in viale Gramsci, si prepara a diventare un
  albergo 5 Stelle, con annesso residence,
  centro benessere e spa, sala congressi, bar
  ristorante, e bike a disposizione dei clienti.
  Artefice dell' operazione, che ha ricevuto il
  plauso dell' amministrazione comunale, e di
  tanti mirandolesi entusiasti della crescita della
  loro città è l' imprenditore mirandolese nel
  settore petrolifero Francesco (Franco) Grazi,
  che acquisirà la proprietà dalla Banca Bnp­
  Parisbas. Il passaggio di proprietà è
  imminente. Quanto ai pochi commercianti che
  ancora svolgono la loro attività 'Al Borgo',
  avranno tempo fino a novembre per traslocare
  altrove. Il complesso, fino al 2005 di proprietà
  dell' imprenditore Albertino Reggiani, venne
  ceduto alla società Monika Sport, su cui gravò
  un leasing immobiliare, poi assorbito dalla
  Banca Bnp­Parisbas. «Dopo il periodo terribile attraversato dalla nostra comunità, il desiderio che mi
  accompagna da tempo ­ spiega Grazi, socio unico ­ è di fare una cosa bella per Mirandola, anche in
  considerazione del giro di clienti e di manager che gravitano attorno al polo industriale della nostra città
  e comunque della Bassa modenese.
  Mi riferisco al nostro Distretto biomedicale, secondo polo al mondo per importanza, alla Lamborghini, e
  alle tante multinazionali presenti. Il progetto è in divenire ­ continua ­ ma ho già le idee molto chiare in
  merito alla trasformazione del Borgo». Soddisfazione anche da parte delle associazioni di categoria, in
  prima linea a fianco delle attività commerciali durante l' emergenza sisma.
  «L' auspicio ­ dichiara Mauro Bega di Confesercenti ­ è che le attività rimaste ancora al Borgo, ormai
  poco meno di una decina, riescano a trovare una loro rapida collocazione in centro o nella prima
  periferia, ma al riguardo non vi saranno problemi. E' positiva la nascita di un centro d' eccellenza alle
  porte della città, impegnata sul fronte della ricostruzione».
  v. bru.

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25 settembre 2017
Pagina 6                             Gazzetta di Modena
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  Iscom Formazione: corso per lavorare nelle pizzerie
  Iscom Formazione, società di Confcommercio
  che si occupa degli ambiti formativi, organizza
  un corso dedicatoa chi vuole esercitare il
  mestiere di pizzaiolo o a chi già lavora in
  pizzeria. Il corso ha anche una connotazione
  pratica. Durante il percorso formativo saranno
  svolti il corso per la sicurezza sul lavoro ( 8
  ore) e la preparazione all' esame per ottenere
  il certificato di idoneità sanitaria. I temi
  andranno dalle tipologie di farine alle
  metodologie di impasto e di cottura alle
  tecniche di produzione poistrumenti e
  attrezzature e altro. Riguardo l' orario di
  svolgimento, il corso consiste in due giorni alla
  settimana, lunedì e mercoledì dalle 9 alle 14
  (le lezioni teoriche dalle 9 alle 13). Docenti il
  maestro pizzaiolo Raffaele Esposito (pizze
  tradizionali, al piatto, impasti, cotture) e il
  maestroCristiano Garbarino (pizze in teglia,
  alla pala, impasti , cotture), oltre alla
  dottoressa Tiziana Simonini.

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24 settembre 2017
Pagina 37                       Il Resto del Carlino (ed.
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  Turismo boom È un anno record
  Emilia Romagna, primi otto mesi ok 46 milioni di presenze: + 6,8%

  Matteo Radogna FERRARA LA RIVIERA resta
  la meta turistica per eccellenza, ma anche le
  Città d' Arte e l' Appennino quest' anno non
  vogliono essere da meno: nei primi otto mesi
  del 2017 hanno fatto registrare un boom di
  presenze. Nel complesso, secondo l'
  osservatorio regionale e Trademark Italia,
  sono numeri da record quelli del turismo in
  Emilia Romagna: le presenze hanno superato i
  46 milioni da gennaio ad agosto. Si parla di
  quasi 3 milioni in più (+ 6,8%) rispetto allo
  stesso periodo del 2016, mentre salgono a 9,7
  milioni (+8%) gli arrivi.
  L' Emilia Romagna viene scelta sempre di più
  sia dai turisti italiani (+6% le presenze, +7,9%
  gli arrivi) che da quelli stranieri, con incrementi
  vicini alla doppia cifra: +9,7% le presenze,
  +8,3% gli arrivi. La Riviera si conferma il
  comparto che continua a tirare di più (si parla
  di un +5,7% per le presenze, e di un +7,5%
  per gli arrivi). Le sorprese, però, in termini di
  numeri sono le Città d' arte con un +12,7% di
  presenze e un +8% di arrivi e l' impennata dell'
  Appennino: +10,5% le presenze, +8,7% gli
  arrivi.
  MOLTO bene anche le altre località, che non rientrano nei tradizionali prodotti turistici: +13,9% le
  presenze, +11,9% gli arrivi. Numeri che tradotti in risultati economici significano più sviluppo, più
  occupazione e più imprese. La conferma arriva dalla ricerca presentata ieri a Ferrara in un convegno
  cui hanno partecipato, tra gli altri, il ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario
  Franceschini, il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, l' assessore al Turismo, Andrea Corsini e
  il direttore del Centro studi di Unioncamere Emilia­Romagna, Guido Caselli; Unioncamere ha curato la
  ricerca. «Lo abbiamo detto a inizio legislatura e ora i numeri ci danno sempre di più ragione ­ ha
  spiegato Bonaccini ­: il turismo è sempre più un volano della nostra economia con un valore aggiunto
  che supera i 16 miliardi di euro, ben oltre l' 11% del Pil regionale». L' aeroporto Marconi di Bologna è tra
  i protagonisti dell' ottimo risultato internazionale delle città della regione, con circa 5,5 milioni di
  passeggeri alla fine di agosto, in crescita del 6,8% sul 2016. L' Appennino, condizionato a inizio anno
  dalle clima sfavorevole, si è salvato grazie a una discreta seconda parte di stagione (febbraio e marzo).
  Positiva invece l' estate, grazie al bel tempo e al caldo, che ha spinto in quota numerosi turisti già dal
  mese di giugno.
  A FARE la differenza, inoltre, rispetto agli anni scorsi, sono state le innumerevoli iniziative e
  manifestazioni che si sono svolte dall' inizio del 2017. Un esempio di questo trend positivo di eventi
  soltanto ieri: migliaia di persone, a Cervia, hanno assistito a una tappa dell' Ironman con 2500

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24 settembre 2017
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20 settembre 2017
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  Confcommercio, Sangalli: "Attività culturali per
  evitare turismo mordi e fuggi"
  Il presidente Carlo Sangalli:"Promuovere la cultura della crescita nel nostro Paese
  significa promuovere la cultura in generale, perché il settore conta tantissime imprese,
  genera Pil e indotto"

  Gli svaghi, le feste, i concerti, i teatri e i
  cinema all' aperto come antidoto al turismo
  "mordi e fuggi" che sottrae risorse al Paese.
  Confcommercio salta sul treno in corsa dell'
  industria delle imprese culturali e creative, che
  ha ripreso a viaggiare a pieno regime dopo un
  periodo di crisi. "Turismo, cultura e commercio
  ­ ha spiegato Carlo Sangalli presentando il
  Protocollo d' intesa con Agis ­ sono tre
  dimensioni dello stesso oggetto. Promuovere
  la cultura della crescita nel nostro Paese
  significa promuovere la cultura in generale,
  perché il settore conta tantissime imprese,
  genera Pil e indotto. La cultura poi è l' acqua
  che fa girare il mulino della creatività su cui si
  fonda il Made in Italy ed è il carburante del
  turismo italiano". Il momento appare propizio,
  da questo punto di vista. Secondo una
  indagine congiunta ("La cultura che crea
  valore") tutti i fondamentali delle imprese
  culturali vanno forte: nella percezione degli
  operatori, infatti, migliorano andamento
  economico (+17,7% nel 2016­17 e +32% nel
  2018­19) e ricavi (+14% nel 2016­17 e +18,1%
  nel 2018­19). Prevista una sostanziale tenuta
  dell' occupazione per il prossimo biennio
  (88%), mentre cresce la capacità di far fronte
  al fabbisogno finanziario (per il 10,7% nel
  2016­17 e per il 13,4% nel 2018­2019). I numeri parlano di un settore capace di produrre valore in
  maniera esponenziale: per ogni euro investito nell' organizzazione di un evento culturale se ne attivano
  altri 5 di valore aggiunto, ovvero di ricchezza che rimane sul territorio. Eppure, anche se può apparire
  un paradosso, per 3 imprese su 4 sono proprio costo della burocrazia e politiche pubbliche inadeguate i
  principali ostacoli alla crescita del settore. "Il turismo mordi e fuggi si combatte con un ventaglio di
  proposte che portino il turista a radicarsi nel territorio, come al Festival di Pesaro" ha spiegato Carlo
  Fontana. "Tuttavia ­ ha avvertito il presidente di Agis ­ è inquietante che il 33% di italiani non partecipino
  ad alcun evento di spettacolo. Vuol dire che il settore ha bisogno di una forte iniezione di formazione. E
  dobbiamo mettere sempre al centro la qualità. Così daremo un contributo forte al turismo e alle attività
  che ne conseguono". Gli eventi estivi, in ogni modo, hanno confermato la salute dell' industria culturale
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20 settembre 2017
                                     gazzettadimodena.it
20 settembre 2017
                                            Modena Today
                                                       Dicono di noi

  FestivalFilosofia, i commercianti calcolano un indotto
  da 2,5 milioni
  Confcommercio soddisfatta dell' esito della kermesse di Modena, Carpi e Sassuolo. Il
  calo dei visitatori c' è stato, ma l' evento resta assolutamente rilevante per il territorio

  1 PalaPanini e Polisportiva ospitano il maxi
  concorso, in 2.152 per 17 posti in Comune 2
  Istruttore di Scuola Guida, aperto il bando per
  ottenere l' idoneità 3 Stage scuola­lavoro,
  aperte le domande per i posti nei Consorzi di
  Bonifica 4 FestivalFilosofia, i commercianti
  calcolano un indotto da 2,5 milioni
  Approfondimenti FestivalFilosofia, oltre 11mila
  visitatori per i musei 18 settembre 2017
  FestivalFilosofia: arrivederci al 2018, anno
  della "verità" 17 settembre 2017 Il popolo del
  festival della Filosofia. Da dove arriva e cosa
  cerca 16 settembre 2017 FestivalFilosofia,
  oltre 11mila visitatori per i musei 18 settembre
  2017 FestivalFilosofia: arrivederci al 2018,
  anno della "verità" 17 settembre 2017 Il popolo
  del festival della Filosofia. Da dove arriva e
  cosa cerca 16 settembre 2017 Indotto
  milionario per il Festivalfilosofia, archiviato
  nella sue edizione 2017 lo scorso weekend.
  "Siamo doppiamente grati al Consorzio per l'
  ottima riuscita della 17esima edizione del
  Festivalfilosofia, perchè l' organizzazione è
  stata come al solito ineccepibile, nonostante
  sia stata resa più complicata dal decreto
  Gabrielli", che in un qualche modo ha
  contribuito a far calare le presenze (le stime
  dicono 190.000 totali contro le 200.000 di un
  anno fa e le 217.000 del 2015) nonostante il successo degli eventi. Sul fronte delle ricadute economiche,
  l' ufficio studi di Confcommercio Modena ha stimato in almeno 2,5 milioni di euro l' indotto della
  manifestazione per le attività commerciali, ricettive e ristorative: 1,3 milioni per bar e ristoranti, 900.000
  euro per alberghi, 300.000 euro per negozi. Ne parla Massimo Malpighi, presidente di Confcommercio:
  "La città vive ormai come una normale routine i tre giorni del festival, ma ad ogni edizione si rinnova l'
  eccezionalità di un evento unico al mondo, che più di ogni altro ha contribuito a mettere Modena al
  centro della scena nazionale ed internazionale ed è capace di generare un indotto importante per il
  territorio". Senza considerare, puntualizza il presidente cittadino di Confcommercio, "che il festival
  continua a generare effetti di marketing territoriale molto importanti: anche quest' anno Modena ha
  guadagnato la ribalta su tutti i media nazionali e ha richiamato un pubblico rappresentativo di regioni
  non più prossime all' Emilia­Romagna e addirittura di Paesi esteri". Insomma, conclude Malpighi, "il

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20 settembre 2017
                                           Modena Today
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