Équipe Nuove forme di regia per l'oratorio - Note di pastorale giovanile

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Équipe Nuove forme di regia per l'oratorio - Note di pastorale giovanile
Équipe    Nuove
            forme

educative   di regia per
            l'oratorio
Équipe Nuove forme di regia per l'oratorio - Note di pastorale giovanile
Équipe educative
                                                                                                                                        Nuove forme di regia per l'oratorio

                                                                                       Introduzione
                                                                                       di Mons. Francesco Beschi, Vescovo della Diocesi di Bergamo                                5

                                                                                       Per una vera “ministerialità educativa”
                                                                                       Le équipe educative della nostra Diocesi
                                                                                       di Don Emanuele Poletti,
                                                                                       Direttore dell’Ufficio Pastorale dell’Età Evolutiva della Diocesi di Bergamo               7

                                                                                       1. Il racconto della sfida: la nascita dell’équipe educativa                               10

                                                                                       		1.1       Le tappe dell’équipe educativa
                                                                                       			         Dialogo con don Gianluca Brescianini, parroco di San Pellegrino Terme          13
                                                                                       		1.2       Cooperare per generare: l’alleanza con il non profit
                                                                                       			         di Giuseppe Guerini, Presidente di Confcooperative Bergamo e di CECOP Europa   16
                                                                                             1.3   Da équipe a gruppo: l’apporto delle scienze sociali
Progetto a cura dell’Ufficio Pastorale Età Evolutiva della Diocesi di Bergamo
                                                                                       			         Dialogo con Claudia Manzi,
Tel. 035 278 203 mail: upee@curia.bergamo.it
                                                                                       			         Professore di Psicologia Sociale all’Università Cattolica di Milano            19
in collaborazione con:
Confocooperative Bergamo - On Impresa sociale - Vita SpA Impresa sociale
                                                                                       2. L’esperienza dell’équipe educativa                                                      22
Redazione:
                                                                                       		2.1       Il sacerdote: da “tuttofare” a uomo dell’ascolto e del cambiamento             25
Ufficio Pastorale Età Evolutiva - Diocesi di Bergamo
Marco Dotti (Vita SpA Impresa sociale)                                                 		2.2 Il laico: da esecutore a corresponsabile                                             28

Grafica: Laura Regazzoni                                                               		2.3 Il volontario: il vero motore dell’Oratorio                                          32

Fotografie: Chiara Savio, Confcooperative Bergamo                                      		2.4 L’educatore professionale: attore del coinvolgimento                                 35
                                                                                       		2.5 Il cooperatore: un facilitatore                                                      38

I testi che seguono sono stati scritti in più tempi.                                   		2.6 La famiglia: un interlocutore prezioso                                               40
​Da pagina 5 a 50 sono stati chiusi in redazione il 16 marzo 2020.                     		2.7 Il ruolo del territorio                                                              42
Da pagina 51 a 55 sono stati chiusi in redazione il 20 settembre 2021

                                                                                       3. Concludere per rilanciare                                                               46

                                                                                       4. L'equipe educativa e le sfide della pandemia
Finito di stampare il 30 settembre 2021 da Litostampa Istituto Grafico srl (Bergamo)   		4.1       Sulla stessa barca - Oratorio di Nese                                          51

                                                                                       		4.2 Una comunità attenta alla comunità - Oratorio di Pagazzano                           54
Équipe Nuove forme di regia per l'oratorio - Note di pastorale giovanile
L’
                                                           Oratorio è una specie di brand        no uno dei tratti caratteristici dell’esperienza Oratoriana. Un terzo percorso, tra i tanti, è
                                                           che raccoglie una molteplici-         la consegna dell’Oratorio alla responsabilità di una cooperativa. In questi anni, il rapporto
                                                           tà di esperienze portandole ad        con le cooperative si è intensificato ed è cresciuto non solo in quantità, ma soprattutto
                                                           unità. Non si tratta dunque di un     in qualità: d’altra parte, questa crescita si verifica nel momento in cui non si immagina
                                                 contenitore e neppure di un open space:         e persegue questa soluzione semplicemente come un appalto di attività. Una scelta di
                                                 l’Oratorio è un’idea che diventa esperienza.    questo genere rappresenterebbe la rinuncia della comunità al rapporto con un’espe-
                                                 Nemmeno l’immagine del lab-Oratorio,            rienza che lei stessa ha generato.
                                                 pure interessante, riesce a esaurire l’idea e     L’esperienza e la riflessione attorno a questi percorsi, ha orientato la Diocesi di Berga-
                                                 l’esperienza dell’Oratorio.                     mo in direzione della formazione dell’équipe educativa dell’Oratorio: una figura che si
                                                  L’Oratorio è un “mondo”, il mondo come         sta diffondendo e che verrà illustrata in tutti i suoi aspetti dagli interventi che segui-
                                                dovrebbe essere: da questo punto di vista        ranno. Mi permetto di sottolineare soltanto queste ragioni. La prima ci riporta a quella
bisogna riconoscere il rischio di fare dell’Oratorio un mondo a parte. In realtà l’Oratorio è    caratteristica che avevo richiamato all’inizio: l’Oratorio bergamasco è espressione della
in grado di superare questo rischio per la sua permeabilità con il territorio, con la comu-      comunità e vive di questo legame. L’équipe educativa è espressione della responsabilità
nità, con le periferie, con i soggetti più diversi: famose sono le originali immagini del        educativa della Comunità. Non per nulla a presiedere l’équipe è il Parroco, che presiede
“muretto”, della “soglia”, che la rappresentano. Non solo: da una parte l’Oratorio gode di       la Comunità stessa.
un riconoscimento “pubblico” e dall’altra è iscritta nel suo DNA la consegna al mondo di           L’équipe educativa, espressione della Comunità è composta da laici, giovani, geni-
coloro che lo hanno abitato.                                                                     tori, educatori in senso ampio, che non hanno come compito primo quello di gestire,
   Merita di essere ricordata una peculiarità dell’Oratorio lombardo: esso nasce dalla           organizzare e animare le attività dell’Oratorio (non si tratta della riedizione del Consiglio
Comunità, dalla passione educativa di un intero paese, di un quartiere, di una parrocchia.       dell’Oratorio), ma hanno il compito di esercitare con tutta la serietà e la responsabilità di
È un’opera comunitaria e proprio in questa caratteristica affonda le radici la proposta          cui sono capaci e di cui sono investiti dalla Comunità stessa, la responsabilità educativa
dell’équipe educativa. La progressiva contrazione del numero di sacerdoti giovani, dedi-         che caratterizza l’esistenza stessa dell’Oratorio.
cati all’Oratorio, cominciata tanti anni fa e velocemente cresciuta, ha imposto alcune             Maturata negli anni, questa “istituzione” rappresenta la scelta che la nostra Diocesi
questioni che il servizio del cosiddetto curato dell’Oratorio, risolveva semplicemente per       ha compiuto, con la trepidazione alimentata dalla velocità dei cambiamenti di questo
il fatto di esserci. La soluzione di questi problemi ha prospettato possibilità diverse.         tempo, ma anche con la determinazione e l’entusiasmo che riconosce in questo percor-
  Ne ricordo alcune, variamente sperimentate. La sostituzione del prete con un laico: un         so le caratteristiche più “genuine” della figura e della proposta Oratoriana. Sono lieto di
percorso di questo genere soffre di un equivoco di fondo, un laico non è un prete. Può           accompagnare i contenuti di questo lavoro, con la convinzione di aver intrapreso una
essere migliore di un prete, ma rappresenta una figura, una vocazione evidentemente              buona via.
diversa. Il criterio dell’intercambiabilità non si rivela adeguato, perché riduce le figure ad
una funzione. Un’altra traccia, percorsa in più occasioni, è quella dell’assunzione di figure
                                                                                                                                                                          +Francesco Beschi
professionali, sotto la guida del parroco: si tratta di un percorso interessante, ma molto
                                                                                                                                                                                      Vescovo
dipende dal parroco e dall’atteggiamento complessivo della comunità nei confronti di
questi “professionisti”.
  Basti pensare al delicato rapporto tra questi e il numero di volontari, che rappresenta-

                                             4                                                                                                  5
Équipe Nuove forme di regia per l'oratorio - Note di pastorale giovanile
Per una vera                                                       to – attraverso cui la parrocchia, in nome del
                                                                                              Vangelo, ha a cuore la crescita dei più piccoli.
                                                                                                                                                      zativi e funzionali un tempo svolti dal giovane
                                                                                                                                                      prete. La deriva, possibile e non indifferente,

                          “ministerialità
                                                                                              Sono due le istanze che da sempre lo caratte-           avrebbe potuto essere quella di “mercanteg-
                                                                                              rizzano e che sono chiamate a mantenere fra             giare” l’attenzione educativa.
                                                                                              loro una sana tensione:                                    Abbiamo preferito percorrere una “via

                             educativa”
                                                                                              • la passione e la cura educativa per ogni              lunga”, una strada più di “senso”, impegna-
                                                                                                persona e per l’intero della persona, renden-         tiva ma forse anche più “profetica”: mostra-
                                                                                                do così l’Oratorio un luogo aperto a tutti e         re che gli Oratori continueranno ad esserci
                                                                                                interessato al tutto della persona;                   e a rinnovarsi soltanto se le singole comuni-
                                                                                                                                                      tà se ne assumeranno la “regia”. Pensandosi
                                          Le équipe educative
                                                                                              • la volontà di radicare questa passione e
                                                                                                                                                      come le prime e decisive risorse per affronta-
                                                                                                questa cura nel Vangelo di Gesù, affinché
                                                                                                                                                      re adeguatamente la trasformazione in atto.
                                                                                                possa apparire chiaro l’orizzonte di senso e
                                          della nostra Diocesi                                  il fine che muove l’agire stesso dell’Oratorio.
                                                                                                                                                      Oppure, ancora più radicalmente, disposte a
                                                                                                                                                      credere che un domani gli Oratori potranno
                                                                                                 Come custodire queste due istanze nel                anche non più esistere, perché “mezzi” e non
                                                                                              nostro tempo, soprattutto se i preti giovani            “fini”. Ma ciò che non dovrà assolutamente
                                                                                              vengono meno e il parroco, a volte anziano              sparire perché cruciale, è il desiderio di cura
                                                                                              e solo, non può più essere il pastore così vici-        per le giovani generazioni, agita dentro una
di Don Emanuele Poletti   Alcune note per dare il “la”
                                                                                              no a tutto il suo gregge come in passato? E             chiara e condivisa intenzionalità educativa e
Direttore
                             La Diocesi di Bergamo sta vivendo anni faticosi e allo           come articolare la ricchezza delle strutture            evangelica.
dell’Ufficio Pastorale
                          stesso tempo affascinanti. Faticosi perché, come in tante           Oratoriane che abbiamo a disposizione con
dell’Età Evolutiva                                                                                                                                      Da qui è nata l’ipotesi di chiedere ad ogni
                          altre realtà, la cultura contemporanea continua a mettere           il calo demografico (non solo di preti ma               Oratorio – anche a quei 50 in cui il giovane
Diocesi di Bergamo
                          in discussione il Vangelo e la Chiesa con domande radicali,         anche di ragazzi) che da diversi anni attana-           prete è ancora presente – di dotarsi di una
                          mentre il numero dei ragazzi e dei preti giovani loro dedica-       glia inesorabilmente i nostri territori?                équipe educativa, ovvero di un gruppo di
                          ti è in evidente e continuo calo. Molti parlano di una Chiesa                                                               persone tendenzialmente adulte, una decina
                          già in “minoranza”, categoria sociologica che riteniamo non
                                                                                              La scelta dell’équipe educativa                         di persone al massimo, avente l’obiettivo di
                          sufficiente a descrivere la storia bimillenaria cui apparte-                                                                custodire gratuitamente le finalità e le istan-
                          niamo, ma che certamente connota in maniera obiettiva il              Dal 2014, alla nostra Diocesi è sembrato             ze dell’Oratorio precedentemente ricorda-
                          tempo dentro al quale ci troviamo. Affascinanti perché, se          opportuno avviare un processo di accompa-               te. Dall’intuizione elaborata dalla Diocesi, si
                          ce lo si concede e lo si vuole, in questo contesto può essere       gnamento delle trasformazioni in atto. Innan-           possono cogliere anche le caratteristiche che,
                          fortemente stimolata la nostra capacità di vivere il Vangelo       zitutto rinunciando da subito ad un dispositi-          dopo attento discernimento del parroco, sono
                          e di trovare le forme più adatte per annunciarlo alle nuove         vo “gestionale” rispondente alle necessità più          chiamate ad avere le persone ingaggiate per
                          generazioni.                                                        immediate. Si sarebbe infatti potuta percorre-          questo servizio: esperienza di fede, sensibilità
                            Da più di un secolo, nella nostra Diocesi l’Oratorio si presen-   re la “via breve” ovvero quella di assumere del         ecclesiale, passione educativa, generosità e
                          ta come lo strumento privilegiato – anche se non assolu-            personale laico cui delegare i compiti organiz-         disponibilità di tempo.

                                      6                                                                                                           7
Équipe Nuove forme di regia per l'oratorio - Note di pastorale giovanile
Va ammesso che non è mai facile individua-              tente dell’uomo solo al comando – il “don” –        te attorno a tre prospettive:                                   mento che non è isola-
re persone – laici e preti che siano – con tutte            che zelantemente in passato si era caricato             1.      mantenere un legame virtuoso tra l’Ora-             to ma diocesano. Come
queste caratteristiche. Tuttavia l’esperienza               della riuscita o meno dell’Oratorio stesso.                     torio e la parrocchia, di cui l’Oratorio            spesso accade per tutte
di questi anni ci sta dicendo che non è stato                                                                              stesso è espressione;                              le esperienze istituenti, nelle
neppure impossibile: la questione educati-                                                                                                                                      singole parrocchie si registra
                                                            Guardando avanti                                        2.      convergere su una linea educativa
va e pastorale, da molti spesso tratteggia-                                                                                                                                     un forte entusiasmo e, soprattutto
                                                                                                                            dell’Oratorio, che possa diventare anche
ta come un’emergenza cui dover far fronte                      Nel corso di questi anni sono andate matu-                                                                       nei preti che già da qualche tempo
                                                                                                                            un progetto scritto, e che custodisca la
in modi altrettanto discutibili, ha innescato               rando alcune consapevolezze che, anche                                                                              hanno avviato un’équipe educativa, la
dinamiche di cura e di responsabilità grazie                                                                                tensione tra evangelizzazione ed educa-
                                                            grazie a questa pubblicazione, desideriamo                                                                          testimonianza è che «grazie all’équipe
a tante persone che – insieme – hanno scel-                                                                                 zione;
                                                            condividere. L’agire sinodale e unitario dell’éq-                                                                   educativa, ho dismesso i panni del “tuttofa-
to di mettersi in gioco e di dedicare tempo. È                                                                      3.      favorire un coordinamento interno delle             re” e mi sono riposizionato nel ruolo di pastore
                                                            uipe educativa non può significare appiat-
infatti sorprendente il fermento che si è gene-             timento o neutralizzazione di ruoli definiti e                  attività dell’Oratorio e la costruzione di          in ascolto della comunità»7. Allo stesso tempo,
rato: ad oggi parliamo di quasi un centinaio di                                                                             opportune alleanze con altre agenzie                si deve registrare un sano realismo. Il processo
                                                            necessari per il buon funzionamento del grup-
équipe educative avviate, presiedute da circa                                                                               educative del territorio4.                          di concretizzazione del progetto delle équipe
                                                            po stesso2. Così come la gratuità degli ingaggi
un centinaio di preti e che nell’insieme coin-                                                                      Proprio perché la trasformazione avviata non
                                                            non può escludere a priori il coinvolgimento di                                                                     educative non è semplice né scontato: spesso
volgono più di seicento laici. Non è certamen-                                                                  è di poco conto, la Diocesi ha sempre cercato
                                                            professionalità retribuite3. La preoccupazione                                                                      emerge l’apprezzamento per il progetto ma vi
te il numero delle persone coinvolte che ora
                                                            che da sempre ha accompagnato il processo           di sostenere il processo delle équipe educati-                  è anche il rischio di scoraggiarsi.
ci interessa bensì il senso di queste presen-
                                                            avviato, è stata quella di evitare il meccanismo    ve attraverso alcune sinergie importanti, che                     L’auspicio è quello di mantenere vivo il
ze: simbolicamente esse incarnano il volto
                                                            della delega educativa a figure “apicali”, con      continueranno ad esserci anche nel prossimo                     desiderio e di perfezionarlo affinché si possa
di quella comunità che è da sempre il grem-
                                                            tutti i rischi prima evocati. Da più parti e da     futuro: con la Scuola di Teologia del Seminario                 arrivare ad una vera e propria «ministerialità
bo dell’Oratorio. Come ben dicono le “Linee
                                                            qualche tempo, le équipe educative più matu-        Vescovile e l’Università Cattolica di Milano per                educativa»8 che garantisca una continuità di
progettuali dell’Oratorio” della nostra Dioce-
                                                            re si stanno avviando verso una suddivisione        una supervisione dal punto di vista teologico                   servizio nel tempo e che permetta alla nostra
si: l’Oratorio è “faccenda di tutta la comuni-
                                                            dei ruoli al loro interno e un ingaggio di nuove    pastorale e pedagogico5; con Confcooperative                    Diocesi di rigenerare un Oratorio che, oggi e
tà cristiana” 1. Una comunità che però, per la
                                                            risorse, anche professionali, per l’Oratorio.       Bergamo per la presenza di educatori profes-                    soprattutto domani, potrà aiutare ancora le
liquidità e la complessità del nostro tempo,
                                                              Solo l’esperienza dei prossimi anni               sionali formati ad hoc nell’accompagnare il                     giovani generazioni a crescere come uomini e
potrebbe rischiare di rimanere invisibile se
non addirittura astratta. E che invece, grazie              potrà dettagliare ulteriormente i compiti           processo6 e con l’Ufficio Pastorale per l’Età                   donne di fede, disposti a riconoscere in Gesù
all’équipe educativa, appare concreta e gratu-              dell’équipe educativa. Ad oggi possiamo dire        Evolutiva per la formazione dei laici coinvolti.                la forma più alta della vita dentro la nostra
ita, forse fragile ma sicuramente più promet-               che i suoi compiti ruotano fondamentalmen-              Ad oggi si assiste alla positività di un movi-              storia.

1   Cfr. Diocesi di Bergamo, Linee progettuali dell’Oratorio, 2004.                                             4        Maickol Duzioni Il ruolo del territorio, pagina 42
2   Gigi Bonetti, Il laico: da esecutore a corresponsabile, pagina 28                                           5        Prof.ssa Manzi Da équipe a gruppo: l’apporto delle scienze sociali, pagina 19
3   Mirko Scandella, L’educatore professionale: attore del coinvolgimento, pagina 35                            6        Giuseppe Guerini, Cooperare per generare: l’alleanza con il non profit, pagina 16
                                                                                                                7        don Loris Fumagalli, Il sacerdote: da “tuttofare” a uomo dell’ascolto e del cambiamento, pagina 25
                                                                                                                8        Conferenza Episcopale Italiana, Il Laboratorio dei talenti, n.22.

                                                        8                                                                                                                   9
Équipe Nuove forme di regia per l'oratorio - Note di pastorale giovanile
1.                              Il percorso delle équipe educative
                                                 si avvia a compiere quasi dieci anni.
                                Un percorso che può essere compreso guardando indietro,
                                              ma deve essere vissuto guardando avanti,
                                                            mentre si fa progetto

Il racconto                   2013
                La nascita
       della    dell’équipe     La necessità delle équipe educative              di una figura di riferimento tradizio-

       sfida                  negli Oratori bergamaschi comincia                 nale come il curato? Quali elementi
                educativa     ad essere fortemente sentita nel 2013              virtuosi emergevano da quel riposizio-
                                                                                 namento? Quale insegnamento trarre
                              a causa di un segno forte arrivato dalla
                              realtà, quando la Diocesi perse di colpo           da una situazione che, evidentemen-
                              quindici curati. Il primo passo compiuto           te, indicava una tendenza generale del
                                                                                 nostro tempo e della nostra società?
                              dal Vescovo fu quello di lasciarsi interro-
                                                                                 Quest’anno di ascolto è stato fecondo e
                              gare da quel segno e, al tempo stesso,
                                                                                 ha fatto comprendere come non fosse
                              iniziare una fase, durata circa un anno,
                                                                                 la dimensione singola, o apicale, ma
                              di ascolto delle comunità che avevano
                                                                                 quella di gruppo e comunitaria a offri-
                              perso il curato.                                   re le maggiori possibilità di risposta a
                                Come     si   stavano   riposizionando           una sfida che richiedeva, prima di tutto,
                              queste comunità rispetto al venir meno             elaborazione di pensiero e di senso.

           10                                                               11
Équipe Nuove forme di regia per l'oratorio - Note di pastorale giovanile
Nel 2016, infine, è arrivata l’alleanza con
                            Confcooperative. Un’alleanza di senso mossa da
                            un’esigenza comune tanto agli Oratori, quanto al
                            mondo del Terzo settore: l’idea che per rigenerare
                            energie si debba partire dal basso. Ne è nato un
                            processo di empowerment che ha consentito
                            alla Diocesi di avere a disposizione competenza,
                            passione e risorse da impegnare e al mondo della
                            cooperazione di avviare un importante percorso di
                            riflessione sui propri fini.
                                                                                                                                    Le tappe
                                                                                                                                                 1.1
                                                                                                                                  dell’équipe
2014                        2016                          2020                                                                     educativa
                                                                                     Dialogo con         Da quali esigenze profonde nasce
Nel settembre del                                             Oggi, su 298 Oratori   don Gianluca        la sfida dell’équipe educativa?
2014, l’intuizione delle                                      bergamaschi, le        Brescianini           Stiamo sperimentando tutta la fatica, ma anche tutta la bellezza del
équipe educative                                              équipe educative       parroco             cambiamento. Oggi sta cambiando tutto. Ma è anche il nostro modo
venne presentata                                              presenti sul           di San Pellegrino   di affrontare le cose che deve cambiare. La sfida dell’équipe educativa
ufficialmente                                                 territorio della       Terme               nasce da questa esigenza di rispondere a una fatica, cercando di speri-
all’Assemblea del                                             Diocesi sono quasi                         mentarne la bellezza. Si parte sempre da un dato quantitativo: i preti
Clero e, da lì, elaborata                                     100. Segno di una                          vengono a mancare e, questo, pone un problema per il presente e il futu-
nelle sue linee guida                          Quasi          comunità cristiana                         ro dei nostri Oratori. Oratori che rappresentano una parte importante del

                                              100
dall’Ufficio Pastorale                                        che ha saputo                              tessuto comunitario bergamasco. Ma da quel dato quantitativo, emer-
dell’Età Evolutiva.                                           lasciarsi provocare,                       genziale, possiamo lasciarci provocare. E in quel caso, la nostra risposta
                                              équipe!         aprendosi a un                             non può essere un “tappare i buchi”, ma un accogliere con umiltà la sfida.
                                                              progetto di futuro.                        In questo caso: aprendosi a forme nuove di corresponsabilità e regia
                                                                                                         degli Oratori. Parlando della nascita dell’équipe educativa, potremmo
                                                                                                         dire che nasce ogni giorno, nel momento stesso in cui, iniziato un percor-
                                                                                                         so, assunta la consapevolezza di voler mettere in atto questo percorso, si

                                  12                                                                                             13
Équipe Nuove forme di regia per l'oratorio - Note di pastorale giovanile
Servono molti passaggi
capisce che è un cammino ancora tutto da                                all’interno della comunità              “Il Laboratorio dei talenti” è stata                 legare di più Chiesa e territorio in modo che la
fare.                                                                                                           la prima Nota pastorale dedicata                     Chiesa in uscita, come la chiama Papa Fran-
                                                                              affinché essa capisca
Un primo passaggio, una prima tappa                                                                             dalla CEI al valore degli Oratori.                   cesco, sia più presente in quello che riguarda
nel cammino di un’équipe?                                               questa nuova dimensione                 Tocca anche il tema                                  i vissuti (la fragilità, le relazioni, la cittadinan-
                                                                                                                delle équipe educative…                              za, la scuola); dall’altro, generare una “rela-
  Diventare gruppo. La Diocesi ha messo in                                     e le ragioni profonde
                                                                                                                  Non solo, ma ricorda come «la comunità             zione più relazione” fra i preti e i laici, un loro
campo importanti momenti di formazione
per i membri dell’équipe. Questo è fonda-
                                                                                    che hanno spinto            educativa dell’Oratorio è il soggetto fonda-         “far corpo” in vista delle sfide future, quando
                                                                                                                mentale dell’azione Oratoriale, ed esprime           i preti verranno meno. Questi due passaggi
mentale, perché far parte di un’équipe non                                         a creare un’équipe                                                                sono chiaramente in sintonia con l’operazio-
significa “essere arrivati”, ma partire. Non è                                                                  a suo modo la continuazione della missione
                                                                                                                degli Apostoli». Si tratta di un                                           ne dell’équipe educativa in
un lavoro a tavolino, ma una sfida. D’altron-
                                                                                                                processo lento, di maturazio-                                              Oratorio.
de, già nel 2013, nella Nota pastorale sul valo-                                                                                                      Le équipe e la loro
re e la missione degli Oratori, la Conferenza                                                                   ne e di trasformazione “gene-                                          Resta aperto il tema
Episcopale Italiana ricordava che proprio «gli                 ad esempio, intercettando gli altri gruppi       rativa”, non “gestionale”. La        duplice attenzione:               dell’identità dell’équipe…
                                                                                                                valorizzazione del laicato si
Oratori non nascono come progetti “fatti a                     presenti in Oratorio, presentandosi e ponen-                                          legare di più Chiesa                Quando uno sa chi è,
tavolino” ma dalla capacità di lasciarsi provo-                                                                 gioca in questo processo. Un                                           allora    ecco    l’apertura,
                                                               do a tutti le caratteristiche e i compiti di
care e mettere in discussione dalle urgenze e                                                                   processo che non è di mera                   e territorio              ecco l’uscita. Un’apertura
                                                               questa “novità”. Credo, però, che presentarsi
                                                                                                                collaborazione, ma è di corre-
dai bisogni del proprio tempo»9.Per costruire
                                                               non basti. Servono molti passaggi all’interno                                             e generare una                nell’ottica di andare con la
dobbiamo prima costruire la nostra capacità                                                                     sponsabilità: sono respon-                                             consapevolezza di identi-
di far gruppo, ascoltando e ascoltandoci. Non
                                                               della comunità affinché essa capisca questa      sabile io, quanto lo sei tu. Il              “relazione                tà che ci caratterizza. Ma
                                                               nuova dimensione e le ragioni profonde che       ruolo della mediazione del
è per il fatto che siamo équipe, che siamo già
                                                               hanno spinto a creare un’équipe. Servirà
                                                                                                                                                          più relazione”               proprio per questo, se vera,
gruppo.                                                                                                         sacerdos è quello di aiutare                                           se vissuta e sentita nell’ot-
Un secondo passaggio è forse
                                                               del tempo soprattutto per generare una           in questa corresponsabilità,           fra i preti e i laici           tica del Vangelo, quell’i-
                                                               progettazione feconda. Tra i vari soggetti che   nella comunione. Il sacerdote                                          dentità ti apre a tutti e si
il rapporto con la comunità
                                                               compongono un’équipe educativa, forse il         deve mediare, valorizzare, incorporare alcune       relaziona con tutti. Sul piano pratico e opera-
nel suo insieme?
                                                               più importante è il tempo. Darsi tempo, per      situazioni ma fare in modo di rilanciarle affin-    tivo, credo che si andrà sempre più verso il
  Bisogna aiutare la comunità a prendere
                                                               capire, per guardarsi dentro e attorno, per      ché la comunità sia sempre più correspon-           potenziamento del proprium, all’interno delle
consapevolezza di questa nuova presenza
                                                                                                                sabile. Le équipe sono dentro un percorso di        comunità e dentro le attività tipiche di un
all’interno dell’Oratorio. Questo si può fare,                 prepararsi e per agire.
                                                                                                                una duplice attenzione legato a quanto sta          Oratorio come “comunità educante”, rispetto
                                                                                                                accadendo nella nostra Diocesi: da un lato,         alla dispersione dei nostri tempi.

9   Conferenza Episcopale Italiana, Il Laboratorio dei talenti, 2013.

                                                          14                                                                                                    15
Équipe Nuove forme di regia per l'oratorio - Note di pastorale giovanile
1.2                                          Le forme nuove
                                                                                                  dell’impegno sociale
                                                                                                    Fin dalle prime conversazioni con la Diocesi
                                                                                                  è emersa la necessità di cercare una nuova
                                                                                                  e diversa forma di impegno sociale per
                                                                                                  fare in modo che le cooperative tornassero
                                                                                                  a rivolgersi alle comunità, considerandole
                                                                                                  come luoghi di generazione e nutrimento
                                                                                                                                                        contrario: abbiamo chiesto loro di investire
                                                                                                                                                        risorse, tempo, idee e denaro. Non dovevano
                                                                                                                                                        pensare a questo progetto come un modo
                                                                                                                                                        tra tanti per fare fatturato, ma come una stra-
                                                                                                                                                        ordinaria opportunità per incrementare il
                                                                                                                                                        capitale sociale.
                                                                                                                                                           A tutte le realtà del mondo cooperativo che
                                                                                                                                                        hanno deciso di impegnarsi in questo proget-
                                                                                                  del capitale sociale e non semplicemente              to abbiamo domandato una cosa sempli-
                                                                                                  come mere portatrici di bisogni o interessi.          ce, ma chiara: scommettere su un progetto
                                                                                                  Rovesciare la prospettiva, cercando una forma         educativo. Un progetto fatto di impegno e
                                                                                                  di impegno davvero diverso ci ha consentito           promozione della partecipazione. Un lavoro

  Cooperare
                                                                                                                                                        dal quale le cooperative coinvolte si sarebbe-
                                                            L’alleanza
                                                                                                  di individuare nelle crescenti richieste delle
                                                                                                  comunità locali, nelle quali il venir meno di         ro dovute aspettare, nell’ipotesi più ottimisti-
                                                                                                  sacerdoti ha di fatto reso “impresenziati”            ca, il pagamento di una parte del lavoro ma
                                                            con il
per generare
                                                                                                  moltissimi Oratori, altrettante occasioni per         il cui principale ricavo sarebbe stato espres-
                                                                                                  dar senso al nostro impegno comune.                   so in ben altri termini: reputazione, relazioni
                                                            Terzo Settore                                                                               sociali, credibilità, coinvolgimento di giovani
                                                                                                                                                        e famiglie in un progetto sociale, che partiva
                                                                                                  Scommettere su un progetto,
                                                                                                                                                        dagli Oratori ma avrebbe portato alle comu-
                                                                                                  investire sul futuro
                                                                                                                                                        nità locali dei quartieri o dei paesi coinvolti.
di Giuseppe Guerini     Quando abbiamo iniziato a conversare, scelgo intenzionalmente
                                                                                                    Nasce da quelle conversazioni e da queste           Oggi possiamo dirlo: questa scommessa ha
Presidente            questo verbo, con la Diocesi di Bergamo sulle équipe educative si
                                                                                                  considerazioni il progetto Oratori-Coope-             dato buoni frutti.
di Confcooperative    è inevitabilmente aperto un grande tema di prospettiva e di senso:
                                                                                                  rative Sociali sviluppato nella Diocesi di
Bergamo               come un’organizzazione di rappresentanza qual è Confcooperative,
                                                                                                  Bergamo. Alle cooperative che hanno aderi-
e di CECOP Europa     che nel proprio Statuto richiama l’ispirazione ai valori e agli insegna-
                                                                                                  to inizialmente al progetto non abbiamo
                                                                                                                                                        Il beneficio di tutti
                      menti della Dottrina Sociale della Chiesa Cattolica, potesse nuova-                                                                Qualcuno potrebbe pensare che a trarne
                                                                                                  promesso spazi di lavoro, incarichi di consu-
                      mente tradurre questi richiami in un impegno concreto e fattivo.                                                                  beneficio siano state solo le comunità, che
                                                                                                  lenza o gestioni di attività negli Oratori. Al
                        Per me era un’esigenza impellente, anche alla luce di alcuni scan-
                      dali che hanno minato la reputazione delle cooperative sociali. Un’e-
                      sigenza concreta in relazione al fatto che tante, troppe cooperative di
                      fatto si erano trasformate nel tempo in agenzie di lavoro, in comitati                                         A tutte le realtà del mondo cooperativo che
                      di professionisti, in gruppi d’interesse spesso autoreferenziali che, di    hanno deciso di impegnarsi in questo progetto abbiamo domandato
                      fatto, senza troppo rendersene conto, avevano rattrappito il principio
                      mutualistico al solo mantenimento del posto di lavoro dei soci.            una cosa semplice, ma chiara: scommettere su un progetto educativo

                                          16                                                                                                       17
La comunità locale entrando in cooperativa
                                        chiedeva di rispondere ad altre domande
                                                                                                                                                                1.3
hanno visto i propri Oratori rimanere animati            Riscoprire la vocazione
e aperti. Altri, invece, che a beneficiarne sia          al cooperare
stata la Diocesi, che è riuscita a tenere attivi
                                                            Proprio in questo continuo sorprender-
Oratori anche senza nuovi giovani sacerdo-
                                                         si davanti a cose nuove, il progetto Orato-
ti da inviare in quelle comunità. Altri ancora

                                                                                                                        Da équipe
                                                         ri-Cooperative Sociali realizzato nella Dioce-
potrebbero pensare che a beneficiarne siano
state invece proprio le cooperative… Io penso
                                                         si di Bergamo si è rivelato innovativo. Per le
                                                         cooperative si tratta di una occasione prezio-
                                                                                                                                                                          L’apporto
invece che, come nelle migliori esperienze
                                                                                                                                                                          delle scienze
                                                                                                                         a gruppo
                                                         sa a cui guardare con interesse per ritrovare
cooperative o comunitarie, tutti ne abbiano
                                                         motivazione e ispirazioni a svolgere a pieno la

                                                                                                                                                                          sociali
beneficiato.
                                                         funzione di imprese sociali di interesse gene-
  Chi si attendeva di avere un “curato laico”            rale che perseguono la realizzazione di un
a dirigere l’Oratorio e a cui delegare l’anima-          beneficio per le comunità in cui operano.
zione delle attività, si è trovato a dover diven-
                                                            Il progetto sugli Oratori realizzato dalle
tare educatore e animatore; chi si attendeva
                                                         Cooperative Sociali di Confcooperative insie-
di mettere a disposizione un educatore o un                                                                Dialogo con             Dal punto di vista delle scienze umane e, in particolare,
                                                         me alla Diocesi di Bergamo rappresenta
professionista sociale da mettere “al lavo-                                                                Claudia Manzi           della pedagogia come possiamo inquadrare
                                                         una formidabile occasione per ridare senso
ro” sul territorio, si è trovato con la comunità                                                           Professore              (anche scientificamente) l’esperienza delle équipe educative
                                                         e significato alla presenza delle cooperative
locale che entrando in cooperativa chiedeva                                                                di Psicologia Sociale   sperimentata ormai da diversi anni negli Oratori bergamaschi?
                                                         nelle comunità locali, ma diventa anche una
di rispondere ad altre domande e magari,                                                                   all’Università          Ci dà una sua lettura?
                                                         grande occasione per portare dentro le stes-
partendo da un progetto di animazione dei                                                                  Cattolica                 Appoggiarsi ad un’équipe educativa anzichè fare affidamento ad
                                                         se cooperative esperienze, valori, radicamen-
ragazzi all’Oratorio, ci si è scoperti con un                                                              di Milano               un singolo educatore nella gestione degli Oratori bergamaschi è
                                                         to relazionale e ispirazione che porteranno
appartamento da gestire per sostenere un                                                                                           certamente un passaggio innovativo ed interessante. Un passaggio
                                                         una ri-generazione dell’esperienza coopera-
progetto di autonomia di persone con disa-                                                                                         che ha delle indubbie potenzialità da un punto di vista psico-peda-
                                                         tiva che darà benefici in grado di alimenta-
bilità…                                                                                                                            gogico.
                                                         re il cambiamento anche nei contesti sociali
                                                         in cui le cooperative sociali sono chiamate a                              Prima potenzialità: il lavoro di gruppo, facilitando la suddivisio-
                                                         operare.                                                                  ne dei compiti e delle responsabilità, aiuta gli operatori a gestire

                                                    18                                                                                                19
La visione delle famiglie                         mi o portare avanti iniziative.                      le per il buon successo dell’équipe. Colui           precisa i confini e le aspettative reciproche
                                                       Accanto a queste potenzialità possiamo               o colei che coordina l’équipe educativa (e           tra équipe e consiglio pastorale. Da una
 aiutava nella programmazione                          intravedere degli aspetti sfidanti?                  che non potrà essere il sacerdote che inve-          parte vanno rispettate le legittime indica-
                                                                                                            ce la presiede) dovrà quindi saper esercita-
  di attività che rispondessero                          Certamente, su tutti, la diversità che carat-                                                           zioni della parrocchia, dall’altra va tutelato il
                                                                                                            re questa complessa funzione che richie-             grado di autonomia dell’équipe negli ambiti
                                                       terizza ciascun membro dell’équipe può
       maggiormente anche                                                                                   de notevoli capacità di riflessione, ascolto,        che le competono di responsabilità.
                                                       portare a momenti di tensione e conflitto che
                                                                                                            problem solving, mediazione e anche crea-
       ai bisogni dei genitori                         andranno adeguatamente risolti. Inoltre nei                                                               Se la guardiamo in prospettiva come
                                                                                                            tività.                                              vede, sempre nell’ottica delle scienze
                                                       gruppi che non sono ben gestiti si possono
                                                       creare delle dinamiche, sia al livello conscio       Autogoverno, autogestione, completa                  umane, il futuro di questa esperienza?
il carico con maggiore facilità e a sentirsi           che inconscio, che possono risultare in un           autoresponsabilità o, comunque,                      A suo parere le équipe evolveranno,
meno soli nella “regia” degli Oratori. Inol-           appesantimento del lavoro. Le équipe educa-          è sempre necessaria una supervisione                 i tempi della maturazione
tre avere una molteplicità di prospetti-               tive dovranno quindi essere supportate con           e un coordinamento “verticale”                       di una consapevolezza saranno lunghi?
ve nell’analisi e risoluzione delle questioni          una formazione e una supervisione specifica.         nella gestione della singola équipe                  Ci lascia una parola chiave?
educative legate ai progetti portati avanti            Temi molto cruciali per la formazione dell’éq-       e nel rapporto delle équipe tra loro?             Le parole chiave a mio avviso sono due:
in Oratorio, come anche una complemen-                 uipe sono quelli relativi al team-building, alla        Ciascun gruppo di lavoro, ciascuna équipe    formazione e supervisione. Credo che la
tarietà di visioni nella risoluzione di nodi           gestione dei conflitti, alla leadership.             si innesta in un tessuto organizzativo e cultu- Diocesi nell’orientarsi verso questa soluzio-
critici e problematici, porta una maggiore                                                                  rale ben preciso che è                                              ne abbia ben chiaro che
                                                       Se interroghiamo la natura dell’équipe
ricchezza nella comprensione delle diverse                                                                  quello della parrocchia.                                            il progetto avrà succes-
sfumature che queste sfide comportano e
                                                       educativa, sorge spontanea la domanda:                                               La Diocesi nell’orientarsi
                                                       è un gruppo o un’unione “funzionale” di              È quindi imprescindibi-                                             so ed un futuro nella
di conseguenza una più efficace gestione.
                                                       singoli e di singole competenze?                     le un profondo legame            verso questa soluzione             misura in cui le perso-
Ricordo che nelle interviste fatte presso                                                                   dell’équipe con il parro-                                           ne coinvolte nell’équipe
un’équipe della Diocesi, i componenti ripor-
                                                         Credo che l’équipe educativa da un punto                                                   ha ben chiaro
                                                                                                            co che ne è già parte e                                             possano contare su una
                                                       di vista psicosociale vada inquadrata come
tavano come un elemento di ricchezza avere
                                                       un vero e proprio gruppo di lavoro, quindi
                                                                                                            soprattutto con il consi-          che il progetto avrà             costante formazione e
una mamma dell’Oratorio presente nell’éq-                                                                   glio pastorale dal quale                                            supervisione rispetto al
uipe perché, seppure con minore esperien-
                                                       più che un’unione di singoli componenti che
                                                                                                            l’équipe assume il suo
                                                                                                                                              un futuro nella misura
                                                                                                                                                                                loro compito educativo
                                                       svolgono differenti funzioni. Infatti il lavoro di
za nel campo dell’educazione Oratoriana,
                                                       gruppo presenta dei vantaggi che potrebbe-
                                                                                                            mandato. Se è vero però       in cui le persone coinvolte e alle sfide che compor-
portava sempre la visione delle famiglie. Ciò                                                               che risulta fondamen-                                               ta il lavorare in équipe.
facendo aiutava nella programmazione di                ro costituire la vera innovazione nella gestio-
                                                                                                            tale che l’équipe sappia
                                                                                                                                               nell’équipe possano
                                                                                                                                                                                Aggiungerei una terza
attività che rispondessero maggiormente                ne degli Oratori. Diventare gruppo non è
                                                       facile: è questa la sfida aperta dall’esperienza
                                                                                                            assumere a pieno il              contare su formazione              parola: comunicazione.
anche ai bisogni dei genitori.                                                                              mandato e costante-                                                 L’équipe riuscirà a svol-
  Seconda potenzialità: l’équipe può essere
                                                       delle équipe in Oratorio.
                                                                                                            mente si relazioni con il
                                                                                                                                             e supervisione costanti            gere il proprio compito
un importante arricchimento relazionale                All’interno degli Oratori e delle stesse             parroco rispetto alla sua                                           con successo nella misu-
anche per coloro a cui le attività dell’Orato-         équipe torna spesso il tema della                    missione, è altrettanto vero che un ecces-      ra in cui nelle parrocchie verrà comunicata
rio si rivolgono. Avere a disposizione diver-          leadership. Ci aiuta a inquadrare anche              sivo controllo intrusivo dall’alto porterebbe   con chiarezza, non solo la presenza dell’éq-
se figure che sono responsabili può aiutare            questo tema, alla luce di quanto abbiamo             ad un fallimento dell’équipe stessa, dele-      uipe ed i suoi componenti, ma anche la sua
anche i ragazzi ad avvicinarsi alla personalità        detto prima sui gruppi?                              gittimata del suo ruolo e della sua respon-     funzione all’interno della più complessa
che sentono più affine per affrontare proble-            Il tema della leadership è imprescindibi-          sabilità. Occorre quindi segnare in maniera     organizzazione parrocchiale.

                                                  20                                                                                                        21
2.           La novità dell’équipe

                   Dinanzi alle sfide educative del nostro tempo la
                «genialità degli Oratori» è sempre stata quella di
                innovare, «valorizzare e abitare la qualità etica dei
                linguaggi e delle sensibilità giovanili»10. Una sfida
                che, nella Diocesi di Bergamo, ha aperto la strada
                alla novità – intesa come vera capacità di rinnovare
                e al contempo di custodire la missione fondamentale
                dell’Oratorio – dell’équipe educativa.
                   Sono i primi passi dell’esperienza istituente di un
                luogo capace di interpretare un bisogno di profezia e

L’esperienza
                di futuro. Innanzitutto nelle figure che compongono
                l’équipe educativa (il sacerdote, il laico, il volontario,
                l‘educatore professionale), che l’accompagnano (il

  dell’équipe
                facilitatore) o ne osservano, con occhio attento e moti-
                vato, il percorso (il sindaco).                                               Il compito
                   Il compito che attende le équipe educative non è,
                                                                                           che attende

   educativa
                infatti, quello di gestire l’Oratorio di oggi. Il compi-
                to che attende le équipe educative è immaginare                                le équipe
                l’Oratorio di domani, nella consapevolezza di ciò che è
                                                                                              educative
                l’Oratorio oggi. La novità dell’équipe si gioca in questa
                capacità di aprirsi da parte delle sue figure a un’espe-               è immaginare
                rienza fraterna e di gruppo, coscienti che l’Oratorio ha
                                                                                               l’Oratorio
                espresso da sempre «il volto e la passione educativa
                della comunità1., adattandosi ai diversi contesti »11.                        di domani

                10    Conferenza Episcopale Italiana, Il Laboratorio dei talenti, n. 5.
                11    Conferenza Episcopale Italiana, Educare alla vita buona del Vangelo, n. 42.

   22                                                          23
L'esperienza                                                                                                                                      2.1
in cifre                                                                                                   Il sacerdote
CURATI
                                                                                                                       Da “tuttofare”

                                                     2019
2013-2017          PARROCCHIE

                                                                                                                 a uomo dell’ascolto
  90               389                               100

                                              2018
da
                                               90                                                                e del cambiamento

                                       2017
a
  50                                    70
                           2016

                                                                  Don Loris Fumagalli          Mutare, cambiare, sperimentare, ma anche girare, provare
                    2015

ÉQUIPE                       40         LAICI COINVOLTI           Vicario interparrocchiale   e riprovare. Insieme. Sono tante le sfumature dell’etimologia
            2014

EDUCATIVE                               NEI PERCORSI FORMATIVI    di Romano di Lombardia      della parola “cambiamento”. Di certo, la radice greca, kambein,
                     25                                                                       è la più suggestiva da cogliere, ma la meno facile da mette-

            10                         600
                                                                                              re in pratica. Indica il cambiar rotta, avendo chiara la direzio-
                                                                                              ne. Richiede pazienza. Richiede tempi che si confrontino con
                                                                                              le circostanze. Richiede anche continuità nel cambiamento.
                                                                                              Ma perché un cambiamento avvenga occorre, prima di tutto,
                                        CORSI DI FORMAZIONE                                   ascoltarsi e saper ascoltare.
                                        ATTIVATI (CENTRALIZZATI                                Don Loris, nato nel 1981, dal settembre del 2018 è vicario inter-
                   ORATORI              E TERRITORIALI)                                       parrocchiale a Romano di Lombardia, nelle parrocchie di Santa

                   298 15
                                                                                              Maria Assunta e di San Pietro. Su questo passaggio, da sacer-
                                                                                              dote “tuttofare” a “uomo dell’ascolto”, ha improntato il lavoro
                                                                                              con le équipe educative.

                                  24                                                                        25
L’équipe educativa è uno straordinario stru-
                                                                                                      te, quando un prete arriva e ha bisogno di         de col contributo di tanti e ogni contributo si
                                                     mento di conoscenza e di consapevolezza.
                                                                                                      conoscere la realtà, mettendosi in ascolto.        somma agli altri permettendo di alzare, ogni
                                                     Un punto di connessione, ma anche di inno-       L’équipe, spiega ancora don Loris, «mi ha          volta, il livello della proposta. Per questo è
                                                     vazione di quello «stile educativo» che l’Ora-   introdotto rapidamente e in maniera obietti-       molto importante, per un prete, proprio in
                                                     torio ha saputo declinare in epoche, luoghi,     va rispetto a queste realtà». Evitando di «dover   termini di azione innovativa il rapporto e il
                                                     persone e situazioni sempre diversi.             ricominciare da zero». Non                                            confronto continui con l’éq-
                                                                                                      solo, perché l’équipe, prose-                                         uipe. L’innovazione è un
                                                                                                      gue don Loris, «ha rafforzato                                         processo comunitario».
                                                                                                      le fondamenta su cui avrem-
                                                                                                                                                   L’équipe
                                                                                                                                                                              Usando categorie cristia-
                                                                                                      mo cominciato a costruire»           non è solo un anello             ne    «chiamiamo      questa
                                                                                                      e ha evitato alcune fatiche:                                          innovazione profezia». Se la
                                                                                                      «ho così potuto dismettere             di trasmissione:               profezia è stata a lungo del
  «Sono arrivato a Romano di Lombardia»,        tarsi con i due Oratori, con i gruppi e con la
racconta don Loris, «città che ha circa venti-  nuova realtà?                                         gli abiti del “tuttofare”, che               è anche                  singolo, nel nostro mondo
mila abitanti, nel settembre del 2018». Per la                                                        avrebbero rubato tempo                                                sempre più complesso è
                                                  La risposta è stata l’équipe educativa: «Al
                                                                                                      e risorse ai parrocchiani,                 un potente                 oramai da attribuire a un
prima volta, nella storia di Romano, è l’unico  mio arrivo ho trovato due équipe, una per
curato dei due Oratori. Don Loris si trova in
                                                ogni Oratorio. Come antenne sul territorio e
                                                                                                      orientandomi rapidamente             attivatore di novità             processo.    «Un    processo
un territorio nuovo e in una                                                                          sull’ascolto della comunità».                                         fraterno e di gruppo», spie-
                                                                 come segni di continuità,
situazione inedita. Inedita per                                                                          L’équipe non è solo un                                                  ga don Loris. Per questo, la
                                                                 le équipe mi hanno aiutato
lui e per la comunità. È un          Come conoscere,                                                  anello di trasmissione: è                                                  profezia «appartiene a chi
                                                                 a capire la realtà in cui mi
prete giovane, ma con una                                                                                                                                        sa mettersi insieme», portando il proprio
                                         come capire,            trovavo». Le équipe, osser-
                                                                                                      anche un potente attivatore di novità. «La
lunga esperienza alle spal-                                                                           tradizione ha sempre considerato che fosse                 contributo, il proprio carisma, la propria
                                     come rapportarsi            va don Loris, hanno fatto
le: «Venivo da Sarnico, dove                                                                          l’estro del curato a portare elementi di novi-             particolarità.
                                                                 da ponte tra il prima e il
avevo trascorso dodici anni e                                                                         tà alla proposta dell’Oratorio», spiega don
                                     con i due Oratori,          dopo, «così, il mio arrivo non
                                                                                                                                                                   «L’équipe educativa, per me “prete giova-
mi trovavo calato in una situa-                                                                       Loris, «con il rischio che se la creatività è affi-        ne”, è questo dispositivo che aiuta a gene-
zione tutta da capire. Quanto           con i gruppi e           è stato un trauma per loro
                                                                                                      data all’estro e alla propensione e alla fanta-            rare il nuovo, creando un luogo di pensie-
tempo mi sarebbe servito per                                     e non è stato un problema
                                   con la nuova realtà?                                               sia del singolo prete, l’Oratorio può ritrovarsi           ro da cui partire per immaginare il futuro
orientarmi? Quanto tempo                                         per me. Ma le équipe hanno
                                                                                                      facilmente senza estro e senza novità. Oppu-               dell’Oratorio. Un luogo che consente al prete
per organizzarmi?». Doveva                                       anche fatto da collante tra
                                                                                                      re, venendo a mancare il prete può trovar-                 di abbandonare i panni del “tuttofare” e di
conoscere la città, i parrocchiani, i gruppi.   le esperienze e le realtà che il Vescovo mi           si a non avere quelle spinte di innovazione                riposizionarsi nel ruolo di pastore in ascolto
C’erano le attività da proseguire e quella da        aveva affidato».                                 che, oggi forse più di ieri, sono cruciali».               della comunità». Anche in questo, conclu-
avviare. La cura della comunità, le incomben-         L’équipe educativa si rivela un importan-       Quella messa in gioco dall’esperienza                      de don Loris, «quella dell’équipe educativa
ze pratiche… Tante e tante cose. Che fare?           te anello di trasmissione e di collegamen-       dell’équipe è quel tipo di innovazione che i               è una vera sfida, una sfida completamente
Come conoscere, come capire, come rappor-            to. Soprattutto in fasi di passaggio delica-     sociologi chiamano “incrementale”: «proce-                 evangelica».

                                                26                                                                                                          27
2.2                      Come équipe, racconta Gigi, «abbiamo
                                                                                                                    seguito il percorso di formazione diocesana
                                                                                                                    di primo livello, ci siamo fatti le ossa e il nostro
                                                                                                                                                                                    della delega che, un tempo, lo vedeva coin-
                                                                                                                                                                                    volto come mero esecutore». Nell’équipe, il
                                                                                                                                                                                    laico svolge un ruolo di corresponsabilità, di
                                                                                                                    primo passo, poiché non c’era il Consiglio                      coordinamento e di cura.
                                                                                                                    pastorale e il consiglio dell’Oratorio, per varie                 «L’esecuzione seguiva una dinamica linea-
                                                                                                                    ragioni, non veniva convocato, è stato struttu-                 re: il laico prendeva in carico una consegna e

                                                                          Il laico
                                                                                                                    rare un calendario».                                            cercava di portarla a termine. Il suo ruolo, in
                                                                                                                        Dal punto di vista organizzativo non c’era                  qualche misura, finiva lì. La corresponsabilità
                                                                                                                    più niente. C’era, però, la volontà di risponde-                segue invece una dinamica generativa e di
                                                                                                                    re alla sfida, «iniziando a fare squadra, dando-                progetto: si parte da una visione d’insieme, si

                                                          Da esecutore                                              ci finalità, tempi, un metodo, una linea e delle
                                                                                                                    scadenze». Tre parole: corre-
                                                                                                                                                                                    prosegue con una condivisione all’interno del
                                                                                                                                                                                                      gruppo e solo dopo si passa
                                                                                                                    sponsabilità, coordinamento,                                                      all’esecuzione».
                                                      a corresponsabile                                             gruppo. Parole che, spiega
                                                                                                                                                           Corresponsabilità
                                                                                                                                                                                           Al laico è chiesto in primo
                                                                                                                    Gigi, grazie al lavoro dell’éq-            è permettere             luogo un cambio di menta-
                                                                                                                    uipe «hanno il modo di diven-                                       lità e di passo: non conside-
                                                                                                                                                                 all’équipe
                                                                                                                    tare pratica concreta di comu-                                      rarsi più esecutore, ma esse-
                                                                                                                    nità e di Chiesa».                   di diventare motore            re corresponsabile. Sentirsi
                                                                                                                      Si inscrive in questo solco la                                    parte di quel rilancio che vede
                                                                                                                                                              progettuale
                                                                                                                    proposta di «Chiesa in uscita»                                      gli Oratori impegnati in una
Gigi Bonetti                         L’Oratorio in costruzione, tanti i cambiamenti in                                                                       per l’Oratorio
                                                                                                                    auspicata da Papa Francesco.                                        trasformazione che li spinge
Coordinatore équipe educativa   corso. Tutto consigliava di aspettare, «ma il nostro                                Una Chiesa che, in un tempo                                         a diventare «ponti tra la Chie-
di Tagliuno                     “don” si è fidato e siamo partiti». Nato nel 1970, viene                            di maturazione e consapevolezza delle sfide       sa e la strada»14 comporta una «correspon-
                                da una lunga attività associativa nell’Azione Cattolica                             poste da un mondo sempre più comples-             sabilità condivisa che, per il laico, maturata
                                e racconta così l’inizio di quella che chiama «l’avven-                             so e liquido, ha visto crescere la «coscien-      la giusta esperienza, può significare anche
La corresponsabilità segue      tura dell’équipe educativa». Un’avventura che nel suo                               za dell’identità e della missione del laico»13.   assumere la regia del gruppo».
                                                                                                                    Questa consapevolezza impone di ripensare           Corresponsabilità significa farsi carico di
una dinamica generativa         paese, Tagliuno, è partita nel 2018 e sta dando i propri
                                                                                                                    la presenza stessa del laicato nel luogo e stru-  tutte le parti di un progetto educativo: «dall’a-
                                frutti.
e di progetto: si parte                                                                                             mento privilegiato per la cura educativa delle    scolto dei volontari, all’impegno per trovare
                                     Sono oltre 27mila i laici che danno il proprio suppor-                         nuove generazioni: l’Oratorio.
da una visione d’insieme,                                                                                                                                             soluzioni a problemi, fino alla condivisione
                                to negli Oratori bergamaschi12.Gigi è uno di loro e ha                                 «Dentro l’équipe, in un Oratorio, il ruolo del               delle competenze che permettono all’équipe
si prosegue
                                portato il proprio bagaglio di esperienza all’interno                               laico è cruciale», racconta Bonetti, «perché è                  di diventare un motore progettuale per l’Ora-
con una condivisione            dell’équipe educativa.                                                              a lui che è chiesto di superare quella fatica                   torio».
all’interno del gruppo
e solo dopo
                                12    Ufficio Pastorale dell’Età Evolutiva, L’Oratorio oggi. Ricerca quantitativa   13   Francesco, esort. ap. Evangelii Gaudium, n. 102.
si passa all’esecuzione               sugli Oratori nella Diocesi di Bergamo, Bergamo 2015, vol. 9 bis, p. 42.      14   Conferenza Episcopale Italiana, Il Laboratorio dei talenti, n. 5.

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Corresponsabilità, però, significa anche                po. «Aver cura del gruppo significa trovare
darsi dei ruoli e assumerli con discernimento.            qualcuno che lo aiuti a crescere, evitando che
Serve infatti, spiega Gigi, «qualcuno che si              si disperda in mille rivoli, ma si dia un metodo    Chiesa e alla sua santificazione permanente. L’apostolato dei laici è quindi
assuma la responsabilità ulteriore di aver                progettuale e lo guidi attraverso le fasi dell’e-   partecipazione alla missione salvifica stessa della Chiesa; a questo apostolato
cura delle relazioni all’interno dell’équipe».            laborazione, della condivisione, dell’attua-        sono tutti destinati dal Signore stesso per mezzo del battesimo e della confer-
Curare le relazioni interne e coordinare i ruoli          zione e della verifica del progetto educativo       mazione. Dai sacramenti poi, e specialmente dalla sacra eucaristia, viene comu-
all’interno del gruppo è, infatti, un altro aspet-        dell’Oratorio».                                     nicata e alimentata quella carità verso Dio e gli uomini che è l’anima di tutto
to dell’operare del laico nell’orizzonte di un              Un laico, conclude Bonetti «è una figu-           l’apostolato. Ma i laici sono soprattutto chiamati a rendere presente e operosa la
«Oratorio in uscita», aperto alle sfide esisten-          ra chiamata oggi anche a questo ruolo di            Chiesa in quei luoghi e in quelle circostanze, in cui essa non può diventare sale della
ziali del nostro tempo.                                   coordinamento e raccordo fondamentale.              terra se non per loro mezzo. Così ogni laico, in virtù dei doni che gli sono stati fatti, è
  Come ogni esperienza che voglia incidere                Un ruolo che se condotto con discernimen-           testimonio e insieme vivo strumento della stessa missione della Chiesa «secondo la
sul lungo periodo, anche quella dell’équipe               to permette al gruppo di maturare, tenendo          misura del dono del Cristo» (Ef 4,7).
educativa in Oratorio necessita infatti di co-            sempre presente i bisogni della comunità e          Oltre a questo apostolato, che spetta a tutti i fedeli senza eccezione, i laici possono anche
ordinamento in grado di aiutare tutti i suoi              inscrivendoli nell’ottica piena di un messag-       essere chiamati in diversi modi a collaborare più immediatamente con l’apostolato della
membri a muoversi in gruppo e come grup-                  gio cristiano».                                     Gerarchia a somiglianza di quegli uomini e donne che aiutavano l’apostolo Paolo nell’e-
                                                                                                              vangelizzazione, faticando molto per il Signore (cfr. Fil 4,3; Rm 16,3 ss). Hanno inoltre la
                                                                                                              capacità per essere assunti dalla gerarchia ad esercitare, per un fine spirituale, alcuni
                                                                                                              uffici ecclesiastici.
                                                                                   PER APPROFONDIRE           Grava quindi su tutti i laici il glorioso peso di lavorare, perché il disegno divino di salvezza
                                                                                                              raggiunga ogni giorno più tutti gli uomini di tutti i tempi e di tutta la terra. Sia perciò loro
    La ministerialità laicale                                                                                 aperta qualunque via affinché, secondo le loro forze e le necessità dei tempi, anch’essi
    alla luce del Concilio Vaticano II: un cammino che continua.                                              attivamente partecipino all’opera salvifica della Chiesa».
                                                                                                                                                                (Concilio Vaticano II, Lumen Gentium, n. 33)
      1 «Il carattere secolare è proprio e peculiare dei laici. (...) Per loro vocazione è proprio
    dei laici cercare il regno di Dio trattando le cose temporali e ordinandole secondo Dio.
    Vivono nel secolo, cioè implicati in tutti i diversi doveri e lavori del mondo e nelle ordi-               3 «I laici sono semplicemente l’immensa maggioranza del popolo di Dio. Al loro servi-
    narie condizioni della vita familiare e sociale, di cui la loro esistenza è come intessuta. Ivi           zio c’è una minoranza: i ministri ordinati. È cresciuta la coscienza dell’identità e della
    sono da Dio chiamati a contribuire, quasi dall’interno a modo di fermento, alla santifica-                missione del laico nella Chiesa. Disponiamo di un numeroso laicato, benché non suffi-
    zione del mondo esercitando il proprio ufficio sotto la guida dello spirito evangelico, e                 ciente, con un radicato senso comunitario e una grande fedeltà all’impegno della carità,
    in questo modo a manifestare Cristo agli altri principalmente con la testimonianza della                  della catechesi, della celebrazione della fede. Ma la presa di coscienza di questa respon-
    loro stessa vita e col fulgore della loro fede, della loro speranza e carità».                            sabilità laicale che nasce dal Battesimo e dalla Confermazione non si manifesta nello
                                                     (Concilio Vaticano II, Lumen Gentium, n. 31)             stesso modo da tutte le parti. In alcuni casi perché non si sono formati per assumere
                                                                                                              responsabilità importanti, in altri casi per non aver trovato spazio nelle loro Chiese parti-
                                                                                                              colari per poter esprimersi ed agire, a causa di un eccessivo clericalismo che li mantiene
     2 «I laici, radunati nel popolo di Dio e costituiti nell’unico corpo di Cristo sotto un solo             al margine delle decisioni. (...) La formazione dei laici e l’evangelizzazione delle categorie
    capo, sono chiamati chiunque essi siano, a contribuire come membra vive, con tutte le                     professionali e intellettuali rappresentano un’importante sfida pastorale».
    forze ricevute dalla bontà del Creatore e dalla grazia del Redentore, all’incremento della                                                               (Papa Francesco, Evangelii Gaudium, n. 102)

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