PROSPETTIVE INFERMIERISTICHE - TERRITORIO: ANCHE PERSONE CON PATOLOGIA PSICHIATRICA E DISABILITÀ FISICA E PSICHICA - OPI Verona
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PROSPETTIVE INFERMIERISTICHE TERRITORIO: ANCHE PERSONE CON PATOLOGIA PSICHIATRICA E DISABILITÀ FISICA E PSICHICA numero 4 novembre - dicembre 2020
SOMMARIO TERRITORIO: ANCHE PERSONE CON PATOLOGIA PSICHIATRICA E DISABILITÀ FISICA E PSICHICA 1 INTERVISTE Persone affette da patologia psichiatria e da disabilità psichica e fisica. La voce di chi è impegnato a soddisfarli, nelle strutture residenziali, semiresidenziali, a domicilio, nei centri diurni, nelle comunità terapeutiche, a scuola: coordinatori e operatori di entrambi i servizi. 2 TERRITORIO: ANCHE PERSONE CON PATOLOGIA PSICHIATRICA E DISABILITÀ FISICA E PSICHICA La popolazione veronese… 9 L’ASSISTENZA TERRITORIALE Piano della Performance 2020-2022 e Documento Direttive 2020 10 RASSEGNA STAMPA Gli alpini offrono stage a ragazzi con disabilità 19 Disabilità, vincere l’ignoranza 20 Il ministro alle disabilità inaugura la stanza di Snoezelen 21 «Mia figlia rischia di sentirsi diversa» 22 La Nostra Casa si allarga per accogliere nuovi ospiti 23 Psichiatria, Ruggeri: «Ci sarà un boom di disagi psichici» 24 «Tocca ai genitori ridare una fiducia nel futuro» 26 I pazienti psichiatrici, gli invisibili 26 Pubblicazione bimestrale. Questo numero è stato chiuso dicembre 2020. Direttore Responsabile: Marina Vanzetta Comitato di redazione: Vallicella Franco, Dal Corso Dario, Verzè Alessia, Tabarini Gabriella, Ballarin Silvana, Bernardelli Stefano, Bonetti Lorella, Cengia Maria Grazia, Maculan Massimiliano, Meorali Francesco, Molinari Luca, Ortolani Riccardo, Pasquetto Francesca, Zanini Giovanni, Zanolli Barbara. Redazione: Vanzetta Marina, Cengia Maria Grazia, Bernardelli Stefano, Zanolli Barbara, Molinari Luca, Marcot- to Enrico. Editore: OPI - Ordine delle Professioni Infermieristiche di Verona, via Cà di Cozzi 14/a, 37124 Verona Note editoriali: Gli articoli inviati dovranno essere corredati dal titolo, dalle note bibliografiche, cognome e nome dell’autore e qualifica professionale, ente o istituto di appartenenza, recapito postale e telefonico. Dovranno essere inviati alla sede OPI - Ordine delle Professioni Infermieristiche di Verona, via Cà di Cozzi 14/a, 37124 Verona - E-maili nfo@ipasviverona.com al Direttore di Prospettive Infermieristiche. Si autorizza, nel rispetto delle comuni regole di salvaguardia delle pubblicazioni scientifiche e dei diritti d’autore, la riproduzione a scopo didattico e informativo degli articoli di Prospettive Infermieristiche purchè con citazione esplicita dell’autore e della rivista. I punti di vista e le opinioni espressi negli articoli sono degli autori e non rispettano necessariamente quelli dell’Editore. Manoscritti e fotografie anche se non pubblicati non saranno restituiti. L’Editore è a disposizio- ne di tutti gli eventuali proprietari dei diritti sulle immagini riprodotte, nel caso non si fosse riusciti a reperirli per chiedere debita autorizzazione. Progetto grafico e impaginazione: cocchi&cocchi [www.cocchiecocchi.it]
Territorio: anche persone con patologia psichiatrica e disabili- PER ENTRARE tà fisica e psichica NEL MERITO Sul territorio non solo persone anziane ma anche persone affette da patologia psichiatria e da disabilità psichica e fisica che interessa ogni fascia di età. Alcuni ambiti sono un po’ più distanti dal nostro quotidiano: il servizio di integrazione scolastica ne è un esempio. Più conosciuti, sicuramente, i servizi dedicati alle persone con patologi- ca psichiatrica ma probabilmente non completamente l’assistenza eroga- ta alle persone che ne sono affette. Per capire meglio quali sono i bisogni in questi ambiti e quali sono le risposte assistenziali prevalenti ne abbiamo parlato con chi tutti i giorni è impegnato a soddisfarli, nelle strutture residenziali, semiresidenziali, a domicilio, nei centri diurni, nelle comunità terapeutiche, a scuola. Ne abbiamo parlato con i coordinatori e gli operatori di entrambi i servizi. PROSPETTIVE INFERMIERISTICHE 1
INTERVISTE Il servizio di integrazione scolastica… Il coordinatore L’operatore socio-sanitario, all’in- a cura della REDAZIONE terno del percorso di inclusione Il Servizio Integrazione Sociale e scolastica, assiste il minore e favo- Scolastica, un ambito forse poco risce la sua autonomia personale e conosciuto da noi infermieri, ce lo sociale. può raccontare? Il servizio integrazione scolastica e Chi sono e quanti sono i ragazzi sociale, attraverso la figura dell’o- che afferiscono al servizio? peratore socio-sanitario, affianca Sono alunni con disabilità di età nel loro percorso scolastico gli tra i 3 ed i 18 anni non autosuffi- alunni con disabilità non autosuffi- cienti, certificati dai servizi sanita- cienti certificati dai servizi sanitari ri territoriali secondo la normativa territoriali, dando loro l’assistenza vigente, frequentanti le scuole del ed il supporto necessari alla loro territorio e che necessitano di per- frequenza nella scuola. L’opera- sonale a loro dedicato per l’assi- tore viene assegnato dal servizio stenza personale. integrazione scolastica alla scuola Nel nostro servizio afferiscono ed opera al suo interno per favori- circa 560 alunni con diversi biso- re l’inclusione del minore; compito gni assistenziali, per i quali c’è un dell’operatore è la cura, l’assisten- grande investimento di risorse uma- za ai suoi bisogni primari, l’igiene, ne e professionali. la mobilità, gli spostamenti, l’as- La disabilità può essere intellettiva sunzione dei pasti. o motoria, di origine genetica o Il diritto alla scuola è di tutti, come conseguente ad un danno cerebra- previsto dalla normativa italiana; le, vi sono bambini affetti da auti- pertanto il minore con disabilità smo o da altre patologie con grave frequenta la scuola assieme ai co- compromissione delle autonomie etanei, con una progettualità spe- personali. Il primo obiettivo da per- cifica, a seconda dei suoi bisogni. seguire è il benessere dei bambi- Per ogni bambino viene elabora- ni, l’accoglienza, l’inclusione nella to dalla scuola in collaborazione comunità scolastica ed extrascola- con l’OSS e con le altre figure so- stica: devono sentirsi parte della cio-sanitarie coinvolte, un progetto scuola, sentirsi accolti ed amati; al- educativo individualizzato in cui tro obiettivo fondamentale è lo svi- vengono prefissati gli obiettivi da luppo delle potenzialità, nell’ottica perseguire nell’arco dell’anno sco- di valorizzare ciò che sono, la loro lastico rispetto alle varie aree dello individualità. sviluppo, dell’apprendimento, del- La presenza in classe di un bam- la relazione, della comunicazione, bino disabile è una ricchezza per delle autonomie. gli altri, perché, pur nelle difficoltà 2
INTERVISTE che talvolta si trovano ad affronta- re, rappresenta un enorme valore umano, un prezioso confronto per i coetanei, per le famiglie ed il per- sonale scolastico. In questa società dove vi è una con- tinua rincorsa di modelli effimeri, ciò che l’esperienza di un compa- gno con disabilità rappresenta, è quanto di più educativo ed umano si possa considerare. Per molti contesti, penso a quello sanitario in particolare, è un tempo ha fatto emergere una rinnovata tia o è in isolamento, non sempre difficile, ma è anche un tempo che solidarietà: si è guardato all’essen- si è in grado di garantire la sua risente di un passato che le criticità ziale a tutti i livelli, nelle relazioni, sostituzione. Questo crea inevita- per molte ragioni le ha trascinate o nelle scelte, nelle strategie da met- bilmente disagi e la scuola deve quanto meno misconosciute. Un pre- tere in atto e ciò ha riguardato in provvedere con risorse proprie. sente che ci presenta il conto che è particolare le famiglie più in dif- Ricordiamo tuttavia che il minore attuale solo temporalmente ma che ficoltà, la scuola, i nostri servizi. con disabilità è alunno della scuo- è la somma di un passato forse mai Nei momenti più difficili, l’uomo si la che deve farsi carico delle sue sufficientemente considerato. Vale interroga sulle cose fondamentali necessità. anche per questo ambito? della vita e qui si riscopre il valore L’ULSS fornisce il servizio di assi- Il difficile tempo in cui la scuola si dell’umanità e della persona. stenza ma sempre nel limite del- è trovata dall’inizio del lockdown, la disponibilità delle risorse. Si è ha mostrato quale valore rappre- Oggi, con uno sguardo anche al potuto apprezzare, nella maggior senta l’inclusione scolastica per la passato, dal punto di vista orga- parte delle situazioni, un gran spi- disabilità: molte famiglie sono im- nizzativo quali sono le maggiori rito di collaborazione a tutti i livelli. provvisamente rimaste senza sup- criticità? porto a dover gestire i propri figli, La criticità più rilevante è la caren- Chi supporta i ragazzi a scuola e talvolta con enormi difficoltà. za di personale, la figura dell’ope- cosa fa? La scuola rappresenta uno spazio ratore socio-sanitario è sempre più L’alunno con disabilità partecipa a fondamentale per la crescita e per richiesta e non è sostituibile con tutta la vita scolastica della classe. la socializzazione, spesso unico altri profili professionali. A seconda delle necessità indivi- ambito di aggregazione frequen- La carenza di questa figura si è fat- duali, viene predisposto un pro- tato. Quando inaspettatamente ta sentire con la pandemia e que- gramma in cui sono definite le ri- questi luoghi vengono a mancare, sto ha avuto una ripercussione sui sorse di cui necessita, l’insegnante ci si rende conto quale risorsa essi nostri servizi e sulle scuole. di sostegno oppure l’operatore so- rappresentano per la società. Quando l’operatore è assente, per- cio-sanitario; l’alunno è della scuo- Questo difficile tempo, tuttavia, ché lui stesso ha contratto la malat- la, che è chiamata a farsi carico PROSPETTIVE INFERMIERISTICHE 3
INTERVISTE dei suoi bisogni. In classe e in ge- A fronte di bisogni sempre crescen- e tutto ciò impegna molto le scuole. nerale nella scuola, tutti sono chia- ti le risorse non sono mai sufficienti. Questo si è tradotto in un aumento mati a dare un supporto, a secon- Dipende da una programmazione delle richieste di assistenza. da della situazione in cui si trova. non adeguata o le ragioni sono al- Da parte dei nostri servizi si garan- Viene elaborato il progetto educa- tre? tisce massima attenzione a dedi- tivo individualizzato che definisce Non ritengo che le risorse non sia- care tutte le risorse necessarie nel gli obiettivi delle diverse aree di no sufficienti: sono le esigenze e le rispetto dei servizi di competenza, sviluppo, rispetto alle varie discipli- richieste che aumentano. ossia l’assistenza ai bisogni pri- ne o alle altre attività previste, con Se pensiamo che questo modello mari. L’ambito educativo, è giusto metodi e strategie personalizzate, inclusivo scolastico è solo italiano rimanga competenza della scuola. in una stretta collaborazione scuo- e che nessun altro paese al mondo la-famiglia. Gli alunni disabili sono lo ha realizzato in modo così tota- Quali sono le difficoltà che come presenti in classe; per loro possono le, garantendo la scuola pubblica coordinatore quotidianamente si essere previsti momenti separati o a tutti, a prescindere dalla condi- trova a gestire? altri spazi dedicati dove svolgere zione clinica sanitaria, questo si- Un aspetto importante è la quali- il programma specifico, a seconda gnifica che le risorse investite sono tà dei servizi e quindi la difficoltà delle necessità. state davvero considerevoli e che più rilevante è quella di seguire il L’obiettivo è l’inclusione nel gruppo l’attenzione dello stato e delle re- personale e supportarlo nel diffici- dei pari, ma vi può essere il bisogno gioni è massima. le compito. Talvolta la complessità di momenti di lavoro individuale. Ma accanto alla disabilità, in que- delle situazioni che si trovano a sti anni nuovi bisogni sono emersi gestire mette a dura prova gli ope- 4
INTERVISTE ratori e la scuola, che spesso si sen- L’operatore di risorse? tono impotenti ad affrontare talune Un punto di forza è che ci viene Da quanto tempo lavora al servizio criticità. L’ambiente scolastico non proposta un’attività formativa con di integrazione sociale scolastica? sempre risponde alle esigenze di cadenza annuale e incontri di con- Lavoro in questo servizio da 20 alcune gravi disabilità che richie- fronto e verifica tra colleghi. anni. derebbero ambienti e spazi diver- Un altro punto di forza è sicura- si. Un altro elemento importante è mente l’integrazione dell’OSS con È stata una scelta? il dialogo tra servizi e tra servizi il personale scolastico. Vedrei ne- La mia è stata una scelta, comunque scuola: non sempre questo è facile cessario che ci fossero momenti lavoravo già da alcuni anni con la da realizzare e richiede una co- formativi congiunti tra insegnanti e disabilità in un altro servizio. stante attenzione ed impegno. OSS perché questo contribuirebbe Ambiti di appartenenza distinti ad uniformare le modalità di inter- Cosa significa essere operatore in come l’ULSS e la scuola, nella ge- vento e il progetto educativo. questo servizio? stione di problematiche comuni, Secondo me, lavorare in questo richiede attenzione e condivisione Consiglierebbe a un collega di la- servizio, significa aiutare, in colla- costanti. vorare in questo contesto? borazione con altre figure, i bam- Si, consiglierei di lavorare in que- bini/ragazzi a far emergere le loro Un’ultima domanda alle istituzioni sto contesto, perché è un lavoro potenzialità e implementare le loro cosa chiederebbe? E alla politica? dinamico e stimolante, se si è di- capacità permettendo di esprimere In questo momento di grande crisi sposti a confrontarsi e mettersi in le difficoltà in un ambiente acco- sarebbe tempo di rivalutare il mo- discussione, ritengo scontata la ne- gliente. dello attuale, finalizzando l’atten- cessità di una carica umanistica e zione ad uno studio delle criticità filantropica. Quali sono le maggiori difficoltà finora riscontrate per analizzare che quotidianamente si trova a ge- nuove progettualità e nuove intese Una giornata tipo… stire? con possibili spazi alternativi o in- Preso in consegna il bambino/ra- La primaria difficoltà che si incon- tegrativi alla scuola, come risposta gazzo mi occupo delle sue necessi- tra affrontando un nuovo caso è, alle necessità individuali di situa- tà, dei suoi bisogni primari. sicuramente, l’arduo compito di zioni specifiche. A seconda del momento della gior- creare una buona relazione affetti- Alle istituzioni chiederei una pro- nata le attività sono diverse. vo-relazionale che diventa la base gettazione attenta alla formazione In qualsiasi momento mi preoccupo su cui poggia ogni possibile inter- e riqualificazione del personale comunque che ci sia una possibilità vento educativo. per poter disporre di figure profes- di relazione con i compagni. Non di secondaria importanza la sionali sempre più qualificate. Il bambino/ragazzo, generalmen- necessità di mantenere una relazio- Alla politica, il supporto dei tecni- te, trascorre parte del tempo-scuola ne professionale equilibrata con le ci senza preconcetti ed ideologie, in classe con i compagni e parte in altre figure presenti a scuola. considerando che il bene primo del uno spazio dove vengono proposte bambino disabile è la sua salute ed attività individualizzate. Alla luce della sua esperienza il suo benessere psicofisico. cosa c’è e cosa manca in termini PROSPETTIVE INFERMIERISTICHE 5
INTERVISTE Le strutture e i servizi per le persone con disabilità psichica… Il coordinatore Salute Mentale devono quotidia- instaurare un rapporto di fiducia, il namente affrontare sempre nuove sentirsi ascoltati e accolti senza es- Oggi, con uno sguardo anche al sfide ed essere pronti a garantire sere giudicati e quindi riconosciuti passato, dal punto di vista orga- un’assistenza quanto più persona- nel loro disagio. nizzativo quali sono le maggiori lizzata e appropriata rispetto ai criticità dei servizi e delle strutture diversi bisogni degli utenti. Giovani, adulti, anziani: quale è la residenziali/semi-residenziali? tipologia di utenza? Rispetto al passato i servizi terri- Quali e quanti sono i bisogni delle La tipologia è molto varia e com- toriali della Salute Mentale oggi persone con disabilità psichica sul prende un po’ tutte le età: giovani sono chiamati a confrontarsi con nostro territorio? che magari erano già in carico ai tipologie diverse di utenti. Sono I bisogni delle persone affette da servizi della Neuropsichiatria In- molto presenti ad esempio disturbi patologie mentali sono tanti e fantile, adulti e anziani. di personalità, disturbi psichiatrici molteplici. Possono essere legati Le patologie maggiormente pre- correlati all’abuso di sostanze, di- ai concetti di bisogni di salute, di senti sono i disturbi di personalità, sturbi che insorgono nelle persone base, riabilitativi, sociali e bisogni le patologie rientranti nelle psicosi che fanno parte di minoranze et- correlati al funzionamento. (es. schizofrenia), disturbi dell’umo- niche e con le quali è ancora più I bisogni sono anche caratterizzati re (depressione e disturbo bipola- difficile costruire una relazione d’a- da una certa dinamicità, sono mu- re), disturbi psichiatrici con correla- iuto e un rapporto di fiducia anche tevoli e devono sempre tenere conto to abuso di sostanze. solo per la barriera linguistica pre- del punto di vista del paziente stes- sente, nonché per il background so e del contesto di provenienza. A fronte dei crescenti bisogni assi- culturale molto diverso. Questo per Credo però che il bisogno che li stenziali degli utenti le risorse non citare solo alcuni esempi. accomuna sia quello di riuscire ad sono mai sufficienti. Dipende da Di conseguenza tutti i servizi della una programmazione non adegua- ta o le ragioni sono altre? Credo che il motivo per cui ci tro- viamo quotidianamente a dover fare “i conti” con le risorse a dispo- sizione derivi proprio dal fatto che la tipologia di utenza è cambiata e i bisogni, oltre che ad essere diver- si, sono anche più numerosi. È sempre necessario quindi adot- tare sistemi organizzativi che sia- no in qualche modo “resilienti” e che si adattino alle esigenze dei nostri utenti. In riferimento a questo aspetto, di sicuro l’emergenza pan- demica che stiamo vivendo non ha facilitato questo compito, portando 6
INTERVISTE ad un aumento del disagio: da un Essere infermiere in una struttura lato gravando sugli utenti che era- Che cosa bisognerebbe fare per dedicata alla disabilità psichica no già in carico ai nostri servizi e cambiare questa tendenza? richiede molto impegno, non solo dall’altro slatentizzando fragilità Credo che un po’ di conoscenza dal punto di vista pratico, ma so- su persone che non avevano avuto dell’ambito possa favorire l’even- prattutto dal punto di vista comuni- prima problemi di questo tipo. tuale interesse, facendo emergere cativo e relazionale. si deve essere quanto in realtà abbia da offrire il in grado di saper creare una rela- Quali sono le difficoltà che come contesto e la relazione con i nostri zione autentica con la persona. coordinatore quotidianamente si utenti, che è il cardine della nostra trova a gestire? attività. Quali sono le maggiori difficoltà che La difficoltà principale deriva pro- quotidianamente si trova a gestire? prio dalla situazione che si è cre- Un’ultima domanda alle istituzioni La maggior difficoltà è essere sem- ata così come esposta nelle rispo- cosa chiederesti? E alla politica? pre in grado di dare la nostra to- ste precedenti. Dobbiamo cercare Chiederei di continuare a promuo- tale attenzione al paziente che continuamente sistemi organizzati- vere sempre di più e aumentare esprime un disagio, nonostante le vi modulabili/flessibili, accompa- l’inclusione sociale delle persone nostre fatiche e fragilità. I pazienti gnando i nostri collaboratori all’in- affette da patologie mentali essen- hanno una sensibilità particolare, terno di questo cambiamento, do un aspetto cardine nell’ambito che permette loro di percepire se garantendo formazione e supporto della riabilitazione per il recupero chi li ascolta è completamente a adeguati per mantenere sempre di un livello adeguato di funziona- loro disposizione. Infatti il sentirsi alta la motivazione che li guida mento psico-sociale e socio-lavo- accolto e validato, può risultare più quotidianamente nel loro lavoro. rativo volto al miglioramento della efficace di qualsiasi altra terapia. qualità di vita. nulla è scontato, ogni turno porta È attrattivo questo ambito per in- con sé situazioni diverse. fermieri e operatori? Se no o non abbastanza perché? Un infermiere del CTRP Alla luce della sua esperienza cosa La Salute Mentale è un ambito c’è e cosa manca in termini di ri- Da quanto tempo lavora in questo molto particolare, specialistico e sorse? ambito? come tutti i contesti di lavoro così Il lavoro d’equipe è fondamenta- Lavoro in questo ambito da quasi specialistici: “o la ami o la odi”. le, è necessario che le diverse fi- 10 anni. È anche un contesto ancora poco gure professionali possano riunirsi conosciuto nella sua completezza e dare il proprio contributo per la È stata una scelta? e articolazione di servizi oltre che realizzazione del progetto riabi- Non è stata una mia scelta, me essere talvolta stigmatizzato. litativo della persona. Si cerca di l’hanno proposto al rientro dalla se- Questo porta a far sì che le richie- mantenere stabilità e costanza nell’ conda gravidanza e ho accettato. ste per lavorare in questo conte- equipe e nei momenti d’incontro, sto non siano così tanto numerose ma questo non è sempre possibile, Cosa significa essere infermiere in come può avvenire per altri servizi, per una serie di fattori. una struttura dedicata alla disabili- però questo porta anche ad avere tà psichica? persone motivate e consapevoli. Consiglierebbe a un collega di la- PROSPETTIVE INFERMIERISTICHE 7
INTERVISTE A domicilio la presa in carico ri- guarda anche la famiglia, come vengono coinvolti e supportati i fa- migliari? Il compito dei sanitari è di coinvol- gere la famiglia nel cambiamento tramite la mediazione tra famigliari e figure di riferimento; spiegando loro le strategie per eventuali com- portamenti disfunzionali e fornire abilità di risoluzione dei problemi. In casi particolarmente problemati- ci si suggerisce la partecipazione a gruppi psico-educativi condotti da vorare in questo contesto? esigenze prioritarie in base al suo psicologo ed infermiere, rivolti ai Consiglierei ad un collega infer- stato di salute psico-fisico: la cosa famigliari dando informazioni sul miere di lavorare in questo conte- primaria è capire come si sente il disturbo poiché il confronto porta sto, perché potrebbe rappresenta- paziente ed eventuali disagi che a comprendere strategie di auto re l’opportunità di arricchire il suo può avere; in questo caso si può mutuo aiuto. profilo professionale aumentando discutere e cercare strategie per le abilità relazionali e sociali. Po- affrontare il fattore scatenante di Una giornata tipo con gli assistiti... trebbe esercitarsi nel sapere “met- tale malessere. Se è il caso ed il La presa in carico del paziente vie- tersi in gioco” sempre. paziente lo desidera si cerca di ne valutata all’interno dell’equipe coinvolgere anche altri componenti ponendo gli obiettivi che la perso- della famiglia. na può raggiungere. Un infermiere del CSM Nella maggior parte dei casi si Quali sono le difficoltà? ha una programmazione giorna- I bisogni delle persone con disabili- La prima difficoltà è di essere accet- liera cadenzata: a seconda della tà non si soddisfano solo all’interno tati all’interno della famiglia. Far ca- necessità si eseguono terapie long delle strutture dei centri diurni ma pire al paziente l’importanza di ave- acting, colloqui, da cui si valutano anche a domicilio. Come? re un supporto al suo domicilio che il benessere della persona e delle La presa in carico del paziente si lo aiuti a capire le sue potenzialità e eventuali problematiche, in que- discute all’interno dell’equipe e si difficoltà e quindi come attivare del- sto caso si interviene in base alla valutano gli obiettivi che la perso- le strategie per affrontare al meglio necessità con il medico, con l’assi- na può raggiungere, in base alle i problemi della vita quotidiana: stente sociale o altre figure sanita- sue aspettative di vita. valutare le priorità, indirizzare le rie e/o sociali. A domicilio del paziente dopo vari varie soluzioni in modo autonomo colloqui si cerca di instaurare un in quanto il paziente con disabilità rapporto di fiducia per capire le psichica è disorganizzato. 8
PERSONE CON PATOLOGIA PSICHIATRICA E DISABILITÀ FISICA E PSICHICA La popolazione veronese… Il Piano della Performance 2020- Veneto sia per estensione che per 2022, Documento direttive 2020 numero di abitanti. a cura della REDAZIONE dell’Azienda ULSS 9 Scalige- La popolazione è composta da ra approvato con deliberazione adulti con un’età tra i 45 ed i 64 del direttore generale n. 731 del anni (Tabella 1). Nell’anno 2019 18/09/2020 delinea così il territo- la popolazione ha subito un lieve rio e la popolazione veronese. amento rispetto all’anno precedente I residenti nella provincia di Ve- (+3.796 abitanti, 0,4%). rona al 31 dicembre 2019 erano 930.445 distribuiti in 98 comuni: si tratta della seconda provincia del totale maschi femmine da 0 a 4 38.278 19.733 18.545 da 5 a 14 89.327 45.946 43.381 da 15 a 24 90.384 46.743 43.641 da 25 a 44 225.016 113.116 111.900 da 45 a 64 280.470 140.320 140.150 da 65 a 74 99.346 47.313 52.033 oltre 75 107.624 43.089 64.535 totale 930.445 456.260 474.185 Tabella 1 – La popolazione veronese al 31 dicembre 2019 (tratto dal Piano della Performance 2020-2022, Documento direttive 2020 dell’A- zienda ULSS 9 Scaligera). PROSPETTIVE INFERMIERISTICHE 9
L’ASSISTENZA TERRITORIALE - Piano della Performance 2020-2022 e Documento Direttive 2020 L’assistenza Territoriale Con riferimento all’Assistenza territoriale si riportano le strutture e i dati dell’assistenza domiciliare, residenziale e semi-residenziale. Nel complesso l’ULSS 9 dispone sul territorio dei seguenti servizi: Tabella 13 - Strutture territoriali Distretto 1 Distretto 2 Distretto 3 Distretto 4 Bussolengo, Villafranca, Poliambulatori Villa S. Giuliana Polo S. Bonifacio Legnago Bovolone Isola della Scala, Malcesine, Saro ospedalieri Cuore, Pederzoli, Villa Garda Montecchia di Crosara Caprino Veronese, Bardolino, Bus- Marzana, Legnago, S.Giovanni Lupatoto solengo, Domegliara, I.d.Scala, Poliambulatori Verona Via Campania, Bovolone, Tregnago Malcesine, Negrar, Peschiera, Territoriali Via del Capitel Zevio, Verona Via Valeggio Sommacampagna, Villafranca, Via Poloni Nogara, Cerea Cologna Veneta Valeggio Ospedali di Tregnago, San Bonifacio Bovolone Cdc Pederzoli Comunità Hospice Marzana Cologna Veneta Cdc Pederzoli R.E.M.S. Nogara Assistenza primaria Relativamente alla medicina ge- Con l’attivazione delle Medicine di ULSS 9 a fine 2019 arriva a con- nerale, l’Azienda opera mediante Gruppo integrate di Valeggio e di tare 9 Medicine di Gruppo con 88 572 Medici di Medicina Genera- Castelnuovo del Garda nel Distret- medici che vi operano. le e 114 Pediatri di libera scelta. to 4 dell’Ovest Veronese l’azienda Tabella 14 - Medici di medicina generale e pediatri di libera scelta convenzionati con l’ULSS 9 al 31/12/2019 Distretto 1 Distretto 2 Distretto 3 Distretto 4 Medici di Medicina Generale 296 92 184 572 Pediatri di Libera Scelta 55 20 39 114 FORME ASSOCIATIVE MMG 53 11 35 99 FORME ASSOCIATIVE PLS 14 4 8 26 Numero Medicine di Gruppo Integrate attivate 3 4 2 9 10
L’ASSISTENZA TERRITORIALE - Piano della Performance 2020-2022 e Documento Direttive 2020 Assistenza domiciliare Al fine di garantire un adeguato e dai comuni diversi servizi gratuiti In merito all’ADI si riportano in Ta- sostegno alle persone con disabi- forniti a domicilio, differenziati a bella 15 i dati relativi alle perso- lità che necessitano di interventi seconda delle esigenze del cittadi- ne seguite. Il confronto con l’anno per l’aiuto personale e per la vita no. I Principali servizi sono l’Assi- 2018 fa registrare un aumento del indipendente presso il proprio do- stenza Domiciliare Integrata(ADI) e n. complessivo di utenti (+2345 micilio, sono garantiti dalle AULSS l’Impegnativa di Cura Domiciliare. pari al 10,3%) presi in carico. Tabella 15 - Utenti in ADI e tipologia di figura che effettua l’accesso 2019 2018 Figura Professionale che effettua l'accesso Numero Utenti Numero Utenti 01. MMG 18.946 16.700 02. PLS 214 196 03. infermiere 12.374 11.856 04. medico specialista 2.348 2.560 05. medico esperto in cure palliative 845 910 07. psicologo 08. fisioterapista 1023 975 12. assistenza sociale della Az. ULSS (del SSN) 410 405 13. assistente sociale del Comune (no del SSN) 5 4 60. OSS della Az. ULSS (del SSN) 512 484 61. OSS del Comune (no del SSN) 6 4 99. altro soggetto 2 3 TOTALE 25.180 22.835 Fonte: Flusso informativo regionale delle cure domiciliari Con DGRV 1338/2013, nell’am- l’Impegnativa di Cura Domiciliare rispondente a diverse intensità di bito delle prestazioni costituenti (ICD) che ha sostituito le precedenti bisogno assistenziale: LEA aggiuntivi regionali, sono sta- forme di sostegno economico (As- · ICDb – utenti con basso bisogno te riprogrammate le prestazioni in segno di Cura). assistenziale (ex Assegno di Cura materia di domiciliarità nella non L’ICD è strutturata in cinque tipolo- base e badanti e contributo SAD-A- autosufficienza ed è stata istituita gie, mutuamente esclusive, ognuna DI); PROSPETTIVE INFERMIERISTICHE 11
L’ASSISTENZA TERRITORIALE - Piano della Performance 2020-2022 e Documento Direttive 2020 · ICDm – utenti con medio biso- giungere una nuova impegnati- DGRV 1338/2013 sono stati ag- gno assistenziale (ex Assegno di va di Cura Domiciliare destinata giornati con DGRV 1047/2015. Cura demenze con disturbo com- alle persone affette da Sclerosi Con DGR n.946/2017 sono stati portamentale); Laterale Amiotrofica (ICDsla), pre- introdotte ulteriori disposizioni in- · ICDa – utenti con alto bisogno cedentemente erogate tramite tegrative della DGRV 517/2017 assistenziale che necessitano di progetti specifici (DGRV 571 del circ le modalità di liquidazione interventi domiciliari di assistenza 28/04/2017) delle ICDsla continua nelle 24 ore e di apparec- chiature elettro-medicali; Per l’assegnazione dei contributi Nella Tabella si riportano i dati. Si · ICDp – utenti con grave disabilità (che variano da 120 a 800 euro può notare che il valore del con- psichica e intellettiva (ex contributi mensili, ad eccezione per le ICDsla tributo erogato nel 2019 risulta in aiuto personale); il cui contributo può arrivare fino a aumento in attuazione della pro- · ICDf – utenti con grave disabilità 2.000,00 euro) viene valutata sia grammazione aziendale prevista fisico-motoria (ex contributi vita in- la gravità del bisogno assistenziale con Deliberazione del Direttore dipendente). che la situazione economica rileva- generale n.186 del 28.03.2019 . A queste fattispecie si deve ag- ta con l’ISEE. I criteri stabiliti dalla Tabella 16 - Numero utenti e valore del contributo ICD erogato IMPEGNATIVE DI IMPORTO N. UTENTI LIQUIDATO N. UTENTI LIQUIDATO CURA UNITARIO 2018 ANNO 2019 ANNO DOMICILIARE 2018 2019 ICDsla Contributo variabile 35 255.884,00 36 262.738,25 ICDa 600/800 Euro 112 899.500,00 118 923.200,00 ICDb 120 Euro 3.542 4.381.680,00 3.972 4.721.880,00 ICDm 400 Euro 797 2.851.600,00 820 2.917.720,00 ICDp Contributo Variabile 446 1.480.460,30 484 1.616.387,95 ICDf Contributo Variabile 213 1.285.322,44 224 1.300.016,73 SAD in ADI - 2.986.668,61 2.988.666,00 Sollievo 119 368.637,53 77 317.614,96 totale 5.264 14.509.752,88 5.731 15.048.223,89 12
L’ASSISTENZA TERRITORIALE - Piano della Performance 2020-2022 e Documento Direttive 2020 Ospedale di comunita’ Tabella 17- Ospedali di Comunità: decorrenza attivazione e posti letto Codice Codice Ospedale di Comunità N° posti letto Inizio attività regionale STS 11 UDO Tregnago 15 01/01/2016 012395 768146 Nell’azienda Ulss 9 Scaligera sono presenti 75 posti letto di ospedali Bovolone 24 01/12/2018 013034 804001 di Comunità suddivisi su quattro Pederzoli 24 01/07/2018 013097 845332 strutture. San Bonifacio 12 01/12/2019 013166 768220 Valeggio 24 01/06/2020 012396 845305 Tabella 18 – Ospedali di Comunità: N. dimissioni, degenza media e tempo medio intercorso tra richiesta acco- glimento e ricovero per struttura. Anno 2019. Tempo medio tra Struttura Erogatrice N° dimissioni degenza media domanda di accoglimento e ricovero Bovolone 178 38,1 9,9 Gli ospedali di comunità accolgo- no pazienti prevalentemente pro- Pederzoli 387 20,1 4,7 venienti dalle strutture ospedaliere San Bonifacio 3 17,3 0 (68% del totale degli accoglimenti). Tregnago 196 26,7 54,1 Totale 764 26 11,7 PROSPETTIVE INFERMIERISTICHE 13
L’ASSISTENZA TERRITORIALE - Piano della Performance 2020-2022 e Documento Direttive 2020 Hospice In Azienda Ulss 9 Scaligera nel 2019 sono presenti 3 Hospice: Tabella 19- Hospice: decorrenza attivazione e posti letto Ex ULSS Hospice Comune posti letto Codice sts11 Inizio attività 120 San Cristoforo COLOGNA VENETA 7 768014 01/01/1999 120 San Giuseppe di Marzana VERONA 14 768094 01/06/2006 122 Pederzoli PESCHIERA DEL GARDA 10 845338 01/10/2018 La provenienza risulta essere prin- dell’assistito con cure palliative do- spice. La dimissione risulta nel 90% cipalmente da struttura ospedalie- miciliari attive (31,6%) con una no- dei casi in decesso del paziente. ra (37,5% dei casi) e il domicilio tevole variabilità tra le strutture Ho- Tabella 20 - Numero dimissioni, persone, giornate degenza e degenza media per struttura Hospice, anno 2019. N Persone Degenza Anno Codice Struttura Struttura descrizione N Dimissioni (Codici fiscali GG degenza media distinti) 2019 768014 Hospice San Cristoforo - Cologna Veneta 107 107 2.155 20,1 2019 768094 Hospice San Giuseppe - Marzana 186 179 4.075 21,9 2019 845338 Hospice Pederzoli 166 163 3.223 19,4 Totale 459 449 9.453 20,6 14
L’ASSISTENZA TERRITORIALE - Piano della Performance 2020-2022 e Documento Direttive 2020 Assistenza residenziale e semi-residenziale Questa offerta assistenziale si rivol- Con DGRV 1759 del 29 novembre domiciliarità (ICD). Poiché la pub- ge agli assistiti “più fragili”: anzia- 2019 ad oggetto “Programmazio- blicazione della nuova program- ni, disabili, pazienti con patologie ne e attribuzione alle aziende ULSS mazione ha avuto luogo nel mese croniche o con problemi di dipen- delle risorse finanziarie regionali e di dicembre 2019, l’ULSS non ha denze o di salute mentale. statali per la Non Autosufficienza - esaurito interamente la disponi- Trova espressione in numerose strut- Anno 2019. Art. 5, co. 1 della L.R. bilità. Inoltre l’attivazione di nuo- ture (residenziali e semiresidenzia- 18/12/2009, n. 30. D.G.R. n. ve ICD negli ultimi mesi dell’an- li) adeguatamente dotate per far 126/CR del 12 novembre 2019” no 2019 deve essere sostenibile fronte alle esigenze delle diverse la Regione Veneto ha individuato le come volumi da mantenersi anche tipologie di pazienti. L’accesso al risorse di fonte regionale e statale nell’anno 2020; infatti un’impegna- sistema della residenzialità e se- disponibili per gli interventi LEA in tiva assegnata a fine 2019 costerà miresidenzialità avviene a seguito materia di non auto sufficienza sta- per 1/12 nel 2019 ma presumibil- di valutazione della UVMD e nel bilendone altresì la distribuzione e mente per 12/12 nel 2020. corso del 2017 si è intervenuti per destinazione alle aziende ULSS re- Nelle tabelle sottostanti sono ripor- allineare e rendere omogenei i per- lativamente all’esercizio 2019, per tate le strutture (a gestione diretta corsi di accesso che erano presen- un importo pari a 131.767.300€ e convenzionata) articolate per ti- ti nelle exULSS. In particolare con superiore di oltre 3,5 milioni al fon- pologia di assistenza. Si noti che DDG n. 892 del 24 agosto 2017 do 2018 (€128.188.500). Di que- una stessa struttura “fisica” può è stato approvato il regolamento sti, €84.849.100 sono previsti per svolgere più attività, e pertanto ri- dell’AULSS 9 per l’accesso ai ser- la residenzialità non autosufficienti, sulta conteggiata tante volte quante vizi semiresidenziali, e con DDG €7.879.000 per residenzialità di- sono le differenti attività codificate 892/2019 l’accesso ai servizi se- sabili, €20.026.000 per semi resi- nei modelli ministeriali. miresidenziali per disabili. denzialità disabili e €18.295.000 Tabella 21 - Strutture a gestione diretta – 2019 TIPO ASSISTENZA consultorio familiare ai malati terminali ai disabili psichici tossicodipendenti strumentale e per Assistenza AIDS ai disabili fisici Assistenza per Attività clinica idro termale TIPO STRUTTURA agli anziani psichiatrica laboratorio Diagnostica Assistenza Assistenza Assistenza Assistenza Assistenza Assistenza Attività di Attività di immagini Ambulatorio Laboratorio 59 17 17 Struttura residenziale - 12 - - 2 3 1 - Struttura semi residenziale - - - 9 2 - - 1 4 - Altro tipo di struttura 34 3 2 16 7 6 2 - 6 6 6 3 PROSPETTIVE INFERMIERISTICHE 15
L’ASSISTENZA TERRITORIALE - Piano della Performance 2020-2022 e Documento Direttive 2020 Tabella 22 - Strutture in convenzione 2019 TIPO ASSISTENZA strumentale e per immagini consultorio familiare ai malati terminali ai disabili psichici tossicodipendenti Assistenza AIDS TIPO STRUTTURA ai disabili fisici Assistenza per Attività clinica idro termale agli anziani psichiatrica laboratorio Diagnostica Assistenza Assistenza Assistenza Assistenza Assistenza Assistenza Attività di Attività di Ambulatorio Laboratorio 59 17 17 Struttura residenziale - 12 - - 2 3 1 - Struttura semi residenziale - - - 9 2 - - 1 4 - Altro tipo di struttura 34 3 2 16 7 6 2 - 6 6 6 3 Gli istituti o centri di riabilitazione sono 4, per complessivi 22 posti let- miresidenziali, come riportato nella convenzionati ex art.26 L.833/78 to residenziali e 100 posti letto se- seguente tabella. Tabella 17- Ospedali di Comunità: decorrenza attivazione e posti letto Posti letto Posti letto Totale residenziali Semi-residenziale CENTRO POLIFUNZIONALE DON CALABRIA 22 100 122 Sono attive due convenzioni con istituti situati nella Regione Emilia CENTRO AMBULATORIALE DI RIABILITAZIONE Romagna (Istituto Luce del Mare e 0 0 0 (Fondazione Speranza Onlus) Villa Salus). A.G.B.D Onlus 0 0 0 (Associazione Sindrome di Down) FONDAZIONE PIU’ DI UN SOGNO 0 0 0 Totale 22 100 122 16
L’ASSISTENZA TERRITORIALE - Piano della Performance 2020-2022 e Documento Direttive 2020 Alcuni dati nello specifico Al 31 dicembre 2019 erano li, pazienti con patologie croniche con un numero di utenti pari a 355 178.146 gli esenti per reddito, o con problemi di dipendenze o di per l’assistenza semiresidenziale 318.348 gli esenti per invalidità, salute mentale viene data nelle strut- (Tabella 24 – 25). malattie rare e patologia e 265.451 ture residenziali e semi-residenziali Le tabelle seguenti riportano il n. di per la quota fissa addizionale che sul territorio sono complessi- utenti e le giornate di assistenza, (7RQ). 561.397 hanno avuto alme- vamente 79 per la maggior parte, suddivisi tra le diverse tipologie di no un’esenzione, di questi 210.296 centri servizi per anziani. Nel 2019 assistenza, ricavate dai flussi mini- avevano più di un’esenzione per i posti dedicati alle persone anzia- steriali, confrontati con l’anno pre- reddito e/o per patologia. ne sono stati 5.361 con un numero cedente. La risposta assistenziale agli assistiti complessivo di utenti pari a 6.687 più “fragili” ovvero, anziani, disabi- per l’assistenza residenziale e 244 Le Strutture Intermedie sono strutture gime di degenza a bassa e media sistenza; sperimentali e innovative per per- intensità, nonché create allo scopo · Facilitare le dimissioni ospe- manenze brevi, tenute ad erogare di: daliere; servizi di assistenza continua in re- · Migliorare la continuità dell’as- · Evitare o ritardare gli ingressi Tabella 24- Assistenza Residenziale (fonte STS24) 2019 2018 giornate assi- giornate assi- Assistenza residenziale n posti n utenti stenza n posti n utenti stenza S05 ASSISTENZA PSICHIATRICA 413 461 137.566 419 469 131.568 S09 ASSISTENZA AGLI ANZIANI 5.361 6.687 1.579.839 5.337 6.654 1.642.704 S10 ASSISTENZA AI DISABILI FISICI 257 254 75.909 233 238 78.875 S11 ASSISTENZA AI DISABILI PSICHICI 443 397 132.877 484 394 132.254 S12 ASSISTENZA AI MALATI TERMINALI 31 493 10.271 31 413 7.022 totale 6.505 8.292 1.936.462 6.504 8.168 1.992.423 PROSPETTIVE INFERMIERISTICHE 17
L’ASSISTENZA TERRITORIALE - Piano della Performance 2020-2022 e Documento Direttive 2020 definitivi delle persone anziane In tale ambito di attività si indivi- di assistenza, conservazione dello nelle strutture residenziali. duano, in particolare, tre specifi- stato di equilibrio di salute e riabi- Le strutture di ricovero intermedie che unità di offerta: litazione; sono in grado di accogliere, per · Ospedale di Comunità: struttura · Hospice: struttura residenziale, un periodo limitato (20 – 30 gior- di ricovero intermedia, inserita nel- integrata nella rete dei servizi di ni) i pazienti per i quali non sia la rete dei servizi dell’assistenza cure palliative, destinata all’assi- prefigurabile un percorso di assi- territoriale; stenza di malati inguaribili in fase stenza domiciliare e risulti impro- · Unità Riabilitativa Territoriale avanzata di malattia o in condizio- prio il ricorso all’ospedalizzazione (URT): struttura di ricovero inter- ni di fine vita. o all’istituzionalizzazione. media con obiettivi assistenziali Tabella 25- Assistenza Semi-Residenziale (fonte STS24) 2019 2018 giornate giornate Assistenza semiresidenziale n posti n utenti assistenza n posti n utenti assistenza S05 ASSISTENZA PSICHIATRICA 205 664 31.776 203 703 35.075 S09 ASSISTENZA AGLI ANZIANI 244 355 63.466 243 293 58.665 S10 ASSISTENZA AI DISABILI FISICI 35 43 7.044 36 49 6.048 S11 ASSISTENZA AI DISABILI PSICHICI 1305 1156 222.546 1281 1114 206.656 totale 1.789 2.218 324.832 1.763 2.159 306.444 18
RASSEGNA STAMPA L’ARENA - Disabilità Gli alpini offrono stage a ragazzi con disabilità I piccoli passi verso il mondo del di avvicinarsi per gradi al mondo lavoro sono un grande passo che i del lavoro ma, soprattutto, persegui- a cura della REDAZIONE ragazzi con disabilità della Onlus Il re il nostro obiettivo principale che paese di Alice potranno fare grazie è mettere a frutto le capacità e le alla generosità degli alpini di Pro- abilità dei ragazzi». Guadagnare va di San Bonifacio: la donazione spazi di autonomia, salvaguardia consegnata dalle penne nere del delle abilità, acquisizione di compe- capogruppo Danilo Marconi finan- tenze: i traguardi sono quelli della zieranno infatti stage formativi per i cosiddetta terapia occupazionale ragazzi dai 18 anni in su. «Quando ma quel che cambia è la progres- terminano la scuola superiore i nostri sione del percorso. «Da tempo cul- ragazzi hanno normalmente come liamo questo progetto e abbiamo destinazione i centri diurni ma per anche individuato delle a- ziende e molti di loro è uno sbocco limitante: anche realtà del volontariato che sa- con questo progetto», spiega la pre- rebbero disponibili a spalancare le sidente Stefania Solfa, «vorremmo porte ai ragazzi per permettere loro organizzare stage formativi di 6 o di fare questo tipo di esperienza», 12 mesi che consentano ai ragazzi aggiunge Solfa, «solo che per i no- stri ragazzi è necessario l’affianca- mento di un educatore. Il generoso contributo degli Alpini (1.500 euro, ndr) ci permetterà di avviare questa iniziativa che per qualcuno può dav- vero rappresentare l’avvicinamento e la preparazione al mondo del lavoro». Le penne nere da ormai sette anni sostengono l’attività della Onlus che, grazie alla dedizione di oltre una trentina di volontari, si oc- cupa di dare contenuti al tempo libe- ro di 54 ragazzi con disabilità dai 6 anni in su. Dalla psicomotricità al teatro, dalle attività manuali fino alla musica: scorre così il tempo alla sede di piazza San Biagio, dove da qualche anno è nato anche un ap- prezzatissima band «diversamente musicale» cioè il Dieci più group. P.D.C. PROSPETTIVE INFERMIERISTICHE 19
RASSEGNA STAMPA L’ARENA - Disabilità Disabilità, vincere l’ignoranza gliori negozi; altre con farina e uova fanno dolci degni di Masterchef; altre hanno molta manualità nel di- vulgare con i social i nostri progetti; altre ancora sono pittrici». La prima attività svolta è stata quella per la Onlus «Genitori tosti in tutti i posti», che si occupa del riconoscimento dei diritti dei bambini, per sostenere il progetto di un parco giochi inclu- sivo, cioè accessibile a tutti, disabili e non. «Visto il risultato, il gruppo ha preso forza ed entusiasmo e si è dedicato a sostenere i progetti di altre associazioni, come L’Acero di Daphne Onlus che promuove la cul- tura e la pratica delle cure palliative affinché diventino sempre più dispo- nibili e accessibili a tutte le persone con malattie croniche inguaribili Combattere l’ignoranza sulla disa- metodo della maggioranza, non è e progressive e ai loro familiari». bilità. È questa la strada tortuosa, un sistema sempre facile ma per ora Quindi l’appoggio ai progetti della ma che diventa scorrevole se dentro funziona. Un gruppo spontaneo che «Casa di Heros» che accoglie i di- l’anima ti dedichi a chi è stato sfor- documenta tutto agli interessati, chie- versamente abili e gli anziani, «per tunato nella vita e che deve lottare de autorizzazioni per ogni aspetto rendere più piacevoli le loro giorna- per far riconoscere i propri diritti della privacy di chi sostiene e ogni te. Successivamente abbiamo cono- sociali. Nasce così, da questo obiet- donazione viene sempre visionata sciuto singole realtà a noi vicine e tivo solidale, il gruppo Insieme per e contabilizzata da più persone, in ci siamo dedicati ad alcune famiglie solidarietà, a Valeggio sul Mincio. nome della trasparenza». Amelia che vogliono migliorare la vita dei «È stata una decisione presa di istin- ha deciso di contattare gli amici, «o loro figli portatori di disabilità. Pur- to, in seguito ad alcuni avvenimenti meglio le amiche e ho chiesto loro troppo molte spese sono solo a loro di cui ero venuta a conoscenza nei se volevano aiutarmi a far conosce- carico. Così abbiamo avuto l’onore quali l’ignoranza sulla disabilità era re il mondo della disabilità, soprat- di conoscere Mattia di Rosà, Bruno stata motivo di offesa o isolamento tutto legata ai bambini. Ben 34 per- e Sofia di Verona e Nikolas di Ro- nei confronti di bambini diversamen- sone hanno accettato di lanciarsi in verbella. A modo nostro abbiamo te abili», precisa Amelia Dessi, la questa avventura nonostante il mio contribuito a realizzare almeno in coordinatrice del gruppo. «Al nostro fosse un progetto appena abbozza- parte un sogno, come le spese per interno non ci sono cariche partico- to. Nel gruppo alcune persone sono adeguare la casa alle esigenze di lari, siamo una squadra che si con- creative: con poche stoffe realizza- Mattia, acquistare due bici specia- fronta e decide insieme seguendo il no articoli da regalo degni dei mi- li per Bruno e Sofia, far incontrare 20
RASSEGNA STAMPA i giocatori della squadra del cuore Donna di Villafranca, la merceria Da sperimentato in prima persona i di- a Nikolas». Tutto è possibile grazie Assunta e l’Associazione Percorsi di sagi causati dall’egoismo e dall’in- all’impegno ma anche al prezioso Valeggio, Poi ci sono gli amici che, sensibilità, in seguito a una malattia contributo di persone che credono pur non facendo parte nel gruppo, autoimmune che ha coinvolto un nell’associazione valeggiana. «Non ci sostengono, come Mario, Silvia, minore della mia famiglia. Grazie posso non citare», sottolinea Dessi, Stella e tanti altri». Il nuovo proget- all’insegnamento di persone specia- «Sebastiano Grimaudo dello Jofc to è quello di sostenere Francesco e li, che non vogliono essere citate, ho Castel D’Azzano, Anselmo Sangua- la sua mamma. «Siamo partiti con conosciuto un mondo di Onlus e di nini di Borgo Virgilio, alcuni locali una raccolta fondi, vendendo torte, bimbi e famiglie che hanno bisogno pubblici come il Bar Baraonda e il ma siamo solo all’inizio e voglia- di sostegno; anche con poco si può Bar Tabaccheria La Smorfia di Va- mo fare molto altro». Amelia Dessi far loro sapere che non sono soli». leggio, le associazioni teatrali I Ti- alcuni problemi li ha sperimentati Renzo Cappelletti rasassi e Attori per Caso, anch’esse di persona: «Ho sentito l’esigenza di Valeggio, il negozio Dimensione di far nascere il gruppo dopo aver L’ARENA - Disabilità Il ministro alle disabilità inaugura la stanza di Snoezelen «Oggi esiste questo ministero, ser- ta in Italia all’interno di una scuola. biamo visto in quest’anno di crisi ve semplicemente a fare un’azio- epidemiologica, ci sono state crepe ne di controllo su tutta l’attività di «So delle polemiche riguardo alla e si è capito dove ci sono vulnera- governo affinché in ogni provvedi- presunta discriminazione per l’esi- bilità, ma purtroppo quest’anno ha mento non ci siano dimenticanze, stenza di questo ministero - ha spie- messo in luce che alcune categorie lacune, o magari una mancanza di gato -, c’è stata anche una polemi- hanno subito più di altre». «Se dob- coordinamento. ca sul nome, come se fosse diverso, biamo ripartire, esiste sicuramente Questo è il motivo dell’esistenza di se invece di chiamarmi Erika mi il profilo economico, il profilo finan- questo ministero». Lo ha detto il mi- chiamassi Monica o Genoveffa». ziario, ma la grande operazione di nistro per la Disabilità, Erika Stefa- civiltà di uno Stato è proprio quella ni, intervenendo a Castelnuovo del «Questa azione del governo e que- di stare attenti alle categoria più Garda ( Verona), all’inaugurazione sto ministero - ha spiegato Erika fragili» ha concluso Stefani. della “Snoezelen room” (stanza per Stefani - è anche per dire che noi la stimolazione sensoriale) la quar- tutti siamo impegnati sul tema. Ab- PROSPETTIVE INFERMIERISTICHE 21
RASSEGNA STAMPA L’ARENA - Disabilità «Mia figlia rischia di sentirsi diversa» Una lettera a Erika Stefani e a Patri- bravi e senza difficoltà saranno a di poter godere della compagnia e zio Bianchi, rispettivamente ministri casa in didattica a distanza. È vero della presenza di quelle docenti che per le disabilità e la scuola: l’ha scrit- che ho firmato un patto di didattica in modo splendido l’accompagnano ta Natascia Zordan, presidente del in presenza in modo libero, e l’ho ogni giorno e di quei compagni e Comitato genitori e componente del- fatto in coscienza, ma domani mia compagne di classe che come lei, la Commissione per le pari opportu- figlia andrà a scuola e lo farà con la qualche difficoltà la incontrano. Ma nità di Pescantina. Al centro il tema categoria che ne uscirà con l’etichet- nel mio cuore di madre sono mol- dell’inclusione a scuola degli alunni ta di diversi. Senza nulla togliere to arrabbiata, soffro, perché vedo definiti Bes (sta per Bisogni educati- all’azione degli insegnanti convolti un recinto, costruito in modo nobi- vi speciali), contro il pericolo, acuito nel processo educativo degli alunni le, ma pur sempre un recinto, nel dalla crisi pandemica, di una loro Bes». Conclude Zordan: «Certo ab- quale ghettizzare chi non riesce a «discriminazione ed emarginazio- biamo la fortuna di avere docenti sostenere i ritmi della tabella di mar- ne». Gli alunni Bes sono destinata- splendide che saranno in grado di cia. Come madre mi domando se ri di una didattica individualizzata farle vivere il percorso come una non fosse possibile ragionare diver- che si concretizza nel Piano educa- ricchezza, e io come mamma le ho samente per favorire quel concetto tivo individuale (Pei) perché porta- raccontato che avrà la possibilità di d’inclusione di cui spesso si parla, tori di bisogni educativi speciali. «Il fare un’esperienza che altri non pos- ma per la quale gran poco si fa». problema nasce», spiega Zordan, sono fare. Lei, la mia splendida prin- Lino Cattabianchi «dal fatto che le scuole da ieri sono cipessa coraggiosa ha sorriso, felice chiuse tranne che per gli alunni Bes che svolgono regolarmente lezioni in presenza. Una situazione che non mi convince. Quello che mi preme in particolar modo in questo momento, riguarda il versante dell’inclusione scolastica per gli alunni e le alunne delle scuole in zona rossa. Si è so- stanzialmente arrivati ad esaltare la ghettizzazione dei “diversi”, come possono essere considerai gli alunni Bes». Una prospettiva che Zordan respinge. «Per prima cosa», ribadi- sce, «vorrei precisare che considero mia figlia una Res, cioè una risorsa educativa speciale. Ma questo vie- ne contraddetto dai fatti. In questi giorni di chiusura, ci saranno alunni che si presenteranno a scuola e non troveranno tutti i compagni e le com- pagne di classe, perché loro, quelli 22
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