Prospettive economiche e politica d'investimento Economic Prospects and Investment Policy - II-2017 - Cornèr

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Prospettive economiche e politica d'investimento Economic Prospects and Investment Policy - II-2017 - Cornèr
Prospettive economiche
e politica d’investimento
   Economic Prospects
  and Investment Policy

                 II-2017
Prospettive economiche e politica d'investimento Economic Prospects and Investment Policy - II-2017 - Cornèr
Italiano										01
English                              09

Investment profiles									         16
Economic statistics									19

Edizione marzo 2017
A cura del Comitato d’Investimento

March 2017 Edition
Issued by the Investment Committee
Prospettive economiche e politica d'investimento Economic Prospects and Investment Policy - II-2017 - Cornèr
Indice

Commento macroeconomico							02
Mercato azionario									04
Mercato obbligazionario								05
Mercato valutario           								06
Materie prime									07
Commento macroeconomico
Lo scenario dei prossimi mesi si fonda su aspettative di un’economia globale caratterizzata da crescita economica
e un ritorno dell’inflazione. La disoccupazione è apparsa in diminuzione nei paesi sviluppati e ciò è foriero di un
aumento della fiducia dei consumatori, che potrebbe spingere i consumi e gli investimenti.

Peraltro, non si scorgono all’orizzonte timori di un riaffacciarsi di rilevanti aspettative inflazionistiche, bensì attese
di un graduale orientamento al rialzo della dinamica dei prezzi.

Negli Stati Uniti le previsioni sono di una crescita in area 2.3%, favorita dal miglioramento dell’occupazione, scesa
fino al 4.7%, oltre che dalla stabilizzazione dei settori energetico e delle costruzioni. L’inflazione, sebbene in rialzo,
dovrebbe tuttavia mantenersi contenuta nel corso del prossimo anno. Rimane alta l’incertezza sulle future mosse
della nuova amministrazione Trump, che potrebbero avere rilevanti effetti sullo scenario statunitense e non solo.

In Giappone negli ultimi mesi vi sono stati segnali moderatamente positivi, dalla produzione industriale all’export.
La Bank of Japan manterrà le misure fortemente espansive.

Evoluzione del Prodotto
                                                                                                         15
Interno Lordo

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                                     Dec 31, 99
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                                     Dec 31, 01
                                     Dec 31, 02
                                     Dec 31, 03
                                     Dec 31, 04
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                                     Dec 31, 12
                                     Dec 31, 13
                                     Dec 31, 13
                                     Dec 31, 14
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                                     Jun 30, 01
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                                     Jun 30, 12
                                     Jun 30, 13
                                     Jun 31, 14
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                                     Jun 30, 16
                                     Sep 30, 16

                                          Usa          Zona Euro        Svizzera        Giappone        Cina

         02
Per l’Eurozona le aspettative sono per una crescita del 1.5%. La Banca Centrale Europea rimane orientata al
mantenimento di una politica monetaria decisamente espansiva, nonostante alcuni segnali di surriscaldamento
dell’economia tedesca, dove la disoccupazione è scesa al 5.9%. La grande incognita rimane legata ai prossimi
appuntamenti elettorali in Francia e Germania.

In Cina la crescita è prevista per il 2017 in area 6.4%. Rimangono presenti i problemi di fondo: speculazione
immobiliare, crescita del credito e dell’indebitamento; tuttavia, il governo ha risorse fiscali e finanziarie per
sostenere la crescita sugli attuali livelli, proseguendo nel frattempo nel processo di ampliare il mercato interno.

Al momento, quella che sembra presentarsi come la più rilevante fonte di incertezza a livello globale, e che
potrebbe potenzialmente trasformarsi anche in una fase di elevata volatilità dei mercati, è legata ad eventuali
mosse protezionistiche da parte della nuova amministrazione USA.

23 febbraio 2017 // Massimo Andreoni

Raffronto tra l’evoluzione dei prezzi al
consumo, della produzione industriale
e del tasso di disoccupazione (scala
di destra) nella zona euro

                                           Indice dei prezzi al consumo   Disoccupazione   Produzione industriale

                                                                                                                    03
Mercato azionario
L’esito delle elezioni negli Stati Uniti, con l’implicazione di un probabile stimolo fiscale e deregulation in campo
economico, ha impresso da subito un’accelerazione all’azionario, di cui hanno beneficiato anche i listini
dell’Eurozona.

Il nuovo anno ha visto un andamento più contrastato, dove si sono contraddistinti gli Stati Uniti, ancora positivi
e su nuovi massimi storici (il Dow Jones ha superato per la prima volta i 20’000 punti), ma soprattutto i mercati
emergenti, con performance di tutto rilievo.
In considerazione del peso dell’economia statunitense, in un periodo in cui le scelte di politica economica della
nuova amministrazione sono in pieno divenire e in buona misura solo abbozzate, risulta oltremodo difficile
azzardare previsioni sull’evoluzione dei mercati con un orizzonte di alcuni trimestri.

La nostra valutazione, che non considera interventi “radicali”, che peraltro non si possono escludere, quali una
deriva protezionistica statunitense che potrebbe dare il via ad una guerra commerciale, è che, sulla base degli
indicatori macroeconomici e dei messaggi diffusi dalle banche centrali, lo scenario si presenta tuttora positivo per
l’azionario, almeno per la prima parte dell’anno.

In un’ottica di più breve termine riteniamo che, dopo il recente rally, ci sia il rischio di una fase di prese di profitto, che
non dovrebbe comunque intaccare il trend positivo. Per questo motivo, per il momento restiamo tendenzialmente
neutrali sull’azionario.
In generale, con un orizzonte di medio termine, a nostro avviso l’Eurozona si presenta come il mercato con
maggior potenziale tra i paesi sviluppati, sulla base di fondamentali più attrattivi; pesa, tuttavia, l’incertezza relativa
ai prossimi appuntamenti elettorali (Francia e Germania).
Restiamo positivi anche sui mercati emergenti.

La nostra analisi rimane in ogni caso condizionata all’introduzione o meno, da parte dell’amministrazione
statunitense, di misure che potrebbero compromettere equilibri commerciali consolidati da decenni, con effetti
ad oggi non quantificabili ma, se orientate al protezionismo, con probabili connotazioni negative per l’azionario.

Massimo Andreoni

         04
Mercato obbligazionario
L’elezione di Trump, con un programma fondato sull’introduzione di uno stimolo fiscale, di un imponente
programma d’investimenti in infrastruttura e di una deregulation in vari settori dell’economia, ha avuto un subitaneo
effetto anche sui mercati obbligazionari.

Le linee guida, confermate dalle prime indicazioni post insediamento, hanno creato aspettative di una possibile
accelerazione del processo di aumento dei tassi statunitensi, in un contesto di una Federal Reserve già orientata
ad un graduale rialzo, a seguito di un’economia ormai vicina agli obiettivi prefissati di pieno impiego (tasso di
disoccupazione del 4.8% a gennaio) e prezzi stabili (inflazione a dicembre: 2.1%).

L’effetto contagio dell’obbligazionario USA, nonché dati macroeconomici tendenzialmente positivi nei principali
paesi, inclusa l’Eurozona, hanno trascinato al rialzo i rendimenti obbligazionari a livello globale, rafforzando
l’ipotesi che si sia superato il minino del ciclo.
Le prime settimane dell’anno si sono caratterizzate per una fase di consolidamento sui nuovi livelli, con un
decennale treasury USA in area 2.5% rispetto al 1.8% pre-elezioni USA e un bund in area 0.4% rispetto allo
0.2% di inizio novembre.

Da parte sua la Banca Centrale Europea, nella recente riunione di gennaio, ha confermato il programma di
acquisto di obbligazioni, con riduzione da 80 a 60 miliardi di Euro mensili a partire da aprile.
Le elezioni europee, in particolare in Francia e Germania, costituiscono un fattore decisamente rilevante per
l’obbligazionario, con possibili effetti negativi sullo spread dei paesi «periferici», in caso di vittoria dei movimenti
anti-europeisti.

A tale riguardo, in concomitanza con il recente aumento dei rendimenti, si è già registrato anche un allargamento
degli spread di tali paesi.

In generale, riteniamo che il rialzo dei rendimenti visto nelle ultime settimane sia l’inizio di un trend che continuerà
nel corso dell’anno. Il movimento rialzista non sarà, tuttavia, lineare e molto dipenderà dall’evoluzione delle
aspettative d’inflazione.
Su queste basi, riteniamo opportuno mantenere duration corte, tra 3 e 5 anni.

Massimo Andreoni

                                                                                                            05
Mercato valutario
Dollaro americano          Le previsioni relative all’incremento dei tassi da parte della Fed per il 2017 sono
Range atteso contro EUR:   state ulteriormente adeguate al rialzo. Inoltre anche i rendimenti a lungo termine
1.04-1.10                  sono sostenuti dalle aspettative legate all’evoluzione dell’inflazione prevista
                           all’1,9% per l’anno in corso. Contemporaneamente il clima di incertezza in
                           Europa legato alle imminenti votazioni politiche in Olanda e in Francia da un
                           canto e la difficile situazione Italiana dall’altro potrebbero fomentare un clima di
                           ulteriore incertezza e, di conseguenza, spingere verso il basso le quotazioni dell’
                           euro verso il dollaro. Ci aspettiamo pertanto un graduale rafforzamento della
                           divisa americana nei mesi a venire.

Yen giapponese             Il ruolo dello Yen come moneta rifugio, è tornato alla ribalta a seguito del clima
Range atteso contro USD:   di incertezza instauratosi fra Stati Uniti e Cina dall’ elezione di Trump alla Casa
107.00-115.00              Bianca. La congiuntura è prevista in crescita con un Pil del 1.5%. L’inflazione
                           dovrebbe situarsi attorno all’1.7% rispetto al -0.13% del 2016. Il perdurare del
                           clima di incertezza tenderà a sostenere le quotazioni della moneta nipponica nei
                           confronti delle principali monete in particolare quelle asiatiche.

Sterlina inglese           L’implementazione della Brexit e le conseguenti negoziazioni con l’Unione
Range atteso contro EUR:   Europea comporteranno una lunga fase di incertezza che potrà pesare sulle
0.83-0.88                  quotazioni della Sterlina. L’imprevedibilità circa l’ accordo che sarà finalizzato fra
                           le parti per quel che riguarda l’accesso al mercato unico europeo potrà generare
                           delle fasi di volatilità per la moneta del Regno Unito. Nel prossimo periodo siamo
                           perciò dell’avviso di approfittare delle fasi di apprezzamento per alleggerire le
                           posizioni.

Franco svizzero            Riteniamo che la BNS possa limitare i suoi interventi volti ad indebolire il franco.
Range atteso contro EUR:   A seguito del fatto che soprattutto il dollaro si stia rafforzando contro la moneta
1.0500-1.0800              elvetica, siamo dell’idea che il nostro istituto centrale possa tollerare un moderato
                           rafforzamento verso livelli prossimi a 1.05 franchi per un euro. La politica
                           monetaria della BNS resta fortemente dipendente dalle decisioni della BCE.

Dollaro australiano        L’evoluzione congiunturale in Australia continua a mantenersi sopra le stime con
Range atteso contro EUR:   livelli prossimi al 3%. L’inflazione è prevista attorno al 2.%. Siamo dell’avviso che
1.3500- 1.4200             il ciclo di ribassi dei tassi iniziato nell’ ottobre del 2011 possa essere arrivato al suo
                           epilogo. Tenendo anche in considerazione una ripresa dei prezzi delle materie
                           prime, riteniamo che le quotazioni del dollaro australiano possano rafforzarsi
                           gradatamente contro le principali valute.

                           Nicola Lafranchi

       06
Materie prime
                      La stabilizzazione dell’economia cinese e i segnali tendenzialmente positivi
                      dall’economia mondiale negli ultimi mesi dell’anno costituiscono un rilevante
                      supporto per il comparto. In generale, anche su questi mercati potrebbe esercitare
                      un effetto destabilizzante un’eventuale decisione statunitense di procedere verso
                      una politica protezionistica.

Energia               Le nuove tecnologie di estrazione introdotte negli ultimi anni hanno ridotto la
                      dipendenza degli Stati Uniti dalla produzione estera, modificando una struttura
                      di mercato consolidata da decenni e provocando una forte pressione sui prezzi.
                      Dopo il deciso rimbalzo dai minimi dello scorso anno, il petrolio si sta muovendo
                      all’interno di un range laterale che ha come limite superiore l’area 55 dollari al
                      barile. La decisione Opec di controllare la produzione dovrebbe favorire una
                      stabilizzazione dei corsi su tale livello.

Metalli preziosi      L’oro è stato penalizzato dall’esito delle elezioni statunitensi. Il rafforzamento del
                      dollaro, le attese di aumento dei tassi USA e il rialzo generalizzato dei rendimenti
                      hanno costituito fattori negativi. Le prime settimane dell’anno hanno visto un
                      rimbalzo da livelli di ipervenduto, sostenuto anche dai timori di possibili tensioni
                      derivanti da derive protezionistiche e possibili guerre commerciali.

Metalli industriali   La congiuntura globale e in special modo le previsioni sull’andamento
                      dell’economia cinese restano i fattori determinanti della dinamica dei prezzi dei
                      metalli industriali. In tale ottica la stabilizzazione della crescita cinese e i segnali
                      tendenzialmente positivi a livello globale, costituiscono dei fattori positivi per il
                      comparto. Riteniamo che vi sia ancora un potenziale di salita delle quotazioni.

Beni agricoli         In generale, lo scenario di medio termine rimane caratterizzato da un rilevante
                      divario tra una domanda tuttora crescente e la produzione, derivante dal
                      graduale aumento dello standard di vita in atto nei paesi emergenti. Il comparto
                      ha recentemente dato segnali positivi. A nostro avviso c’è potenziale per un
                      ulteriore rialzo.

                      Massimo Andreoni

                                                                                                  07
Index

Macroeconomic Comments							10
Stock Markets									12
Bond Markets               								13
Currency Markets           								14
Raw Materials									15
Macroeconomic Comments
The outlook for the next few months rests on expectations of global economic growth and a return to inflation.
Unemployment seems to be decreasing in the developed countries. This is a precursor of an upturn in consumer
confidence, which could boost consumption and investment.

Moreover, there are no fears on the horizon of a re-emergence of significant inflation, but rather expectations of
a gradual rising trend in prices.

In the United States, growth of around 2.3% is predicted, encouraged by improved unemployment figures (down
to 4.7%) and a stabilisation of the energy and construction sectors. Although inflation is on the upturn, it should
remain limited during the coming year, however. A high level of uncertainty remains regarding the future moves of
the new Trump administration, which could have significant effects on the US and beyond.

Signs from Japan have been quite positive in recent months, from industrial output to exports. The Bank of Japan
will maintain its strongly expansionist measures.

Gross Domestic Product
                                                                                                   15
dynamics

                                                                                                   10

                                                                                                    5

                                                                                                    0

                                                                                                   -5

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                                   Dec 31, 96
                                   Dec 31, 97
                                   Dec 31, 98
                                   Dec 31, 99
                                   Dec 31, 00
                                   Dec 31, 01
                                   Dec 31, 02
                                   Dec 31, 03
                                   Dec 31, 04
                                   Dec 31, 05
                                   Dec 31, 06
                                   Dec 31, 07
                                   Dec 31, 08
                                   Dec 31, 09
                                   Dec 31, 10
                                   Dec 31, 11
                                   Dec 31, 12
                                   Dec 31, 13
                                   Dec 31, 13
                                   Dec 31, 14
                                   Dec 31, 15
                                   Jun 30, 96
                                   Jun 30, 97
                                   Jun 30, 98
                                   Jun 30, 99
                                   Jun 30, 00
                                   Jun 30, 01
                                   Jun 30, 02
                                   Jun 30, 03
                                   Jun 30, 04
                                   Jun 30, 05
                                   Jun 30, 06
                                   Jun 30, 07
                                   Jun 30, 08
                                   Jun 30, 09
                                   Jun 30, 10
                                   Jun 30, 11
                                   Jun 30, 12
                                   Jun 30, 12
                                   Jun 30, 13
                                   Jun 31, 14
                                   Jun 30, 15
                                   Jun 30, 16
                                   Sep 30, 16

                                        Usa        Euro Zone       Switzerland      Japan        China

        10
In the Eurozone, a growth of 1.5% is expected. The European Central Bank continues to pursue its extremely
expansionist monetary policy, despite some signs that the economy in Germany is starting to overheat and
unemployment figures are down to 5.9%. The forthcoming elections in France and Germany represent the
biggest unknown.

In China, growth of around 6.4% is expected in 2017. The underlying problems, however, remain: property
speculation, growth in credit and indebtedness. Nevertheless, the government has the fiscal and financial
resources to sustain growth at its current levels, while working on expanding the domestic market.

At the moment, apparently the main source of global uncertainty are potential protectionist moves by the new US
administration, which could also trigger a phase of increased market volatility.

23th February 2017 // Massimo Andreoni

Consumer price index, industrial
production and unemployment rate
(on the right scale) in the Euro Zone

                                        Consumer price index   Unemployment   Industrial production

                                                                                                      11
Stock Markets
The outcome of the elections in the USA implied that a fiscal stimulus and economic deregulation are likely. In
immediate response, equities put on a spurt, from which the Eurozone indices also benefited.

Progress has been patchier so far in the new year. The USA continued to yield positive results and reached new
historic highs (the Dow Jones crossed the 20,000-point mark for the first time). Above all, the emerging markets
performed outstandingly well.

In view of the weight of the US economy, it is extremely difficult to venture any forecasts of how markets will
develop over the next few quarters – at a time when the new administration is still working out its economic-policy
choices, many of which exist only in outline.

Our assessment does not allow for any «radical» interventions, such as resorting to protectionism, which could
trigger a trade war. While these cannot be ruled out, we consider that the macroeconomic indicators and the
messages published by the central banks still present a positive scenario for equities, at least for the first part of
the year.

For the short term, we believe that – after the recent rally – there is a risk of a phase of profit-taking, though this
should not dampen the positive trend. We therefore remain neutral with regard to equities for the time being.

In general, looking ahead to the medium term, we see the Eurozone as the market with the greatest potential
among the developed economies, based on its attractive fundamentals. However, the uncertainty surrounding
the forthcoming elections in France and Germany is making itself felt. We also remain positive with regard to the
emerging markets.

In any case, our analysis still depends on whether the US administration introduces measures that could upset
trade balances established for decades, with effects which are not yet quantifiable. If those measures have a
protectionist flavour, the repercussions for the equity market will probably be negative.

Massimo Andreoni

        12
Bond Markets
The election of Trump, with his programme based on fiscal stimulus, impressive plans to invest in infrastructure,
and deregulation of various sectors of the economy, had an immediate effect on bond markets.

Since Trump took office, early indications have confirmed his policy outlines, and have fuelled expectations of a
possible quickening of the pace of interest rate hikes in the USA. The US Federal Reserve is already on course
for a gradual increase – now that the economy is close to achieving the set objectives of full employment (January
unemployment rate: 4.8%) and stable prices (December inflation rate: 2.1%).

The knock-on effect of the US bond market and positive macroeconomic data from the main economies, including
the Eurozone, have driven bond yields up worldwide. This substantiates the assumption that the yields cycle may
have passed its lowest point.

The first few weeks of 2017 were characterised by a phase of consolidation at the new levels. Ten-year US
Treasury notes now stand at around 2.5%, compared with their pre-election level of 1.8%, while ten-year German
Bunds hover at around 0.4%, up from 0.2% at the beginning of November.
At its recent meeting in January, the European Central Bank confirmed its bond-buying programme, which will be
scaled down from EUR 80 billion to EUR 60 billion per month starting in April.

Elections in Europe – particularly in France and Germany – might have major implications for bond markets, and,
if the anti-Europeanist movements win, could also have negative effects on the spreads of peripheral countries.
Coinciding with the recent increase in yields, there has already been a widening of those countries’ spreads.

In general, we believe that the rise in bond yields recorded in the last few weeks marks the beginning of a trend
that will persist during the course of this year. However, the upward trend will not be linear. Much will depend on
what happens to inflation expectations.

On these grounds, we consider it appropriate to maintain short durations of three to five years.

Massimo Andreoni

                                                                                                        13
Currency Markets
US Dollar                Predictions regarding the increase in interest rates to be implemented by the US
Range against the EUR:   Federal Reserve during 2017 have again been revised upwards. Furthermore,
1.04–1.10                long-term yields are bolstered by expectations that inflation will reach 1.9% this
                         year. At the same time, a cloud of uncertainty hangs over Europe resulting from
                         the upcoming elections in the Netherlands and France on the one hand and
                         the difficult situation in Italy on the other hand. These factors could heighten
                         the climate of uncertainty, and consequently drive EUR/USD exchange rates
                         downwards. We expect the US dollar to gradually appreciate against the euro
                         over the coming months.

Japanese Yen             The Japanese yen has returned to its role as a safe-haven currency in response
Range against the USD:   to the uncertain atmosphere between the USA and China following the election
107.00–115.00            of Trump to the White House. The Japanese economy is predicted to grow by
                         1.5% in terms of GDP. Inflation is likely to turn out at around 1.7%, compared
                         to –0.13% in 2016. The continuing climate of uncertainty will lend support to
                         exchange rates for the Japanese yen against other major currencies, especially
                         those of Asia.

Sterling                 The implementation of Brexit and consequent negotiations with the European
Range against the EUR:   Union will generate a long period of uncertainty, which could depress exchange
0.83–0.88                rates for the pound sterling. It is unpredictable what agreement the parties will
                         finally reach on access to the European single market, and this could trigger
                         phases of volatility for the pound sterling. Over the coming period, we therefore
                         intend to profit from phases of appreciation in order to lighten positions held in
                         pounds sterling

Swiss Franc              We believe that the Swiss National Bank (SNB) may limit its interventions to
Range against the EUR:   weaken the Swiss franc. Given that especially the US dollar is appreciating
1.0500–1.0800            against the Swiss currency, we presume that our central bank may tolerate a
                         modest appreciation towards levels close to CHF 1.05 per euro. The SNB’s
                         monetary policy remains closely dependent on decisions made by the European
                         Central Bank.

Australian Dollar        Economic growth in Australia continues to beat expectations, with levels close to
Range against the EUR:   3%. Inflation is predicted to be around 2%. In our opinion, the round of interest
1.3500–1.4200            rate reductions begun in October 2011 may have come to an end. Bearing in
                         mind that commodity prices are rising, we believe that exchange rates for the
                         Australian dollar may gradually appreciate against other major currencies.

                         Nicola Lafranchi

       14
Raw Materials
                        The stabilisation of the Chinese economy and the positive signs from the global
                        economy in the closing months of 2016 bolstered this sector significantly.
                        Nevertheless, a potential US decision to proceed with a protectionist policy could
                        have a destabilising effect on these markets as well.

Energy                  New extraction technologies that were introduced only in recent years have
                        reduced the dependence of the USA on foreign production, and altered a market
                        structure which had been in place for decades. They have also put strong
                        pressure on prices. After firmly recovering from last year’s lows, the oil price is
                        now moving sideways within a range of no higher than USD 55 dollars per barrel.
                        The OPEC decision to control production should encourage prices to stabilise at
                        that level.

Precious metals         Gold has suffered the effects of the outcome of the US elections. The strengthening
                        US dollar, expectations that US interest rates will rise, and the general upturn in
                        yields have proved to be negative influences on the price of gold. The market
                        bounced back from levels of hyperselling during the first few weeks of 2017,
                        partly driven by fears of possible tensions deriving from protectionist measures
                        and potential trade wars.

Industrial metals       The global economy, in particular predictions about Chinese economic growth,
                        continue to determine price trends in industrial-metal prices. In this context,
                        the stabilisation of Chinese economic growth and positive signs at global level
                        represent positive factors for the sector. We believe there is still potential for
                        prices to rise.

Agricultural products   In general, the medium-term scenario remains one of a significant gap between
                        ever-increasing demand and output, due to gradually rising living standards in
                        the emerging economies. The sector has recently been showing positive signs.
                        In our opinion, there is potential for a further increase.

                        Massimo Andreoni

                                                                                                15
Investment profiles
Currency: CHF
Valid on 01.03.2017

Mainly single currency, with the possibility of temporary exposure in other currencies.

       Conservative                                                                                     Conservative Plus

                                          Composition:
                                          // high quality debtor bonds
                                          // possibility of hedging transactions and
                                             portfolio optimisation
                                          Conservative Plus:
                                          // including alternative investments

Mainly single currency, with the possibility of temporary exposure in other currencies.
      Income Classic                                                                                        Income
                                          Composition:
                                          // high quality debtor bonds
                                          // equities, equity funds and structured products
                                          // possibility of hedging transactions and
                                             portfolio optimisation
                                          Income:
                                          // including alternative investments

Mainly single currency, with the possibility of temporary exposure in other currencies.
     Balanced Classic                                                                                       Balanced
                                          Composition:
                                          // high quality debtor bonds
                                          // equities, equity funds and structured products
                                          // possibility of hedging transactions and
                                             portfolio optimisation
                                          Balanced:
                                          // including alternative investments

Mainly single currency, with the possibility of temporary exposure in other currencies.
      Growth Classic                                                                                         Growth

                                          Composition:
                                          // equities, equity funds and structured products
                                          // possibility of hedging transactions and
                                             portfolio optimisation
                                          Growth:
                                          // including alternative investments

        Bond            Equity           Money Market                         Alternative Investments

        16
Investment profiles
Currency: EUR
Valid on 01.03.2017

Mainly single currency, with the possibility of temporary exposure in other currencies.

       Conservative                                                                                     Conservative Plus

                                          Composition:                                                      10% 10%
                                          // high quality debtor bonds
                                          // possibility of hedging transactions and
                                             portfolio optimisation
                                                                                                               80%
                                          Conservative Plus:
                                          // including alternative investments

Mainly single currency, with the possibility of temporary exposure in other currencies.
      Income Classic                                                                                        Income
                                          Composition:                                                      10% 5%
                                          // high quality debtor bonds
                                          // equities, equity funds and structured products                           20%
                                          // possibility of hedging transactions and
                                             portfolio optimisation
                                                                                                               65%
                                          Income:
                                          // including alternative investments

Mainly single currency, with the possibility of temporary exposure in other currencies.
     Balanced Classic                                                                                       Balanced
                                          Composition:                                                      10% 5%
                                          // high quality debtor bonds
                                          // equities, equity funds and structured products
                                          // possibility of hedging transactions and                                  40%
                                                                                                         45%
                                             portfolio optimisation
                                          Balanced:
                                          // including alternative investments

Mainly single currency, with the possibility of temporary exposure in other currencies.
      Growth Classic                                                                                         Growth

                                          Composition:                                                      10%
                                                                                                                     20%
                                          // equities, equity funds and structured products
                                          // possibility of hedging transactions and
                                             portfolio optimisation
                                          Growth:                                                              70%
                                          // including alternative investments

        Bond            Equity           Money Market                         Alternative Investments

                                                                                                                           17
Investment profiles
Currency: USD
Valid on 01.03.2017

Mainly single currency, with the possibility of temporary exposure in other currencies.

       Conservative                                                                                     Conservative Plus

                                          Composition:                                                      10% 10%
                                          // high quality debtor bonds
                                          // possibility of hedging transactions and
                                             portfolio optimisation
                                                                                                                80%
                                          Conservative Plus:
                                          // including alternative investments

Mainly single currency, with the possibility of temporary exposure in other currencies.
      Income Classic                                                                                           Income
                                          Composition:                                                      10% 5%
                                          // high quality debtor bonds
                                          // equities, equity funds and structured products                             20%
                                          // possibility of hedging transactions and
                                             portfolio optimisation
                                                                                                                65%
                                          Income:
                                          // including alternative investments

Mainly single currency, with the possibility of temporary exposure in other currencies.
     Balanced Classic                                                                                       Balanced
                                          Composition:                                                      10% 5%
                                          // high quality debtor bonds
                                          // equities, equity funds and structured products
                                          // possibility of hedging transactions and                                    40%
                                                                                                         45%
                                             portfolio optimisation
                                          Balanced:
                                          // including alternative investments

Mainly single currency, with the possibility of temporary exposure in other currencies.
      Growth Classic                                                                                           Growth

                                          Composition:                                                      10%
                                                                                                                      20%
                                          // equities, equity funds and structured products
                                          // possibility of hedging transactions and
                                             portfolio optimisation
                                          Growth:                                                               70%
                                          // including alternative investments

        Bond            Equity           Money Market                         Alternative Investments

        18
Economic Statistics
25 February 2017

                GDP      GDP        Unemploy- CPI %      Industrial   Surplus/    Debt/   Govt 3M % Govt    EUR vs.   Equity
                2017 E.% 2018 E.%   ment      2017 E.%                Deficit %   GDP               10Y %   Ccy       Mar-
                                    2017 E.%                          GDP E.      % E.                                ket Index
                                                                      2017        2017                                52 wk %
United States   2.3      2.3        4.6       12.4       0.0          -3.2        73.8    0.51     2.37     1.06      22.49
Euro Area       1.5      1.5        9.5       1.5        2.0          -1.7        90.7    -0.60    0.21     -         17.95
Japan           1.1      0.9        3.0       0.6        3.2          -5.0        234.7   -0.33    0.06     119.07 21.16
United Kingdom 1.5       1.3        5.0       2.5        4.3          -3.3        92.2    0.23     1.13     0.84      23.66
Switzerland     1.5      1.6        3.3       0.4        -1.2         0.0         34.1    -0.73    -0.23    1.07      11.15
Australia       2.5      2.7        5.7       2.1        1.6          -2.1        46.1    1.59     2.73     1.37      17.72
China           6.5      6.2        4.1       2.3        6.0          -3.5        20.1    2.63     3.32     7.27      11.08
India           6.8      7.4        4.9       4.7        -0.4         -3.5        52.3    6.11     6.91     70.50     25.14
Brazil          0.7      2.2        12.5      4.9        -0.1         -8.5        75.4    11.68    10.17    3.24      60.30
Russia          1.1      1.5        5.6       4.8        2.3          -2.8        13.7    9.65     8.31     61.31     41.70

                                                                                                                                  19
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