Programmazione educativa dell'asilo nido Scarabocchio Via Svevo 21/1 - Anno Scolastico 2016-2017
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Area Educazione, Università, Ricerca, Cultura e Sport Servizi Educativi Integrati Programmazione educativa dell’asilo nido Scarabocchio Via Svevo 21/1 Anno Scolastico 2016-2017 1
Indice 1) Premessa 2) Analisi delle risorse 3) Le scelte organizzative 4) Organizzazione degli spazi a) Gli spazi interni b) I due saloni c) Gli spazi esterni 5) Organizzazione della giornata educativa a) Scansione temporale della giornata tipo 6) Organizzazione delle routines 7) La salute e il benessere del bambino 8) Organizzazione delle attivita’ ludiche - ambito motorio/fisico - ambito cognitivo - ambito relazionale 9) L’inserimento - Protocollo di inserimento 10) La continuità 11) Rapporto con gli altri servizi e aggiornamento 12) Incontri del personale 13) Rapporti con le famiglie 14) Verifica e strumenti e documentazione 15) PROGETTO EDUCATIVO – ELEMENTO “ACQUA” 2
PREMESSA Il Progetto Educativo prefigura il pensiero che guida la vita al nido. Viene costruito collegialmente dall’equipe che, rispettosa dell’individualità del bambino, rivisita di anno in anno i momenti, gli obiettivi e le modalità attraverso le quali il nido si propone. Il risultato di tutto ciò è una cornice costituita da spazi, tempi e appuntamenti che arricchiscono la vita del nido di significato ed intenzionalità. ANALISI DELLE RISORSE Il nido d’infanzia comunale Scarabocchio, inaugurato nel 1978, si trova in via Svevo 21/1 (tel. 040 828717 ) situato al piano terra dell’edificio (ex casa dell’emigrante) che ospita anche i la scuola dell’infanzia Don Chalvien. LE SCELTE ORGANIZZATIVE La scelta dell’equipe di lavorare per sezioni è volta a facilitare al massimo l’entrata al nido del bambino e della famiglia. In questo modo si raggiunge l’obiettivo di creare delle relazioni privilegiate con un numero limitato di persone consentendo al bambino di creare un legame empatico che faciliti la separazione delle figure familiari significative. Le educatrici considerando le caratteristiche della struttura hanno deciso collegialmente di creare due sezioni da ventidue bambini (tredici / trentasei mesi) con tre educatrici di riferimento per sezione. In base ai turni del personale e alla frequenza dei bambini, il nido struttura un’articolazione di orari di co-presenza al fine di garantire di media il rapporto numerico previsto dalla Legge Regionale 20/2005 . È obbligatorio il rispetto dei margini degli orari giornalieri di entrata e di uscita così come sono fissati dalla famiglia tramite apposito modulo, proprio per permettere al personale di garantire il rapporto numerico più adeguato per il maggior tempo possibile. Sono possibili 2 cambi d’orario all’anno da chiedere tramite apposito modulo che si può richiedere in segreteria, il nuovo orario sarà effettivo dal mese successivo alla presentazione della domanda. I gruppi, l’uno denominato “AZZURRO” e l’altro “GIALLO”, vengono composti: eterogenei per età e per sesso in quanto le più recenti ricerche dimostrano che la diversità di competenze favorisce il progresso cognitivo dei più piccoli, contribuisce alla riduzione dell’aggressività e ad 3
un aumento dei comportamenti empatici e cooperativi (importanza del “prendersi cura”: Bronfenbrenner Stefani). In tal modo si mira a far raggiungere loro un modello di sé sicuro e positivo poiché le nuove figure di riferimento trovate al nido risponderanno adeguatamente ai loro bisogni (Winnicott Bowlby Ainswort). La formazione delle sezioni avviene attraverso i seguenti criteri: Suddivisione in base all’età per avere sezioni con un numero equilibrato di bambini grandi e medi; Suddivisione in base al sesso per avere nelle sezioni un numero equilibrato di bambine e bambini; Suddivisione in caso ci fossero bambini con lo stesso nome; I bambini che iniziano l’inserimento in una sezione rimangono generalmente destinati a questa in modo da rispettare, per quanto possibile, il rapporto che si è stabilito con le educatrici di riferimento; Le strategie per affrontare eventuali difficoltà del minore vengono decise collegialmente dopo un attenta osservazione dei bambini e dei loro bisogni; I criteri generali valgono anche per i bambini inseriti in corso d’anno; Tali criteri sono modificabili per esigenze organizzative della struttura. Dopo aver acquisito un senso di fiducia all’interno del piccolo gruppo il bambino sarà in grado di stabilire delle relazioni plurime con altri educatori e altri gruppi in momenti condivisi (Schaffer Emerson) L’ORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI SPAZI INTERNI Il nido d’infanzia è situato su un unico piano, è suddiviso principalmente in due grandi saloni (giallo e azzurro) ed ha un lungo corridoio dal quale si accede a tutti gli ambienti del nido. All'ingresso del nido si trovano le bacheche per le comunicazioni nido-famiglia. SALONE GIALLO È il salone di riferimento del gruppo dei gialli. C'è una parte riservata ai genitori e ai loro piccoli con gli armadietti personali e un fasciatoio. È suddiviso in un spazio motorio, uno spazio per il gioco simbolico (casetta, cucina), un angolo morbido ed una zona con i tavolini usati sia per le attività che per i pasti di tutti i bambini del nido. 4
SALONE AZZURRO È il salone di riferimento del gruppo degli azzurri e si trova di fronte ai bagni dei bambini è utilizzato, oltre che per attività ludico-didattiche, per il sonno di tutti i bambini del nido. Gli angoli dei saloni sono polifunzionali, cioè, a seconda delle esigenze e degli orari, vengono allestiti in base all’attività da svolgere. Gran parte del materiale è posto alla portata dei bambini. In una parte del corridoio ci sono i restanti armadietti personali dei bambini. Il bagno è costituito da due stanze: – l’antibagno, dove sono situati i lavandini , un bagno per persone diversamente abili – il bagno con la vasca per eventuali bagnetti, i waterini due fasciatoi, gli appendini con la biancheria di ricambio dei bambini. Questa zona, oltre che per le normali pratiche igieniche, viene utilizzata per il bagno delle bambole, il lavaggio delle pentoline e in genere per i giochi con l’acqua; in questa stanza vengono svolte anche le attività relative alla pittura verticale. L’area dei servizi comprende la lavanderia, la cucina e un magazzino. Il personale ha a disposizione lo spogliatoio, i servizi igienici e la sala riunioni. SPAZI ESTERNI Il nido d’infanzia ha a disposizione due giardini attrezzati in alternanza con la scuola dell’infanzia: uno costituito da manto erboso e l’altro da ghiaia. Il giardino a manto erboso, a seguito delle analisi del terreno fatte a maggio 2016 è stato dichiarato, con ord.prot.g. 104773 dd. 31/05/2016, inagibile causa inquinamento fino a nuovo ordine. Il giardino di ghiaia posto davanti all’ingresso della struttura è attrezzato con delle costruzioni di plastica. Adiacente è situato il deposito dei giochi mobili da giardino (macchinine, tricicli ecc.). 5
ORGANIZZAZIONE DELLA GIORNATA EDUCATIVA La giornata è articolata in attività di gioco spontaneo e di gioco guidato e dalle routines ( entrata, uscita, momenti di cambio, del pasto e del sonno) . Lo scopo più importante della programmazione educativa è quello di organizzare il servizio in modo da fornire al bambino occasioni, stimoli, esperienze controllate che lo aiutino efficacemente a scoprire cose nuove, ad entrare in relazione con gli altri bambini, ad esercitare le sue naturali tendenze a conoscere ed osservare l’ambiente e a padroneggiare i diversi spazi e rispetto dei tempi. Scansione temporale della giornata tipo Le entrate e le uscite dei bambini sono organizzate in base al vigente regolamento: 7.30 - 9.00 Entrata accoglimento dei bambini 9.05 - 9.30 Colazione 9.30 – 10.00 Momento del cambio 10.00 – 11.00 Organizzazione delle attività strutturate 11.00 - 11.30 Eventuale cambio e preparazione al pranzo 11.30 – 12.00 Pranzo 12.00 - 12.30 Cambio e preparazione al sonno 12.00 – 13.00 Prima uscita 12.30- 14.30 Sonno 14.30 - 15.00 Cambio 15.00 - 15.30 Merenda 15.30 – 17.30 Gioco libero, attività cognitiva e attività motoria. Uscita. ORGANIZZAZIONE DELLE ROUTINES Le routines sono dei momenti educativi in grado di favorire lo sviluppo cognitivo, linguistico e sociale e di rispondere adeguatamente alle aspettative emotive-affettive dei bambini. Esse si riferiscono ad alcuni momenti organizzativi della vita del nido: entrata, uscita e momenti di cura personale quali l’igiene, l’alimentazione ed il riposo. 6
Questi momenti creano dei contesti prevedibili e ripetibili nell’arco della giornata del bambino al nido, contribuendo al rafforzamento dell’autonomia, ed a determinare una scansione temporale (che gli dia sicurezza). Le routines sono dei contesti privilegiati di interazione adulto- bambino, bambino - bambino, bambino-gruppo di bambini. Fondamentale è la flessibilità dell’educatore, nel rispetto assoluto dell’individualità di ognuno e dei suoi ritmi, dei suoi tempi di sviluppo e dei suoi interessi. La stabilità delle relazioni di questi momenti fanno conoscere all’adulto le modalità di interazione del singolo bambino permettendogli di rispondere nel modo più adeguato ai suoi bisogni e alle sue necessità. Per quanto riguarda il momento del pranzo gli obiettivi che ci prefiggiamo mirano alla conquista dell’autonomia. Il bambino quindi dovrà essere in grado di stare seduto a tavola, utilizzare le stoviglie in maniera corretta, rispettare i tempi degli altri bambini, sperimentare ed essere in grado di riconoscere i vari sapori proposti. Il menù adottato dai nidi d’infanzia è approvato dalla locale azienda per i servizi sanitari. Le famiglie possono richiedere, sempre in forma scritta su apposita modulistica, per i propri figli la somministrazione di diete speciali, per rispondere alle esigenze nutrizionali di bambini e bambine che presentino certificati problemi di alimentazione o esigenze collegate alle convinzioni religiose delle famiglie. Presso ogni nido può essere istituita , su richiesta dei genitori, una Commissione mensa composta da rappresentanti dei genitori e da tecnici/funzionari comunali cui partecipa, su richiesta dei genitori, un rappresentante dell’azienda fornitrice dei pasti con il compito di controllare la qualità dei cibi erogati in relazione ai cibi proposti. Feste di compleanno (linee guida Servizio Sanitario Regionale-Azienda per Servizi Sanitari n.1) Al nido è possibile festeggiare il compleanno del proprio bambino in tale occasione, secondo le disposizioni dell’azienda per i servizi sanitari , si possono portare solamente biscotti, dolci ,torte da forno la cui provenienza sia facilmente identificabile dove siano evidenziati in etichetta gli ingredienti e la scadenza . I gelati sono ammessi solo se è possibile assicurare la corretta conservazione, senza interruzioni della catena del freddo fino al momento della consumazione. 7
Il momento del cambio permette al bambino di conoscere il proprio corpo, di distinguere e accettare le differenze tra sé e gli altri. E’ inoltre ricco di significato emotivo-affettivo in quanto risponde a bisogni primari in modo coerente, adeguato e tempestivo creando un senso di fiducia nei confronti dell’adulto. Gli obiettivi principali da perseguire sono un graduale raggiungimento dell’autonomia per quanto concerne il controllo degli sfinteri, il lavarsi, il vestirsi e lo svestirsi da solo. Altro punto della routine, fondamentale per la sua delicatezza, è il momento del sonno; per tale motivo questa è l’ultima delle routine che viene proposta al bambino nel periodo dell’inserimento. L’obiettivo è quello di far si che ogni bambino riesca ad addormentarsi autonomamente e serenamente. Per la buona riuscita di questo momento è infatti necessario che il bambino abbia già sviluppato una buona conoscenza dell’ambiente, delle abitudini del nido e, soprattutto, una certa familiarità e fiducia nei confronti delle educatrici e del gruppo di bambini (vedi Inserimento). Durante le varie fasi di addormentamento, sonno, risveglio risulta fondamentale la presenza delle educatrici di riferimento per dare sicurezza e tranquillità ai bambini. Per favorire il momento dell’addormentamento si crea un ambiente rilassante, cercando anche di mantenere, soprattutto per il primo periodo, le abitudini di ognuno (lettura di un libro, oggetto transizionale, uso del ciuccio ecc. …). L’obiettivo sarà quello di far passare il bambino serenamente dallo stato di attività al sonno e quindi al risveglio permettendogli così di riposare dopo una mattinata stimolante. Durante il momento del sonno l’educatore è sempre presente accanto ai bambini allo scopo di assisterli per eventuali bisogni fisici (scoprirli o coprirli se necessario, accompagnarli al bagno quando è il caso, ecc.) e coccolarli nei loro sogni. E’ necessaria una particolare attenzione al momento del risveglio per consentire un ricollegamento sereno alla realtà. LA SALUTE ED IL BENESSERE DEL BAMBINO Il nido segue le linea guida e le norme stabilite dal Servizio Sanitario Regionale-Azienda per i Servizi Sanitari N.1 8
Somministrazione dei farmaci al nido Il personale del nido non può somministrare ai bambini farmaci di nessun genere. In presenza di particolari patologie, le modalità per assicurare al bambino l’assistenza necessaria verranno definite con la famiglia e con l'Azienda per i Servizi Sanitari. Oggetti al nido A tutela della sicurezza di tutti i bambini frequentanti, si pregano le famiglie di non portare i bambini al nido con braccialettini, orecchini e collane, né di lasciare al nido oggetti portati da casa, come giochi vari di piccole dimensioni o palline, monetine. Tutela igienico sanitaria Al fine di tutelare la salute dei bambini e di limitare il pericolo di contagio, i bambini possono frequentare il nido solo in assenza di sintomi di malattia che controindichino la permanenza. L’educatrice dovrà avvisare tempestivamente i genitori qualora si presentino nel bambino alcune manifestazioni che sono presentate nella scheda emessa dall’ASS (ad esempio febbre, congiuntivite, gastroenterite, ecc) . Per il problema della pediculosi (pidocchi) è previsto un protocollo che si può visionare presso il nido. L’allontanamento di un bambino dalla collettività infantile, nei casi sopra citati o per sospetta malattia infettiva, si rende necessario non solo ai fini di prevenire il contagio ad altri bambini, ma anche per tutelare il benessere psico-fisico del bambino ammalato: i piccoli di quest’età, infatti, necessitano, in ogni situazione di malessere, indipendentemente dalla contagiosità, della presenza della figura parentale o di riferimento, della permanenza in un ambiente circoscritto e famigliare e del rapporto individuale con un adulto, caratteristiche queste non proprie di una comunità infantile come il nido. Inoltre per circoscrivere la diffusione delle malattie, evitare ricadute e tutelare la salute propria e della comunità, si invitano i genitori a rispettare adeguati tempi di convalescenza. Dunque, oltre a seguire le indicazioni del pediatra di base, sarà utile fare scorta di molta pazienza: il periodo di ingresso al nido ed il periodo invernale combinati con le basse difese del bambino che si devono appena costruire, possono portare a continui eventi di malattia………….. Modalità di frequenza In caso di assenza per qualsiasi motivo, i genitori sono tenuti ad avvisare il nido tempestivamente. 9
ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ LUDICHE All’interno del nido tutto viene proposto sotto forma di gioco. Questo consente ai bambini, evitando lo stress da prestazione, di appropriarsi più facilmente di competenze motorie, cognitive, relazionali ed educative. A questo proposito è importante evidenziare quali sono le competenze dei bambini nella fascia d’età 13– 36 mesi. Ambito motorio-fisico Sta in piedi senza aiuto e cammina in maniera sempre più ordinata Si alza in piedi senza aiuto dalla posizione seduta Cammina e corre in maniera disinvolta Si rialza da solo se cade Sale e scende le scale Salta su entrambi i piedi Striscia Va sullo scivolo Va in triciclo Adatta il corpo ai ritmi musicali Sfoglia un libro Usa in modo pertinente matite e colori È in grado di mangiare da solo usando in modo pertinente le stoviglie È in grado di togliere alcuni capi di vestiario Si lava le mani Controlla gli sfinteri Si soffia il naso Ambito cognitivo Esplora le possibilità di oggetti e giochi Dimostra curiosità Cerca un oggetto nascosto 10
Conosce le funzioni di certi oggetti Si ricorda oggetti e persone già visti Mette forme in un incastro Conosce alcuni colori primari Ha il concetto di quantità tanti/pochi Ha il concetto di grande e piccolo Ha il concetto sotto-sopra Ambito relazionale Interagisce con adulti ( verbale e non verbale) Interagisce con i bambini ( verbale e non verbale) Partecipa alle attività di gruppo Comunica contenuti emotivi ed affettivi Rispetta semplici regole di vita quotidiana/ routines : saluta sta seduto si lascia mettere la bavaglia aspetta il proprio turno condivide un oggetto rispetta i compagni ( non spinge, non picchia,ecc) Si esprime con linguaggio verbale (all'inizio comprendendo e producendo semplici istruzioni o frasi) Usa frasi strutturate Comprende semplici domande Esegue semplici consegne Riesce a farsi comprendere da adulti Riesce a farsi comprendere dai coetanei Esplora gli oggetti utilizzando più canali sensoriali Riconosce la figura di autorità 11
Le attività dei bambini possono essere sia di gioco libero sia attività di gioco strutturato. Il gioco libero si attua con un numero variabile di bambini, sia all’interno che all’esterno del nido, in momenti della giornata definiti dalle esigenze dei bambini e comprese dagli educatori. Il gioco libero è importante per la conoscenza e la socializzazione fra bambini, consente l’esplorazione dell'ambiente circostante permettendo loro di sviluppare l’autonomia , la creatività, l’acquisizione delle prime regole sociali e lo stare insieme. Il gioco strutturato si attua con un numero definito di bambini, in un ambiente circoscritto, per un periodo stabilito di tempo. Il gioco strutturato è importante per lo sviluppo e l’affinamento delle competenze motorie, con particolare riguardo alla coordinazione oculo manuale e del corpo rispetto allo spazio, delle competenze cognitive, apprese attraverso l’esperienza diretta, e delle competenze educative, acquisite interiorizzando regole sociali finalizzate al raggiungimento di obiettivi comuni. In particolare gli obiettivi delle competenze motorie e cognitive vengono definite dalla programmazione didattica L’INSERIMENTO I bambini che entrano per la prima volta al nido si trovano ad affrontare un’esperienza particolarmente delicata. L’inserimento è un processo del progetto pedagogico che coinvolge altri bambini , la famiglia e gli educatori. Compito di quest’ultimi è quello di creare un ambiente rassicurante e stimolante che faciliti il primo distacco dalla famiglia. Inoltre l’educatore crea dei contesti educativi e sociali strutturati nei quali il bambino potrà conoscere, confrontarsi e condividere nuove esperienze con altre figure di adulti e coetanei. La prima settimana del mese di settembre viene dedicata ai bambini che già frequentavano il nido l'anno precedente ed ai trasferimenti. L’inserimento dei bambini nuovi si svolge dalla seconda settimana del mese di settembre e si conclude mediamente in una quindicina di giorni seguendo un protocollo flessibile in base alle caratteristiche dei bambini e alle esigenze dei genitori. Qualora per motivi personali i bambini non potessero fare l’inserimento nel primo gruppo verranno inserite nel secondo gruppo verso la metà di settembre. 12
Protocollo di inserimento Orario Attività Il genitore accompagna il bambino al nido e si ferma con lui tutta l’ora. L’obiettivo è che il bambino possa esplorare l’ambiente e far 1° giorno 10.00-11.00 conoscenza degli altri bambini. Sono presenti le tre educatrici di riferimento che sono a disposizione sia del bambino che del genitore. 2°e 3° il bambino partecipa con il genitore alle varie attività 9.30-11.00 giorno 4° e 5° e 6° Avviene l’allontanamento del genitore; il bambino rimane da solo a 9.00-11.00 giorno giocare. Dopo una breve permanenza del genitore, il bambino rimane da solo al 7° giorno 8.00 – 12.00 nido. Il genitore ritorna al momento del pranzo 8° 9° 10° 11° entro le 9 e non Il bambino pranza da solo al nido giorno oltre le 12.30 entro le 9 e I bambini che hanno orario prolungato iniziano a dormire nel nido. 12° 13° 14° 15° gradualmente fino I primi giorni è richiesta la presenza del genitore al nido verso le ore giorno alle 16.00. 14.00. Questo protocollo d’inserimento verrà adottato in maniera flessibile secondo le esigenze dei bambini e della famiglia. LA CONTINUITÀ Il passaggio dall’asilo nido alla scuola dell’infanzia rappresenta per ogni bambino una novità e un po' di apprensione che può essere meglio superata se i bambini hanno l'opportunità di “scoprire cosa potranno trovare” alla scuola dell'infanzia. Per questo abbiamo previsto un progetto di continuità con le scuole dell’Infanzia vicine al nido (Don Chalvien e Millecolori) svolto attraverso diverse iniziative di raccordo che prevedono progetti educativi, visite o attività comuni . 13
I RAPPORTI CON GLI ALTRI SERVIZI E AGGIORNAMENTO Il nido, al fine di garantire il benessere psico-fisico dei bambini, attiva tutti i rapporti e i contatti necessari, prevedendo incontri ed iniziative congiunte con i servizi sociali, sanitari ed educativi del territorio per garantire la coerenza degli interventi . A questo proposito: È presente un protocollo sulle modalità di primo intervento in situazioni d’emergenza facilmente reperibile da tutti gli operatori del servizio; Sono previsti corsi per la conoscenza di elementi di primo soccorso ed educazione sanitaria; Sono previsti corsi per la conoscenza di come comportarsi in caso di abusi e maltrattamenti sui minori; L'aggiornamento su varie tematiche; Sono possibili incontri con gli altri servizi per conoscere bene il loro ambito d’intervento procedendo a specifici e mirati accordi. Il personale del nido, anche in collaborazione con i servizi territoriali competenti, garantisce la piena integrazione dei bambini diversamente abili, secondo quanto previsto dall’articolo 12 della L.104 del 5/2/92 INCONTRI DEL PERSONALE Per il personale del nido sono previste riunioni organizzative a cadenze mensile per la gestione del servizio come stabilito dal regolamento. IL RAPPORTO CON LE FAMIGLIE Il rapporto nido - famiglia è molto importante nel processo educativo e si deve instaurare una relazione di fiducia e massima collaborazione. Obiettivi: partecipazione attiva delle famiglie; scambio di informazioni (casa - nido); confronto tra modelli educativi. Attraverso: Gli incontri strutturati tra personale del nido e famiglia sono: riunione d’inizio anno con i genitori nuovi ( fine agosto), partecipa il coordinatore, il personale educativo e ausiliario. È un momento di conoscenza e di orientamento iniziale. Colloquio individuale con i genitori dei bambini nuovi a fine agosto, è un momento di conoscenza reciproca tra genitori ed educatori. Assemblea generale dei genitori per l’elezione del comitato di gestione entro il mese di ottobre. Partecipazione ad eventuali manifestazioni organizzate dall’asilo nido e dall’amministrazione. Momenti formali ed informali con il coordinatore dell’asilo nido. Comitato di gestione: i genitori ogni anno eleggono i tre rappresentanti che faranno parte dello stesso in relazione ai compiti descritti nel regolamento. Il comitato è 14
costituito dai tre rappresentanti dei genitori ( uno è il presidente), il coordinatore, due educatrici e un rappresentante del personale d’appoggio eletti in collettivo. Le educatrici sono disponibili sempre su richiesta a colloqui individuali. Spazi informativi: Il nido comunica con le famiglie utilizzando l’albo dei genitori (posto all’ingresso) dove è affissa la seguente documentazione: il regolamento interno, programmazione, progetto educativo, i nominativi e le qualifiche del personale che opera nel nido… All’albo vengono affisse tutte le comunicazioni generali del nido, ed in particolare i comunicati riguardanti le limitazioni del funzionamento del nido. Un ulteriore strumento di comunicazione fra famiglia e nido è il quaderno di sezione (in visione sugli armadietti dei bambini) o nella bacheca di sezione contenente informazioni giornaliere relative al menù e all’attività svolta ed eventuali note. Si invitano le famiglie a controllare sempre le note che il personale trascrive. Per alcune circolari verrà chiesto ai genitori di apporre una firma per presa visione. Calendario scolastico Ad inizio anno scolastico viene consegnato il calendario con tutte le chiusure disposte dalla Regione e con le modifiche eventualmente apportate dal Comune. VERIFICA E STRUMENTI OSSERVATIVI Il bambino verrà osservato sistematicamente . Dopo l’inserimento del bambino gli educatori utilizzeranno delle griglie di osservazione per la raccolta di dati relativi alle competenze iniziali, in corso d’anno e finali di ogni bambino. DOCUMENTAZIONE Alla fine dell'anno scolastico verrà consegnato a ciascun bambino un quaderno con i propri elaborati e un cd di foto: le attività, i momenti divertenti, le “scoperte”. 15
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA 2016/2017 ELEMENTO ACQUA Accanto al progetto educativo volto a stimolare il bambino ed aiutarlo nel suo armonico sviluppo verso l'autostima e la socializzazione, abbiamo pensato quest'anno di proporre il tema "l'elemento acqua". L'acqua, quale dono prezioso per ogni forma di vita, soddisfa il desiderio di manipolazione del bambino e dà la possibilità di "giocare" arricchendolo di nuove esperienze. L'acqua è un elemento vitale che possiamo ossservare da approcci differenti: sensoriale, percettivo, scientifico, espressivo, ecologico, ecc. Per i bambini i giochi con l'acqua sono i preferiti, il contatto dà piacere e benessere, li diverte e li calma, per scoprire rumori, colori e sensazioni. Il progetto didattico è rivolto a tutti i bambini delle sezioni di età dai 13 ai 36 mesi. Le attività verranno proposte in base all'età dei bambini. TEMPI Da novembre a maggio, una volta alla settimana. Vorrremmo attirare l'attenzione dei bambini su alcune proprietà e funzioni dell'acqua: • l'acqua ci lava, disseta noi, animali e piante • l'acqua è contenuta nei mari, laghi, fiumi e nella pioggia • l'acqua rende coesi i corpi; impasta farina, terra, argilla, carta,ecc • l'acqua ci permette di vivere. TOCCARE L'ACQUA • L'acqua non si può afferrare (nelle mani rimane solo qualche goccciolina), non ha forma (se scorre via ne resta solo un pochino), quando la tocchiamo ci bagnamo • toccare l'acqua e sentire la temperatura caldo/freddo • travasi in vari contenitori • percepire il proprio corpo nell'acqua (ad es. mani) • conoscere i vari usi dell'acqua (pulizia quotidiana di se stessi, lavaggio vestiti, giochi, oggetti, ecc) VEDERE L'ACQUA L'acqua è chiara, limpida e trasparente ma, nonstante ciò, possiamo vederla e toccarla: • percepire l'acqua dal nostro corpo (saliva, lacrime, pipì) • far uso dei vari materiali in relazione all'acqua (bicchieri, spugne, cucchiai, bottiglie, imbuti, ecc) • le goccie di pioggia sui vetri delle finestre, nelle pozzanghere, ecc 16
• vedere la trasformazione (può cambiare colore, può cambiare forma se messa in contenitori diversi, puo cambiare stato da liquido a solido come il ghiaccio • con dei movimenti può trasportare oggetti (barchette), oggetti che stanno a galla e quelli che affondano ANNUSARE E ASSAGGIARE L'ACQUA L'acqua è l'elemento di base di ogni forma vivente, è fonte di benessere ed energia. Non avendo un gusto particolare risulta indicata per la preparazione di qualsiasi cibo o bevanda • assaggiare ed annusare l'acqua "pura" e l'acqua aromatizzata con succhi di frutta, zucchero, sale, ecc SENTIRE L'ACQUA I bambini incontrano l'acqua tutti i giorni e ne sentono i rumori • l'acqua che scorre dai rubinetti • l'acqua dello sciacquone del gabinetto • l'acqua che viene agitata dalle mani • fare le bolle di sapone con l'uso della cannuccia e del sapone • ascoltare la pioggia ANIMALI E ACQUA I bambini scopriranno gli animali che vivono nell'acqua OBIETTIVI • riconoscere l'uso dell'acqua e le sue proprietà • riconoscere l'importanza dell'igiene personale • evidenziare l'utilita dell'acqua nei bisogni del bambino • riconosceere i vari gusti dell'acqua • riconoscere i rumori dell'acqua • favorire un atteggiamento di scoperta sonora e di ascolto • sviluppare la capacità di associare ai rumori la situazione corrispondente • rievocare a livello motorio l'esperienza significativa legata all'acqua • sviluppare la capacità di individuare le sensazioni che l'acqua provoca MATERIALI Acqua, materiali di recupero (vaschette, contenitori, bottiglie, ecc) tempere, acquerelli, cartoncini, sale, zucchero, libri. DOCUMENTAZIONE E VERIFICA Raccolta di elaborati dei bambini e foto. La verifica averrà per mezzo degli elaborati dei bambini e attraverso le osservazioni delle educatrici. USCITE Fine anno visita all'acquario con i genitori. 17
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