"IL CILIEGIO" PROGETTO EDUCATIVO DEL SERVIZIO EDUCATIVO DOMICILIARE - Trieste Scuola

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PROGETTO EDUCATIVO
                 DEL SERVIZIO EDUCATIVO DOMICILIARE
                                     “IL CILIEGIO”
                                            TRIESTE

1. Introduzione
Il servizio educativo domiciliare promuove l’educazione e garantisce la cura dei bambini di età
compresa fra i 3 ed i 36 mesi. Nel servizio educativo domiciliare viene accolto, nell’abitazione e
nella famiglia dell’educatrice, un piccolo gruppo di bambini, al fine di favorirne la crescita serena e
globale, attraverso stimoli e attività, proposte in base alle esigenze del singolo e del gruppo.
In tale servizio i bimbi crescono assieme, socializzando, come dei fratellini, imparando a rispettarsi
reciprocamente, prendendosi cura l'uno dell'altro, collaborando e, nello stesso tempo, conquistando
le autonomie personali necessarie per affrontare l'età scolare. Tutto ciò è possibile, grazie
all'ambiente familiare proprio del servizio educativo domiciliare che fa sentire il bambino sereno e
sicuro, perché come a "casa sua" . Il presente servizio educativo domiciliare è inserito nella rete dei
servizi educativi integrativi del Comune di Trieste e si differenzia dai nidi e dagli altri servizi
integrativi, proprio per le caratteristiche sopraccitate.
Per questi motivi, l’associazione “LA GERLA”, di cui il servizio fa parte, propone l’utilizzo della
denominazione Nido Familiare (così come è già conosciuto in altre Regioni d’Italia).

2. Finalità del servizio
Il servizio educativo domiciliare, fa parte dei servizi integrativi per l'infanzia, normati dal
Regolamento 0230/2011, Legge Regionale n. 20/2005.
2.1 Elaborazione di un progetto educativo specifico, in accordo e con il supporto dei
servizi territoriali competenti e la famiglia, per l’integrazione dei bambini in
situazione di svantaggio psicofisico e sociale.
Nella eventualità di accoglimento di bambino/a con disabilità il progetto educativo sarà elaborato
sulla base della normativa della legge 104/92 con il coinvolgimento attivo dei servizi sanitari,
educativi e della famiglia.
2.2 Definizione dei criteri, delle modalità di collegamento e degli interventi con gli altri servizi
educativi, con il sistema integrato e con i servizi sociali.
Il servizio si impegna di mantenere attivo un sistema comunicativo efficace ed efficiente, capace di
rispondere alle aspettative delle famiglie e delle istituzioni e del personale interno, attraverso
tempestive comunicazioni scritte che vengono consegnate alle famiglie ed esposte sulla bacheca.
L'educatrice si rende disponibile a svolgere colloqui ed incontri con le docenti delle scuole
dell'infanzia dove andranno i bimbi e con i servizi sanitari e sociali del territorio.

3. Riferimenti adottati

3.1. Elementi teorici
Il servizio educativo domiciliare non fa riferimento a precise e definite teorie educative, ma si
avvale della formazione di base dell’educatrice, della sua esperienza e della formazione continua.
L’associazione “LA GERLA” prende spunto ed ispirazione dalle teorie montessoriane e dai testi di:
1)Anna Oliverio Ferraris (in special modo: “Le età della mente” e “A piedi nudi nel verde”),
2)Françoise Dolto (“Come allevare un bambino felice”),
3) Barry Brazelton (“I bisogni irrinunciabili dei bambini”),
4)Bruno Bettelheim (“Il mondo incantato”)
Nello svolgimento di tutte le attività quotidiane, il servizio educativo domiciliare fa riferimento
alle seguenti fonti:
1) "Fino a tre" (Il mestiere di educatore al Nido e nei servizi per l'infanzia/ Progetti ed attività al
Nido e nei servizi per l'infanzia), di Maria Cristina Stradi; Edizioni Juvenilia.
2) "Progetto guida" (Guida didattica per la scuola dell'infanzia con progetti e percorsi integrati), di
Ivonne Serallegri Radi; Raffaello edizioni.
3) "Guida in progress" (Professione insegnante); Giunti Scuola.
4) "I giochi musicali dei piccoli", Cooperativa sociale La coccinella; Edizioni Junior.
5) "Con i materiali poveri e di recupero", di Carlo de Simone, Lella Gandini, Laura Mancini;
Edizioni Junior.
6) "Benessere al nido" (Guida didattica per le strutture della prima infanzia) di Tiziano Loschi;
Nicola Milano Editore.

3.2. Idea di servizio, bambino, genitore, ecc.
Idea del bambino : competente dalla nascita; soggetto attivo nel suo apprendimento; sa esprimere i
propri bisogni con molti linguaggi; apprende e conosce dalla e nella relazione.
Idea del genitore: collaboratori consapevoli e attivi del progetto educativo;
Idea dell'educatore: responsabile di costruire offerte educative consapevoli e pensate; crea le
occasioni affinché l'esplorazione e la scoperta avvengano; capace di un ascolto permanente che
alimenta riflessione, accoglienza e apertura verso sé e l'altro; capace di accogliere dentro di sé le
emozioni e i bisogni del bambino per restituirgliele trasformate in pensiero; deve agire con
intenzionalità e rispetto; offre contesti diversificati di relazioni (gruppo eterogeneo/ adulti altri).
Idea di servizio: Un luogo di crescita e di confronto sia con i pari che con adulti altri; uno dei primi
ambiti di socializzazione extra familiare dove avvengono le prime esperienze di condivisione e
scoperta; un ambiente familiare, ma al contempo appositamente studiato e progettato dove i
bambini scoprono il piacere dell'apprendimento in una dimensione ludica e relazionale; un ambiente
che offre al bambino l'opportunità di arricchire la propria crescita grazie al valore speciale ed unico
dato dalla condivisione della vita collettiva, dalla ricchezza e dalla varietà delle proposte ludiche e
relazionali offerte; un luogo dove i bambini imparano a gestirsi sviluppando la loro autonomia; un
luogo dove nulla avviene per caso: alla base di ogni agire dell'educatrice c'è un pensiero pedagogico
ben preciso nel totale rispetto del bambino.

4. Metodologie impiegate per:

4.1 La stesura del Progetto Educativo.
Il progetto educativo del servizio educativo domiciliare, è formalizzato dall'educatrice, avvalendosi
della supervisione psicopedagogica. Esso tiene conto delle esigenze dei bambini, che sono sempre
diverse, e fa parte di un progetto più ampio che è quello dell'Associazione di riferimento.

4.2 L’organizzazione delle attività didattiche
E' totalmente gestita dalla educatrice che organizza spazi e tempi in base ai bisogni dei bambini e
agli obiettivi educativi.

4.3 Le modalità di osservazione e di verifiche attuate
Il progetto educativo viene elaborato dopo una fase di osservazioni del bambino e del gruppo, di
colloqui con la famiglia e in coordinamento con il progetto dell'Associazione.
Le modalità di osservazione si avvalgono di rilevazioni trimestrali che vengono documentate anche
con fotografie e filmati di ciascun bambino. Le rilevazioni fanno riferimento al quadro degli
obiettivi (allegato A) programmati per ogni singolo e per il gruppo. Tale quadro è ad esclusivo uso
personale, ed aiuta l'educatrice, viste le età miste dei bambini, a monitorare le conquiste o meno del
singolo e del gruppo.
4.4 Il lavoro del Gruppo di lavoro
L'educatrice partecipa agli incontri programmati di supervisione pedagogica e psicologica
organizzati dall'Associazione, una volta al mese per un totale di tre ore circa ad incontro.
L'educatrice s'impegna annualmente a partecipare a corsi di aggiornamento professionale promossi
dall'Associazione e dalla Regione.

4.5 L’educatore di riferimento
Le tappe dello sviluppo sono influenzate in modo notevole dal rapporto che il bambino instaura con
gli adulti. La figura dell’educatrice domiciliare assume quindi una notevole importanza, in quanto
affianca la famiglia nel processo di educazione e formazione del bambino, prendendosi cura di lui
fin dai primi mesi di vita. L'educatrice, osservando il bambino, è in grado di coglierne gli stati
d'animo e i reali bisogni, soddisfacendo adeguatamente e amorevolmente le sue richieste esplicite e
non. L'educatrice è in grado di offrire al bambino quanti più strumenti possibili di crescita
personale, sia sul piano educativo, sia su quello affettivo, tenendo in considerazione le
caratteristiche individuali, nel rispetto dei suoi ritmi e dei suoi tempi.
Si può, quindi, dire che l'educatrice domiciliare collabora, a fianco della famiglia, a una sana e
corretta crescita del bambino, inserendolo in un mini contesto sociale, dove sono presenti regole di
convivenza e fornendogli le prime basi di un percorso di crescita globale.

4.6 L’inserimento e l’ambientamento
L'inserimento è la fase con cui si permette al bambino, alla famiglia e all'educatrice, di instaurare un
rapporto felice di benessere e fiducia che sarà alla base di tutto il percorso al nido. L'inserimento è
necessario per dare serenità e sicurezza al bambino e fargli conoscere persone e ambienti nuovi,
riuscendo a rimanere sereno anche quando la figura familiare non è al suo fianco, ed inoltre, per
creare fiducia e sicurezza, sia al bambino, sia alla famiglia, sia all'educatrice. L’inserimento viene
previsto su minimo 10 giorni, ma può essere prolungato, fino a quando il bambino comincerà a
staccarsi dal genitore ed esplorare l’ambiente in modo tranquillo e curioso.

Indicativamente, le modalità di inserimento sono le seguenti:
Prima settimana: Il bambino permarrà al nido un'ora al giorno. L'orario preciso verrà stabilito
dall'educatrice, e comunicato per tempo alla famiglia .
Lunedì e Martedì, il bambino sarà inserito nell'ambiente dalla rispettiva figura familiare, giocando
con lui e mostrandogli l'ambiente.
Mercoledì, il bambino sarà inserito nell'ambiente dalla figura familiare, che successivamente lascerà
spazio all'educatrice, che inizierà a farsi conoscere, interagendo con il bambino, mentre la figura
familiare, starà a fianco del bambino, rimanendo osservatrice.
Giovedì e Venerdì, il bambino verrà consegnato all'educatrice e starà con lei, da solo, per un'oretta,
fino al ricongiungimento con la figura familiare.
Seconda settimana: Il bambino aumenterà di giorno in giorno le ore di frequenza al nido, fino ad
arrivare al venerdì con l'orario di frequenza totale richiesto. L'orario preciso verrà stabilito
dall'educatrice, e comunicato per tempo alla famiglia.
Lunedì e Martedì, il bambino verrà consegnato all'educatrice e starà con lei, da solo, per un'oretta,
fino al ricongiungimento con la figura familiare.
Mercoledì, il bambino verrà consegnato all'educatrice e starà con lei 3 ore, ricongiungendosi al
familiare, prima del pasto.
Giovedì, il bambino verrà consegnato all'educatrice e starà con lei 4 ore, ricongiungendosi al
familiare,dopo il pasto.
Venerdì, il bambino verrà consegnato all'educatrice e starà con lei l'orario di frequenza totale
richiesto dalla famiglia.
La terza e quarta settimana, vi sarà l'ambientamento del bambino. Il piccolo, ormai inserito nel
gruppo, tramite,attività proposte dall'educatrice, giochi, momenti di routine ecc. imparerà le regole
di condivisione con il gruppo e i ritmi di vita al nido, ambientandosi e facendo sue, le regole e la
vita, del nido familiare.

4.7 Le relazioni con la famiglia
Durante tutto l'anno i genitori, partecipano attivamente, alla vita del Servizio educativo domiciliare
attraverso i seguenti colloqui:
Colloquio iniziale: Prima dell'inserimento del bambino, verrà organizzato un primo
colloquio, per conoscere le esigenze della famiglia, colloquio che continuerà e andrà sullo specifico,
durante l'inserimento del bambino.
Colloqui giornalieri: Al momento dell'accoglienza e del ricongiungimento, ci saranno scambi di
informazioni tra genitori ed educatore sullo svolgimento della giornata.
Colloqui in caso di necessità: In caso di problemi, verrà richiesto un colloquio specifico con la
famiglia, per esporre tale problema e trovare assieme una soluzione.
Colloqui finali: A fine anno, con la consegna di un dvd ad ogni bambino, verranno elencate le
conquiste e i progressi di ciascuno, nonché eventuali punti da rafforzare.
Durante l'anno i genitori, verranno invitati a partecipare a corsi d'aggiornamento organizzati
dall’Associazione o dal Territorio.

5. Obiettivi in relazione alle attività educative proposte
Si ritiene che gli obiettivi, suddivisi per aree, siano comunque interdipendenti e attuati in ciascuna
attività proposta.

5.1. Emotiva-affettiva-sociale
-Accettare il distacco dai familiari.
-Accettare il contatto fisico e la cura da parte di persone diverse dai familiari.
-Distinguere i ruoli degli adulti.
-Orientarsi negli spazi interni ed esterni.
-Riconoscere i momenti della giornata e collegarli ad attività ed esperienze specifiche.
-Riconoscere elementi dell'ambiente esterno.

5.2. Percettiva-sensoriale-motoria
-Compiere movimenti (gattonare, deambulare con sostegno).
-Riconoscere la destinazione funzionale degli spazi principali dell'ambiente.
-Utilizzare alcuni concetti spaziali (dentro, fuori, sopra, sotto, aperto, chiuso...)
-Imitare il movimento di alcuni animali.
-Compiere percorsi complessi superando ostacoli.
-Utilizzare i principali spazi interni ed esterni del Servizio educativo domiciliare secondo la loro
destinazione fondamentale.

5.3. Comunicativa-espressiva
-Imitare gesti e azioni prodotti da un adulto o da un compagno.
-Usare suoni per esprimere emozioni e stati d'animo.
-Usare parole per accompagnare azioni.
-Scarabocchiare, tracciare segni.
-Comprendere e utilizzare codici gestuali sempre più ampi.
-Sperimentare forme personali di scrittura.

5.4. Cognitiva
-Esplorare con la manipolazione e la percezione sensoriale.
-Riconoscere le principali caratteristiche di oggetti d'uso quotidiano.
-Riconoscere semplici situazioni di causa-effetto.
-Accettare semplici regole.
-Fare corrispondere oggetti per forma, colore, dimensione.
-Utilizzare alcune relazioni causa-effetto.

6. Programmazione delle attività educative
Occorre tener conto che i bambini utenti del servizio educativo domiciliare possono usufruire di
particolari contratti orari e che quindi, all’interno della giornata tipo, si possono avere ulteriori
momenti di accoglienza/uscite, secondo gli orari richiesti dalle famiglie per motivi di lavoro o di
organizzazione familiare (ad esempio, i genitori usufruiscono anche dell’aiuto dei nonni).

6.1 Giornata tipo
Ore 7:30-9:00 accoglienza e gioco libero
Ore 9:00-9:30 attività strutturate in base all' età (simbolico, motorio....).
Ore 9:30-10:00 spuntino metà mattina.
Ore 10:00-11:15 gioco area esterna.
Ore 11:15-11:30 preparazione al pranzo.
Ore 11:30-12:30 pranzo.
Ore 12:30-13:00 pulizia personale ,cambio del pannolino e gioco libero.
Ore 13:00 prima uscita.
Ore 13:00-15:00 nanna
Ore 15:00-15.30 cambio pannolino e seconda uscita.
Ore 15:30-16:00 merenda.
Ore 16:00-16:30 gioco libero e ultima uscita.

Gli orari dei pasti e della nanna, per i bambini più piccoli, variano in base alle loro necessità.

6.2 Organizzazione degli spazi
Le stanze e gli angoli di gioco sono spazi pensati, nel rispetto dell’età e delle necessità del bambino
affinché nulla possa essere casuale.
L’Atrio: è il luogo dell'accoglienza, della separazione e, anche, del ricongiungimento con mamma
e papà. In uno spazio attrezzato, i bambini, con l'aiuto dei genitori o da soli, si svestono, indossano
gli antiscivolo e salutano i genitori per poi avviarsi nella stanza dove vengono accolti
dall’educatrice ed il gruppo.
Il Bagnetto: si utilizza il bagno di casa adattato con un riduttore per il wc per i più grandicelli. Le
operazioni d’igiene personali avvengono nel lavandino e nel bidet come nel contesto di casa. Per i
più piccini si può usare il fasciatoio, nella stanza dei giochi.
Momento del riposo: per i più piccoli, lo spazio dedicato al riposo è una stanza riservata ed
allestita con dei lettini; i più grandicelli dispongono di materassini attrezzati per la nanna nella
stanza dei giochi, la quale dalle ore 13 alle 15, si trasforma in stanza del riposo. Tenendo conto che
il momento del riposo è ricco di risvolti emotivi ed ha valenza affettiva, va adeguato alle necessità
del bimbo, al fine di renderlo sereno e favorirne l’autonomia.
Momento del pasto: i pasti si consumano nella cucina familiare con modalità diverse in base all'età
e all'autonomia personale. Il pasto è un altro momento importante perché è vissuto affettivamente e
in base ai diversi approcci al cibo, diventa quindi essenziale la relazione tra bambino ed educatrice.
La cucina: il grande tavolo della cucina viene inoltre utilizzato anche per attività grafiche-
pittoriche e di manipolazione.
Spazio esterno: è caratterizzato da vari giochi tra cui una casetta, un’altalena, una piscinetta, tricicli
e vari giocattoli che stimolano alla manipolazione e alle attività costruttive. Nel periodo estivo si
usano anche giochi d'acqua.
Nello spazio esterno il bambino ha la possibilità di esplorare e sviluppare i propri sensi sia con i
materiali dedicati sia con gli elementi del contesto: un orto da osservare, alberi da frutto, piante
fiorite e anche piccoli animali. I bambini partecipano direttamente ad alcune attività (raccogliere i
piselli, le erbe aromatiche per il pranzo, la menta per l’infuso…)
La stanza dei giochi: caratterizzata da uno spazio di giochi dedicato ai bambini con ampia
flessibilità organizzativa. Gli spazi di attività si strutturano via via secondo l'età, le proposte e il
numero dei bambini. Tutte le attività ludiche trovano svolgimento, siano esse l'ascolto di fiabe o di
musica, la produzione di suoni, il canto e il ballo, i travestimenti e giochi di ruolo e il gioco libero.
I momenti ludici sono pianificati e mai casuali.

6.3 Attività di cura (routines)
Le routines costituiscono una serie di momenti che si ripetono nell'arco della giornata in maniera
costante e ricorrente (entrata, pasto, sonno, igiene, ricongiungimento). Prevalentemente legate al
soddisfacimento dei bisogni fisiologici del bambino, costituiscono un notevole elemento di
orientamento rispetto ai tempi e al succedersi delle diverse situazioni nella giornata. La ripetitività
dà sicurezza e aiuta i bambini a comprendere la realtà che li circonda: il ripetersi dei momenti di
routine va visto quindi come condizione di rafforzamento delle abilità cognitive e comportamentali
sollecitate.

Obbiettivi:
-Identificare costanti e ripetitività di alcune situazioni.
-Identificare spazi e luoghi.
-Individuare una sequenza temporale.
-Sperimentare esperienze individuali e generalizzate.
-Condividere una situazione sociale.
-Acquisire abilità e consapevolezza delle proprie azioni.
-Ripetere e riprodurre autonomamente sequenze di azioni.
-Accettare e condividere regole e divieti.
-Soddisfare autonomamente le proprie necessità.

6.4 Materiali usati
Arredi: Le strutture principali sono state acquistate all’IKEA e in altre ditte certificate.
Materiali didattici: giochi strutturati (puzzle, lego, incastri...); colori di ogni genere
Materiali comuni e di riciclo: pasta, farina, ecc.
Materiali per l'area esterno: tricicli, casetta, scivolo, giochi d'acqua, ecc.
Passeggini, seggioloni e strumenti d'uso personale (piattini, bicchieri, biberon...).
Giocattoli: peluches, bambole, macchine, ....
Libri di vario formato e materiale.

6.5 Descrizione delle attività attuate
1- travasi con pasta, farina, mais, fagioli ecc..; manipolazione di varie paste, tipo das, pongo, pasta
di sale; attività di strappo con carte e giornali di vari spessori; attività sensoriali, attività con l'acqua
e la sabbia; partecipazione nella cura dell'orto... (Attività manipolative );
2- pittura a dita, a rullo, con pennelli e con vari altri strumenti; incollaggio di carta e altri materiali;
attività musicali, ascolto di racconti e di letture, apprendimento di filastrocche, canzoncine e giochi
linguistici e versi di animali... (Attività espressive e linguistiche );
3- collane, incastri, puzzle di vario livello, lego di vari materiali e grandezze; la fattoria sonora, il
memory, il domino, per l’apprendimento di colori, forme, dimensioni, relazioni spaziali; il gioco
simbolico, il trascorrere delle stagioni osservando le modifiche dell'ambiente esterno (i colori del
giardino, con i suoi alberi, le foglie, i frutti, i fiori, l’erba) e i diversi indumenti indossati... (Attività
cognitive);
4- lavarsi, vestirsi, mangiare e bere autonomamente; camminare, saltare, correre, giochi di schema
corporeo; gioco simbolico, travestimenti, trucchi, giochi di gruppo e di cooperazione ecc... (Attività
di identità e socialità).
5- strisciare, gattonare, camminare, saltare, correre, giochi di movimento sia nell'area interna che in
quella esterna... (Attività motorie).

7. Modalità di funzionamento del servizio

7.1 Calendario
L’organizzazione del servizio educativo domiciliare si caratterizza per la propria flessibilità, poiché
permette la frequenza differenziata di ciascun bambino con modalità concordate tra l’educatore del
servizio e la famiglia utente.
Il servizio è aperto 12 mesi all'anno dalle 7.30 alle 16.30 dal lunedì al venerdì; a richiesta, possono
essere prolungati gli orari di apertua

7.2 Orario del servizio
Il servizio è aperto dalle ore 7.30 alle ore 16.30 con queste frequenze orarie di massima.
1- ore 7.30/9.00-12.30/13.00
2- ore 7.30/9.00-15.00/15.30
3- ore 7.30/9.00-16.00/16.30
Le frequenze, comunque, tenendo conto delle effettive esigenze dei genitori, possono venire
modificate, previo accordo con l'educatrice.
L’orario di frequenza giornaliero non è di norma superiore alle 8 ore continuative, salva sussistenza
di una comprovata necessità di entrambi i genitori; in ogni caso la frequenza giornaliera non può
superare le 10 ore continuative.

7.3 Periodi di chiusura
Il calendario del servizio è esposto all’Albo e consegnato a ciascun genitore. Eventuali ed
occasionali ulteriori periodi di chiusura verranno tempestivamente comunicati a tutti i genitori.

8. Modalità organizzativa

8.1 Organico del personale
L'organico di questo servizio educativo domiciliare è composto da:
-Irina Caravello, diploma di dirigente di comunità, si avvale dell’aiuto di Calia Emilio.
In caso di malattia della titolare del servizio, Irina Caravello, sarà Vanessa Caravello o Dianora
Radivo, entrambe diploma Magistrale e socie sostenitrici de LA GERLA.

8.2 Servizio di lavanderia/stireria/pulizia
L'educatrice provvede al lavaggio e alla disinfezione di bavaglie, lenzuola ecc. e dei materiali di
gioco.

8.3 Servizio di ristorazione
Nel servizio educativo domiciliare il ciliegio, come in qualsiasi famiglia, si prepara e si consumano
i pasti. Per quanto riguarda i bambini utenti, viene utilizzato un menù approvato dall’ASS. n. 1
Triestina.

9. Scelte per la suddivisione dei bambini
Fermo restando che nel servizio, per ovvi motivi, non sono previste sezioni, si cercherà comunque
di proporre attività diverse per i bambini in base all'età e alle loro esigenze.
9.1 Ricettività del servizio
La tipologia del servizio educativo domiciliare non prevede la formazione di sezioni. Infatti la
ricettività per tale servizio è pari a 5 bambini, di cui massimo due tra i 3 e i 9 mesi.

9.2 Numero di bambini frequentati
Il servizio può accogliere massimo cinque bambini compresenti.
I bambini, per la durata della loro permanenza, sono assicurati contro il rischio di infortunio,
invalidità temporanea o permanente e decesso.

10. Modalità e strumenti della documentazione

10.1 Tempi e strumenti usati per la documentazione
Il percorso educativo di ogni bambino viene monitorato, verificato e documentato a partire dalle
schede d'inserimento alle tavole di E. Kuno Beller.

10.2 Finalità dei diversi tipi di documentazione attuati
Le schede d’inserimento consentono una prima conoscenza del bambino ai fini della stesura del
progetto educativo. Le tavole di E. Kuno Beller delineano l'andamento dello sviluppo in tutti i
campi d'esperienza del bambino. Il quaderno documenta le esperienze svolte e la memoria del
percorso individuale di ciascun bambino.

11. Strumenti di verifica adottati

11.1 Per il raggiungimento degli obiettivi educativi
Le schede di E. Kuno Beller consentono di verificare gran parte degli obiettivi educativi, mentre la
riproposizione sistematica delle attività permette di verificare l'acquisizione delle competenze e dei
risultati conseguiti.

11.2 Per le proposte delle attività
Il criterio generale è la situazione emotiva, affettiva e relazionale dei bambini. In base alla loro
disponibilità e al loro interesse di partecipare a giochi singoli o di gruppo, vengono proposte varie
attività. L'osservazione dell'attività da parte dell'educatrice, le permette di valutare:
1) Il raggiungimento o no, degli obbiettivi stabiliti;
2) L'adeguatezza ai bisogni dei bambini;
3) Il piacere del fare e dell'agire dei bambini;
4) L'adeguatezza o no degli spazi e dei materiali.

12. Adozione di strumenti e metodologie di valutazione del servizi
Al termine del percorso di frequenza, viene consegnato ai genitori un questionario per la
valutazione della qualità percepita del servizio.

13. Attività del coordinatore pedagogico
L'associazione "La Gerla" di cui la Dottoressa Buzzi è la presidente, si occupa delle attività di
coordinamento dei servizi educativi domiciliari, mentre la supervisione psico-pedagogica viene
effettuata dalle dott.sse Irene Rizzi e Ravazzolo Silvia.

14. Condizioni di accesso al servizio
Il servizio educativo domiciliare è un servizio rivolto a un piccolo gruppo di bambini di età
compreso tra i 3 mesi e i 3 anni. La selezione degli utenti, avviene sulla base delle priorità derivante
dalla data delle iscrizioni. Nel caso che durante l'anno si liberino dei posti, prima di accoglier nuove
richieste, saranno ricontattate le famiglie che precedentemente avevano richiesto il servizio
educativo, per il periodo che si rende disponibile.

15. Condizioni di trasparenza e partecipazione delle famiglie
Il servizio si impegna di mantenere attivo un sistema comunicativo efficace ed efficiente, capace di
rispondere alle aspettative delle famiglie e delle istituzioni e del personale interno, attraverso
tempestive comunicazioni scritte che vengono consegnate alle famiglie ed esposte sulla bacheca.
Viene assicurata inoltre una corretta circolazione delle informazioni di competenza sul territorio di
riferimento, affinché i cittadini e le famiglie possano, sempre di più, esercitare il diritto alla libera
scelta ed interagire, ad esplicazione del valore della partecipazione, con il fine del miglioramento
continuo della capacità del servizio di riconoscere e rispondere ai bisogni. Viene altresì garantita
la corretta circolazione delle informazioni all’interno dell’Associazione, affinché il personale
partecipi e cooperi con la consapevolezza di essere attore principale dell’azione associativa.

16. Costruzione di organismi di gestione
Nel servizio educativo domiciliare non è previsto un organismo di gestione, considerato il numero
ridotto di genitori. Ciascun genitore ha la possibilità di proporre suggerimenti atti a migliorare la
qualità e la partecipazione degli stessi alla vita del servizio.

17. Iniziative di collaborazione tra soggetti gestori al fine di realizzare il sistema
educativo integrato.
L'educatrice del servizio educativo domiciliare è disponibile a sperimentare col suo gruppo di
bambini, nuove attività integrative promosse dall'associazione (educazione musicale, ecc), a
svolgere colloqui ed incontri con le docenti delle scuole dell'infanzia dove andranno i bimbi per la
continuità educativa e con i servizi sanitari e sociali del territorio, a fronte di particolari esigenze dei
bambini e a partecipare attivamente, compatibilmente con gli orari di lavoro, agli incontri che
verranno organizzati per promuovere il sistema educativo integrato.
ALLEGATO A
Obiettivi in relazione alle aree di sviluppo e in riferimento all’età dei bambini.
Elaborato e ad uso esclusivo di Irina Caravello
Area emotiva-affettiva-sociale
0 -1 anno
-Accettare il distacco dai familiari.
-Accettare il nido come ambiente nel quale vivere parte della giornata.
-Accettare il contatto fisico e la cura da parte di persone diverse dai familiari.
-Condividere routine in contesti extradomestici.
-Esprimere con gesti e comportamenti,emozioni e sentimenti.
-Riconoscere ambienti e situazioni.
-Reagire alle situazioni manifestando le proprie esigenze.
-Riconoscere e distinguere l'ambiente nido da quello familiare.
-Riconoscere ritmi e routine della giornata.
-Riconoscere ruoli e incombenze.
-Distinguere oggetti e materiali in base alle loro funzioni.
-Riconoscere l'immagine e il verso di animali comuni.

1-2 anni
-Distinguere i ruoli degli adulti.
-Riconoscere i compagni e notarne l'assenza.
-Partecipare ad attività di gruppo e mostrare preferenze.
-Sperimentare esperienze in gruppo.
-Accettare un nuovo amico.
-Conoscere alcune tra le principali tradizioni.
-Riprodurre schemi di comportamento adeguati all'ambiente.
-Anticipare ritmi e routine della giornata.
-Riconoscere l'esatta sequenza di semplici azioni.
-Esplorare con interesse l'ambiente interno ed esterno.
-Riconoscere e sperimentare semplici modificazioni.
-Orientarsi negli spazi interni ed esterni.

2-3 anni
-Conoscere il proprio nome e la propria età.
-Riconoscere i momenti della giornata e collegarli ad attività ed esperienze specifiche.
-Esprimere empatia o altri sentimenti verso i compagni.
-Esprimere preferenze verso i compagni.
-Ricordare avvenimenti.
-Accettare e sperimentare l'attesa.
-Esprimere emozioni in relazione alle principali tradizioni.
-Riconoscere elementi dell'ambiente esterno.
-Distinguere materiali naturali e artificiali.
-Distinguere alcuni materiali in base alle loro caratteristiche.
-Riconoscere fenomeni legati al succedersi delle stagioni.
-Denominare gli ambienti in base alle loro caratteristiche.
-Denominare gli spazi in base alle funzioni e agli arredi.
Area percettiva-sensoriale-motoria
0 -1 anno
-Assumere e mantenere alcune posizioni fondamentali (seduti,sdraiati,eretti...).
-Compier movimenti (gattonare, deambulare con sostegno).
-Utilizzare i sensi per percepire gli oggetti(toccare, pizzicare, annusare, manipolare,
assaggiare...).
-Utilizzare correttamente le suppellettili.
-Utilizzare gli oggetti tenendo conto di come sono fatti.
-Riconoscere la destinazione funzionale degli spazi principali dell'ambiente.
-Indicare a richiesta le principali parti del proprio corpo.
-Accettare il contatto con l'altro.

1-2 anni
-Compiere movimenti(gattonare,e deambulare autonomamente).
-Compiere azioni consapevoli con singole parti del corpo.
-Eseguire percorsi nello spazio verso mete prescelte.
-Utilizzare alcuni concetti spaziali (dentro, fuori, sopra, sotto, aperto, chiuso...)
-Impugnare, lanciare oggetti, afferrare saldamente.
-Coordinare i movimenti della mano rispetto a un 'azione ben precisa.
-Comprendere semplici messaggi mimico gestuali.
-Imitare il movimento di alcuni animali.
-Riconoscere le principali parti del corpo allo specchio.

2-3 anni
-Utilizzare più sensi contemporaneamente per confrontare le qualità degli oggetti.
-Utilizzare i concetti spaziali di vicino e lontano.
-Nominare e indicare le principali parti del proprio corpo.
-Ricostruire sagome scomposte.
-Rispettare regole convenzionali sull'uso dei materiali.
-Coordinare il movimento di diverse parti del corpo.
-Compiere percorsi complessi superando ostacoli.
-Compiere azioni di precisione con uso di oggetti diversi.
-Utilizzare i principali spazi interni ed esterni del Nido secondo la loro destinazione fondamentale.
-Accompagnare con il gesto e il movimento semplici ritmi.
-Riconoscere e riprodurre semplici ritmi.
-Eseguire giochi impegnando tutto il corpo.

Area comunicativa-espressiva

0-1 anno
-Indicare con i gesti cose e persone.
-Imitare gesti e azioni prodotti da un adulto o da un compagno.
-Eseguire consegne formulate a gesti da parte dell'adulto.
-Usare semplici gesti per esprimere emozioni e stati d'animo.
-Manifestare con il comportamento interesse o disinteresse.
-Seguire con lo sguardo situazioni di interesse.
-Riconoscere i libri e le immagini.
-Distinguere tra immagine e oggetto reale.
-Prestare attenzione al comportamento verbale.
-Giocare con la voce.
-Produrre catene vocali,lallazioni.
-Sperimentare comunicazioni verbali.
-Usare suoni per esprimere emozioni e stati d'animo.

1-2 anni
-Usare il gesto per costruire e mantenere relazioni interpersonali.
-Usare parole per accompagnare azioni.
-Eseguire consegne ricevute verbalmente.
-Modulare l'emissione vocale per esprimere stati d'animo e bisogni.
-Distinguere tra parole riferite a oggetti e parole riferite ad azioni.
-Dimostare disponibilità e interesse verso strumenti grafici.
-Scarabocchiare, tracciare segni.
-Accompagnare con gesti ritmi e suoni.
-Riconoscere e interpretare immagini.
-Comprendere personaggi e sequenze principali di brevi storie.
-Comprendere brevi successioni di eventi.
-Ricordare semplici successioni di eventi.
2 -3 anni
-Produrre azioni e gesti funzionali all'interpretazione di un gioco di ruolo.
-Comprendere e utilizzare codici gestuali sempre più ampi.
-Usare il gesto e la comunicazione non verbale in modo ironico e ludico.
-Riconoscere oggetti e materiali in base a caratteristiche definite.
-Utilizzare in modo sempre più adeguato e pertinente strumenti e tecniche grafiche, pittoriche e
manipolative.
-Sperimentare forme personali di scrittura.
-Ricordare brevi storie.
-Attribuire un significato al codice scritto.
-Descrivere esperienze e situazioni personali.
-Ripetere sequenze di frasi e brevi canzoni.
-Inventare sequenze di parole anche prive di significato specifico.
-Esprimere interessi e bisogni utilizzando semplici frasi.
Area cognitiva
0-1 anno
-Esprimere con la bocca.
-Esplorare con la manipolazione e la percezione sensoriale.
-Individuare e riconoscere fonti sonore.
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-Distinguere e riconoscere rumori e suoni.
-Cercare con lo sguardo oggetti nascosti.
-Seguire con lo sguardo movimenti ed azioni.
-Esplorare oggetti di uso comune .
-Ripetere semplici azioni.
-Dimostrare attenzione verso immagini fisse o in movimento.
-Riconoscere le principali caratteristiche di oggetti d'uso quotidiano.

1-2 anni
-Riconoscere semplici situazioni di causa -effetto.
-Sfogliare e manipolare correttamente un libro.
-Compiere prime classificazioni su oggetti conosciuti.
-Adottare semplici strategie per risolvere problemi.
-Trovare oggetti e materiali.
-Eseguire una consegna.
-Accettare semplici regole.

2-3 anni
-Individuare il percorso più breve per raggiungere una meta.
-Utilizzare correttamente oggetti e materiali.
-Fare corrispondere oggetti per forma, colore, dimensione.
-Compiere schemi di azioni complesse (avvitare, infilare, sovrapporre...).
-Compiere azioni in sequenza usando oggetti diversi.
-Classificare oggetti in base alle caratteristiche.
-Considerare l'ambiente come uno spazio trasformabile.
-Progettare e costruire con materiale strutturato.
-Utilizzare alcune relazioni causa-effetto.
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