Pre-seasonA3: Maury's Com domani

Pagina creata da Margherita Petrucci
 
CONTINUA A LEGGERE
Pre-seasonA3: Maury's Com domani
Pre-seasonA3: Maury’s Com
Cavi     Tuscania     domani
all’Olivo con Sabaudia

Ultima amichevole precampionato per la Maury’s Com Cavi
Tuscania che domani (domenica) alle 17,30 al palazzetto
dell’Olivo affronta Gestioni&Soluzioni Sabaudia Pallavolo.

Ad una settimana dall’inizio della regular season, le due
squadre, che lo ricordiamo sono state inserite entrambe nel
girone blu centro-sud, si sono già incontrate a fine
settembre. In quella occasione finì 3/0 per i ragazzi di Paolo
Tofoli.

Coach bianco azzurro che si dice soddisfatto di questa pre-
season anche se sa che i suoi ragazzi possono fare ancora
meglio.
Pre-seasonA3: Maury's Com domani
Volley B2F, Vbc Polistampa al
Torneo di Grosseto

Ultimo appuntamento pre-campionato per la Vbc Polistampa
Viterbo in vista dell’esordio sabato prossimo a Pomezia nel
girone H del campionato nazionale di B2 femminile.
Le ragazze di Emiliano Giandomenico parteciperanno domani
(domenica) al quadrangolare riservato a squadre di serie C e B
organizzato dalla Grosseto Volley. Oltre alle padroni di casa
e alle viterbesi, al torneo prenderanno parte Certaldo FI e
Pantere Lucca.
Il programma dell’evento, che si terrà all’interno del
Palasport, prevede due incontri di semifinale la mattina, ore
10 e 11,30, e due il pomeriggio con le due finali previste per
le 16,30 e le 18.
Pre-seasonA3: Maury's Com domani
Catania, colpo alla mafia: 32
arresti di boss e affiliati
della Famiglia “Santapaola-
Ercolano”
Pre-seasonA3: Maury's Com domani
È in corso una vasta operazione dei Carabinieri del Comando
Provinciale di Catania su tutto il territorio nazionale
finalizzata alla cattura di 32 persone indagate dalla locale
Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia –
poiché ritenute responsabili, a vario titolo, di delitti di
associazione di tipo mafioso, estorsione, intestazione
fittizia di beni, traffico di stupefacenti, detenzione e porto
illegale di armi.
L’indagine ha consentito di porre in luce l’articolazione
della struttura interna alla famiglia catanese di “cosa
nostra” cristallizzando la presenza di figure verticistiche e
con ruoli di responsabilità ben definiti.
Nel corso della mattinata sarà divulgato un comunicato con i
particolari dell’operazione.
Pre-seasonA3: Maury's Com domani
Fiumicino aeroporto, cinesi
in fuga con quasi 3 milioni
di euro in contanti: fermati
dalla Finanza

Tre cittadini di origine cinese, in procinto di lasciare
l’Italia alla volta di Hong Kong (Cina) senza aver dichiarato
il denaro contante al seguito pari a circa 2,8 milioni, sono
stati intercettati dai Finanzieri del Comando Provinciale Roma
con la collaborazione di personale dell’Agenzia delle Dogane e
dei Monopoli all’Aeroporto “Leonardo da Vinci” di
Fiumicino.
Agli occhi dei militari del Gruppo di Fiumicino e dei
funzionari doganali intenti a monitorare le liste dei
passeggeri in partenza e in arrivo da e in Italia non sono
sfuggiti i frequenti viaggi, a distanza ravvicinata, di tre
passeggeri orientali i quali, una volta raggiunti al gate
d’imbarco, non hanno saputo fornire risposte convincenti.
Pre-seasonA3: Maury's Com domani
A questo punto sono scattati controlli più approfonditi,
sfociati nell’ispezione dei bagagli già imbarcati, durante la
quale sono state rinvenute, avvolte con cura all’interno di
carta di giornale e da pacchi, banconote di vario taglio
rispettivamente pari a euro 940.000,
760.000 e 1.010.000 di euro.
Le somme sono state oggetto di sequestro preventivo sia ai
fini penali (per l’ipotesi di riciclaggio) che ai fini
amministrativi (per violazione della normativa valutaria).
Le posizioni sono ora al vaglio dell’Autorità Giudiziaria di
Civitavecchia al fine di appurare l’origine dei capitali che
hanno tentato di esportare illecitamente.
L’operazione conferma l’impegno della Guardia di Finanza e
dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per il contrasto dei
traffici illeciti e di ogni forma di illegalità economico-
finanziaria a salvaguardia del sistema Paese.
A conferma di ciò, proprio in questo ambito operativo, nei
primi 9 mesi dell’anno, sono state contestate, presso lo scalo
aeroportuale di Fiumicino, oltre 500 violazioni che hanno
consentito di individuare valuta in transito non dichiarata
per circa 10 milioni di euro.

Tre opere idrauliche italiane
nel   patrimonio    mondiale
dell’ICID: soddisfazione del
presidente ANBI
Pre-seasonA3: Maury's Com domani
Tre opere idrauliche italiane sono entrate nel patrimonio
mondiale delle opere irrigue per decisione dell’ICID
(International Commission on Irrigation and Drainage) nel
corso del World Irrigation Forum, tenutosi a Bali, in
Indonesia; la cerimonia di consegna del prestigioso
riconoscimento è avvenuta Roma nella sede del Ministero delle
Politiche Agricole Alimentari e Forestali.

A diventare “bene dell’umanità” sono due impianti gestiti dal
Consorzio di bonifica Pianura di Ferrara ed uno dal milanese
Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi.

Alle Prese di Migliaro, in comune di Fiscaglia, il
riconoscimento è stato attribuito quale “esempio squisito
delle capacità tecniche e ingegneristiche italiane, volte a
realizzare strutture di diversione dell’acqua per il
raggiungimento dello sviluppo economico e della sicurezza
alimentare nella regione” Emilia Romagna; analoga la
motivazione per l’altra infrastruttura ferrarese: i Sifoni di
Pre-seasonA3: Maury's Com domani
Berra sono stati riconosciuti come “eccezionali opere di
irrigazione che hanno consentito lo sviluppo agricolo ed
economico nella regione”.

“Uno straordinario esempio di diga che ha portato alla
creazione di un paesaggio agricolo artificiale, indispensabile
allo sviluppo agricolo ed economico nella regione”: è questo,
invece, il motivo per cui l’International Commission on
Irrigation and Drainage ha conferito l’importante
riconoscimento anche all’impianto idraulico del Panperduto a
Somma Lombardo, in provincia di Varese. Tale impianto irriguo
ha cambiato il destino economico di una vasta area giunta a
simboleggiare l’evoluzione multifunzionale dell’acqua
distribuita dai Consorzi di bonifica ed irrigazione;
attraverso un reticolo vasto e ramificato sul territorio,
l’impianto di Panperduto rappresenta la perfetta sintesi tra
funzionalità e pregio paesaggistico.

“E’ un grande onore vedere riconosciuti, a livello mondiale,
tre impianti idraulici italiani – commenta Francesco Vincenzi,
Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la
Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue
(ANBI) – Sono strutture efficienti, che affondano le radici
nella storia a conferma di enti consortili, che tramandano la
cultura idraulica, facendola evolvere verso nuovi orizzonti.”

“E’ un’esperienza, che fa parte del DNA dei Consorzi di
bonifica ed irrigazione – completa Massimo Gargano, Direttore
Generale di ANBI – Non è un caso, infatti, che la recente
attribuzione di lavori per oltre un miliardo di euro dipenda
dalla straordinaria capacità progettuale messa in campo a
servizio del territorio.”
Pre-seasonA3: Maury's Com domani
Caso Ruby bis, Emilio Fede ai
domiciliari

Deve scontare la pena in “detenzione domiciliare” Emilio Fede
condannato ad aprile in via definitiva a 4 anni e 7 mesi per
il caso ‘Ruby bis’.

Lo ha deciso oggi il Tribunale di Sorveglianza di Milano che
ha accolto una delle istanze dell’avvocato Salvatore Pino. I
giudici, infatti, osservano che l’ex direttore del Tg4, per il
quale era già stato sospeso l’ordine di carcerazione nei mesi
Pre-seasonA3: Maury's Com domani
scorsi, ha 88 anni, soffre di “alcune patologie” e il carcere
per lui “andrebbe contro il senso di umanità”, perché da
detenuto sarebbe sottoposto ad “una enorme sofferenza”. Fede
rischiava di essere l’unico dei tanti coinvolti nel caso Ruby
a finire in carcere a distanza di oltre otto anni da quando è
esploso l’affaire delle serate a luci rosse nella villa di
Silvio Berlusconi ad Arcore. Già il 12 aprile, però, per il
giornalista, condannato per aver favorito la prostituzione di
alcune ragazze spinte a partecipare alle cene del “bunga-
bunga” nella residenza dell’ex premier, era arrivata una buona
notizia. La Procura generale milanese, infatti, sempre su
istanza della difesa, aveva sospeso l’ordine di carcerazione
aprendo, dunque, la strada dei domiciliari. Oggi, dopo
un’udienza che si è tenuta due giorni fa, i giudici della
Sorveglianza (Gaetano La Rocca, Maria Paola Caffarena e due
esperti) in prima battuta hanno respinto la prima richiesta
della difesa del giornalista di “differimento dell’esecuzione
della pena”. E hanno accolto, invece, l’istanza per i
domiciliari perché, scrivono nel provvedimento, la detenzione
in carcere per lui, che ha più di 88 anni ed è malato,
“andrebbe contro il senso di umanità che deve comunque
connotare l’esecuzione della pena nel rispetto della dignità
della persona”.

Romics, numeri da capogiro
per   la  26ima   edizione:
spopola “Call of Salvinee”
Si è conclusa la scorsa domenica la 26 ima edizione di Romics,
il Festival Internazionale del Fumetto, Animazione, Cinema e
Games ormai tra le colonne portanti degli eventi autunnali
della Capitale.

      CLICCARE SULLA FOTO PER GUARDARE IL VIDEO SERVIZIO

Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 10/10/2019
E anche quest’anno numeri da capogiro alla Fiera di Roma, dove
i 9 padiglioni di Romics sono stati visitati da oltre 400 mila
persone che hanno assistito e preso parte alle varie mostre,
incontri, workshop, dibattiti e performance dal vivo.

Un edizione, quella di quest’anno che ha visto aumentare lo
spazio espositivo di ben mille metri quadri rispetto la scorsa
edizione primaverile che ha regalato dei cosplay divertenti e
curati da parte degli avventori.
Tra i personaggi è emerso l’eroe dei videogiochi che ha
vestito i panni di Matteo Salvini, protagonista inconsapevole
alla fiera di Roma. Sguardo accattivante alla James Bond,
imbraccia un fucile di precisione e corre alla ricerca dei
nemici. Tutti pazzi dunque per “Call of Salvenee”, videogioco
che fa il verso al più popolare “Call of Duty” e che permette
di “salvare i Marò e scatenare epiche battaglie a colpi di
populismo con i politici più gentisti di questa epoca”. Marco
Alfieri, 27enne pisano, ha descritto così la sua creatura:
“Soltanto la tua intrepida Ruspah e il tuo populismo potranno
salvarti dai tuoi nemici giurati: Renzie, Peppe Gryllo, Half
Ano, Sgarbie e via dicendo”.

Gli organizzatori stanno già pensando alla prossima edizione
dove è in serbo una interessantissima novità che vedrà
l’autorevole collaborazione con l’Università La Sapienza di
Roma per il Romics Innovation Lab for Creativity. Un vero e
proprio laboratorio dedicato alla ricerca, alla promozione,
allo sviluppo e al supporto di progetti e innovatori attivi
nell’ambito della creatività e dell’entertainment a impatto
sociale.
A spegnere le candeline di questa edizione di Romics due
personaggi che hanno fatto e continuano a fare la storia del
fumetto. Stiamo parlando di Paperino, che taglia il traguardo
dell’85esimo anno di età, e di Paperinik, che di anni ne
compie 50. Due figure molto amate dal pubblico e sempre
attuali.

Tra le tante novità di questa edizione 2019 è spiccata fra
tutte la partnership con gli esports, cavaldando l’onda del
successo mondiale degli sport elettronici. Gli esports sono un
fenomeno in forte crescita soprattutto negli ultimi anni Si
tratta dei campionati di videogiochi competitivi di livello
professionistico, in cui giovani campioni, di solito tra i 16
e i 35 anni, anche se i più piccoli giocatori hanno appena 12
anni, si sfidano davanti a un pubblico di appassionati in un
emozionante match show.

Proprio per questo Romics ha dato il via alla partnership con
Mkers. L’apporto di questa startup garantisce infatti al
festival stabilità e conoscenza. E pur essendo nata solo due
anni fa, vanta collaboratori con esperienza decennale, oltre
che il sostengo di molti sportivi, tra cui gli ultimi arrivati
De Rossi e Florenzi.

Fatta a pezzi, la storia di
Pamela Mastropietro [Prima
puntata]
La vicenda
Pamela Mastropietro lascia al mattino la comunità pars di
Corridonia dove è ricoverata da ottobre.

     CLICCARE SULLA FOTO PER GUARDARE IL VIDEO SERVIZIO
Il video servizio che ricostruisce gli ultimi momenti di vita
di Pamela Mastropietro trasmesso a Officina Stampa del
10/10/2019
Lungo il cammino incontra un uomo che le dà un passaggio, i
due trascorrono del tempo insieme lui le offre qualche decina
di euro e la lascia in stazione a Mogliano. In partenza c’è un
treno per Macerata. Pamela sale a bordo del convoglio e arriva
in città 20 minuti dopo. In stazione chiede informazioni per
tornare a Roma, vuole tornare a casa ma incontra un altro uomo
e i due lasciano la stazione e trascorrono del tempo insieme.
Pamela è di nuovo in stazione a Macerata. Cerca ancora di
tornare a Roma. Lungo i binari incontra Vincent è un ragazzo
di colore a cui Pamela chiede droga. Vincent chiama al
telefono a un certo Innocent Oseghale. Pamela lo raggiunge in
taxi ai giardini Diaz.

      CLICCARE SULLA FOTO PER GUARDARE IL VIDEO SERVIZIO
Il video servizio su Innocent Oseghale trasmesso a Officina
Stampa del 10/10/2019
Pamela incontra Oseghale i due chiacchierano e lasciano i
giardini Diaz per recarsi in via Spalato entrano in una
farmacia dove Pamela acquista una siringa poi fanno ingresso
nella casa di Oseghale al civico 124. Innocent Oseghale è a
casa con Pamela. Chiama Desmond Lucky, forse per chiedergli
l’eroina. Tra loro avvengono 17 contatti telefonici fino alle
13:42

Secondo l’accusa Pamela viene uccisa e fatta a pezzi tra le 12
e le 19 di martedì 30 gennaio. Le celle telefoniche
individuano Innocent Oseghale, Desmond Lucky e Lucky Awelima
nella casa di via Spalato. Lucky accompagna Innocent Oseghale
a comprare la candeggina poi Oseghale chiama un taxi carica
due trolley contenenti il corpo di Pamela smembrato e si fa
accompagnare a Casette Verdini dove abbandona le due valigie.
Il tassista lo riaccompagna a casa, ma colto dal sospetto
torna indietro e apre i trolley facendo la macabra scoperta.
Da sinistra: Fabrizio Mignacca (Psicologo – psicoterapeuta),
Federica Nobilio (Fratelli d’Italia), Marco Valerio Verni
(Avvocato e zio di Pamela Mastropietro) ospiti a Officina
Stampa commentano la vicenda di Pamela Mastropietro

Mafia nigeriana, tra le più
pericolose    organizzazioni
criminali presenti in Italia
[seconda     puntata]:    la
degenerazione          delle
confraternite             in
organizzazioni criminali

Proseguiamo il viaggio sulla mafia nigeriana dopo aver visto,
nel corso della puntata precedente, quelle che sono le radici,
che si affondano nella religione Voodoo tutt’oggi ancora
diffusissima tra le popolazioni di quel tratto di costa
africana che si affaccia sul Golfo di Guinea, meglio noto con
il nome di “Costa degli Schiavi”.

Tradizioni, usanze e riti, in particolar modo legati al
Voodoo, presi a prestito dalle varie organizzazioni criminali
nigeriane per iniziare i nuovi adepti.

      CLICCARE SULLA FOTO PER GUARDARE IL VIDEO SERVIZIO
Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 10/1’/2019
Organizzazioni la cui origine va ricercata in quella che
rappresenta una vera e propria degenerazione delle
confraternite (cults), che fin dagli anni 50 erano state
fondate, sul modello di quelle americane, nelle università
della regione del Delta del fiume Niger il cui scopo iniziale
era quello di diffondere messaggi di pace e di rispetto,
condannando qualsiasi azione e forma di razzismo e di
apartheid. Ma in tempi molto brevi queste confraternite si
sono trasformate in veri e propri clan criminali che si sono
espansi anche al di fuori dei confini delle stesse Università.

          CLICCARE SULLA FOTO PER GUARDARE IL VIDEO
Da sinistra: Fabrizio Mignacca (Psicologo-psicoterapeuta),
Federica Nobilio (Fratelli d’Italia) e Marco Valerio Verni
(Avvocato e zio di Pamela Mastropietro) ospiti nella
trasmissione Officina Stampa del 10/10/2019 per commentare il
fenomeno della mafia nigeriana
La prima confraternita censita fu quella che prese il nome di
PYRATES, poi a seguito di scissioni nacquero i SEA DOGS e i
BUCCANEERS che a loro volta diedero vita al NEO BLACK MOVIMENT
OF AFRICA trasformatosi a sua volta in BLACK AXE
CONFRATERNITY. E poi a seguito di altre scissioni prese
origine la EIYE CONFRATERNITY. E in questo microcosmo di
confraternite ricordiamo anche la SUPREME VIKINGS
CONFRATERNITY fondata nel 1984 da un ex-membro della
confraternita dei BUCCANEERS.

Con il passare del tempo le confraternite uscirono   dal mondo
universitario acquisendo sempre maggior forza        e potere
imponendo le proprie regole anche con l’uso della    violenza,
riuscendo, in breve tempo, anche ad infiltrare       il mondo
economico, politico e sociale del Paese.

Acquisita ormai una vera e propria connotazione criminale, le
varie confraternite hanno dimostrato sin da subito la capacità
di fare affari con altre consorterie al di fuori della
Nigeria, espandendosi all’estero, in quasi tutti i Paesi
europei, in Italia, nel Nord e nel Sud America, in Giappone e
in Sud Africa.

La criminalità nigeriana si è dunque sviluppata al di fuori
dei propri confini, sfruttando i flussi migratori. La
documentazione giudiziaria ed informativa degli ultimi anni
evidenzia gli ampi margini di operatività dei
sodalizi nigeriani attivi in Italia, dal traffico
internazionale e lo spaccio al minuto di sostanze stupefacenti
alle estorsioni soprattutto in danno di cittadini africani
gestori di attività commerciali, all’induzione ed allo
sfruttamento della prostituzione, al favoreggiamento
dell’immigrazione clandestina, alla falsificazione di
documenti, alla contraffazione monetaria, alla tratta di
esseri umani e riduzione in schiavitù, alle truffe e frodi
informatiche,   ai   reati   contro   la   persona   e   contro   il
patrimonio.

Trieste, poliziotti uccisi in
questura: l’assassino sarebbe
stato   ricoverato   in   una
clinica psichiatrica. Avrebbe
sfondato   con   un’auto   le
barriere di un aeroporto.
L’intervista esclusiva al
Prefetto Francesco Tagliente

Il Prefetto Francesco Tagliente è intervenuto a La Vita In
Diretta condotta da Alberto Matano per parlare dell’omicidio
degli Agenti della Volante 2 Pierluigi Rotta e Matteo Demenego
nella Questura di Trieste.
In studio anche la giornalista del TG1 Emma D’Aquino e in
collegamento da Trieste per tutti gli aggiornamenti, la
giornalista Elena de Vincenzo
Nel corso del servizio Tagliente commentando le immagini del
tentativo di fuga dell’assassino di Pierluigi e Matteo, ha
detto che dai 26 secondi del filmato emerge che gli operatori
della Questura di Trieste sono riusciti a fermare l’autore del
duplice omicidio degli Agenti scongiurando ulteriori tragedie.

Il Filmato ha aggiunto il Prefetto mette in evidenzia anche
una elevatissima professionalità e rispetto della persona da
parte degli Agenti operanti: nel conflitto a fuoco potevano
legittimamente uccidere l’assassino dei due colleghi, lo hanno
solo ferito. Questa è la Polizia di Stato che vogliamo.
Abbiamo chiesto al Prefetto Tagliente una intervista
sull’argomento. Ecco cosa ci ha detto.

Chi è Alejandro Meran l’assassino dei due Agenti delle Volanti
della Questura di Tieste?
Azzardare ipotesi sarebbe poco serio. Bisogna aspettare
l’esito degli accertamenti in tutti paesi e le città in cui ha
abitato.
Per i poliziotti delle Volanti, al momento del fermo, era uno
straniero di origini dominicane titolare di una carta di
soggiorno ottenuta un paio di
anni fa, 29 anni, nessuna denuncia conosciuta, di professione
magazziniere, in Italia da 14 anni, da sei mesi a Trieste con
la madre cittadina italiana e con un vissuto in Baviera, a
Udine, Bellino e L’Aquila. Un uomo qualunque, sul quale fare
accertamenti per il furto di un motorino.

Fisicamente robusto, alto e molto muscoloso con i capelli
rasta.
Dal Filmato emerge invece, una sua dimestichezza con le armi.
Avrebbe scarrellato la pistola sottratta a uno dei due
poliziotti, un gesto non alla portata di tutti. La sua
familiarità con le armi si intuisce anche dalle immagini che
lo ritraggono mentre tenta di fuggire impugnando le due
pistole.
Per capire chi è, se abbia commesso altri episodi di violenza,
bisogna aspettare i riscontri dal paese di origine e dalle
città dove ha soggiornato. Si ipotizza che sarebbe stato
coinvolto in una vicenda di droga a Santo Domingo. Si è saputo
anche che in Germania con un’auto avrebbe tentato di sfondare
le barriere dell’aeroporto di Monaco di Baviera. Per questo
sarebbe stato ricoverato in una clinica psichiatrica da cui
poi si sarebbe allontanato. Ma di questo, al momento
dell’accompagnamento negli uffici della Questura di Trieste,
nulla risultava alle autorità italiane.

Cosa le fa pensare il filmato di 26 secondi sul tentativo di
fuga dell’Assassino dei due poliziotti dalla Questura?
E ‘solo un segmento di immagine di quello che è accaduto, e
non ci consente una ricostruzione completa. Ci offre comunque
lo spunto per
riflettere. Sono immagini che evidenziano fasi estremamente
concitate e allo stesso tempo drammatiche con la risposta
degli operatori della
Questura di Trieste: dopo l’uccisione dei colleghi Pierluigi e
Matteo sono riusciti a rendere inoffensivo l’assassino
scongiurando la possibilità che il
bilancio potesse essere più tragico. Sparava all’impazzata, se
non fosse stato arrestato avrebbe potuto ammazzare altre
persone. L’operato degli
Agenti evidenzia anche la loro professionalità e il rispetto
della persona. Nel conflitto a fuoco lo avrebbero potuto
legittimamente uccidere ma lo hanno solo ferito. Questo fa
emergere il grande rispetto per la vita umana da parte degli
Agenti.

C’è stata anche una polemica sull’uso delle manette
Chiariamo subito che non c’erano i presupposti giuridici per
mettere le manette e nulla faceva presagire una azione così
criminale.
Gli operatori delle volanti stavano trattando il caso di un
29enne incensurato responsabile di rapina impropria, il furto
di un motorino seguito da una spinta alla proprietaria,
avvenuta in mattinata, quindi era passata da un pezzo la
flagranza e non c’erano i presupposti per operare un fermo di
indiziato di delitto perché si era costituito. Agli agenti non
può essere addebitata nessuna leggerezza. Hanno operato bene.
Sono certo che se si fossero trovati di fronte un sospettato
di terrorismo o di criminalità organizzata, o avessero
conosciuto il suo precedente in Germania con il ricovero
coatto in una clinica psichiatrica le procedure e le cautele
nell’accompagnarlo al bagno sarebbero state diverse.

C’è stata polemica anche sulle fondine in uso agli Agenti
La polemica sulle fondine mi sembra fuori luogo considerato
che nessuno ha visto il momento del duplice omicidio e in che
maniera l’assassino si sia impossessato dell’arma. Condivido
quindi quello che ha detto sull’argomento il Capo della
Polizia Franco Gabrielli: “Non c’è correlazione tra
l’ipotetica inefficienza della fondina e l’episodio che ha
visto la morte dei colleghi della questura di Trieste”.

Chi sono per Francesco Tagliente i due poliziotti Matteo
Demenego e Pierluigi Rotta uccisi da Meran?
La personalità di Pierluigi e Matteo emerge chiaramente dal
video che hanno postato come Volante 2 prima di intraprendere
un turno di
servizio notturno: “Dormite sonni tranquilli ci sono i figli
delle stelle”. Da quel video oltre al senso del dovere e la
dedizione traspare l’impegno, la
passione, lo spirito di servizio e il senso dello Stato dei
due poliziotti che, come tanti altri colleghi delle Volanti,
per garantire il diritto alla sicurezza
di chi ha bisogno, spesso rinunciano anche ai propri diritti.
Rappresenta il sacrificio e la dedizione al servizio di tanti
operatori della Polizia di Stato
che hanno sacrificato anche la loro vita per garantire il
rispetto delle leggi dello Stato e per tutelare la sicurezza
di tutti i cittadini della Nazione.
E se 7 italiani su 10 hanno fiducia nel lavoro della Polizia
di Stato; se con il 71,5 per cento dei consensi, la Polizia di
Stato risulta essere il Corpo in
divisa più amato tra tutte le Forze dell’Ordine – come
riportato nel Rapporto Eurispes 2019 – gran parte del merito
va anche alle volanti impegnate nell’attività di controllo del
territorio.

Dalle sue parole traspare un’altissima considerazione del
lavoro delle Volanti. Quali sono i valori che accomunano gli
uomini di questi reparti?
Gli operatori delle Volanti sono legati da un lavoro che li
espone più degli altri ad un elevato rischio fisico e
giuridico e hanno un comune modo di
sentire il dovere di servizio per la gente. Vivendo a contatto
con le condizioni umane più drammatiche maturano una
particolare sensibilità sociale che traspare dal grande
rispetto per la persona soprattutto nei confronti di chi versa
in una condizione di fragilità. Ed è proprio questo modo di
interpretare il servizio che consente alla Polizia di godere
di un enorme rispetto, gratitudine e ammirazione da parte
della gente.

Per concludere ci indica cosa fare per ridurre l’esposizione a
questo elevato rischio fisico e giuridico degli operatori
delle Volanti? Ci dica quale metterebbe al primo posto?
La certezza e l’immediatezza della esecuzione carceraria della
pena per gli autori di crimini gravi che manifestano una
indole violenta.

Può spiegarlo meglio con un esempio?
Ci sono tantissimi esempi. Solo nelle ultime ore il personale
di un Commissariato romano è stato coinvolto in tre diversi
episodi di soggetti senza fissa dimora che hanno reagito con
violenza e minaccia al controllo di polizia. In un caso ci
sono stati due poliziotti feriti. In tutti e tre i casi le
persone arrestate sono tornate libere dopo poche ore, senza
misure idonee a cautelare la società civile dalla loro rabbia,
dalla loro violenza e dalla loro forza fisica. E senza nessuna
cura sociale o sanitaria.
Per indicare un fatto grave che non ha avuto conseguenze
drammatiche per la prontezza del poliziotto, faccio
riferimento al caso romano di un
nigeriano di 20 anni già con precedenti che nel corso di un
controllo aggredisce l’agente e nella colluttazione cerca di
levargli la pistola. L’agente,
aiutato da un collega, reagisce evitando che lo straniero
possa impossessarsi dell’arma. Il nigeriano viene portato al
Commissariato Esquilino dove aggredisce due poliziotti
procurando lesioni refertate ad entrambi. Arrestato per
lesioni viene portato in udienza, dove il suo arresto viene
convalidato ma viene rimesso subito in libertà con il semplice
obbligo di firma a un commissariato vicino a quello che ha
operato.

Con quale messaggio vuole chiudere questa intervista?
Invito a immaginare l’effetto di quella decisione sugli
operatori aggrediti chiamati a ripetere i controlli nei
confronti di pregiudicati pericolosi della
zona, e sugli stessi destinatari dei controlli. Sono stato
sempre convinto che se anche uno solo degli anelli della
catena messa a protezione della società non svolgesse il suo
ruolo, verrebbe vanificato anche l’impegno e il ruolo di tutti
gli altri.
Castelli Romani, il Gal a
caccia di giovani artisti: al
via   il    concorso    sulle
eccellenze    agroalimentari
nelle scuole

Il Gal (Gruppo Azione Locale) Castelli Romani e Monti
Prenestini ha presentato il progetto “Arte, cibo e territorio
– Le eccellenze agroalimentari locali nelle immagini
artistiche di giovani talenti”. Un concorso destinato agli
alunni delle scuole medie del territorio che ha l’obiettivo di
promuovere e far conoscere le eccellenze agroalimentari dei
rispettivi territori attraverso dei bozzetti artistici. A
conclusione della selezione, si svolgerà a maggio del prossimo
anno una mostra finale celebrativa con la consegna delle
riproduzioni che verranno realizzate. Per le opere in formato
A4 sono consentite tutte le tecniche di realizzazione: disegno
a matita, pennarelli, pastelli, tempere, tecniche collage o
miste. Al termine del progetto verranno realizzate delle
riproduzioni a partire dai bozzetti elaborati dagli studenti:
dei cartoncini folder contenenti le riproduzioni delle opere
finaliste al fine di poterne fare omaggio alle scuole e ai
comuni partecipanti.
Mercoledì 9 ottobre presso la sede di via della Pineta a Rocca
Priora, il presidente Stefano Bertuzzi e il consigliere
d’amministrazione Stefano Asaro hanno incontrato i referenti
istituzionali e scolastici dei quattordici comuni che fanno
parte del Gal.
“L’iniziativa – ha spiegato il presidente del Gal Stefano
Bertuzzi – ha come principale obiettivo la partecipazione
attiva degli studenti a un programma di approfondimento
didattico e creativo sulle eccellenze dei rispettivi
territori, poiché riteniamo importante sensibilizzare su
questi temi le comunità locali a partire dai territori”.
Il progetto intende valorizzare i prodotti tipici locali, per
questo motivo è forte l’interesse della condotta Slow Food
Frascati e Terre Tuscolane con il fiduciario Stefano Asaro,
che ricopre anche il ruolo di consigliere di amministrazione
all’interno del Gal.
“Attraverso le loro opere artistiche, i nostri ragazzi
diventeranno ambasciatori dei nostri territori e dei prodotti
tipici – ha spiegato Asaro – L’iniziativa non terminerà con la
premiazione, perché i lavori finali saranno uno strumento
utile per far conoscere la nostra cultura anche fuori dal
territorio dei Castelli Romani e Monti Prenestini”.
Questo l’elenco dei comuni coinvolti e i rispettivi prodotti
tipici: Palestrina e Castel San Pietro Romano – Giglietto di
Palestrina, Colonna – Pincinelle, Frascati – Pupazza
frascatana, Labico – Roncoletta di Labico, Gallicano nel Lazio
– Ciambellone di Sant’Antonio Abate, Montecompatri –
Maranfricoli, Monte Porzio Catone – Serpette, Nemi – Fragolina
di Nemi, Rocca di Papa – Ciambella degli sposi, Rocca Priora –
Tozzetto con le nocciole, Rocca di Cave – Marroni, San Cesareo
– Lane di San Cesareo, Valmontone – Gnocchi di tritello.
A partire dal 4 novembre inizieranno le attività scolastiche
per la riproduzione degli elaborati artistici. Il 2 marzo del
prossimo anno è prevista la consegna degli elaborati artistici
da parte delle scuole e successivamente entro il mese di marzo
una commissione formata dal Gal e un esperto accademico
artistico esaminerà gli elaborati e individuerà un finalista
per ogni scuola comunale, successivamente verrà individuata
l’opera vincitrice.
Puoi anche leggere