POF 2013-2014 Piano dell'Offerta Formativa

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POF 2013-2014 Piano dell'Offerta Formativa
POF      2013-2014
  Piano dell’Offerta Formativa
      SCUOLA SECONDARI A DI PRIMO GRADO -
                 “ETTORE PAIS”
           Via Nanni- 07026 Olbia ( SS )

                   “Si educa attraverso ciò che si dice,
                   di più attraverso ciò che si fa,
                   di più ancora attraverso ciò che si è”
                               (Ignazio di Antiochia)

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POF 2013-2014 Piano dell'Offerta Formativa
Sommario
CHE COS’E’ IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA ................................................................... 4
PRINCIPI ISPIRATORI ............................................................................................................. 7
ANALISI DEL CONTESTO ......................................................................................................... 9
LA CITTA’ DI OLBIA ................................................................................................................ 9
L’IMMIGRAZIONE .................................................................................................................. 9
LE TRASFORMAZIONI LINGUISTICHE ...................................................................................... 9
I PROBLEMI ......................................................................................................................... 10
LA RICERCA DELL’IDENTITA’ ................................................................................................. 10
L’ATTEGGIAMENTO DELLA NOSTRA SCUOLA ........................................................................ 10
ANALISI DEI BISOGNI FORMATIVI ........................................................................................ 11
OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI ......................................................................................... 12
ORGANIZZAZIONE DELL’ ISTITUTO ....................................................................................... 15
COME SI LAVORA NELL’ISTITUTO ......................................................................................... 17
FUNZIONI STRUMENTALI AL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA .......................................... 17
ORARIO SCOLASTICO ........................................................................................................... 18
I TEMPI E L’ORGANIZZAZIONE DIDATTICA ............................................................................ 18
ORGANIZZAZIONE DEL TEMPO SCUOLA ............................................................................... 18
IL PROCESSO DI INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO.......................................................... 21
INDIRIZZO MUSICALE .......................................................................................................... 21
VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE ............................................................................ 23
ORGANI COLLEGIALI ............................................................................................................ 24
RISORSE INTERNE - LE STRUTTURE DELLA SCUOLA .............................................................. 27
LA SEDE CENTRALE .............................................................................................................. 27
GLI IMPIANTI SPORTIVI ....................................................................................................... 27
I LABORATORI DI INFORMATICA .......................................................................................... 27
LA BIBLIOTECA .................................................................................................................... 28
LABORATORI MUSICALI ....................................................................................................... 28
LA SUCCURSALE .................................................................................................................. 28
IL LABORATORIO DI INFORMATICA ...................................................................................... 28
GLI IMPIANTI SPORTIVI ....................................................................................................... 29
PROFILO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO (6-14 anni) ............................. 30
FINALITÀ ED OBIETTIVI FORMATIVI D’ISTITUTO ................................................................... 32
PERSONALIZZAZIONE E INDIVIDUALIZZAZIONE DELLA RISPOSTA .......................................... 33
CHE COS’E’ IL CURRICOLO? .................................................................................................. 36
ATTIVITÀ DI INTEGRAZIONE DEL CURRICOLO ....................................................................... 39
LA VALUTAZIONE ................................................................................................................ 41
TABELLA DI VALUTAZIONE ................................................................................................... 44
L’ASSEGNAZIONE DEL VOTO IN CONDOTTA ......................................................................... 48
TABELLA DEI CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA .................................. 49
AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO ......................................................................................... 50
COMUNICAZIONE ................................................................................................................ 51
ORGANIGRAMMA ANNO SCOLASTICO 2013/2014 ............................................................... 53
DOCUMENTI ALLEGATI AL POF ............................................................................................ 56

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OBIETTIVI
       Ciò che l'Istituto                               Educativi
       offre per quanto
           riguarda                                  Curricolari
                                                     Progettuali

       Organizzazione
                                                    Valutazione
Orari e tempo scuola dei plessi
                                           degli apprendimenti del sistema
     Organico e funzioni

               Elaborato dalla Commissione P.O.F.
               Approvazione del Collegio dei Docenti:         21 Ottobre 2013
               Adozione del Consiglio di Istituto:            30 Novembre 2013

                                                                                 3
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CHE COS’E’ IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

        Con la piena attuazione dell’autonomia scolastica, la scuola può e deve prendere molte
e più decisioni, importanti e determinanti, per il suo funzionamento e per la qualità del suo
servizio.

                                           Per questo
                                      predispone il piano
                                     dell'offerta formativa
                                              (POF)

         Il Piano dell’Offerta Formativa (POF) definisce la progettazione organizzativa, educativa
e didattica, curricolare ed extracurricolare, adottata dal nostro Istituto nell'ambito dell'autonomia
secondo la normativa ministeriale. Il documento è approvato dal Collegio dei Docenti e dal
Consiglio d’Istituto. Costituisce l’indispensabile strumento di comunicazione pubblica tramite il
quale gli utenti del servizio scolastico (alunni e famiglie), possono conoscere i principi generali
che ispirano l'attività didattica e gli interventi che la scuola intende compiere per favorire il
successo formativo di tutti gli alunni.
         Il Piano dell’Offerta Formativa è il documento con il quale ogni scuola dichiara la propria
identità, offrendo alle famiglie degli alunni uno strumento di conoscenza dell’Istituto. Esso è
inoltre il mezzo attraverso il quale si armonizzano gli interventi educativi, didattici e gestionali
della scuola stessa, sulla base della Costituzione Italiana e dei Programmi Ministeriali.
         Il Piano dell’Offerta Formativa è deliberato dai docenti per ciò che attiene agli aspetti
formativi, didattici, pedagogici ed organizzativi, dal Consiglio d’Istituto per le finalità e gli aspetti
finanziari generali.
Al termine di ogni anno scolastico il P.O.F. viene sottoposto a verifica e valutazione. In tal modo,
la scuola si interroga e riflette sulle sue scelte al fine di migliorarsi ed essere sempre al passo
con i tempi.
         La Scuola Secondaria di 1° grado “E. Pais” di Olbia, nel corso degli ultimi anni,
attraverso l’attuazione delle deliberazioni del Collegio dei docenti nonché del Consiglio di
Istituto, ha inteso, attraverso uno sforzo continuo, porre attenzione significativa da una parte ai
bisogni degli utenti della scuola (famiglie e alunni) e, dall’altra, agli stimoli che provengono dallo
sviluppo delle dinamiche interne alla società.

Il nostro Istituto intende porsi come scuola:                                         Che
                                                                      Attiva        accoglie

                                                                                      Che
                                                                      Solida         forma

                                                                                       Che
                                                                     Attenta         orienta

                                                                                      Che
                                                                      Libera        informa

                                                                                      Che
                                                                     In linea       aggiorna

                                                                                                       4
POF 2013-2014 Piano dell'Offerta Formativa
Il Piano dell’Offerta Formativa deriva dal dettato legislativo1. E’ un progetto che media le
esigenze del territorio (socio-economiche e culturali) con le finalità educative e gli obiettivi
generali proposti dalle Istituzioni alla scuola, di cui il P.O.F. è espressione. Esso si basa su
alcuni principi condivisibili e condivisi.

QUALI PRINCIPI?

               della Carta Costituzionale
               della Carta dei diritti Umani
               dei Testi Programmatici Istituzionali
               del regolamento dell’Autonomia Scolastica (DPR 275/99)
               dell’identità culturale e pedagogica dell’Istituto

QUALI SONO I SOGGETTI CHE DEVONO GARANTIRLI?

             Famiglia, come prima istituzione responsabile del bambino/a - ragazzo/a
             Scuola come istituzione responsabile di formare la persona e il cittadino
             Istituzioni (Stato, Regione, Comune) responsabili di fornire risorse umane e
              materiali (operatori, spazi, tempi, strumenti) per garantire un servizio adeguato,
              sicuro, efficiente.
       E’ un’opportunità che famiglia, scuola e territorio possono e devono darsi per garantire
ad ogni bambino/a, ragazzo/a che entra nella comunità scolastica, di raggiungere la propria
formazione.

IN QUALI TERMINI?

 SAPER FARE (sviluppare abilità e competenze)
Dimensione cognitiva

 SAPER ESSERE (favorire la formazione della personalità come processo continuo di
   conoscenza e accettazione del sé)
Dimensione dell’identità.

 SAPER VIVERE CON GLI ALTRI (acquisire abilità relazionali, saper instaurare una positiva
   intersoggettività, essere in grado di interagire secondo strutture comunicative che facilitano
   la partecipazione, il rispetto, l’accettazione reciproca)
Dimensione sociale.

 SAPER IMPARARE E SAPER AGIRE (indispensabilità dell’educazione permanente per
   sapersi orientare nei continui e rapidi cambiamenti del mondo in cui viviamo).
Dimensione della responsabilità e della progressione personale.

1
 (In particolare ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica - Regolamento n. 275/1999 emanato ai sensi
dell’art. 21 della legge n. 59 dell’ 8 marzo 1997).

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Saper
                                     Saper
                                                        vivere con
                                     essere
                                                          gli altri

                                                                          Saper
                 Saper fare                                             imparare e
                                                                        saper agire
                                            FORMAZIONE

       E’ da questa premessa che i docenti dell’Istituto elaborano il Piano dell’Offerta
Formativa, caratterizzando l’identità dell’Istituto, rilevando i punti di forza e di debolezza,
leggendo i bisogni formativi dei bambini/ragazzi, interrogando le famiglie, il territorio (ASL,
Amministrazione Comunale, Associazioni culturali, ricreative, sportive, ...), aprendo la scuola al
confronto e al dialogo nei termini di collaborazioni fattive.

Scopo del POF :
 essere strumento guida per l’Istituto, il team, il singolo docente;
 rendere esplicito all'esterno - famiglie e istituzioni presenti sul territorio - l’offerta
 formativa dell’ Istituto;
 avere un piano comune e chiaro in base al quale verificare, valutare e modificare i percorsi
   e i processi formativi;
 programmare interventi continuativi e/o migliorativi sulla base dei risultati raggiunti.

        Il POF contiene le scelte educative ed organizzative, nonché i criteri di utilizzazione delle
risorse e costituisce un impegno per l’intera comunità scolastica.

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PRINCIPI ISPIRATORI

       Considerata la particolare realtà socio/ambientale, la scuola Secondaria di 1° grado
“E.Pais” di Olbia dà la priorità ai seguenti principi:

       UGUAGLIANZA: garantire pari opportunità a tutti.

       L’Istituto intende erogare a tutti le stesse opportunità, senza alcuna discriminazione di
sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psico-fisiche, socio-culturali ed
economiche. La pari opportunità formativa è garantita attraverso l’adozione di:

              provvedimenti per garantire la piena offerta formativa agli alunni diversamente
               abili;
              criteri collegiali per la formazione di classi equieterogenee;
              percorsi triennali comuni di orientamento scolastico-professionale, educazione
               sessuale, educazione stradale, educazione ambientale;
              organizzazione dell’orario di lezione in modo da consentire l’utilizzo dei laboratori
               legati ai vari progetti o attività;
              criteri collegiali di valutazione, con indicatori, descrittori e vincoli comuni.

       INTEGRAZIONE: valorizzare le diversità.

        Ad ogni alunno sono garantiti i diritti fondamentali e i legittimi interessi. Pertanto,
particolare attenzione sarà dedicata agli alunni diversamente abili o di forte disagio socio-
culturale (nomadi, extracomunitari). Al fine di favorire l’integrazione scolastico-sociale, vengono
realizzate attività di aggiornamento sui temi del disagio giovanile e dell’intercultura.

       INCLUSIONE:

Progettare, sin dalle sue fondamenta, la “piattaforma della cittadinanza” in modo che ciascuna
persona abbia la possibilità di esercitare diritti e doveri come modalità ordinaria (“siamo tutti
normali”). L’inclusività non è quindi un “aiuto” per scalare la normalità ma una condizione
connaturata e intrinseca della normalità. L’inclusione interviene sul contesto non meno che sul
soggetto. In altri termini, inclusività implica l’abbattimento di quelli che “nell’INDEX FOR
INCLUSION” di Tony Booth and Mel Ainscow vengono chiamati “ostacoli all’apprendimento e
alla partecipazione”.
Questo approccio segna una prima differenza con l’approccio dell’integrazione in quanto
l’attenzione viene posta su tutti gli alunni della scuola: infatti il termine inclusione non si limita
agli alunni disabili oppure agli alunni con bisogni educativi speciali, ma prende in carico
l’insieme delle differenze, comprendendo gli alunni definiti “normali” e quelli dotati. In questa
dimensione il concetto normativo viene superato per recuperare l’insieme delle espressioni e
delle potenzialità di tutti gli alunni. Si rende indispensabile, pertanto, un coinvolgimento attivo
degli alunni in un processo che mette in relazione le conoscenze formali con quelle personali ed
esperienziali.

                                                                                                    7
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ACCOGLIENZA:

       Facilitare i passaggi tra ordini di scuola diversi (Primaria - Secondaria di Primo Grado -
Secondaria di Secondo Grado ). L’Istituto organizza momenti di incontro con alunni e genitori
per facilitare il passaggio da un tipo di scuola ad un altro, dando la possibilità anche agli ex
alunni di raccontare i propri vissuti e le proprie aspettative.

       EFFICACIA:

         Finalizzare le attività dell’Istituto alla crescita educativa - didattica dell’alunno. Tutte le
attività della scuola si basano sui criteri di efficacia, di efficienza e di flessibilità sia per quanto
riguarda la parte amministrativa che quella didattica.

       TRASPARENZA:

     Favorire la comunicazione scuola - famiglia e garantire l’accesso ad ogni atto o
documento amministrativo – didattico (nel rispetto della privacy).

                                                                                                      8
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ANALISI DEL CONTESTO

LA CITTA’ DI OLBIA

                                                            A partire dal dopoguerra la città di
                                                            Olbia     è     andata    incontro     a
                                                            trasformazioni eccezionali. Basta per
                                                            esempio pensare che durante il
                                                            periodo della guerra gli abitanti erano
                                                            poco più di 7000 e nel censimento del
                                                            1960 era già una cittadina di 19000
                                                            residenti, praticamente tutti sardi. Nel
                                                            giro di alcuni decenni la città è
                                                            esplosa ed oggi residenti ufficiali sono
                                                            oltre quasi 57000 a cui si devono
                                                            aggiungere un imprecisato numero di
                                                            persone che qui vivono ma non hanno
                                                            preso la residenza. In estate il numero
                                                            diventa molto più alto sia per la
presenza dei turisti sia per la presenza di persone che vengono ad Olbia a “fare la stagione”.
Mentre, come già detto, in passato gli abitanti autoctoni e quelli provenienti da fuori erano tutti
sardi, ora molti vengono dal continente e questo è un ulteriore fattore di trasformazione.
L’impatto di queste persone arrivate nella nostra città è sicuramente molto forte e ha generato e
continua a generare trasformazioni che si possono definire epocali
Questi fenomeni sono dovuti principalmente al fatto che negli anni Sessanta la bassa Gallura ha
visto il fenomeno della Costa Smeralda che ha attratto queste grandi masse di popolazione in
cerca di lavoro. Ciò ha modificato profondamente il tessuto originario della città non solo dal
punto di vista urbanistico, dei servizi ed economico, ma anche sotto l’aspetto socio-culturale in
quanto ha facilitato la diffusione di comportamenti e abitudini che in passato erano estranei alle
nostre comunità.

L’IMMIGRAZIONE

Negli ultimi due decenni sono inoltre arrivati molti stranieri in cerca di lavoro. Una parte di essi è
composta da comunitari (rumeni, i più numerosi, polacchi, albanesi ecc.), altri sono
extracomunitari provenienti dall’Africa e dall’America del Sud. In genere si tratta di persone
giovani che accettano qualunque tipo di lavoro fino ad arrivare a vendere merce sulle spiagge.
Il fatto ci riguarda direttamente come scuola in quanto, gli alunni che stranieri che frequentano il
nostro istituto sono molto numerosi e una parte di questi sono arrivati da poco e hanno
problemi con la lingua e questo rende per loro difficoltosa la partecipazione alle lezioni.
L’inserimento degli alunni stranieri è considerata dalla nostra scuola una opportunità per lottare
contro i rischi emergenti del razzismo i sintomi del quale sono stanno emergendo con sempre
maggiore evidenza nel nostro paese. La conoscenza reciproca può senz’altro essere un
vaccino contro questi pericoli.

LE TRASFORMAZIONI LINGUISTICHE

Una delle trasformazioni più importanti riguarda la lingua. Prima di questo sviluppo nel
perimetro urbano si parlava il logudorese e nelle campagne il gallurese. L’arrivo degli immigrati
ha portato all’uso preponderante della lingua italiana soprattutto in pubblico e solo in poche
famiglia le parlate locali sono ancora utilizzate. Questa cambiamento è sicuramente una perdita
dal punto di vista culturale perché con la lingua scompare una cultura ed un modo di vivere
originale. Inoltre l’affermarsi prepotente della società dei consumi ha portato ha imposto valori
effimeri e superficiali contro i quali la scuola combatte una difficile battaglia.

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POF 2013-2014 Piano dell'Offerta Formativa
I PROBLEMI

Il trasferimento di ingenti massi di popolazione dalla campagna e dai paesi vicini, lo sviluppo
urbano caotico, la possibilità di realizzare ingenti guadagni, la mobilità e la permeabilità delle
classi sociali, l’affermarsi della società dei consumi (fenomeno che riguarda tutta la società
italiana e occidentale) hanno quindi privato la comunità olbiese, anticamente contadina e
operaia, di punti di riferimento storico-culturali.
Nonostante varie iniziative culturali promosse dall’amministrazione comunale o da associazioni
presenti nel territorio, manca ancora molto perché la città possa riacquistare una identità
precisa e perché si affermino nuovi valori non effimeri che sostituiscano quelli superficiali e
consumistici che permeano buona parte della gioventù odierna.

LA RICERCA DELL’IDENTITA’

In questi decenni di sviluppo e di trasformazione alcuni aspetti dell’identità locale si sono
mantenuti anche se non in modo palese ed il carattere della città viene per esempio fuori nella
capacità di accogliere gli altri e di integrarli senza grandi conflitti e senza tensioni apparenti.
Altri aspetti positivi traspaiono nella crescita del volontariato e delle associazioni culturali e
anche nella domanda di cultura che emerge dal moltiplicarsi delle scuole superiori cittadine
come i licei e gli istituti tecnici e professionali, la recente istituzione di un corso di laurea ad
indirizzo turistico, l’università della terza età.

L’ATTEGGIAMENTO DELLA NOSTRA SCUOLA

In una società così complessa e variegata, caratterizzata da una forte fluidità e da rapidi
cambiamenti non solo di tipo culturale ma anche tecnologico, la nostra scuola deve adottare
linee di intervento flessibili e aperte alla realtà territoriale, con l’obiettivo di conseguire risultati
positivi sia sul piano educativo che su quello didattico, in vista dell’inserimento dei giovani in un
contesto che possano in qualche modo padroneggiare.

                                                                                                      10
ANALISI DEI BISOGNI FORMATIVI

La sommaria descrizione del territorio e delle sue componenti sociali ed economiche costituisce
la materia di raccolta e analisi dei bisogni formativi espressi dalla popolazione scolastica e dalle
famiglie, che sono piuttosto alti, specialmente nei loro risvolti più spiccatamente didattici.
Pur trattandosi di popolazione scolastica di provenienza eterogenea, nel passaggio tra un
ordine di scuola e l’altro avviene un travaso di notizie utili a conoscere le peculiarità del
soggetto e le esigenze della famiglia. Per altro la continuità, anche praticata con momenti ludici
e attività didattiche comuni, costituisce uno dei presupposti fondanti del nostro istituto, quindi il
discente si presenta al ciclo successivo con un quadro diagnostico inerente:

      matrice cognitiva
      stili di apprendimento
      motivazioni e strategie di studio
      modalità di socializzazione
      conoscenze, capacità e competenze

che sono ovviamente oggetto di verifica, conferma o rettifica, come è dato da un corretto
svolgimento di una efficace ed efficiente diagnosi preventiva alla progettazione dell’azione
didattica.
L’analisi dei bisogni formativi ha una doppia natura: se da un lato costituisce il punto di partenza
dell’essere e del fare scuola, dall’altro rappresenta un processo in itinere, sempre oggetto di
monitoraggio, riflessione, aggiustamento rispetto alla sua ricaduta sul singolo alunno.
Dal punto di vista istituzionale, l’analisi dei bisogni formativi è compito progressivo dei vari
organismi scolastici, che la attuano secondo diverse modalità operative, dall’osservazione
diretta a test e questionari vari.

                   Soggetti                                             Azioni

Consiglio d’Istituto                               Linee di indirizzo per il Pof

Collegio dei Docenti                               Elaborazione del Pof

                                                   Programmazione educativa d’Istituto

Gruppo referenti disciplina                        Programmazione disciplinare

Equipe pedagogiche                                 Programmazione didattica di classe e per

                                                   singole discipline

                                                                                                  11
OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI

MISSION DELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO “E. PAIS”

          “STAR BENE A SCUOLA PER LAVORARE INSIEME REALIZZANDOCI”.

Il Consiglio d’Istituto ha posto al centro delle linee d’indirizzo per il Pof la necessità di
salvaguardare e valorizzare ciascun allievo nel rispetto di tradizioni e valori comuni, che partono
dal territorio, trovano riscontro nella Carta costituzionale e si allargano alla prospettiva europea.
Pertanto il codice didattico-pedagogico dell’Istituto

    pone la persona al centro del processo educativo, per favorirne l’armonico
     inserimento sociale e valorizzarne il contributo individuale in chiave collettiva;
    garantisce a tutti pari opportunità nel rispetto di potenzialità e attitudini individuali;
    guida l’alunno nell’elaborazione della propria esperienza e nella pratica consapevole
     della cittadinanza attiva;
    persegue nell’alunno l’acquisizione di strumenti culturali utili alla comprensione della
     complessità del mondo in continuo cambiamento e indispensabili alla consapevolezza
     delle scelte.

Ciò viene realizzato tramite:

   o   accoglienza e solidarietà
   o   valorizzazione delle attitudini
   o   continuità e orientamento

ATTIVITÀ DI INTEGRAZIONE DELLA DIVERSITÀ
Attraverso la valorizzazione dell’alunno in difficoltà la scuola attua un percorso di crescita non
solo per il soggetto stesso, ma per tutta la comunità sociale. Infatti, sviluppare attenzione e
sensibilità verso la diversità, la disabilità, lo svantaggio significa innanzi tutto
   rispettare
   accogliere
   ascoltare                               l’alunno in difficoltà
   sostenere sul piano affettivo,
       cognitivo ed operativo

   valorizzare e attivare l’intercultura

L’azione educativa e didattica studia, in situazione di handicap o di svantaggio, dei percorsi
finalizzati a
      favorire la comprensione della realtà circostante;
      sviluppare le capacità di osservazione, attenzione, riflessione, comunicazione;

                                                                                                  12
   attivare, sviluppare, rafforzare abilità di ascolto, comprensione, lettura, abilità di carattere
       logico e metodologico, anche attraverso l’uso di strumenti compensativi, in caso di
       diagnosi di disturbo specifico dell’apprendimento (DSA, BES).
Il successo formativo degli alunni in difficoltà (handicap o svantaggio) passa attraverso la
partecipazione guidata del soggetto, secondo le personali possibilità, a tutte le attività e alle
offerte messe in atto nella scuola: la motivazione o rimotivazione al lavoro e all’apprendimento,
l’inclusione, stimolati attraverso un efficace legame di tipo relazionale, affettivo e collaborativo
con tutti gli insegnanti, col gruppo dei pari, con gli assistenti e i collaboratori all’interno della
scuola, con la famiglia e con le strutture ASL all’esterno, indicano uno stile di approccio
risultante positivo.

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La nostra Scuola sottende al raggiungimento dei seguenti obiettivi formativi

    CONOSCENZA DI SE’
1) Sviluppo della capacità di introspezione e di autocritica come presa di coscienza della
   propria identità, delle proprie capacità e dei propri limiti.
2) Sviluppo delle capacità di affermare la propria identità.
3) Sviluppo delle capacità di autocontrollo: saper gestire la propria irrequietezza emotiva,
   comportamentale ed intellettuale.
4) Sviluppo della motivazione: maturazione della stima di sé e della fiducia in se stessi che
   permettono di sviluppare la volontà di apprendere e di migliorare le proprie capacità.
5) Apertura a nuovi interessi. Sviluppo della curiosità, intesa come gusto di conoscere nuove
   realtà e nuovi contenuti culturali, per porsi in modo attivo e consapevole nei confronti della
   società.
6) Sviluppo dello spirito critico: iniziale presa di coscienza degli stereotipi sociali e del
   comportamento, sviluppo delle capacità di giudicare ed affrontare i problemi in modo
   personale, attraverso gli strumenti offerti dalla cultura.

    RELAZIONE CON GLI ALTRI
1) Presa di coscienza delle esigenze di base della convivenza civile.
2) Maturazione della capacità di conoscere e comprendere gli altri, differenziando tra modelli
   negativi e positivi.
3) Maturazione della capacità di instaurare rapporti interpersonali.
4) Maturazione della capacità di comprendere, rispettare e valorizzare la diversità, in nome
   degli ideali di tolleranza, cooperazione e solidarietà.
5) Maturazione della capacità di dare e ricevere riconoscimento per i risultati del proprio lavoro.
6) Sviluppo della creatività, intesa come capacità di partecipare alla vita di gruppo e alla
   elaborazione di progetti proponendo soluzioni personali, originali e innovative.
7) Mantenere aperta la disponibilità alla critica, al dialogo e alla collaborazione per riorientare i
   propri comportamenti e le proprie scelte.
8) Maturazione della capacità di assumere responsabilità sia nell’organizzazione della vita
   personale sia nell’organizzazione della vita di gruppo.
9) Corresponsabilità nei confronti degli ambienti e del materiale di lavoro, dei progetti di lavoro,
   dei compagni di classe.

    ORIENTAMENTO
1) Sviluppo della capacità di impegnarsi attivamente e di mantenere l’impegno nel tempo, fino
   al raggiungimento della meta prefigurata.
2) Presa di coscienza del proprio percorso formativo per essere in grado di elaborare un
   consapevole progetto per il futuro.
3) Capacità di interagire sia con la scuola che con la famiglia per comprendere le proprie
   competenze personali.
4) Capacità di confrontarsi con le realtà territoriali per verificare l’adeguatezza delle proprie
   decisioni.

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ORGANIZZAZIONE DELL’ ISTITUTO

                                                 Dirigenza

                            Staff di
                           Direzione

              Dirigente              Docenti
              Scolastico           Collaboratori

            Coordinatori di
                plesso

                                                 Area
                                              Amministrativa

                                                          Assistenti
                                         DSGA
                                                        amministrativi

                                                                     Settore
                                                                  amministrativo
                                       Collaboratori                contabile
                                         scolastici

                                                                 Settore didattica

                                                                    Settore del
                                                                    personale

                                                                   Settore alunni

                                                                                     15
L’organizzazione dell’Istituto

La Dirigenza                 Assicura
                              Il funzionamento dell’unità scolastica secondo criteri di efficienza ed
E’ prerogativa del                 efficacia formativa; la gestione unitaria; la direzione,il coordinamento,
Dirigente Scolastico che è         la valorizzazione delle risorse umane.
il rappresentante legale     Promuove
dell’istituto.                L’autonomia sul piano gestionale e didattico; l’esercizio dei diritti
                                   costituzionalmente tutelati.
                             E’ responsabile
                              Della gestione delle risorse finanziarie, strumentali e dei risultati del
                                   servizio; della sicurezza nei luoghi di lavoro.
                             E’ titolare
                              Delle relazioni sindacali
L’Area Amministrativa        E’ gestita dal Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi che coordina
                             l’attività amministrativa dell’istituto e il servizio svolto dagli assistenti
                             amministrativi e dai collaboratori scolastici.
Lo staff di direzione         E’ costituito dal Dirigente Scolastico, dai Docenti Collaboratori (due), da
                              altri due Docenti con incarico fiduciario di coordinatore di plesso. Essi
                              sono individuati dal Dirigente Scolastico e dal Collegio dei docenti,
                              collaborano con il Dirigente per gli aspetti organizzativi e gestionali dei
                              vari settori e sedi nei quali l’Istituto è articolato.

                                                                                                        16
COME SI LAVORA NELL’ISTITUTO

                                     Gruppi disciplinari e di area
                                     Gruppi di progetto
                                     Team e consigli di classe
       GRUPPI DI LAVORO              Commissioni
                                     Collegio docenti
                                     Staff di direzione
                                     Consiglio d’Istituto
                                     Disciplinari
                                     Contitnuità
                                     Ambiente
                                     Lingue straniere e rapporti con l’Europa
                                     Educazione motoria e sportiva
PROGETTAZIONE (la progettazione in   Benessere a scuola
     team avviene per aree)          Lettura
                                     Creatività
                                     Informatica
                                     Recupero e consolidamento
                                     Potenziamento
                                     Italiano per stranieri
      AGGIORNAMENTO E
                                     Si privilegiano momenti formativi correlati al POF
     AUTOAGGIORNAMENTO
                                     Favorire la collaborazione con le famiglie, gli Enti e le
         INTEGRAZIONE                Istituzioni, le associazioni, i volontari, utilizzando al meglio le
                                     risorse del territorio
                                     Verifiche sistematiche delle attività disciplinari
    VERIFICA E VALUTAZIONE           Verifiche dei progetti
                                     Autovalutazione d’Istituto

FUNZIONI STRUMENTALI AL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

AREA 1 GESTIONE DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
AREA 2 CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO/ SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI
AREA 3 TUTORING DEGLI ALUNNI
AREA 4 RAPPORTI CON ENTI ESTERNI
AREA 5 AMMINISTRAZIONE SITO WEB

                                                                                                     17
ORARIO SCOLASTICO

L’orario di inizio e termine delle lezioni è stato concordato con il Comune che cura il trasporto.
L’orario giornaliero delle lezioni è stato redatto in base ai criteri stabiliti dal Consiglio di Istituto e
privilegia le esigenze didattiche ed organizzative della scuola al fine di garantire efficacia ed
efficienza dell’attività istituzionale.

          Criteri di formulazione dell’orario

   I criteri deliberati dal Consiglio di Istituto su proposta del Collegio Docenti sono i seguenti:
1. Orario equilibrato nell’arco della giornata tra materie che richiedono competenze e capacità
    di concentrazione diverse per tutti gli ordini di scuola.
2. Non concentrare l’orario di una stessa disciplina in pochi giorni, ma distribuirlo su tutto l’arco
    della settimana.
3. Evitare troppe materie che richiedano grande impegno di studio i giorni successivi ai rientri
    pomeridiani.
4. Evitare di inserire alle ultime ore nella stessa classe troppe volte la stessa materia.
5. Non prevedere mai tre ore frontali consecutive di scienze matematiche e lingua straniera.

I TEMPI E L’ORGANIZZAZIONE DIDATTICA

                             ORGANIZZAZIONE DEL TEMPO SCUOLA

    QUADRO ORARIO DELLE DISCIPLINE - TEMPO NORMALE 30 ore (*Cittadinanza e
           Costituzione è svolta nell’ambito dell’area storico-geografica).

Ore settimanali Monte ore annuale

Italiano, Storia, Geografia, Cittadinanza e Costituzione
                                                                        9                 297
Attività di approfondimento in materie letterarie
                                                                        1                  33
Matematica e Scienze
                                                                        6                 198
Tecnologia
                                                                        2                  66
Inglese
                                                                        3                  99
Seconda lingua comunitaria (francese)
                                                                        2                  66
Arte e Immagine
                                                                        2                  66
Scienze motorie e sportive
                                                                        2                  66
Musica
                                                                        2                  66
Religione cattolica
                                                                        1                  33
Totale monte ore settimanale
                                                                        30                990

                                                                                                        18
Quadro orario settimanale delle discipline (30 ore)

          LUNEDI         MARTEDI         MERCOLEDI          GIOVEDI        VENERDI         SABATO
08:15     Attività       Attività        Attività           Attività       Attività        Attività
09:15     didattica      didattica       didattica          didattica      didattica       didattica
09:15     Attività       Attività        Attività           Attività       Attività        Attività
10:15     didattica      didattica       didattica          didattica      didattica       didattica
10:15     Attività       Attività        Attività           Attività       Attività        Attività
11:05     didattica      didattica       didattica          didattica      didattica       didattica
11:05     Intervallo     Intervallo      Intervallo         Intervallo     Intervallo      Intervallo
11:15
11:15     Attività       Attività        Attività           Attività       Attività        Attività
12:15     didattica      didattica       didattica          didattica      didattica       didattica
12:15     Attività       Attività        Attività           Attività       Attività        Attività
13:15     didattica      didattica       didattica          didattica      didattica       didattica

IL NUOVO QUADRO ORARIO – SETTIMANA CORTA

A partire dall’anno scolastico 2012/13 il nostro Istituto attua, in alternativa al curricolo ordinario,
un modello di settimana corta che, superando le rigidità presenti nella scuola tradizionale, si
pone l’obiettivo di favorire il conseguimento degli obiettivi formativi e orientativi della scuola
secondaria di 1° grado, privilegiando in modo particolare la qualità del processo
insegnamento/apprendimento.
 Una tale organizzazione del lavoro scolastico rappresenta un'ulteriore occasione perché venga
garantito a tutti un effettivo diritto al successo formativo e perché sia data una più esaustiva
risposta alle esigenze del contesto sociale in cui la scuola opera. La struttura organizzativa, che
si propone, è impostata sui criteri della flessibilità oraria e della qualità dell’offerta formativa. Ciò
significa per i docenti maggiori risorse orarie che consentiranno di implementare le attività in
modo più fruttuoso e per i genitori la possibilità di opzione di orario.
In sintesi, le attività curricolari saranno concentrate dal lunedì al venerdì e le lezioni saranno
articolate in 36 unità orarie di 50 minuti con un rientro pomeridiano e sabato libero come da
prospetto seguente:

                                                                                                       19
QUADRO ORARIO – SETTIMANA CORTA

                LUNEDI           MARTEDI           MERCOLEDI          GIOVEDI           VENERDI
08:15-09:10     Attività         Attività          Attività           Attività          Attività
                didattica        didattica         didattica          didattica         didattica
09:10-10:00     Attività         Attività          Attività           Attività          Attività
                didattica        didattica         didattica          didattica         didattica
10:00-          Attività         Attività          Attività           Attività          Attività
10:50           didattica        didattica         didattica          didattica         didattica
10:50-11:05     Intervallo       Intervallo        Intervallo         Intervallo        Intervallo
11:05-11:55     Attività         Attività          Attività           Attività          Attività
                didattica        didattica         didattica          didattica         didattica
11:55-12:45     Attività         Attività          Attività           Attività          Attività
                didattica        didattica         didattica          didattica         didattica
12:45-13:35     Attività         Attività          Attività           Attività          Attività
                didattica        didattica         didattica          didattica         didattica
13:35-14:25     Mensa
14:25-15:15     Moduli
15:15-16:05     Moduli
16:05-16:55     Laboratorio
                9 ore            5 ore             5 ore              5 ore             5 ore
                20.min           10 min            10 min             10.min            10.min
Tot.                                                                                    30,00 ore

Orario di lavoro dei docenti
Le 18 ore settimanali dei docenti vengono distribuite in 21 unità orarie settimanali; le unità
recuperate sono destinate a diverse attività didattiche e/o funzionali all'organizzazione della
scuola, per la completa attuazione dell'offerta formativa. Tale modello organizzativo permette
una maggiore flessibilità nello strutturare gli interventi formativi. Il rapporto tra ore disciplinari e
ore destinate ad altre attività didattiche consente di articolare un curricolo che permette di:

        diversificare e ampliare l'offerta formativa;
        inserire in modo più efficace i progetti in atto nella scuola;
        attivare interventi individualizzati;
        organizzare attività di laboratorio;
        rispondere a necessità particolari;
        creare maggiori occasioni di socializzazione, suddividendo gli alunni per gruppi di
         interesse e/o di bisogno.
        attività in compresenza svolte, nelle rispettive discipline, con la presenza, sulla
         medesima classe, di 2 docenti che svolgono attività diversificate, ciascuno con un
         gruppo di 13 alunni circa.

                                                                                                     20
IL PROCESSO DI INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO

Il profilo professionale dell’insegnante indica nel possesso di conoscenze disciplinari
(fondamenta,contenuti, metodi) solo uno dei requisiti professionali. Per quanto riguarda il saper
operare con bambini e preadolescenti, ai docenti viene richiesto in primo luogo di conoscere le
specifiche fasi di crescita, le particolari caratteristiche di tipo cognitivo e socio-affettivo, le
competenze acquisite nelle fasi precedenti di scolarizzazione.

Inoltre, ai docenti compete di:

      prestare attenzione alla realtà psicologica di ogni ragazzo
      valorizzare senza mai omologare o deprimere
      costruire un clima di fiducia
      evidenziare i progressi di ogni alunno
      far vivere positivamente l’errore, come tappa per raggiungere l’obiettivo
      prevedere i bisogni e gli eventuali disagi

INDIRIZZO MUSICALE

Dall’anno scolastico 2003-04 è stata autorizzata nell’Istituto l’introduzione dell’Indirizzo Musicale
per la formazione strumentale di base. Agli studenti, inseriti in tale corso, è data la possibilità di
imparare a suonare uno dei quattro strumenti scelti dal Collegio Docenti e dal Consiglio di
Istituto. I quattro strumenti sono: pianoforte, chitarra, violino e tromba. Oltre allo sviluppo di
capacità tecniche esecutive individuali e di gruppo, le attività sono orientate alla promozione di
un più generale senso artistico e della creazione di una realtà musicale che possa confrontarsi
con le associazioni presenti nel territorio. L’insegnamento strumentale costituisce integrazione
interdisciplinare ed arricchisce lo studio nel più ampio quadro delle finalità della scuola media e
del progetto complessivo di formazione della persona.

Obiettivi
- Sviluppo capacità tecniche esecutive individuali.
- Sviluppo capacità esecutive in gruppo.
- Sviluppo di capacità progettuali e organizzative.
- Sviluppo della capacità di lavorare in team.

                                                                                                   21
Articolazione delle attività

Il corso ha durata triennale e aggiunge alle lezioni curricolari del mattino e del rientro
pomeridiano tre unità orarie pomeridiane: la prime due, di 60 minuti, destinata a lezioni
collettive di teoria e solfeggio, di prove d’orchestra o di prove di musica da camera; la seconda,
di 50 minuti circa (a seconda del numero di allievi per strumento), destinata alle lezioni
individuali dello strumento prescelto.
Tali attività si svolgono in orario pomeridiano, pertanto l’alunno sarà impegnato in due rientri
pomeridiani sulla base di quanto concertato con i docenti di strumento.
I ragazzi che richiedono l’iscrizione a tale corso vengono sottoposti ad alcuni test attitudinali che
vaglieranno: senso ritmico, capacità di distinguere i suoni in base all’altezza, coordinazione
oculo-manuale, intonazione e, in modo non discriminante, eventuali conoscenze musicali
pregresse. I candidati sono successivamente inclusi in una graduatoria, dalla quale sono
individuati gli studenti che frequenteranno il corso. Le graduatorie sono pubbliche.
I genitori degli alunni ammessi dovranno sottoscrivere un modulo di adesione a tale corso che
vincola alla partecipazione alle lezioni pomeridiane con lo stesso obbligo delle ore
antimeridiane. Essendo l’indirizzo musicale un corso curricolare non vi sarà alcun onere di
spesa per le famiglie fatta eccezione per l’acquisto di libri o l’eventuale acquisto o affitto dello
strumento.
Il corso è attualmente frequentato presso la sede di Via Nanni dagli studenti del corso G.
Durante ogni anno scolastico la scuola realizza manifestazioni e concerti pubblici
esclusivamente dedicati all’indirizzo musicale per completare il percorso formativo con risvolti
performativi quali:

Partecipazione a lezioni-concerto e/o concerti di gruppi strumentali del
territorio                                                                   Extrascolastico
Partecipazione a rassegne o Concorsi
Partecipazione a concerti, concorsi ed attività promosse in corso d’anno
Saggi individuali a fine anno scolastico
Partecipazione a concerti e spettacoli della scuola
Concerto per l’attività di accoglienza degli alunni di classe V della scuola     Scolastico
primaria
Realizzazione con tutte le classi di uno spettacolo musicale per la fine
dell'anno scolastico

Al termine del percorso scolastico curriculare, in fase di esame del primo ciclo, nell’ambito della
prova di colloquio orale, l’alunno dovrà sostenere una prova pratica di strumento relativa alla
materia ad indirizzo musicale studiata, necessaria a completare il percorso interdisciplinare di
tutte le materie studiate nel corso del triennio. La scuola può rilasciare all’alunno licenziato un
attestato di frequenza all’indirizzo musicale per usi consentiti.

Strumenti metodologici

Saranno realizzate lezioni individuali di strumento e lezioni collettive di solfeggio e successive
esercitazioni orchestrali. L’ora di musica d’insieme, di carattere collettivo, privilegia l’attività di
gruppo con la formazione di complessi orchestrali, formazioni da camera ( duo, trio, quartetto
ecc) nell’ottica di approfondire un repertorio di musica d’insieme.
Attraverso l'insegnamento strumentale e la sua pratica nelle varie forme (dalla lezione
individuale alla musica di insieme) vengono sviluppati obiettivi cognitivi e psicomotori che
agevolano un controllo della sfera emotiva- espressiva più motivato: nella pratica strumentale
infatti il soggetto mette in gioco facoltà fisiche, psichiche, razionali, affettive e relazionali.
L'alunno dunque può esprimere la sua personalità e svilupparla in tutte le sue dimensioni nelle
varie fasi dello studio dello strumento, dalla percezione del sé fisico (la postura, il rapporto con
lo spazio, i movimenti sullo strumento) alla comprensione di un nuovo linguaggio specifico. I

                                                                                                    22
programmi di studio della disciplina musicale predispongono l’alunno ad una acquisizione
completa dei livelli di conoscenza musicale richiesti anche da un liceo musicale , in vista di una
probabile continuità del percorso musicale.

VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE

  Il Consiglio di Istituto ha stabilito i seguenti criteri per i viaggi di istruzione e le visite guidate:

   1. Limitazione delle spese di viaggio per non richiedere alle famiglie una quota troppo
      rilevante. È da escludere che la quota possa essere a totale carico della scuola, date le
      limitate possibilità di bilancio per cui si richiederà un contributo da parte delle famiglie.
   2. Scaglionamento, per esigenze didattiche, dei viaggi da ottobre a maggio. Da evitare
      comunque le uscite (se non per casi eccezionali) nell’ultimo mese di scuola.
   3. Scelta di mete non troppo lontane per non affaticare gli alunni con lunghi viaggi data la
      loro giovane età e per evitare i viaggi in ore notturne. Saranno pertanto da privilegiare le
      mete nell’ambito della propria Provincia o della regione sarda, compatibilmente con la
      programmazione didattica.
   4. La durata di ogni viaggio può essere di un giorno per tutte le classi della scuola, ad
      eccezione delle classi terze della scuola secondaria; possono essere organizzati viaggi
      di due giorni se le esigenze didattiche lo rendono opportuno. Per tutte le classi sono
      previste opportune deroghe per progetti di scambi culturali.
   5. Partecipazione di alunni della medesima fascia di età; verranno programmate nei limiti
      del possibile uscite per classi parallele al fine anche di favorire la socializzazione.
   6. La partecipazione di almeno 2/3 degli alunni per classe, affinché il viaggio abbia
      veramente una valenza educativa e didattica.
   7. Impiego di un accompagnatore ogni 15 alunni e, comunque, di almeno un docente della
      classe che effettua il viaggio. Se l’uscita coinvolge una sola classe, si devono prevedere
      sempre 2 accompagnatori.

                                                                                                        23
ORGANI COLLEGIALI
                                                                                                         FORMULA
ORGANO                                                                         DELIBERA SU
                                                                                                       PROPOSTE PER
                                                                              1.   programma
                             Il Consiglio di Istituto è costituito da 14           annuale e
                             consiglieri:    6     rappresentanti    dei           conto
                             genitori, 6 rappresentanti dei docenti, 1             consuntivo;
                             rappresentante del personale ATA e il            2.   acquisti per
                             Dirigente Scolastico. È presieduto da                 la scuola;
                             un genitore eletto dal Consiglio stesso.         3.   utilizzo degli
Consiglio                    Indica        le        linee       generali          edifici ed
di Istituto                  dell’organizzazione scolastica e adotta               attrezzature
                             il POF. Definisce i criteri per la                    scolastiche;
                             formazione delle classi, per l’orario            4.   adattamento
                             scolastico, per le visite guidate e i                 calendario
                             viaggi di istruzione e per le iniziative di           scolastico;
                             integrazione e di sostegno. Avanza               5.   visite guidate
                             proposte per iniziative rivolte ai genitori.          e viaggi di
                                                                                   istruzione.
                                                                              1.   il
                                                                                   funzionament
                                                                                                      1.   la formazione e
                                                                                   o      didattico
                             È costituito da tutti gli insegnanti della                                    composizione
                                                                                   della scuola;
                             scuola ed è presieduto dal dirigente                                          delle classi;
                                                                              2.   le attività di
                             scolastico. Cura la stesura del POF e                                    2.   l’assegnazione
Collegio                                                                           sperimentazi
                             della programmazione educativa e                                              dei docenti alle
dei docenti                                                                        one;
                             didattica e ne valuta periodicamente                                          classi;
                                                                              3.   il piano di
                             l’efficacia.  Individua      le  funzioni                                3.   i     criteri   di
                                                                                   aggiornamen
                             strumentali.                                                                  utilizzo       del
                                                                                   to;
                                                                                                           fondo di istituto.
                                                                              4.   la scelta dei
                                                                                   libri di testo.
                             È composto da tutti gli insegnanti di
                             classe, dai rappresentanti dei genitori                                  1.   organizzazione
                             ed è presieduto dal Dirigente                                                 delle classi;
                             Scolastico o in sua assenza da un suo                                    2.   azione
                             delegato.                                                                     educativa      e
                             Nella sola componente docenti elabora                                         didattica;
                             il progetto educativo e didattico della                                  3.   adozione libri di
Equipe pedagogica
                             classe e ne verifica periodicamente                                           testo;
scuola secondaria
                             l’andamento. Affronta le problematiche                                   4.   visite guidate e
di primo grado
                             che possono emergere nel corso                                                viaggi         di
                             dell’anno relative ai singoli alunni.                                         istruzione;
                             Si riunisce di norma una volta al mese;                                  5.   iniziative     di
                             più frequentemente in caso di problemi.                                       carattere
                             Al termine di ogni quadrimestre si                                            integrativo e di
                             riunisce nella sola componente docente                                        sostegno.
                             per le operazioni di scrutinio.
                             È una struttura che si articola per aree
                             disciplinari essendo costituito da
                             docenti della stessa disciplina o dello
                             stesso ambito. Nasce all’interno del
                             Collegio Docenti per imprimere alla sua
                             funzione istituzionale più dinamicità ed
                             efficacia.
                             Si riunisce periodicamente per:
Il comitato di insegnanti          predisporre        le     prove     di
di discipline affini              ingresso,    leggere      i    risultati,
(Dipartimenti/Commissione)        concordare gli interventi;
                                   verificare in itinere la fattibilità
                                  dei    progetti    e     operare      le
                                  necessarie integrazioni;
                                   confrontare i risultati finali e
                                  concordare        una        opportuna
                                  omogeneizzazione delle prove di
                                  verifica.

                                                                                                                         24
È composta da tutto il personale A.T.A.
                             in servizio. Si riunisce generalmente tre
Assemblea                    volte all’anno per programmare e
A.T.A.                       concordare l’attività, per verificarla a
                             metà anno e per valutarla al termine
                             dell’anno scolastico.
                             L’assemblea dei genitori può essere di
                             classe, di plesso o di istituto.
                             Assemblea di classe - È composta da
                             tutti i genitori della classe e si riunisce,
                             su invito del dirigente, tre volte all’anno:
                                    a ottobre per la presentazione
                                   del POF da parte dei docenti;
                                    a gennaio per una verifica
                                   intermedia dell’offerta formativa;
                                    a giugno per una verifica finale
                                   del lavoro e per raccogliere
Assemblea                          proposte per il seguente anno
genitori                           scolastico.
                             Le assemblee di plesso e di istituto
                             sono convocate dal dirigente per
                             illustrare e discutere problematiche
                             particolari. Tutte le assemblee possono
                             anche essere riunite su richiesta dei
                             genitori, quando i rappresentanti di
                             classe lo ritengono opportuno, e il
                             dirigente provvede a concedere i locali.
                             Alle assemblee convocate dai genitori
                             possono partecipare i docenti e il
                             dirigente.
                             Per la realizzazione delle finalità
                             istituzionali della scuola in regime di
Commissioni/gruppi
                             autonomia, il nostro Istituto ha attivato
di lavoro
                             le seguenti commissioni/gruppi di
                             lavoro:
                             Compiti: Valutazione dei docenti in
                             anno di straordinario.
                             Ai sensi dell’art. 11 del D. L. 297 del
Commissione valutazione      16.04.1994, è previsto il funzionamento
docenti                      del Comitato di valutazione dei docenti.
                             È composto da tre docenti, membri
                             effettivi e da tre supplenti, è presieduto
                             dal Dirigente. Dura in carica due anni.
                             Compiti: È composta da un docente per
                             ogni plesso e si occupa di conoscere e
                             rendere noto il materiale in possesso
                             della scuola; si occupa della definizione
Commissione finanziamenti,
                             dei criteri generali della suddivisione
materiale didattico
                             dei finanziamenti e per la valutazione
ed acquisti
                             della proposte di spesa e di acquisto di
                             beni da parte dei vari plessi. Verifica gli
                             acquisti e ne da comunicazione ai
                             docenti interessati.
                             Compiti: Provvede agli acquisti ed al
                             prestito dei libri.
Biblioteca                   Organizza e cataloga il materiale
                             presente ed acquistato.(Scuola
                             secondaria 1° grado e primaria)
                             Compiti: Organizza le elezioni degli
Commissione elettorale
                             Organi Collegiali
                             Fatti propri i compiti del Gruppo di
                             lavoro d’istituto (GLHI) assume ora la
                             denominazione di Gruppo di lavoro per
                             l’inclusione (GLI) con l’estensione dei
Gruppo di lavoro
                             propri interventi anche agli alunni che
per l’ Inclusione
                             manifestano Bisogni Educativi Speciali
                             (BES). Tale Gruppo di lavoro (IN SIGLA
                             GLI) svolge le seguenti funzioni:

                                                                            25
      rilevazione dei BES presenti
                                           nella scuola;
                                          raccolta e documentazione
                                           degli interventi didattico-
                                           educativi posti in essere....;
                                          propone al Collegio dei
                                           Docenti una programmazione
                                           degli obiettivi da perseguire e
                                           delle attività da porre in
                                           essere, che confluisce nel
                                           PAI;
                                          focus/confronto sui casi,
                                           consulenza e supporto ai
                                           colleghi
                                          rilevazione, monitoraggio e
                                           valutazione del livello di
                                           inclusività della scuola;
                                          raccolta e coordinamento
                                           delle proposte formulate dai
                                           singoli GLH Operativi
                                          elaborazione di una proposta
                                           di PIANO ANNUALE PER
                                           L’INCLUSIVITÀ riferito a tutti
                                           gli alunni con BES, da
                                           redigere al termine di ogni
                                           anno scolastico (entro il mese
                                           di Giugno).
                                Il Piano verrà quindi discusso e
                                deliberato in Collegio dei Docenti e
                                inviato ai competenti Uffici degli
                                UUSSRR, nonché ai GLIP e al GLIR,
                                per la richiesta di organico di sostegno,
                                e alle altre istituzioni territoriali.
                                È composto dal Dirigente Scolastico e
                                dai docenti con incarico di Funzione
                                Strumentale; il compito principale è
                                quello di cogliere gli elementi critici
                                dell’offerta formativa,proporre le
                                soluzioni organizzative adeguate,
                                curare la revisione periodica dei
                                documenti di programmazione di
                                carattere generale (POF, CARTA DEI
Gruppo di coordinamento         SERVIZI).
pedagogico e didattico          Compiti:
                                          Revisione e/o aggiornamento
                                           scheda di iscrizione, di
                                           valutazione per l’a.s. in corso.
                                          Indica procedimenti per
                                           l’attuazione delle nuove
                                           indicazioni.
                                          Indica i criteri per la
                                           verbalizzazione delle riunioni
                                           delle varie Equipe.
                                Compiti:
                                          Traducono le linee generali
                                           deliberate dal Collegio dei
                                           Docenti in percorsi formativi
                                           disciplinari.
                                          Operano scambi di esperienze
Coordinatori                               e di informazioni.
degli incontri per discipline             Progettano segmenti di
                                           programmazione di materia.
                                          Producono materiali utili alla
                                           valutazione.
                                          Stabiliscono criteri comuni
                                           nella somministrazione delle
                                           prove di verifica.

                                                                              26
RISORSE INTERNE - LE STRUTTURE DELLA SCUOLA

LA SEDE CENTRALE

                                            La sede di via Nanni è stata ristrutturata e
                                            sopraelevata per cui l’edificio si articola su tre piani.
                                            Al piano terra si trovano gli uffici della Dirigenza e
                                            della segreteria e le aule di tre corsi (A, B e C). La
                                            sala che in passato veniva utilizzata come palestra
                                            è oggi un ampio locale dove si svolgono le riunioni
                                            del Collegio Docenti. Viene normalmente utilizzata
                                            per le varie attività artistiche (drammatizzazione,
                                            concerti ecc.)
                                            Al primo piano si trovano le classi dei corsi F, L ed
                                            M, la biblioteca, la sala-professori e il laboratorio di
                                            informatica del progetto MARTE.
                                            Il secondo piano vede la presenza del corso G (
indirizzo musicale) nonché le camere insonorizzate per il laboratorio musicale e un laboratorio
multimediale. I docenti di lingue e di scienze hanno inoltre proposto di ricreare nel suddetto
piano i laboratori per le loro discipline.

GLI IMPIANTI SPORTIVI

                                            Si tratta di un impianto estremamente funzionale,
                                            forse il migliore al coperto della nostra città, che ha
                                            permesso il regolare svolgimento delle lezioni di
                                            educazione fisica con qualunque condizione
                                            atmosferica. Permette anche lo svolgimento
                                            dell’attività sportiva di pomeriggio per la realizzazione
                                            del progetto sullo sport della nostra scuola evitando
                                            quelle pause che in inverno portavano molti ragazzi
                                            ad abbandonare l’impegno iniziato in autunno.
                                            Questa struttura consente anche di rispondere alla
                                            richiesta dell’utenza di mantenere la scuola aperta il
pomeriggio.
La palestra è anche utilizzata da società sportive che praticano il basket e la pallavolo sia per gli
allenamenti, sia, nei fine settimana, per le partite di campionato. Infatti le misure dei campi sono
ampiamente regolamentari e le attrezzature in dotazione sono di alta qualità.
All’esterno della scuola c’è un campo in materiale sintetico che permette di svolgere molte
attività quando c’è bel tempo e un campetto in sterrato per le partite di calcio.

I LABORATORI DI INFORMATICA

La sede centrale dispone di tre laboratori di informatica. Uno è situato al primo piano ed è stato
realizzato con il progetto MARTE. È un laboratorio multimediale con il collegamento in rete. Un
altro laboratorio è sistemato al secondo piano. È composta da 12 computer più uno per i
docenti. Anche questo laboratorio è stato il collegato ad internet.
La scuola dispone inoltre di un terzo laboratorio composto da 15 notebook, quindi computer
portatili, che, con un apposito carrello, possono essere utilizzati all’interno delle classi. In futuro
potrà essere disponibile anche il collegamento in rete per cui gli alunni potranno utilizzare
l’informatica direttamente all’interno delle classi.

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