PILLAR III INFORMATIVA AL PUBBLICO - Situazione al 30 settembre 2017

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PILLAR III INFORMATIVA AL PUBBLICO - Situazione al 30 settembre 2017
PILLAR III

INFORMATIVA AL PUBBLICO

Situazione al 30 settembre 2017

              1
Credito Emiliano Spa
Gruppo Bancario Credito Emiliano - Credem
3032 - Società per Azioni

Sede Sociale e Direzione:

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Code BACRIT22
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INDICE
         Introduzione                   4

         Fondi Propri                   7

         Adeguatezza patrimoniale       21

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INTRODUZIONE

     Dal 1° gennaio 2014 è entrato in vigore il regolamento (UE) n. 575/2013 (“CRR”) con il
     quale vengono introdotte nell’Unione Europea le regole definite dal Comitato di Basilea
     per la vigilanza bancaria con l’articolato insieme di documenti unitariamente
     denominato “Basilea 3” in materia di adeguatezza patrimoniale (Primo pilastro) e
     informativa al pubblico (Terzo pilastro).

     Il regolamento (UE) n. 575/2013 e la direttiva 2013/36/UE (“CRD IV”) definiscono il
     nuovo quadro normativo di riferimento nell’Unione Europea per banche e imprese di
     investimento. Dal 1° gennaio 2014 CRR e CRDIV sono integrati da norme tecniche di
     regolamentazione o di attuazione approvate dalla Commissione Europea su proposta
     delle Autorità europee di supervisione (“ESA”), che danno attuazione alla normativa
     primaria.

     Con l’adozione del regolamento di esecuzione (UE) n. 680/2014 sono state stabilite le
     norme tecniche di attuazione (Implementing Technical Standards) vincolanti in
     materia di segnalazioni prudenziali armonizzate delle banche e delle imprese di
     investimento relative a: fondi propri, rischio di credito e controparte, rischi di mercato,
     rischio operativo, grandi rischi, rilevazione su perdite ipotecarie, posizione
     patrimoniale complessiva, monitoraggio liquidità e leva finanziaria.

     Per dare attuazione e agevolare l’applicazione della nuova disciplina comunitaria,
     nonché al fine di realizzare una complessiva revisione e semplificazione della disciplina
     di vigilanza delle banche, Banca d’Italia ha emanato la Circolare 285 con cui sono
     state recepite le norme della CRD IV. La circolare indica inoltre le modalità con cui
     sono state esercitate le discrezionalità nazionali attribuite dalla disciplina comunitaria
     alle autorità nazionali e delinea un quadro normativo completo, organico, razionale e
     integrato con le disposizioni comunitarie di diretta applicazione, in modo da
     agevolarne la fruizione da parte degli operatori.

     La stessa Banca d’Italia ha emanato inoltre le Circolari n. 286 e n. 154 che traducono
     secondo lo schema matriciale, attualmente adottato nelle segnalazioni di vigilanza, i
     citati ITS.

     Riguardo le principali novità regolamentari del periodo, la BCE, nell’ambito del
     processo annuale di revisione e valutazione prudenziale (Supervisory Review and
     Evaluation Process, SREP), ha avviato un’analisi di sensibilità alle variazioni dei tassi
     di interesse sui portafogli bancari degli intermediari sottoposti alla sua vigilanza
     diretta. Tale esercizio di stress ha lo scopo di fornire alla BCE le informazioni
     sufficienti a comprendere la sensibilità al tasso di interesse delle attività e delle
     passività incluse nel portafoglio bancario nonché degli interessi attivi netti rispetto a
     variazioni ipotetiche dei tassi di interesse. La Vigilanza ha definito sei shock ipotetici
     dei tassi di interesse.
     A seguito del processo di consultazione che si è svolto tra settembre e novembre 2016,
     la BCE ha pubblicato il 20 marzo 2017 le linee guida per le banche sui crediti
     deteriorati (NPL). Queste linee guida definiscono le misure, i processi e le migliori
     prassi che andrebbero integrate nel trattamento dei crediti deteriorati da parte delle
     banche, per le quali questo problema dovrebbe costituire una priorità.
     Il 28 marzo è stata pubblicata la lista dei soggetti vigilati per il 2017, salendo a 125
     Istituti.
     Il 3 aprile 2017 la BCE ha armonizzato le regole di vigilanza per gli enti meno
     significativi, pubblicando un indirizzo e una raccomandazione destinati alle autorità
     nazionali competenti (ANC) in merito all’esercizio delle opzioni e delle discrezionalità
     nazionali (ODN) previste dal diritto dell’Unione europea. L’iniziativa era rivolta alle
     banche vigilate direttamente dalle ANC, ossia gli enti meno significativi (less significant
     institutions, LSI). Entrambi i documenti sono tesi ad armonizzare ulteriormente
     l’azione di vigilanza sulle banche condotta dalle ANC nei 19 paesi aderenti al
     Meccanismo di vigilanza unico (MVU), allo scopo di assicurare parità di condizioni e

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l’ordinato funzionamento dell’intero sistema bancario nell’area dell’euro. Nell’affrontare
il tema si è tenuto conto del principio di proporzionalità.
Il 15 maggio è stata resa disponibile la “Guida alla verifica dei requisiti di
professionalità e onorabilità”. La guida è tesa ad armonizzare l’applicazione dei criteri
di valutazione in materia di verifiche dei requisiti di professionalità e onorabilità, al
fine di pervenire a prassi di vigilanza comuni.
Il 16 maggio è stata pubblicata, sempre da parte della BCE, la “Guidance on leveraged
transactions”. La guida intende agevolare l'identificazione delle transazioni con effetto
leva attraverso una definizione globale che comprende tutte le divisioni di business e
le aree geografiche, in modo da offrire al senior management di una banca una
panoramica completa delle attività di prestito con leva finanziate dalla banca. La guida
descrive anche aspettative riguardanti i requisiti di gestione del rischio e di reporting
per le transazioni con effetto leva finanziaria. Ciò dovrebbe comportare una gestione
più rigorosa dei rischi di queste esposizioni, rafforzare la capacità delle banche di
operare durante una crisi economica e in ultima analisi facilitare il prestito con leva ai
mutuatari attraverso il ciclo economico.
Relativamente alla normativa europea sono proseguiti i lavori relativi al pacchetto di
riforme per rafforzare ulteriormente la resilienza delle banche dell’UE, modificando
alcuni aspetti della CRR, CRD4 e BRRD e il regolamento concernente il SRM.
Relativamente al Comitato di Basilea, il 3 gennaio 2017 il GHOS, il gruppo dei
governatori e dei capi della vigilanza delle principali banche centrali al mondo, ha
comunicato che il punto finale sulla riforma delle regole di Basilea 3 non sarebbe stato
definito l’8 gennaio 2017.
Relativamente agli standard internazionali, il 26 gennaio 2017 sono state pubblicate le
FAQ sul rischio di mercato e il 24 febbraio le FAQ relative al Net Stable Funding Ratio.
Il 29 marzo il Comitato ha pubblicato un update relativo alla disclosure del Terzo
Pilastro. Sempre il 29 marzo, sono stati resi noti i dettagli del trattamento
regolamentare delle accantonamenti contabili in questa fase transitoria all’IFRS 9 (che
entrerà in vigore il 1 ° gennaio 2018).
Il 30 marzo il Comitato di Basilea per la Vigilanza Bancaria ha pubblicato un
documento di consultazione per rivedere i criteri di individuazione delle G-SIBs,
precedentemente stabiliti nel documento “Global systemically important banks
assessment methodology and higher loss absorbency requirement”, pubblicato nel
luglio 2013. La revisione proposta dal Comitato mira a migliorare il quadro
regolamentare e a garantire una maggior coerenza della metodologia anche alla luce di
eventuali variazioni strutturali del sistema bancario globale, andando a considerare
nuove dimensioni del rischio sistemico non previste in precedenza.
Il 25 aprile 2017 il Comitato ha pubblicato il programma delle iniziative per il biennio
2017-2018. Il Comitato si concentrerà sulla «finalizzazione delle norme esistenti», si
legge nel documento ufficiale, con un focus specifico sul trattamento delle esposizioni
sui titoli di Stato, ma anche sulle coperture dei crediti in sofferenza. Più in generale,
«un’importante priorità per il Comitato è quella di continuare a monitorare l’eventuale
emergere di rischi ciclici o strutturali, nonché cambiamenti del modello di business e
nuove tecnologie transattive che possano andare contro lo spirito del quadro
regolatorio di Basilea». In quest’ottica, il Comitato «adotterà un approccio sistematico,
micro e macroprudenziale».
In giugno sono state pubblicate le FAQ relative al Liquidity Coverage Ratio e un
documento consultativo sul rischio di mercato “Simplified alternative to the
standardised approach to market risk capital requirements”. Quest’ultimo documento,
presenta un'alternativa semplificata all'approccio standardizzato relativamente ai
rischi di mercato. In luglio è stato posto in consultazione “Capital treatment for
simple, transparent and comparable short-term securitisations”.
L’EBA (European Banking Autority), che ha come obiettivo fondamentale quello di
contribuire al raggiungimento di un livello di regolamentazione e di vigilanza
prudenziale efficace e uniforme nel settore bancario europeo (livello EU-28), nel corso
della prima parte del 2017 ha proseguito l’attività volta a definire norme con impatto
sul settore bancario europeo (principalmente riferiti alla CRD4/CRR, BRRD, DGS, ...).
Il 31 marzo 2017, Banca d’Italia ha posto in consultazione lo schema di modifiche alla
Circolare 285 (Disposizioni di vigilanza per le banche) e alla disciplina prudenziale
delle Sim relativamente al “processo di controllo prudenziale” e alle “grandi
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esposizioni”. La revisione normativa è volta ad adeguare la disciplina secondaria alle
innovazioni del quadro normativo europeo in materia di misure di intervento precoce,
rischio di tasso di interesse nel banking book e limiti delle esposizioni verso soggetti
del sistema bancario ombra (shadow banking entities).
Con una Comunicazione del 20 aprile 2017 (Circolare n. 288/2015 “Disposizioni di
vigilanza per gli intermediari finanziari” – Riconfigurazione di procedimenti
amministrativi), la Banca d’Italia ha modificato l’impostazione di alcuni procedimenti
amministrativi previsti dalla Circolare n. 288/2015 per aspetti relativi a disposizioni
previste dal Regolamento (UE) n. 575/2013 (Capital Requirements Regulation - CRR).
Secondo la nuova configurazione, gli intermediari comunicano alla Banca d’Italia,
almeno 30 giorni prima, l’intenzione di procedere al compimento di specifiche
operazioni. La comunicazione deve essere corredata di tutte le informazioni necessarie
per consentire alla Banca d’Italia un compiuto esame delle operazioni. La Banca
d’Italia si riserva di valutare le informazioni ricevute, unitamente agli altri dati e
notizie disponibili, ai fini dell’eventuale avvio, ove ne ricorrano i presupposti, di
procedimenti d’ufficio che possono concludersi con un provvedimento di divieto.
Decorsi 30 giorni dal ricevimento della comunicazione completa di tutte le
informazioni necessarie, gli intermediari possono dare corso alle operazioni
prospettate.
Banca d’Italia, in data 3 maggio 2017 ha pubblicato un documento per la
consultazione relativo alle bozze del quinto aggiornamento della Circolare n. 262 “il
bilancio bancario: schemi e regole di compilazione”. Gli interventi di modifica
recepiscono le novità introdotte dal principio contabile internazionale IFRS 9.
Con la Comunicazione del 9 Maggio 2017, è stata trasmessa un’informativa sulle
principali innovazioni che coinvolgeranno l’Anagrafe dei Soggetti ai fini del progetto
AnaCredit e sono stati forniti alcuni dettagli tecnico-operativi. In data 16 maggio 2017,
è stata pubblicata la Circolare n. 297 “Rilevazione dei dati granulari sul credito:
istruzioni per gli intermediari segnalanti”. Questa recepisce nell’ordinamento nazionale
le disposizioni contenute nel Regolamento UE 2016/867 sulla raccolta di dati
granulari sul credito e sul rischio di credito (Regulation ECB - 2016/13) emanato in
data 18 maggio 2016 e recante nuovi obblighi segnaletici indirizzati al sistema
bancario nell’ambito del progetto AnaCredit.
Sulla base dell’analisi degli indicatori di riferimento la Banca d’Italia, il 23 giugno, ha
deciso di mantenere il coefficiente della riserva di capitale anticiclica allo zero per
cento per il terzo trimestre del 2017.

Il contenuto della presente Informativa al Pubblico, pubblicata con frequenza almeno
annuale, è disciplinato nella Parte 8 del regolamento CCR. Il regolamento ha
demandato all’EBA (European Bank Authority) l’elaborazione di orientamenti in merito
alla valutazione della rilevanza e riservatezza delle informazioni in relazione agli
obblighi di informativa, oltre che di orientamenti in merito alla necessità di pubblicare
con maggiore frequenza, rispetto a quella annuale, le informazioni contenute
nell’informativa al pubblico. In data 23 dicembre 2014 l’EBA ha emanato le proprie
linee guida (EBA/GL/2014/14), confermando gli obblighi di pubblicazione
dell’informativa con cadenza almeno annuale, salvo valutare attraverso indicatori
qualitativi e quantitativi la necessità di fornire l’informativa con maggiore frequenza.

Per una completa informativa sui rischi, la governance e sulle politiche di
remunerazione si rimanda alla Relazione Finanziaria Semestrale al 30 giugno 2017
oltre che alla Relazione sulla Gestione, al Bilancio Consolidato, alla Relazione sul
Governo Societario e gli Assetti Proprietari ed al Pillar III - Informativa al Pubblico
relativi all’esercizio 2016. I documenti sono pubblicati sul sito www.credem.it.

Le informazioni quantitative sono rappresentate in migliaia di euro e, se non
diversamente specificato, si riferiscono al perimetro prudenziale del Gruppo Bancario.

L’informativa al Pubblico è pubblicata sul sito internet www.credem.it.

Fonte dati contabili: Informativa Finanziaria Periodica al 30 settembre 2017 già
attestata dal Dirigente Preposto alla Redazione dei Documenti Contabili Societari.
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PATRIMONIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO CREDEMHOLDING - RIPARTIZIONE PER
TIPOLOGIA DI IMPRESA

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                                                      Gruppo             Imprese di      Altre         aggiustamenti
                                                                                                                        30/09/2017
                                                     Bancario           assicurazione   imprese              da
                                                                                                      consolidamento

1. Capitale                                            131.842                71.600              -          (53.766)      149.676
2. Sovrapprezzi di emissione                           316.917                      -             -                 -      316.917
3. Riserve                                           1.808.765                97.992              -           20.056      1.926.813
4. Strumenti di capitale                                        -                   -             -                 -             -
5. Azioni proprie                                          (60)                     -             -                 -          (60)
6. Riserve da valutazione                               94.504                  (171)             -                 -       94.333
    - Attività finanziarie disponibili per la
                                                        (1.095)                 (181)             -                 -       (1.276)
    vendita
    - Attività materiali                                        -                   -             -                 -             -
    - Attività immateriali                                      -                   -             -                 -             -
    - Copertura di investimenti esteri                          -                   -             -                 -             -
    - Copertura dei flussi finanziari                  (14.889)                     -             -                 -      (14.889)
    - Differenze di cambio                                      -                   -             -                 -             -
    - Attività non correnti e gruppi di attività
                                                                -                   -             -                 -             -
    in via di dismissione

    - Utili (perdite) attuariali relativi a piani
                                                        (7.235)                   10              -                 -       (7.225)
    previdenziali a benefici definiti
    - Quote delle riserve da valutazione
    relative alle partecipate valutate al                       -                   -             -                 -             -
    patrimonio netto
    - Leggi speciali di rivalutazione                  117.723                      -             -                 -      117.723

7. Utile (perdita)                                     163.457                19.100              -          (37.443)      145.114

                                            Totale   2.515.425               188.521              -         (71.153)     2.632.793

                                                                    7
PATRIMONIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO CREDEM - RIPARTIZIONE PER TIPOLOGIA DI
IMPRESA

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                                                      Gruppo             Imprese di      Altre         aggiustamenti
                                                                                                                        30/09/2017
                                                     Bancario           assicurazione   imprese              da
                                                                                                      consolidamento

1. Capitale                                            332.394                71.600              -          (71.600)      332.394
2. Sovrapprezzi di emissione                           283.051                      -             -                 -      283.051
3. Riserve                                            1.659.274               97.991              -           37.889      1.795.154
4. Strumenti di capitale                                        -                   -             -                 -             -
5. (Azioni proprie)                                     (6.217)                     -             -                 -       (6.217)
6. Riserve da valutazione                               29.861                  (171)             -                 -       29.690
    - Attività finanziarie disponibili per la
                                                        (1.095)                 (181)             -                 -       (1.276)
    vendita
    - Attività materiali                                        -                   -             -                 -             -
    - Attività immateriali                                      -                   -             -                 -             -
    - Copertura di investimenti esteri                          -                   -             -                 -             -
    - Copertura dei flussi finanziari                  (14.889)                     -             -                 -      (14.889)
    - Differenze di cambio                                      -                   -             -                 -             -
    - Attività non correnti e gruppi di attività
                                                                -                   -             -                 -             -
    in via di dismissione

    - Utili (perdite) attuariali relativi a piani
                                                        (7.235)                   10              -                 -       (7.225)
    previdenziali a benefici definiti
    - Quote delle riserve da valutazione
    relative alle partecipate valutate al                       -                   -             -                 -             -
    patrimonio netto
    - Leggi speciali di rivalutazione                   53.080                      -             -                 -       53.080

7. Utile (perdita)                                     164.875                19.100              -          (37.443)      146.532

                                            Totale   2.463.238               188.520              -         (71.154)     2.580.604

              Nella tavola sopra riportata sono indicate le componenti del patrimonio netto
              contabile, sommando quelle del Gruppo con quelle di terzi, ripartite per tipologia di
              imprese oggetto di consolidamento. Più in dettaglio, nella colonna riferita al Gruppo
              bancario viene indicato l’importo che risulta dal consolidamento delle società
              appartenenti al Gruppo bancario, al lordo degli effetti economici di transazioni
              effettuate con altre società incluse nel perimetro di consolidamento; le società
              controllate, diverse da quelle appartenenti al Gruppo bancario e consolidate
              integralmente sono qui valorizzate con il metodo del patrimonio netto. Nella colonna
              Imprese di assicurazione sono riportati gli importi che risultano dal consolidamento, al
              lordo degli effetti economici derivanti da transazioni effettuate con le società
              appartenenti al Gruppo bancario. Nelle colonne Elisioni ed Aggiustamenti sono invece
              indicate le rettifiche necessarie per ottenere il dato rappresentato in bilancio.

              Al 30 settembre 2017 il capitale sociale, invariato rispetto al 31 dicembre 2016, risulta
              composto di 332.392.107 azioni da nominali 1 Euro per un importo di 332,4 milioni di
              Euro.

              Sono presenti 1.349.953 azioni proprie in portafoglio, per un controvalore di 6,2
              milioni di euro, acquistate nell’ambito del programma che ha dato esecuzione alle
              delibere adottate dall’Assemblea Ordinaria del 27 aprile 2012 e 30 aprile 2015; tale
              programma ha lo scopo di acquistare azioni di Credito Emiliano ad integrale copertura
              dei piani di remunerazione basati su strumenti finanziari da destinare alla categoria
              dei dirigenti con responsabilità strategiche e del “personale più rilevante” del gruppo
              bancario. Ai sensi delle norme vigenti, gli estremi del programma sono già stati
              comunicati al mercato.

                                                                    8
Nella voce “Riserve” sono inclusi la riserva legale, la riserva straordinaria, il fondo per
              rischi bancari presente nel bilancio redatto ai sensi del previgente D.Lgs.87/92 e
              riclassificato secondo i principi IAS e le differenze negative di consolidamento.
              La riserva legale, costituita a norma di legge, deve essere almeno pari ad un quinto del
              capitale sociale; essa è stata costituita in passato tramite accantonamenti degli utili
              netti annuali per almeno un decimo degli stessi. Nel caso in cui la riserva dovesse
              diminuire, occorre reintegrarla tramite l’obbligo di destinarvi un ventesimo dell’utile.
              La riserva statutaria o straordinaria è costituita in base allo statuto dalla destinazione
              della quota di utile residuale a seguito della distribuzione dell’utile alle azioni
              ordinarie.
              Le riserve da concentrazione ex L.30 luglio 1990 n. 218 sono state costituite in
              occasione di operazioni di riorganizzazione o concentrazione effettuate ai sensi della
              citata legge.
              Le riserve da consolidamento si sono generate a seguito dell’eliminazione del valore
              contabili delle partecipazioni in contropartita alla corrispondente parte del patrimonio
              di ciascuna.
              Le altre riserve comprendono la riserva costituita a fronte del piano di stock option ed
              altre riserve costituite nel passato a fronte di specifiche disposizioni normative.
              Infine la voce include gli effetti generati dalla transizione ai principi contabili
              internazionali. In particolare tra le riserve di utili sono confluiti gli effetti derivanti dal
              cambiamento dei principi contabili che non prevedono nei prossimi esercizi un
              conferimento al conto economico.

RISERVE DA VALUTAZIONE DELLE ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA
VENDITA: COMPOSIZIONE

                                                                                                   Elisioni e
                                                      Imprese di
                              Gruppo bancario                              Altre imprese       aggiustamenti da            Totale
                                                     assicurazione
       Attività/valori                                                                          consolidamento
                             Riserva    Riserva    Riserva    Riserva    Riserva    Riserva    Riserva    Riserva    Riserva    Riserva
                             positiva   negativa   positiva   negativa   positiva   negativa   positiva   negativa   positiva   negativa
1. Titoli di debito          20.472     23.529     63            318            -          -          -          - 20.535       23.847
2. Titoli di capitale         1.854        105      -              -            -          -          -          -  1.854          105
3. Quote di O.I.C.R             214          -     75              2            -          -          -          -    289            2
4. Finanziamenti                  -          -      -              -            -          -          -          -      -            -
       Totale 30/09/2017     22.540     23.634    138            320            -          -          -          - 22.678       23.954
       Totale 31/12/2016     20.646     35.307 11.220          2.308            -          -          -          - 31.866       37.615

                                                                9
I Fondi propri e i coefficienti di vigilanza

        Ambito di applicazione della normativa
        I fondi propri (ovvero il patrimonio di vigilanza come veniva definito in precedenza)
        sono pari alla somma del Capitale di classe 1 e del Capitale di classe 2.
        Il Capitale di classe 1 è pari, a sua volta, alla somma del Capitale primario di classe 1
        e del Capitale aggiuntivo di classe 1.
        Il capitale primario di classe 1 (o Common Equity Tier 1) è costituito dal capitale
        sociale e relativi sovrapprezzi, dalle riserve di utili, dalle riserve da valutazione positive
        e negative considerate nel prospetto della redditività complessiva, dalle altre riserve,
        dai pregressi strumenti di CET1 oggetto di disposizioni transitorie (grandfathering), dai
        filtri prudenziali e dalla detrazione. I filtri prudenziali consistono in aggiustamenti
        regolamentari del valore contabile di elementi del Capitale primario di classe 1, mentre
        le detrazioni rappresentano elementi negativi del Capitale primario di classe 1.
        Il Capitale aggiuntivo di classe 1 è costituito da elementi positivi e negativi, strumenti
        di capitale e relativi sovrapprezzi, pregressi strumenti di AT1 oggetto di disposizioni
        transitorie e detrazioni.
        Il Capitale di classe 2 è costituito da elementi positivi e negativi, strumenti capitale e
        prestiti subordinati e relativi sovrapprezzi, rettifiche di valore generiche, eccedenza
        sulle perdite attese, pregressi strumenti di T2 oggetto di disposizioni transitorie e
        detrazioni.
        E’ previsto un regime transitorio delle disposizioni di vigilanza sui fondi propri che
        prevede l’introduzione graduale di parte della nuova disciplina sui fondi propri e sui
        requisiti patrimoniali lungo un periodo generalmente di 4 anni e regole di
        “grandfathering” pe la computabilità parziale, con gradale esclusione entro il 2021, dei
        pregressi strumenti di capitale del patrimonio di base e del patrimonio supplementare
        che non soddisfano tutti i requisiti prescritti dal Regolamento CRR per gli strumenti
        patrimoniali del CET1, AT1 e T2.
        Le scelte sul predetto regime transitorio operate dalla Banca d’Italia, in quanto di
        competenza delle autorità di vigilanza nazionali secondo quanto consentito dal
        Regolamento CRR, sono contenute dalla circolare 285 del 17 dicembre 2013.

        Per il corrente anno devono essere soddisfatti i seguenti requisiti patrimoniali, espressi
        in percentuale degli attivi ponderati per il rischio (RWA – Risk Weighted Assets):
        - il capitale primario di classe 1 (o Common Equity Tier 1) deve essere almeno pari al
        4,5% degli RWA totali;
        - il capitale di classe 1 (Tier 1) deve essere almeno pari al 6% degli RWA totali;
        - i fondi propri (pari alla somma del Tier 1 e del Tier 2 capital) devono essere almeno
        pari all’8% degli RWA totali.
        Inoltre, le banche hanno l’obbligo di detenere una riserva di conservazione del capitale
        pari al 2,5% degli attivi ponderati per il rischio. Pertanto, i coefficienti patrimoniali
        minimi richiesti ai Gruppi bancari sono pari al 7% di Common Equity Tier 1, inclusa
        la riserva di conservazione del capitale, all’8,5% di Tier 1 e al 10,5% del totale fondi
        propri.
        Nel mese di ottobre 2016 però la Banca d’Italia ha deciso di adottare il regime
        transitorio previsto dalla direttiva UE/2013/36 (CRD4) per l’applicazione della riserva
        di conservazione del capitale, regime che consente un’introduzione graduale del
        requisito.
        A seguito dell’intervento normativo le banche sono tenute ad applicare un coefficiente
        minimo di tale riserva, sia a livello individuale sia a livello consolidato, pari a:
              • 1,250% dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2017;
              • 1,875% dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre 2018;
              • 2,500% a partire dal 1° gennaio 2019.

        Lo scorso anno è stato caratterizzato da un’intensa attività del sistema bancario
        relativa ai nuovi processi di valutazione (stress test) condotti dagli organi europei di
        supervisione. Tali processi, che si sono conclusi nel terzo trimestre 2016, sono stati
        condotti dall’EBA relativamente ai gruppi di maggiori dimensioni (tra cui 5 italiani); i
        restanti istituti bancari, tra cui Credito Emiliano, sono invece oggetto di verifica
        condotta dalla Banca Centrale Europea, che si è avvalsa di test propri, coerenti con
                                                     10
quelli sostenuti dall’EBA, ma recettivi delle minori dimensioni e complessità dei
soggetti sottoposti ad indagine.
Su tale importante argomento v’è anche da segnalare che gli esiti dell’esercizio non
prendono a riferimento delle soglie minime di patrimonializzazione, ma sono stati
utilizzati nel cosiddetto SREP, processo di revisione e valutazione prudenziale condotto
annualmente al fine di accertare l’adeguatezza di natura patrimoniale ed organizzativa
rispetto ai rischi assunti. Senza entrare nei dettagli, la nuova decisione periodica
dell’organo di vigilanza ha comportato, in tema di capitalizzazione, una più articolata
struttura di obiettivi, ed in particolare un “requisito di Pillar 2” ed una “linea guida di
Pillar 2”, quest’ultima strettamente connessa alle risultanze dello stress in condizioni
di scenario avverso.
In merito a tale rilevante processo valutativo, il gruppo è stato informato nel mese di
dicembre 2016 della decisione assunta dalla Banca Centrale Europea. In particolare, il
requisito aggiuntivo assegnato dall’organo di vigilanza, rispetto ai livelli regolamentari
di patrimonio vigenti nel 2017, è pari all’’1%, il più esiguo nell’ambito dei gruppi
nazionali sottoposti alla vigilanza europea. I coefficienti minimi da rispettare nel 2017
sono pertanto pari al 6,75%, al 8,25% ed al 10,25% a livello, rispettivamente, di CET1
ratio, Tier1 Ratio e Total Capital Ratio. Come più ampiamente illustrato nel capitolo
della presente relazione dedicato ai mezzi propri, i margini disponibili del gruppo
risultano rassicuranti.
Tale decisione ha in particolare riconosciuto che il gruppo:
- ha attivato strategie, processi e meccanismi necessari a soddisfare i requisiti
    normativi;
- dispone di strategie e processi solidi per la valutazione, il mantenimento e la
    distribuzione del capitale;
- presenta un’adeguata situazione di liquidità, che non comporta misure di
    aggiustamento ed è idonea a fronteggiare i rischi della specie.

In base alle disposizioni dettate dagli articoli 11, paragrafi 2 e 3, e 13, paragrafo 2, del
Regolamento CRR, le banche controllate da una “società di partecipazione finanziaria
madre” sono tenute a rispettare i requisiti stabiliti dal predetto regolamento sulla base
della situazione consolidata della società di partecipazione finanziaria medesima. Tali
disposizioni hanno pertanto reso necessaria la modifica del perimetro di
consolidamento del Gruppo ai fini della vigilanza prudenziale, portando a calcolare i
ratio patrimoniali a livello di Credemholding, società controllante al 77,3252% di
Credem Spa. Tale livello non comporta nel breve differenze di rilievo rispetto alle
analoghe rilevazioni misurate sul perimetro che fa capo a Credito Emiliano Spa;
presenta invece una più significativa penalizzazione prospettica (vale a dire in sede di
applicazione “fully phased” delle nuove norme), dovuta al trattamento più restrittivo
riservato dalle norme vigenti dal 2014 al computo del cosiddetto “patrimonio di terzi”.

Non ci sono impedimenti ne sostanziali ne giuridici che ostacolano il rapido
trasferimento di risorse patrimoniali o di fondi all’interno del gruppo.

                                            11
SCHEMA RELATIVO ALLE CARATTERISTICHE DEGLI STRUMENTI DI CAPITALE - CAPITALE DI CLASSE 2 (TIER 2 – T2) - MODELLO SULLE
PRINCIPALI CARATTERISTICHE DEGLI STRUMENTI DI CAPITALE

         1    Emittente                                 CREDITO EMILIANO                  CREDITO EMILIANO                   CREDITO EMILIANO                   CREDITO EMILIANO

              Identificativo    unico     (ad    es.,
         2    Identificativo CUSIP, ISIN o Bloomberg    IT0004781016                      XS1199020295                       XS1506498200                       XS1644438928
              per i collocamenti privati)
              Legislazione      applicabile      allo   Legislazione italiana: clausole   Legislazione italiana: clausole    Legislazione italiana: clausole    Legislazione italiana: clausole
         3
              strumento                                 di subordinazione                 di subordinazione                  di subordinazione                  di subordinazione
              Trattamento regolamentare

         4    Disposizioni transitorie del CRR          Capitale di classe 2              Capitale di classe 2               Capitale di classe 2               Capitale di classe 2

         5    Disposizioni post transitorie del CRR     Non ammissibile                   Capitale di classe 2               Capitale di classe 2               Capitale di classe 2

              Ammissibile a livello di singolo
         6    ente/(sub)consolidamento / di singolo     Singolo Ente                      Singolo Ente                       Singolo Ente                       Singolo Ente
              ente e di (sub)consolidamento

              Tipo di strumento (I tipi devono essere   Strumento di capitale di classe   Strumento di capitale di classe    Strumento di capitale di classe    Strumento di capitale di classe
         7
              specificati per ciascuna giurisdizione)   2 ex art.62 ed ex art.484 CRR     2 ex art.62                        2 ex art.62                        2 ex art.62
              Importo     rilevato    nel   capitale
              regolamentare (moneta in milioni, alla
         8                                              2,300                             198,864                            50,00                              98,485
              più recente data di riferimento per la
              segnalazione)
         9    Importo nominale dello strumento          10,000                            200,000                            50,000                             100,000

         9a   Prezzo di emissione                       100                               99,432                             100                                98,485

         9b   Prezzo di rimborso                        100                               100                                100                                100

                                                        Titoli in circolazione - costo    Titoli in circolazione - costo     Titoli in circolazione - costo     Titoli in circolazione - costo
         10   Classificazione contabile
                                                        ammortizzato                      ammortizzato                       ammortizzato                       ammortizzato

         11   Data di emissione originaria              23/12/2011                        13/03/2015                         21/10/2016                         10/07/2017

         12   Irredimibile o a scadenza                 A scadenza                        A scadenza                         A scadenza                         A scadenza

         13   Data di scadenza originaria               23/12/2017                        13/03/2025                         21/10/2026                         10/07/2027

              Rimborso anticipato a discrezione
         14   dell'emittente soggetto a approvazione    Sì                                Sì                                 Sì                                 Sì
              preventiva dell'autorità di vigilanza

                                                        Previsto   un     piano    di
              Data      del  rimborso  anticipato
                                                        ammortamento che, a partire
              facoltativo,  date   del  rimborso                                          Prevista possibilità di rimborso   Prevista possibilità di rimborso   Prevista possibilità di rimborso
         15                                             dal 23/12/2013, rimborsa ogni
              anticipato eventuale e Importo del                                          in data 13/03/2020                 in data 21/10/2021                 in data 10/07/2022
                                                        anno al 20% del nominale fino
              rimborso
                                                        a scadenza

                                                                12
1     Emittente                                     CREDITO EMILIANO   CREDITO EMILIANO              CREDITO EMILIANO              CREDITO EMILIANO
      Date     successive     di     rimborso
16                                                  Pagamento cedole   Pagamento cedole              Pagamento cedole              Pagamento cedole
      anticipato, se del caso

      Cedole/dividendi
17    Dividendi/cedole fissi o variabili            Fissi              Fissi/Variabili               Fissi/Variabili               Fissi/Variabili
                                                                       3,125% fino al 13/03/2020;    4,191% fino al 21/10/2021;    3,625% fino al 10/07/2022;
      Tasso della cedola ed eventuale Indice
18                                                  7,05%              dal sesto anno IRS 5Y + 300   dal sesto anno Euribor 6M +   dal sesto anno IRS 5Y + 368
      correlato
                                                                       bps                           425 bps                       bps
      Presenza di un         meccanismo       di
19                                                  No                 No                            No                            No
      "dividend stopper”
      Pienamente                discrezionale,
20a   parzialmente        discrezionale      o      Obbligatorio       Obbligatorio                  Obbligatorio                  Obbligatorio
      obbligatorio (in termini di tempo)
      Pienamente                discrezionale,
20b   parzialmente        discrezionale      o      Obbligatorio       Obbligatorio                  Obbligatorio                  Obbligatorio
      obbligatorio (in termini di importo)
      Presenza di "step up" o di altro
21                                                  No                 No                            No                            No
      incentivo al rimborso
22    Non cumulativo o cumulativo                   Non cumulativo     Non cumulativo                Non cumulativo                Non cumulativo
23    Convertibile o non convertibile               Non convertibile   Non convertibile              Non convertibile              Non convertibile
      Se    convertibile,   evento(i)        che
24                                                  N/A                N/A                           N/A                           N/A
      determina(no) la conversione

25    Se convertibile, in tutto o in parte          N/A                N/A                           N/A                           N/A

26    Se convertibile, tasso di conversione         N/A                N/A                           N/A                           N/A

      Se      convertibile,        conversione
27                                                  N/A                N/A                           N/A                           N/A
      obbligatoria o facoltativa
      Se convertibile, precisare il tipo di
28    strumento nel quale la conversione è          N/A                N/A                           N/A                           N/A
      possibile
      Se convertibile, precisare |'emittente
29    dello strumento nel quale viene               N/A                N/A                           N/A                           N/A
      convertito
      Meccanismi     di   svalutazione     (write
30                                                  No                 No                            No                            No
      down)
      In caso di meccanismo di svalutazione
31    (write   down),   evento(i)  che   la         N/A                N/A                           N/A                           N/A
      determina(no)
      In caso di svalutazione (write down),
32                                                  N/A                N/A                           N/A                           N/A
      svalutazione totale o parziale

                                                            13
1    Emittente                                   CREDITO EMILIANO      CREDITO EMILIANO   CREDITO EMILIANO          CREDITO EMILIANO

     In caso di svalutazione (write down),
33   svalutazione      permanente       o        N/A                   N/A                N/A                       N/A
     temporanea

     In caso di svalutazione (write down)
34   temporanea, descrizione del                 N/A                   N/A                N/A                       N/A
     meccanismo di rivalutazione
     Posizione     nella    gerarchia    di
     subordinazione in caso di liquidazione
35   (specificare il tipo di strumento di        Senior                Senior             Senior                    Senior
     rango     immediatamente     superiore
     (senior)
     Caratteristiche non conformi      degli
36   strumenti     che   beneficiano   delle     Sì                    No                 No                        No
     disposizioni transitorie

     In caso affermativo, specificare       le
37                                               Rimborso anticipato   N/A                N/A                       N/A
     caratteristiche non conformi

I prestiti emessi dopo il 31/12/2011 che presentano anch’essi un piano “amortising” nei primi cinque anni di vita non sono stati computati
nel Capitale di classe 2 a seguito di un recente orientamento della vigilanza italiana ed europea in merito alla loro computabilità. Si tratta
dell’applicazione restrittiva di una norma del Regolamento CRR che ha indotto ad escludere dal computo tali emissioni.

                                                          14
FONDI PROPRI - INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

                                                                               30/09/2017           31/12/2016

A. Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 – CET1) prima
                                                                                     2.378.570               2.355.625
dell’applicazione dei filtri prudenziali
 di cui strumenti di CET1 oggetto di disposizioni transitorie                                 -                      -
B. Filtri prudenziali del CET1 (+/-)                                                     9.222                 13.075
C. CET1 al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime
                                                                                     2.387.792               2.368.700
transitorio (A +/- B)
D. Elementi da dedurre dal CET1                                                       (717.173)              (727.092)
E. Regime transitorio - Impatto su CET1 (+/-), inclusi gli interessi di
                                                                                        68.125                123.817
minoranza oggetto di disposizioni transitorie
F. Totale Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 – CET1) (C
                                                                                     1.738.744               1.765.425
– D +/-E)
G. Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 – AT1) al lordo degli
                                                                                        44.339                 45.774
elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio
 di cui strumenti di AT1 oggetto di disposizioni transitorie                                  -                      -
H. Elementi da dedurre dall’AT1                                                               -                      -

I. Regime transitorio - Impatto su AT1 (+/-), inclusi gli strumenti emessi
                                                                                       (42.802)               (45.774)
da filiazioni e inclusi nell'AT1 per effetto di disposizioni transitorie

L. Totale Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 – AT1) (G - H
                                                                                         1.537                       -
+/- I)
M. Capitale di classe 2 (Tier 2 –T2) al lordo degli elementi da dedurre e
                                                                                       265.036                234.429
degli effetti del regime transitorio
 di cui strumenti di T2 oggetto di disposizioni transitorie                               1.743                 17.114
N. Elementi da dedurre dal T2                                                          (30.309)               (14.557)
O. Regime transitorio - Impatto su T2 (+/-), inclusi gli strumenti emessi
                                                                                       (15.591)               (46.520)
da filiazioni e inclusi nel T2 per effetto di disposizioni transitorie
P. Totale Capitale di classe 2 (Tier 2 –T2) (M - N +/- O)                              219.136                173.352
Q. Totale fondi propri (F + L + P)                                                   1.959.417               1.938.777

          A seguito dell’emanazione del Regolamento (EU) n. 2016/445 della Banca Centrale
          Europea sull'esercizio delle opzioni e delle discrezionalità previste dal diritto dell'Unione
          (“Regolamento BCE”) e del Regolamento (UE) 2016/2067 della Commissione Europea con
          cui è stato omologato il principio contabile internazionale International Financial Reporting
          Standard “strumenti finanziari” (“IFRS 9”) (“Regolamento IFRS 9”), è stato rivisto il
          trattamento prudenziale dei saldi netti cumulati delle plusvalenze e minusvalenze su
          esposizioni verso amministrazioni centrali classificate nel portafoglio “Attività finanziarie
          disponibili per la vendita” rilevate, ai sensi del vigente principio contabile IAS 39, nella
          c.d. riserva Available For Sale – “AFS” (di seguito “profitti e perdite non realizzati derivanti
          da esposizioni verso amministrazioni centrali”).
          A seguito dell’entrata in vigore del Regolamento BCE, dal mese di ottobre 2016, le banche
          significative devono includere nel CET1, rispettivamente, i profitti e le perdite non
          realizzati derivanti da esposizioni verso amministrazioni centrali classificate nel
          portafoglio AFS secondo le seguenti percentuali: 60% per il 2016; 80% per il 2017 e 100%
          dal 2018 in poi.
          Gli importi che residuano dall’applicazione di queste percentuali (40% per il 2016; 20%
          per il 2017) non devono essere computati ai fini del calcolo dei fondi propri, continuando
          a essere oggetto di sterilizzazione. In applicazione del regime transitorio previsto dal CRR
          si applica, infatti, il regime nazionale in vigore al 31 dicembre 2013.
          Le riserve nette del Gruppo bancario sui titoli emessi da Amministrazioni Centrali di Paesi
          appartenenti all’Unione Europea presentavano, alla data del 30 settembre 2017, un saldo
          negativo di circa 15,5 milioni di euro, di cui -15,2 milioni di euro riferibili al Gruppo
          Bancario e a -0,3 milioni di euro riferibili a Credemvita.

                                                               15
MODELLO TRANSITORIO PER LA PUBBLICAZIONE DELLE INFORMAZIONI SUI
           FONDI PROPRI

           Le informazioni sono esposte secondo il modello per la pubblicazione delle informazioni
           sui Fondi Propri (Allegato IV del Regolamento di Esecuzione (UE) n.1423/2013 della
           Commissione Europea del 20 dicembre 2013).

     Informazioni sui Fondi Propri                                                             30/09/2017       31/12/2016

     Capitale primario di classe 1: strumenti e riserve
1    Strumenti di capitale e le relative riserve sovrapprezzo azioni                                302.171         302.160
     di cui: azioni ordinarie                                                                        49.437          49.437
     di cui: sovrapprezzi di emissione                                                              252.731         252.723

     Altre componenti di conto economico complessivo accumulate (e altre riserve,
3    inclusi gli utili e le perdite non realizzati ai sensi della disciplina contabile            1.640.371        1.559.388
     applicabile)

     Interessi di minoranza (importo consentito nel capitale primario di classe 1
5                                                                                                   381.055         422.579
     consolidato)

     Utili di periodo verificati da persone indipendenti al netto di tutti gli oneri o
5a                                                                                                   54.973          71.498
     dividendi prevedibili

 6 Capitale primario di classe 1 (CET 1): prima delle rettifiche regolamentari                   2.378.570        2.355.625

     Capitale primario di classe 1 (CET1): rettifiche regolamentari

7    Rettifiche di valore supplementari (importo negativo)                                           (5.669)         (4.493)

8    Attività immateriali (al netto delle relative passività fiscali)                              (376.826)       (388.914)

     Riserve di valore equo relative agli utili e alle perdite generati dalla copertura dei
11                                                                                                   14.889          17.568
     flussi di cassa

12 Importi negativi risultanti dal calcolo degli importi delle perdite attese                      (306.674)       (251.885)

     Utili o perdite su passività valutati al valore equo dovuti all'evoluzione del merito
14                                                                                                          2                1
     creditizio

     Strumenti propri di capitale primario di classe 1 detenuti dall’ente direttamente o
16                                                                                                   (1.000)         (1.000)
     indirettamente

   Strumenti di capitale primario di classe 1 di soggetti del settore finanziario detenuti
   dall'ente direttamente, indirettamente o sinteticamente, quando l'ente ha un
19                                                                                                  (32.673)        (51.909)
   investimento significativo in tali soggetti (importo superiore alla soglia del 10% e al
   netto di posizioni corte ammissibili)

     Rettifiche regolamentari applicate al capitale primario di classe 1 in relazione agli
26                                                                                                   68.125         123.816
     importi soggetti a trattamento pre-CRR

26 Rettifiche regolamentari relative agli utili e alle perdite non realizzati ai sensi degli
                                                                                                        256           2.299
 a art. 466 e 468

     di cui: ...filtro per utili non realizzati (titoli di debito)                                   (2.432)           (270)
     di cui: ...filtro per utili non realizzati (titoli di capitale)                                   (407)                 -
     di cui: ...filtro per perdite non realizzati (titoli governativi UE)                             3.095           2.479
     di cui: ...filtro per perdite non realizzati (titoli di capitale)                                      -            90

     Deduzioni ammissibili dal capitale aggiuntivo di classe 1 che superano il capitale
27                                                                                                          -       (33.384)
     aggiuntivo di classe 1 dell'ente

                                                                       16
Informazioni sui Fondi Propri                                                             30/09/2017       31/12/2016

28 Totale delle rettifiche regolamentari al capitale primario di classe 1 (CET1)                 (639.826)        (590.200)

29 Capitale primario di classe 1 (CET1)                                                         1.738.744        1.765.425
    Capitale aggiuntivo di classe 1 (AT1): strumenti

   Capitale di classe 1 ammissibile incluso nel capitale aggiuntivo di classe 1
34 consolidato (compresi gli interessi di minoranza non inclusi nella riga 5) emesso da            44.339           45.774
   filiazioni e detenuto da terzi

    Capitale aggiuntivo di classe 1 (AT1): prima delle rettifiche regolamentari                    44.339           45.774

   Rettifiche regolamentari applicate al capitale aggiuntivo di classe 1 in relazione agli
   importi soggetti a trattamento pre-CRR e trattamenti transitori, soggetti a
41                                                                                                (42.802)         (79.158)
   eliminazione progressiva ai sensi del regolamento (UE) n. 575/2013 (ossia importi
   residui CRR)

   Importi residui dedotti dal capitale aggiuntivo di classe 1 in relazione alla deduzione
41
   del capitale primario di classe 1 durante il periodo transitorio ai sensi dell'art. 472        (33.934)         (60.759)
 a
   del regolamento (UE) n. 575/2013

     di cui strumenti di capitale primario di classe 1 di soggetti del settore finanziario
    detenuti dall'ente direttamente, indirettamente o sinteticamente, quando l'ente ha
                                                                                                   (3.267)         (10.382)
    un investimento significativo in tali soggetti (importo superiore alla soglia del 10% e
    al netto di posizioni corte ammissibili)

     di cui: Importo residuo relativo all'eccedenza di perdite attese rispetto alle
                                                                                                  (30.667)         (50.377)
    rettifiche di valore per posizioni IRB

   Importi residui dedotti dal capitale aggiuntivo di classe 1 in relazione alla deduzione
41
   del capitale primario di classe 1 durante il periodo transitorio ai sensi dell'art. 475                 -       (18.310)
 b
   del regolamento (UE) n. 575/2013

   Importo da dedurre o da aggiungere al capitale aggiuntivo di classe 1 in relazione ai
41
   filtri e alle deduzioni aggiuntivi previsti per il trattamento pre-CRR                                  -           (89)
 c

    di cui: ...filtro per perdite non realizzati (titoli di debito)                                        -                -
    di cui: ...filtro per perdite non realizzati (titoli di capitale)                                      -           (89)

43 Totale delle rettifiche regolamentari al capitale aggiuntivo di classe 1 (AT1)                 (42.802)         (33.384)

44 Capitale aggiuntivo di classe 1 (AT1)                                                            1.537                   -
45 Capitale di classe 1 (T1 = CET1 + AT1)                                                       1.740.281        1.765.425
    Capitale di classe 2 (T2): strumenti e accantonamenti                                                  -                -

   Importo degli elementi ammissibili di cui all’articolo 484, paragrafo 5, e le relative
47 riserve sovrapprezzo azioni, soggetti a eliminazione progressiva dal capitale di classe         16.923           17.114
   2
   Strumenti di fondi propri ammissibili inclusi nel capitale di classe 2 consolidato
   (compresi gli interessi di minoranza e strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1
48                                                                                                265.036          231.420
   non inclusi nella riga 5 o nella riga 34) emessi da filiazioni e detenuti da terzi

49 di cui: strumenti emessi da filiazioni soggetti a eliminazione progressiva                       1.743           14.104

51 Capitale di classe 2 (T2) prima delle rettifiche regolamentari                                 281.959          248.533
    Capitale di classe 2 (T2): rettifiche regolamentari
   Strumenti di capitale di classe 2 e prestiti subordinati di soggetti del settore
   finanziario detenuti direttamente o indirettamente, quando l'ente non ha un
54 investimento significativo in tali soggetti (importo superiore alla soglia del 10% e al                 -       (14.557)
   netto di posizioni corte ammissibili)

                                                                  17
Informazioni sui Fondi Propri                                                              30/09/2017     31/12/2016

   Strumenti di capitale di classe 2 e prestiti subordinati di soggetti del settore
   finanziario detenuti dall'ente direttamente o indirettamente, quando l'ente ha un
55                                                                                                  (30.309)                -
   investimento significativo in tali soggetti (al netto di posizioni corte ammissibili)

   Importi residui dedotti dal capitale di classe 2 in relazione alla deduzione del
56 capitale primario di classe 1 durante il periodo transitorio ai sensi dell'art. 472 del
                                                                                                    (33.934)       (60.759)
 a regolamento (UE) n. 575/2013

     di cui: Importo residuo relativo all'eccedenza di perdite attese rispetto alle
                                                                                                    (30.667)       (50.377)
     rettifiche di valore per posizioni IRB
     di cui strumenti di capitale primario di classe 1 di soggetti del settore finanziario
     detenuti dall'ente direttamente, indirettamente o sinteticamente, quando l'ente ha
                                                                                                     (3.267)       (10.382)
     un investimento significativo in tali soggetti (importo superiore alla soglia del 10% e
     al netto di posizioni corte ammissibili)

56 Importo da dedurre dal o da aggiungere al capitale di classe 2 in relazione ai filtri e
                                                                                                      1.420            135
 c alle deduzioni aggiuntivi previsti per il trattamento pre-CRR

     di cui: … eventuale filtro per utili non realizzati (titoli di debito)                           1.216            135

     di cui: … eventuale filtro per utili non realizzati (titoli di capitale)                           204                 -

57 Totale delle rettifiche regolamentari al capitale di classe 2 (T2)                               (62.823)       (75.181)

58 Capitale di classe 2 (T2)                                                                        219.136        173.352
59 Capitale totale (TC = T1 + T2)                                                                 1.959.417      1.938.777
60 Totale delle attività ponderate per il rischio                                                13.004.044     13.425.717

61 Capitale primario di classe 1 (in % dell'importo dell'esposizione al rischio)                      13,37          13,15

62 Capitale di classe 1 (in % dell'importo dell'esposizione al rischio)                               13,38          13,15

63 Capitale totale (in % dell'importo dell'esposizione al rischio)                                    15,07          14,44

   Requisito della riserva di capitale specifica dell'ente (requisito relativo al capitale
   primario di classe 1 a norma dell'articolo 92, paragrafo 1 lettera a), requisiti della
   riserva di conservazione del capitale, della riserva di capitale anticiclica, della
64                                                                                                    6,75%         7,00%
   riserva di capitale al fronte del rischio sistemico, della riserva di capitale degli G-SII
   o O-SII, in percentuale dell’importo dell’esposizione al rischio)

65 di cui: requisito della riserva di conservazione del capitale                                      1,25%         2,50%

66 di cui: requisito della riserva di capitale anticiclica                                            0,00%         0,00%

     Capitale primario di classe 1 disponibile per le riserve (in percentuale dell’importo
68                                                                                                    6,62%         6,15%
     dell’esposizione al rischio)
   Capitale di soggetti del settore finanziario detenuto direttamente o indirettamente,
72 quando l’ente non ha un investimento significativo in tali soggetti (importo inferiore             3.836          3.390
   alla soglia del 10% e al netto di posizioni corte ammissibili)
     Strumenti di capitale primario di classe 1 di soggetti del settore finanziario detenuto
     direttamente o indirettamente, quando l’ente ha un investimento significativo in tali
73                                                                                                  176.488        182.995
     soggetti (importo inferiore alla soglia del 10% e al netto di posizioni corte
     ammissibili)
   Attività fiscali differite che derivano da differenze temporanee (importo inferiore alla
75 soglia del 10%, al netto delle relative passività fiscali per le quali sono soddisfatte le        58.465         67.664
   condizioni di cui all’articolo 38, paragrafo 3)

           Il requisito patrimoniale complessivo al 30 settembre 2017 è di 1.040,3 milioni di euro a
           fronte di Fondi Propri per 1.959,4 milioni di euro con un margine disponibile di 919,1
           milioni di euro, pari ad oltre il 46,9% dei Fondi Propri.

                                                                 18
Le indicazioni sui coefficienti patrimoniali evidenziano il Common Equity Tier 1 ratio
          Phased-in al 13,37% (Fully Phashed 12,81%), il Tier 1 Capital ratio Phased-in al 13,38%
          (Fully Phashed 13,15%), e il Total capital ratio Phashed-in al 15,07% (Fully Phashed
          15,02%).
          Ai sensi del regolamento (UE) n.575/2013 (CRR), art.26, comma 2, la quota dell’utile
          netto del 3° trimestre, al netto della quota destinabile ai dividendi, non è stata inserita nel
          calcolo dei Fondi Propri in quanto l’Informativa Finanziaria Periodica al 30 settembre
          2017 non è stata assoggettata a revisione contabile (è stata invece computata nel calcolo
          dei Fondi Propri la quota dell’utile al 30 giugno 2017, al netto della quota destinabile ai
          dividendi).

RICONCILIAZIONE TRA PATRIMONIO CONTABILE E FONDI PROPRI

                                 Categorie / Valori                                 30/09/2017       31/12/2016

Patrimonio netto consolidato Credem Holding                                            2.632.793       2.518.027

Quota di utile non computata                                                             (45.003)                  -
Riaccredito azioni proprie presenti nel patrimonio netto (la quota del plafond
autorizzato di 1 milione di euro è riportata con importo negativo nella voce D.                60                  -
Elementi da dedurre dal CET1)
Dividendi da distribuire ai soci- quota Gruppo                                           (22.173)           (28.838)

Dividendi da distribuire ai soci- quota Terzi                                             (8.523)           (11.102)

Quota patrimonio di terzi non computabile                                               (178.584)       (122.462)
A. Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 – CET1) prima
                                                                                       2.378.570       2.355.625
dell’applicazione dei filtri prudenziali
di cui strumenti di CET1 oggetto di disposizioni transitorie                                     -                 -

B. Filtri prudenziali del CET1 (+/-)                                                       9.222            13.075
C. CET1 al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime
                                                                                       2.387.792       2.368.700
transitorio (A +/- B)
D. Elementi da dedurre dal CET1                                                         (717.173)      (727.092)

di cui: Riacquisto strumenti di capitale primario di classe 1                             (1.000)            (1.000)
E. Regime transitorio - Impatto su CET1 (+/-), inclusi gli interessi di
                                                                                          68.125        123.817
minoranza oggetto di disposizioni transitorie
F. Totale Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 – CET1) (C – D
                                                                                       1.738.744       1.765.425
+/-E)
G. Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 – AT1) al lordo degli
                                                                                          44.339            45.774
elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio
di cui strumenti di AT1 oggetto di disposizioni transitorie                                      -                 -

H. Elementi da dedurre dall’AT1                                                                  -                 -
I. Regime transitorio - Impatto su AT1 (+/-), inclusi gli strumenti emessi da
                                                                                         (42.802)        (45.774)
filiazioni e inclusi nell'AT1 per effetto di disposizioni transitorie
L. Totale Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 – AT1) (G - H +/- I)          1.537                   -
M. Capitale di classe 2 (Tier 2 –T2) al lordo degli elementi da dedurre e degli
                                                                                         265.036        234.429
effetti del regime transitorio
di cui strumenti di T2 oggetto di disposizioni transitorie                                  1.743            17.114

N. Elementi da dedurre dal T2                                                            (30.309)        (14.557)
O. Regime transitorio - Impatto su T2 (+/-), inclusi gli strumenti emessi da
                                                                                         (15.591)        (46.520)
filiazioni e inclusi nel T2 per effetto di disposizioni transitorie
P. Totale Capitale di classe 2 (Tier 2 –T2) (M - N +/- O)                                219.136        173.352

Q. Totale fondi propri (F + L + P)                                                     1.959.417       1.938.777

                                                               19
RICONCILIAZIONE TRA STATO PATRIMONIALE CONTABILI E FONDI PROPRI

       Le informazioni sono esposte secondo la metodologia di riconciliazione della Stato
       Patrimoniale (Allegato I del Regolamento di Esecuzione (UE) n.1423/2013 della
       Commissione Europea del 20 dicembre 2013).

                                                                                                       Ammontare
                                                                                                       rilevante ai
                                                                    Perimetro          Perimetro
                           Voci dell’attivo                                                               fini dei
                                                                    civilistico      regolamentare
                                                                                                           Fondi
                                                                                                           Propri
      100. Partecipazioni                                                (30.046)         (208.874)         (32.673)
      130. Attività immateriali, di cui:                                (422.327)         (430.914)       (376.826)
      Avviamento                                                        (314.814)         (325.373)        (271.285)
      Altre immobilizzazioni immateriali                                (107.513)         (105.541)        (105.541)

                                                                                                       Ammontare
                                                                                                       rilevante ai
                                                                    Perimetro          Perimetro
            Voci del passivo e del patrimonio netto                                                       fini dei
                                                                    civilistico      regolamentare
                                                                                                           Fondi
                                                                                                           Propri
      30. Titoli in circolazione                                       3.312.792          3.261.695         265.036
      di cui – passività subordinate: Strumenti computabili
                                                                         454.517            403.420         265.036
      nel capitale di classe 2
      140. Riserve da valutazione, di cui:                                 87.599            87.599          99.111
      Riserve da valutazione di titoli disponibili per la
                                                                             (986)             (986)           (986)
      vendita
      Riserve di valutazione degli utili/perdite attuariali
                                                                           (5.589)           (5.589)         (5.589)
      nette
      Altri elementi positivi- Leggi speciali di rivalutazione           105.686            105.686         105.686
      Riserve di cash flow hedge                                         (11.512)           (11.512)                -
      170. Riserve                                                     1.546.038          1.546.038       1.546.038
      180. Sovrapprezzi di emissione                                     252.734            252.734         252.734
      190. Capitale                                                        49.437            49.437          49.437
      200. Azioni proprie (-)                                                 (60)              (60)         (1.000)
      210 Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-)                        585.158            585.158         346.520
      di cui Riserve da valutazione:                                        6.734             6.734          10.111
           Riserve da valutazione di titoli disponibili per la
                                                                             (290)             (290)           (290)
      vendita
           Riserve di valutazione degli utili/perdite
                                                                           (1.636)           (1.636)         (1.636)
      attuariali nette
           Altri elementi positivi- Leggi speciali di
                                                                           12.037            12.037          12.037
      rivalutazione
          Riserve di cash flow hedge                                       (3.377)           (3.377)                -
      di cui Riserve e utili                                             578.424            578.424         336.409
      220. Utile (Perdita) di periodo (+/-)                              111.887            111.887          54.973

                                                                                                       Ammontare
                                                                                                       rilevante ai
      Altri elementi a quadratura del Fondi Propri
                                                                                                          fini dei
                                                                                                       Fondi Propri
      Totale altri elementi rilevanti ai fini dei Fondi
                                                                                                          (243.933)
      Propri (*)
      Totale Fondi Propri                                                                                1.959.417
       (*) negli altri elementi rilevanti ai fini dei Fondi Propri sono compresi gli elementi positivi e negativi che
       concorrono alla determinazione del calcolo, ad esempio interessi di minoranza ricompresi nel capitale,
       filtro nazionale positivo sui profitti non realizzati degli titoli di debito e di capitale del portafoglio AFS,
       eccedenza delle perdite attese rispetto alle rettifiche di valore complessive dei modelli IRB, rettifiche di
       valore di vigilanza (prudent valuation), utili o perdite di valore equo derivanti dal proprio merito
       creditizio, ecc..

                                                              20
1. ADEGUATEZZA PATRIMONIALE

      La Banca d’Italia, in data 17 dicembre 2013, ha emanato la circolare 285 (Disposizioni di
      vigilanza per le banche), in sostituzione della circolare 263 del 27 dicembre 2006 (Nuove
      disposizioni di vigilanza), e la circolare 286 (Istruzioni per la compilazione delle
      segnalazioni prudenziali per le banche e le società di intermediazione mobiliare), in
      sostituzione della circolare 155 del 18 dicembre 1991 (Istruzioni per la compilazione delle
      segnalazioni sul patrimonio di vigilanza e sui coefficienti prudenziali).
      Tali disposizioni consentono, tra l’altro, alle banche ed ai gruppi bancari di adottare
      sistemi interni per la determinazione del requisito patrimoniale per il rischio di credito
      previo ottenimento di apposita autorizzazione da parte di Banca d’Italia, subordinata
      all’accertamento della sussistenza in capo al richiedente di specifici requisiti minimi
      organizzativi e quantitativi.

      Nel mese di ottobre 2015, e con efficacia decorrente dal 30 settembre, la Banca d’Italia ha
      autorizzato il gruppo all’utilizzo del modello interno avanzato nella determinazione del
      rischio creditizio regolamentare di Credembanca e Credemleasing, sia verso la clientela
      corporate che retail; è di tutta evidenza come la predetta autorizzazione abbia contribuito
      a far sì che l’adeguato calcolo dei coefficienti e parametri di vigilanza esprimesse ancor
      più chiaramente la solidità patrimoniale del gruppo.

      Le principali innovazioni introdotte nei portafogli regolamentari e nei relativi fattori di
      ponderazione del nuovo framework normativo riguardano, tra l’altro, l’introduzione di un
      fattore di sostegno dello 0,7619 da applicare al requisito prudenziale (supporting factor)
      per le esposizioni al dettaglio verso le controparti rappresentate da PMI e l’introduzione di
      un nuovo requisito patrimoniale sul rischio di “aggiustamento della valutazione del
      credito” (CVA), ossia a fronte del rischio di perdite derivanti dagli aggiustamenti al valore
      di mercato dei derivati OTC a seguito delle variazioni del merito creditizio.

                                                   21
REQUISITO PATRIMONIALE

                                                                   Importi non ponderati             Importi ponderati / requisiti
                    Categorie/Valori
                                                              30/09/2017            31/12/2016       30/09/2017       31/12/2016
A. ATTIVITA' DI RISCHIO
 A.1 Rischio di credito e di controparte                           35.519.529          35.285.257       11.330.617       11.695.230
   1. Metodologia standardizzata                                   10.411.439          10.405.936        3.066.221        3.414.060
   2. Metodologia basata su rating interni                         24.799.465          24.784.762        8.195.435        8.253.125
     2.1 Base                                                                   -                -                -                  -
     2.2 Avanzata                                                  24.799.465          24.784.762        8.195.435        8.253.125
   3. Cartolarizzazioni                                                308.625            94.559            68.961           28.045
B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA
 B.1 Rischio di credito e di controparte                                                                   906.450          935.618
 B.2 Rischio di aggiustamento della valutazione del
                                                                                                               812             2.905
 credito
 B.3 Rischio di Regolamento                                                                                       -                  -
 B.4 Rischi di mercato                                                                                      18.097           20.569
   1. Metodologia standard                                                                                  18.097           20.569
   2. Modelli interni                                                                                             -                  -
   3. Rischio di concentrazione                                                                                   -                  -
 B.5 Rischio operativo                                                                                     114.965          114.965
   1. Metodo base                                                                                                 -                  -
   2. Metodo standardizzato                                                                                114.965          114.965
   3. Metodo avanzato                                                                                             -                  -
 B.6 Altri elementi di calcolo                                                                                    -                  -
 B.7 Totale requisiti prudenziali                                                                        1.040.324        1.074.057
C. ATTIVITA' DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA
 C.1 Attività di rischio ponderate                                                                      13.004.044       13.425.717
 C.2 Capitale primario di classe1/Attività di rischio
                                                                                                           13,37%            13,15%
 ponderate (CET 1 capital ratio)
 C.3 Capitale di classe 1/Attività di rischio ponderate (Total capital ratio)                              13,38%            13,15%
 C.4 Totale fondi propri//Attività di rischio ponderate (Total capital ratio)                              15,07%            14,44%

           Il requisito patrimoniale complessivo al 30 settembre 2017 è di 1.040,3 milioni di euro a
           fronte di Fondi Propri per 1.959,4 milioni di euro con un margine disponibile di 919,1
           milioni di euro, pari ad oltre il 46,9% dei Fondi Propri.
           Le indicazioni sui coefficienti patrimoniali evidenziano il Common Equity Tier 1 ratio
           Phased-in al 13,37% (Fully Phashed 12,81%), il Tier 1 Capital ratio Phased-in al 13,38%
           (Fully Phashed 13,15%), e il Total capital ratio Phashed-in al 15,07% (Fully Phashed
           15,02%).

                                                                  22
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