PIANO TRIENNALE OFFERTA FORMATIVA - SCUOLA DELL'INFANZIA PARITARIA ISTITUTO "NOBILE MOROSINI" VIA P. BORDONE, 5 BIANCADE - RONCADE (TV) - Istituto ...
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SCUOLA DELL’INFANZIA PARITARIA ISTITUTO «NOBILE MOROSINI» VIA P. BORDONE, 5 BIANCADE – RONCADE (TV) TRIENNIO PIANO 2019 - 2022 TRIENNALE OFFERTA FORMATIVA
INDICE PREMESSA p. 4 La scuola dell’infanzia p. 5 Le caratteristiche della scuola dell’infanzia p. 6 Normativa p. 7 PTOF p. 8 Il documento p. 9 Principi p. 10 IDENTITA’ STORICO CULTURALE DELLA SCUOLA p. 11 Identità storica p. 12 Identità culturale p. 14 Risorse esterne in rete – umane – strutturali – economiche p. 16 Il territorio p. 17 Servizi p. 18 Relazioni con le agenzie del territorio p. 19 Organigramma p. 20 LE RAGIONI DELL’AZIONE p. 21 Norme sulla parità scolastica p. 22 Autonomia delle istituzioni scolastiche p. 23 Esigenze formative: bambini, famiglie, territorio p. 25 Priorità, traguardi, obiettivi p. 30 LA STRATEGIA p. 33 Valori e orientamenti p. 34 La comunicazione p. 37 Ricerca p. 38 Sperimentazione p. 40 Sviluppo p. 42
INDICE L’AZIONE p. 43 Il curricolo p. 44 Le raccomandazioni europee P. 45 Le raccomandazioni europee e le life skills p. 46 Le indicazioni nazionali per il curricolo 2012 p. 47 I campi di esperienza p. 48 Profilo evolutivo del bambino p. 53 Offerta formativa p. 54 I progetti p. 56 Ampliamento dell’offerta formativa p. 66 L’organizzazione p. 67 Tempo scuola p. 69 Spazio scuola p. 73 Criteri per le iscrizioni p. 78 Criteri per la formazione delle classi e criteri di assegnazione dei docenti alle p. 79 classi Fabbisogno di organico p. 80 Fabbisogno di infrastrutture, mezzi e strumenti p. 82 LA VALUTAZIONE p. 83 La valutazione degli apprendimenti p. 84 La valutazione di sistema p. 86 MAPPA PROGETTUALE p. 87
PREMESSA «La scuola dell’infanzia, statale e paritaria, si rivolge a tutte le bambine e i bambini dai tre ai sei anni di età ed è la risposta al loro diritto all’educazione e alla cura, in coerenza con i principi di pluralismo culturale ed istituzionale presenti nella Costituzione della Repubblica, nella Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e nei documenti dell’Unione Europea.» (Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012, La scuola dell’Infanzia). Giuridicamente la scuola dell’infanzia risponde al diritto di tutti all’educazione, ma, in quanto ordine scolastico che non fa parte dell’obbligo, l’iscrizione e la frequenza dipendono dalla libera LA SCUOLA scelta delle famiglie. DELL’INFANZIA «La scuola dell’infanzia, concorre all’educazione e allo sviluppo affettivo, psicomotorio, cognitivo, morale, religioso e sociale delle bambine e dei bambini promuovendone le potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, e assicura un’effettiva eguaglianza delle opportunità educative; nel rispetto della primaria responsabilità dei genitori, contribuisce alla formazione integrale delle bambine e dei bambini, e nella sua autonomia e unitarietà didattica e pedagogica, realizza la continuità educativa con il complesso sei servizi all’infanzia e con la scuola primaria» (D.l. n. 59 del 19 febbraio 2004). All’interno del sistema di istruzione si rapporta all’esterno con la rete dei servizi che afferisce agli Enti Locali e alle Asl. La scuola dell’infanzia è luogo di partecipazione e incontro con le famiglie; la diversità di cui esse sono portatrici sono valorizzate e condivise perché diventino una risorsa per la scuola, creando una rete di scambi e responsabilità comuni, per creare rapporti di fiducia e legami di comunità. L’impegno richiesto ai docenti è particolarmente delicato, non solo per il riguardo dovuto alla tenera età dei bambini, ma anche per il rilievo sociale che assume l’attività educativa, tesa a promuovere la massima promozione possibile delle capacità personali di ogni bambina e bambino.
PREMESSA LE CARATTERISTICHE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA SONO: IL FARE PRODUTTIVO E LE LA RELAZIONE PERSONALE ESPERIENZE DIRETTE DI SIGNIFICATIVA TRA PARI CONTATTO CON LA NATURA, E CON GLI ADULTI. LE COSE, I MATERIALI, L’AMBIENTE SOCIALE E LA LA VALORIZZAZIONE DEL CULTURA. GIOCO IN TUTTE LE SUE FORME ED ESPRESSIONI, ED IN PARTICOLARE DEL GIOCO SIMBOLICO.
PREMESSA LEGGE 62/2000 «NORME PER LA PARITA’ SCOLASTICA E DISPOSIZIONI SUL DIRITTO ALLO STUDIO E ALL’ISTRUZIONE» D.P.R. 275/99 «REGOLAMENTO RECANTE NORME IN MATERIA DI AUTONOMIA DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE» NORMATIVA LEGGE 107/2015 «RIFORMA DEL SISTEMA NAZIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE E DELEGA PER IL RIORDINO DELLE DISPOSIZIONI LEGISLATIVE VIGENTI» INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO 2012, CHE DEFINISCONO GLI OBIETTIVI ATTRAVERSO I CAMPI DI ESPERIENZA.
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA IL DOCUMENTO «Le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell’anno scolastico precedente Il PTOF è elaborato dal collegio al triennio il piano triennale dell’offerta formativa. Il predetto piano contiene anche la docenti e viene approvato dal programmazione delle attività formative rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e Consiglio di Amministrazione. ausiliario, nonché la definizione delle risorse occorrenti in base alla quantificazione disposta per le istituzioni scolastiche. Il piano può essere rivisto annualmente entro il mese di ottobre.» (Legge 107/2013 – Art. 1 – comma 12) Il documento è stato condiviso con le atre scuole dell’infanzia PTOF paritarie del collegio zonale nr. 20 «1. Il piano è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia. 2. Il piano è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi, determinati a livello nazionale e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell’offerta formativa. Esso comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche, anche di gruppi minoritari, valorizza le corrispondenti professionalità e indica gli insegnamenti […]» (Legge 107/2013 – Art. 1 – comma 14) Viene elaborato in seguito alla compilazione del RAV, dal quale viene successivamente definito «Il piano triennale dell’offerta formativa assicura l’attuazione dei princìpi di il Piano di Miglioramento. pari opportunità promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado l’educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni» [...]. (Legge 107/2013 – Art. 1 – comma 16)
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA PRINCIPI PLURALISMO RISPETTO SUCCESSO CULTURALE DELLA LIBERTA’ FORMATIVO DI DI CIASCUN INSEGNAMENTO BAMBINO PRINCIPI CHE ORIENTANO L’ELABORAZIONE E LA REALIZZAZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA PARI PIENA OPPORTUNITA’ INCLUSIONE DI DI OGNI ISTRUZIONE BAMBINO RIMOZIONE FORMAZIONE E DEGLI INTEGRALE FORMAZIONE OSTACOLI DELLE PERSONALI E BAMBINE E SOCIALI DEI BAMBINI
IDENTITA’ STORICO – CULTURALE DELLA SCUOLA
IDENTITA’ STORICO CULTURALE DELLA SCUOLA IDENTITA’ STORICA 1920 L’impegno convinto del parroco e la sensibilità sociale dei Nobili Morosini, in particolare della signora Francesca, diedero realizzazione Un edificio costruito vicino e risposta ad un bisogno di educazione, umana e cristiana, dei fanciulli alla chiesa con il lavoro di una comunità prevalentemente contadina, accomunata da una diffusa volontario, organizzato con condizione di povertà. In quel periodo la scuola era ospitata in una casa prestazioni gratuite. colonica dei Morosini ed una coraggiosa e disponibile maestra del Un intero paese, seppur paese, la signorina Romilda Menon, si prendeva cura di quasi un povero, concorreva centinaio di bambini di diversa età. all’opera comune. 1940 Nel 1940 la casa colonica venne riconosciuta come Ente di Culto, e nell’anno successivo venne donata come sede della Scuola, oltre ad un appezzamento di terreno. 1956 12 Il 21 ottobre la scuola fu inaugurata con grande partecipazione del popolo e delle autorità, e fu benedetta dal Vescovo Monsignor Egidio Negrin.
IDENTITA’ STORICO CULTURALE DELLA SCUOLA IDENTITA’ STORICA 1956 - 1993 A gestire e coordinare la nuova scuola furono le suore dell’istituto delle Sorelle della Misericordia fino al 1993, anno in cui si ritirarono. Per altri sei anni la direzione fu affidata ad una suora dello stesso ordine, residente nel paese di Biancade. 2002 Nel settembre 2002 è stato inaugurato l’asilo nido «L’Isola che non c’è» per rispondere alle nuove esigenze delle famiglie. Nel frattempo l’edificio della scuola dell’infanzia è stato oggetto di ampliamenti, migliorie, restauri, per renderlo sempre più funzionale 13 e rispondente alle normative didattiche, sanitarie e di sicurezza.
IDENTITA’ STORICO CULTURALE DELLA SCUOLA IDENTITA’ CULTURALE SCUOLA DELL’INFANZIA «NOBILE MOROSINI» La scuola accoglie bambine e bambini di qualsiasi credo religioso, dopo aver informato i genitori sulla natura cristiana dell’ Istituto «Nobile Morosini» . La scuola 3 Immagine: www.uccronline.it rispetta la diversità di credo religioso, pur rimanendo fedele alla propria identità. La Scuola dell’Infanzia “Nobile Morosini” è nata e si sviluppa come espressione della comunità parrocchiale che ha inteso assumersi spontaneamente l’impegno di soddisfare l’esigenza sociale dell’educazione La scuola «Nobile Morosini», nel rispetto prescolare. del primario diritto e dovere dei genitori di educare i figli, intende radicare la propria La comunità parrocchiale ha inteso istituire la scuola dell’infanzia come: 1 proposta educativa nella concezione cristiana della vita, che genitori ed 2 espressione della propria identità religiosa ed ideale; dovere di solidarietà. insegnanti si impegnano a rispettare, con spirito di collaborazione. L’iscrizione alla Il fine della scuola dell’infanzia «Nobile Morosini» è assicurare a ciascun scuola comporta per i genitori la presa di bambino il diritto all’istruzione e alla formazione, contribuendo in tal modo coscienza dell’identità cristiana e l’impegno alla realizzazione della personalità e allo sviluppo delle potenzialità di a rispettarla. ciascun bambino e bambina.
IDENTITA’ STORICO CULTURALE DELLA SCUOLA IDENTITA’ CULTURALE SCUOLA DELL’INFANZIA «NOBILE MOROSINI» In caso di contrasti tra gestione, operatori, genitori, dovrà essere data prevalenza, nel 6 rispetto dell’identità della scuola, ai superiori interessi del bambino. Immagine: www.it.paperblog.com La scuola non persegue fini di lucro, e intende La scuola propone un’attenzione privilegiata nell’accoglienza e 4 costituire l’occasione per il concreto esercizio di primari nell’attività educativa dei bambini svantaggiati e per gli diritti riconosciuti dalla Costituzione della Repubblica Italiana, personali e comunitari, di iniziativa sociale, di 5 stessi chiede che lo Stato e gli Enti locali assicurino i necessari presidi e interventi, senza i quali non è possibile l’integrazione. libertà educativa e religiosa. Contribuisce insieme alle In particolare rivendica il diritto all’insegnante di sostegno, altre scuole dell’infanzia, paritarie, statali, degli enti all’assistente polivalente, qualora ne sia prescritta la necessità locali, alla realizzazione dell’obiettivo di uguaglianza dall’équipe dell’A.S.L. sociale, nel rispetto del pluralismo delle istituzioni.
IDENTITA’ STORICO CULTURALE DELLA SCUOLA RISORSE ESTERNE IN RETE – UMANE – STRUTTURALI - ECONOMICHE Fondi statali, erogati dal Ministero della Pubblica Istruzione (M.P.I.). ISTITUTO «NOBILE Fondi comunali, erogati dal Comune di MOROSINI» La scuola dell’infanzia Roncade. «Nobile Morosini» riceve e utilizza i seguenti Contributi regionali, erogati dalla Regione fondi per la realizzazione del Piano Veneto. Triennale dell’Offerta Formativa. Contributi delle famiglie, che derivano dalla quota delle rette di frequenza. Contributi straordinari, che derivano dalle iniziative organizzate e realizzate dai genitori.
IDENTITA’ STORICO CULTURALE DELLA SCUOLA IL TERRITORIO Il territorio di Biancade, grazie alla sua ampiezza, ancora per la maggior parte non urbanizzato, ha conservato l'ampio respiro di distese appena interrotte dal ritmo delle case Biancade è situata a nord del capoluogo coloniche colorite a tinte vivaci. comunale Roncade, da cui dista circa 3 km. Il centro abitato e il territorio circostante L'economia, che fino a metà Novecento era esclusivamente sono attraversati dal fiume Musestre che legata all'agricoltura (tranne importanti eccezioni quali le scorre da nord a sud. Verso nord-est, il Officine Menon - 1875), ha conosciuto nel dopoguerra un fiume Vallio segna il confine con Monastier notevole sviluppo specie con importanti aziende nel settore di Treviso. A nord, inoltre, confine con San del mobile, realtà ancora oggi di importanza nazionale (ad Biagio di Callalta e ad ovest con Silea. es. VENETA CUCINE). Negli ultimi decenni del Novecento un (Wikipedia) BIANCADE forte sviluppo delle medie e piccole ditte artigiane nel settore dell'alta tecnologia ha portato nel territorio ricchezza ed occupazione. L'agricoltura roncadese riveste ancora un ampio interesse soprattutto nel settore enologico data la presenza di vitigni tipici di notevole pregio. BIANCADE Il comune ha ricevuto l'ambito premio di Comune Riciclone per l'anno 2012 grazie alla percentuale più alta d'Italia di rifiuti riciclati tra i comuni con più di 10.000 abitanti. Biancade con molta probabilità deve il suo nome ai disboscamenti, le cosiddette “sbiancae”, dei fitti boschi della zona. L’etimologia più certa sarebbe quella germanica, in cui il termine “blank” corrisponde a “luminoso”, quindi evidentemente il toponimo identificava un luogo reso luminoso, una selva FONTI: www.comune.roncade.tv.it disboscata.
IDENTITA’ STORICO CULTURALE DELLA SCUOLA I SERVIZI MENSA, attività gestita internamente, con menù bilanciato, MERENDA MATTUTINA: redatto dall’ Ulss n.9 Alternando nell’arco della settimana: COLLABORAZIONE ED INCONTRI • Pane e uvetta (1 giorno); CON L’EQUIPE DEL SERVIZIO PER L’ETA’ • Yogurt (2 giorni); EVOLUTIVA • Frutta (1/2 giorno/i); VIGILANZA • Crackers o frollini senza latte e TRASPORTO senza uova. PRE – SCUOLA, CON PULMINO dalle ore 7.30 DA 24 POSTI alle ore 8.30 COLLABORAZIONE CON UN’ESPERTA ESTERNA, Dott.ssa Moretto, per la somministrazione di prove IPDA ai SISTEMA DI RAFFREDDAMENTO/ bambini grandi, con colloquio di RISCALDAMENTO restituzione alla famiglia, al fine di con termoconvettori, nelle zone salone, individuare precocemente le criticità refettorio, dormitorio. dell’offerta formativa o legate ai percorsi di apprendimento. IMPIANTO FOTOVOLTAICO, SUPPORTO E FORMAZIONE per il risparmio energetico. ALLE INSEGNANTI, con la psicologa Gail Millerchip
IDENTITA’ STORICO CULTURALE DELLA SCUOLA ESPERTI ESTERNI (PSICOMOTRICISTA E RELAZIONI CON LE AGENZIE DEL TERRITORIO INSEGNANTE DI MUSICA) POLIZIA MUNICIPALE PRO LOCO DEL PAESE U.L.S.S. 9 Il nostro Istituto FISM SERVIZIO PER L’ETA’ EVOLUTIVA promuove i rapporti con gli enti locali e con le diverse realtà PARROCCHIA DI BIANCADE culturali, sociali ed economiche del CARABINIERI territorio. GRUPPO «ALCUNI» TREVISO PISCINA DI RONCADE COMUNE DI RONCADE BIBLIOTECA DI RONCADE
FISM TREVISO ORGANIGRAMMA SCUOLA DELL’INFANZIA «NOBILE MOROSINI» SERVIZIO SICUREZZA: Costituito da: • Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione «CO.SI.MA»; CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE • Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza; È composto da: LEGALE RAPPRESENTANTE: DON GIUSEPPE VOLPATO, • Addetti emergenza antincendio; • Volpato don Giuseppe (Presidente); Responsabile della sicurezza. • Addetti emergenza primo soccorso; • Pedron Cristina (coordinatrice scuola • Addetto autocontrollo alimentare e pacchetto infanzia e nido integrato); igiene; • Stefani Daniela (segretaria • Referenti scolastici Covid-19. SEGRETARIA AMMINISTRATIVA: DANIELA amministrativa); STEFANI • 4 rappresentanti dei genitori, 3 sc.infanzia, 1 nido integrato; • 3 rappresentanti della parrocchia; • 2 rappresentanti del Comune di COORDINATRICE: CRISTINA PEDRON Roncade. COLLABORATORI SCOLASTICI: LUISELLA SCATTOLIN – CUOCA NICOLETTA VENDRAME – AIUTO CUOCA E AUTISTA DEL PULMINO COLLEGIO DOCENTI TIZIANA PARPINEL – ADDETTA ALLE PULIZIE è l’organo tecnico composto da: PAOLA DA MAR MICHELA ZANATTA – ADDETTA ALLE PULIZIE CONSIGLIO DI INTERSEZIONE CRISTINA PEDRON E’ composto da: SILVIA RAGAZZI • Pedron Cristina (coordinatrice scuola infanzia e MOIRA VIDOTTO nido integrato), con insegnanti ed educatrici che MAURIZIO BIGOLIN ESPERTI ESTERNI: ruotano di volta in volta; MARIA GOBBETTO, psicomotricista • Daniela Stefani (Segretaria amministrativa); ELEONORA DE MARCHI, ins. musica • 1 Presidente dei genitori; COLLEGIO DI ZONA NR. 20 • 2 rappresentanti dei genitori per ogni sezione di fanno parte le scuole di: infanzia e nido. Biancade – Cavriè - Fagarè – Monastier di Treviso - Roncade – Rovarè - Spercenigo - S. Andrea di Barbarana – Silea - S. Elena di Silea - Zenson
LE RAGIONI DELL’AZIONE
LE RAGIONI DELL’AZIONE NORME SULLA PARITA’ SCOLASTICA «[…] La Repubblica individua come obiettivo prioritario l’espansione dell’offerta formativa e la Comma 1 conseguente generalizzazione della domanda di istruzione dell’infanzia lungo tutto l’arco della vita.» «[…] Si definiscono scuole paritarie, a tutti gli effetti degli ordinamenti vigenti in particolare per quanto riguarda l’abilitazione a rilasciare titoli di studio aventi valore legale, le istituzioni Comma 2 scolastiche non statali, comprese quelle degli enti locali, che, a partire dalla scuola per l’infanzia, corrispondono agli ordinamenti generali dell’istruzione, sono coerenti con la domanda formativa delle famiglie e sono caratterizzate da requisiti di qualità ed efficacia LEGGE 62/2000 […].» Art. 1 «Alle scuole paritarie private è assicurata piena libertà per quanto concerne l’orientamento Comma 3 culturale e l’indirizzo pedagogico – didattico. Tenuto conto del progetto educativo della scuola, l’insegnamento è improntato ai principi di libertà stabiliti dalla Costituzione repubblicana. […]» «Le istituzioni di cui ai commi 2 e 3 sono soggette alla valutazione dei processi e degli esiti Comma 5 da parte del sistema nazionale di valutazione secondo gli standard stabiliti dagli ordinamenti vigenti. […]» Comma 6 «Il Ministro della pubblica istruzione accerta l’originario possesso e la permanenza dei requisiti per il riconoscimento della parità.»
LE RAGIONI DELL’AZIONE AUTONOMIA DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE Comma 1. «Le istituzioni scolastiche sono espressione di autonomi funzionale e Art. 1 provvedono alla definizione e alla realizzazione dell’offerta formativa […].» Natura e scopi dell’autonomia delle istituzioni scolastiche Comma 2. «L’autonomia delle istituzioni scolastiche è garanzia di libertà di insegnamento e di pluralismo culturale e si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di D.P.R. 275/99 garantire loro il successo formativo […].» Comma 1. «Le istituzioni scolastiche, nel rispetto della libertà di insegnamento, della libertà di scelta educativa delle famiglie e delle finalità generali del Art. 4 sistema, a norma dell'articolo 8 concretizzano gli obiettivi nazionali in percorsi Autonomia didattica formativi funzionali alla realizzazione del diritto ad apprendere e alla crescita educativa di tutti gli alunni, riconoscono e valorizzano le diversità, promuovono le potenzialità di ciascuno adottando tutte le iniziative utili al raggiungimento del successo formativo. […]»
LE RAGIONI DELL’AZIONE AUTONOMIA DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE Comma 1. «Le istituzioni scolastiche adottano, anche per quanto riguarda Art. 5 l'impiego dei docenti, ogni modalità organizzativa che sia espressione di libertà Autonomia organizzativa progettuale e sia coerente con gli obiettivi generali e specifici di ciascun tipo e indirizzo di studio, curando la promozione e il sostegno dei processi innovativi e il miglioramento dell'offerta formativa. […]» D.P.R. 275/99 Art. 6 Comma 1. «Le istituzioni scolastiche esercitano l'autonomia di ricerca, Autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo tenendo conto delle esigenze del contesto sperimentazione e sviluppo culturale, sociale ed economico delle realtà locali. […]» Art.7 Comma 1. «Le istituzioni scolastiche possono promuovere accordi di rete o Reti di scuole aderire ad essi per il raggiungimento di un’offerta formativa di qualità. […]»
LE RAGIONI DELL’AZIONE ESIGENZE FORMATIVE La nostra istituzione scolastica si pone l’obiettivo di confermare e rinforzare una linea educativo – didattica condivisa, che contempli un’idea di scuola concentrata sui BAMBINI, tenendo presente le esigenze: Del personale della scuola; Delle famiglie; Del territorio.
LE RAGIONI DELL’AZIONE ESIGENZE FORMATIVE «La scuola dell’infanzia, statale e paritaria, si rivolge a tutte le bambine e i bambini dai tre ai sei anni di età ed è la risposta al loro diritto all’educazione e alla cura, in coerenza con i principi di pluralismo culturale ed istituzionale presenti nella Costituzione della Repubblica, nella Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e nei documenti dell’Unione Europea. BAMBINI Essa si pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e li avvia alla cittadinanza.» (Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012 – La scuola dell’infanzia) Immagine: www.riza.it
LE RAGIONI DELL’AZIONE ESIGENZE FORMATIVE «vivere serenamente tutte le dimensioni del proprio io, stare bene, essere rassicurati nella molteplicità del proprio fare e sentire, sentirsi sicuri in un ambiente sociale CONSOLIDARE allargato, imparare a conoscersi e ad essere riconosciuti come persona unica e L’IDENTITA’ irripetibile. Vuol dire sperimentare diversi ruoli e forme di identità: quelle di figlio, significa alunno, compagno, maschio o femmina, abitante di un territorio, membro di un gruppo, appartenente a una comunità sempre più ampia e plurale, caratterizzata da valori comuni, abitudini, linguaggi, riti, ruoli.» «avere fiducia in sé e fidarsi degli altri; provare soddisfazione nel fare da sé e saper SVILUPPARE chiedere aiuto o poter esprimere insoddisfazione e frustrazione elaborando L’AUTONOMIA progressivamente risposte e strategie; esprimere sentimenti ed emozioni; partecipare significa alle decisioni esprimendo opinioni, imparando ad operare scelte e ad assumere comportamenti e atteggiamenti sempre più consapevoli.» BAMBINI «giocare, muoversi, manipolare, curiosare, domandare, imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e il confronto tra proprietà, ACQUISIRE Indicazioni nazionali per il quantità, caratteristiche, fatti; significa ascoltare, e comprendere, narrazioni e COMPETENZE curricolo 2012 – La scuola significa discorsi, raccontare e rievocare azioni ed esperienze e tradurle in tracce personali e dell’infanzia. condivise; essere in grado di descrivere, rappresentare e immaginare, “ripetere”, con simulazioni e giochi di ruolo, situazioni ed eventi con linguaggi diversi.» «scoprire l’altro da sé e attribuire progressiva importanza agli altri e ai loro bisogni; rendersi sempre meglio conto della necessità di stabilire regole condivise; implica il VIVERE LE PRIME ESPERIENZE DI primo esercizio del dialogo che è fon-dato sulla reciprocità dell’ascolto, l’attenzione al CITTADINANZA punto di vista dell’altro e alle diversità di genere, il primo riconoscimento di diritti e significa doveri uguali per tutti; significa porre le fondamenta di un comporta-mento eticamente orientato, rispettoso degli altri, dell’ambiente e della natura.»
LE RAGIONI DELL’AZIONE ESIGENZE FORMATIVE Immagine: www.cisal-fpc.it COMUNICAZIONE PARTECIPAZIONE CORRESPONSABILITA’ EFFIACIA DEL SERVIZIO «[…] Nella diversità di stili di vita, di culture, di scelte etiche e religiose, esse sono portatrici di risorse che devono essere valorizzate nella scuola, per far crescere una solida rete di scambi comunicativi e di responsabilità condivise. […] FAMIGLIE Per i genitori che provengono da altre nazioni e che sono impegnati in progetti di vita di varia durata per i loro figli nel nostro paese, la scuola si offre come uno spazio pubblico per costruire rapporti di fiducia e nuovi legami di comunità. Modelli culturali ed educativi, esperienze religiose diverse, ruoli sociali e di genere hanno modo di confrontarsi, di rispettarsi e di evolvere verso i valori di convivenza in una società aperta e democratica. […]» (Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012 – La scuola dell’infanzia – Le famiglie)
LE RAGIONI DELL’AZIONE «[…] l’orizzonte territoriale della scuola si allarga. Ogni specifico territorio possiede legami ESIGENZE FORMATIVE con le varie aree del mondo e con ciò stesso costituisce un microcosmo che su scala locale riproduce opportunità, interazioni, tensioni, convivenze globali. Anche ogni singola persona, nella sua esperienza quotidiana, deve tener conto di informazioni sempre più numerose ed eterogenee e si confronta con la pluralità delle culture. Alla scuola spetta il compito di fornire supporti adeguati affinché ogni persona Immagine: www.lematpercorsi.com sviluppi un’identità consapevole e aperta. La piena attuazione del riconoscimento e della garanzia della libertà e dell’uguaglianza (articoli 2 e 3 della Costituzione), nel rispetto delle differenze di tutti e dell’identità di ciascuno, richiede oggi, in modo ancor più attento e mirato, l’impegno dei docenti e di tutti gli operatori della scuola, con particolare attenzione alle disabilità e ad ogni fragilità, ma richiede altresì la collaborazione delle formazioni sociali, in una nuova dimensione di integrazione fra scuola e territorio, per far sì che ognuno possa “svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale e spirituale della società” (articolo 4 della Costituzione).» (Indicazioni nazionali per il curricolo 2012 – La scuola nel nuovo scenario) «La scuola si apre alle famiglie e al territorio circostante, facendo perno sugli strumenti forniti dall’autonomia scolastica, che prima di essere un insieme di norme è un modo di concepire il rapporto delle scuole con le comunità di appartenenza, locali e nazionali. […] Il sistema educativo deve formare cittadini in grado di partecipare consapevolmente alla costruzione di collettività più ampie e composite, siano esse quella nazionale, quella TERRITORIO europea, quella mondiale. […]» (Indicazioni nazionali per il curricolo 2012 – Per una nuova cittadinanza)
LE RAGIONI DELL’AZIONE PRIORITA’, TRAGUARDI, OBIETTIVI PRIORITA’ «Le PRIORITA’ si riferiscono agli obiettivi generali che la scuola si prefigge di raggiungere […] attraverso l’azione di miglioramento […]». (Rapporto di AutoValutazione – Scuola dell’infanzia – Individuazione delle priorità – Priorità e traguardi orientati agli Esiti per i bambini) PRIORITA’ ESITI DEI BAMBINI • BENESSERE DEI BAMBINI: aiutare i bambini a stare bene a scuola, facendoli sentire accolti e sicuri (Indicazioni nazionali per il curricolo 2012 – la scuola dell’infanzia); • SVILUPPO E APPRENDIMENTO: sostenere il percorso educativo del bambino garantendo il raggiungimento dei traguardi previsti dalle Indicazioni nazionali per il curricolo 2012; • RISULTATI A DISTANZA: favorire lo sviluppo del bambino, delle competenze chiave, in vista dei percorsi di studio successivi o dell’inserimento nel mondo del lavoro.
LE RAGIONI DELL’AZIONE PRIORITA’, TRAGUARDI, OBIETTIVI OBIETTIVI DI PROCESSO «Gli OBIETTIVI DI PROCESSO rappresentano una definizione operativa delle attività su cui si intende agire per raggiungere le priorità […] individuate. […] (Rapporto di AutoValutazione – Scuola dell’infanzia – Individuazione delle priorità – Obiettivi di processo) OBIETTIVI CONTINUITA’ SVILUPPO E VALORIZZAZIONE Promuovere la condivisione di attività di DELLE RISORSE UMANE continuità volte al passaggio di consegne Promuovere e realizzare corsi di AREE DI tra insegnanti per facilitare la transizione formazione del personale. PROCESSO dei bambini nei vari ordini di scuola. INTEGRAZIONE CON IL TERRITORIO E RAPPORTI CON LE FAMIGLIE AMBIENTE DI APPRENDIMENTO Capacità della scuola di coinvolgere le famiglie nella scelta organizzativa, Creare un ambiente educativo di apprendimento in favorendo i momenti di confronto nei collegi, nell’ottica della condivisione e grado di promuovere lo sviluppo affettivo, sociale, collaborazione educativa per la partecipazione alle iniziative della scuola. cognitivo e ludico dei bambini, attraverso Collaborazione con il territorio. metodologie didattiche innovative.
LE RAGIONI DELL’AZIONE PRIORITA’, TRAGUARDI, OBIETTIVI TRAGUARDI «I TRAGUARDI riguardano i risultati attesi in relazione alle priorità strategiche. Si tratta di risultati previsti a lungo termine (3 anni). Essi articolano in forma osservabile e/o misurabile i contenuti delle priorità e rappresentano le mete verso cui la scuola tende nelle azioni di miglioramento. […] (Rapporto di AutoValutazione – Scuola dell’infanzia - Individuazione delle priorità – Obiettivi di processo) TRAGUARDI ESITI PER I BAMBINI BENESSERE DEI BAMBINI: Capacità di vivere serenamente l’ambiente scuola e il distacco dai genitori. SVILUPPO E APPRENDIMENTO: Acquisizione delle competenze da parte di ciascun bambino, nel rispetto dei tempi e degli stili di apprendimento di ognuno. RISULTATI A DISTANZA: Garanzia del successo formativo, volto ad evitare situazioni di insuccesso scolastico o abbandono precoce.
LA STRATEGIA
LA STRATEGIA «La MISSION della scuola è rappresentata dalle FINALITA’ e dagli OBIETTIVI che tengono la scuola in VALORI E ORIENTAMENTI movimento, che la portano a confrontarsi con i motivi del suo esistere e le evitano la stagnazione e l’omeostasi. […]» (Scuola test 2016 – La scuola dell’infanzia – La qualità dell’integrazione scolastica – p. 178) LA MISSION DELLA SCUOLA MISSION «L’educazione va interpretata come maieutica della persona, ovvero PROMOZIONE DELLA PERSONALITA’ ORIGINALE che è insita in ciascuno di noi. Contemporaneamente a questo processo individuale, ogni singolo soggetto dovrebbe essere portato a inserirsi in un contesto familiare», relazionale, sociale e civile «in modo La mission non è definitiva, «ma viene fatta valere all’interno del contesto scolastico in partecipe e cosciente. Se questo processo di socializzazione e diverse situazioni e in riferimento alle civilizzazione sarà completo, la persona potrà essere produttrice a differenti problematiche che gli insegnanti e sua volta di cultura e contribuire con apporti personali alle relazioni le famiglie degli alunni si trovano ad e alla civiltà», rendendo il proprio contesto una comunità sociale. affrontare.[…]» (Scuola test 2016 – La scuola dell’infanzia – La qualità (Scuola test 2016 – La scuola dell’infanzia – La qualità dell’integrazione scolastica – p. 178) dell’integrazione scolastica – p. 178)
LA STRATEGIA FORMAZIONE DEGLI INSEGNANTI VALORI E ORIENTAMENTI LIBERTA’ DI INSEGNAMENTO RISPETTO DELL’IDENTITA’ CATTOLICA DELLA SCUOLA OFFERTA DI PARI RICONOSCIMENTO DELLE MISSION OPPORTUNITA’ DIFFERENZE INDIVIDUALI E VISION VALORIZZAZIONE DELLE DIMENSIONI COTITUTIVE CORRESPOSNSABILITA’ DELLA PERSONA EDUCATIVA: SCUOLA – STRADE FAMIGLIA - TERRITORIO MESTRE RILANCIARE I GRANDI RAPPORTO TRA I SAPERI VALORI CHE SOSTENGONO LA COESIONE SOCIALE FORMAZIONE DELLA COSCIENZA, DELLA RAZIONALITA’, DELLA CAPACITA’ CRITICA, DELLA PARTECIPAZIONE AI VALORI CONDIVISI E DELLA TOLLERANZA VERSO L’ALTRO E VERSO IL DIVERSO
LA STRATEGIA CENTRALITA’ DELLA PERSONA «Le finalità della scuola devono essere definite a partire dalla persona che apprende, con l’originalità del VALORI E ORIENTAMENTI suo percorso individuale e le aperture offerte dalla rete di relazioni che la legano alla famiglia e agli ambiti sociali. […] Lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, INDICAZIONI NAZIONALI PER IL PER UN NUOVO UMANESIMO relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi. «[…] la scuola potrà perseguire alcuni obiettivi, oggi CURRICOLO 2012 […] La scuola deve porre le basi del percorso formativo prioritari: dei bambini e degli adolescenti sapendo che esso – […] superare la frammentazione delle discipline e a proseguirà in tutte le fasi successive della vita.» integrarle in nuovi quadri d’insieme. (Indicazioni nazionali per il curricolo 2012) – promuovere i saperi propri di un nuovo umanesimo: LA SCUOLA NEL NUOVO SCENARIO la capacità di cogliere gli aspetti essenziali dei «La scuola raccoglie con successo una sfida universale, problemi; la capacità di comprendere le implicazioni, di apertura verso il mondo, di pratica dell’uguaglianza per la condizione umana, degli inediti sviluppi delle scienze e delle tecnologie; la capacità di valutare i limiti nel riconoscimento delle differenze. […] LA SCUOLA E’ AMBIENTE: alla scuola spettano alcune finalità specifiche: offrire e le possibilità delle conoscenze; la capacità di vivere e 1. DI VITA di agire in un mondo in continuo cambiamento. agli studenti occasioni di apprendimento dei saperi e 2. DI RELAZIONI dei linguaggi culturali di base; far sì che gli studenti – diffondere la consapevolezza che i grandi problemi acquisiscano gli strumenti di pensiero necessari per 3. DI APPRENDIMENTO dell’attuale condizione umana (il degrado ambientale, il apprendere a selezionare le informazioni; promuovere 4. FORMATIVO E ORIENTATIVO caos climatico, le crisi energetiche, la distribuzione negli studenti la capacità di elaborare metodi e 5. MOTIVATO E MOTIVANTE ineguale delle risorse, la salute e la malattia, l’incontro categorie che siano in grado di fare da bussola negli e il confronto di culture e di religioni, i dilemmi bioetici, itinerari personali; favorire l’autonomia di pensiero la ricerca di una nuova qualità della vita) possono degli studenti, orientando la propria didattica alla essere affrontati e risolti attraverso una stretta costruzione di saperi a partire da concreti bisogni collaborazione non solo fra le nazioni, ma anche fra le formativi. discipline e fra le culture. La scuola realizza appieno la propria funzione pubblica Tutti questi obiettivi possono essere realizzati sin dalle impegnandosi, in questa prospettiva, per il successo PER UNA NUOVA CITTADINANZA prime fasi della formazione degli alunni. L’esperimento, scolastico di tutti gli studenti, con una particolare «[…] La promozione e lo sviluppo di ogni persona la manipolazione, il gioco, la narrazione, le espressioni attenzione al sostegno delle varie forme di diversità, di stimola in maniera vicendevole la promozione e lo artistiche e musicali sono infatti altrettante occasioni disabilità o di svantaggio.» (Indicazioni nazionali per il sviluppo delle altre persone: ognuno impara meglio privilegiate per apprendere per via pratica quello che curricolo 2012) nella relazione con gli altri. Non basta convivere nella successivamente dovrà essere fatto oggetto di più società, ma questa stessa società bisogna crearla elaborate conoscenze teoriche e sperimentali. […]» continuamente insieme.» (Indicazioni nazionali per il (Indicazioni nazionali per il curricolo 2012) curricolo 2012)
SCRITTA: LA STRATEGIA 1. PTOF E RELATIVO OPUSCOLO DI SINTESI; 2. STATUTO INTERNO E REGOLAMENTO; 3. CIRCOLARI E COMUNICAZIONI SCUOLA – FAMIGLIA – LA COMUNICAZIONE TERRITORIO – SCUOLA PRIMARIA – NIDO INTEGRATO - FISM. IN PRESENZA: 1. ASSEMBLEE GENERALI; 2. ASSEMBLEE DI SEZIONE, CONSIGLI DI INTERSEZIONE; 3. CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE; 4. COLLEGIO DOCENTI; 5. COLLEGIO DI ZONA; COMUNICARE… 6. CONSULTA DI RETE; IN – FORMARE 7. INCONTRI DI FORMAZIONE; 8. COLLOQUI INDIVIDUALI; Per intrattenere le 9. INCONTRI CON DOCENTI SCUOLA PRIMARIA ED EDUCATRICI NIDO INTEGRATO. relazioni con le famiglie e con il territorio la MULTIMEDIALE: scuola utilizza le 1. USO DI DISPOSITIVI MULTIMEDIALI DURANTE GLI INCONTRI seguenti forme di IN PRESENZA E PER LA DOCUMENTAZIONE: COMPUTER, COMUNICAZIONE VIDEOPROIETTORE, MACCHINA FOTOGRAFICA. ON LINE: 1. COMUNICAZIONI SCUOLA – FAMIGLIA TRAMITE E-MAIL; 2. SITO WEB; 3. FACEBOOK. EVENTI: 1. FESTE ORGANIZZATE A SCUOLA (CASTAGNATA, NATALE, FESTA DELLA VITA; FESTA DELLA FAMIGLIA, FESTA DI CARNEVALE); 2. PRANZI A FAVORE DELLA SCUOLA (PRANZO DEL PESCE); 3. MERCATINI IN CONCOMITANZA CON LE FESTE DELLA SCUOLA; 4. CAMMINATA DEL SORRISO.
RICERCA, SPERIMENTAZIONE E SVILUPPO RICERCA «Nell'ambito degli adempimenti connessi alla funzione docente, la FORMAZIONE IN SERVIZIO dei docenti è obbligatoria, permanente e strutturale. Le attività di formazione sono definite dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza con il piano triennale dell'offerta formativa e con i risultati emersi dai piani RICERCA di miglioramento delle istituzioni scolastiche.» L. 107/2015 FORMAZIONE SULLA DIDATTICA LABORATORIALE Dopo aver individuato le priorità su cui lavorare nel triennio (ricavate dal Piano di miglioramento), la scuola definisce il FORMAZIONE SULLA percorso di formazione necessario per FORMAZIONE SULLA VALUTAZIONE DELLE dare risposte adeguate alle necessità di DIDATTICA INCLUSIVA COMPETENZE istruzione e formazione. FORMAZIONE SULLA DOCUMENTAZIONE FORMAZIONE SULLA FORMAZIONE DIDATTICA INNOVATIVA METAFONOLOGICA
RICERCA, SPERIMENTAZIONE E SVILUPPO RICERCA IDONEITA’ TRATTAMENTO DATI I.R.C. PERSONALI - PRIVACY FORMAZIONE PRIMO SOCCORSO SPECIFICA DEI AZIENDALE LAVORATORI La scuola realizza inoltre le seguenti esperienze di formazione, rivolte al personale docente, EMERGENZE amministrativo, tecnico e ausiliario, al fine di PREVENZIONE RAPPRESENTANTE garantire la sicurezza ed il benessere dei bambini e INCENDI DEI LAVORATORI PER delle bambine, oltre ad assolvere agli obblighi di legge. LA SICUREZZA MANIPOLAZIONE SOSTANZE ALIMENTARI CORSO PER PREPOSTO CORSO REFERENTI SCOLASTICI AUTOCONTROLLO COVID-19 ALIMENTARE
RICERCA, SPERIMENTAZIONE E SVILUPPO SPERIMENTAZIONE L’ORGANIZZAZIONE E IL PRESIDIO MODULARE DELLA DIDATTICA La sperimentazione si orienta nelle LA VALORIZZAZIONE DELLE seguenti aree: OPPORTUNITA’ FORMATIVE PROVENIENTI DAL TERRITORIO L’APPROCCIO LABORATORIALE LA VERIFICA E LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI LA COSTRUZIONE DEL CURRICOLO LA PERSONALIZZAZIONE DEI PERCORSI FORMATIVI
RICERCA, SPERIMENTAZIONE E SVILUPPO SPERIMENTAZIONE RETI DI SCUOLE La scuola dell’infanzia «Nobile Morosini» ha «costituito reti di scuole tra istituzioni del medesimo ambito territoriale. Le reti sono finalizzate alla valorizzazione delle risorse professionali, alla gestione LA COSTITUZIONE DI comune di funzioni […], nonché alla realizzazione di RETI TRA SCUOLE progetti o di iniziative didattiche, educative […] o culturali di interesse territoriale da definire sulla base di accordi tra autonomie scolastiche di un medesimo ambito territoriale, definiti accordi di rete.» (Legge 107/2015 – art. 1 – comma 70) Scuola dell’infanzia «Nobile Morosini» scuola primaria Biancade Scuola dell’infanzia «Nobile Morosini» e Scuola primaria collegio zonale nr. 20. Roncade PROGETTO CONTINUITA’ Scuola dell’infanzia «Nobile Morosini» – Nido Integrato «L’Isola che non c’e» PROGETTO CONTINUITA’
RICERCA, SPERIMENTAZIONE E SVILUPPO SVILUPPO Incontri con esperti esterni, che rispondono alle Incontri con la formatrice esigenze individuate e dei corsi per vissute dalle famiglie, nei l’Insegnamento della propri contesti di vita. Religione Cattolica, Maddalena Zilio. La scuola eroga inoltre formazione rivolta agli adulti, proponendo incontri a sostegno della genitorialità, realizzati alla sera o il sabato pomeriggio, con servizio di baby - sitter per i bambini, al fine di agevolare la partecipazione a tali incontri.
L’AZIONE
L’AZIONE IL CURRICOLO IL CURRICOLO «Il curricolo è il complesso organizzato delle esperienze di apprendimento che una scuola intenzionalmente progetta e realizza per gli alunni al fine di conseguire le mete formative desiderate.» (Dino Cristanini) D.P.R. 275/99 Regolamento sull’autonomia organizzativa e didattica delle istituzioni «Il curricolo di istituto è scolastiche: espressione della libertà • E’ compito del Ministero esercitare una d’insegnamento, e funzione di indirizzo, in modo da stabilire dell’autonomia scolastica, e, al tempo stesso, esplicita le scelte linee guida che comprendono indicazioni della comunità scolastica e su obiettivi generali e specifici di l’identità dell’istituto.» apprendimento relativi alle competenze (Indicazioni Nazionali per il curricolo degli alunni. 2012 – L’organizzazione del curricolo – Dalle Indicazioni al curricolo) • Spetta alle scuole interpretare le linee guida ed elaborare curricoli, da ideare in totale autonomia. Il curricolo è caratterizzato da RAPPORTI DI CONTINUITA’ fra ordini e cicli all’interno di un percorso formativo unitario.
L’AZIONE LE RACCOMANDAZIONI EUROPEE «Dato che la globalizzazione continua a porre l'Unione europea di fronte a nuove sfide, ciascun cittadino dovrà disporre di un'ampia gamma di COMPETENZE CHIAVE per adattarsi in modo flessibile a un mondo in rapido mutamento e caratterizzato da forte interconnessione. L'istruzione […] è un elemento determinante per assicurare che i cittadini europei acquisiscano le competenze chiave necessarie per adattarsi con flessibilità a siffatti cambiamenti. In particolare, muovendo dalle diverse competenze individuali, occorre rispondere alle diverse esigenze dei discenti assicurando la parità e l'accesso a quei gruppi che, a causa di svantaggi educativi determinati da circostanze personali, sociali, culturali o economiche, hanno bisogno di un sostegno particolare per realizzare le loro potenzialità educative.» (Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 relativa a competenze chiave per l’apprendimento permanente) «Le competenze sono definite […] una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al contesto. Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione.» (Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 relativa a competenze chiave per l’apprendimento permanente)
L’AZIONE LE RACCOMANDAZIONI EUROPEE E LE LIFE SKILLS “Il sistema scolastico italiano assume come orizzonte di riferimento verso cui tendere il quadro delle competenze-chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea (Raccomandazione del 22 maggio 2018) che sono: 1) Competenza alfabetica funzionale ; 2) Competenza multilinguistica; 3) Competenza matematica e competenza in scienze, tecnologie e ingegneria ; LIFE SKILLS 4) Competenza digitale; Le Life Skills rendono la persona capace di trasformare le conoscenze, gl 5) Competenza personale, sociale e capacità di imparare ad imparare; atteggiamenti ed i valori in reali capacità, cioè sapere cosa fare e come 6) Competenza in materia di cittadinanza ; farlo. Le Life Skills definite dall’OMS sono le seguenti: 7) Competenza imprenditoriale; Consapevolezza di sé Gestione delle emozioni 8) Competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali.” Gestione dello stress (Indicazioni nazionali per il curricolo 2012 – Finalità generali – Empatia Creatività Scuola, Costituzione, Europa – p. 9) Senso critico Prendere buone decisioni Risolvere problemi Comunicazione efficace Relazioni efficaci
L’AZIONE DALLE INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO 2012 “Con le Indicazioni nazionali s’intendono fissare gli obiettivi generali, gli obiettivi di apprendimento e i relativi traguardi per lo sviluppo delle LE INDICAZIONI NAZIONALI competenze dei bambini per ciascun campo di esperienza. Per l’insegnamento della Religione Cattolica, disciplinata dagli accordi concordatari, i traguardi di sviluppo delle competenze e gli obiettivi di apprendimento sono definiti d’intesa con l’autorità ecclesiastica.” (Indicazioni nazionali per il curricolo 2012 – Finalità generali – Scuola, Costituzione, Dalla CEI Europa – p. 9) le INDICAZIONI I.R.C. CAMPI DI ESPERIENZA “Ogni campo di esperienza offre un insieme di oggetti, situazioni, immagini e linguaggi, riferiti ai sistemi simbolici della nostra cultura, capaci di evocare, stimolare, accompagnare apprendimenti progressivamente più sicuri.” TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE “Al termine della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, vengono fissati i traguardi per lo sviluppo delle competenze relativi ai campi di esperienza ed alle discipline. Essi rappresentano dei riferimenti ineludibili per gli insegnanti, indicano piste culturali e didattiche da percorrere e aiutano a finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale dell’allievo.” PROFILO EVOLUTIVO DEL BAMBINO “Ogni campo di esperienza offre specifiche opportunità di apprendimento, ma contribuisce allo stesso tempo a realizzare i compiti di sviluppo pensati unitariamente per i bambini dai tre ai sei anni, in termini di identità (costruzione del sé, autostima, fiducia nei propri mezzi), di autonomia (rapporto sempre più consapevole con gli altri), di competenza (come elaborazione di conoscenze, abilità, atteggiamenti), di cittadinanza (come attenzione alle dimensioni etiche e sociali).”
L’AZIONE «Nella scuola i bambini e le bambine hanno molte occasioni per prendere coscienza della propria identità, per scoprire le diversità culturali, religiose, etniche, per apprendere le prime regole del vivere sociale, per riflettere sul senso e le conseguenze delle loro azioni. A questa età, dunque, si definisce e si articola progressivamente l’identità di ciascun bambino e di ciascuna bambina come consapevolezza del proprio corpo, della propria I CAMPI DI ESPERIENZA personalità, del proprio stare con gli altri e esplorare il mondo. Questo campo rappresenta l’ambito elettivo in cui i temi dei diritti e dei doveri, del funzionamento della vita sociale, della cittadinanza e delle istituzioni trovano una prima «palestra» per essere guardati e affrontati concretamente.» «Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini. Sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più adeguato. Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della IL SE’ E L’ALTRO famiglia, della comunità e le mette a confronto con altre. Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia a riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta. Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme. Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente, futuro e si muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari, modulando progressivamente voce e movimento anche in rapporto con gli altri e con le regole condivise. Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il funzionamento delle piccole TRAGUARDI PER LO comunità e della città.» SVILUPPO DELLA Dalla CEI le INDICAZIONI I.R.C. COMPETENZA Relativamente alla religione cattolica: Scopre nei racconti del Vangelo la persona e l’insegnamento di Gesù, da cui apprende che Dio è Padre di tutti e che la Chiesa è la comunità di uomini e donne unita nel suo nome, per sviluppare un positivo senso di sé e sperimentare relazioni serene con gli altri, anche appartenenti a differenti tradizioni culturali e religiose. «La scuola si pone come spazio di incontro e di dialogo, di approfondimento culturale e di reciproca formazione tra genitori e insegnanti per affrontare insieme questi temi e proporre LO SPAZIO ai bambini un modello di ascolto e di rispetto, che li aiuti a trovare risposte alle loro domande di senso in coerenza con le scelte della propria famiglia, nel comune intento di rafforzare i presupposti della convivenza democratica.»
L’AZIONE «I bambini prendono coscienza del proprio corpo, utilizzandolo fin dalla nascita come strumento di conoscenza di sé nel mondo. Muoversi è il primo fattore di apprendimento: cercare, scoprire, giocare, saltare, correre a scuola è fonte di benessere e di equilibrio psico-fisico. L’azione del corpo fa vivere emozioni e sensazioni piacevoli, di rilassamento e di tensione, ma anche la soddisfazione del controllo dei gesti, nel coordinamento con gli altri; I CAMPI DI ESPERIENZA consente di sperimentare potenzialità e limiti della propria fisicità, sviluppando nel contempo la consapevolezza dei rischi di movimenti incontrollati. «Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo, IL CORPO E IL matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola. Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di sé, di MOVIMENTO igiene e di sana alimentazione. Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali all’interno della scuola e all’aperto. Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella musica, nella danza, nella comunicazione espressiva. Riconosce il TRAGUARDI PER LO proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento.» SVILUPPO DELLA Dalla CEI le INDICAZIONI I.R.C. COMPETENZA Relativamente alla religione cattolica: Riconosce nei segni del corpo l’esperienza religiosa propria e altrui per cominciare a manifestare anche in questo modo la propria interiorità, l’immaginazione e le emozioni. «La scuola dell’infanzia mira a sviluppare gradualmente nel bambino la capacità di leggere e interpretare i messaggi provenienti dal corpo proprio e altrui, rispettandolo e avendone cura. La scuola dell’infanzia mira altresì a sviluppare la capacità di esprimersi e di comunicare attraverso il corpo per LO SPAZIO giungere ad affinarne le capacità percettive e di conoscenza degli oggetti, la capacità di orientarsi nello spazio, di muoversi e di comunicare secondo immaginazione e creatività.»
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