PIANO TRIENNALE OFFERTA FORMATIVA - SCUOLA DELL'INFANZIA PARITARIA ISTITUTO "NOBILE MOROSINI" VIA P. BORDONE, 5 BIANCADE - RONCADE (TV) - Istituto ...

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PIANO TRIENNALE OFFERTA FORMATIVA - SCUOLA DELL'INFANZIA PARITARIA ISTITUTO "NOBILE MOROSINI" VIA P. BORDONE, 5 BIANCADE - RONCADE (TV) - Istituto ...
SCUOLA DELL’INFANZIA PARITARIA
  ISTITUTO «NOBILE MOROSINI»
        VIA P. BORDONE, 5
    BIANCADE – RONCADE (TV)

                                  TRIENNIO

          PIANO
                                 2019 - 2022

          TRIENNALE
          OFFERTA
          FORMATIVA
PIANO TRIENNALE OFFERTA FORMATIVA - SCUOLA DELL'INFANZIA PARITARIA ISTITUTO "NOBILE MOROSINI" VIA P. BORDONE, 5 BIANCADE - RONCADE (TV) - Istituto ...
INDICE
    PREMESSA                                                       p.   4
     La scuola dell’infanzia                                      p.   5
     Le caratteristiche della scuola dell’infanzia                p.   6
     Normativa                                                    p.   7

    PTOF                                                           p. 8
     Il documento                                                 p. 9
     Principi                                                     p. 10
    IDENTITA’ STORICO CULTURALE DELLA SCUOLA                       p.   11
     Identità storica                                             p.   12
     Identità culturale                                           p.   14
     Risorse esterne in rete – umane – strutturali – economiche   p.   16
     Il territorio                                                p.   17
     Servizi                                                      p.   18
     Relazioni con le agenzie del territorio                      p.   19
     Organigramma                                                 p.   20

    LE RAGIONI DELL’AZIONE                                         p.   21
     Norme sulla parità scolastica                                p.   22
     Autonomia delle istituzioni scolastiche                      p.   23
     Esigenze formative: bambini, famiglie, territorio            p.   25
     Priorità, traguardi, obiettivi                               p.   30

    LA STRATEGIA                                                   p.   33
     Valori e orientamenti                                        p.   34
     La comunicazione                                             p.   37
     Ricerca                                                      p.   38
     Sperimentazione                                              p.   40
     Sviluppo                                                     p.   42
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INDICE
    L’AZIONE                                                                              p. 43
     Il curricolo                                                                        p. 44
     Le raccomandazioni europee                                                          P. 45
     Le raccomandazioni europee e le life skills                                         p. 46
     Le indicazioni nazionali per il curricolo 2012                                      p. 47
     I campi di esperienza                                                               p. 48
     Profilo evolutivo del bambino                                                       p. 53
     Offerta formativa                                                                   p. 54
     I progetti                                                                          p. 56
     Ampliamento dell’offerta formativa                                                  p. 66
     L’organizzazione                                                                    p. 67
     Tempo scuola                                                                        p. 69
     Spazio scuola                                                                       p. 73
     Criteri per le iscrizioni                                                           p. 78
     Criteri per la formazione delle classi e criteri di assegnazione dei docenti alle   p. 79
      classi
     Fabbisogno di organico                                                              p. 80
     Fabbisogno di infrastrutture, mezzi e strumenti                                     p. 82

    LA VALUTAZIONE                                                                        p. 83
     La valutazione degli apprendimenti                                                  p. 84
     La valutazione di sistema                                                           p. 86

    MAPPA PROGETTUALE                                                                     p. 87
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PREMESSA
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PREMESSA
                  «La scuola dell’infanzia, statale e paritaria, si rivolge a tutte le bambine e i bambini dai tre ai sei
                  anni di età ed è la risposta al loro diritto all’educazione e alla cura, in coerenza con i principi di
                  pluralismo culturale ed istituzionale presenti nella Costituzione della Repubblica, nella Convenzione
                  sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e nei documenti dell’Unione Europea.» (Indicazioni
                  Nazionali per il Curricolo 2012, La scuola dell’Infanzia).

                  Giuridicamente la scuola dell’infanzia risponde al diritto di tutti all’educazione, ma, in quanto
                  ordine scolastico che non fa parte dell’obbligo, l’iscrizione e la frequenza dipendono dalla libera
    LA SCUOLA     scelta delle famiglie.
  DELL’INFANZIA
                  «La scuola dell’infanzia, concorre all’educazione e allo sviluppo affettivo, psicomotorio, cognitivo,
                  morale, religioso e sociale delle bambine e dei bambini promuovendone le potenzialità di relazione,
                  autonomia, creatività, apprendimento, e assicura un’effettiva eguaglianza delle opportunità
                  educative; nel rispetto della primaria responsabilità dei genitori, contribuisce alla formazione
                  integrale delle bambine e dei bambini, e nella sua autonomia e unitarietà didattica e pedagogica,
                  realizza la continuità educativa con il complesso sei servizi all’infanzia e con la scuola primaria» (D.l.
                  n. 59 del 19 febbraio 2004). All’interno del sistema di istruzione si rapporta all’esterno con la rete
                  dei servizi che afferisce agli Enti Locali e alle Asl.
                  La scuola dell’infanzia è luogo di partecipazione e incontro con le famiglie; la diversità di cui esse
                  sono portatrici sono valorizzate e condivise perché diventino una risorsa per la scuola, creando una
                  rete di scambi e responsabilità comuni, per creare rapporti di fiducia e legami di comunità.

                  L’impegno richiesto ai docenti è particolarmente delicato, non solo per il riguardo dovuto alla tenera
                  età dei bambini, ma anche per il rilievo sociale che assume l’attività educativa, tesa a promuovere la
                  massima promozione possibile delle capacità personali di ogni bambina e bambino.
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PREMESSA
                  LE CARATTERISTICHE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA SONO:

                                                                   IL FARE PRODUTTIVO E LE
   LA RELAZIONE PERSONALE                                           ESPERIENZE DIRETTE DI
    SIGNIFICATIVA TRA PARI                                        CONTATTO CON LA NATURA,
       E CON GLI ADULTI.                                             LE COSE, I MATERIALI,
                                                                   L’AMBIENTE SOCIALE E LA
                                    LA VALORIZZAZIONE DEL                  CULTURA.
                                     GIOCO IN TUTTE LE SUE
                                    FORME ED ESPRESSIONI,
                                    ED IN PARTICOLARE DEL
                                       GIOCO SIMBOLICO.
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PREMESSA                        LEGGE 62/2000
                            «NORME PER LA PARITA’
                         SCOLASTICA E DISPOSIZIONI SUL
                            DIRITTO ALLO STUDIO E
                               ALL’ISTRUZIONE»

                                  D.P.R. 275/99
                        «REGOLAMENTO RECANTE NORME IN
                          MATERIA DI AUTONOMIA DELLE
                            ISTITUZIONI SCOLASTICHE»

    NORMATIVA
                                  LEGGE 107/2015
                       «RIFORMA DEL SISTEMA NAZIONALE DI
                     ISTRUZIONE E FORMAZIONE E DELEGA PER
                          IL RIORDINO DELLE DISPOSIZIONI
                                LEGISLATIVE VIGENTI»

                INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO 2012,
                        CHE DEFINISCONO GLI OBIETTIVI
                     ATTRAVERSO I CAMPI DI ESPERIENZA.
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PIANO
TRIENNALE
OFFERTA
FORMATIVA
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PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
IL DOCUMENTO                         «Le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell’anno scolastico precedente
  Il PTOF è elaborato dal collegio   al triennio il piano triennale dell’offerta formativa. Il predetto piano contiene anche la
   docenti e viene approvato dal     programmazione delle attività formative rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e
   Consiglio di Amministrazione.     ausiliario, nonché la definizione delle risorse occorrenti in base alla quantificazione disposta per le
                                     istituzioni scolastiche. Il piano può essere rivisto annualmente entro il mese di ottobre.» (Legge
                                     107/2013 – Art. 1 – comma 12)
                                                                                                                                            Il documento è stato
                                                                                                                                            condiviso con le atre
                                                                                                                                             scuole dell’infanzia
              PTOF                                                                                                                          paritarie del collegio
                                                                                                                                                 zonale nr. 20
                                           «1. Il piano è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e
                                          progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare,
                                          extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito
                                          della loro autonomia.
                                           2. Il piano è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di
                                          studi, determinati a livello nazionale e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale
                                          ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale
                                          dell’offerta formativa. Esso comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche,
                                          anche di gruppi minoritari, valorizza le corrispondenti professionalità e indica gli
                                          insegnamenti […]» (Legge 107/2013 – Art. 1 – comma 14)
       Viene elaborato in
  seguito alla compilazione
  del RAV, dal quale viene
  successivamente definito                    «Il piano triennale dell’offerta formativa assicura l’attuazione dei princìpi di
  il Piano di Miglioramento.                  pari opportunità promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado
                                              l’educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di
                                              tutte le discriminazioni» [...]. (Legge 107/2013 – Art. 1 – comma 16)
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PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
PRINCIPI

                                   PLURALISMO
       RISPETTO                                                   SUCCESSO
                                    CULTURALE
    DELLA LIBERTA’                                              FORMATIVO DI
          DI                                                       CIASCUN
    INSEGNAMENTO                                                  BAMBINO

                              PRINCIPI CHE ORIENTANO
                         L’ELABORAZIONE E LA REALIZZAZIONE
                         DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA
                                     FORMATIVA
                                                                       PARI
      PIENA                                                        OPPORTUNITA’
   INCLUSIONE                                                           DI
     DI OGNI                                                        ISTRUZIONE
    BAMBINO           RIMOZIONE                   FORMAZIONE             E
                         DEGLI                     INTEGRALE       FORMAZIONE
                       OSTACOLI                      DELLE
                     PERSONALI E                   BAMBINE E
                        SOCIALI                   DEI BAMBINI
IDENTITA’
STORICO – CULTURALE
   DELLA SCUOLA
IDENTITA’ STORICO CULTURALE DELLA SCUOLA
IDENTITA’ STORICA                                                               1920

                                           L’impegno convinto del parroco e la sensibilità sociale dei Nobili
                                           Morosini, in particolare della signora Francesca, diedero realizzazione
           Un edificio costruito vicino    e risposta ad un bisogno di educazione, umana e cristiana, dei fanciulli
             alla chiesa con il lavoro     di una comunità prevalentemente contadina, accomunata da una diffusa
           volontario, organizzato con     condizione di povertà. In quel periodo la scuola era ospitata in una casa
               prestazioni gratuite.       colonica dei Morosini ed una coraggiosa e disponibile maestra del
             Un intero paese, seppur       paese, la signorina Romilda Menon, si prendeva cura di quasi un
                povero, concorreva         centinaio di bambini di diversa età.
                 all’opera comune.
                                                                                1940

                                          Nel 1940 la casa colonica venne riconosciuta come Ente di Culto, e
                                          nell’anno successivo venne donata come sede della Scuola, oltre ad un
                                          appezzamento di terreno.

                                                                                1956

      12                                  Il 21 ottobre la scuola fu inaugurata con grande partecipazione del popolo
                                          e delle autorità, e fu benedetta dal Vescovo Monsignor Egidio Negrin.
IDENTITA’ STORICO CULTURALE DELLA SCUOLA
IDENTITA’ STORICA
                                                             1956 - 1993

                         A gestire e coordinare la nuova scuola furono le suore dell’istituto delle Sorelle della
                         Misericordia fino al 1993, anno in cui si ritirarono. Per altri sei anni la direzione fu
                         affidata ad una suora dello stesso ordine, residente nel paese di Biancade.

                                           2002

                    Nel settembre 2002 è stato inaugurato l’asilo nido
                    «L’Isola che non c’è» per rispondere alle nuove
                    esigenze delle famiglie. Nel frattempo l’edificio della
                    scuola dell’infanzia è stato oggetto di ampliamenti,
                    migliorie, restauri, per renderlo sempre più funzionale
      13
                    e rispondente alle normative didattiche, sanitarie e di
                    sicurezza.
IDENTITA’ STORICO CULTURALE DELLA SCUOLA
IDENTITA’ CULTURALE

                   SCUOLA DELL’INFANZIA
                    «NOBILE MOROSINI»

      La scuola accoglie bambine e bambini di
     qualsiasi credo religioso, dopo aver
     informato i genitori sulla natura cristiana
     dell’ Istituto «Nobile Morosini» . La scuola
                                                     3                            Immagine: www.uccronline.it

     rispetta la diversità di credo religioso, pur
     rimanendo fedele alla propria identità.              La Scuola dell’Infanzia “Nobile Morosini” è nata e si sviluppa come
                                                         espressione della comunità parrocchiale che ha inteso assumersi
                                                         spontaneamente l’impegno di soddisfare l’esigenza sociale dell’educazione
   La scuola «Nobile Morosini», nel rispetto             prescolare.
  del primario diritto e dovere dei genitori di
  educare i figli, intende radicare la propria           La comunità parrocchiale ha inteso istituire la scuola dell’infanzia come:      1
  proposta educativa nella concezione
  cristiana della vita, che genitori ed              2    espressione della propria identità religiosa ed ideale;
                                                          dovere di solidarietà.
  insegnanti si impegnano a rispettare, con
  spirito di collaborazione. L’iscrizione alla           Il fine della scuola dell’infanzia «Nobile Morosini» è assicurare a ciascun
  scuola comporta per i genitori la presa di             bambino il diritto all’istruzione e alla formazione, contribuendo in tal modo
  coscienza dell’identità cristiana e l’impegno          alla realizzazione della personalità e allo sviluppo delle potenzialità di
  a rispettarla.                                         ciascun bambino e bambina.
IDENTITA’ STORICO CULTURALE DELLA SCUOLA
IDENTITA’ CULTURALE

                           SCUOLA DELL’INFANZIA
                            «NOBILE MOROSINI»

               In caso di contrasti tra gestione, operatori,
               genitori, dovrà essere data prevalenza, nel      6
               rispetto dell’identità della scuola, ai
               superiori interessi del bambino.

                                                                                       Immagine: www.it.paperblog.com

   La scuola non persegue fini di lucro, e intende                  La scuola propone un’attenzione privilegiata nell’accoglienza e

                                                                                                                                          4
  costituire l’occasione per il concreto esercizio di primari       nell’attività educativa dei bambini svantaggiati e per gli
  diritti riconosciuti dalla Costituzione della Repubblica
  Italiana, personali e comunitari, di iniziativa sociale, di   5   stessi chiede che lo Stato e gli Enti locali assicurino i necessari
                                                                    presidi e interventi, senza i quali non è possibile l’integrazione.
  libertà educativa e religiosa. Contribuisce insieme alle          In particolare rivendica il diritto all’insegnante di sostegno,
  altre scuole dell’infanzia, paritarie, statali, degli enti        all’assistente polivalente, qualora ne sia prescritta la necessità
  locali, alla realizzazione dell’obiettivo di uguaglianza          dall’équipe dell’A.S.L.
  sociale, nel rispetto del pluralismo delle istituzioni.
IDENTITA’ STORICO CULTURALE DELLA SCUOLA
RISORSE ESTERNE IN RETE – UMANE – STRUTTURALI - ECONOMICHE

                                                 Fondi statali, erogati dal Ministero della
                                                  Pubblica Istruzione (M.P.I.).

      ISTITUTO
      «NOBILE                                    Fondi comunali, erogati dal Comune di
     MOROSINI»     La scuola dell’infanzia
                                                  Roncade.

                   «Nobile Morosini» riceve
                   e utilizza i seguenti         Contributi regionali, erogati dalla Regione
                   fondi        per        la
                   realizzazione del Piano
                                                  Veneto.
                   Triennale     dell’Offerta
                   Formativa.
                                                 Contributi delle famiglie, che derivano
                                                  dalla quota delle rette di frequenza.

                                                 Contributi straordinari, che derivano dalle
                                                  iniziative organizzate e realizzate dai genitori.
IDENTITA’ STORICO CULTURALE DELLA SCUOLA
IL TERRITORIO                     Il territorio di Biancade, grazie alla sua ampiezza, ancora
                                  per la maggior parte non urbanizzato, ha conservato l'ampio
                                  respiro di distese appena interrotte dal ritmo delle case               Biancade è situata a nord del capoluogo
                                  coloniche colorite a tinte vivaci.                                      comunale Roncade, da cui dista circa 3 km.
                                                                                                          Il centro abitato e il territorio circostante
                                  L'economia, che fino a metà Novecento era esclusivamente                sono attraversati dal fiume Musestre che
                                  legata all'agricoltura (tranne importanti eccezioni quali le            scorre da nord a sud. Verso nord-est, il
                                  Officine Menon - 1875), ha conosciuto nel dopoguerra un                 fiume Vallio segna il confine con Monastier
                                  notevole sviluppo specie con importanti aziende nel settore             di Treviso. A nord, inoltre, confine con San
                                  del mobile, realtà ancora oggi di importanza nazionale (ad              Biagio di Callalta e ad ovest con Silea.
                                  es. VENETA CUCINE). Negli ultimi decenni del Novecento un                                 (Wikipedia)
        BIANCADE                  forte sviluppo delle medie e piccole ditte artigiane nel
                                  settore dell'alta tecnologia ha portato nel territorio ricchezza
                                  ed occupazione. L'agricoltura roncadese riveste ancora un
                                  ampio interesse soprattutto nel settore enologico data la
                                  presenza di vitigni tipici di notevole pregio.
                                                                                                                                      BIANCADE
                                  Il comune ha ricevuto l'ambito premio di Comune Riciclone
                                  per l'anno 2012 grazie alla percentuale più alta d'Italia di
                                  rifiuti riciclati tra i comuni con più di 10.000 abitanti.

 Biancade con molta probabilità deve il suo nome ai
 disboscamenti, le cosiddette “sbiancae”, dei fitti
 boschi della zona. L’etimologia più certa sarebbe
 quella germanica, in cui il termine “blank” corrisponde
 a “luminoso”, quindi evidentemente il toponimo
 identificava un luogo reso luminoso, una selva
                                                                        FONTI: www.comune.roncade.tv.it
 disboscata.
IDENTITA’ STORICO CULTURALE DELLA SCUOLA
I SERVIZI                                                     MENSA,
                                                   attività gestita internamente,
                                                        con menù bilanciato,                        MERENDA MATTUTINA:
                                                        redatto dall’ Ulss n.9                Alternando nell’arco della settimana:
         COLLABORAZIONE ED INCONTRI                                                           • Pane e uvetta (1 giorno);
        CON L’EQUIPE DEL SERVIZIO PER L’ETA’                                                  • Yogurt (2 giorni);
                    EVOLUTIVA                                                                 • Frutta (1/2 giorno/i);
                                                                            VIGILANZA         • Crackers o frollini senza latte e
                                               TRASPORTO                                          senza uova.
                                                                           PRE – SCUOLA,
                                               CON PULMINO
                                                                            dalle ore 7.30
                                                DA 24 POSTI
                                                                             alle ore 8.30

       COLLABORAZIONE CON
       UN’ESPERTA ESTERNA,
         Dott.ssa Moretto, per la
   somministrazione di prove IPDA ai                                                          SISTEMA DI RAFFREDDAMENTO/
    bambini grandi, con colloquio di                                                                  RISCALDAMENTO
   restituzione alla famiglia, al fine di                                                    con termoconvettori, nelle zone salone,
  individuare precocemente le criticità                                                              refettorio, dormitorio.
    dell’offerta formativa o legate ai
       percorsi di apprendimento.
                                                                                               IMPIANTO FOTOVOLTAICO,
   SUPPORTO E FORMAZIONE                                                                         per il risparmio energetico.
      ALLE INSEGNANTI,
        con la psicologa
         Gail Millerchip
IDENTITA’ STORICO CULTURALE DELLA SCUOLA
                                                        ESPERTI ESTERNI (PSICOMOTRICISTA E
RELAZIONI CON LE AGENZIE DEL TERRITORIO                 INSEGNANTE DI MUSICA)

                                          POLIZIA MUNICIPALE                               PRO LOCO DEL PAESE

                                  U.L.S.S. 9
                                                                  Il nostro Istituto               FISM
                        SERVIZIO PER L’ETA’ EVOLUTIVA
                                                                     promuove i
                                                                   rapporti con gli
                                                                 enti locali e con le
                                                                    diverse realtà
                    PARROCCHIA DI BIANCADE                       culturali, sociali ed
                                                                  economiche del                CARABINIERI
                                                                      territorio.
                               GRUPPO «ALCUNI»
                                   TREVISO

                                          PISCINA DI RONCADE                             COMUNE DI RONCADE

                                                             BIBLIOTECA DI RONCADE
FISM TREVISO

ORGANIGRAMMA                                                        SCUOLA DELL’INFANZIA
                                                                     «NOBILE MOROSINI»                                         SERVIZIO SICUREZZA:
                                                                                                                                      Costituito da:
                                                                                                               •    Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione
                                                                                                                    «CO.SI.MA»;
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE                                                                                   •    Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza;
              È composto da:                            LEGALE RAPPRESENTANTE: DON GIUSEPPE VOLPATO,           •    Addetti emergenza antincendio;
• Volpato don Giuseppe (Presidente);                               Responsabile della sicurezza.               •    Addetti emergenza primo soccorso;
• Pedron Cristina (coordinatrice scuola                                                                        •    Addetto autocontrollo alimentare e pacchetto
  infanzia e nido integrato);                                                                                       igiene;
• Stefani Daniela (segretaria                                                                                  •    Referenti scolastici Covid-19.
                                                             SEGRETARIA AMMINISTRATIVA: DANIELA
  amministrativa);
                                                                          STEFANI
• 4 rappresentanti dei genitori, 3
  sc.infanzia, 1 nido integrato;
• 3 rappresentanti della parrocchia;
• 2 rappresentanti del Comune di                                COORDINATRICE: CRISTINA PEDRON
  Roncade.
                                                                                                                        COLLABORATORI SCOLASTICI:
                                                                                                                         LUISELLA SCATTOLIN – CUOCA
                                                                                                                    NICOLETTA VENDRAME – AIUTO CUOCA E
                                                                                                                            AUTISTA DEL PULMINO
                                                                         COLLEGIO DOCENTI
                                                                                                                   TIZIANA PARPINEL – ADDETTA ALLE PULIZIE
                                                                    è l’organo tecnico composto da:
                                                                             PAOLA DA MAR                          MICHELA ZANATTA – ADDETTA ALLE PULIZIE
          CONSIGLIO DI INTERSEZIONE                                        CRISTINA PEDRON
                    E’ composto da:                                         SILVIA RAGAZZI
•   Pedron Cristina (coordinatrice scuola infanzia e                         MOIRA VIDOTTO
    nido integrato), con insegnanti ed educatrici che                      MAURIZIO BIGOLIN                                   ESPERTI ESTERNI:
    ruotano di volta in volta;                                                                                           MARIA GOBBETTO, psicomotricista
•   Daniela Stefani (Segretaria amministrativa);                                                                        ELEONORA DE MARCHI, ins. musica
•   1 Presidente dei genitori;
                                                                   COLLEGIO DI ZONA NR. 20
•   2 rappresentanti dei genitori per ogni sezione di
                                                                      fanno parte le scuole di:
    infanzia e nido.
                                                         Biancade – Cavriè - Fagarè – Monastier di Treviso -
                                                           Roncade – Rovarè - Spercenigo - S. Andrea di
                                                            Barbarana – Silea - S. Elena di Silea - Zenson
LE RAGIONI
DELL’AZIONE
LE RAGIONI DELL’AZIONE
NORME SULLA PARITA’ SCOLASTICA

                           «[…] La Repubblica individua come obiettivo prioritario l’espansione dell’offerta formativa e la
                 Comma 1   conseguente generalizzazione della domanda di istruzione dell’infanzia lungo tutto l’arco della
                           vita.»

                           «[…] Si definiscono scuole paritarie, a tutti gli effetti degli ordinamenti vigenti in particolare
                           per quanto riguarda l’abilitazione a rilasciare titoli di studio aventi valore legale, le istituzioni
                 Comma 2   scolastiche non statali, comprese quelle degli enti locali, che, a partire dalla scuola per
                           l’infanzia, corrispondono agli ordinamenti generali dell’istruzione, sono coerenti con la
                           domanda formativa delle famiglie e sono caratterizzate da requisiti di qualità ed efficacia
 LEGGE 62/2000             […].»
     Art. 1
                           «Alle scuole paritarie private è assicurata piena libertà per quanto concerne l’orientamento
                 Comma 3   culturale e l’indirizzo pedagogico – didattico. Tenuto conto del progetto educativo della
                           scuola, l’insegnamento è improntato ai principi di libertà stabiliti dalla Costituzione
                           repubblicana. […]»

                           «Le istituzioni di cui ai commi 2 e 3 sono soggette alla valutazione dei processi e degli esiti
                 Comma 5   da parte del sistema nazionale di valutazione secondo gli standard stabiliti dagli ordinamenti
                           vigenti. […]»

                 Comma 6   «Il Ministro della pubblica istruzione accerta l’originario possesso e la permanenza dei
                           requisiti per il riconoscimento della parità.»
LE RAGIONI DELL’AZIONE
AUTONOMIA DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE

                                           Comma 1. «Le istituzioni scolastiche sono espressione di autonomi funzionale e
                          Art. 1           provvedono alla definizione e alla realizzazione dell’offerta formativa […].»
                      Natura e scopi
                  dell’autonomia delle
                 istituzioni scolastiche   Comma 2. «L’autonomia delle istituzioni scolastiche è garanzia di libertà di
                                           insegnamento e di pluralismo culturale e si sostanzia nella progettazione e
                                           nella realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione mirati
                                           allo sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda
                                           delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di
 D.P.R. 275/99                             garantire loro il successo formativo […].»

                                           Comma 1. «Le istituzioni scolastiche, nel rispetto della libertà di insegnamento,
                                           della libertà di scelta educativa delle famiglie e delle finalità generali del
                         Art. 4            sistema, a norma dell'articolo 8 concretizzano gli obiettivi nazionali in percorsi
                   Autonomia didattica     formativi funzionali alla realizzazione del diritto ad apprendere e alla crescita
                                           educativa di tutti gli alunni, riconoscono e valorizzano le diversità, promuovono
                                           le potenzialità di ciascuno adottando tutte le iniziative utili al raggiungimento
                                           del successo formativo. […]»
LE RAGIONI DELL’AZIONE
AUTONOMIA DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE

                                              Comma 1. «Le istituzioni scolastiche adottano, anche per quanto riguarda
                         Art. 5               l'impiego dei docenti, ogni modalità organizzativa che sia espressione di libertà
                 Autonomia organizzativa      progettuale e sia coerente con gli obiettivi generali e specifici di ciascun tipo e
                                              indirizzo di studio, curando la promozione e il sostegno dei processi innovativi e
                                              il miglioramento dell'offerta formativa. […]»

 D.P.R. 275/99
                           Art. 6             Comma 1. «Le istituzioni scolastiche esercitano l'autonomia di ricerca,
                    Autonomia di ricerca,     sperimentazione e sviluppo tenendo conto delle esigenze del contesto
                 sperimentazione e sviluppo   culturale, sociale ed economico delle realtà locali. […]»

                           Art.7              Comma 1. «Le istituzioni scolastiche possono promuovere accordi di rete o
                       Reti di scuole         aderire ad essi per il raggiungimento di un’offerta formativa di qualità. […]»
LE RAGIONI DELL’AZIONE
ESIGENZE FORMATIVE

                     La nostra istituzione scolastica si pone l’obiettivo di
                        confermare e rinforzare una linea educativo –
                     didattica condivisa, che contempli un’idea di scuola
                       concentrata sui BAMBINI, tenendo presente le
                                           esigenze:

                                         Del personale della scuola;
                                         Delle famiglie;
                                         Del territorio.
LE RAGIONI DELL’AZIONE
ESIGENZE FORMATIVE
                                  «La scuola dell’infanzia, statale e paritaria, si
                                  rivolge a tutte le bambine e i bambini dai tre ai sei
                                  anni di età ed è la risposta al loro diritto
                                  all’educazione e alla cura, in coerenza con i
                                  principi di pluralismo culturale ed istituzionale
                                  presenti nella Costituzione della Repubblica, nella
                                  Convenzione        sui    diritti dell’infanzia     e
                                  dell’adolescenza e nei documenti dell’Unione
                                  Europea.
                        BAMBINI   Essa si pone la finalità di promuovere nei bambini
                                  lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della
                                  competenza e li avvia alla cittadinanza.»
                                  (Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012 – La
                                  scuola dell’infanzia)

Immagine: www.riza.it
LE RAGIONI DELL’AZIONE
ESIGENZE FORMATIVE                               «vivere serenamente tutte le dimensioni del proprio io, stare bene, essere rassicurati
                                                 nella molteplicità del proprio fare e sentire, sentirsi sicuri in un ambiente sociale
                                CONSOLIDARE      allargato, imparare a conoscersi e ad essere riconosciuti come persona unica e
                                 L’IDENTITA’     irripetibile. Vuol dire sperimentare diversi ruoli e forme di identità: quelle di figlio,
                                   significa     alunno, compagno, maschio o femmina, abitante di un territorio, membro di un
                                                 gruppo, appartenente a una comunità sempre più ampia e plurale, caratterizzata da
                                                 valori comuni, abitudini, linguaggi, riti, ruoli.»

                                                 «avere fiducia in sé e fidarsi degli altri; provare soddisfazione nel fare da sé e saper
                                 SVILUPPARE      chiedere aiuto o poter esprimere insoddisfazione e frustrazione elaborando
                                L’AUTONOMIA      progressivamente risposte e strategie; esprimere sentimenti ed emozioni; partecipare
                                   significa
                                                 alle decisioni esprimendo opinioni, imparando ad operare scelte e ad assumere
                                                 comportamenti e atteggiamenti sempre più consapevoli.»
      BAMBINI
                                                 «giocare, muoversi, manipolare, curiosare, domandare, imparare a riflettere
                                                 sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e il confronto tra proprietà,
                                 ACQUISIRE
Indicazioni nazionali per il                     quantità, caratteristiche, fatti; significa ascoltare, e comprendere, narrazioni e
                                COMPETENZE
curricolo 2012 – La scuola        significa      discorsi, raccontare e rievocare azioni ed esperienze e tradurle in tracce personali e
dell’infanzia.                                   condivise; essere in grado di descrivere, rappresentare e immaginare, “ripetere”, con
                                                 simulazioni e giochi di ruolo, situazioni ed eventi con linguaggi diversi.»

                                                 «scoprire l’altro da sé e attribuire progressiva importanza agli altri e ai loro bisogni;
                                                 rendersi sempre meglio conto della necessità di stabilire regole condivise; implica il
                               VIVERE LE PRIME
                                ESPERIENZE DI
                                                 primo esercizio del dialogo che è fon-dato sulla reciprocità dell’ascolto, l’attenzione al
                                CITTADINANZA     punto di vista dell’altro e alle diversità di genere, il primo riconoscimento di diritti e
                                   significa     doveri uguali per tutti; significa porre le fondamenta di un comporta-mento
                                                 eticamente orientato, rispettoso degli altri, dell’ambiente e della natura.»
LE RAGIONI DELL’AZIONE
ESIGENZE FORMATIVE

 Immagine: www.cisal-fpc.it
                                                     COMUNICAZIONE
                                                     PARTECIPAZIONE
                                                   CORRESPONSABILITA’
                                                  EFFIACIA DEL SERVIZIO

                                    «[…] Nella diversità di stili di vita, di culture, di scelte etiche e
                                    religiose, esse sono portatrici di risorse che devono essere
                                    valorizzate nella scuola, per far crescere una solida rete di scambi
                                    comunicativi e di responsabilità condivise. […]

                         FAMIGLIE   Per i genitori che provengono da altre nazioni e che sono
                                    impegnati in progetti di vita di varia durata per i loro figli nel
                                    nostro paese, la scuola si offre come uno spazio pubblico per
                                    costruire rapporti di fiducia e nuovi legami di comunità. Modelli
                                    culturali ed educativi, esperienze religiose diverse, ruoli sociali e di
                                    genere hanno modo di confrontarsi, di rispettarsi e di evolvere
                                    verso i valori di convivenza in una società aperta e democratica.
                                    […]» (Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012 – La scuola
                                    dell’infanzia – Le famiglie)
LE RAGIONI DELL’AZIONE
                                  «[…] l’orizzonte territoriale della scuola si allarga. Ogni specifico territorio possiede legami
ESIGENZE FORMATIVE                con le varie aree del mondo e con ciò stesso costituisce un microcosmo che su scala
                                  locale riproduce opportunità, interazioni, tensioni, convivenze globali. Anche ogni singola
                                  persona, nella sua esperienza quotidiana, deve tener conto di informazioni sempre più
                                  numerose ed eterogenee e si confronta con la pluralità delle culture.
                                  Alla scuola spetta il compito di fornire supporti adeguati affinché ogni persona
Immagine: www.lematpercorsi.com   sviluppi un’identità consapevole e aperta.
                                  La piena attuazione del riconoscimento e della garanzia della libertà e dell’uguaglianza
                                  (articoli 2 e 3 della Costituzione), nel rispetto delle differenze di tutti e dell’identità di
                                  ciascuno, richiede oggi, in modo ancor più attento e mirato, l’impegno dei docenti e di
                                  tutti gli operatori della scuola, con particolare attenzione alle disabilità e ad ogni fragilità,
                                  ma richiede altresì la collaborazione delle formazioni sociali, in una nuova dimensione di
                                  integrazione fra scuola e territorio, per far sì che ognuno possa “svolgere, secondo le
                                  proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso
                                  materiale e spirituale della società” (articolo 4 della Costituzione).» (Indicazioni nazionali
                                  per il curricolo 2012 – La scuola nel nuovo scenario)
                                  «La scuola si apre alle famiglie e al territorio circostante, facendo perno sugli strumenti
                                  forniti dall’autonomia scolastica, che prima di essere un insieme di norme è un modo di
                                  concepire il rapporto delle scuole con le comunità di appartenenza, locali e nazionali. […]
                                  Il sistema educativo deve formare cittadini in grado di partecipare consapevolmente alla
                                  costruzione di collettività più ampie e composite, siano esse quella nazionale, quella
                     TERRITORIO   europea, quella mondiale. […]» (Indicazioni nazionali per il curricolo 2012 – Per una
                                  nuova cittadinanza)
LE RAGIONI DELL’AZIONE
PRIORITA’, TRAGUARDI, OBIETTIVI

                                                                      PRIORITA’
                        «Le PRIORITA’ si riferiscono agli obiettivi generali che la scuola si prefigge di raggiungere […]
                        attraverso l’azione di miglioramento […]». (Rapporto di AutoValutazione – Scuola dell’infanzia –
                        Individuazione delle priorità – Priorità e traguardi orientati agli Esiti per i bambini)

    PRIORITA’

                                                               ESITI DEI BAMBINI
                •   BENESSERE DEI BAMBINI: aiutare i bambini a stare bene a scuola, facendoli sentire accolti e sicuri
                    (Indicazioni nazionali per il curricolo 2012 – la scuola dell’infanzia);
                •   SVILUPPO E APPRENDIMENTO: sostenere il percorso educativo del bambino garantendo il raggiungimento
                    dei traguardi previsti dalle Indicazioni nazionali per il curricolo 2012;
                •   RISULTATI A DISTANZA: favorire lo sviluppo del bambino, delle competenze chiave, in vista dei percorsi di
                    studio successivi o dell’inserimento nel mondo del lavoro.
LE RAGIONI DELL’AZIONE
PRIORITA’, TRAGUARDI, OBIETTIVI
                                                            OBIETTIVI DI PROCESSO
                                 «Gli OBIETTIVI DI PROCESSO rappresentano una definizione operativa delle attività su cui
                                 si intende agire per raggiungere le priorità […] individuate. […] (Rapporto di
                                 AutoValutazione – Scuola dell’infanzia – Individuazione delle priorità – Obiettivi di
                                 processo)

     OBIETTIVI

                                                                                                              CONTINUITA’
                    SVILUPPO E VALORIZZAZIONE
                                                                                                 Promuovere la condivisione di attività di
                        DELLE RISORSE UMANE
                                                                                                 continuità volte al passaggio di consegne
                Promuovere     e   realizzare corsi di                    AREE DI
                                                                                                 tra insegnanti per facilitare la transizione
                formazione del personale.                                PROCESSO
                                                                                                 dei bambini nei vari ordini di scuola.

INTEGRAZIONE CON IL TERRITORIO E RAPPORTI CON LE FAMIGLIE                                   AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
Capacità della scuola di coinvolgere le famiglie nella scelta organizzativa,        Creare un ambiente educativo di apprendimento in
favorendo i momenti di confronto nei collegi, nell’ottica della condivisione e      grado di promuovere lo sviluppo affettivo, sociale,
collaborazione educativa per la partecipazione alle iniziative della scuola.        cognitivo e ludico dei bambini, attraverso
Collaborazione con il territorio.                                                   metodologie didattiche innovative.
LE RAGIONI DELL’AZIONE
PRIORITA’, TRAGUARDI, OBIETTIVI
                                                        TRAGUARDI
               «I TRAGUARDI riguardano i risultati attesi in relazione alle priorità strategiche. Si tratta di
               risultati previsti a lungo termine (3 anni). Essi articolano in forma osservabile e/o
               misurabile i contenuti delle priorità e rappresentano le mete verso cui la scuola tende nelle
               azioni di miglioramento. […] (Rapporto di AutoValutazione – Scuola dell’infanzia -
               Individuazione delle priorità – Obiettivi di processo)

   TRAGUARDI

                                                 ESITI PER I BAMBINI
                           BENESSERE DEI BAMBINI: Capacità di vivere serenamente
                           l’ambiente scuola e il distacco dai genitori.
                           SVILUPPO E APPRENDIMENTO: Acquisizione delle competenze da
                           parte di ciascun bambino, nel rispetto dei tempi e degli stili di
                           apprendimento di ognuno.
                           RISULTATI A DISTANZA: Garanzia del successo formativo, volto
                           ad evitare situazioni di insuccesso scolastico o abbandono
                           precoce.
LA STRATEGIA
LA STRATEGIA                                      «La   MISSION della scuola è rappresentata dalle
                                                  FINALITA’ e dagli OBIETTIVI che tengono la scuola in
VALORI E ORIENTAMENTI                             movimento, che la portano a confrontarsi con i motivi del
                                                  suo esistere e le evitano la stagnazione e l’omeostasi.
                                                  […]» (Scuola test 2016 – La scuola dell’infanzia – La
                                                  qualità dell’integrazione scolastica – p. 178)

           LA MISSION
              DELLA
             SCUOLA                                                                     MISSION
                                                  «L’educazione va interpretata come maieutica della persona, ovvero
                                                  PROMOZIONE DELLA PERSONALITA’ ORIGINALE che è insita
                                                  in ciascuno di noi. Contemporaneamente a questo processo
                                                  individuale, ogni singolo soggetto dovrebbe essere portato a inserirsi
                                                  in un contesto familiare», relazionale, sociale e civile «in modo
 La mission non è definitiva, «ma viene fatta
 valere all’interno del contesto scolastico in    partecipe e cosciente. Se questo processo di socializzazione e
 diverse situazioni e in riferimento alle         civilizzazione sarà completo, la persona potrà essere produttrice a
 differenti problematiche che gli insegnanti e    sua volta di cultura e contribuire con apporti personali alle relazioni
 le famiglie degli alunni si trovano ad           e alla civiltà», rendendo il proprio contesto una comunità sociale.
 affrontare.[…]» (Scuola test 2016 – La
 scuola      dell’infanzia  –     La    qualità   (Scuola test 2016 – La scuola dell’infanzia – La qualità dell’integrazione scolastica – p. 178)
 dell’integrazione scolastica – p. 178)
LA STRATEGIA                                    FORMAZIONE DEGLI
                                                   INSEGNANTI
VALORI E ORIENTAMENTI
                          LIBERTA’ DI INSEGNAMENTO            RISPETTO DELL’IDENTITA’ CATTOLICA DELLA SCUOLA

               OFFERTA DI PARI                                                        RICONOSCIMENTO DELLE

                                                  MISSION
                OPPORTUNITA’                                                          DIFFERENZE INDIVIDUALI

                                                     E
                                                  VISION
       VALORIZZAZIONE DELLE
       DIMENSIONI COTITUTIVE                                                                CORRESPOSNSABILITA’
           DELLA PERSONA                                                                    EDUCATIVA: SCUOLA –
                                                     STRADE                                FAMIGLIA - TERRITORIO
                                                     MESTRE

                                                                                    RILANCIARE I GRANDI
                RAPPORTO TRA I SAPERI                                             VALORI CHE SOSTENGONO
                                                                                    LA COESIONE SOCIALE

                                   FORMAZIONE DELLA COSCIENZA, DELLA RAZIONALITA’,
                                   DELLA CAPACITA’ CRITICA, DELLA PARTECIPAZIONE AI
                                     VALORI CONDIVISI E DELLA TOLLERANZA VERSO
                                             L’ALTRO E VERSO IL DIVERSO
LA STRATEGIA
                                                                            CENTRALITA’ DELLA PERSONA
                                                                «Le finalità della scuola devono essere definite a
                                                                partire dalla persona che apprende, con l’originalità del

VALORI E ORIENTAMENTI                                           suo percorso individuale e le aperture offerte dalla rete
                                                                di relazioni che la legano alla famiglia e agli ambiti
                                                                sociali. […] Lo studente è posto al centro dell’azione
                                                                educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi,
INDICAZIONI NAZIONALI PER IL                                                                                                                  PER UN NUOVO UMANESIMO
                                                                relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi.   «[…] la scuola potrà perseguire alcuni obiettivi, oggi
CURRICOLO 2012                                                  […] La scuola deve porre le basi del percorso formativo          prioritari:
                                                                dei bambini e degli adolescenti sapendo che esso                 – […] superare la frammentazione delle discipline e a
                                                                proseguirà in tutte le fasi successive della vita.»              integrarle in nuovi quadri d’insieme.
                                                                (Indicazioni nazionali per il curricolo 2012)                    – promuovere i saperi propri di un nuovo umanesimo:
         LA SCUOLA NEL NUOVO SCENARIO                                                                                            la capacità di cogliere gli aspetti essenziali dei
«La scuola raccoglie con successo una sfida universale,                                                                          problemi; la capacità di comprendere le implicazioni,
di apertura verso il mondo, di pratica dell’uguaglianza                                                                          per la condizione umana, degli inediti sviluppi delle
                                                                                                                                 scienze e delle tecnologie; la capacità di valutare i limiti
nel riconoscimento delle differenze. […]                                 LA SCUOLA E’ AMBIENTE:
alla scuola spettano alcune finalità specifiche: offrire                                                                         e le possibilità delle conoscenze; la capacità di vivere e
                                                                    1.    DI VITA                                                di agire in un mondo in continuo cambiamento.
agli studenti occasioni di apprendimento dei saperi e               2.    DI RELAZIONI
dei linguaggi culturali di base; far sì che gli studenti                                                                         – diffondere la consapevolezza che i grandi problemi
acquisiscano gli strumenti di pensiero necessari per
                                                                    3.    DI APPRENDIMENTO                                       dell’attuale condizione umana (il degrado ambientale, il
apprendere a selezionare le informazioni; promuovere                4.    FORMATIVO E ORIENTATIVO                                caos climatico, le crisi energetiche, la distribuzione
negli studenti la capacità di elaborare metodi e                    5.    MOTIVATO E MOTIVANTE                                   ineguale delle risorse, la salute e la malattia, l’incontro
categorie che siano in grado di fare da bussola negli                                                                            e il confronto di culture e di religioni, i dilemmi bioetici,
itinerari personali; favorire l’autonomia di pensiero                                                                            la ricerca di una nuova qualità della vita) possono
degli studenti, orientando la propria didattica alla                                                                             essere affrontati e risolti attraverso una stretta
costruzione di saperi a partire da concreti bisogni                                                                              collaborazione non solo fra le nazioni, ma anche fra le
formativi.                                                                                                                       discipline e fra le culture.
La scuola realizza appieno la propria funzione pubblica                                                                          Tutti questi obiettivi possono essere realizzati sin dalle
impegnandosi, in questa prospettiva, per il successo                   PER UNA NUOVA CITTADINANZA                                prime fasi della formazione degli alunni. L’esperimento,
scolastico di tutti gli studenti, con una particolare        «[…] La promozione e lo sviluppo di ogni persona                    la manipolazione, il gioco, la narrazione, le espressioni
attenzione al sostegno delle varie forme di diversità, di    stimola in maniera vicendevole la promozione e lo                   artistiche e musicali sono infatti altrettante occasioni
disabilità o di svantaggio.» (Indicazioni nazionali per il   sviluppo delle altre persone: ognuno impara meglio                  privilegiate per apprendere per via pratica quello che
curricolo 2012)                                              nella relazione con gli altri. Non basta convivere nella            successivamente dovrà essere fatto oggetto di più
                                                             società, ma questa stessa società bisogna crearla                   elaborate conoscenze teoriche e sperimentali. […]»
                                                             continuamente insieme.» (Indicazioni nazionali per il               (Indicazioni nazionali per il curricolo 2012)
                                                             curricolo 2012)
SCRITTA:

LA STRATEGIA                1. PTOF E RELATIVO OPUSCOLO DI SINTESI;
                            2. STATUTO INTERNO E REGOLAMENTO;
                            3. CIRCOLARI E COMUNICAZIONI SCUOLA – FAMIGLIA –
LA COMUNICAZIONE               TERRITORIO – SCUOLA PRIMARIA – NIDO INTEGRATO - FISM.

                            IN PRESENZA:
                            1. ASSEMBLEE GENERALI;
                            2. ASSEMBLEE DI SEZIONE, CONSIGLI DI INTERSEZIONE;
                            3. CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE;
                            4. COLLEGIO DOCENTI;
                            5. COLLEGIO DI ZONA;
   COMUNICARE…              6. CONSULTA DI RETE;
   IN – FORMARE             7. INCONTRI DI FORMAZIONE;
                            8. COLLOQUI INDIVIDUALI;
Per    intrattenere    le   9. INCONTRI CON DOCENTI SCUOLA PRIMARIA ED EDUCATRICI NIDO
                                INTEGRATO.
relazioni con le famiglie
e con il territorio la      MULTIMEDIALE:
scuola      utilizza   le   1. USO DI DISPOSITIVI MULTIMEDIALI DURANTE GLI INCONTRI
seguenti     forme     di      IN PRESENZA E PER LA DOCUMENTAZIONE: COMPUTER,
COMUNICAZIONE                  VIDEOPROIETTORE, MACCHINA FOTOGRAFICA.
                            ON LINE:
                            1. COMUNICAZIONI SCUOLA – FAMIGLIA TRAMITE E-MAIL;
                            2. SITO WEB;
                            3. FACEBOOK.
                            EVENTI:
                            1. FESTE ORGANIZZATE A SCUOLA (CASTAGNATA, NATALE, FESTA DELLA
                               VITA; FESTA DELLA FAMIGLIA, FESTA DI CARNEVALE);
                            2. PRANZI A FAVORE DELLA SCUOLA (PRANZO DEL PESCE);
                            3. MERCATINI IN CONCOMITANZA CON LE FESTE DELLA SCUOLA;
                            4. CAMMINATA DEL SORRISO.
RICERCA, SPERIMENTAZIONE E SVILUPPO
RICERCA
                                                   «Nell'ambito degli adempimenti connessi alla funzione
                                                   docente, la FORMAZIONE IN SERVIZIO dei docenti
                                                   è obbligatoria, permanente e strutturale. Le attività di
                                                   formazione sono definite dalle singole istituzioni
                                                   scolastiche in coerenza con il piano triennale
                                                   dell'offerta formativa e con i risultati emersi dai piani
         RICERCA                                   di miglioramento delle istituzioni scolastiche.» L.
                                                   107/2015

                            FORMAZIONE SULLA
                         DIDATTICA LABORATORIALE                                               Dopo aver individuato le priorità su cui
                                                                                               lavorare nel triennio (ricavate dal Piano di
                                                                                               miglioramento), la scuola definisce il
                                                        FORMAZIONE SULLA                       percorso di formazione necessario per
       FORMAZIONE SULLA                                 VALUTAZIONE DELLE                      dare risposte adeguate alle necessità di
      DIDATTICA INCLUSIVA                                  COMPETENZE                          istruzione e formazione.

                             FORMAZIONE SULLA
                              DOCUMENTAZIONE
    FORMAZIONE SULLA
                                                              FORMAZIONE
  DIDATTICA INNOVATIVA
                                                            METAFONOLOGICA
RICERCA, SPERIMENTAZIONE E SVILUPPO
RICERCA
                                   IDONEITA’                          TRATTAMENTO DATI
                                     I.R.C.                              PERSONALI -
                                                                           PRIVACY

                                                                                               FORMAZIONE
          PRIMO SOCCORSO
                                                                                               SPECIFICA DEI
             AZIENDALE
                                                                                                LAVORATORI

                                 La scuola realizza inoltre   le seguenti esperienze di
                                 formazione,       rivolte     al   personale   docente,
     EMERGENZE
                                 amministrativo, tecnico       e ausiliario, al fine di
    PREVENZIONE                                                                               RAPPRESENTANTE
                                 garantire la sicurezza ed    il benessere dei bambini e
      INCENDI                                                                                DEI LAVORATORI PER
                                 delle bambine, oltre ad       assolvere agli obblighi di
                                 legge.                                                         LA SICUREZZA

      MANIPOLAZIONE
        SOSTANZE
       ALIMENTARI                                                                           CORSO PER
                                                                                            PREPOSTO
                           CORSO REFERENTI
                             SCOLASTICI                          AUTOCONTROLLO
                              COVID-19                             ALIMENTARE
RICERCA, SPERIMENTAZIONE E SVILUPPO
SPERIMENTAZIONE
                                            L’ORGANIZZAZIONE E IL
                                          PRESIDIO MODULARE DELLA
                                                  DIDATTICA

    La sperimentazione si orienta nelle                                      LA VALORIZZAZIONE DELLE
             seguenti aree:                                                  OPPORTUNITA’ FORMATIVE
                                                                                 PROVENIENTI DAL
                                                                                   TERRITORIO

                                                 L’APPROCCIO LABORATORIALE

              LA VERIFICA E LA
             VALUTAZIONE DEGLI
               APPRENDIMENTI
                                                                              LA COSTRUZIONE DEL
                                                                                  CURRICOLO
                                           LA PERSONALIZZAZIONE DEI
                                              PERCORSI FORMATIVI
RICERCA, SPERIMENTAZIONE E SVILUPPO
SPERIMENTAZIONE
RETI DI SCUOLE
                                                La scuola dell’infanzia «Nobile Morosini» ha «costituito
                                                reti di scuole tra istituzioni del medesimo
                                                ambito territoriale. Le reti sono finalizzate alla
                                                valorizzazione delle risorse professionali, alla gestione
         LA COSTITUZIONE DI                     comune di funzioni […], nonché alla realizzazione di
          RETI TRA SCUOLE                       progetti o di iniziative didattiche, educative […] o
                                                culturali di interesse territoriale da definire sulla base
                                                di accordi tra autonomie scolastiche di un medesimo
                                                ambito territoriale, definiti accordi di rete.» (Legge
                                                107/2015 – art. 1 – comma 70)

       Scuola dell’infanzia «Nobile Morosini»
          scuola primaria 
                      Biancade                                                                    Scuola dell’infanzia «Nobile Morosini» e
      Scuola primaria                                                               collegio zonale nr. 20.
                       Roncade
             PROGETTO CONTINUITA’

                                                   Scuola dell’infanzia «Nobile Morosini» –
                                                    Nido Integrato «L’Isola che non c’e»
                                                          PROGETTO CONTINUITA’
RICERCA, SPERIMENTAZIONE E SVILUPPO
SVILUPPO

   Incontri con esperti esterni,
       che rispondono alle                                                          Incontri con la formatrice
      esigenze individuate e                                                               dei corsi per
    vissute dalle famiglie, nei                                                       l’Insegnamento della
      propri contesti di vita.                                                          Religione Cattolica,
                                                                                         Maddalena Zilio.

                                   La scuola eroga inoltre formazione rivolta
                                   agli adulti, proponendo incontri a sostegno
                                   della genitorialità, realizzati alla sera o il
                                   sabato pomeriggio, con servizio di baby -
                                   sitter per i bambini, al fine di agevolare la
                                   partecipazione a tali incontri.
L’AZIONE
L’AZIONE
IL CURRICOLO                                        IL CURRICOLO
                 «Il curricolo è il complesso organizzato delle esperienze di apprendimento che una
               scuola intenzionalmente progetta e realizza per gli alunni al fine di conseguire le mete
                                        formative desiderate.» (Dino Cristanini)

                      D.P.R. 275/99 Regolamento sull’autonomia
                      organizzativa e didattica delle istituzioni                   «Il curricolo di istituto è
                      scolastiche:                                                   espressione della libertà
                      • E’ compito del Ministero esercitare una                          d’insegnamento, e
                         funzione di indirizzo, in modo da stabilire             dell’autonomia scolastica, e, al
                                                                                tempo stesso, esplicita le scelte
                         linee guida che comprendono indicazioni
                                                                                   della comunità scolastica e
                         su obiettivi generali e specifici di                         l’identità dell’istituto.»
                         apprendimento relativi alle competenze                (Indicazioni Nazionali per il curricolo
                         degli alunni.                                         2012 – L’organizzazione del curricolo
                                                                                  – Dalle Indicazioni al curricolo)
                      • Spetta alle scuole interpretare le linee
                         guida ed elaborare curricoli, da ideare in
                         totale autonomia.

                                Il curricolo è caratterizzato da RAPPORTI DI CONTINUITA’
                                  fra ordini e cicli all’interno di un percorso formativo unitario.
L’AZIONE
LE RACCOMANDAZIONI EUROPEE
                      «Dato che la globalizzazione continua a porre l'Unione europea di fronte a nuove sfide,
                      ciascun cittadino dovrà disporre di un'ampia gamma di COMPETENZE CHIAVE per
                      adattarsi in modo flessibile a un mondo in rapido mutamento e caratterizzato da forte
                      interconnessione.

                      L'istruzione […] è un elemento determinante per assicurare che i cittadini europei
                      acquisiscano le competenze chiave necessarie per adattarsi con flessibilità a siffatti
                      cambiamenti. In particolare, muovendo dalle diverse competenze individuali, occorre
                      rispondere alle diverse esigenze dei discenti assicurando la parità e l'accesso a quei
                      gruppi che, a causa di svantaggi educativi determinati da circostanze personali, sociali,
                      culturali o economiche, hanno bisogno di un sostegno particolare per realizzare le loro
                      potenzialità educative.» (Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del
                      18 dicembre 2006 relativa a competenze chiave per l’apprendimento permanente)

                     «Le competenze sono definite […] una combinazione di conoscenze,
                     abilità e attitudini appropriate al contesto. Le competenze chiave sono
                     quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo
                     personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione.»
                     (Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18
                     dicembre 2006 relativa a competenze chiave per l’apprendimento
                     permanente)
L’AZIONE
LE RACCOMANDAZIONI EUROPEE E LE LIFE SKILLS
       “Il sistema scolastico italiano assume come orizzonte di riferimento verso cui tendere il quadro delle
       competenze-chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal
       Consiglio dell’Unione europea (Raccomandazione del 22 maggio 2018) che sono:
       1) Competenza alfabetica funzionale ;
       2) Competenza multilinguistica;
       3) Competenza matematica e competenza in scienze, tecnologie e ingegneria ;
                                                                                                                   LIFE SKILLS
       4) Competenza digitale;
                                                                                    Le Life Skills rendono la persona capace di trasformare le conoscenze, gl
       5) Competenza personale, sociale e capacità di imparare ad imparare;         atteggiamenti ed i valori in reali capacità, cioè sapere cosa fare e come
       6) Competenza in materia di cittadinanza ;                                   farlo. Le Life Skills definite dall’OMS sono le seguenti:

       7) Competenza imprenditoriale;                                                  Consapevolezza di sé
                                                                                       Gestione delle emozioni
       8) Competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali.”           Gestione dello stress
       (Indicazioni nazionali per il curricolo 2012 – Finalità generali –              Empatia
                                                                                       Creatività
       Scuola, Costituzione, Europa – p. 9)                                            Senso critico
                                                                                       Prendere buone decisioni
                                                                                       Risolvere problemi
                                                                                       Comunicazione efficace
                                                                                       Relazioni efficaci
L’AZIONE                                                               DALLE INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO 2012
                                                                      “Con le Indicazioni nazionali s’intendono fissare gli obiettivi generali, gli
                                                                      obiettivi di apprendimento e i relativi traguardi per lo sviluppo delle
LE INDICAZIONI NAZIONALI                                              competenze dei bambini per ciascun campo di esperienza. Per
                                                                      l’insegnamento della Religione Cattolica, disciplinata dagli accordi
                                                                      concordatari, i traguardi di sviluppo delle competenze e gli obiettivi di
                                                                      apprendimento sono definiti d’intesa con l’autorità ecclesiastica.” (Indicazioni
                                                                      nazionali per il curricolo 2012 – Finalità generali – Scuola, Costituzione,
                           Dalla CEI                                  Europa – p. 9)
                     le INDICAZIONI I.R.C.
                                                                                                 CAMPI DI ESPERIENZA
                                                                  “Ogni campo di esperienza offre un insieme di oggetti, situazioni, immagini e
                                                                  linguaggi, riferiti ai sistemi simbolici della nostra cultura, capaci di evocare,
                                                                  stimolare, accompagnare apprendimenti progressivamente più sicuri.”

                                                                       TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
                                                                  “Al termine della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola
                                                                  secondaria di primo grado, vengono fissati i traguardi per lo sviluppo delle
                                                                  competenze relativi ai campi di esperienza ed alle discipline.
                                                                  Essi rappresentano dei riferimenti ineludibili per gli insegnanti, indicano piste
                                                                  culturali e didattiche da percorrere e aiutano a finalizzare l’azione educativa
                                                                  allo sviluppo integrale dell’allievo.”

                                                               PROFILO EVOLUTIVO DEL BAMBINO
 “Ogni campo di esperienza offre specifiche opportunità di apprendimento, ma contribuisce allo stesso tempo a realizzare i compiti di sviluppo pensati unitariamente per i
 bambini dai tre ai sei anni, in termini di identità (costruzione del sé, autostima, fiducia nei propri mezzi), di autonomia (rapporto sempre più consapevole con gli altri), di
 competenza (come elaborazione di conoscenze, abilità, atteggiamenti), di cittadinanza (come attenzione alle dimensioni etiche e sociali).”
L’AZIONE
                                     «Nella scuola i bambini e le bambine hanno molte occasioni per prendere coscienza della propria identità, per
                                     scoprire le diversità culturali, religiose, etniche, per apprendere le prime regole del vivere sociale, per riflettere
                                     sul senso e le conseguenze delle loro azioni. A questa età, dunque, si definisce e si articola progressivamente
                                     l’identità di ciascun bambino e di ciascuna bambina come consapevolezza del proprio corpo, della propria
I CAMPI DI ESPERIENZA                personalità, del proprio stare con gli altri e esplorare il mondo. Questo campo rappresenta l’ambito elettivo in
                                     cui i temi dei diritti e dei doveri, del funzionamento della vita sociale, della cittadinanza e delle istituzioni
                                     trovano una prima «palestra» per essere guardati e affrontati concretamente.»

                        «Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni
                        con adulti e bambini. Sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa
                        esprimerli in modo sempre più adeguato. Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della
     IL SE’ E L’ALTRO   famiglia, della comunità e le mette a confronto con altre. Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri
                        bambini e comincia a riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta. Pone domande sui temi
                        esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima
                        consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme. Si orienta nelle prime generalizzazioni di
                        passato, presente, futuro e si muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari, modulando
                        progressivamente voce e movimento anche in rapporto con gli altri e con le regole condivise. Riconosce i più
                        importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il funzionamento delle piccole
 TRAGUARDI PER LO
                        comunità e della città.»
  SVILUPPO DELLA
                                                                    Dalla CEI le INDICAZIONI I.R.C.
   COMPETENZA
                                               Relativamente alla religione cattolica: Scopre nei racconti del Vangelo la persona
                                               e l’insegnamento di Gesù, da cui apprende che Dio è Padre di tutti e che la
                                               Chiesa è la comunità di uomini e donne unita nel suo nome, per sviluppare un
                                               positivo senso di sé e sperimentare relazioni serene con gli altri, anche
                                               appartenenti a differenti tradizioni culturali e religiose.

                                        «La scuola si pone come spazio di incontro e di dialogo, di approfondimento culturale e di
                                        reciproca formazione tra genitori e insegnanti per affrontare insieme questi temi e proporre
                    LO SPAZIO           ai bambini un modello di ascolto e di rispetto, che li aiuti a trovare risposte alle loro
                                        domande di senso in coerenza con le scelte della propria famiglia, nel comune intento di
                                        rafforzare i presupposti della convivenza democratica.»
L’AZIONE                     «I bambini prendono coscienza del proprio corpo, utilizzandolo fin dalla nascita come strumento di conoscenza di
                             sé nel mondo. Muoversi è il primo fattore di apprendimento: cercare, scoprire, giocare, saltare, correre a scuola è
                             fonte di benessere e di equilibrio psico-fisico. L’azione del corpo fa vivere emozioni e sensazioni piacevoli, di
                             rilassamento e di tensione, ma anche la soddisfazione del controllo dei gesti, nel coordinamento con gli altri;
I CAMPI DI ESPERIENZA        consente di sperimentare potenzialità e limiti della propria fisicità, sviluppando nel contempo la consapevolezza
                             dei rischi di movimenti incontrollati.

                         «Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo,
     IL CORPO E IL       matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola. Riconosce i
                         segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di sé, di
      MOVIMENTO
                         igiene e di sana alimentazione. Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica
                         nei giochi individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni
                         ambientali all’interno della scuola e all’aperto. Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce
                         con gli altri nei giochi di movimento, nella musica, nella danza, nella comunicazione espressiva. Riconosce il
    TRAGUARDI PER LO     proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento.»
     SVILUPPO DELLA                                            Dalla CEI le INDICAZIONI I.R.C.
      COMPETENZA                                   Relativamente alla religione cattolica: Riconosce nei segni del
                                                   corpo l’esperienza religiosa propria e altrui per cominciare a
                                                   manifestare anche in questo modo la propria interiorità,
                                                   l’immaginazione e le emozioni.

                            «La scuola dell’infanzia mira a sviluppare gradualmente nel bambino la capacità di leggere e
                            interpretare i messaggi provenienti dal corpo proprio e altrui, rispettandolo e avendone cura. La scuola
                            dell’infanzia mira altresì a sviluppare la capacità di esprimersi e di comunicare attraverso il corpo per
             LO SPAZIO      giungere ad affinarne le capacità percettive e di conoscenza degli oggetti, la capacità di orientarsi nello
                            spazio, di muoversi e di comunicare secondo immaginazione e creatività.»
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