PIANO TRIENNALE FABBISOGNO PERSONALE RELAZIONE PTFP 2019-2021
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ALLEGATO A
PIANO TRIENNALE FABBISOGNO PERSONALE
RELAZIONE PTFP 2019-2021
INDICE
1. PREMESSA
2. CONTESTO DI RIFERIMENTO
3. DATI DI ATTIVITA’ E RISULTATI RAGGIUNTI
4. ATTIVITA’ DI PROGRAMMAZIONE AZIENDALE
5. LINEE STRATEGICHE, OBIETTIVI E PIANI OPERATIVI
6. PIANIFICAZIONE DEGLI OBIETTIVI DAL PUNTO DI VISTA QUANTITATIVO E QUALITATIVO
7. SVILUPPO DEGLI OBIETTIVI
8. RELAZIONE FINANZIARIA
9. CONSIDERAZIONI FINALI
Allegati
Scheda 1 Prospetto del Piano Triennale del Fabbisogno Personale 2019-2021
Scheda 2 Prospetto sulle Altre informazioni
11. PREMESSA
Pianificare il personale significa prevedere, in termini temporali, quantitativi e qualitativi, quali saranno le
necessità di risorse umane nel medio periodo.
La nuova metodologia per la definizione della programmazione dei fabbisogni di personale introdotta nel
panorama legislativo nazionale dal decreto legislativo n. 75 del 2017, induce a una complessiva rivisitazione
dell’approccio culturale nella ricerca di quelle condizioni di flessibilità che consentano all’Azienda di
decidere in ordine al dimensionamento quali-quantitativo del proprio organico in ragione delle contingenze
e delle emergenze interne ed esterne.
Il profilo dinamico dell’organizzazione dei servizi relativamente alle necessità di personale dedicato, è uno
dei punti cardine dell’innovativa normazione della riforma “Madia” che, novellando il Decreto Legislativo
n.165 del 2001, trova il suo fulcro nel Decreto 8 maggio 2018 che, pur non avendo natura regolamentare,
reca “linee di indirizzo per la predisposizione dei Piani dei fabbisogni di personale da parte delle Pubbliche
Amministrazioni”.
Le politiche del personale attuate negli anni ‘90 del secolo scorso con le dotazioni organiche che si
basavano prevalentemente sulla rilevazione dei carichi di lavoro e che, nelle intenzioni del legislatore,
avrebbero dovuto essere uno strumento programmatorio funzionale al governo delle consistenze, sono
state superate anche in ragione del fatto che spesso le Amministrazioni Pubbliche hanno utilizzato le
dotazioni organiche come strumento di mero governo del turnover, accontentandosi di governare i flussi
piuttosto che orientarsi verso i livelli di consistenze ottimali.
E’ pur vero che questa impostazione ha avuto un effetto per molti versi significativo sulla tenuta del sistema
a seguito della recessione avviatasi nel 2008.
Il nuovo contesto economico derivato dalla recessione, infatti, ha imposto provvedimenti legislativi, e
conseguentemente politiche del personale da parte delle amministrazioni, di stretto governo del turnover
accoppiati a tagli lineari delle dotazioni organiche dell’intero settore pubblico.
La pressante preoccupazione di garantire l’equilibrio dei conti pubblici ha bloccato da un lato i canali di
alimentazione delle dinamiche retributive e dall’altro ha inasprito lo stesso governo del turnover.
Sull’altro versante le amministrazioni hanno adottato politiche di programmazione orientate ad una visione
puramente incrementale volte a garantire il tasso di ricambio e, quando possibile, un aumento
dell’organico.
L’attuale disciplina, a seguito della riforma “Madia”, invita ad uscire da una logica di stretto governo dei
flussi così come da un approccio esclusivamente incrementale, per attestarsi su una visione più razionale,
entrando in un campo più largo, volto, comunque, a trovare una conciliazione tra le due esigenze ancora
predominanti, la prima delle quali insiste sul contesto economico e la seconda su quello sociale; una
amministrazione, cioè, che da un lato costi meno e dall’altro sia in grado di erogare servizi migliori.
In quest’ottica dunque, se l’idea portante rimane quella del fabbisogno di personale come criterio
ordinatore e regolatore delle politiche assunzionali, la relativa pianificazione deve tendere a ricercare le
2condizioni di flessibilità che permettano di decidere sapientemente il dimensionamento ottimale attraverso
la predisposizione di piani triennali e annuali dinamici, diversi dal vecchio schema della dotazione organica
quale contenitore rigido.
Il percorso programmatorio deve indagare e tener conto in via preliminare e propedeutica di alcuni
elementi quali il volume previsto delle attività, la forza lavoro attuale in termini quantitativi e qualitativi
nonché il loro grado di utilizzo, le forme e i gradi di meccanizzazione - le trasformazioni tecnologiche
possono ridurre il fabbisogno di lavoro o cambiare le competenze professionali richieste -, il possibile
ricorso al lavoro straordinario, il volume di lavoro contrattualmente pattuito, il tasso di assenteismo,
l’eventuale esternalizzazione di alcune attività.
E’ opportuno segnalare, tuttavia, a monte della volontà di razionalizzare il sistema, la presenza dei noti
vincoli legati alla natura e alle finalità pubblicistiche delle Amministrazioni Pubbliche; la programmazione
del fabbisogno deve avvenire nel rispetto della normativa vigente sia per le modalità che per i limiti di
spesa; le assunzioni di personale, poi, richiedono procedure non sempre sufficientemente rapide che si
prestano all’emergere di contenziosi, rischiando di vanificare quanto programmato sotto il profilo
temporale; la contrattualizzazione del rapporto di lavoro, infine, rischia di diventare un ulteriore vincolo se
non utilizzata in termini di flessibilità e di opportunità.
La centralità del Piano triennale del Fabbisogno di Personale, quale atto di programmazione e strumento
strategico per individuare le esigenze di personale in relazione alle funzioni istituzionali e agli obiettivi di
performance organizzativa, di efficienza, di economicità e di qualità dei servizi erogati, è esplicitata nelle
linee di indirizzo di cui al Decreto 8 maggio 2018 dettate a seguito delle previsioni degli artt. 6 e 6ter del
Decreto legislativo n. 165 del 2001 come novellato dall’art. 4 del decreto legislativo n. 75 del 2017.
Le novità introdotte dal citato decreto legislativo n. 75 del 2017 come esplicitamente stabilito dalle Linee di
indirizzo, sono finalizzate a mutare la logica e la metodologia che le amministrazioni devono seguire
nell'organizzazione e nella definizione del proprio fabbisogno di forza lavoro.
Il piano triennale del fabbisogno deve essere definito in coerenza e a valle dell'attività di programmazione
complessivamente intesa, predisposto in coerenza con l’atto aziendale, deve svilupparsi nel rispetto dei
vincoli finanziari e degli equilibri di finanza pubblica in materia di spesa del personale, deve essere in
armonia con gli obiettivi definiti nel ciclo della performance, e deve essere anche pienamente coerente,
oltre che con i principi generali di legalità, con la disciplina in materia di anticorruzione.
Il piano triennale del fabbisogno si sviluppa in prospettiva triennale e deve essere adottato annualmente
con la conseguenza che di anno in anno può essere modificato in relazione alle mutate esigenze di
contesto normativo, organizzativo o funzionale. L'eventuale modifica in corso di anno del PTFP è
consentita solo a fronte di situazioni nuove e non prevedibili e deve essere in ogni caso adeguatamente
motivata.
Esso deve, quindi, considerarsi uno strumento programmatico modulabile e flessibile per le esigenze di
reclutamento e di gestione delle risorse umane necessarie all’organizzazione.
Le linee di indirizzo, infine, evidenziano che per la determinazione del Piano Triennale del Fabbisogno di
personale deve tenersi conto dei seguenti elementi:
• Articolazione dei professionisti per ruolo, categorie e profilo;
3• Esigenze delle singole unità operative: l'analisi delle modalità operative e di erogazione del
servizio permette di determinare il fabbisogno complessivo dell'ente;
• Tempi di attuazione dei documenti programmatori: il fabbisogno deve essere declinato in relazione
alle modalità e ai tempi di attuazione dei documenti di programmazione nazionali, regionali e
aziendali;
• Distinzione tra attività continuative e, dunque, da soddisfare con contratti di lavoro a tempo
indeterminato e attività, invece, connesse ad esigenze di carattere esclusivamente temporaneo o
eccezionale;
• Modalità con le quali si intende far fronte al fabbisogno di personale a tempo indeterminato e
determinato;
• Ricorso alle prestazioni aggiuntive a vario titolo;
• Personale Universitario in assistenza;
• Specialisti Ambulatoriali;
• Contratti Libero Professionali;
• Convenzioni con altre aziende del SSN.
*- Decreto 8 maggio 2018 - “Linee di indirizzo per la predisposizione dei Piani dei fabbisogni di personale da parte delle Pubbliche Amministrazioni”.
*- Dipartimento della Funzione Pubblica/ARAN - “Modelli di analisi e di gestione dei fabbisogni di personale nelle amministrazioni pubbliche “-
Rapporto finale Luglio 2017.
*- Franzoni Alessio - “La programmazione del personale nelle aziende sanitarie” - In: Diritto del lavoro.
2. CONTESTO DI RIFERIMENTO
L’Azienda Sanitaria Locale di Matera è stata istituita con L.R. n. 12 del 01/07/2008 e nasce dalla fusione
delle due preesistenti Aziende Unità Sanitarie Locali della Provincia di Matera (ASL n. 4 di Matera e ASL n. 5
di Montalbano Jonico), a decorrere dal 01/01/2009.
L’Azienda ha personalità giuridica ed autonomia imprenditoriale, ai sensi e per gli effetti dell’art. 3 comma
1-bis del D.L.vo 502/92 e s.m.i..
2.1 MISSIONE, VISIONE E VALORI
L’Azienda si caratterizza per la sua natura pubblica, in funzione delle risposte di salute espresse e nel
rispetto delle aspettative e delle preferenze delle persone che ne richiedono i servizi.
2.1.1 La Missione
E’ parte integrante del Sistema Sanitario Nazionale e Regionale, ed è orientata a soddisfare i bisogni di
salute della propria popolazione di riferimento e dell'insieme dei cittadini presenti nel territorio di
competenza, mediante la erogazione coordinata di prestazioni sanitarie e socio-assistenziali.
Quale ente strumentale della Regione Basilicata, assume come obiettivi, intesi come risultati concreti della
propria missione in un arco temporale dato, l’assicurazione dei livelli essenziali ed uniformi di assistenza e
di altri obiettivi di salute ed economico-finanziari così come definiti dalla programmazione nazionale e
regionale.
2.1.2 La Visione
Nel suo insieme e in ciascuna delle proprie aree operative, assume il modello di sistema di rete integrata di
4persone, strutture, tecnologie e processi, finalizzata al soddisfacimento di tutte le parti interessate al più
alto livello possibile, compatibilmente con la complessità e la sostenibilità del sistema stesso.
La visione strategica dell’Azienda è improntata al miglioramento continuo della qualità della propria offerta
di salute, nel rispetto dei bisogni, delle aspettative e delle preferenze della persona, nelle dimensioni della:
− Appropriatezza tecnico-professionale, organizzativa e gestionale, per erogare prestazioni congrue
con il bisogno di salute da soddisfare;
− Efficacia per gli esiti di salute dell’individuo e della collettività, basando le attività cliniche ed
organizzative sul metodo scientifico;
− Sicurezza per il paziente, intesa come “libertà da danni non necessari o danni potenziali associati
alle cure sanitarie”, e per gli operatori coinvolti nella pratica assistenziale;
− Efficienza nella gestione delle risorse umane, tecnologiche e finanziarie, utilizzando con
responsabilità le risorse disponibili;
− Equità per garantire a tutti e a ciascun cittadino l’opportunità di accesso a servizi e prestazioni di
uguale qualità.
2.1.3 I Valori
Oltre alle dimensioni della qualità dell’assistenza, considerate quali valori delle proprie prestazioni,
l’Azienda assume quali valori fondanti della propria organizzazione i seguenti:
a. Centralità della persona nel rispetto dei principi universali a tutela della dignità umana.
b. Visione sistemica dell’organizzazione in un sistema integrato, coerente, multidisciplinare e
multiprofessionale per la condivisione di saperi e competenze.
c. Apertura, Trasparenza e Collaborazione con tutte le parti interessate del territorio di riferimento.
d. Informazione, Comunicazione e Partecipazione.
e. Qualità, Formazione e Ricerca quali strumenti finalizzati al miglioramento dell’assistenza erogata.
f. Innovazione. L’Azienda favorisce la ricerca e la implementazione di soluzioni innovative, siano esse
concettuali, organizzative, tecnologiche, che consentano uno sviluppo al passo con le esigenze della
popolazione e con il progresso tecnologico e scientifico proprio del settore sanitario.
g. Valutazione delle attività assistenziali .
h. Risanamento e sviluppo sostenibile per l’ ammodernamento del proprio sistema dei servizi, dei
comportamenti professionali, dei metodi di intervento rispetto alle comunità di riferimento.
i. Ospitalità intesa come nuovo contratto sociale tra gli operatori aziendali e i cittadini.
j. Rendicontazione sociale.
2.2 TERRITORIO E POPOLAZIONE
2.2.1 Il contesto territoriale
I Comuni facenti parte del comprensorio dell’ASM di Matera sono in tutto 31 per una superficie
complessiva pari a kmq 3.478,89 , circa il 34% del territorio regionale (pari a 10.073 Kmq), con una densità
media di 56,89 abitanti per kmq.
Il territorio della provincia di Matera, per il 5% montuoso, il 72% collinare e il 23% pianeggiante, può essere
suddiviso in quattro zone, delimitate da linee di spartiacque, o da dorsali più o meno significative e da quelli
elementi storico-geografici che ne definiscono e ne rappresentano lo spazio fisico attraverso ambiti
5omogenei. Questi ambiti territoriali possono coincidere, per ulteriore semplificazione, con quelli dei limiti
amministrativi dei comuni così aggregati:
a) Area di Matera: Comprende il solo comune di Matera che, come capoluogo di Provincia, rappresenta un
fenomeno del tutto atipico nelle dinamiche territoriali, sia per dimensioni che per le problematiche
emergenti.
b) Area del Metapontino: Comprende i comuni gravitanti sulla costa Ionica, includendo oltre quelli costieri
(Bernalda, Pisticci, Scanzano Ionico, Policoro, Rotondella e Nova Siri) anche quelli che vi gravitano intorno
(Montalbano Ionico, Tursi, Colobraro, Valsinni e San Giorgio Lucano).
c) Area del Medio Basento e della Collina Materana: Comprende i comuni della collina interna posti tra i
fiumi Basento e Agri (Calciano, Garaguso, Oliveto e Salandra a Nord, Accettura, S.Mauro Forte e Ferrandina
al centro, Gorgoglione, Cirigliano, Stigliano, Craco ed Aliano a Sud).
d) Area del Materano: Comprende infine i comuni posti intorno all’asse Bradanica (Irsina, Tricarico,
Grassano, Grottole, Miglionico, Pomarico e Montescaglioso).
Da tale articolazione emerge la realtà di un territorio (quello della provincia di Matera) assai eterogeneo sia
nelle componenti geomorfologiche, sia in quelle naturalistiche, sia in quelle socio-economiche e
storicoculturali. Il suo paesaggio, infatti, mostra, in una superficie relativamente poco estesa, aspetti
naturalistici molto vari. Un elemento fortemente caratterizzante la struttura territoriale della provincia di
Matera è costituito da un indice molto basso della densità della popolazione, vale a dire il numero di
abitanti per chilometro quadrato, che si attesta su un valore inferiore a 60.
La bassa densità della popolazione costituisce di fatto un fattore che condiziona notevolmente le dinamiche
sanitarie sia con riferimento alla domanda assistenziale sia, soprattutto, con riferimento alla offerta che
l’Azienda deve assicurare all’utenza di riferimento. Tale struttura del territorio, infatti, comporta una
“dispersione” della popolazione che in alcuni casi diventa vero e proprio “isolamento”, per l’effetto
congiunto delle criticità, sia funzionali che strutturali, che caratterizzano il sistema viario locale ed in
particolare la rete stradale e più in generale quella dei trasporti.
A tal proposito si sottolinea come il livello di infrastrutturazione del territorio, stradale e ferroviario, è
tuttora quantitativamente e qualitativamente non adeguato a garantire gli standard di prestazione
necessari al consolidamento e allo sviluppo della qualità della vita, con particolare riferimento al
soddisfacimento del fabbisogno assistenziale.
Tale assetto del territorio di fatto influenza le scelte e le strategie sanitarie ed in particolare il modello
dell’offerta assistenziale da adottare, che è pensato e strutturato per garantire una risposta omogenea ed
uniforme per tutta la popolazione di riferimento.
2.2.2 Il contesto demografico
La popolazione residente in provincia di Matera è 197.909 al 31/12/2018, di cui il 49% di sesso maschile e il
51% di sesso femminile.
Negli ultimi 18 anni il quadro demografico della provincia di Matera, ha fatto registrare in maniera
inequivocabile un trend progressivamente decrescente della popolazione residente.
6Nel 2001 il numero totale dei residenti nella provincia di Matera era superiore a 204.000 unità e da allora la
popolazione è andata via via riducendosi.
L’analisi per età della popolazione, importante per valutare alcuni impatti sul sistema sociale, ad esempio
sul sistema lavorativo o su quello sanitario, considerando tre fasce di età (giovani 0-14 anni, adulti 15-64
anni e anziani 65 anni ed oltre), evidenzia una struttura regressiva, caratterizzata dalla prevalenza della
popolazione anziana rispetto a quella giovane.
Nel 2018 la popolazione giovane rappresenta il 12,6%, quella adulta il 65,2% e quella anziana il 22,2%.
L’ indice di vecchiaia rappresenta il grado di invecchiamento di una popolazione, essendo il rapporto
percentuale tra il numero degli ultrasessantacinquenni ed il numero dei giovani fino ai 14 anni. Nel 2018 in
provincia di Matera ci sono 176,9 anziani ogni 100 giovani;
L’ indice di carico sociale o di dipendenza strutturale rappresenta il carico sociale ed economico della
popolazione non attiva (0-14 anni e 65 anni ed oltre) su quella attiva (15-64 anni). In provincia di Matera nel
2018 ci sono 53,4 individui a carico, ogni 100 che lavorano;
L’ indice di ricambio della popolazione attiva rappresenta il rapporto percentuale tra la fascia di
popolazione che sta per andare in pensione (60-64 anni) e quella che sta per entrare nel mondo del lavoro
(15-19 anni). La popolazione attiva è tanto più giovane quanto più l'indicatore è minore di 100. In provincia
di Matera nel 2018 l'indice di ricambio è 127,7 e significa che la popolazione in età lavorativa è molto
anziana;
L’ esame di questi indicatori evidenzia il peso significativo, tra l’altro crescente negli anni, della popolazione
anziana che richiede la necessaria applicazione di misure che promuovano la figura dell’anziano attivo e
scongiurino una crescita non sostenibile della richiesta di servizi nonché il decadere delle condizioni di vita
degli stessi anziani.
2.3 ARTICOLAZIONE ORGANIZZATIVA
L’Azienda Sanitaria Locale di Matera rappresenta la principale azienda della provincia per numero di
dipendenti (2.175 al 31/12/2018) cui si aggiunge il personale con rapporto di convenzione costituito
fondamentalmente da 168 Medici di Medicina Generale, 23 Pediatri di Libera Scelta, 143 Medici della
Continuità Assistenziale, 33 Specialisti Interni, di cui 22 medici e 11 veterinari.
L’organizzazione aziendale si articola in quattro macro livelli:
• la direzione strategica, composta dal Direttore Generale, dal Direttore Sanitario e dal Direttore
Amministrativo, a cui compete l’esercizio delle funzioni strategiche;
• la tecnostruttura a cui spetta garantire le funzioni di supporto al processo decisionale ed al processo
produttivo;
• il management con il compito di fungere da collegamento tra direzione generale e nucleo operativo,
coincidente con le macro-articolazioni territoriali ed organizzative dell’Azienda previste dalla L.R.
39/2001 e s.m.i., ossia con i Direttori di Presidio, di Distretto e di Dipartimento;
• il nucleo operativo per la produzione ed erogazione di servizi e prestazioni assistenziali.
7L’organizzazione dipartimentale è il modello ordinario di organizzazione e gestione con cui si dà attuazione
al principio di partecipazione dei professionisti al processo decisionale, secondo i rispettivi ambiti di
responsabilità.
L'organizzazione dell'Azienda è articolata nelle seguenti tipologie di Strutture Organizzative:
− Dipartimenti;
− Strutture Complesse (Unità Operative Complesse – U.O.C.);
− Strutture Semplici a valenza dipartimentale (Unità Operative Dipartimentali – U.O.S.D.);
− Strutture Semplici (Unità Operative Semplici sub articolazioni di strutture complesse – U.O.S.);
− Servizi (sub articolazioni di strutture e/o aree di attività affidate a personale dirigente).
Il Dipartimento è il modello di aggregazione adottato per tutte le strutture organizzative dell’Azienda.
2.3.1 Il sistema di offerta assistenziale
L’articolazione di base dell’Azienda è improntata su un assetto organizzativo che è finalizzato a garantire il
soddisfacimento dei bisogni sanitari in materia di:
− assistenza ospedaliera, attraverso le strutture organizzative in cui si articola il Presidio Ospedaliero per
Acuti dell’ASM (P.O. Matera e P.O. Policoro) ed i tre Presidi Territoriali;
− assistenza distrettuale, attraverso le strutture organizzative in cui si articolano i tre distretti aziendali;
− assistenza sanitaria collettiva in ambiente di vita e di lavoro, attraverso le strutture organizzative in cui si
articolano i Dipartimenti di Prevenzione.
L’analisi del sistema di offerta assistenziale della ASM è rappresentata per macro livello d’assistenza.
2.3.1.1 Struttura dell’offerta assistenziale ospedaliera :
L’ASM ha ereditato dalle ex ASL in essa confluite la gestione di 3 Presidi Ospedalieri: il P.O. di Matera,
l’Ospedale di Tricarico e il Presidio Ospedaliero Unificato di Policoro, quest’ultimo composto a sua volta dai
3 plessi di Policoro, Stigliano e Tinchi. Il processo di riorganizzazione della rete ospedaliera, avviato in questi
ultimi anni dall’Azienda e tuttora in corso, in conformità agli indirizzi programmatici regionali, ha previsto
una netta differenziazione tra l’assistenza ospedaliera per acuti e quella di tipo territoriale/distrettuale,
ragion per cui il Presidio Ospedaliero Unificato di Policoro è stato disarticolato in tre distinti Ospedali:
l’Ospedale per acuti di Policoro, l’Ospedale Distrettuale di Tinchi e l’Ospedale Distrettuale di Stigliano.
In applicazione dell’art. 2, comma 1b) della L.R. n. 2/2017 di riordino del S.S.R. di Basilicata, a partire dal
01/01/2017, il Presidio Ospedaliero DEA di I livello “Ospedale Madonna delle Grazie di Matera” e il Presidio
Ospedaliero di base di Policoro sede di PSA “Giovanni Paolo II” costituiscono un’unica articolazione
ospedaliera per acuti.
Per effetto di tale riorganizzazione, il nuovo modello organizzativo prevede che l’assistenza ospedaliera per
acuti sia erogata da un unico ospedale per acuti dotato di 2 presidi a gestione diretta, secondo un modello
funzionale di rete integrata e attraverso il seguente assetto strutturale:
− P.O. Matera : Ospedale sede di DEA di I livello;
− P.O. Policoro: Ospedale sede di Pronto Soccorso Attivo (P.S.A.).
L’ assistenza ospedaliera distrettuale è erogata dai seguenti Ospedali Distrettuali:
8− Ospedale di Stigliano deputato alla lungodegenza e sede di Hospice;
− Ospedale di Tinchi deputato alla riabilitazione e poliambulatorio multispecialistico, con un servizio di
Dialisi;
− Ospedale di Tricarico deputato alla lungodegenza e alla riabilitazione gestita in forma diretta con
riferimento alle attività di Lungodegenza e attraverso la sperimentazione gestionale pubblico – privato
con la Fondazione Don Gnocchi con riferimento alle attività di riabilitazione.
I posti letto delle strutture ospedaliere dell’ASM nel corso dell’ultimo triennio hanno subito continui
“riaggiustamenti” a seguito delle evoluzioni del processo di riorganizzazione della rete ospedaliera sopra
menzionato, anche in aderenza e nel rispetto degli standard definiti a livello nazionale e recepiti dalla
Regione Basilicata.
Al 31/12/2018, i posti letto effettivi complessivi degli Ospedali per Acuti della ASM ammontano a 462, di cui
394 ordinari e 68 DH/DS, distribuiti secondo lo schema seguente:
OSPEDALI PER ACUTI ORDINARI DH/DS TOTALI
Presidio Ospedaliero Matera 302 52 354
Presidio Ospedaliero Policoro 92 16 108
TOTALE 394 68 462
Al 31/12/2018, i posti letto complessivi effettivi degli Ospedali Distrettuali della ASM ammontano a 123
posti letto ordinari, così distribuiti:
OSPEDALI DISTRETTUALI ORDINARI
Ospedale Tricarico 99
Ospedale Stigliano 24
Ospedale Tinchi
TOTALE 123
2.3.1.2 Struttura dell’offerta assistenziale territoriale
L’assistenza territoriale dell’ASM, nelle varie branche di attività in cui essa si articola, è erogata sia
mediante presidi a gestione diretta, sia mediante strutture convenzionate.
Dal punto di vista macroorganizzativo l’assistenza territoriale dell’ASM, ai sensi dell’ art. 34 della Legge
Regionale 30 aprile n. 7/2014, nelle more della ridefinizione della governance del territorio Regionale della
Basilicata, si articola in 3 Distretti della Salute:
- Distretto Città di Matera
- Distretto Bradanica-Medio Basento,
- Distretto Metapontino-Collina Materana.
Nello specifico con riferimento alle strutture a gestione diretta si riporta il numero di strutture erogatrici
per singola branca di attività assistenziale:
- N. 5 Poliambulatori specialistici all’interno dei 5 plessi Ospedalieri aziendali che erogano attività clinica,
diagnostica strumentale e per immagini ed attività di laboratorio
9- N. 21 sedi distrettuali comunali che erogano attività specialistiche ambulatoriali
- N. 2 CSM che erogano attività di assistenza ai disabili psichici
- N. 2 SERT che erogano attività di assistenza ai tossicodipendenti
- N. 2 Centri Diurni, 1 a Matera e 1 a Policoro che erogano attività semiresidenziale di assistenza ai disabili
psichici
- N. 1 consultorio con 7 sedi territoriali che erogano attività di consultorio familiare all’interno delle sedi
distrettuali
- N. 1 Hospice che eroga assistenza ai malati terminali, situato nell’Ospedale di Stigliano
Con riferimento alle strutture convenzionate, vi sono:
- N. 4 Centri Privati Accreditati che erogano attività di diagnostica strumentale e per immagini (ex art. 26 L.
833/78)
- N. 6 Centri Privati Accreditati che erogano attività di laboratorio (ex art. 26 L. 833/78)
- N. 7 Centri Privati accreditati che erogano attività di Fisiokinesi Terapia (ex art. 26 L. 833/78)
- N. 1 Medico singolo convenzionato che eroga attività clinica della branca cardiologica (ex art. 26 L.
833/78)
- N. 11 Case Alloggio e/o Gruppi Appartamento che erogano attività residenziale di assistenza ai disabili
psichici
- N. 6 centri di riabilitazione convenzionati (ex art. 26 L. 833/78), di cui 4 erogano attività di assistenza
riabilitativa ambulatoriale, extramurale e/o domiciliare ed 2, oltre alle precedenti, anche attività di tipo
semiresidenziale
- N. 1 R.S.A. per anziani non autosufficienti e con prevalenza di problematiche neurodegenerative e
dementigene, con 20 posti letto, gestita in convenzione con la Fondazione Don Gnocchi.
Come già riportato nella precedente sezione, presso l’Ospedale Distrettuale di Tricarico si concentrano le
attività del Polo Riabilitativo, consistenti in:
- 48 posti letto per riabilitazione (cod. 56)
- 16 posti letto per lungodegenza riabilitativa (cod. 60)
- 20 posti letto per R.S.A. per anziani non autosufficienti e con prevalenza di problematiche
neurodegenerative e dementigene:
- attività ambulatoriali per disabilità importanti e con esiti permanenti nonché per disabilità minimali e
transitorie
10Oltre al Polo Riabilitativo di Tricarico, altro centro di riabilitazione ex art. 26 L. 833/78 gestito direttamente
dall’Azienda è l’U.O. di Neuropsichiatria Infantile Territoriale che eroga attività di riabilitazione
neuropsichiatrica infantile in regime ambulatoriale.
Dai primi mesi del 2015, prima tra le Aziende Sanitarie meridionali, l’ASM di Matera ha avviato le attività
della R.E.M.S. (Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza) presso Tinchi.
Relativamente alla Medicina Generale, nell’Azienda operano 168 Medici di Medicina Generale e 23 Pediatri
di Libera Scelta.
Sul territorio aziendale operano 33 postazioni di continuità assistenziale con 143 medici dedicati in
rapporto di convenzione con l’Azienda.
Sul territorio aziendale, inoltre, sono dislocate in punti geografici strategici, 14 postazioni di 118, con medici
dedicati all’Emergenza Territoriale, la cui gestione è passata all’ASP a far data dal 01/01/2017, ai sensi della
L.R. n. 2/2017.
Nel territori dell’ASM operano n. 64 farmacie convenzionate aperte al pubblico.
2.3.1.3 Struttura dell’offerta assistenziale relativa alla Prevenzione
Il Dipartimento di Prevenzione è stato istituito con la L.R. 3/99 che ne definisce funzioni, compiti ed
obiettivi. Coerentemente con le linee di indirizzo della programmazione regionale, ed in particolare, ai sensi
della L.R. n. 28/2008, le attività di prevenzione sono erogate dall’ASM attraverso due Dipartimenti:
Il Dipartimento di Prevenzione Collettiva della Salute Umana che comprende le UU.OO. o Servizi seguenti:
Servizio Igiene , Epidemiologia e Sanità Pubblica (S.I.S.P.);
Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (S.I.A.N.);
Servizio Medicina del Lavoro e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro (M.L.S.A.L.);
Servizio Prevenzione, Protezione ed Impiantistica nei Luoghi di Lavoro (S.P.P.I.L.L.).
Il Dipartimento di Prevenzione della Sanità e Benessere Animale è composto dalle seguenti UU.OO:
− Sanità Animale – Area A;
− Igiene della produzione, trasformazione, commercializzazione , conservazione e trasporto degli
alimenti di origine animale e loro derivati – Area B;
− Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche – Area C.
Si inseriscono nel settore della prevenzione le attività svolte nell’ambito degli screening territoriali
coordinati dall’IRCCS CROB di Rionero in Vulture:
− Cervico Uterino;
− Mammografico;
− Colon – retto.
2.3.2 L’assetto organizzativo
L’Azienda sviluppa il modello dipartimentale di cui all’art. 29 della L.R. 31 agosto 2001 n. 39 aggregando il
11maggior numero di specialità per aree funzionali omogenee (AFO) e per strutture multi-presidio
comprendendo in ogni caso l’area clinico-assistenziale medica, l’area clinico-assistenziale chirurgica e l’area
dei servizi diagnostici e tecnologici. In conformità alle indicazioni programmatiche regionali, l’Atto
Aziendale dell’ASM ha ridisegnato l’articolazione organizzativa aziendale, prevedendo accanto alla fase a
regime, una fase transitoria, da attuare nell’immediato, per consentire il graduale passaggio al nuovo
modello organizzativo, evitando ripercussioni negative sull’operatività e funzionalità dei servizi, con
particolare riferimento a quelli assistenziali. Si riporta di seguito l’articolazione organizzativa dell’ASM
prevista dall’Atto Aziendale.
2.3.2.1 Articolazione organizzativa aziendale
Dipartimento Multidisciplinare Medico
− U.O.C. Medicina Generale Matera
− U.O.C. Medicina Generale Policoro
− U.O.C. Nefrologia - dialisi e Centro Regionale Trapianti d'Organo
− U.O.C. Neurologia - U.O.C. Pneumologia
− U.O.C. Geriatria
− U.O.C. Endocrinologia
− U.O.S.D. Reumatologia
− U.O.S.D. Dialisi e Ambulatorio Nefrologia clinica Matera
− U.O.S.D. Dialisi Tinchi
− U.O.S.D. UTIIR
− U.O.S.D. Oncologia Medica
− U.O.S.D. Diabetologia Territoriale
− U.O.S.D. Stroke Unit
− U.O.S.D. Epatologia
− U.O.S.D. Coordinamento Regionale Trapianti
− U.O.S.D. Chemioterapia ed Ematologia
− U.O.S. Elettroneurofisiologia – Matera, incardinata presso l’U.O.C. Neurologia
Dipartimento Multidisciplinare Chirurgico
− U.O.C. Chirurgia Generale Matera
− U.O.C. Chirurgia Generale Policoro
− U.O.C. Ortopedia Matera
− U.O.C. Ortopedia Policoro
− U.O.C. Otorinolaringoiatria
− U.O.C. Oculistica
− U.O.C. Urologia
− U.O.C. Chirurgia Plastica
− U.O.C. Chirurgia Vascolare
− U.O.S.D. Gestione Integrata Patologie Oftalmiche
− U.O.S.D. Vestibologia e Gestione Integrata Attività di Otorinolaringoiatria
− U.O.S.D. Gastroenterologia Interventistica
12− U.O.S.D. Day Surgery Ortopedia
− U.O.S.D. Chirurgia Senologica
− U.O.S.D. Traumatologia e Patologia della Colonna Vertebrale
− U.O.S.D. Endoscopia Digestiva
− U.O.S.D. Attività Chirurgiche Laparoscopiche Matera
− U.O.S. Chirurgia dell'Orecchio, incardinata presso l’U.O.C. di Otorinolaringoiatria
Dipartimento Emergenza Accettazione
− U.O.C. Anestesia e rianimazione Matera
− U.O.C. Area Critica Intensiva Policoro
− U.O.C. Cardiologia e UTIC
− U.O.C. Pronto Soccorso Matera
− U.O.S.D. Coordinamento Attività Anestesiologiche Matera
− U.O.S.D. Terapia Intensiva Generale Matera
− U.O.S.D. Coordinamento Attività Anestesiologiche Policoro
− U.O.S.D. Terapia Intensiva Generale Policoro
− U.O.S.D. Gestione Emergenza Accettazione
− U.O.S.D. Degenza Cardiologia
− U.O.S.D. UTIC Matera
− U.O.S.D. UTIC Policoro
− U.O.S.D. Scompenso Cardiaco e Cardiologia Riabilitativa
− U.O.S. Coordinamento Aziendale Trapianti d'Organo e Tessuti – Matera, incardinata presso l’U.O.C.
Anestesia e Rianimazione
− U.O.S. SubIntensiva Generale – Matera, incardinata presso l’U.O.C. Pronto Soccorso
Dipartimento Servizi Diagnostici e di Supporto
− U.O.C. Patologia Clinica Matera
− U.O.C. Radiologia Matera
− U.O.C. Radiologia Policoro
− U.O.C. Anatomia Patologica
− U.O.C. Servizio Immunotrasfusionale
− U.O.C. Farmacia Ospedaliera
− U.O.S.D. Laboratorio di Genetica
− U.O.S.D. Laboratorio Analisi Policoro/Tinchi
− U.O.S.D. Senologia Diagnostica
− U.O.S.D. Medicina Nucleare
− U.O.S.D. SIT Matera e Policoro – Centro Trombosi ed Emostasi
Dipartimento Materno Infantile
− U.O.C. Ostetricia e ginecologia
− U.O.C. Pediatria e neonatologia
− U.O.S.D. Gestione Integrata Attività Pediatriche
13− U.O.S.D. Gestione Integrata Attività Ostetrico - Ginecologiche
− U.O.S.D. Ecografia Ostetrico Ginecologica
− U.O.S.D. Endoscopia ginecologica e fisiopatologia della riproduzione
− U.O.S. Gravidanza a Rischio ed Emergenza Ostetrica Matera, incardinata presso l’U.O.C. Ostetricia
e Ginecologia
Dipartimento Salute Mentale
− U.O.C. Spazio Psichiatrico Diagnosi e Cura
− U.O.C. Centro Salute Mentale
− U.O.C. Neuropsichiatria Infantile
− U.O.C. Ser.D. - Servizio Dipendenze Patologiche
− U.O.C. Psicologia Clinica
− U.O.S.D. Spazio Psichiatrico di Diagnosi e Cura Matera e Centri Diurni
− U.O.S.D. Centro Salute Mentale Matera
− U.O.S.D. Disturbi della Condotta Alimentare
− U.O.S.D. Neuropsichiatria Infantile Territoriale
− U.O.S. Gestione Strutture Residenziali Psichiatriche Città di Matera e Ambito Medio Bradano
Basento, incardinata presso l’U.O.C. Centro Salute Mentale
− U.O.S. Gestione Strutture Residenziali Psichiatriche- Area Collina Materana e Area Jonica,
incardinata presso l’U.O.C. Centro Salute Mentale
Dipartimento Integrazione Ospedale - Territorio
− U.O.C. Direzione Sanitaria Ospedali per Acuti
− U.O.C. Direzione Distretto Matera
− U.O.C. Direzione Distretto Bradanica - Medio Basento
− U.O.C. Direzione Distretto Collina Materana – Metapontina
− U.O.C. Medicina Fisica e Riabilitazione
− U.O.C. Lungodegenza Medica ASM
− U.O.C. Organizzazione Servizi Sanitari di Base
− U.O.C. Prevenzione e Trattamento Malattie dell’Apparato Respiratorio
− U.O.S.D. Gestione rapporti MMG/PLS
− U.O.S.D. Coordinamento attività Domiciliari e Palliative e Ricoveri
− U.O.S.D. Cure Palliative - Hospice
− U.O.S.D. Coordinamento Attività di Gestione Appropriatezza Percorsi Riabilitativi
− U.O.S.D. Lungodegenza Tricarico
− U.O.S.D. Direzione Sanitaria Policoro
− U.O.S.D. Nutrizione Clinica e Dietologia
− U.O.S.D. Servizio Farmaceutico territoriale
− U.O.S.D. Area Cronicità: Integrazione Ospedale – Territorio
− U.O.S.D. Pneumologia Territoriale
− U.O.S.D. Assistenza Integrativa
− U.O.S. Coordinamento attività distrettuali – Città di Matera e ambito medio Bradano – Basento,
incardinata presso l’U.O.C. Direzione Distretto Matera
14− U.O.S. Coordinamento attività distrettuali – ambito collina materana e area jonica, incardinata
presso l’U.O.C. Direzione Distretto Collina Materana – Metapontina
Dipartimento Prevenzione Salute Umana
− U.O.C. Igiene Epidemiologia e Sanità Pubblica
− U.O.C. Medicina del Lavoro e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro
− U.O.C. Igiene degli Alimenti e della Nutrizione
− U.O.C. Prevenzione Protezione e Impiantistica nei luoghi di Lavoro
− U.O.S.D. Coordinamento attività Igiene e Sanità Pubblica aree distrettuali
− U.O.S.D. Coordinamento attività Medicina del Lavoro e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro Aree
Distrettuali
− U.O.S. Gestione attività vaccinali sul territorio aziendale Dipartimento Prevenzione Sanità Animale
− U.O.C. Sanità Animale (Area A)
− U.O.C. Igiene della Produzione, Trasformazione, Commercializzazione, Conservazione e Trasporto
degli Alimenti di Origine Animale e loro Derivati (Area B)
− U.O.C. Igiene degli Allevamenti e delle Produzioni Zootecniche (Area C)
− U.O.S.D. Coordinamento Attività Gestionali - Sanitarie di Emergenza Veterinaria
Dipartimento Amministrativo
− U.O.C. Direzione Gestione e Sviluppo Risorse Umane
− U.O.C. Direzione Economico – Finanziaria
− U.O.C. Direzione Attività Tecniche e Gestione del Patrimonio
− U.O.C. Direzione Provveditorato ed Economato
− U.O.C. Direzione Attività Amministrative Ospedaliere DEA I Livello
− U.O.C. Direzione Attività Amministrative Ospedaliere PSA
− U.O.C. Direzione Attività Amministrative Distrettuali
− U.O.C. Innovazioni Tecnologiche ed Attività Informatiche
− U.O.S.D Gestione Bilancio
Direzione Sanitaria
− U.O.S.D. Medicina Legale e Gestione del Rischio Clinico
− U.O.S.D. Qualità, Accreditamento e Servizio Professioni Sanitarie e Sociali
Direzione Generale
− U.O.S.D. Gestione Affari Generali e Legali
− U.O.S.D. URP - Comunicazione - Ufficio Stampa – Privacy
− U.O.S.D. Programmazione e Controllo di Gestione - Centro di Controllo Strategico, Formazione -
ECM – Tirocini
− Direzione Staff
2.3.2.2 Articolazione organizzativa interaziendale
L’ASM aderisce al modello organizzativo integrato i cui strumenti sono rappresentati da:
15• Dipartimenti Interaziendali: aggregazioni funzionali di Strutture Complesse appartenenti a più Aziende
sanitarie, istituiti per il perseguimento di finalità ed obiettivi comuni.
Di seguito si riportano i Dipartimenti interaziendali attivi: Dipartimento Interaziendale di Reumatologia,
Dipartimento Interaziendale di Neuropsichiatria per l’Età Evolutiva, Dipartimento Interaziendale di
Oculistica, Dipartimento Interaziendale di Ortopedia e Traumatologia, Dipartimento Interaziendale di
Salute Mentale e Dipendenze, Dipartimento Interaziendale Cuore, Dipartimento Interaziendale Nefro-
urologico, Dipartimento Interaziendale delle Cure Domiciliari e Palliative.
• Reti interaziendali: con l’obiettivo di garantire ai cittadini la migliore qualità assistenziale nell’erogazione
dei servizi disponibili ed accessibili da qualsiasi punto della rete nei diversi ambiti territoriali del Sistema
Sanitario Regionale, assicurando equità di accesso, efficienza allocativa e operativa ed efficacia
complessiva degli esiti sulla salute.
Di seguito si riportano le reti attivate: Rete assistenziale per l’emergenza cardiologica e l’elezione
cardiologica, Rete per l’assistenza all’ictus cerebrale acuto, Rete integrata per l’assistenza al trauma
grave e neuro trauma, Rete dell’emergenza – urgenza, Rete della riabilitazione e lungodegenza, Rete
delle demenze, Rete della terapia del dolore, Rete onco-ematologica, Rete per l’assistenza al paziente
diabetico, Rete della Genetica, Rete per la diagnosi e il trattamento delle malattie del pancreas, Rete per
la pediatria, Rete della Medicina dello Sport.
• La Struttura Complessa Interaziendale (SIC). La SIC è una struttura caratterizzata da autonomia
professionale e gestionale di più strutture ospedaliere o territoriali omogenei per la tipologia di
prestazioni erogate. Le Aziende attivano e/o istituiscono le U.O.C. interaziendali per il perseguimento di
obiettivi strategici comuni .
Si riportano di seguito le Strutture Complesse Interaziendali previste: S.I.C. Urologia Ospedaliera tra
ASM/AOR San Carlo e CROB, attestata all’ASM; S.I.C. Urologia Territoriale tra ASM e ASP, attestata
all’ASP; S.I.C. Andrologia tra ASM/ASP/ e AOR San Carlo, attestata all’ASP; S.I.C. Medicina Nucleare tra
ASM e AOR San Carlo, attestata all’AOR San Carlo; S.I.C. Medicina Legale tra ASM/ASP/AOR San Carlo e
CROB, attestata all’AOR San Carlo; S.I.C. Radioterapia tra ASM/AOR San Carlo e CROB, attestata
all’IRCCS CROB; S.I.C. Ematologia tra ASM e AOR San Carlo, attestata all’AOR San Carlo; S.I.C. Chirurgia
Plastica tra ASM e CROB, attestata all’ IRCCS CROB; S.I.C. Chirurgia Vascolare tra ASM e AOR San Carlo,
attestata all’AOR San Carlo; S.I.C. Cure Domiciliari e Palliative tra ASM e ASP, attestata all’ASP; S.I.C.
Gastroenterologia tra ASM e AOR San Carlo attestata all’AOR San Carlo; S.I.C. Gestione della qualità tra
ASM/AOR San Carlo e ASP, attestata all’AOR San Carlo.
• Coordinamenti o Programmi Interaziendali.
3. DATI DI ATTIVITA’ E RISULTATI RAGGIUNTI
Per i dati di attività e i risultati raggiunti nell’anno 2018 si fa riferimento alla delibera n. 611 del 27/06/2019
inerente la relazione per l’anno 2018 sulla Performance.
16In ogni caso, per meglio rappresentare il valore dei risultati sia in termini di assistenza sanitaria erogata che
economici raggiunti, vengono di seguito sinteticamente riportati alcuni dati esemplificativi che
rappresentano indicativamente le attività svolte ed i risultati più significativi conseguiti nell’ultimo periodo.
Nel complesso nel 2018 si è registrato un sostanziale mantenimento delle attività rispetto all’anno
precedente.
Va rimarcato che è stato possibile realizzare i volumi di attività sopra rappresentati solo grazie alla
disponibilità e allo spirito di abnegazione di tutto il personale in servizio, da quello sanitario a quello delle
professioni sociosanitarie, a quello tecnico e amministrativo, in considerazione della grave carenza di
organico in ciascuna articolazione organizzativa dell’Azienda.
È, difatti, percepita la consapevolezza che la tutela della salute come stato di completo benessere fisico,
psichico e sociale e non semplice assistenza nella malattia è alla base della missione e dei valori adottati
dall’ azienda. Pertanto tutta la struttura aziendale e tutti gli operatori e i dipendenti dislocati sul territorio
collaborano all’attuazione di in un sistema articolato e complesso di offerta sanitaria volta a modificare
quei fattori che influiscono negativamente sulla salute individuale e collettiva e promuovendo al contempo
quelli favorevoli.
È evidente che il miglioramento qualitativo delle prestazioni, a fronte del verosimile aumento dei volumi di
attività previsti, nonché il rispetto delle disposizioni normative in materia di orario di lavoro e di riposi e la
possibile integrazione di nuove competenze, per effetto di specifiche normative, rispetto a quelle ordinarie
di istituto determinano la necessità, in molti casi urgente, di coprire le carenze di organico per garantire
una corretta, efficiente ed efficace gestione dei servizi.
L’attività erogata vede impegnato nei vari processi, a seconda del ruolo, tutto il personale dell’Azienda.
Di seguito i dati riferiti attività erogata dall’ Azienda declinata secondo i livelli essenziali di Assistenza:
• Prevenzione Collettiva e Sanità Pubblica
• Assistenza Territoriale
• Assistenza Ospedaliera
3.1 LIVELLO PREVENZIONE COLLETTIVA E SANITA’ PUBBLICA
Livelli di copertura vaccinale
Tassi di copertura vaccinale 2018
- Tasso di copertura vaccinale per Esavalente 95,3%
- Tasso di copertura vaccinale per meningococco C 86,1%
- Tasso di copertura vaccinale per MPR 90,8%
- Tasso di copertura vaccinale per pneumococco 95,3%
- Tasso di copertura vaccinale per 1° dose HPV 67,0%
Per quanto riguarda la vaccinazione antinfluenzale della popolazione over 65 anni, nella stagione 2018, la
campagna ha fatto registrare un’ottima copertura vaccinale pari al 75%.
17Dati di Attività Igiene degli alimenti e della nutrizione 2018
Verifica preliminare alla realizzazione, attivazione, modifica di attività di produzione, preparazione e
confezionamento, deposito, trasporto, somministrazione e commercio di prodotti alimentari di
competenza e bevande e rilascio parere:
- Pareri preventivi su progetto 37
- Registrazioni (SCIA) 457
- Certificazioni/pareri 59
Controllo ufficiale dei prodotti alimentari e dei requisiti strutturali e funzionali delle attività di produzione,
preparazione, confezionamento, deposito, trasporto, somministrazione e commercio dei prodotti
alimentari di competenza e bevande:
- sopralluoghi attività vigilate 202
- accessi (attività chiusa) 223
- non conformità/inadeguatezze accertate (ex prescrizioni) 53
- verifiche favorevoli inadeguatezze 53
- sanzioni 73
- sospensioni/chiusure 9
- revoche sospensioni/chiusure 7
- provvedimenti per il sistema d'allerta 233
Dati di Attività Sicurezza sui Luoghi di Lavoro 2018
- Numero di imprese attive ispezionate 454
- Numero cantieri ispezionati 258
- Numero di sopralluoghi effettuati dal personale UPG SPSAL 426
Dati di Attività Prevenzione Impiantistica sui luoghi di Lavoro 2018
Verifiche di impianti ed apparecchi
- Impianti elettrici 357
- Apparecchi di sollevamento 268
- Apparecchi a pressione 24
- Impianti di riscaldamento 2
- Ascensori e montacarichi 65
Dati di Attività Prevenzione e Benessere Sanità Animale 2018
Verifiche di impianti ed apparecchi
- Numero di capi di ovini e caprini testati per scrapie 206
- Numero di campioni effettuati per la ricerca di residui di fitosanitari negli alimenti di origine
vegetale 9
- Numero di campioni effettuati per la ricerca di residui di farmaci e contaminanti negli alimenti di
origine vegetale (Piano Nazionale Residui) 268
- Apparecchi a pressione 24
- Impianti di riscaldamento 2
- Ascensori e montacarichi 65
3.2 LIVELLO DISTRETTUALE – ASSITENZA TERRITORIALE
Relativamente alla medicina generale, l’Azienda opera mediante 168 medici di medicina generale,
23 pediatri di libera scelta e 143 Medici di Continuità Assistenziale.
Assistenza Territoriale: Attività di Distretto
Dati di Attività 2018
- Spesa per medicina di base convenzionata in migliaia di euro 23.966
18- Spesa per farmaceutica convenzionata in migliaia di euro 28.049
- Spesa per assistenza integrativa in migliaia di euro 4.023
- Spesa assistenza protesica in migliaia di euro 5.012
- Numero prestazioni specialistiche ambulatoriali per esterni prodotte dalle
strutture aziendali territoriali 96.648
- Valore € prestazioni specialistiche ambulatoriali per esterni prodotte dalle
strutture aziendali territoriali 1.638.333
- N. casi totali ADI 2.650
- % anziani in C.D. con valutazione sulla popolazione anziana (>= 65 aa) 5,13%
- N. ore prestazioni infermieristiche 85.474
- N. ore prestazioni fisioterapiche 25.947
- N. ore altri operatori (Medici Palliativisti, Psicologi, OSS) 11.727
- N. accessi Medici di Medicina Generale 11.280
- N° posti letto deliberati Hospice 8
- N° utenti dimessi nel periodo (Hospice) 110
- N° giornate di presenza in Hospice 1.765
- N° prestazioni consultori 7.434
- N. medio pazienti Centri Diurni a gestione diretta 42
- N. prestazioni totali CSM 40.917
- N. utenti SER.D 1.153
- N. utenti SER.D nuovi ammessi 250
3.3 LIVELLO OSPEDALIERO – ASSISTENZA OSPEDALIERA
L’assistenza ospedaliera per acuti è erogata da un unico ospedale per acuti dotato di 2 presidi a gestione
diretta, secondo un modello funzionale di rete integrata e attraverso il seguente assetto strutturale:
- P.O. Matera : Ospedale sede di DEA di I livello
- P.O. Policoro: Ospedale sede di Pronto Soccorso Attivo (P.S.A.)
L’ assistenza ospedaliera distrettuale è erogata dai seguenti Ospedali Distrettuali:
- Ospedale di Stigliano deputato alla lungodegenza e sede di Hospice
- Ospedale di Tinchi deputato alla riabilitazione e poliambulatorio multispecialistico, con un servizio
di Dialisi
- Ospedale di Tricarico deputato alla lungodegenza e alla riabilitazione gestita in forma diretta con
riferimento alle attività di Lungodegenza e attraverso la sperimentazione gestionale pubblico –
privato con la Fondazione Don Gnocchi con riferimento alle attività di riabilitazione.
Assistenza Ospedaliera: Attività di ricovero e di Pronto Soccorso
Dati di Attività 2018
- N° dimessi totali acuti (regime ordinario) 18.683
- N° dimessi totali acuti (regime diurno) 2.303
- N° dimessi totali acuti 20.986
- N° dimessi totali post acuti 861
- Fatturato Dimessi Matera Totale per acuti € 60.498.161
- Fatturato Dimessi Tricarico - Montalbano Totale post acuti € 5.732.459
- Degenza Media per acuti
o Matera 7,5
o Policoro 5,1
- Degenza media preoperatoria
o Matera 2,6
19o Policoro 0,7
- Tasso di utilizzo posti letto ordinari per acuti
o Matera 88,2
o Policoro 85,9
- Intervallo di turnover posti letto per acuti
o Matera 1,0
o Policoro 0,8
- Peso Medio del DRG ordinari per acuti
o Matera 1,1
o Policoro 0,9
- Numeri interventi Totali
o Matera 9.787
o Policoro 3.254
- Numero Prestazioni emodinamica 1.642
- N° Parti Totali
o Matera 979
o Policoro 541
- % Parti cesarei
o Matera 285
o Policoro 226
- N° accessi PS totali
o Matera 35.838
o Policoro 29.729
- Assistenza Ospedaliera: Attività specialistica Anno 2018
o Matera 622.678
o Policoro 390.489
o Tricarico 164.578
o Stigliano 18.837
o Tinchi 280.015
3.4 LE RISORSE TECNOLOGICHE
Le principali tecnologie biomediche in dotazione della ASM (anno 2019) sono le seguenti, suddivise per
aree di pertinenza:
3.4.1 Area diagnostica per immagini/interventistica
1. Risonanza magnetica nucleare (RMN): n. 2 sistemi da 1,5 Tesla, ubicati presso le UU.OO. di
Radiologia del P.O. di Matera e del P.O. di Policoro. Si aggiunge una risonanza articolare installata
presso il P.O di Tricarico. Nel prossimo triennio si prevede di sostituire il sistema installato presso il
P.O. di Matera;
2. Tomografia assiale Computerizzata (TAC): n. 2 sistemi da 64 slice, ubicati presso le UU.OO. di
Radiologia del P.O. di Matera e del P.O. di Policoro. Il P.O. di Matera è inoltre dotato di n. 1 TAC da
32 slice; questo sistema sarà reso disponibile per il servizio di radioterapia, non appena sarà
completata l’installazione del nuovo sistema TAC da 128/256 slice in via di aggiudicazione,
presumibilmente nel corso dell’anno 2020;
3. Tomografo ad emissione di positroni con tomografia assiale computerizzata (PET/TC mobile): n. 1
sistema, ubicato presso il P.O. di Matera. Vi è l’ipotesi di convergere verso un sistema fisso;
204. Gamma Camera: n. 2 sistemi, ubicati presso il P.O. di Matera. Uno dei due sarà sostituito entro la
fine di questo anno con un sistema SPECT-TC aggiudicato di recente;
5. Angiografo: n. 3 sistema, ubicati presso le Sale Operatorie del P.O. di Matera. E’ in previsione la
sostituzione del sistema più vetusto nell’anno 2020;
6. Mineralometria ossea computerizzata (MOC): n. 2 sistemi, ubicati presso le UU.OO. di Radiologia
del P.O. di Matera e del P.O. di Tinchi;
7. Mammografo: n. 4 sistemi, di cui n. 2 ubicati presso l’U.O. di Senologia del P.O. di Matera, n. 1
presso l’U.O. di Radiologia del P.O. di Policoro, e n. 1 presso il Presidio di Tinchi. Si specifica che
uno dei due mammografi del P.O. di Matera è dotato della funzionalità di tomosintesi;
8. Ecografi alta fascia;
9. Ortopantomografo: n. 2 sistemi, ubicati presso le UU.OO. di Radiologia del P.O. di Matera e del
P.O. di Tinchi.
3.4.2 Area laboratori
10. Laboratori centrali (chimica clinica, immunochimica, microbiologia, biologia molecolare,
batteriologia, emocromocitometria, emocoagulazione, urine), attualmente ubicati presso i PP.OO.
di Matera, Policoro, Tinchi, Tricarico. E’ in fase di realizzazione un modello aziendale unificato ed
omogeneo (Laboratorio Unico Logico), che, tenendo conto delle diverse peculiarità territoriali e
vocazioni delle diverse strutture, garantisce nel contempo un miglioramento della qualità del
servizio erogato, contenendo infine i relativi costi di gestione;
11. Laboratori di biologia cellulare ubicato presso il P.O. di Matera;
12. Laboratorio di genetica medica ubicato presso il P.O. di Matera;
13. Laboratorio di tipizzazione tissutale per trapianti d’organo ubicato presso il P.O. di Matera.
3.4.3 Area esplorazioni funzionali
14. Sistema endoscopia digestiva: n. 5 sistemi completi di endoscopia (gastroscopia, colonscopia),
ubicati nelle UU.OO. di Endoscopia Digestiva del P.O. di Matera, Policoro, Tinchi, Tricarico ed in
Sala Operatoria del P.O. di Matera;
15. Capsula endoscopica (wireless endoscopy): n. 1 sistema, ubicato presso il P.O. di Matera;
16. Colonscopia robotica: presso l’U.O. di Endoscopia Digestiva del P.O. di Matera è disponibile
l’utilizzo di questa metodica, nata dallo studio dei ricercatori di robotica medica della Scuola
Superiore Sant’Anna di Pisa;
17. Breath test: n. 5 sistemi ubicati nelle UU.OO. di Endoscopia Digestiva e di Medicina del P.O. di
Matera, di Policoro, di Tinchi, di Tricarico per l’analisi dell’helicobacter pylori e n. 1 sistema ubicato
presso l’U.O. di Endoscopia Digestiva per l’analisi dell’intolleranza secondaria al lattosio;
18. Termoablazione venosa mediante radiofrequenza: presso l’U.O. di Chirurgia Vascolare del P.O. di
Matera si sta avviando l’utilizzo di tale metodica, che consente un trattamento più appropriato (in
day surgery) della patologia varicosa degli arti inferiori. Con la stessa si evita il ricorso al
trattamento chirurgico tradizionale;
19. Medicina d’Urgenza che dispone, ad oggi, di n. 8 posti letto, ognuno dotato di adeguato sistema di
monitoraggio dei parametri vitali, pompe ad infusione per nutrizione enterale e parenterale.
Completano la dotazione dei monitor portatili, ed un nuovo ecotomografo di ultima generazione,
da utilizzare anche per la stroke unit.
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