Studio di fattibilità per un modello organizzativo di II livello (consorzio) finalizzato alla gestione delle attività di pesca artigianale ...

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Studio di fattibilità per un modello organizzativo di II livello (consorzio) finalizzato alla gestione delle attività di pesca artigianale ...
Progetto FEAMP approvato con Decreto del Direttore della Direzione Agroambiente,
                                                           Caccia e Pesca n. 210 del 06 dicembre 2017 e pubblicato nel BURVE n. 124 del 22.12.2017
                                                           a seguito dell’apertura termini disposta con DGR n. 740/2017 a valere sulla misura 1.26
UNIONE EUROPEA                                             “Innovazione nel settore della pesca” di cui all’art. 26 Capo I, del Reg. (UE) n. 508/2014

                                                                         PROGETTO 04/INP/2017
             Studio di fattibilità per un modello
          organizzativo di II° livello (consorzio)
       finalizzato alla gestione delle attività di
    pesca artigianale costiera entro le 6 miglia
                                              Reg. (UE) n. 508/2014 Priorità n. 1 - Promuovere la pesca
                                              sostenibile sotto il profilo ambientale, efficiente in termini di
                                              risorse, innovativa, competitiva e basata sulle conoscenze.
                                              Misura 1.26 Innovazione Obiettivo Tematico 3 “Promuovere
                                              la competitività delle piccole e medie imprese, il settore
                                              agricolo e il settore della pesca e dell’acquacoltura”.

             ENTE BENEFICIARIO

                                 ISFID
                                 FORMAZIONE E CONSULENZA
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PUBBLICAZIONE A CURA DI
Legacoop Veneto
IsfidPrisma sc

TESTI
Legacoop Veneto
IsfidPrisma sc
Antonio Gottardo
Chiara Cozzi

FOTO
Archivio GD / pag. 1, 2, 5, 8, 12, 15, 17, 19, 21, 35, 43, 44
Antonio Gottardo / pag. 4, 22
Agriteco sc / pag. 6, 13, 16

ELABORAZIONI CARTOGRAFICHE
Agriteco sc / pag. 36, 38, 40, 42

GRAFICA
Maurizio Ercole / GenesiDesign.com
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Indice

p.
5    Presentazione
7    D.M. 07.12.2016: Piccola pesca e piccola pesca artigianale
13   Consorzio di gestione in pillole
17   Consorzio di Gestione tra imprese della Piccola Pesca Artigianale
23   Piano di gestione della Fascia Costiera del Compartimento
     Marittimo di Venezia – estratto
36   Tavole cartografiche
43   Dichiarazione Ministeriale su un Piano di Azione Regionale per la
     piccola pesca nel Mediterraneo e nel Mare Nero
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Consorzio per la Pesca Artigianale Costiera

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Presentazione

Gli strumenti che alleghiamo sono un contri-
buto al settore della piccola pesca costiera.
Questo segmento, storicamente e numerica-
mente importante nella nostra regione, vive
un momento di particolare difficoltà.
È una pesca che opera generalmente nell’a-
rea di mare più vicina alla costa, una zona
che subisce in maniera più intensa gli effetti
dell’antropizzazione del territorio e dei suoi
reflui, con effetti negativi pesanti sullo stato
delle risorse ittiche del mare e sugli alleva-
menti di mitili e pesci.
È, inoltre, l’area dove si concentra l’attività
di pesca ricreativa e sportiva che per il livel-       essere perfezionato e ottimizzato. Le Asso-
lo di diffusione raggiunto e per le tecniche           ciazioni di categoria hanno chiesto al Gover-
utilizzate ormai ha un peso non indifferente           no una riflessione sul decreto, che a nostro
sullo sfruttamento della risorsa. C’è bisogno          avviso ha introdotto dei vincoli, consenten-
dunque di una regolazione dell’attività di             do l’accesso ai consorzi di gestione alla sola
pesca lungo la fascia costiera condivisa con           pesca artigianale, quale sottogruppo della
i pescatori professionali e non professionali.         piccola pesca costiera.
Legacoop Agroalimentare-pesca assieme ai
colleghi dell’Alleanza delle Cooperative ha            Infatti così come è stata definita la “pesca
da sempre stimolato, promosso, supportato,             artigianale” ha escluso gran parte delle im-
consorzi di gestione tra pescatori. Dobbia-            barcazioni di piccola pesca rendendo diffici-
mo creare le condizioni normative perché               le la costituzione e la relativa operatività di
queste esperienze per la piccola pesca si raf-         nuovi consorzi di gestione. Questa pubbli-
forzino e possano essere ampliate e diffuse.           cazione intende fornire alle cooperative e ai
                                                       pescatori del veneto gli strumenti giuridici e
Il cambio di rotta lo ha dato il decreto del           gestionali per iniziare con la costituzione del
dicembre 2016 sulla promozione e la costi-             consorzio, in previsione dell’approntamento
tuzione dei Consorzi della piccola pesca. Un           di piani di gestione che l’Unione europea ci
significativo passo avanti che tuttavia deve           sta chiedendo.

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Consorzio per la Pesca Artigianale Costiera

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Il Sottosegretario di Stato delle politiche
        agricole alimentari e forestali

Disciplina della
piccola pesca e
della piccola pesca
artigianale

VISTO il D.Lgs. 9 gennaio 2012, n. 4, recante         agricole, alimentari e forestali del 30 maggio
“Misure per il riassetto della normativa in ma-       2014, concernete delega di attribuzioni per
teria di pesca e acquacoltura, a norma dell’ar-       taluni atti di competenza al Sottosegretario di
ticolo 28 della legge 4 giugno 2010, n. 96”;          Stato On. Giuseppe Castiglione;
VISTO il D.Lgs. 26 maggio 2004, n. 153, re-           VISTO il Reg. (CE) n. 1380/2013 relativo alla
cante “Attuazione della L. 7 marzo 2003, n.           politica comune della pesca, che modifica
38, in materia di pesca marittima”,                   i regolamenti (CE) n. 1954/2003 e (CE) n.
                                                      1224/2009 del Consiglio e che abroga i rego-
VISTO il D.Lgs. 26 maggio 2004, n. 154, re-           lamenti (CE) n. 2371/2002 e (CE) n. 639/2004
cante “Modernizzazione del settore pesca              del Consiglio, nonché la decisione 2004/585/
e dell’acquacoltura, a norma dell’articolo 1,         CE del Consiglio;
comma 2, della L. 7 marzo 2003, n. 38”;
                                                      VISTO in particolare l’art. 20 del Reg. (CE) n.
VISTO il D.P.R. 2 ottobre 1968, n. 1639, re-          1380/2013 che prevede che lo Stato membro
cante “Regolamento per l’esecuzione della L.          possa adottare misure non discriminatorie
14 luglio 1965, n. 963, concernente la disci-         per la conservazione e la gestione degli stock
plina della pesca marittima”;                         ittici e per la salvaguardia o il miglioramento
                                                      dello stato di conservazione degli ecosiste-
VISTO il Decreto ministeriale 14 settembre
                                                      mi marini nella zona delle 12 miglia nautiche
1999, come modificato dal Decreto ministe-
                                                      dalle proprie linee di base, purché l’Unione
riale 30 maggio 2000, recante la disciplina
                                                      non abbia adottato misure di conservazione
nazionale della piccola pesca;
                                                      e di gestione specificamente per questa zona
VISTO il Decreto interministeriale del 5 agosto       o che affrontino specificamente il problema
2002, n. 218 recante “Regolamento di sicurez-         individuato dallo Stato membro interessato;
za per le navi abilitate alla pesca costiera”;
                                                      VISTO il Regolamento (UE) n. 508/2014 del
VISTO il Decreto Ministeriale 26 luglio 1995,         Parlamento europeo e del Consiglio del 15
recante “Disciplina del rilascio delle licenze        maggio 2014 relativo al Fondo europeo per gli
di pesca”;                                            affari marittimi e la pesca e che abroga i rego-
                                                      lamenti (CE) n. 2328/2003, (CE) n. 861/2006,
VISTO il Decreto Ministeriale del 26 gennaio          (CE) n. 1198/2006 e (CE) n. 791/2007 del Con-
2012, recante “Adeguamento alle disposizio-           siglio e il regolamento (UE) n. 1255/2011 del
ni comunitarie in materia di licenza di pesca”;       Parlamento europeo e del Consiglio;
VISTO il Decreto del Ministro delle politiche         VISTO il Programma Operativo FEAMP

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Consorzio per la Pesca Artigianale Costiera

2014/2020, elaborato in conformità al dispo-            criteri di gestione sostenibile in relazione alle
sto dell’art. 17 del citato Regolamento (UE)            normative ed alle regole cui è assoggettata
n. 508/2014 ed approvato dalla Commissio-               ed alle tradizioni e consuetudini del mestiere,
ne Europea con Decisione di esecuzione n.               nonché delle relative limitazioni dei mezzi;
C(2015) 8452 del 25 novembre 2015;
                                                        CONSIDERATA la necessità di definire, disci-
CONSIDERATO che l’art. 3.14 del predetto                plinare e differenziare la “piccola pesca” e la
Regolamento (UE) n. 508/2014 definisce la               “piccola pesca artigianale” al fine di valorizza-
«pesca costiera artigianale» come la pesca              re le realtà territoriali nazionali e le tradizioni
praticata da pescherecci di lunghezza fuori             ad essa legate, nonché incentivare l’aggrega-
tutto inferiore a 12 metri che non utilizzano           zione tra gli operatori interessati, miglioran-
gli attrezzi da pesca trainati elencati nella ta-       done gli standard economici;
bella 3 dell’allegato I al Regolamento (CE) n.
26/2004 della Commissione;                              RITENUTO opportuno disciplinare le proce-
                                                        dure per il riconoscimento e la costituzione
CONSIDERATO, altresì, che il successivo                 di Consorzi di gestione costituiti da imprese
art. 18 del medesimo Regolamento (UE) n.                della piccola pesca artigianale, singole o as-
508/2014 prevede che, nell’ambito del pre-              sociate, che esercitano la loro attività nella
detto Programma Operativo, sia adottato “ne-            giurisdizione territoriale dello stesso Compar-
gli Stati membri nei quali oltre 1000 pesche-           timento Marittimo;
recci possono essere considerati pescherecci
adibiti alla pesca costiera artigianale, un piano       RITENUTO opportuno far coincidere l’ambito
d’azione per lo sviluppo, la competitività e la         territoriale di detti Consorzi con quello dei rispet-
sostenibilità della pesca costiera artigianale”;        tivi Compartimenti Marittimi di appartenenza

CONSIDERATO che, nell’allegato 7 del Pro-               SENTITE le Regioni e le competenti Associa-
gramma Operativo FEAMP 2014-2020 di cui                 zioni di Categoria
al Regolamento (UE) n. 508/2014, viene de-
                                                        DECRETA
scritto il Piano di azione per lo sviluppo, la
competitività e la sostenibilità della pesca co-        ART. 1 DEFINIZIONI
stiera artigianale;
                                                        1. Ai fini del presente Decreto si intende per:
CONSIDERATO che questa tipologia di pe-
sca rispetta i limiti naturali del mare, seguendo       1.1“piccola pesca artigianale” la pesca pra-

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ticata da unità di lunghezza fuori tutto in-       2. Il Ministero delle politiche agricole ali-
   feriore ai 12 metri, abilitate all’esercizio          mentari e forestali affida al Consorzio la
   della pesca costiera locale (entro le 12 mi-          gestione, su base compartimentale, delle
   glia dalla costa) con uno o più dei sistemi           attività di “piccola pesca artigianale” eser-
   e/o attrezzi da pesca di seguito indicati:            citata entro le 6 miglia dalla costa e con le
                                                         modalità previste dai successivi articoli.
   I) 		Rete da posta calate (ancorate) GNS
                                                      3. Il Consorzio può essere costituito su richie-
   II) 		Rete da posta circuitanti GNC                   sta delle imprese di pesca interessate che:
   III) 		Reti a tremaglio GTR 3                         I) 		comprendano un numero di soci rap-
                                                              presentativo di almeno il 75% delle
   IV) Incastellate – Combinate GTN
                                                              imprese che esercitano la “piccola pe-
   V) 		 Nasse e Cestelli FPO                                 sca artigianale” nel Compartimento
                                                              Marittimo nel cui ambito territoriale si
   VI) Cogolli e Bertovelli FYK                               intende costituire il Consorzio, esclusi-
                                                              vamente con gli attrezzi individuati al
   VII) Lenze a mano e a canna (manovrate                     precedente art. 1.1 e che, ove anno-
        a mano) LHP                                           verati nella licenza di pesca, rinuncino
   IX) Lenze a mano e a canna                                 espressamente all’utilizzo di attrezzi ul-
       (meccanizzate) LHM                                     teriori rispetto a quelli previsti dal pre-
                                                              detto art. 1.1;
   X) 		 Lenze trainate LTL
                                                         II) nel proprio statuto prevedano: a) in
   XI) Arpione HAR                                           modo esplicito, quale obiettivo prima-
                                                             rio, la gestione e la tutela delle risorse
1.2 “piccola pesca”:                                         che incidono nella fascia costiera del-
                                                             le 6 miglia dalla costa; b) i criteri per
a) la “piccola pesca artigianale”;
                                                             il finanziamento del Consorzio stesso
b) la pesca praticata da unità di lunghezza                  e delle relative attività; c) lo svilup-
   fuori tutto inferiore ai 12 metri, abilitate              po di strutture di supporto a terra
   all’esercizio della pesca costiera locale                 dell’attività di produzione (mercati it-
   (entro le 12 miglia dalla costa) con uno o                tici, centri di raccolta e stoccaggio del
   più dei sistemi e/o attrezzi da pesca di se-              prodotto, mezzi di trasporto ecc.); d)
   guito indicati:                                           la promozione di iniziative di valoriz-
                                                             zazione della qualità del pescato dei
   I) Piccola Rete derivante GND                             consorziati; e) la promozione della
                                                             formazione e della qualificazione pro-
   II) Palangaro fisso LLS                                   fessionale del personale addetto alla
                                                             “piccola pesca artigianale”; f) la mas-
ART. 2 CONSORZI DI GESTIONE TRA                              sima collaborazione con il Ministero
IMPRESE DELLA PICCOLA PESCA                                  delle politiche agricole, alimentari e
ARTIGIANALE                                                  forestali e gli Istituti di ricerca per stu-
                                                             di e ricerche sull’ambiente marino.
1. Le imprese della “piccola pesca artigia-
   nale”, operanti nell’ambito dello stesso           4. I Consorzi operano nell’ambito dei confini
   Compartimento Marittimo, possono costi-               territoriali di riferimento.
   tuire un Consorzio di gestione (di seguito
   Consorzio).                                        5. Ciascun Consorzio deve determinare i cri-

                                                  9
Studio di fattibilità per un modello organizzativo di II livello (consorzio) finalizzato alla gestione delle attività di pesca artigianale ...
Consorzio per la Pesca Artigianale Costiera

   teri per l’autofinanziamento del Consorzio           3. Il Consorzio, nei limiti della disciplina vi-
   stesso e delle relative attività.                       gente in materia di pesca, può proporre
                                                           alla Direzione Generale della pesca marit-
6. I Consorzi già costituiti sulla base delle              tima e dell’acquacoltura del Ministero del-
   previsioni di cui al D.M. del 14 settembre              le politiche agricole, alimentari e forestali
   1999, “Disciplina della piccola pesca”,                 misure tecniche da applicare all’interno
   come modificato dal D.M. del 30 maggio                  delle 6 miglia dalla costa nell’ambito del
   2001, dovranno ricostituirsi qualora nel                Compartimento marittimo di riferimento
   proprio statuto non abbiano i requisiti pre-            quali:
   visti dal presente articolo.
                                                            a) i periodi per le catture;
7. Gli statuti dei Consorzi, sia di nuova co-
   stituzione sia preesistenti, devono in ogni              b) i limiti spaziali e temporali per l’utiliz-
   caso essere trasmessi, per la loro approva-                 zo degli attrezzi consentiti; c) la rego-
   zione, al Ministero delle politiche agricole,               larizzazione degli accessi alle zone di
   alimentari e forestali - Direzione generale                 pesca;
   della pesca marittima e dell’acquacoltura.
                                                            c) 		la previsione di ulteriori punti di sbar-
8. La procedura di approvazione, di cui al pre-                  co rispetto a quelli esistenti;
   cedente comma 7, deve essere applicata
   anche in caso di modifica dello statuto.                 d) costituzione di aree riservate al ripo-
                                                               polamento;
ART. 3 FUNZIONI E COMPITI DEI
                                                            e) 		la possibilità di stabilire, per le spe-
CONSORZI DI GESTIONE TRA IMPRESE
                                                                 cie ittiche di interesse, taglie minime
DELLA PICCOLA PESCA ARTIGIANALE
                                                                 maggiori di quelle previste dalla nor-
1. Al fine di disporre di dati aggiornati sul-                   mativa vigente;
   la consistenza delle risorse alieutiche che
                                                            f) 		l’adozione di misure per la riduzione
   insistono nella fascia costiera entro le 6
                                                                 delle catture accessorie e degli scarti;
   miglia dalla costa nell’ambito del Com-
   partimento Marittimo di riferimento, il                  g) 		il monitoraggio delle risorse prima e
   Consorzio è tenuto ad affidare l’incarico                     dopo l’adozione delle misure;
   del monitoraggio ad un Istituto scientifico
   riconosciuto dal Ministero delle politiche               h) l’informazione e la sensibilizzazione
   agricole, alimentari e forestali.                           degli operatori della filiera.

2. Entro il 31 dicembre di ciascun anno, il Con-        4. Il razionale delle risorse, tra le quali i limiti
   sorzio è tenuto a trasmettere alla Direzione             di catture per determinate specie, nonché
   generale della pesca marittima e dell’ac-                eventuali sanzioni per i soci che abbiano
   quacoltura, per il tramite della Capitaneria             violato le norme in materia.
   di Porto di competenza, il programma del-
   le attività di gestione e tutela che intende            Consorzio può, altresì, proporre ulteriori
   svolgere per l’anno successivo. Entro il 1              misure idonee ad assicurare la gestione
   marzo di ciascun anno, il Consorzio predi-           5. Il Consorzio propone al Ministero delle
   spone una dettagliata relazione sull’attività           politiche agricole, alimentari e forestali –
   di gestione svolta nell’anno precedente,                Direzione generale della pesca marittima
   anche al fine di consentire un corretto mo-             e dell’acquacoltura le misure di gestione
   nitoraggio delle misure e delle attività rea-           corredate del parere scientifico dell’Isti-
   lizzate dal Consorzio stesso.                           tuto Scientifico designato. Il Ministero, in

                                                   10
caso di valutazione positiva delle suddette              mento degli scopi del Consorzio stesso.
   misure, procede, entro 30 giorni dal rice-
   vimento della richiesta, alla loro approva-              ART. 6 ABROGAZIONI
   zione con proprio provvedimento ovvero
                                                            1. A far data dall’entrata in vigore del pre-
   conferendone delega alla competente
                                                               sente decreto, sono abrogati il Decreto
   Capitaneria di Porto.
                                                               Ministeriale 14 settembre 1999, “Discipli-
6. Le misure tecniche di cui alle lettere da a)                na della piccola pesca”, il Decreto Mini-
   a i) del precedente comma 3, nonché le                      steriale 30 maggio 2001, “Modificazioni al
   eventuali ulteriori misure idonee ad assi-                  D.M. 14 settembre 1999 recante discipli-
   curare la gestione razionale delle risorse                  na della piccola pesca”, nonché l’art. 19
   di cui al precedente punto 4, adottate se-                  del Decreto del Ministro delle politiche
   condo le procedure indicate al comma 5,                     agricole alimentari e forestali del 26 luglio
   sono obbligatorie per tutte le imprese che                  1995, “Disciplina del rilascio delle licenze
   esercitano la pesca all’interno delle 6 mi-                 di pesca”.
   glia dalla costa nelle acque del Comparti-
                                                            2. Le norme abrogate dal precedente com-
   mento Marittimo di riferimento.
                                                               ma 1 sono sostituite dalle disposizioni del
7. Il coordinamento del controllo sul corret-                  presente decreto.
   to operato dei Consorzi è affidato al Mini-
                                                            3. È altresì abrogata ogni altra disposizione
   stero delle politiche agricole, alimentari e
                                                               in contrasto o non conforme alle previsio-
   forestali – Direzione generale della pesca
                                                               ni contenute nel presente decreto.
   marittima e dell’acquacoltura.
                                                            Il presente decreto, inviato all’Organo di con-
ART. 4 INCENTIVI                                            trollo, è pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del-
1. Il Consorzio ed i suoi soci, per il raggiungi-           la Repubblica Italiana ed è divulgato attraver-
   mento degli scopi sociali, possono benefi-               so il sito internet www.politicheagricole.gov.it
   ciare di incentivi previsti dalle leggi nazionali
                                                            Il presente decreto entra in vigore il giorno
   e dai regolamenti europei nei limiti e con le
                                                            successivo alla sua pubblicazione nella Gaz-
   modalità ivi previste.
                                                            zetta Ufficiale della Repubblica Italiana.
2. In ogni caso, gli incentivi di cui al comma
                                                            Roma, 7 dicembre 2016
   1 non potranno essere corrisposti ai soci a
   doppio titolo di partecipanti al consorzio e                     Il Sottosegretario di Stato: Castiglione
   a quello di singoli soci.
                                                            Registrato alla Corte dei conti il 17 febbraio 2017. Uf-
ART. 5 REVOCA                                               ficio di controllo sugli atti del Ministero dello sviluppo
                                                            economico e del Ministero delle politiche agricole ali-
Con decreto del Direttore Generale della pe-                mentari e forestali, n. 133.
sca marittima e dell’acquacoltura, può essere
revocato l’affidamento di cui al precedente
art. 2, nei confronti del Consorzio che, richia-
mato all’osservanza degli obblighi derivanti
da disposizioni legislative, regolamentari e
statutarie, persista nel violarli o quando l’in-
sufficienza dell’azione del Consorzio o altre
circostanze determinino il suo irregolare fun-
zionamento, con pregiudizio per l’assolvi-

                                                       11
Consorzio per la Pesca Artigianale Costiera

                                              12
Consorzio di
gestione in pillole

I “Consorzi di Gestione della Piccola Pesca Ar-             fasi delle rispettive imprese. È regolato dagli artt.
tigianale” sono consorzi con attività esterna che           2602 e seguenti de Codice Civile.
hanno lo scopo di gestire attività di indirizzo, co-
ordinamento e gestione nel settore della piccola
pesca artigianale, costituiti ai sensi del D. M. 7
dicembre 2016.
                                                            Qual’è il suo scopo?
                                                            Lo scopo societario di un consorzio è mutualistico
                                                            e consortile, non lucrativo. Cioè: lo scopo del con-
Cos’è un consorzio?                                         sorzio non è produrre utili da distribuire ai parteci-
                                                            panti, bensì migliorare e ottimizzare l’attività delle
Un consorzio è un contratto con cui un gruppo               imprese partecipanti, attraverso un risparmio di
di imprese o imprenditori definiscono un’organiz-           costi oppure per aumentare i singoli profitti o mi-
zazione comune per lo svolgimento di una o più              gliorare aspetti qualitativi delle singole imprese.

                                                       13
Consorzio per la Pesca Artigianale Costiera

Cos’è un consorzio con                                       gole e modalità per lo svolgimento della piccola
                                                             pesca nel sue territorio di riferimento, ed infatti
attività esterna?                                            devono aderirvi almeno il 75% delle imprese di
                                                             pesca operanti in quel Compartimento.
Consorzio con attività esterna significa che il
Consorzio, oltre a regolare l’attività interna tra
i partecipanti, può svolgere anche attività che
ha rilevanza nei rapporti con i terzi ed è regola-           Come si costituisce un
to anche agli artt. 2612 e seguenti del Codice
Civile.
                                                             consorzio di gestione della
                                                             piccola pesca artigianale?
In questo caso il contratto di Consorzio è for-
mato da atto costitutivo e statuto, preferibil-              Il contratto di Consorzio di Gestione con attività
mente approvati con atto pubblico davanti ad                 esterna dev’essere stipulato per iscritto, con atto
un notaio, che devono essere depositati presso               pubblico (davanti al notaio). I contenuti minimi
il Registro Imprese e deve prevedere l’istituzio-            del contratto di consorzio sono: l’oggetto, la du-
ne di un ufficio che svolge attività con i terzi.            rata; la sede; gli obblighi assunti dai consorziati e
                                                             i contributi dovuti; le attribuzioni dei poteri agli
Il Consorzio con attività esterna è assimilato, da           organi consortili; le modalità di ammissione dei
un punto di vista contabile e fiscale, alla ge-              nuovi consorziati; i casi di recesso e di esclusione;
stione di una società commerciale, con relati-               le sanzioni per gli inadempimenti dei consorziati.
vi obblighi dichiarativi e contabili propri delle
società di capitali. Essi non redigono però un               Inoltre, se il contratto ha rilevanza esterna va aper-
bilancio d’esercizio bensì una situazione patri-             ta la Partita Iva e il contratto va depositato entro
moniale.                                                     30 giorni presso il Registro delle Imprese del ter-
                                                             ritorio comunicando in particolare: denominazio-
                                                             ne, oggetto e sede dell’ufficio; durata; persone
                                                             cui sono attribuite le cariche sociali (Presidente,
Cos’è un consorzio di                                        direttore,..) e i relativi poteri e rappresentanza; la
gestione della piccola pesca                                 modalità di formazione del Fondo Consortile e le
                                                             norme sulla liquidazione del Consorzio.
artigianale?
È una struttura organizzativa, generalmente
costituita preferibilmente nella forma del con-              Quali sono gli obblighi dei
sorzio con attività esterna, definita dal DM 7
dicembre 2016, che ha lo scopo di fornire alle
                                                             consorziati?
imprese della piccola pesca artigianale attrez-              I consorziati devono attenersi a quanto previsto
zature utili all’attività di pesca ed elementi in-           nello statuto e nell’eventuale regolamento attua-
novativi per migliorare le condizioni dell’atti-             tivo, compreso il pagamento del corrispettivo per
vità di pesca. Più in particolare, il Consorzio              i servizi resi dal Consorzio al consorziato.
vuole ottimizzare la gestione e tutela delle
risorse ittiche locali, sviluppare strutture di              Inoltre devono versare i contributi consortili deli-
supporto a terra e promuovere iniziative di va-              berati dagli organi sociali, e in particolare:
lorizzazione del pescato, proponendosi come
unico interlocutore, per conto delle proprie                 -   Versare la quota iniziale di partecipazione, che
partecipanti, nei confronti degli enti pubblici                  rappresenta il conferimento di ciascun consor-
e privati.                                                       ziato e da cui scaturiscono diritti e doveri della
                                                                 sua partecipazione;
Svolge le sue attività a favore delle imprese che
operano all’interno di uno stesso compartimen-               -   Versare i contributi ordinari e straordinari sta-
to marittimo, e la sua competenza è limitata al                  biliti dagli organi sociali per il funzionamento
territorio di riferimento. Il Consorzio definisce re-            del Consorzio.

                                                        14
Quali sono gli organi del                                   il controllo legale sui conti.

consorzio?
Gli organi sociali sono definiti nello statuto e ge-        Cos’è il fondo consortile?
neralmente sono: l’Assemblea dei Consorziati, il
                                                            È l’insieme delle risorse patrimoniali del Consor-
Consiglio Direttivo o Consiglio di Amministrazio-
                                                            zio, che costituisce il suo patrimonio, ed è forma-
ne, il Collegio Sindacale o revisore legale.
                                                            to dai contributi versati dai consorziati e dai beni
ASSEMBLEA: delibera sulle materie principali di             acquistati dal Consorzio. Per tutta la durata del
realizzazione dell’oggetto sociale definite nello           Consorzio i consorziati non possono chiederne la
statuto, ad es. modifiche statutarie, approvazione          ripartizione e i creditori dei consorziati non pos-
di regolamenti, nomina degli organi sociali e loro          sono aggredirlo.
poteri, programmi di attuazione, diritti e obblighi
dei consorziati;

CONSIGLIO DIRETTIVO (o Consiglio di Ammi-
                                                            Come è gestita la
nistrazione): amministra e gestisce il Consorzio            responsabilità verso i terzi?
secondo le direttive assembleari, curando l’ap-
plicazione dei regolamenti, redige il bilancio              È opportuno precisare che:
d’esercizio, controlla i consorziati, provvede agli
adempimenti amministrativi e pubblicitari. Al suo           -   nel caso di obblighi assunti in nome del Con-
interno viene nominato - dall’assemblea o dal                   sorzio e dalle persone che ne hanno la rappre-
Consiglio stesso - un Presidente (ed un Vicepre-                sentanza, i creditori del consorzio possono far
sidente, in caso di suo impedimento) che ha la                  valere i loro diritti solo sul fondo consortile;
rappresentanza legale del Consorzio;
                                                            -   invece per le obbligazioni assunte per conto
COLLEGIO SINDACALE: è obbligatorio solo al                      dei singoli consorziati rispondono sia i consor-
superamento di determinate dimensioni, con-                     ziati sia il Fondo consortile.
trolla l’amministrazione del Consorzio e il rispetto
delle norme di legge e statutarie; esercita anche

                                                       15
Consorzio per la Pesca Artigianale Costiera

                                              16
Consorzio di
Gestione tra imprese
della Piccola Pesca
Artigianale
Estratto da Statuto

ARTICOLO 1
(Denominazione)                                          FEDAGRI PESCA - CONFCOOPERATIVE,
                                                         LEGACOOP VENETO, è costituito […] un
1. Nel quadro delle iniziative finalizzate al so-        Consorzio a responsabilità limitata per il co-
   stegno della piccola pesca e della piccola            ordinamento della pesca, la produzione, gli
   pesca artigianale, in conformità al D.M. 7 di-        scambi dei prodotti ittici nel territorio com-
   cembre 2016 “Disciplina della piccola pesca           partimentale di Venezia denominato: “CON-
   e della piccola pesca artigianale”, promosso          SORZIO DI GESTIONE TRA IMPRESE DELLA
   dalle Associazioni di rappresentanza e tutela         PICCOLA PESCA E PICCOLA PESCA ARTI-
   del movimento cooperativo AGRITAL/AGCI,               GIANALE ………..”.

                                                    17
Consorzio per la Pesca Artigianale Costiera

ARTICOLO 2                                                    ARTICOLO 6
(Sede)                                                        (Collaborazioni)

[…]                                                           […]

ARTICOLO 3                                                    ARTICOLO 7
(Scopo ed oggetto sociale)                                    (Durata)

1. Il Consorzio ha per scopo nell’ambito dei con-             1. Il consorzio ha la durata fino al 31.12.2040.
     fini territoriali di riferimento la promozione
     dello sviluppo, della competitività e della so-          2. La durata può essere prorogata con delibera
     stenibilità della piccola pesca costiera artigia-           dell’Assemblea in seduta straordinaria.
     nale, in particolare la gestione e tutela delle
                                                              […]
     risorse che incidono nella fascia costiera entro
     le 6 miglia dalla costa valorizzando le produ-
                                                              ARTICOLO 8
     zioni delle Consorziati, la loro formazione, la
     valorizzazione della qualità del pescato.                (Scioglimento)
2. Per conseguire tali scopi il Consorzio potrà               1. Il Consorzio si scioglie per:
   svolgere le seguenti attività:
                                                                    a) decorso del tempo stabilito per la sua du-
      -   sviluppare strutture di supporto a terra                     rata;
          dell’attività di produzione;
                                                                    b) sopraggiunta impossibilità di conseguire
      -   promuovere iniziative di valorizzazione                      l’oggetto sociale;
          della qualità del pescato degli associati ed
          ogni altra misura ritenuta idonea ad assi-          […]
          curare una gestione razionale delle risorse;
                                                                    e) altre cause previste dalla legge o delibe-
[…]                                                                    razione dell’assemblea straordinaria dei
                                                                       consorziati.
Il Consorzio opererà con la massima collabora-
zione con il Ministero delle politiche agricole, ali-
mentari e forestali e con gli Istituti di ricerca al
fine di promuovere e realizzare studi e ricerche              ARTICOLO 9
sull’ambiente marino.
                                                              (Liquidazione)
ARTICOLO 4                                                    […]
(Regolamentazione consortile di pesca)
                                                              ARTICOLO 10
[…]
                                                              (Gestione)
ARTICOLO 5                                                    1. Il Consorzio non ha lo finalità di lucro. Sussiste
(Regolamento di pesca)                                           per esso l’obbligo di chiudere il bilancio in pa-
                                                                 reggio.
[…]
                                                                    L’esercizio sociale va dal 1 gennaio al 31 di-
                                                                    cembre di ogni anno. Il Consiglio Direttivo
                                                                    provvederà alla formazione del bilancio con-

                                                         18
suntivo d’esercizio del Consorzio, che dovrà            ARTICOLO 13
      essere approvato dall’Assemblea dei Consor-
      ziati nei termini di legge.                             (Entrate)

[…]                                                           1. Il patrimonio del Consorzio è costituito:

2. Le spese di funzionamento generale ai fini del                a) dalle quote corrisposte dai soci all’atto di
   coordinamento tecnico e di propaganda sa-                        adesione;
   ranno coperte dai partecipanti, in proporzione
   alla loro partecipazione.                                     b) dalle quote sociali annuali ordinarie e da
                                                                    quelle straordinarie, nella misura stabilita
[…]                                                                 dall’Assemblea;

ARTICOLO 11                                                      c) dalle sottoscrizioni in qualunque modo
                                                                    versate, da parte di privati o enti pubblici;
(Fondo consortile)
                                                                 d) da atti di liberalità e da contributi di enti
[…]                                                                 pubblici e da privati;

ARTICOLO 12                                                      e) da proventi derivanti dalle rendite
                                                                    patrimoniali o dalle attività del Consorzio;
(Riserve)
                                                                 f) dai contributi specificamente previsti per i
1. Tutte le riserve, a qualsiasi titolo siano costitu-              consorzi dalla normativa vigente;
   ite, devono avere le caratteristiche della indi-
   sponibilità e della indivisibilità.                           g) dai beni acquistati con i contributi dei
                                                                    consorziati.
[…]

                                                         19
Consorzio per la Pesca Artigianale Costiera

ARTICOLO 14                                                      ARTICOLO 17
(Soci o Consorziati)                                             (Recesso)

1. Possono essere soci - o Consorziati - le impre-               […]
   se, singole o associate, anche in forma coope-
   rativa, in possesso dei seguenti requisiti:                   ARTICOLO 18
      a) che esercitino la piccola pesca artigianale             (Espulsione)
         nel Compatimento territoriale di operati-
         vità del Consorzio, per mezzo di imbarca-               […]
         zioni aventi lunghezza inferiore a 12 metri
         fuori tutto;                                            ARTICOLO 19

      b) che siano abilitate all’esercizio della pe-             (Provvedimenti disciplinari)
         sca costiera locale (ad una distanza non                […]
         superiore alle 12 miglia dalla costa), con
         uno o più sistemi e/o attrezzi da pesca in-             2. I provvedimenti disciplinari sono irrogati dal
         dicati come rientranti nella piccola pesca                 Consiglio Direttivo, salvo l’espulsione dei soci
         artigianale dalla normativa vigente (DM 7                  che dev’essere deliberata dall’Assemblea.
         dicembre 2016 e successive modifiche o
         integrazioni) e che rinuncino espressamen-              ARTICOLO 20
         te all’utilizzo di attrezzi ulteriori, ove anno-
         verati nella licenza di pesca.                          (Organi)

                                                                 1. Sono organi del Consorzio:
ARTICOLO 15
                                                                       a) l’Assemblea;
(Ammissione)
                                                                       b) il Consiglio direttivo e il suo Presidente;
1. L’ammissione di nuovi Consorziati è subordi-
   nata alla presentazione della domanda scritta                       c) il Collegio sindacale o revisore legale dei
   al Consiglio direttivo, nella quale si dovrà di-                       conti, ove nominati.
   chiarare di condividere gli scopi del Consorzio
   e di essere a piena conoscenza delle disposi-                 ARTICOLO 21
   zioni del presente Statuto e di accettarle nella
   loro integrità.                                               (Assemblea)

[…]                                                              […]

ARTICOLO 16                                                      ARTICOLO 22
(Risoluzione del rapporto consortile)                            (Funzionamento dell’Assemblea)

1. Il rapporto consortile è risolto per i seguenti               […]
   motivi:
                                                                 ARTICOLO 23
      a) recesso;
                                                                 (Consiglio direttivo)
      b) dimissioni;
                                                                 […]
      c) espulsione.

                                                            20
ARTICOLO 24                                         ARTICOLO 29
(Funzionamento del Consiglio direttivo)             (Revisore legale dei conti)

[…]                                                 […]

ARTICOLO 25                                         ARTICOLO 30
(Competenze del Consiglio direttivo)                (Regolamento di funzionamento)

[…]                                                 1. Con l’emanazione di norme interne predi-
                                                       sposte dal Consiglio direttivo ed approvate
ARTICOLO 26                                            dall’Assemblea potranno essere definite le
                                                       norme di funzionamento del Consorzio, ad in-
(Presidente)                                           tegrazione o maggior dettaglio delle norme
                                                       statutarie, da contenersi in apposito regola-
[…]
                                                       mento interno.
ARTICOLO 27
                                                    ARTICOLO 31
(Organo di controllo)
                                                    (Clausola compromissoria)
[…]
                                                    […]
ARTICOLO 28
                                                    ARTICOLO 32
(Competenze del Collegio sindacale o Sindaco
                                                    (Norma finale)
unico)
                                                    […]
[…]

                                               21
Consorzio per la Pesca Artigianale Costiera

                                              22
FEP 2007-2013
Progetto 12/SZ/2013 approvato con DGR
n. 313 del 11.03.2014 - pubblicato nel
BUR Veneto n. 32 del 21.03.2014

Azione 5 - “Piano di gestione
della fascia costiera”

Piano di Gestione
della Fascia Costiera
del Compartimento
Marittimo di Venezia
Estratto

1. INTRODUZIONE                                             mediante la creazione di un quadro decisionale
                                                            coerente, trasparente, sostenibile e basato su ele-
Il rapido ed elevato incremento della domanda di            menti concreti. Per conseguire i suoi obiettivi, la
spazio marittimo per scopi diversi, come gli im-            direttiva prevede di stabilire un processo di pia-
pianti per la produzione di energia da fonti rinno-         nificazione dello spazio marittimo che si traduca
vabili, la prospezione e lo sfruttamento di petrolio        nell’elaborazione di uno o più piani di gestione
e gas naturale, il trasporto marittimo e le attivi-         dello spazio marittimo stesso.
tà di pesca, la conservazione degli ecosistemi e
della biodiversità, l’estrazione di materie prime,          Con questo quadro di riferimento ad oltre 4
il turismo, gli impianti di acquacoltura e il patri-        anni dall’entrata in vigore del Regolamento CE
monio culturale sottomarino, nonché le moltepli-            1967/2006, meglio noto come Regolamento
ci pressioni sulle risorse costiere richiedono una          per il Mediterraneo, la pesca del Nord Adriatico,
strategia integrata di pianificazione e di gestione.        compresa quella del Compartimento Marittimo
                                                            di Venezia, vuole trovare una nuova dimensione,
Al fine di favorire la coesistenza sostenibile degli        anche perché oltre alla restrizioni normative, al-
usi e, ove opportuno, un’idonea ripartizione del-           tri fattori hanno contribuito ad incidere negativa-
lo spazio marittimo tra i vari usi pertinenti, è ne-        mente sullo stato degli operatori della pesca ma-
cessario predisporre un quadro che comprenda                rittima locale (opere infrastrutturali, ripascimenti,
almeno l’elaborazione e l’attuazione di una pia-            infrastrutture energetiche, ecc.).
nificazione dello spazio marittimo che si traduca
nella definizione di piani.                                 Nell’ottica di tutela e valorizzazione delle imprese
                                                            di pesca, delle comunità locali che vivono di tali
L’applicazione della Direttiva 2014/89/UE del               mestieri e delle risorse ittiche dell’Alto adriatico le
Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 lu-               Associazioni di Categoria della pesca professio-
glio 2014, che istituisce un quadro per la piani-           nale hanno attivato nell’ambito Fondo Europeo
ficazione dello spazio marittimo, contribuirà alla          per la Pesca 2007-2013 “Sviluppo sostenibile del-
gestione efficace delle attività marittime e all’u-         le zone di pesca” Piano di Sviluppo Locale “Pesca
tilizzo sostenibile delle risorse marine e costiere         ed innovazione sulla costa veneziana” un proget-

                                                       23
Consorzio per la Pesca Artigianale Costiera

to specifico dal titolo Piano di Gestione della                  menti che hanno apportato ulteriori modifiche ed
Fascia Costiera del Compartimento Marittimo                      aggiornamenti alla pesca marittima locale, qua-
di Venezia con l’intenzione di mettere a dispo-                  li il Regolamento CE 1224/2009 ed il Regola-
sizione delle imprese associate, degli Enti Locali,              mento UE 404/2011, che istituiscono il sistema
della Autorità Marittima del Ministero delle po-                 di licenza a punti e l’uso del giornale di bordo,
litiche agricole alimentari e forestali una serie di             elettronico (log-book) o cartaceo, per comunicare
strumenti di pianificazione coerenti con la logica               tutti i dati delle uscite in mare (orari, quantitativi e
della pianificazione dello spazio marittimo e utili              specie pescati, imprevisti, trasbordi, ecc.).
a risolvere conflitti intrasettoriali ed intersettoriali.
                                                                 In questo quadro si inserisce la Direttiva 2014/89/
Nell’ambito del progetto di Piano di Gestione                    UE che istituisce un quadro per la pianificazione
della Fascia Costiera del Compartimento Maritti-                 dello spazio marittimo nell’intento di promuovere
mo di Venezia è stata condotta una presa d’atto                  la crescita sostenibile delle economie marittime,
del Piano di Gestione Nazionale delle draghe                     lo sviluppo sostenibile delle zone marine e l’uso
idrauliche (redatto ai sensi del Reg CE 1967/2006                sostenibile delle risorse marine. Gli obiettivi della
e approvato con D.M. 23/09/2014) e avviato e                     presente Direttiva (art. 5) consigliano l’adozione
sviluppato il Piano di Gestione su base compar-                  di Piani di Gestione per contribuire allo svilup-
timentale degli attrezzi da posta.                               po sostenibile dei settori energetici del mare,
                                                                 dei trasporti marittimi e del settore della pesca
                                                                 e dell’acquacoltura, per la conservazione, la tute-
                                                                 la e il miglioramento dell’ambiente, compresa la
2. QUADRO NORMATIVO DI                                           resilienza all’impatto del cambiamento climatico.

RIFERIMENTO                                                      Altri livelli di controllo sono stati applicati alle
                                                                 specie inserite negli elenchi CITES ed in qualche
La pesca costiera nazionale, e quella veneta in                  modo ritenute in pericolo, al fine di rinvigorire gli
particolare, ha subìto una fase di radicale riordino             stock, come ad esempio l’anguilla europea, og-
nel giugno 2010, con l’entrata in vigore del Re-                 getto del Regolamento CE 1100/2007.
golamento CE 1967/2006, noto come Regola-
mento per il Mediterraneo, che in linea generale                 Inoltre, dal 1° gennaio 2015 è entrato in vigore un
ha previsto:                                                     nuovo regolamento comunitario che vieta l’utiliz-
                                                                 zo degli attrezzi da posta derivanti.
·   Il divieto di effettuare azione di pesca a stra-
    scico entro tre miglia marine dalla costa.                   In ambito nazionale la legge di riferimento è il
                                                                 DPR 1639/1968 (in attuazione alla Legge Nazio-
·   L’obbligo di utilizzo di reti aventi maglia di for-          nale 963/1965) aggiornato negli anni, con De-
    ma romboidale e larghezza di 50 mm o ma-                     creti Ministeriali ed Ordinanze della Capitaneria
    glie di forma quadrata con larghezza 40 mm.                  di Porto emanati per regolamentare i singoli si-
                                                                 stemi di pesca. Regolamenti paralleli gestiscono
·   Il divieto di pesca con draga idraulica entro                la pesca di molluschi bivalvi con draga idraulica,
    0.3 miglia marine dalla costa.                               in quanto questo sistema di pesca è stato dato
                                                                 in gestione a Consorzi (Co.Ge.Vo.) istituiti con il
Nell’ambito Alto Adriatico tale regolamento ha
                                                                 DM 44 del 12 gennaio 1995 e s.i.m. e l’attività di
generato impatti significativi su oltre 100 imprese
                                                                 pesca regolata con altri decreti ed ordinanze. Al
di pesca che fino ad allora esercitavano la pesca a
                                                                 fine di ottemperare alle richieste pervenute dalla
strascico entro tre miglia marine in base ad una de-
                                                                 Commissione Pesca UE, il competente Ministero
roga alla normativa nazionale (DPR 1639/1968),
                                                                 delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ha
mirata soprattutto alla pratica di due tipologie di
                                                                 redatto ed adottato un Piano Nazionale di Ge-
pesche “speciali”: la pesca delle seppie (periodo
                                                                 stione delle draghe idrauliche (D.M. 23 settem-
aprile-giugno) e la pesca dei latterini (periodo no-
                                                                 bre 2014), che attualmente è in fase di analisi alla
vembre-febbraio).
                                                                 suddetta Commissione Pesca Europea. Questo
Al Reg. CE 1967/2006 sono seguiti altri regola-                  nuovo Piano Nazionale di Gestione aggiornava il
                                                                 precedente Piano redatto nel 2010.

                                                            24
Nel contempo nel Compartimento Marittimo di                realizzata potrebbe sottrarre circa 75 ettari di am-
Venezia, dove le draghe idrauliche sono afferenti          bito marino, danneggiando in particolare la pe-
al Co.Ge.Vo. di Venezia, i diversi sistemi di pesca        sca della Chamelea gallina, ed il terminal pluri-
fanno riferimento ad Ordinanze della locale Ca-            modale off-shore, che dovrebbe sorgere circa 8
pitaneria di Porto emanate ad hoc per attuare le           miglia nautiche al largo della bocca di porto di
attività gestionali proposte dai competenti con-           Malamocco e fare da punto di smistamento del
sorzi.                                                     traffico mercantile di tutto il Nord Adriatico. Que-
                                                           sta opera presenterebbe interferenze di varia
In ambito locale gli attrezzi da posta sono rego-          entità su più sistemi di pesca, interessando mag-
lamentati dalla Capitaneria di Porto di Venezia,           giormente la risorsa Callista chione (fasolaro), in
con Ordinanze di carattere generale (n. 10/1991            quanto sottrarrebbe circa 2.500 ettari di un ambi-
e 29/2007) che contengono tutte le indicazioni             to ad elevata densità di questi molluschi bivalvi,
per questa tipologia ed un’ordinanza di carattere          ed in misura minore seppur sempre con una certa
annuale che determina inizio e fine stagione di            rilevanza anche altre tipologie di pesca quali lo
pesca ed eventuali modifiche.                              strascico, la pesca con draga idraulica di vongola
                                                           adriatica e la pesca con attrezzi da posta.
Parallelamente alle Ordinanze che regolano la
pesca marittima si inseriscono le Ordinanze ema-           Altro tema di interventi in ambito marittimo sono i
nate dalla stessa Autorità Marittima per normare           dragaggi per effettuare i ripascimenti delle spiag-
la Sicurezza Balneare (Ordinanze n. 43/2012 e              ge, che durante la stagione invernale subiscono
44/2012).                                                  gli effetti negativi delle continue, e sempre più in-
                                                           tense, mareggiate. Nella tabella 8.1 sono riportati
                                                           i principali interventi proposti ed effettuati lungo
                                                           la fascia costiera del Veneto dal 2010 al 2014. In
3. INTERFERENZE DELLE                                      particolare, il “Programma sperimentale per la
                                                           ricomposizione ambientale e produttiva nell’am-
OPERE INFRASTRUTTURALI                                     bito delle attività di escavazione marina e ripasci-
PREVISTE NELLA FASCIA                                      mento costiero sulle risorse C. chione e C. gallina
                                                           nella cava JC (2011-2014)” è stato il progetto che
COSTIERA NEI CONFRONTI                                     ha dato il via ad una nuova modalità gestionale
                                                           dei lavori marittimi in ambito regionale. Infatti,
DELLE ATTIVITÀ DI PESCA E                                  l’Unità di Crisi della Pesca (istituita dalla Regione
ACQUACOLTURA                                               del Veneto con DGR 1589 del 08 giugno 2010 ed
                                                           integrata con DGR 2297 del 28 settembre 2010)
I pescatori locali hanno evidenziato che oltre alla        ha redatto un protocollo operativo da attuare
carenza di risorsa ed alle problematiche legate            ogni qualvolta un’opera infrastrutturale interferi-
alla normativa, il “loro” mare è un cantiere aper-         sca con la pesca, costituito da attività di ricompo-
to, dove vengono effettuati moltissimi lavori che          sizione ambientale e produttiva e di ricomposizio-
interferiscono con l’attività di pesca.                    ne socio-economica.

L’esempio più famoso di lavori marittimi in ambito         Per quanto riguarda la ricomposizione ambientale
veneziano è la realizzazione del sistema Mo.S.E.           e produttiva le linee principali di tale protocol-
alle bocche di porto per proteggere Venezia e la           lo di intervento prevedono una serie di attività
sua laguna dagli eventi di alta marea, un’attività         ante-opera (a tutela dei banchi naturali e dei me-
che ormai continua dal maggio 2003 (posa della             stieri della pesca) ed un’ulteriore serie di attività
prima pietra) e che ha adattato la conformazione           post-opera (per la ricostituzione dei banchi na-
del litorale alle esigenze dell’opera.                     turali ove possibile o lo spostamento degli stessi
                                                           in altre zone da riattivare), inoltre in situazioni in
Nel frattempo sono seguiti alcuni progetti di una          cui gli interventi prevedono un’interferenza mag-
certa rilevanza che fino ad ora sono rimasti sul-          giore sulla struttura produttiva locale (mentre se
la carta, quali la darsena sul lato mare della diga        l’intervento è di una certa entità) si procede con
foranea di San Nicolò di Lido di Venezia, che se           un’analisi dettagliata di tutte le componenti inte-

                                                      25
Consorzio per la Pesca Artigianale Costiera

ressate ricercando quegli interventi che possano                      ·    iniziative di trasformazione di prodotti con im-
garantire anche una ricomposizione socio-econo-                            pianti a terra;
mica del settore.
                                                                      ·    miglioramento delle tecniche commercializza-
In tale caso gli obiettivi da raggiungere con azio-                        zione.
ni/progetti possono essere così sintetizzati:

·      riarmonizzare lo sforzo di pesca nei diversi
       comparti;

·      riconversione di addetti-mestieri-imbarcazioni;

·      potenziamento delle attività integrative (turi-
       smo, pesca sportiva, impianti a mare);

·      formulazione di piani di gestione (strascico,                  TABELLA 3.1
       fasolari, vongole, seppie);                                    Elenco delle principali opere infrastrutturali realizzate lungo
                                                                      la fascia costiera veneta (2010-2014).
·      programmi di valorizzazione della produzione;

    Intervento                                                   Localizzazione               Soggetto promotore
    Attività di escavazione marina e ripascimento costiero       Litorale Eraclea-Caorle e    Regione del Veneto – Difesa del
    sulle risorse Callista chione e Chamelea gallina nella       area marina (cava JC) a 8    Suolo
    cava JC (2011-2014)                                          miglia nautiche

    Interventi integrativi alle foci dei fiumi Brenta e Adige.   Litorale di Sottomarina e    Magistrato alle Acque di Venezia
    Interventi emergenziali a protezione dei litorali di         Isola Verde
    Sottomarina e Isola verde, in attuazione del Protocollo
    di Intesa sottoscritto il 6 marzo 2009 – Stagione 2011

    Interventi integrativi alle foci dei fiumi Brenta e Adige.   Litorale di Sottomarina e    Magistrato alle Acque di Venezia –
    Interventi emergenziali a protezione dei litorali di         Isola Verde                  Regione del Veneto
    Sottomarina e Isola verde, in attuazione del Protocollo
    di Intesa sottoscritto il 6 marzo 2009 – Stagione 2012

    Porto turistico in località San Nicolò. Riqualificazione e   Litorale Lido di Venezia     Est Capital Sgr
    sviluppo dell’”ex Ospedale al Mare” del Lido di Venezia
    ed aree di prossimità (2011)

    Progetto del nuovo porto turistico di Caleri                 Laguna di Caleri –           Rosamarina s.r.l.
    (2010-2011)                                                  comune di Rosolina

    Progetto del Terminal Plurimodale Off-shore (2013)           Litorale Lido di Venezia     Magistrato alle Acque di Venezia
                                                                 – Pellestrina a 8 miglia
                                                                 nautiche

    Progetto innovativo di ripascimento del litorale di          Litorale di Jesolo           Magistrato alle Acque di Venezia –
    Cortellazzo-Jesolo (2013)                                                                 Regione del Veneto

    Progetto di ripascimento del litorale di Sottomarina ed      Litorale di Sottomarina e    Magistrato alle Acque di Venezia
    Isola Verde (2013)                                           Isola Verde

    Progetto di ripascimento del litorale di Cortellazzo-        Litorale di Jesolo           Magistrato alle Acque di Venezia –
    Jesolo sulla risorsa Chamelea gallina (anno 2014)                                         Regione del Veneto

    Progetto di ripascimento e realizzazione della barriera      Litorale di Sottomarina e    Magistrato alle Acque di Venezia –
    sommersa lungo il litorale di Chioggia-Sottomarina sulla     Isola Verde                  Regione del Veneto
    risorsa Chamelea gallina (anno 2014)

    Realizzazione barriera soffolta nel litorale antistante il   Litorale di Sottomarina      Magistrato alle Acque di Venezia –
    Lido di sottomarina                                                                       Regione del Veneto

                                                                 26
4. INTERFERENZE TRA I                                        Un’azione di parziale mitigazione delle interferen-
                                                             ze si osserva dal momento in cui gli Enti Gestori
DIVERSI SISTEMI DI PESCA                                     della pesca ai molluschi bivalvi (Co.Ge.Vo.) isti-
                                                             tuiscono il fermo pesca di due mesi nel periodo
Il Regolamento CE 1967/2006 ha creato molti di-              compreso tra aprile e giugno. Fermo pesca che
sagi alla pesca marittima del Veneto, ma d’altra             ha più una valenza di non creare conflittualità tra
parte ha risolto una delle conflittualità che vi era-        la pesca delle seppie e quella delle vongole di
no tra i diversi sistemi di pesca. Infatti, a partire        mare che biologica, poiché i mesi migliori per un
dal 1° giugno 2010 è cessata l’interferenza tra la           reale fermo biologico sarebbero i mesi estivi.
pesca a strascico e le attività di pesca praticate
entro le 3 miglia nautiche.                                  L’interferenza tra pesca con draga idraulica e
                                                             attrezzi da posta fissi (nasse e reoni) è presen-
Lungo la fascia costiera sono in essere le seguenti          te, crea annualmente delle problematiche ed è
interferenze tra sistemi di pesca:                           necessario applicare azioni gestionali.
·   Pesca con nasse e pesca con draghe idrauli-
    che.
                                                             4.2 PESCA CON DRAGHE IDRAULICHE E
·   Pesca draghe idrauliche e impianti di acqua-
    coltura.
                                                             MITILICOLTURE
                                                             La pesca delle vongole della specie C. gallina con
·   Pesca con draghe idrauliche (fasolari) e pesca
                                                             draga idraulica è praticata lungo la fascia costiera
    a strascico.
                                                             dalle 0,3 miglia nautiche spingendosi al largo fino
·   Pesca a strascico ed impianti di acquacoltura.           a dove la risorsa è presente in quantità tali da ga-
                                                             rantire un’attività economicamente sostenibile (in
                                                             alcuni punti l’areale arriva a 1,5-2 miglia nautiche).

4.1 PESCA CON LE NASSE ED ATTREZZI                           Generalmente i motopesca adibiti a tale tipo di
DA POSTA E PESCA CON DRAGHE                                  pesca non si spingono mai oltre la batimetria
                                                             dei 8-9 m dove, per l’aumento della componen-
IDRAULICHE                                                   te limosa dei sedimenti, diminuisce l’idoneità
La pesca con draga idraulica di vongole, cappe-              dell’ambiente per l’insediamento e lo sviluppo di
lunghe e cuori, svolgendosi a distanza ravvicinata           C. gallina.
dalla linea di costa (tra 0.3 miglia nautiche ed in          Attualmente non sono state riscontrate interfe-
alcuni punti anche fino a 1,5-2 miglia nautiche),            renze tra questa attività di pesca e l’allevamento
entra spesso in conflitto con altre attività di pesca        di mitili su long-line e di conseguenza tale conflit-
che insistono sugli stessi areali, come ad esempio           tualità assume significato ed importanza soltanto
la pesca con attrezzi da posta (nasse e reoni per            in fase di assegnazione di nuove concessioni per
seppie, tramagli e “imbrocco”).                              attività di mitilicoltura in areali all’interno di circa
Per le caratteristiche stesse della pesca con dra-           1,5 miglia nautiche.
ga idraulica, che prevede il traino di una gabbia            L’interferenza tra pesca con draghe idrauliche
sul fondale (cfr. paragrafo 7.4.1), con un raggio di         ed allevamento di mitili viene classificata come
manovra piuttosto significativo, il passaggio del            non presente, ma potenziale.
motopesca può causare danni ad altri attrezzi fissi
e posizionati in tire o lunghi distese di rete.

L’interferenza si accentua nel periodo primaveri-            4.3 Pesca con draghe idrauliche e pesca
le-estivo (aprile-luglio), quando viene praticata la
pesca delle seppie con nasse e reoni e la fascia co-
                                                             a strascico
stiera veneziana è letteralmente foderata di attrez-         La pesca a strascico, dopo essere stata obbliga-
zi da posta (nel 2014: 58.000 nasse e 58 postazioni          toriamente portata oltre le tre miglia nautiche po-
per reoni – Fonte: Capitaneria di Porto di Venezia).

                                                        27
Consorzio per la Pesca Artigianale Costiera

trebbe interferire con le draghe idrauliche dedite             5.1 PROTEZIONE DELLE “TEGNUE” E
alla pesca dei fasolari (Callista chione) che opera-           PESCA A STRASCICO
no sugli scanni sabbiosi oltre le 5 miglia nautiche.
                                                               Un punto contrastato della pesca in Alto Adriatico
Eventi di interferenza o di conflitti tra unità dedite         in rapporto alla protezione e tutela di particolari
a queste due tipologie di pesca non sono state                 biotopi è rappresentato dalle tegnue, formazio-
riscontrate, a fronte di un rispetto reciproco pre-            ni rocciose che si trovano distribuite “a macchia
sente tra loro.                                                di leopardo” e si innalzano dal fondale sabbioso
                                                               da qualche centimetro a pochi metri. Si tratta di
Quindi, l’interferenza tra pesca dei fasolari (C.
                                                               ambienti che per la loro conformazione sono den-
chione) con draghe idrauliche e pesca a stra-
                                                               samente popolati da organismi animali e vegetali
scico viene classificata come non presente, ma
                                                               che possono essere gravemente danneggiati dal
potenziale.
                                                               passaggio dei ramponi e delle reti a strascico. Il
                                                               problema si è accentuato nel tempo con l’avvento
                                                               delle turbosoffianti e della pesca a strascico, effet-
4.4 PESCA A STRASCICO E                                        tuata con reti dotate di una catena a protezione
MITILICOLTURE                                                  del bordo inferiore e trainata da due battelli con
                                                               motorizzazioni elevatissime, che ha permesso di
L’entrata in vigore del Reg. CE 1967/2006 ha cre-              pescare sempre più vicino e addirittura sopra que-
ato il nuovo limite delle tre miglia nautiche per              sti affioramenti, con danneggiamenti talora molto
l’esercizio della pesca a strascico. In tale situazio-         evidenti.
ne sono decaduti la maggior parte delle esistenti
interferenze tra questo tipo di pesca e gli impianti           Le tegnue presenti lungo i litorali del Comparti-
long-line di mitilicoltura, in quanto solo 4 (uno a            mento Marittimo di Venezia (Caorle, Cavallino e
Caorle e tre a Pellestrina) sono posizionati oltre le          Lido-Pellestrina) sono ambiti protetti con normati-
tre miglia nautiche nel Compartimento Marittimo                ve specifiche dove la pesca professionale e spor-
di Venezia.                                                    tiva è preclusa. Sono ammesse attività di immer-
                                                               sione solo organizzate con gli Enti gestori delle
Il conflitto viene generato dal passaggio dei pe-              singole tegnue.
scherecci con lo strascico troppo vicino agli im-
pianti (dove solitamente vi è una concentrazione               Tale interferenza è presente, originata esclusi-
maggiore di fauna ittica), con l’aggancio di alcune            vamente dal non rispetto da parte dei pescato-
travi e la perdita delle reste di mitili, ivi appese in        ri di normative vigenti, atte alla protezione di
sospensione ed un conseguente danno economi-                   ambienti marini particolari e di elevato pregio
co.                                                            ecologico. Difficile risulta anche far rispettare
                                                               la normativa per via della localizzazione delle
Nella situazione attuale l’interferenza esiste e               tegnue e della velocità dell’azione di pesca.
sono noti casi anche recenti di danneggiamenti
agli impianti long-line provocati da pescherecci
dediti allo strascico.
                                                               5.2 PESCA E QUALITÀ DELLE ACQUE
                                                               Una delle problematiche che il settore della pesca
                                                               deve affrontare è rappresentato dalla qualità del-
5. ALTRE INTERFERENZE                                          le acque che spesso risulta compromessa a causa
                                                               di eventi di varia natura, soprattutto riconducibili
COINVOLGENTI I SISTEMI DI                                      ad origini antropiche.
PESCA                                                          A circa 3 miglia dal litorale veneto, ad esempio,
In ambito marittimo insistono altre attività e/o vin-          esistono lungo la costa delle condotte sottoma-
coli che possono interferire con la pesca maritti-             rine che sversano in mare tramite dei diffusori gli
ma.                                                            scarichi fognari provenienti dagli impianti di de-
                                                               purazione: in questi punti la pesca è interdetta

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per un raggio di 500 m.                                       5.3 PESCA COSTIERA E TURISMO
Anche le foci dei fiumi, Tagliamento, Livenza e
                                                              BALNEARE
Piave, possono avere impatti rilevanti per l’attività         Durante la stagione balneare le Capitanerie di
di pesca, innanzitutto per le variazioni chimico-fi-          Porto locali disciplinano le attività di pesca in
siche che si vengono a creare e per gli apporti               modo da garantire la sicurezza dei bagnanti. Pur
di inquinanti derivanti dai dilavamenti dei terre-            con delle differenze tra le diverse Capitanerie, nel
ni agricoli e da qualche sversamento non auto-                periodo da maggio a settembre è costantemente
rizzato di tipo industriale o di sostanze immesse             vietata la pesca entro la fascia dei 500 m dalla
direttamente nei bacini fluviali sempre in modo               costa (delimitata con boe di colore rosso), e co-
non rispettoso della normativa ambientale. Molti              munque a batimetria inferiore ai 3 m.
fiumi veneti infatti hanno subito modifiche di ret-
tificazione, le golene sono state imbonite e le rive          Tale limitazione crea problemi di lieve entità
cementificate, per cui le acque non riescono a de-            alla pesca con attrezzi fissi da posta, che co-
purarsi naturalmente prima dello sbocco in mare.              munque vengono spostati più al largo annullan-
                                                              do completamente l’interferenza.
Notevole è anche l’apporto di materiale fine che,
depositandosi sui fondali, produce una serie di
effetti (tra cui modifica del sedimento e fenome-
ni di anossia) di entità variabile a seconda della
quantità di materiale, della zona e del periodo.              6. ALTRE CRITICITÀ RELATIVE
Sostanzialmente qualsiasi elemento che altera lo
                                                              ALLA PESCA CON ATTREZZI
stato dell’acqua di mare e la sua classificazione             DA POSTA
può avere effetti negativi sulla risorsa alieutica,
sulla pesca e sulla filiera (tracciabilità del prodot-        L’approccio metodologico di condivisione del
to) a tutela del consumatore finale.                          presente Piano di Gestione presso tutte le ma-
                                                              rinerie interessate ha permesso di evidenziare
Finora sono stati riscontrati casi di modifiche               ulteriori problematiche che interferiscono diretta-
temporanee della classificazione delle acque ed               mente con i pescatori professionali che posiziona-
interruzioni limitate delle attività di pesca, ma in          no in mare gli attrezzi da posta.
caso di realizzazione di grandi opere (i.e. Terminal
Plurimodale Off-shore) potrebbe essere cambiata               Questi problemi riguardano:
la classificazione di alcuni ambiti con ripercussioni
forti sulle attività di pesca ivi comprese. Attual-           ·   La presenza di operatori professionali regolar-
mente le acque costiere oltre sono classificate                   mente autorizzati che posizionano un numero
tipologia A, cioè i molluschi qui pescati posso-                  più elevato di nasse rispetto al massimo con-
no essere consumati subito ed anche crudi, sen-                   sentito dalla normativa vigente (300 nasse per
za ulteriori oneri per i pescatori; se a causa di un              un operatore imbarcato e 600 nasse per due
peggioramento della qualità delle acque queste                    o più operatori imbarcati).
venissero classificate come B significherebbe che
                                                              ·   La presenza di operatori non a norma (comu-
i molluschi qui pescati potrebbero essere com-
                                                                  nemente chiamati pescatori abusivi). Questi
mercializzati e quindi consumati solo previa sta-
                                                                  soggetti operano danneggiando direttamen-
bulazione presso centri autorizzati, con aggravio
                                                                  te ed indirettamente gli operatori regolari.
delle spese a carico del pescatore.
                                                                  Infatti, intensificano lo sforzo di pesca, sbilan-
La presente interferenza è stata censita solo                     ciano i flussi di mercato e conferiscono il tutto
per periodi limitati ed areali limitati e ad oggi                 al di fuori dei canali usuali. La loro quantifica-
rimane un evento potenziale da verificare qua-                    zione è molto complessa, se non impossibi-
lora vengano approvati progetti esecutivi per                     le, in quanto costituiscono un gruppo molto
la realizzazione di nuove opere infrastrutturali                  eterogeneo.
in ambito marittimo.
                                                              ·   La presenza di pescatori sportivi regolarmen-

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