PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA - ISTITUTO COMPRENSIVO DI SISSA TRECASALI - ANNI SCOLASTICI 2019/20, 2020/21, 2021/22 - Scuola in Chiaro
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ISTITUTO COMPRENSIVO DI SISSA TRECASALI PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA ANNI SCOLASTICI 2019/20, 2020/21, 2021/22
Is#tuto Comprensivo Sissa Trecasali – PTOF 2019/22 Indice pag. 1. PREMESSA ……………………………………………………………………………………………….……………….....…… 4 2. IL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA (PTOF) ……………………………….……………..…… 4 3. IL CONTESTO TERRITORIALE…………………………………………..……………………………………………..….. 4 3.1. La situazione socio-economica e culturale ….………………………………………………………..…. 4 3.2. La storia ed il ruolo dell’Is#tuto Comprensivo …………………………………………..…………..… 5 3.3. Scuola e Territorio ………………………………………………………………………………………………..…. 5 4. IL CONTESTO SCOLASTICO ……………………………………………………………………........……………..……. 6 4.1. Missione dell’Is#tuto ……………………………………………………………………………………….......... 6 4.2. Valori di riferimento ....................................................................................................... 6 4.3. Visione ............................................................................................................................7 5. AUTOVALUTAZIONE, PIANO DI MIGLIORAMENTO, PRIORITA’ FORMATIVE .......................... 7 5.1. Rapporto di autovalutazione: Priorità, Traguardi e ObieSvi ......................................... 7 5.1.1. Priorità e Traguardi ............................................................................................7 5.1.2. ObieSvi di processo ..........................................................................................7 5.2. Piano di Miglioramento ................................................................................................. 8 5.3. Priorità Forma#ve .......................................................................................................... 8 6. LE SCUOLE E LE CLASSI .............................................................................................................9 7. IL CURRICOLO ......................................................................................................................... 10 7.1. Traguardi per lo sviluppo delle competenze .................................................................. 10 7.2. Organizzazione dei saperi ............................................................................................. 10 7.3. ObieSvi educa#vi ......................................................................................................... 10 7.4. Campi di Esperienza e Discipline ................................................................................... 11 7.5. Curricolo Ver#cale, Curricolo Orizzontale e Con#nuità ................................................. 11 7.5.1. Criteri e modalità di valutazione degli apprendimen#, di non ammissione alla classe successiva e all’Esame di Stato e tabelle di corrispondenza tra valutazione e voto ………………………………………………………………………………………12 7.5.2. Prove comuni ................................................................................................... 12 7.6. Inclusività e Bisogni Educa#vi Speciali ........................................................................... 13 7.6.1 Inclusione Alunni con disabilità ......................................................................... 13 7.6.2 Inclusione Alunni con DSA .................................................................................14 7.6.3 Inclusione Alunni stranieri ................................................................................ 14 7.6.4. Istruzione domiciliare……………………………………………………………………………………..14 7.7 Organizzazione oraria e logis#ca .................................................................................... 15 7.7.1 Scuola dell’Infanzia ............................................................................................15 7.7.2 Scuola Primaria ……………………………………………………………………………................. 15 7.7.3 Scuola Secondaria di Primo Grado …………………………………………………............... 17 7.8 Uffici e relazioni con il Pubblico ……………………………………............................................... 17 8. MIGLIORAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA ....................................................................... 18 8.1 Aree d’intervento, Funzioni Strumentali al Ptof e Referen# d’Area ............................... 18 8.2 ASvità proge\uali disciplinari ....................................................................................... 18 SCUOLA DELL’INFANZIA 8.2.1 Proge\o Con#nuità Nido – Scuola dell’Infanzia ................................................ 18 SCUOLA PRIMARIA 8.2.2 Proge\o mensa - Educazione alimentare ......................................................... 19 8.2.3 DidaSca migliorata …………………..………………………………..................................... 19 8.2.4 Approfondimento di Lingua Inglese .................................................................. 19 8.2.5 Doposcuola (extra disciplinare) ......................................................................... 19 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO 8.2.6 Proge\o mensa - Educazione alimentare ......................................................... 20 8.2.7 DidaSca migliorata ........................................................................................... 20 8.2.8 Approfondimento di Lingua Inglese .................................................................. 20 8.2.9 Gruppo Spor#vo ………………………………………………………………………………..…..…… 20 8.3 ProgeS in con#nuità ..................................................................................................... 20 8.3.1 Lingua Inglese: Fairy Tales - The Magic Box (Infanzia) ....................................... 21 8.3.2 Can# di Natale (Infanzia) ................................................................................... 22 8.3.3 Teatro (Infanzia – Primaria - Secondaria) .......................................................... 22 2
Is#tuto Comprensivo Sissa Trecasali – PTOF 2019/22 8.3.4 La facilitazione dell’apprendimento degli alunni stranieri (Primaria - Secondaria) ……………………………………………………………………………………………………………………………23 8.3.5 Can# di Natale (Primaria) ………………………………………………………………………………..…24 8.3.6 Studio assis#to …………………………………………………………………………………………………..24 8.3.7 Can# di Natale (Secondaria) ……………………………………………………………………………….25 8.3.8 Corsi di recupero (Secondaria) ……………………………………………………………………………25 8.3.9 Banda scolas#ca (Secondaria) …………………………………………………………………………….26 8.3.10 Coding (Secondaria) …………………………………………………………………………………………..26 8.3.11 La#no (Secondaria) ………………………………………………………………………………………….…26 8.3.12 Zaine\o Mul#mediale (Secondaria) …………………………………………………………………..27 8.3.13 Orchestra Pistapoci (Secondaria) ……………………………………………………………………….27 8.4 Benessere scolas#co e posi#vo sviluppo della persona …………………………………………………..28 8.4.1 Orientamento Classi Terze Scuola Secondaria di Primo Grado ……………………………28 8.4.2 Sportello d’ascolto ……………………………………………………………………………………………..28 8.5 Educazione alla salute …………………………………………………………………………………………………….29 8.6 Food Farm ………………………………………………………………………………………………………………………30 9. FORMAZIONE DEL PERSONALE ………………………………………………………………………………………………..30 9.1 Sicurezza …………………………………………………………………………………………………………………………30 9.2 .Personale Docente …………………………………………………………………………………………………………….30 9.3 Personale ATA Segreteria ………………………………………………………………………………………………..31 9.4 Personale ATA Collaboratori Scolas#ci …………………………………………………………………………….31 10. ALLEGATI …………………………………………………………………………………………………………………………………31 3
Is#tuto Comprensivo Sissa Trecasali – PTOF 2019/22 1 PREMESSA Il Piano Triennale dell’Offerta Forma#va (di seguito, brevemente, PTOF), previsto dal DPR 275/99, così come modificato dalla Legge 107/15, è il documento fondamentale cos0tu0vo dell’iden0tà culturale e proge7uale delle is0tuzioni scolas0che ed esplicita la proge7azione curricolare, extracurricolare, educa0va e organizza0va che le singole scuole ado7ano nell'ambito della loro autonomia. Il PTOF esplicita l’iden#tà della Scuola, la Missione e Visione, le scelte didaSche e forma#ve, i progeS pluriennali previs# e ogni altra informazione rela#va alla par#colare offerta forma#va che la Scuola ha deciso di ado\are. Il PTOF rappresenta l’insieme delle scelte culturali, educa#ve ed organizza#ve che cara\erizzano una Scuola e ne definiscono l’iden#tà. Il Piano è elaborato dal Collegio dei Docen# sulla base degli indirizzi per le aSvità della Scuola e delle scelte di ges#one e di amministrazione defini# dal dirigente scolas#co ed è approvato dal Consiglio d'Is#tuto nei termini indica# dalla norma#va vigente. Il PTOF può essere rivisto e aggiornato ogni anno. 2 IL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA (PTOF) Il Piano Triennale dell’Offerta Forma#ve (di seguito brevemente P.T.O.F. o “PTOF”) illustra l’organizzazione oraria, didaSca e logis#ca della Scuola, presenta le scelte educa#ve dell’Is#tuto mo#vandole in un quadro che faccia riferimento tanto alle indicazioni nazionali quanto alle istanze territoriali. A tal Fine il Piano dell’Offerta Forma#va: • Esplicita le basi e gli indirizzi proge\uali ed organizza#vi dell’aSvità dei docen# e delle classi e definisce le linee guida e le pra#che educa#ve e didaSche condivise; • Risponde alle esigenze del Territorio in cui sono ubicate le scuole dell’Is#tuto ed alle aspe\a#ve delle famiglie in quanto inserisce trasversalmente, nell'ambito della didaSca curricolare, i temi di cara\ere ambientale, sociale e civile che sono alla base dell’iden#tà culturale e della pra#ca della ci\adinanza aSva; • Valorizza la professionalità docente: la sua elaborazione si fonda sull’autonomia culturale e professionale degli insegnan#; essi formulano specifici percorsi forma#vi ada\ando le sue linee guida alle differen# esigenze degli alunni, tenuto conto del contesto di riferimento; • Promuove lo sviluppo integrale della persona, ar#colando gli obieSvi educa#vi e didaSci in relazione alla formazione cogni#va, corporea, affeSva, relazionale ed e#ca degli alunni. Il PTOF, inoltre, indica gli insegnamen# e le discipline necessarie per coprire: • Il fabbisogno dei pos# comuni e di sostegno dell'organico dell'autonomia, sulla base del monte orario degli insegnamen#, con riferimento anche alla quota di autonomia dei curricoli e agli spazi di flessibilità, nonché del numero di alunni con disabilità, ferma restando la possibilità di is#tuire pos# di sostegno in deroga, nei limi# delle risorse previste a legislazione vigente; • Il fabbisogno dei pos# per il potenziamento dell'offerta forma#va. Il Piano specifica, inoltre, il fabbisogno rela0vo ai pos0 del personale amministra0vo, tecnico e ausiliario e il fabbisogno di infrastru7ure e di a7rezzature materiali, nonché i Piani di Miglioramento dell'is0tuzione scolas0ca. L’effeHva realizzazione del Piano nei termini di seguito indicaR è condizionata alla concreta assegnazione a questa isRtuzione scolasRca da parte delle autorità competenR delle risorse umane, economiche e strumentali in esso individuate e richieste. 3 IL CONTESTO TERRITORIALE 3.1 La situazione socio-economica e culturale Il Territorio del Comune di Sissa Trecasali, nato il 1 gennaio 2014 dalla fusione dei due Comuni omonimi, mostra una realtà economica cara\erizzata da aziende agricole e aSvità ar#gianali; la grande INDICE 4
Is#tuto Comprensivo Sissa Trecasali – PTOF 2019/22 industria è presente sul Territorio in forma limitata. L’agricoltura, l’allevamento e l'industria casearia sono aSvità diffuse sul Territorio e richiamano numerosa manodopera d’origine straniera. Negli ul#mi anni si registra un incremento dei flussi migratori provenien# da diverse aree geografiche: questo fenomeno incide notevolmente sulla situazione demografica del Territorio e di conseguenza sulla composizione della popolazione scolas#ca. Il pendolarismo lavora#vo e studentesco (quest’ul#mo limitatamente all’istruzione di secondo grado) è molto diffuso e ha prevalentemente come meta il capoluogo di provincia. Sul Territorio esistono diverse agenzie educa#ve e luoghi d’incontro per i giovani, come l’Oratorio “Piccole mani” di Trecasali, l’Oratorio “Casa della gioventù” di Sissa, l’Officina Sissa Trecasali. 3.2 La storia e il ruolo dell’IsRtuto Comprensivo “L’Is#tuto Comprensivo è uno spazio professionale che invita i suoi “abitan#” a rime\ersi in discussione, ad assumersi responsabilità comuni sull’educazione di una generazione di ragazzi. Sul piano is#tuzionale fare “comprensivo” significa “fare comunità”; l’Is#tuto è un fru\o della governance territoriale; deve prevalere il gusto dell’autogoverno, dell’assunzione di responsabilità; ci deve essere uno s#le, un metodo di lavoro; percorsi fortemente condivisi, in un fi\o dialogo con gli operatori scolas#ci.” (G. Cerini 2006). Nel 1980 fu is#tuita la Scuola Media Consor#le dei Comuni di Sissa e Trecasali e nel 1997 venne fondato l’Is0tuto Comprensivo di Trecasali che raccolse in sé tuS gli ordini di scuola presen# nei due Comuni: Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado. A seguito della fusione dei Comuni (si veda sez. 3.1) il Consiglio d’Is#tuto e il Collegio dei Docen# decisero di modificare la denominazione della Scuola in Is0tuto Comprensivo di Sissa Trecasali. Scopo primario dell’IsRtuto è quello di dare unitarietà all'esperienza culturale, affeHva e sociale degli allievi a^raverso un con$nuum tra i curricoli scolasRci e fra ques# e il Territorio. La con#nuità è collegata con i temi dell'integrazione Scuola-Territorio. Essa non è un fa\o casuale, ma va pianificata allo scopo di evitare da un lato forme d’appiaSmento e d’annullamento della differenza, dall'altro forme di frustrazione nei momen# di passaggio. La conRnuità educaRva e didaHca resta dunque, per l'IsRtuto Comprensivo, una finalità primaria; si tra\a di dare vita ad un'organizzazione mirata ad un piano d'azione che, pur nel rispe\o della specificità dei vari ordini di scuola, possa veramente perme\ere un'unitarietà d’inten# forma#vi e cogni#vi nella consapevolezza che "tempi, metodi, programmi, s#li d’insegnamento, ritmi d’apprendimento cos#tuiscono una rete di collegamento permanente e non una semplice successione di situazioni circoscri\e" (S. Danieli). Partendo da quest’analisi del contesto sociale, la Scuola si è fa\a carico di rispondere al Territorio sia con un'offerta più ampia, sia con progeS all'interno dei curricoli che potessero coinvolgere i giovani d’ogni fascia d'età e gli adul# impegna# nel processo educa#vo: genitori, En# Locali, Associazioni di volontariato, spor#ve, culturali… In quest’oSca trovano uniformità le finalità e gli obieSvi dell'Is#tuto che pongono al centro del processo di crescita i giovani intesi non solo come studen# ma come persone che trovano nella Scuola, a cominciare da quella dell’Infanzia e sino alla Secondaria di primo grado, un importante riferimento culturale e un significa#vo luogo di opportunità crea#ve e ricrea#ve. 3.3 Scuola e Territorio Sin dalla sua nascita l’Is#tuto si è connotato come principale sogge\o educa#vo e culturale del Territorio. Ciò è avvenuto grazie alla capacità della Scuola di mostrare la propria proge\ualità e le proprie esperienze, di concre#zzare “la strategia dell’a\enzione” della Scuola verso i ci\adini e di recepire l’interesse del Territorio verso la comunità scolas#ca. In questa oSca, ancora oggi, l’Is#tuto favorisce il rapporto e il coinvolgimento del Territorio, sia nella sua dimensione is#tuzionale che in quella sociale e culturale. La Scuola opera per consolidare e rendere non solo stabili, ma anche sistema#ci ques# rappor#, mediante l’u#lizzo di strumen# formali di concertazione e programmazione, quali: • Convenzioni e accordi di programma con gli En# locali; • Convenzioni e accordi con Associazioni ed En# culturali, spor#vi, ricrea#vi; • Accordi con Associazione dei Genitori. INDICE 5
Is#tuto Comprensivo Sissa Trecasali – PTOF 2019/22 Molto importan# sono i rappor# con l’Ente locale. Il Comune, in qualità di Ente proprietario degli edifici, a norma di legge, provvede: • Alla fornitura e alla manutenzione degli stabili delle scuole; • Alla fornitura delle utenze e delle linee telefoniche e internet; • Alla fornitura, anche in sostegno alle aSvità didaSche straordinarie, dei servizi mensa e trasporto; • All’erogazione dei servizi educa#vi e di assistenza agli alunni disabili; • Al contributo economico ad alcuni progeS scolas#ci inseri# nel PTOF (si vedano i de\agli dei progeS); • Alla s#pula di convenzioni con la Scuola per i servizi “mis#”; • Alla so\oscrizione di accordi per progeS didaSci e/o educa#vi che coinvolgono le sfere di competenza del Comune. Anche grazie a ques# contribu# l’Is#tuto ha potuto garan#re negli anni un servizio educa#vo completo e una concreta risposta, fin dove possibile, ai bisogni connessi alle aSvità scolas#che e parascolas#che. 4 IL CONTESTO SCOLASTICO 4.1 Missione1 dell'IsRtuto La Missione dell’IsRtuto è accogliere, educare, valorizzare ed orientare tra esperienza ed innovazione in una prospeHva culturale globale; creare comunità, comunione di organizzazione, di didaHca, di educazione, di proge^ualità e di intenR tra i diversi plessi dell’IsRtuto perché ci si senta parte di un proge^o comune. Al contempo, l’IsRtuto vuole valorizzare le specificità di ciascun alunno in una prospeHva inclusiva, pensando ai bambini e ai ragazzi non per ciò che non possono fare ma, aderendo alla Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute elaborata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2001, per ciò che ciascuno può fare e può dare alla comunità a cui apparRene. 4.2 Valori di riferimento • Mo#vazione, coinvolgimento, consapevolezza; • Rispe\o reciproco; • Inclusione; • Diri\o/dovere all'istruzione e alla formazione; • Diri\o all'apprendimento personalizzato e individualizzato; • Promozione delle competenze culturali e sociali; • Crescita personale; • Spirito di gruppo; • Clima posi#vo e qualità della vita; • Partecipazione; 1 Missione: lo scopo di un’organizzazione, la gius#ficazione stessa della sua esistenza, nel medesimo tempo ciò che la INDICE contraddis#ngue da tu\e le altre. 6
Is#tuto Comprensivo Sissa Trecasali – PTOF 2019/22 • Crescita professionale; • Libertà d'insegnamento; • Promozione della Persona e del Territorio; • Soddisfazione dei Bisogni Educa#vi e Forma#vi dell’Utenza; • Rendicontazione sociale. 4.3 VISIONE2 Formare i futuri ci^adini europei, capaci di apprezzare e valorizzare le specificità di ciascuno e al contempo capaci di impegnarsi a far parte di una comunità, che sia il proprio contesto scolasRco, lavoraRvo, sociale, territoriale. Formare ci^adini capaci di riconoscere la disabilità in una prospeHva di funzionamento, valorizzando ciò che ciascuno può dare alla propria comunità. 5 AUTOVALUTAZIONE, PIANO DI MIGLIORAMENTO, PRIORITÀ FORMATIVE 5.1 Rapporto di auto-valutazione: Priorità, Traguardi e ObieHvi Il Rapporto di Auto-Valutazione (RAV) è il documento, pubblicato sul sito “Scuola in Chiaro” del Ministero dell’Istruzione e composto da più dimensioni, che rappresenta la scuola a\raverso un’analisi del suo funzionamento e cos#tuisce la base per individuare le priorità di sviluppo verso cui orientare il Piano di Miglioramento. La finalità del RAV è quella di analizzare e valutare l’is#tuzione scolas#ca con lo scopo di programmare i nuovi obieSvi, rendendo possibile il monitoraggio dei miglioramen# e dell’evoluzione dell’is#tuzione scolas#ca. Nel RAV sono individuate le priorità e i rela#vi obieSvi che dovranno essere tradoS nel nuovo Piano di Miglioramento: 5.1.1 Priorità e Traguardi RisultaR scolasRci • Valorizzazione delle eccellenze e recupero delle abilità parzialmente acquisite o in via di acquisizione. RisultaR nelle prove standardizzate nazionali • Miglioramento del livello scolas#co in riferimento alle scuole di paragone. Competenze chiave europee • Potenziare l'u#lizzo di strumen# digitali a\raverso l'u#lizzo di pia\aforme per garan#re l'a\uazione della DidaSca Digitale Integrata. 5.1.2 ObieHvi di processo Curricolo, proge^azione e valutazione 2 Visione: è la proiezione di uno scenario futuro che rispecchia gli ideali, i valori e le aspirazioni di chi fissa gli obieSvi e INDICE incen#va all’azione. 7
Is#tuto Comprensivo Sissa Trecasali – PTOF 2019/22 • Riflessione sui risulta# delle prove Invalsi, in riferimento all'andamento curricolare delle classi. • ASvazione di corsi di potenziamento per gli alunni delle fasce medio-alte e di corsi di recupero per gli alunni delle fasce medio-basse. • Formazione dei docen# e del personale assistente tecnico sull'u#lizzo di pia\aforme e strumen# digitali. 5.2 PIANO DI MIGLIORAMENTO Il Piano di Miglioramento (PdM), costruito in coerenza ed a\uazione del Rapporto di Autovalutazione, è la definizione degli obieSvi concre#, delle azioni da realizzare e delle forme di verifica degli effeS di tali azioni. Il punto di partenza per la redazione del piano sono gli elemen# conclusivi del RAV, ovvero le priorità, i traguardi e gli obieSvi di processo. Sulla base di ques# elemen# è stato definito il Piano di Miglioramento, in cui sono state riportate le azioni concrete da realizzare e le modalità di verifica dei loro effeS. 5.3 PRIORITÀ FORMATIVE La Legge 107/15 chiede alle is#tuzioni scolas#che di individuare, tra quelle elenca# all’art. 1 comma 7, le priorità educa#ve sulla base delle quali definire l’offerta forma#va e la conseguente richiesta di risorse. Coerentemente con quanto sopra descri\o l’Is#tuto Comprensivo di Sissa Trecasali ha individuato le seguen#: a) Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguis0che, con par0colare riferimento all'Italiano nonché alla Lingua Inglese e ad una Lingua dell'Unione Europea, il Francese, anche mediante l'u0lizzo della metodologia Content Language Integrated Learning (CLIL); b) Potenziamento delle competenze matema0co-logiche e scien0fiche; c) Potenziamento delle competenze nella pra$ca e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri is0tu0 pubblici e priva0 operan0 in tali se7ori; [...] e) Sviluppo di comportamen0 responsabili ispira0 alla conoscenza e al rispe7o della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggis0ci, del patrimonio e delle aSvità culturali; [...] g) Potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamen0 ispira0 a uno s0le di vita sano, con par0colare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e a7enzione alla tutela del diri7o allo studio degli studen0 pra0can0 aSvità spor0va agonis0ca; h) sviluppo delle competenze digitali degli studen$, con par0colare riguardo al pensiero computazionale, all'u0lizzo cri0co e consapevole dei social network e dei media nonché' alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro; [...] l) Prevenzione e contrasto della dispersione scolas0ca, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informa0co; potenziamento dell'inclusione scolas0ca e del diri7o allo studio degli alunni con bisogni educa0vi speciali a7raverso percorsi individualizza0 e personalizza0 anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educa0vi del territorio e delle associazioni di se7ore e l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diri7o allo studio degli alunni ado7a0, emanate dal Ministero dell'istruzione, dell’università e della ricerca il 18 dicembre 2014; m) Valorizzazione della scuola intesa come comunità aSva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo se7ore e le imprese; n) Apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studen0 per classe o per ar0colazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolas0co o rimodulazione del monte orario rispe7o a quanto indicato dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89; INDICE [...] 8
Is#tuto Comprensivo Sissa Trecasali – PTOF 2019/22 p) Valorizzazione di percorsi forma0vi individualizza0 e coinvolgimento degli alunni e degli studen0; q) Individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni e degli studen0; r) Alfabe0zzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda a7raverso corsi e laboratori per studen0 di ci7adinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche in collaborazione con gli en0 locali e il terzo se7ore, con l'apporto delle comunità di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali; s) Definizione di un sistema di orientamento. La succitata Legge 107, inoltre, chiede alle Scuole, nella predisposizione del Piano dell’Offerta forma#va, di promuovere nelle scuole di ogni ordine e grado l'educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tu:e le discriminazioni, al fine di informare e di sensibilizzare gli studen$, i docen$ e i genitori sulle tema$che indicate dall'ar$colo 5, comma 2, del Decreto-Legge 14 agosto 2013, n. 93, conver$to, con modificazioni, dalla Legge 15 o:obre 2013, n. 119. Tra i temi elenca# nel citato Decreto Legge 93/13, quelli sui quali la nostra Scuola può operare sono: a) Prevenire il fenomeno della violenza contro le donne a7raverso l'informazione e la sensibilizzazione della colleSvità, rafforzando la consapevolezza degli uomini e dei ragazzi nel processo di eliminazione della violenza contro le donne e nella soluzione dei confliS nei rappor0 interpersonali; [...] c)promuovere un'adeguata formazione del personale della scuola alla relazione e contro la violenza e la discriminazione di genere e promuovere, nell'ambito delle indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione […] e nella programmazione didaSca curricolare ed extracurricolare delle scuole di ogni ordine e grado, la sensibilizzazione, l'informazione e la formazione degli studen0 al fine di prevenire la violenza nei confron0 delle donne e la discriminazione di genere, anche a7raverso un'adeguata valorizzazione della tema0ca nei libri di testo. 6 LE SCUOLE E LE CLASSI L’Is#tuto comprende sei scuole del primo ciclo d’Istruzione con un numero di Classi/Sezioni che, seppure con oscillazioni nella numerosità dei gruppi, è stato sostanzialmente costante negli anni. Tenuto conto delle proiezioni dei bambini in ingresso per la Scuola dell’Infanzia e degli studen# già frequentan# le nostre scuole, considerata la capienza delle aule a disposizione dell’Is#tuto, in considerazione dell’obieSvo posto dalla Legge 107/15 di ridurre il numero di alunni per classe/sezione e sen#ta l’Amministrazione comunale, si prevede nel triennio 2019/22, di aSvare le seguen# sezioni e classi: Scuola dell’Infanzia “S. Allende”, loc. Sissa 4 sezioni Scuola dell’Infanzia “La tro\ola”, loc. Trecasali 3 sezioni Scuola Primaria “G. Marconi”, loc. Sissa Sezioni A e B Scuola Primaria “BoscheS-Alber#”, loc. Ronco C.C. Sezione C Scuola Primaria “E. Morante”, loc. Trecasali Sezione D ed E Scuola Secondaria di I grado “C.A. Dalla Chiesa”, loc. Trecasali Sezioni A, B, C, D INDICE 9
Is#tuto Comprensivo Sissa Trecasali – PTOF 2019/22 7 IL CURRICOLO 7.1 Traguardi per lo sviluppo delle competenze Il nostro Is#tuto ha come riferimento i traguardi per lo sviluppo delle competenze fissa# dalle Indicazioni nazionali per il curricolo delle scuole dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione definite dal Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca con nota prot. 7734 del 16 novembre 2012. Tali traguardi sono fissa# come obieSvi da raggiungere al termine di ogni ordine di scuola. 7.2 Organizzazione dei saperi I saperi vengono scel# in base al loro valore forma#vo. La loro organizzazione avviene nel curricolo secondo una stru\ura re#colare, a\orno ai nuclei fondan# delle discipline. Nelle nostre scuole si affiancano, alla più tradizionale organizzazione dei saperi per contenu#, nuove forme di aggregazione che puntano ai saperi trasversali. L’orizzonte di riferimento verso cui tendono è il quadro delle competenze-chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea (dalle Indicazioni Nazionali per il Curricolo, MIUR, se\embre 2012). I principali criteri di selezione e organizzazione delle conoscenze sono: • Criterio di essenzialità: approfondire piu\osto che estendere il sapere. • Criterio di trasversalità: privilegiare competenze trasversali quali ad esempio la socializzazione, l’autonomia, la partecipazione, l’ascolto, il metodo di studio, “l’Imparare ad Imparare” e i contenu# pluridisciplinari. • Criterio di flessibilità: proge\are a maglie larghe, differenziando gli interven# metodologici. • Criterio di progressività: tenere conto dei livelli di maturazione del sogge\o che apprende e scegliere contenu# disciplinari significa#vi; stru\urare un curricolo ver#cale. 7.3 ObieHvi educaRvi Nella nostra Scuola l’ar#colazione del proge\o educa#vo prende avvio da obieSvi educa#vi che cos#tuiscono la base per la realizzazione concreta degli i#nerari pedagogico-didaSci a par#re dalla Scuola dell’Infanzia per proseguire nella Scuola Primaria, nella Scuola Secondaria di I grado. Il percorso può essere così sinte#zzato: SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA di I GRADO La Scuola dell’Infanzia ha La Scuola Primaria ha lo scopo La Scuola Secondaria di I grado come finalità principale quella di sviluppare nell’alunno le prosegue il lavoro di formazione di formare le competenze prime competenze dell’uomo e del ci\adino avviato sociali di base e le consapevoli di ci\adinanza e di dalla Scuola Primaria, scandisce in competenze prescolas#che costruire in modo graduale le modo molto più marcato, seppure del bambino e di avviare c o m p e t e n ze s c o l a s # c h e , a\raverso finalità e obieSvi inizia#ve di sensibilizzazione culturali e metodologiche. Per trasversali a tuS i campi di alla ci\adinanza responsabile. far ciò, partendo dallo sviluppo conoscenza, i saperi e le Ciò è perseguito a\raverso delle competenze pre- competenze delle diverse discipline. l’azione e l’esperienza dire\a curricolari si percorre il Ciò al fine di fornire agli studen# del bambino ossia la sen#ero lungo il quale una preparazione culturale di base promozione del “fare” e del l’alunno, gradualmente, vede ed una coscienza cri#ca tali da “manipolare” dire\amente la emergere le discipline e poter delineare un proge\o di vita r e a l t à e l ’a m b i e n t e conosce i diversi linguaggi e che li agevoli e li orien# nella scelta circostante. metodi di ciascuna di esse. del percorso di prosecuzione del proprio percorso forma#vo. INDICE 10
Is#tuto Comprensivo Sissa Trecasali – PTOF 2019/22 7.4 Campi di Esperienza e Discipline Le Discipline di insegnamento sono le medesime per la Scuola Primaria e per la Secondaria. Nella Scuola dell’Infanzia, ove l’aSvità è incentrata sullo sviluppo di competenze pre\amente sociali ed esperienziali, le discipline sono sos#tuite da “campi di esperienza”, ossia aree di raggruppamento delle competenze e delle aSvità. SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA DEL PRIMO CICLO CAMPI DI ESPERIENZA DISCIPLINE Gli obieSvi specifici di apprendimento indicano • Italiano in diversi ambi# del fare e dell’agire e sono: • Inglese • Il sé e l’altro • Francese (solo Secondaria) • Il corpo e il movimento • Storia • Immagini, suoni e colori • Geografia • I discorsi e le parole • Matema#ca • La conoscenza del mondo. • Scienze A par#re dall’anno scolas#co 2020/21, inoltre, 33 • Musica ore annue saranno dedicate all’educazione civica. • Arte e immagine • Educazione fisica • Tecnologia • Insegnamento della religione ca\olica (come scelta individuale) e/o ASvità alterna#va • Educazione civica 7.5 Curricolo verRcale, Curricolo orizzontale e ConRnuità Per Curricolo VerRcale si intende la definizione di un percorso forma#vo che a\raversi con con#nuità le classi e gli ordini di scuola. Esso prevede, pertanto, un disegno forma#vo e di sviluppo delle competenze che, partendo dalla Scuola dell’Infanzia, prosegua senza interruzioni fino alla classe terza della Scuola Secondaria di grado. Per la realizzazione del Curricolo Ver#cale i Dipar#men# Disciplinari e l’intero Collegio dei Docen# hanno definito una serie di “tappe” poste come obieSvo a breve termine (in genere annuale) del lavoro didaSco. Il raggiungimento di tali tappe è verificato in momen# stabili# dell’intero percorso dell’alunno a\raverso tu\o il Primo Ciclo d’Istruzione. Il Curricolo Ver#cale ha lo scopo di consen#re agli studen# una maturazione senza “sal#” o “fra\ure” tanto nei percorsi di apprendimento, quanto nei metodi didaSci e nei risulta# a\esi. Il percorso così definito è condiviso ed a\uato da tuS i docen# dei diversi ordini di scuola dei plessi dell’Is#tuto e consente il raggiungimento di uno standard uniforme di competenze. La realizzazione del Curricolo Ver#cale avviene a\raverso l’esplicitazione dei diversi Curricoli Orizzontali, ossia di quei percorsi per classi parallele che perme\ono la condivisione e il raggiungimento degli obieSvi annuali. La definizione del Curricolo Orizzontale consiste nella realizzazione di contenu#, percorsi, metodi didaSci, materiali, prove comuni e criteri di valutazione che gli insegnan# delle classi parallele ado\ano nell’ambito della loro libertà d’insegnamento. Il Curricolo d’Is#tuto, tu\avia, non è un documento definito una volta per tu\e. Esso è contemporaneamente una mappa (per orientare le aSvità didaSche e di valutazione realizzate dai Docen#), uno s#molo alla riflessione (sul significato di ciò che si insegna e di ciò che gli alunni apprendono) ed uno strumento di misura della capacità della Scuola di adeguarsi ai nuovi bisogni dei ragazzi e ai cambiamen# sociali. Per questo il Curricolo, sebbene completo, sarà sogge\o nel tempo a con#nue valutazioni e modifiche al fine di perfezionarlo e di a\ualizzarlo rispe\o alle nuove esigenze. Il Curricolo d’Is#tuto, ar#colato per discipline e campi d’esperienza (si veda par.7.4) è allegato al presente PTOF. Per consen#re una migliore a\uazione di quanto previsto nel curricolo ver#cale, per aumentare le occasioni e la costruSvità del dialogo tra i docen# dei diversi ordini di scuola e per semplificare agli allievi il passaggio da una Scuola alla successiva, è organizzato un Piano della ConRnuità che si ar#cola nelle seguen# azioni: INDICE 11
Is#tuto Comprensivo Sissa Trecasali – PTOF 2019/22 • Incontri tra Docen# dei diversi Ordini di Scuola: a Se\embre presentazione degli alunni in ingresso ai Consigli di Classe; a Novembre res#tuzione consun#vo primo bimestre. • Organizzazione condivisa di aSvità didaSche comuni rivolte agli alunni in ingresso e a quelli delle Classi Prime dei diversi Ordini di Scuole; periodo: Gennaio/Aprile. • Incontri tra Docen# dei diversi Ordini di Scuola (Gruppo Con#nuità) per passaggio di informazioni sugli alunni in ingresso e per l’elaborazione, su delega del Collegio dei Docen#, delle proposte di formazione delle Classi Prime da so\oporre al Dirigente Scolas#co; periodo: Marzo/Giugno. 7.5.1 Criteri e modalità di Valutazione degli ApprendimenR, di non ammissione alla classe successiva e all’Esame di Stato e tabelle di corrispondenza tra valutazione e voto (D.lgs. 62/2017 e O.M. n. 172 del 2020) Criteri generali di valutazione e misurazione. La valutazione ha per ogge7o il processo forma0vo e i risulta0 di apprendimento delle alunne e degli alunni, delle studentesse e degli studen0 delle is0tuzioni scolas0che del sistema nazionale di istruzione e formazione, ha finalità forma$va ed educa$va e concorre al miglioramento degli apprendimen0 e al successo forma0vo degli stessi, documenta lo sviluppo dell’iden$tà personale e promuove la autovalutazione di ciascuno in relazione alle acquisizioni di conoscenze, abilità e competenze. (Art. 1 D.lgs. 62/17). La valutazione è parte integrante del percorso di apprendimento dello studente. A\raverso le prove di vario #po che lo studente è chiamato via via ad affrontare, infaS, gli insegnan# possono avere la misura dell’effe\o sor#to dalle aSvità didaSche, dell’efficacia delle azioni educa#ve, del grado di apprendimento degli studen# e della loro posizione nel percorso di crescita culturale e personale. Esistono due #pi di valutazioni: quella forma#va e quella somma#va. La prima ha cara\ere di conoscenza del punto in cui sono gli studen# (ad esempio le prove a classi parallele di inizio anno) o di controllo rispe\o all’efficacia delle aSvità di insegnamento (ad esempio i test comuni di fine anno o le prove INVALSI) e, in genere, non comporta l’a^ribuzione di un voto all’alunno. La seconda, invece, serve a misurare, il grado di conoscenze, abilità e conoscenze acquisite dall’alunno e sfocia sempre nell’a\ribuzione di un voto. Il Collegio dei Docen# ha approvato un documento sulla valutazione che è parte integrante del PTOF al quale viene allegato. In tale documento sono esplicita# i #pi di prove previste, la gamma di vo# e/o giudizi u#lizzabili, il numero minimo di prove per ogni disciplina, le indicazioni rela#ve alla comunicazione alle famiglie dei risulta# scolas#ci da parte dei Docen#. Nel documento sono contenu#: lo schema rela#vo alla Corrispondenza tra i livelli di apprendimento e il voto e/o il giudizio espressi per la valutazione complessiva di fine quadrimestre e per l’ammissione all’Esame di Stato, lo schema nel quale viene definito il Criterio di a^ribuzione del voto di ammissione all’Esame di Stato conclusivo del I ciclo di Istruzione, i Criteri di valutazione del comportamento e i Criteri di non ammissione alla classe successiva e all’esame di Stato. Il documento riporta la Definizione del monte ore annuale obbligatorio e dei criteri di deroga a tale limite. Infine nel documento si fa riferimento alle Rilevazioni e Prove nazionali sugli apprendimenR e cerRficazione delle competenze. Il documento viene allegato integralmente al PTOF. 7.5.2 Prove comuni Parte integrante del Curricolo Orizzontale, sia della Scuola Primaria che della Secondaria di primo grado, sono le “Prove comuni parallele iniziali e finali” di italiano, matema#ca, inglese e francese (per le sole classi seconde e terze della Scuola Secondaria di primo grado). Fru^o di un lungo lavoro di condivisione di obieHvi e finalità da parte dei diparRmenR disciplinari e dell’intero Collegio dei DocenR, favoriscono il superamento di un approccio individuale alla valutazione e l’offerta di pari opportunità formaRve agli studenR. Le prove consistono in verifiche scri\e i cui esercizi sono stru\ura# a livelli di difficoltà crescen#, in INDICE modo tale da consen#re a tuS gli alunni di rispondere secondo le proprie possibilità e conoscenze. 12
Is#tuto Comprensivo Sissa Trecasali – PTOF 2019/22 Sono, inoltre, corredate da griglie di valutazione comuni che consentono una valutazione oggeSva, tempes#va e trasparente. La valutazione nella sua funzione forma#va consente di valorizzare sia il rapporto programmazione- valutazione sia le varie fasi che la cara\erizzano: • Le prove iniziali, a cara\ere descriSvo, tendono a rilevare conoscenze, capacità e a\eggiamen# e perme\ono quindi di individuare potenzialità e bisogni al fine di orientare l’azione educa#va e didaSca. • All’interno del Curricolo Ver#cale nelle classi di passaggio (quinta scuola primaria - prima classe scuola secondaria di primo grado) le prove finali, pur conservando gli stessi contenu# ma stru\urate in maniera diversa, diventano il retest per la classe iniziale del grado successivo favorendo, in questo modo, il rilevamento dei livelli di partenza degli alunni e svolgendo, anche, una funzione prediSva. In sede di Collegio Docen# vengono, poi, annualmente stabili# i tempi e i periodi di somministrazione delle stesse. I risultaR delle prove concorrono, ma non si sosRtuiscono, al processo di valutazione degli studenR che è, sempre, fru^o di una sintesi di molteplici fa^ori. 7.6 Inclusività e Bisogni EducaRvi Speciali L’inclusione scolas#ca vuole essere un processo che a\raverso la rimozione degli impedimen# e degli ostacoli risponde ai differen0 bisogni educa0vi con strategie educa0ve e didaSche finalizzate allo sviluppo delle potenzialità di ciascuno nel rispe7o del diri7o all'autodeterminazione e all'accomodamento ragionevole, nella prospeSva della migliore qualità di vita3. I BES (Bisogni Educa#vi Speciali) riguardano: • Alunni con disabilità; • Alunni con DSA (Disturbo Specifico dell’Apprendimento); • Alunni stranieri che non conoscono la lingua e/o la cultura italiana; • Alunni che presentano deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria, dell’a\enzione, iperaSvità, funzionamento cogni#vo limite; • Alunni che, pur essendo privi di cer#ficazione, si cara\erizzano come soggeS con BES denotando gravi cali mo#vazionali nel percorso di apprendimento, difficoltà d’integrazione, disagio socio-culturale o psicologico, e in generale problemi non meglio specifica# che compor#no difficoltà d’apprendimento oltre l’ordinario. Il nostro Is#tuto, al fine di favorire il successo forma#vo di tu\e le alunne e di tuS gli alunni ed offrire loro un contesto efficace, si propone il perseguimento dei seguen# obieSvi generali: • Riconoscere ed accogliere la singolarità e complessità di ogni alunna e alunno; • Adoperarsi per rispondere al diri\o di tuS e di ognuno all’inclusione scolas#ca e sociale, a\raverso l’adozione di percorsi educa#vo-didaSci che, risul#no adegua# alle cara\eris#che individuali degli alunni; • Favorire la mo#vazione promuovendo la comunicazione, la socializzazione e la collaborazione fra alunni; • Collaborare aSvamente fra colleghi per offrire risposte coeren# ai problemi. 7.6.1 Inclusione Alunni con disabilità Gli insegnan# che operano nel nostro is#tuto, nel rispe\o della legge n. 104/92 e delle sue modifiche ed integrazioni, del D. Lgs. n. 66/2017 e del D. Lgs. n. 96/2019, al fine di promuovere e garan#re l’inclusione scolas#ca, il diri\o all'educazione, all'istruzione e alla formazione e il benessere delle alunne e degli alunni con disabilità, aSvano percorsi individualizza# e personalizza# quali parte integrante del proge\o individuale di ciascun alunno promuovendo la partecipazione delle famiglie e degli En# quali interlocutori di inclusione scolas#ca e sociale4. 3 D.lgs.66 del 13/04/2007; art. 1, comma 1 4 D.lgs.66 del 13/04/2007; art. 1, comma 1, comma 2 INDICE 13
Is#tuto Comprensivo Sissa Trecasali – PTOF 2019/22 7.6.2 Inclusione Alunni con DSA Gli insegnan# che operano nel nostro is#tuto, nel rispe\o della legge n. 170/10 e avendo a cuore il benessere e la promozione dello sviluppo delle potenzialità delle alunne e degli alunni, si aSvano per realizzare strategie didaSche ed educa#ve specifiche per bambine e bambini, ragazze e ragazzi con DSA, al fine di favorirne il successo scolas#co. Si individuano i seguen# obieSvi generali: • Promuovere l’integrazione curvando la metodologia didaSca alle esigenze degli alunni per favorire processi di apprendimento e di acquisizione di competenze a\raverso la flessibilità dei percorsi. • Offrire allo studente la possibilità di compensare le sue difficoltà per mezzo di strumen# dispensa#vi e compensa#vi. • Favorire la collaborazione e la condivisione di strategie con le famiglie. • ASvare interven# tempes#vi, idonei ad individuare i casi sospeS di DSA delle bambine e dei bambini, sulla base del protocollo regionale a\raverso percorsi di individuazione precoce nella Primaria. 7.6.3 Inclusione Alunni stranieri Nel rispe\o delle Linee Guida 2014 del Ministero dell’Istruzione per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri, la scuola vuole proporre una prospeSva educa#va interculturale: la scuola, infaS, è “un luogo centrale per la costruzione e condivisione di regole comuni, in quanto può agire aSvando una pra0ca di vita quo0diana che si richiami al rispe7o delle forme democra0che di convivenza e, sopra7u7o, può trasme7ere i saperi indispensabili alla formazione della ci7adinanza aSva. InfaS l’educazione interculturale rifiuta sia la logica dell’assimilazione, sia quella di una convivenza tra comunità etniche chiuse ed è orientata a favorire il confronto, il dialogo, il reciproco riconoscimento e arricchimento delle persone nel rispe7o delle diverse iden0tà ed appartenenze e delle pluralità di esperienze spesso mul0dimensionali di ciascuno, italiano e non”. Nella prospeSva di favorire una educazione interculturale la scuola si pone degli specifici obieSvi: • Favorire un clima di accoglienza e di a\enzione alle relazioni che prevenga e rimuova ostacoli al pieno inserimento; • Costruire un contesto favorevole all’incontro con le altre culture e con le “storie” di ogni allievo; • Proporre nuove collaborazioni tra docen# nell’elaborazione di risposte individualizzate ai bisogni educa#vi e didaSci degli alunni; • Sollecitare una riflessione maggiormente partecipata rispe\o alle problema#che pedagogiche, didaSche e culturali poste dalla società complessa e mul#culturale; • Promuovere l’a\enzione nei confron# degli alunni di seconda generazione al fine di potenziare competenze e abilità di base, per sostenere il successo scolas#co; • Sollecitare maggiore consapevolezza rispe\o al disagio emo#vo che spesso accompagna il percorso migratorio; • Promuovere la comunicazione e la collaborazione fra Scuola e Territorio sui temi dell’accoglienza e dell’educazione interculturale. Per approfondimen# si rimanda al Piano per l’Inclusione allegato al presente Documento. 7.6.4 Istruzione domiciliare L’Is#tuto aSva progeS di Istruzione Domiciliare, a seguito di formale richiesta della famiglia o con chi esercita la responsabilità genitoriale e a seguito di cer#ficazione ospedaliera, per garan#re il diri\o all’istruzione e all’educazione degli alunni e degli studen#, frequentan# la Scuola Primaria e Secondaria di primo grado, che siano sta# ospedalizza# e che siano so\opos# a terapie tali da non perme\ere la frequenza delle lezioni per un periodo di almeno 30 giorni, anche se non con#nua#vi, durante l’anno scolas#co. I consigli di classe/team docen# dell’alunno elaboreranno i progeS forma#vi indicando il numero dei docen# coinvol#, gli ambi# disciplinari cui dare la priorità e le ore di lezione previste. La scheda di proge\o forma#vo è reperibile sul sito scolas#co. (D.M. 461 del 6 giugno 2019, Linee di indirizzo nazionale Scuola in ospedale e istruzione domiciliare). INDICE 14
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