Piano triennale dell'offerta formativa 2016-2019 - IC Karol Wojtyla
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ISTITUTO COMPRENSIVO “Karol Wojtyla” di PALESTRINA Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado Piazza Ungheria 4 – 00036 Palestrina (Roma) Tel. 06-95307077- fax 06- 95307233 C.F.: 93021350587 - COD. MECC.: RMIC8DS002- e-mail: rmic8ds002@istruzione.it posta certificata: rmic8ds002@pec.istruzione.it www.ickarolwojtylapalestrina.gov.it Piano triennale dell’offerta formativa 2016-2019 PTOF Revisione per l’anno scolastico 2017-2018 Prot. n° 29 1.1.d / 8 Gennaio 2017 Copertina PTOF 2017 - 2018 1 Concorso interno vinto dai bambini e bambine della sez. G di Piazza Ungheria
Siamo eroi dell’avventura niente al mondo ci fa paura, forse un giorno approderemo, ma di sognare non smetteremo. Siamo esseri intelligenti impariamo a conoscere tutte le genti. Solo lo studio e l’anima bella metterà pace su tutta la terra. 2
SEZIO TITOLO PARAGRAFO pagina NE A. PREMESSA 6 B. PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA 7 C. VISION TRAGUARDI A LUNGO TERMINE 8 OBIETTIVI A BREVE TERMINE 9 D. SCELTE EDUCATIVE PERCHE’ SI PROGETTA L’AZIONE 9 E MODALITA’ EDUCATIVA INSIEME COMUNI DI CURRICOLO VERTICALE PER 11 INSEGNAMENTO COMPETENZE 11 PROGETTAZIONE DIDATTICA PER COMPETENZE 12 INNOVAZIONE DIDATTICA 13 AMBIENTI DI APPRENDIMENTO PARTECIPAZIONE DI BAMBINI E 14 RAGAZZI: - CONCORSI INTERNI - BAMBINI CICERONE - IL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI COMPITI A CASA 15 E. PROTOCOLLO DI a) PREMESSA 16 VALUTAZIONE b) VERIFICHE FORMALI ED 17 DEGLI INFORMALI APPRENDIMENTI c) CRITERI DI VALUTAZIONE 20 DEGLI ALUNNI E d) VALUTAZIONE DEGLI 20 ALUNNE APPRENDIMENTI DISCIPLINARI e) VALUTAZIONE DELLE 22 COMPETENZE SOCIALI, CIVICHE E DI CITTADINANZA f) VALUTAZIONE DEL 25 COMPORTAMENTO g) VALUTAZIONE DI GRUPPI DI 28 ALUNNE E ALUNNI h) VALUTAZIONE RELIGIONE 28 CATTOLICA i) VALUTAZIONE ATTIVITA’ 29 ALTERNATIVA ALLA RELIGIONE CATTOLICA l) VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CHE 29 ESPRIMONO BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES) m) VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI 30 DIVERSAMENTE ABILI n) CRITERI PER LA NON AMMISSIONE 31 3
ALLA CLASSE SUCCESSIVA E/O ALL'ESAME CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO D’ISTRUZIONE F. ORIENTAMENTO DIDATTICA LABORATORIALE 33 STRATEGICO E CLASSI APERTE 34 ORGANIZZAZIONE 34 INCLUSIONE E PERSONALIZZAZIONE DELLA SCUOLA 36 CONTINUITA’ 38 ORIENTAMENTO G. SCELTE FUNZIONIGRAMMA 41 ORGANIZZATIVE E ORGANIGRAMMA 59 GESTIONALI H. AREA PROGETTUALE PERCHE’ SI PROGETTA 61 PROGETTI CURRICOLARI: 61 - PROGETTI D’ISTITUTO 61 63 - PROGETTI CLASSI APERTE 64 - PROGETTI DI CLASSE PROGETTI EXTRACURRICOLARI 65 ATTIVITA’ ALTERNATIVA ALLA 66 RELIGIONE CATTOLICA I. UTILIZZO DELLE QUOTE DI AUTONOMIA 67 QUOTE DI COSA E’ LA FLESSIBILITA’ 67 AUTONOMIA 67 FLESSIBILITA’ DIDATTICA DIDATTICA E SPAZI 69 FLESSIBILITA’ ORGANIZZATIVA DI FLESSIBILITA’ 69 FILO ROSSO COME SFONDO INTEGRATORE USCITE DIDATTICHE 70 GIORNATE DEDICATE 71 INIZIATIVE 71 J. RELAZIONI CON IL COLLABORAZIONI 72 TERRITORIO ACCORDI, CONVENZIONI, 73 PROTOCOLLI, RETI DI SCUOLE 75 ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO K. RAPPORTO DI RISULTATI PROVE INVALSI 75 AUTOVALUTAZIONE PRIORITA’ 78 78 PIANO DI MIGLIORAMENTO L. PIANO DI FORMAZIONE PERMANENTE DEL PERSONALE 80 SCOLASTICO M. AZIONI COERENTI INIZIATIVE REALIZZATE 86 CON IL PIANO INIZIATIVE DA REALIZZARE 89 NAZIONALE SCUOLA DIGITALE N. FABBISOGNO ORGANICO DELL’AUTONOMIA 90 O. FABBISOGNO DI ATTREZZATURE, INFRASTRUTTURE E 91 MATERIALE 4
P. ALLEGATI PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA 94 DATI DELLA SCUOLA, POPOLAZIONE SCOLASTICA, ELENCO STRUTTURE ED ORARI SEGRETERIA CALENDARIO SCOLASTICO PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITÀ DATE DEGLI INCONTRI SCUOLA FAMIGLIA ORARIO DI RICEVIMENTO DELLA SCUOLA SECONDARIA AREA DIDATTICA ATTO DI INDIRIZZO DEL DS PROGETTO CONTINUITÀ PIANO ANNUALE D’INCLUSIONE (PAI) PROTOCOLLO PER L’ACCOGLIENZA E IL SUPPORTO DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI AREA ORGANIZZATIVA ASSEGNAZIONE DOCENTI SERVIZI OFFERTI DALLA SCUOLA TIROCINIO DIRETTO E FIT RAPPORTI CON LE FAMIGLIE PATTO DI CORRESPONSABILITÀ CRITERI CRITERI PER LA FORMULAZIONE DELL’ORARIO SCOLASTICO CRITERI ASSEGNAZIONE DOCENTI ALLE CLASSI CRITERI PER LA FORMAZIONE DI CLASSI E SEZIONI CRITERI PER LA SOSTITUZIONE DI DOCENTI ASSENTI CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLE AULE 5
SEZIONE A PREMESSA Il presente Piano triennale dell’offerta formativa (PTOF) relativo all’Istituto Comprensivo “Karol Wojtyla” di Palestrina, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”. Il presente Piano è stato predisposto dalle Funzioni strumentali PTOF, sulla base dell’Atto di indirizzo del Dirigente scolastico prot. 46 d 12 del 7 Gennaio 2016 e recependo le relazioni dei vari Gruppi di lavoro; ha ricevuto il parere favorevole del Collegio dei docenti nella seduta del 30 ottobre 2017. La redazione definitiva è stata curata dalle docenti assegnatarie della funzione strumentale AREA 1, GESTIONE DEL PTOF, Ierussi Anna e Guidi Barbara. Il presente Piano è pubblicato sul sito web dell’Istituto Karol Wojtyla, con Circolare n° 70 del 10 gennaio 2018. Esplicita la progettazione curricolare e l’ampliamento dell’offerta formativa PTOF Piano Triennale dell’Offerta formativa Adegua le finalità del sistema d’istruzione nazionale ai bisogni dell’utenza e alle esigenze COSA E’ dei diversi contesti E’ la carta d’identità dell’istituzione scolastica, Unifica e dà senso alla che realizza la propria varietà delle esperienze autonomia degli alunni, affinché possano sviluppare un’identità consapevole, critica e aperta alla vita 6
SEZIONE B PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA L’Istituto Comprensivo Karol Wojtyla di Palestrina (RM) è stato istituito in data 01 Settembre 2012; è composto da tre plessi: Piazza Ungheria: scuola dell’Infanzia e scuola primaria; Scuola dell’Infanzia Gescal; Scuola secondaria di I grado “Ceciliana”. E’ frequentato da bambini e ragazzi di età compresa tra i tre e i quattordici anni che vengono accompagnati nella crescita fino alla preadolescenza in un cammino caratterizzato da continuità didattico - educativa. Il personale, gli alunni e le alunne della scuola secondaria di I grado sono temporaneamente ospitati presso l’I.C. Pierluigi, poco distante, perché il plesso di Via Ceciliana sta ospitando, sempre temporaneamente, i bambini e bambine della scuola dell’Infanzia dell’I.C. Mameli, della stessa città, che non possono utilizzare il loro plesso in quanto danneggiato dal terremoto del 2016. I tre istituti comprensivi della città di Palestrina lavorano in continuità orizzontale condividendo parecchie attività progettate insieme, in quanto impegnate nell’azione educativa all’interno della stessa realtà socio - territoriale. Dove trovarci e contatti Sede Centrale Scuola dell’Infanzia e Primaria Piazza Ungheria, 4 00036, Palestrina, RM Tel. 0695307077 – 069574395 Fax. 0695307233 Plesso Gescal Scuola dell’Infanzia Via Latina, 2 Tel. 06953894 7
Plesso “Scuoletta”, attualmente ospita le sezioni dell’Istituto Comprensivo “Mameli” Scuola Secondaria di I grado, attualmente ospitata nell’Istituto Comprensivo “Pierluigi” Via Ceciliana, 9 Tel. 069534434 Email: rmic8ds002@istruzione.it Pec: rmic8ds002@pec.istruzione.it Sito web: http://www.ickarolwojtylapalestrina.gov.it/index.html Orario di ricevimento uffici della segreteria: Giorno Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Mattina 9,30 – 10,30 9,30 – 10,30 9,30 – 10,30 Pomeriggio 15,00 – 16,00 15,00 – 16,00 SEZIONE C VISION L’Istituto: Si pone come luogo di innovazione culturale, aggregazione sociale, scambio relazionale; un luogo in cui le varie generazioni (adulti, bambini e ragazzi) partecipano come cittadini responsabili al miglioramento della so cietà; Si pone come struttura aperta al territorio, per questo predispone occasioni formali e informali di incontri, aprendo la scuola fino al pomeriggio affinché la città di Palestrina usufruisca dei locali scolastici per implementare l’aggregazione sociale e gli scambi culturali fra i cittadini, sia studenti che adulti; S’impegna a contribuire al miglioramento dell’attuale assetto degli Istituti Comprensivi di Palestrina che garantiscono ad un numero molto esiguo di alunni/e della città l’auspicata continuità didattica all’interno dello stesso Istituto, motivo per il quale sono nati gli Istituti Comprensivi. TRAGUARDI A LUNGO TERMINE Sviluppare le competenze degli alunni/e e dei docenti, promuovendo modalità di cooperative teaching e cooperative learning, partendo dalla costruzione di maggiori occasioni di condivisione tra i docenti dei tre ordini di scuola per elaborare progettazioni educativo didattiche che potenzino gli esiti degli studenti in italiano e matematica; Sviluppare le competenze sociali e civiche degli alunni e alunni, impegnandosi contro le discriminazioni più comuni, promuovendo attività pratiche di carattere culturale e inclusivo promuovendo anche valori come solidarietà e volontariato, cura dei beni comuni, consapevolezza dei diritti e dei doveri; 8
Elaborare un Curricolo verticale d’Istituto che tenga presenti anche le tematiche suddette, formando i docenti ad elaborare un “Curricolo, progettazione e valutazione” significativo. OBIETTIVI A BREVE TERMINE Potenziare le competenze linguistiche, matematico-logico-scientifiche degli studenti; Porsi come luogo per l’esercizio della cittadinanza globale, non limitandosi alle sole attività disciplinari, ma valorizzando l’educazione alla legalità, sui temi di interculturalità e alla pace, rispetto delle differenze, dialogo tra le culture; Personalizzare le proposte educative al fine di valorizzare tutte le differenze e offrire occasioni per sviluppare al meglio le potenzialità di ciascuno . SEZIONE D SCELTE EDUCATIVE E MODALITA’ COMUNI DI INSEGNAMENTO PERCHE’ SI PROGETTA L’AZIONE EDUCATIVA INSIEME L'impegno dei docenti, attraverso la promozione di rapporti basati su stima e fiducia reciproca, sarà mirato a far emergere nell'alunno l'identità personale, sociale e culturale, a potenziare l'autostima ed il livello di sicurezza interiore, mediante gli apprendimenti sia delle discipline che sociali e civici. Tale onorato compito non si può raggiungere se non attraverso un’azione coordinata dei docenti: ciascuno di essi apporta il suo contributo, in termini di stile educativo, personalità, esempio, modello di riferimento. Pertanto gli insegnanti di tutti gli ordini di scuola condividono le seguenti valenze metodologico -didattiche: Centralità dei bisogni e dell'esperienza dell'alunno, come riferimento essenziale per costruire l'azione didattica; Creazione di un clima scolastico positivo favorendo: un’accoglienza serena sia a livello organizzativo che relazionale; la conversazione, per facilitare lo scambio di esperienze e di conoscenze; l’interazione con i compagni coetanei e di diversa età per progetti comuni; l’interazione costruttiva con e tra gli insegnanti, frutto di regole concordate e di principi condivisi favorendo lo scambio delle esperienze didattiche. Scelta di modalità di lavoro che rendano più motivante e attivo l'apprendimento, per es.: semplificazione dei contenuti e presentazione graduale degli stessi, brevi pause didattiche, attività ludiche, manipolative, espressive, motorie, di animazione teatrale e musicale, attività di gruppo, attività di ricerca ed 9
approfondimento, proiezioni cinematografiche, visite guidate e viaggi d'istruzione, uso più intensivo dei mezzi informatici; Rispetto degli stili cognitivi e dei ritmi individuali, ovvero dei diversi modi di apprendere degli alunni; Predisposizione di percorsi interdisciplinari (attività di collegamento tra discipline diverse intorno a stessi argomenti, concetti o competenze); Progettazione di attività laboratoriali che rendano unitario il percorso formativo, ma comunque orientato all’implementazione delle competenze linguistiche e logico-matematiche scientifiche degli alunni; Valutazione intesa come strumento per la continua regolazione della programmazione; informare adeguatamente alunni e famiglie sugli obiettivi d’apprendimento e gli strumenti di valutazione adottati. Coinvolgere enti e associazioni presenti sul territorio. Dalla lettura dei monitoraggi relativi all’inclusività della fine dell’anno scolastico passato, le strategie utilizzate dagli insegnanti per migliorare l’efficacia didattica, quali il tutoring, lavori a piccoli gruppi, classi aperte, hanno rilevato un buon esito, sia da parte dei docenti che degli alunni. Sarebbe auspicabile incrementare tali strategie aggiungendone delle nuove per migliorare l’autostima e la capacità metacognitiva degli alunni. Pertanto i docenti s’impegnano a porre particolare attenzione: al modo in cui inizia la lezione (richiamare o meno le preconoscenze degli alunni, definire che cosa si intende far apprendere); alla qualità dell’interazione, (capacità di presentare criticamente i contenuti, far intervenire gli alunni nel dialogo, sviluppare modelli mentali); all’uso di un linguaggio adeguato (comunicazione non verbale, modulazione della voce e della prossemica; uso adeguato dei media di supporto); all’uso di strategie diverse per tenere sotto controllo il clima della classe; alla qualità della conclusione (saper richiamare i punti essenziali, consentire agli alunni di conservare le conoscenze acquisite in memoria e saperle riusare in altri contesti); distribuzione incarichi in c lasse e in mensa (anche per un’eventuale raccolta differenziata e/o pulizia degli spazi comuni). Data la complessità nella gestione delle classi eterogenee, il nostro Istituto, al fine di sostenere ciascun alunno nel proprio percorso formativo, utilizzerà l’organico dell’autonomia (diritto, fatto, sostegno e potenziamento) per la personalizzazione degli apprendimenti, mediante lavoro in piccoli gruppi. S’impegna perciò ad incrementare le risorse tecnologiche, gli strumenti compensativi, la cartellonistica come supporto linguistico e/o matematico all’interno di ogni classe, in quanto facilitano la ricerca attiva da parte degli alunni e fungono come potente spinta alla motivazione allo studio. 10
CURRICOLO VERTICALE PER COMPETENZE La nostra scuola, in condivisione con gli altri Istituti Comprensivi della città di Palestrina Mameli e Pierluigi, è in via di elaborazione del nuovo Curricolo verticale per competenze, alla luce delle nuove indicazioni normative, entrate in vigore nell’aprile 2017. I lavori Interistituto sono stati avviati nell’a.s. 2016-2017 e termineranno nell’a.s. 2018-2019. Nella scuola si è avviato il lavoro di costruzione delle prove di verifica degli aprendimenti per classi parallele alla scuola primaria , mentre nelle scuola secondaria di I grado i team docenti si confrontano all’interno dei Dipartimenti organizzati tra la scuola Wojtyla e Pierluigi. PROGETTAZIONE DIDATTICA PER COMPETENZE Il modello di progettazione didattica si avvale del seguente schema: nella prima colonna sono inseriti i traguardi di sviluppo delle competenze, come delineati nelle Indicazioni Nazionali; nella colonna centrale gli obiettivi di apprendimento declinati in forma operativa, ove l’uso di descrittori fa capire esattamente quale è la prestazione richiesta all’alunno; nella terza colonna sono inseriti i contenuti su cui sviluppare e far ricadere i processi cognitivi. tra tutte le fonti cui attingere per la selezione degli obiettivi in forma operativa la nostra scuola ha scelto “A taxonomy for learning, teaching and assessing...” di Anderson e Krathwohl” che consente più facilmente la verificabilità. Tale modello di progettazione consente al docente di progettare per competenze basandosi non più sul contenuto come scopo e fine della didattica, ma sul processo di pensiero che l’alunno compie sul contenuto. 11
Competenze europee Profilo delle competenze al Certificazione delle termine del primo ciclo di competenze al termine istruzione (Indicazioni della scuola primaria e del Nazionali Settembre 2012) I ciclo di istruzione (ottobre 2017) Curricolo Verticale d’Istituto PROGETTAZIONE ANNUALE DELLE CLASSI O GRUPPI DI CLASSI/SEZIONI Traguardi di Obiettivi di Contenuti, progetti sviluppo delle apprendimento (ampliamento e o competenze operativi supporto dell’offerta formativa) INNOVAZIONEDIDATTICA La nostra scuola è impegnata da anni in vari tipi di sperimentazione pedagogico - didattica; gli insegnanti frequentano con costanza numerosi corsi di formazione/ aggiornamento di qualità, proprio per cercare di garantire ad ogni gruppo classe la miglior riposta didattica ai bisogni della alunne e alunni. Nella nostra scuola le attività ordinarie si avvalgono della multimedialità, si organizzano laboratori specifici, attività progettuali sia per classi sia per classi aperte, si sperimentano percorsi guidati dalle Università, si lavora molto sulla cooperazione, sia fra docenti che fra alunni. Le attività più comuni sono: Classi aperte; Lavorare per gruppi di alunni organizzati per livello di apprendimento; Laboratori specifici mirati all’inclusività e alla gestione delle classi eterogenee; Sperimentazione di didattica per competenze; Laboratori di digitalizzazione; 12
Laboratori di teatro; Attività motorie realizzate con l’ausilio di esperti che affiancano i docenti; Attività di lingua inglese per la scuola d’infanzia; Attività didattiche con l’utilizzo di personale in pensione; Progetti musicali; Partecipazione ai concorsi, mostre e spettacoli; Uscite e visite didattiche; Laboratori d’arte e di manipolazione; Valorizzazione di specifiche competenze degli alunni. Nella sezione sottostante “Orientamento strategico e scelte organizzative”, si entra nel merito di alcune delle variabili più importanti. Un altro aspetto che connota l’innovazione didattica della nostra scuola è la “Partecipazione” attiva dei ragazzi ai loro apprendimenti. Oltre alla partecipazione ordinaria alle attività d’aula e oltre, la scuola, annualmente organizza dei concorsi interni, allo scopo di far vivere alle classi delle esperienze educative di gruppo. AMBIENTI DI APPRENDIMENTO Negli ultimi anni, anche grazi alla Legge 107/2015, è diminuito il numero di alunni per classe, dato che gli edifici, costruiti negli anni ’70, non dispongono di aule molto grandi. Questa attenzione si è rilevata fondamentale per la gestione degli ambienti in cui avviene l’apprendimento. Oltre al numero di alunni è molto importante la disposizione dell’arredamento all’interno delle aule e fuori; infatti ogni persona apprende in modo differente. Nella nostra scuola si cerca di progettare una didattica efficace che tenga conto di queste differenze individuali. Nelle classi, tutti i bambini e i ragazzi, pur condividendo uno spazio e una progettualità comuni, trovano la risposta individualizzata al loro unico e particolare stile di apprendimento. Gli ambienti di apprendimento dunque, mutano con il mutare delle proposte educative: i banchi, le cattedre, le lavagne mobili, le sedie, saranno disposte diversamente a seconda che si realizzi il tutoraggio fra alunni, il lavoro cooperativo, esperienze di multisensorailità, se e quando si utilizza la LIM, o si svolge il lavoro negli e per gli spazi comuni. 13
Molto resta ancora da fare. Parecchi arredi andrebbero rinnovati e sostituiti con altri maggiormente funzionali. Grazie all’impegno della scuola dell’Ente locale preposto, di alcuni gruppi di genitori, negli anni molto è stato fatto ma altrettanto resta da fare. PARTECIPAZIONE DI BAMBINI E RAGAZZI: CONCORSI INTERNI Da qualche anno la nostra scuola ha deliberato di indire concorsi interni destinati alle classi per promuovere il lavoro cooperativo fra alunne ed alunni, superando i concorsi individuali che a volte generano competizione. Ogni team docente, tuttavia, ha la libertà di far partecipare alunni ed alunne anche a concorsi individuali, esterni alla scuola. Il nostro Istituto Comprensivo “Karol Wojtyla” di Palestrina bandisce, per l’anno scolastico 2017/2018, i seguenti concorsi, destinati alle classi con gli alunni dai 4 anni in poi. I concorsi interni che vengono banditi sono 4: CONCORSI DESTINATARI DATA DI SCADENZA UNA COPERTINA TUTTI GLI ORDINI 7 DICEMBRE 2017 PER IL PTOF DI SCUOLA IL LOGO DELLA TUTTI GLI ORDINI 7 DICEMBRE 2017 NOSTRA SCUOLA DI SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA L’AULA PIU’ PULITA 18 MAGGIO 2018 DI I GRADO ADOZIONE DI UN TUTTI GLI ORDINI 18 MAGGIO 2018 PEZZETTO DI SCUOLA DI SCUOLA I concorsi non prevedono elaborati di singoli alunni, ma ESCLUSIVAMENTE elaborati del gruppo-classe. La giuria è composta esclusivamente di bambini e ragazzi che hanno il compito di esprimere un voto su ciascun elaborato collettivo, pervenuto entro la data stabilita o valutare l’oggetto nel merito del concorso (aula o ambiente). Vengono riconosciuti anche il secondo o terzo posto per invitare a partecipare alle iniziative più classi possibile. La scuola assegna come premio simbolico, per educare ad apprezzare i beni immateriali, una pergamena con menzione di merito ai primi tre classificati, nel corso di un festeggiamento mirato a diffondere le buone pratiche, per la proclamazione ufficiale. La copertina del presente documento PTOF è risultata la vincitrice per l’anno scolastico in corso. BAMBINI CICERONE In occasione di particolari giornate dedicate all’apertura della scuola ai genitori e al pubblico i bambini più grandi del plesso di Piazza Ungheria accolgono e accompagnano genitori e utenze esterne nella visita della scuola, illustrando i vari aspetti delle attività e degli edifici; nei giorni precedenti si attuano attività progettate appositamente per preparare i bambini all’evento. CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI Il Comune di Palestrina ha istituito il Consiglio Comunale dei Ragazzi, al quale la nostra scuola partecipa, insieme agli altri Istituti comprensivi di Palestrina. Tutte le notizie aggiornate sono reperibili sul web al seguente indirizzo: 14
http://www.comune.palestrina.rm.it/Joomla/index.php?option=com_content&view=ar ticle&id=1588:consiglio-delle-ragazze-e-dei-ragazzi&catid=8:bacheca- avvisi&Itemid=29 Lo scopo di tale iniziativa è coinvolgere bambini e ragazzi dagli 8 ai 13 anni nella partecipazione a migliorare la comunità in cui si vive, mediante azioni istituzionali, proposte alle scuole, all’Ente Locale, al territorio. COMPITI A CASA I compiti assegnati a casa possono rappresentare una grande opportunità per consolidare gli apprendimenti, oppure “un peso senza senso”, che affatica inutilmente genitori apprensivi. Al fine di sostenere il percorso di apprendimento, l’istituto delibera che i compiti vengano assegnati con la seguente modalità: l’insegnante, assegnando un lavoro da fare a casa, non lo proponga solamente come un “dovere” ma come un momento finalizzato alla costruzione di un metodo di studio, utile per elaborare le informazioni in maniera personale e durevole; l’insegnante dovrà scegliere con cura i compiti da assegnare che non siano né troppo semplici, per evitare che sembrino una perdita di tempo, né troppo difficili, per non svilire l’autostima dello studente. Tale modalità favorirebbe anche le esigenze di inclusione; per le classi a tempo pieno si prediligano attività di lettura durante il corso della settimana scolastica; tenendo conto della libertà d’insegnamento e la differenziazione del tempo scuola (modulare /tempo pieno), l’impegno da dedicare ai compiti assegnati non dovrebbe superare le quattro ore settimanali, per la scuola primaria e le due ore giornaliere per la scuola secondaria di I grado; nei periodi delle vacanze natalizie e pasquali dovrebbero essere esclusi i giorni di festività e le vigilie; le discipline orali siano inserite in un orario settimanale prestabilito in modo che lo studio non venga assegnato il giorno prima per il giorno successivo, per la scuola primaria; invece per la scuola secondaria di I grado, le discipline orali devono vedere l’accordo tra professori in modo che non risultino più di tre compiti pomeridiani; è possibile, per i docenti, utilizzare una metodologia coincidente o vicina alla cosiddetta “classe capovolta o rovesciata”, cioè che i contenuti oggetto dell’insegnamento vengano studiati a casa prima della lezione e che in classe si utilizzi il tempo non più occupato dalla spiegazione, per la discussione di quei contenuti o per lavorare con i contenuti stessi. In questo caso, tuttavia, i docenti dovranno tenere presenti le diverse realtà socio-culturali degli alunni e garantire che tutti gli alunni e alunne alle quali sia richiesta questa modalità di apprendimento abbiano a disposizione a casa luoghi, strumenti e sussidi in grado di supportare tali apprendimenti, senza che nessuno si senta escluso. 15
SEZ E PROTOCOLLO DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI DEGLI ALUNNI E ALUNNI VISTO il D.P.R. 275/99 sull’autonomia delle Istituzioni Scolastiche VISTO il D.P.R. n° 122/2009 recante norme in materia di valutazione degli alunni VISTE le Linee di indirizzo per la valutazione degli studenti diversamente abili del 4 agosto 2009 VISTA la L. n. 170/10recante norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico VISTO IL D.M. n. 254/12“Indicazioni Nazionali per il curricolo della Scuola dell’Infanzia e del Primo ciclo di Istruzione” VISTA la Direttiva ministeriale 27 dicembre 2012 e la C.M. n.8/2013sugli alunni con bisogni educativi speciali VISTA la C.M. n. 3/2015 e le Linee Guida allegate sulla certificazione delle competenze Vista la legge 13 luglio 2015, n. 107 riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione VISTO il D.L.vo n. 62 del 13/04/2017 “Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato” VISTO il Decreto del MIUR del 03.10.2017, PROT. N. 741“Nuovo Esame di Stato per il I Ciclo di Istruzione” VISTA la Circolare prot. n. 1865 del 10/10/2017 “Indicazioni in merito a valutazione, certificazione delle competenze ed Esame di Stato nelle scuole del primo ciclo di istruzione” Considerato il D.P.R. 249/98 lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti Considerato il Regolamento di Istituto Considerato il Patto di Corresponsabilità educativa Vista la delibera n° 7 del Collegio dei docenti del 30.10.2017 con cui il Collegio dei docenti ha delegato al NUCLEO INTERNO DI VALUTAZIONE (NIV) la formulazione definitiva dei criteri di valutazione IL COLLEGIO DEI DOCENTI ADOTTA IL SEGUENTE PROTOCOLLO DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI: a) PREMESSA b) VERIFICHE FORMALI ED INFORMALI c) CRITERI DI VALUTAZIONE 16
d) VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI DISCIPLINARI e) VALUTAZIONE DELLE C OMPETENZE SOC IALI E C IV IC HE f) VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO g) VALUTAZIONE DI GRUPPI DI ALUNNE E ALUNNI h) VALUTAZIONE RELIGIONE CATTOLICA i) VALUTAZIONE ATTIVITA’ ALTERNATIVE ALLA RELIGIONE CATTOLICA L) VALUTAZIONE ALUNNI CHE ESPRIMONO BISOGNI EDUCATIVI SPEC IALI m) VALUTAZIONE ALUNNI CON DISABILITA’ n) C RITER I PER LA NON AMMISS IONE ALLA C LASSE SUC C ESSIVA E/O ALL'ESAME C ONC LUSIVO DEL PR IMO C IC LO D’ ISTRUZ IONE a) PREMESSA Valutare, ai sensi dell'articolo 1 del decreto legislativo n. 62/2017, l’esito degli apprendimenti degli alunni significa attribuire un valore ad una o più competenze da essi acquisite, per questo non può risultare sufficiente disporre di dati sul rendimento terminale in un ciclo o in una unità di istruzione; è necessario invece disporre di informazioni nel corso stesso dell’attività di apprendimento . In questa prospettiva, è di essenziale importanza porsi il problema di come raccogliere informazioni che siano valide per “fare luce” su come sta procedendo il processo di insegnamento- apprendimento didattica, in qualsiasi contesto di apprendimento. La valutazione degli apprendimenti deve assumere infatti un valore “formativo”, affinché possa essa stessa svolgere funzione di “autovalutazione”, rappresentare cioè per l’alunno non il punto di arrivo del segmento di apprendimento appena concluso, ma il punto di partenza di quelli che deve ancora percorrere. Essa può essere quindi “inziale”, “in itinere” e “finale”. Agli insegnanti compete la responsabilità della documentazione didattica, nonché la scelta degli strumenti utili a verificare di volta in volta quella conoscenza, abilità o competenza, nel quadro dei criteri deliberati dai competenti organi collegiali. La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari, attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine, assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo. La valutazione è coerente con l'offerta formativa delle istituzioni scolastiche, con la personalizzazione dei percorsi e con le Indicazioni Nazionali per il curricolo e le Linee guida, di cui ai decreti del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 87, n. 88 e n. 89; è effettuata dai docenti nell'esercizio della propria autonomia professionale, in conformità con i criteri e le modalità definiti dal collegio dei docenti e inseriti nel piano triennale dell'offerta formativa. (ART. 1 C 2). b) VERIFICHE FORMAL I ED INFO RMAL I La verifica degli apprendimenti avviene attraverso osservazioni sistematiche (verifiche informali) e verifiche formali. Essa si può configurare come: valutazione iniziale, che mette in evidenza le positività , le risorse, le potenzialità e i bisogni dell’alunno, permette di calibrare le linee progettuali in relazione ai bisogni 17
formativi emersi; tiene conto degli esiti delle prove d’ingresso e delle osservazioni sistematiche; valutazione formativa, che avviene in itinere, ha funzione regolativa, in quanto consente di adattare gli interventi alle singole situazioni didattiche e di attivare eventuali strategie di rinforzo; valutazione sommativa definisce i livelli di apprendimento raggiunti dagli alunni nelle varie discipline dopo un periodo di lavo ro quadrimestrale o annuale. E’ tuttavia opportuno che anche questa modalità valutativa, consueta nella scuola, si ispiri ai principi di quella formativa. Ogni team docente, nella progettazione didattica annuale condivisa, decide quante e quali prove di verifica proporre ai propri alunni, tenendo conto dei criteri individuati dal Collegio dei Docenti e di seguito esplicitati: Per quanto riguarda le tipologie delle verifiche, il colloquio quotidiano costituirà uno degli strumenti privilegiati di verifica immediata durante lo svolgersi di tutte le attività scolastiche. La verifiche possono essere formali o informali; entrambe concorrono alla valutazione finale; Al termine di ogni unità di apprendimento si farà uso per la verifica di esposizioni orali, elaborati scritti e grafici, test, relazioni, questionari e si procederà, inoltre, all'osservazione sistematica per la verifica del conseguimento degli obiettivi d’apprendimento programmati. Per la misurazione delle prove di verifica, dopo aver individuato in maniera dettagliata quali sono le abilità e le competenze di cui si vuole rilevare il livello di acquisizione, si adotterà una scala in decimi. Se la prova non è strutturata in maniera da consentire un tale tipo di misurazione, il voto riportato sulla prova sarà rapportato in decimi. Le osservazioni sistematiche da annotare sul registro elettronico saranno formulate utilizzando la scala in decimi. Il processo dinamico dell'apprendimento viene registrato digitalmente, condiviso in occasione dei Consigli di Classe e interclasse, in occasione delle verifiche quadrimestrali. Nella valutazione quadrimestrale si attribuiranno i voti in decimi nelle singole discipline e si esprimerà un giudizio sintetico nel comportamento, e nell’Insegnamento della Religione Cattolica Una valutazione iniziale degli alunni abbastanza completa in tutte le discipline ha bisogno di un tempo adeguato. Pertanto, si ritiene che, come prima scadenza, per la valutazione degli alunni si può fissare la fine del 1° quadrimestre del primo anno di ogni grado scolastico. Una prima verifica globale (novembre) è opportuna, ma da convalidare successivamente. Le valutazioni successive saranno effettuate sempre con cadenza quadrimestrale. I docenti possono effettuano prove sia legate alle discipline, sia legate alle competenze di cittadinanza sottoelencate, per conoscere gli alunni e le alunne, il loro grado di sviluppo, il loro mondo, il loro ambiente familiare e sociale e verificare la motivazione, le capacità di comunicazione, di memorizzazio ne e di ragionamento, l'orientamento spazio-temporale e il possesso delle abilità di base. 18
I docenti ritengono comunque opportuno stabilire il numero delle prove di verifica formali ogni quadrimestre al fine di procedere alla valutazione degli apprendimenti degli alunni. ALTRA TIPOLOGIA DI DISCIPLINE N. PROVE SCRITTE PROVA n° 1 Verifica orale per la scuola Primaria e ITALIANO N°2 secondaria di primo grado n° 1 Verifica orale per la scuola Primaria e MATEMATICA N°2 secondaria di primo grado Minimo 3 verifiche tra STORIA orali e scritto Minimo 3 verifiche tra GEOGRAFIA orali e scritto Minimo 3 verifiche tra SCIENZE orali e scritto 2 tranne per la classe Minimo 2 verifiche INGLESE prima della primaria orali n. 2 rappresentazione grafica e 1 orale per la classe prima n° 1 Verifiche orale 1 scritta per le altre RELIGIONE N°1 classi della scuola primaria n° 2 Verifiche orale per la scuola secondaria di primo grado n. 2 rappresentazioni grafiche N°1 per la scuola n° 2 Prove pratiche ARTE E IMMAGINE secondaria di primo per la scuola grado secondaria di primo grado Non si prevedono N° 2 prove pratiche prove scritte per la per la scuola Primaria scuola primaria TECNOLOGIA/INFORMATICA N° 2 prove pratiche N°1 per la scuola per la secondaria di secondaria di primo primo grado grado Non si prevedono N° 2 prove pratiche prove scritte per la per la scuola Primaria scuola primaria N° 2 verifiche orali e MUSICA N°1 per la scuola schede grafiche e secondaria di primo osservazione di grado esecuzione 19
Non si prevedono N° 2 prove pratiche prove scritte per la per la scuola Primaria scuola primaria N° 1 verifiche orali e 3 EDUCAZIONE FISICA N°1 per la scuola pratiche per la scuola secondaria di primo secondaria di primo grado grado c) CRITERI DI VALUTAZIONE Il presente Protocollo indica, per una valutazione formativa, la corrispondenza voti- giudizi per le varie discipline, le modalità, i tempi, la quantità di verifiche. I docenti, dopo ampio confronto, ritengono di concordare criteri generali di valutazione, per l’attribuzione di voti e/o giudizi sintetici e seguirne le indicazioni in sede di valutazione intermedia e finale di ogni anno scolastico. Le specifiche griglie che seguono sono state elaborate per i vari ambiti della valutazione degli alunni, secondo un criterio di gradualità. Lo Statuto delle studentesse e degli studenti, il Patto educativo di corresponsabilità e i regolamenti approvati dalle istituzioni scolastiche ne costituiscono i riferimenti essenziali. d) VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI DISCIPLINARI La votazione relativa alle discipline, espressa in decimi, viene accompagnata da descrizione relativa al livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno/a. I docenti ritengono opportuno attribuire la votazione minima a partire dal 4 per non mortificare la sensibilità dei discenti, in una fase delicata del loro processo evolutivo e, nel contempo, incoraggiare la volontà e la capacità di ripresa. Si ritiene, altresì, di poter attribuire la votazione massima di 10 per premiare l’eccellenza. Per tutte le alunne e per tutti gli alunni di scuola primaria e secondaria di primo grado la valutazione delle discipline periodica e finale viene integrata con la descrizione dei processi formativi. Sarà cura degli insegnanti intersecare eventualmente i vari aspetti dei diversi livelli per ricavarne un giudizio il più possibile realistico. Segue la tabella di corrispondenza tra voti e descrizione del processo formativo della VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI DISCIPLINARI Descrizione del processo formativo in termini di progressi nello sviluppo Voto di culturale, personale e sociale e del livello globale di sviluppo degli riferimento apprendimenti conseguito - impegno costante e responsabile; - partecipazione continua, propositiva, costruttiva ; - attenzione costante e produttiva; - metodo di lavoro efficace, autonomo, personale e organizzato (dalla classe 10 seconda) - metodo di studio accurato, produttivo, efficace (dalla classe quarta) - apprendimento consolidato, sicuro, con bagaglio culturale notevole, anche rielaborato in modo critico e/o personale; - evoluzione positiva e costante degli atteggiamenti e miglioramento 20
progressivo anche rispetto alla buona situaz ione di partenza. - impegno costante; - partecipazione proficua, signif icativa, costruttiva ; - attenzione costante; - metodo di lavoro produttivo ed efficace, emergenza di interessi personali (dalla classe seconda) 9 - metodo di studio: produttivo, efficace, funzionale(dalla classe quarta) - apprendimento sicuro e consolidato, con conoscenze approfondite; - evoluzione positiva degli atteggiamenti, e della capacità di rielaborare esperienze e conoscenze, con miglioramento signif icativo della situazione di partenza. - impegno adeguato; - partecipazione attiva, collaborativa ; - attenzione costante; - metodo di lavoro preciso, autonomo e ordinato (dalla classe seconda) 8 - metodo di studio: efficace, funzionale(dalla classe quarta) - apprendimento soddisfacente, in qualche caso da approfondire; - evoluzione personale e di riutilizzo delle conoscenze anche in contesti nuovi, e sostanziale raggiungimento degli obiettivi stabiliti. - impegno accettabile ; - partecipazione interessata e selettiva; - attenzione non sempre adeguata; - metodo di lavoro non del tutto consolidato (dalla classe seconda) - metodo di studio: non sempre preciso (dalla classe quarta) 7 - apprendimento soddisfacente ma talvolta in parte meccanico / mnemonico / poco approfondito; raggiungimento degli obiettivi con risultati migliori in alcune discipline; - evoluzione non sempre positiva rispetto alla situazione di partenza. - impegno non sempre adeguato ; - partecipazione limitata, poco attiva,; - attenzione discontinua, non sempre adeguata; - metodo di lavoro accettabile ma non autonomo, approssimato, incerto. (dalla classe seconda) 6 - metodo di studio: incostante, accettabile ma non autonomo. (dalla classe quarta) - apprendimento generico / mnemonico / a volte superficiale / con qualche lacuna; sostanziale raggiungimento degli obiettivi per lui/lei stabiliti - evoluzione minima rispetto alla situazione di partenza. - impegno discontinuo, non adeguato alle richieste; - partecipazione discontinua / da sollecitare / senza contributi personali nemmeno se sollecitato o guidato; - attenzione discontinua / mancante nella maggior parte delle discipline; - metodo di lavoro disordinato / poco preciso / non autonomo / meccanico / bisognoso di guida costante / improduttivo; (dalla classe seconda) 5 - metodo di studio: improduttivo, non autonomo, approssimato, incerto. (dalla classe quarta) - apprendimento difficoltoso/ frammentario / con molte lacune - evoluzione ha raggiunto gli obiettivi solo parzialmente / i miglioramenti sono stati modesti / non adeguati alle possibilità / gli obiettivi fissati non sono stati raggiunti. - impegno molto superficiale, non adeguato alle richieste; 4 - partecipazione discontinua/ limitata/ superficiale/ da sollecitare/ esecutiva/ senza contributi personali nemmeno se sollecitato o guidato; 21
- attenzione discontinua/ non sempre adeguata/ non produttiva/ mancante nella maggior parte delle discipline; - metodo di lavoro disordinato/ poco preciso/ non autonomo/ meccanico/ bisognoso di guida costante/improduttivo; - apprendimento difficoltoso/ frammentario/ con molte lacune; non ha partecipato a nessuna delle esperienze opzionali o laboratoriali ed è stato in esse elemento di disturbo; - evoluzione non positiva per il mancato raggiungimento degli obiettivi stabiliti e) VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE SOCIALI, CIVICHE E DI CITTADINANZA Nella nostra scuola si pongono le basi per l’esercizio della CITTADINANZA ATTIVA E GLOBALE attraverso una didattica che, finalizzata all’acquisizione di competenze di “cittadino”, presuppone il coinvolgimento degli alunni in attività operative Insegnare le regole del vivere e del convivere è per la scuola un compito oggi ancora più ineludibile rispetto al passato. L’obiettivo non è di accompagnare passo dopo passo lo studente nella quotidianità di tutte le sue esperienze, bensì di proporre un’educazione che lo spinga a fare scelte autonome e feconde, quale risultato di un confronto continuo della sua progettualità con i valori che orientano la società in cui vive. RIFERIMENTI LEGISLATIVI Raccomandazione Del Parlamento Europeo Del 2006; All’articolo1 Del Decreto Legge N.137 Del 2008, Convertito Nella Legge 169/2008 Cita Per La Prima Volta L’insegnamento Di Cittadinanza E Costituzione; Indicazioni Nazionali Per Il Curricolo Di Cui Al D.M. N.254 Del 2012; Legge 107 Del 13 Luglio 2015 (Detta Buona Scuola) DECRETO MIUR 03.10.2017, PROT. N. 742 (Nuova Certificazione delle Competenze) Decreto Legislativo N.62 Del 2017 (Norme Sulla Valutazione Scolastica) Al fine di promuovere, consolidare e certificare le COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE previste dalla norma, la nostra scuola parte dalle seguenti COMPETENZE DI CITTADINANZA: 1. Imparare ad imparare 2. Progettare 3. Comunicare 4. Collaborare e partecipare 5. Agire in modo autonomo e responsabile 6. Risolvere problemi 7. Individuare collegamenti e relazioni 8. Acquisire e interpretare l’informazione. La rilevazione/valutazione delle COMPETENZE SOCIALI E C IVICHE si servirà della raccolta di elementi di informazione su tutte le ‘dimensioni’ della competenza: conoscenze e abilità (dimensione cognitiva); motivazioni, interesse, partecipazione (dimensione affettivo-motivazionale); consapevolezza del compito e delle strategie da adottare o adottate nell’affrontare un compito, una situazione, un problema (dimensione metacognitiva). 22
Sono state individuate 4 macroaree e a ogni macroarea corrispondono degli indicatori o componenti della competenza. COMPETENZE COMPETENZE CHIAVE DI INDIVIDUATE o INDICATORI CITTADINANZA MACROAREE Rispetta: 1. Agire in modo 1 sé; autonomo e Acquisizione di 2 gli altri e le regole del vivere responsabile coscienza civile civile; 2. Comunicare 3 le proprie e altrui cose; 4 l’ambiente. Partecipazione alla 1. Collaborare e 5 Partecipa; vita scolastica partecipare 6 Collabora; (assumere e portare 2. Comunicare 7 Coopera; a termine ruoli di 8 Frequenta. responsabilità) 9 Dimostra spirito di iniziativa; 1. Progettare 10 esprime sensibilità per tutte 2. Individuare le culture collegamenti e Consapevolezza ed 11 argomenta ed effettua in relazioni espressione culturale modo coerente scelte e opinioni 3. Comunicare 12 utilizza le conoscenze per comprendere le diverse identità Autonomia: 13 impara autonomamente anche al di fuori del contesto scolastico; 1. Imparare ad imparare Atteggiamenti, motivazione 2. Acquisire e personale interpretare 14 mette in atto strategie per Imparare ad l’informazione favorire gli apprendimenti; imparare 3. Risolvere problemi Metodo di lavoro: 4. Comunicare 15 applica strategie efficaci per risolvere problemi Autovalutazione: 16 modifica atteggiamenti e comportamenti personali FINALITA’ GENERALI E METODOLOGIA Nella nostra scuola le finalità delle competenze SOCIALI E C IVICHE si promuovono mediante le seguenti attività: 23
Finalita’ Attività attuate Promozione di azioni nel proprio contesto di vita Sviluppare i contenuti all’interno delle discipline attraverso una gestione della classe centrata sulla cooperazione, sull’interdipendenza A) Conoscere per esperienza: dei ruoli e sull’uguaglianza; -prendersi cura di se stessi e degli altri Impegnare gli alunni in progetti vicini a noi; esterni e interni alla scuola; - saper cooperare ed essere solidali verso gli altri. Iniziative di solidarietà: Mercatino di Natale Raccolta Giocattoli per ospedale Bambino Gesù Vendita prodotti per Onlus (Ospedale Gemelli reparto oncologia pediatrica) Giornata dedicata alla conoscenza della figura di Karol Wojtyla Service Learning Partecipazione e organizzazione di concorsi: Frutta nelle scuole - acquisire comportamenti responsabili Adotta un pezzetto della scuola verso l’ambiente; Aula più pulita Settimane della bellezza degli ambienti scolastici Settimana della sicurezza Festa dell’albero e della Terra Progetto Comunale Cittadini si diventa, Consiglio Delle Ragazze e dei Ragazzi Concorsi interni: una copertina per il PTOF B) Costruire il senso della un logo per la scuola responsabilità: Progetti di continuità tra i tre ordini -scegliere e agire in modo consapevole; di scuole e con istituti presenti sul -attuare progetti secondo forme di territorio lavoro cooperativo; Scuola sede di accoglienza per attività di: Alternanza Scuola Lavoro Tirocinio attivo Pluralità di interventi educativi (esperti esterni) -elaborare idee e formulare semplici Giornata mondiale del libro giudizi; Uso della biblioteca scolastica Forme di democrazia diretta: nella C) Conoscere l’importanza dei valori pratica quotidiana, nell’eleggere sanciti dalla Costituzione: rappresentanti … -riconoscere i diritti umani Conoscenza della Costituzione - rispettare la libertà altrui Italiana (Principi Fondamentali) Giornata internazionale delle persone 24
con disabilità Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza Giorno internazionale della memoria Giornata nazionale antibullismo e cyberbullismo Giornata della legalità Festa dei nonni Creare proposte strutturate che -considerare la pari dignità delle persone offrano l’opportunità di svolgere attività di simulazione e di gioco di ruolo. -contribuire in modo corretto alla qualità Giornata del dono della vita comunitaria Aderire alle proposte del territorio Le stesse competenze individuate sono declinate anche all’interno delle progettazioni annuali di classe, nelle discipline: Storia, Geografia, Scienze, Educazione fisica. f. VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO La valutazione del comportamento si riferisce allo sviluppo delle competenze sociali e civiche dalle quali sono state rielaborate 4 macroaree che corrispondono a indicatori e descrittori specifici. Lo Statuto delle studentesse e degli studenti, il Patto educativo di corresponsabilità e i regolamenti approvati dalle istituzioni scolastiche ne costituiscono i riferim enti essenziali. (D.L.vo n. 62 del 13/04/2017) La valutazione del comportamento viene espressa mediante un giudizio sintetico, ai sensi dell’art. 2 del D.L.vo n. 62 del 13/04/2017 e dalla C ircolare prot. n. 1865 del 10/10/2017, per il pr imo e seco ndo quadrimestre – sia per la scuo la pr imaria che per la scuo la seco ndaria di i grado La seguente griglia è stata così elaborata: 1 la corrispondenza tra gli indicatori individuati e le competenze chiave europee concorrono alla costruzione della competenza Civica, Sociale e di Comportamento; 2 ad ogni area corrisponde uno o più indicatori declinati in relativi descrittori; 3 ad ogni indicatore espresso, corrisponde un elenco di atteggiamenti valutabili secondo un criterio di gradualità. Il giudizio finale riportato nel Documento di Valutazione risulta dalla composizione dei diversi aspetti. 25
VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO COMPETENZE Giudizio SOCIALI E INDICATORI DESCRITTORI sintetico CIVICHE L’alunno è rispettoso nei confronti delle persone, delle regole, delle Acquisizione di Rispetto cose e dell’ambiente. Ha cura del coscienza civile materiale scolastico proprio e altrui. Contribuisce alla realizzazione delle attività sociali e collabora alla vita Partecipazione Partecipazione scolastica. OTTIMO alla vita Collaborazione E’ sempre disponibile a modificare i scolastica Frequenza suoi comportamenti in positivo. Corretto e responsabile Consapevolezza Si mostra sensibile e rispettoso e Consapevolezza ed espressione riconosce le diverse identità in culturale culturale un’ottica di rispetto reciproco Si impegna frequentemente in Imparare ad nuovi apprendimenti anche in modo Autonomia imparare autonomo. L’alunno è rispettoso nei confronti delle persone, delle regole, delle Acquisizione di Rispetto cose e dell’ambiente. coscienza civile Ha cura del materiale scolastico proprio e altrui. Segue con buona partecipazione le attività sociali della vita della scuola Partecipazione Partecipazione e generalmente collabora alla vita DISTINTO alla vita Collaborazione scolastica. Vivace ma scolastica Frequenza E’ disponibile a modificare i suoi corretto comportamenti in positivo. Consapevolezza Consapevolezza ed espressione Rispetta le diversità. culturale culturale Si impegna in diverse circostanze in Imparare ad Autonomia nuovi apprendimenti anche in modo imparare autonomo. L’alunno è generalmente rispettoso nei confronti delle persone delle Acquisizione di regole, delle cose e dell’ambiente Rispetto coscienza civile ma riceve a volte richiami verbali. BUONO Ha poca cura del materiale scolastico proprio e altrui. Abbastanza Segue in modo poco propositivo le corretto Partecipazione Partecipazione attività sociali della vita della alla vita Collaborazione scuola; collabora raramente alla scolastica Frequenza vita della classe e dell’Istituto; talvolta non rispetta le consegne. 26
Consapevolezza Consapevolezza Talvolta non rispetta le diversità ed espressione culturale degli altri (adulti e coetanei) culturale Imparare ad A volte mostra curiosità e desiderio Autonomia imparare di imparare L’alunno dimostra poco senso di responsabilità nei confronti delle persone, delle regole, delle cose- ambiente; deve essere richiamato Acquisizione di Rispetto spesso ad un corretto coscienza civile comportamento ed ha a suo carico diversi richiami orali e scritti. Ha poca cura del materiale SUFFICIENTE scolastico proprio e altrui. Partecipa con scarso interesse per Poco corretto Partecipazione le attività sociali della vita della Partecipazione scuola ed è spesso fonte di disturbo alla vita Collaborazione durante le lezioni; Non rispetta il scolastica Frequenza lavoro altrui ed è sistematicamente privo del materiale scolastico. Consapevolezza Consapevolezza Spesso non rispetta le diversità ed espressione culturale degli altri (adulti e coetanei) culturale Imparare ad Mostra limitata curiosità e poca Autonomia imparare voglia di imparare. L’alunno è irrispettoso nei confronti delle persone delle regole, delle cose e dell’ambiente. Deve essere richiamato spesso ad un corretto Acquisizione di Rispetto comportamento ed ha a suo carico coscienza civile richiami orali e scritti continui e reiterati. Non ha cura del materiale scolastico proprio e altrui. Non dimostra alcun interesse per le NON attività sociali della vita della scuola SUFFICIENTE ed è sistematicamente fonte di Partecipazione Partecipazione disturbo durante le lezioni. Scorretto alla vita Collaborazione Non rispetta il lavoro altrui ed è scolastica Frequenza sistematicamente privo del materiale scolastico. Non frequenta in modo assiduo Consapevolezza Consapevolezza ed espressione Non ha rispetto per le diversità. culturale culturale Imparare ad Non dimostra desiderio di imparare Autonomia imparare né curiosità. La valutazione del comportamento con valutazione “non sufficiente”, in sede di scrutinio intermedio e finale, è deliberata dal Consiglio di classe/ per mancanze imputabili a: 27
mancanza di rispetto per il personale docente e A.T.A. della scuola e per i compagni; inosservanza dell’obbligo di utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi della scuola, e comportamenti che possono arrecare danni al patrimonio della stessa; in presenza di reati o pericolo per l’incolumità delle persone. g) VALUT AZIO NE D I GRUPPI D I ALUNNE E ALU NNI I do centi che svo lgo no insegnamenti curr ico lar i e/o pro gettuali per g rupp i d i alunni, partecipano alla valutaz io ne degli a lunni che s i avvalgo no dei suddetti insegnamenti (classi aperte - Pitago ra, po tenz iamento etc….). Per l’a.s.2017 -2018, sperimentalmente, i do centi tito lar i delle class i i cui alunni hanno partecipato ad attività per gruppi o a classi aperte, co ndotte da tutte le t ipo lo gie d i po sto dell’ o rganico dell’auto no mia, co nco rro no in sede di co nsiglio d i c lasse alla va lutaz io ne degli apprend iment i deg li a lunni. Tale mo dalità v iene tracciata mediante registro elettro nico e/o verbale in sede di scrutinio . h) VALUTAZIONE RELIGIONE CATTOLICA I giudizi sintetici espressi per l’Insegnamento della Religione Cattolica, per l’eventuale Attività Alternativa per gli alunni che non si avvalgono di tale insegnamento, sono accompagnati da una descrizione relativa al livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno, dal livello di partecipazione e interesse dimostrato. GIUDIZIO MOTIVAZIONE Mancata acquisizione dei contenuti disciplinari. NON Atteggiamenti irresponsabili e indisciplinati. SUFFICIENTE Interesse e partecipazione non manifesti Mediocre capacità di acquisizione dei contenuti disciplinari. Modeste capacità di rielaborazione. SUFFICIENTE Atteggiamento vivace, ma rispettoso delle regole quando gli vengono imposte. Interesse e partecipazione limitati Soddisfacente conoscenza degli argomenti trattati. Capacità di rielaborazione personale. BUONO Dimostra di avere un buon rapporto con i compagni e gli insegnanti. Interesse e partecipazione positivi Sicura acquisizione dei contenuti disciplinari e loro rielaborazione approfondita. Capacità di cogliere analogie/differenze e di operare collegamenti DISTINTO interdisciplinari. Manifesta un atteggiamento corretto e responsabile. Interesse e partecipazione assidui. 28
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