Piano triennale dell'offerta formativa 2016-2019 - Ic Karol Wojtyla ...

Pagina creata da Beatrice Fusco
 
CONTINUA A LEGGERE
Piano triennale dell'offerta formativa 2016-2019 - Ic Karol Wojtyla ...
ISTITUTO COMPRENSIVO “Karol Wojtyla” di PALESTRINA
                          Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado
                              Piazza Ungheria 4 – 00036 Palestrina (Roma)
                                  Tel. 06-95307077- fax 06- 95307233
                            C.F.: 93021350587 - COD. MECC.: RMIC8DS002-
            e-mail: rmic8ds002@istruzione.it posta certificata: rmic8ds002@pec.istruzione.it
                                   www.ickarolwojtylapalestrina.gov.it

                Piano triennale
             dell’offerta formativa
                              2016-2019
                                              PTOF

                    Revisione per l’anno scolastico 2017-2018

Prot. n° 29 1.1.d / 8 Gennaio 2017

Copertina PTOF 2017 - 2018                                                                 1
Concorso interno vinto dai bambini e bambine della sez. G di Piazza Ungheria
Piano triennale dell'offerta formativa 2016-2019 - Ic Karol Wojtyla ...
Siamo eroi dell’avventura
    niente al mondo ci fa paura,
   forse un giorno approderemo,
  ma di sognare non smetteremo.
      Siamo esseri intelligenti
impariamo a conoscere tutte le genti.
    Solo lo studio e l’anima bella
   metterà pace su tutta la terra.

                                  2
Piano triennale dell'offerta formativa 2016-2019 - Ic Karol Wojtyla ...
SEZIO TITOLO             PARAGRAFO                             pagina

NE
 A.   PREMESSA                                                 6
 B.   PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA                               7
 C.   VISION             TRAGUARDI A LUNGO TERMINE            8
                         OBIETTIVI A BREVE TERMINE            9
 D.   SCELTE EDUCATIVE   PERCHE’ SI PROGETTA L’AZIONE         9
      E MODALITA’         EDUCATIVA INSIEME
      COMUNI DI          CURRICOLO VERTICALE PER              11
      INSEGNAMENTO        COMPETENZE
                         PROGETTAZIONE DIDATTICA PER          11
                          COMPETENZE
                                                               12
                         INNOVAZIONE DIDATTICA
                                                               13
                         AMBIENTI DI APPRENDIMENTO
                         PARTECIPAZIONE DI BAMBINI E          14
                          RAGAZZI:
                           - CONCORSI INTERNI
                           - BAMBINI CICERONE
                           - IL CONSIGLIO COMUNALE DEI
                               RAGAZZI
                         COMPITI A CASA                       15
 E.    PROTOCOLLO DI      a) PREMESSA                          16
       VALUTAZIONE        b) VERIFICHE FORMALI ED              17
       DEGLI                   INFORMALI
       APPRENDIMENTI      c) CRITERI DI VALUTAZIONE            20
       DEGLI ALUNNI E     d) VALUTAZIONE DEGLI                 20
       ALUNNE                  APPRENDIMENTI DISCIPLINARI
                          e) VALUTAZIONE DELLE                 22
                               COMPETENZE SOCIALI, CIVICHE E
                               DI CITTADINANZA
                          f) VALUTAZIONE DEL                   25
                               COMPORTAMENTO
                          g) VALUTAZIONE DI GRUPPI DI          28
                               ALUNNE E ALUNNI
                          h) VALUTAZIONE RELIGIONE             28
                               CATTOLICA
                          i) VALUTAZIONE ATTIVITA’             29
                               ALTERNATIVA ALLA RELIGIONE
                               CATTOLICA
                          l) VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CHE      29
                               ESPRIMONO BISOGNI EDUCATIVI
                               SPECIALI (BES)
                          m) VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI          30
                               DIVERSAMENTE ABILI
                          n) CRITERI PER LA NON AMMISSIONE     31
                                                                    3
Piano triennale dell'offerta formativa 2016-2019 - Ic Karol Wojtyla ...
ALLA CLASSE SUCCESSIVA E/O
                              ALL'ESAME CONCLUSIVO DEL
                              PRIMO CICLO D’ISTRUZIONE
F.   ORIENTAMENTO        DIDATTICA LABORATORIALE          33
     STRATEGICO E        CLASSI APERTE                    34
     ORGANIZZAZIONE      INCLUSIONE E PERSONALIZZAZIONE   34
     DELLA SCUOLA                                          36
                         CONTINUITA’
                                                           38
                         ORIENTAMENTO
G.   SCELTE              FUNZIONIGRAMMA                   41
     ORGANIZZATIVE E     ORGANIGRAMMA                     59
     GESTIONALI
H.   AREA PROGETTUALE     PERCHE’ SI PROGETTA             61
                          PROGETTI CURRICOLARI:           61
                            - PROGETTI D’ISTITUTO          61
                            - PROGETTI CLASSI APERTE       63
                                                           64
                            - PROGETTI DI CLASSE
                          PROGETTI EXTRACURRICOLARI
                                                           65
                          ATTIVITA’ ALTERNATIVA ALLA      66
                             RELIGIONE CATTOLICA
I.   UTILIZZO DELLE      QUOTE DI AUTONOMIA               67
     QUOTE DI            COSA E’ LA FLESSIBILITA’         67
     AUTONOMIA           FLESSIBILITA’ DIDATTICA          67
     DIDATTICA E SPAZI                                     69
                         FLESSIBILITA’ ORGANIZZATIVA
     DI FLESSIBILITA’                                      69
                         FILO ROSSO COME SFONDO
                          INTEGRATORE
                         USCITE DIDATTICHE                70
                         GIORNATE DEDICATE                71
                         INIZIATIVE                       71
J.   RELAZIONI CON IL    COLLABORAZIONI                   72
     TERRITORIO          ACCORDI, CONVENZIONI,            73
                           PROTOCOLLI, RETI DI SCUOLE
                         ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO         75
K.   RAPPORTO DI        RISULTATI PROVE INVALSI           75
     AUTOVALUTAZIONE  PRIORITA’                           78
                        PIANO DI MIGLIORAMENTO            78
L.    PIANO DI FORMAZIONE PERMANENTE DEL PERSONALE         80
         SCOLASTICO
M.   AZIONI COERENTI     INIZIATIVE REALIZZATE            86
     CON IL PIANO        INIZIATIVE DA REALIZZARE         89
     NAZIONALE
     SCUOLA DIGITALE
N.    FABBISOGNO ORGANICO DELL’AUTONOMIA                   90
O.    FABBISOGNO DI ATTREZZATURE, INFRASTRUTTURE E         91
         MATERIALE
                                                                4
Piano triennale dell'offerta formativa 2016-2019 - Ic Karol Wojtyla ...
P.   ALLEGATI   PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA            94
                    DATI DELLA SCUOLA, POPOLAZIONE
                     SCOLASTICA, ELENCO STRUTTURE
                     ED ORARI SEGRETERIA
                    CALENDARIO SCOLASTICO
                    PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITÀ
                    DATE DEGLI INCONTRI SCUOLA
                     FAMIGLIA
                    ORARIO DI RICEVIMENTO DELLA
                     SCUOLA SECONDARIA
                AREA DIDATTICA
                    ATTO DI INDIRIZZO DEL DS
                    PROGETTO CONTINUITÀ
                    PIANO ANNUALE D’INCLUSIONE
                     (PAI)
                    PROTOCOLLO PER L’ACCOGLIENZA
                     E IL SUPPORTO DEGLI ALUNNI CON
                     BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
                AREA ORGANIZZATIVA
                    ASSEGNAZIONE DOCENTI
                    SERVIZI OFFERTI DALLA SCUOLA
                    TIROCINIO DIRETTO E FIT
                    RAPPORTI CON LE FAMIGLIE
                    PATTO DI CORRESPONSABILITÀ
                    CRITERI
                    CRITERI PER LA FORMULAZIONE
                     DELL’ORARIO SCOLASTICO
                    CRITERI ASSEGNAZIONE DOCENTI
                     ALLE CLASSI
                    CRITERI PER LA FORMAZIONE DI
                     CLASSI E SEZIONI
                    CRITERI PER LA SOSTITUZIONE DI
                     DOCENTI ASSENTI
                    CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE
                     DELLE AULE

                                                           5
Piano triennale dell'offerta formativa 2016-2019 - Ic Karol Wojtyla ...
SEZIONE A
PREMESSA
Il presente Piano triennale dell’offerta formativa (PTOF) relativo all’Istituto
Comprensivo “Karol Wojtyla” di Palestrina, è elaborato ai sensi di quanto previsto
dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di
istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”.
Il presente Piano è stato predisposto dalle Funzioni strumentali PTOF, sulla base
dell’Atto di indirizzo del Dirigente scolastico prot. 46 d 12 del 7 Gennaio 2016 e
recependo le relazioni dei vari Gruppi di lavoro; ha ricevuto il parere favorevole del
Collegio dei docenti nella seduta del 30 ottobre 2017.
La redazione definitiva è stata curata dalle docenti assegnatarie della funzione
strumentale AREA 1, GESTIONE DEL PTOF, Ierussi Anna e Guidi Barbara.
Il presente Piano è pubblicato sul sito web dell’Istituto Karol Wojtyla, con Circolare n°
70 del 10 gennaio 2018.

                                                         Esplicita la progettazione
                                                        curricolare e l’ampliamento
                                                           dell’offerta formativa

          PTOF
    Piano Triennale
 dell’Offerta formativa

                                                           Adegua le finalità del
                                                            sistema d’istruzione
                                                             nazionale ai bisogni
                                                         dell’utenza e alle esigenze
           COSA E’                                           dei diversi contesti

       E’ la carta d’identità
     dell’istituzione scolastica,                            Unifica e dà senso alla
      che realizza la propria                               varietà delle esperienze
               autonomia                                      degli alunni, affinché
                                                               possano sviluppare
                                                            un’identità consapevole,
                                                            critica e aperta alla vita

                                                                                         6
Piano triennale dell'offerta formativa 2016-2019 - Ic Karol Wojtyla ...
SEZIONE B
PRESENTAZIONE DELLA
SCUOLA
L’Istituto Comprensivo Karol Wojtyla di Palestrina (RM) è stato istituito in data 01
Settembre 2012; è composto da tre plessi:
      Piazza Ungheria: scuola dell’Infanzia e scuola primaria;
      Scuola dell’Infanzia Gescal;
      Scuola secondaria di I grado “Ceciliana”.
E’ frequentato da bambini e ragazzi di età compresa tra i tre e i quattordici anni che
vengono accompagnati nella crescita fino alla preadolescenza in un cammino
caratterizzato da continuità didattico - educativa.
Il personale, gli alunni e le alunne della scuola secondaria di I grado sono
temporaneamente ospitati presso l’I.C. Pierluigi, poco distante, perché il plesso di Via
Ceciliana sta ospitando, sempre temporaneamente, i bambini e bambine della scuola
dell’Infanzia dell’I.C. Mameli, della stessa città, che non possono utilizzare il loro
plesso in quanto danneggiato dal terremoto del 2016.
I tre istituti comprensivi della città di Palestrina lavorano in continuità orizzontale
condividendo parecchie attività progettate insieme, in quanto impegnate nell’azione
educativa all’interno della stessa realtà socio - territoriale.

Dove trovarci e contatti
Sede Centrale
Scuola dell’Infanzia e Primaria
Piazza Ungheria, 4
00036, Palestrina, RM
Tel. 0695307077 – 069574395
Fax. 0695307233

Plesso Gescal Scuola dell’Infanzia
Via Latina, 2
Tel. 06953894

                                                                                       7
Piano triennale dell'offerta formativa 2016-2019 - Ic Karol Wojtyla ...
Plesso “Scuoletta”, attualmente ospita le sezioni dell’Istituto Comprensivo “Mameli”
Scuola Secondaria di I grado, attualmente ospitata nell’Istituto Comprensivo
“Pierluigi”
Via Ceciliana, 9
Tel. 069534434
Email: rmic8ds002@istruzione.it
Pec: rmic8ds002@pec.istruzione.it
Sito web: http://www.ickarolwojtylapalestrina.gov.it/index.html

Orario di ricevimento uffici della segreteria:
   Giorno         Lunedì         Martedì        Mercoledì        Giovedì        Venerdì
    Mattina                     9,30 – 10,30    9,30 – 10,30                   9,30 – 10,30
  Pomeriggio    15,00 – 16,00                                  15,00 – 16,00

SEZIONE C
VISION
L’Istituto:

 Si pone come luogo di innovazione culturale, aggregazione sociale, scambio
  relazionale; un luogo in cui le varie generazioni (adulti, bambini e ragazzi)
  partecipano come cittadini responsabili al miglioramento della società;

 Si pone come struttura aperta al territorio, per questo predispone occasioni formali
  e informali di incontri, aprendo la scuola fino al pomeriggio affinché la città di
  Palestrina usufruisca dei locali scolastici per implementare l’aggregazione sociale e
  gli scambi culturali fra i cittadini, sia studenti che adulti;

 S’impegna a contribuire al miglioramento dell’attuale assetto degli Istituti
  Comprensivi di Palestrina che garantiscono ad un numero molto esiguo di alunni/e
  della città l’auspicata continuità didattica all’interno dello stesso Istituto, motivo per
  il quale sono nati gli Istituti Comprensivi.

TRAGUARDI A LUNGO TERMINE
 Sviluppare le competenze degli alunni/e e dei docenti, promuovendo modalità di
  cooperative teaching e cooperative learning, partendo dalla costruzione di maggiori
  occasioni di condivisione tra i docenti dei tre ordini di scuola per elaborare
  progettazioni educativo didattiche che potenzino gli esiti degli studenti in italiano e
  matematica;

 Sviluppare le competenze sociali e civiche degli alunni e alunni, impegnandosi
  contro le discriminazioni più comuni, promuovendo attività pratiche di carattere
  culturale e inclusivo promuovendo anche valori come solidarietà e volontariato, cura
  dei beni comuni, consapevolezza dei diritti e dei doveri;

                                                                                              8
Piano triennale dell'offerta formativa 2016-2019 - Ic Karol Wojtyla ...
 Elaborare un Curricolo verticale d’Istituto che tenga presenti anche le tematiche
  suddette, formando i docenti ad elaborare un “Curricolo, progettazione e
  valutazione” significativo.

OBIETTIVI A BREVE TERMINE
      Potenziare le competenze linguistiche, matematico-logico-scientifiche degli
  studenti;

 Porsi come luogo per l’esercizio della cittadinanza globale, non limitandosi alle sole
  attività disciplinari, ma valorizzando l’educazione alla legalità, sui temi di
  interculturalità e alla pace, rispetto delle differenze, dialogo tra le culture;

 Personalizzare le proposte educative al fine di valorizzare tutte le differenze e offrire
  occasioni per sviluppare al meglio le potenzialità di ciascuno.

SEZIONE D
SCELTE EDUCATIVE E
MODALITA’ COMUNI DI
INSEGNAMENTO
PERCHE’ SI PROGETTA L’AZIONE EDUCATIVA INSIEME
L'impegno dei docenti, attraverso la promozione di rapporti basati su stima e fiducia
reciproca, sarà mirato a far emergere nell'alunno l'identità personale, sociale e
culturale, a potenziare l'autostima ed il livello di sicurezza interiore, mediante gli
apprendimenti sia delle discipline che sociali e civici.

Tale onorato compito non si può raggiungere se non attraverso un’azione coordinata
dei docenti: ciascuno di essi apporta il suo contributo, in termini di stile educativo,
personalità, esempio, modello di riferimento. Pertanto gli insegnanti di tutti gli ordini
di scuola condividono le seguenti valenze metodologico-didattiche:

        Centralità dei bisogni e dell'esperienza        dell'alunno,   come   riferimento
    essenziale per costruire l'azione didattica;

        Creazione di un clima scolastico positivo favorendo:
             un’accoglienza serena sia a livello organizzativo che relazionale;
             la conversazione, per facilitare lo scambio di esperienze e di conoscenze;
             l’interazione con i compagni coetanei e di diversa età per progetti
          comuni;
             l’interazione costruttiva con e tra gli insegnanti, frutto di regole
          concordate e di principi condivisi favorendo lo scambio delle esperienze
          didattiche.

        Scelta di modalità di lavoro che rendano più motivante e attivo
    l'apprendimento, per es.: semplificazione dei contenuti e presentazione graduale
    degli stessi, brevi pause didattiche, attività ludiche, manipolative, espressive,
    motorie, di animazione teatrale e musicale, attività di gruppo, attività di ricerca ed
                                                                                          9
Piano triennale dell'offerta formativa 2016-2019 - Ic Karol Wojtyla ...
approfondimento, proiezioni cinematografiche, visite guidate e viaggi d'istruzione,
    uso più intensivo dei mezzi informatici;

        Rispetto degli stili cognitivi e dei ritmi individuali, ovvero dei diversi modi di
    apprendere degli alunni;

         Predisposizione di percorsi interdisciplinari (attività di collegamento tra
    discipline diverse intorno a stessi argomenti, concetti o competenze);

         Progettazione di attività laboratoriali che rendano unitario il percorso
    formativo, ma comunque orientato all’implementazione delle competenze
    linguistiche e logico-matematiche scientifiche degli alunni;

      Valutazione intesa come strumento per la continua regolazione della
  programmazione; informare adeguatamente alunni e famiglie sugli obiettivi
  d’apprendimento e gli strumenti di valutazione adottati.
      Coinvolgere enti e associazioni presenti sul territorio.
Dalla lettura dei monitoraggi relativi all’inclusività della fine dell’anno scolastico
passato, le strategie utilizzate dagli insegnanti per migliorare l’efficacia didattica, quali
il tutoring, lavori a piccoli gruppi, classi aperte, hanno rilevato un buon esito, sia da
parte dei docenti che degli alunni.

Sarebbe auspicabile incrementare tali strategie aggiungendone delle nuove per
migliorare l’autostima e la capacità metacognitiva degli alunni.

Pertanto i docenti s’impegnano a porre particolare attenzione:
  al modo in cui inizia la lezione (richiamare o meno le preconoscenze degli alunni,
    definire che cosa si intende far apprendere);
  alla qualità dell’interazione, (capacità di presentare criticamente i contenuti, far
    intervenire gli alunni nel dialogo, sviluppare modelli mentali);
  all’uso di un linguaggio adeguato (comunicazione non verbale, modulazione della
    voce e della prossemica; uso adeguato dei media di supporto);
  all’uso di strategie diverse per tenere sotto controllo il clima della classe;
  alla qualità della conclusione (saper richiamare i punti essenziali, consentire agli
    alunni di conservare le conoscenze acquisite in memoria e saperle riusare in altri
    contesti);
  distribuzione incarichi in classe e in mensa (anche per un’eventuale raccolta
    differenziata e/o pulizia degli spazi comuni).

Data la complessità nella gestione delle classi eterogenee, il nostro Istituto, al fine di
sostenere ciascun alunno nel proprio percorso formativo, utilizzerà l’organico
dell’autonomia (diritto, fatto, sostegno e potenziamento) per la personalizzazione degli
apprendimenti, mediante lavoro in piccoli gruppi.

S’impegna perciò ad incrementare le risorse tecnologiche, gli strumenti compensativi,
la cartellonistica come supporto linguistico e/o matematico all’interno di ogni classe, in
quanto facilitano la ricerca attiva da parte degli alunni e fungono come potente spinta
alla motivazione allo studio.

                                                                                          10
CURRICOLO VERTICALE PER COMPETENZE
La nostra scuola, in condivisione con gli altri Istituti Comprensivi della città di
Palestrina Mameli e Pierluigi, è in via di elaborazione del nuovo Curricolo verticale per
competenze, alla luce delle nuove indicazioni normative, entrate in vigore nell’aprile
2017. I lavori Interistituto sono stati avviati nell’a.s. 2016-2017 e termineranno
nell’a.s. 2018-2019.
Nella scuola si è avviato il lavoro di costruzione delle prove di verifica degli
aprendimenti per classi parallele alla scuola primaria , mentre nelle scuola secondaria
di I grado i team docenti si confrontano all’interno dei Dipartimenti organizzati tra la
scuola Wojtyla e Pierluigi.

PROGETTAZIONE DIDATTICA PER COMPETENZE
Il modello di progettazione didattica si avvale del seguente schema:

  nella prima colonna sono inseriti i traguardi di sviluppo delle competenze, come
   delineati nelle Indicazioni Nazionali;
  nella colonna centrale gli obiettivi di apprendimento declinati in forma operativa,
   ove l’uso di descrittori fa capire esattamente quale è la prestazione richiesta
   all’alunno;
  nella terza colonna sono inseriti i contenuti su cui sviluppare e far ricadere i
   processi cognitivi.
  tra tutte le fonti cui attingere per la selezione degli obiettivi in forma operativa la
   nostra scuola ha scelto “A taxonomy for learning, teaching and assessing...” di
   Anderson e Krathwohl” che consente più facilmente la verificabilità.

Tale modello di progettazione consente al docente di progettare per competenze
basandosi non più sul contenuto come scopo e fine della didattica, ma sul processo di
pensiero che l’alunno compie sul contenuto.

                                                                                       11
Competenze europee

     Profilo delle competenze al                               Certificazione delle
      termine del primo ciclo di                            competenze al termine
        istruzione (Indicazioni                            della scuola primaria e del
     Nazionali Settembre 2012)                                 I ciclo di istruzione
                                                                 (ottobre 2017)

                              Curricolo Verticale d’Istituto

                           PROGETTAZIONE ANNUALE
                   DELLE CLASSI O GRUPPI DI CLASSI/SEZIONI

      Traguardi di                      Obiettivi di                  Contenuti, progetti
     sviluppo delle                   apprendimento                   (ampliamento e o
      competenze                         operativi                   supporto dell’offerta
                                                                          formativa)

INNOVAZIONEDIDATTICA
La nostra scuola è impegnata da anni in vari tipi di sperimentazione pedagogico -
didattica; gli insegnanti frequentano con costanza numerosi corsi di formazione/
aggiornamento di qualità, proprio per cercare di garantire ad ogni gruppo classe la
miglior riposta didattica ai bisogni della alunne e alunni.
Nella nostra scuola le attività ordinarie si avvalgono della multimedialità, si
organizzano laboratori specifici, attività progettuali sia per classi sia per classi aperte,
si sperimentano percorsi guidati dalle Università, si lavora molto sulla cooperazione,
sia fra docenti che fra alunni.

Le attività più comuni sono:

   Classi aperte;
   Lavorare per gruppi di alunni organizzati per livello di apprendimento;
   Laboratori specifici mirati all’inclusività e alla gestione delle classi eterogenee;
   Sperimentazione di didattica per competenze;
   Laboratori di digitalizzazione;

                                                                                             12
   Laboratori di teatro;
   Attività motorie realizzate con l’ausilio di esperti che affiancano i docenti;
   Attività di lingua inglese per la scuola d’infanzia;
   Attività didattiche con l’utilizzo di personale in pensione;
   Progetti musicali;
   Partecipazione ai concorsi, mostre e spettacoli;
   Uscite e visite didattiche;
   Laboratori d’arte e di manipolazione;
   Valorizzazione di specifiche competenze degli alunni.

Nella sezione sottostante “Orientamento strategico e scelte organizzative”, si entra nel
merito di alcune delle variabili più importanti.

Un altro aspetto che connota l’innovazione didattica della nostra scuola è la
“Partecipazione” attiva dei ragazzi ai loro apprendimenti.

Oltre alla partecipazione ordinaria alle attività d’aula e oltre, la scuola, annualmente
organizza dei concorsi interni, allo scopo di far vivere alle classi delle esperienze
educative di gruppo.

AMBIENTI DI APPRENDIMENTO
Negli ultimi anni, anche
grazi      alla     Legge
107/2015, è diminuito il
numero di alunni per
classe, dato che gli
edifici,  costruiti  negli
anni ’70, non dispongono
di aule molto grandi.
Questa attenzione si è
rilevata    fondamentale
per la gestione degli
ambienti in cui avviene
l’apprendimento.

Oltre al numero di alunni
è molto importante la
disposizione
dell’arredamento
all’interno delle aule e
fuori; infatti ogni persona apprende in modo differente. Nella nostra scuola si cerca di
progettare una didattica efficace che tenga conto di queste differenze individuali.

Nelle classi, tutti i bambini e i ragazzi, pur condividendo uno spazio e una
progettualità comuni, trovano la risposta individualizzata al loro unico e particolare
stile di apprendimento.

Gli ambienti di apprendimento dunque, mutano con il mutare delle proposte
educative: i banchi, le cattedre, le lavagne mobili, le sedie, saranno disposte
diversamente a seconda che si realizzi il tutoraggio fra alunni, il lavoro cooperativo,
esperienze di multisensorailità, se e quando si utilizza la LIM, o si svolge il lavoro negli
e per gli spazi comuni.

                                                                                         13
Molto resta ancora da fare. Parecchi arredi andrebbero rinnovati e sostituiti con altri
maggiormente funzionali. Grazie all’impegno della scuola dell’Ente locale preposto, di
alcuni gruppi di genitori, negli anni molto è stato fatto ma altrettanto resta da fare.

PARTECIPAZIONE DI BAMBINI E RAGAZZI:
CONCORSI INTERNI
Da qualche anno la nostra scuola ha deliberato di indire concorsi interni destinati alle
classi per promuovere il lavoro cooperativo fra alunne ed alunni, superando i concorsi
individuali che a volte generano competizione.
Ogni team docente, tuttavia, ha la libertà di far partecipare alunni ed alunne anche a
concorsi individuali, esterni alla scuola.
Il nostro Istituto Comprensivo “Karol Wojtyla” di Palestrina bandisce, per l’anno
scolastico 2017/2018, i seguenti concorsi, destinati alle classi con gli alunni dai 4 anni
in poi.
I concorsi interni che vengono banditi sono 4:

CONCORSI                         DESTINATARI               DATA DI SCADENZA
UNA COPERTINA                    TUTTI GLI ORDINI
                                                           7 DICEMBRE 2017
PER IL PTOF                      DI SCUOLA
IL LOGO DELLA                    TUTTI GLI ORDINI
                                                           7 DICEMBRE 2017
NOSTRA SCUOLA                    DI SCUOLA
                                 PRIMARIA E SECONDARIA
L’AULA PIU’ PULITA                                         18 MAGGIO 2018
                                 DI I GRADO
ADOZIONE          DI      UN TUTTI GLI ORDINI
                                                           18 MAGGIO 2018
PEZZETTO DI SCUOLA               DI SCUOLA
I concorsi non prevedono elaborati di singoli alunni, ma ESCLUSIVAMENTE elaborati
del gruppo-classe.
La giuria è composta esclusivamente di bambini e ragazzi che hanno il compito di
esprimere un voto su ciascun elaborato collettivo, pervenuto entro la data stabilita o
valutare l’oggetto nel merito del concorso (aula o ambiente).
Vengono riconosciuti anche il secondo o terzo posto per invitare a partecipare alle
iniziative più classi possibile.
La scuola assegna come premio simbolico, per educare ad apprezzare i beni
immateriali, una pergamena con menzione di merito ai primi tre classificati, nel corso
di un festeggiamento mirato a diffondere le buone pratiche, per la proclamazione
ufficiale.
La copertina del presente documento PTOF è risultata la vincitrice per l’anno scolastico
in corso.

BAMBINI CICERONE
In occasione di particolari giornate dedicate all’apertura della scuola ai genitori e al
pubblico i bambini più grandi del plesso di Piazza Ungheria accolgono e accompagnano
genitori e utenze esterne nella visita della scuola, illustrando i vari aspetti delle attività
e degli edifici; nei giorni precedenti si attuano attività progettate appositamente per
preparare i bambini all’evento.

CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI
Il Comune di Palestrina ha istituito il Consiglio Comunale dei Ragazzi, al quale la
nostra scuola partecipa, insieme agli altri Istituti comprensivi di Palestrina. Tutte le
notizie aggiornate sono reperibili sul web al seguente indirizzo:

                                                                                           14
http://www.comune.palestrina.rm.it/Joomla/index.php?option=com_content&view=ar
    ticle&id=1588:consiglio-delle-ragazze-e-dei-ragazzi&catid=8:bacheca-
    avvisi&Itemid=29

    Lo scopo di tale iniziativa è coinvolgere bambini e ragazzi dagli 8 ai 13 anni nella
    partecipazione a migliorare la comunità in cui si vive, mediante azioni istituzionali,
    proposte alle scuole, all’Ente Locale, al territorio.

    COMPITI A CASA
    I compiti assegnati a casa possono rappresentare una grande opportunità per
    consolidare gli apprendimenti, oppure “un peso senza senso”, che affatica inutilmente
    genitori apprensivi.
    Al fine di sostenere il percorso di apprendimento, l’istituto delibera che i compiti
    vengano assegnati con la seguente modalità:
   l’insegnante, assegnando un lavoro da fare a casa, non lo proponga solamente come
    un “dovere” ma come un momento finalizzato alla costruzione di un metodo di studio,
    utile per elaborare le informazioni in maniera personale e durevole;
   l’insegnante dovrà scegliere con cura i compiti da assegnare che non siano né troppo
    semplici, per evitare che sembrino una perdita di tempo, né troppo difficili, per non
    svilire l’autostima dello studente. Tale modalità favorirebbe anche le esigenze di
    inclusione;
   per le classi a tempo pieno si prediligano attività di lettura durante il corso della
    settimana scolastica;
   tenendo conto della libertà d’insegnamento e la differenziazione del tempo scuola
    (modulare /tempo pieno), l’impegno da dedicare ai compiti assegnati non dovrebbe
    superare le quattro ore settimanali, per la scuola primaria e le due ore giornaliere per
    la scuola secondaria di I grado; nei periodi delle vacanze natalizie e pasquali
    dovrebbero essere esclusi i giorni di festività e le vigilie;
   le discipline orali siano inserite in un orario settimanale prestabilito in modo che lo
    studio non venga assegnato il giorno prima per il giorno successivo, per la scuola
    primaria; invece per la scuola secondaria di I grado, le discipline orali devono vedere
    l’accordo tra professori in modo che non risultino più di tre compiti pomeridiani;
   è possibile, per i docenti, utilizzare una metodologia coincidente o vicina alla
    cosiddetta      “classe capovolta o rovesciata”, cioè che i contenuti oggetto
    dell’insegnamento vengano studiati a casa prima della lezione e che in classe si utilizzi
    il tempo non più occupato dalla spiegazione, per la discussione di quei contenuti o per
    lavorare con i contenuti stessi. In questo caso, tuttavia, i docenti dovranno tenere
    presenti le diverse realtà socio-culturali degli alunni e garantire che tutti gli alunni e
    alunne alle quali sia richiesta questa modalità di apprendimento abbiano a
    disposizione a casa luoghi, strumenti e sussidi in grado di supportare tali
    apprendimenti, senza che nessuno si senta escluso.

                                                                                           15
SEZ E
PROTOCOLLO DI
VALUTAZIONE DEGLI
APPRENDIMENTI DEGLI
ALUNNI E ALUNNI
   VISTO il D.P.R. 275/99 sull’autonomia delle Istituzioni Scolastiche
   VISTO il D.P.R. n° 122/2009 recante norme in materia di valutazione degli
    alunni
   VISTE le Linee di indirizzo per la valutazione degli studenti diversamente abili
    del 4 agosto 2009
   VISTA la L. n. 170/10recante norme in materia di disturbi specifici di
    apprendimento in ambito scolastico
   VISTO IL D.M. n. 254/12“Indicazioni Nazionali per il curricolo della Scuola
    dell’Infanzia e del Primo ciclo di Istruzione”
   VISTA la Direttiva ministeriale 27 dicembre 2012 e la C.M. n.8/2013sugli alunni
    con bisogni educativi speciali
   VISTA la C.M. n. 3/2015 e le Linee Guida allegate sulla certificazione delle
    competenze
   Vista la legge 13 luglio 2015, n. 107 riforma del sistema nazionale di istruzione
    e formazione
   VISTO il D.L.vo n. 62 del 13/04/2017 “Norme in materia di valutazione e
    certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato”
   VISTO il Decreto del MIUR del 03.10.2017, PROT. N. 741“Nuovo Esame di Stato
    per il I Ciclo di Istruzione”
   VISTA la Circolare prot. n. 1865 del 10/10/2017 “Indicazioni in merito a
    valutazione, certificazione delle competenze ed Esame di Stato nelle scuole del
    primo ciclo di istruzione”
   Considerato il D.P.R. 249/98 lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti
   Considerato il Regolamento di Istituto
   Considerato il Patto di Corresponsabilità educativa
   Vista la delibera n° 7 del Collegio dei docenti del 30.10.2017 con cui il Collegio
    dei docenti ha delegato al NUCLEO INTERNO DI VALUTAZIONE (NIV) la
    formulazione definitiva dei criteri di valutazione

                          IL COLLEGIO DEI DOCENTI
                                     ADOTTA
 IL SEGUENTE PROTOCOLLO DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI:

a) PREMESSA
b) VERIFICHE FORMALI ED INFORMALI
c) CRITERI DI VALUTAZIONE
                                                                                   16
d) VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI DISCIPLINARI
   e) VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE
   f) VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
   g) VALUTAZIONE DI GRUPPI DI ALUNNE E ALUNNI
   h) VALUTAZIONE RELIGIONE CATTOLICA
   i) VALUTAZIONE ATTIVITA’ ALTERNATIVE ALLA RELIGIONE CATTOLICA
   L) VALUTAZIONE ALUNNI CHE ESPRIMONO BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
   m) VALUTAZIONE ALUNNI CON DISABILITA’
    n) CRITERI PER LA NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA E/O
       ALL'ESAME CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO D’ISTRUZIONE

      a) PREMESSA

Valutare, ai sensi dell'articolo 1 del decreto legislativo n. 62/2017, l’esito degli
apprendimenti degli alunni significa attribuire un valore ad una o più competenze da
essi acquisite, per questo non può risultare sufficiente disporre di dati sul rendimento
terminale in un ciclo o in una unità di istruzione; è necessario invece disporre di
informazioni nel corso stesso dell’attività di apprendimento. In questa prospettiva, è di
essenziale importanza porsi il problema di come raccogliere informazioni che siano
valide per “fare luce” su come sta procedendo il processo di insegnamento-
apprendimento didattica, in qualsiasi contesto di apprendimento.
La valutazione degli apprendimenti deve assumere infatti un valore “formativo”,
affinché possa essa stessa svolgere funzione di “autovalutazione”, rappresentare cioè
per l’alunno non il punto di arrivo del segmento di apprendimento appena concluso,
ma il punto di partenza di quelli che deve ancora percorrere.
Essa può essere quindi “inziale”, “in itinere” e “finale”.
Agli insegnanti compete la responsabilità della documentazione didattica, nonché la
scelta degli strumenti utili a verificare di volta in volta quella conoscenza, abilità o
competenza, nel quadro dei criteri deliberati dai competenti organi collegiali.
La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari, attiva le azioni da
intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a
termine, assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei
processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo.
La valutazione è coerente con l'offerta formativa delle istituzioni scolastiche, con la
personalizzazione dei percorsi e con le Indicazioni Nazionali per il curricolo e le Linee
guida, di cui ai decreti del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 87, n. 88 e
n. 89; è effettuata dai docenti nell'esercizio della propria autonomia professionale, in
conformità con i criteri e le modalità definiti dal collegio dei docenti e inseriti nel piano
triennale dell'offerta formativa. (ART. 1 C 2).

      b) VERIFICHE FORMALI ED INFORMALI

La verifica degli apprendimenti avviene attraverso osservazioni sistematiche (verifiche
informali) e verifiche formali.
Essa si può configurare come:
valutazione iniziale, che mette in evidenza le positività , le risorse, le potenzialità e i
bisogni dell’alunno, permette di calibrare le linee progettuali in relazione ai bisogni
                                                                                          17
formativi emersi; tiene conto degli esiti delle prove d’ingresso e delle osservazioni
sistematiche;
valutazione formativa, che avviene in itinere, ha funzione regolativa, in quanto
consente di adattare gli interventi alle singole situazioni didattiche e di attivare
eventuali strategie di rinforzo;
valutazione sommativa definisce i livelli di apprendimento raggiunti dagli alunni nelle
varie discipline dopo un periodo di lavoro quadrimestrale o annuale. E’ tuttavia
opportuno che anche questa modalità valutativa, consueta nella scuola, si ispiri ai
principi di quella formativa.
Ogni team docente, nella progettazione didattica annuale condivisa, decide quante e
quali prove di verifica proporre ai propri alunni, tenendo conto dei criteri individuati
dal Collegio dei Docenti e di seguito esplicitati:

     Per quanto riguarda le tipologie delle verifiche, il colloquio quotidiano costituirà
      uno degli strumenti privilegiati di verifica immediata durante lo svolgersi di
      tutte le attività scolastiche.
    La verifiche possono essere formali o informali; entrambe concorrono alla
      valutazione finale;
    Al termine di ogni unità di apprendimento si farà uso per la verifica di
      esposizioni orali, elaborati scritti e grafici, test, relazioni, questionari e si
      procederà, inoltre, all'osservazione sistematica per la verifica del
      conseguimento degli obiettivi d’apprendimento programmati.
    Per la misurazione delle prove di verifica, dopo aver individuato in maniera
      dettagliata quali sono le abilità e le competenze di cui si vuole rilevare il livello
      di acquisizione, si adotterà una scala in decimi.
    Se la prova non è strutturata in maniera da consentire un tale tipo di
      misurazione, il voto riportato sulla prova sarà rapportato in decimi.
    Le osservazioni sistematiche da annotare sul registro elettronico saranno
      formulate utilizzando la scala in decimi.
    Il processo dinamico dell'apprendimento viene registrato digitalmente,
      condiviso in occasione dei Consigli di Classe e interclasse, in occasione delle
      verifiche quadrimestrali.
    Nella valutazione quadrimestrale si attribuiranno i voti in decimi nelle singole
      discipline e si esprimerà un giudizio sintetico nel comportamento, e
      nell’Insegnamento della Religione Cattolica
Una valutazione iniziale degli alunni abbastanza completa in tutte le discipline ha
bisogno di un tempo adeguato. Pertanto, si ritiene che, come prima scadenza, per la
valutazione degli alunni si può fissare la fine del 1° quadrimestre del primo anno di
ogni grado scolastico.

Una prima verifica globale (novembre) è opportuna, ma da convalidare
successivamente. Le valutazioni successive saranno effettuate sempre con cadenza
quadrimestrale.

I docenti possono effettuano prove sia legate alle discipline, sia legate alle
competenze di cittadinanza sottoelencate, per conoscere gli alunni e le alunne, il loro
grado di sviluppo, il loro mondo, il loro ambiente familiare e sociale e verificare la
motivazione, le capacità di comunicazione, di memorizzazione e di ragionamento,
l'orientamento spazio-temporale e il possesso delle abilità di base.

                                                                                        18
I docenti ritengono comunque opportuno stabilire il numero delle prove di verifica
formali ogni quadrimestre al fine di procedere alla valutazione degli apprendimenti
degli alunni.

                                                          ALTRA TIPOLOGIA DI
       DISCIPLINE               N. PROVE SCRITTE
                                                                  PROVA
                                                          n° 1 Verifica orale per la
        ITALIANO                        N°2                  scuola Primaria e
                                                         secondaria di primo grado
                                                          n° 1 Verifica orale per la
       MATEMATICA                       N°2                  scuola Primaria e
                                                         secondaria di primo grado
         STORIA                         N°1               Minimo 2 verifiche orali

       GEOGRAFIA                        N°1               Minimo 2 verifiche orali

         SCIENZE                        N°1               Minimo 2 verifiche orali
                               2 tranne per la classe
         INGLESE                                          Minimo 2 verifiche orali
                                prima della primaria
                                                           n. 3 rappresentazione
                                                         grafica per la classe prima
                                                         n° 2 Verifiche orale per le
                                                           altre classi della scuola
        RELIGIONE                       N°1
                                                                   primaria
                                                         n° 2 Verifiche orale per la
                                                         scuola secondaria di primo
                                                                     grado
                                                            n. 2 rappresentazioni
                                                                    grafiche
                                 N°1 per la scuola
    ARTE E IMMAGINE                                      n° 2 Verifiche orale per la
                             secondaria di primo grado
                                                         scuola secondaria di primo
                                                                     grado
                              Non si prevedono prove
                                                         N° 3 prove pratiche per la
                                scritte per la scuola
                                                              scuola Primaria
TECNOLOGIA/INFORMATICA                primaria
                                                           N° 2 verifiche orali e
                                 N°1 per la scuola
                                                              schede grafiche
                             secondaria di primo grado
                              Non si prevedono prove
                                                         N° 3 prove pratiche per la
                                scritte per la scuola
                                                              scuola Primaria
         MUSICA                       primaria
                                                           N° 2 verifiche orali e
                                 N°1 per la scuola
                                                              schede grafiche
                             secondaria di primo grado
                              Non si prevedono prove
                                                         N° 3 prove pratiche per la
                                scritte per la scuola
                                                              scuola Primaria
   EDUCAZIONE FISICA                  primaria
                                                           N° 2 verifiche orali e
                                 N°1 per la scuola
                                                                 pratiche
                             secondaria di primo grado

                                                                                     19
c) CRITERI DI VALUTAZIONE

Il presente Protocollo indica, per una valutazione formativa, la corrispondenza voti-
giudizi per le varie discipline, le modalità, i tempi, la quantità di verifiche.
I docenti, dopo ampio confronto, ritengono di concordare criteri generali di
valutazione, per l’attribuzione di voti e/o giudizi sintetici e seguirne le indicazioni in
sede di valutazione intermedia e finale di ogni anno scolastico.
Le specifiche griglie che seguono sono state elaborate per i vari ambiti della
valutazione degli alunni, secondo un criterio di gradualità.
Lo Statuto delle studentesse e degli studenti, il Patto educativo di corresponsabilità e i
regolamenti approvati dalle istituzioni scolastiche ne costituiscono i riferimenti
essenziali.

      d) VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI DISCIPLINARI

La votazione relativa alle discipline, espressa in decimi, viene accompagnata da
descrizione relativa al livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno/a.
I docenti ritengono opportuno attribuire la votazione minima a partire dal 4 per non
mortificare la sensibilità dei discenti, in una fase delicata del loro processo evolutivo e,
nel contempo, incoraggiare la volontà e la capacità di ripresa. Si ritiene, altresì, di
poter attribuire la votazione massima di 10 per premiare l’eccellenza.
Per tutte le alunne e per tutti gli alunni di scuola primaria e secondaria di primo grado
la valutazione delle discipline periodica e finale viene integrata con la descrizione dei
processi formativi.
Sarà cura degli insegnanti intersecare eventualmente i vari aspetti dei diversi livelli
per ricavarne un giudizio il più possibile realistico.
Segue la tabella di corrispondenza tra voti e descrizione del processo formativo della
                    VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI DISCIPLINARI
                    Descrizione del processo formativo in termini di progressi nello sviluppo
    Voto di
                       culturale, personale e sociale e del livello globale di sviluppo degli
 riferimento
                                           apprendimenti conseguito
                -    impegno costante e responsabile;
                -    partecipazione continua, propositiva, costruttiva ;
                -    attenzione costante e produttiva;
                -    metodo di lavoro efficace, autonomo, personale e organizzato (dalla classe
                     seconda)
     10         -    metodo di studio accurato, produttivo, efficace (dalla classe quarta)
                -    apprendimento consolidato, sicuro, con bagaglio culturale notevole, anche
                     rielaborato in modo critico e/o personale;
                -    evoluzione positiva e costante degli atteggiamenti e miglioramento
                     progressivo anche rispetto alla buona situazione di partenza.

                -    impegno costante;
                -    partecipazione proficua, significativa, costruttiva ;
                -    attenzione costante;
                -    metodo di lavoro produttivo ed efficace, emergenza di interessi personali
      9
                     (dalla classe seconda)
                -    metodo di studio: produttivo, efficace, funzionale(dalla classe quarta)
                -    apprendimento sicuro e consolidato, con conoscenze approfondite;
                -    evoluzione positiva degli atteggiamenti, e della capacità di rielaborare
                                                                                             20
esperienze e conoscenze, con miglioramento significativo della situazione
        di partenza.
    -   impegno adeguato;
    -   partecipazione attiva, collaborativa ;
    -   attenzione costante;
    -   metodo di lavoro preciso, autonomo e ordinato (dalla classe seconda)
8   -   metodo di studio: efficace, funzionale(dalla classe quarta)
    -   apprendimento soddisfacente, in qualche caso da approfondire;
    -   evoluzione personale e di riutilizzo delle conoscenze anche in contesti
        nuovi, e sostanziale raggiungimento degli obiettivi stabiliti.

    -   impegno accettabile ;
    -   partecipazione interessata e selettiva;
    -   attenzione non sempre adeguata;
    -   metodo di lavoro non del tutto consolidato (dalla classe seconda)
    -   metodo di studio: non sempre preciso (dalla classe quarta)
7
    -   apprendimento soddisfacente ma talvolta in parte meccanico / mnemonico
        / poco approfondito; raggiungimento degli obiettivi con risultati migliori in
        alcune discipline;
    -   evoluzione non sempre positiva rispetto alla situazione di partenza.

    -   impegno non sempre adeguato ;
    -   partecipazione limitata, poco attiva,;
    -   attenzione discontinua, non sempre adeguata;
    -   metodo di lavoro accettabile ma non autonomo, approssimato, incerto.
        (dalla classe seconda)
6   -   metodo di studio: incostante, accettabile ma non autonomo. (dalla classe
        quarta)
    -   apprendimento generico / mnemonico / a volte superficiale / con qualche
        lacuna; sostanziale raggiungimento degli obiettivi per lui/lei stabiliti
    -   evoluzione minima rispetto alla situazione di partenza.

    -   impegno discontinuo, non adeguato alle richieste;
    -   partecipazione discontinua / da sollecitare / senza contributi personali
        nemmeno se sollecitato o guidato;
    -   attenzione discontinua / mancante nella maggior parte delle discipline;
    -   metodo di lavoro disordinato / poco preciso / non autonomo / meccanico /
        bisognoso di guida costante / improduttivo; (dalla classe seconda)
5   -   metodo di studio: improduttivo, non autonomo, approssimato, incerto.
        (dalla classe quarta)
    -   apprendimento difficoltoso/ frammentario / con molte lacune
    -   evoluzione ha raggiunto gli obiettivi solo parzialmente / i miglioramenti
        sono stati modesti / non adeguati alle possibilità / gli obiettivi fissati non
        sono stati raggiunti.

    -   impegno molto superficiale, non adeguato alle richieste;
    -   partecipazione discontinua/ limitata/ superficiale/ da sollecitare/
        esecutiva/ senza contributi personali nemmeno se sollecitato o guidato;
    -   attenzione discontinua/ non sempre adeguata/ non produttiva/ mancante
        nella maggior parte delle discipline;
    -   metodo di lavoro disordinato/ poco preciso/ non autonomo/ meccanico/
4
        bisognoso di guida costante/improduttivo;
    -   apprendimento difficoltoso/ frammentario/ con molte lacune; non ha
        partecipato a nessuna delle esperienze opzionali o laboratoriali ed è stato
        in esse elemento di disturbo;
    -   evoluzione non positiva per il mancato raggiungimento degli obiettivi
        stabiliti

                                                                                    21
e) VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE SOCIALI, CIVICHE E DI
         CITTADINANZA

Nella nostra scuola si pongono le basi per l’esercizio della CITTADINANZA ATTIVA E
GLOBALE attraverso una didattica che, finalizzata all’acquisizione di competenze di
“cittadino”, presuppone il coinvolgimento degli alunni in attività operative
Insegnare le regole del vivere e del convivere è per la scuola un compito oggi ancora
più ineludibile rispetto al passato. L’obiettivo non è di accompagnare passo dopo
passo lo studente nella quotidianità di tutte le sue esperienze, bensì di proporre
un’educazione che lo spinga a fare scelte autonome e feconde, quale risultato di un
confronto continuo della sua progettualità con i valori che orientano la società in cui
vive.

RIFERIMENTI LEGISLATIVI
Raccomandazione Del Parlamento Europeo Del 2006;
All’articolo1 Del Decreto Legge N.137 Del 2008, Convertito Nella Legge 169/2008 Cita
Per La Prima Volta L’insegnamento Di Cittadinanza E Costituzione;
Indicazioni Nazionali Per Il Curricolo Di Cui Al D.M. N.254 Del 2012;
Legge 107 Del 13 Luglio 2015 (Detta Buona Scuola)
DECRETO MIUR 03.10.2017, PROT. N. 742 (Nuova Certificazione delle Competenze)
Decreto Legislativo N.62 Del 2017 (Norme Sulla Valutazione Scolastica)

Al fine di promuovere, consolidare e certificare le COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE
    previste dalla norma, la nostra scuola parte dalle seguenti COMPETENZE DI
    CITTADINANZA:
    1. Imparare ad imparare
    2. Progettare
    3. Comunicare
    4. Collaborare e partecipare
    5. Agire in modo autonomo e responsabile
    6. Risolvere problemi
    7. Individuare collegamenti e relazioni
    8. Acquisire e interpretare l’informazione.

La rilevazione/valutazione delle COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE si servirà della
raccolta di elementi di informazione su tutte le ‘dimensioni’ della competenza:
    conoscenze e abilità (dimensione cognitiva);
    motivazioni, interesse, partecipazione (dimensione affettivo-motivazionale);
    consapevolezza del compito e delle strategie da adottare o adottate
       nell’affrontare un compito, una situazione, un problema (dimensione
       metacognitiva).

Sono state individuate 4 macroaree e a ogni macroarea corrispondono degli indicatori
o componenti della competenza.

                                                                                     22
COMPETENZE
 COMPETENZE CHIAVE DI
                               INDIVIDUATE o                    INDICATORI
    CITTADINANZA
                                MACROAREE
                                                     Rispetta:
  1. Agire in modo
                                                     1 sé;
     autonomo e
                               Acquisizione di       2 gli altri e le regole del vivere
     responsabile
                               coscienza civile      civile;
  2. Comunicare
                                                     3 le proprie e altrui cose;
                                                     4 l’ambiente.
                              Partecipazione alla
  1. Collaborare e                                   5   Partecipa;
                                 vita scolastica
     partecipare                                     6   Collabora;
                             (assumere e portare
  2. Comunicare                                      7   Coopera;
                               a termine ruoli di
                                                     8   Frequenta.
                                responsabilità)
                                                     9 Dimostra spirito di iniziativa;
  1. Progettare
                                                     10 esprime sensibilità per tutte
  2. Individuare
                                                     le culture
     collegamenti e           Consapevolezza ed
                                                     11 argomenta ed effettua in
     relazioni               espressione culturale
                                                     modo coerente scelte e opinioni
  3. Comunicare
                                                     12 utilizza le conoscenze per
                                                     comprendere le diverse identità
                                                     Autonomia:
                                                     13 impara autonomamente
                                                     anche al di fuori del contesto
                                                     scolastico;
  1. Imparare ad imparare                            Atteggiamenti, motivazione
  2. Acquisire e                                     personale
     interpretare                                    14 mette in atto strategie per
                                 Imparare ad
     l’informazione                                  favorire gli apprendimenti;
                                  imparare
  3. Risolvere problemi                              Metodo di lavoro:
  4. Comunicare                                      15 applica strategie efficaci per
                                                     risolvere problemi
                                                     Autovalutazione:
                                                     16 modifica atteggiamenti e
                                                     comportamenti personali

FINALITA’ GENERALI E METODOLOGIA

Nella nostra scuola le finalità delle competenze SOCIALI E CIVICHE si promuovono
mediante le seguenti attività:

                                                                                      23
Finalita’                              Attività attuate
                                                Promozione di azioni nel proprio
                                                 contesto di vita
                                                Sviluppare i contenuti all’interno
                                                 delle discipline attraverso una
                                                 gestione della classe centrata sulla
                                                 cooperazione, sull’interdipendenza
A) Conoscere per esperienza:                     dei ruoli e sull’uguaglianza;
-prendersi cura di se stessi e degli altri      Impegnare gli alunni in progetti
vicini a noi;                                    esterni e interni alla scuola;
- saper cooperare ed essere solidali
verso gli altri.                                Iniziative di solidarietà:
                                                Mercatino di Natale
                                                Raccolta Giocattoli per ospedale
                                                 Bambino Gesù
                                              Vendita prodotti per Onlus (Ospedale
                                                 Gemelli reparto oncologia pediatrica)
                                              Giornata dedicata alla conoscenza
                                                 della figura di Karol Wojtyla
                                              Service Learning
                                              Partecipazione e organizzazione di
                                                 concorsi:
                                              Frutta nelle scuole
- acquisire comportamenti responsabili        Adotta un pezzetto della scuola
verso l’ambiente;                             Aula più pulita
                                              Settimane della bellezza degli
                                                 ambienti scolastici
                                              Settimana della sicurezza
                                              Festa dell’albero e della Terra
                                              Progetto Comunale Cittadini si
                                                 diventa, Consiglio Delle Ragazze e
                                                 dei Ragazzi
                                              Concorsi interni:
                                              una copertina per il PTOF
B) Costruire il senso della                   un logo per la scuola
responsabilità:                               Progetti di continuità tra i tre ordini
-scegliere e agire in modo consapevole;          di scuole e con istituti presenti sul
-attuare progetti secondo forme di               territorio
lavoro cooperativo;                          Scuola sede di accoglienza per attività
                                             di:
                                              Alternanza Scuola Lavoro
                                              Tirocinio attivo
                                              Pluralità di interventi educativi
                                                 (esperti esterni)
-elaborare idee e formulare semplici          Giornata mondiale del libro
giudizi;                                      Uso della biblioteca scolastica
                                              Forme di democrazia diretta: nella
                                                 pratica quotidiana, nell’eleggere
C) Conoscere l’importanza dei valori
                                                 rappresentanti …
sanciti dalla Costituzione:
                                              Conoscenza della Costituzione
-riconoscere i diritti umani
                                                 Italiana (Principi Fondamentali)
- rispettare la libertà altrui
                                              Giornata internazionale delle persone
                                                 con disabilità
                                                                                        24
   Giornata internazionale dei diritti
                                                     dell’infanzia e dell’adolescenza
                                                    Giorno internazionale della memoria
                                                    Giornata nazionale antibullismo e
                                                     cyberbullismo
                                                    Giornata della legalità
                                                    Festa dei nonni
                                                    Creare proposte strutturate che
 -considerare la pari dignità delle persone          offrano l’opportunità di svolgere
                                                     attività di simulazione e di gioco di
                                                     ruolo.
 -contribuire in modo corretto alla qualità         Giornata del dono
 della vita comunitaria                             Aderire alle proposte del territorio

Le stesse competenze individuate sono declinate anche all’interno delle progettazioni
annuali di classe, nelle discipline: Storia, Geografia, Scienze, Educazione fisica.

       f. VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

 La valutazione del comportamento si riferisce allo sviluppo delle competenze sociali e
 civiche dalle quali sono state rielaborate 4 macroaree che corrispondono a indicatori e
 descrittori specifici.
 Lo Statuto delle studentesse e degli studenti, il Patto educativo di corresponsabilità e i
 regolamenti approvati dalle istituzioni scolastiche ne costituiscono i riferimenti
 essenziali. (D.L.vo n. 62 del 13/04/2017)

 La valutazione del comportamento viene espressa mediante un giudizio sintetico, ai
 sensi dell’art. 2 del D.L.vo n. 62 del 13/04/2017 e dalla Circolare prot. n. 1865 del
 10/10/2017, per il primo e secondo quadrimestre – sia per la scuola primaria
 che per la scuola secondaria di i grado

 La seguente griglia è stata così elaborata:
 1 la corrispondenza tra gli indicatori individuati e le competenze chiave europee
 concorrono alla costruzione della competenza Civica, Sociale e di Comportamento;
 2 ad ogni area corrisponde uno o più indicatori declinati in relativi descrittori;
 3 ad ogni indicatore espresso, corrisponde un elenco di atteggiamenti valutabili
 secondo un criterio di gradualità.
 Il giudizio finale riportato nel Documento di Valutazione risulta dalla composizione dei
 diversi aspetti.

                                                                                         25
VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

                COMPETENZE
 Giudizio
                 SOCIALI E         INDICATORI                  DESCRITTORI
 sintetico
                  CIVICHE
                                                   L’alunno è rispettoso nei confronti
                                                   delle persone, delle regole, delle
               Acquisizione di
                                     Rispetto      cose e dell’ambiente. Ha cura del
               coscienza civile
                                                   materiale scolastico proprio e
                                                   altrui.
                                                   Contribuisce alla realizzazione delle
                                                   attività sociali e collabora alla vita
               Partecipazione     Partecipazione
                                                   scolastica.
  OTTIMO          alla vita       Collaborazione
                                                   E’ sempre disponibile a modificare i
                 scolastica         Frequenza
                                                   suoi comportamenti in positivo.
 Corretto e
responsabile
               Consapevolezza                Si mostra sensibile e rispettoso e
                              Consapevolezza
               ed espressione                riconosce le diverse identità in
                                 culturale
                  culturale                  un’ottica di rispetto reciproco
                                             Si impegna frequentemente in
                Imparare ad                  nuovi apprendimenti anche in modo
                                Autonomia
                  imparare                   autonomo.

                                                   L’alunno è rispettoso nei confronti
                                                   delle persone, delle regole, delle
               Acquisizione di
                                     Rispetto      cose e dell’ambiente.
               coscienza civile
                                                   Ha cura del materiale scolastico
                                                   proprio e altrui.
                                                   Segue con buona partecipazione le
                                                   attività sociali della vita della scuola
               Partecipazione     Partecipazione
                                                   e generalmente collabora alla vita
 DISTINTO         alla vita       Collaborazione
                                                   scolastica.
 Vivace ma       scolastica         Frequenza
                                                   E’ disponibile a modificare i suoi
  corretto
                                                   comportamenti in positivo.
               Consapevolezza
                                Consapevolezza
               ed espressione                   Rispetta le diversità.
                                    culturale
                   culturale
                                                Si impegna in diverse circostanze in
                 Imparare ad
                                   Autonomia    nuovi apprendimenti anche in modo
                  imparare
                                                autonomo.
                                                L’alunno è generalmente rispettoso
                                                nei confronti delle persone delle
               Acquisizione di                  regole, delle cose e dell’ambiente
                                    Rispetto
               coscienza civile                 ma riceve a volte richiami verbali.
                                                Ha poca cura del materiale
  BUONO
                                                scolastico proprio e altrui.
                                                Segue in modo poco propositivo le
Abbastanza
                Partecipazione   Partecipazione attività sociali della vita della
 corretto
                   alla vita    Collaborazione scuola; collabora raramente alla
                  scolastica       Frequenza    vita della classe e dell’Istituto;
                                                talvolta non rispetta le consegne.
               Consapevolezza Consapevolezza Talvolta non rispetta le diversità
                                                                                        26
ed espressione       culturale      degli altri (adulti e coetanei)
                   culturale
                 Imparare ad                        A volte mostra curiosità e desiderio
                                    Autonomia
                   imparare                         di imparare
                                                    L’alunno dimostra poco senso di
                                                    responsabilità nei confronti delle
                                                    persone, delle regole, delle cose-
                                                    ambiente; deve essere richiamato
                Acquisizione di
                                      Rispetto      spesso ad un corretto
                coscienza civile
                                                    comportamento ed ha a suo carico
                                                    diversi richiami orali e scritti.
                                                    Ha poca cura del materiale
SUFFICIENTE                                         scolastico proprio e altrui.
                                                    Partecipa con scarso interesse per
Poco corretto                                       le attività sociali della vita della
                Partecipazione     Partecipazione
                                                    scuola ed è spesso fonte di disturbo
                   alla vita       Collaborazione
                                                    durante le lezioni; Non rispetta il
                  scolastica         Frequenza
                                                    lavoro altrui ed è sistematicamente
                                                    privo del materiale scolastico.
                Consapevolezza
                               Consapevolezza Spesso non rispetta le diversità
                ed espressione
                                  culturale   degli altri (adulti e coetanei)
                   culturale

                 Imparare ad                        Mostra limitata curiosità e poca
                                    Autonomia
                  imparare                          voglia di imparare.

                                                    L’alunno è irrispettoso nei confronti
                                                    delle persone delle regole, delle
                                                    cose e dell’ambiente. Deve essere
                                                    richiamato spesso ad un corretto
                Acquisizione di
                                      Rispetto      comportamento ed ha a suo carico
                coscienza civile
                                                    richiami orali e scritti continui e
                                                    reiterati.
                                                     Non ha cura del materiale
                                                    scolastico proprio e altrui.
                                                    Non dimostra alcun interesse per le
   NON
                                                    attività sociali della vita della scuola
SUFFICIENTE
                                                    ed è sistematicamente fonte di
                Partecipazione     Partecipazione
                                                    disturbo durante le lezioni.
 Scorretto         alla vita       Collaborazione
                                                    Non rispetta il lavoro altrui ed è
                  scolastica         Frequenza
                                                    sistematicamente privo del
                                                    materiale scolastico.
                                                     Non frequenta in modo assiduo
                Consapevolezza
                               Consapevolezza
                ed espressione                Non ha rispetto per le diversità.
                                  culturale
                   culturale
                 Imparare ad                  Non dimostra desiderio di imparare
                                 Autonomia
                   imparare                   né curiosità.

La valutazione del comportamento con valutazione “non sufficiente”, in sede di
scrutinio intermedio e finale, è deliberata dal Consiglio di classe/ per mancanze
imputabili a:

                                                                                         27
    mancanza di rispetto per il personale docente e A.T.A. della scuola e per i
        compagni;
       inosservanza dell’obbligo di utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i
        sussidi della scuola, e comportamenti che possono arrecare danni al patrimonio
        della stessa;
       in presenza di reati o pericolo per l’incolumità delle persone.

        g) VALUTAZIONE DI GRUPPI DI ALUNNE E ALUNNI
I docenti che svolgono insegnamenti curricolari per gruppi di alunni
partecipano alla valutazione degli alunni che si avvalgono dei suddetti
insegnamenti (classi aperte - Pitagora, potenziamento etc….).
Per l’a.s.2017-2018, sperimentalmente, i docen ti titolari delle classi i cui
alunni hanno partecipato ad attività per gruppi o a classi aperte,
recepiscono in forma da concordare con i docenti che hanno svolto le
attività, le indicazioni valutative relative all’oggetto di confronto.
Tale modalità viene tracciata mediante registro elettronico e/o verbale in
sede di scrutinio.

   h) VALUTAZIONE RELIGIONE CATTOLICA

I giudizi sintetici espressi per l’Insegnamento della Religione Cattolica, per l’eventuale
Attività Alternativa per gli alunni che non si avvalgono di tale insegnamento, sono
accompagnati da una descrizione relativa al livello globale di maturazione raggiunto
dall’alunno, dal livello di partecipazione e interesse dimostrato.

   GIUDIZIO                                     MOTIVAZIONE
                     Mancata acquisizione dei contenuti disciplinari.
    NON
                     Atteggiamenti irresponsabili e indisciplinati.
 SUFFICIENTE
                     Interesse e partecipazione non manifesti
                     Mediocre capacità di acquisizione dei contenuti disciplinari.
                     Modeste capacità di rielaborazione.
 SUFFICIENTE         Atteggiamento vivace, ma rispettoso delle regole quando gli
                     vengono imposte.
                     Interesse e partecipazione limitati
                     Soddisfacente conoscenza degli argomenti trattati.
                     Capacità di rielaborazione personale.
       BUONO         Dimostra di avere un buon rapporto con i compagni e gli
                     insegnanti.
                     Interesse e partecipazione positivi
                     Sicura acquisizione dei contenuti disciplinari e loro rielaborazione
                     approfondita.
                     Capacità di cogliere analogie/differenze e di operare collegamenti
   DISTINTO
                     interdisciplinari.
                     Manifesta un atteggiamento corretto e responsabile.
                     Interesse e partecipazione assidui.
                     Conoscenza ampia degli argomenti studiati con capacità di operare
       OTTIMO        collegamenti interdisciplinari.
                     Si dimostra maturo, collaborativo e propositivo.
                                                                                       28
Puoi anche leggere