Piano di gestione del rischio di alluvioni - secondo ciclo di pianificazione I principali eventi alluvionali recenti in Sardegna Vol. 1 di 7 ...
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PRESIDÈNTZIA PRESIDENZA AUTORITA’ DI BACINO REGIONALE DELLA SARDEGNA Piano di gestione del rischio di alluvioni secondo ciclo di pianificazione I principali eventi alluvionali recenti in Sardegna Vol. 1 di 7 Allegato alla Deliberazione del Comitato Istituzionale n. 14 del 21/12/2021
PRESIDÈNTZIA PRESIDENZA AUTORITA’ DI BACINO REGIONALE DELLA SARDEGNA Autorità di Bacino della Sardegna DIREZIONE GENERALE DELL’AGENZIA REGIONALE DEL DISTRETTO IDROGRAFICO DELLA SARDEGNA Direttore Generale: Antonio Sanna Direttore del Servizio difesa del suolo, assetto idrogeologico e gestione del rischio alluvioni: Marco Melis Coordinamento tecnico-amministrativo: Gianluigi Mancosu Coordinamento operativo: Luisa Manigas Elaborazioni GIS: Gian Luca Marras Gruppo di lavoro: Giuseppe Canè, Piercarlo Ciabatti, Nicoletta Contis, Andrea Lazzari, Giovanni Luise, Maria Antonietta Murru Perra, Michela Olivari, Alessandra Pillai, Corrado Sechi, Riccardo Todde UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CAGLIARI – Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura Responsabile Scientifico: Giovanni Maria Sechi Elaborazioni GIS: Giovanni Cocco Gruppo di lavoro: Alessio Cera, Clorinda Cortis, Pino Frau, Saverio Liberatore, Mauro Piras, Emanuela Sassu Con il contributo, per le parti di competenza, di: DIREZIONE GENERALE DELLA PROTEZIONE CIVILE Direttore Generale: Antonio Pasquale Belloi Direttore del Servizio pianificazione e gestione delle emergenze: Mauro Merella Direttore del Servizio previsione rischi e dei sistemi informativi, infrastrutture e reti: Federico Ferrarese Ceruti Gruppo di lavoro: Salvatore Cinus, Daniela Pani, Fabrizia Soi, Antonio Usai. DIREZIONE GENERALE DEI LAVORI PUBBLICI Direttore Generale: Piero Dau Direttore del Servizio opere idriche e idrogeologiche: Costantino Azzena Gruppo di lavoro: Roberta Daino, Alberto Spano Il presente documento costituisce un elaborato del Piano di gestione del rischio di alluvioni (PGRA) della Sardegna aggiornato per il Secondo ciclo di pianificazione. Come meglio illustrato nella premessa, il presente elaborato integra e aggiorna i contenuti del corrispondente elaborato facente parte della prima stesura del PGRA, che è stata oggetto di approvazione con Deliberazione del Comitato Istituzionale dell’Autorità di bacino regionale della Sardegna n. 2 del 15/3/2016 e con DPCM del 27 ottobre 2016 (GURI n. 30 del 6 febbraio 2017). Per tutti gli approfondimenti: www.regione.sardegna.it/pianogestionerischioalluvioni
PRESIDÈNTZIA PRESIDENZA AUTORITA’ DI BACINO REGIONALE DELLA SARDEGNA Premessa Il presente documento, suddiviso in n. 7 volumi, raccoglie i documenti disponibili sulle principali alluvioni verificatesi recentemente in Sardegna, con la finalità di renderli disponibili per le attività di studio e pianificazione da parte degli Enti competenti. Esso riprende i contributi contenuti nei seguenti elaborati, riferiti ai relativi eventi alluvionali ivi descritti: • “Evento alluvionale del 6 dicembre 2004 in comune di Villagrande Strisaili (Ogliastra, Sardegna)”. Tratto dalla rivista GEAM Patron editore Bologna, Geoingegneria Ambientale e Mineraria, Anno XLIV, n. 3, dicembre 2007, 13-32 (incluso nel Vol. 1); • “Studio ricognitivo dell’evento alluvione del 22.10.2008 nel Comune di Capoterra”, Allegato alla Deliberazione della Giunta Regionale n. 21/19 del 5 maggio 2009 (incluso nei Vol. 1 e 2); • “Focus – Evento alluvionale del 18-19 novembre 2013 in Sardegna”, tratto da “ISPRA - Tematiche in primo piano” (incluso nel Vol. 3); • “Ricostruzione evento alluvionale del 18-19/11/2013”, tratto dallo “Studio di variante al PAI e quadro delle opere di mitigazione del rischio idraulico nel territorio comunale di Olbia” approvato dal Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino con Deliberazione n. 1 del 26/5/2015 (inclusa nel Vol. 4); • “Ricostruzione Geomorfologica dell’Evento Alluvionale di Olbia del 18 novembre 2013” tratto dallo “Studio di variante al PAI e quadro delle opere di mitigazione del rischio idraulico nel territorio comunale di Olbia” approvato dal Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino con Deliberazione n. 1 del 26/5/2015 (inclusa nei Vol. 5 e 6); • Tavola “Ricostruzione delle Aree Allagate dai corsi d’acqua nell’Evento Alluvionale del 18-19/11/2013: Mappa dei Tiranti idrici” tratta dallo “Studio di variante al PAI e quadro delle opere di mitigazione del rischio idraulico nel territorio comunale di Olbia” approvato dal Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino con Deliberazione n. 1 del 26/5/2015 (inclusa nel Vol. 6); • Tavola “Ricostruzione delle Aree Allagate dai corsi d’acqua nell’Evento Alluvionale del 18-19/11/2013: confronto tra tiranti idrici osservati e simulati” tratta dallo “Studio di variante al PAI e quadro delle opere di mitigazione del rischio idraulico nel territorio comunale di Olbia” approvato dal Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino con Deliberazione n. 1 del 26/5/2015 (inclusa nel Vol. 6); • Tavola “Ricostruzione delle Aree Allagate dai corsi d’acqua nell’Evento Alluvionale del 18-19/11/2013: Mappa delle Velocità” tratta dallo “Studio di variante al PAI e quadro delle opere di mitigazione del rischio idraulico nel territorio comunale di Olbia” approvato dal Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino con Deliberazione n. 1 del 26/5/2015 (inclusa nel Vol. 6); I principali eventi alluvionali recenti in Sardegna 1
PRESIDÈNTZIA PRESIDENZA AUTORITA’ DI BACINO REGIONALE DELLA SARDEGNA • “Valutazione delle criticità e delle condizioni di rischio residuo in corrispondenza dell’abitato di Bitti (NU) a seguito dell’evento calamitoso del 28 novembre 2020” predisposta dal Centro per la Protezione civile dell’Università degli studi di Firenze in collaborazione con il Dipartimento nazionale della Protezione civile, 7/12/2020 (inclusa nel Vol. 7). Rispetto all’elaborato “Mn05 – I principali eventi alluvionali recenti in Sardegna. Volumi 1-6” facente parte del PGRA per il primi ciclo di pianificazione, il presente elaborato è stato aggiornato con l’inclusione del report relativo all’evento alluvionale occorso a Bitti il 28/11/2020. I principali eventi alluvionali recenti in Sardegna 2
TERRITORIO E DIFESA DEL SUOLO Francesca Demurtas* Evento alluvionale del Luca Demurtas** Bruna Pendugiu*** 6 dicembre 2004 in comune Laura Turconi**** di Villagrande Strisaili ** * CNR-IRPI Torino stagista Università di Cagliari, dottorando *** Libero professionista, Villagrande S. (Ogliastra, Sardegna) **** CNR-IRPI Torino L’abitato di Villagrande Strisaili (Sardegna centro orientale), 700 m s.l.m., il 6 dicembre 2004 fu A partire dalle ore 13:00 del 6 interessato da processi di trasporto in massa ad opera dei cinque corsi d’acqua che attraversano il dicembre le precipitazioni iniziarono paese. Il trasporto solido, favorito dalle elevate pendenze delle aste torrentizie (mediamente 26%) ad abbattersi incessantemente su tut- con tempi di corrivazione ridotti (dell’ordine dei 20 min.), fu innescato da precipitazioni intense di ta l’Ogliastra. I paesi più colpiti fu- carattere eccezionale. Localmente si raggiunse un’intensità oraria di 125 mm e di 330 mm in tre ore, il che rappresenta, per l’area di interesse, un tempo di ritorno più che secolare. L’evento causò rono Urzulei, Talana, ma soprattutto l’alluvionamento dell’abitato, portando alla deposizione di detriti, alberi, massi e sabbia grossolana, Villagrande Strisaili, dove l’evento con una stima di 10.000 m3 di materiale; ingenti furono i danni ad infrastrutture ed abitazioni, alluvionale ebbe conseguenze disa- due persone persero la vita. Secondo le cronache, nell’ultimo secolo si verificarono almeno altri 2 strose. Durante la notte tra il 6 e il 7 processi di trasporto solido lungo i corsi d’acqua dell’abitato (1940, 1951), ma non si registrarono dicembre in Baronia si verificarono in tali occasioni danni così ingenti, e, soprattutto, perdite umane. straripamenti del fiume Cedrino e Debris flood on 6 December 2004 in Villagrande Strisaili (Sardinia) The Villagrande Strisai- del Rio Posada (Fig. 1), che interes- li area, (middle-east Sardinia), was struck by debris flood processes occurred along five watercourses sarono le campagne di Galtellì (Fig. that cross the urban centre. Bed load transport, favoured by steep-dipping channel streams (26% on 2) e Torpè. average), with short concentration time, was triggered by exceptionally intense rainfalls. Locally, hourly I valori di precipitazione misu- intensity data attained 125 mm, and 330 mm in three hours: this value represent, for the examined rati alla stazione di Bau Mandara, area, a recurrence interval more than secular. This event provoked the flooding of the village, and posta a 6 km a NE dall’abitato di coarse debris such as boulders and trees (total volume estimated as 10,000 m3), were scattered Villagrande Strisaili, raggiunsero inside houses and roads. The damage to infrastructures and buildings was huge and 2 people lost un’intensità oraria di 125 mm e un their lives. According to the chronicle reports, in the last century there occurred at least 2 other debris valore cumulato di 330 mm in tre flood events, along the same streams, but so considerable damages certainly were not brought. ore, il che rappresenta, per l’area di Crue torrentielles du 6 decembre 2004 en Villagrande Strisaili (Sardaigne centre- interesse, un tempo di ritorno più orientelle) Le 6 décembre 2004, le territoire de Villagrande Strisaili (Sardaigne centre-orientale; che secolare. 700 mètres s.n.m.) a été intéressé par procès de transport solide en masse à l’œuvre des cinq cours Il settore a monte di Villagrande d’eau qui traversent le pays. Le transport solide, favorisé par les pentes élevées des cours d’eau (en (Fig. 3), a partire dalle testate dei cin- moyenne 26%) avec des temps contenus de ruissellement (de l’ordre de 20 minutes), a été amorcé que bacini le cui acque raggiungono e par précipitations intenses de caractère exceptionnel. On atteignit une intensité horaire de 125 mm attraversano l’abitato, fu interessato localement et de 330 mm en trois heures; ce qui représente, pour la zone d’intérêt, un temps de da numerose frane per scivolamento retour plus que séculaire. L’événement causa l’alluvionnement du pays, par la déposition de détritus, di terreni superficiali (soil slip) e, lun- arbres, rochers et sable grossier avec une quantité totale de 10000 mètres cubes de matériel; les dommages à infrastructures et habitations ont été considérables, deux résidents ont perdu la vie. go le aste torrentizie, da fenomeni di Selon les chroniques, dans le dernier siècle au moins deux autres procès de transport solide ils se ruscellamento concentrato e ingente vérifièrent le long de mêmes cours d’eau, mais, en telles occasions-là, dommages si considérables trasporto in massa. A tali processi n’ont pas été enregistrés. si aggiunsero fenomeni di erosione laterale e di fondo, con riattivazio- ne di settori di conoide e incisione Introduzione Baronia. Le precipitazioni, di straor- o riattivazione di canali di deflusso dinaria violenza, furono generate da secondari. L’abitato fu interessato da Il 6 e il 7 dicembre 2004 una una perturbazione proveniente da piena ed alluvionamento torrentizi violenta perturbazione temporalesca, S-E, bloccata dalla dorsale montuo- in massa, che comportarono pesanti caratterizzata da elevata intensità di sa del Gennargentu (Sardegna cen- danni a edifici, attività commerciali pioggia che localmente raggiunse i trale), investendo principalmente i e infrastrutture. Complessivamente 500 mm in 24 ore, interessò in ma- bacini idrografici del F. Flumendosa nel territorio di Villagrande si stima- niera significativa il settore centro e del Rio Sa Teula, nell’Ogliastra, e rono circa 10.000 m3 di detrito mo- orientale della Sardegna, in partico- del F. Cedrino e i suoi tributari (Rio bilizzati solo lungo le aste torrentizie lare i territori dell’Ogliastra e della Posada in particolare) in Baronia. (Tropeano et Alii, 2005). Geoingegneria Ambientale e Mineraria, Anno XLIV, n. 3, dicembre 2007, 23-37 23
TERRITORIO E DIFESA DEL SUOLO Fig. 1. Diga sul rio Posada (Nuoro), foto- grafata a due giorni dall’evento. Le preci- pitazioni intense, che interessarono anche la Baronia, portarono all’innalzamento del livello idrometrico all’interno della diga, sita a circa 40 km a nord dell’abitato di Galtellì (in cui si registrarono ingenti danni alle coltivazioni e agli allevamenti). Il livello idrico rimase al limite della ca- pienza per diversi giorni; nella serata del 7 dicembre si verificò uno scolmamento della diga che rischiò di travolgere quat- tro operai mentre lavoravano a valle per ripristinare alcune strade (foto Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco). Dam along the Posada stream (Nuoro) two days after the event of the 6th December 2004. The heavy rains that occurred in the Baronia region caused the rise of the maxi- mum hydrometric level at the dam reservoir, which remained totally filled for many days. Fig. 2. L’esondazione del F. Cedrino causò l’alluvionamento dell’abitato di Galtellì (Nu) e delle campagne circostanti. Gli allagamenti provocarono notevoli danni alle coltivazioni e alle aziende agricole, nonché la morte di centinaia di capi di bestiame (foto Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco). The Galtellì village (Nuoro) after the 6th December 2004 event: the floodwaters of the Cedrino river gave rise to the flooding of the village and of the surrounding area. The flood caused huge damages to the crops and farms, and hundreds of stocks died. 24 Dicembre 2007
TERRITORIO E DIFESA DEL SUOLO In tale evento rimasero vittime 2 persone, decine furono gli sfollati. Si verificarono interruzioni della rete viaria, crolli di attraversamenti stradali in corrispondenza del cen- tro abitato, lungo la statale Nuoro- Lanusei nei pressi del passo di Corr’e Boi, lungo la Nuoro-Talana in locali- tà Cerbos e il ponte di Sannorthi sulla ex ss. 389, in periferia di Villanova Strisaili. Alcuni fattori antropici hanno esaltato le conseguenze di condizioni idrologiche già di per sé critiche, come la mancata officiosità delle aste torrentizie lungo i cinque canali che sottopassano l’abitato, e, soprattutto, nel loro tratto mon- tano. L’ostruzione dei canali ha fa- vorito quindi l’invasione di miscele solido-liquide (detriti con blocchi di grosse dimensioni) e il deflusso lun- go le strade principali, aumentando l’impatto distruttivo. Fig. 3. Sintesi grafica degli effetti indotti dall’evento del 6 dicembre 2004 nell’abitato di Villagrande Strisaili. Simboli utilizzati: 1) frana per fluidificazione di terreni superficiali, 2) area interessata da trasporto solido torrentizio in massa, 3) accumulo di blocchi, Inquadramento dell’area 4) rete idrografica. Sketchmap of the effects of the 6th December 2004 event in Villagrande Strisaili. Expla- L’abitato di Villagrande è si- nation of the symbols: 1) soil slip, 2) area characterized by debris torrent and/or bed-load tuato lungo i versanti orientali dei transport processes, 3) area with prevailing bouldery deposits, 4) drainage network. monti Orguda (1361m s.l.m.), e Suana (1181m s.l.m.) in prossimità della testata del bacino imbrifero Teula, che attraversano interamente Dalla quota 860 m alla quota del Rio Sa Teula, che confluisce nel il concentrico di Villagrande (Tab. 700 m, nei primi 540 m di lunghez- Lago di Santa Lucia. Dai rilievi ci- 1). La pendenza media del tratto za, lungo gli impluvi dei torrenti Figu tati nascono cinque corsi d’acqua: montano dei torrenti è pari al 17% Niedda, Bau ’e Porcos e Bau Argili, la Serra ’e Scova (2,18 km2), Figu Nied- circa, con un dislivello di 530 m tra pendenza media dei corsi d’acqua si da (0,35 km2), Bau ’e Porcos (0,79 la quota media delle sorgenti (1229 aggira intorno al 26 %, con valori km2), Bau Argili (0,44 km2) e S’Ar- m s.l.m.) e il centro abitato (700 m massimi del 30,62 % (Figu Niedda) e rescottu (1,25 km2), tributari del Sa s.l.m.). del 31,84 % (Bau ’e Porcos). Tab. 1. Caratteristiche fisiche, morfologiche e idrometriche dei bacini idrografici in cui ricade l’abitato di Villagrande (Demurtas L. 2005). Morphologic and hydrometric parameters of the Villagrande Strisaili catchments. Bacino Superficie km² Lung. Pendenza Tempo di Tempo di Q max piena Asta principale (km) media % corrivazione (ore) corrivazione (min) (T=50 anni) (m³/s) Serra ’e Scova 2,18 3,28 14,96 0,486 29,16 65,8 Figu Niedda 0,35 0,703 25,14 0,151 9,06 18 Bau ’e Porcos 0,79 1,19 18,13 0,266 15,96 31,3 Bau Argili 0,44 1,35 11,91 0,245 14,7 18,1 S’Arrescottu 1,25 1,24 13,98 0,38 22,8 42 Bacino totale 5,01 175,2 Dicembre 2007 25
TERRITORIO E DIFESA DEL SUOLO siccitose (Rubiu, 1999). Ciò è rife- con dimensioni variabili da 10 a 30 ribile allo sviluppo dell’apparato ra- cm. Nell’intrusione si ritrovano filo- dicale, capace di incunearsi lungo le ni post-ercinici a composizione sia fratture del basamento granitico alla acida che basica, porfirica e lampro- ricerca di umidità anche per diversi firica, connessi con la fratturazione metri nel sottosuolo. Questo com- del basamento nelle fasi tardo-erci- porta un duplice effetto: da un lato, niche o anche più recenti, secondo lo sviluppo delle radici in profondità direzioni N-S e NW-SE. I litotipi tende a dislocare e ad aumentare con non presentano una organizzazione lo sforzo di taglio la frantumazione interna, talvolta si presentano stra- del substrato litoide e ad aumentare tificati, e con passaggi graduali verso i processi di alterazione della roccia i depositi alluvionali recenti e attua- mentre, dall’altro, l’apparato radica- li ritrovabili lungo le linee dei corsi le svolge un’azione di trattenuta del d’acqua. materiale in esso inglobato (blocchi Il disfacimento del basamento di dimensioni dell’ordine del m3) e ha generato falde detritiche adagiate spesso ne impedisce il movimento a diverse quote sui versanti raggiun- (Fig. 4). gendo alla base spessori maggiori; questi depositi nel tempo sono stati rimaneggiati per attività antropica, soprattutto per uso agricolo. Inquadramento geologico L’evoluzione tettonico-meta- morfica del basamento è alquanto La zona in studio è caratterizzata complessa, sono state distinte infatti prevalentemente da litotipi riferibili più fasi deformative sovrapposte e Fig. 4. Sponda destra in zona di testata del al Paleozoico; in particolare si può riferibili alla messa in posto delle di- Rio Bau Argili; il passaggio della piena ha distinguere il cosiddetto “Complesso verse masse intrusive. provocato erosione di sponda e scortica- Metamorfico di basso grado della Bar- L’impostazione della struttura- mento dell’apparato radicale di una pian- bagia”, costituito da scisti di basso zione fragile del basamento ercinico ta. Le radici, ben sviluppate in profondità grado metamorfico, (metarenarie, risale al collasso gravitativo post-col- lungo le fratture strutturali del basamen- quarziti e filladi in facies di scisti lisionale della stessa catena ercinica, to, inglobano massi dell’ordine del m3, verdi) e, intruse in esso, da plutoni- protrattosi per tutto il Permo-Car- impedendone il loro movimento. ti acide del “Complesso intrusivo del bonifero ed il Permo-Trias. La strut- On the right slope in the head zone of the Carbonifero sup. – Permiano” (gra- Bau Argili stream, the flood has generated tura così formatasi, dopo un periodo nodioriti, micrograniti, graniti por- di relativa calma orogenetica è stata bank erosion and barking of the trees. The firici) (Carmignani et Alii, 1992a). plant roots, well developed deeply along interessata in modo molto marginale Ricoprimenti diffusi e discontinui dal ciclo orogenetico alpino, con lo the granitic bedrock fractures, prevent mo- sono invece riferibili a depositi con- sviluppo di una tettonica distensiva vement of the rocks and boulders. tinentali del Quaternario. esplicatasi con la riattivazione delle Il complesso scistoso affiora a strutture tettoniche preesistenti e la In prossimità degli spartiacque N-NE dell’abitato di Villagrande, scomposizione in blocchi sollevati e la pendenza in genere supera valo- il quale è ubicato interamente nel- depressi, probabilmente già definiti ri del 30%; questo fattore favorisce le intrusioni granitiche. Tale massa dalle precedenti strutturazioni. Nel l’elevata velocità di scorrimento intrusiva risulta largamente estesa, e Pliocene medio-superiore, con il delle acque superficiali, con tempi di la sua messa in posto è da ricondursi raggiungimento di una certa stabilità corrivazione piuttosto brevi. alle fasi successive dell’orogenesi er- strutturale sono prevalsi i processi di Nel settore montano alle spal- cinica. A tali facies si associano spes- modellamento dei rilievi in funzione le di Villagrande la copertura ve- so altri corpi di ridotte dimensioni, delle condizioni climatiche esistenti getale è ben sviluppata, costituita che costituiscono i “filoni compositi (Carmignani et Alii, 1992b). in prevalenza da foreste di leccio e gli inclusi basici”, costituiti da mi- L’evoluzione morfotettonica (Quercus Ilex). La loro crescita è crogranodioriti di modesto spessore dell’area è condizionata dai sistemi particolarmente avvantaggiata dalla e da inclusi microgranulari di colore di fratturazione in prevalenza N-S, grande capacità di adattamento alle scuro, la cui composizione varia dai sbloccati da ulteriori direttrici tet- condizioni ambientali del territorio, termini dioritici ai termini tonaliti- toniche trasversali di impostazio- caratterizzato per lo più da stagioni ci, con forma sferica o lenticolare e ne ercinica (Carmignani, 1993). 26 Dicembre 2007
TERRITORIO E DIFESA DEL SUOLO È proprio lungo queste ultime che prelevato lungo il Bau Argili è risul- spartiacque corrispondono spesso a si sono impostati i corsi d’acqua tato D50 = 1 mm, mentre per quello filoni di porfido che si ergono ver- principali nella zona dell’Ogliastra reperito lungo il Rio Bau ’e Porcos ticali dalla massa granitica e sci- ed anche le incisioni secondarie D50 = 0,5 mm), con prevalenza me- stosa, mentre i versanti sono pre- che attraversano il centro abitato dia nei due campioni di sabbie gros- valentemente ripidi e caratterizzati di Villagrande. L’abbassamento del solane e ghiaie (rispettivamente il da roccia affiorante. La copertura blocco orientale ha determinato il 48% e il 30%), e in minore quantità detritica-eluviale è discontinua e di ringiovanimento delle zone più in- la frazione più fine (sabbie medie e modesto spessore. terne con la reincisione dei rilievi fini 18%, limi 4%). La frazione ar- Nell’intero territorio le porzio- favorita verosimilmente dall’au- gillosa è completamente assente nel ni di pendio caratterizzate da una mento delle precipitazioni nei pe- campione rappresentante il vecchio maggiore copertura detritica corri- riodi interglaciali. deposito del Rio Bau Argili; nel cam- spondono a superfici artificialmente I vari sistemi di faglie e frattu- pione prelevato nel Rio Bau ’e Por- terrazzate mediante muretti a secco, re prevalentemente ad alto angolo, cos, in corrispondenza del campione un tempo intensamente utilizzate dispersi per lo più secondo direzio- rappresentante un deposito detritico per la coltivazione agricola e oggi ni NS, NW-SE e NE-SW e ricon- correlato alla piena del 6 dicembre in gran parte abbandonate. La loro ducibili alla tettonica distensiva 2004, il contenuto in argilla è inve- estensione è funzione dello spessore post-orogenetica, hanno favorito ce del 5%. del suolo e quindi condizionata dalla la disgregazione del substrato, che Il litotipo prevalente, tipica- pendenza del versante. associata all’intensa attività di al- mente impermeabile, acquisisce in- I versanti costituiti da metamor- terazione chimico-atmosferica, ha vece una permeabilità secondaria in fiti paleozoiche sono modellati, con dato origine a coperture detritiche; funzione della fratturazione e dell’al- forme arrotondate, incisi da canalo- queste ultime, oltre che a rappre- terazione della roccia, che favorisce ni e ricoperti da una coltre eluviale sentare riempimento della fitta rete la capacità di infiltrazione delle ac- di discreto spessore. di fratture superficiali (ad apertura que e la loro circolazione interna. talora anche metrica), costituisco- Ne sono testimonianza i numerosi no le riserve di materiali suscettibili punti di emergenza e le sorgenti pre- al movimento lungo i versanti. Le senti nel territorio. La fratturazione Aspetti idrologici fessurazioni, spesso profonde, sono è, inoltre, responsabile dei fenomeni dell’evento riempite generalmente da materiale di crollo che si manifestano sia col più fine, prodotto dall’alterazione franamento di blocchi di piccole Il 6 dicembre 2004 il territorio stessa del litotipo, costituito in pre- dimensioni, che con il distacco di di Villagrande Strisaili è stato inte- valenza da sabbione con bassa per- massi tetraedrici e prismatici di no- ressato da eventi meteorici tempora- centuale di argilla (Palacios et Alii, tevoli dimensioni. leschi di pioggia mista con grandine 2003). di straordinaria violenza, generati Ciò è evidenziato dai risultati da un forte flusso d’aria caldo umida di apposite campagne in sito fina- proveniente da S-E e bloccato dai lizzate alla caratterizzazione della Inquadramento rilievi montuosi del Gennargentu, produzione detritica mediante ana- geomorfologico il che ha creato un sistema di con- lisi granulometriche e rilievi strut- vezione profonda associato ad una turali. In merito all’assortimento La composizione litologica e le divergenza di getto (dati recupera- granulometrico, sono stati eseguiti caratteristiche strutturali del basa- ti dal Servizio Agrometeorologico campionamenti lungo le aste torren- mento hanno avuto un ruolo impor- Regionale per la Sardegna: http:// tizie del Rio Bau Argili (in sponda tante nell’evoluzione morfogenetica www.sar.sardegna.it/pubblicazioni/ sinistra in corrispondenza della ma- dell’area; le forme del rilievo che ne riepiloghimensili/2004/12.M/riepi- trice di un vecchio deposito in zona sono risultate hanno a loro volta logo.asp). di testata) e del Rio Bau ’e Porcos condizionato lo sviluppo e la distri- L’eccezionalità dell’evento è (di un accumulo in sponda sinistra buzione dei terreni detritici, eluviali anche data dal fatto che un fenome- a monte dell’abitato), durante il so- e colluviali che ricoprono il substra- no di tale importanza e intensità ha pralluogo del 25/01/2005. I risultati to roccioso. interessato una ridotta porzione del delle analisi granulometriche di tali I versanti, costituiti da rocce territorio. I dati pluviometrici rela- campioni hanno prodotto delle cur- granitiche, si distinguono per una tivi sono stati rilevati dalle stazioni ve granulometriche ben classate con maggiore energia del rilievo e per termopluviometriche presenti nel diametro mediano nella classe delle forme più aspre anche se accen- territorio, afferenti al Settore del sabbie medio grosse (per il campione tuate nel tempo dall’erosione. Gli Servizio Idrografico della Regione Dicembre 2007 27
TERRITORIO E DIFESA DEL SUOLO Autonoma della Sardegna, da cui Tab. 2. Precipitazione registrata dalle ore 9 del 6 dicembre 2004 alle ore 9 del giorno sono stati gentilmente forniti (Tab. successivo alle stazioni del Settore Idrografico della Regione Autonoma della Sarde- 2). Le precipitazioni più abbondanti gna. sono state registrate nelle stazioni di Daily rainfall data recorded from 9 a.m. of 6 December 2004 to 9 a.m. of the following day Bau Mandara (590 mm), Bau Mug- at the gauging stations of the Hydrographic Sector of Regione Autonoma della Sardegna. geris (548 mm), Talana (500,6 mm), Stazione Coordinate Strumento Quota Precipitazione Villagrande Strisaili (428,2 mm), Gauss-Boaga (W) (m) Giornaliera Sicca d’Erba (336 mm). Tali valo- E N (mm) ri risultano tra i massimi registrati in Sardegna: in particolare il dato Bau Mandara 1537600 4425750 Pr-T 812 590 misurato alla stazione di Bau Man- Bau Mela 1535500 4426850 P 812 299 dara (con una intensità di pioggia Bau Muggeris 1536450 4422750 P-Pe-T 820 548 di 553,6 mm nelle 12 ore), supera Sa Teula 1546150 4423700 Pr-T 251 287 i valori degli eventi meteopluvio- metrici registrati in Ogliastra (16 Sicca d’Erba 1542310 4417140 Pr-T 825 336 ottobre 1951, con un valore gior- Talana 1542410 4432450 P-Pe-T 682 500,6 naliero di 585 mm a Sicca d’Erba; Villagrande 1543300 4423600 Pr-T 679 428,2 18 ottobre 1940, 535 mm in 24 ore alla stessa stazione di Sicca d’Erba; Arzana 1545170 4418760 Pr-T 674 134,8 Ministero dei LLPP – Servizio Idro- Gairo Taquisara 1539810 4411970 P-Pe-T 784 206,8 grafico di Cagliari, 1955). Le ana- Genna Silana 1543280 4445540 Pr-T 1010 283,6 lisi delle precipitazioni di massima intensità per durate pari a una, due, Giustizieri 1545230 4438690 Pr-T 700 194 tre, sei, e dodici ore e i corrispon- Jerzu 1543830 4406090 P-Pe-T 550 137,4 denti valori del “Tempo di ritorno” Montes 1533650 4441550 P-Pe-T 1060 214,2 (Tr) calcolati col metodo TCEV Legenda: Legend: – proff. Deidda e Piga (1998), ap- P = Pluviometro; P = Raingage; plicato alla Sardegna (Pulighed- Pe = Pr con registratore digitale; Pe = digital recording rain-gage; du, 2005; in Tab. 3) evidenziano Pr = Pluviografo; Pr = Recording rain-gage; come le piogge si siano concentrate T = temperatura. T = temperature. nell’arco di poche ore con eleva- ta intensità. Nella stazione di Bau Mandara, ad esempio, nell’arco di Tab. 3. Piogge di massima intensità nell’evento del 6 dicembre 2004, con i corrispon- 6 ore si è avuto circa il 77% della denti “Tempi di Ritorno” calcolati con il metodo TCEV (Deidda e Piga, 1998), applica- precipitazione giornaliera. Per le to alla Sardegna (Puligheddu, 2005). precipitazioni di massima intensità Maximum intensity rainfalls in the 6th December 2004 event, with relevant recurrence in- registrate sono stati calcolati tempi tervals (Tr), calculated with the TCEV method (Deidda and Piga, 1998) applied to Sardinia di ritorno dell’ordine delle migliaia (Puligheddu, 2005). e delle decine di migliaia di anni, Stazione 1 Tr 2 Tr 3 Tr 6 Tr 12 Tr il che costringe ad aggiornare i mo- Ora Ore Ore Ore Ore delli idrologici fin ad ora adottati (Puligheddu, 2005). Bau Mandara 120 3.700 235 100.000 330 520.000 456,5 315.000 553,6 46.000 Le precipitazioni misurate a Bau Muggeris 112,2 1.300 219 20.000 296,4 45.000 378 11.000 448,2 1.850 Villanova Strisaili, a soli 4 km da Gairo Taquisara 43,6 10 54,4 7 75,2 10 103,2 9 161,8 11 Villagrande, stazione appartenente al Servizio Agrometeorologico del- Genna Silana 60 25 100 43 137 65 170,2 30 251,8 30 la Sardegna (S.A.R.), indicano per Giustizieri 76 89 115 110 149 135 156,4 28 184,2 13 il giorno 6 dicembre 2004 una pre- Ierzu 37,6 9 58,8 13 61,6 8 94,2 11 98 5 cipitazione giornaliera di 552 mm. Montes 39,2 9 53 8 67 9 114,8 18 178,2 27 Dall’analisi dei valori dell’intensità di precipitazione in mm/10 minuti Sa Teula 96 270 186 1.800 206 650 213,6 75 237 21 di questa stazione (Graf. 1) si no- Sicca D’Erba 98 250 140 180 174 155 207 46 262 23 tano 2 picchi di massima intensità, Talana 111,2 1.250 195,6 6.500 227,8 3.500 274 780 471,8 2.900 uno occorso tra le ore 16 e le 16,10 con 21 mm di pioggia, e uno tra le Villagrande 112 1.000 184 2.400 242,4 3.650 281,6 560 382,4 340 28 Dicembre 2007
TERRITORIO E DIFESA DEL SUOLO ore 22:30 e le 22:40 con 21,2 mm. Effetti indotti sul territorio pitazioni più elevate registrate nella Nell’abitato di Villagrande, invece, stazione pluviometrica nel centro si è avuta la prima onda di piena dall’evento del 6 dicembre dell’abitato, corrispondenti a valori lungo le aste torrentizie, intorno 2004 pari a 112 mm tra le ore 18 e le ore alle ore 18, corrispondente alle 19, si verificarono fenomeni di insta- maggiori intensità di pioggia orarie Il pomeriggio del 6 dicembre bilità di versante e di piena torrenti- registrate tra le ore 18 e le ore 19, 2004 alcuni abitanti di Villagrande, zia con trasporto solido in massa (re- nella stazione di Villagrande (100 preoccupati per le forti piogge che gistrati attorno alle ore 18 secondo mm). Verosimilmente, in conco- non accennavano a smettere, verso testimonianza dirette). mitanza all’elevata intensità delle le 16 iniziarono a sentire il passaggio Le forti piogge unite alla gran- precipitazioni, i corsi d’acqua, con dell’acqua nei canali tombati, “ru- dine hanno prodotto una saturazio- tempi di corrivazione modestissi- more assordante mai sentito prima”. ne repentina delle coltri detritiche mi, incrementando notevolmente Verso le ore 16:30, in corrisponden- presenti lungo i versanti e le aste la loro portata, hanno determina- za del primo ponte del canale del torrentizie, con conseguente collas- to i processi di trasporto in massa Rio Bau Argili, le acque uscivano in so e scivolamento a valle di materia- dei detriti e dei blocchi di roccia, pressione dalle griglie di scolo, rag- li e apporto in abitato di blocchi di misti a fango e materiale legnoso, giungendo un’altezza di circa 2 m; notevoli dimensioni, fino a qualche che hanno invaso il paese. Suc- verso le ore 18, successivamente ad m3 di volume. La magnitudo stimata cessivamente e per tutta la sera una abbondante grandinata, le pri- per tale evento, come già accennato, il deflusso dei corsi d’acqua, con me miscele fluido-detritiche genera- è stata di 10.000 m3. trasporto solido, è proseguito con tesi lungo il Bau Argili si abbatterono Le precipitazioni intense hanno nuove pulsazioni di piena, generate sull’abitato, verosimilmente in con- agito sulla pressione interstiziale di dall’apporto successivo di materiale comitanza nei restanti corsi d’acqua. tali materiali sciolti presenti lungo collassato in alveo, per i processi di Dopo alcune ore, in seguito ad i versanti e immediatamente al di erosione attivati lungo le aste dei una breve interruzione, le piogge ri- sopra delle sponde dei torrenti, de- torrenti. Il fenomeno si è conclu- presero abbondanti e verso le ore 24 terminando come già descritto, la so solo alle prime ore del mattino si verificarono nuove colate detriti- saturazione e la fluidificazione degli seguente (testimonianze dirette dei che a danno dell’abitato. stessi; ciò ha causato la spinta e il villagrandesi). In concomitanza con le preci- distacco dei blocchi dislocati, con Graf. 1. Intensità di precipitazione rilevate alla stazione di Villanova Strisaili (4 km a NW da Villagrande) dalle ore 11 del giorno 6 dicembre 2004 alle ore 11 del giorno successivo. Hourly rainfall data at the Villanova Strisaili station (Servizio Agrometeorologico Regionale), ca. 4 km West-northward from Villagrande, recorded from 11 a.m. of 6 December 2004 to 11 a.m. of the following day. Dicembre 2007 29
TERRITORIO E DIFESA DEL SUOLO conseguente scivolamento-rotola- e l’altezza massima da essa raggiunta La vegetazione presente lungo l’im- mento superficiale e successivo inca- è stato lo scorticamento delle piante. pluvio, forse anche per la mancata nalamento lungo gli impluvi. Lungo Ciò indica che il trasporto in massa manutenzione dei torrenti, ha con- le aste torrentizie, il movimento del è avvenuto in presenza di acque “pu- tribuito ad aumentare il quantitativo materiale è stato determinato dalla lite” che hanno trasportato i grossi di materiale trasportato dalla piena; presa in carico della corrente, per massi e i sedimenti con granulome- in diversi tratti d’alveo grossi massi l’incremento subitaneo della por- tria riconducibile alla classe delle (anche superiori a 2 m di diametro) tata liquida. Spesso i grossi blocchi sabbie medio grosse. e detriti hanno provocato l’ostruzio- lapidei, insieme a materiale vegetale I depositi ritrovati nell’abitazio- ne al deflusso con temporanei sbar- collassato, sono stati responsabili di ni e lungo le strade inoltre, hanno ramenti, che successivamente al loro locali, temporanee ostruzioni al de- mostrato come il loro rilascio sia cedimento, hanno repentinamente flusso lungo le aste dei torrenti, al legato alla decantazione in acque a rilasciato notevoli masse d’acqua e cui irruento sfondamento (dam-bre- bassa energia e di fusione della gran- materiale solido, con meccanismo ak) sono succeduti ulteriori apporti dine, per la stagnazione delle acque ripetuto e progressivamente accen- detritici con dinamica pulsatoria. al termine dell’evento torrentizio. tuato verso valle (Fig. 5). I terrazzamenti, destinati alle La deposizione dei materiali si è coltivazioni ortive e presenti a tergo verificata in corrispondenza di locali delle aste torrentizie, sono stati coin- diminuzioni di inclinazione del fondo volti nei processi di instabilità con la Processi occorsi e alveo, con creazione di temporanee genesi di colamenti superficiali ed au- conseguenze rilevate lungo “pozze” delimitate a valle da cordoli mento del quantitativo detritico mo- di massi di più grandi dimensioni con- bilizzato. Si sono inoltre manifestati le aste torrentizie ferendo all’asta un aspetto gradonato. ulteriori processi di versante (soil slip) Il materiale vegetale trasportato in e ruscellamento concentrato, con ap- Lungo la zona di testata del rio corso di piena e l’alta concentrazione porti detritici subito incanalati nei Bau Argili (0,67 km2), in corrispon- di grandine associata alle precipita- torrenti o lungo direzioni di deflusso denza dei tratti ad elevata pendenza, zioni del 6 dicembre hanno contri- inattive da lungo tempo. In corso di il passaggio della piena torrentizia ha buito ad intasare istantaneamente le evento, l’erosione di fondo ha pro- prodotto l’asportazione dei materiali griglie di imbocco dei canali tombati dotto approfondimento d’alveo, lo- sciolti e la messa a giorno del substra- nell’abitato. Procedendo da monte a calmente si sono raggiunte incisioni to granitico; localmente si sono rin- valle lungo il Bau Argili, il ponte di sino a 1-2 m nel granito arenizzato venuti accumuli detritici e vegetali località “Filicoria” in Villagrande è (Rio S’Arrescottu) e talora con l’emer- in condizioni di elevata instabilità. stato distrutto (Fig. 6) creando delle sione a giorno del substrato roccioso. Il rilevamento effettuato a seguito dell’evento nel settore a monte dei canali, ha evidenziato la presenza di vecchi depositi detritici lungo le aste torrentizie ascrivibili a precedenti eventi di piena, oppure riconducibili ad accumuli di vecchie frane di crollo dalle latistanti pare- ti rocciose. Tali depositi presentano caratteristiche deposizionali tipiche di un processo di trasporto in massa, legato ad attività torrentizia impul- siva, privo di sequenza deposizionale e distribuzione caotica, con blocchi eterometrici, di dimensioni simili ai massi dei depositi attuali e matrice prevalentemente sabbiosa. Fig. 5. Materiale rilasciato lungo l’asta del Bau Argili dalla piena. Le dimensioni dei Dal sopralluogo effettuato, è blocchi superano i 2 m. In sinistra foto si nota l’erosione spondale che ha asportato i stato evidenziato, inoltre, che sulle materiali presenti lungo le fratture aumentando la destabilizzazione dei blocchi. sponde dei torrenti non si sono rile- Head zone of the Bau Argili stream: the dimension of the blocks exceed 2 m. On the left vate patine fangose, ma a testimonia- of the picture the streambank erosion has removed the uncohesive sediment along the re il passaggio della piena torrentizia bedrock fractures, increasing the destabilization of the blocks. 30 Dicembre 2007
TERRITORIO E DIFESA DEL SUOLO forti situazioni di disagio negli inter- lungo i canali ha costretto le acque di della vegetazione ad alto fusto pre- venti di immediato soccorso succes- esondazione e le miscele detritiche a sente in alveo. Si sono verificati nu- sivi all’alluvione. In corrispondenza defluire nelle aree adiacenti (portan- merosi fenomeni di erosione associati del successivo ponte (Via Vespucci) do ingenti danni alle abitazioni e alle a trasporto solido in massa, determi- la elevata pressione idraulica creatasi vetture presenti) e lungo le strade nando situazioni di estrema precarie- all’interno del canale, unita alla pre- dell’abitato (Fig. 7). tà di equilibrio dei detriti lungo l’asta senza di materiale litoide e vegetale Già dal settore di testata, anche principale, per il deposito nell’alveo in transito con la piena, ha provocato lungo il Rio Bau ’e Porcos (0,91 km2), di consistenti quantità litoidi anche il cedimento della struttura di sotto- la piena ha lasciato segni evidenti del di notevole dimensioni. passo del rio. L’ostruzione del deflusso suo passaggio con lo scorticamento Le piste forestali presenti lun- go i versanti hanno costituito vie di deflusso preferenziale per le acque, per la brusca variazione di penden- za, contribuendo al ruscellamento concentrato a scapito dei materiali di riporto costituenti il corpo strada- le, e favorendo la loro asportazione e trascinamento a valle. Anche in questo caso, l’inten- sa fratturazione del basamento e l’alterazione in atto hanno rivestito un ruolo determinante nell’apporto continuativo di materiale, disponi- bile alla mobilitazione in occasione di piena parossistica (Fig. 8). Lungo il torrente Figu Niedda (0,4 km2) si sono verificati processi analoghi a quelli descritti in precedenza: esso Fig. 6. Ponte in località Filicoria lungo il Bau Argili distrutto dall’irruenza della piena. tuttavia differisce dai restanti corsi Filicoria’s bridge across the Bau Argili stream destroyed by the rushing flood waters. d’acqua per la rilevante pendenza dell’asta principale e per l’attività erosiva concentrata in alveo. Nella zona di testata, i terrazzamenti an- tropici presenti lungo le sponde sono stati destabilizzati e in parte asporta- ti; i materiali detritici che li costitui- vano hanno contribuito al quantita- tivo solido trasportato a valle. Analogamente, il Rio S’Arre- scottu (0,77 km2), nella parte mon- tana, presenta caratteristiche simili a quelle già descritte per i torrenti Bau Argili e Bau ’e Porcos. Anche in esso i vari terrazzamenti antropici sono sta- ti coinvolti nei processi di instabilità. Il torrente, incassato su formazioni granitiche in avanzato stato di disfa- cimento, ha manifestato un’intensa erosione del fondo, favorita anche dall’elevata pendenza dell’asta. I ma- Fig. 7. Materiale depositato dal Rio Bau Argili lungo le strade nell’abitato di Villagrande: teriali mobilizzati si sono localmente l’ostruzione dei canali ha provocato il deflusso dei corsi d’acqua nelle aree adiacenti deposti lungo le sponde, con morfo- e lungo le strade, con conseguente alluvionamento dell’abitato. logie simili a quelle tipiche dei pro- Coarse flood deposits left by the Bau Argili stream in the settled area of Villagrande during cessi di colata detritica. the 6th December 2004 event. A monte del ponte “S’Arre- Dicembre 2007 31
TERRITORIO E DIFESA DEL SUOLO Fig. 8. Sponda destra del Rio Figu Nied- da a monte dell’abitato: i terrazzamenti antropici presenti lungo le sponde del torrente sono stati interessati da erosio- ne superficiale; ciò ha contribuito all’ap- porto del materiale detritico mobilizzato nell’evento di piena. In the lowest catchment’s stretches in vici- nity of the housing, privately-owned kitchen gardens, sustained by typical manmade stony walls, are widely diffused, and partly invade the stream channels. Many shallow slides just originated in such terraces, gave a substantial contribution in carrying chan- nel sediments in the 6th December 2004 flood. In the picture, soil slips in anthropic terraces are shown on the right slope in the upper reach of the Figu Niedda stream. scottu”, attraversamento stradale in a) periferia nella parte bassa dell’abi- tato di Villagrande, dove ha inizio l’opera di canalizzazione, la massa di detrito accumulata ha causato l’ostruzione della sezione di ingresso del canale stesso, determinando un vasto alluvionamento di abitazioni. Le acque di piena hanno sormontato l’impalcato del ponte danneggiando la struttura di ricoprimento del ca- nale a valle del ponte (Fig. 9 a,b), sollevandola dal piano di posa e in- clinandola su di un lato. Il Rio Serra ’e Scova (3,17 km2) lambisce solo marginalmente la peri- feria dell’abitato di Villagrande. Nella zona di testata sono evidenti le tracce lasciate dalla piena in corrispondenza delle piste forestali, in cui l’intensa at- tività erosiva ha asportato i materiali di riporto della strada e ha profonda- mente inciso il substrato granitico già in condizioni di evidente alterazione e disgregazione (Fig. 10). A valle del “Ponte Galleria”, nella periferia a NE del centro abitato, in località Ovaili, b) dove il torrente ha la tendenza ad ap- profondire il proprio alveo, si è pro- Fig 9 a,b. Attraversamento stradale lungo il torrente S’Arrescottu: l’ostruzione della se- dotta una destabilizzazione al piede zione di ingresso alla canalizzazione ha determinato l’alluvionamento delle abitazioni della scarpata a sostegno della strada limitrofe al corso d’acqua (a). A valle del ponte fenomeni di erosione sui terreni di che conduce al Rione Bilicoe (ver- riporto adiacenti all’alveo hanno destabilizzato le fondazioni delle abitazioni (b). sante sinistro del torrente), lungo la Crossing road along the S’Arrescottu stream: the obstruction of the section at the entrance provinciale Villagrande – Talana. Il in the duct has caused severe flooding of the buildings in vicinity of the stream (a). Down processo erosivo ha innescato una se- the bridge, erosion phenomena in the uncohesive channel bed in vicinity of the duct have rie di fenomeni di frana superficiali, partly destabilized the foundations of the nearby buildings (b). 32 Dicembre 2007
TERRITORIO E DIFESA DEL SUOLO compromettendo la stabilità del rile- ri, quali la pendenza dei versanti e Eventi registrati vato stradale di accesso alle abitazio- l’esposizione, provoca perturbazioni ni. Proseguendo il suo percorso verso temporalesche che si abbattono con Data: 16/10/1940. valle, il Rio Serra ’e Scova, riceve in precipitazioni brevi e intense. Tali Corsi d’acqua interessati: Flumen- sequenza le acque dei Torrenti Figu eventi sono molto frequenti in tutta dosa, Sa Teula. Niedda, Bau ’e Porcos, Bau Argili e la parte sud-orientale della Sardegna Zone colpite: Ogliastra. del Rio S’Arrescottu confluendo dopo (CNR-GNDCI, 1998), talora con Danni rilevati: Allagamenti e inon- 1 km nel Rio Sa Teula e poi nell’in- effetti disastrosi. Un dato storico di dazioni registrati in 10 comuni vaso artificiale a scopo idroelettrico straordinaria importanza è la relazio- dell’Ogliastra colpiti dal nubi- del lago del II Salto Flumendosa (Fig. ne dettagliata di un “impetuoso tem- fragio. 11), che ha subito un ingente interri- porale” che infierì la notte tra il 20 mento a seguito dell’evento. e il 21 ottobre 1899 sul territorio di Data: 14-15-16-17-18 ottobre 1951. Villagrande. Esso “riempì gli animi Corsi d’acqua interessati: Mannu, di 1300 abitanti in una spaventosa Cixerri, Flumineddu, Picocca, trepidazione… ingrossando i torren- Flumendosa, Pardu, Quirra. Eventi storici pregressi ti che strariparono e giungendo ad Zone colpite: Ogliastra, Sarrabus, altezze considerevoli asportavano Campidano di Cagliari. Da una prima analisi storica, effet- quanto incontravano. All’alba del Danni rilevati: descrizione dell’even- tuata tramite ricerca bibliografica sui 21 si vide quanto danno quell’ira to: 5 morti, 3000 senza tetto. principali quotidiani regionali, Unio- funesta aveva cagionato: case abbat- Il territorio interessato dall’even- ne Sarda e Nuova Sardegna, si evince tute, orti, giardini scomparsi, stru- to è stato stimato pari a 8.000 che i fenomeni di piena improvvisa e menti rurali e carri travolti a valle km2, ben 1/3 della superficie del- i danni subiti per alluvionamento tor- insieme ad alberi secolari, in tutte la intera Sardegna. Il fenome- rentizio sono molto frequenti nell’iso- le strade interne i ciottolati divelti, no si colloca dopo una serie di la, specialmente nel periodo tardo au- danneggiate con fossi dell’altezza di annate di scarse precipitazioni, tunnale e primaverile. Inoltre, i valori due metri e ingombre di massi di gra- che avevano ridotto al minimo di precipitazione più alti sono concen- nito e di sassi grossissimi; e le comu- le riserve idriche dell’isola e che trati nel settore orientale della Sarde- nicazioni dei due rioni dell’abitato, provocarono, nella sola annata gna. Facendo riferimento ai Bollettini rotte o intercettate. del 51, una riduzione del 35% Idrologici del Servizio Idrografico del Per fortuna o clemenza di Dio delle produzioni ortofrutticole Ministero dei LL.PP. (decenni ’60 e che nessuna vittima si ebbe a la- del Campidano. I bacini idrici, ’70), i valori di precipitazione misura- mentare?” (comune di Villagrande, provati da siccità, smorzarono ti alla stazione di Arzana, situata a 15 archivio storico). l’ondata di piena di fiumi come il km da Villagrande, risultano i più alti Di seguito si riportano gli even- Flumendosa, la cui piena fu solo stimati in Sardegna. ti alluvionali, registrati in Ogliastra di poco inferiore a quella avutasi I dati pubblicati negli Anna- nell’ultimo secolo, recuperati attra- nel 1940. Il fenomeno non pre- li Idrologici del Settore Idrografico verso una ricerca di articoli storici, sentò eccezionali valori di inten- dell’Assessorato ai Lavori Pubblici relativi a piene e frane, pubblicati sità oraria delle precipitazioni, della Regione Sardegna, inoltre, de- sui quotidiani Unione Sarda e Nuo- ben più consistenti in occasione notano la propensione del territorio va Sardegna presso la Biblioteca di altri nubifragi e isolatamente alla concentrazione dei fenomeni di Universitaria e la Biblioteca della durante temporali estivi. Fu uni- precipitazione: l’area è, infatti, sog- Camera del Commercio di Caglia- ca invece la durata dei fenome- getta a regimi pluviometrici di for- ri. Le raccolte dei giornali partono ni, che si manifestarono con in- te intensità e breve durata tra i più dal 1895, ma presentano delle la- tensità eccezionale, nell’arco di alti registrati nell’isola, i quali sono cune, soprattutto nella prima metà tutte le 24 ore della giornata, per direttamente responsabili di eventi del secolo. Tali dati rappresentano 3-4 giorni, portando accumuli di piena improvvisi e violenti. Tale un primo passo verso una necessa- giornalieri diffusamente superio- aspetto è certamente legato alle ca- ria ricerca nei vari archivi storici e ri ai 400 mm, con picchi di oltre ratteristiche orografiche regionali. La comunali, di documenti e articoli 500 mm (Fig. 12). presenza di una dorsale NS di rilievi connessi a tali argomenti, al fine di Fonte bibliografica: Unione Sarda montuosi attorno ai 1000 m s.l.m., integrarli con i dati pluviometrici del 18/10/1951: “…Bilancio tri- a breve distanza dal Mediterraneo, e geomorfologici del territorio, per stissimo, in cui, oltre ai numerosi provoca una barriera improvvisa alle effettuare una mappatura delle aree villaggi inondati, si segnalano 5 correnti caldo-umide provenienti dove i suddetti fenomeni si verifica- morti, 4 a Barisardo, 1 a Lanu- da SE, che, associata ad altri fatto- no con maggior frequenza. sei…”; “…più in là il Rio Mannu, Dicembre 2007 33
TERRITORIO E DIFESA DEL SUOLO il Cixerri, e il Flumineddu, nel punto di confluenza, rinnegando gli argini geometrici si sono riu- niti in un largo abbraccio che ha sommerso vigneti, orti, frutteti e un lungo tratto di strada nuova in costruzione…” “…nella città di Nuoro sono crollate 4 case e varie risultano percolanti. Case sono crollate a Villagrande, a Il- bono, a Elini, a Lanusei. A Bari- sardo, dove si lamentano 4 morti, numerose case sono state sgom- brate per minaccia di crollo…”. Data: 07/03/1953. Corsi d’acqua interessati: Temo. Zone colpite: Campidano, Planar- gia, Nuorese. Danni rilevati: allagamenti di case Fig. 10. Pista forestale (strada comunale Monte Mannu) a monte dell’abitato di Villa- grande: in evidenza morfologie connesse all’erosione accelerata prodotta da acque di e campi coltivati, danni a im- ruscellamento concentrato incanalatesi lungo la sede viaria. pianti telefonici e elettrici. Gully erosion in a forestry track above the Villagrande village, produced by intense runoff. In Fonte bibliografica: Unione Sar- the uppermost part of the village, erosion phenomena are widespread only along streams da del 9/06/53 “…la acque del and forestry tracks. As matter of fact, most of the area undergone to the cloudburst on 6th Temo si sono innalzate con ra- December 2004 is densely covered by well-managed oak wood, which sharply contrasted pidità impressionante, in breve the violence of the heavy rainfall. il livello del fiume ha superato gli argini, e le acque hanno co- minciato a riversarsi nella parte bassa della città. Le acque del fiume hanno invaso il corso e le strade adiacenti…”. Data: 16/03/1953. Corsi d’acqua interessati: Picocca, Flumendosa. Zone colpite: Campidano, Monti- ferru, Sarrabus, Nuorese. Fonte bibliografica: Unione Sarda del 18/03/1953: “…una frana di oltre 100 metri di larghezza ha interrotto la strada Gairo-Osini. Un ponte provvisorio, …sulla strada Lanusei-Tortolì, è stato portato via dalle acque”. Data: 22/01/1957. Zone colpite: Campidano di Caglia- ri, Nuorese. Fig. 11. Interrimento del lago artificiale del Rio Sa Teula, (località 2° Salto), per cui è Fonte bibliografica: Unione Sarda stato valutato un totale di 18.000 m3 di detriti. Ciò ha causato ingenti danni alla cen- del 23/01/1957: “…alle 20 di trale idroelettrica di proprietà dell’Enel (Foto Polizia di Stato). ieri i pluviometri della stazione The artificial lake of the Sa Teula stream (the 2° Salto locality), filled in sediments by over- meteorologica di Elmas segna- flooding on the 6th December 2004 event. The newly brought sediment was estimated lavano una caduta di 60 mm di around 18.000 m3 and caused big damages to the Enel hydroelectric power plant. pioggia in una mezza giornata”. 34 Dicembre 2007
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