Piano di gestione del rischio di alluvioni - secondo ciclo di pianificazione I principali eventi alluvionali recenti in Sardegna Vol. 1 di 7 ...

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PRESIDÈNTZIA
                               PRESIDENZA
             AUTORITA’ DI BACINO REGIONALE DELLA SARDEGNA

                                     Piano di gestione del
                                       rischio di alluvioni
                                      secondo ciclo di pianificazione

                                     I principali eventi alluvionali
                                     recenti in Sardegna
                                     Vol. 1 di 7

Allegato alla Deliberazione del Comitato Istituzionale n. 14 del 21/12/2021
Piano di gestione del rischio di alluvioni - secondo ciclo di pianificazione I principali eventi alluvionali recenti in Sardegna Vol. 1 di 7 ...
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                                    AUTORITA’ DI BACINO REGIONALE DELLA SARDEGNA

Autorità di Bacino della Sardegna
DIREZIONE GENERALE DELL’AGENZIA REGIONALE DEL DISTRETTO IDROGRAFICO DELLA SARDEGNA
Direttore Generale: Antonio Sanna
Direttore del Servizio difesa del suolo, assetto idrogeologico e gestione del rischio alluvioni: Marco Melis
Coordinamento tecnico-amministrativo: Gianluigi Mancosu
Coordinamento operativo: Luisa Manigas
Elaborazioni GIS: Gian Luca Marras
Gruppo di lavoro: Giuseppe Canè, Piercarlo Ciabatti, Nicoletta Contis, Andrea Lazzari, Giovanni Luise, Maria Antonietta
Murru Perra, Michela Olivari, Alessandra Pillai, Corrado Sechi, Riccardo Todde

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CAGLIARI – Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura
Responsabile Scientifico: Giovanni Maria Sechi
Elaborazioni GIS: Giovanni Cocco
Gruppo di lavoro: Alessio Cera, Clorinda Cortis, Pino Frau, Saverio Liberatore, Mauro Piras, Emanuela Sassu

Con il contributo, per le parti di competenza, di:

DIREZIONE GENERALE DELLA PROTEZIONE CIVILE
Direttore Generale: Antonio Pasquale Belloi
Direttore del Servizio pianificazione e gestione delle emergenze: Mauro Merella
Direttore del Servizio previsione rischi e dei sistemi informativi, infrastrutture e reti: Federico Ferrarese Ceruti
Gruppo di lavoro: Salvatore Cinus, Daniela Pani, Fabrizia Soi, Antonio Usai.

DIREZIONE GENERALE DEI LAVORI PUBBLICI
Direttore Generale: Piero Dau
Direttore del Servizio opere idriche e idrogeologiche: Costantino Azzena
Gruppo di lavoro: Roberta Daino, Alberto Spano

Il presente documento costituisce un elaborato del Piano di gestione del rischio di alluvioni (PGRA) della Sardegna
aggiornato per il Secondo ciclo di pianificazione. Come meglio illustrato nella premessa, il presente elaborato integra e
aggiorna i contenuti del corrispondente elaborato facente parte della prima stesura del PGRA, che è stata oggetto di
approvazione con Deliberazione del Comitato Istituzionale dell’Autorità di bacino regionale della Sardegna n. 2 del
15/3/2016 e con DPCM del 27 ottobre 2016 (GURI n. 30 del 6 febbraio 2017).

Per tutti gli approfondimenti: www.regione.sardegna.it/pianogestionerischioalluvioni
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Premessa
Il presente documento, suddiviso in n. 7 volumi, raccoglie i documenti disponibili sulle principali alluvioni
verificatesi recentemente in Sardegna, con la finalità di renderli disponibili per le attività di studio e
pianificazione da parte degli Enti competenti.

Esso riprende i contributi contenuti nei seguenti elaborati, riferiti ai relativi eventi alluvionali ivi descritti:

     •    “Evento alluvionale del 6 dicembre 2004 in comune di Villagrande Strisaili (Ogliastra, Sardegna)”.
          Tratto dalla rivista GEAM Patron editore Bologna, Geoingegneria Ambientale e Mineraria, Anno XLIV,
          n. 3, dicembre 2007, 13-32 (incluso nel Vol. 1);

     •    “Studio ricognitivo dell’evento alluvione del 22.10.2008 nel Comune di Capoterra”, Allegato alla
          Deliberazione della Giunta Regionale n. 21/19 del 5 maggio 2009 (incluso nei Vol. 1 e 2);

     •    “Focus – Evento alluvionale del 18-19 novembre 2013 in Sardegna”, tratto da “ISPRA - Tematiche in
          primo piano” (incluso nel Vol. 3);

     •    “Ricostruzione evento alluvionale del 18-19/11/2013”, tratto dallo “Studio di variante al PAI e quadro
          delle opere di mitigazione del rischio idraulico nel territorio comunale di Olbia” approvato dal Comitato
          Istituzionale dell’Autorità di Bacino con Deliberazione n. 1 del 26/5/2015 (inclusa nel Vol. 4);

     •    “Ricostruzione Geomorfologica dell’Evento Alluvionale di Olbia del 18 novembre 2013” tratto dallo
          “Studio di variante al PAI e quadro delle opere di mitigazione del rischio idraulico nel territorio
          comunale di Olbia” approvato dal Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino con Deliberazione n. 1
          del 26/5/2015 (inclusa nei Vol. 5 e 6);

     •    Tavola “Ricostruzione delle Aree Allagate dai corsi d’acqua nell’Evento Alluvionale del 18-19/11/2013:
          Mappa dei Tiranti idrici” tratta dallo “Studio di variante al PAI e quadro delle opere di mitigazione del
          rischio idraulico nel territorio comunale di Olbia” approvato dal Comitato Istituzionale dell’Autorità di
          Bacino con Deliberazione n. 1 del 26/5/2015 (inclusa nel Vol. 6);

     •    Tavola “Ricostruzione delle Aree Allagate dai corsi d’acqua nell’Evento Alluvionale del 18-19/11/2013:
          confronto tra tiranti idrici osservati e simulati” tratta dallo “Studio di variante al PAI e quadro delle opere
          di mitigazione del rischio idraulico nel territorio comunale di Olbia” approvato dal Comitato Istituzionale
          dell’Autorità di Bacino con Deliberazione n. 1 del 26/5/2015 (inclusa nel Vol. 6);

     •    Tavola “Ricostruzione delle Aree Allagate dai corsi d’acqua nell’Evento Alluvionale del 18-19/11/2013:
          Mappa delle Velocità” tratta dallo “Studio di variante al PAI e quadro delle opere di mitigazione del
          rischio idraulico nel territorio comunale di Olbia” approvato dal Comitato Istituzionale dell’Autorità di
          Bacino con Deliberazione n. 1 del 26/5/2015 (inclusa nel Vol. 6);

I principali eventi alluvionali recenti in Sardegna                                                                    1
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     •    “Valutazione delle criticità e delle condizioni di rischio residuo in corrispondenza dell’abitato di Bitti
          (NU) a seguito dell’evento calamitoso del 28 novembre 2020” predisposta dal Centro per la Protezione
          civile dell’Università degli studi di Firenze in collaborazione con il Dipartimento nazionale della
          Protezione civile, 7/12/2020 (inclusa nel Vol. 7).

Rispetto all’elaborato “Mn05 – I principali eventi alluvionali recenti in Sardegna. Volumi 1-6” facente parte del
PGRA per il primi ciclo di pianificazione, il presente elaborato è stato aggiornato con l’inclusione del report
relativo all’evento alluvionale occorso a Bitti il 28/11/2020.

I principali eventi alluvionali recenti in Sardegna                                                               2
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TERRITORIO E DIFESA DEL SUOLO

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Evento alluvionale del                                                                                                           Luca Demurtas**
                                                                                                                               Bruna Pendugiu***
6 dicembre 2004 in comune                                                                                                       Laura Turconi****

di Villagrande Strisaili                                                                                             **
                                                                                                                              *
                                                                                                                                CNR-IRPI Torino stagista
                                                                                                                        Università di Cagliari, dottorando
                                                                                                                  ***
                                                                                                                      Libero professionista, Villagrande S.
(Ogliastra, Sardegna)                                                                                                               **** CNR-IRPI Torino

L’abitato di Villagrande Strisaili (Sardegna centro orientale), 700 m s.l.m., il 6 dicembre 2004 fu                 A partire dalle ore 13:00 del 6
interessato da processi di trasporto in massa ad opera dei cinque corsi d’acqua che attraversano il           dicembre le precipitazioni iniziarono
paese. Il trasporto solido, favorito dalle elevate pendenze delle aste torrentizie (mediamente 26%)           ad abbattersi incessantemente su tut-
con tempi di corrivazione ridotti (dell’ordine dei 20 min.), fu innescato da precipitazioni intense di        ta l’Ogliastra. I paesi più colpiti fu-
carattere eccezionale. Localmente si raggiunse un’intensità oraria di 125 mm e di 330 mm in tre
ore, il che rappresenta, per l’area di interesse, un tempo di ritorno più che secolare. L’evento causò
                                                                                                              rono Urzulei, Talana, ma soprattutto
l’alluvionamento dell’abitato, portando alla deposizione di detriti, alberi, massi e sabbia grossolana,       Villagrande Strisaili, dove l’evento
con una stima di 10.000 m3 di materiale; ingenti furono i danni ad infrastrutture ed abitazioni,              alluvionale ebbe conseguenze disa-
due persone persero la vita. Secondo le cronache, nell’ultimo secolo si verificarono almeno altri 2           strose. Durante la notte tra il 6 e il 7
processi di trasporto solido lungo i corsi d’acqua dell’abitato (1940, 1951), ma non si registrarono          dicembre in Baronia si verificarono
in tali occasioni danni così ingenti, e, soprattutto, perdite umane.                                          straripamenti del fiume Cedrino e
Debris flood on 6 December 2004 in Villagrande Strisaili (Sardinia) The Villagrande Strisai-
                                                                                                              del Rio Posada (Fig. 1), che interes-
li area, (middle-east Sardinia), was struck by debris flood processes occurred along five watercourses        sarono le campagne di Galtellì (Fig.
that cross the urban centre. Bed load transport, favoured by steep-dipping channel streams (26% on            2) e Torpè.
average), with short concentration time, was triggered by exceptionally intense rainfalls. Locally, hourly          I valori di precipitazione misu-
intensity data attained 125 mm, and 330 mm in three hours: this value represent, for the examined             rati alla stazione di Bau Mandara,
area, a recurrence interval more than secular. This event provoked the flooding of the village, and           posta a 6 km a NE dall’abitato di
coarse debris such as boulders and trees (total volume estimated as 10,000 m3), were scattered                Villagrande Strisaili, raggiunsero
inside houses and roads. The damage to infrastructures and buildings was huge and 2 people lost               un’intensità oraria di 125 mm e un
their lives. According to the chronicle reports, in the last century there occurred at least 2 other debris   valore cumulato di 330 mm in tre
flood events, along the same streams, but so considerable damages certainly were not brought.                 ore, il che rappresenta, per l’area di
Crue torrentielles du 6 decembre 2004 en Villagrande Strisaili (Sardaigne centre-                             interesse, un tempo di ritorno più
orientelle) Le 6 décembre 2004, le territoire de Villagrande Strisaili (Sardaigne centre-orientale;           che secolare.
700 mètres s.n.m.) a été intéressé par procès de transport solide en masse à l’œuvre des cinq cours                 Il settore a monte di Villagrande
d’eau qui traversent le pays. Le transport solide, favorisé par les pentes élevées des cours d’eau (en        (Fig. 3), a partire dalle testate dei cin-
moyenne 26%) avec des temps contenus de ruissellement (de l’ordre de 20 minutes), a été amorcé                que bacini le cui acque raggiungono e
par précipitations intenses de caractère exceptionnel. On atteignit une intensité horaire de 125 mm           attraversano l’abitato, fu interessato
localement et de 330 mm en trois heures; ce qui représente, pour la zone d’intérêt, un temps de               da numerose frane per scivolamento
retour plus que séculaire. L’événement causa l’alluvionnement du pays, par la déposition de détritus,
                                                                                                              di terreni superficiali (soil slip) e, lun-
arbres, rochers et sable grossier avec une quantité totale de 10000 mètres cubes de matériel; les
dommages à infrastructures et habitations ont été considérables, deux résidents ont perdu la vie.
                                                                                                              go le aste torrentizie, da fenomeni di
Selon les chroniques, dans le dernier siècle au moins deux autres procès de transport solide ils se           ruscellamento concentrato e ingente
vérifièrent le long de mêmes cours d’eau, mais, en telles occasions-là, dommages si considérables             trasporto in massa. A tali processi
n’ont pas été enregistrés.                                                                                    si aggiunsero fenomeni di erosione
                                                                                                              laterale e di fondo, con riattivazio-
                                                                                                              ne di settori di conoide e incisione
Introduzione                                           Baronia. Le precipitazioni, di straor-                 o riattivazione di canali di deflusso
                                                       dinaria violenza, furono generate da                   secondari. L’abitato fu interessato da
     Il 6 e il 7 dicembre 2004 una                     una perturbazione proveniente da                       piena ed alluvionamento torrentizi
violenta perturbazione temporalesca,                   S-E, bloccata dalla dorsale montuo-                    in massa, che comportarono pesanti
caratterizzata da elevata intensità di                 sa del Gennargentu (Sardegna cen-                      danni a edifici, attività commerciali
pioggia che localmente raggiunse i                     trale), investendo principalmente i                    e infrastrutture. Complessivamente
500 mm in 24 ore, interessò in ma-                     bacini idrografici del F. Flumendosa                   nel territorio di Villagrande si stima-
niera significativa il settore centro                  e del Rio Sa Teula, nell’Ogliastra, e                  rono circa 10.000 m3 di detrito mo-
orientale della Sardegna, in partico-                  del F. Cedrino e i suoi tributari (Rio                 bilizzati solo lungo le aste torrentizie
lare i territori dell’Ogliastra e della                Posada in particolare) in Baronia.                     (Tropeano et Alii, 2005).

Geoingegneria Ambientale e Mineraria, Anno XLIV, n. 3, dicembre 2007, 23-37                                                                           23
Piano di gestione del rischio di alluvioni - secondo ciclo di pianificazione I principali eventi alluvionali recenti in Sardegna Vol. 1 di 7 ...
TERRITORIO E DIFESA DEL SUOLO

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                                                                                                grafata a due giorni dall’evento. Le preci-
                                                                                                pitazioni intense, che interessarono anche
                                                                                                la Baronia, portarono all’innalzamento
                                                                                                del livello idrometrico all’interno della
                                                                                                diga, sita a circa 40 km a nord dell’abitato
                                                                                                di Galtellì (in cui si registrarono ingenti
                                                                                                danni alle coltivazioni e agli allevamenti).
                                                                                                Il livello idrico rimase al limite della ca-
                                                                                                pienza per diversi giorni; nella serata del
                                                                                                7 dicembre si verificò uno scolmamento
                                                                                                della diga che rischiò di travolgere quat-
                                                                                                tro operai mentre lavoravano a valle per
                                                                                                ripristinare alcune strade (foto Corpo
                                                                                                Nazionale dei Vigili del Fuoco).
                                                                                                Dam along the Posada stream (Nuoro) two
                                                                                                days after the event of the 6th December
                                                                                                2004. The heavy rains that occurred in the
                                                                                                Baronia region caused the rise of the maxi-
                                                                                                mum hydrometric level at the dam reservoir,
                                                                                                which remained totally filled for many days.

Fig. 2. L’esondazione del F. Cedrino causò l’alluvionamento dell’abitato di Galtellì (Nu) e delle campagne circostanti. Gli allagamenti
provocarono notevoli danni alle coltivazioni e alle aziende agricole, nonché la morte di centinaia di capi di bestiame (foto Corpo
Nazionale dei Vigili del Fuoco).
The Galtellì village (Nuoro) after the 6th December 2004 event: the floodwaters of the Cedrino river gave rise to the flooding of the village
and of the surrounding area. The flood caused huge damages to the crops and farms, and hundreds of stocks died.

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Piano di gestione del rischio di alluvioni - secondo ciclo di pianificazione I principali eventi alluvionali recenti in Sardegna Vol. 1 di 7 ...
TERRITORIO E DIFESA DEL SUOLO

     In tale evento rimasero vittime
2 persone, decine furono gli sfollati.
     Si verificarono interruzioni della
rete viaria, crolli di attraversamenti
stradali in corrispondenza del cen-
tro abitato, lungo la statale Nuoro-
Lanusei nei pressi del passo di Corr’e
Boi, lungo la Nuoro-Talana in locali-
tà Cerbos e il ponte di Sannorthi sulla
ex ss. 389, in periferia di Villanova
Strisaili. Alcuni fattori antropici
hanno esaltato le conseguenze di
condizioni idrologiche già di per sé
critiche, come la mancata officiosità
delle aste torrentizie lungo i cinque
canali che sottopassano l’abitato,
e, soprattutto, nel loro tratto mon-
tano. L’ostruzione dei canali ha fa-
vorito quindi l’invasione di miscele
solido-liquide (detriti con blocchi di
grosse dimensioni) e il deflusso lun-
go le strade principali, aumentando
l’impatto distruttivo.
                                             Fig. 3. Sintesi grafica degli effetti indotti dall’evento del 6 dicembre 2004 nell’abitato di
                                             Villagrande Strisaili. Simboli utilizzati: 1) frana per fluidificazione di terreni superficiali,
                                             2) area interessata da trasporto solido torrentizio in massa, 3) accumulo di blocchi,
Inquadramento dell’area                      4) rete idrografica.
                                             Sketchmap of the effects of the 6th December 2004 event in Villagrande Strisaili. Expla-
     L’abitato di Villagrande è si-          nation of the symbols: 1) soil slip, 2) area characterized by debris torrent and/or bed-load
tuato lungo i versanti orientali dei         transport processes, 3) area with prevailing bouldery deposits, 4) drainage network.
monti Orguda (1361m s.l.m.), e
Suana (1181m s.l.m.) in prossimità
della testata del bacino imbrifero           Teula, che attraversano interamente                    Dalla quota 860 m alla quota
del Rio Sa Teula, che confluisce nel         il concentrico di Villagrande (Tab.              700 m, nei primi 540 m di lunghez-
Lago di Santa Lucia. Dai rilievi ci-         1). La pendenza media del tratto                 za, lungo gli impluvi dei torrenti Figu
tati nascono cinque corsi d’acqua:           montano dei torrenti è pari al 17%               Niedda, Bau ’e Porcos e Bau Argili, la
Serra ’e Scova (2,18 km2), Figu Nied-        circa, con un dislivello di 530 m tra            pendenza media dei corsi d’acqua si
da (0,35 km2), Bau ’e Porcos (0,79           la quota media delle sorgenti (1229              aggira intorno al 26 %, con valori
km2), Bau Argili (0,44 km2) e S’Ar-          m s.l.m.) e il centro abitato (700 m             massimi del 30,62 % (Figu Niedda) e
rescottu (1,25 km2), tributari del Sa        s.l.m.).                                         del 31,84 % (Bau ’e Porcos).

Tab. 1. Caratteristiche fisiche, morfologiche e idrometriche dei bacini idrografici in cui ricade l’abitato di Villagrande (Demurtas L.
2005).
Morphologic and hydrometric parameters of the Villagrande Strisaili catchments.
    Bacino Superficie km²                 Lung.            Pendenza          Tempo di              Tempo di            Q max piena
                                  Asta principale (km)     media   %     corrivazione  (ore)  corrivazione  (min)    (T=50 anni) (m³/s)
Serra ’e Scova        2,18                 3,28              14,96             0,486                 29,16                   65,8
Figu Niedda           0,35                0,703              25,14             0,151                  9,06                    18
Bau ’e Porcos         0,79                 1,19              18,13             0,266                 15,96                   31,3
Bau Argili            0,44                 1,35              11,91             0,245                  14,7                   18,1
S’Arrescottu          1,25                 1,24              13,98              0,38                  22,8                    42
Bacino totale         5,01                                                                                                  175,2

Dicembre 2007                                                                                                                           25
Piano di gestione del rischio di alluvioni - secondo ciclo di pianificazione I principali eventi alluvionali recenti in Sardegna Vol. 1 di 7 ...
TERRITORIO E DIFESA DEL SUOLO

                                               siccitose (Rubiu, 1999). Ciò è rife-       con dimensioni variabili da 10 a 30
                                               ribile allo sviluppo dell’apparato ra-     cm. Nell’intrusione si ritrovano filo-
                                               dicale, capace di incunearsi lungo le      ni post-ercinici a composizione sia
                                               fratture del basamento granitico alla      acida che basica, porfirica e lampro-
                                               ricerca di umidità anche per diversi       firica, connessi con la fratturazione
                                               metri nel sottosuolo. Questo com-          del basamento nelle fasi tardo-erci-
                                               porta un duplice effetto: da un lato,      niche o anche più recenti, secondo
                                               lo sviluppo delle radici in profondità     direzioni N-S e NW-SE. I litotipi
                                               tende a dislocare e ad aumentare con       non presentano una organizzazione
                                               lo sforzo di taglio la frantumazione       interna, talvolta si presentano stra-
                                               del substrato litoide e ad aumentare       tificati, e con passaggi graduali verso
                                               i processi di alterazione della roccia     i depositi alluvionali recenti e attua-
                                               mentre, dall’altro, l’apparato radica-     li ritrovabili lungo le linee dei corsi
                                               le svolge un’azione di trattenuta del      d’acqua.
                                               materiale in esso inglobato (blocchi             Il disfacimento del basamento
                                               di dimensioni dell’ordine del m3) e        ha generato falde detritiche adagiate
                                               spesso ne impedisce il movimento           a diverse quote sui versanti raggiun-
                                               (Fig. 4).                                  gendo alla base spessori maggiori;
                                                                                          questi depositi nel tempo sono stati
                                                                                          rimaneggiati per attività antropica,
                                                                                          soprattutto per uso agricolo.
                                               Inquadramento geologico                          L’evoluzione tettonico-meta-
                                                                                          morfica del basamento è alquanto
                                                     La zona in studio è caratterizzata   complessa, sono state distinte infatti
                                               prevalentemente da litotipi riferibili     più fasi deformative sovrapposte e
Fig. 4. Sponda destra in zona di testata del   al Paleozoico; in particolare si può       riferibili alla messa in posto delle di-
Rio Bau Argili; il passaggio della piena ha    distinguere il cosiddetto “Complesso       verse masse intrusive.
provocato erosione di sponda e scortica-       Metamorfico di basso grado della Bar-            L’impostazione della struttura-
mento dell’apparato radicale di una pian-      bagia”, costituito da scisti di basso      zione fragile del basamento ercinico
ta. Le radici, ben sviluppate in profondità    grado metamorfico, (metarenarie,           risale al collasso gravitativo post-col-
lungo le fratture strutturali del basamen-     quarziti e filladi in facies di scisti     lisionale della stessa catena ercinica,
to, inglobano massi dell’ordine del m3,        verdi) e, intruse in esso, da plutoni-     protrattosi per tutto il Permo-Car-
impedendone il loro movimento.                 ti acide del “Complesso intrusivo del      bonifero ed il Permo-Trias. La strut-
On the right slope in the head zone of the     Carbonifero sup. – Permiano” (gra-
Bau Argili stream, the flood has generated
                                                                                          tura così formatasi, dopo un periodo
                                               nodioriti, micrograniti, graniti por-      di relativa calma orogenetica è stata
bank erosion and barking of the trees. The     firici) (Carmignani et Alii, 1992a).
plant roots, well developed deeply along                                                  interessata in modo molto marginale
                                               Ricoprimenti diffusi e discontinui         dal ciclo orogenetico alpino, con lo
the granitic bedrock fractures, prevent mo-
                                               sono invece riferibili a depositi con-     sviluppo di una tettonica distensiva
vement of the rocks and boulders.
                                               tinentali del Quaternario.                 esplicatasi con la riattivazione delle
                                                     Il complesso scistoso affiora a      strutture tettoniche preesistenti e la
     In prossimità degli spartiacque           N-NE dell’abitato di Villagrande,          scomposizione in blocchi sollevati e
la pendenza in genere supera valo-             il quale è ubicato interamente nel-        depressi, probabilmente già definiti
ri del 30%; questo fattore favorisce           le intrusioni granitiche. Tale massa       dalle precedenti strutturazioni. Nel
l’elevata velocità di scorrimento              intrusiva risulta largamente estesa, e     Pliocene medio-superiore, con il
delle acque superficiali, con tempi di         la sua messa in posto è da ricondursi      raggiungimento di una certa stabilità
corrivazione piuttosto brevi.                  alle fasi successive dell’orogenesi er-    strutturale sono prevalsi i processi di
     Nel settore montano alle spal-            cinica. A tali facies si associano spes-   modellamento dei rilievi in funzione
le di Villagrande la copertura ve-             so altri corpi di ridotte dimensioni,      delle condizioni climatiche esistenti
getale è ben sviluppata, costituita            che costituiscono i “filoni compositi      (Carmignani et Alii, 1992b).
in prevalenza da foreste di leccio             e gli inclusi basici”, costituiti da mi-         L’evoluzione morfotettonica
(Quercus Ilex). La loro crescita è             crogranodioriti di modesto spessore        dell’area è condizionata dai sistemi
particolarmente avvantaggiata dalla            e da inclusi microgranulari di colore      di fratturazione in prevalenza N-S,
grande capacità di adattamento alle            scuro, la cui composizione varia dai       sbloccati da ulteriori direttrici tet-
condizioni ambientali del territorio,          termini dioritici ai termini tonaliti-     toniche trasversali di impostazio-
caratterizzato per lo più da stagioni          ci, con forma sferica o lenticolare e      ne ercinica (Carmignani, 1993).

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Piano di gestione del rischio di alluvioni - secondo ciclo di pianificazione I principali eventi alluvionali recenti in Sardegna Vol. 1 di 7 ...
TERRITORIO E DIFESA DEL SUOLO

È proprio lungo queste ultime che          prelevato lungo il Bau Argili è risul-    spartiacque corrispondono spesso a
si sono impostati i corsi d’acqua          tato D50 = 1 mm, mentre per quello        filoni di porfido che si ergono ver-
principali nella zona dell’Ogliastra       reperito lungo il Rio Bau ’e Porcos       ticali dalla massa granitica e sci-
ed anche le incisioni secondarie           D50 = 0,5 mm), con prevalenza me-         stosa, mentre i versanti sono pre-
che attraversano il centro abitato         dia nei due campioni di sabbie gros-      valentemente ripidi e caratterizzati
di Villagrande. L’abbassamento del         solane e ghiaie (rispettivamente il       da roccia affiorante. La copertura
blocco orientale ha determinato il         48% e il 30%), e in minore quantità       detritica-eluviale è discontinua e di
ringiovanimento delle zone più in-         la frazione più fine (sabbie medie e      modesto spessore.
terne con la reincisione dei rilievi       fini 18%, limi 4%). La frazione ar-             Nell’intero territorio le porzio-
favorita verosimilmente dall’au-           gillosa è completamente assente nel       ni di pendio caratterizzate da una
mento delle precipitazioni nei pe-         campione rappresentante il vecchio        maggiore copertura detritica corri-
riodi interglaciali.                       deposito del Rio Bau Argili; nel cam-     spondono a superfici artificialmente
      I vari sistemi di faglie e frattu-   pione prelevato nel Rio Bau ’e Por-       terrazzate mediante muretti a secco,
re prevalentemente ad alto angolo,         cos, in corrispondenza del campione       un tempo intensamente utilizzate
dispersi per lo più secondo direzio-       rappresentante un deposito detritico      per la coltivazione agricola e oggi
ni NS, NW-SE e NE-SW e ricon-              correlato alla piena del 6 dicembre       in gran parte abbandonate. La loro
ducibili alla tettonica distensiva         2004, il contenuto in argilla è inve-     estensione è funzione dello spessore
post-orogenetica, hanno favorito           ce del 5%.                                del suolo e quindi condizionata dalla
la disgregazione del substrato, che             Il litotipo prevalente, tipica-      pendenza del versante.
associata all’intensa attività di al-      mente impermeabile, acquisisce in-              I versanti costituiti da metamor-
terazione chimico-atmosferica, ha          vece una permeabilità secondaria in       fiti paleozoiche sono modellati, con
dato origine a coperture detritiche;       funzione della fratturazione e dell’al-   forme arrotondate, incisi da canalo-
queste ultime, oltre che a rappre-         terazione della roccia, che favorisce     ni e ricoperti da una coltre eluviale
sentare riempimento della fitta rete       la capacità di infiltrazione delle ac-    di discreto spessore.
di fratture superficiali (ad apertura      que e la loro circolazione interna.
talora anche metrica), costituisco-        Ne sono testimonianza i numerosi
no le riserve di materiali suscettibili    punti di emergenza e le sorgenti pre-
al movimento lungo i versanti. Le          senti nel territorio. La fratturazione    Aspetti idrologici
fessurazioni, spesso profonde, sono        è, inoltre, responsabile dei fenomeni     dell’evento
riempite generalmente da materiale         di crollo che si manifestano sia col
più fine, prodotto dall’alterazione        franamento di blocchi di piccole               Il 6 dicembre 2004 il territorio
stessa del litotipo, costituito in pre-    dimensioni, che con il distacco di        di Villagrande Strisaili è stato inte-
valenza da sabbione con bassa per-         massi tetraedrici e prismatici di no-     ressato da eventi meteorici tempora-
centuale di argilla (Palacios et Alii,     tevoli dimensioni.                        leschi di pioggia mista con grandine
2003).                                                                               di straordinaria violenza, generati
      Ciò è evidenziato dai risultati                                                da un forte flusso d’aria caldo umida
di apposite campagne in sito fina-                                                   proveniente da S-E e bloccato dai
lizzate alla caratterizzazione della       Inquadramento                             rilievi montuosi del Gennargentu,
produzione detritica mediante ana-         geomorfologico                            il che ha creato un sistema di con-
lisi granulometriche e rilievi strut-                                                vezione profonda associato ad una
turali. In merito all’assortimento              La composizione litologica e le      divergenza di getto (dati recupera-
granulometrico, sono stati eseguiti        caratteristiche strutturali del basa-     ti dal Servizio Agrometeorologico
campionamenti lungo le aste torren-        mento hanno avuto un ruolo impor-         Regionale per la Sardegna: http://
tizie del Rio Bau Argili (in sponda        tante nell’evoluzione morfogenetica       www.sar.sardegna.it/pubblicazioni/
sinistra in corrispondenza della ma-       dell’area; le forme del rilievo che ne    riepiloghimensili/2004/12.M/riepi-
trice di un vecchio deposito in zona       sono risultate hanno a loro volta         logo.asp).
di testata) e del Rio Bau ’e Porcos        condizionato lo sviluppo e la distri-          L’eccezionalità dell’evento è
(di un accumulo in sponda sinistra         buzione dei terreni detritici, eluviali   anche data dal fatto che un fenome-
a monte dell’abitato), durante il so-      e colluviali che ricoprono il substra-    no di tale importanza e intensità ha
pralluogo del 25/01/2005. I risultati      to roccioso.                              interessato una ridotta porzione del
delle analisi granulometriche di tali           I versanti, costituiti da rocce      territorio. I dati pluviometrici rela-
campioni hanno prodotto delle cur-         granitiche, si distinguono per una        tivi sono stati rilevati dalle stazioni
ve granulometriche ben classate con        maggiore energia del rilievo e per        termopluviometriche presenti nel
diametro mediano nella classe delle        forme più aspre anche se accen-           territorio, afferenti al Settore del
sabbie medio grosse (per il campione       tuate nel tempo dall’erosione. Gli        Servizio Idrografico della Regione

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TERRITORIO E DIFESA DEL SUOLO

Autonoma della Sardegna, da cui           Tab. 2. Precipitazione registrata dalle ore 9 del 6 dicembre 2004 alle ore 9 del giorno
sono stati gentilmente forniti (Tab.      successivo alle stazioni del Settore Idrografico della Regione Autonoma della Sarde-
2). Le precipitazioni più abbondanti      gna.
sono state registrate nelle stazioni di   Daily rainfall data recorded from 9 a.m. of 6 December 2004 to 9 a.m. of the following day
Bau Mandara (590 mm), Bau Mug-            at the gauging stations of the Hydrographic Sector of Regione Autonoma della Sardegna.
geris (548 mm), Talana (500,6 mm),                  Stazione              Coordinate       Strumento Quota Precipitazione
Villagrande Strisaili (428,2 mm),                                      Gauss-Boaga (W)                    (m)        Giornaliera
Sicca d’Erba (336 mm). Tali valo-                                          E        N                                    (mm)
ri risultano tra i massimi registrati
in Sardegna: in particolare il dato       Bau Mandara                  1537600 4425750 Pr-T                812               590
misurato alla stazione di Bau Man-        Bau Mela                     1535500 4426850 P                   812               299
dara (con una intensità di pioggia        Bau Muggeris                 1536450 4422750 P-Pe-T              820               548
di 553,6 mm nelle 12 ore), supera
                                          Sa Teula                     1546150 4423700 Pr-T                251               287
i valori degli eventi meteopluvio-
metrici registrati in Ogliastra (16       Sicca d’Erba                 1542310 4417140 Pr-T                825               336
ottobre 1951, con un valore gior-         Talana                       1542410 4432450 P-Pe-T              682              500,6
naliero di 585 mm a Sicca d’Erba;         Villagrande                  1543300 4423600 Pr-T                679              428,2
18 ottobre 1940, 535 mm in 24 ore
alla stessa stazione di Sicca d’Erba;     Arzana                       1545170 4418760 Pr-T                674              134,8
Ministero dei LLPP – Servizio Idro-       Gairo Taquisara              1539810 4411970 P-Pe-T              784              206,8
grafico di Cagliari, 1955). Le ana-       Genna Silana                 1543280 4445540 Pr-T              1010               283,6
lisi delle precipitazioni di massima
intensità per durate pari a una, due,     Giustizieri                  1545230 4438690 Pr-T                700               194
tre, sei, e dodici ore e i corrispon-     Jerzu                        1543830 4406090 P-Pe-T              550              137,4
denti valori del “Tempo di ritorno”       Montes                       1533650 4441550 P-Pe-T            1060               214,2
(Tr) calcolati col metodo TCEV            Legenda:                                            Legend:
– proff. Deidda e Piga (1998), ap-        P = Pluviometro;                                    P = Raingage;
plicato alla Sardegna (Pulighed-          Pe = Pr con registratore digitale;                  Pe = digital recording rain-gage;
du, 2005; in Tab. 3) evidenziano          Pr = Pluviografo;                                   Pr = Recording rain-gage;
come le piogge si siano concentrate       T = temperatura.                                    T = temperature.
nell’arco di poche ore con eleva-
ta intensità. Nella stazione di Bau
Mandara, ad esempio, nell’arco di         Tab. 3. Piogge di massima intensità nell’evento del 6 dicembre 2004, con i corrispon-
6 ore si è avuto circa il 77% della       denti “Tempi di Ritorno” calcolati con il metodo TCEV (Deidda e Piga, 1998), applica-
precipitazione giornaliera. Per le        to alla Sardegna (Puligheddu, 2005).
precipitazioni di massima intensità       Maximum intensity rainfalls in the 6th December 2004 event, with relevant recurrence in-
registrate sono stati calcolati tempi     tervals (Tr), calculated with the TCEV method (Deidda and Piga, 1998) applied to Sardinia
di ritorno dell’ordine delle migliaia     (Puligheddu, 2005).
e delle decine di migliaia di anni,          Stazione      1          Tr        2     Tr     3    Tr     6      Tr     12     Tr
il che costringe ad aggiornare i mo-                      Ora                  Ore          Ore         Ore           Ore
delli idrologici fin ad ora adottati
(Puligheddu, 2005).                       Bau Mandara      120       3.700      235 100.000 330 520.000 456,5 315.000 553,6 46.000
      Le precipitazioni misurate a        Bau Muggeris 112,2         1.300      219 20.000 296,4 45.000 378 11.000 448,2 1.850
Villanova Strisaili, a soli 4 km da       Gairo Taquisara 43,6          10      54,4      7 75,2     10 103,2       9 161,8      11
Villagrande, stazione appartenente
al Servizio Agrometeorologico del-        Genna Silana      60          25      100      43 137      65 170,2      30 251,8      30
la Sardegna (S.A.R.), indicano per        Giustizieri       76          89      115     110 149     135 156,4      28 184,2      13
il giorno 6 dicembre 2004 una pre-        Ierzu            37,6          9      58,8     13 61,6      8 94,2       11    98       5
cipitazione giornaliera di 552 mm.
                                          Montes           39,2          9       53       8    67     9 114,8      18 178,2      27
Dall’analisi dei valori dell’intensità
di precipitazione in mm/10 minuti         Sa Teula          96         270      186 1.800 206       650 213,6      75 237        21
di questa stazione (Graf. 1) si no-       Sicca D’Erba      98         250      140     180 174     155 207        46 262        23
tano 2 picchi di massima intensità,       Talana          111,2      1.250     195,6 6.500 227,8 3.500 274        780 471,8 2.900
uno occorso tra le ore 16 e le 16,10
con 21 mm di pioggia, e uno tra le        Villagrande      112       1.000      184 2.400 242,4 3.650 281,6       560 382,4 340

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TERRITORIO E DIFESA DEL SUOLO

ore 22:30 e le 22:40 con 21,2 mm.             Effetti indotti sul territorio                 pitazioni più elevate registrate nella
Nell’abitato di Villagrande, invece,                                                         stazione pluviometrica nel centro
si è avuta la prima onda di piena             dall’evento del 6 dicembre                     dell’abitato, corrispondenti a valori
lungo le aste torrentizie, intorno            2004                                           pari a 112 mm tra le ore 18 e le ore
alle ore 18, corrispondente alle                                                             19, si verificarono fenomeni di insta-
maggiori intensità di pioggia orarie                Il pomeriggio del 6 dicembre             bilità di versante e di piena torrenti-
registrate tra le ore 18 e le ore 19,         2004 alcuni abitanti di Villagrande,           zia con trasporto solido in massa (re-
nella stazione di Villagrande (100            preoccupati per le forti piogge che            gistrati attorno alle ore 18 secondo
mm). Verosimilmente, in conco-                non accennavano a smettere, verso              testimonianza dirette).
mitanza all’elevata intensità delle           le 16 iniziarono a sentire il passaggio             Le forti piogge unite alla gran-
precipitazioni, i corsi d’acqua, con          dell’acqua nei canali tombati, “ru-            dine hanno prodotto una saturazio-
tempi di corrivazione modestissi-             more assordante mai sentito prima”.            ne repentina delle coltri detritiche
mi, incrementando notevolmente                Verso le ore 16:30, in corrisponden-           presenti lungo i versanti e le aste
la loro portata, hanno determina-             za del primo ponte del canale del              torrentizie, con conseguente collas-
to i processi di trasporto in massa           Rio Bau Argili, le acque uscivano in           so e scivolamento a valle di materia-
dei detriti e dei blocchi di roccia,          pressione dalle griglie di scolo, rag-         li e apporto in abitato di blocchi di
misti a fango e materiale legnoso,            giungendo un’altezza di circa 2 m;             notevoli dimensioni, fino a qualche
che hanno invaso il paese. Suc-               verso le ore 18, successivamente ad            m3 di volume. La magnitudo stimata
cessivamente e per tutta la sera              una abbondante grandinata, le pri-             per tale evento, come già accennato,
il deflusso dei corsi d’acqua, con            me miscele fluido-detritiche genera-           è stata di 10.000 m3.
trasporto solido, è proseguito con            tesi lungo il Bau Argili si abbatterono             Le precipitazioni intense hanno
nuove pulsazioni di piena, generate           sull’abitato, verosimilmente in con-           agito sulla pressione interstiziale di
dall’apporto successivo di materiale          comitanza nei restanti corsi d’acqua.          tali materiali sciolti presenti lungo
collassato in alveo, per i processi di              Dopo alcune ore, in seguito ad           i versanti e immediatamente al di
erosione attivati lungo le aste dei           una breve interruzione, le piogge ri-          sopra delle sponde dei torrenti, de-
torrenti. Il fenomeno si è conclu-            presero abbondanti e verso le ore 24           terminando come già descritto, la
so solo alle prime ore del mattino            si verificarono nuove colate detriti-          saturazione e la fluidificazione degli
seguente (testimonianze dirette dei           che a danno dell’abitato.                      stessi; ciò ha causato la spinta e il
villagrandesi).                                     In concomitanza con le preci-            distacco dei blocchi dislocati, con

Graf. 1. Intensità di precipitazione rilevate alla stazione di Villanova Strisaili (4 km a NW da Villagrande) dalle ore 11 del giorno 6
dicembre 2004 alle ore 11 del giorno successivo.
Hourly rainfall data at the Villanova Strisaili station (Servizio Agrometeorologico Regionale), ca. 4 km West-northward from Villagrande,
recorded from 11 a.m. of 6 December 2004 to 11 a.m. of the following day.

Dicembre 2007                                                                                                                       29
TERRITORIO E DIFESA DEL SUOLO

conseguente scivolamento-rotola-             e l’altezza massima da essa raggiunta        La vegetazione presente lungo l’im-
mento superficiale e successivo inca-        è stato lo scorticamento delle piante.       pluvio, forse anche per la mancata
nalamento lungo gli impluvi. Lungo           Ciò indica che il trasporto in massa         manutenzione dei torrenti, ha con-
le aste torrentizie, il movimento del        è avvenuto in presenza di acque “pu-         tribuito ad aumentare il quantitativo
materiale è stato determinato dalla          lite” che hanno trasportato i grossi         di materiale trasportato dalla piena;
presa in carico della corrente, per          massi e i sedimenti con granulome-           in diversi tratti d’alveo grossi massi
l’incremento subitaneo della por-            tria riconducibile alla classe delle         (anche superiori a 2 m di diametro)
tata liquida. Spesso i grossi blocchi        sabbie medio grosse.                         e detriti hanno provocato l’ostruzio-
lapidei, insieme a materiale vegetale              I depositi ritrovati nell’abitazio-    ne al deflusso con temporanei sbar-
collassato, sono stati responsabili di       ni e lungo le strade inoltre, hanno          ramenti, che successivamente al loro
locali, temporanee ostruzioni al de-         mostrato come il loro rilascio sia           cedimento, hanno repentinamente
flusso lungo le aste dei torrenti, al        legato alla decantazione in acque a          rilasciato notevoli masse d’acqua e
cui irruento sfondamento (dam-bre-           bassa energia e di fusione della gran-       materiale solido, con meccanismo
ak) sono succeduti ulteriori apporti         dine, per la stagnazione delle acque         ripetuto e progressivamente accen-
detritici con dinamica pulsatoria.           al termine dell’evento torrentizio.          tuato verso valle (Fig. 5).
      I terrazzamenti, destinati alle                                                          La deposizione dei materiali si è
coltivazioni ortive e presenti a tergo                                                    verificata in corrispondenza di locali
delle aste torrentizie, sono stati coin-                                                  diminuzioni di inclinazione del fondo
volti nei processi di instabilità con la     Processi occorsi e                           alveo, con creazione di temporanee
genesi di colamenti superficiali ed au-      conseguenze rilevate lungo                   “pozze” delimitate a valle da cordoli
mento del quantitativo detritico mo-                                                      di massi di più grandi dimensioni con-
bilizzato. Si sono inoltre manifestati       le aste torrentizie                          ferendo all’asta un aspetto gradonato.
ulteriori processi di versante (soil slip)                                                Il materiale vegetale trasportato in
e ruscellamento concentrato, con ap-              Lungo la zona di testata del rio        corso di piena e l’alta concentrazione
porti detritici subito incanalati nei        Bau Argili (0,67 km2), in corrispon-         di grandine associata alle precipita-
torrenti o lungo direzioni di deflusso       denza dei tratti ad elevata pendenza,        zioni del 6 dicembre hanno contri-
inattive da lungo tempo. In corso di         il passaggio della piena torrentizia ha      buito ad intasare istantaneamente le
evento, l’erosione di fondo ha pro-          prodotto l’asportazione dei materiali        griglie di imbocco dei canali tombati
dotto approfondimento d’alveo, lo-           sciolti e la messa a giorno del substra-     nell’abitato. Procedendo da monte a
calmente si sono raggiunte incisioni         to granitico; localmente si sono rin-        valle lungo il Bau Argili, il ponte di
sino a 1-2 m nel granito arenizzato          venuti accumuli detritici e vegetali         località “Filicoria” in Villagrande è
(Rio S’Arrescottu) e talora con l’emer-      in condizioni di elevata instabilità.        stato distrutto (Fig. 6) creando delle
sione a giorno del substrato roccioso.
      Il rilevamento effettuato a
seguito dell’evento nel settore a
monte dei canali, ha evidenziato la
presenza di vecchi depositi detritici
lungo le aste torrentizie ascrivibili a
precedenti eventi di piena, oppure
riconducibili ad accumuli di vecchie
frane di crollo dalle latistanti pare-
ti rocciose. Tali depositi presentano
caratteristiche deposizionali tipiche
di un processo di trasporto in massa,
legato ad attività torrentizia impul-
siva, privo di sequenza deposizionale
e distribuzione caotica, con blocchi
eterometrici, di dimensioni simili ai
massi dei depositi attuali e matrice
prevalentemente sabbiosa.                    Fig. 5. Materiale rilasciato lungo l’asta del Bau Argili dalla piena. Le dimensioni dei
      Dal sopralluogo effettuato, è          blocchi superano i 2 m. In sinistra foto si nota l’erosione spondale che ha asportato i
stato evidenziato, inoltre, che sulle        materiali presenti lungo le fratture aumentando la destabilizzazione dei blocchi.
sponde dei torrenti non si sono rile-        Head zone of the Bau Argili stream: the dimension of the blocks exceed 2 m. On the left
vate patine fangose, ma a testimonia-        of the picture the streambank erosion has removed the uncohesive sediment along the
re il passaggio della piena torrentizia      bedrock fractures, increasing the destabilization of the blocks.

30                                                                                                                  Dicembre 2007
TERRITORIO E DIFESA DEL SUOLO

forti situazioni di disagio negli inter-      lungo i canali ha costretto le acque di         della vegetazione ad alto fusto pre-
venti di immediato soccorso succes-           esondazione e le miscele detritiche a           sente in alveo. Si sono verificati nu-
sivi all’alluvione. In corrispondenza         defluire nelle aree adiacenti (portan-          merosi fenomeni di erosione associati
del successivo ponte (Via Vespucci)           do ingenti danni alle abitazioni e alle         a trasporto solido in massa, determi-
la elevata pressione idraulica creatasi       vetture presenti) e lungo le strade             nando situazioni di estrema precarie-
all’interno del canale, unita alla pre-       dell’abitato (Fig. 7).                          tà di equilibrio dei detriti lungo l’asta
senza di materiale litoide e vegetale              Già dal settore di testata, anche          principale, per il deposito nell’alveo
in transito con la piena, ha provocato        lungo il Rio Bau ’e Porcos (0,91 km2),          di consistenti quantità litoidi anche
il cedimento della struttura di sotto-        la piena ha lasciato segni evidenti del         di notevole dimensioni.
passo del rio. L’ostruzione del deflusso      suo passaggio con lo scorticamento                    Le piste forestali presenti lun-
                                                                                              go i versanti hanno costituito vie di
                                                                                              deflusso preferenziale per le acque,
                                                                                              per la brusca variazione di penden-
                                                                                              za, contribuendo al ruscellamento
                                                                                              concentrato a scapito dei materiali
                                                                                              di riporto costituenti il corpo strada-
                                                                                              le, e favorendo la loro asportazione e
                                                                                              trascinamento a valle.
                                                                                                    Anche in questo caso, l’inten-
                                                                                              sa fratturazione del basamento e
                                                                                              l’alterazione in atto hanno rivestito
                                                                                              un ruolo determinante nell’apporto
                                                                                              continuativo di materiale, disponi-
                                                                                              bile alla mobilitazione in occasione
                                                                                              di piena parossistica (Fig. 8). Lungo
                                                                                              il torrente Figu Niedda (0,4 km2) si
                                                                                              sono verificati processi analoghi a
                                                                                              quelli descritti in precedenza: esso
Fig. 6. Ponte in località Filicoria lungo il Bau Argili distrutto dall’irruenza della piena.  tuttavia differisce dai restanti corsi
Filicoria’s bridge across the Bau Argili stream destroyed by the rushing flood waters.        d’acqua per la rilevante pendenza
                                                                                              dell’asta principale e per l’attività
                                                                                              erosiva concentrata in alveo. Nella
                                                                                              zona di testata, i terrazzamenti an-
                                                                                              tropici presenti lungo le sponde sono
                                                                                              stati destabilizzati e in parte asporta-
                                                                                              ti; i materiali detritici che li costitui-
                                                                                              vano hanno contribuito al quantita-
                                                                                              tivo solido trasportato a valle.
                                                                                                    Analogamente, il Rio S’Arre-
                                                                                              scottu (0,77 km2), nella parte mon-
                                                                                              tana, presenta caratteristiche simili a
                                                                                              quelle già descritte per i torrenti Bau
                                                                                              Argili e Bau ’e Porcos. Anche in esso i
                                                                                              vari terrazzamenti antropici sono sta-
                                                                                              ti coinvolti nei processi di instabilità.
                                                                                              Il torrente, incassato su formazioni
                                                                                              granitiche in avanzato stato di disfa-
                                                                                              cimento, ha manifestato un’intensa
                                                                                              erosione del fondo, favorita anche
                                                                                              dall’elevata pendenza dell’asta. I ma-
Fig. 7. Materiale depositato dal Rio Bau Argili lungo le strade nell’abitato di Villagrande: teriali mobilizzati si sono localmente
l’ostruzione dei canali ha provocato il deflusso dei corsi d’acqua nelle aree adiacenti deposti lungo le sponde, con morfo-
e lungo le strade, con conseguente alluvionamento dell’abitato.                               logie simili a quelle tipiche dei pro-
Coarse flood deposits left by the Bau Argili stream in the settled area of Villagrande during cessi di colata detritica.
the 6th December 2004 event.                                                                        A monte del ponte “S’Arre-

Dicembre 2007                                                                                                                      31
TERRITORIO E DIFESA DEL SUOLO

                                                                                             Fig. 8. Sponda destra del Rio Figu Nied-
                                                                                             da a monte dell’abitato: i terrazzamenti
                                                                                             antropici presenti lungo le sponde del
                                                                                             torrente sono stati interessati da erosio-
                                                                                             ne superficiale; ciò ha contribuito all’ap-
                                                                                             porto del materiale detritico mobilizzato
                                                                                             nell’evento di piena.
                                                                                             In the lowest catchment’s stretches in vici-
                                                                                             nity of the housing, privately-owned kitchen
                                                                                             gardens, sustained by typical manmade
                                                                                             stony walls, are widely diffused, and partly
                                                                                             invade the stream channels. Many shallow
                                                                                             slides just originated in such terraces, gave
                                                                                             a substantial contribution in carrying chan-
                                                                                             nel sediments in the 6th December 2004
                                                                                             flood. In the picture, soil slips in anthropic
                                                                                             terraces are shown on the right slope in the
                                                                                             upper reach of the Figu Niedda stream.

scottu”, attraversamento stradale in                                                                                                  a)
periferia nella parte bassa dell’abi-
tato di Villagrande, dove ha inizio
l’opera di canalizzazione, la massa
di detrito accumulata ha causato
l’ostruzione della sezione di ingresso
del canale stesso, determinando un
vasto alluvionamento di abitazioni.
Le acque di piena hanno sormontato
l’impalcato del ponte danneggiando
la struttura di ricoprimento del ca-
nale a valle del ponte (Fig. 9 a,b),
sollevandola dal piano di posa e in-
clinandola su di un lato.
      Il Rio Serra ’e Scova (3,17 km2)
lambisce solo marginalmente la peri-
feria dell’abitato di Villagrande. Nella
zona di testata sono evidenti le tracce
lasciate dalla piena in corrispondenza
delle piste forestali, in cui l’intensa at-
tività erosiva ha asportato i materiali
di riporto della strada e ha profonda-
mente inciso il substrato granitico già
in condizioni di evidente alterazione
e disgregazione (Fig. 10). A valle del
“Ponte Galleria”, nella periferia a NE
del centro abitato, in località Ovaili,                                                                                               b)
dove il torrente ha la tendenza ad ap-
profondire il proprio alveo, si è pro-        Fig 9 a,b. Attraversamento stradale lungo il torrente S’Arrescottu: l’ostruzione della se-
dotta una destabilizzazione al piede          zione di ingresso alla canalizzazione ha determinato l’alluvionamento delle abitazioni
della scarpata a sostegno della strada        limitrofe al corso d’acqua (a). A valle del ponte fenomeni di erosione sui terreni di
che conduce al Rione Bilicoe (ver-            riporto adiacenti all’alveo hanno destabilizzato le fondazioni delle abitazioni (b).
sante sinistro del torrente), lungo la        Crossing road along the S’Arrescottu stream: the obstruction of the section at the entrance
provinciale Villagrande – Talana. Il          in the duct has caused severe flooding of the buildings in vicinity of the stream (a). Down
processo erosivo ha innescato una se-         the bridge, erosion phenomena in the uncohesive channel bed in vicinity of the duct have
rie di fenomeni di frana superficiali,        partly destabilized the foundations of the nearby buildings (b).

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TERRITORIO E DIFESA DEL SUOLO

compromettendo la stabilità del rile-        ri, quali la pendenza dei versanti e      Eventi registrati
vato stradale di accesso alle abitazio-      l’esposizione, provoca perturbazioni
ni. Proseguendo il suo percorso verso        temporalesche che si abbattono con        Data: 16/10/1940.
valle, il Rio Serra ’e Scova, riceve in      precipitazioni brevi e intense. Tali      Corsi d’acqua interessati: Flumen-
sequenza le acque dei Torrenti Figu          eventi sono molto frequenti in tutta          dosa, Sa Teula.
Niedda, Bau ’e Porcos, Bau Argili e          la parte sud-orientale della Sardegna     Zone colpite: Ogliastra.
del Rio S’Arrescottu confluendo dopo         (CNR-GNDCI, 1998), talora con             Danni rilevati: Allagamenti e inon-
1 km nel Rio Sa Teula e poi nell’in-         effetti disastrosi. Un dato storico di        dazioni registrati in 10 comuni
vaso artificiale a scopo idroelettrico       straordinaria importanza è la relazio-        dell’Ogliastra colpiti dal nubi-
del lago del II Salto Flumendosa (Fig.       ne dettagliata di un “impetuoso tem-          fragio.
11), che ha subito un ingente interri-       porale” che infierì la notte tra il 20
mento a seguito dell’evento.                 e il 21 ottobre 1899 sul territorio di    Data: 14-15-16-17-18 ottobre 1951.
                                             Villagrande. Esso “riempì gli animi       Corsi d’acqua interessati: Mannu,
                                             di 1300 abitanti in una spaventosa            Cixerri, Flumineddu, Picocca,
                                             trepidazione… ingrossando i torren-           Flumendosa, Pardu, Quirra.
Eventi storici pregressi                     ti che strariparono e giungendo ad        Zone colpite: Ogliastra, Sarrabus,
                                             altezze considerevoli asportavano             Campidano di Cagliari.
      Da una prima analisi storica, effet-   quanto incontravano. All’alba del         Danni rilevati: descrizione dell’even-
tuata tramite ricerca bibliografica sui      21 si vide quanto danno quell’ira             to: 5 morti, 3000 senza tetto.
principali quotidiani regionali, Unio-       funesta aveva cagionato: case abbat-          Il territorio interessato dall’even-
ne Sarda e Nuova Sardegna, si evince         tute, orti, giardini scomparsi, stru-         to è stato stimato pari a 8.000
che i fenomeni di piena improvvisa e         menti rurali e carri travolti a valle         km2, ben 1/3 della superficie del-
i danni subiti per alluvionamento tor-       insieme ad alberi secolari, in tutte          la intera Sardegna. Il fenome-
rentizio sono molto frequenti nell’iso-      le strade interne i ciottolati divelti,       no si colloca dopo una serie di
la, specialmente nel periodo tardo au-       danneggiate con fossi dell’altezza di         annate di scarse precipitazioni,
tunnale e primaverile. Inoltre, i valori     due metri e ingombre di massi di gra-         che avevano ridotto al minimo
di precipitazione più alti sono concen-      nito e di sassi grossissimi; e le comu-       le riserve idriche dell’isola e che
trati nel settore orientale della Sarde-     nicazioni dei due rioni dell’abitato,         provocarono, nella sola annata
gna. Facendo riferimento ai Bollettini       rotte o intercettate.                         del 51, una riduzione del 35%
Idrologici del Servizio Idrografico del            Per fortuna o clemenza di Dio           delle produzioni ortofrutticole
Ministero dei LL.PP. (decenni ’60 e          che nessuna vittima si ebbe a la-             del Campidano. I bacini idrici,
’70), i valori di precipitazione misura-     mentare?” (comune di Villagrande,             provati da siccità, smorzarono
ti alla stazione di Arzana, situata a 15     archivio storico).                            l’ondata di piena di fiumi come il
km da Villagrande, risultano i più alti            Di seguito si riportano gli even-       Flumendosa, la cui piena fu solo
stimati in Sardegna.                         ti alluvionali, registrati in Ogliastra       di poco inferiore a quella avutasi
      I dati pubblicati negli Anna-          nell’ultimo secolo, recuperati attra-         nel 1940. Il fenomeno non pre-
li Idrologici del Settore Idrografico        verso una ricerca di articoli storici,        sentò eccezionali valori di inten-
dell’Assessorato ai Lavori Pubblici          relativi a piene e frane, pubblicati          sità oraria delle precipitazioni,
della Regione Sardegna, inoltre, de-         sui quotidiani Unione Sarda e Nuo-            ben più consistenti in occasione
notano la propensione del territorio         va Sardegna presso la Biblioteca              di altri nubifragi e isolatamente
alla concentrazione dei fenomeni di          Universitaria e la Biblioteca della           durante temporali estivi. Fu uni-
precipitazione: l’area è, infatti, sog-      Camera del Commercio di Caglia-               ca invece la durata dei fenome-
getta a regimi pluviometrici di for-         ri. Le raccolte dei giornali partono          ni, che si manifestarono con in-
te intensità e breve durata tra i più        dal 1895, ma presentano delle la-             tensità eccezionale, nell’arco di
alti registrati nell’isola, i quali sono     cune, soprattutto nella prima metà            tutte le 24 ore della giornata, per
direttamente responsabili di eventi          del secolo. Tali dati rappresentano           3-4 giorni, portando accumuli
di piena improvvisi e violenti. Tale         un primo passo verso una necessa-             giornalieri diffusamente superio-
aspetto è certamente legato alle ca-         ria ricerca nei vari archivi storici e        ri ai 400 mm, con picchi di oltre
ratteristiche orografiche regionali. La      comunali, di documenti e articoli             500 mm (Fig. 12).
presenza di una dorsale NS di rilievi        connessi a tali argomenti, al fine di     Fonte bibliografica: Unione Sarda
montuosi attorno ai 1000 m s.l.m.,           integrarli con i dati pluviometrici           del 18/10/1951: “…Bilancio tri-
a breve distanza dal Mediterraneo,           e geomorfologici del territorio, per          stissimo, in cui, oltre ai numerosi
provoca una barriera improvvisa alle         effettuare una mappatura delle aree           villaggi inondati, si segnalano 5
correnti caldo-umide provenienti             dove i suddetti fenomeni si verifica-         morti, 4 a Barisardo, 1 a Lanu-
da SE, che, associata ad altri fatto-        no con maggior frequenza.                     sei…”; “…più in là il Rio Mannu,

Dicembre 2007                                                                                                              33
TERRITORIO E DIFESA DEL SUOLO

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                                                                                                       punto di confluenza, rinnegando
                                                                                                       gli argini geometrici si sono riu-
                                                                                                       niti in un largo abbraccio che ha
                                                                                                       sommerso vigneti, orti, frutteti e
                                                                                                       un lungo tratto di strada nuova
                                                                                                       in costruzione…” “…nella città
                                                                                                       di Nuoro sono crollate 4 case e
                                                                                                       varie risultano percolanti. Case
                                                                                                       sono crollate a Villagrande, a Il-
                                                                                                       bono, a Elini, a Lanusei. A Bari-
                                                                                                       sardo, dove si lamentano 4 morti,
                                                                                                       numerose case sono state sgom-
                                                                                                       brate per minaccia di crollo…”.

                                                                                                   Data: 07/03/1953.
                                                                                                   Corsi d’acqua interessati: Temo.
                                                                                                   Zone colpite: Campidano, Planar-
                                                                                                       gia, Nuorese.
                                                                                                   Danni rilevati: allagamenti di case
Fig. 10. Pista forestale (strada comunale Monte Mannu) a monte dell’abitato di Villa-
grande: in evidenza morfologie connesse all’erosione accelerata prodotta da acque di
                                                                                                       e campi coltivati, danni a im-
ruscellamento concentrato incanalatesi lungo la sede viaria.                                           pianti telefonici e elettrici.
Gully erosion in a forestry track above the Villagrande village, produced by intense runoff. In    Fonte bibliografica: Unione Sar-
the uppermost part of the village, erosion phenomena are widespread only along streams                 da del 9/06/53 “…la acque del
and forestry tracks. As matter of fact, most of the area undergone to the cloudburst on 6th            Temo si sono innalzate con ra-
December 2004 is densely covered by well-managed oak wood, which sharply contrasted                    pidità impressionante, in breve
the violence of the heavy rainfall.                                                                    il livello del fiume ha superato
                                                                                                       gli argini, e le acque hanno co-
                                                                                                       minciato a riversarsi nella parte
                                                                                                       bassa della città. Le acque del
                                                                                                       fiume hanno invaso il corso e le
                                                                                                       strade adiacenti…”.

                                                                                                   Data: 16/03/1953.
                                                                                                   Corsi d’acqua interessati: Picocca,
                                                                                                       Flumendosa.
                                                                                                   Zone colpite: Campidano, Monti-
                                                                                                       ferru, Sarrabus, Nuorese.
                                                                                                   Fonte bibliografica: Unione Sarda
                                                                                                       del 18/03/1953: “…una frana di
                                                                                                       oltre 100 metri di larghezza ha
                                                                                                       interrotto la strada Gairo-Osini.
                                                                                                       Un ponte provvisorio, …sulla
                                                                                                       strada Lanusei-Tortolì, è stato
                                                                                                       portato via dalle acque”.

                                                                                                   Data: 22/01/1957.
                                                                                                   Zone colpite: Campidano di Caglia-
                                                                                                       ri, Nuorese.
Fig. 11. Interrimento del lago artificiale del Rio Sa Teula, (località 2° Salto), per cui è        Fonte bibliografica: Unione Sarda
stato valutato un totale di 18.000 m3 di detriti. Ciò ha causato ingenti danni alla cen-               del 23/01/1957: “…alle 20 di
trale idroelettrica di proprietà dell’Enel (Foto Polizia di Stato).                                    ieri i pluviometri della stazione
The artificial lake of the Sa Teula stream (the 2° Salto locality), filled in sediments by over-       meteorologica di Elmas segna-
flooding on the 6th December 2004 event. The newly brought sediment was estimated                      lavano una caduta di 60 mm di
around 18.000 m3 and caused big damages to the Enel hydroelectric power plant.                         pioggia in una mezza giornata”.

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