Report Attività di Prevenzione e Controllo - anno 2016 - Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria - Comune di Novate ...

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Attività di Prevenzione e Controllo
                anno 2016

 Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria
                 Edizione febbraio 2017

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Report delle Attività di Prevenzione e Controllo
                                     anno 2016

                                        Indice
1. Introduzione                                                  pag. 3

2. Igiene degli alimenti e della Nutrizione                      pag. 4

3. Medicina Preventiva e di Comunità                             pag. 13

4. Ambienti di vita e Sanità pubblica                            pag. 27

5. Prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro                  pag. 37

6. Salute e ambiente                                             pag. 49

7. Prevenzione HIV/IST ed Ectoparassitosi                        pag.53

8. Promozione Stili di vita sani                                 pag.58

9. Attività di promozione della prevenzione e di comunicazione   pag. 65

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1. Introduzione
La Legge Regionale 23 del 11/08/2015 “ Evoluzione del sistema socio sanitario lombardo” ha
profondamente ridisegnato il sistema socio sanitario della Regione Lombardia all’interno del
quadro normativo nazionale.
In particolare la LR 23/2015 ha visto l’istituzione delle ATS (Agenzie per la Tutela della Salute) che
prendono il posto delle Aziende Sanitarie Locali e delle ASST (Aziende Socio Sanitarie Territoriali)
evoluzione delle aziende ospedaliere.
La trasformazione non ha riguardato solo l’articolazione territoriale, ma ha determinato il passaggio
da “azienda” a “agenzia” e, a differenza delle precedenti ASL che accanto ad un ruolo
programmatorio mantenevano alcune funzioni di erogazione, la nuova ATS riveste
prevalentemente un ruolo di governo e di integrazione in armonia con lo spirito della legge che ha
portato a piena separazione il ruolo di committenza e governo da quello di erogazione con un
orientamento alla presa in carico della persona nel suo complesso e all’integrazione del servizio
sanitario, sociosanitario e sociale. Queste modifiche normative hanno portato, dal 1 gennaio 2016,
alla istituzione della ATS Città metropolitana di Milano che comprende il territorio di quattro ex ASL (
Milano, Milano1,Milano 2 e Lodi) , con 195 Comuni e una popolazione residente pari a 3.437.922
soggetti ( circa il 34 % della popolazione lombarda), più di 258.000 imprese ( circa il 37% delle
imprese lombarde) che occupano 1.816.000 lavoratori (più del 48% della forza lavoro lombarda).
Ovviamente queste modifiche hanno avuto impatto anche sulla organizzazione delle articolazioni
aziendali che sarà completata nel 2017 attraverso l’applicazione del nuovo piano di
organizzazione aziendale.
In questo modificato contesto si inserisce il Dipartimento di Prevenzione Medico (ora Dipartimento
di Igiene e Prevenzione Sanitaria) che è chiamato a sviluppare una visione complessiva della
prevenzione che, accanto alla area della vigilanza e controllo, valorizzi anche l’area della
promozione della salute e la prevenzione di fattori di rischio comportamentali e ambientali che
possono influire negativamente sullo sviluppo delle malattie cronico degenerative e delle
dipendenze. Questo modello è stato alla base delle attività condotte nel 2016 dal Dipartimento di
Igiene e Prevenzione Sanitaria della ATS Città Metropolitana di Milano ed in particolare un
importante impegno è stato quello di avviare un percorso di integrazione e di condivisione tra le
realtà territoriali confluite nella nuova ATS al fine di garantire comportamenti omogenei nei diversi
ambiti di competenza. A tale scopo nel corso del 2016 sono stati costituiti 50 gruppi di lavoro
ciascuno dei quali ha affrontato specifici temi relativi alle molteplici attività che il Dipartimento
deve svolgere attraverso i Servizi ad esso afferenti. I gruppi di lavoro sono stati composti
ineserendovi figure di tutte le qualifiche professionali di tutte le 4 ex ASL. Il lavoro dei gruppi
continuerà nel corso del 2017 e dovrà sfociare nella stesura di procedure, istruzioni operative,
documenti tecnici di indirizzo validi per l’intera ATS, nonché in momenti di formazione sul campo
per la condivisione e l’attuazione degli stessi da parte di tutto il personale del Dipartimento.
Come di consueto, le attività, partendo dall’analisi del contesto demografico, epidemiologico e
ambientale del territorio, nonché dalla valutazione dei risultati degli interventi degli anni
precedenti, hanno privilegiato azioni indirizzate verso contesti caratterizzati da un maggior rischio
per la salute dei cittadini, dei consumatori e dei lavoratori.
Nonostante il notevole impegno dedicato alla integrazione delle strutture dei 4 ex Dipartimenti di
Prevenzione Medica e il depauperamento di personale subito sono stati sostanzialmente mantenuti
i livelli di attività degli anni precedenti.
Il presente report si prefigge di rappresentare questo percorso con un taglio redazionale che ha
cercato di privilegiare modalità di presentazione incentrate su sinteticità e chiarezza dei contenuti,
dando evidenza non solo ad aspetti quantitativi, ma anche evidenziando elementi qualitativi e,
ove possibile, guadagni di salute e risultati positivi ottenuti nei principali ambiti della prevenzione.
 Il report è da intendersi come uno strumento di comunicazione dinamico e flessibile che potrà
essere rimodulato, nelle prossime edizioni, alla luce del completamento del processo di
riorganizzazione attualmente in corso e tenendo contro di eventuali riscontri e osservazioni che
dovessero pervenire dall’interno e dall’esterno dell’ Azienda.

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2. Igiene degli Alimenti e della Nutrizione
La presente sezione del Report delle attività di prevenzione descrive sinteticamente le attività
condotte dai Servizi SIAN presenti sul territorio della ATS Città metropolitana di Milano nel corso del
2016, in armonia con le indicazioni regionali e aziendali, nell’ambito della sicurezza alimentare e
della nutrizione sia in chiave di prevenzione/promozione della salute che di controllo ufficiale.

Aspetti qualitativi
•   L’attività di controllo ufficiale nel settore della sicurezza degli alimenti non di origine animale è
    stata condotta privilegiando interventi ispettivi in attività che per tipologia produttiva,
    dimensioni del mercato, tipologia di utenza, sono state classificate a rischio elevato secondo
    criteri oggettivi di categorizzazione del rischio armonizzati con le indicazioni regionali; si è inoltre
    posta particolare attenzione al controllo delle filiere alimentari e ad assicurare un’omogenea
    distribuzione dei controlli su tutto l’ambito territoriale di competenza;
•   è stata mantenuta ed implementata la collaborazione con il Dipartimento di Prevenzione
    Veterinario con l’effettuazione di controlli coordinati/congiunti su attività di interesse comune e
    sono stati garantiti, in armonia con specifico piano regionale, interventi congiunti con altre
    Autorità (es. NAS, Corpo forestale Stato, Polizia Locale, Polizia di Stato, ecc.) in un’ottica di
    efficacia dell’intervento e di efficienza nell’uso delle risorse;
•   sono stati garantiti, su piani o domanda, interventi coordinati/congiunti con altri Servizi del DPM
    con particolare riferimento a controlli su residui antiparassitari (con Servizio PSAL), controlli su
    inconvenienti igienici riferiti ad attività alimentari (Servizio SISP), Gestione episodi di malattie
    trasmesse dal alimenti (Servizio MPC);
•    è stata condotta una attività di campionamento mirata sulla base di piani di derivazione
    regionale (es. additivi, fitosanitari, micotossine) e piani locali derivati dalla analisi di contesto
    territoriale;
•   in armonia con il piano anticorruzione aziendale e con le indicazioni regionali (nota
    G1.2016.0003852 del 01.02.2016) sono stati attuati sistemi di verifica della efficacia e della
    appropriatezza della attività di controllo e del raggiungimento degli obiettivi in ottemperanza
    a quanto previsto dall’art. 8 (3) del Reg. (CE) 882/2004 e in linea con le raccomandazioni
    presenti nel Country Profile 2011 (rif. Nota Ministero della Salute prot. 0015372 del 16.08.2012);
•   e’ stata avviato, nell’ottica della prossima attuazione del nuovo Piano di organizzazione
    Aziendale, un processo di benchmarking collaborativo tra i Servizi SIAN attualmente presenti
    sul territorio della ATS con particolare riguardo alla condivisione di linee operative e strumenti di
    lavoro, che proseguirà nel 2017, con la produzione di procedure comuni certificate ISO 9001;
•   è’ stata sviluppata, in un’ottica di trasparenza con le imprese produttive, un’attività organica di
    comunicazione con particolare riferimento alle Associazioni di categoria e agli OSA (Operatori
    del Settore Alimentare) con note informative e incontri di presentazione in merito a
    pianificazione/risultati attività di controllo e tematiche emergenti;
•   è stato garantito l’aggiornamento del personale con la realizzazione di eventi formativi ad hoc,
    tra cui uno a valenza regionale avente per tema la nuova normativa europea sui prodotti per
    gruppi speciali di popolazione, che hanno coinvolto personale dirigente e tecnico afferente a
    tutti i SIAN;
•   nel settore delle consulenza dietetico nutrizionale, attraverso specifici gruppi di lavoro, sono
    state prodotte linee guida condivise sulla gestione del menù nella ristorazione scolastica e negli
    asili nido ed è stato realizzato un importante convegno a valenza regionale;
•   sono state attuate iniziative di promozione della salute in armonia con gli obiettivi regionali e
    con il Piano aziendale su promozione di corretti stili di vita, con particolare riferimento all’area
    della sicurezza alimentare e tutele del consumatore, in armonia con l’ obiettivo n. 13 (Sicurezza
    alimentare per la tutela del consumatore) del Piano Regionale della Prevenzione 2015 –2018;

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•     è stata garantita, in armonia con le indicazioni nazionali/regionale, una costante attività di
      controllo nel settore della ristorazione collettiva (scolastica , ospedaliera, socio assistenziale) e
      pubblica ( attività commerciali ) sia nel settore della sicurezza alimentare che nel settore della
      nutrizione assicurando anche controlli sulla tematica allergeni (Reg CE 1169/2011), preparazioni
      senza glutine (D.d.g. 7310/2013) e verifiche sull’utilizzo di sale iodato nelle preparazioni
      alimentari e la sua messa a disposizione del consumatore, al fine di ridurre i disordini da
      carenza iodica (intesa Stato Regioni 2009);
•     si è rafforzata nel 2016 la collaborazione con il Comune di Milano (Food Policy) attraverso la
      realizzazione del progetto “PASTO SANO HEALTHY MEAL – Patto per una pausa pranzo in salute”;
      tale progetto prevede un approccio multidisciplinare in cui ciascun attore, istituzioni, operatori
      del settore alimentare, associazioni e consumatori, concorrono a promuovere una sana
      alimentazione durante la pausa pranzo; la ristorazione pubblica è infatti un contesto
      privilegiato per orientare l’offerta alimentare e favorire scelte più sane da parte del
      consumatore, consentendo il raggiungimento di obiettivi di salute.

Aspetti quantitativi
Tabella I : Analisi di Contesto

    codice                     Impresa                       Area MI   Area MI 1   Area MI2   Area LODI   Totale
     0111    Coltivazione,manutenzione del verde               11         72          27         25        135

     0211    Stabilimenti o laboratori di produzione          188        161         114         38        501
             /preparazione alimenti e bevande
     217     Commercio       all’ingrosso   di   prodotti     445        232         208         57        942
             alimentari

     220
             Depositi e logistiche alimentari e non            5         115          90         25        235
             Commercio al dettaglio di prodotti
     219
             alimentari in sede fissa o ambulante             3225       1574        819         670       628

             Commercio al dettaglio : GDO                     638        128          97         20        883
             Ristoranti,    gelaterie,pasticcerie   con
     221
             somministrazione,cibi      da       asporto,
             ristorazioni annesse ad aziende agricole,        6482       2865        1614        723      11684
             ristorazione e gelateria ambulanti

     222     Preparazione          pasti           senza
             somministrazione,catering                         29         75          35         12        151

     227
             Bar,caffetterie e altri esercizi simili senza    5464       2205        1235        627      9531
             cucina

     225
             Mense scolastiche con preparazione               359        127          96         94        676

     223
             Mense scolastiche senza preparazione             312        268         177         72        829

     9706
             Mense aziendali con preparazione                 755        150         124         27       1056

     9707
             Mense aziendali senza preparazione                15         51          50          4        120
             Mense strutture sanitarie o socio sanitarie
     0226
             con preparazione                                  94        164         128         42        428
             Mense strutture sanitarie o socio sanitarie
     0224
             senza preparazione                                11         50          83          0        144
1611/1612/   Produzione di materiali a contatto con
1211/2311    alimenti                                          0          8           2           3        13

                                                                                                                 5
L’attività di controllo ufficiale ha visto il raggiungimento di quanto programmato nel piano annuale
dei controlli 2016, con effettuazione dei controlli ufficiali rappresentati in tabella.

Tabella II : Controlli ufficiali

 codice                      Impresa                      Area MI   Area MI 1   Area MI2   Area LODI   Totale
  0111       Coltivazione,manutenzione del verde            5          10          6          11        32

  0211       Stabilimenti o laboratori di produzione        24         54          74         32        184
             /preparazione alimenti e bevande
   217       Commercio     all’ingrosso   di   prodotti     98         53          70         19        240
             alimentari
                                                            5          21          42         18        86
   220       Depositi e logistiche alimentari e non
             Commercio al dettaglio di prodotti            102         59          74         42        277
   219       alimentari in sede fissa o ambulante
                                                           240         62         111         46        459
             Commercio al dettaglio : GDO
             Ristoranti, gelaterie,pasticcerie con         1537       348         306         369      2560
   221       somministrazione,cibi   da      asporto,
             ristorazioni  annesse    ad     aziende
             agricole, ristorazione e gelateria
             ambulanti
   222       Preparazione        pasti           senza      53         60          14         13        140
             somministrazione,catering
                                                           457         23          52         165       697
   227       Bar,caffetterie e   altri esercizi simili
             senza cucina
                                                            82         62          19         63        226
   225       Mense scolastiche con preparazione

                                                            22         22          7          24        75
   223       Mense scolastiche senza preparazione

                                                            47         18          16         22        103
   9706      Mense aziendali con preparazione
                                                            0          0           0           2         2
   9707      Mense aziendali senza preparazione
             Mense strutture sanitarie o         socio      84        159          49         44        336
   0226      sanitarie con preparazione
             Mense strutture sanitarie o         socio      9          4           9           0        22
   0224      sanitarie senza preparazione
             Produzione di materiali a contatto con         0          1           3           3         7
1611/1612/   alimenti
1211/2311

                       TOTALE                              2765       956         852         873      5446

                                                                                                              6
Controlli Non Conformi e Azioni Conseguenti

I controlli risultati non conformi sono stati n.2808 (52 % del totale controlli) e hanno comportato
l’emissione di n. 622 provvedimenti sanzionatori e n. 2720 disposizioni.

Vengono di seguito richiamati i provvedimenti derivanti dalla attività di controllo ufficiale con
riferimento alle norme violate .

Tabella III : Provvedimenti Sanzionatori

 N° atti    Norma riferimento     Articolo   Comma                                   Legenda
                                                         Mancata notifica alla Autorità Competente di ogni
   75        D.lgs. 193/2007         6         3         stabilimento che esegua una qualsiasi delle fasi di
                                                         produzione, trasformazione, distribuzione alimenti
  292        D.lgs. 193/2007         6           5       Mancato rispetto requisiti generali in materia di igiene di
                                                         cui all’allegato II al Regolamento (CE) 852/2004
   46        D.lgs. 193/2007         6           6       Omessa predisposizione procedure di autocontrollo
                                                         basate sui principi HACCP
                                                         Mancato adempimento nei termini previsti di prescrizioni
   67        D.lgs. 193/2007         6         7         relative a inadeguatezze nei requisiti e nelle procedure
                                                         basate sul sistema HACCP
   96        D.lgs. 193/2007         6           8       Mancata o non corretta applicazione dei sistemi e/o
                                                         delle procedure di autocontrollo basate sul sistema
                                                         HACCP
   22        D.lgs. 190/2006                             Disciplina sanzionatoria per le violazioni del regolamento
                                                         (CE) n. 178/2002 relative al sistema di rintracciabilità
   24                                                    Altri illeciti amministrativi
  622

Tabella IV : Sospensioni attività e notizie di reato

     Voce
                   N° atti   Norma riferimento       Articolo      Comma                       Legenda

                                                                 2 lettera e)     …la sospensione delle operazioni o
 Sospensioni        112        Reg (CE) 882/2004        54                        la chiusura in toto o in parte
                                                                                  dell'azienda interessata per un
                                                                                  appropriato periodo di tempo;

Notizie di reato     14

                                                                                                                       7
Tabella V :      Altre attività

        ATTIVITA' NON PROGRAMMATA                       MI         M1       MI2         LO         TOTALE

Gestione SCIA                                          4918       2113      1767        720         9518

Riconoscimenti                                          2          8         8          0            18

certificazioni varie a richiesta (esportazione,
                                                       206        1300      201         62          1769
vendita funghi)

controllo funghi raccolti da privati per proprio
                                                       109        213       163         45          530
consumo (n° accessi)
Inchieste per malattie trasmissibili con alimenti
(intossicazioni da funghi, tossinfezioni alimentari,   342        620        7          2           971
sindromi sgombroidi, ecc)

Controlli documentali in sede                          766        1162      288         190         2406

Sequestri /Dissequestri                                13          4        25          20           62

Tabella VI : Campionamenti

                   Campionamenti                            MI      M1            MI2         LO    TOTALE
                                                            18         12          13         8       51
controlli ufficiali additivi

controlli ufficiali dei residui di fitosanitari in          54         14          25         10     103
alimenti non di origine animale
controlli ufficiali micotossine                             13          4          11         2       30
controlli ufficiali su presenza organismi                    5          5          6          3       19
geneticamente modificati negli alimenti

controlli ufficiali altri campionamenti chimici             21         34          18         12      85

Controlli ufficiali glutine                                  4         10          6          4       24

Controlli su MOCA                                            0         15          12         2       29

controlli ufficiali su alimenti e ingredienti                2          1          5          1       9
trattati con radiazioni ionizzanti
Controlli ufficiali campionamenti                           81         56          24         18     179
microbiologici

Monitoraggio radioattività                                  144         0          0          0      144

                                                                                                            8
Nel settore della Consulenza dietetico nutrizionale l’attività svolta viene richiamata nella successiva
tabella :

Tabella VII : Attività dietetico nutrizionale

        ATTIVITA' NON PROGRAMMATA                       MI               M1           MI2           LO          TOTALE

Attività dietetico nutrizionale
                                                       315               4           108           190            617
(erogazione/valutazione Diete standard e
Diete speciali)

Controlli nutrizionali in sopralluogo                  100               0           105           160            365

Altro (sportello informativo , conduzione
gruppi, partecipazione a commissioni                     6               0             7           233            246
mensa, ecc.)

Sorveglianza nutrizionale (soggetti
                                                Progetto di sorveglianza nutrizionale ANTROPOS (ambito
raggiunti)
                                                territoriale Lodi) d’intesa con Pediatri con n. 780 bambini
                                                indagati (età 5/6 anni)
Couselling motivazionale in contesti
opportunistici (soggetti raggiunti)                    997               0             0           244           1241

Partecipazione a programmi di                   Interventi di promozione della salute in tema di corretta
promozione della salute inseriti nel PIL 2016   alimentazione e stili di vita sani condotti in diversi setting (
                                                scuola, impresa, comunità, mille giorni , ecc.) in coerenza con
                                                PIL 2016
                                                         4            129         12 incontri   33 incontri   178 incontri
Corsi/Interventi di comunicazione per             Incontri con 151    incontri    con129        con 729        con 2464
gruppi target (OSA, Commissioni mensa ,          soggetti coinvolti   con 1455    soggetti      soggetti        soggetti
                                                  1 corso con 110     soggetti    coinvolti     coinvolti       coinvolti
dietiste, ecc)
                                                    partecipanti      coinvolti                               1 corso con
                                                                                                                  110
                                                                                                              partecipanti

Settore acque potabili
Milano :Nel 2016 sono stati effettuati:
    • n. 1917 controlli microbiologici, 9 dei quali sono risultati Non Conformi (0,4 %)
    • n. 632 campionamenti chimici, 1 dei quali è risultato Non Conforme (0.1%)
In generale, le sporadiche non conformità riscontrate costituiscono un rilievo occasionale e non
indicativo di una reale situazione di rischio sotto il profilo igienico sanitario.

PROBLEMI EMERGENTI E RIEMERGENTI
• Solventi organo alogenati: rispetto agli anni precedenti si è osservata in generale una riduzione
   della presenza di Solventi organo-alogenati, sia per la capillare installazione di filtri a carbone
   attivo, sia per la continua manutenzione degli stessi.

                                                                                                                         9
•   La presenza del contaminante triclorofluorometano ( FREON 11 ) in alcuni pozzi della centrale
    BAGGIO ed ASSIANO di Milano, di provenienza dai comuni limitrofi posti ad ovest della città a
    seguito di sversamento industriale, ha previsto nel 2016 approfondimenti e monitoraggi
    specifici.
• Cromo esavalente: negli ultimi anni, nei comuni di Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo si è
    osservato un lento aumento dei livelli di cromo esavalente nell’acqua erogata rispetto agli anni
    precedenti, principalmente da contaminazione industriale. Le concentrazioni di cromo, pur
    essendo al di sotto del limite di parametro, sono state oggetto di costante attenzione.
CASE DELL’ACQUA : Nel 2016 sono state ispezionate 15 casette su 22 attive. Tale acqua, che nella
maggior parte dei casi non subisce trattamenti di addolcimento né di osmosi inversa ma solo
l’aggiunta di anidride carbonica, è risultata regolamentare dal punto di vista microbiologico.

Milano 1 : In tutti i 73 acquedotti è stato garantito il controllo di case dell’acqua, pozzi, reti e
serbatoi, effettuando 1841 controlli ai punti fondamentali e 475 controlli a quelli integrativi. Le 119
anomalie analitiche riscontrate (quindi anche concentrazioni non oltre i limiti di legge ma
significative ai fini della tutela del cittadino) sono state valutate e gestite fino alla risoluzione della
criticità emersa. Sono stati valutati sia i piani di autocontrollo dei gestori sia gli esiti dei loro controlli.
Su ogni nuovo impianto (pozzi, serbatoi, impianti di trattamento) è stato rilasciato il giudizio di
idoneità all’uso potabile e, dove richiesto, anche un parere sul progetto. Sono stati effettuati i
controlli ai presidi ospedalieri che utilizzano anche pozzi propri per soddisfare il fabbisogno di
acqua potabile, nonché a tutti i privati che ne hanno fatto richiesta per il controllo di acqua
proveniente da pozzo privato. E’ stata data informazione ai cittadini riguardo lo stato degli
acquedotti, attraverso la pubblicazione sul sito web aziendale di relazioni dettagliate sulle
modalità con cui è stata pianificata e condotta l’attività di controllo e sulle risultanze dell’attività
allo scopo di promuovere il consumo di “acqua del rubinetto”, buona ed assolutamente sicura dal
punto di vista della salute.

Milano 2 I campionamenti di tipo chimico hanno previsto per il 2016 il monitoraggio di
     • antiparassitari compreso il bentazone e il pentametilentetrazolo,                  e metaboliti      di
         antiparassitari come MMTtD e LM6
     • solventi organo alogenati compresi l’MTBE e il FREON 141 b ( Triclorofluorometano) e BTEX
e, in relazione alle attività di approfondimento dello stato di salute della falda legate ai casi di
inquinamento di siti di interesse regionale e nazionale:
     • metalli pesanti, fra i quali con maggior frequenza, cromo totale, ferro, arsenico, manganese
     • ammine aromatiche
Vista la diffusione degli idrocarburi C 10 nelle acque superficiali del nostro territorio, in
accordo con il Laboratorio di prevenzione è stato programmato lo svolgimento di un numero
mirato di analisi.Il numero dei controlli microbiologici, così come già previsto nel programma, è
risultato significativamente inferiore a quello dei controlli chimici, poiché in base alla valutazione
del rischio e al favorevole trend qualitativo registrato negli ultimi cinque anni, l’indagine
microbiologica richiede una frequenza meno assidua e si concentra sui punti di controllo più
esposti a potenziali colonizzazioni batteriche (ad es. dopo i sistemi di filtrazione).
CASE DELL’ACQUA :Nel 2016 si è svolta la valutazione periodica dei piani di autocontrollo da parte
dei servizi di acquedotto, per verificarne la qualità di gestione in termini di affidabilità igienico
sanitaria. E’ proseguita l’attività di controllo volta alla verifica dei requisiti microbiologici e chimici al
punto di utenza del 90% delle strutture presenti sul territorio, per garantire maggior tutela al
cittadino e favorire il consumo dell’acqua di rubinetto.

                                                                                                             10
Lodi : L’attività di controllo nel settore acque potabili è stata condotta, in continuità con gli anni
precedenti,, attraverso una attività ispettiva e analitica progressivamente rimodulata nel tempo, in
un’ ottica di efficacia ed efficienza, anche per evitare sovrapposizioni di analisi con gli Enti gestori
degli acquedotti comunali ai quali sono state impartite opportune indicazioni in merito alla
frequenza e ai punti di prelievo, nel rispetto di quanto stabilito dal Decreto Legislativo D.L. n. 31 del
2001; tali campionamenti in regime di autocontrollo, sono stati eseguiti sia sull'acqua grezza sia in
quella immessa in rete e sono stati acquisiti i relativi referti.L’attività di controllo ufficiale è stata
condotta sui punti di prelievo nelle reti idriche di norma attraverso:
● accertamenti di tipo analitico sull'acqua che viene erogata al consumatore, continuamente
rimodulati nel corso degli anni per garantire un controllo efficace ed efficiente, e in linea con le
indicazioni regionali e tendenti ad una razionalizzazione delle risorse;
●    analisi documentale dei piani di autocontrollo degli Enti Gestori, anche nell’ambito di attività di
audit;
● vigilanza sui pozzi pubblici
● controlli ispettivi presso le “casette dell’acqua” registrate
I risultati depongono, anche per il 2016, per una “buona qualità” e sicurezza dell’acqua
“lodigiana”; le acque che contengono sostanze indesiderabili presenti in quantità eccessiva, che
nel territorio sono rappresentate essenzialmente dal ferro, dal manganese e dall'idrogeno solforato,
sono state sottoposte a trattamenti di potabilizzazione prima di essere immesse nella rete idrica
(degasaggio, ossidazione con aria o biossido di cloro, filtrazione); per quanto riguarda le sostanze
potenzialmente tossiche, gli Enti gestori degli acquedotti hanno installato idonei filtri a carbone
attivo.

Tabella VIII : Vigilanza sull’acqua potabile

                     ATTIVITA'                     MI       M1           MI2          LO         TOTALE

Audit Enti Gestori                                 1         0            1            2           4

Impianti di acquedotto (Centrali/pozzi
                                                  827      1639         1128          82          3676
pubblici)
Casette dell’acqua
                                                  15        198          62            6          281

Pozzi Privati                                      3        37           30           10           80
Altro ( alberghi,strutture ricettive, strutture
sanitarie e socio sanitarie)                       0         0            0           30           30

Tabella IX : Campionamenti

                     ATTIVITA'                     MI       M1           MI2          LO         TOTALE
Rete pubblica analisi chimiche                    632      2206         1749         112          4699
Rete pubblica analisi microbiologiche             1917     1852          813         172          4754
Analisi pozzi privati e bolli CE                   3        74           124          13          214

                                                                                                         11
Tabella X: Altre attività

                     ATTIVITA'                         MI              M1              MI2               LO             TOTALE

Valutazioni e pareri formulati in tema di
                                                       90              169             145                  5             409
acqua potabile

Altro                                                   /             4660              15                               4675
                                                                                                            /

Indicatori di performance 2016
Sotto il profilo quali quantitativo l’attività svolta è stata costantemente monitorata attraverso la
rilevazione periodica di indicatori di performance di derivazione regionale, di seguito rappresentati
in forma tabellare.

Tabella X : Indicatori di Performance SIAN

                Indicatore                        numeratore                       denominatore                        Valore
Piano regionale OGM                         N° campioni effettuati         N° campioni programmati
                                            per piano OGM
Piano regionale Residui fito sanitari       N° campioni effettuati         N° campioni programmati
                                            per piano Residui fito
                                            sanitari
Piano regionale additivi                    N° campioni effettuati         N° campioni programmati
                                            per piano additivi
Piano regionale alimenti irradiati          N° campioni effettuati         N° campioni programmati
                                            per piano alimenti irr.
Copertura totale controllo                  N° aziende controllate         N° aziende del settore
                                                                           alimentare
Copertura totale controlli settore          N° controlli in ristorazione   N° aziende della ristorazione
ristorazione                                pubblica e collettiva          pubblica e collettiva
Copertura controlli mediante audit negli    N° audit                       N° controlli negli impianti
impianti produttivi riconosciuti                                           produttivi riconosciuti
                                            N° notifiche di allerta        N° totale notifiche di allerta
Sistema di allerta alimentare               chiuse entro 20 gg dalla       pervenute
                                            segnalazione

LEGENDA : :              ottimo         buono           sufficiente             insufficiente                   non accettabile

                                                                                                                                12
3. Medicina Preventiva e di Comunità
Malattie cronico degenerative e screening
L’obiettivo principale di un programma di screening organizzato è la riduzione della mortalità
causa specifica. Inoltre, per combattere le forme tumorali è ormai dimostrato quanto sia
importante individuare la malattia il più precocemente possibile, prima che si manifesti con
sintomi. ATS con la collaborazione degli erogatori, pubblici e privati accreditati, dei Medici di
Medicina Generale (MMG) e delle Farmacie del territorio, da tempo realizza, attraverso le quattro
ex ASL in essa confluite nel 2016 (Milano, Milano 1, Milano 2 e Lodi), tre campagne di screening
organizzato per la diagnosi precoce del tumore della mammella, del colon-retto e della cervice
uterina. Per quest'ultima lo screening organizzato viene attualmente realizzato solo nel territorio di
Lodi, mentre nel restante è presente la chiamata attiva delle donne di età compresa tra i 25 e i 29
anni, in attesa della attivazione della nuova procedura di screening prevista dalla Regione
mediante l'utilizzo del nuovo test HPV-DNA.
Si rammenta che ogni programma di screening rispetta e applica linee guida nazionali e
internazionali in ogni sua fase e attività (comunicazione, spedizione inviti ed esiti, esami di primo e
secondo livello, tempistica ecc.), garantendo elevati standard di qualità a tutela del cittadino e a
garanzia della prestazione erogata in un’ottica di continuo miglioramento.
La popolazione target e la periodicità dell’invito sono specifiche di ognuna delle tre linee di
screening. Tutte le prestazioni necessarie per giungere a diagnosi sono gratuite e non necessitano
di ricetta medica in quanto rientrano tra i livelli essenziali di assistenza (LEA) garantiti dal Servizio
Sanitario Nazionale.
Ognuno dei quattro centri screening ha attivo un numero verde, al quale rispondono operatori
sanitari (assistenti sanitari ed infermieri) con elevato livello di competenze, garantite dalla
formazione continua specifica in ambito di screening oncologici, e un indirizzo di posta elettronica
dedicato attraverso il quale gli utenti possono richiedere informazioni e in alcuni casi concordare
appuntamenti di I e II livello.
Per tutte le linee di screening presenti nelle diverse ex ASL è stato possibile registrare negli anni un
progressivo aumento dell’adesione ai programmi, indice di una buona attività informativa
condotta dai Centri screening, di una fidelizzazione dell’utenza basata sul principio “dell’adesione
consapevole”, di una consolidata collaborazione con i medici di medicina generale coinvolti
attivamente attraverso i progetti di Governo Clinico e di un fattivo e continuo confronto con gli
enti erogatori. Per i cittadini partecipare con costanza ai programmi di screening può e deve
essere considerato un diritto fondamentale e un guadagno in termini di salute in quanto, oltre a
ridurre la mortalità causa specifica, lo screening consente la diagnosi in fase iniziale e asintomatica
della malattia, migliorando l'efficacia delle cure e favorendo, dove possibile, l’adozione di
trattamenti meno invasivi e invalidanti.Negli anni sono state avviate campagne di sensibilizzazione
e informazione nei diversi ambiti territoriali dell’attuale ATS. Nel 2015 in alcuni territori, e in particolar
modo in ex ASL Milano, si è proceduto alla stampa e distribuzione di locandine di screening presso
gli uffici della ASL, medici di medicina generale, farmacie e ospedali così da rinforzare i messaggi
veicolati attraverso altri canali (numero verde, sito internet aziendale, lettere ecc.).
Complessivamente il 2016, in seguito all'entrata in vigore della Legge di riordino n° 23 dell'agosto
2015, ha rappresentato un anno di analisi degli interventi in atto in ciascun territorio delle 4 ex ASL
confluite in ATS, finalizzata alla progressiva integrazione dei percorsi di screening, con conseguente
individuazione di obiettivi e offerta di prestazioni comuni per tutti i cittadini residenti in ATS Milano
Città Metropolitana. Per i programmi di screening attivi vengono di seguito presentati i principali
risultati riferiti al 2015, anno di attività oramai stabilizzato antecedente alla riforma sanitaria
regionale, in quanto le analisi per il 2016 sono tutt’ora in corso e si dispone di informazioni
esclusivamente preliminari.

                                                                                                           13
Screening del tumore della mammella

Il tumore della mammella è la forma più comune di cancro femminile. Lo screening prevede la
spedizione alle donne di età 50-69 anni di un invito a effettuare una mammografia nelle due
proiezioni standard: cranio-caudale e obliqua medio-laterale (in ex ASL Milano gli inviti vengono
estesi anche alla fascia 70-74 per le donne già in screening negli anni precedenti).
Solo nei programmi di screening mammografico la lettura della mammografia viene eseguita da
due medici radiologi che valutano l’esame indipendentemente l’uno dall’altro e, se anche solo
uno dei due specialisti ritenesse di dover procedere con ulteriori accertamenti, la donna verrà
ricontattata. In assenza di immagini da approfondire, viene consegnato il referto attraverso il CUP
Ospedaliero o inviata una lettera di esito negativo e l’esame di screening viene riproposto a
distanza di due anni. In caso contrario, esame che richiede un ulteriore approfondimento
diagnostico, l’utente è contattata per concordare il giorno in cui continuare l’iter diagnostico
finalizzato all’esclusione della patologia tumorale o, in caso di riscontro di neoplasia, all’invio
precoce al trattamento.
Lo scopo di questo controllo è quello di trattare il maggior numero di tumori in fase iniziale in cui
siano massime le possibilità di guarigione e di guadagno in termini di aspettativa e qualità di vita.
Per ottenere ulteriori informazioni o risolvere eventuali problemi legati all’appuntamento è sempre
possibile per le donne rivolgersi al Centro Screening di competenza territoriale.
In tabella I sono sintetizzati i risultati raggiunti nel 2015 per le quattro ex ASL.

Tabella I: principali indicatori dello screening mammografico (2015)

                                                                                    totale cancri
       ASL              invitati        aderenti           adesione   N° positivi
                                                                                     identificati
    MILANO*             94944            61271               75,6%      4043            222
    MILANO 1            64317            37747               72,0%      1415            159
    MILANO 2            42469            26441               75,3%      1078            84
      LODI              14036            7933                73,4%       361            32
*Per Asl Milano la popolazione è composta da donne di 50-74 anni.

Le quattro ex ASL hanno raggiunto anche nel 2015 un buon tasso di adesione al programma di
screening mammografico.
È utile segnalare che nel corso degli anni il miglioramento tecnologico delle apparecchiature
aggiunto alla doppia lettura della mammografia, ai maggiori volumi di attività in ambito di
screening, svolti dai tecnici di radiologia medica e dai radiologi, che condizionano un ulteriore
aumento delle specifiche competenze professionali, e la formazione continua assicurano una
buona qualità del programma di screening.
In alcuni territori di ATS sono già attive specifiche progettualità per favorire l’adesione al
programma di screening. Progressivamente è migliorata la collaborazione con i medici di
medicina generale, che ha permesso un incremento dell’adesione da parte della popolazione
solitamente non rispondente agli inviti. Occorre però segnalare l’elevato tasso di inappropriatezza
rispetto all’esecuzione annuale di mammografie in prevenzione al di fuori dello screening,
procedura che andrebbe riservata solo alle donne ad elevato rischio familiare.
Per le donne positive nel territorio della ex Milano 1 è attivo un progetto per la dimissione dalle
strutture ospedaliere delle donne in remissione oncologica superiore ai 5 anni, con presa in carico
del loro monitoraggio periodico da parte del Centro Screening; un analogo progetto è in corso
presso la ex ASL di Lodi con la presa in carico, però, da parte del Medico di Medicina Generale.

                                                                                                    14
Screening del tumore del colon retto

Il tumore del colon retto è il secondo tumore più frequente nelle donne dopo il tumore della
mammella e per gli uomini è il terzo più comune dopo quello del polmone e della prostata.
La popolazione bersaglio del programma di screening per la prevenzione del tumore colorettale è
costituita da donne e uomini tra 50 e 69 anni.
Ogni due anni il programma invita gli utenti a eseguire un semplice test per la rilevazione del
sangue occulto nelle feci. È possibile ritirare il kit in una qualsiasi farmacia cittadina, eseguirlo al
proprio domicilio, per poi restituirlo. Il kit sarà analizzato presso i laboratori di riferimento.
Se il test rileva la presenza di sangue occulto, l’utente sarà contattato telefonicamente per essere
avvisato dell’esito dell’esame e per concordare la effettuazione di una endoscopia di
approfondimento presso una delle strutture (ospedaliere) che collaborano con lo screening. Se
viene individuata la lesione che ha prodotto il sanguinamento (ad es. polipi, adenomi a basso e
alto rischio) è spesso possibile asportarla già nel corso della colonscopia che viene eseguita in
regime ambulatoriale e in sedazione.
Tutti gli esami sono gratuiti e non richiedono prescrizione medica.
In tabella II sono sintetizzati alcuni dei principali risultati raggiunti nel 2015 per le quattro ex ASL.

Tabella II: principali indicatori dello screening colonretto(2015)

                                                                   totale cancri   n° adenoma   n° adenoma
ASL           invitati   aderenti       adesione     n° positivi
                                                                    identificati        HR           LR

MILANO          206661      77521        41,0%         3524             82             16          1063

MILANO 1        120926      53143        48,3%         2393             53            376          354

MILANO 2         97070      41248        45,8%         1913             45             91          400

LODI             26711      13778        53,2%          660             23             78           99

La descrizione sintetica di alcuni dei principali indicatori dello screening dei tumori del colon retto
consente di apprezzare i risultati ottenuti e riflettere su alcuni “guadagni di salute” che ne
conseguono. Innanzitutto è importante sottolineare come negli anni la percentuale di adesione è
andata progressivamente aumentando superando per tutte e quattro le ex ASL la soglia del 40%,
con aree territoriali che toccano il 50% circa. E’ pertanto necessario continuare con interventi di
sensibilizzazione come la collaborazione dei medici di medicina generale, che si è
progressivamente dimostrata molto efficace in termini di “reclutamento”.
L’effettuazione del test e l’approfondimento colonscopico che consegue alla positività
permettono di identificare numerose lesioni tumorali in fase precoce e di modificare l’abituale
storia clinica di questa malattia che, in assenza di screening, sarebbe diagnosticata più
tardivamente, compromettendo in alcuni casi le potenzialità terapeutiche. L’asportazione delle
lesioni in una fase “pre-neoplastica” consente di prevenire l’insorgenza del cancro che, nel 90% dei
casi, deriva proprio dall’evoluzione in senso maligno di un polipo.L’asportazione degli adenomi del
grosso intestino rappresenta pertanto un valore aggiunto dello screening di II livello che, oltre
all’identificazione ed alla rimozione dei carcinomi, consentirà in futuro di ridurre la frequenza di
comparsa del tumore nella popolazione.Permane in diverse aree territoriali una criticità legata ai
tempi di attesa tra test di primo livello con esito positivo ed esecuzione della colonscopia.
Attualmente una parte dei casi non rientra nello standard desiderabile malgrado gli sforzi operativi
e le intese contrattuali in essere. Su questo fenomeno interagisce in modo significativo
l’inappropriatezza di alcune richieste di colonscopia clinica.

                                                                                                          15
Screening del tumore della cervice uterina

A partire dal 2000 nella ex Asl di Lodi è stato avviato lo screening organizzato per la prevenzione
del tumore della cervice uterina mediante pap-test a tutte le donne residenti di età compresa tra
25 e 64 anni. Il test viene ripetuto ogni tre anni ed è gratuito. Anche nel 2015 è proseguita l'attività
di prevenzione secondaria della patologia tumorale attraverso lo screening al fine di individuare le
forme pre-cancerose e favorire la diagnosi precoce dei tumori della cervice.Si riportano, in tabella
III, i dati di adesione relativi all’anno 2015:

Tabella III: principali indicatori dello screening cervicale ex ASL Lodi (2015)
                                                                Adesione      Lesioni ad alto Lesioni a
 2015                               invitati      aderenti      corretta      rischio         basso rischio
 Pap test                                18312        6770          42,4%           19              97

L’effettuazione del pap-test e l’approfondimento colposcopico che consegue al ritrovamento di
specifiche forme di lesioni cervicali permette di identificare fasi precoci e quindi di modificare
l’abituale storia clinica di questa malattia che, in assenza di screening, sarebbe diagnosticata più
tardivamente, compromettendo in alcuni casi le potenzialità terapeutiche. In taluni casi è
necessario provvedere all’asportazione coloposcopica di lesioni avanzate con un percorso che,
dopo la guarigione, prevede il rientro nello screening .In assenza di necessità di approfondimento,
viene inviata una lettera di esito negativo e l’esame di screening viene riproposto a distanza di tre
anni. In caso contrario, esame che richiede un ulteriore approfondimento diagnostico, l’utente è
contattata per concordare il giorno in cui continuare l’iter diagnostico con l’esecuzione
dell’esame colposcopico. Per le tre ex ASL in cui non è presente il programma di screening
organizzato è prevista la chiamata attiva delle donne di 25-29 anni che dalle banche dati regionali
non risultano aver effettuato un pap test nel triennio precedente l’invito. Questa attività viene
svolta attraverso la collaborazione dei consultori.

Centro di comunicazione screening

È un servizio messo a disposizione dei cittadini per fornire informazioni sugli screening oncologici e
contestualmente per supportare chi decide di partecipare ai programmi.
La principale attività di comunicazione è svolta tramite numero verde, gestito da operatori sanitari
con una formazione continua e specifica sugli screening, con elevato livello di competenza e
capacità comunicativo-relazionale.
Obiettivi principali sono:
• fornire le informazioni utili per una scelta consapevole;
• facilitare l’adesione al programma trovando le soluzioni più adatte alle esigenze della persona;
• comunicare l’esito del test e, quando è necessario, richiamare la persona per ulteriori indagini
    diagnostiche, counselling telefonico.
Nel 2016 il Centro screening ha gestito complessivamente oltre 148.000 telefonate in entrata e
circa 25.000 telefonate in uscita.

Guadagno di Salute
Il guadagno di salute conseguente all’effettuazione dei tre screening è testimoniato, in modo
molto evidente, dalla diagnosi precoce dei cancri della mammella, del colon retto, degli
adenomi HR (alto rischio di trasformazione neoplastica) del colon retto nonché dalle lesioni pre-
neoplastiche di alto grado (HSIL/ASC-H) nella cervice uterina. Rilevante anche il progressivo
aumento del tasso di adesione soprattutto per lo screening mammografico, segno di una buona
sensibilizzazione dell’utenza, favorita anche dal coinvolgimento dei medici di medicina generale
realizzato su tutto il territorio a partire dal 2015.

                                                                                                              16
Indicatori di performance 2016

La qualità dell’attività di screening viene monitorata attraverso diversi indicatori alcuni dei quali
sono riportati in tabella.

Tabella IV: principali indicatori di performance
                                                                                                                                                  Valore
                                                                                      non
Nome                        Numeratore                 Denominatore                acce ttabile
                                                                                                ins ufficie nte s ufficie nte   buono   ottim o    ATS
                                                                                                                                                  Milano

Es tens ione                Invi tati al netto degli   Pop target al netto degli
                                                                                       0%            80%            90%          95%     97%
mammografico                i nes itati                es cl usi pre i nvito

                                                       Invita ti a l netto di
Ades ione mammografico Aderenti                                                        0%            55%            65%          70%     80%
                                                       es cl usi ed i nesi tati

                            Invi tati al netto degli   Pop target al netto degli
Es tens ione col on retto                                                              0%            80%            90%          95%     97%
                            i nes itati                es cl usi pre i nvito
                                                       Invita ti a l netto di
Ades ione colon retto       Aderenti                                                   0%            35%            47%          55%     60%
                                                       es cl usi ed i nesi tati

Malattie infettive
Un efficiente ed efficace controllo delle malattie infettive viene garantito attraverso una capillare
attività di sorveglianza, programmazione e realizzazione delle attività vaccinali oltre che attraverso
l’informazione rivolta alla popolazione generale e agli operatori sanitari. Fondamentale è, inoltre, il
coordinamento degli interventi tra i diversi attori coinvolti (Dipartimenti di Prevenzione, Strutture
Sanitarie, Medici di Medicina Generale, Pediatri di Libera Scelta). La sorveglianza, prevenzione e
controllo delle malattie infettive sono regolati da appositi atti di indirizzo regionale che
garantiscono uniformità nelle modalità di segnalazione delle malattie infettive e negli interventi
messi in campo e rispetto delle principali evidenze scientifiche: DGR VI/18853/2004 e i successivi
aggiornamenti, tra cui il più recente, la DGR X/3190/2015 “ (Revisione ed aggiornamento degli
interventi di sorveglianza, prevenzione, profilassi e controllo delle malattie infettive). Appare
evidente, pertanto, la necessità di monitorare e analizzare l’impatto delle malattie infettive
sull’intero territorio della nuova ATS della città metropolitana di Milano al fine di poter avviare la
programmazione condivisa delle attività di prevenzione e controllo in ambito infettivologico.

                                                                                                                                                      17
Tabella I: Segnalazioni malattie infettive: ATS città metropolitana di Milano - anni 2011- 2016
                                                       2011         2012          2013       2014    2015    2016*
                 Malattie esantematiche
VARICELLA                                              6.066        7.040         6.161      7.011   7.195   7.295
SCARLATTINA                                            2.608        2.679         2.333      1.838   1.607   1.631
PAROTITE EPIDEMICA                                     129          120           107        134     115     120
MORBILLO                                               309           46           471         88      60      95
ROSOLIA                                                 11           11            8          6       4       5
PERTOSSE                                                13           24            19         34      19      29
                Malattie gastro-enteriche
DIARREA INFETTIVA                                      1.406        1.542         1.436      1.606   1.671   1.267
SALMONELLOSI NON TIFOIDEE                              513          406           389        509     301     276
EPATITE A                                               47           42            96         42      23      29
PARASSITOSI INTESTINALE E NON                           23           22            46         89     117      87
INFEZIONI, TOSSINFEZIONI ALIMENTARI                    123          170           236        188     111     137
GIARDIASI                                               19           17            18         21      17      13
AMEBIASI                                                7            2             5          10      12      5
BRUCELLOSI                                               -           2             1          1       3       3
FEBBRE TIFOIDE                                          4            2             4          3       4       2
LISTERIOSI                                              18           12            23         20      16      16
BOTULISMO                                                -           1              -          -      1       1
             Malattie parassitarie della pelle
SCABBIA                                                339          300           421        489     2242    2337
DERMATOFITOSI                                          158          155           179        155     165     130
  Tubercolosi e altre malattie apparato respiratorio
TUBERCOLOSI                                            322          342           355        318     301     207
MICOBATTERIOSI NON TUBERCOLARE                          59           60            90         71      77      37
LEGIONELLOSI                                           135          153           170        194     199     166
       Malattie a trasmissione ematica e sessuale
AIDS                                                           87           101     125       88      71      58
EPATITE B                                                      40           47          37    38      20      19
EPATITE C                                                      14           14          19    12      15      7
BLENORRAGIA                                                  102            127     148      186     160     150
SIFILIDE                                                     116            166     180      151     177     269
CHLAMIDIA GENITALE                                             32           68          65    49      24      29
              Malattie invasive e meningiti
MALATTIA INVASIVA DA HIB                                       1             4          6     6       9       5
MALATTIA INVASIVA MENINGOCOCCICA                               8            11          14    17      12      11
MALATTIA INVASIVA PNEUMOCOCCICA                              118            111     131      142     188     163
MENINGITI BATTERICHE                                           31           25          24    16      23      30
MENINGO−ENCEFALITE VIRALE                                      51           55          42    43      40      29
                Malattie da importazione
MALARIA                                                        34           28          54    58      66      32
FEBBRE EMORRAGICA                                              1            14          23    11      35      36
RABBIA                                                         -             -          -     1        -       -
                           Altre
TETANO                                                         5             2          4     2       5       2

                                                                                                                     18
Dall’analisi dell’andamento delle segnalazioni delle malattie infettive emergono i seguenti punti di
interesse per le strategie di prevenzione:

• L’impatto rilevante della Varicella (Grafico 1): si conferma la patologia più diffusa ma in
  prospettiva prevenibile con la vaccinazione universale dei nuovi nati.
• Il trend dei casi di Morbillo (Grafico 2), con i due picchi epidemici nel 2011 e nel 2013, sottolinea
  l’importanza di promuovere attivamente la vaccinazione per recuperare le sacche di
  popolazione suscettibile.
• L’aumento dei casi di Scabbia negli ultimi anni in relazione all’imponente flusso migratorio che
  ha interessato il territorio dell’ATS. Tuttavia gli interventi di diagnosi precoce, trattamento e
  sorveglianza hanno consentito di circoscrivere il fenomeno evitando casi secondari nella
  popolazione autoctona.
• Il trend in diminuzione della Tubercolosi (Grafico 3), segno dell’efficacia degli interventi di
  controllo e sorveglianza seppur con livelli di incidenza che rimangono superiori al dato
  regionale.
• Il trend in aumento della Legionellosi da ascrivere anche alla maggiore attenzione alla diagnosi
  eziologica delle polmoniti da parte delle strutture Ospedaliere.
• L’aumento delle segnalazioni di alcune infezioni a trasmissione sessuale come la Sifilide e
  Blenorragia.
• Il trend delle malattie invasive batteriche, sostanzialmente stabile quello delle forme da
  Meningococco (Grafico 4) e in crescita soprattutto negli ultimi anni quello delle forme da
  Pneumococco (Grafico 5).
• L’aumento negli anni recenti di alcune patologie da importazione, in particolare la Malaria e le
  Febbri emorragiche, che comprendono queste ultime i casi di Dengue e, nel 2016, anche i casi
  di Virus Zika.
• La costante presenza di casi di tetano, seppur in linea con il dato regionale, pone l’accento
  sulla necessità di promuovere i richiami vaccinali nell’età adulta.

                          Grafico 1: Varicella: andamento dei tassi di incidenza.
                           ATS città metropolitana di Milano –Anni 2010-2016

                                                                                                    19
Grafico 2: Morbillo: andamento dei tassi di incidenza.
  ATS città metropolitana di Milano –Anni 2010-2016

Grafico 3: Tubercolosi: andamento dei tassi di incidenza.
  ATS città metropolitana di Milano –Anni 2010-2016

                                                            20
Grafico 4: Malattia invasiva meningococcica: andamento dei tassi di incidenza.
                  ATS città metropolitana di Milano –Anni 2010-2016

       Grafico 5: Malattia invasiva pneumococcica: andamento dei tassi di incidenza.
                  ATS città metropolitana di Milano –Anni 2010-2016

Al fine di meglio caratterizzare la situazione epidemiologica nel contesto regionale si è operato un
confronto dell’incidenza delle malattie infettive in ATS Milano e in Regione Lombardia segnalate
nel 2016 (tabella II).

                                                                                                 21
Tabella II: Numero casi e tassi di incidenza delle malattie infettive:
             ATS Milano vs Regione Lombardia - anno 2016.
                                                     ATS Milano                             Lombardia
                                                    n. casi       Incidenza       n. casi        Incidenza
                                                                (casi x 100.00)                (casi x 100.00)
                                          Malattie esantematiche
VARICELLA                                           7.293          212,85         19.786          137,81
SCARLATTINA                                         1.631          47,60          4.671            46,70
PAROTITE EPIDEMICA                                   120            3,50           277             2,77
MORBILLO                                              95            2,77           125             1,25
ROSOLIA                                               5             0,15            8              0,08
PERTOSSE                                              29            0,85           125             1,25
                                         Malattie gastro-enteriche
DIARREA INFETTIVA                                   1.262            36,83        3.785            37,84
SALMONELLOSI NON TIFOIDEE                            274             8,00         1.116            11,16
EPATITE A                                             29             0,85          86              0,86
PARASSITOSI INTESTINALE E NON                         86             2,51          232             2,32
INFEZIONI, TOSSINFEZIONI ALIMENTARI                  137             4,00          323             3,23
GIARDIASI                                             13             0,38          41              0,41
AMEBIASI                                              5              0,15          11              0,11
BRUCELLOSI                                            3              0,09           4              0,04
FEBBRE TIFOIDE                                        1              0,03          21              0,21
LISTERIOSI                                            15             0,44          46              0,46
BOTULISMO                                             1              0,03           2              0,02
                                      Malattie parassitarie della pelle
SCABBIA                                             3.232            94,16        4.096            38,81
DERMATOFITOSI                                        130             3,79          411             4,11
                         Tubercolosi e altre malattie apparato respiratorio
TUBERCOLOSI                                          207             6,04          543              5,43
MICOBATTERIOSI NON TUBERCOLARE                        36             1,05          104              1,04
LEGIONELLOSI                                         165             4,82          446              4,46
                             Malattie a trasmissione ematica e sessuale
AIDS                                                  58             1,69          155              1,55
EPATITE B                                             19             0,56          56               0,56
EPATITE C                                             7              0,20          22               0,22
BLENORRAGIA                                          150             4,38          217              2,17
SIFILIDE                                             269             7,85          441              4,41
CHLAMIDIA GENITALE                                    29             0,85          44               0,44
                                       Malattie invasive e meningiti
MALATTIA INVASIVA DA HIB                              5              0,15          24               0,24
MALATTIA INVASIVA MENINGOCOCCICA                      11             0,32          32               0,32
MALATTIA INVASIVA PNEUMOCOCCICA                      163             4,76          454              4,54
MENINGITI BATTERICHE                                  30             0,88          90               0,90
MENINGO−ENCEFALITE VIRALE                             29             0,85          119              1,19
                                         Malattie da importazione
MALARIA                                               32             0,94          209              2,09
FEBBRE EMORRAGICA                                     36             1,05          73               0,73
RABBIA                                                 -               -            -                 -
                                                    Altre
TETANO                                                 2             0,06           6               0,06

                                                                                                                 22
Indicatori di performance delle malattie infettive

Successo terapeutico della Tubercolosi

Data l’importanza della terapia antitubercolare per eliminare le fonti di contagio e giungere così a
un migliore controllo della malattia, è stata condotta un’analisi ad hoc sugli esiti del trattamento
dei casi segnalati nel periodo 2012-2014 dalla quale emerge un successo della terapia (soggetti
guariti o con trattamento completato) in oltre l’80% dei casi. La quota di soggetti persi al follow up
è stata nei tre anni considerati rispettivamente il 5.5%, 3.1% e 5%. È da sottolineare che i dati non
disponibili del 2014 riguardano quei pazienti che ancora non hanno terminato la terapia o per i
quali è ancora in corso la richiesta della documentazione.

       Grafico 6: Esiti della terapia antitubercolare ATS Milano. Anni 2012 - 2014

Tabella III: Indicatori di performance regionali della tubercolosi; ATS Milano - anno 2016

                                                           Successo terapeutico Tubercolosi > 80%
                                                           Perdita follow up Tubercolosi: 5%

                                                                                                    23
Tasso conferma casi di Morbillo
L’analisi ha riguardato i casi diagnosticati in ATS Milano nel 2016 pari a 128. I casi singoli sono stati
62 di cui 56 confermati in laboratorio (sierologia o genotipizzazione virale) pari al 90%. I casi
associati a focolai sono stati 66, di questi 36 confermati in laboratorio e 30 associati mediante
collegamento epidemiologico. I casi indice dei focolai, pari a 14 sono stati confermati in
laboratorio tranne che in un episodio che ha coinvolto un campo Rom. I focolai hanno interessato:
3 campi Rom, 8 ambiti famigliari, 2 Ospedali e 1 comunità. L’età mediana dei casi è stata di 25
anni (range 1 – 62 anni).

Tabella IV: Indicatori di performance regionali del morbillo; ATS Milano - anno 2016

Malattie invasive da Meningococco tipizzate
L’analisi ha riguardato i casi diagnosticati in ATS Milano nel 2016 pari a 14. Nella tabella V sono
illustrate le caratteristiche dei casi segnalati suddivisi per sierogruppo.

                Tabella V: Casi di malattia invasiva da Meningococco per sierogruppo,
                            età, forma clinica ed esito. ATS Milano - Anno 2016

                      Sierogruppo               Età      Forma clinica         Esito

                                                 8          Sepsi          Guarigione
                                                24          Sepsi           Decesso
                                                24          Sepsi           Decesso
                            C                   38          Sepsi          Guarigione
                                                40        Meningite        Guarigione
                                                45        Meningite       Complicanze
                                                60        Meningite        Guarigione
Focus immigrazione
Negli ultimi anni si è assistito a un incremento del fenomeno migratorio che ha interessato il nostro
territorio, e in modo particolare la città di Milano. Nel mese di dicembre 2016, su un totale di 5.656
migranti ospitati all’interno dei Centri di accoglienza della ATS della città Metropolitana di Milano, il
67% si trova all’interno delle strutture distribuite sul territorio della ex ASL di Milano e oltre la metà
nella sola città di Milano. In tabella VI sono sintetizzati i dati del mese di dicembre 2016 relativi
all’affluenza dei profughi nei centri di accoglienza del territorio di ATS Milano.

            Tabella VI: I numeri dei Centri di accoglienza migranti - ATS Milano, dicembre 2016

                   N. Centri            Ospiti       di cui minori          di cui nuovi arrivi
                      194               5.656            276                       270

Come mostrato nel grafico 7, l’andamento dei flussi migratori segue un tipico trend caratterizzato
da picchi di affluenza nei mesi estivi quando, nel centro di prima accoglienza (Hub) del Comune di
Milano, si è registrato nel 2016 un numero medio di oltre 5.000/mese nuovi arrivi (Grafico 7) e un
calo nei mesi invernali.

                    Grafico 7. Nuovi arrivi nell’Hub di Milano: gennaio-dicembre 2016

La sorveglianza, prevenzione e controllo delle malattie infettive nei migranti si è esplicata
attraverso l’effettuazione del test di screening antitubercolinico, l’offerta delle vaccinazioni e la
verifica delle condizioni igienico-sanitarie delle strutture di accoglienza (tabella VII).
Inoltre, al fine di condividere i protocolli operativi per la gestione delle problematiche
infettivologiche rilevanti dal punto di vista di Sanità Pubblica (es: scabbia), sono stati organizzati
una serie di incontri formativi/informativi con il personale sanitario e non dei Centri di accoglienza.

   Tabella VII: Dati attività sorveglianza malattie infettive e di vigilanza centri di accoglienza migranti
             ATS Milano – anno 2016
     N.            N.          N. soggetti inviati controlli         N. soggetti in        N. sopralluoghi
Vaccinazioni Mantoux                   2° livello TBC              terapia scabbia
   1.643         3.084                      1.324                         2.712                    55

Il fenomeno migratorio è tale da non essere sicuramente destinato a concludersi in tempi brevi.
Anzi, se fino a qualche mese fa era prevalente il flusso di migranti solo di passaggio in Italia, in
quanto diretti nei Paesi del Nord Europa, oggi si sta assistendo a un incremento di soggetti
richiedenti asilo politico. Tale inversione di tendenza richiederà una sempre maggiore e strutturata
rete di sorveglianza sanitaria e la necessità di personale e figure qualificati nella gestione del
fenomeno.

                                                                                                              25
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