PIANO RESILIENZA allegato al Piano di Sviluppo 2019-2021 - Deval spa
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INDICE 1. ANALISI CRITICITA’ p. 3 2. DESCRIZIONE CRITERI VALUTAZIONE p. 3 2.1. MANICOTTO DI GHIACCIO p. 3 2.2. CADUTA PIANTE p. 5 2.3. RIPRISTINO DELL’ALIMENTAZIONE p. 6 3. INTERVENTI PER INCREMENTO RESILIENZA p. 7 4. RISULTATI ATTESI A SEGUITO DEGLI INTERVENTI DI SVILUPPO p. 9 5. RELAZIONE SULLO STATO DI AVANZAMENTO p. 10 6. COORDINAMENTO CON TERNA p. 10 7. CONCLUSIONI p. 11 2
1. ANALISI CRITICITÀ - ART. 78.3 punto a) del TIQE La resilienza della rete elettrica DEVAL è funzione dell’orografia montana del territorio ed è soggetta a sollecitazioni di varia natura, dovute a criticità correlabili a particolari eventi meteo (basse temperature, vento, valanghe, allagamenti), rotture nell’equilibrio statico del territorio (frane, smottamenti), interazioni atipiche con la fauna locale e, non da ultimo, caduta di alberi. Rispetto a tali problematiche, in base all’esperienza e ai dati a disposizione, si sono ritenute preponderanti e pertanto meritevoli di trattazione quelle relative alla formazione del MANICOTTO DI GHIACCIO (1) e alla CADUTA ALBERI (2) fuori dalla fascia di rispetto, entrambi riferibili a linee aeree in conduttori nudi. Un terzo tema riguarda le iniziative tese a facilitare il RIPRISTINO DELL’ALIMENTAZIONE (3) in condizioni meteo difficili, derivante direttamente dall’esperienza aziendale nella gestione di simili casistiche. 2. DESCRIZIONE CRITERI VALUTAZIONE IRE - ART. 78.3 punto b) del TIQE 2.1. MANICOTTO DI GHIACCIO Per la fattispecie “manicotto di ghiaccio”, DEVAL ha affrontato l’analisi della rete in collaborazione con il POLIMI, inviando i risultati ad ARERA a marzo 2017. Nel corso del 2018, TERNA ha fornito i dati relativi alla resilienza della rete AT, superiori a 50 anni in tutti i punti, confermando di conseguenza i risultati dello studio, basati appunto sull’ipotesi di rete AT resiliente. Lo studio è stata sviluppato in conformità all’Appendice 1 e all’Appendice 2 delle Linee Guida in allegato alla Det. DIEU n. 2/2017, che definiscono i principali elementi metodologici per l’individuazione e la valutazione di interventi per l’incremento della resilienza, con specifico riferimento al fenomeno di formazione dei manicotti di ghiaccio e neve. Conformemente alle indicazioni delle Linee Guida, per il calcolo degli indici di rischio si è applicato il procedimento seguente: A. ad ogni tratta di linea aerea in conduttore nudo del sistema DEVAL, sulla base della tipologia del conduttore e del comune di appartenenza, è attribuito un valore atteso a 50 anni del carico risultante dall’accrescimento atteso del manicotto di ghiaccio e neve con spinta del vento sul conduttore; B. per ognuna delle suddette tratte, in accordo all’equazione del cambiamento di stato della catenaria, è ricavato il tiro corrispondente all’evento di formazione del manicotto di ghiaccio e neve con tempo di ritorno 50 anni. C. il tiro corrispondente all’evento di formazione del manicotto di ghiaccio e neve con tempo di ritorno 50 anni e il carico di rottura del conduttore sono impiegati, secondo le indicazioni della norma CEI EN 50341- 1, per determinare il tempo di ritorno dell’evento di rottura; D. per ogni Cabina Secondaria, sono individuati tutti i possibili percorsi di alimentazione verso un qualsiasi punto di alimentazione AT, assumendo i punti di sezionamento chiusi; E. per ogni percorso di alimentazione è individuata la relativa tratta critica, ovvero la tratta con tempo di ritorno dell’evento di rottura minore; F. tra tutti i percorsi di alimentazione è considerato quello avente il tempo di ritorno superiore, assumendo che, in tutti gli eventi metereologici meno gravi di quelli che causano l’interruzione di tale percorso, almeno la direttrice di alimentazione in oggetto verso la CS sia sempre attiva. Il valore così ottenuto è il tempo di ritorno della Cabina Secondaria (parametro TR-cs di cui all’Appendice 2 della Det. DIEU n. 2/2017); G. l’indice di rischio di disalimentazione della Cabina Secondaria è calcolato come numero di utenti BT sottesi alla cabina diviso il tempo di ritorno (parametro IRIcs). I risultati emersi, pur garantendo un risultato qualitativo che consente di costruire una scala di priorità per ogni cabina secondaria, consigliano un approfondimento sul modello RSE di accrescimento del manicotto; infatti, considerando che il risultato fornito presenta un tempo di ritorno ampiamente inferiore ai 10 anni per circa un terzo delle cabine secondarie, la quantificazione del fenomeno appare fortemente pessimistica rispetto alla sua reale incidenza osservata in anni passati, vedi fig.1 e fig.2. 3
0 10 20 30 40 50 60 03/01/2008 00:00 12/04/2008 00:00 21/07/2008 00:00 conduttore. manicotto. 29/10/2008 00:00 06/02/2009 00:00 17/05/2009 00:00 25/08/2009 00:00 03/12/2009 00:00 13/03/2010 00:00 21/06/2010 00:00 29/09/2010 00:00 07/01/2011 00:00 17/04/2011 00:00 26/07/2011 00:00 03/11/2011 00:00 11/02/2012 00:00 4 21/05/2012 00:00 29/08/2012 00:00 07/12/2012 00:00 17/03/2013 00:00 25/06/2013 00:00 03/10/2013 00:00 11/01/2014 00:00 21/04/2014 00:00 30/07/2014 00:00 07/11/2014 00:00 15/02/2015 00:00 26/05/2015 00:00 03/09/2015 00:00 12/12/2015 00:00 21/03/2016 00:00 29/06/2016 00:00 07/10/2016 00:00 Pertanto il modello verrà riconsiderato in base agli aggiornamenti sull’argomento da parte dell’RSE. eventi di “rottura conduttore di linea aerea” è preponderante la causa della caduta piante rispetto al 15/01/2017 00:00 Figura 1 - Numero di eventi (n.52 in totale) registrati sulla rete DEVAL nel decennio 2010-17 direttamente associabili a rottura del 25/04/2017 00:00 Si ritiene di poter adottare tale approccio in virtù del fatto che, in base alla sensibilità DEVAL, riguardo agli
Figura 2 - Distribuzione degli eventi di guasto (dal 2008 ad oggi) direttamente associabili a rottura del conduttore, non meglio precisata/investigata in termini di evento causante (tratti in rosso). 2.2. CADUTA PIANTE L’approccio adottato per il calcolo dell’indice di rischio per caduta piante è coerente con i contenuti del modello condiviso dal Gruppo di Lavoro dei DSO sull’argomento specifico, attivato nel corso del 2018, a cui DEVAL ha partecipato. In allegato A si riporta il documento di risultato (nella versione definitiva predisposta dai DSO capofila del GdL: e- distribuzione e SET Distribuzione) ed inviato ad ARERA tramite UTILITALIA. Per il calcolo degli indici di rischio, è stato utilizzato il metodo seguente: a) eventi su linee MT degli ultimi 10 anni, creando una classifica delle linee MT che hanno subito più attivazioni per rottura conduttore e valanghe (con il criterio della finestra temporale di 24 ore con almeno 4 guasti contemporanei); b) è stata ricavata l’altitudine di ogni nodo della rete MT, a partire dalle coordinate geografiche presenti negli archivi cartografici aziendali, utilizzando il programma “Elevation API” di Google Maps; c) riguardo al calcolo del tasso di guasto annuo sono state fatte le seguenti considerazioni: o dal raffronto dei dati di cui ai punti a) e b), sono stati identificati due settori di rete MT omogenei a cui assegnare un diverso tasso di guasto: entro ed oltre gli 800 m s.l.m. (al di sopra di tale altitudine è concentrato il 90% degli eventi di cui al punto a); 5
o nella necessità di identificare i transiti delle linee in aree boscate, non avendo DEVAL un archivio con l’informazione disponibile, si è ritenuto ragionevole associare ad area boscata una quota forfettaria del 70% dei percorsi 1; d) riguardo al calcolo dell’indice di rischio delle cabine secondarie, per ridurre l’onere computazionale relativo all’algoritmo di visita dei grafi e nella consapevolezza di poter individuare un numero di interventi pro-resilienza proporzionato alle risorse aziendali, nella classifica di cui al punto a) sono state considerate le prime tre linee MT (denominate AVISE, RHEMES E INTROD) prive di controalimentazione per la maggior parte della loro lunghezza. Tale identificazione appare valida anche in considerazione delle interruzioni per neve persistente occorse a gennaio 2018, che hanno interessato principalmente proprio le tre linee individuate. Per tali linee il calcolo delle aree boscate, vista l’estensione relativamente ridotta, è stata valutata puntualmente per ogni ramo di linea e non in maniera forfettaria. 2.3. RIPRISTINO DELL’ALIMENTAZIONE Il contesto alpino della Regione presenta periodicamente la possibilità di gestire ripristini di alimentazione in situazioni ambientali critiche. È opinione di DEVAL che in tali contesti le risorse, sia umane che materiali, a disposizione degli enti coinvolti possano essere impiegate in sinergia per diminuire rischi e disagi per la popolazione e per il personale impegnato a vario titolo nelle operazioni di soccorso e ripristino. A tal proposito, negli ultimi due anni DEVAL ha avviato incontri con la Protezione Civile Regionale e il Consorzio degli enti locali per sviluppare una base comune di riferimento. Ad oggi l’attività ha consentito i seguenti risultati: - sottoscrizione di un Protocollo di intesa tra DEVAL e la Protezione Civile Regionale, approvato con delibera di giunta regionale n.479 del 12 aprile 2019, riguardante la definizione di ambiti di collaborazione per il miglioramento della risposta complessiva del sistema regionale in caso di emergenza. I temi trattati riguardano formazione, esercitazioni, accesso del personale DEVAL per i ripristini di alimentazione, utilizzo congiunto di radio, automezzi e gruppi elettrogeni. La stesura del documento segue l’esperienza di collaborazione attuata durante l’emergenza neve di gennaio 2018 (con numerose interruzioni prolungate ed estese), in cui si è sperimentando con successo il coordinamento con la Protezione Civile in termini di scambio di informazioni ed utilizzo congiunto di risorse; - numero di telefono riservato ai Sindaci. Nelle piccole comunità tipiche della Regione, il Sindaco rappresenta sempre un punto di riferimento che può, in condizioni di emergenza, veicolare da e verso la popolazione informazioni utili anche per le operazioni di ripristino. Per questo nel 2018 è stato istituito un numero fisso con accesso diretto alla sala del Centro Operativo: un semplice gentlement agreement ne prevede l’utilizzo per soli scopi di emergenza; - inserimento di DEVAL nella mailing list per l’allerta meteo regionale. La Protezione Civile prepara e pubblica on line il bollettino di criticità meteorologica, idrogeologica, idraulica e valanghiva regionale, inviandolo in tempo reale ad una apposita mailing list. La ricezione della comunicazione consente al Centro Operativo di gestirla immediatamente nel modo più opportuno. Tale vantaggio ha consentito di aggiornare il Piano di Emergenza allineando l’attivazione dello stato di allerta della rete elettrica alla ricezione dell’allerta meteo, accorciando al minimo i tempi di reazione; - ampliamento del parco aziendale di gruppi elettrogeni. Per attenuare le conseguenze delle disalimentazioni, nel 2019 sono stati acquistati due nuovi gruppi elettrogeni di potenza rilevante (500 kVA e 135 kVA in servizio continuativo), con caratteristiche adeguate ad usi gravosi; - partecipazione alle esercitazioni della Protezione Civile. Dal 2016, DEVAL partecipa alle esercitazioni periodiche organizzate dalla PC. L’esperienza ha consentito di comprendere alcuni aspetti delle metodologie utilizzate nella gestione delle emergenze e conoscere le persone ad essi preposte; 1 A tal proposito, nel prossimo ciclo di ispezioni eliportate delle linee aeree sarà inserito il rilievo delle aree boscate e costruito il relativo database. 6
- condivisione delle criticità tipiche dell’attività del Distributore. Duranti gli incontri intercorsi con Protezione Civile ed Enti Locali, DEVAL ha potuto illustrare gli aspetti tipici dell’attività del Distributore, come ad esempio le problematiche di accesso con uomini e mezzi per il ripristino dell’alimentazione elettrica a siti preclusi a causa del quadro emergenziale attivo al momento. 3. INTERVENTI PER INCREMENTO RESILIENZA (ART. 78.3 COMMA C), ART. 78.4 del TIQE) In relazione al fattore critico della caduta alberi, DEVAL ha identificato come intervento migliorativo la realizzazione di una nuova linea in cavo interrato per la controalimentazione di parte della linea INTROD, a servizio dell’utenza della Valsavarenche, attualmente servita da una linea aerea in gran parte priva di controalimentazione. In particolare il progetto prevede la realizzazione in due step successivi del collegamento tra le cabine n.2000679 “BUILLET”, n.2007447 “C.LE FENILLE”, n.2000437 “CAP.DEGIOZ” e n.2007299 “GRAND CLAPEY” (vedi fig.3). La linea aerea esistente rimane in regolare servizio. In fig.4 è riportata la localizzazione geografica dell’intervento. In tabella 1 sono riportate le informazioni di sintesi dell’intervento. Fig.3 – Intervento previsto in Valsavarenche. 7
Fig. 4 – Evidenziata in rosso l’area interessata dall’intervento. art.78.4, comma: a Codice identificativo 2018.004 b Fattore di rischio caduta alberi contro alimentazione Contro alimentazione Intervento Valsavarenche Valsavarenche [1° LOTTO] [2° LOTTO] c Realizzazione linea in cavo Realizzazione linea in cavo interrato interrato da nodo 2000679 Descrizione da nodo 2007447 “C.LE FENILLE” a “BUILLET” a nodo 2007447 “C.LE nodo 2000437 “CAP.DEGIOZ” FENILLE” d Area geografica Valsavarenche e Tipologia realizzazione controalimentazione in cavo interrato Lunghezza linee MT Linea conduttori nudi esistente 6,3 5,7 f interessate [km] Nuova linea in cavo interrato 6 5 livello di tensione [kV] 15 BT-D (domestici) 436 BT-ND (non domestici) 108 g N° utenti interessati MT passivi 0 MT produttori 5 Investimenti già sostenuti fino al 31/12/18 [k€] 0 0 i costi di investimento previsti [k€] 450 450 data prevista di inizio 2019 2020 j data prevista di completamento 2020 2021 Tab.1 – Intervento per incremento resilienza caduta alberi 8
4. RISULTATI ATTESI A SEGUITO DEGLI INTERVENTI DI SVILUPPO (ART. 78.3 punto d) e 78.6 punto a) del TIQE) Per il tratto di linea MT interessato dall’intervento, i risultati attesi in termini di miglioramento dell’indice di rischio per caduta alberi e di probabilità di disalimentazione di ogni cabina secondaria sono elencati in tabella 2: IRI Impatto atteso P=IRI/NUD NUD Indice di rischio (miglioramento IRI) (Prob.tà disalimentaz. utenti) (n° Nodo cabina utenti DOPO DOPO DOPO DOPO DOPO DOPO BT) ATTUALE 1° 1°+2° 1° % 1°+2° % ATTUALE 1° % 1°+2° % lotto lotto lotto lotto lotto lotto VV602004198 CHEVRERE 16 3,06 0,35 0,35 2,71 88,5% 2,71 88,5% 0,19 0,02 88,5% 0,02 88,5% VV602004447 MOLERE 17 9,06 0,50 0,50 8,56 94,5% 8,56 94,5% 0,53 0,03 94,5% 0,03 94,5% VV602004383 FENILLE 15 11,04 1,35 0,44 9,69 87,8% 10,60 96,0% 0,74 0,09 87,8% 0,03 96,0% VV602004379 BOIS DE CLIN 15 15,92 3,09 0,47 12,83 80,6% 15,45 97,0% 1,06 0,21 80,6% 0,03 97,0% VV602004385 ROVENOD 53 66,16 17,54 1,47 48,61 73,5% 64,68 97,8% 1,25 0,33 73,5% 0,03 97,8% VV602004778 S.SIRO 1 2,78 0,77 0,06 2,01 72,3% 2,72 97,9% 2,78 0,77 72,3% 0,06 97,9% VV602000437 CAP.DEGIOZ 182 277,66 82,73 5,42 194,93 70,2% 272,24 98,0% 1,53 0,45 70,2% 0,03 98,0% VV602000861 LEVIONAZ 42 66,09 20,37 1,64 45,71 69,2% 64,44 97,5% 1,57 0,49 69,2% 0,04 97,5% VV602001178 CRETON 117 194,45 62,57 6,33 131,88 67,8% 188,12 96,7% 1,66 0,53 67,8% 0,05 96,7% VV602004378 BIEN 34 57,60 18,81 2,04 38,80 67,4% 55,56 96,5% 1,69 0,55 67,4% 0,06 96,5% VV602004382 EAU ROUSSE 35 62,53 21,22 2,75 41,30 66,1% 59,78 95,6% 1,79 0,61 66,1% 0,08 95,6% VV602004806 PRAVIOU 1 2,18 0,84 0,18 1,34 61,3% 2,00 91,9% 2,18 0,84 61,3% 0,18 91,9% VV602001020 PONT 16 42,92 18,66 5,41 24,26 56,5% 37,51 87,4% 2,68 1,17 56,5% 0,34 87,4% Tab.2 – riduzione degli indici di rischio delle singole cabine secondarie. La tabella 3 mostra l’IRI totale pre e post intervento del tratto di linea interessato, calcolato come media degli IRI delle cabine secondarie del tratto di linea interessato dall’intervento. NUD (n° utenti BT) IRI pre-intervento Tempo di ritorno pre- IRI post-intervento Tempo di ritorno post- intervento intervento 544 62,42 8,71 2,08 261,5 Tab.3 – riduzione degli indici di rischio delle singole cabine secondarie. In tabella 4 sono riportati i benefici attesi calcolati come da Scheda n.7 TIQE: Beneficio B1 Beneficio B2 Beneficio B3 Beneficio B4 Beneficio B5 [k€/anno] [k€/anno] [k€/anno] [k€/anno] [k€/anno] 81,08504 19,78416 15,20344 0 0 Tab.4 – benefici attesi. La tabella 5 contiene i costi e i benefici attualizzati come da TIQE: Costo Totale previsto attualizzato [€] Beneficio Totale (da 1 a X) previsto attualizzato [€] 882.692,31 1.813.296,06 Tab. 5 – attualizzazione. Per il calcolo del beneficio B1 e B3 sono state considerati i seguenti parametri: Consumo annuo medio potenza media impegnata energia non fornita energia non fornita calcolata su 2018 [kWh/anno] annua calcolata su H interruzioni ordinarie [kW/anno] [kWh/anno] [kWh/anno] 1.048.010 119.64 1.914,17 358,91 Tab. 6 – parametri per B1 e B3. 9
Il beneficio B2 è stato calcolato prendendo a riferimento i costi di utilizzo dei gruppi elettrogeni per il ripristino dell’energia elettrica su guasto per linea INTROD nel periodo dal 1/1/2014 al 31/12/2018 (5 anni), pari a 98.920,80 €, con un valore medio annuo di 19.784,16 €. È da evidenziare come l’intervento di interramento, proposto per la caduta alberi, migliori la resilienza anche in termini di manicotto di ghiaccio, in quanto interessa un’area segnalata come critica dai risultati (ritenuti affidabili a livello qualitativo) dello studio di cui al punto 2.1 (vedi fig. 5). Fig. 5 – Tratti critici in Valsavarenche in riferimento al manicotto di ghiaccio. 5. RELAZIONE SULLO STATO DI AVANZAMENTO (ART. 78.6 PUNTO B) DEL TIQE) Al 31 dicembre 2018 non è stata consuntivata alcuna attività. È stato avviato l’iter autorizzativo. 6. COORDINAMENTO CON TERNA (ART. 77.4 DEL TIQE) I rapporti intercorsi con TERNA sull’argomento resilienza hanno consentito di inserire nel “Piano di Sviluppo della Rete di Trasmissione Nazionale 2019” un intervento di incremento della magliatura della rete AT a 132 kV afferente alla cabina primaria di Ayas. In particolare, l’intervento denominato “nuovo elettrodotto aereo tra CP Ayas e la linea AT di Gressoney” compare nell’allegato “Interventi per la connessione alla RTN”, nella Tab.4 relativa a connessioni di cabine primarie da realizzare nel breve-medio periodo, in generale nel prossimo triennio. Tale intervento AT non ha correlazione con la controalimentazione MT proposta al cap.3. 10
7. CONCLUSIONI DEVAL ha identificato i temi relativi all’incremento della resilienza della propria rete. Il primo argomento (manicotto di ghiaccio) è stato affrontato in collaborazione con il POLIMI, e i risultati verranno aggiornati a seguito dei necessari adeguamenti dei modelli proposti da RSE. Il secondo tema (caduta di alberi) è stato affrontato autonomamente, in base ai criteri condivisi nel corso del 2018 dal tavolo di lavoro dei DSO sull’argomento specifico. Qualora in futuro l’evoluzione normativa fissasse criteri diversi da quelli qui utilizzati, DEVAL adeguerà i propri strumenti di calcolo. Per questa fattispecie di rischio è stato previsto un intervento di realizzazione di una nuova linea interrata. Il terzo fronte (ripristino dell’alimentazione) è basato sullo sviluppo di rapporti di collaborazione tra i vari enti ed è intrapreso essenzialmente su iniziativa DEVAL. Eventuali miglioramenti saranno dettati dall’esperienza nell’applicazione delle nuove modalità implementate. 11
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