Elementi di metodologia clinico-assistenziale nel delirio acuto delle persone ospedalizzate. Gorizia, 13.11.2012 Moretto Gloria
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Elementi di metodologia clinico-assistenziale nel delirio acuto delle persone ospedalizzate. Gorizia, 13.11.2012 Moretto Gloria
Struttura della relazione 1. Illustrazione delle LG NICE e verifica correlazione con il sistema Nursing Intervention Classification 2. Illustrazione struttura NNN
Priorità “chiave” per l’implementazione Le raccomandazioni selezionate sono quelle che potrebbero: • avere un alto impatto su outcomes importanti per gli assistiti, • avere un alto impatto sulla riduzione delle varianze nella cura e quindi nei relativi risultati, • condurre ad un uso più efficiente delle risorse del SSN, • promuovere le scelte della persona assistita, • promuovere l’equità. validità “esterna” delle raccomandazioni
Dal punto di vista della nostra pratica clinica, le raccomandazioni dovrebbero essere implementate se: • sono relative a interventi non routinari, • evidenziano la necessità di formazione per lo sviluppo di nuove abilità o competenze, • mettano in luce la necessità di cambiamento della pratica clinica, • possono essere viste come fonti di potenziali conflitti o di difficile implementazione per aspetti di complessità. validità “interna” delle raccomandazioni
“THINK DELIRIUM” Be aware that people in hospital or long-term care may be at risk of delirium. This can have serious consequences (such as increased risk of dementia and/or death) and, for people in hospital, may increase their length of stay in hospital and their risk of new admission to long-term care.
Risk factors assessment Valutazione dei fattori di rischio Quando la persona si presenta in ospedale o nelle cure a lungo termine valutare la presenza dei seguenti fattori di rischio. Se uno dei seguenti fattori è presente la persona è a rischio di sviluppare delirio: • Età ≥ 65 anni • Declino cognitivo (passato o presente) e/o demenza • Attuale frattura del femore • Patologia severa (condizione clinica instabile che si sta deteriorando o è a rischio di deterioramento) [1.1.1] Osservare le persone ad ogni opportunità per qualsiasi cambiamento nei fattori di rischio [1.1.2] NIC
Indicatori di delirio alla presentazione della persona Valutazione su recenti cambiamenti o fluttuazioni nel comportamento abituale (ore o giorni) NIC • Funzione cognitiva (diminuzione della concentrazione*, risposte rallentate*, confusione) • Percezione (allucinazioni) • Funzione fisica (ridotta mobilità*, agitazione, cambiamenti nell’appetito*, disturbi del sonno) • Comportamento sociale (diminuzione della collaborazione, estraneamento*, cambiamenti nella comunicazione, nell’umore o nelle attitudini*) Se presenti: valutazione di conferma ad opera di personale qualificato (healthcare professional who is trained and competent) [1.2.1]
Risk factors for delirium: pharmacological agents • La qualità delle evidenze è bassa o moderata. • Gli studi spesso non riportano le indicazioni alla terapia (farmaci usati per trattare il delirio…) • Per la popolazione ICU i modi di somministrazione, le dosi e le indicazioni dei farmaci sono diversi dalle altre popolazioni di pazienti studiati • Oppioidi: evidenze incosistenti • Benzodiazepine: bassa qualità degli studi Assenza di raccomandazione e necessità di ricerca di buona e robusta qualità
Prevenzione multicomponente del delirio (1) [1.3.1] Assicurare che le persone a rischio siano assistite da un team “familiare, noto”. Evitare di spostare le persone entro e tra i reparti se non è assolutamente necessario NIC [1.3.2] Entro 24 ore dal ricovero valutare i fattori che contribuiscono al delirio. [1.3.3] Erogare un pacchetto di interventi ad opera di un team multidisciplinare addestrato e competente nella prevenzione del delirio, che comprende: NIC [1.3.3.1] Affrontare il declino cognitivo e/o il disorientamento: • Posizionare un orologio e un calendario visibili per ogni persona a rischio • Parlare alle persone per riorientarle e spiegare loro chi sono, dove sono e il nostro ruolo (reminescence) • Facilitare le visite regolari di amici e familiari. NIC
Prevenzione multicomponente del delirio (2) NIC [1.3.3.2] Risolvere la disidratazione e/o la stipsi attraverso: • Adeguato introito di liquidi (incoraggiare a bere, ev o id) • Porre attenzione/farsi consigliare nella gestione del bilancio idrico in persone con comorbidità (SCC o IRC) [1.3.3.3] Valutare l’ipossia e ottimizzare la SaO2 [1.3.3.4] Affrontare l’infezione attraverso: • valutazione e trattamento appropriato • Evitare i cateterismi non necessari • Implementare procedure di controllo delle infezioni in linea con le LG (NICE clinical guideline 2) [1.3.3.5] Affrontare l’immobilità o la ridotta mobilità: • Mobilizzazione precoce post chirurgica • Camminare • Incoraggiare all’attività fisica
Prevenzione multicomponente del delirio (3) [1.3.3.6] Affrontare il dolore: • Valutare del dolore • Cercare i segni non verbali del dolore, specialmente nelle persone con difficoltà alla comunicazione (demenza, ictus, persone intubate,..) • Trattare adeguatamente il dolore accertato o sospetto [1.3.3.7] Considerare il rischio della multiterapia (tipo e numero di farmaci) [1.3.3.8] Affrontare la nutrizione insufficiente al fabbisogno NIC [1.3.3.9] Affrontare i problemi sensoriali: • Risolvere le cause reversibili (es.: cerume compattato) • Assicurare la disponibilità ed il corretto uso delle protesi (occhiali, dentiera, auricolari)
Prevenzione multicomponente del delirio (4) [1.3.3.10] Promuovere il sonno: • Evitare procedure mediche o di nursing durante il sonno notturno, se possibile • Programmare la somministrazione dei farmaci in modo da non svegliare le persone • Ridurre i rumori al minimo durante il sonno NIC
Indicatori di delirio: osservazione giornaliera Osservare, almeno giornalmente, in tutte le persone ricoverate in ospedale o in lungodegenza, cambiamenti o fluttuazioni nel comportamento abituale (racc 1.2.1), che possono essere riportati dalla persona stessa, dai familiari o dai carers. Se presenti: valutazione di conferma ad opera di personale qualificato (healthcare professional who is trained and competent) [1.4.1]
Diagnosi (specialist clinical assessment) Se si verificano gli indicatori di delirio eseguire una valutazione clinica basata sui criteri DSM-IV o sullo Short CAM per confermare la diagnosi. In Area Critica o in Recovery Room si dovrebbe usare la scala CAM-ICU. La valutazione dovrebbe essere eseguita da professionisti competenti ed addestrati nella diagnosi di delirio acuto. Se non si riesce a distinguere tra le diagnosi di delirio e/o demenza, trattare prima il delirio [1.5.1] Accertarsi che la diagnosi di delirio sia registrata sia nella cartella clinica che nella documentazione del MMG [1.5.2]
DSM-IV • Disturbi della coscienza e riduzione dell’abilità di mantenere, concentrare e spostare l’attenzione • Cambiamenti cognitivi (deficit di memoria, disorientamento, disturbi del linguaggio) non associati a demenza preesistente o evoluzione della stessa • Il disturbo ha un esordio di poche ore o giorni • Ci sono evidenze dalla storia clinica, visita medica e indagini di laboratorio che il disturbo è la conseguenza di una condizione medica generale
Trattamento non farmacologico del delirio Gestione iniziale NIC 1.6.1. Nelle persone con diagnosi di delirio identificare e gestire le cause o le combinazioni tra cause 1.6.2. Assicurare effettivi comunicazione e riorientamento, rassicurando le persone. Considerare il coinvolgimento della famiglia, degli amici o di altri caregivers 1.6.3. Se una persona è a rischio per sé o gli altri per prima cosa utilizzare tecniche verbali e non verbali per detendere la situazione. Questa situazione è meno evidente nel delirio ipoattivo, che può evolvere in iperattivo in caso ad es. di sintomi psicotici.
Trattamento farmacologico del delirio 1.6.4. Se una persona è violenta o a rischio per sé e gli altri e le tecniche non farmacologiche sono inefficaci o inappropriate, considerare la somministrazione a breve termine (1 settimana o meno) di aloperidolo o olanzapina. Iniziare alla dose clinicamente appropriata più bassa e titolare con cautela in base ai sintomi. 1.6.5. Usare i farmaci antipsicotici con cautela o non utilizzarli in persone con M. di Parkinson o demenza con corpi di Lewy. NIC 1.6.6. Se il delirio non si risolve: • Rivalutare le cause sottostanti • Avviare l’accertamento per una possibile demenza
Informazione e supporto NIC 1.7.1. Alle persone che sono a rischio di delirio o che lo presentano, ai familiari/caregivers, offrire informazione che: • informi sulla temporaneità del delirio • incoraggi a comunicare ogni improvviso cambiamento di umore/comportamento • incoraggi a condividere l’esperienza del delirio • informi sugli eventuali gruppi di supporto 1.7.2. Assicurarsi che le informazioni siano adeguate alle necessità culturali, cognitive e linguistiche delle persone
Struttura NNN NANDA: confusione mentale acuta Definizione: improvvisa insorgenza di un insieme di cambiamenti e disturbi globali e transitori che riguardano l’attenzione, l’attività cognitiva, psicomotoria, il livello di coscienza e il ciclo sonno-veglia. Caratteristiche definenti: Soggettive: • Mancanza di motivazione a iniziare e/o continuare a mettere in atto comportamenti rivolti a obiettivi intenzionali. • Percezioni errate Oggettive: agitazione, irrequietezza, allucinazioni, oscillazioni del ciclo sonno-veglia, dell’attività cognitiva e dell’attività psicomotoria
Fattori correlati: • Abuso di alcool/Abuso di farmaci • Delirio • Demenza • Età superiore a 60 anni NOC: 1. Funzione cognitiva 2. Autocontrollo delle Distorsioni del pensiero 3. Elaborazione delle informazioni 4. Memoria 5. Comportamenti personali rivolti alla sicurezza 6. Sonno 7. Stato neurologico: coscienza NIC: gestione del Delirio Definizione: organizzazione di un ambiente sicuro e terapeutico per la persona che si trova in uno stato confusionale acuto
NOC 0900: Funzione Cognitiva Definizione: abilità di operare processi mentali complessi Dominio: Salute fisiologica DI Classe: Neurocognitiva Scala: da gravemente compromessa (1) a non compromessa (5) INDICATORI: • Comunica chiaramente e con proprietà in rapporto all'età e alle abilità • Capisce il significato di eventi e situazioni • Attenzione • Concentrazione • Orientamento cognitivo • Dimostra memoria del presente • Dimostra memoria recente • Dimostra memoria remota • Elabora le informazioni • Considera soluzioni alternative quando prende decisioni • Adotta decisioni appropriate
1403- autocontrollo delle Distorsioni del pensiero Definizione: autolimitazione di percezioni, processi e contenuti di pensiero distorti INDICATORI: • Riconosce allucinazioni o illusioni ricorrenti in atto • Evita di cedere ad allucinazioni o illusioni • Evita di reagire ad allucinazioni o illusioni • Sorveglia la frequenza delle allucinazioni o illusioni • Descrive il contenuto delle allucinazioni o delle illusioni • Riferisce una diminuzione di allucinazioni o illusioni • Chiede una convalida della realtà • Interagisce appropriatamente con gli altri • Percepisce l'ambiente in modo accurato • Dimostra modelli logici nel flusso dei pensieri • Espone ragionamenti basati sulla realtà • Mostra contenuti di pensiero appropriati • Manifesta la capacità di cogliere le idee altrui
NIC: gestione del Delirio Definizione: organizzazione di un ambiente sicuro e terapeutico per la persona che si trova in uno stato confusionale acuto. Attività • Identificare i fattori eziologici del delirio. • In accordo con il medico, avviare le terapie atte a ridurre o eliminare i fattori che causano il delirio. • Monitorare costantemente lo stato neurologico. • Garantire una considerazione positiva incondizionata. • Dire alla persona che si riconoscono le sue paure e i suoi sentimenti. • Garantire una rassicurazione ottimistica ma realistica. • Permettere alla persona di continuare a svolgere i riti che limitano la sua ansia. • Informare la persona su ciò che sta accadendo e su ciò che potrà accadere in futuro. • Non fare domande che richiedono di pensare in modo astratto se la persona può pensare solo in termini concreti. • Limitare la necessità di prendere decisioni se ciò provoca frustrazione o confusione nella persona. • Somministrare i farmaci per l'ansia o l'agitazione.
• Incoraggiare le visite delle persone significative, se appropriato. • Riconoscere e accettare le percezioni della persona o la sua interpretazione della realtà (allucinazioni o illusioni). • Esporre alla persona la propria percezione in maniera calma, rassicurante e non polemica. • Rispondere al tono del tema/ dell'emotività più che al contenuto dell'allucinazione o della illusione. • Quando è possibile, rimuovere gli stimoli che creano una falsa percezione in una particolare persona (per esempio, quadri alla parete o televisione). • Mantenere un ambiente bene illuminato che riduca i contrasti netti e le ombre. • Garantire assistenza per i bisogni di nutrizione, eliminazione, idratazione e igiene personale. • Mantenere un ambiente privo di pericoli. • Fare indossare alla persona un braccialetto di identificazione. • Assicurare un livello appropriato di supervisione/ sorveglianza per monitorare la persona e consentire azioni terapeutiche, se necessario. • Usare la contenzione fisica solo se strettamente necessaria.
• Evitare di creare nella persona un senso di frustrazione con domande di orientamento a cui non è in grado di rispondere. • Informare l'assistito circa le persone, il luogo e il tempo, se necessario. • Provvedere affinché l'ambiente fisico e la routine giornaliera siano costanti. • Per quanto possibile, assegnare alla persona operatori che conosce. • Usare stimoli ambientali (per esempio, segnali, quadri, orologi, calendari) per stimolare la memoria, riorientare e favorire un comportamento appropriato. • Assicurare un ambiente poco stimolante alla persona il cui disorientamento è accresciuto dall'iperstimolazione. • Incoraggiare l'uso di ausili che accrescono gli stimoli sensoriali (per esempio, occhiali da vista, apparecchio acustico, dentiera). • Avvicinarsi alla persona lentamente e di fronte. • Rivolgersi al paziente chiamandolo per nome quando si avvia un'interazione. • Comunicare mediante frasi semplici, dirette, descrittive. • Preparare la persona agli eventuali 'cambiamenti della routine e dell'ambiente prima che si verifichino. • Fornire le nuove informazioni lentamente e a piccole dosi, con frequenti intervalli di riposo. • Focalizzare le interazioni interpersonali su ciò che è familiare e significativo per la persona.
Research recommendations coming out of this guidance • Pharmacological treatment: In people in hospital who have delirium, which is the most effective medication (atypical antipsychotics, typical antipsychotics or benzodiazepines) compared with placebo or each other for treating delirium? • Education programme: Does a staff education programme (compared with an educational leaflet or usual care) reduce the incidence of delirium and improve the recognition and recording of delirium in people in hospital? • Delirium in long-term care: How common is delirium and what are its adverse outcomes in people in long-term care? • Pharmacological prevention:- In people in hospital who are at high risk of delirium, which medication (atypical antipsychotics, typical antipsychotics, benzodiazepines or acetylcholinesterase inhibitors), compared with placebo or each other, is more clinically and cost effective in preventing the development of delirium? LG NICE, 2010
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