Piano del Lavoro 2020. Scenari in movimento - CGIL Rimini

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Piano del Lavoro 2020. Scenari in movimento - CGIL Rimini
Piano   del   Lavoro                                     2020.
Scenari in movimento
                       Video conferenza stampa della Segreteria
                       confederale della CGIL di Rimini per la
                       presentazione del Piano del Lavoro 2020. Con
                       la Segretaria generale Isabella Pavolucci
                       hanno partecipato Mirco Botteghi, Claudia
                       Cicchetti, Ornella Giacomini, Francesca Lilla
                       Parco.

Per la Segretaria generale “la fase storica che sta attraversando il
Paese rende necessaria quella che noi definiamo, una rivoluzione delle
priorità, con una forte centralità della persona e dei suoi bisogni
primari, del territorio e dell’ambiente. Tutto ciò significa
progettare un nuovo modello di sviluppo che metta al centro la qualità
delle produzioni, la rivalutazione dei beni comuni e pubblici, il
risparmio di energia, la tutela dell’ambiente e il contrasto alle
disuguaglianze. Ed è quello che come CGIL ci prefiggiamo e che abbiamo
cercato di tracciare nel Piano del Lavoro 2020. Guardiamo ad uno
scenario futuro profondamente e necessariamente diverso dall’attuale,
da costruirsi con il concorso di chi sarà disponibile a soluzioni
innovative e coraggiose.”
Quale strumento e luogo fisico, allora, per dare corso a questa
costruzione? Con l’Agenzia per lo Sviluppo Territoriale – dice
Isabella Pavolucci – si potrebbe elaborare uno “stock di progetti”
ampiamente articolato, suscettibile di usi plurimi, in grado di
utilizzare diverse energie intellettuali, a partire da quelle
universitarie, che coinvolga tanti campi: salute, scuola, università,
ricerca, riconversione ecologica, riqualificazione dei territori,
nuova agricoltura, rigenerazione urbana, beni culturali, cura, tempo
libero, innovazione sociale.
Il territorio potrebbe avere l’occasione di costruire un luogo di
confronto politico, in grado di progettare e orientare lo sviluppo.
Piano del Lavoro 2020
Piano del Lavoro 2020. Scenari in movimento - CGIL Rimini
Ennesimo incidente occorso a
un rider. Serve una Carta dei
Diritti del lavoro digitale
                                Comunicato stampa. Nella serata di
                                venerdì 17 luglio un altro rider è
                                rimasto coinvolto in un incidente
                                stradale accaduto a Rimini. Le sue
                                condizioni al momento non sono apparse
                                gravi e mentre auguriamo al giovane
                                lavoratore di guarire presto riteniamo
                                indispensabile tornare a discutere di
questa particolare e pericolosa condizione di lavoro appeso ad una
app.

Nonostante la Cgil si sia mobilitata da tempo per chiedere il pieno
riconoscimento di diritti e tutele anche ai lavoratori riders,
nonostante la Corte di Cassazione abbia chiaramente assunto questa
direzione con l’ultima sentenza sul caso Foodora, nonostante le
ordinanze dei tribunali di Firenze e Roma che obbligano la consegna
dei dispositivi di protezione anti Covid- 19, per queste piattaforme i
riders continuano ad essere lavoratori a cottimo, con pochi euro a
consegna, che sfrecciano per le strade della città senza avere in
dotazione nessuna protezione.

Per quanto dal 1° febbraio 2020 sia entrato in vigore l’obbligo di
copertura Inail per i ciclofattorini, il loro resta un lavoro
sottopagato, senza orari concordati, privo di garanzie per la salute e
la sicurezza.

Prima dell’emergenza Covid-19 avevamo avviato con il Comune capoluogo
un percorso per definire una Carta dei Diritti fondamentali del lavoro
digitale,   chiediamo   all’Amministrazione   comunale    di   Rimini   di
riprendere al più presto quel percorso.

Alessandra Gori – Segretaria generale NIdiL CGIL Rimini

Riaprono i cantieri e tornano
a verificarsi gli infortuni
mortali. Vittima un operaio
di 55 anni
                                 Comunicato stampa. Antonio, 55 anni,
                                 una vita spezzata nella tragedia sul
                                 lavoro avvenuta questa mattina nel
                                 cantiere ferroviario di Cattolica.

Come FILLEA e FILT CGIL, oltre ad esprimere il nostro profondo
cordoglio e stringerci attorno alla famiglia del lavoratore edile e ai
suoi compagni di lavoro della ditta Centro Meridionale costruzioni,
non ci stancheremo di denunciare la mancanza di sicurezza nei cantieri
edili e in questo caso negli appalti ferroviari.

Con la progressiva riapertura dei cantieri come di altre attività
produttive, anche gli infortuni sono purtroppo tornati a verificarsi.
Chiediamo venga istituita la “patente a punti” che incentivi le
imprese virtuose e penalizzi le altre e il reato di omicidio sul
lavoro. Tutto questo riponendo piena fiducia nella Magistratura
affinché faccia chiarezza sui diversi livelli di responsabilità.
Nell’immediato ci attiveremo per chiedere un incontro a Ferrovie dello
Stato per verificare la natura dell’appalto e l’esatta dinamica
dell’incidente.

Renzo Crociati segretario generale FILLEA CGIL Rimini
– Massimo Bellini segretario generale FILT CGIL Rimini

Coronavirus. CGIL Rimini,
CISL Romagna, UIL Rimini
chiedono un’unica cabina di
regia      economica    sul
territorio, in capo alla
Provincia.
                                 Comunicato stampa. CGIL Rimini, CISL
                                Romagna, UIL Rimini, senza allarmismi,
                                 ma con la preoccupazione dovuta agli
                                    effetti che il coronavirus sta
                                    determinando anche sul sistema
                                  produttivo e dei servizi pubblici e
                                 privati, ribadiscono la necessità che
 si realizzi un’unica cabina di regia economica sul territorio e che
 sia in capo alla Provincia. Dovranno farne parte le istituzioni, le
         categorie economiche e le organizzazioni sindacali.

Per quanto contenuta, la diffusione del virus sta lasciando strascichi
pesanti nelle attività lavorative oltreché nella vita delle persone a
partire, per esempio, dalla chiusura delle scuole che porta con sé la
sospensione di alcuni servizi di trasporto, delle mense scolastiche e
del   pulimento,      l’annullamento   delle       gite   scolastiche.   Pesanti
contraccolpi si rilevano nel settore turistico con le prenotazioni
bloccate non solo a Pasqua ma per l’intera stagione estiva.

Sono in sofferenza alcuni artigiani del settore metalmeccanico, le
aziende di allestimento fieristico, la cooperazione sociale impiegata
nelle scuole.

Difficoltà di approvvigionamento delle materie prime, soprattutto se
provenienti dalla Cina, coinvolgono le aziende tessili che hanno
problemi anche riguardo alle campagne vendita dopo la fuga degli
acquirenti      che   hanno    presenziato    alle    sfilate    di   Milano   e,
complessivamente, sull’export.

Si conferma a livello locale la richiesta fatta alla Regione da CGIL
CISL UIL dell’Emilia Romagna affinché vengano definiti ammortizzatori
specifici a copertura di tutti i lavoratori dipendenti e non, che sono
temporaneamente sospesi dalle attività lavorative e un provvedimento
di carattere nazionale che garantisca uniformità delle tutele
salariali e di conservazione del posto di lavoro.

Oggi più che mai si rende necessario che la stessa Naspi venga
riformata a garanzia di un maggiore riconoscimento economico del
lavoro stagionale nel turismo.

Come CGIL Rimini, CISL Romagna e UIL Rimini chiediamo alle aziende di
non assumere iniziative in modo unilaterale che possano ledere i
diritti delle lavoratrici e dei lavoratori (si veda ad esempio in
alcuni territori la richiesta di autocertificazioni o l’allontanamento
ingiustificato dal posto di lavoro) e di attenersi strettamente alle
procedure stabilite dalle autorità competenti.

Per gli operatori della Sanità Pubblica che in queste settimane stanno
svolgendo    un   lavoro      straordinario    è    stato   convenuto,   con   le
organizzazioni sindacali, che la Regione dia indicazioni affinché
tutte le prestazioni straordinarie e aggiuntive del personale del
S.S.R. determinate dalla situazione di emergenza collegata al
Coronavirus, vengano gestite come prestazioni aggiuntive. Un’emergenza
che sta coinvolgendo con particolare accanimento le persone più
anziane e di salute più cagionevole.

Nel caso di proroga di chiusura delle scuole e per garantire la
continuità delle attività lavorative e ridurre la mobilità delle
persone, dovranno essere concordati con le aziende l’utilizzo di
permessi straordinari, ferie e quant’altro e dove sarà possibile anche
l’utilizzo temporaneo del lavoro agile (smart-working).

La situazione impone il massimo di coordinamento e di competenza.
Auspichiamo che la richiesta di una cabina di regia trovi riscontro
immediato   da   parte    della   Provincia   e   degli   altri   soggetti
istituzionali    e   di   categoria   chiamati    a   governare   l’attuale
contingenza economica.

CGIL Rimini – CISL Romagna – UIL Rimini    Isabella Pavolucci – Paola
Taddei – Giuseppina Morolli

OMC  Locomotive   (ex  OGR)
Rimini. Dichiarato lo stato
di agitazione del personale
                              Comunicato stampa. In una
                              lettera    indirizzata     alla
                              Direzione    Territoriale     di
                              TRENITALIA, le Organizzazioni
                              Sindacali      rilevano       il
                              disinteresse della Società in
                              merito     al    rilancio      e
                              all’estensione delle attività
manutentive dell’OMC Locomotive di Rimini, fatto che si è reso
ancor più evidente dopo l’ultimo incontro tra le parti del 10
febbraio 2020.

Eppure, un percorso di riconversione professionale e di
investimenti infrastrutturali mirati, era stato condiviso sia
con un verbale di incontro il 07/03/2019 e sia con l’accordo
del 09/07/2019. Ma, ad oggi, questo percorso di rilancio e di
estensione delle potenzialità dell’Impianto è di fatto fermo.

Per converso, si fa largo la volontà della Società di non
assumere addetti in uscita per pensionamento, né di
programmare un piano formativo mirato a mantenere le
professionalità necessarie alla tenuta produttiva dello
Stabilimento. Scelte che se venissero confermate aprirebbero
scenari preoccupanti per la tenuta del fattore lavoro.

Da aggiungere che, l’accordo nazionale del 23 aprile 2018,
prevedeva un aumento delle internalizzazioni e la riduzione di
attività affidate all’esterno confermando il ruolo strategico
della manutenzione di Trenitalia, ruolo strategico da
valorizzare anche a livello territoriale (si veda il verbale
del 09/07/2019).

Pertanto, a tutela dell’occupazione all’interno dello
stabilimento OMC Locomotive di Rimini e della tenuta
produttiva dello stabilimento industriale, che tra l’altro
occupa anche lavoratrici e lavoratori degli appalti
ferroviari, le scriventi Organizzazioni Sindacali hanno
dichiarato lo stato di agitazione di tutto il personale con
conseguente attivazione delle procedure di raffreddamento.

FIT-CGIL   FIT-CISL   UILTRASPORTI
START. La vertenza continua
                                 Comunicato    stampa.    La   vertenza
                                 sindacale in START procede senza
                                 sosta a fronte di una Direzione
                                 aziendale     che     fin     dal   suo
                                 insediamento     ha   azzerato      ogni
                                 relazione      sindacale        e     di
                                 un’Amministrazione Comunale, quella
di Rimini, che, pur essendo proprietaria, al momento non ha mostrato
alcun interesse rispetto alle richieste avanzate dai lavoratori.

E sì che il tema del trasporto pubblico, della sua sicurezza ed
efficienza è un tema che dovrebbe essere tra le priorità di un buon
governo. Lo è innanzitutto per rendere più sicura ed economica la
mobilità delle persone, meno inquinata l’aria e più in generale per
una questione di sostenibilità ambientale.

Questa è, per sommi capi, la cornice in cui si inserisce la vertenza
START Rimini che non riguarda solo gli autisti ma la complessiva
carenza di organico comprendendo anche il personale dell’Officina, il
fatto che ai lavoratori vengano attribuite responsabilità superiori
rispetto al loro inquadramento, i turni stressanti anche a causa delle
condizioni del traffico e delle strade, i temi delle indennità, del
venduto a bordo, delle ferie non godute. Sono queste, e altre più
specifiche richieste, che le Organizzazioni sindacali vorrebbero
discutere al tavolo al momento ancora non concesso.

Intanto, dopo un ulteriore presidio mercoledì 19 febbraio davanti alla
sede di SGR dove START presenta il Piano industriale 2020-2023,
giovedì 20 febbraio, con l’Azienda, dovrebbe tenersi l’incontro che
rientra nel percorso delle procedure di raffreddamento vista la
proclamazione di uno sciopero da tenersi prossimamente.

FILT – FIT – UILT – FAISA – UGL – USB Rimini
START ROMGNA. Sciopero                                     a
Rimini il 15 febbraio
                             Comunicato stampa. A distanza di
                             poco meno di un mese le
                             lavoratrici e i lavoratori di
                             START   ROMAGNA   tornano   a
                             scioperare sabato 15 febbraio
                          per 24 ore. Nel corso dello
                          sciopero, dalle ore 9.00 alle
12.00 verrà effettuato un presidio a Rimini in piazzale
Clementini.

I motivi dell’astensione sono gli stessi che abbiamo ribadito
negli ultimi mesi aggravati dal tempo che passa senza che la
Direzione aziendale mostri la minima intenzione di voler
discutere le problematiche avanzate da parte sindacale.

Sono temi che riguardano: la carenza di organico, le ferie non
godute, l’armonizzazione contrattuale fra i vari bacini; il
riconoscimento e la valorizzazione, seppure in un’ottica
solidaristica, della quota di incassi per biglietti e
abbonamenti realizzati nel bacino di Rimini; un analogo
trattamento economico, rispetto agli altri territori, per i
conducenti dei bus 18 metri. In generale, denunciamo il fatto
che dopo otto anni di trattative (Start è stata costituita nel
2012) non si è ancora arrivati ad un’armonizzazione degli
accordi di secondo livello. E ciò perchè Azienda e proprietà
(Comuni di Rimini, Forlì, Cesena e Ravenna, oltre che TPER ed
altri soci sempre pubblici in Area Vasta) vogliono armonizzare
al ribasso tutti gli accordi esistenti.

Come abbiamo già ribadito in passato, la vertenza sindacale
prevede, fra i punti, anche la sicurezza del viaggio a partire
dai comportamenti dei vari soggetti (passeggeri, conducente,
azienda, personale di manutenzione) per fare in modo che tutti
abbiano presente e chiaro il proprio compito, così da
viaggiare in modo sicuro con ben definite le responsabilità ed
i confini dei comportamenti.

Azienda e proprietà continuano a fare muro contrari a
qualsiasi discussione. Lo sciopero era inevitabile.

FILT – FIT – UILT – FAISA – UGL – USB

Appalto   pulizie   Stazione
Ferroviaria.     Anche    la
Cooperativa Mr. Job non ha
pagato gli stipendi
                                 Comunicato stampa. Manital, Con.For
                                 Service, Mr. Job, Mast, in meno di
                                 un anno, quattro cooperative si sono
                                 avvicendate     aggiudicandosi      il
                                 servizio   di   pulizia    di   alcune
                                 Stazioni   Ferroviarie     dell’Emilia
                                 Romagna, tra cui Rimini.

Cooperative diverse con un unico elemento comune: quando si conclude
il contratto di appalto non pagano tutto il dovuto ai dipendenti. Così
il credito per i lavoratori si accumula, come la loro disperazione,
anche perché non stiamo parlando di stipendi “pesanti” e saltare una
mensilità o due significa togliere il sostentamento alle famiglie che
hanno questa come unica fonte di reddito.
Ad oggi, parlando soltanto dei 6 dipendenti di Rimini, manca una
mensilità e il TFR che Con. For Service non ha pagato, manca lo
stipendio di dicembre e la tredicesima 2019 che la cooperativa Mister
Job non ha pagato, manca la metà del mese di gennaio che l’ultima
subentrante, la Mast, non pagherà perché il suo contratto decorre dal
17 gennaio 2020.

Al di sopra del labirinto degli appalti e subappalti dove l’illegalità
spesso prolifera, esistono però delle regole, una delle quali è che
l’azienda appaltante è responsabile in solido nei confronti dei
dipendenti, il che significa che se la ditta che ha ottenuto l’appalto
non paga gli stipendi, il committente deve risponderne direttamente.

La questione, il 6 novembre scorso, quando la cooperativa di turno era
la Mr. Job, era stata portata in discussione al Ministero del Lavoro,
ma i committenti RFI e Grandi Stazioni, che erano stati convocati
formalmente dal Ministero in quanto tenuti al pagamento degli stipendi
insoluti, non si sono presentati. Un comportamento che continuano a
mantenere anche oggi manifestando l’assoluta indisponibilità a far
fronte ai crediti dei lavoratori.

Intanto la FILT CGIL di Rimini e dell’Emilia Romagna hanno dato
mandato ai legali per recuperare le retribuzioni mancanti e per il
giorno 14 febbraio l’Ispettorato del Lavoro di Rimini ha anche
convocato le parti.

Massimo Bellini Segr. generale FILT CGIL Rimini

Studenti a piedi. Start si
assuma     le      proprie
responsabilità e soprattutto
assuma
                                 Giusta e condivisibile la protesta
                                 degli studenti e delle loro famiglie
                                 per l’annullamento della corsa della
                                 linea   94   (Cesenatico    –     Torre
                                 Pedrera) la scorsa settimana alle
                                 13,05. E’ inaccettabile invece la
                                 motivazione che Start ha presentato
come scusa e cioè la mancanza di personale disponibile.

La verità è che non erano assenti dal lavoro 52 autisti per malattia
ma la metà, che gli stessi autisti hanno già accumulato circa 6.000
giorni di ferie arretrate e che Start continua con la politica dello
sfruttamento del personale senza nessuna intenzione di assumere
l’organico che sarebbe necessario.

Due gli effetti deleteri di questa miope gestione: la pessima
organizzazione del lavoro e il disservizio nei confronti dell’utenza,
nel caso specifico un servizio essenziale rivolto agli studenti.

Massimo Bellini Segr. generale FILT CGIL Rimini

Appalto   pulizie  Stazione
Ferroviaria di Rimini. Da
settembre nessuno stipendio
dalla Cooperativa Mr. Job

Ancora promesse non mantenute per i dipendenti della
Cooperativa Mr. Job Scrl che dal mese di settembre sono senza
stipendio. Sono i lavoratori addetti alla pulizia della
Stazione ferroviaria di Rimini che mercoledì 18 dicembre dalle
ore 10.00 alle 12.00 hanno partecipato al presidio ,
organizzato dalla Filt Cgil di Rimini, davanti alla Stazione
stessa.

Ricordiamo che il consorzio Manital, che si è aggiudicato il
servizio di pulizia delle Stazioni Ferroviarie, ha a sua volta
appaltato il servizio di alcuni impianti delle Regioni Toscana
ed Emilia Romagna, tra cui Rimini, alla Cooperativa Mr. Job
Scrl. I dipendenti della Cooperativa che lavorano a Rimini
sono circa una decina. Dopo essersi aggiudicata il subappalto,
pagato il primo stipendio, la Mr. Job è stata insolvente. Da
dire che la precedente ditta, la Confor Service, non aveva
neppure versato il TFR ai lavoratori.

In casi come questi spetterebbe alla committente RFI farsi
carico dell’erogazione degli stipendi ma anche da questa al
momento sono arrivate solo promesse e nello specifico soltanto
in riferimento ai mesi di ottobre e novembre. Resterebbero
comunque il mese di dicembre e la tredicesima.

Il disagio economico dei lavoratori e delle loro famiglie è
enorme. Da dire inoltre che il decoro e la pulizia delle
Stazione, porta d’ingresso della città, dovrebbe essere un
fattore di interesse per tutta la collettività ed è anche per
questo che sollecitiamo su questa vicenda l’interesse da parte
del Comune di Rimini.

Massimo Bellini Segr. generale FILT CGIL Rimini
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